Alluce valgo: cause, sintomi e cure

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Alluce valgo: cause, sintomi e cure
Alluce valgo: sintomi, intervento e rimedi
L’alluce valgo è una deformazione dell’alluce che colpisce generalmente le donne. Il punto su una delle
anomalie morfologiche più frequenti, i suoi sintomi e l'operazione.
1. Definizione
2. Cause
3. Sintomi
4. Rimedi
1. Operazione
2. Esami preoperatori
3. Svolgimento
5. Seguito post-operatorio
6. Recupero
Definizione
L’alluce valgo, conosciuto anche col nome di “cipolla”, corrisponde ad una deviazione anormale dell’alluce
verso il secondo dito del piede che causa una deformazione a livello del primo metatarso e dell'alluce. Il
difetto di allineamento dell’alluce causa la formazione di una cipolla che corrisponde ad una sporgenza
ossea che si aggrava man mano quando si cammina. L’alluce assicura la propulsione del corpo in avanti
quando si cammina ma in caso di alluce valgo, questa funzione di appoggio viene a mancare. Ciò aggrava
quindi lo sforzo sulle altre dita dei piedi, provoca dolore e mettere un paio di scarpe diventerà sempre più
difficile.
Cause
Le donne sono principalmente colpite dall’alluce valgo (nel 95% dei casi). Tra le altre cause e fattori di
rischio si cita l’eredità, l’uso di scarpe inadatte (per esempio troppo strette o appuntite), tacchi alti, piede
egizio (alluce molto più lungo rispetto alle altre dita, che proseguono in ordine decrescente), piedi piatti ed
età. L’alluce valgo inizia circa tra i 40 e i 50 anni e verso la menopausa nella donna.
Sintomi
L’alluce valgo è asintomatico in un primo tempo e poi il suo dolore si evolve ad ondate. Quest’ultime si
accompagnano generalmente da forti dolori sul bordo interno del piede e vengono accentuate mentre si
cammina. Tra gli altri sintomi dell'alluce valgo e complicazioni possono apparire un rossore e
un’infiammazione sul bordo interno del piede, a livello della cipolla, una borsite, dei calli, delle complicazioni
cutanee e artrosi.
Rimedi
La cura medica non permette di correggere la deformazione ma di alleviare la pressione sulla “cipolla” e
sulle dita vicine all’alluce. Essa consiste nel calzare scarpe larghe e adatte alla camminata, nell’assunzione
di antinfiammatori, nell’applicazione di trattamenti locali, nell’applicazione di solette ortopediche e in sedute
di riabilitazione. Se la cura non risulta efficace è allora necessario un intervento per alluce valgo.
Operazione
Questa deformazione può diventare infiammatoria ed essere l’oggetto di un'operazione per alluce valgo. Il
suo obiettivo è quello di correggere l’allineamento dell’alluce verso l’esterno. Inoltre l’intervento chirurgico
rimuove il dolore e restituisce all’alluce il suo ruolo di propulsore durante la camminata. L’operazione
all’alluce valgo viene considerata in caso di dolori persistenti, di forte deformazione e/o in seguito
all’apparizione di una complicazione.
Esami preoperatori
Gli esami preoperatori comprendono una visita medica che permette di definire la stretegia operatoria e un
esame radiologico.
Svolgimento
L’intervento all'alluce valgo è realizzato sotto anestesia locale e con laccio emostatico alla caviglia e dura
generalmente dai 20 ai 40 minuti, talvolta un po’ di più. La tecnica operatoria più impiegata è la doppia
sezione dell’osso (osteotomia) del primo metatarso e della prima falange. Essa è associata ad una tecnica
chirurgica che permette di liberare i tessuti ritratti. I frammenti ossei spostati vengono fissati grazie ad una
vite, a dei ganci e perfino a dei chiodi. Altre tecniche operatorie correttive possono essere impiegate a
seconda del tipo di deformazione.
Seguito post-operatorio
È possibile camminare il giorno seguente l’operazione ma è necessario l’uso di scarpe speciali, con
appoggio sul tacco, per la durata di tre o quattro settimane. Gli esercizi di ristabilimento, che iniziano circa
15 giorni dopo l’operazione, occupano un posto importante nel recupero dell’ampiezza articolare. Delle
sedute di kinesiterapia vengono prescritte a partire dalla terza settimana dopo l’intervento. La camminata
sportiva può essere ripresa circa due mesi dopo l’operazione ma sotto sorveglianza medica.
Recupero
Il recupero occupa un posto importante per l’assistenza post-operatoria dell’alluce valgo. Esso partecipa al
processo di guarigione e previene eventuali rigidità dell’alluce. Il recupero comincia generalmente una
quindicina di giorni dopo l’intervento secondo un protocollo ben definito. L’esercizio di mobilità passiva degli
alluci viene realizzato durante le prime 4 settimane dopo l’intervento. La mobilità ha un effetto drenante
sull’edema e permette di aumentare l’ampiezza articolare. Questo tipo di esercizio si effettua in una
posizione comoda, a gambe incrociate, con il piede operato verso di sé e l’altra gamba libera (fuori dal
letto). Per realizzare quest’esercizio, bisogna posizionare l’alluce in appoggio sulla pianta dei piedi e con
l’indice, spingere il centro dell’alluce verso il basso, in maniera dolce e progressiva. Il movimento può
essere rinnovato per ogni dito per prevenire l’anchilosi. Gli esercizi di mobilità attiva e passiva devono
essere rinnovati 3 volte al giorno, per 10 ripetizioni per ogni movimento. La riabilitazione comprende
soprattutto: una riabilitazione del sostegno propulsivo dell’alluce; massaggio delle cicatrici e drenaggio
linfatici manuali per ridurre l’edema. Nel corso della riabilitazione è fondamentale non camminare sul bordo
esterno del piede per non deviare nuovamente l’alluce. Le sedute di kinesiterapia possono far parte del
trattamento medico dell’alluce valgo prima della chirurgia. In questo caso la riabilitazione non permette di
correggere la deformazione ma preserva la flessibilità articolare, rinforza certi muscoli e calma
l’infiammazione e il dolore.
Foto: © Olga Ovchinnikova - 123rf.com
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