1346 pag 1 ok.qxd
Transcript
1346 pag 1 ok.qxd
www.guidaviaggi.it Anno XXXIX 1346 numero 12 Dicembre 2011 Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. - Prezzo per copia euro 0,50 Business in aereo: policy rigorose C risi economica, competitività accesa e scarsa aderenza agli standard di servizio richiesti possono mettere a repentaglio la cassaforte dei vettori, la biglietteria business. Ne sanno qualcosa i conti di Alitalia, in frenata a causa di una riduzione del traffico nell'ultimo trimestre dell'anno. La necessità di mantenere una rigorosa politica di controllo e contenimento dei costi di trasferta fa sentire il suo peso, ma non impedisce ai vettori di attivare investimenti per conquistare il target. "Con la nuova First Class e la Business Class, che sarà completamente rinnovata sul 747-8 e le innovazioni tecniche come FlyNet, siamo ben posizionati", avverte Lufthansa, mentre Air France ha rinnovato la Classe Affaires e ha dato vita alla classe intermedia lungo raggio Premium Voyager. Investimenti anche per le compagnie asiatiche, con aumento di frequenze e migliorie di bordo. Le compagnie interpellate parlano di cambiamento nelle travel policy, con un maggior rigore rispetto al passato nel conteniimento e controllo A PAG. 3 dei costi. Seychelles senza volo U n market share sceso in continuazione negli ultimi anni, con una redditività sul long haul che è oscillata tra una profittabilità marginale e serie perdite. Sono le ragioni che hanno indotto Air Seychelles a tagliare i voli via Heathrow e via Parigi dall'8 gennaio prossimo, con la chiusura degli uffici di Milano e Roma. La notizia ha colto impreparati gli operatori, che ora guardano a possibili alternative, con Emirates ed Etihad in prima fila. E c’è chi ipotizza la possibilità di collaborare, tra 3-4 operatori, per un volo diretto, mentre Blue Panorama, che fonti finanziarie darebbero in fase di vendita, si è fatta avanti per avviare collegaA PAG. 6 menti diretti. In questo numero Le strategie si fanno sostenibili pag. 4 Estate rinegoziata per i t.o. europei pag. 6 Melià International ripensa gli asset pag. 7 Costa Crociere elabora la web policy pag. 11 Festività a rilento nelle agenzie di viaggi pag. 20 Focus 12 Dicembre 2011 - n° 1346 GuidaViaggi 3 Biglietteria aerea Clienti business, cambia la policy Meno viaggi e revenue più contenuti, ma i vettori stranieri investono nel servizio; la parte del leone alle economie emergenti di Paola Baldacci e Laura Dominici L ungo raggio e biglietteria business sono da sempre la cassaforte dei vettori. Assicurano ricavi e redditività superiori alla media. Crisi economica, competitività accesa e scarsa aderenza agli standard di servizio richiesti possono mettere a repentaglio questo patrimonio. Ne sanno qualcosa i conti di Alitalia, con un pareggio di bilancio operativo a rischio nel 2011. L'a. d. della compagnia, Rocco Sabelli, ha imputato la colpa alle difficoltà economiche, che pongono anche interrogativi per quanto riguarda il 2012: "Da metà settembre si è fermata l'industria italiana: le prime 50 imprese in termini di Pil a settembre hanno ridotto del 10% su base annua il traffico con Alitalia. La frenata si sta accentuando anche a ottobre e novembre con punte anche molto serie dal 30 al 50%". Preoccupazione condivisa dall'osservatorio Business Travel 2011 di Uvet American Express, che registra un crollo dell'11,6% nell'andamento complessivo delle spese di viaggio in Italia. "Dopo nove mesi positivi ha commentato Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet - ottobre è stato negativo e abbiamo registrato un decremento a doppia cifra rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, anche se novembre ha segnato un'inversione di tendenza positiva". Hrg segnala un calo a due cifre (-16%) in termini di volumi a ottobre (rispetto allo stesso mese dell'anno prima), con un -15% di transazioni totali, -17% di voli nazionali transati e -22% di biglietteria internazionale, a fronte di un -4% relativo alla biglietteria ferroviaria. Rigore e controllo La necessità di mantenere una rigorosa politica di controllo e contenimento dei costi di trasferta fa sentire il suo peso, ma non impedisce ai vettori di attivare investimenti per conquistare il target. Da gennaio a settembre 2011 la quota di passeggeri business Lufhtansa sui voli a lungo raggio è risultata attorno al 18%. "Questo significa - spiega il vettore a Gv che in questi nove mesi meno del 20% dei passeggeri di lungo raggio ha generato la metà delle entrate totali sulle rotte a lungo raggio". Il segmento delle imprese è sempre stato una parte importante dell'attività della compagnia. "Con la nuova First Class e la Business Class, che sarà completamente rinnovata sul 747-8 e le innovazioni tecniche come FlyNet, siamo ben posizionati", avverte l'azienda, che farà decollare il 25 marzo prossimo un nuovo servizio all business tra Francoforte e Mosca con un A320 da 36 posti. Difficile per Lufthansa fare previsioni sull'andamento 2012 in questa fase: "Stiamo certamente osservando con attenzione gli sviluppi attuali, ma in genere non ci danno informazioni attendibili sul futuro". Più elevato lo share del segmento sul traffico totale per Air France: "Pesa per una quota del 25% - dichiara Lucia Impiccini, direttore marketing Air France-Klm -. Per questa clientela abbiamo rinnovato la Classe Affaires e, in un periodo in cui l'attenzione ai costi diventa sempre più importante, abbiamo dato vita alla classe intermedia lungo raggio Premium Voyager". Per il 2012 Impiccini crede che "il mercato italiano presenti tuttora margini di sviluppo, nonostante il periodo congiunturale. Quest'anno - prosegue - per quanto riguarda il segmento corporate i risultati dovrebbero essere in linea con quelli dello scorso anno, mentre il segmento pmi crescerà grazie anche al nostro nuovo accordo di incentivazione per le piccole e medie imprese, BlueBiz. Rivolgeremo poi una particolare attenzione alla joint venture transatlantica con Delta ed Alitalia". Introduzione di classi Us Airways, Tam, Cathay Pacific sono solo alcune delle compagnie aeree operanti con voli diretti dall'Italia sui loro Paesi di origine che dal 2012 introdurranno nuove classi "premium" dal Belpaese. Nel caso della compagnia americana si tratta di una autentica novità, essendo i vettori a stelle e strisce notoriamente avari di confort rispetto alle europee. Ecco che l'Envoy suite, come Us chiama la nuova cabina d'affari, accoglierà anche i passeggeri dell'A330 operativo da Roma su Phila- delphia dall'estate prossima. "Il mercato italiano va molto bene, tutti e tre i nostri servizi mostrano ottimi load factor e la prova sono i nuovi investimenti nella cabina di classe business, che avrà una poltrona reclinabile e un servizio completamente rinnovato", esordisce il neo regional sales manager Italy and Greece di Us Airways, Angelo Camilletti. Merito per il mercato italiano anche da parte di Hong Kong per Cathay Pacific, infatti "dopo Londra, i voli dall'Italia saranno i primi ad avere a bordo la nuova business class del 777", dice la sales & marketing manager Italia e Malta, Silvia Tagliaferri. Infine Tam Airlines ha introdotto la prima classe sul volo Milano Malpensa-San Paolo/Guarulhos con il corollario che ne consegue tra vip lounge, check-in dedicato e amenità a bordo. Insomma, la clientela d'affari italiana premia le compagnie? La scelta delle pmi "Sono cambiate le travel policy - spiega Armando Muccifora, direttore commerciale Centro Sud di Thai Airways -. Nel contesto italiano delle pmi, solo i proprietari d'azienda mantengono la business class, che viene tolta al middle management". Tuttavia Thai non frena gli investimenti: da Milano ha aggiunto frequenze e ha aperto la rotta da Bruxelles su Bangkok. Anche per Us Airways non è una vera flessione quella del traffico business dall'Italia, "piuttosto parlerei di cambio di policy sia delle grandi sia delle piccole aziende - dichiara Camilletti -, nelle quali il best buy prevale rispetto alla durata del volo e al numero di cambi". Us registra "la crescita del traffico corporate, perché soddisfiamo le loro esigenze di best buy" e il traffico dal Nord Italia sugli hub europei di Francoforte e Monaco, grazie al code share con Lufthansa, funziona ancora bene. Clientela stabile e tariffa media più bassa è, invece, il feedback della rivale United sul segmento premium. "Sulla Milano-New York i passeggeri per affari sono un mercato più consistente - spiega Walter Cianciusi, sales manager Italy -. Le grandi aziende hanno diminuito i viaggi e registriamo un leggero calo del revenue". Intanto la situazione di recessione economica italiana e le incertezze del debito pubblico rallentano le prenotazioni di dicembre-marzo. Completamente in controtendenza Air China, per l'ovvia ragione che l'economia emergente scatena flussi di viaggio con l'Europa. "Certo le aziende italiane sono molto piccole, in confronto a quelle tedesche o inglesi - osserva Vincent Shao, general manager -, ma non posso dire di subire una riduzione delle prenotazioni: da gennaio a ottobre la classe business è cresciuta del 48%”. Primo piano 4 GuidaViaggi Cresce la voglia di sostenibilità Turisti disposti a spendere di più per una vacanza eco di Emanuela Comelli Q uattrocentotrentamila palme. Sono quelle che saranno piantate entro un anno alla palmeraie di Marrakech, oggetto di un programma di salvaguardia: i progetti turistici, se da un lato portano indubbi vantaggi, dall'altro hanno alterato l'equilibrio ecologico dell'oasi marocchina, che ha perduto in 20 anni il 30% della sua superficie. Partiamo da qui, dalle palme e dall'oasi, per parlare di turismo sostenibile, turismo rispettoso dell'ambiente, ecoturismo, tematiche verso cui i viaggiatori, dati alla mano, si dimostrano sempre più sensibili. L'ultima indagine, in ordine di tempo, è il rapporto "Turismo sostenibile ed ecoturismo 2011", realizzato da Ipr Marketing per la Fondazione UniVerde, secondo cui oltre l'80% degli italiani vuole un turismo più verde. La sostenibilità della vacanza è considerata una necessità dall'83% degli interpellati, mentre il 63% (percentuale che tra i giovani supera l'80%) indica la cementificazione come il primo dei danni che un turismo mal gestito può causare all'ambiente. Quanto alla mobilità sostenibile legata al turismo, il treno, mezzo molto popolare, lo è meno tra i giovani. Tra le attività sportive preferite spiccano quelle prive di mezzi a motore. Sostenibilità, poi, anche a tavola, con più del 90% dei connazionali intervistati che preferisce mangiare prodotti locali e bio, e nella scelta delle destinazioni: alla domanda "Cosa attrae di più nella scelta di una meta turistica?", la prima risposta riguarda la natura incontaminata e le bellezze paesaggistiche (59%), seguita da cultura e bellezze storico-artistiche (57%). Di poche settimane prima, in ottobre, è la presentazione di "Italiani e vacanze green, la nuova domanda turistica del Paese", indagine condotta dall'Ispo di Renato Mannheimer secondo cui la maggioranza dei nostri connazionali considera "ideale" una vacanza ecosostenibile, tanto da essere disposta a spendere il 10% in più purché una vacanza sia green. In viaggio come a casa Alle indagini degli istituti di ricerca si affiancano poi i sondaggi realizzati dai siti web: due in particolare, quelli di Trivago e hotel.info. Trivago ha chiesto ai suoi utenti europei cosa definisce come eco friendly una struttura e quanto questa caratteristica sia rilevante nella scelta dell'hotel per le vacanze: il 39% degli intervistati ha dimostrato interesse per le strutture sostenibili al momento della prenotazione. Se il 21% ritiene che la natura eco sia importante come il prezzo, il 18% si dichiara disposto a pagare di più per alberghi che adottano pratiche rispettose dell'ambiente. I più sensibili si sono dimostrati francesi (34%), greci (25%) e spagnoli (24%), quelli meno inglesi (4%), olandesi (6%), italiani e tedeschi (12% per entrambi). Non sono pochi tuttavia gli scettici che credono che dietro l'etichetta si nasconda solo un business. Ambiente in primo piano per gli italiani in vacanza anche secondo quanto rife- D 12 Dicembre 2011 - n° 1346 al mondo dei blog di Paola Baldacci Gentili agenti di viaggi, desideriamo informarVi dei futuri cambiamenti riguardanti la regolamentazione di Adm per commissioni di biglietteria emessa in Italia. Come certamente sapete, fin dal 2002 la commissione base non è riconosciuta da American Airlines, quando il viaggio origina negli Stati Uniti (incluso Puerto Rico e le Isole Vergini americane) e Canada. Tuttavia ci possono essere delle limitazioni di funzionalità in alcuni Gds, al momento di differenziare la commissione sulla base del punto di origine. Non è insolito che un Gds processi una commissione base del 1%, quando il viaggio origina negli Stati Uniti e Canada. In questi casi, ci aspetteremmo che l'agenzia inserisca manualmente la commissione appropriata (dello 0%) invece di affidarsi all'automazione del Gds. A causa dell'alto volume di Adm emessi in Italia per la tipologia di itinerario sopra riportata, American Airlines vuole ricordare a tutte le agenzie di viaggi di non riscuotere più la commissione su biglietti emessi in Italia che originano dagli Stati Uniti (incluso Puerto Rico e le Isole Vergini americane) e dal Canada e, per far fronte ai relativi costi amministrativi, introdurrà una fee di 25 euro a biglietto per le agenzie che incasseranno in modo errato la commissione. Questa fee verrà introdotta per questa tipologia di Adm, per biglietti emessi a partire dal 15 febbraio 2012. Grazie per il vostro supporto. Il Sales Team di American Airlines risce hotel.info. Tra i dati più rilevanti il fatto che la metà dei turisti cerca sistemazioni che permettano di contribuire alla salvaguardia della natura: per la maggior parte dei viaggiatori adottare uno stile di vita sensibile alle tematiche am- bientali è importante non solo nella vita quotidiana, ma anche in vacanza. "Un'opportunità questa - dice Warini Munshi, ad hotel.info che consente agli albergatori di contribuire alla tutela ambientale, attirando nel contempo più clienti". Non è una questione di vetrofanie “ E' un tema sempre più importante, a patto che dietro la certificazione ci siano azioni concrete e tangibili: le pure vetrofanie verdi non portano da nessuna parte". Renzo Iorio, amministratore delegato Accor Italia, tocca subito un aspetto chiave della questione turismo sostenibile-hôtellerie: non deve essere un mero business, una forma senza sostanza. "E' importante sensibilizzare tutta la filiera del turismo, a ogni livello, verso un maggiore rispetto e valorizzazione del territorio, per offrire una esperienza di viaggio alla clientela nazionale e internazionale, che vada oltre il semplice soggiorno. Inoltre, la valorizzazione del paesaggio e dell'enogastronomia locali potrebbero avere un impatto positivo anche sui residenti". L'impegno della catena francese è stato di recente premiato da parte della rivista Condé Nast Traveller, nell'ambito dei World Savers Awards, assegnati alle imprese di turismo più performanti in materia di responsabilità sociale e ambientale. A premiare Nh Hoteles è stato invece il Cetri, Circolo europeo per la terza rivoluzione industriale: la catena spagnola è stata insignita del Tri Award, un "prestigioso riconoscimento", commenta Chema Basterrechea, amministratore delegato Nh Hoteles Italia, che "premia l'impegno, la passione e l'attenzione che Nh Hoteles ha nei confronti dell'ambiente. Un percorso ecosostenibile iniziato nel 2003 e che continueremo a perseguire sulla strada della conservazione energetica". Tra i fattori che hanno contribuito all'assegnazione del premio, l'attenzione all'efficienza energetica, l'uso di materiali biologici, le "camere intelligenti" ed ecososteni- bili, gli ascensori che ottimizzano l'energia elettrica e il riciclo dei rifiuti. Più consapevolezza, meno costi Stay for planet è il nome del progetto sviluppato da LifeGate e rivolto a tutte le strutture ricettive italiane con l'obiettivo di diffondere nel settore turistico un modello di business sostenibile e, al tempo stesso, creare una mappa del territorio che possa aiutare i "viaggiatori ecoconsapevoli" nella scelta delle vacanze. Si baserà su un "rating di sostenibilità" grazie al quale le strutture alberghiere italiane potranno monitorare, valutare e ridurre il proprio impatto sull'ambiente. Il sistema sarà inoltre in grado di monitorare nel tempo le prestazioni ambientali degli alberghi, fornendo consigli mirati per una gestione più sostenibile. Il progetto ha già riscontrato l'interesse degli operatori del settore, in particolare di Best Western Italia. "Il tema della sostenibilità ambientale è un focus per noi - spiega Celso De Scrilli, presidente della catena -. Tanto da offrire ai nostri alberghi la mappatura della loro sostenibilità ambientale e pianificare numerose azioni di sostegno al miglioramento del loro impatto. Questo significa avere obiettivi strategici chiari: individuare temi cruciali e facilitarne l'attuazione, in ogni modo, con un approccio sistemico". "In un momento in cui le tematiche ambientali e i cambiamenti climatici sono diventati una priorità per tutti, Starhotels lancia un segnale importante. Anche nel mondo dell'hôtellerie si possono applicare tecnologie che tendano a contenere o ridurre l'inquinamento atmosferico, nel pieno rispetto dell'ecosistema ed in linea con l'obiettivo di frenare i cambiamenti climatici". Questa la dichiarazione di Elisabetta Fabri, amministratore delegato Gruppo Starhotels, in occasione della presentazione dell'albergo ecologico E.C.HO, Eco Contemporary Hotel, di Milano: nove mesi di lavori ed un investimento di oltre 13 milioni di euro. Alti standard ecologici e di tutela dell'ambiente, oltre a cucina regionale e benessere, sono i punti forti dell'offerta del nuovo brand alberghiero del colosso tedesco Tui, Viverde, che ha scelto Italia e Turchia per il debutto, nell'estate 2012. Alla faccia della crisi che morde, dunque, possiamo concludere che le catene alberghiere (molti altri gli esempi che si potrebbero fare, ndr) investono "per una giusta causa", consapevoli che ridurre sprechi e ineffi- Starhotels, hotel E.C.HO cienze a favore di una gestione più attenta dell'ambiente significa, da un lato, ridurre i costi di gestione delle strutture, dall'altro poter applicare tariffe più contenute, per servizi comunque di alto livello. Un vantaggio per tutti. E.C. Primo piano 6 GuidaViaggi 12 Dicembre 2011 - n° 1346 Air Seychelles, trade al lavoro Sorpresa e delusione tra gli operatori, ma si studiano già iniziative per sostituire i voli sospesi di Mariangela Traficante L a notizia ha colto il trade di sorpresa. Solo un anno fa Monette Rose, direttrice dell’Ente del Turismo Seychelles in Italia, pur lamentando la scelta di Air Seychelles di condividere i voli con lo Uk, destinandoci dunque meno posti, anticipava che nel 2011, oltre ai due in comune, l’Italia ne avrebbe avuto anche uno in esclusiva. E invece a novembre la doccia fredda: la compagnia chiude i voli da Italia ed Europa. E’ stato lo stesso ceo Bram Steller, con il linguaggio diplomatico che si addice alle comunicazioni ufficiali, ad annunciare il riposizionamento come vettore regionale. Che tradotto significa: stop ai voli dall’8 gennaio (e chiusura degli uffici di Milano e Roma), via Heathrow ma anche via Parigi (dapprima ridotti poi sospesi entro il 25 marzo). A quanto pare, l’incremento del mercato non è bastato a tenere il ritmo della capacità, e l’apertura di rotte sull’arcipelago da parte di altre compagnie “ha generato un fattore di riempimento inferiore a quanto necessario per operazioni redditizie. Air Seychelles - prosegue il manager - ha visto il proprio market share scendere in continuazione negli ultimi anni, con il risultato che la redditività sulle rotte longhaul per più di due anni ha oscillato tra una profittabilità marginale e serie perdite". Questo, ancor prima che un altro importante player, Etihad, debuttasse sulla rotta (a novembre) complicando ancor di più le cose. Sconcerto nel settore Il fair play impone l’inevitabile espressione di gratitudine, da parte degli operatori, alla compagnia. Ma non toglie il disappunto. “La notizia ci ha colti impreparati e sorpresi – commenta Stefano Bardile, direttore generale Azemar -. Dopo tanti anni di fattiva e proficua collaborazione con il vettore di bandiera che garantiva comodi voli diretti sulla destinazione, oggi viene meno un importante player su questa meta”. “Per quello che riguarda le prenotazioni già confermate con partenza dopo tale data la compagnia sta fornendo il massimo supporto per una adeguata riprotezione dei passeggeri”, fa sapere Fabio Introna, beach holi- days & city break tour operating manager Hotelplan. Le vendite future punteranno a garantire una copertura quotidiana insieme compiuto alcune scelte non condivisibili, e di certo se avesse mantenuto l’operativo in Italia senza condividere il volo con Londra, oggi non Bpa si fa avanti Con Emirates ed Etihad in prima fila, viene alla ribalta la posizione strategica degli Emirati. Ma l’esperienza Remo Della Porta con Barry Faure alla qualità del prodotto: “La scelta ricadrà principalmente su uno dei nostri vettori partner più strategici, Emirates, che ci permetterà non solo di poter soddisfare la richiesta grazie all’intensa programmazione voli, ma anche di offrire sempre più soluzioni di combinato con Dubai”. Danilo Curzi, amministratore di Idee per Viaggiare, oltre al naturale dispiacere per i tagli e per i dipendenti, azzarda che “probabilmente il vettore ha verrebbero prese decisioni del genere. Sulle prospettive è forse prematuro parlarne, ma di certo si faranno avanti altre compagnie”. “Continueremo a promuovere la meta poichè molto richiesta - assicura Valentina Montobbio, market manager Indian Ocean Kuoni - Troveremo l’alternativa giusta. Esistono altri vettori per cui non credo che sarà un grosso impatto. Certamente sarà più faticoso vendere voli non diretti”. insegna che il volo diretto è un’altra cosa. “Siamo molto preoccupati – ammette Pier Ezhaya, direttore divisione Premium di Alpitour -. Se non ci saranno iniziative di ripristino di un volo diretto rischiamo il calo della destinazione. Valuteremo la possibilità di collaborare, tra 3-4 operatori, per un volo diretto. Ma l’idea del charter non si addice alla destinazione. Vedremo se qualche compagnia è disposta ad assumersi i rischi di un’operazione”, dichiarava il manager, proprio negli stessi giorni in cui, effettivamente, qualcuno volava a Mahé per prendere in mano la situazione. Si tratta di Remo Della Porta, vicepresident commercial Blue Panorama. La compagnia si è fatta avanti per avviare collegamenti diretti dal nostro Paese. Il manager ha incontrato Barry Faure, segretario di Stato, le autorità locali del trasporto e dell'ente del Turismo, e il ceo di Air Seychelles. Bpa ha fatto anche sapere di aver già fatto domanda all’Enac per volare da Milano e Roma, ed alla data in cui scriviamo la volontà è chiudere l’accordo prima possibile. E neanche Parigi ha dovuto attendere a lungo per raccogliere manifestazioni di interesse verso i futuri slot vacanti. C’è Xl Airways, che ha già presentato domanda di autorizzazione per due voli settimanali da aprile. E c’è chi ha fiutato l’opportunità di combinati vantaggiosi, come Air Austral, che avrebbe già ottenuto il via libera a collegare dal 27 marzo 2012 Parigi con Mahé, via la Réunion. Il volo sarà operato due volte a settimana. I t.o. europei rinegoziano l'estate E’ scoppiata senza preavviso la bomba di Thomas Cook. Era il 22 novembre scorso quando a Londra il gruppo annunciava la decisione di rimandare alla conclusione dei negoziati con le banche - per nuove linee di credito - l'annuncio dei risultati finanziari annuali. Un segnale d'allarme che è costato, quello stesso giorno, un tracollo del 70% al valore del titolo in Borsa. Notizia che ha tenuto sotto pressione, il giorno successivo, lo stesso collega francese Club Med, con una perdita subita del 5%, sull'onda del pessimismo associato alle aziende quotate nel turismo. Poi, l'annuncio del raggiunto accordo con gli istituti di credito sulla concessione di un maxi prestito da 200 milioni di sterline. Credito disponibile fino al 30 aprile 2013, che ha dato margini di respiro a Thomas Cook per fronteggiare gli eventi imprevisti. Ora il gruppo sta prendendo provvedimenti per ridurre il proprio debito e dovrà intraprendere una intensa revisione strategica, ma intanto si trova a fronteggiare il calo di immagine e di fiducia del consumatore inglese. Per questo nei giorni scorsi è partito un potente battage pubblicitario su scala nazionale, attraverso il quale lancia una campagna di sconti fino a 170 sterline a persona sulle vacanze estive, un modo per tamponare un crollo delle prenotazioni valutato, attualmente, attorno al 30%. Epilogo più tragico è stato riservato, invece, ad un'altra società inglese basata nell'Essex e che operava con il brand Skyjet vendendo voli per l'India in partenza da Birmingham. In questo caso l'azienda ha chiuso i battenti cessando ogni operazione. Revisioni tedesche Si parla di ristrutturazioni e revisioni strategiche anche in Germania. Rewe ha ridotto i livelli della struttura direzionale passando da quattro a tre, con il conseguente esubero di 63 dipendenti. In termini di prodotto ha previsto per l'estate 2012 un aumento della capacità aerea del 30%, ma un taglio dei prezzi attorno al 2%. Mosse rese possibili da un riequilibrio dell'offerta. In seguito al flop estivo di Egitto e Tunisia, la società ha puntato su Turchia e Bulgaria, registrando ottimi incrementi (30 e 10%) ed ora torna in campo con contratti rinegoziati al meglio. Ha infatti ottenuto prezzi di favore in Egitto, Tunisia e Turchia. Fti quarto operatore tedesco dopo Tui, Thomas Cook e Rewe - fa leva su un pricing articolato. Ha fatto lievitare i prezzi dei pacchetti in destinazioni forti come Turchia e Spagna (rispettivamente del 3 e del 2%), ma al contempo sta rilanciando destinazioni come Egitto, Tunisia e Grecia puntando sulla convenienza, con riduzioni tra il 2 e il 3% rispetto all'estate scorsa. Fti ha anche introdotto, per l'estate 2012, il prodotto crociere e una linea definita BalancePlus, che combina sport e attività relax in sette diversi hotel rivolgendosi al target delle coppie. Scelte strategiche che potrebbero penalizzare il prodotto Italia, gravato da una fiscalità in crescita e dall'ulteriore balzello della tassa di soggiorno. Proprio il Gruppo Fti, forte in Calabria anche grazie alla divisione Meeting Point International che gestisce 2 strutture, sta riassestando l'offerta in base alle decisioni dei singoli comuni e ha già previsto di escludere gli hotel di Tropea dalla programmazione, rimodulando la capacità aerea. Tui, infine, ha fissato un aumento medio dei prezzi attorno al 2% per mete di corto e medio raggio, mentre le tariffe dei self drive e del lungo raggio lieviteranno di un solo punto percentuale. Più economiche saranno mete come l’Egitto e la Tunisia (-1%), Thailandia (-4%), Florida (-3%) e Repubblica Dominicana (-2%). Crescerà, invece, del 2,5% il pricing di una destinazione di successo come la Turchia. Il punto di forza della programmazione Tui saranno gli hotel brandizzati, che passeranno da 83 a 136 entro il 2015. L'ultimo nato, il marchio Viverde, debutterà in Italia e Turchia. L.D. L’intervista 12 Dicembre 2011 - n° 1346 GuidaViaggi Meliá International interviene sugli asset Brasile, Messico e Caraibi. E Medio Oriente: a Dubai aprirà a inizio 2012 il primo hotel dell'area, un 5 stelle da 164 camere, all'interno di Bur Dubai. In un'area dove il business si muove tutto l'anno, intendiamo esplorare opportunità in Qatar, Bahrein, Arabia Saudita, Egitto. Valureremo gli asset per pulirli di quelli che non risulteranno più in linea". Tra i pilastri strategici si conferma l’espansione globale di Mariangela Traficante D a Sol Meliá a Meliá Hotels International: sembra solo un cambio di nome, in realtà è importantissimo per la catena spagnola (ma anche questa connotazione forse comincia a starle stretta) che su questa dimensione globale punta più che mai. Lo ribadisce anche Daniel Lozano, Meliá brand senior vice president: "È molto importante per noi sottolineare il nuovo nome, nell'ottica dell'espansione internazionale intrapresa e che porteremo avanti nei prossimi tre anni. Il piano strategico che la compagnia ha presentato alla Borsa e agli investitori finanziari abbraccia dal 2012 al 2014: l'anno che sta terminando lo definirei di transizione, verso gli obiettivi che ci siamo posti per i prossimi tre". Gv: Come si compone la vostra strategia? "Oltre all'espansione, ci concentriamo sulla conoscenza del cliente, sullo sviluppo come compagnia internazionale di management, e miriamo ad alleggerire gli asset. Ma fondamentali per noi sono sia la sostenibilità, che l'investimento sul personale, a tutti i livelli, per accrescere le competenze necessarie a sostenere la crescita. La strategia è sostenuta innanzitutto dalla tecnologia: dobbiamo essere in linea con le difficili sfide poste dall'essere una catena internazionale, con hotel diffusi in 35 Paesi nei 4 continenti. Dobbiamo essere capaci di riuscire a in- terfacciare l'Asia con l'America ad esempio, e ad ottimizzare i flussi di informazioni per aumentare le revenue: RevPar e tariffe medie sono ancora più importanti per noi rispetto al contenimento dei costi (che ovviamente va mantenuto)”. Gv: Come affrontate la sfida tecnologica? "Associandoci a compagnie tecnologiche leader: nello specifico Opera, Micros Fidelio e Sap, la combinazione dei tre e la loro presenza nei diversi Continenti". Gv: Che ruolo ha l'Italia? "Crediamo nel suo potenziale, anche come cross selling con Regno Unito, Spagna ed Europa centrale. Abbiamo aperto a Genova (a settembre), un 5 stelle. In passato siamo stati in Sardegna e vorremmo ritornarci, come anche in Sicilia. Vedo potenziale a Torino, Venezia è di grande appeal, e credo che sia Roma che Milano possano ospitare più hotel, ad esempio nei brand Innside e Tryp. Ma stiamo valutando anche Puglia, Rimini, Firenze. Puntiamo ad accrescere il portfolio tra i 5 e gli 8 nuovi hotel nei prossimi 3-5 anni. In Italia dobbiamo puntare ad aumentare le revenue attraverso canali diretti, come il nostro Crs e il sito melia.com, ma anche tramite accordi con Olta e con le agenzie di viaggi tradizionali". Gv: A quando l'annunciato Gran Meliá Roma? "Sarà un hotel unico, per location, design, camere. 7 Daniel Lozano Per questi motivi, e per questioni legate ai reperti rinvenuti e che necessitano di analisi e catalogazione, ci sono stati ritardi. Ma l'intero team è già al suo posto. Credo che verrà inaugurato nel primo trimestre dell'anno". Gv: Ha parlato di asset più leggeri: vuol dire che venderete degli hotel? “Vogliamo trovare un equilibrio tra gli asset che abbiamo e i prossimi. Il 57% della crescita futura, dei 120 hotel previsti dal piano, sarà in management. Ci concentriamo su Asia, America, Gv: Quali sono i mercati europei più importanti? "Al di fuori della Spagna, i feeder principali sono Germania, Uk, Italia, Francia, Europa centrale. L'intenzione è di inserire tra i 10 e i 15 nuovi hotel in quest'ultima, mantenendo comunque la posizione dell'Italia tra i primi tre". Gv: Dopo la Cina con Jin Jiang, crescerete da soli o studiate alleanze? "Soprattutto cerchiamo di crescere contando sull'esperienza e know how interno. Certo lavoriamo con investitori e hedge fund per valutare potenziali acquisizioni. Al momento non ne prevediamo, ma rimaniamo aperti. Jin Jiang è un partner strategico per vendite, booking e cross selling". Rapporto Mice 8 GuidaViaggi 12 Dicembre 2011 - n° 1346 Territori, format da ridisegnare Progetto Turismo evidenzia le carenze dell'ospitalità di Paolo Ferrari U n'indagine condotta di recente da Progetto Turismo, che ha intervistato diverse tipologie di clienti degli hotel italiani, tra cui i cosiddetti "grandi viaggiatori" (una media di almeno 60 notti in hotel in un anno, e almeno 250 alberghi utilizzati negli ultimi 5 anni) ha evidenziato come l'immagine dell'offerta alberghiera italiana sia di qualità mediobassa, soprattutto se confrontata con quella dei nostri competitor. Per inciso, la ricerca ha rilevato come siano ancora preferibili le strutture di alta gamma e gli hotel di charme (42%), i b&b (18%), gli agriturismi (12%), i residence, i villaggi, gli appartamenti (8%). Detto questo, la ricerca di Progetto Turismo ha fatto emergere quelle che sono i "desiderata" della clientela rispetto all'innovazione alberghiera. Sopra tutti, il servizio standard riproposto in chiave innovativa, segnatamente il netto miglioramento dell'accoglienza, dell'attenzione al cliente e ai dettagli, i nuovi modelli di servizio, l'efficienza e la flessibilità del servizio. Si richiedono strutture alberghiere più avanzate tecnologicamente, ecosostenibili, con servizi personalizzati, in rete con il rispettivo territorio, in grado di offrire nuove interpretazioni nella ristorazione e che dichiarino fieramente la propria italianità. La sintesi di questa ricerca sembra essere: non c'è bisogno di nuovi alberghi, ma di alberghi nuovi. Circa la nuova visione della destinazione turistica, il nodo chiave sembra essere l'individuazione di zone o territori dove sviluppare nuovi format turistici anche di tipo ricettivo, che diano vita a nuovi turismi, come il settore congressuale, o come i poli turistici integrati che offrono sia il ricettivo, sia l'offerta leisure, artistica, sportiva, culturale. Nel corso del convegno sono state affrontate ed analizzate numerose problematiche legate anche alla progettazione di nuove strutture ed alla loro gestione, mettendo l'accento sulla sostenibilità, sui canali di finanziamento, sulla riqualificazione di aree destinate al ricettivo, stilando infine una lista di sette step che in estrema sintesi dovrebbero costituire le linee guida del nostro futuro turistico-alberghiero, un circolo virtuoso a cui tutti gli addetti ai lavori dovrebbero riferirsi: 1. Favorire l'uscita dal mercato delle strutture più deboli. 2. Riduzione dei posti letto, ma contestuale innalzamento della qualità dei restanti. 3. Aumento delle entrate (leggasi più redditività) per le strutture rimaste sul mercato. 4. Dal miglioramento della redditività, si genera un aumento degli investimenti degli operatori. 5. Gli investimenti favoriscono l'incremento della qualità dell'offerta. 6. Un miglior rapporto qualità/prezzo favorisce l'incremento delle presenze. 7. Più presenze, più redditività favoriscono l'ingresso di nuove strutture sul mercato. Valdameri: "Siamo in ritardo" Siamo in ritardo. Siamo in pesante ritardo anche nel segmento alberghiero. L'Italia segna il passo e perde quote di mercato, turisti, im- è parlato nel corso della giornata di studi organizzata da Planethotel.net, in collaborazione con Progetto Turismo. Negli ultimi decenni, lo sviluppo alberghiero è stato condizionato pesantemente da tre fattori tutto sommato marginali: la proprietà di un terreno, il desiderio dei comuni di avere un albergo sul proprio territorio, l'acquisto di un immobile preposto o trasformabile a tale uso. Un'analisi razionale se tale struttura potesse o meno avere successo, non è invece stata realiz- Il turismo ricco e le briciole Non è però solo la governance a creare problemi al turismo italiano. I nostri alberghi sono molto datati: il 20% ha più di cento anni, l'80% ne ha più di 30. Sono mediamente di piccole dimensioni (solo il 15% ha una superficie superiore ai 3.000 mq.) e la maggioranza non è adeguata alle normative vigenti, segnatamente a quelle antincendio. Il turismo "ricco" è sostanzialmente concentrato nelle province di Roma, Milano, Firenze, Venezia, Verona e Napoli, che raccolgono da sole il 50% delle entrate nazionali. Se a ciò aggiungiamo che ci sono distretti di peso come l'Adriatico, la Liguria, il Trentino Alto Adige, la Costa Smeralda, che vivono di turismo, è evidente che alle altre città e zone del Paese rimangono solo le briciole. La situazione peggiora se si approfondiscono alcune analisi legate al coefficiente di occupazione delle stanze. Negli ultimi vent'anni i nostri alberghi sono diminuiti per numero, ma non per consistenza. Sono aumentati i posti letto complessivi e generalmente la qualità è aumentata. Gli alberghi a 4/5 stelle sono lievitati da circa 1.500 nel 1990 ai 5.445 attuali, mentre le strutture meno qualificate (1 o 2 stelle) sono contestualmente scese da 25.000 (1990) alle poco più di 10.000 di oggi. Questo miglioramento qualitativo non è però stato accompagnato da un incremento della domanda, al punto che la nostra competitività, misurata attraverso il rapporto tra presenze turistiche e posti letto, nel periodo 1990/2009, è scesa di un preoccupante 5,2%. magine, e non riesce a contrastare efficacemente i competitor europei. Di queste problematiche, e degli adeguamenti necessari alle nostre città turistiche, si zata nella maggior parte dei casi. Va da sé che il quadro complessivo di questo segmento non sia per nulla confortante, ma ciò che emerge con evidenza è soprattutto un aspetto politico della questione. Uno dei relatori, Emilio Valdameri, presidente di Progetto Turismo, ha sviluppato una preoccupante ipotesi secondo la quale "negli ultimi trent'anni non c'è stata la reale volontà politica di mantenere il turismo italiano al livello che gli compete e che, al contrario, sia stato usato come merce di scambio. Cosa abbiamo ricevuto in cambio e chi ce l'abbia dato, non è dato sapere, ma leggendo i rapporti, i documenti, le analisi, le denunce a partire dagli ultimi anni '70, ci si accorge che non è cambiato nulla. Tutto uguale ad allora. Possibile - ha concluso Valdameri - che nessuno dei 65 governi succedutisi dal '45 ad oggi, sia riuscito ad intervenire concretamente?" In soli 15 anni la domanda di turismo è più che raddoppiata e, conseguentemente, ogni azione o status negativo nel settore ha avuto - e soprattutto ha ed avrà un impatto più che raddoppiato rispetto ad allora. Se analizziamo attentamente i dati di una pubblicazione della Banca d'Italia, scopriamo che le entrate valutarie tra il 1990 e il 2010 di Italia, Spagna, Francia dopo alcuni anni caratterizzati da lievi variazioni tra loro, si sono esattamente sovrapposte intorno al 1998 (27 miliardi euro per ognuna delle tre destinazioni turistiche leader in Europa). Da allora, è iniziato un progressivo allargarsi della forbice a favore dei due Paesi concorrenti. Una caduta verticale che Valdameri fa coincidere con l'introduzione della legge 135/2001, che ha delegato alle regioni le competenze in materia di turismo. Tecnologia 12 Dicembre 2011 - n° 1346 GuidaViaggi 9 Turismo online: non è un affare made in Italy Phocuswright: “Google entrerà in maniera importante nel mercato dei viaggi” di Paola Baldacci I l turismo online è un business, ma per le aziende straniere, e il Belpaese, continua a perdere Pil che esso genererebbe se realizzato made in Italy. “In Italia le Ota (online travel agency) hanno trovato una terra vergine da conquistare e troppo tempo si è perso nel dibattito tra gli operatori sulle modalità di distribuzione, multicanale sì o multicanale no”. Questa la sintesi di Florence Kaci, direttrice commerciale Emea e specialista del mercato europeo di Phocuswright, che all’ultima Bto di Firenze ha presentato Florence Kaci l’analisi sul mercato turistico online nel Belpaese. Analisi impietosa: 18,4 miliardi è il valore del nostro turismo in totale, di esso il 18% - pari a 4,2 mld – viene intermediato dal web. “Ma l’Italia è lenta nell’adozione delle nuove tecnologie e si è fatta portare via market share dalle aziende straniere, come le Ota – prosegue Kaci – che vedendo ancora un potenziale da sviluppare sono venute a prendersi il mercato. Italia, Cina, Perù sono considerati bacini di clientela strategici perché ancora lontani dal tasso di penetrazione dell’online (sfiora solo il 20%) definito saturo come la media europea, pari al 35%”. E’ vero che si restringe il divario di penetrazione delle vendite web tra il vecchio continente e gli Stati Uniti, dove viene ancora una volta ricordato “che nel 2010 è avvenuto il sorpasso tra le vacanze intermediate su internet e quelle offline”. Ma un dato rilevante dovrebbe preoccupare le linee aeree, messe sull’avviso al pari delle adv tradizionali da Phocuswright: “Le online travel agency hanno superato le vendite delle compagnie, dubitiamo fortemente che esse possano riprendersi il primo posto – dice Kaci – Questo lo scenario: il 40% delle tariffe è intermediato da Priceline.com, il 30% da Expedia Europe, il 10% da Opodo, altrettanto da Travelocity, il 9% da Orbitz Europe”. Una differenza mediterranea è rilevata tra Spagna e Italia, laddove nel primo caso “dominano gli operatori locali”. Ecco che la manager mette l’accento sulla nascita di Odigeo. La sfida di Odigeo “E’ nato Odigeo: il nuovo operatore creato dalla joint venture di eDreams, Go voyage e Opodo – argomenta Kaci -. Diventa la Bto, due giorni live Cinquemila presenze in due giorni alla Bto 2011, che ha trovato nella scenografia “industrial” della stazione Leopolda a Firenze, per la quarta edizione, un palcoscenico ancora azzeccato. Tremila gli utenti unici che hanno seguito l’evento trasmesso live sul sito intoscana.it, per 18 ore complessive di diretta streaming. “Nella giornata del 1° dicembre quella di Bto è stata una delle dirette più seguite al mondo su Livestream.com – osserva il cofondatore Giancarlo Carniani -. L’appuntamento è per l’edizione 2012, che terremo il 29 e 30 novembre”. 140 i giornalisti accreditati e 90 i blogger ad ascoltare i 200 relatori e visitare il club dei 35 espositori. terza Ota europea dopo Booking.com ed Expedia, quest’anno sono ancora concentrati sui servizi air, ma l’anno prossimo incrementeranno l’intermediazione di hotel”. Dunque cambierà lo scenario competitivo, così come ciò che sta accadendo negli Stati Uniti con Google Flight presto avrà un seguito in Europa. “I siti di metasearch come Trivago, Kayak, Mobissimo, Skyscanner ne risentiranno, pensiamo che il servizio di ricerca voli di Google sarà disponibile nei prossimi mesi in Europa ed è solo la punta di un iceberg. Ci aspettiamo che Google entri nel mercato dei viaggi in modo importante e le prime a soffrirne saranno le Ota che non hanno creato strutture commerciali solide”. Qui Florence Kaci pensa a Expedia, eDreams, Opodo con i loro programmi per agenzie di viaggi e aggiunge anche “che hanno fatto bene certe Ota a inserire i pacchetti-vacanza nel- l’offerta”. Una nota di merito va ad Alpitour “come buon esempio di ingresso nel mercato online con la formula 10-90, che da una parte risolve i problemi dei limiti delle carte di credito e dall’altra mostra di avere studiato le criticità sulla distribuzione presidiandone uno sviluppo futuro”. Mercati esteri 10 GuidaViaggi Europa esclusa dal centro 12 Dicembre 2011 - n° 1346 Arrivi internazionali nei paesi Brics e Slimma (2010) Il planisfero è regolato dall’economia di Giorgio Castoldi S e ne parla da un po' di tempo, ma oggi l'idea di cambiare il planisfero spostando l'Europa dalla sua posizione centrale a una collocazione laterale, mettendo in mezzo la Cina, forse non troverà una sua rappresentazione grafica, ma ha ormai un suo senso economico. Complice la crisi, che ha accelerato il processo di redistribuzione delle forze produttive, nuovi attori si stan- fronte dell'incoming sia su quello dell'outgoing. "In particolare - sostiene - il Sud America si avvia a diventare una meta turistica importante: non coinvolta nella crisi economica che travaglia Europa e Nord America, sta sviluppando molto le proprie infrastrutture, con cospicui investimenti". no affacciando alla ribalta del potere economico e quindi anche dell'offerta turistica. L'aspetto più interessante dell'industry report, presentato di recente a Londra, è connesso con la definizione, dopo i Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), di un nuovo gruppo di Paesi emergenti che sono identificati come Slimma (Sri Lanka, Indonesia, Malaysia, Messico, Argentina). Da tener d'occhio, secondo Fiona Jeffrey, presidente del Wtm, in quanto destinati a un rapido sviluppo sia sul è sempre stata la loro concentrazione in pochi paesi, tendenzialmente quelli più ricchi. Ancora nel 2010, secondo i dati dell'Unwto quasi la metà dei movimenti dei viaggiatori si concentrava in una decina di Paesi, con in testa Francia, Usa, Spagna e Italia. Certo le cose sono gradualmente cambiate nel tempo: nel 1950 i primi dieci Paesi registravano l'88% degli arrivi internazionali; nel 1970 la loro quota era scesa al 65%, nel 1990 al 57% e nel 2010 al 48%. E questo non perché i viag- I trend negli anni Una delle caratteristiche dei flussi turistici internazionali giatori siano diventati più curiosi, né abbiano intrapreso la ricerca di luoghi nuovi, diversi, sconosciuti. I turisti che amano sperimentare la diversità (e se lo possono permettere) rimangono una piccola minoranza. Per lo più la frammentazione delle destinazioni è da attribuire al fatto che un numero crescente di Paesi sia andato omologandosi con l'offerta del mondo globalizzato. La domanda di turismo in Egitto, prima della rivoluzione di primavera, cresceva per i villaggi del Mar Rosso, non certo per le piramidi, e così erano sempre i villaggi a trascinare i turisti del mondo ricco verso Santo Domingo, Cuba, Zanzibar, Madagascar, Maldive e così via. Il fatto che oggi si parli di nuove destinazioni emergenti è, non a caso, connesso, con il loro sviluppo economico, che le rende più simili ai Paesi da cui la maggior parte dei turisti proviene e quindi meno intimidenti e più fruibili. Ma, almeno a giudicare dai numeri, il processo sembra ancora lungo. Ruolo di primo piano per quattro Sono per ora solo quattro, fra quelli citati, i paesi che hanno un ruolo di primo piano: il vero salto l'ha fatto la Cina, che, con i suoi 55,7 milioni di turisti in arrivo e i suoi 55 miliardi di dollari spesi, è ora nelle prime posizioni sia riguardo ai movimenti in entrata sia per quelli in uscita. Le altre tre destinazioni forti non costituiscono certo new entry: il Messico, grazie alla sua posizione di confine con gli Stati Uniti, la Russia, meta tradizionale, soprattutto per gli europei, e la Malaysia, catalizzatore del turismo asiatico. Le altre hanno ancora molta strada da percorrere, visto che il Brasile ri- ceve ogni anno attorno ai 5 milioni di viaggiatori (meno di Roma), il Sud Africa 8 milioni e tutto il Sud America si ferma a 23 milioni di visitatori internazionali, poco più della metà dell'Italia (vedi tabella ). Meno noti sono i dati relativi al turismo outgoing, ma anche su questo fronte non Annamaria de Ritis Paolo Ferrari Gianfranco Nitti Antonio Rana Franca Rossi Angelo Scorza Paolo Stefanato Ufficio commerciale: Mariangela Traficante tel 02 20204337 email: [email protected] Corrispondente a Roma: Art Direction: Annarosa Toso Letizia Strambi Coordinamento grafico: T.O, Enti del Turismo e distribuzione Corrispondente a New York: Editore: GIVI S.r.l. email: [email protected] Via San Gregorio 6 20124 Milano tel. 02 2020431 (6 linee) fax 02 20204343 email: [email protected] sito internet: www.guidaviaggi.it Trasporti, business travel e associazioni Direttore responsabile: Paolo Bertagni email: [email protected] Redazione: Capo Redattore Laura Dominici tel. 02 20204322 cell. 339 3665001 email: [email protected] Assicurazioni, finanza e tecnologia Paola Baldacci tel. 02 20204328 Fonte: Unwto, 2011 - Wtm Industry Report, 2011 Emanuela Comelli tel. 02 20204336 email: [email protected] Alberghi e incoming Stefania Vicini tel. 02 20204328 email: [email protected] Collaborano al giornale: Vittorio Agostini Giorgio Castoldi Ada Cattaneo Antonio O. Ciampi Ornella D’Alessio Steve Sabato Divisione eventi: Anna Zanfrà tel. 02 20204327 email: [email protected] Sales and Marketing Manager: Elena Di Tondo tel. 329 1428575 email: [email protected] Via San Gregorio 6 20124 Milano tel. 02 20204334 email:[email protected] fax 02 20204343 Serra & Associati dovrebbero esserci ancora numeri alti. Si tratta di mercati che hanno un futuro, forse anche vicino, e che quindi vanno studiati e tenuti sotto controllo, l'importante è che per far questo non si dimentichino i 72 milioni di tedeschi e i 64 milioni di americani che fanno viaggi all'estero. Autorizzazione Tribunale di Milano n. 321 del 28/8/1973 Iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) nr. 1588. CCIAA 1264804 Paola Santini Stampa: Rotopress International Srl Loreto (AN) Tutto il materiale inviato non verrà restituito e resterà di proprietà dell’Editore. Lettere ed articoli firmati impegnano solo la Questo periodico è associato a: responsabilità degli autori. Le proposte pubblicitarie implicano la sola responsabilità degli inserzionisti. A colloquio con 12 Dicembre 2011 - n° 1346 GuidaViaggi 11 Web policy per Costa Tavella chiarisce le novità del contratto commerciale, che si rivolge a offline e online di Paola Baldacci L e contestazioni sul contratto commerciale che Costa Crociere ha inviato alle agenzie di viaggi sono frutto di un malinteso. La compagnia, e nella fattispecie il direttore commerciale e marketing Andrea Tavella, replica al trade, che nelle settimane scorse ha espresso il proprio dissenso sulla formula di accordo commerciale inviata quest'anno. Gv: Cosa è cambiato nella formula? "Il testo non è stato letto bene generando, come spesso accade in questi dibattiti, molta disinformazione. Al contrario, dalla distribuzione mi sarei aspettato un commento positivo, invece siamo tornati indietro, a par- lare di mandatari o intermediari, quando l'elemento di novità è la web policy, cioè l'istituzione di una regolamentazione per vendite delle crociere online". Gv: La vendita online è dunque il nodo centrale? "Sì, è il punto cruciale: Costa Crociere propone l'introduzione di una politica di regolamentazione della commercializzazione da parte delle web agency, inesistente finora. Ciò che abbiamo fatto è stato di inviare tutto il contratto con la novità della web policy, ma non abbiamo toccato l'accordo pregresso che è in vigore, immutato, dal 1994. Fino a oggi le Olta avevano recepito le stesse condizioni commerciali delle adv off- line. Non è più possibile mantenere questa linea di condotta. Tutto ciò che viene pubblicato sul web deve essere comunicato in maniera coerente, rispettare dunque principi di trasparenza e veridicità sia tariffari sia di web marketing". Gv: Il trade ha chiesto di organizzare tavoli tecnici. "Attualmente sono in corso colloqui sui fronti sia associativi sia dei network, per far comprendere le caratteristiche dell'accordo, anche se al primo approccio sembra che la federazione delle agenzie abbia commentato che i dettaglianti non si pongono il problema della regolamentazione così nei particolari. Sono sufficientemente ottimista di rag- giungere la loro comprensione, di continuare a lavorare insieme e dare piena concorrenza ai mercati, e per farlo occorre intervenire nell'area delle vendite online". Gv: Voi avete lanciato nel 2008 la vendita b2c: come sta procedendo? "Il mercato resta molto piccolo, mentre il 95% delle vendite proviene dal trade. Sul web spesso si trovano offerte-specchietto che riportano l'etichetta Costa e poi cliccando dentro c'è tutt'altro: il nostro nome è stato usato per altri interessi". Così si spiegherebbe l'esigenza definitiva della compagnia di mettere in chiaro al cliente finale "che Andrea Tavella chi compra su una Olta deve sapere dove si trova ad effettuare la transazione e non creda di essere sul sito di Costa". Le nuove regole riportate in cinque pagine sulla web policy (il contratto è notevolmente aumentato di corposità nei contenuti) trattano anche di temi come sem e seo, cioè le campagne di marketing e visibilità che si attuano per emergere nel mare magnum di internet. In sostanza, Costa passa alle adv offline le stesse direttive che le Olta hanno firmato per vendere le crociere della compagnia: "Ci abbiamo lavorato per un anno, oggi le online travel agency hanno firmato e chi non rispetta certe regole non ci vende. Spero che lo sforzo che facciamo per regolamentare un mercato molto democratico venga presto apprezzato e accolto". Ultima nota sulla parity rate online-offline. Costa dice "per noi è obbligatoria, sono accordi commerciali". A colloquio con 12 GuidaViaggi New York aperta dopo le feste La Grande Mela spinge sui primi tre mesi dell’anno I mesi invernali che portano al Natale non sono mai difficili per New York: lo shopping natalizio nella Grande Mela è un grande classico che traina vendite e rates. Il calo si verifica invece nei primi tre mesi dell'anno. "Ed è proprio questo periodo di bassa stagione che intendiamo spingere con la nostra nuova campagna - spiega Diarmaid B. O'Sullivan, first vice president tourism development di Nyc & Company -. Gennaio, febbraio e marzo sono ottimi mesi per visitare New York, grazie alle tariffe più basse, e in città si può approfittare dei saldi per chi vuole fare shopping". In Italia, la campagna (che in totale vede un investimento di 2,5 mln di dollari) è congiunta con Viaggidea: a novembre è partito l'outdoor in tre città, Genova, Bologna e Parma, per un totale di 10 settimane. "In inverno il 95% delle nostre vendite in Usa è su New York - ha commentato Paolo Guariento, product area manager del t.o. -. Per questo la nostra brochure Usa invernale quest'anno si concentrerà solo sulla Grande Mela, con i prodotti tailor-made e 900 posti bloccati tra dicembre e Pasqua". La partnership prevede inoltre iniziative volte alla formazione degli agenti di viaggi sulla città e i suoi cinque distretti. L'anno scorso New York ha visto 48,7 milioni di visitatori internazionali, con un incremento del 6,9% ri- supera le 88mila, con un tasso di occupazione medio dell'83%. Altri cinque hotel, per un totale di 1.000 camere, saranno inaugurati entro la fine dell'anno. Central Park dal Top of the Rock spetto all'anno prima e con diciotto Paesi a totalizzare il 50% delle revenue totali. "Dunque credo che l'obiettivo dei 50 milioni di arrivi possa essere raggiunto già quest'anno - spiega O'Sullivan -. Gli italiani sono stati 468mila, in crescita dell'8%. Se il trend prosegue così chiuderemo con un +2-3% sul 2010". Hôtellerie Il 2010 è stato intanto un anno record per l'hôtellerie newyorchese, con l'apertura di trenta strutture nei cinque distretti cittadini. Ed è proprio questa la sfida: "Puntiamo a spingere anche gli altri borough oltre a Manhattan". E da questo punto di vista le catene alberghiere stanno sposando la causa. "Dal 2008 il 42% delle aperture si è realizzato al di fuori di Manhattan, per un totale di 2.600 nuove camere a Brooklyn, nel Bronx, nel Queens e a Staten I- sland". Attualmente il portfolio camere a New York E-learning confermato Prosegue il programma di elearning, lanciato tre anni e mezzo fa e che ha laureato finora 28mila agenti di viaggi (1.200 gli italiani iscritti). E' attivo in trenta Paesi, "in alcuni emergenti, come la Corea del Sud, si focalizza sulle basi, ad esempio su come raggiungere e cosa fare a Ny. Sui più maturi si approfondisce". M.T. 12 Dicembre 2011 - n° 1346 Olimpiadi, la ricetta di Londra "I Giochi olimpici di Londra 2012 sono stati presentati come grande opportunità per l'industria turistica, che già contribuisce per 115 mld di sterline all'anno all'economia del Paese. Il governo pensa di utilizzare l'evento per attrarre 4 milioni di visitatori in più e generare nuove entrate per un altro miliardo". Così si legge nel Wtm Industry report 2011, dal quale risulta che l'82% degli operatori intervistati (un migliaio in Uk) li vede come un'opportunità per attrarre più turismo, mentre solo il 16% teme un impatto negativo sui normali flussi. Neppure i circa mille turisti Uk intervistati esprimono particolari preoccupazioni: solo il 6% pensa di "scappare dalle Olimpiadi", mentre l’8% intende partecipare. Di parere opposto è Tom Jenkins, segretario dell'Etoa (European tour operator association): a ottobre 2011 i suoi aderenti avrebbero registrato un -95% delle prenotazioni per il periodo dei giochi, solo parzialmente compensato dal 20% connesso con l'organizzazione delle Olimpiadi. Come si conciliano indicazioni così contraddittorie? Lo spiega Martine Answorth Wells, direttrice di London & partners: "E' vero che i grandi eventi, laddove è presente un turismo sviluppato, possono avere l'effetto positivo di diffondere l'immagine del luogo, ma d'altra parte possono spaventare gli utenti abituali, con particolare riguardo a quello domestico. Il rimedio? Un cartellone eccezionale di eventi: mostre, festival, concerti, offerte speciali. In questo modo cerchiamo di creare una sinergia laddove potrebbe apparire presente una contraddizione". Funzionerà? Lo sapremo il prossimo anno. G.Ca. Tap investe sulla flotta I n vista del nuovo anno, Tap si prepara a un restyling dei quattro A340 per apportare migliorie in business e economy class sul confort dei sedili e sull'entertainment, con video on demand e touch screen. Non è tutto. "Nei prossimi 4 anni spiega Antonio Monteiro, direttore pr e comunicazione - tutti gli A340 e gli A330 verranno sostituiti dai nuovi A350". Per il mercato italiano, a illustrare novità e programmi è Rui Lemos, general manager Tap per Italia, Grecia e Croazia. "I dati di quest'anno - spiega Lemos - sono positivi, con un load factor medio del 77% ( Lisbona 78% e Porto 68%), un incremento di revenue e numero di passeggeri pari al 10% rispetto allo stesso periodo del 2010. Questo ci motiva a puntare sull'apertura di nuove destinazioni come Torino e ad aumentare i voli da Venezia a 10 alla settimana per facilitare i viaggiatori dall'Italia all'Africa, al Brasile o a Miami (nuova destinazione da giugno 2011)". Africa più vicina Da quest'anno i voli Tap avvicinano l'Italia al Ghana, al Mali e a Capo Verde, oltre al fatto che la compagnia portoghese è l'unica ad avere voli diretti dall'Europa al Mozambico, paese africano che si sta affacciando con successo sul mercato turistico internazionale. "Per adesso i voli dall'Italia per Maputo sono due alla settimana - continua Lemos e nel 2012 saranno probabilmente tre". Espansione anche in Brasile, servita con collegamenti in 10 aeroporti e 9 destinazioni. Anche in questo caso, avendo aumentato i voli tra l'Italia e Lisbona, i viaggiatori diretti in Brasile hanno un maggior numero di opzioni disponibili. "Questo perché abbiamo rinforzato tutto il Nord Italia operando da Roma, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia, Bologna con voli diretti per Porto e Lisbona". I nuovi accordi di codeshare con Alitalia completano l'offerta da e per il Portogallo. Per la business class stanno entrando in vigore tariffe promozionali per incrementare il flusso di viaggiatori. Tap nel 2011 ha avuto un incremento di passeggeri, però il bilancio ha risentito dell'aumento dei costi del petrolio negli ultimi sei mesi, anche se le previsioni parlano comunque di un bilancio finale positivo per la fine dell'anno. O. D’A. A colloquio con 14 GuidaViaggi 12 Dicembre 2011 - n° 1346 Star Alliance sotto lo stesso tetto Rcl investe e rinnova Unico terminal e ordini congiunti di aeromobili D ici Star, dici Malpensa. I vettori dell'alleanza che nel 2012 compie 15 anni fanno quadrato sull'hub mancato. E perseguono l'interesse di avere una casa comune presso lo scalo, cioè un unico terminal, nonché ordini congiunti di aeromobili in un futuro abbastanza prossimo. Andiamo con ordine: di 20 compagnie operanti sul mercato italiano ben 15 sono attive dall'aeroporto varesino. E questo concetto lo si è voluto sottolineare durante l'ultima presentazione a Milano, alla quale Lufthansa si è rivelata assente, quando si è evidenziata l'importanza del traffico da e per l'Italia dei membri di Star. "Diciannove compagnie di 27 totali dell'alleanza sono presenti sul mercato italiano e questa è la dimostrazione dell'importanza del nostro bacino argomenta Luca Graf, presidente del comitato di direzione di Star Alliance in Italia -. I vettori che operano dal Belpaese si dirigono su 34 destinazioni, delle quali nove sono intercontinentali. La presenza è capillare sul territorio, con il 31% delle frequenze settimanali concentrate su Malpensa, il 20% su Fiumicino, l'11% su Venezia e l'8% su Bologna". Ecco che con l'orario invernale 2011-2012 Star servirà 1.377 frequenze settimanali da 16 aeroporti del Belpaese "e in questo contesto Malpensa si conferma l'aeroporto di riferimento con una media di 60 voli al giorno", aggiunge Graf. Fiducia a Mxp La dimostrazione di fiducia nei confronti dell'aeroporto più sofferto d'Italia è un segnale confortante, proprio nel momento della grande fuga verso Linate di diversi vettori europei. Dalle prime indiscrezioni sulla summer 2012, in effetti, trapela il trasloco, o il tentativo di esso con giochi di slot spostati qui e là, tra gli aeroporti milanesi. Alta l'attenzione concentrata su Berlino, che a giugno inaugura il nuovo scalo di Brandeburgo e Lufthansa ha già fatto sapere di intensificare notevolmente i servizi sulla capitale tedesca. Dopo l'ab- rappresentare un ostacolo da definire", spiega Graf. Luca Graf bandono di Air France, anche Klm (in Skyteam, ndr) sembra voler spostarsi su Linate. Intanto Sea prosegue i lavori per la realizzazione della terza ala dello scalo, di cui è già visibile il terzo satellite, e Star Alliance conferma l'interesse di desiderare un terminal dedicato a tutte le sue compagnie. "Sì, è sempre un progetto in discussione e ora con la nuova area si aprono altre opportunità, bisogna tenere conto che i vettori americani hanno esigenze di sicurezza particolari e necessitano di un'area speciale, questo può Shopping di squadra Dalla presenza "under one roof" a Malpensa allo shopping comune il passo è lungo, ma sembra impostato. Nel futuro i membri di Star Alliance, infatti, prospettano l'ordine congiunto di aerei. Dopo l'armonizzazione dei sistemi tariffari, dei programmi di frequent flyer (nonostante continuino a vivere tutti e 20 appassionatamente per 50 milioni di viaggiatori fedeli!), un altro step verso la condivisione degli investimenti per l'alleanza globale si manifesta "nel primo sedile di cabina economica che tre vettori installeranno su 59 aerei", spiega Christopher Korenke, vp commercial di Star Alliance. Le tre compagnie che hanno ordinato lo stesso sedile di classe economica beneficiando di prezzi favorevoli sono Lufthansa, Austrian ed Air China. P.Ba. E’ stata completata la rivitalizzazione di Splendour of the Seas, la seconda gemella di Classe Vision di Royal Caribbean International. “Cinque settimane di drydock, più di 2000 persone al lavoro 24 ore su 24, oltre 400 container di materiale – dichiara Jurgen Bailom, fleet hotel director revitalization (colui che sovrintende tutte le rivitalizzazioni della flotta per la parte relativa alle Hotel operation) - 270 chilometri di tappeti utilizzati, 761 persone di equipaggio (30 in più rispetto all’anno scorso) e 55 milioni di dollari investiti (di cui 35 per la parte hotellerie e 20 per la parte marittima) per rinnovare con tecniche all’avanguardia quella che è stata, e sarà, tra le grandi protagoniste del mondo crocieristico”. Un rinnovamento radicale che ha fatto sì che, pur mantenendo le linee classiche, un’atmosfera familiare e accogliente, Splendour of the Seas si sia impreziosita di servizi innovativi e tecnologia moderna, così da poter offrire alla propria clientela una vacanza migliore e più sicura. Sono stati aggiunti sul sesto ponte 124 balconi e una serie di servizi all’interno delle camere, tra cui televisori con schermo piatto; la rete wi-fi è stata estesa a tutta la nave, oltre a un sistema di ricerca digitale e uno schermo cinematografico all’aperto. Nuovi ristoranti di specialità, 1 campo da golf con 9 buche completamente ristrutturato, il Centrum (sulle navi di Classe Vision) posto proprio al centro della nave e alto 18 metri si propone ora come un sofisticato ambiente in grado di proporre numerose attività diurne e serali. Rappresenta il massimo dell’innovazione tecnologica: ascensori in vetro dotati di pannelli led che fanno da scenografia alle scene aeree. Splendour of the Seas potrà portare in crociera, a partire da aprile 2012 per 6-7-8 notti, migliaia di italiani (la capienza è di 2074 persone) che salperanno da Venezia e Bari con itinerari in Croazia, Grecia e Turchia. A.d.R. Il piano Alidays P er correre in pista non basta avere una Ferrari, ci vuole anche un buon pilota. Davide Catania, amministratore unico di Alidays, prende in prestito dalla Formula Uno la metafora per rendere l’idea che la macchina da sola non basta, così come il web. Si può avere un ottimo strumento tecnologico, ma si deve investire per tenerlo sempre al passo con i tempi. E la tecnologia per Alidays è una scelta importante, visto che il t.o. non si rifà ai cataloghi cartacei, ma al web, appunto, e secondo l’ottica delle adv, che si confermano l’unico canale di vendita (sono 1.600 quelle con cui lavora, ndr). “Crediamo che le adv abbiano bisogno di diversi strumenti - afferma il manager -, e quindi investiamo. Il web del 2002 non è quello del 2010 e non sarà quello del 2013. Prima consentiva di velocizzare le informazioni, oggi trasferisce cono- scenze, domani? ... connetterà intelligenze”. Per Catania è semplice, la partita del web non è quella del nuovo contro il vecchio, o della tecnologia contro le persone, “per noi è esperienza, ambiente dove far passare le nostre conoscenze. Vedo anche delle adv tradizionali che iniziano ad approcciarsi al web, perché lo si deve portare sulla strada dell’amicizia”. Alidays è una azienda che “si autofinanzia con la possibilità di investire” e le sue scelte le ha indirizzate su tre ambiti: tecnologia, prodotto e persone. Nel 2012 si lavorerà sulla rete in termini di grafica, utilizzo e potenziamento dello strumento “per dare alle adv una macchina che sia performante prima, durante e dopo”. L’investimento? “Centinaia di migliaia di euro”, afferma Catania. “Scusate il ritardo” “Scusate il ritardo”. Lo sa- luta così l’ingresso dell'Oriente in programmazione. “Un progetto fino ad oggi non maturo e il merito dell'inizio va alle adv ed allo staff che ha creduto molto nella progettualità della destinazione, per la cui maturità abbiamo atteso che ci fossero dei protagonisti che sposassero la nostra filosofia”. Il manager è soddisfatto del team di quattro persone che seguirà il prodotto. La programmazione è già attiva per gran parte ed è consultabile secondo le logiche del t.o. L’innovazione? “E’ stata quella di creare qualche cosa ad hoc per l’utente finale - spiega Alice Tartara del reparto Oriente -, non è più statico come si pensava prima. Per esempio, per la Cina, oltre ai tour classici, ci sono molte proposte di mini tour di 2-3-4 notti tutte abbinabili tra loro. L’agente può fare un preventivo in autonomia e tailor made”. Superare la staticità è “l’arma vincente che Davide Catania possiamo avere e che vale per tutte le mete proposte”. Il modello è chiaro: mini tour combinabili e “che lascino una flessibilità completa”. Alle adv viene chiesto di strutturare la richiesta di preventivo sul web e qual è l’aspettativa che il cliente ha sulla destinazione. Lo scacco è l’invio da parte delle adv di un programma di viaggio multimediale, tramite il quale il cliente entra in possesso di tutta una serie di informazioni legate al viaggio, che sono inserite dal reparto prodotto, contenuti video e fotografici, mappe, consigli, info geo-referenziate “e in futuro anche altro”, anticipa Catania. Si rafforza il commerciale Fermento sul fronte delle iniziative per il trade: da gennaio inizieranno gli incontri anche sul prodotto Oriente. Il t.o. è attivo anche a livello di comunicazione, supportando le adv sui loro eventi rivolti ai clienti finali, con serate dedicate alla presentazione del prodotto. Intanto il to. investe sulle risorse umane e potenzia la forza commerciale, che passa da 10 a 13 persone. Mentre è in cantiere un restyling della parte grafica e del logo aziendale, con il lancio previsto per la fine dell’anno. Poi ci sarà anche il restyling del sito. S.V. Dalle aziende 12 Dicembre 2011 - n° 1346 GuidaViaggi 15 Welcome apre alla community Cambio di layout in agenzia e un ruolo più attivo sul web per catturare nuova clientela I l concetto di community e la revisione del concept dei punti vendita, "che devono diventare più accattivanti e moderni". Sono le innovazioni previste nel modello di agenzia denominato Welcome 2.0, un progetto illustrato nei giorni scorsi a Milano e che ha visto la partecipazione dei massimi rappresentanti di entrambi gli azionisti: per Alpitour World Daniel John Winteler, a.d. e presidente, per Costa Crociere Gianni Onorato, direttore generale. Un modo per reiterare la convinzione nel progetto di integrazione. “Quando ci siamo uniti con Costa Crociere nel progetto Welcome l'imperativo era migliorare i servizi al cliente, innovare e investire. Questo è il primo passo concreto dell'alleanza", ha esordito Winteler, a cui ha fatto eco l'osservazione di Onorato: “E' stato un investimento ben fatto, ci siamo sposati con la persona giusta. Avevamo sottoscritto degli impegni finanziari di investimento che sono stati rispettati. Siamo entrati in questo business perché pensavamo che fosse un dovere farlo”. I dettagli La provocazione del libro best seller sul futuro dell'agenzia di viaggi - in bianco - che deve ancora essere scritto è stato un modo per mettere la distribuzione di fronte al proprio impegno. Ognuno dovrà fare la propria parte. “Il programma prevede di portare sul web - e sostenere con investimenti - la nostra realtà di agenzie, andandoci a posizionare nei punti di intercetto, creando una community per il consumatore", ha spiegato Giampaolo Vairo, amministratore delegato Welcome Travel. Il cambio di layout d'agenzia coinvolgerà una parte della rete. “E' un progetto modulare - ha aggiunto il manager -. Si parte con il cambio dell'insegna e poi ci si allarga all'interno del punto vendita, rendendolo più emozionale, agendo sull'aspetto dell'accoglienza". L'obiettivo è di vestire con queste caratteristiche un centinaio di agenzie nei prossimi 24 mesi. Ispirazione “Bisogna riportare una dimensione emozionale in agenzia". E' la prima regola che emerge dai risultati di una ricerca che Costa Crociere e Alpitour World hanno commissionato a Nextplora. Gli altri suggerimenti evidenziati invitano a “lasciare alla persona autonomia e libertà. Si tratta poi di scardinare il modello bazar delle agenzie, che nel tempo tendono a diventare dei ripostigli - ha osservato Renata Rizzo, direttore marketing Costa Crociere -. Non bisogna più pensare all'agenzia come luogo d'acquisto, ma come luogo di esperienza dove ci si ispira”. Per la manager il libro sulla nuova era dell’agenzia “abbiamo iniziato a scri- Rendering del nuovo modello di agenzia Welcome verlo con la penna del cliente”. Le aziende che hanno contribuito a interpretare il nuovo modello d’agenzia sono Logotel, il cui direttore generale, Nicola Favini, ha sottolineato la teoria dello swarming: “In pochi mesi mille agenzie sono in grado di interpretare uno stile”, e Crea International, il cui diret- tore strategico, Marco De Carli, ha commentato: “La promessa al cliente è la libertà di viaggiare. L’obiettivo è attrarre nel punto vendita, aprire a nuovi clienti, dare l’idea dell’accessibilità”. Il piano sarà sostenuto da un battage pubblicitario “che dovrà contribuire ad aumentare la notorietà della marca, ad affermare la capacità delle persone di dare consulenza e ad aumentare il traffico nel punto vendita”, come ha sottolineato il direttore marketing Alpitour, Roberto Brescia. Agli affiliati il progetto è stato illustrato il mese scorso in tre appuntamenti che si sono svolti a Roma, Sorrento e a Peschiera del Garda. L.D. Sncf, Milano-Parigi d’interesse per il corporate P iù frequenze, una nuova gamma tariffaria, nuovi servizi. E' quanto propongono le ferrovie francesi, Sncf, sulla tratta tra Milano e Parigi che gestiscono direttamente da qualche giorno, essendo giunta al termine la partnership Artesia che l'azienda d'Oltralpe aveva con Trenitalia. Tre i collegamenti al giorno, sia da Milano che da Parigi. Dal capoluogo lombardo si parte non più dalla stazione centrale ma da Porta Garibaldi: qui tra dicembre e gennaio sarà aperto un punto vendita e di appoggio per i viaggiatori. Da Milano si viaggia alla volta di Torino, Oulx e Bardonecchia, con fermate a Novara e Vercelli per alcuni treni, per raggiungere in Francia le destinazioni di Parigi, Lyon, Chambéry e Modane. Il numero di soste fra l'Italia e Lione è stato aumentato per consentire ai viaggiatori di effettuare l'andata e il ritorno fra queste due mete in giornata. "Una scelta che ci consentirà di aumentare l'appeal nei confronti dei viaggiatori business, che ci aspettiamo possano arrivare ad essere, una volta a regime, il 25% del totale", ha dichiarato Danielle Pappagallo, responsabile commerciale e comunicazione Società Viaggiatori Italia. Obiettivo a regime è arrivare ai 500mila viaggiatori l'anno. Rispetto al passato la gamma tariffaria è stata semplificata, con una scaletta "più graduale", che parte da 25 euro a tratta. Previste durante l'anno offerte mirate per le agenzie e per determinati target. Un sito per il trade Sncf ha scelto quale distributore privilegiato per il trade Rail Europe Italia, che può contare su un rapporto consolidato con oltre 2.500 agenzie di viaggi e tour operator che per prenotare le nuove tratte hanno oggi a loro disposizione, oltre al call center e ai Gds, il nuovo sito raileurope.eu. L'iscrizione al sito da parte delle agenzie è lineare ed agevole: è sufficiente entra- Gli interni dei treni, rinnovati da Christian Lacroix re nella sezione "Richiedi il tuo account", compilare il formulario ed inviare a Rail Europe la licenza d'agenzia. Ricevuta l'abilitazione, l'agenzia può accedere alla propria area riservata ed effettuare le prenotazioni, ricevendo una commissione del 3%. Un nuovo servizio online permette ora anche di rimettere a disposizione i posti ed effettuare il rimborso dei biglietti prenotati (eventuali penali applicate secondo le condizioni tariffarie). Importante novità operativa è, poi, l'attivazione del servizio di e-ticket, che consente di stampare il biglietto direttamente da un qualsiasi computer con una stampante standard. Il cliente finale ha a sua disposizione il sito b2c, tgv-europe.com. Con- sumer e trade "sono due canali per noi molto importanti - ha dichiarato Danielle Pappagallo -. Il b2b dovrebbe rappresentare il 40% delle vendite". A sostegno della nuova offerta Sncf sul mercato italiano è stata lanciata una campagna promozionale sulla stampa, anche trade, sui mezzi pubblici, online, in Lombardia e Piemonte. E.C. Dalle aziende 16 GuidaViaggi 12 Dicembre 2011 - n° 1346 Il tailor made va sul web Nasce Travel Configurator, il progetto che vede il ritorno di Nicos Contos e Giorgio Kindinis N on è una Olta. Non è un tour operator nel senso classico della parola. È una piattaforma web che permette la costruzione di un viaggio tailor made, dando all'utente finale la possibilità di scegliere alloggio e durata del soggiorno per ogni singola tappa dell'itinerario. Si chiama Travel Configurator il nuovo progetto di Nicos Contos e Giorgio Kindinis, che prende vita dopo l'infelice avventura in Bradipo Travel. Energia rinnovabile La sentenza 366/2011 ha attestato il fallimento di Bradipo Travel Designer srl il 12 maggio 2011. Contos e Kindinis, però, erano usciti dal progetto nel dicembre 2009: "Io e Giorgio - racconta l'a.d. di Travel Configurator - non trovando una sintesi con l'azionariato e con la presidenza circa la strategia e lo sviluppo, ab- versificata avevano mostrato la volontà di entrare nel settore travel e la nostra piattaforma rispondeva alle loro esigenze". biamo preferito non partecipare all'aumento di capitale previsto, rassegnare le dimissioni ed uscire definitivamente dal gruppo". Dopo un breve periodo di riflessione, Contos e Kindi- nis si sono ritrovati assieme per lavorare al nuovo progetto, "credendo fortemente nel prodotto tailor made". Da questo presupposto è nato Travel Configurator, che vede la figura degli im- prenditori Hakan e Gokhan Baykam come soggetti finanziari: "Hanno proprietà e capitali - spiega il manager - allocati nel settore delle energie rinnovabili. Mediante una strategia di- Come funziona Nella piattaforma di Travel Configurator è presente uno spazio dedicato alla ricerca, dove l'utente può digitare una destinazione, la durata del viaggio e il budget a disposizione. Per ogni proposta di viaggio si possono visualizzare le singole tappe e modificare l'itinerario, sia in termini di pernottamenti che di accomodation. "Vogliamo dare al cliente la possibilità di creare il proprio itinerario: in questo modo si accorciano i tempi di preparazione di un prodotto tailor made". La società, inoltre, ha anche un canale offline dove vengono gestite le persone che non vogliono comprare sulla piattaforma: "Sono circa 200 - afferma Contos - i clienti all'anno che comprano offline con un importo medio pratica di 3mila euro. Per quanto riguarda la parte web, invece, ci aspettiamo un importo medio inferiore, ma un numero maggiore di viaggi acquistati". In questa prima release, le destinazioni presenti sono l'Africa, gli Stati Uniti e l'India, ma sono pronti il Sud-Est asiatico, l'Australia e a breve anche l'America del Sud. Gli obiettivi Il progetto si propone di raggiungere il pareggio di bilancio verso la fine del 2012, per poi tentare di esportare la piattaforma anche nei mercati europei, "come l'Inghilterra", afferma l'a.d. Più incerto il futuro per quanto riguarda le agenzie: attualmente l'operatore non è venduto in adv e i manager stanno valutando se questa sia una strada percorribile. G.F. La Germania verso il 2012 N on nasconde la realtà Rijkert Kettelhake, delegato per l'Italia dell'Ente nazionale germanico per il Turismo, quando parla di un periodo difficile per la sua destinazione. "Il 2009, per tanti l'anno della grande crisi, si era chiuso con un incremento dei pernottamenti italiani dell'1%, trend positivo proseguito nel 2010 con il +6,8% - spiega -. La tendenza si è invertita a dicembre, quando abbiamo accusato un calo dell'11%, ed è proseguita nel corso del 2011, tanto che oggi siamo in flessione del 2%". L'inversione di rotta trova certamente una spiegazione nella crisi generale dell'economia: "Gli italiani spendono meno per le vacanze, in viaggi più brevi e più vicini, addirittura abbiamo notato escursioni in giornata dal Nord Italia - e dunque senza pernottamenti - per andare a visitare i mercatini di Natale, prodotto impor- tantissimo per noi". Ma un duro colpo è stato assestato, spiega il direttore, "dal cambiamento di politica del ministero dell'Istruzione, che all'inizio dell'anno ha deciso di non sostenere come prima le spese degli insegnanti per le gite scolastiche, proprio in mesi importanti per noi". Anche se, spiega Kettelhake, la Germania sta diventando destinazione per tutto l'anno per gli italiani. La flessione si sente ad esempio a Berlino, che concentra comunque il 20% di tutti i pernottamenti in Germania (e dove gli italiani, pur perdendo il primato, rimangono secondi dopo i britannici). "La capitale è amata e visitata soprattutto dai giovani, per questo vogliamo utilizzarla come trampolino di lancio per presentare loro il resto del Paese". I temi marketing E' ormai consuetudine per l'Ente tedesco focalizzare la propria promozione intorno a precisi temi marketing. Nel 2012 si punta soprattutto sul turismo del vino e sulla Germania del Nord. "Nel primo caso si tratta davvero di combinare la visita alle regioni produttrici con attività dinamiche, all'aria aperta, nella natura e nel benessere, secondo un concetto di vacanza slow sempre più caro anche agli italiani", spiega il direttore. In Germania sono tredici le regioni vinicole, sulle rive dei grandi fiumi come il Reno, la Mosella, l'Elba e il Meno, sulle alture della Foresta Nera attorno a Friburgo, in Franconia o nel Palatinato. "Visto poi che molti italiani visitano il Paese più volte, vogliamo proporre loro la regione del Nord, Amburgo, Brema, Lubecca, le città anseatiche. Una proposta che intendiamo combinare con quella dei Bio Hotel, un consorzio di strutture indipendenti (presente anche in Austria e Svizzera, ndr) rea- lizzati e gestiti nel pieno rispetto dell'ambiente e del risparmio energetico, con prodotti a km zero". Spesso di piccole dimensioni, e dunque difficili da proporre al trade che cerca contingenti di camere più alti, "ma il nostro lavoro sarà quello di individuare insieme quali strutture vadano bene per il mercato italiano". Scenario aereo L'anno prossimo i riflettori sono puntati sul nuovo aeroporto intercontinentale di Berlino Brandeburgo, sul quale aprirà scenari interessanti non solo l'entrata del padrone di casa airberlin in oneworld (specie sul long haul, per il quale finora i berlinesi erano costretti a fare scalo altrove), ma anche il massiccio investimento di Lufthansa, anche e soprattutto dall'Italia: i voli diretti opereranno da Milano, Bologna, Roma e Catania, "quest'ultima importante per noi per il traffico dal Sud - Lubecca spiega Kettelhake, ottimista anche su un altro fronte - . Ci sarà competizione anche a livello tariffario, e soprat- tutto Berlino sarà strategica come gate per la Germania del Nord, oltre che per l'Europa dell'Est". M.T. Dalle aziende 12 Dicembre 2011 - n° 1346 GuidaViaggi 17 Itermar: Per i 30 anni Diamante concretizzare tre viaggi evento è difficile Protagonista la Russia, proposta anche low budget di Emanuela Comelli I l Diamante non è solo Africa. Ci tiene a sottolinearlo Chiara Coslovich, responsabile per l'operatore del consorzio Quality Group di Russia e Europa centrorientale. "Il 20% del fatturato viene da queste destinazioni", mete che saranno visitate in occasione dei tre viaggi evento, a date fisse, che Il Diamante proporrà nel 2012 per festeggiare i suoi 30 anni di attività, e che saranno pubblicati solo online. Il primo itinerario "La via dell'Ambra", di 16 giorni, prevede una partenza garantita il 31 maggio 2012. Dall'Italia si raggiunge in volo Berlino, dove è previsto il trasferimento per Rezpin, città di partenza del Treno dell'Ambra. Germania, Polonia, Repubbliche Baltiche, San Pietroburgo, Bielorussia le mete toccate. La se- Chiara Coslovich conda proposta è una vera e propria spedizione in Eurasia: "Da Pechino a San Pietroburgo", che si svolge dal 22 luglio al 16 agosto utilizzando aereo, treno e nave. Si vola dall'Italia a Pechino, dove è previsto un soggiorno di tre giorni, dopo il quale ci si trasferisce sul treno Berlino e il mercato italiano Il Diamante ha scelto Berlino per la presentazione dei viaggi evento: proprio dalla capitale tedesca, infatti, parte uno dei tre itinerari speciali. "La città intende rafforzare gli sforzi per vivacizzare il turismo dall'Italia, che quest'anno ha segnato una battuta d'arresto - ha dichiarato Chiara Coslovich -. Il nostro mercato, terzo per la città dopo quello interno e quello britannico, da gennaio ad agosto registrava un calo dell'8,2% in termini di arrivi, pari a 183mila 254, e dell'11,2% in termini di pernottamenti, fermatisi a 544mila 912". per Erlian, dove si cambia mezzo salendo a bordo del Transiberian Express per passare in Mongolia e poi in Russia, fino a Mosca, da dove ci si imbarca sulla Volga Dream, hotel galleggiante di lusso che porterà i suoi ospiti fino a San Pietroburgo. Infine, si svolge sempre a bordo della Volga Dream la "Crociera da Astrakhan a Mosca", dal 3 al 18 ottobre 2012, partenza garantita con accompagnatore italiano per minimo 10 partecipanti. Offerta per tutti Protagonista dei viaggi evento è, dunque, la Russia, che nel 2011 ha vissuto in casa Diamante un anno positivo. Chiara Coslovich rileva un "grosso aumento dei tour da catalogo. In agosto - spiega la manager - abbiamo raddoppiato le partenze, con due gruppi per ciascuna data". L'anno dovrebbe chiudersi per l'operatore con 3mila persone sulla destinazione, per un fatturato (pari al 15% di quello totale del t.o.) di 4-4,5 milioni di euro. "Sono andate molto bene anche le Repubbliche Baltiche e, nell'Europa orientale, si è messa in grande evidenza la Bulgaria". Guardando al 2012 la Russia assumerà maggiormente una connotazione di meta per tutti, con proposte adatte anche ad un target giovane o che comunque viaggia con maggiore attenzione al prezzo. Da segnalare la possibilità di un soggiorno di 3 notti a Mosca e altrettante a San Pietroburgo ad un prezzo interessante, ma anche la novità del Russia Express, 9 giorni a tariffe concorrenziali, con sistemazioni 3 e 4 stelle, per un prodotto che propone sì sistemazioni di categoria inferiore, "ma che privilegia le visite", afferma la responsabile prodotto. Un'offerta questa che va ad aggiungersi alle proposte più tradizionali del t.o, ai viaggi in treno e alle soluzioni per la clientela più esigente. E.C. P er l'inverno Itermar ha eliminato la programmazione Individuali neve "poiché già da qualche anno, soprattutto sulla neve, internet ha dato la possibilità a molte famiglie di prenotarsi direttamente le strutture - spiega Renata Salvadori, commerciale dell'operatore -. Un tempo i tour operator avevano la disponibilità di posti in molte strutture di montagna, ma oggi le stesse disponibilità vengono date anche sul web". In merito alle vendite per la stagione fredda, la manager rileva che, a fronte delle molte offerte per gruppi di studenti 2012, "i gruppi poi difficilmente si concretizzano". Anche gli adulti non raggiungono i numeri di partecipanti di anni fa, così che "alcune agenzie decidono di partire con poche persone, venti/trenta, altre invece preferiscono non partire con numeri poco significativi". Il prodotto neve non vede richieste per Capodanno e per le festività in generale, mentre il numero dei gruppi per i mercatini di Natale è in linea con quello dello scorso anno, "ma almeno per queste particolari destinazioni i soggiorni sono più lunghi (2/3 notti), portando maggiori presenze". Sul fronte mercatini la meta più richiesta è il Trentino, mentre per la neve è tutto il Trentino Alto Adige ad essere gettonato. "Per quanto riguarda i gruppi di adulti, al momento vanno per la maggiore le destinazioni europee scelte per il Capodanno, mentre per quelli di studenti, le mostre e gli eventi in Italia stanno trainando i viaggi delle scuole nel nostro Paese". Il turismo della Terza Età vede un cambiamento nelle richieste: "Viaggi di lungo raggio, crociere e destinazioni culturali si stanno affiancando alle classiche località mare italiane". Nel 2012, nell'ambito della programmazione gruppi, la novità principale è legata alla presenza, sul manuale, dei soggiorni studio all'estero incentivati dalla Comunità europea, prodotto "che registra ottimi risultati. E’ un segmento in crescita, con numero elevato di presenze e servizi confermati". Il 2011 si chiude per Itermar con un leggero calo rispetto al 2010, "giustificabile dal "black out" di molte regioni italiane a causa della mancanza di gite scolastiche, ed alla scelta aziendale di uscire con un unico catalogo Individuali per agenzie, senza stampare copie per i clienti", spiega Salvadori. Tale decisione "ci ha permesso di instaurare rapporti di partnership più solidi con diversi agenti. Rispetto agli anni scorsi, molte agenzie hanno aumentato il loro numero di pratiche, appoggiando in pieno la nostra strategia". E.C. Costa Edutainment, progetti in rete U n sistema sempre più integrato, al suo interno, con il territorio, in rete, con un portale tutto nuovo. E' la realtà di Costa Edutainment che, in occasione di un recente weekend con la stampa, ha messo a fuoco le linee strategiche della sua azione: innovazione, marketing, verso i clienti e verso il territorio, attenzione ai social media. Innovare significa offrire ai visitatori sempre un nuovo motivo per tornare, e per sfruttare il biglietto AcquarioVillage che ha durata di un anno. Dalla metà di novembre il terzo piano del Galata Museo del Mare è interamente destinato a raccontare l'emi- grazione italiana via mare e l'immigrazione straniera. Dopo la prima parte - la mostra "La Merica!", inaugurata nel 2008, dedicata ai viaggi dell'emigrazione italiana negli Stati Uniti - il Galata prosegue il viaggio presentando un'esposizione permanente e dinamica che racconta in 1200 metri quadrati ed oltre 40 postazioni multimediali, molte delle quali interattive, come le migrazioni hanno segnato e segnino la società italiana. L'ultima sezione è dedicata all'immigrazione in Italia. In progetto vi è anche il rinnovamento degli altri piani del museo. Sempre in termini di miglioramenti, oltre a ricordare i lavori che interessano pro- prio in questo periodo l'entrata dell'Acquario, Carla Sibilla, direttore generale Costa Edutainment, ha sottolineato come si sia già al lavoro per "preparare la struttura dell'Acquario all'arrivo della nuova vasca dei delfini nel 2013". Tutte le novità del prossimo anno, dunque, saranno in funzione del 2013, un anno che la manager definisce "importante", un anno che vedrà anche una maggiore integrazione tra le strutture genovesi e quelle che la società gestisce fuori città. Progetto che non potrà che "fare bene" al sistema nel suo complesso e alle singole realtà in particolare, come si evince dai numeri che in conferenza stampa sono stati forniti relativamente all'area del Porto Antico: La Città dei bambini, gestita da Costa Edutainment dal 2003 (per cui è allo studio un progetto di rinnovamento, ndr), è passata nei primi tre anni da 70mila a 160 mila visitatori l'anno, mentre "proponendo dal 2004 la biosfera integrata i biglietti staccati sono passati da 25mila a 160mila", afferma ancora Sibilla. Interessante anche il dato relativo al Galata: il 50,2% dei visitatori del museo (150mila l'anno circa) sono generati dall'Acquario, tramite biglietti congiunti. Integrazione, questa volta virtuale, è quella che è stata realizzata sul web con la creazione di AcquarioVillage.it, social hub il cui obiettivo è offrire uno strumento di aggregazione di tutti i flussi di conversazione che avvengono in ogni istante in rete, in particolare sui social network come Facebook, Twitter, Flickr e YouTube. AcquarioVillage.it ospita tutti i contenuti di taglio "social" di Costa Edutainment, oltre a news, eventi, promozioni speciali e soprattutto aneddoti e curiosità. Uno spazio virtuale che fornisce un mondo di informazioni da leggere e materiale fotografico da guardare e scaricare. Da agosto ha registrato 140mila accessi. Da poco, poi, è stata lanciata l’applicazione per iPhone, iPad e iPod Touch dell’Acquario, la prima in Italia dedicata nel settore degli acquari Galata Museo del Mare e delle strutture museali. Si tratta di un supporto audio e video a integrazione della visita alla struttura. E.C. Provati per voi 18 GuidaViaggi 12 Dicembre 2011 - n° 1346 Panama Una cultura “in prestito” Melting pot di tanti retaggi, il Paese offre lo spettacolo di una natura selvaggia; il tour per incontrare una tribù indigena di Giovanni Ferrario D “mariposario” – la casa delle farfalle – e il serpentario. Una delle maggiori attrattive, però, è la teleferica che percorre la foresta pluviale e che raggiunge i 118 metri di altezza: da lì si può ammirare una splendida vista a 360 gradi. opo aver visitato Panama per quattro giorni, rimangono nella testa e nel cuore sensazioni contrastanti. Da una parte lo spettacolo della natura selvaggia che ti assale già nelle vicinanze della capitale, dall’altra l’idea di aver conosciuto una nazione incapace di crearsi una propria cultura perché stretta nella morsa delle occupazioni spagnole e americane. Dalla valuta – il dollaro – al baseball, dal cibo alla musica: tutto sembra preso in prestito da un’altra civiltà e solo il sorriso e le tradizioni degli indigeni locali può raccontare la vera storia di questo Paese. Il Casco Viejo e i grattacieli La storia della capitale è associata al nome di Henry Morgan: nel 1671 il bucaniere, assieme ad altri 1.400 pirati, saccheggiò Panama per poi darle fuoco prima di ripartire verso altre conquiste. Due anni più tardi la popolazione tornò a ricostruire la città 8 km più a Sud-Est, in modo da essere più protetta: questa area è attualmente conosciuta come Casco Viejo – in italiano “vecchio quartiere” – e nel 2003 l’Unesco l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Punto di partenza di ogni visita è Plaza de la Indipendencia, dominata dalla Catedral Metropolitana, splendido esempio di arte coloniale e fiancheggiata da due campanili di un bianco abbagliante. Immancabili nella visita sono anche il Teatro Nacional, Plaza Bolivar e Plaza de la Francia, che si affaccia sul mare: da questo punto si vedono gli sguardi delle donne locali che vendono le “molas” – colorati abiti tipici della cultura kuna – e, soprattutto, si scorge lo skyline della “nuova” Panama, quella colma di grattacieli (sono ben dieci quelli in costruzione dal 2008) e hotel di lusso, che trovano la loro massima rappresentazione nel quartiere El Cangrejo, cuore commerciale della capitale. Gli indios della comunità Embera Nel primo giorno lontano Il fiume Chagres si immette nel Canale di Panama Donne della tribù dei Parara Puru in un ballo tipico Veduta dal mare di Boca Town Le chiuse di Miraflores del Canale di Panama dalla capitale, il tour ci ha condotto alla visita della tribù Embera dei Parara Puru. Per raggiungere la comunità occorre fare una breve traversata in piroga del Chagres, il fiume più importante della nazione: con un po’ di fortuna si possono intravvedere anche coccodrilli e tartarughe, i principali abitanti di questo corso d’acqua. Arrivati al villaggio veniamo accolti dalle note musicali della canzone di benvenuto, suonata con antichi strumenti ricavati da tronchi e gusci di tartaruga. La vita della tribù è basata su pesca, caccia e agricoltura, ma in passato la popolazione ha vissuto anni difficili: infatti, dopo il 1984, anno in cui è stato istituito il parco nazionale del Chagres, per i Parara Puru non è più stato possibile coltivare campi e procurarsi cibo. Con l’apertura al turismo (avvenuta pochi anni fa) la tribù ha finalmente trovato la sua prima fonte di sostentamento: per accedere al villaggio, infatti, il turista deve pagare l’ingresso e le donne creano e vendono oggetti d’artigianato – come collane, statuette e vasetti – ai visitatori. Bocas del toro, dalla leggenda il suo nome La leggenda vuole che questo arcipelago si chiami così perché quando sbarcarono i conquistadores spagnoli per colonizzare l’isola, trova- rono nei boschi i guerrieri “Boca Toro”, che riuscirono a metterli in fuga. Storie a parte, la regione è uno dei posti più frequentati dai turisti, che nei mesi di alta stagione affollano Isla Colon, punto di riferimento anche per esplorare le oltre 240 isolette che formano l’arcipelago: basta prendere un taxi marino e si può visitare la splendida Bocas del Drago, la laguna dei delfini e il parco marino di Isla Bastimentos – la seconda in ordine di grandezza dell’arcipelago – dove depongono le uova sette specie di tartarughe differenti. Inoltre, tutti gli hotel e i ristoranti di Bocas Town sono costruiti su palafitte in legno e hanno il molo privato per accogliere i turisti che arrivano dal mare: di sera questo litorale assomiglia ad un antico rifugio per i galeoni dei pirati. Il panorama di Gamboa Gamboa è una piccola cittadina a circa 30 km da Panama. Su una piccola collina del paese sorge il Gamboa Rainforest Resort, un complesso alberghiero costato 30 milioni di dollari che offre un panorama da cartolina, con il fiume Chagres che prima si perde nel cuore della foresta e poi si immette nel canale. La struttura offre una serie di attività naturalistiche come l’escursione all’isola delle scimmie, la visita al La strada degli oceani Tra tutte le bellezze che offre questa nazione, non è certo un caso che il posto più visitato di Panama siano le chiuse di Miraflores, principale attrazione del canale. Estese per oltre 1,7 chilometri, queste costruzioni sono così imponenti che ci si sente una goccia nel mare vedendo passare le interminabili navi da crociera e super petroliere. Sembra quasi ridicolo pensarlo, ma questa opera di grandiosa ingegneria è stata completata quasi cento anni fa, nel 1914. Il canale è lungo ben 80 chilometri con 3 chiuse – oltre a quelle di Miraflores ci sono quelle di Pedro Miguel sul Pacifico e quelle di Gatùn sull’Atlantico – e ogni anno viene attraversato da circa 14mila imbarcazioni. Il costo che le navi pagano viene calcolato in base alle tonnellate e, tanto per avere un’idea, il pedaggio più costoso è stato effettuato il 16 maggio 2008 dalla nave da crociera Disney Magic, che ha pagato 331.200 dollari. Il pedaggio meno costoso, invece, è stato pagato da un avventuriero americano Richard Halliburton, che ha attraversato il canale a nuoto nel 1928 sborsando 36 centesimi. Si potrebbe continuare a elencare dati – ad esempio, per ogni nave che passa vengono immessi nell’oceano ben 195 milioni di litri d’acqua dolce – e sono già in atto i lavori per l’ampliamento del canale: a seguito di un referendum approvato nel 2006, verranno aperte delle nuove chiuse che permetteranno anche alle navi di ultima generazione – le cosiddette post Panamax – di passare per lo stretto. I lavori costeranno 5,25 miliardi di dollari e si completeranno nel 2014, a cento anni esatti dalla sua inaugurazione. Provati per voi 12 Dicembre 2011 - n° 1346 GuidaViaggi 19 Bahrain L’oro nero veicolo di sviluppo Due torri a triangolo il grattacielo-simbolo di Paolo Stefanato I l Bahrain, regnoisola del Golfo Persico, s'identifica con la sua capitale, Manama, una metropoli "leggera" da 160mila abitanti. E' una città orgogliosa delle sue origini antichissime, che datano dal 6.000 avanti Cristo, e adagiata sulla propria ricchezza petrolifera. Ricchezza che si esprime visibilmente soprattutto nell'architettura, ormai tipica dei Paesi del Golfo, fatta degli esercizi stilistici di progettisti di tutto il mondo. Qui il grattacielo-simbolo è formato da due torri a triangolo, acuminate in punta, che sorgono una vicina all'altra, collegate dall'installazione di gigantesche pale eoliche pronte a catturare il vento convogliato nell'intercapedine. Altri edifici originali sono due palazzi di vetro a forma di coda di clavicembalo e un enorme parallelepipedo rettangolare "sospeso" a pochi metri da terra. Manama offre anche un sito archeologico interessante, Qal'at Aò-Bahrain, dove sorge un forte in pietra rimodellato a più riprese a partire dal 2.800 avanti Cristo. Oggi è uno spettacolare rudere in buona parte ricostruito, affacciato al mare. Delle popolazioni dell'isola porta testimonianza il museo nazionale, dove sono raccolti reperti risalenti alle origini degli insediamenti umani, insieme alla ricostruzione di scene della vita quotidiana tradizionale e a pezzi d'arte moderna e contemporanea. Un altro museo è dedicato al Corano, il testo sacro del mondo islamico, del quale sono esposte decine di preziose edizioni provenienti da molti Paesi, alcune di grande rilievo artistico: i primi esemplari risalgono al 700 dopo Cristo. Monumentale la moschea di Al Fateh, costruzione recente ma, come ogni luogo di culto, con forti radici nella tradizione; degno di nota anche il grande palazzo dei congressi, che permette alla città di candidarsi a ospitare eventi affollati e di alto livello. Vivace, variopinto, traboccante il suq, mercato levantino dove dominano le essenze, le spezie, i gioielli. Affascina la città vecchia, intrico di vicoli sulle cui mura di calce rimbalzano luminosi i raggi del sole. Alcune case sono state restaurate, in questi anni, Ventoteso, un atelier di viaggi U na meta raccolta e insolita come il Bahrain merita una visita di conoscenza. E' quello che propone Ventoteso, l'atelier di viaggi di Mara Armanini, tour operator di nicchia e di qualità. Un week end lungo, dal venerdì al lunedì, permette un tuffo in un mondo arabo moderno, dotato di strutture ricettive di ottimo livello. La proposta di Ventoteso si basa sul volo di Gulf Air da Malpensa (5 ore e mezza di volo) e sull'ospitalità per due notti al Gulf Hotel, struttura a cinque stelle, in camera deluxe e con prima colazione internazionale. Il tour operator Ventoteso è nato cinque anni fa dall'esperienza che Mara Armanini negli anni aveva acquisito lavorando per operatori turistici in Italia e in Germania. Ha creato il suo studio con il preciso impegno di occuparsi personalmente dei clienti, di dare un servizio "sartoriale", cioè su misura, di non offrire mai nulla (destinazioni, alberghi, voli) di non personalmente sperimenta- Manama, la moschea to. Oggi Ventoteso ha qualche migliaio di clienti, di turismo e d'affari, e i risultati, in questo 2011 di crisi, sono "soddisfacenti", grazie anche al livello alto a cui si rivolge. L'offerta di Ventoteso è ricca soprattutto là dove non c'è turismo di massa. Molte le specializzazioni, dai Paesi del Sud America (Brasile escluso), all'Asia, alla Siberia, ad Australia, Nuova Zelanda e Polinesia, all'Africa australe e a quella nera. Mara Armanini sintetizza così la sua filosofia aziendale: "Non pubblico cataloghi: costruisco l'offerta sulla base delle richieste del cliente. Ogni nuovo cliente deve sottoporsi a una mia intervista: perché solo conoscendolo posso dargli quello che gli è più adatto. Per un cliente in viaggio sono sempre a disposizione, giorno e notte. Vendo solo ciò che conosco personalmente: non vendo l'Alaska, per esempio, perché non ci sono mai stata. I gruppi, se mi viene richiesto, li accompagno personalmente. Visito tutte le fiere del mondo (prossimamente sarò a Manado, in Indonesia), dove sono scrupolosamente presente a tutti gli incontri e i seminari in calendario. Faccio preventivi dettagliati, con il prezzo del volo bloccato per la durata dell'offerta". Ventoteso è attiva anche nel turismo congressuale e nei viaggi incentive. P.S. anche con coraggiosi innesti di architettura contemporanea: sono sedi di centri culturali, biblioteche, piccoli musei, come quello fotografico dedicato alla ricerca delle perle, della quale Jacques Cartier fu uno dei protagonisti più illustri. Nei dintorni di Manama sorge il celebre circuito di Formula uno, che più volte all'anno attira l'attenzione del pubblico di tutto il mondo, mentre il Royal golf offre la rara emozione di inseguire le buche tra fasci di tubazioni del gas e pozzi di petrolio. Il confine con l'Arabia Saudita è caratterizzato da una gigantesca torre panoramica dalla quale si domina il paesaggio. Il confine è anche l'esempio di come la I grattacieli uniti dalle pale eoliche ricchezza, se usata intelligentemente, si può trasformare in infrastrutture: il Bahrain, che è un'isola, è collegato all'Arabia Saudita per mezzo di due ponti che appoggiano, a metà, su un isolotto artificiale. Speciale 20 GuidaViaggi 12 Dicembre 2011 - n° 1346 Capodanno-Inverno Feste a rilento nelle agenzie Il contesto di incertezza generale pesa sulle scelte dei clienti. Ma qualcosa si muove, a sorpresa, per il nuovo anno di Emanuela Comelli L a crisi economica, le Borse, i mercati, le notizie dalla sponda opposta del Mediterraneo. C’è un po’ di tutto nelle parole dei network che abbiamo interpellato per spiegare perché l’inverno 2011/2012, e le festività in particolare che ne sono il primo assaggio, non stanno registrando risultati positivi. “Le vendite sull’inverno registrano un trend negativo rispetto allo stesso dato dell’anno precedente. Ad oggi infatti il prenotato di periodo da settembre a novembre registra un –13% - fa sapere Manuela Marazzini, responsabile marketing Le Marmotte -. Sul partito il dato è buono sulle vendite di Sant’Ambrogio e sulla settimana dell’Epifania, che registrano un fatturato presso- chiave di lettura”, come ci spiega Andrea Moscardini, direttore commerciale e marketing: “Molto bene le vendite del prodotto “tailor made” e un rallentamento del classico pacchetto Itc, soprattutto influenzato dalla destinazione Egitto”. ché pari, mentre soffre molto il Natale e ancor di più il Capodanno, con risultati nettamente inferiori al 2010”. In casa Bluvacanze il Capodanno cala leggermente, c’è maggiore attenzione sull’Epifania, “mentre Natale sembra essere la settimana più in ritardo, e forse maggiormente in crisi”. La stagione invernale, per il network, “risente principalmente del minor volume di vendita sull’Egitto e di una forte attenzione del cliente verso la variabile prezzo”. Pacchetti e tailor made a doppia velocità Epifania, Capodanno e Natale: è questo il podio in termini di periodo più richiesto in casa Frigerio Viaggi Network, mentre Natale è, di contro, una “sorpresa” per SeaNet, che vede richieste per questo periodo inferiori al Capodanno ma superiori all’Epifania. Anche questa realtà, come osserva Andrea Pesenti, direttore commerciale, rileva “vendite a rilento”. Un rallentamento che Gian Luca Martinotti, direttore prodotto di One! Travel Network quantifica in un -40% di venduto (al 23 novembre, ndr) per le festività. “La fa da padrone il Capodanno – aggiunge Bruno Sottini, responsabile vendite del Gruppo Bravo Net e HPVacanze -, anche se i volumi di vendita sono da considerarsi del tutto provvisori”. E San Silvestro, con l’Epifania, spicca per richieste anche in casa Welcome Travel, dove l’andamento delle feste registra “una duplice Crociere in movimento Le feste ferme, o quasi, dunque, ma a sorpresa qualcosa si muove per il nuovo anno. “Fortunatamente si è venduto per i primi sei mesi del 2012 – afferma Martinotti – e ci sono già parecchie richieste per l’estate. In realtà è una contraddizione, ma questo conferma la tendenza a tagliare le vacanze intermedie, per concentrarsi sul viaggio e sulla imprescindibile vacanza annuale”. Il manager evidenzia per il nuovo anno richieste per svariati prodotti, dal lungo al medio raggio, dagli Stati Uniti al Marocco, dall’Egitto all’Oriente, cliente ad acquistare i singoli servizi, “e qui entriamo nel tema del depackaging”. Crociere in primo piano nel 2012 anche de LeMarmotte, “prodotto caratterizzato da un fortissimo prenota prima”, afferma Manuela Marazzini, che evidenzia interesse anche per i viaggi culturali. “Sulla montagna così come sulla vacanza mare 2012, le richieste sono ancora esigue. Saranno prenotazioni - aggiunge la manager - su cui peserà molto il sottodata”. Ancora viaggi per mare protagonisti per Welcome Travel Group, le cui agenzie “si confermano in assoluto specialiste nel segmento crociere e dei viaggi Premium – ci dice Moscardini e questo ci consente, già oggi, di registrare volumi importanti per tutti i primi mesi del prossimo anno”. “Abbiamo eventi e gruppi storici già programmati e confermati sui primi 3 mesi dell'anno – conclude Paola mentre da Bluvacanze ci segnalano che “sul 2012 l’unico segmento che tiene e in certi casi cresce è la crocieristica”, come pure aumenta la propensione del Frigerio, responsabile programmazione del gruppo -. Gli individuali si muoveranno nelle prossime settimane, passata la frenesia dell'altissima stagione”. Speciale 12 Dicembre 2011 - n° 1346 GuidaViaggi Capodanno-Inverno Destinazioni, l’Egitto manca all’appello Vincenti sole e mari lontani, città europee e montagna I l podio delle mete delle feste è cambiato. A pesare sono soprattutto i nuovi episodi di violenza in Egitto, “che certo non aiutano la ripresa, che a fatica si stava accennando nei mesi passati”, una ripresa che “si auspicava soprattutto in occasione delle festività natalizie”, afferma Marazzini di LeMarmotte. Il network osserva che continua l’interesse per le crociere, “richiesti anche Kenya e Zanzibar, mentre risultano spesso troppo cari i Caraibi, tra i quali cresce la voglia di Cu- ba”. Capitolo a parte per i viaggi culturali “che suscitano l’interesse dei clienti, soprattutto di quella fascia di clientela che si ritiene viaggiatore e che mantiene una buona capacità di spesa: Uzbekistan, Giordania, Marocco tra le mete richieste”. Mare lungo raggio, con Maldive e le altre isole dell’Oceano Indiano e i Caraibi, unitamente alle crociere sono tra i desiderata dei clienti Welcome. Anche qui manca all’appello l’Egitto, assente anche in casa One! Travel Network. “Potremmo dire che per le feste 21 Prodotto completo più d’appeal S Port Louis, Mauritius 2011/12 vanno per la maggiore Lapponia, Maldive, Capitali europee e Turchia, mentre si sta riprendendo Arrivare al cliente finale Le vendite languono e a maggior ragione i network si stanno impegnando con promozioni per stimolare il mercato. Tra le iniziative del gruppo Bravo Net e HPVacanze le partenze inserite nel volantone, “caratterizzato da una selezione di prodotti a forte marginalità per le agenzie, gestiti dal nostro booking centralizzato che controlla un blocco posti di notevole importanza, caratterizzato da una molteplicità di date ed aeroporti per ciascun mese di partenza – spiega Sottini -. Sono state inoltre negoziate con i maggiori partner commerciali, varie iniziative spot, volte a sensibilizzare le vendite con premi economici per l’agenzia di viaggi e benefit o premi per i banconisti meritevoli”. Campagne mirate con gli operatori partner sono state messe in campo da SeaNet, Welcome Travel e Bluvacanze, mentre Frigerio “per dare una spinta alle vendite natalizie” ha lanciato nella propria rete le Gift Card Frigerio Viaggi Network. Marazzini de LeMarmotte evidenzia come le campagne realizzate siano state impostate “al fine di erogare più che sconti, benefit ai clienti che prenotano in questo periodo: dalla formula élite, al set di valigie, fino alla bevande incluse in crociera”. La manager osserva, però, che ora l’obiettivo è primariamente un altro: “Trovare il modo di arrivare al cliente, informandolo delle opportunità che offriamo, recuperando mercato, magari inserendosi in nicchie che esulano dalla tradizionale vacanza”. In chiusura le riflessioni di Agatino Falco, One! Travel Network, che, guardando al nuovo anno, non ha per ora messo in atto campagne promozionali. “Non sono ancora state definite le programmazioni 2012, quelle per l’estate – spiega -. In questo dovremmo imparare dai mercati esteri: uscire ad ottobre con i prodotti validi un anno, che includano l’inverno, le festività, la primavera con i ponti, e già l’estate dell’anno successivo. Così riusciremmo a dare corpo ad una grande massa di vendite, … forse”. Una controindicazione: “Che la clientela non faccia shopping da chi propone prezzi minori, avendo tutto il tempo per fare le lunghe e impegnative verifiche, togliendo così quelle poche risorse che rimangono al settore distributivo”. E.C. bene il Messico”, fa sapere Agatino Falco, direttore commerciale della rete. Elevate vendite per le crociere, Kenya e Cuba top seller lungo raggio, short break nelle capitali e mete legate ai mercatini di Natale in aumento. Questa la fotografia di Bluvacanze, simile a quella di Frigerio Viaggi Network, che rileva, tra i prodotti più richiesti, weekend nelle città d’arte in Italia e in Europa, la montagna e le mete “calde”, dall’Oceano Indiano ai Caraibi. Voglia di sole e mare anche per chi entra nelle agenzie di viaggi Bravo Net e HPVacanze. Bruno Sottini parla di Oceano Indiano, “con maggiore focus su Mauritius e Zanzibar, che presentano degli incrementi di volume significativi. Bene anche Santo Domingo, Madagascar e Capo Verde”. Valori pressoché paritetici allo scorso anno per le isole Canarie, “grazie - spiega il responsabile vendite della rete - anche ad iniziative mirate di prodotto”. E.C. empre più spesso in agenzia, per il prodotto montagna, viene confezionata un’offerta completa, comprensiva di trattamenti benessere, scuola sci, skipass, allo scopo di invogliare i clienti, rendere appetibili le proposte e tenere sotto controllo il budget. Un approccio che si osserva anche per altre tipologie di proposte. “La vendita dei cosiddetti prodotti o servizi ancillary serve principalmente a differenziare il pacchetto da quello dei concorrenti”, evidenziano da Bluvacanze, rilevando che si tratta di un fenomeno “necessario per cercare di dare nuova linfa al prodotto e provare a mantenere concorrenziali i prezzi "base" al cliente, invogliandolo con prodotti collaterali che personalizzano la proposta e giustificano in maniera trasparente l'aumento del costo. Il fatto che talvolta il t.o. applichi sistemi di remunerazione diversi per l’agenzia che vende tali pacchetti o servizi rappresenta ancora un limite ed un freno alla loro proposizione in adv”. Per Paola Frigerio, Frigerio Viaggi Network, è un trend che si sta Marmolada (Belluno) manifestando “soprattutto su prodotti come weekend Italia-Europa, prodotti che spesso il cliente prenota in autonomia. Proprio per questo, arricchendo e completando l'offerta con dei plus, si riesce a proporre una soluzione che il cliente da solo non ha le capacità, né il vantaggio economico, di organizzare”. Grande attenzione a fornire prodotti più completi esiste da tempo, rimarca Moscardini di Welcome Travel. Concorda Marazzini per cui si tratta di una pratica “che ha portato i clienti all’abitudine di non dover pensare ad extra spese in loco”. La linea LeMarmotte da sempre “è quella di includere nelle proposte tutti i servizi, soprattutto le proposte a marchio dedicate agli aggregati: montagna con scuola sci e/o ski pass inclusi, mare Italia con servizio spiaggia, tour con pranzi, cene, ingressi e guide, crociere con bevande, mance, trasferimenti. E’ una scelta che ci consente di rafforzare il posizionamento del marchio verso i clienti e con esso il valore delle nostre proposte”. “Il viaggio tutto incluso, inteso in senso lato, rimane ancora la montagna – conclude Sottini di Bravo Net e HPVacanze - con proposte di soggiorno abbinate ad altri servizi collaterali che generano marginalità per le agenzie, e maggiore appeal alla proposta al consumatore finale”. E.C. Vacanza lunga sul viale del tramonto S e “attesa” sembra essere la parola d’ordine, abbiamo cercato di capire quali altri fattori connotino il comportamento d’acquisto degli italiani in questa fase. Da Bravo Net e HPVacanze il trend è rivolto al sottodata, con una propensione a soluzioni di minore durata, anche per le feste di fine anno. “In inverno le proposte di 10 giorni o due settimane consecutive sembrano sulla via del tramonto” è il commento lapidario da Bluvacanze. “Il cliente si orienta sul primo prezzo, qualunque sia la destinazione proposta”. Il network osserva anche una sempre più marcata polarizzazione tra le vendite in advanced e quelle sotto data: “L’elevata disponibilità di prodotto, anche per le partenze delle festività, ci mette nella condizione di pensare che il cliente deciderà solo all’ultimo dove andare in vacanza. L'andamento economico e politico del nostro Paese non favorisce la tranquillità e la serenità per entrare in a- genzia e prenotare un soggiorno. Molte famiglie sono orientate verso l’austerity. Se a ciò aggiungiamo la crisi dell'Egitto, meta favorita per chi aveva un budget limitato, la base dei clienti potenziali diminuisce”. La clientela si è mossa in ritardo? “Veramente non si è ancora mossa”. Così ci ha risposto Martinotti di One! Travel Network, che rimarca, in linea con gli altri, la ricerca del “risparmio a tutti i costi”. Ma non solo: “C’e’ paura dell’acquisto, non solo del viaggio – aggiunge il manager -. Le misure paventate dal vecchio governo ed anche dal nuovo, riducono la volontà e la disponibilità a spendere”. Sta “ancora pensando” la clientela SeaNet, mentre quella de LeMarmotte ha sì cominciato presto a richiedere preventivi, ma “le conferme arrivano sempre più sottodata. Come per l’estate incide molto il potere di acquisto: i clienti aspettano sotto data non tanto per usufruire dei last minute quanto per essere certi della propria capacità di spesa”. Problema tipo del cliente medio, attento al prezzo “ormai da anni”, anche se quest’anno per Marazzini è più un problema di capacità di spesa, con una biforcazione sempre più netta “tra chi può anche solo pensare al viaggio e chi no”. Più sottodata Paola Frigerio, in linea con gli altri manager, si attende “un aumento del ricorso al sottodata”. Anche il network brianzolo identifica nel ri- sparmio una priorità del cliente, e questo “a prescindere dal target della vacanza scelta”. “Più che di solo risparmio parlerei di estrema personalizzazione nella durata e nei contenuti richiesti”: è il parere di Moscardini, Welcome Travel Group, che evidenzia come, se da qualche stagione è in atto un processo di “spostamento in avanti degli ordini per i pacchetti vacanza”, ora questo fenomeno si osserva anche per lungo raggio e crociere. E.C. Speciale 22 GuidaViaggi 12 Dicembre 2011 - n° 1346 Capodanno-Inverno Turismo nazionale in frenata inbreve VOYAGEPRIVE.COM: PICCO DI PRENOTAZIONI PER IL PONTE DELL’EPIFANIA Oltre a Capodanno, voyageprive.com ha registrato quest’anno un picco di prenotazioni per il lungo ponte dell’Epifania. Inoltre, grazie al modello di vendita delle “flash sales”, che permette di avere un prezzo scontato con offerte limitate sempre nuove da cogliere al volo, sono ancora molto numerose le prenotazioni dell’ultimo minuto oppure all’opposto con largo anticipo rispetto alla data di partenza. Molte prenotazioni per il periodo di Natale e Capodanno si erano già registrate a metà settembre. A inizio dicembre si stanno gestendo le ultime richieste per le festività, ma anche quelle relative a soggiorni tra gennaio ed aprile 2012. Lo riferisce il Ciset nella sua ultima indagine U no sguardo sull'inverno in generale viene dall'indagine congiunturale organizzata a metà ottobre dal Ciset in collaborazione con Federturismo Confindustria e le associazioni di categoria aderenti, presso un campione rappresentativo di imprese turistiche italiane. Da questa emerge una sostanziale stabilità del turismo straniero in Italia, in linea con il consuntivo per la stagione invernale 20102011, e nonostante il leggero aumento indicato per l'estate 2011. Segnali negativi, invece, per il turismo domestico, che dovrebbe evidenziare una tendenziale flessione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In leggera contrazione anche la propensione dei nostri con- nazionali a fare una vacanza all'estero, che comunque concentreranno il loro interesse sulle mete europee a brevemedio raggio. L'attuale congiuntura politica ed economica ed il rapporto qualità/prezzo dei servizi offerti tengono banco come principali aspetti che governeranno l'andamento del mercato anche nell'inverno 2011-2012, soprattutto sul fronte del turismo italiano. Se per gli operatori che si attendono un aumento della domanda domestica, questo sarà determinato dalla minore disponibilità economica, che porterà gli italiani a scegliere vacanze brevi e vicine a casa, per i pessimisti il perdurare della crisi, unitamente alla scarsa competitività dell'offerta nostrana, spingeranno i viag- giatori nazionali a privilegiare mete estere più convenienti, grazie anche alle molteplici offerte presenti su internet. Il turismo culturale e d'arte, il turismo fitness e benessere, l'agriturismo e le crociere saranno le tipologie di turismo che registreranno la crescita più vivace tra novembre 2011 e maggio 2012, seguite dal turismo montano e dal termale tradizionale. In leggera flessione, nell'opinione degli intervistati, il turismo d'affari e congressuale, che scontano ancora la congiuntura incerta. Allarme neve In merito, infine, alla stagione sciistica, che ha preso avvio con il ponte dell’Immacolata, si registra l’allarme lanciato da Renzo Iorio, Val Badia presidente di Federturismo Confindustria: "Le scarse precipitazioni nevose di questi giorni rischiano di mettere in difficoltà gli esercenti funiviari e di avvantaggiare i nostri concorrenti d’oltralpe, Svizzera e Francia, dotati di una maggiore potenza degli impianti d’innevamento artificiale e di un netto vantaggio energetico rispetto all’Italia". E.C. AIR EUROPA RAFFORZA LE CANARIE Anche quest’inverno Air Europa scommette sulle isole Canarie come destinazione per le vacanze di Natale. Dal 20 dicembre all’8 gennaio, la compagnia incrementerà del 26% la sua regolare programmazione offrendo 23mila250 posti in aggiunta agli attuali 90.582 disponibili dai suoi principali scali di Spagna. Grazie a questa novità nello schedule invernale, i passeggeri in partenza dall’Italia potranno beneficiare di coincidenze con le incrementate frequenze da Madrid per Lanzarote (17 nuovi voli a/r nel periodo considerato), Tenerife Nord (15 voli a/r), Las Palmas (22 voli a/r) e Gran Canaria Fuerteventura (10 voli a/r). Speciale 12 Dicembre 2011 - n° 1346 GuidaViaggi Capodanno-Inverno 23 Associazioni: “Cautela e contrazione” Le parole chiave di questa fine d'anno I ncertezza. E' il leitmotiv che ricorre anche nelle risposte sull'andamento della stagione invernale, con particolare riferimento alle prossime festività, che ci hanno dato le associazioni di settore. "Registriamo ancora una certa cautela negli acquisti, dovuta probabilmente all'incertezza economica e alla crisi in corso, che ha determinato una contrazione dei consumi che continua ancora oggi e che vale sia per le prenotazioni dei viaggi in occasione dei giorni di festa, sia per quanto riguarda i primi mesi del prossimo anno", afferma Cinzia Renzi, presidente Fiavet. In merito al "quando" il cliente si reca in agenzia, Renzi fa riferimento ai dati dei primi sei mesi del 2011 raccolti dall'Isnart per l'Osservatorio Fiavet, dai quali si evidenzia una diminuzione della quota di italiani che prenotano i loro viaggi nell'ultima settimana dalla partenza rispetto allo stesso periodo del 2010, mentre sono in crescita coloro che prenotano tra gli 8 e i 15 giorni prima. "Siamo portati a credere che il trend che emerge da queste rilevazioni possa essere confermato anche per questa fine di anno e l'inizio del 2012". "Quest'anno parliamo di festività caratterizzate da un particolare clima d'incertezza - aggiunge il presidente Astoi, Roberto Corbella -, ed essa non aiuta mai, né tantomeno favorisce le nostre decisioni sul se, come e dove fare le vacanze. Prima i cittadini verranno infor- mati sui provvedimenti che intende adottare il Governo Monti, prima potranno decidere quale tipo di vacanza scegliere, in accordo con tempi e budget a disposizione". Le prenotazioni, conferma Corbella, sono partite a rilento ed all'insegna della programmazione sottodata. E' dunque ancora presto per parlare di 2012, "aspettiamo la fine delle festività per saggiare le tendenze del nuovo anno". Per ora "possiamo anticipare che alcuni operatori su mete esotiche per fascia alta segnalano un buon andamento delle prenotazioni nel mese di gennaio". A settembre in agenzia sono arrivati puntuali i clienti di fascia alta, a prenotare le proposte più esclusive, ma la clientela media si fa atten- dere, dopo un "novembre molto disabitato in agenzia". Questo ci dicono da Assotravel, per cui la parola d'ordine è "contrazione": del budget, della durata, della distanza. Mete classiche Si prenota sottodata, ma dove si va? "Le mete di quest'anno sono le classiche illustra Corbella -: Maldive, Mauritius, Seychelles, Zanzibar, Messico, Brasile, St. Marteen per i Caraibi, Sri Lanka in abbinamento alle Maldive, perché gli italiani non rinunciano al sole d'inverno, Sudafrica, Oman, Est Europa (Mosca, S.Pietroburgo, Uzbekistan) ed India per i viaggiatori, come anche il Myanmar, nuova meta dopo la liberazione del Premio Nobel per la Pa- Berlino ce Aung San Suu Kyi, senza dimenticare gli Usa con New York, scelta per lo shopping, il ritorno del Messico, le capitali europee, le nostre montagne, che speriamo possano avere un innevamento adeguato, e le crociere". Un'analisi, quella del presidente Astoi, condivisa da Cinzia Renzi: "In linea con gli anni passati e come sempre accade in questo periodo dell'anno, le destinazioni più gettonate sono le località esotiche e le capitali europee, ma stanno registrando risultati positivi anche alcuni Paesi dell'Africa del Sud, tra cui Kenya e Suda- frica, e del Sud America". Nessun mutamento nelle scelte per Assotravel: capitali europee da un lato, mare caldo dall'altro, "con l'incognita Sharm". Già, le feste di fine anno potrebbero rivelarsi un'occasione mancata per il Nord Africa. "Continua invece a pesare la difficile situazione che stanno vivendo Tunisia ed Egitto", afferma Cinzia Renzi, mentre Corbella rileva che continuano gli sforzi per sostenere la Terra dei faraoni, "fiduciosi che non risulti penalizzata da quanto accaduto prima delle elezioni". E.C.