Gli acufeni - Altervista
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Gli acufeni - Altervista
Aldo Messina [email protected] VIETRI (Na) 8-10/ 04/15 Segni uditivi cocleari e retrococleari per lo studio degli acufeni Respons Ambulatorio di Otoneurologia ed Acufenologia A. O.U. Policlinico “Paolo Giaccone” Palermo (Dir. Prof. E. Martines) Fa’ come ti pare ma rispetta tempi e programma ACUFENI veri se prodotti in assenza di qualsivoglia stimolazione esterna o interna e pertanto espressione di dispeccezione uditiva di origine periferica e/o centrale Somatosound vibratori se prodotti da sorgenti di suono interne al corpo non cross modali. Es iperattività cocleare iper OAEs, miocloni, NEUROPLASTICITA ed ACUFENI Acufene: dispercezione sensoriale uditiva in assenza di stimolazione sonora interna (somato sound) od esterna, causata da una stimolazione del recettore uditivo o del SNC ( vie uditive e non uditive- cross modale) Aldomes EPIDEMIOLOGIA 10-25% della popolazione(Italia) Maggiore incidenza oltre i 65 anni Aldomes ACUFENI • “gli acufeni, per avere rilevanza clinica, devono coinvolgere processi neuroplastici di adattamento e rimodellamento a breve,medio e lungo termine. Dal grado e dal tipo di coinvolgimento dipende la continuità temporale e la resistenza al trattamento. Anche l’eventuale presenza di patologia psichiatrica potrebbe essere intesa anche come ulteriore fonte di modifiche neuroplastiche di origine neuroendocrinologica, immunologia ed ossidativi”. (Cianfrone) Esperienze cliniche particolari • Acufeni da trauma acustico. Spiegato da necrosi e non da apoptosi neuronale . • Acufeni nei bambini audiolesi(Cuda). Abituati dalla nascita non ci fanno caso. Ma come mai non si confondono all’audiometria? Centri del SNC coinvolti • Nucleo Cocleare prevalentemente NCD meno il NCV • Complesso olivare Superiore • Collicolo Inferiore ( sempre in iperattività dopo lesione periferica ma capace di iperattività in assenza di deficit uditivo) • Amigdala • Corteccia uditiva ABBANDONIAMO OTOSCOPIO ed ACQUISTIAMO IL MICROSCOPIO Cc interne Glutammato. Azione eccitatoria SNC Recettori NMDA cc interne Ach ad azione eccitatoria Cc esterne SNC Cc interne GABA ad azione inibitoria Cc esterne SNC Serotonina ad azione modulatoria del SNC Aldomes nuclei vestibolari Vie vestibolo spinali nuclei vestibolari Vie vestibolo spinali Ach vie cerebellovestibolari H dell’asse rubro-nigrostriato DA GABA Area CTZ Vertigini Locus coeruleus 5HT NA tronco encefalico • • • • • • BIOCHIMICA della Neuroplasticita: sinistra? La dopamina favorisce la crescita di nuove sinapsi corticali (Kendel) Altro mediatore della neuroplasticità e Ach La Dopamina è più diffusa nel cervello sinistro(Glick) Le vie dopaminergiche sono molto circoscritte e tra queste l’ippocampo sembra maggiormente coinvolto nel favorire la formazione di processi mnemonici Esiste una lieve lateralizzazione sinistra delle vie dopaminergiche e pertanto l’ippocampo sx sembra il dominante Il ruolo della dopamina ( memoria ed emozioni in Freud) nella memoria è solo nei mammiferi. Nelle lumache è serotoninergica. Sinistro? Orecchio ds (cervello sx) e performances nei menierici Evento lesivo Neurotossicità NEURODEGENERAZIONE Meglio un neurone morto che uno danneggiato e malfunzionante. Se non è riparabile si sceglie l’ apoptosi programmata Apoptosi attiva e pulita MORTE NERONALE Più frequente nei neuroni con assoni lunghi e poco mielinizzati Non programmata Necrosi Passiva e con reliquati cellulari eccitotossicità Gli eventi Lesivi Eccitotossicità Ossidazione Infiammazione Metalli pesanti Mutazioni geniche Eventi vascolari Traumi Fattori ambientali Diabete Malattia di Parkinson Malattia di Alzheimer Sclerosi laterale amiotrofica Corea di Hungtington Demenza da HIV Demenza senile Deficit sensoriali 1) Eccitotossicità Il glutammato (acido glutammico) e l’aspartato, ritrovati in significative concentrazioni nel SNC, hanno proprietà eccitatorie per numerose famiglie di neuroni (aminoacidi eccitatori). Le fibre di connessione tra NC (sia NVD che NCV) e nuclei trigminali sono glutammergiche ( acufeni cross modali) Gli effetti del glutammato sono più ampiamente conosciuti di quelli dell’aspartato. Quest’ultimo agisce sia su recettori “ionotropici”, canali ligando-dipendenti, che su recettori “metabotropici”, accoppiati a proteine G. Esistono ancora divergenze e scarse conoscenze sulla struttura a la funzione di tali recettori. Aldomes GLUTAMMATO E’ coinvolto nelle funzioni cognitive ma un suo eccesso determina danni neuronali tipo SLA edAlzheimer Aldomes Glu = E 621 Glutammato monosodico Il glu non è AA essenziale perché l’uomo lo sa sintetizzare. Il glu presente nei cibi è la principale fonte di energia dell’intestino e la sensazione di fame è data da questo AA. Il glu assunto con i cibi( brodi, salumi, formagi stagionati, lievito, salse, prodotti da forno)+ Un eccesso determina sindrome neurologica acuta con cefalea, nausea e vomito fa elevare da 20 a 40 volte i livelli serici onde neuro eccitotossicità. Aldomes Dieta per gli acufeni? L’iperattivazione del recettore NMDA del glutammato aumenta le concentrazioni citotossiche di calcio e zinco con effetti sia sugli acufeni che sul sistema vestibolare Aldomes SINERGISMO GLUTAMMATO - MAGNESIO Ma se il magnesio è alto il glutammato è inibito nel suo recettore principale : quelli NMDA. Aldomes Ad evitare eccitotossicità può essere utile assumere magnesio Farina Nocciole Noci Mandorle Gamberetti di Ustica Vongole MAGNESIO Essendo un metallo alcalino terroso determina molti ossidi che causano artefatti all’esame di spettrometria di Massa eseguita con plasma induzione ( ICP- MS), è pertanto necessario un “ passaggio” in cromatografia ionica. O assumere comunque farmaci a base di Magnesi. Ma non otterremo dati sul fenomeno. Anche la noradrenalina aumenta ansia Evitare: • Cioccolatto • Vino rosso • Patate • tonno Assumere VERDURE Acido folico S adenosilmetionina cerebrale Attività antidepressiva RUOLO Attività muscolare • Il movimento migliora le attività cognitive e determina increzione di serotonina e anandamide (un endocannabinoide dal sanscito “ananda” beatitudine) SINERGISMO GLUTAMMATO - MAGNESIO Se il magnesio nel sangue è basso (sforzo fisico non compensato da alimentazione sana) i recettori NMDA del glu divengono ipersensibili Aldomes la consapevolezza del muoversi • Vista: • Labirinto posteriore: • Propriocezione e piede • Integrazione cerebellare • Memoria corticale è: Dallo studio del movimento ed al magnesio alla Dopamina ed agli acufeni. Il nucleus Accumbens • Il Nucleus Accumbens septi,che soggiace sopra il setto, è un sistema bilaterale di neuroni situato nella porzione ventrale dello striato che sembra giochi un ruolo importante nei meccanismi di rinforzo, di memoria, nella risata, nella dipendenza, nell'elaborazione delle sensazioni di piacere e paura oltre che all'insorgere dell'effetto placebo. Lo Striato Pars dorsale Caudato Putamen movimento pallido Pars ventrale N accumbens amigdala Funzione limbica • Il nucleus accumbens è presente bilateralmente ed è situato tra la testa del nucleo caudato e la porzione anteriore del putamen (in latino scorza, buccia)ed è unito solo lateralmente al septum pellucidum(= Neostriato). Il nucleus accumbens e il tubercolo olfattivo collettivamente formano lo striato ventrale che è parte dei gangli della base • Lo striato è noto per il suo ruolo nella pianificazione e nella modulazione dei movimenti ma è coinvolto in una varietà di processi cognitivi che coinvolgono la funzione esecutiva. Nell'uomo, lo striato è attivato da stimoli associati alla ricompensa, ma anche stimoli da avversione, nuovi, inattesi o intensi. 2) OSSIDAZIONE: una zitella arraggiata.. arraggiata I fenomeni di ossidazione, caratterizzati da iperproduzione locale di sostanze con alto potere ossidante (catecolamine, specie reattive dell’ossigeno, nitrossido, etc.) possono danneggiare le membrane cellulari, le proteine enzimatiche, gli acidi nucleici, alterare la funzione cellulare e risultare in morte cellulare. Alcuni sistemi antiossidanti endogeni (superossidodismutasi, glutatione, etc.) fungono da scavenger di radicali ossidanti, garantendo così un normale stato funzionale e strutturale. E’ possibile che in occasioni patologiche (traumi, tumori, mutazioni, etc.) l’efficienza del sistema scavenger si riduca significativamente, consentendo danni cellulari rilevanti. Aldomes Evento lesivo vascolare: dalla flogosi al danno neuronale STRESS OSSIDATIVO E CONDIZIONI PATOLOGICHE aldomes Usiamo ancora il microscopio Flogosi e Dieta ( B. Sears Journal of Obesity) • Una dieta sbagliata determina e/o accelera flogosi cronica endoteliale e processi patologici ed accorcia la lunghezza dei telomeri ( strutture poste nella parte terminale del DNA che, consumandosi ad ogni duplicazione cellulare, rappresentanocome il marker opiodelle nostre stampanti-i nostri “orologi biologici” ). • L’unico marker che ha una sua –seppur relativa- validità- è la PCR • Più utile sarebbe monitorare la presenza di Omega 3 ed Omega 6 nel sangue Siamo certi che questo avvenga anche nell’orecchio interno? • Ciorba et al( 2010) hanno dimostrato la presenza di ROS nella perilinfa di soggetti affetti da sordità neurosensoriale(intervento di I.C.) . Il campione di riferimento stato effettuato su soggetti in corso di stapedectomia • La produzione di superossido mostra dei partner di distribuzione relazione all’età ed è quattro volte superiore negli adolescenti ed adulti nei confronti degli anziani e bambini aldomes il metallo si comporta come acido di LEWIS sensibilità chimica multipla o Multiple Chemical Sensitivity (MCS) sarebbe, secondo la definizione che ne dà il National La Institute of Environmental Health Sciences caratterizzata dalla impossibilità di una persona a tollerare un certo ambiente chimico o una classe di sostanze. EPIGENETICA A livello nazionale è stata istituito presso l'Istituto Superiore di Sanità un gruppo di studio per revisionare la letteratura scientifica e produrre un documento relativo al percorso assistenziale; il Consiglio Superiore di Sanità, valutato il documento redatto dall'ISS, ha espresso un parere ufficiale il 30 settembre 2008. 3) ma METALLI è OSSIDAZIONE : l’iperstimolazione del SNC e dei recettori NMDA del Glu : si comportano come acidi di Lewis Sostanze chimiche Recettori TRPA1/TRPV1 Potenziamento a Lungo termine (LTP) di sensibilizzazione neurale mediato dall’amigdala Flogosi Neurogenica ON/ONOO Recettori NMDA • Alterazioni dell’attività catalasica • Riduzione della glutatione – s- transferasi • Alterazioni acidi grassi delle guaine mileniche Problemi neurologici MCS aumenta lo Stress ossidativo La diagnosi: i Test Clinici 1)Esami ematoclinici con: - Dosaggio Vitamine Complesso B e C - Studio Stress Ossidativo - pH Urine 2) Questionari: - QEESI - Equilibrio Acido Base Mineralogramma 3) Ricerca Minerali: Spettrometria di Massa - Sangue - Urina - Capello o pelo 4) Test Genetici elevate concentrazioni di metalli pesanti (es: Pb, Cd) con un contemporaneo deficit di metalli essenziali, quali Zn, Ca ed altri bioelementi, può determinare disordini metabolici, una minore efficienza dell'organismo, un declino dei processi immunologici . L’esame del capello Mercurio che sopprime le correnti di potassio Quanto mercurio nei milanesi? La terapia? chelazione . Stringere come le chele di un granchio, l’atomo metallico che si comporta come acido di Lewis La chelazione va effettuata preparando l’organismo per due mesi 1) Alcalinizzare il corpo (frutta, verdura, Calcio, Magnesio, Potassio, farmaci). Dieta che serve anche se si pratica sport a contrastare il dolore da acido lattico 2) Rafforzare la flora batterica intestinale 3) Sostenere le funzioni epatiche CHELAZIONE • Alghe la Chlorella che ha un’azione selettiva non agendo su Ca, magnesio e zinco • Curcuma e coriandolo • Argilla • Zeolite • Prodotti solfati Metalli pesanti in otoneurologia : sordità L’importanza dell’epigenetica • La flogosi endoteliale (angioite) determina una cascata di eventi che modificano l’espressione genica • “ Ogni cellula del nostro corpo può essere paragonata ad un essere intelligente, dotato di intenzionalità, in grado di sopravvivere autonomamente il cui vero “cervello” è la membrana.La nostra biologia ed il nostro comportamento non deriverebbero esclusivamente dal DNA ma dall’ambiente e questi dati vengono trasmessi. Invito alla lettura : “ E. Jablanka, M. Lamb “ evoluzione a quattro dimensioni” UTET 23 euro Amalgami, mercurio e patologia otoneurologica E se fosse il piombo la causa della sordità di Beethoven? L’autore esclude le altre cause sinora più note. alterazioni delle unghia, perdita capelli, peso e udito: segni patognomonici da intossicazione da Coloranti per capelli al mercurio Che scatena l’iperstimolazione del SNC e dei recettori NMDA del Glu Sostanze chimiche Potenziamento a Lungo termine (LTP) di sensibilizzazione neurale mediato dall’amigdala Recettori TRPA1/TRPV1 Flogosi Neurogenica ON/ONOO Recettori NMDA • Mercury is a known neurotoxin and leads to numerous neurological problems, including hearing loss and tinnitus. On this there is universal agreement. A dispute arises, however, about whether or not dental fillings add to mercury exposure in people. • Of particular interest to people with hearing loss and tinnitus, researchers have linked mercury to hearing loss and multiple sclerosis. We know that hearing loss has a direct impact on tinnitus • There is now a significant body of evidence establishing a chain of toxic events: • amalgam releases significant amounts of mercury vapor; • the mercury distributes to tissues around the body and is the biggest source of mercury body burden; • the mercury from amalgam crosses the placenta and into breast milk, resulting in significant pre- and post-partum exposures for infants; • adverse physiological changes occur from that exposure on the immune, renal (kidneys), reproductive and central nervous systems. • Other effects of mercury poisoning include multiple sclerosis, Alzheimer’s disease, chronic fatigue syndrome, sensory impairment (vision, hearing, speech), disturbed sensation and a lack of coordination, peripheral neuropathy (itching, burning or pain), profuse sweating, tachycardia (persistently faster than normal heart beat), kidney dysfunction, neuropsychiatric symptoms (emotional instability, memory impairment, insomnia) and hypertension (increased blood pressure). • Conclusion • : Herein, 25% of the subjects complained of tinnitus and significant exposure to mercury; however, there was no association between the prevalence of tinnitus and high levels of mercury. La nostra esperienza Metalli e acufeni Raw fisch Magnesium? Without onion, plesae ? MCS e patologia otoneurologica Dr Marta Bova, laureata statistica, analisi dati Prof Francesca Di Gaudio, Responsabile Centro Qualità e Rischio Chimico (CQRC) A.O.U.Policlinico, Palermo Dr Aldo Messina, responsabile Ambulatorio Acufenologia, A.O.U.Policlinico Palermo Otonoeurologia Prof Vito Muggeo , Associato Statistica, , Dip Scienze Università di Palermo ed Statistiche, Dr Maria Raso, collaboratrice tecnico chimico, CQRC, A.O.U.Policlinico, Palermo Presenza di metalli in acufenopatici Dove troviamo il cromo? A che serve il Cromo? Dal metabolismo del glucosio al dimagrimento? Non sembra Il Vanadio ed il cadmio Ossidazione- metalli è problema UNICO: RADICALI LIBERI Alterazione mitocondriale Perossidazione lipidica e proteica Laser terapia NECROSI CELLULARE Alterazione DNA cellulare Al disaccoppiamento dei ROS si associa l’attivazione dei PARP poli(ADP-ribosio) polimerasi con conseguente attivazione dei mediatori dell’infiammazione specie nel SNC ACUFENI EPIGENETICA La poli(ADP-ribosio) polimerasi (PARP) è un enzima che catalizza il trasferimento di catene di poli(ADPribosio) dal suo precurore NAD ai gruppi carbossilici delle proteine. Stimolo necessario e sufficiente per attivare la PARP è un danno del DNA. Quando il danno del DNA è lieve, l'enzima partecipa ai meccanismi di mantenimento dell'integrità della cromatina e della riparazione del DNA. L'iperattivazione della PARP in seguito ad un danno massivo del DNA avrebbe invece un "ruolo suicida" in quanto, come è stato osservato in vari tipi di cellule ed in neuroni, l'estesa poli ADPribosilazione di proteine che ne consegue porta ad un grande consumo di NAD e ad una profonda deplezione cellulare di ATP. Ciò avviene comunemente per azione di ossidanti e di radicali liberi (come il NO) che si formano in abbondanza nel sistema nervoso centrale in numerose situazioni patologiche (eccitotossicità, ischemia cerebrale). ANTIOSSIDANTI E terapia acufeni? Glutatione Vitamina C Vitamina E Gruppi Enzimatici: catalasi superossidodismutasi perossidasi Siamo certi che questo possa avvenire anche nell’orecchio interno? • Ciorba et al( 2010) hanno dimostrato la presenza di ROS nella perilinfa di soggetti affetti da sordità neurosensoriale(intervento di I.C.) . Il campione di riferimento stato effettuato su soggetti in corso di stapedectomia • La produzione di superossido mostra dei partner di distribuzione relazione all’età ed è quattro volte superiore negli adolescenti ed adulti nei confronti degli anziani e bambini Sarà vero? Modificando geneticamente dei nematodi sì che non producessero antiossidanti, i vermi non muoiono prematuramente (Gems 2011) 4)Infiammazione I processi infiammatori sono caratterizzati da fenomeni cellulari e fenomeni umorali. Entrambe queste caratteristiche possono promuovere fenomeni riparativi o fenomeni patologici. Le cellule infiammatorie possono infatti danneggiare i neuroni; alcune sostanze prodotte in corso di infiammazione (autacoidi, citochine, etc) possono anch’esse avere effetti dannosi sulle cellule del SNC E’ evidente che, tra le modalità farmacologiche per la cura delle malattie neurodegenerative, deve essere prevista una terapia antiinfiammatoria specifica. Aldomes Le prostaglandine Le prostaglandine devono il loro nome al fatto che furono individuate inizialmente nello sperma, sono mediatori dei processi infiammatori, La coclea produce tre tipi di prostaglandine comunque tutte derivte dall acido arachidonico, i FANS riducendo la concentrazione di prostaglandine danno acufeni, quindi diamo delle prostafglndine sintetiche.il misoprostolo Sembra agire realmente e Chocr invita alla ricerca. Aldomes NECROSI CELLULARE neuroriparazione neuroplasticità Il dogma di Ramon y Cajal 1852 1852--1934) 1934 In the adult centers the nerve paths are something fixed, ended and immutable. Everything may die, nothing may be regenerated…Neurons were discrete cells that communicated with each other via specialized junctions, or spaces, betwen cells. No new neurons are produced in the adult brain” brain” • 1940 Cawthorne e Cooksey propongono i primi esercizi di rieducazione vestibolare Compenso, adattamento, rieducazione vestibolare Riabilitazione vestibolare, cicatrice vestibolare, acufeni sonoEspressione della neuroplasticità DEGENERAZIONE NMDA NGF Chinasi proteolitiche AMPA Sprouting Prouning (di dendriti e neuroni selezionati positivamente ) (dei dendriti poco funzionali) Neuroplasticità SINAPTICA Plasticità SISTEMA Neurogenesi (omologo dell’angiogenesi) = cambiamento di efficacia = cambiamento reti neuronali e pertanto dei neurotrasmettitori, metabolismo, immunità, sintesi proteica Nascita di nuove cellule neuronali che avviene anche nell’adulto ( Robert Altman 1960)…si continua a nascere e da subito si inizia a morire La neuroriparazione dopo strocke neurogenesi e plasticità sinaptica determinata da Angiogenesi, Ruolo degli ormoni nella neuroplasticità - Possono innescare la formazione di connessioni sinaptiche Possono influenzare la direzione di crescita dei neuroni Possono evitare fenomeni di necrosi neuronale Neuroplasticità , Merzenich e l’homunculus di Penfield Siamo abituati a considerare punto a punto la trasmissione periferiaperiferia- cervello Merzenich ha dimostrato che nei casi di nervi “invertiti” chirurgicamente anche nell’adulto (ad es es.. invertendo i nervi del pollice e dell’indice) a livello corticale la mappatura non si modifica Mappatura dei nervi periferici: competitività Analogamentre M. recise in animale il nervo mediano di una mano lasciando integri radiale e ulnare.. Dopo qualche mese stimolando le parti ulnare periferiche della mano (n (n.. radiale e ulnare) ha evidenziato l’attivazione delle aree cerebrali del n. mediano: mediano: l’area del mediano veniva “invasa” dagli altri nervi nervi:: competitività GLI ACUFENI La neuroplasticità è una funzione negativa? La neuroplasticità è il presupposto neurofisiologico ai processi di RICORDO. Memoria è … L’esperienza dell’arto fantasma (Ramachandran V.S.) In realtà il termine arto fantasma è stato coniato da Silas Weir Mitchell (1871) Soggetto con braccio sx amputato 10 anni prima Toccando punti del volto si ottiene una sensazione in “ punti” ( vedi numeri) della mano fantasma Nell’homunculs le aree sono limitrofe e nell’amputazione vi è stata invasione e competitività Nuove connessioni? Tre ipotesi La riorganizzazione determina uno sprounting e quindi la formazione di nuove connessioni.. Però si tratta comunque di connessioni distanze “ neurologicamente” notevoli e poi come farebbero le fibre a sapere dove dirigersi? La notevole ridondanza di connessioni nervose corticali farebbe sì che all’occorrenza vengano richiamate o “disinibite”” connessioni normalmente silenti “disinibite Si verificano entrambe La scatola “virtuale” di Ramachandran Ramachandran “ sembra impossibile credere che un‘illusione ottica possa rimuovere un dolore, ma il dolore stesso è un ‘illusione costruita come qualsiasi altra esperienza sensoriale dal cervello” …allora prendiamo in giro il cervello anche per vertigini ed acufeni… “ vertigine e disequilibrio non sono sintomi coscienti ed i disturbi non sono la vertigine e il disequilibrio ma la coscienza della vertigine e del disequilibrio” l’acufene è la percezione di un suono in assenza di una stimolazione sonora Jastreboff, 1990… 1990… una allucinazione uditiva Neuroplasticità in otoneurologia? Dopo la perdita dell’udito la mappatura tonotopica della corteccia uditiva è alterata ed una regione che originariamente processava frequenze che non vengono più percepite inizia a percepire le frequenze adiacenti (Robertson D.and Irvine D.R.F., (1989) Plasticty of frequency organitation in auditory cortex of giunea pigs with partial unilateral deafness. J. Comp. Neurol. 282:456282:456-471) aldomes Dimostrati fenomeni di neuroplasticità anche nel sistema uditivo Effetti Centrali della sordità: la neuroplasticità Normoacusia e normale rappresentazione tonotopica corticale Sordità N.S. per gli acuti e nuova rappresentazione tonotopica corticale Gli acufeni vengono differenziati a seconda del grado di alterazione funzionale del nucleo cocleare dorsale (Cianfrone e coll) e delle conseguenti alterazioni neuroplastiche A) acufeni da deafferentazione periferica funzionale ( indifferente se ipoacusia trasmissiva o neurosensoriale) ,danno cc ciliate esterne (curve audiometriche molto in pendenza) con cellule ciliate interne integre( studiare con otoemissioni), danno neurale retrococleare, eccitotossicità da da glutammato glutammato.. La lesione uditiva può essere anche non funzionale o non evidenziabile con le nostre metodiche ( audiom multifrequenziale) B) acufeni con fenomeni di plasticità neurale che si modificano nel tempo C) acufeni che si modificano molto spiccatamente a seconda dello stimolo acustico applicato D) acufeni modulati in intensità e frequenza dai sistemi cross modali su vie non udtive (manipolazioni cranio cervicali , Gazeevoked, somatosensoriali ,orofacciali,cutanei,trigeminali) Anche l’eventuale presenza di comorbidità psichiatrica determina essa stessa ulteriore neuroplasticità -Gli acufeni cross modali sono per definizione frutto di fenomeni di neuroplasticità -Il principale mediatore chimico della neuroplasticità è l’acetilcolina Aldomes ACUFENI DEAFFERENTAZIONE UDITIVA Si è evidenziato che nei soggetti che soffrono di acufeni,, l’area di corteccia uditiva che percepisce acufeni il tono dell’acufene assume maggiore volume volume.. Infatti i fenomeni di neuro plasticità non sempre assumono una valenza positiva positiva.. H. Flor e T. Elbert hanno dimostrato che vi è una correlazione diretta tra sensazione di dolore all’arto fantasma (leggasi come omologo dell’acufene) e riorganizzazione plastica. plastica. da Gli acufeni è una delle tante dispercezioni sensoriali. vengono riferiti raramente (3%). Sono presenti nel 56% dei bambini sordi nel 35% dei casi di sordità profonda ( Nodar, 1984). In età pediatrica ( Cuda) l’acufene sembrerebbe relativamente più frequente rispetto all’adulto in caso di perdita uditiva Quindi gli acufeni Sono determinati da fenomeni di iperattività di strutture sovracocleari Gli acefenopatici presentano iperattività di alcune strutture sovracocleari L’iperattività determina fenomeni di neuroplasticità più o meno stabili e che va rimodellata L’attività di neuroplasticità inizia dal nucleo cocleare dorsale, coinvolge poi il collicolo inferiore, quindi amigdala, cortex Acufene musicale deafferentazione uditiva da ACUFENI CROSS MODALI L’ L’acufene acufene potrebbe essere determinato o modificato nella sua essenza dalla contemporanea azione di più stimoli sensoriali (Croos modale)attenzione, cognizione,emozione ecc Il centro della cross modalità è il sistema limbico quindi l’amigdala ( mediatore serotonina) Da questo coinvolgimento derivano i sintomi che accompagnano l’l’acufene acufene::iperacusia, forme depressive ecc I meccanismi cross modali si studiano e dimostrano con la fRMN Il passaggio da acufeni da deafferentazione e cross modali A seguito di deprivazione sensoriale i neuroni sono facilitati nel ricevere informazioni cross modali ( Allman 2009 2009)) In presenza di danno cocleare la soglia di risposta del ganglio trigeminale è inferiore ( Dehmel,,2011) Dehmel 2011) in un gruppo ristretto di cellule probabilmente alla base del determinismo degli acufeni Acufeni cross modali ((collicoli collicoli inferiori) Dal sistema somatosensoriale trigeminale Dal sistema somatomotorio Dal sistema visuo motorio Cranio cervicale Vagale Cutanea Orofacciale a ATM Gaze evoked Cross modalità da ATM L’osso quadrato e l’articolazione quadratoarticolare divengono nei mammiferi rispettivamente l’incudine ed il martello La valutazione della deglutizione disfunzionale Cross Modalità cardiologica -vagale UDITO ED EMOZIONI Fondamentale l’importanza dell’udito nella percezione dei pericoli , con risposte, mediate dal sistema limbico, di tipo ormonale o del S.N.A.( S.N.V., simpatico e parasimpatico parasimpatico)) Non pranzare con la tivù accesa STATI EMOZIONALI E PERCEZIONE DEGLI ACUFENI ACUFENE BERSAGLIO DELL’ATTENZIONE UDITIVA DCN, attenzione, allerta e trasalimento (Lingenhohl & Friauf, 1994; Oertel & Young, 2004; May, 2000) STIMOLO Vie trigeminali +++ L.C. NUCLEO RETICOLARE CAUDALE PONTINO ATTENZIONE RIFLESSO ACUSTICO DI TRASALIMENTO STRIA ACUSTICA DORSALE DI VON MONAKOW ORIENTAMENTO DEL CAPO AL SUONO D.C.N +++ NUCLEO DI ROLLER Focalizza Attenzione NCD e cross modalità ORIENTAMENTO DEGLI OCCHI AL SUONO Il DCN è una struttura che aree del cervello interessato con attenzione 'ascoltare' per determinare se la testa, occhi e orecchie sono correttamente orientate ad un segnale uditivo di interesse. L'attrattiva di questo modello è che esso fornisce una base per spiegare perché l'acufene è spesso una forte Aldomes componente di attenzione. Complesso peri ipoglossico (interposto tra ipoglosso e vago) Nucleo intercalato di Staderini, con neuroni sensibili alla stimolazione gustativa del terzo posteriore della lingua (glossofaringeo)con estesi fenomeni di convergenza sul trigemino e convergente su cerebello e cortex (Bava, 1972) N preposito ipoglosso N Vestibolare Inferiore di Roller Il complesso bulbare sembra interessato all’integrazione dei momenti della deglutizionenell’uomo anche linguaggio e pertanto molto sensibili agli input trigeminali e glossofaringei e con le aree corticali dei movimenti dell’ATM ed invia input efferenti al XII ed al cervelletto Acufeni e stabilometria DIAGNOSTICA AUDIOLOGICA L’udito. Lu dito 2 mogli P/P = 20.000 1 moglie = 40 db dB 43 Per passare da un’intensità di 40 dB ad una di 60 dB (“solo” 20 db di differenza) occorrono altre 990.000 mogli che parlino contemporaneamente Audiometria e Capacità Uditiva mediante l’audiometro può essere esaminata la capacità uditiva del soggetto in esame, la cui rappresentazione grafica è costituita dall’ audiogramma Ma non la funzione uditiva:le cinque dimensioni dell’udito (Elberling (Elberling Worsoe)) Worsoe Sensibilità (soglia uditiva) Gamma dinamica( Livello di fastidio e recruitment recruitment)) Risoluzione in frequenza Risoluzione temporale Udito binaurale Con i nuovi audiometri studiamo le frequenze acute oltre 8.000 Hz ma non le frequenze intermedie (126, 127…) AUDIOMETRIA AD ALTE FREQUENZE PROVA FUNZIONALITA’ TUBARICA Aldomes Classificazione audiometrica COFOSI ED ANACUSIA Assenza di c.c.i. e sordità L’assenza di una risposta presentando un tono Però… puro ad elevata intensità è indice di una lesione delle cellule ciliate interne La presenza di una risposta presentando lo stesso tono alla stessa intensità non è sufficiente a dire che nello specifico giro cocleare le cellule siano integre ? Le zone Morte cocleari ( Moore, 2001, Vickers 2001, Baer, 2002, Mackersie,2004, Cairns, 2007..) L’estensione della vibrazione a tutta la membrana basilare fa si che uno stimolo possa essere percepito in una regione diversa da quella “ di sua pertinenza” ( off place listening), luogo di ascolto lontano ) con possibile eccitazione delle cci o dei neuroni afferenti alla zona integra più vicina Le zone Morte cocleari ( Moore, 2001, Vickers 2001, Baer, 2002, Mackersie,2004, Cairns, 2007..) L’estensione della vibrazione a tutta la membrana basilare fa si che uno stimolo possa essere percepito in una regione diversa da quella “ di sua pertinenza” ( off place listening), luogo di ascolto lontano ) con possibile eccitazione delle cci o dei neuroni afferenti alla zona integra più vicina Aldomes Off-- frequency listening Off T.E.N. ( treshold equalized noise) = Rumore mascherante anche per frequenze distanti nello spettro uditivo con shift > 10 dB Aldomes TEN Test ( treshold equalized noise, soglia di rumore equiparata - Moore , 2001) Si somministra un rumore steady state centrato frequenzialmente e dotato del medesimo effetto mascherante anche per frequenze distanti, simile al rumore rosa (tipo 500 e 4000Hz) diversamente dall’abituale RBS. Il paz sordo con zone cocleari morte presenta una curva audiometrica falsata dall’effetto off play listening e la soglia ottenuta con TEN ha uno shift > 10 dB Realizzato un TEN in SPL ed uno in HL Aldomes Aldomes I sistemi in SPL e HL per evidenziare le D.C. R. Aldomes La sordità nei casi di z.m.c.( d.c.r.) Deficit superiore 90 dB per acuti e ai 75 dB per i gravi (Moore,2001) Quella audiologica è una strategia che va seguita “passo Passo” dall’otoneurologo e raramente può essere affidata a personale tecnico Le prove audiologiche, come quelle vestibolari, sono state standardizzate Probabilmente questo è l’audiogramma di più frequente osservazione nel P. vertiginoso impedenzometria Come si scegli la frequenza del tono sonda? Da Pacini Mariotti 1975 Massa (peso S.T.O.) FORZA (Pressione sonora) Rigidità Resistenza (stapedo ovalare ed (articolazioni) articolazioni tra ossicini) IMPEDENZOMETRIA Reflessologia stapediale ipsi contra Test di Metz, reflex decay test Riflesso muscolo martello Abbandonato il soffio d’aria nella congiuntiva che coinvolgerebbe sia il V che il VII nc, si propone una stimolazione elettrica di un µ A sulla metà (omo o contro) laterale della lingua Oggi i moderni audiometri consentono di effettuare con una singola apparecchiatura tutte le metodiche più importanti acufenometria Il materiale vocale può inoltre essere implementato con materiale personalizzato agli studi dell’esaminatore Patologia Cocleare: recruitment Retrococleare : adattamento S.I.S.I. test (Short Increment Sensitivity Index Index). ). Jerger Pochi otoneurologi sanno che Dix e Hallpicke (con J Hood) nel 1948 hanno pubblicato “ Observation upon the loudness recruitment phenomenon,, with especial reference to the phenomenon differential diagnosis of disorders of the internal ear and VIIIth nerve nerve.. Proc . R. Soc. Soc. Med. Med. 41, 41, 516--526, 516 526, correlando il fenomeno del recruitment alla sede cocleare del danno uditivo uditivo.. Metodica S.I.S.I. test Prova monoaurale da eseguirsi a più frequenze Si presenta un tono puro a 20 dB S.L. che ogni 5” si incrementa di 1 dB Proposti 20 incrementi che il paz deve segnalare con il pulsante E’ positivo se ( dati su Sisigramma) Sisigramma) vengono riconosciuti almeno 20 incrementi E’ oggi un test di seconda istanza dove non può essere eseguita impedenzometria o ABR Patologia Retrocleare: Retrocleare: decadimento tonale Nel 1882 Lord Rayleigh Rayleigh,, utilizzando un pallone pieno di gas per alimentare un richiamo per uccelli ad alta frequenza, notò che dopo un po’ il suono non era più percepito ma che bastava occludere con la mano per qualche secondo l’orecchio, per far riprendere la sensazione.. sensazione Gradenigo((1893) Gradenigo 1893) dimostrò che nei soggetti con patologia dell’VIII nc il suono di un diapason dopo un po’ cessava di essere percepito Roger e Kos (1952) 1952) impiegarono il tone decay test sugli audiometri progettati da Bèkèsy nel 1947 1947,, per ecidenziare patologie retrococleari Test di Adattamento audiometrici: test di Carhart(tone Carhart (tone decay test), 1957 Test monoaurale eseguito alle frequenze 500, 1.000, 2.000 Hz. Il tono viene inviato a 05 dB SL per un minuto, si invita il p. a segnalare solo se durante la prova il tono non dovesse più essere percepito.Se non si richiede aumento è tutto Ok. Se si richiede aumento di intensità l’esaminatore “sale” si 5dB e cosi via sino a quando il p. non richiede più aumenti di intensità persistendo sensazione per un minuto. Superando i 20dB è adattamento probabilmente patologico, 40 dB certamente patologico. Test di Carhart modificato da Rosenberg(1958) Risparmiare tempo Incrementare il suono di 5 dB, dB, automaticamente, ogni qualvolta cessi la sensazione. Valutare ijn ognbi caso quanti incrementi sono richiesti in 60” S.T.A.T. ( Supra Thresold Adaptation Test di Jerger Jerger)) Considerando che il Carhart può prolungarsi eccessivamente e che l’adattamento patologico si evidenzia meglio alle alte intensità, Jerger propone di inviare alle frequenze 500, 500, 1000 e 2000Hz 2000Hz il tono a 110 dB che sono in SPL e che vanno convertiti in HTL) per un minuto(E’ necesario mascherare il controlaterale con RBS a 90 dB dB)) . Se ilp ilp.. Non percepisce il tono per tutta la durata della stimolazione ci troviamo di fronte ad una forma retrococleare. retrococleare. Per escludere che l’esame risulti positivo percheè il paz non ha capito si invii dopo per 1 min il tono pulsato che non dà adattamento. adattamento. Conversione SPL in HTL FREQUENZA 500 Hz 1.000 2.000 3.000 SPL 110 110 110 110 HTL 100 100 100 105 Sensibilità e specificità Parker e Decker(1971) Decker(1971) il test di Carhart dà maggiori informazioni Sander ,1974 stesse conclusioni Olsen e Noffsinger Noffsinger,, 1974: diciannove tumori VII Nc su 20 furono identificati correttamente Degenerazione nervosa Neuriti Traumi Neurinoma VIII nc Neurinoma VII nc Meningiomi (Johnson, Johnson, 1966) Insulti termici all’VIII nc nc(( Harbert e Young,1962) Sclerosi multipla Neurite parotitica Von Recklinghausen Sordità luetica Sindrome di Ramsey Hunt Aneursmi intracranici Traumi cranici (herberto (herberto Young, 1968) Atrofia nervo VIII Pinealomi (Kos,1955) Kos,1955) Neurinoma del IX ( Naunton Naunton,, 1968) Atrofia cerebellare (Miller e daly daly,, 1967) Arnold Chiari (rydell (rydell e Pulec, Pulec, 1971) Lesioni del tronco extrassiali (jerger e Jergere, Jergere, 1974) Lesioni del tronco sopra il livello di ingresso VIII nc o lateralomente lateralomente(( Morales – Garcia Hood,1972) Lesioni del tronco superiore ed inferiore Patologie Con DECAY Patologico Però… Stroud e Thalmann,1969: Thalmann,1969: tone decay reversibile è stato osservato nella neurite VIII nc, nc, sordità improvvisa, sclerosi multipla, pinealomi, pinealomi, tumori cerebellari. Quindi nessun giudizio diagnostico può essere dato esclusivamente sulla base di un tone decay patologico. Audiometria automatica: VonBékésy A frequenza fissa o variabile(in ottava) , con tono interrotto e continuo, velocità di attenuazione 2,5 dB al secondo Utile per la sede del danno, per le simulazioni, ma soprattutto per stabilire una soglia allorquando un paz presenta acufeni acufeni.. L’ L’acufene acufene può interferire con l’esecuzione dell’esame specie nella fase a suono continuo continuo.. In questo caso sarà possibile osservare due tracciati: tracciati: uno “Ampio” (il paz paz.. si sforza di distinguere i due suoni) l’altro “piatto” (sente solo l’acufene l’acufene.. Parametri La relazione tre soglia audiometrica con metodica convenzionale e quella automatica è data “dal punto di mezzo” di quest’ultima quest’ultima.. Ampiezza(“altezza”) del tracciato. tracciato. Nel normale è compresa tra 5 e 15 dB dB.. In presenza di recruitment si può osservare, ma non sempre, un tracciato “stretto” in C Separazione tra tracciato continuo ed interrotto. interrotto. Il tracciato I è in soglia audiometrica se cade I rispetto a C è possibile una forma retrococleare. retrococleare. Tracciati invertiti nei simulatori Tipo I: Normale o trasmissivo C ed I Sovrapposti o con variazioni non superiori ai 10 dB Tipo II : Cocleopatia Dopo i 1000Hz si osserva la caduta in modo parallelo del pattern C ma la differenza non supera i 20dB, talvolta si osserva “ tracciato stretto” Tipo III: retrococleare Il tracciato C cade in modo repentino anche per le frequenze inferiori ai 1000 Hz, raro il tracciato stretto Tipo IV : Cocleare e retrococleare Il tracciato C, dopo una caduta che precede i 1000 Hz, segue in modo parallelo il tracciato I, con una differenza di soglia che non supera i 25 dB. Talvolta tracciato stretto Tipo V. psicogena o simulata Il tracciato C ha una soglia migliore di quella del tracciato I Audiometria automatica a frequenza fissa per meglio studiare l’adattamento patologico Tracciato automatico su livelli di comoda udibilità proposta da Jerger: Jerger: B.C.L. Békésy comfortable loudness Jerger e Jerger propongono questa prova in considerazione del fatto che l’eventuale lesione retrocleare si manifesta più precocemente a livelli sovraliminari sovraliminari.. La sordità centrale “Sento ma non capisco le parole, specialmente se parlano più persone contemporaneamente”. Potrebbe trattarsi di una lesione delle vie uditive nervose centrali, quelle poste a valle della zona nucleare bulbo-protuberenziale ed estese fino alle aree uditive corticali. Percezione intellezione ed eventuale sensazione Veglia e frequenza Localizzazione e allarme Adattamento Recruitment RIDONDANZA ESTRINSECA Una parola contiene più informazioni di quanto non ne siano necessarie per la sua comprensione. Per fortuna! CORN.. RIDONDANZA INTRINSECA Il nostro sistema uditivo centrale possiede un numero E nella grande confusione di vie superiore alle nostre necessità quotidiane Per potere ascoltare nel piacevole silenzio LA RIDONDANZA ESTRINSECA è normalmente ridotta nei bambini, non avendo questi “esperienza” del messaggio verbale ? LA RIDONDANZA INTRINSECA è fisiologicamente ridotta negli anziani per l’involuzione neurologica Quadri clinici più frequenti di s. centrale Seppur brevemente descriviamo i quadri clinici più noti:: noti la sordità corticale : prevalentemente transitoria, si caratterizza per un deficit di discriminazione degli stimoli sonori sonori.., in presenza di deficit uditivo uditivo..Si ritiene essere conseguenza di inibizione transitoria dei corpi genicolati mediani lato leso Agnosia uditiva . Incapacità ad identificare , riconoscere il suono sia esso verbale o musicale) musicale).. Non vi ò ipoacusia. ipoacusia. Si accredita una lesione temporale bilaterale Sordità verbale Deficiente comprensione del verbo ed in parte della scrittura scrittura.. Da lesione dell’area di Wernicke Localizzazione Sonora e Λ = c /f gravi 1000 Hz acutii Udito binaurale e Localizzazione Sonora Si basa sulle differenze binaurali di: Fase Tempo 29 µs ogni cm della testa (es. uomo 250 msec, msec, gatto100, pipistrelli zero ed usano solo diff intensità) Intensità Spettro frequenza intensità Analisi binaurale Localizzazione sonora di lateralità ed alto basso Bloch I parametri di tempo, intensità e fase non sono gli unici ad essere utili alla localizzazione sonora e studia l’importanza del padiglione auricolare L’importanza del padiglione auricolare Udito binaurale Prevalente nella localizzazione sonora specie in ambiente rumoroso La sordità monolaterale determina: Ridotta localizzazione sonora Scarsa discriminazione vocale in ambiente rumoroso Vie discendenti e acufeni Esistono meccanismi di controllo a feedback della sensazione sonora, compito svolto dalle vie acustiche centrali discendenti. discendenti. Alcune vie dal cortex raggiungono il corpo genicolato e, tramite relais con i nuclei motori dei nervi cranici del tronco encefalico, attiverebbero molte risposte mimiche riflesse allo stimolo sonoro. Ricordiamo inoltre le vie tettotetto-bulbari e quelle tetto tetto--spinali a partenza dal collicolo inferiore che determinano le risposte di orientamento visivo, visivo, della testa, del collo e degli arti allo stimolo improvviso. In questo contesto si inseriscono l’anastomosi acustico facciale, responsabile del riflesso stapediale (solo marginalmente da considerare riflesso da difesa), e il fascio olivoolivo-cocleare a funzione poco nota. L’attenzione selettiva e l’effetto cocktail party(Cherry , 1953) l’attenzione …. . Riesciamo a percepire con chiarezza la voce delnostro partner (60 60--65 dB) pur nella confusione (80 80--90 dB) di un cocktail cocktail.. Però se, nello stesso momento, qualche altro ospite ci chiama pronunciando il nostro nome, la nostra attenzione viene nuovamente “selezionata” indipendentemente dalla nostra volontà volontà.. Esempio:: il volume del televisore Esempio Betaistina e dimensione temporale:Pre pulse Inibition anche uditiva Prepulse Inhibition (PPI) is a neurological phenomenon in which a weaker prestimulus (prepulse) inhibits the reaction of an organism to a subsequent strong startling stimulus (pulse). The stimuli are usually acoustic, but tactile stimuli (e.g. via air puffs onto the skin) and light stimuli are also used. Betaistina e deficit uditivo? Attenzione e coscienza L’effetto cocktail party dimostra che attenzione e coscienza non sono coincidenti e possiamo avere coscienza di una cosa (qualcuno ci chiama per nome ) anche se stiamo prestando attenzione a ben altro. 1)Sordità Cocleare 2) Sordità Centrale(Musiek) acufeni , spesso localizzati nella linea mediana del capo allucinazioni uditive e/o insolite sensazioni uditive Estrema difficoltà a seguire il discorso in ambiente riverberante o con rumore di fondo Difficoltà a seguire comandi uditivi complessi Difficoltà a localizzare il suono nello spazio Marcata diminuzione nell’apprezzamento della musica Deficit spazio temporali e di memoria PATOLOGIA UDITIVA CENTRALE E SUA SINTOMATOLOGIA(Musiek SINTOMATOLOGIA( Musiek)) Difficoltà a seguire un discorso in ambiente competitivo Acufeni Allucinazioni uditive Difficoltà a eseguire comandi complessi Difficoltà a localizzare un suono nello spazio Marcata diminuzione nell’apprezzamento della musica S/R F/S FORMA TEMPO BINAUR. + TIMBRO memoria AUDIOMETRIA VOCALE Le innumerevoli prove vocali possono essere classificate a seconda della sede del deficit che si vuole evidenziare: del tronco encefalico: encefalico: intrassiali o extrassiali delle vie uditive centrali, centrali, intese, secondo la classificazione che abbiamo ritenuto più valida, a monte dei nuclei cocleari. Per evidenziare lesioni al di sopra dell’incrocio delle vie si utilizzano prove vocali binaurali. Attendibili le prove di competizione dicotica con frasi sintetiche (SSI) di Jerger e Speaks Speaks,, con ulteriore competizione ipsilaterale (ICM) o controlaterale (CCM). L’Audiometria Musicale (Carrè, L’Audiometria Carrè, Biboulet e Uziel) Uziel) si fonda sull’importanza della percezione musicale nei suoi parametri di altezza, ritmo, durata, sonorità, timbro e di memoria melodica. Lesioni Troncoencefaliche ABR Masking level difference MLD Frasi vocali sintetiche con competitico in ipsi (SSI ICM) PATOGENESI: Sensazione o Percezione dell’acufene? Sensazione da “sensus” indica lo stato di coscienza, in grado di dare una risposta, determinato dall’attivazione del recettore sensitivo, organo deputato a trasformare lo stimolo fisico (interno od esterno che sia) in elettrico, percezione è l'organizzazione dei dati sensoriali in un'esperienza complessa alla quale partecipa l’intero organismo e non un solo organo di senso (cross modale) H. Helmholtz sottolinea l'importanza dell'esperienza (suono degli acufeni) e dei processi mentali nella percezione M. Wertheimer con la Gestalt, canonizzando una serie di leggi percettive pertanto indipendenti dall'esperienza e dall’apprendimento presenti sin dalla nascita. Queste leggi analizzano l'organizzazione figurale prendendo in considerazione la separazione della figura dallo sfondo Il terzo principio della gestalt è “ La legge dell'area occupata”: La zona distinta che occupa un'estensione minore tende ad essere colta come figura, mentre quella più estesa come sfondo. E gli acufeni nel silenzio diventano figura . Acufeni salutari? E’ il tarlo nell’orecchio ( ohrwurm, tedesco o earworm, inglese), la ripetizione di immagini musicali. musicali. Secondo Sean Bennet lo riferiscono il 98, 98,2 % della popolazione, per il 10% 10% dei quali il ritornello diviene ossessivo.. La pubblicità ha studiato i prerequisiti che uno spot deve ossessivo possedere per entrare in testa ai potenziali acquirenti: acquirenti: ripetitività e semplicità della struttura musicale, incongruità tra testo e musica o tra ritmo e metrica. metrica. La psicologa Diana Deutsch, nota per i suoi studi sulle illusioni musicali, afferma che per liberarsi dei tarli musicali non basta distrarsi. distrarsi. E’ probabile che siano espressione di pensieri inconsci è su essi che occorrerà agire earworm Jerome Bruner ed il New Look of Perception. le forme, non più innate, sono ancorate ai bisogni e agli scopi degli individui. I valori e i bisogni personali diventano elementi chiave attraverso cui strutturare il processo percettivo. Oggetti e simboli ritenuti significativi dalla persona possono essere percepiti in maniera distorta, e dissonanti dall'approccio fenomenologico della percezione portato avanti dalla Gestalt. Hebb : se sottoponiamo un soggetto a forzata privazione senso-motoria e quindi ad una condizione di omogeneità percettiva e cognitiva, questi dovrà vivacizzare la propria attività percettiva con l'insorgere addirittura di allucinazioni che destrutturano il percetto dalle leggi gestaltiste. L’amigdala svolge un ruolo importante nella percezione uditiva, “allertando” l’ipotalamo allorquando percepisce segnali allarme . Automaticamente si attivano le reazioni da stress e paura . E’ dimostrato il coinvolgimento dell’amigdala nel determinismo degli acufeni TERAPIA FARMACOLOGICA “Inibitori” del glutammato Antiepiliettici tra essi il gapapentin Ha dimostrato azione pari al placebo Peraltro possono avere per effetto collaterale l acufene acufene.. Aldomes La cannabis impedisce l’aumento di produzione nei recettori NMDA del citotossico zinco Aldomes Allora potenziamo il GABA a) Ipnotici sedativi potenziano l’ inibizione neuronale mediata dal GABA: GABA: diazepam e clonazepam hanno fallito fallito.. L’ alprazolam (Xanax) riduce la percezione del tinnito il dosaggio di questo e soggettivo. soggettivo. b) Agonisti del GABA: GABA: (Baclofene).. Possono esser utili (Baclofene) poichè riducono lipertattivita delle vie uditive centrali Nessuna evidenza clinica Aldomes Lavoro Sonno Famiglia Sesso Sport e tempo libero ACUFENE CERVELLO UMANO (Vaso) 100 miliardi di neuroni Ognuno dei quali può consentirsi almeno1000 connessioni = Almeno 100 trilioni di connessioni TANTE ma SEMPRE LIMITATE Vita personale Credenza catastrofica acufene Udire Sentire ascoltare attenzione percezione Ricerca soluzioni spiegazione Distrazione mascheramento farmaci Vita personale Credenza catastrofica Nulla da fare acufene Udire Sentire ascoltare Ricerca soluzioni percezione spiegazione Distrazione mascheramento farmaci Lo stimolo “ pauroso” ( Le Doux) In quanto stimolo sensoriale va al talamo Dal talamo viene proiettato ad ippocampo e cortex Talamo, ippocampo ( che con la sua memoria identifica subito lo stimolo) e cortex allertano il sistema limbico e l’AMIGDALA L’Amigdala provvede alle necessarie attivazioni vegetative ed ormonali tramite l’asse ipotalamo ipofisario Quella piu frequente:: Non ci fare attenzione attenzione, processo cognitivo che permette di selezionare alcuni stimoli ambientali, ignorandone altri. Metaforicamente l’attenzione è un filtro, che lascia passare soltanto alcuni input, augurandoci che siano quelli più rilevanti. Un vero e proprio sistema di gestione delle risorse Da queste osservazioni nasce la Teoria Premotoria dell’Attenzione (Rizzolatti, 1984) secondo la quale l’orientamento dell’attenzione è la conseguenza di un atto motorio (es movimento oculare). 1)Teoria della capacità Il sovraccarico crea competizione tra processi Mente in “ sovraccarico” 2)Teoria della Interferenza strutturale 3) Valide entrambe Il SNC ha capacità limitate cognitivi ad identico meccanismo. E’ la struttura e non la mente ad essere limitata Tanto è vero che è più difficile eseguire contemporaneamente compiti simili 1)Focalizzata ( su spazio o input) attenzione 2) Divisa (Quali cose sappiamo fare Contemporaneamente?) 3) Sostenuta ( Per quanto tempo?) acufeni Come agisce? Deprimendo l’informazione non rilevante (Inibizione)? Esaltando l’informazione più importante (Facilitazione)? Con l’esercizio si migliora l’attenzione divisa CON LA PRATICA SPECIFICA SPECIFICA:: delle singole attività che ce le fa compiere con il tempo in modo automatico.. Es l’automobilista che conosce la strada automatico segue la scena ma ha come guardare anche la propria partner CON LA PRATICA ASSOCIATIVA: abitudine a fare cose assieme. Lo Spostamento di attenzione ORIENTAMENTO VOLONTARIO, dirigiamo l’attenzione in funzione dei nostri mutati interessi, processo controllato, può essere distolta mentre la dirigiamo, risente di fattori disturbanti e dell’impegno profuso in altre attività ORIENTAMENTO INVOLONTARIO l’input ci cattura senza la nostra volontà, processo automatico, non può essere distolta, non risente di nulla (es la tivù mangiando mangiando,, oggetti in movimento,immagini oculiformi o vedere figure con sembianze infantili ( K Lorenz Lorenz)): testa grossa rispetto al corpo, viso piccolo e paffuto, occhi grandi ecc ecc....)) L’ Attenzione Per raggiungere la coscienza lo stimolo deve essere presente per un certo tempo, essere sufficientemente intenso ma soprattutto deve determinare interazione con il soggetto. soggetto. Spostare l’attenzione: Il nostro Sistema Nervoso Centrale è anche in grado di spostare l’attenzione con azioni di orientamento volontario ed involontario involontario.. Orientamento Volontario: Volontario: dirigiamo con processo controllato, l’attenzione in funzione dei nostri mutati interessi.. Tale attività risente della presenza dei fattori interessi disturbanti e dell’impegno profuso in altre attività Orientamento Involontario: Involontario: l’input ci cattura senza la nostra volontà, (processo automatico). automatico). Tale processo non può essere distolto, non risente di nulla (es guardare la tivù mangiando, seguire oggetti in movimento o nel vedere figure con sembianze infantili ( K Lorenz: Lorenz: testa grossa rispetto al corpo, viso piccolo e paffuto, occhi grandi ecc ecc....)) Cocktail party Sistemi di controllo dell’attenzione Occorre pertanto fare riferimento ai Sistemi di controllo dell’ attenzione: attenzione: ambientali ( Bottom up up)) e cognitivi ( Top Down Down)). Fattori Ambientali Ambientali:: Es Es.. stimoli inattesi, attivano il sistema fronto parietale ventrale destro, il cui mediatore è la noradrenalina. noradrenalina. Tinnitus R Fattori Cognitivi Cognitivi:: La nostra capacità di percepire e rispondere agli input è migliore quando possiamo anticipare alcune caratteristiche dello stimolo (posizione, colore) colore).. Se provate a cercare qualcosa nella vostra borsa o nel cassetto, il vostro compito sarà reso più facile se lo immaginate nella sua forma o colore colore.. La sede del controllo top down è bilateralmente nelle aree fronto parietali dorsali le stesse deputate al controllo dei movimenti oculari oculari.. training E.M.D.R. Relativamente allo stimolo uditivo…attenzione uditiva L’elaborazione è in gran parte inconscia, ma la velocità di elaborazione è talmente elevata che gran parte degli stimoli vengono esclusi quando sono già ad uno stadio avanzato di elaborazione e di minima consapevolezza Ovviamente “ passano” le informazioni più importanti e per lo più inconsapevolmente “ cestiniamo” informazioni attenzione uditiva L’elaborazione è in gran parte inconscia, ma la velocità di elaborazione è talmente elevata che gran parte degli stimoli vengono esclusi quando sono già ad uno stadio avanzato di elaborazione e di minima consapevolezza Ovviamente “ passano” le informazioni più importanti e per lo più inconsapevolmente “ cestiniamo” informazioni Per l’acufene non è facile spostare l’attenzione perché il suono è un segnale di pericolo L’udito gioca un ruolo di primaria importanza nei fenomeni attentivi stante la sua utilità nella percezione dei pericoli operata con risposte mediate dal sistema limbico,, di tipo ormonale o dal Sistema Nervoso Autonomo, simpatico e limbico parasimpatico.. Ne è la prova il circuito neuronale che, secondo Le Doux parasimpatico Doux,, compie un’informazione di pericolo pericolo.. Questa, in quanto stimolo sensoriale, viene proiettata sul talamo da dove viene trasmessa ad ippocampo e cortex. cortex. Talamo, ippocampo ( che con la sue capacità di memoria provvede ad una prima identificazione dello stimolo) e cortex allertano il sistema limbico ed in particolare l’amigdala, la quale, a sua volta, provvede alle necessarie attivazioni vegetative ed ormonali tramite l’asse ipotalamo ipofisario. ipofisario. L’ L’amigdala amigdala è particolarmente coinvolta nei fenomeni di paura e condiziona su quest’ultima le strategie successive successive:: memoria traumatica V nc Gluu Possibile che il THI, aumentando l’attenzione peggiori la sintomatologia? Evitare l’adattamento ed effetto emozionale positivo: i frattali Il frattale è una “forma geometrica, irregolare e frammentata in modo da potere essere divisa in piccole parti ognuna delle quali è la copia più piccola dell’insieme presentata in modo semicasuale. Il programma di musica realizzato per la terapia degli acufeni si chiama ZEN(Francis Kuk, PhD; Heidi Peeters, MA; and Chi Ladu, PhD). Sono noti gli effetti della musica sl nostro organismo ed in particolare sono stati studiate le variazioni della frequenza cardiaca e respiratoria, della PAO, della tensione muscolare e della secrezione ormonale. Sappiamo inoltre che il sacculo presenta delle relazioni dirette con i centri dopaminergici. IPERACUSIAS(Hy) Riguarda il 40% degli acufenopatici Diversamente dagli acufeni tale fenomeno si incrementa nel tempo Soggetto che abusa di tappio e e cuffe evita luoghi rumorosi , spesso emicranico Imputata ad alterazioni del metabolismo della serotonina poichè ne soffrono quelli con s Williams ed a sua volta la carenza di serotonina dè emicrania ansia e depressione TERAPIA DELLA IPERACUSIA sound therapy Cognitivo comportamentale serotoninergici Sound therapy: .- Mascheramento totale (copre la percezione) o parziale (attenia la percezione al fine di raggiungere l’abitudine -Habituation - arricchimento sonoro -Protesizazione acustica -- tecniche di apprendimemnto percettivo -. Rilassamento e ZEN -. apprendimento Arricchimento sonoro Genera un mascheramento seppur pariziale naturalke Favorisce il rilassamento Distrae dall’acufene T.R.T. Mc Mc Ferran: un solo studio , poco randomizzato,che dimostri una seppur minima efficacia della TRT rispetto al semplice mascheramento Protesi acustica Riduce i fenomeni di mneuroplasticità Il migliore ascolto maschera l’acufene e blocca l’attenzione nei confronti dellacufene EMDR nella terapia degli Acufeni Il valore aggiunto dell’ dell’EMDR è di poter intervenire direttamente sul ricordo di eventi che rappresentano questi traumi o eventi stressanti e risolverli in modo mirato Il ricordo viene trattato terapeuticamente EMDR nella terapia degli Acufeni In presenza di un evento traumatico, il cervello disattiva alcune aree e perde temporaneamente la capacità di elaborare quanto è successo, mentre vengono sovraccaricate altre zone cerebrali come quelle dell’ dell’udito e dell’olfatto dell’olfatto definite anche primitive e sensoriali EMDR nella terapia degli Acufeni La ricerca in questo campo ha rilevato che l’EMDR provoca dei cambiamenti a livello neurofisiologico, in particolare nell’attivazione del sistema limbico e nell’amigdala nell’amigdala,, che come è stato dimostrato, sono coinvolti nelle esperienze stressanti Ambulatorio per il Disturbo da Stress Post Traumatico Diario Benessere Cosa c’è di nuovo in campo acufeni? Che per fare il nostro mestiere dobbiamo cambiare mestiere ed essere uniti