Alessandro Di Benedetto

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Alessandro Di Benedetto
Alessandro Di Benedetto
VENDÉE GLOBE
DOSSIER STAMPA
SKIPPER
Più che un giro del mondo,
un’avventura umana, fisica e tecnologica...
La Vendée Globe, è l’assoluta semplicità: una corsa in barca
a vela, intorno al mondo, in solitario, senza scalo e senza
assistenza.
Il percorso della Vendée Globe dimostra da sé la grandezza
dell’avvenimento: realizzare il giro del mondo girando da ovest
verso est, doppiando i tre grandi Capi di Buona Speranza,
Leeuwin e Horn. Una lunga discesa dell’Atlantico, la
traversata pericolosa dei mari del sud con l’Indiano ed i
suoi mari incrociati, poi il Pacifico, il più grande oceano del
mondo. Infine la risalita dell’Atlantico ed il ritorno verso les
Sables d’Olonne, punto di partenza e di arrivo dell
« Everest » dei mari.
Non ne occorreva di più per creare un mito, perché la Vendée
Globe è un condensato di avventure :
un’avventura fisica per tutti quelli che da un momento all’altro
devono affrontare le difficoltà con « dei mostri di potenza
», ma anche un’avventura tecnologica, per le squadre che
preparano barche sempre più affidabili.
Col passare delle edizioni, questa corsa non ha smesso di
far nascere delle leggende, di insegnare ad uscire più forti
da un insuccesso o da una sconfitta e di offrire dei momenti
indimenticabili vissuti in pieno oceano. Anche se le barche sono
sempre più competitive, gli skipper sempre meglio preparati,
non dimentichiamo che la Vendée Globe resta prima che una
competizione, un’avventura umana.
Un giro del mondo che trascende tanto gli eroi solitari che i
milioni di anonimi che si appassionano a questa corsa estrema
e che si mobilitano sui pontili e lungo le coste per vibrare al
momento della partenza e dei ritorni.
Il seguito del racconto per questa nuova edizione, la
scopriremo seguendo la corrente...
Sommario
pagine 3°4
pagine 5°10
UN INCONTRO
ALESSANDRO DI BENEDETTO
pagine 11°12
LA BARCA
pagine 13°14
VDH // IL PADRINO
pagine 15°16
DIDIER ELIN // TEAM PLASTIQUE
pagine 17°22
GLI SPONSOR
pagine 23°26
SOSTENIAMO
uesta rassegna stampa è stata realizzata in partnership con l’agenzia
Direttore di edizione : Didier Elin
Redazione : Delphine Gallais
Traduzione : Alessandra Vittorini & Anne-Marie Hucher
foto : Sylvain Gabarra© Steven Jehanno© Alessandro Di Benedetto©
Agence DPPI, Olivier Blanchet© Team Plastique©
Illustrazioni : Alessandro Di Benedetto© Agence NÂOnoum©
Una storia che comincia
con l’emozione di un incontro
« Più di 2000 persone hanno scalatol’Everest, più di 100
solitari hanno effettuato il giro del mondo a vela, meno di 100
vi sono riusciti senza scalo... Ma un solo solitario ce l’ha fatta
su un 6,50 metri !
La preparazione, la ricerca permanente di affidabilità, la
serietà del suo percorso e l’inventività del suo armo di
fortuna per terminare, costi quel che costi, hanno provato che
Alessandro faceva parte dei grandi marinai con un grande
futuro davanti. Buon vento per l’avvenire ! »
Jean-Luc Van Den Heede,
pagine 3°4
UN INCONTRO
padrino di Alessandro su Team Plastique
Les Sables d’Olonne, FRANCE
Cap de
Bonne Espérance
DIDIER ELIN & ALESSANDRO DI BENEDETTO
Cap Horn
Cap
Leeuwin
L’ incontro ha generato un progetto
Luglio 2010, Alessandro Di Benedetto completa il percorso della Vendée
Globe in solitario, senza scalo e senza assistenza, ma a bordo di una barca
a vela di 6,50 metri. Durante tutto questo faticoso periplo, che mette a
dura prova, il navigatore italio-francese ha dato prova di sangue freddo
esemplare e di una forza di carattere fuori della norma.
Così, quando disalbera poco prima di doppiare il Capo Horn, non rinuncia
e fabbrica un armo di fortuna che gli permette di raggiungere il porto di les
Sables d’Olonne dopo 268 giorni di navigazione, un primato mondiale!
Mai un uomo aveva compiuto il giro del mondo su una barca così piccola ...
Spaventose prove, che però non hanno avuto ragione della sua sete di
avventura! Mosso da una passione smodata per il mare, un amore senza
limiti per i viaggi ed un insaziabile bisogno di superare sè stesso.
Il desiderio di ripartire sulla stessa strada,
ma a bordo di un 60 piedi, una sfida umana e tecnica
che suscitano l’ammirazione del direttore di Team
Plastique, Didier Elin e della sua rete di partner, una
volontà comune di accettare insieme la sfida della
Vendée Globe,
Un sogno che diventa realtà...
« Navigare attorno al mondo è la sfida più dura per ogni
sportivo, ma quando la porti a termine con una barca cosi piccola
e con cosi tanti problemi da superare, è li che il viaggio di
Alessandro diventa un ‘impresa incredibile. »
Sir Robin Knox-Johnston
« Mai l’huomo aveva fatto il giro del mondo con una
barca cosi piccola. Il coraggio, la perseverenza e l’audacia
di Alessandro sono della grandezza degli oceani che ha
attraversato. »
Yves Parlier
« Oggi Alessandro ha compiuto quasi un miracolo, ha saputo
ripercorrere l’avventura del Golden Globe del 1969 ma con
un mezzo infinitamente più piccolo contando solo sulla sua
determinazione ed il suo amore per il mare. Un grande uomo,
un grande marinaio su una piccola barca ha saputo scalare
l’Everest dei mari in solitario.... Forse l’Italia non si è resa
conto di avere un grande navigatore ed un grande uomo di
avventura che è riuscito in un’impresa che resterà nella storia
della navigazione per sempre. »
Giovanni Soldini
ALESSANDRO DI BENEDETTO // RITRATTO
pagine 5°6
Ritratto d’un uomo di sfida
Albo d’oro
3 premières mondiales en solitaire, sans escale et
sans assistance, homologuées par WSSRC et ISAF :
- 2010 : Tour du monde sur un voilier de 6,50 mètres,
le plus petit bateau à ce jour à avoir traversé le globe
sur environ 24 000 milles (en 268 jours). La route
consistait à faire le tour de l’Antarctique en laissant
sur bâbord les trois Caps (Bonne-Espérance, Leeuwin
et Horn). Grâce à cette aventure, le navigateur a été
désigné citoyen d’honneur de la ville des
Sables d’Olonne et a reçu, des mains du Commodore
du Cruising Club of America, Sheila McCurdi, le
prestigieux Rod Stephens Seamanship Trophy.
- 2006 : Traversée du Pacifique sur un catamaran de
sport, de Yokohama (Japon) à San Francisco (USA) sur
4 482 milles (en 62 jours)
- 2002 : Traversée de l’Atlantique sur un catamaran de
sport, de Las Palmas, (îles Canaries) à Pointe à Pitre
(Guadeloupe), sur 2 700 milles
Alessandro
Di Benedetto,
uomo di sfida
Inizia ad andare in barca a vela dall’età di
sei anni, su Optimist. A 14 anni si trova, per
la prima volta, al timone di una barca vera,
a fare i turni di notte con suo padre e suo
fratello.
Una testa a posto
Nel luglio del 1992 parte con il padre dalla spiaggia sotto casa in Sicilia,
con un minuscolo catamarano non abitabile, un Hobie Cat, raggiugendo
la Martinica dopo aver attraversato l’oceano Atlantico. Nel 1995, Di
Benedetto si laurea in ingegneria geologica. L’anno dopo è istruttore
di vela in Guadalupa. Lavora poi per una sociètà petrolifera in giro
per il mondo. Inizia ad andare in barca a vela dall’età di 6 anni in
Sicilia (Optimist, Laser, tavola a vela) e comincia a navigare su un
catamarano sportivo non abitabile nel 1992 (traversata SiciliaMartinica su Hobbie Cat 21).
Di ritorno a Bologna, in Italia, trova il tempo di preparare e di
realizzare altre traversate in solitario nel 2001, 2002 e 2006. È nel
mezzo dell’Oceano Pacifico, durante la traversata, che nasce il sogno
di fare il giro del mondo su una piccola barca.
Les Sables d’Olonne, FRANCE
Cap de
Bonne Espérance
Cap Horn
Cap
Leeuwin
2006
Traversata en solitario del Pacifico, su un
catamarano non abitabile inferiore a sei
metri,da Yokohama (Giappone) a San Francisco
(USA), 4.482 miglia percorse in 62 giorni.
2001
Prima navigazione in solitario dall’ Italia alle
isole Canarie, senza assistenza, senza scalo a
bordo di un catamarano non abitabile, 1700
miglia percorse.
1992-1993
Transatlantica In coppia dalla Sicilia, con
un minuscolo catamarano non abitabile,
raggiunge la Martinica dopo avere
attraversato l’oceano (2300 miglia percorse).
Solitario senza esserlo, questo skipper riconosce di avere un gusto
spiccato per la comunicazione Per fare conoscere le sue storie,
Alessandro scrive le sue esperienze in un libro, divide le sue visioni
oceaniche, ma anche i suoi incontri con gli animali marini. Nel suo
ultimo libro «Intorno al mondo su una barca a vela di 6.50 metri»,
Alessandro ritorna sul percorso a bordo del suo minitransat.
Per continuare a sognare
Questo innamorato delle sfide, sognava di essere sulla linea di
partenza del prossimo Vendée Globe. Oggi è cosa fatta, grazie al
sostegno dell’impresa Team Plastique e della sua rete di partner «Se
parto è per la corsa, ma al di là del mio amore per la competizione,
voglio anche condividere la mia avventura con più persone possibile
e trasmettere messaggi di pace e messagi per la conservazione
dell’ambiente naturale» . È molto semplice, i suoi piedi sono a terra,
ma la sua testa è ancora in viaggio.
2010
Giro del mondo su una barca a vela di 6,50
metri, la più piccola barca ad oggi che abbia
circumnavigato il mondo. Circa 24.000
miglia percorse in 268 giorni. Il percorso: il
giro dell’Antartico doppiando a sinitra i capi
di Buona Speranza, Leeuwin e Horn.
Per questa avventura, il navigatore ha ricevuto.
dalle mani di Sheila McCurdi, commodore del
Cruising Club of America, il prestigioso Rod
Stephens Seamanship Trophy e il sindaco
di Les Sables d’Olonne l’ha insignito dalla
cittadinanza onoraria della città.
2002
Traversata in solitario dell’Atlantico, su un
catamarano non abitabile inferiore a sei
metri, da Las Palmas (Îsole Canarie) a Pointe
à Pitre (Guadelupa), 2.700 miglia percorse.
Un mini a livello dei più grandi
Nel luglio 2010, prendendo lo stesso itinerario dei marinai della
Vendée Globe, conclude il giro del mondo in solitario, senza
assistenza e senza scalo, su una barca a vela di 6.50 metri, chiamata
«Findomestic Banca», sarebbe a dire su un “guscio di noce” sulla
scala degli oceani. Una prima mondiale, é a tutt’oggi la più piccola
barca a memoria di uomo, ad avere completato la circumnavigazione
della Terra e sfidato « l’Everest» dei mari
Quando disalbera poco prima del passaggio del Capo Horn,
non rinuncia e fabbrica un albero di fortuna che gli permette di
raggiungere les Sables d’Olonne dopo 268 giorni di navigazione.
Ritornando come un nuovo eroe di Les Sables, il suo record del
mondo si impone all’ammirazione ed al rispetto dei più grandi.
Alessandro,
navigatore italo-francese, è nato a Roma il 5
gennaio 1971, madre fracese e padre siciliano
3 primati mondiali in solitario, senza scalo
e senza assistenza, omologati dal WSSRC e
ISAF:
•Sables d’Olonne
Vendée Globe 2012-2013
•Cap Horn
A quando risale il tuo amore per il mare?
Quali sono i tuoi ricordi del tuo record del mondo?
I miei genitori mi hanno iniziato alla vela fin dall’età di 6 anni,
prima su una piccola deriva e su piccoli catamarani di spiaggia,
poi iscrivendomi ai corsi di vela. Loro avevano cominciato a
viaggiare come autodidatti, 35 anni fa, hanno raggiunto la
Sicilia su una piccola deriva, di scalo in scalo con l’aiuto di una
semplice cartina stradale !
Penso che la mia passione per il mare sia nata durante questi
anni. Nella mia testa i sogni cominciavano già a costruirsi.
Era magico, 268 giorni di navigazione su una barca tre volte più
piccole di un Imoca di 60 piedi. È per questo che ho impiegato 3
volte più tempo degli skippers del Vendée Globe. Ricordo ogni
momenti: l’oceano, i suoi colori ed i suoi scenari.
Ricordo gli incontri con gli animali, i delfini che ho potuto
accarezzare, gli albatros, i miei compagni di viaggio che
osservavano l’albero e le vele scivolare nel vento. Ripenso anche
alla fabbricazione dell’armo di fortuna quando ho disalberato,
alla potenza del vento nelle tempeste e semplicemente al sale
che bruciava le mie mani. Ho avuto alcuni momenti di paura,
ma non ho mai pensato di fermarmi né abbandonare.
E dopo?
Ho realizzato quattro traversate su catamarani non abitabili di
meno di 6 metri di lunghezza. Nel 1992-1993, siamo partiti con
mio padre dalla Sicilia per arrivare in Martinica. Prima grande
avventura ! Nel 2001, la mia prima traversata in solitario, dal
nord dell’Italia alle Isole Canarie. Nel 2002, lungo la Rotta del
Rhum, ho attraversato l’Atlantico e ho cominciato a condividere
la mia passione scrivendo il mio primo libro. Nel 2006, in
solitario, senza scalo e senza assistenza, ho attaccato il Nord
Pacifico. Nel 2010, ho concluso il giro del mondo sullo stesso
percorso che fanno gli skippers della Vendée Globe, ma su una
barca a vela di 6.50 metri, un primato mondiale.
pagine 7°8
ALESSANDRO DI BENEDETTO // COLLOQUIO
A colloquio con un appassionato
L’avventura su un 60 piedi non sarà la stessa cosa che su uno 6,50
metri , questa è la tua prima partecipazione alla Vendée Globe, non hai
troppa apprensione?
Sicuramente, se domani dovessi ripartire a bordo del mio 6.50 metri che
conosco perfettamente, sarei più sereno. Questa volta la mia partenza
sarà su una barca più grande e con altri concorrenti, l’idea è abbastanza
stressante, ma eccitante allo stesso tempo. Oggi coi miei sponsor e la
mia squadra, mettiamo in opera un lavoro titanico sulla barca, con
un tempo molto limitato e coi mezzi di cui disponiamo. La sfida, è già
quella di essere sulla stessa linea di partenza degli altri skippers.
Parlaci un poco della tua barca Team Plastique
Raccontaci la tua voglia di partecipare alla Vendée Globe ed il
tuo incontro con Didier Elin
Fin dal 22 luglio 2010, data del mio arrivo dal giro del mondo,
sognavo di ripartire sulla stessa strada ma a bordo di un 60
piedi. Appena rimessomi dalle mie emozioni ed a contatto
con Arnaud Boissières, il mio vicino di pontile, é nata l’idea di
iscrivermi alla prossima Vendée Globe. Ho incontrato Didier, per
puro caso, in un ristorante, al mio rientro dal giro del mondo in
mini transat 6.50. Dopo avergli esposto il mio progetto ed avere
discusso con i suoi partner, Didier mi ha proposto di aiutarmi a
partecipare a questa corsa estrema.
Si tratta del vecchio Akéna Veranda, un monoscafo varato per la prima
volta nel 1998 e che ha fatto già le sue prove. Quest’anno partecipa alla
suo quarta Vendée Globe. La nostra barca è una della più vecchie, dopo
una rimessa a nuovo, non sarà più veloce, ma sarà affidabile e questa
è la nostra priorità.
Cosa ami della Vandea?
Ciò che amo in Vandea : l’oceano, la gente e di sicuro la Vendée Globe Il
mio amore: la città di Les Sables d’Olonne, perché ci abito. Il mio affetto
è totale. Da quando sono tornato dal mio giro del mondo, mi hanno
accolto come un eroe e sono diventato anche cittadino onorario della
città. Numerosi volontari si sono presentati per aiutarmi, è incredibile !
I Vendéens sono molto ospitali . Credo del resto che sia il migliore posto
per una preparazione alla Vendée Globe.
Quale è il tuo obiettivo per questa corsa ?
Innanzitutto, spero di finire questa corsa. Non essendo un professionista
della regata di altura, partecipare è già per me una grande sfida. È
anche l’occasione per navigare con «delle tavole a vela di 18 metri», dei
mostri di potenza. Resto lucido, ma la meta da raggiungere è arrivare
con il migliore piazzamento possibile. Soprattutto, ogni giorno, voglio
raccontare la mia avventura al grande pubblico e dividere il mio sogno
al massimo ! Ho lo spirito della competizione, ma ho soprattutto il
gusto per il viaggio... Il mio desiderio? Far nascere un nuovo racconto e
conservare l’anima di questa regata di altura.
Alessandro ...
I momenti piacevoli
Ascoltare musica, è un piccolo piacere
durante le attività a bordo. Ascolterò
musica durante 1 ora circa ogni giorno
con un solo orecchio, sempre attento ! Per
me la canzone più bella che evoca il mare
è « Odysseus » di Francesco Guccini ed il
mio libro preferito sullo stesso argomento
è « L’odissea » di Omero. Non leggerò
molto, scriverò il racconto della mia
avventura e descriverò tutti i momenti
passati in mare, senza dimenticare
niente.
Il cibo
Piccole golosità in mare : cioccolato e
salsa di pomodoro ! Per i pasti, proverò a
cucinare delle ricette italiane. Molto riso,
couscous, pasta e farò germogliare anche
dei semi per prepararmi delle insalatine.
Cercherò di avere un’alimentazione
equilibrata. Certo, mangerò dei pasti
liofilizzati, ma a differenza del mio
ultimo giro del mondo, non potrò
pescare molto, andrò sicuramente troppo
velocemente : i pesci dovranno essere
molto bene allenati !
Ritmo e stile di vita
Le ore di sonno dipendono dalle
condizioni di navigazione. Provo a
radermi una volta la settimana salvo
in caso di tempesta. Nel mio astuccio
da bagno, prevedo filo interdentale,
dentifricio, spazzolino e delle forbici !
Alessandro ...
Il tuo autore preferito ?
Dante Alighieri
Il tuo libro preferito ?
La Divine Comédie
Il tuo cibo preferito?
« Des crêpes » al burro
Le tue passioni ?
Les Sables d’Olonne, FRANCE
Cap de
Bonne Espérance
Cap Horn
Cap
Leeuwin
salato
ni,
L’equitazione, le immerio
l’atletica
mi piace anche seguire
attorno al mondo su un mini 6,50 !
1
Italia luglio 2008,la struttura dell’opera viva di «Findomestica Banca» viene completamente modificata. Lo scafo dovrà uscire indenne dalla furia degli oceani de Sud.
2
14
18 settembre 2009 la barca parte alla volta di Les Sables d’Olonne
(Francia), porto di partenza del Vendée Globe.
22 luiglio sono le 08h 02’ ora franceseed ho appena
completato il giro del modo, un bagno di folla mi attende,
saluto la folla e grido « ET VOILÀ ! .» Sono comosso.
13
Giugno 2010, navigo in
latitudine nord, la barca
avanza da sola, la sorpresa
dei respiri di balene la
notte, le parole del mare
ogni giorno diverse. Tutto
questo per me, è poesia.
3 Porto Olonna il 26 ottobre, la partenza, si sente
l’emozione generale, la commozione, ma bisogna
andare, è ora di mollare gli ormeggi, di salpare !
Les Sables d’Olonne, FRANCE
12
4
26 maggio, faccio rotta per passare
ad Est dell’arcipelago delle isole
brasiliane, scendo in acqua per una
battuta di caccia subacquea, punto una
lampugna, sparo, colpita, risalgo a bordo
preparare un fantastico couscous.
7 novembre, avvisto le Isole Madeira, a volte le onde
superano i tre metri di altezza arrivando a frangere
in coperta. Lo scafo si ritrova cosi completamente
sommerso dall’acqua, da una cascata di spuma.
pagine 9°10
ALESSANDRO DI BENEDETTO // UNA PRODEZZA
Un primato
mondiale !
Cap de
Bonne Espérance
5
25 novembre, attraverso l’equatore, la regola vuole che
ci si camuffi per non attirare le ire di Nettuno. Indosso
un passamontagna nero e via ! Si va nel sud del mondo !
11
2 aprile, è da più di 30 ore che non dormo
ma l’albero di fortuna è issato,
prua su Capo Horn!
Cap Horn
Cap
Leeuwin
10
30 marzo, un violente frangente ha appena
investito la barca coricandola di circa 110°,
esco in pozzetto : non c’è piu l’albero !
Mi trovo a circa 900 miglia delle coste cilene,
ho deciso di proseguire, il viaggio continua !
Porto Olonna il 26 ottobre, la partenza,
si sente l’emozione generale, la
commozione, ma bisogna andare, è ora
di mollare gli ormeggi, di salpare !
Una prodezza !
6
23 dicembre supero il meridiano
di Greenwich e il 24 mi travesto
da Babbo Natale, barba bianca
realizzata con la schiuma per radersi
e occhiali sulla punta del naso.
8
10 febbraio, un branco di delfini nuota
attorno alla barca, metto la mano in
acqua e un delfino viene a strofinarsi
sono senza parole. I delfini si stanno
facendo accarezzare. Fantastico.
9
17 febbraio ho percorso metà strada ! Spinta da
una grossa onda in procinto di frangersi, la barca
schizza via come una freccia. Il surf è di quelli
mezzafiato. Record della barca : 20,50 nodi !
7
10 gennaio, rotta per transitare a sud delle
Kerguelen, la temperatura scende velocemente,
temo che vi sia iceberg vicino. Sono mementi
di tensione. La notte è un vero incubo !
« Mi sono appena lanciato verso il
giro del mondo in solitario, senza
scalo,senza assistenza e che prevede
di lasciare a sinistra i tre grandi Capi,
Buona Speranza, Leeuwin e Horn.
I miei piedi non sono su una barca
classica di più di 18 metri del Vendée
Globe, ma su una barca tre volte
più piccola che in caso di successo
diventerà la più piccolaal mondo,
da che se ne ha memoria, ad aver
completato la circumnavigazione
della Terra ed io saro il suo skipper. »
Brano del libro di Alessandro Di Benedetto
« Attorno al mondo su una barca di 6,50 metri »
Affidabilità prima di tutto
Albo d’oro
2009
7ème du Vendée Globe
(Akéna Vérandas - Boissières)
2007
12ème transat Jacques Vabre
(Akéna Vérandas - Boissières & Chomette)
2005
5ème du Vendée Globe (VMI - Josse)
2004
8ème Transat anglaise (VMI - Josse)
5ème Transat Jacques Vabre
(VMI - Josse & Autissier)
2001
6ème du Vendée Globe (Sodébo - Coville)
1999
Vincitore della Transat Jacques Vabre
(Sodébo - Dinelli et Jan)
LA BARCA
1998
3ème Route du Rhum (Sodébo - Dinelli)
FRA 44
ROTOMOULAG
E
CHAUDRONNE
RIE
INJECTION
& CREATION
THERMOFOR
pagine 11°12
MAGE
ARMARE * GROUPE BHD
NORTH SAILS ITALY *
CHÊNE VERT * BAMAR
* NÂONOUM
RUCHAUD * CMR
* QI COMPOSITES * IMAC
GWEN MARINE VOLVO
Una parola sola : robusta
Architetto : Finot-Conq
Cantiere : Kirié
Data di varo : 1998
È vero, Team Plastique non è un 60 piedi dell’ultima generazione, certo
è uno degli scafi più anziani della flotta e bisogna essere realisti, non è
veloce come la maggior parte degli altri concorrenti. In media ha il 25% di
potenza in meno. Altro dettaglio che mi distingue dagli altri navigatori :
la mia barca è l’unica ad avere una chiglia fissa, tutte le altre hanno
delle chiglie mobili Per me comunque la priorità resta innanzitutto
quella di essere a bordo di un monoscafo affidabile, che soddisfa le mie
esigenze e sono veramente soddisfatto della coppia che formiamo.
Peso a vuoto : 8 tonnellate
Peso alla partenza : 9,5 tonnellate
Lunghezza fuoritutto : 18,28 m
Altezza dell’albero : 27 metri con due
crocette
Pescaggio : 4,50 m
Larghezza (baglio) : 5,40 m
Chiglia fissa in carbonio
Un evento che si prepara anche sulla terra
Abbiamo realizzato una grossa manutenzione sul 60 piedi ed
abbiamo cambiato tutto ciò che era logorato a bordo, senza toccare
l’opera viva, né la stazza. La preparazione di una barca richiede
una grande preparazione tecnica, fisica ed umana. Bisogna essere
molto organizzati, occuparsi di tutte le attrezzature di sicurezza, delle
comunicazioni, della salute, dell’abbigliamento, dell’alimentazione
e ben altro ! È’una barca da regata che richiede molti sforzi fisici e
bisogna essere preparati. Su questi « mostri di potenza » la tecnica
non basta : in corsa, bisogna essere capaci di alternare dei lunghi
periodi meno attivi a degli sforzi intensi al momento delle manovre.
Per fortuna non c’è niente di scontato nella Vendée Globe.
È questo del resto che fa il fascino di questa regata estrema.
Invelatura di bolina : 300m²
Invelatura totale : 500m²
Come nostro aventuroso vede
il suo 60 piedi...
Miglia percorse dalla barca al momento
della partenza per il Vendée Globe :
circa 175.000
Peso del bulbo della chiglia : 3 tonnellate
Casse e capienza : 5 casse - 5187 litri
ENERGIA
Cap Horn
Cap
Leeuwin
& SCHMITT
* MÉCA ATLANTIQUE
Numero iscrizione corsa : FRA 44
Niente di scontato
Cap de
Bonne Espérance
ARRIMER * ATN
DIL NANTES * LECOMBLE
Scheda tecnica
LA BARCA
Les Sables d’Olonne, FRANCE
* HDS DESIGN
LES SABLES * SOLBIAN
SDI SIGN’ENSEIGNE *
CTECH * ALTÉAD * FACNOR
Varata nel 1998, la barca Team
Plastique (ex-Sodébo, VMI, poi Akéna
Veranda, non è al suo primo tentativo
nella Vendée Globe. Thomas Coville
6° nel 2000-2001, Sébastien Josse 5°
nel 2004-2005, ed Arnaud Boissières
7° nel 2008-2009, l’hanno di fatto
portata con successo sull’Everest del
mare. È a bordo di una barca affidabile,
e totalmente rimessa a nuovo, che
Alessandro Di Benedetto si presenterà
sulla linea di partenza della
Vendée Globe 2012-2013
SRL
PENTA * HENRY LLOYD
NAUTICOM * ATLANPLAST
GÉNÉRALE D’OPTIQUE
INJECTION & CREATION
12 pannelles fotovoltaici
1 generatore eolico
1 idrogeneratore
VDH // IL PADRINO
Colloquio
Albo d’oro
pagine 13°14
La scelta del padrino è venuta naturalmente :
due uomini,
due percorsi differenti,
ma una stessa passione ed
un inclinazione smisurata per l’avventura.
Due sportivi con valori comuni :
il coraggio, il superamento di sé stessi,
ma anche la voglia di condividere
l’esperienza col pubblico.
Uomo di sfida, Jean Luc Van Den Heede ha
doppiato 10 volte il Capo Horn e ha effettuato
5 giri del mondo in solitario. Dopo avere
fatto 4 giri in regata nel senso tradizionale, il
Vendée Globe, e il BOC Challenge (tutti finiti
sul podio), ha tentato di stabilire il record più
difficile al mondo.
Da marzo 2004, dopo 4 tentativi, VDH detiene
difatti il «Global Challenge», il record del giro
del mondo in solitario «alla rovescia» realizzato
contro venti e correnti.
Campione del mondo IMOCA 92/96, VDH si
è messo in luce ancora nelle corse al largo
finendo al posto di onore del Vendée Globe
nel 1990 (3°) e 1993 (2°), della «Route del
Rhum» 1998 (2) e della Transat Jacques Vabre
1993 (4°).
Intervista al padrino Jean-Luc Van Den Heede
Due uomini una stessa passione
Un’avventura umana innanzitutto
Un semplice «andata e ritorno» è già una vittoria
« Mi è piaciuto molto seguire il suo periplo sul 6.50 metri. Dopo
aver fatto il giro del mondo con una barca così piccola, ho trovato
che era un susseguirsi logico rifarlo a bordo di un 60 piedi in regata.
« Sono contento di vedere che questa barca continua a
navigare su questa corsa estrema. Anche se l’idealismo dei
primi marinai ha ceduto il posto allo spirito di competizione
dei loro successori, il Vendée Globe non finisce di alimentare la
sua leggenda. Questo giro del mondo è certo una corsa, tutti i
competitori cercano di avere il migliore investimento possibile,
ma, non lo dimentichiamo, il Vendée Globe resta innanzitutto
un’avventura.
« Questa barca è arrivata al settimo posto nell’ultima Vendée
Globe : è stata una bella prestazione. Se Alessandro arrivasse
in questa posizione, sarebbe molto bello, ma potrà difficilmente
fare meglio. È lucido sulle qualità della barca. Ciò che vuole, è
finire il Vendée Globe.
Quando ho saputo che era riuscito a riunire una squadra con
Team-Plastique e diversi partner, ho trovato che il matrimonio
era semplicemente eccellente. L’incontro tra Didier ed Alessandro
sembra naturale e dimostra che una parte del sogno possa diventare
realizzabile grazie a progetti insoliti. Ciò che è interessante, è che
non ci sia un solo sponsor, ma parecchi a finanziare e seguire la
stessa barca in una sola avventura.
Quando Alessandro e Didier mi hanno proposto di essere il padrino,
ho accettato con grande piacere. Conosco bene questa barca
poiché è nata nel 1998 quando la mia cominciava a finire la sua
carriera. Quello stesso anno abbiamo navigato assieme durante
la Route du Rhum, la barca è arrivata terza giusto dietro di me .»
Les Sables d’Olonne, FRANCE
Cap de
Bonne Espérance
Cap Horn
Cap
Leeuwin
Sono un affezionato di tutte le edizioni del Vendée Globe,
conosco perfettamente tutte le barche. È per ciò che sono fiero
oggi della partecipazione di Alessandro a questa regata, perché
rappresenta molto bene i valori umani di questa gara estrema.
Ha una forte capacità di circondarsi di volontari, di persone che
lo sostengono ed io ho molto rispetto per l’uomo ed il navigatore
che è. So che sarà difficile raccolgliere la sfida, ma credo in lui.»
Oggi, le barche non vanno più alla stessa velocità di prima.
Quando abbiamo assistito alla partenza della prima Vendée
Globe, se qualcuno ci avessee detto che dopo alcuni anni le
barche sarebbero state dotate di chiglie «pendolari» e senza
pezzi in acciaio a bordo, nessuno ci avrebbe creduto. La cosa
più importante resta il ritorno di Alessandro alle Sabbie in piena
forma, che provi molto piacere a navigare e che divida la sua
storia con migliaia di persone.»
DIDIER ELIN // TEAM PLASTIQUE
Colloquio
Come vi siete incontrati con Alessandro?
L’ho incontrato per puro caso in un
ristorante di Les Sables d’Olonne con i miei
collaboratori di Team-Plastique, giusto
dopo il suo arrivo del giro del mondo in
solitario nel 2010. Siccome ero ammirato
dalla sua prodezza, sognavo di fare la sua
conoscenza. Avevo seguito il suo periplo
tramite la stampa e l’uomo mi è piaciuto
al primo incontro. Sono stato soggiogato
dal suo percorso, la sua storia e le sue
qualità umane. Il giorno del suo arrivo, ho
avuto la fortuna di vederlo, gli ho offerto
discretamente una bottiglia di champagne
e sono sparito. L’indomani Alessandro
mi ha chiamato per ringraziarmi, mi ha
illustrato il suo progetto e, con la mia
squadra, abbiamo deciso di aiutarlo ad
impegnarsi in questa regata. Abbiamo
ricomprato il vecchio Akéna Veranda per
metterlo a sua disposizione e partendo da
lì, la storia è iniziata.
Perché questo investimento?
pagine 15°16
Sono Sablaise di adozione, ho assistito a
tutte le partenze della Vendée Globe.
Mi sono sempre interessato alla nautica
e speravo un giorno di poter partecipare
a modo mio, ma su scala più piccola!
Incollare il logotipo della mia impresa su
uno scafo. L’idea di avere una barca con i
colori di Team-Plastique non mi aveva mai
sfiorato .
Potete presentarci gli altri sponsor che vi
hanno raggiunto nell’avventura?
Altre imprese si sono imbarcate con noi
per partecipare all’avventura : l’Océane
des Plastique, Germay Plastic et Jouin
Solutions Plastiques.
Tengo a precisare che se oggi questo
progetto è in fase di realizzazione lo
dobbiamo al sostegno finanziario apportato
dai partners. Abbiamo creato insieme
qualche anno fa un raggruppamento di
interessi che ci permette di proporre ai
nostri clienti un polo di totali competenze
nella lavorazione delle materie plastiche.
Jean Luc, Gwen e Xavier sono diventati col
passare del tempo degli amici.
Parlateci delle motivazioni che vi stanno
a cuore
Sosteniamo l’associazione TOM che sensibilizza
il grande pubblico alla pratica di un gesto civile
per evitare la morte improvvisa :
il massaggio cardiaco. Questo avvenimento,
è anche un mezzo per promuovere questa
causa. Alessandro prova anche un reale
piacere a scambiare opinioni e discutere della
sua esperienza con i bambini delle scuole
elementari, ma anche con i pazienti di una
clinica di Salute Mentale.
Che risultati la vostra società castelbriantese
può ricavare dalla partecipazione a questa
regata emblematica?
Questo evento è un’occasione straordinaria
per far conoscere Team Plastique. Al di
là della scelta affettiva, sono persuaso
che questa operazione può aiutarci a
sviluppare la nostra clientela, ma anche ad
affiatare i nostri dipendenti. Siamo degli
specialisti nella trasformazione di materie
plastiche, per termoformatura, lavorazione
industriale, piegatura e montaggio. Per
noi imprenditori, è abbastanza atipico
sponsorizzare una barca a vela, e non è
sempre facile spiegare la nostra scelta, ma
posso dirvi che tutta la nostra squadra è
motivata attorno a questo progetto.
Avete pensato all’impatto mediatico
generato da questa corsa?
Alessandro è uno dei pochi marinari ad
avere scritto e pubblicato parecchi libri.
Oggi, pochi avvenimenti sportivi possono
beneficiare di una tale popolarità, ed
assicurare tante ricadute agli sponsor
e partner. Prima avevamo solo una
comunicazione locale. Il nostro obbiettivo
é di allargare il nostro perimetro di
azione e in particolare di sviluppare il
rapporto anche con clienti stranieri. Grazie
all’impatto mediatico di questa regata,
andremo, spero, verso nuovi orizzonti.
Les Sables d’Olonne, FRANCE
« L’incontro con Alessandro concretizza un sogno insolito
diventato oggi possibile. Sono legato tanto all’uomo che alle
sue prodezze. Alessandro è il riflesso nello specchio in cui ci si
riconosciamo tutti. Oltre all’ammirazione che nutriamo per il
navigatore, sono i valori umani comuni che emergono dalla nostra
collaborazione. Unisco il nostro impegno nella Vendée Globe
alla volontà collettiva di fare progredire la nostra impresa.
Siamo in linea con le tecnologie avanzate, i progetti ambientali e
sociali di oggi come lo è questa regata mitica. Questa avventura
ci serve anche per affiatare il personale delle nostre imprese
ed è una fonte sicura di motivazione per i nostri dipendenti.
Ricordiamo che é grazie al loro coinvolgimento che questa
storia ha visto la luce e che è tanto entusiasmante.»
Cap de
Bonne Espérance
Didier Elin, Team Plastique
Cap Horn
Cap
Leeuwin
crédits photos : Vincent Curutchet©
UN SOGNO
CHE DIVENTA
REALTÀ
Da 1988, l’impresa fondata a Châteaubriant nella Loira
Atlantica ha anche molti legami in Vandea, i nostri clienti più
importanti sono i cantieri navali. Team-Plastique, impresa
specializzata nella trasformazione delle materie plastiche,
per termoformatura, è impegnata nella realizzazione e la
riuscita di molteplici progetti nelle materie plastiche.
Da 25 anni, Team-Plastique accompagna le imprese nella
concezione e la realizzazione di progetti in differenti settori
come l’aeronautica, le costruzioni navali, l’elettronica,
il paramedico, i veicoli e per il tempo libero. La ditta
è polivalente, dalla elaborazione d’un prototipo, alla
realizzazione di oggetti in serie, sa adeguarsi ai bisogni
del mercato e dei clienti. Team-Plastique è sopratutto
un partner per lo sviluppo e la riuscita dei suoi clienti.
L’abbinata “qualità e innovazione”, oramai essenziale
ai processi industriali, posiziona Team-Plastique come
partner indispensabile per i progetti nel campo delle
materie plastiche. Si inserisce nella dinamica della regione
Paesi della Loira ed alle porte della Bretagna, pur essendo
aperta a tutto il territorio francese ed europeo.
pagine 17°18
ALESSANDRO
TEAM PLASTIQUE
DI BENEDETTO
// SPONSOR
// TITOLARE
SKIPPER
Tutti con Alessandro !
I campi di competenza sono vasti. Per
l’aeronautica, realizziamo delle carenature,
per esempio il rivestimento. Per il paramedico,
sono piuttosto sedili specifici per esami medici o
attrezzature diverse. Nel campo dell’automobile
(auto senza targa, camper) fabbrichiamo
cruscotti, pezzi di carrozzeria (paraurti,
portellone posteriore, ecc...), nel campo della
nautica sia l’arredamento per l’interno, che
attrezzature diverse per l’esterno delle barche.
L’ufficio studi lavora in stretta collaborazione con
la squadra tecnica per costruire le attrezzature
indispensabili all’elaborazione dei vari prodotti.
Definizione
La termoformatura è una tecnica che consiste
nel dare forma a una lastra di materiale plastico,
riscaldandolo per ammorbidirlo e metterlo in forma
con uno stampo. Quando si raffredda, la plastica
conserva la forma data.
Data di creazione dell’impresa : 1988
Effettivo : 85 dipendenti
Attività
Industria delle materie plastiche Termoformatura
Termoinguainatura, Transformazione, Finitura.
Realizzazione degli stampi per i prototipi
termoformati, lavorazione industriale e
assemblaggio
Campi di applicazione
Aeronautica, agroalimentare, ambiente naturale,
tempo libero, automobili, treni, apparecchi medicali
e paramedici, nautica, arredamento, industria
meccanica, elettrica e elettronica, comunicazione.
Certificazioni
IS0 9001, ISO 14001
Certificazione Aerobus ADET 0061
(Termoformatura delle materie termoplastiche).
Partners
Socio del GIA
Socio d’Apportech industries cluster
dei Paesi della Loira
Indirizzo
Team Plastique
Zone Industrielle du Val de Chère
44110 Châteaubriant. Francia
www.teamplastique.com
www.teamplastique-voile.com
Les Sables d’Olonne, FRANCE
Cap de
Bonne Espérance
Cap Horn
Cap
Leeuwin
Intorno a questa avventura,
uno skipper, uno sponsor,
ma anche una rete di partner
Nel 1995, per aiutare lo sviluppo del
settore, un «Gruppo di Interesse Amico»
(GIA) è stato creato tra Team-Plastique,
specialista della termoformatura,
l’Océane des Plastics, specialista dello
stampaggio rotazionale, Jouin Solutions
Plastiques, specialista della fusione e
lavorazione delle materie plastiche e
Germay Plast’ic, specialista dell’iniezione
plastica, che ci ha raggiunto da poco.
Questa unione offre alla clientela un
largo campo di manovra, una esperienza
nella trasformazione di materie plastiche
ed una ancor più grande capacità di
realizzazione. Attraverso il GIA, è nato
un nuovo polo di competenze nel campo
delle materie plastiche.
Gwennaël Gautier
Jean-Luc Germay,
Magia degli incontri : è con semplicità che è nata la collaborazione
tra Team ed Alessandro, come il mio incontro con Didier. L’amicizia e
la complementarità delle nostre attività ci hanno portati a creare il G.I.A.
«Gruppo di Interesse Amico» con JSP. Essendo anche io appassionato
di vela, è con entusiasmo che ho aderito al progetto di Didier e di
Alessandro. Una storia di uomini, di amicizie e di passione, ecco ciò
che riunisce Team, JSP, Germay e l’Océane ed adesso Alessandro e la
Vendée Globe 2012. La semplicità e la disponibilità di Alessandro hanno
finito per convincermi. Oggi, i salariati dell’impresa, i fornitori ed i
clienti tutti si interessano a questa avventura fuori del comune !
Mi sempre sono sempre chiesto come un uomo poteva realizzare una
prodezza simile : rimanere solo così a lungo e su una barca così piccola?
Con questa sfida che ha portato a termine da solo, non poteva non ricominciare.
Per partecipare a questa corsa aveva bisogno di essere ben circondato e grazie
a Didier che è il pilastro dell’avventura, il suo sogno si è concretizzato.
Oggi, ci ritroviamo tutti in questo progetto, ciascuno portando una
pietra all’edificio. Come tutti i concorrenti che si lanciano in questa avventura,
Germay Plast’ic lavora, in squadra, alla ricerca della migliore
performance nel rispetto del ambiente. Sono orgoglioso di associarmi a
questo progetto sportivo ed umano, tutta la squadra di Germay Plast’ic
sostiene e seguirà Alessandro lungo tutta la sua corsa.
Buon vento all’avventuriero !
pagine 19°20
PRESTAZIONE & PERIZIA
PEZZI DIVERSI
DA 1 A 3000 LITRI
E FINO A 6 M DI LUNGHEZZA!
L’OCÉANE DES PLASTICS
Muzillac (56). Francia
www.loceanedesplastics.com
In breve
Da più di 20 anni, L’Océane des Plastics accompagna i
suoi clienti nel loro sviluppo e le loro innovazioni. Grazie
alla sua esperienza nelle materie plastiche in generale e
in particolare lo stampaggio rotazionale. L’OCÉANE des
PLASTICS è più un partner che imprenditore
Uno studio qualificato, dei mezzi di produzione ad alto
rendimento, addirittura inedito nel piccolo mondo dello
stampaggio rotazionale, l’OCÉANE des PLASTICS si
posiziona come un attore insostituibile nel campo delle
materie plastiche, anche su progetti complessi.
direttore di Germay Plast’ic
PARTNERS // GERMAY PLAST’IC
PARTNERS // L’OCÉANE DES PLASTICS
president di L’Océane des Plastics
STORIA DI
UNA GRANDE CAPACITÀ ...
I METODI PER UNA PLASTICA
IMPECCABILE
GERMAY PLAST’IC
Mellac (29). Francia
www.germay-plastic.com
In breve
Data di creazione : 1989
Effettivo : 45 dipendenti
Data di creazione : 1990
Effettivo : 30 dipendenti
Attività
Attività
Industria della lavorazione delle materie
plastiche, in particolare stampaggio
rotazionale.
Stampaggio rotazionale Subappalto e
prodotti finiti, studi, elaborazione pezzi e
meccanismi per la fabbricazione. Montaggio
- saldatura ad ultrasuoni e a specchio
Campi di applicazione
Industria delle materie plastiche
Iniezione plastica
Nostro mestiere
•
•
•
•
Iniezione plastica
Cadenza veloce
Etichetta sovrainiettata (I.M.L)
Design & creazione su misura
Agricoltura, BTP(edilizia), armamenti, nautica,
medicale, sport e tempo libero, arredamento
Campi di applicazione
Certificazioni
Certificazioni
Tracciabilità totale, sotto deroga per
l’automobile, l’armamento e l’aeronautico
Omologazione ISO 9001 & ISO 14001 in corso
Partners
Socio del GIA
Socio della FIN
(Federazione Internazionale del Nautica)
Socio dell’ARM
(Associazione Mondiale dello stampaggio rotazionale)
Produzione
Pezzi da 1 a 3.000l. Lunghezza.max 6m PE,
XLPE, PP, PA 11, PA12, PBT, PVC Plastisol, PVDF
Definizione
Lo stampaggio rotazionale è un procedimento di
collocamento a forma delle materie plastiche. La
materia prima, la plastica sotto forma di polvere o
di plastisol PVC in forma liquida, viene versato in uno
stampo per riprodurre la forma interiore di questo
stampo, il volume può andare di 0,1 a 50 000 litri.
Les Sables d’Olonne, FRANCE
Cap de
Bonne Espérance
Cap Horn
Cap
Leeuwin
Agroalimentare
ISO 9001 v2008
Partners
Socio del GIA
Le nostre realizzazioni
Che si trattasse di vassoietti per i piatti
cucinati o ancora contenitori per dessert
o formaggi, ma anche di pâté e insalate, la
nostra scelta è di utilizzare soltanto delle
materie di «1 scelta» con una perfetta
tracciabilità, la migliore garanzia per
potere riciclare i nostri imballaggi.
Definizione
L’iniezione : fornisce in un’unica operazione
dei pezzi finiti, forme complesse, in una
gamma di pesi da pochi grammi a diversi
chilogrammi. L’utensile o stampo, è
generalmente costituito da una porzione
fissa fissata sulla pressa, di una parte
mobile, che si sposta in modo da sbloccare
il pezzo quando raffreddato e un sistema
di espulsione per spingere il pezzo caricato
all’esterno dello stampo.
Germay Plast’ic é una PME, specializzata nel
campo dell’ iniezione plastica, impiantata a
Mellac nel Finistère nel cuore dell’industria agroalimentare francese. La società Germay Plast’ic
risale al tempo dell’impresa familiare «Imballaggi
Germay» creata nel 1969. Fabbrichiamo degli
imballaggi destinati alla conservazione dei
prodotti alimentari delle grandi marche presenti
nella grande distribuzione. Puntando su una
grande rapidità di reazione per sottisfare la
domanda, relazioni con i clienti semplici e
dirette dove la cordialità è la regola di oro,
Germay Plast’ic si è poco a poco affermato
come l’interlocutore efficace per gli imballaggi
in plastica iniettata. Germay Plast’ic ha la volontà
di associare intelligentemente «Produzione e
Rispetto dell’ambiente» mettendo la tecnologia
di punta al servizio del packaging.
I valori comuni
Xavier Gaudefroy,
pagine 21°22
Alla JSP, proviamo a mettere davanti a tutto l’uomo, la prestazione e il
superamento di sé, prima della competizione. Per noi, essere primi, non
è la finalità. Il fatto di accompagnare Team-Plastique ed Alessandro in questa
formidabile avventura quindi va da sé. Quando Didier mi ha presentato il
progetto, essendo anche un appassionato di vela, ero motivato, ma ho preferito
lasciare ai dipendenti prendere la decisione. Del resto sono rimasto piacevolmente
sorpreso dall’entusiasmo e dalla passione dimostrati per questa sfida.
Sono stato superato dagli eventi. Da quel momento, la Vendée Globe
è diventata un vero progetto dell’impresa con l’adesione unanime
di tutta la squadra. Un sentimento di orgoglio emana da questa
avventura per il buon lavoro compiuto e di riconoscenza per Alessandro
e Didier che ci permettono ogni giorno di sognare un po’ di più.
QUANDO LE VOSTRE
IDEE PRENDONO
UNA FORMA ...
JSP. Jouin Solutions Plastiques
Le Cellier (44). Francia
www.jouin.com
In breve
Data di creazione : 1981
Effettivo : 35 dipendenti
Attività
Industria delle materie plastiche
Lavorazione industriale e caldaia plastica
Il nostro mestiere
• Progetto e realizzazione della
produzione
• Ritaglio e lavorazione ordine
numerico : fresatura e lavorazioni
diverse con laser
• Caldaia plastica : formatura, piegatura,
saldatura, incollatura delle materie
plastiche
• Insegne e segnaletica
Campi di applicazione
Industriale, comunicazione, habitat
(mobili, illuminazione, ecc...), nautica,
insegne e segnaletica, studi tecnici,
laboratori medici, ecc..
Partners
Socio del GIA
Definizione
Il lavoro dell’addetto alla caldaia unisce
un insieme di tecniche che permettono
di trasformare senza rimozione della
materia. Questa tecnica comporta
delle operazioni di taglio, di formatura
a caldo, di lavorazione industriale e di
assemblaggio per saldatura con o senza
apporto di materia.
Les Sables d’Olonne, FRANCE
Cap de
Bonne Espérance
Cap Horn
Cap
Leeuwin
PICCOLO O GRANDE ?
CILINDRICO O TRIANGOLARE ?
SOFFICE O RIGIDO ?
PESANTE O LEGGERO ?
PER QUALE UTILIZZO ?
Creata nel 1981 dal Signor JOUIN, la società Jouin
Solutions Plastiques, specialista delle soluzioni
plastiche, viene fondata a Le Cellier nella Loira
Atlantica ed è oggi sotto la direzione di Xavier
Gaudefroy.
Il mestieri del lavoro di tecnico di caldaia e della
lavorazione industriale della plastica riuniscono in
sé una figura molto specifica.
Dal momento che l’immaginazione dell’uomo
è sempre fertile e poiché l’impresa verte a
trasformare le idee dei suoi clienti in realtà
fisiche, la nostra squadra di periti è pronta
a dare forma ai vostri progetti. La materia
plastica, JSP ne ha fatto la sua passione da più
di 30 anni unendo l’approccio industriale alle
tecniche artigianali. JSP mette in opera le migliori
condizioni di realizzazione (ingegno, capacità
ed esperienza), per partecipare alle sfide più
creative e innovatrici.
L’impresa garantisce la produzione di prototipi
e di prodotti finiti, di piccole e di medie serie, di
pezzi semplici e complessi. Con un’attrezzatura
di punta, tutti macchinari sono integrati da
numerosi reparti ad alta tecnologia per adattarsi
alle idee più originali degli scenografi o designers.
I VALORI DELLA REGATA D’ALTURA RIDANNO UN
SENSO ALL’IMPEGNO SPORTIVO : LA PASSIONE, IL
SUPERAMENTO DI SE’, ILGUSTO PER LA SFIDA E IL
RISPETTO DELL’AMBIENTE, DEI VALORI DELLE IMPRESE,
VEICOLATI ANCHE DEI NOSTRI PARTNER
Come gli
appassionati di
vela, i partner sono
degli appassionati della
materia plastica!
PARTNERS //
PARTNERS // JSP JOUIN SOLUTIONS PLASTIQUES
direttore di Jouin Solutions Plastiques
Ci sono voluti un centinaio di anni perché la
plastica si integrasse così bene nella nostra
vita quotidiana, e facciamo fatica a ricordarci
come si viveva prima. La materia plastica ha rivoluzionato la nostra vita
quotidiana. I trasporti, la salute, la comunicazione, l’igiene, il tempo
libero e tutte le attività umane sono debitori di questa materia del XXI°
secolo. Per noi imprenditori, questa materia è un formidabile strumento
che si forma e si modifica a piacere secondo l’immaginazione.
LA PASSIONE
Il superamento di sé si inserisce perfettamente nei
Non
delle imprese della nostra rete di partners. Gli
dimentichiamo
IL SUPERAMENTO valori
uomini e donne delle nostre imprese sono gli anelli
che la Vendée
DI SÉ STESSO
essenziali delle nostre prestazioni e dunque per
Globe rimane,
soddisfare nostri clienti. Le competenze delle nostre
prima che una
squadre fanno la nostra forza : ogni nuovo studio è oggetto di un approccio
competizione, un’avventura unico del prodotto sia per la forma, che la materia e la funzionalità, in una
umana, dove i navigatori
padronanza perfetta dei colori e degli aspetti di rifinitura. Dal prototipo
alla realizzazione, a catena, le nostre squadre studiano, tutte le possibilità
provano il bisogno di
per la realizzazione del progetto, costruiscono elementi vari ed adattati ai
superare sé stessi.
bisogni del mercato.
Complessa, la materia plastica esige
Per Alessandro, essere sulla
uno studio preliminare rigoroso :
IL
linea di partenza di questa
analisi della domanda, concertazione
GUSTO
regata mitica con lo stato di
intorno al progetto, elaborazione
concorrente ufficiale è un
DELLA
di concetti di un prototipo, ricerca
seguito logico del suo percorso
SFIDA
dei mezzi di fabbricazione adattati
di uomo d’avventura. Alessandro
ai tempi per la realizzazione e
è un uomo di sfida. La materia
preventivo. Pratica, funzionale o semplicemente
plastica è un motore di innovazione ed una decorativa, la nostra rete di partners si rinnova
continuamente per rispondere in modo efficace
sorgente di creatività. Sfide differenti, ma
ai bisogni correnti.
tutte grandi per i nostri imprenditori.
Così come il nostro skipper italo-francese,
Abbiamo una
LL RISPETTO
che mette un punto di onore alla
sola Terra ...
preservazione dell’ambiente naturale,
DELL’AMBIENTE
questa semplice
la nostra rete di partners adotta un
constatazione
NATURALE
comportamento ecologico.
ci’obbliga ad
La maggior parte della gente ignora che la plastica fa economizzare più
agire in modo più
risorse di quante non ne consumi. Alla fine della loro vita, i prodotti a
responsabile per
base di plastica sono più leggeri, meno voluminosi, producono meno
scarti e sono troppo preziosi per essere buttati. I prodotti in plastica
preservare il nostro
possono anche contribuire allo sviluppo durevole, se alla fine della loro
pianeta per le
vita sono eliminati in modo responsabile, attraverso il riciclaggio o con la
generazioni future.
valorizzazione energetica. Raccolta differenziata : è il gesto indispensabile
per preservare il nostro pianeta. Questa presa di coscienza si manifesta
attraverso la volontà delle nostre imprese di adottare un’atteggiamento
éco-compatibile che si inserisce in un contesto globale. Conciliamo :
aspetti economici, responsabilità sociale e rispetto dell’ambiente naturale.
I principi di tracciabilità, controllo, igiene e sicurezza si esprimono
quotidianamente, attraverso tutte fasi di lavoro.
Centro Ospedaliero Georges Mazurelle
fondatori dell’associazione TOM
SOSTENIAMO // ASSO TOM
T���� A����� �� M�������� ��������
Abbiamo incontrato Alessandro e Didier a Les Sables
per presentar loro l’associazione TOM.
Fin dai primi istanti sono stati sensibili al messaggio di
civiltà che portiamo avanti. Hanno pensato come poterci
aiutare : Alessandro portando simbolicamente i colori
dell’associazione intorno al mondo e Didier decidendo
di formare i dipendenti della sua impresa ed i liceali di
Châteaubriant. Certamente degli uomini di cuore !
François Trinh-Duc ed Olivier
Giroud, due ambasciatori
dell’associazione.
La morte improvvisa rimane il
problema maggiore di salute
pubblica in Francia : da 40 000
a 50 000 decessi all’anno, che
rappresenta dall’8 al 9% dei decessi.
Association TOM
pagine 23°24
Tous Ouverts au Masssage
Montpellier (30). Francia
Nel 2012, tutti i soci sono unanimi :
la formazione del grande pubblico
si rivela indispensabile, se serve a
migliorare il tasso di sopravvivenza
delle vittime di arresto cardiaco. Ora, in Francia, la mancanza di formazione della
popolazione è evidente : dal 2 al 3% di sopravvivenza contro il 20/30% nei paesi nordici
ed anglosassoni, dove la popolazione è formata massivamente ; l’80% dei francesi
ignorano ciò che bisogna fare in caso di arresto cardiaco.
Per ovviare a questa mancanza, l’associazione propone di formare gratuitamente
e massivamente la popolazione alla pratica del massaggio cardiaco esterno ed
all’utilizzazione del defibrillatore.
L’utilizzazione di un kit di auto-formazione permette ad ogni partecipante di formare
poi i suoi conoscenti. Questo effetto di moltiplicazione sociale per la formazione
di massa deve permettere di colmare velocemente il deficit di formazione della
popolazione francese.
L’associazione TOM si è fissata due grandi obiettivi :
• Sensibilizzare i cittadini alla morte improvvisa, formarli massivamente e gratuitamente
alla pratica del massaggio cardiaco esterno ed all’utilizzazione del defibrillatore
• Identificare le situazioni a rischio e mettere in opera una politica di prevenzione,
particolarmente verso i giovani.
SOSTENIAMO // CENTRE G.MAZURELLE
Pascale & Patrick Coutant,
Questo progetto è un magnifico scambio : la
scoperta e lo scambio di due universi, Vela e Salute
Mentale, all’origine molto differenti, che trovano qui
una finalità comune al servizio di persone deboli.
Siamo felici e fieri di questa collaborazione, ed
auguriamo ad Alessandro la felicità ed il successo che
merita lungo tutta questa magica avventura…
CENTRE HOSPITALIER
Georges Mazurelle
Centro Ospedaliero
Georges Mazurelle
Établissement Public Santé Mentale
La Roche sur Yon (85). Francia
In occasione della regata « Vela in Testa - edizione 2011 » svoltasi a les Sables
d’Olonne, città di partenza della Vendée Globe, i pazienti e il personale medico
del Centro Ospedaliero Georges Mazurelle di La Roche su Yon hanno avuto
l’opportunità di ‘incontrare Alessandro. Il navigatore ha immediatamente accettato
di diventare il padrino di questa manifestazione e tutti hanno potuto apprezzare
le sue qualità di grande navigatore, umane, la sua disponibilità ed il suo sorriso.
Da più di 22 anni, il Centro Ospedaliero Georges Mazurelle propone ai pazienti
delle terapie in ambiente marino, e in particolare su barche a vela : vero mezzo
di terapia, di reinserimento sociale, ma anche di scambio di vedute, condivisione,
scoperta e avventura, che sono altrettanti valori umani condivisi dal progetto di
Alessandro.
La Fédération des Thérapies Médiatisées utilizza da sempre la Vendée Globe come
supporto delle attività terapeutiche, che questo anno prenderà una dimensione
tutta particolare grazie alla partnership con Team Plastique.
Alessandro ha una lunga esperienza ed un reale piacere nel comunicare
le sue avventure di navigazione con un largo pubblico, passando da
grandi meetings internazionali per dirigenti di imprese a incontri coi
bambini delle scuole elementari.
La
La
La
La
La
La
scuola
scuola
scuola
scuola
scuola
scuola
René Guy Cadou CHÂTEAUBRIANT
Les Terrasses CHÂTEAUBRIANT
privata Notre Dame de la Paix de VILLEPÔT
privata Saint Joseph de ROUG É
publica di M O I S D O N La R I V I È R E
La Rose des Vents d’ E R B R AY
CAB,La scuola elementare bilingue di FONTAINEBLEAU
Il centro ricreativo di Les Sables d’Olonne
Les Sables d’Olonne, FRANCE
Cap de
Bonne Espérance
Cap Horn
Cap
Leeuwin
Seguiremo la corsa di
Alessandro molto da vicino !
TEAM PLASTIQUE & ALESSANDRO // GRAZIE
Didier & Alessandro hanno lanciato un progetto folle...
Un progetto aggregante
Un progetto che coinvolge una marea umana
Un progetto che ha saputo attrarre e motivare
imprese, appassionati, volontari
della pazienza e della perseveranza
Ringraziamo i nostri partner
pagine 25°26
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HDS DESIGN étude, conception www.hds-design.com
SOLBIAN photovoltaique www.solbian.eu
SDI SIGN’ENSEIGNE sérigraphie, communication www.decalcomanie.com
ARRIMER service navigation www.arrimer.com
ATN équipement navigation www.atninc.com
DIL NANTES colles résines www.dilfrance.com
LECOMBLE ET SCHMITT hydraulique www.ls-france.com
C-TECH carbone & composite www.c-tech.co.nz
ALTÉAD solutions industrielles www.altead.com
PRIVILÈGE MARINE chantier naval, constructeur de yachts de luxe www.privilege-marine.com
FACNOR enrouleurs www.facnor.fr
MÉCA ATLANTIQUE mécanique de précision www.meca-atlantique.fr
LE VELOO location de vélos www.veloodelaforet.fr
LPO Lycée Polyvalent Moquet-Lenoir Châteaubriant (44)
l’associazione di (volontariato) Bénévoles du Littoral Olonnais
La ville des Sables d’Olonne
Grazie mille
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Les Sables d’Olonne, FRANCE
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