Presentazione Museo della Sindone

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Presentazione Museo della Sindone
M U S E O DE L L A S I N D O N E
IL MUSEO DELLA SINDONE DI TORINO
Il nuovo Museo della Sindone ha compiuto 10 anni nel 2008, ma affonda le radici in una storia ben più antica. La
Confraternita del Santissimo Sudario nella sua ormai quattrocentenaria storia ha infatti raccolto cimeli e oggetti
inerenti la Sindone, gran parte dei quali, nonostante le vicissitudini storiche del sodalizio, sono stati conservati.
Fino agli anni trenta del secolo scorso tuttavia non vi fu un utilizzo pubblico di tali materiali, se si eccettuano i
prestiti fatti per la mostra a Palazzo Madama in occasione dell’ostensione del 1931. Proprio il rinnovato interesse
sulla Sindone a seguito di questa ostensione e di quella ravvicinata del 1933, oltre forse alla felice esperienza della
mostra di Palazzo Madama, fece si che si prendesse la decisione di organizzare i materiali in una mostra
permanente, battezzata la “Mostra documentaria dell'insigne reliquia". Si trattava di una esposizione distribuita in
due locali ricavati a fianco dell’ingresso della Chiesa del SS. Sudario con ingresso da via Piave, inaugurata il 4
giugno 1936 alla presenza dell'arcivescovo di Torino, il cardinale Maurilio Fossati.
Negli anni il museo conobbe varie sistemazioni e riallestimenti, sempre molto limitati dalla scarsa disponibilità di
spazio.
Nel 1997 venne assunta dal Consiglio della Confraternita la storica decisione di sfruttare la cripta della Chiesa del
SS. Sudario per una nuova esposizione delle collezioni, allestita da Richi Ferrero e Marina Gariboldi per
accogliere la sede definitiva del Museo. La vecchia sede, nel basso fabbricato, venne recuperata e trasformata in
una sala multimediale dove attraverso un apposito video la Sindone viene presentata e spiegata ai visitatori del
Museo. Il 15 aprile 1998 il Museo fu inaugurato dal cardinale Giovanni Saldarini, Arcivescovo di Torino.
In questi 10 anni il Museo è costantemente cresciuto in notorietà e consistenza, diventando un centro di attrazione
della Città e del Piemonte, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo: ne sono testimonianza gli oltre 150.000
visitatori provenienti da tutti i continenti. Continui lavori di aggiornamento e implementazione, con acquisizione
di pezzi di notevole importanza che dal 13 giugno 2008 sono stati esposti in un rinnovato allestimento, hanno reso
sempre più completo e affascinante il Museo, unico al mondo per le collezioni conservate.
Vi sono esposti le insegne e cimeli della confraternita; il cofanetto in cui venne trasportata la Sindone da
Chambéry a Torino (1578), l'apparecchio fotografico e le lastre originali delle prime fotografie della Sindone
eseguite da Secondo Pia (1898), che rivelarono il comportamento negativo dell'immagine; stampe e dipinti
raffiguranti le ostensioni della Sindone e avvenimenti ad essa connessi, libri, monete e medaglie commemorative,
il prezioso cofano in argento smalti e pietre dure in cui venne conservata la Sindone sino al 1998; una sezione
scientifica raccoglie i risultati delle ricerche sul lino. E’ così oggi possibile ammirare la rassegna completa di tutte
le fotografie e i filmati ufficiali sino ad oggi realizzati sulla Sindone.
Nuovi spazi hanno consentito la collocazione di una esposizione di documenti e libri provenienti dai fondi
archivistici del Centro Internazionale di Sindonologia che illustrano i primi 50 anni di studi sulla Sindone, a
partire dal 1900.
L’attento visitatore troverà delle vere rarità: lettere e documenti di Delage, Chevalier, Vignon, Du Teil,
Schiaparelli, Barbert, Hyneck, tanto per citarne alcuni, personaggi di varia estrazione, uniti tutti dallo studio sulla
Sindone.
Importanti raffigurazioni della Sindone tra Sei e Settecento acquisite negli ultimi tempi dal Museo arricchiscono
l’iconografia sindonica, insieme a preziosi oggetti devozionali, elementi significativi della storia della
Confraternita del SS. Sudario. Di grande impatto sono le immagini olografiche della Sindone, in grandezza
naturale e suggestivamente ambientate nella cripta, recentissima acquisizione del Museo.
Un percorso di visita con sussidi per non vedenti, audioguide in 5 lingue ed un sistema sincronizzato per la
fruizione contemporanea in più lingue del filmato introduttivo completano le innovazioni del Museo.
CONFRATERNITA DEL SS. SUDARIO DI TORINO
I-10122 TORINO – VIA SAN DOMENICO, 28 – TEL / FAX +39.0114365832
e-mail: [email protected]

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