1346 pag 1 ok.qxd

Transcript

1346 pag 1 ok.qxd
www.guidaviaggi.it
Anno XXXIX
1346
numero
12 Dicembre 2011
Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. - Prezzo per copia euro 0,50
Business
in aereo:
policy
rigorose
C
risi economica,
competitività accesa e scarsa aderenza agli standard di servizio richiesti possono mettere a repentaglio la cassaforte dei vettori, la biglietteria business. Ne sanno
qualcosa i conti di Alitalia,
in frenata a causa di una
riduzione del traffico nell'ultimo trimestre dell'anno.
La necessità di mantenere
una rigorosa politica di controllo e contenimento dei
costi di trasferta fa sentire il
suo peso, ma non impedisce ai vettori di attivare investimenti per conquistare il
target. "Con la nuova First
Class e la Business Class,
che sarà completamente rinnovata sul 747-8 e le innovazioni tecniche come FlyNet, siamo ben posizionati",
avverte Lufthansa, mentre
Air France ha rinnovato la
Classe Affaires e ha dato vita alla classe intermedia lungo raggio Premium Voyager. Investimenti anche per
le compagnie asiatiche, con
aumento di frequenze e migliorie di bordo. Le compagnie interpellate parlano di
cambiamento nelle travel
policy, con un maggior rigore rispetto al passato nel
conteniimento e controllo
A PAG. 3
dei costi.
Seychelles
senza volo
U
n market share
sceso in continuazione negli ultimi
anni, con una redditività sul
long haul che è oscillata tra
una profittabilità marginale
e serie perdite. Sono le ragioni che hanno indotto Air
Seychelles a tagliare i voli
via Heathrow e via Parigi
dall'8 gennaio prossimo,
con la chiusura degli uffici
di Milano e Roma.
La notizia ha colto impreparati gli operatori, che ora
guardano a possibili alternative, con Emirates ed Etihad in prima fila. E c’è chi
ipotizza la possibilità di
collaborare, tra 3-4 operatori, per un volo diretto, mentre Blue Panorama, che
fonti finanziarie darebbero
in fase di vendita, si è fatta
avanti per avviare collegaA PAG. 6
menti diretti.
In questo numero
Le strategie
si fanno sostenibili
pag.
4
Estate rinegoziata
per i t.o. europei
pag.
6
Melià International
ripensa gli asset
pag.
7
Costa Crociere
elabora la web policy
pag. 11
Festività a rilento
nelle agenzie di viaggi
pag. 20
Focus
12 Dicembre 2011 - n° 1346
GuidaViaggi
3
Biglietteria aerea
Clienti business, cambia la policy
Meno viaggi e revenue più contenuti, ma i vettori stranieri investono nel servizio;
la parte del leone alle economie emergenti
di Paola Baldacci e Laura Dominici
L
ungo raggio e biglietteria business
sono da sempre la
cassaforte dei vettori. Assicurano ricavi e redditività
superiori alla media. Crisi
economica, competitività accesa e scarsa aderenza agli
standard di servizio richiesti
possono mettere a repentaglio questo patrimonio.
Ne sanno qualcosa i conti di
Alitalia, con un pareggio di
bilancio operativo a rischio
nel 2011. L'a. d. della compagnia, Rocco Sabelli, ha
imputato la colpa alle difficoltà economiche, che pongono anche interrogativi per
quanto riguarda il 2012:
"Da metà settembre si è fermata l'industria italiana: le
prime 50 imprese in termini
di Pil a settembre hanno
ridotto del 10% su base annua il traffico con Alitalia.
La frenata si sta accentuando anche a ottobre e novembre con punte anche
molto serie dal 30 al 50%".
Preoccupazione condivisa
dall'osservatorio Business Travel 2011 di Uvet American
Express, che registra un
crollo dell'11,6% nell'andamento complessivo delle
spese di viaggio in Italia.
"Dopo nove mesi positivi ha commentato Luca Patanè, presidente del Gruppo
Uvet - ottobre è stato negativo e abbiamo registrato un
decremento a doppia cifra
rispetto allo stesso mese
dell'anno scorso, anche se
novembre ha segnato un'inversione di tendenza positiva". Hrg segnala un calo a
due cifre (-16%) in termini
di volumi a ottobre (rispetto
allo stesso mese dell'anno
prima), con un -15% di transazioni totali, -17% di voli
nazionali transati e -22% di
biglietteria internazionale, a
fronte di un -4% relativo alla
biglietteria ferroviaria.
Rigore e controllo
La necessità di mantenere una rigorosa politica di controllo e contenimento dei costi di trasferta fa sentire il
suo peso, ma non impedisce
ai vettori di attivare investimenti per conquistare il target. Da gennaio a settembre
2011 la quota di passeggeri
business Lufhtansa sui voli
a lungo raggio è risultata attorno al 18%. "Questo significa - spiega il vettore a Gv che in questi nove mesi meno del 20% dei passeggeri
di lungo raggio ha generato
la metà delle entrate totali
sulle rotte a lungo raggio".
Il segmento delle imprese è
sempre stato una parte importante dell'attività della
compagnia. "Con la nuova
First Class e la Business
Class, che sarà completamente rinnovata sul 747-8 e
le innovazioni tecniche come FlyNet, siamo ben posizionati", avverte l'azienda,
che farà decollare il 25 marzo prossimo un nuovo servizio all business tra Francoforte e Mosca con un A320
da 36 posti. Difficile per
Lufthansa fare previsioni
sull'andamento 2012 in questa fase: "Stiamo certamente
osservando con attenzione
gli sviluppi attuali, ma in
genere non ci danno informazioni attendibili sul futuro". Più elevato lo share del
segmento sul traffico totale
per Air France: "Pesa per
una quota del 25% - dichiara Lucia Impiccini, direttore marketing Air France-Klm -. Per questa clientela abbiamo rinnovato la
Classe Affaires e, in un periodo in cui l'attenzione ai
costi diventa sempre più
importante, abbiamo dato
vita alla classe intermedia
lungo raggio Premium Voyager". Per il 2012 Impiccini crede che "il mercato italiano presenti tuttora margini di sviluppo, nonostante
il periodo congiunturale.
Quest'anno - prosegue - per
quanto riguarda il segmento
corporate i risultati dovrebbero essere in linea con
quelli dello scorso anno,
mentre il segmento pmi crescerà grazie anche al nostro
nuovo accordo di incentivazione per le piccole e medie
imprese, BlueBiz. Rivolgeremo poi una particolare
attenzione alla joint venture
transatlantica con Delta ed
Alitalia".
Introduzione
di classi
Us Airways, Tam, Cathay
Pacific sono solo alcune
delle compagnie aeree operanti con voli diretti dall'Italia sui loro Paesi di origine che dal 2012 introdurranno nuove classi "premium" dal Belpaese. Nel
caso della compagnia americana si tratta di una autentica novità, essendo i vettori
a stelle e strisce notoriamente avari di confort rispetto alle europee. Ecco
che l'Envoy suite, come Us
chiama la nuova cabina
d'affari, accoglierà anche i
passeggeri dell'A330 operativo da Roma su Phila-
delphia dall'estate prossima.
"Il mercato italiano va molto bene, tutti e tre i nostri
servizi mostrano ottimi load
factor e la prova sono i nuovi investimenti nella cabina
di classe business, che avrà
una poltrona reclinabile e
un servizio completamente
rinnovato", esordisce il neo
regional sales manager
Italy and Greece di Us
Airways, Angelo Camilletti. Merito per il mercato
italiano anche da parte di
Hong Kong per Cathay
Pacific, infatti "dopo Londra, i voli dall'Italia saranno i primi ad avere a bordo
la nuova business class del
777", dice la sales & marketing manager Italia e
Malta, Silvia Tagliaferri.
Infine Tam Airlines ha introdotto la prima classe sul
volo Milano Malpensa-San
Paolo/Guarulhos con il corollario che ne consegue tra
vip lounge, check-in dedicato e amenità a bordo. Insomma, la clientela d'affari
italiana premia le compagnie?
La scelta delle pmi
"Sono cambiate le travel
policy - spiega Armando
Muccifora, direttore commerciale Centro Sud di
Thai Airways -. Nel contesto italiano delle pmi, solo
i proprietari d'azienda mantengono la business class,
che viene tolta al middle
management". Tuttavia Thai
non frena gli investimenti:
da Milano ha aggiunto frequenze e ha aperto la rotta
da Bruxelles su Bangkok.
Anche per Us Airways non
è una vera flessione quella
del traffico business dall'Italia, "piuttosto parlerei di
cambio di policy sia delle
grandi sia delle piccole
aziende - dichiara Camilletti -, nelle quali il best buy
prevale rispetto alla durata
del volo e al numero di
cambi". Us registra "la crescita del traffico corporate,
perché soddisfiamo le loro
esigenze di best buy" e il
traffico dal Nord Italia sugli
hub europei di Francoforte
e Monaco, grazie al code
share con Lufthansa, funziona ancora bene. Clientela stabile e tariffa media
più bassa è, invece, il feedback della rivale United sul
segmento premium. "Sulla
Milano-New York i passeggeri per affari sono un mercato più consistente - spiega
Walter Cianciusi, sales
manager Italy -. Le grandi
aziende hanno diminuito i
viaggi e registriamo un leggero calo del revenue".
Intanto la situazione di recessione economica italiana
e le incertezze del debito
pubblico rallentano le prenotazioni di dicembre-marzo. Completamente in controtendenza Air China, per
l'ovvia ragione che l'economia emergente scatena flussi di viaggio con l'Europa.
"Certo le aziende italiane
sono molto piccole, in confronto a quelle tedesche o
inglesi - osserva Vincent
Shao, general manager -,
ma non posso dire di subire
una riduzione delle prenotazioni: da gennaio a ottobre la classe business è cresciuta del 48%”.
Primo piano
4 GuidaViaggi
Cresce la voglia
di sostenibilità
Turisti disposti a spendere di più per una vacanza eco
di Emanuela Comelli
Q
uattrocentotrentamila palme. Sono
quelle che saranno
piantate entro un anno alla
palmeraie di Marrakech, oggetto di un programma di
salvaguardia: i progetti turistici, se da un lato portano
indubbi vantaggi, dall'altro
hanno alterato l'equilibrio
ecologico dell'oasi marocchina, che ha perduto in 20
anni il 30% della sua superficie. Partiamo da qui, dalle
palme e dall'oasi, per parlare
di turismo sostenibile, turismo rispettoso dell'ambiente, ecoturismo, tematiche
verso cui i viaggiatori, dati
alla mano, si dimostrano
sempre più sensibili.
L'ultima indagine, in ordine
di tempo, è il rapporto "Turismo sostenibile ed ecoturismo 2011", realizzato da Ipr
Marketing per la Fondazione UniVerde, secondo
cui oltre l'80% degli italiani
vuole un turismo più verde.
La sostenibilità della vacanza è considerata una necessità dall'83% degli interpellati, mentre il 63% (percentuale che tra i giovani supera
l'80%) indica la cementificazione come il primo dei
danni che un turismo mal
gestito può causare all'ambiente. Quanto alla mobilità
sostenibile legata al turismo,
il treno, mezzo molto popolare, lo è meno tra i giovani.
Tra le attività sportive preferite spiccano quelle prive
di mezzi a motore.
Sostenibilità, poi, anche a
tavola, con più del 90% dei
connazionali intervistati che
preferisce mangiare prodotti
locali e bio, e nella scelta
delle destinazioni: alla domanda "Cosa attrae di più
nella scelta di una meta
turistica?", la prima risposta
riguarda la natura incontaminata e le bellezze paesaggistiche (59%), seguita da
cultura e bellezze storico-artistiche (57%).
Di poche settimane prima,
in ottobre, è la presentazione
di "Italiani e vacanze green,
la nuova domanda turistica
del Paese", indagine condotta dall'Ispo di Renato
Mannheimer secondo cui la
maggioranza dei nostri connazionali considera "ideale"
una vacanza ecosostenibile,
tanto da essere disposta a
spendere il 10% in più purché una vacanza sia green.
In viaggio
come a casa
Alle indagini degli istituti di
ricerca si affiancano poi i
sondaggi realizzati dai siti
web: due in particolare,
quelli di Trivago e hotel.info.
Trivago ha chiesto ai suoi
utenti europei cosa definisce come eco friendly una
struttura e quanto questa caratteristica sia rilevante nella scelta dell'hotel per le vacanze: il 39% degli intervistati ha dimostrato interesse
per le strutture sostenibili al
momento della prenotazione. Se il 21% ritiene che la
natura eco sia importante
come il prezzo, il 18% si dichiara disposto a pagare di
più per alberghi che adottano pratiche rispettose dell'ambiente. I più sensibili si
sono dimostrati francesi
(34%), greci (25%) e spagnoli (24%), quelli meno
inglesi (4%), olandesi (6%),
italiani e tedeschi (12% per
entrambi). Non sono pochi
tuttavia gli scettici che credono che dietro l'etichetta si
nasconda solo un business.
Ambiente in primo piano
per gli italiani in vacanza
anche secondo quanto rife-
D
12 Dicembre 2011 - n° 1346
al mondo
dei blog
di Paola Baldacci
Gentili agenti di viaggi, desideriamo informarVi dei
futuri cambiamenti riguardanti la regolamentazione di
Adm per commissioni di biglietteria emessa in Italia.
Come certamente sapete, fin dal 2002 la commissione
base non è riconosciuta da American Airlines, quando
il viaggio origina negli Stati Uniti (incluso Puerto Rico
e le Isole Vergini americane) e Canada. Tuttavia ci possono essere delle limitazioni di funzionalità in alcuni
Gds, al momento di differenziare la commissione sulla
base del punto di origine. Non è insolito che un Gds
processi una commissione base del 1%, quando il viaggio origina negli Stati Uniti e Canada. In questi casi, ci
aspetteremmo che l'agenzia inserisca manualmente la
commissione appropriata (dello 0%) invece di affidarsi
all'automazione del Gds. A causa dell'alto volume di
Adm emessi in Italia per la tipologia di itinerario sopra
riportata, American Airlines vuole ricordare a tutte le
agenzie di viaggi di non riscuotere più la commissione
su biglietti emessi in Italia che originano dagli Stati
Uniti (incluso Puerto Rico e le Isole Vergini americane)
e dal Canada e, per far fronte ai relativi costi amministrativi, introdurrà una fee di 25 euro a biglietto per le
agenzie che incasseranno in modo errato la commissione. Questa fee verrà introdotta per questa tipologia
di Adm, per biglietti emessi a partire dal 15 febbraio
2012. Grazie per il vostro supporto.
Il Sales Team di American Airlines
risce hotel.info. Tra i dati
più rilevanti il fatto che la
metà dei turisti cerca sistemazioni che permettano di
contribuire alla salvaguardia della natura: per la maggior parte dei viaggiatori adottare uno stile di vita sensibile alle tematiche am-
bientali è importante non solo nella vita quotidiana, ma
anche in vacanza. "Un'opportunità questa - dice Warini Munshi, ad hotel.info che consente agli albergatori di contribuire alla tutela ambientale, attirando nel
contempo più clienti".
Non è una questione di vetrofanie
“
E' un tema sempre
più importante, a
patto che dietro la
certificazione ci siano azioni
concrete e tangibili: le pure
vetrofanie verdi non portano
da nessuna parte". Renzo
Iorio, amministratore delegato Accor Italia, tocca subito un aspetto chiave della
questione turismo sostenibile-hôtellerie: non deve essere un mero business, una
forma senza sostanza. "E' importante sensibilizzare tutta
la filiera del turismo, a ogni
livello, verso un maggiore
rispetto e valorizzazione del
territorio, per offrire una esperienza di viaggio alla clientela nazionale e internazionale, che vada oltre il
semplice soggiorno. Inoltre,
la valorizzazione del paesaggio e dell'enogastronomia locali potrebbero avere
un impatto positivo anche
sui residenti". L'impegno
della catena francese è stato
di recente premiato da parte
della rivista Condé Nast Traveller, nell'ambito dei World
Savers Awards, assegnati
alle imprese di turismo più
performanti in materia di responsabilità sociale e ambientale. A premiare Nh Hoteles è stato invece il Cetri,
Circolo europeo per la terza
rivoluzione industriale: la catena spagnola è stata insignita del Tri Award, un "prestigioso riconoscimento", commenta Chema Basterrechea, amministratore delegato Nh Hoteles Italia,
che "premia l'impegno, la
passione e l'attenzione che
Nh Hoteles ha nei confronti
dell'ambiente. Un percorso
ecosostenibile iniziato nel
2003 e che continueremo a
perseguire sulla strada della
conservazione energetica".
Tra i fattori che hanno contribuito all'assegnazione del
premio, l'attenzione all'efficienza energetica, l'uso di materiali biologici, le "camere
intelligenti" ed ecososteni-
bili, gli ascensori che ottimizzano l'energia elettrica e il
riciclo dei rifiuti.
Più
consapevolezza,
meno costi
Stay for planet è il nome del
progetto sviluppato da LifeGate e rivolto a tutte le strutture ricettive italiane con l'obiettivo di diffondere nel settore turistico un modello di
business sostenibile e, al
tempo stesso, creare una
mappa del territorio che possa aiutare i "viaggiatori ecoconsapevoli" nella scelta
delle vacanze. Si baserà su
un "rating di sostenibilità"
grazie al quale le strutture
alberghiere italiane potranno
monitorare, valutare e ridurre il proprio impatto sull'ambiente. Il sistema sarà inoltre
in grado di monitorare nel
tempo le prestazioni ambientali degli alberghi, fornendo consigli mirati per una gestione più sostenibile.
Il progetto ha già riscontrato
l'interesse degli operatori del
settore, in particolare di Best
Western Italia. "Il tema della
sostenibilità ambientale è un
focus per noi - spiega Celso
De Scrilli, presidente della
catena -. Tanto da offrire ai
nostri alberghi la mappatura
della loro sostenibilità ambientale e pianificare numerose azioni di sostegno al
miglioramento del loro impatto. Questo significa avere obiettivi strategici chiari:
individuare temi cruciali e
facilitarne l'attuazione, in ogni modo, con un approccio
sistemico".
"In un momento in cui le tematiche ambientali e i cambiamenti climatici sono diventati una priorità per tutti,
Starhotels lancia un segnale
importante. Anche nel mondo dell'hôtellerie si possono
applicare tecnologie che
tendano a contenere o ridurre l'inquinamento atmosferico, nel pieno rispetto
dell'ecosistema ed in linea
con l'obiettivo di frenare i
cambiamenti climatici".
Questa la dichiarazione di
Elisabetta Fabri, amministratore delegato Gruppo
Starhotels, in occasione
della presentazione dell'albergo ecologico E.C.HO,
Eco Contemporary Hotel, di
Milano: nove mesi di lavori
ed un investimento di oltre
13 milioni di euro.
Alti standard ecologici e di
tutela dell'ambiente, oltre a
cucina regionale e benessere, sono i punti forti dell'offerta del nuovo brand alberghiero del colosso tedesco Tui, Viverde, che ha
scelto Italia e Turchia per il
debutto, nell'estate 2012.
Alla faccia della crisi che
morde, dunque, possiamo
concludere che le catene alberghiere (molti altri gli esempi che si potrebbero fare, ndr) investono "per una
giusta causa", consapevoli
che ridurre sprechi e ineffi-
Starhotels, hotel E.C.HO
cienze a favore di una gestione più attenta dell'ambiente significa, da un lato,
ridurre i costi di gestione
delle strutture, dall'altro poter applicare tariffe più contenute, per servizi comunque di alto livello.
Un vantaggio per tutti. E.C.
Primo piano
6 GuidaViaggi
12 Dicembre 2011 - n° 1346
Air Seychelles, trade al lavoro
Sorpresa e delusione tra gli operatori,
ma si studiano già iniziative per sostituire i voli sospesi
di Mariangela Traficante
L
a notizia ha colto il
trade di sorpresa.
Solo un anno fa
Monette Rose, direttrice
dell’Ente del Turismo Seychelles in Italia, pur lamentando la scelta di Air
Seychelles di condividere i
voli con lo Uk, destinandoci
dunque meno posti, anticipava che nel 2011, oltre ai
due in comune, l’Italia ne avrebbe avuto anche uno in
esclusiva. E invece a novembre la doccia fredda: la
compagnia chiude i voli da
Italia ed Europa.
E’ stato lo stesso ceo Bram
Steller, con il linguaggio diplomatico che si addice alle
comunicazioni ufficiali, ad
annunciare il riposizionamento come vettore regionale. Che tradotto significa:
stop ai voli dall’8 gennaio (e
chiusura degli uffici di Milano e Roma), via Heathrow
ma anche via Parigi (dapprima ridotti poi sospesi entro il 25 marzo). A quanto
pare, l’incremento del mercato non è bastato a tenere il
ritmo della capacità, e l’apertura di rotte sull’arcipelago da parte di altre compagnie “ha generato un fattore di riempimento inferiore a quanto necessario per
operazioni redditizie. Air
Seychelles - prosegue il
manager - ha visto il proprio
market share scendere in
continuazione negli ultimi
anni, con il risultato che la
redditività sulle rotte longhaul per più di due anni ha
oscillato tra una profittabilità marginale e serie perdite". Questo, ancor prima che
un altro importante player,
Etihad, debuttasse sulla rotta
(a novembre) complicando
ancor di più le cose.
Sconcerto
nel settore
Il fair play impone l’inevitabile espressione di gratitudine, da parte degli operatori, alla compagnia. Ma
non toglie il disappunto. “La
notizia ci ha colti impreparati e sorpresi – commenta Stefano Bardile, direttore generale Azemar -.
Dopo tanti anni di fattiva e
proficua collaborazione con
il vettore di bandiera che
garantiva comodi voli diretti
sulla destinazione, oggi viene meno un importante player su questa meta”.
“Per quello che riguarda le
prenotazioni già confermate
con partenza dopo tale data
la compagnia sta fornendo
il massimo supporto per una
adeguata riprotezione dei
passeggeri”, fa sapere Fabio Introna, beach holi-
days & city break tour operating manager Hotelplan. Le vendite future punteranno a garantire una copertura quotidiana insieme
compiuto alcune scelte non
condivisibili, e di certo se avesse mantenuto l’operativo
in Italia senza condividere il
volo con Londra, oggi non
Bpa si fa avanti
Con Emirates ed Etihad in
prima fila, viene alla ribalta
la posizione strategica degli
Emirati. Ma l’esperienza
Remo Della Porta con Barry Faure
alla qualità del prodotto: “La
scelta ricadrà principalmente su uno dei nostri vettori partner più strategici,
Emirates, che ci permetterà
non solo di poter soddisfare
la richiesta grazie all’intensa programmazione voli, ma
anche di offrire sempre più
soluzioni di combinato con
Dubai”. Danilo Curzi, amministratore di Idee per
Viaggiare, oltre al naturale
dispiacere per i tagli e per i
dipendenti, azzarda che
“probabilmente il vettore ha
verrebbero prese decisioni
del genere. Sulle prospettive
è forse prematuro parlarne,
ma di certo si faranno avanti altre compagnie”.
“Continueremo a promuovere la meta poichè molto
richiesta - assicura Valentina Montobbio, market manager Indian Ocean Kuoni
- Troveremo l’alternativa
giusta. Esistono altri vettori
per cui non credo che sarà
un grosso impatto. Certamente sarà più faticoso vendere voli non diretti”.
insegna che il volo diretto è
un’altra cosa. “Siamo molto
preoccupati – ammette Pier
Ezhaya, direttore divisione
Premium di Alpitour -. Se
non ci saranno iniziative di
ripristino di un volo diretto
rischiamo il calo della destinazione. Valuteremo la
possibilità di collaborare,
tra 3-4 operatori, per un
volo diretto. Ma l’idea del
charter non si addice alla
destinazione. Vedremo se
qualche compagnia è disposta ad assumersi i rischi
di un’operazione”, dichiarava il manager, proprio negli stessi giorni in cui, effettivamente, qualcuno volava a Mahé per prendere in
mano la situazione. Si tratta
di Remo Della Porta, vicepresident commercial Blue
Panorama. La compagnia
si è fatta avanti per avviare
collegamenti diretti dal
nostro Paese. Il manager ha
incontrato Barry Faure, segretario di Stato, le autorità
locali del trasporto e dell'ente del Turismo, e il ceo di
Air Seychelles. Bpa ha fatto
anche sapere di aver già
fatto domanda all’Enac per
volare da Milano e Roma,
ed alla data in cui scriviamo
la volontà è chiudere l’accordo prima possibile.
E neanche Parigi ha dovuto
attendere a lungo per raccogliere manifestazioni di
interesse verso i futuri slot
vacanti. C’è Xl Airways,
che ha già presentato domanda di autorizzazione per
due voli settimanali da
aprile. E c’è chi ha fiutato
l’opportunità di combinati
vantaggiosi, come Air Austral, che avrebbe già ottenuto il via libera a collegare
dal 27 marzo 2012 Parigi
con Mahé, via la Réunion. Il
volo sarà operato due volte a
settimana.
I t.o. europei rinegoziano l'estate
E’
scoppiata senza
preavviso la bomba di Thomas
Cook. Era il 22 novembre
scorso quando a Londra il
gruppo annunciava la decisione di rimandare alla conclusione dei negoziati con le
banche - per nuove linee di
credito - l'annuncio dei risultati finanziari annuali. Un
segnale d'allarme che è costato, quello stesso giorno,
un tracollo del 70% al valore
del titolo in Borsa. Notizia
che ha tenuto sotto pressione, il giorno successivo,
lo stesso collega francese
Club Med, con una perdita
subita del 5%, sull'onda del
pessimismo associato alle
aziende quotate nel turismo.
Poi, l'annuncio del raggiunto
accordo con gli istituti di
credito sulla concessione di
un maxi prestito da 200
milioni di sterline. Credito
disponibile fino al 30 aprile
2013, che ha dato margini di
respiro a Thomas Cook per
fronteggiare gli eventi imprevisti. Ora il gruppo sta
prendendo provvedimenti
per ridurre il proprio debito
e dovrà intraprendere una
intensa revisione strategica,
ma intanto si trova a fronteggiare il calo di immagine
e di fiducia del consumatore
inglese. Per questo nei giorni scorsi è partito un potente
battage pubblicitario su scala nazionale, attraverso il
quale lancia una campagna
di sconti fino a 170 sterline a
persona sulle vacanze estive, un modo per tamponare
un crollo delle prenotazioni
valutato, attualmente, attorno al 30%. Epilogo più
tragico è stato riservato, invece, ad un'altra società inglese basata nell'Essex e che
operava con il brand Skyjet
vendendo voli per l'India in
partenza da Birmingham. In
questo caso l'azienda ha
chiuso i battenti cessando ogni operazione.
Revisioni tedesche
Si parla di ristrutturazioni e
revisioni strategiche anche
in Germania. Rewe ha ridotto i livelli della struttura
direzionale passando da
quattro a tre, con il conseguente esubero di 63 dipendenti. In termini di prodotto ha previsto per l'estate
2012 un aumento della capacità aerea del 30%, ma un
taglio dei prezzi attorno al
2%. Mosse rese possibili da
un riequilibrio dell'offerta.
In seguito al flop estivo di
Egitto e Tunisia, la società
ha puntato su Turchia e
Bulgaria, registrando ottimi
incrementi (30 e 10%) ed
ora torna in campo con
contratti rinegoziati al meglio. Ha infatti ottenuto
prezzi di favore in Egitto,
Tunisia e Turchia. Fti quarto operatore tedesco
dopo Tui, Thomas Cook e
Rewe - fa leva su un pricing
articolato. Ha fatto lievitare i
prezzi dei pacchetti in destinazioni forti come Turchia e Spagna (rispettivamente del 3 e del 2%), ma
al contempo sta rilanciando
destinazioni come Egitto,
Tunisia e Grecia puntando
sulla convenienza, con riduzioni tra il 2 e il 3% rispetto
all'estate scorsa.
Fti ha anche introdotto, per
l'estate 2012, il prodotto crociere e una linea definita BalancePlus, che combina sport
e attività relax in sette diversi hotel rivolgendosi al
target delle coppie. Scelte
strategiche che potrebbero
penalizzare il prodotto Italia,
gravato da una fiscalità in
crescita e dall'ulteriore balzello della tassa di soggiorno. Proprio il Gruppo Fti,
forte in Calabria anche grazie alla divisione Meeting
Point International che gestisce 2 strutture, sta riassestando l'offerta in base alle
decisioni dei singoli comuni
e ha già previsto di escludere gli hotel di Tropea dalla
programmazione, rimodulando la capacità aerea.
Tui, infine, ha fissato un aumento medio dei prezzi attorno al 2% per mete di corto e medio raggio, mentre le
tariffe dei self drive e del
lungo raggio lieviteranno di
un solo punto percentuale.
Più economiche saranno mete come l’Egitto e la Tunisia
(-1%), Thailandia (-4%),
Florida (-3%) e Repubblica
Dominicana (-2%). Crescerà, invece, del 2,5% il pricing di una destinazione di
successo come la Turchia. Il
punto di forza della programmazione Tui saranno
gli hotel brandizzati, che
passeranno da 83 a 136 entro il 2015. L'ultimo nato, il
marchio Viverde, debutterà
in Italia e Turchia.
L.D.
L’intervista
12 Dicembre 2011 - n° 1346
GuidaViaggi
Meliá International
interviene sugli asset
Brasile, Messico e Caraibi.
E Medio Oriente: a Dubai
aprirà a inizio 2012 il primo
hotel dell'area, un 5 stelle da
164 camere, all'interno di
Bur Dubai. In un'area dove
il business si muove tutto
l'anno, intendiamo esplorare
opportunità in Qatar, Bahrein, Arabia Saudita, Egitto.
Valureremo gli asset per pulirli di quelli che non risulteranno più in linea".
Tra i pilastri strategici si conferma l’espansione globale
di Mariangela Traficante
D
a Sol Meliá a Meliá Hotels International: sembra
solo un cambio di nome, in
realtà è importantissimo per
la catena spagnola (ma anche questa connotazione forse comincia a starle stretta)
che su questa dimensione
globale punta più che mai.
Lo ribadisce anche Daniel
Lozano, Meliá brand senior vice president: "È molto importante per noi sottolineare il nuovo nome, nell'ottica dell'espansione internazionale intrapresa e
che porteremo avanti nei
prossimi tre anni. Il piano
strategico che la compagnia ha presentato alla Borsa e agli investitori finanziari abbraccia dal 2012 al
2014: l'anno che sta terminando lo definirei di transizione, verso gli obiettivi
che ci siamo posti per i prossimi tre".
Gv: Come si compone la
vostra strategia?
"Oltre all'espansione, ci concentriamo sulla conoscenza
del cliente, sullo sviluppo
come compagnia internazionale di management, e
miriamo ad alleggerire gli
asset. Ma fondamentali per
noi sono sia la sostenibilità,
che l'investimento sul personale, a tutti i livelli, per accrescere le competenze necessarie a sostenere la crescita. La strategia è sostenuta innanzitutto dalla
tecnologia: dobbiamo essere
in linea con le difficili sfide
poste dall'essere una catena
internazionale, con hotel
diffusi in 35 Paesi nei 4
continenti. Dobbiamo essere capaci di riuscire a in-
terfacciare l'Asia con l'America ad esempio, e ad ottimizzare i flussi di informazioni per aumentare le revenue: RevPar e tariffe medie
sono ancora più importanti
per noi rispetto al contenimento dei costi (che ovviamente va mantenuto)”.
Gv: Come affrontate la sfida tecnologica?
"Associandoci a compagnie
tecnologiche leader: nello
specifico Opera, Micros Fidelio e Sap, la combinazione dei tre e la loro presenza
nei diversi Continenti".
Gv: Che ruolo ha l'Italia?
"Crediamo nel suo potenziale, anche come cross selling con Regno Unito, Spagna ed Europa centrale.
Abbiamo aperto a Genova
(a settembre), un 5 stelle. In
passato siamo stati in Sardegna e vorremmo ritornarci, come anche in Sicilia.
Vedo potenziale a Torino,
Venezia è di grande appeal,
e credo che sia Roma che
Milano possano ospitare più
hotel, ad esempio nei brand
Innside e Tryp. Ma stiamo
valutando anche Puglia, Rimini, Firenze. Puntiamo ad
accrescere il portfolio tra i 5
e gli 8 nuovi hotel nei prossimi 3-5 anni. In Italia dobbiamo puntare ad aumentare
le revenue attraverso canali
diretti, come il nostro Crs e
il sito melia.com, ma anche
tramite accordi con Olta e
con le agenzie di viaggi tradizionali".
Gv: A quando l'annunciato Gran Meliá Roma?
"Sarà un hotel unico, per
location, design, camere.
7
Daniel Lozano
Per questi motivi, e per questioni legate ai reperti rinvenuti e che necessitano di
analisi e catalogazione, ci
sono stati ritardi. Ma l'intero
team è già al suo posto. Credo che verrà inaugurato nel
primo trimestre dell'anno".
Gv: Ha parlato di asset più
leggeri: vuol dire che venderete degli hotel?
“Vogliamo trovare un equilibrio tra gli asset che abbiamo e i prossimi. Il 57% della
crescita futura, dei 120 hotel
previsti dal piano, sarà in
management. Ci concentriamo su Asia, America,
Gv: Quali sono i mercati
europei più importanti?
"Al di fuori della Spagna, i
feeder principali sono Germania, Uk, Italia, Francia,
Europa centrale. L'intenzione è di inserire tra i 10 e i 15
nuovi hotel in quest'ultima,
mantenendo comunque la
posizione dell'Italia tra i primi tre".
Gv: Dopo la Cina con Jin
Jiang, crescerete da soli o
studiate alleanze?
"Soprattutto cerchiamo di
crescere contando sull'esperienza e know how interno. Certo lavoriamo con investitori e hedge fund per
valutare potenziali acquisizioni. Al momento non ne
prevediamo, ma rimaniamo
aperti. Jin Jiang è un partner
strategico per vendite, booking e cross selling".
Rapporto Mice
8 GuidaViaggi
12 Dicembre 2011 - n° 1346
Territori, format
da ridisegnare
Progetto Turismo evidenzia le carenze dell'ospitalità
di Paolo Ferrari
U
n'indagine condotta di recente da
Progetto Turismo, che ha intervistato diverse tipologie di clienti degli hotel italiani, tra cui i cosiddetti "grandi viaggiatori"
(una media di almeno 60
notti in hotel in un anno, e
almeno 250 alberghi utilizzati negli ultimi 5 anni) ha
evidenziato come l'immagine dell'offerta alberghiera
italiana sia di qualità mediobassa, soprattutto se confrontata con quella dei nostri
competitor. Per inciso, la ricerca ha rilevato come siano
ancora preferibili le strutture
di alta gamma e gli hotel di
charme (42%), i b&b (18%),
gli agriturismi (12%), i residence, i villaggi, gli appartamenti (8%). Detto questo, la
ricerca di Progetto Turismo
ha fatto emergere quelle che
sono i "desiderata" della clientela rispetto all'innovazione alberghiera. Sopra tutti, il servizio standard riproposto in chiave innovativa,
segnatamente il netto miglioramento dell'accoglienza, dell'attenzione al cliente
e ai dettagli, i nuovi modelli
di servizio, l'efficienza e la
flessibilità del servizio. Si
richiedono strutture alberghiere più avanzate tecnologicamente, ecosostenibili,
con servizi personalizzati, in
rete con il rispettivo territorio, in grado di offrire nuove interpretazioni nella ristorazione e che dichiarino
fieramente la propria italianità. La sintesi di questa ricerca sembra essere: non c'è
bisogno di nuovi alberghi,
ma di alberghi nuovi. Circa
la nuova visione della destinazione turistica, il nodo
chiave sembra essere l'individuazione di zone o territori dove sviluppare nuovi format turistici anche di tipo ricettivo, che diano vita a nuovi turismi, come il settore
congressuale, o come i poli
turistici integrati che offrono
sia il ricettivo, sia l'offerta
leisure, artistica, sportiva,
culturale. Nel corso del convegno sono state affrontate
ed analizzate numerose problematiche legate anche alla
progettazione di nuove
strutture ed alla loro gestione, mettendo l'accento sulla
sostenibilità, sui canali di finanziamento, sulla riqualificazione di aree destinate al
ricettivo, stilando infine una
lista di sette step che in estrema sintesi dovrebbero
costituire le linee guida del
nostro futuro turistico-alberghiero, un circolo virtuoso a
cui tutti gli addetti ai lavori
dovrebbero riferirsi:
1. Favorire l'uscita dal mercato delle strutture più deboli.
2. Riduzione dei posti letto,
ma contestuale innalzamento della qualità dei restanti.
3. Aumento delle entrate
(leggasi più redditività) per
le strutture rimaste sul
mercato.
4. Dal miglioramento della
redditività, si genera un aumento degli investimenti
degli operatori.
5. Gli investimenti favoriscono l'incremento della
qualità dell'offerta.
6. Un miglior rapporto qualità/prezzo favorisce l'incremento delle presenze.
7. Più presenze, più redditività favoriscono l'ingresso
di nuove strutture sul mercato.
Valdameri:
"Siamo in ritardo"
Siamo in ritardo. Siamo in
pesante ritardo anche nel
segmento alberghiero. L'Italia segna il passo e perde
quote di mercato, turisti, im-
è parlato nel corso della
giornata di studi organizzata
da Planethotel.net, in collaborazione con Progetto Turismo. Negli ultimi decenni,
lo sviluppo alberghiero è
stato condizionato pesantemente da tre fattori tutto
sommato marginali: la proprietà di un terreno, il desiderio dei comuni di avere un
albergo sul proprio territorio, l'acquisto di un immobile preposto o trasformabile a tale uso. Un'analisi razionale se tale struttura potesse o meno avere successo, non è invece stata realiz-
Il turismo ricco e le briciole
Non è però solo la governance a creare problemi al turismo italiano. I nostri alberghi sono molto datati: il 20%
ha più di cento anni, l'80% ne ha più di 30. Sono mediamente di piccole dimensioni (solo il 15% ha una superficie superiore ai 3.000 mq.) e la maggioranza non è
adeguata alle normative vigenti, segnatamente a quelle
antincendio. Il turismo "ricco" è sostanzialmente concentrato nelle province di Roma, Milano, Firenze, Venezia, Verona e Napoli, che raccolgono da sole il 50%
delle entrate nazionali. Se a ciò aggiungiamo che ci sono distretti di peso come l'Adriatico, la Liguria, il Trentino
Alto Adige, la Costa Smeralda, che vivono di turismo, è
evidente che alle altre città e zone del Paese rimangono
solo le briciole.
La situazione peggiora se si approfondiscono alcune
analisi legate al coefficiente di occupazione delle stanze. Negli ultimi vent'anni i nostri alberghi sono diminuiti
per numero, ma non per consistenza. Sono aumentati i
posti letto complessivi e generalmente la qualità è aumentata. Gli alberghi a 4/5 stelle sono lievitati da circa
1.500 nel 1990 ai 5.445 attuali, mentre le strutture meno
qualificate (1 o 2 stelle) sono contestualmente scese da
25.000 (1990) alle poco più di 10.000 di oggi. Questo
miglioramento qualitativo non è però stato accompagnato da un incremento della domanda, al punto che la
nostra competitività, misurata attraverso il rapporto tra
presenze turistiche e posti letto, nel periodo 1990/2009,
è scesa di un preoccupante 5,2%.
magine, e non riesce a contrastare efficacemente i competitor europei.
Di queste problematiche, e
degli adeguamenti necessari
alle nostre città turistiche, si
zata nella maggior parte dei
casi. Va da sé che il quadro
complessivo di questo segmento non sia per nulla confortante, ma ciò che emerge
con evidenza è soprattutto
un aspetto politico della
questione.
Uno dei relatori, Emilio
Valdameri, presidente di
Progetto Turismo, ha sviluppato una preoccupante ipotesi secondo la quale
"negli ultimi trent'anni non
c'è stata la reale volontà politica di mantenere il turismo italiano al livello che
gli compete e che, al contrario, sia stato usato come
merce di scambio. Cosa
abbiamo ricevuto in cambio
e chi ce l'abbia dato, non è
dato sapere, ma leggendo i
rapporti, i documenti, le analisi, le denunce a partire
dagli ultimi anni '70, ci si
accorge che non è cambiato
nulla. Tutto uguale ad allora. Possibile - ha concluso
Valdameri - che nessuno dei
65 governi succedutisi dal
'45 ad oggi, sia riuscito ad
intervenire concretamente?" In soli 15 anni la domanda di turismo è più che
raddoppiata e, conseguentemente, ogni azione o status
negativo nel settore ha avuto
- e soprattutto ha ed avrà un impatto più che raddoppiato rispetto ad allora. Se
analizziamo attentamente i
dati di una pubblicazione
della Banca d'Italia, scopriamo che le entrate valutarie
tra il 1990 e il 2010 di Italia,
Spagna, Francia dopo alcuni
anni caratterizzati da lievi
variazioni tra loro, si sono
esattamente sovrapposte intorno al 1998 (27 miliardi
euro per ognuna delle tre
destinazioni turistiche leader
in Europa). Da allora, è iniziato un progressivo allargarsi della forbice a favore
dei due Paesi concorrenti.
Una caduta verticale che
Valdameri fa coincidere con
l'introduzione della legge
135/2001, che ha delegato
alle regioni le competenze in
materia di turismo.
Tecnologia
12 Dicembre 2011 - n° 1346
GuidaViaggi
9
Turismo online: non è un affare
made in Italy
Phocuswright: “Google entrerà in maniera importante nel mercato dei viaggi”
di Paola Baldacci
I
l turismo online è
un business, ma
per le aziende straniere, e il Belpaese, continua
a perdere Pil che esso genererebbe se realizzato made in Italy. “In Italia le Ota
(online travel agency) hanno trovato una terra vergine
da conquistare e troppo tempo si è perso nel dibattito tra
gli operatori sulle modalità
di distribuzione, multicanale
sì o multicanale no”. Questa
la sintesi di Florence Kaci,
direttrice commerciale Emea e specialista del mercato europeo di Phocuswright, che all’ultima Bto
di Firenze ha presentato
Florence Kaci
l’analisi sul mercato turistico online nel Belpaese.
Analisi impietosa: 18,4 miliardi è il valore del nostro
turismo in totale, di esso il
18% - pari a 4,2 mld – viene
intermediato dal web. “Ma
l’Italia è lenta nell’adozione
delle nuove tecnologie e si è
fatta portare via market
share dalle aziende straniere, come le Ota – prosegue Kaci – che vedendo
ancora un potenziale da
sviluppare sono venute a
prendersi il mercato. Italia,
Cina, Perù sono considerati
bacini di clientela strategici
perché ancora lontani dal
tasso di penetrazione dell’online (sfiora solo il 20%)
definito saturo come la
media europea, pari al
35%”. E’ vero che si restringe il divario di penetrazione delle vendite web tra il
vecchio continente e gli
Stati Uniti, dove viene ancora una volta ricordato
“che nel 2010 è avvenuto il
sorpasso tra le vacanze intermediate su internet e
quelle offline”.
Ma un dato rilevante dovrebbe preoccupare le linee
aeree, messe sull’avviso al
pari delle adv tradizionali da
Phocuswright: “Le online
travel agency hanno superato le vendite delle compagnie, dubitiamo fortemente
che esse possano riprendersi il primo posto – dice Kaci
– Questo lo scenario: il 40%
delle tariffe è intermediato
da Priceline.com, il 30% da
Expedia Europe, il 10% da
Opodo, altrettanto da Travelocity, il 9% da Orbitz
Europe”. Una differenza
mediterranea è rilevata tra
Spagna e Italia, laddove nel
primo caso “dominano gli
operatori locali”. Ecco che
la manager mette l’accento
sulla nascita di Odigeo.
La sfida
di Odigeo
“E’ nato Odigeo: il nuovo operatore creato dalla joint
venture di eDreams, Go
voyage e Opodo – argomenta Kaci -. Diventa la
Bto, due giorni live
Cinquemila presenze in due giorni alla Bto 2011, che ha
trovato nella scenografia “industrial” della stazione Leopolda a Firenze, per la quarta edizione, un palcoscenico
ancora azzeccato. Tremila gli utenti unici che hanno seguito l’evento trasmesso live sul sito intoscana.it, per 18
ore complessive di diretta streaming. “Nella giornata del
1° dicembre quella di Bto è stata una delle dirette più
seguite al mondo su Livestream.com – osserva il cofondatore Giancarlo Carniani -. L’appuntamento è per
l’edizione 2012, che terremo il 29 e 30 novembre”. 140
i giornalisti accreditati e 90 i blogger ad ascoltare i 200
relatori e visitare il club dei 35 espositori.
terza Ota europea dopo
Booking.com ed Expedia,
quest’anno sono ancora
concentrati sui servizi air,
ma l’anno prossimo incrementeranno l’intermediazione di hotel”. Dunque
cambierà lo scenario competitivo, così come ciò che
sta accadendo negli Stati
Uniti con Google Flight
presto avrà un seguito in
Europa. “I siti di metasearch
come Trivago, Kayak, Mobissimo, Skyscanner ne risentiranno, pensiamo che il
servizio di ricerca voli di
Google sarà disponibile nei
prossimi mesi in Europa ed
è solo la punta di un iceberg. Ci aspettiamo che
Google entri nel mercato dei
viaggi in modo importante e
le prime a soffrirne saranno
le Ota che non hanno creato
strutture commerciali solide”. Qui Florence Kaci pensa a Expedia, eDreams, Opodo con i loro programmi
per agenzie di viaggi e aggiunge anche “che hanno
fatto bene certe Ota a inserire i pacchetti-vacanza nel-
l’offerta”. Una nota di merito va ad Alpitour “come buon esempio di ingresso nel
mercato online con la formula 10-90, che da una
parte risolve i problemi dei
limiti delle carte di credito e
dall’altra mostra di avere
studiato le criticità sulla
distribuzione presidiandone
uno sviluppo futuro”.
Mercati esteri
10 GuidaViaggi
Europa esclusa
dal centro
12 Dicembre 2011 - n° 1346
Arrivi internazionali
nei paesi Brics e Slimma (2010)
Il planisfero è regolato dall’economia
di Giorgio Castoldi
S
e ne parla da un
po' di tempo, ma
oggi l'idea di cambiare il planisfero spostando
l'Europa dalla sua posizione
centrale a una collocazione
laterale, mettendo in mezzo
la Cina, forse non troverà una sua rappresentazione grafica, ma ha ormai un suo
senso economico.
Complice la crisi, che ha accelerato il processo di redistribuzione delle forze produttive, nuovi attori si stan-
fronte dell'incoming sia su
quello dell'outgoing. "In particolare - sostiene - il Sud America si avvia a diventare
una meta turistica importante: non coinvolta nella crisi
economica che travaglia
Europa e Nord America, sta
sviluppando molto le proprie infrastrutture, con cospicui investimenti".
no affacciando alla ribalta
del potere economico e
quindi anche dell'offerta turistica.
L'aspetto più interessante
dell'industry report, presentato di recente a Londra, è
connesso con la definizione,
dopo i Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica),
di un nuovo gruppo di Paesi
emergenti che sono identificati come Slimma (Sri Lanka, Indonesia, Malaysia,
Messico, Argentina).
Da tener d'occhio, secondo
Fiona Jeffrey, presidente
del Wtm, in quanto destinati
a un rapido sviluppo sia sul
è sempre stata la loro concentrazione in pochi paesi,
tendenzialmente quelli più
ricchi. Ancora nel 2010, secondo i dati dell'Unwto quasi la metà dei movimenti dei
viaggiatori si concentrava in
una decina di Paesi, con in
testa Francia, Usa, Spagna e
Italia.
Certo le cose sono gradualmente cambiate nel tempo:
nel 1950 i primi dieci Paesi
registravano l'88% degli arrivi internazionali; nel 1970
la loro quota era scesa al
65%, nel 1990 al 57% e nel
2010 al 48%.
E questo non perché i viag-
I trend negli anni
Una delle caratteristiche dei
flussi turistici internazionali
giatori siano diventati più
curiosi, né abbiano intrapreso la ricerca di luoghi nuovi,
diversi, sconosciuti. I turisti
che amano sperimentare la
diversità (e se lo possono
permettere) rimangono una
piccola minoranza. Per lo
più la frammentazione delle
destinazioni è da attribuire
al fatto che un numero crescente di Paesi sia andato omologandosi con l'offerta
del mondo globalizzato. La
domanda di turismo in Egitto, prima della rivoluzione
di primavera, cresceva per i
villaggi del Mar Rosso, non
certo per le piramidi, e così
erano sempre i villaggi a trascinare i turisti del mondo
ricco verso Santo Domingo,
Cuba, Zanzibar, Madagascar, Maldive e così via.
Il fatto che oggi si parli di
nuove destinazioni emergenti è, non a caso, connesso, con il loro sviluppo economico, che le rende più simili ai Paesi da cui la maggior parte dei turisti proviene e quindi meno intimidenti e più fruibili.
Ma, almeno a giudicare dai
numeri, il processo sembra
ancora lungo.
Ruolo
di primo piano
per quattro
Sono per ora solo quattro,
fra quelli citati, i paesi che
hanno un ruolo di primo
piano: il vero salto l'ha fatto
la Cina, che, con i suoi 55,7
milioni di turisti in arrivo e i
suoi 55 miliardi di dollari
spesi, è ora nelle prime posizioni sia riguardo ai movimenti in entrata sia per
quelli in uscita.
Le altre tre destinazioni forti
non costituiscono certo new
entry: il Messico, grazie alla
sua posizione di confine con
gli Stati Uniti, la Russia, meta tradizionale, soprattutto
per gli europei, e la Malaysia, catalizzatore del turismo
asiatico. Le altre hanno ancora molta strada da percorrere, visto che il Brasile ri-
ceve ogni anno attorno ai 5
milioni di viaggiatori (meno
di Roma), il Sud Africa 8
milioni e tutto il Sud America si ferma a 23 milioni di
visitatori internazionali, poco più della metà dell'Italia
(vedi tabella ).
Meno noti sono i dati relativi al turismo outgoing, ma
anche su questo fronte non
Annamaria de Ritis
Paolo Ferrari
Gianfranco Nitti
Antonio Rana
Franca Rossi
Angelo Scorza
Paolo Stefanato
Ufficio commerciale:
Mariangela Traficante
tel 02 20204337
email: [email protected]
Corrispondente a Roma:
Art Direction:
Annarosa Toso
Letizia Strambi
Coordinamento grafico:
T.O, Enti del Turismo e
distribuzione
Corrispondente a New York:
Editore: GIVI S.r.l.
email: [email protected]
Via San Gregorio 6
20124 Milano
tel. 02 2020431 (6 linee)
fax 02 20204343
email: [email protected]
sito internet: www.guidaviaggi.it
Trasporti, business travel e
associazioni
Direttore responsabile:
Paolo Bertagni
email: [email protected]
Redazione:
Capo Redattore
Laura Dominici
tel. 02 20204322
cell. 339 3665001
email: [email protected]
Assicurazioni, finanza
e tecnologia
Paola Baldacci
tel. 02 20204328
Fonte: Unwto, 2011 - Wtm Industry Report, 2011
Emanuela Comelli
tel. 02 20204336
email: [email protected]
Alberghi e incoming
Stefania Vicini
tel. 02 20204328
email: [email protected]
Collaborano al giornale:
Vittorio Agostini
Giorgio Castoldi
Ada Cattaneo
Antonio O. Ciampi
Ornella D’Alessio
Steve Sabato
Divisione eventi:
Anna Zanfrà
tel. 02 20204327
email: [email protected]
Sales and Marketing Manager:
Elena Di Tondo
tel. 329 1428575
email: [email protected]
Via San Gregorio 6
20124 Milano
tel. 02 20204334
email:[email protected]
fax 02 20204343
Serra & Associati
dovrebbero esserci ancora
numeri alti. Si tratta di mercati che hanno un futuro,
forse anche vicino, e che
quindi vanno studiati e tenuti sotto controllo, l'importante è che per far questo
non si dimentichino i 72
milioni di tedeschi e i 64
milioni di americani che
fanno viaggi all'estero.
Autorizzazione Tribunale
di Milano
n. 321 del 28/8/1973
Iscrizione al ROC
(Registro degli Operatori
di Comunicazione) nr. 1588.
CCIAA 1264804
Paola Santini
Stampa:
Rotopress International Srl
Loreto (AN)
Tutto il materiale inviato non verrà
restituito e resterà di proprietà
dell’Editore. Lettere ed articoli
firmati impegnano solo la
Questo periodico è associato a:
responsabilità
degli autori. Le proposte
pubblicitarie
implicano la sola responsabilità
degli inserzionisti.
A colloquio con
12 Dicembre 2011 - n° 1346
GuidaViaggi
11
Web policy per Costa
Tavella chiarisce le novità del contratto commerciale,
che si rivolge a offline e online
di Paola Baldacci
L
e contestazioni sul
contratto commerciale che Costa
Crociere ha inviato alle agenzie di viaggi sono frutto
di un malinteso. La compagnia, e nella fattispecie il
direttore commerciale e
marketing Andrea Tavella,
replica al trade, che nelle
settimane scorse ha espresso
il proprio dissenso sulla formula di accordo commerciale inviata quest'anno.
Gv: Cosa è cambiato nella
formula?
"Il testo non è stato letto bene generando, come spesso
accade in questi dibattiti,
molta disinformazione. Al
contrario, dalla distribuzione mi sarei aspettato un
commento positivo, invece
siamo tornati indietro, a par-
lare di mandatari o intermediari, quando l'elemento di
novità è la web policy, cioè
l'istituzione di una regolamentazione per vendite delle crociere online".
Gv: La vendita online è
dunque il nodo centrale?
"Sì, è il punto cruciale: Costa Crociere propone l'introduzione di una politica di regolamentazione della commercializzazione da parte
delle web agency, inesistente finora. Ciò che abbiamo fatto è stato di inviare
tutto il contratto con la novità della web policy, ma
non abbiamo toccato l'accordo pregresso che è in vigore, immutato, dal 1994.
Fino a oggi le Olta avevano
recepito le stesse condizioni
commerciali delle adv off-
line. Non è più possibile
mantenere questa linea di
condotta. Tutto ciò che viene pubblicato sul web deve
essere comunicato in maniera coerente, rispettare
dunque principi di trasparenza e veridicità sia tariffari
sia di web marketing".
Gv: Il trade ha chiesto di
organizzare tavoli tecnici.
"Attualmente sono in corso
colloqui sui fronti sia associativi sia dei network, per
far comprendere le caratteristiche dell'accordo, anche se
al primo approccio sembra
che la federazione delle agenzie abbia commentato
che i dettaglianti non si
pongono il problema della
regolamentazione così nei
particolari. Sono sufficientemente ottimista di rag-
giungere la loro comprensione, di continuare a lavorare insieme e dare piena
concorrenza ai mercati, e
per farlo occorre intervenire
nell'area delle vendite online".
Gv: Voi avete lanciato nel
2008 la vendita b2c: come
sta procedendo?
"Il mercato resta molto piccolo, mentre il 95% delle
vendite proviene dal trade.
Sul web spesso si trovano
offerte-specchietto che riportano l'etichetta Costa e
poi cliccando dentro c'è tutt'altro: il nostro nome è stato
usato per altri interessi".
Così si spiegherebbe l'esigenza definitiva della
compagnia di mettere in
chiaro al cliente finale "che
Andrea Tavella
chi compra su una Olta deve
sapere dove si trova ad effettuare la transazione e non
creda di essere sul sito di
Costa". Le nuove regole riportate in cinque pagine sulla web policy (il contratto è
notevolmente aumentato di
corposità nei contenuti) trattano anche di temi come
sem e seo, cioè le campagne
di marketing e visibilità che
si attuano per emergere nel
mare magnum di internet. In
sostanza, Costa passa alle
adv offline le stesse direttive
che le Olta hanno firmato
per vendere le crociere della
compagnia: "Ci abbiamo lavorato per un anno, oggi le
online travel agency hanno
firmato e chi non rispetta
certe regole non ci vende.
Spero che lo sforzo che facciamo per regolamentare un
mercato molto democratico
venga presto apprezzato e
accolto". Ultima nota sulla
parity rate online-offline.
Costa dice "per noi è obbligatoria, sono accordi commerciali".
A colloquio con
12 GuidaViaggi
New York aperta
dopo le feste
La Grande Mela spinge sui primi tre mesi dell’anno
I
mesi invernali che
portano al Natale
non sono mai difficili per New York: lo shopping natalizio nella Grande
Mela è un grande classico
che traina vendite e rates.
Il calo si verifica invece nei
primi tre mesi dell'anno. "Ed
è proprio questo periodo di
bassa stagione che intendiamo spingere con la nostra
nuova campagna - spiega
Diarmaid B. O'Sullivan,
first vice president tourism
development di Nyc &
Company -. Gennaio, febbraio e marzo sono ottimi
mesi per visitare New York,
grazie alle tariffe più basse,
e in città si può approfittare
dei saldi per chi vuole fare
shopping". In Italia, la campagna (che in totale vede un
investimento di 2,5 mln di
dollari) è congiunta con
Viaggidea: a novembre è
partito l'outdoor in tre città,
Genova, Bologna e Parma,
per un totale di 10 settimane.
"In inverno il 95% delle
nostre vendite in Usa è su
New York - ha commentato
Paolo Guariento, product
area manager del t.o. -. Per
questo la nostra brochure
Usa invernale quest'anno si
concentrerà solo sulla Grande Mela, con i prodotti tailor-made e 900 posti bloccati tra dicembre e Pasqua".
La partnership prevede inoltre iniziative volte alla
formazione degli agenti di
viaggi sulla città e i suoi
cinque distretti.
L'anno scorso New York ha
visto 48,7 milioni di visitatori internazionali, con un
incremento del 6,9% ri-
supera le 88mila, con un
tasso di occupazione medio
dell'83%. Altri cinque hotel,
per un totale di 1.000 camere, saranno inaugurati entro
la fine dell'anno.
Central Park dal Top of the Rock
spetto all'anno prima e con
diciotto Paesi a totalizzare il
50% delle revenue totali.
"Dunque credo che l'obiettivo dei 50 milioni di arrivi
possa essere raggiunto già
quest'anno - spiega O'Sullivan -. Gli italiani sono stati
468mila, in crescita dell'8%.
Se il trend prosegue così
chiuderemo con un +2-3%
sul 2010".
Hôtellerie
Il 2010 è stato intanto un
anno record per l'hôtellerie
newyorchese, con l'apertura
di trenta strutture nei cinque
distretti cittadini. Ed è proprio questa la sfida: "Puntiamo a spingere anche gli altri
borough oltre a Manhattan". E da questo punto di
vista le catene alberghiere
stanno sposando la causa.
"Dal 2008 il 42% delle aperture si è realizzato al di
fuori di Manhattan, per un
totale di 2.600 nuove camere a Brooklyn, nel Bronx,
nel Queens e a Staten I-
sland". Attualmente il portfolio camere a New York
E-learning
confermato
Prosegue il programma di elearning, lanciato tre anni e
mezzo fa e che ha laureato
finora 28mila agenti di viaggi (1.200 gli italiani iscritti).
E' attivo in trenta Paesi, "in
alcuni emergenti, come la
Corea del Sud, si focalizza
sulle basi, ad esempio su come raggiungere e cosa fare
a Ny. Sui più maturi si approfondisce".
M.T.
12 Dicembre 2011 - n° 1346
Olimpiadi,
la ricetta di Londra
"I Giochi olimpici di Londra 2012 sono stati presentati
come grande opportunità per l'industria turistica, che già
contribuisce per 115 mld di sterline all'anno all'economia
del Paese. Il governo pensa di utilizzare l'evento per
attrarre 4 milioni di visitatori in più e generare nuove
entrate per un altro miliardo". Così si legge nel Wtm
Industry report 2011, dal quale risulta che l'82% degli
operatori intervistati (un migliaio in Uk) li vede come
un'opportunità per attrarre più turismo, mentre solo il
16% teme un impatto negativo sui normali flussi.
Neppure i circa mille turisti Uk intervistati esprimono
particolari preoccupazioni: solo il 6% pensa di "scappare dalle Olimpiadi", mentre l’8% intende partecipare.
Di parere opposto è Tom Jenkins, segretario dell'Etoa
(European tour operator association): a ottobre 2011 i
suoi aderenti avrebbero registrato un -95% delle prenotazioni per il periodo dei giochi, solo parzialmente compensato dal 20% connesso con l'organizzazione delle
Olimpiadi. Come si conciliano indicazioni così contraddittorie? Lo spiega Martine Answorth Wells, direttrice
di London & partners: "E' vero che i grandi eventi,
laddove è presente un turismo sviluppato, possono
avere l'effetto positivo di diffondere l'immagine del
luogo, ma d'altra parte possono spaventare gli utenti
abituali, con particolare riguardo a quello domestico. Il
rimedio? Un cartellone eccezionale di eventi: mostre,
festival, concerti, offerte speciali. In questo modo
cerchiamo di creare una sinergia laddove potrebbe
apparire presente una contraddizione". Funzionerà? Lo
sapremo il prossimo anno.
G.Ca.
Tap investe sulla flotta
I
n vista del nuovo
anno, Tap si prepara a un restyling
dei quattro A340 per apportare migliorie in business e
economy class sul confort
dei sedili e sull'entertainment, con video on demand
e touch screen. Non è tutto.
"Nei prossimi 4 anni spiega Antonio Monteiro,
direttore pr e comunicazione - tutti gli A340 e gli
A330 verranno sostituiti dai
nuovi A350". Per il mercato
italiano, a illustrare novità e
programmi è Rui Lemos,
general manager Tap per
Italia, Grecia e Croazia. "I
dati di quest'anno - spiega
Lemos - sono positivi, con
un load factor medio del
77% ( Lisbona 78% e Porto
68%), un incremento di revenue e numero di passeggeri pari al 10% rispetto
allo stesso periodo del 2010.
Questo ci motiva a puntare
sull'apertura di nuove destinazioni come Torino e ad
aumentare i voli da Venezia
a 10 alla settimana per facilitare i viaggiatori dall'Italia all'Africa, al Brasile o a
Miami (nuova destinazione
da giugno 2011)".
Africa più vicina
Da quest'anno i voli Tap
avvicinano l'Italia al Ghana,
al Mali e a Capo Verde, oltre
al fatto che la compagnia
portoghese è l'unica ad
avere voli diretti dall'Europa
al Mozambico, paese africano che si sta affacciando con successo sul mercato
turistico internazionale.
"Per adesso i voli dall'Italia
per Maputo sono due alla
settimana - continua Lemos e nel 2012 saranno probabilmente tre". Espansione
anche in Brasile, servita con
collegamenti in 10 aeroporti
e 9 destinazioni. Anche in
questo caso, avendo aumentato i voli tra l'Italia e Lisbona, i viaggiatori diretti in
Brasile hanno un maggior
numero di opzioni disponibili. "Questo perché abbiamo rinforzato tutto il Nord
Italia operando da Roma,
Milano Malpensa, Milano
Linate, Venezia, Bologna
con voli diretti per Porto e
Lisbona". I nuovi accordi di
codeshare con Alitalia completano l'offerta da e per il
Portogallo. Per la business
class stanno entrando in
vigore tariffe promozionali
per incrementare il flusso di
viaggiatori.
Tap nel 2011 ha avuto un
incremento di passeggeri,
però il bilancio ha risentito
dell'aumento dei costi del
petrolio negli ultimi sei
mesi, anche se le previsioni
parlano comunque di un
bilancio finale positivo per
la fine dell'anno. O. D’A.
A colloquio con
14 GuidaViaggi
12 Dicembre 2011 - n° 1346
Star Alliance
sotto lo stesso tetto
Rcl
investe
e rinnova
Unico terminal e ordini congiunti di aeromobili
D
ici Star, dici Malpensa. I vettori
dell'alleanza che
nel 2012 compie 15 anni
fanno quadrato sull'hub
mancato. E perseguono l'interesse di avere una casa comune presso lo scalo, cioè
un unico terminal, nonché
ordini congiunti di aeromobili in un futuro abbastanza prossimo. Andiamo
con ordine: di 20 compagnie
operanti sul mercato italiano
ben 15 sono attive dall'aeroporto varesino. E questo
concetto lo si è voluto sottolineare durante l'ultima presentazione a Milano, alla
quale Lufthansa si è rivelata
assente, quando si è evidenziata l'importanza del traffico da e per l'Italia dei membri di Star. "Diciannove compagnie di 27 totali dell'alleanza sono presenti sul
mercato italiano e questa è
la dimostrazione dell'importanza del nostro bacino argomenta Luca Graf, presidente del comitato di
direzione di Star Alliance
in Italia -. I vettori che operano dal Belpaese si dirigono su 34 destinazioni, delle
quali nove sono intercontinentali. La presenza è capillare sul territorio, con il
31% delle frequenze settimanali concentrate su Malpensa, il 20% su Fiumicino,
l'11% su Venezia e l'8% su
Bologna".
Ecco che con l'orario invernale 2011-2012 Star servirà
1.377 frequenze settimanali
da 16 aeroporti del Belpaese
"e in questo contesto Malpensa si conferma l'aeroporto di riferimento con una
media di 60 voli al giorno",
aggiunge Graf.
Fiducia a Mxp
La dimostrazione di fiducia
nei confronti dell'aeroporto
più sofferto d'Italia è un segnale confortante, proprio
nel momento della grande
fuga verso Linate di diversi
vettori europei.
Dalle prime indiscrezioni
sulla summer 2012, in
effetti, trapela il trasloco, o il
tentativo di esso con giochi
di slot spostati qui e là, tra
gli aeroporti milanesi. Alta
l'attenzione concentrata su
Berlino, che a giugno inaugura il nuovo scalo di Brandeburgo e Lufthansa ha già
fatto sapere di intensificare
notevolmente i servizi sulla
capitale tedesca. Dopo l'ab-
rappresentare un ostacolo
da definire", spiega Graf.
Luca Graf
bandono di Air France,
anche Klm (in Skyteam,
ndr) sembra voler spostarsi
su Linate.
Intanto Sea prosegue i lavori
per la realizzazione della
terza ala dello scalo, di cui è
già visibile il terzo satellite,
e Star Alliance conferma
l'interesse di desiderare un
terminal dedicato a tutte le
sue compagnie. "Sì, è sempre un progetto in discussione e ora con la nuova
area si aprono altre opportunità, bisogna tenere conto
che i vettori americani hanno esigenze di sicurezza particolari e necessitano di
un'area speciale, questo può
Shopping
di squadra
Dalla presenza "under one
roof" a Malpensa allo shopping comune il passo è lungo, ma sembra impostato.
Nel futuro i membri di Star
Alliance, infatti, prospettano
l'ordine congiunto di aerei.
Dopo l'armonizzazione dei
sistemi tariffari, dei programmi di frequent flyer
(nonostante continuino a vivere tutti e 20 appassionatamente per 50 milioni di
viaggiatori fedeli!), un altro
step verso la condivisione
degli investimenti per l'alleanza globale si manifesta
"nel primo sedile di cabina
economica che tre vettori
installeranno su 59 aerei",
spiega Christopher Korenke, vp commercial di Star
Alliance. Le tre compagnie
che hanno ordinato lo stesso
sedile di classe economica
beneficiando di prezzi favorevoli sono Lufthansa,
Austrian ed Air China. P.Ba.
E’
stata completata la rivitalizzazione di Splendour of
the Seas, la seconda gemella di Classe Vision di
Royal Caribbean International. “Cinque settimane di drydock, più di 2000 persone al lavoro 24 ore su 24,
oltre 400 container di materiale – dichiara Jurgen Bailom,
fleet hotel director revitalization (colui che sovrintende
tutte le rivitalizzazioni della flotta per la parte relativa alle Hotel operation) - 270 chilometri di tappeti utilizzati, 761 persone di equipaggio (30 in più rispetto all’anno scorso) e 55
milioni di dollari investiti (di cui 35 per la parte hotellerie e 20
per la parte marittima) per rinnovare con tecniche all’avanguardia quella che è stata, e sarà, tra le grandi protagoniste del mondo crocieristico”. Un rinnovamento radicale
che ha fatto sì che, pur mantenendo le linee classiche,
un’atmosfera familiare e accogliente, Splendour of the Seas
si sia impreziosita di servizi innovativi e tecnologia moderna, così da poter offrire alla propria clientela una vacanza
migliore e più sicura. Sono stati aggiunti sul sesto ponte 124
balconi e una serie di servizi all’interno delle camere, tra cui
televisori con schermo piatto; la rete wi-fi è stata estesa a
tutta la nave, oltre a un sistema di ricerca digitale e uno
schermo cinematografico all’aperto. Nuovi ristoranti di specialità, 1 campo da golf con 9 buche completamente ristrutturato, il Centrum (sulle navi di Classe Vision) posto proprio
al centro della nave e alto 18 metri si propone ora come un
sofisticato ambiente in grado di proporre numerose attività
diurne e serali. Rappresenta il massimo dell’innovazione
tecnologica: ascensori in vetro dotati di pannelli led che fanno da scenografia alle scene aeree.
Splendour of the Seas potrà portare in crociera, a partire da
aprile 2012 per 6-7-8 notti, migliaia di italiani (la capienza è
di 2074 persone) che salperanno da Venezia e Bari con
itinerari in Croazia, Grecia e Turchia.
A.d.R.
Il piano Alidays
P
er correre in pista
non basta avere una Ferrari, ci vuole anche un buon pilota. Davide Catania, amministratore unico di Alidays,
prende in prestito dalla Formula Uno la metafora per
rendere l’idea che la macchina da sola non basta, così
come il web. Si può avere
un ottimo strumento tecnologico, ma si deve investire
per tenerlo sempre al passo
con i tempi. E la tecnologia
per Alidays è una scelta importante, visto che il t.o. non
si rifà ai cataloghi cartacei,
ma al web, appunto, e secondo l’ottica delle adv, che
si confermano l’unico canale
di vendita (sono 1.600 quelle
con cui lavora, ndr).
“Crediamo che le adv abbiano bisogno di diversi
strumenti - afferma il manager -, e quindi investiamo. Il
web del 2002 non è quello
del 2010 e non sarà quello
del 2013. Prima consentiva
di velocizzare le informazioni, oggi trasferisce cono-
scenze, domani? ... connetterà intelligenze”. Per
Catania è semplice, la partita del web non è quella del
nuovo contro il vecchio, o
della tecnologia contro le
persone, “per noi è esperienza, ambiente dove far
passare le nostre conoscenze. Vedo anche delle adv tradizionali che iniziano ad approcciarsi al web, perché lo
si deve portare sulla strada
dell’amicizia”.
Alidays è una azienda che
“si autofinanzia con la possibilità di investire” e le sue
scelte le ha indirizzate su tre
ambiti: tecnologia, prodotto
e persone. Nel 2012 si lavorerà sulla rete in termini di
grafica, utilizzo e potenziamento dello strumento “per
dare alle adv una macchina
che sia performante prima,
durante e dopo”. L’investimento? “Centinaia di migliaia di euro”, afferma Catania.
“Scusate il ritardo”
“Scusate il ritardo”. Lo sa-
luta così l’ingresso dell'Oriente in programmazione.
“Un progetto fino ad oggi
non maturo e il merito dell'inizio va alle adv ed allo
staff che ha creduto molto
nella progettualità della destinazione, per la cui maturità abbiamo atteso che ci
fossero dei protagonisti che
sposassero la nostra filosofia”. Il manager è soddisfatto del team di quattro persone che seguirà il prodotto.
La programmazione è già
attiva per gran parte ed è
consultabile secondo le logiche del t.o. L’innovazione?
“E’ stata quella di creare
qualche cosa ad hoc per l’utente finale - spiega Alice
Tartara del reparto Oriente -,
non è più statico come si
pensava prima. Per esempio, per la Cina, oltre ai tour
classici, ci sono molte proposte di mini tour di 2-3-4
notti tutte abbinabili tra loro. L’agente può fare un preventivo in autonomia e tailor made”. Superare la staticità è “l’arma vincente che
Davide Catania
possiamo avere e che vale
per tutte le mete proposte”.
Il modello è chiaro: mini
tour combinabili e “che lascino una flessibilità completa”. Alle adv viene chiesto di strutturare la richiesta
di preventivo sul web e qual
è l’aspettativa che il cliente
ha sulla destinazione. Lo scacco è l’invio da parte delle adv
di un programma di viaggio
multimediale, tramite il quale il cliente entra in possesso
di tutta una serie di informazioni legate al viaggio, che
sono inserite dal reparto prodotto, contenuti video e fotografici, mappe, consigli, info geo-referenziate “e in futuro anche altro”, anticipa
Catania.
Si rafforza
il commerciale
Fermento sul fronte delle iniziative per il trade: da gennaio inizieranno gli incontri
anche sul prodotto Oriente.
Il t.o. è attivo anche a livello
di comunicazione, supportando le adv sui loro eventi
rivolti ai clienti finali, con
serate dedicate alla presentazione del prodotto.
Intanto il to. investe sulle
risorse umane e potenzia la
forza commerciale, che passa da 10 a 13 persone.
Mentre è in cantiere un
restyling della parte grafica
e del logo aziendale, con il
lancio previsto per la fine
dell’anno. Poi ci sarà anche
il restyling del sito.
S.V.
Dalle aziende
12 Dicembre 2011 - n° 1346
GuidaViaggi
15
Welcome apre alla community
Cambio di layout in agenzia e un ruolo più attivo sul web
per catturare nuova clientela
I
l concetto di community e la revisione del concept
dei punti vendita, "che devono diventare più accattivanti
e moderni". Sono le innovazioni previste nel modello
di agenzia denominato Welcome 2.0, un progetto illustrato nei giorni scorsi a Milano e che ha visto la partecipazione dei massimi rappresentanti di entrambi gli azionisti: per Alpitour World
Daniel John Winteler, a.d.
e presidente, per Costa
Crociere Gianni Onorato,
direttore generale. Un modo per reiterare la convinzione nel progetto di integrazione. “Quando ci siamo
uniti con Costa Crociere nel
progetto Welcome l'imperativo era migliorare i servizi
al cliente, innovare e investire. Questo è il primo passo concreto dell'alleanza",
ha esordito Winteler, a cui
ha fatto eco l'osservazione di
Onorato: “E' stato un investimento ben fatto, ci siamo
sposati con la persona
giusta. Avevamo sottoscritto
degli impegni finanziari di
investimento che sono stati
rispettati. Siamo entrati in
questo business perché pensavamo che fosse un dovere
farlo”.
I dettagli
La provocazione del libro
best seller sul futuro dell'agenzia di viaggi - in bianco - che deve ancora essere
scritto è stato un modo per
mettere la distribuzione di
fronte al proprio impegno.
Ognuno dovrà fare la
propria parte. “Il programma prevede di portare sul
web - e sostenere con investimenti - la nostra realtà di
agenzie, andandoci a posizionare nei punti di intercetto, creando una community per il consumatore",
ha spiegato Giampaolo
Vairo, amministratore delegato Welcome Travel. Il
cambio di layout d'agenzia
coinvolgerà una parte della
rete. “E' un progetto modulare - ha aggiunto il
manager -. Si parte con il
cambio dell'insegna e poi ci
si allarga all'interno del
punto vendita, rendendolo
più emozionale, agendo
sull'aspetto dell'accoglienza". L'obiettivo è di vestire
con queste caratteristiche un
centinaio di agenzie nei
prossimi 24 mesi.
Ispirazione
“Bisogna riportare una dimensione emozionale in agenzia". E' la prima regola
che emerge dai risultati di
una ricerca che Costa Crociere e Alpitour World hanno commissionato a Nextplora. Gli altri suggerimenti
evidenziati invitano a “lasciare alla persona autonomia e libertà. Si tratta poi
di scardinare il modello
bazar delle agenzie, che nel
tempo tendono a diventare
dei ripostigli - ha osservato
Renata Rizzo, direttore
marketing Costa Crociere -.
Non bisogna più pensare
all'agenzia come luogo d'acquisto, ma come luogo di esperienza dove ci si ispira”.
Per la manager il libro sulla
nuova era dell’agenzia
“abbiamo iniziato a scri-
Rendering del nuovo modello di agenzia Welcome
verlo con la penna del
cliente”. Le aziende che
hanno contribuito a interpretare il nuovo modello
d’agenzia sono Logotel, il
cui direttore generale, Nicola Favini, ha sottolineato
la teoria dello swarming: “In
pochi mesi mille agenzie
sono in grado di interpretare uno stile”, e Crea
International, il cui diret-
tore strategico, Marco De
Carli, ha commentato: “La
promessa al cliente è la
libertà di viaggiare. L’obiettivo è attrarre nel punto
vendita, aprire a nuovi clienti, dare l’idea dell’accessibilità”.
Il piano sarà sostenuto da un
battage pubblicitario “che
dovrà contribuire ad aumentare la notorietà della
marca, ad affermare la capacità delle persone di dare
consulenza e ad aumentare
il traffico nel punto vendita”, come ha sottolineato
il direttore marketing Alpitour, Roberto Brescia.
Agli affiliati il progetto è
stato illustrato il mese
scorso in tre appuntamenti
che si sono svolti a Roma,
Sorrento e a Peschiera del
Garda.
L.D.
Sncf, Milano-Parigi
d’interesse per il corporate
P
iù frequenze, una
nuova gamma tariffaria, nuovi servizi. E' quanto propongono
le ferrovie francesi, Sncf,
sulla tratta tra Milano e Parigi che gestiscono direttamente da qualche giorno,
essendo giunta al termine la
partnership Artesia che l'azienda d'Oltralpe aveva con
Trenitalia.
Tre i collegamenti al giorno,
sia da Milano che da Parigi.
Dal capoluogo lombardo si
parte non più dalla stazione
centrale ma da Porta Garibaldi: qui tra dicembre e
gennaio sarà aperto un punto vendita e di appoggio per
i viaggiatori. Da Milano si
viaggia alla volta di Torino,
Oulx e Bardonecchia, con
fermate a Novara e Vercelli
per alcuni treni, per raggiungere in Francia le destinazioni di Parigi, Lyon, Chambéry e Modane. Il numero di
soste fra l'Italia e Lione è
stato aumentato per consentire ai viaggiatori di effettuare l'andata e il ritorno fra
queste due mete in giornata.
"Una scelta che ci consentirà di aumentare l'appeal
nei confronti dei viaggiatori
business, che ci aspettiamo
possano arrivare ad essere,
una volta a regime, il 25%
del totale", ha dichiarato
Danielle Pappagallo, responsabile commerciale e
comunicazione Società Viaggiatori Italia. Obiettivo a
regime è arrivare ai 500mila
viaggiatori l'anno.
Rispetto al passato la gamma tariffaria è stata semplificata, con una scaletta "più
graduale", che parte da 25
euro a tratta. Previste durante l'anno offerte mirate per le
agenzie e per determinati
target.
Un sito per il trade
Sncf ha scelto quale distributore privilegiato per il
trade Rail Europe Italia, che
può contare su un rapporto
consolidato con oltre 2.500
agenzie di viaggi e tour operator che per prenotare le
nuove tratte hanno oggi a
loro disposizione, oltre al
call center e ai Gds, il nuovo
sito raileurope.eu.
L'iscrizione al sito da parte
delle agenzie è lineare ed
agevole: è sufficiente entra-
Gli interni dei treni, rinnovati da Christian Lacroix
re nella sezione "Richiedi il
tuo account", compilare il
formulario ed inviare a Rail
Europe la licenza d'agenzia.
Ricevuta l'abilitazione, l'agenzia può accedere alla
propria area riservata ed
effettuare le prenotazioni,
ricevendo una commissione
del 3%.
Un nuovo servizio online
permette ora anche di rimettere a disposizione i posti ed
effettuare il rimborso dei
biglietti prenotati (eventuali
penali applicate secondo le
condizioni tariffarie).
Importante novità operativa
è, poi, l'attivazione del servizio di e-ticket, che consente
di stampare il biglietto direttamente da un qualsiasi
computer con una stampante
standard. Il cliente finale ha
a sua disposizione il sito
b2c, tgv-europe.com. Con-
sumer e trade "sono due canali per noi molto importanti - ha dichiarato Danielle
Pappagallo -. Il b2b dovrebbe rappresentare il 40%
delle vendite". A sostegno
della nuova offerta Sncf sul
mercato italiano è stata lanciata una campagna promozionale sulla stampa, anche
trade, sui mezzi pubblici,
online, in Lombardia e Piemonte.
E.C.
Dalle aziende
16 GuidaViaggi
12 Dicembre 2011 - n° 1346
Il tailor made va sul web
Nasce Travel Configurator, il progetto che vede il ritorno
di Nicos Contos e Giorgio Kindinis
N
on è una Olta. Non
è un tour operator
nel senso classico
della parola. È una piattaforma web che permette la
costruzione di un viaggio
tailor made, dando all'utente
finale la possibilità di scegliere alloggio e durata del
soggiorno per ogni singola
tappa dell'itinerario. Si chiama Travel Configurator il
nuovo progetto di Nicos
Contos e Giorgio Kindinis,
che prende vita dopo l'infelice avventura in Bradipo
Travel.
Energia rinnovabile
La sentenza 366/2011 ha
attestato il fallimento di
Bradipo Travel Designer srl
il 12 maggio 2011. Contos e
Kindinis, però, erano usciti
dal progetto nel dicembre
2009: "Io e Giorgio - racconta l'a.d. di Travel Configurator - non trovando una
sintesi con l'azionariato e
con la presidenza circa la
strategia e lo sviluppo, ab-
versificata avevano mostrato la volontà di entrare nel
settore travel e la nostra
piattaforma rispondeva alle
loro esigenze".
biamo preferito non partecipare all'aumento di capitale previsto, rassegnare
le dimissioni ed uscire definitivamente dal gruppo".
Dopo un breve periodo di
riflessione, Contos e Kindi-
nis si sono ritrovati assieme
per lavorare al nuovo progetto, "credendo fortemente
nel prodotto tailor made".
Da questo presupposto è
nato Travel Configurator,
che vede la figura degli im-
prenditori Hakan e Gokhan
Baykam come soggetti finanziari: "Hanno proprietà
e capitali - spiega il manager - allocati nel settore
delle energie rinnovabili.
Mediante una strategia di-
Come funziona
Nella piattaforma di Travel
Configurator è presente uno
spazio dedicato alla ricerca,
dove l'utente può digitare
una destinazione, la durata
del viaggio e il budget a disposizione. Per ogni proposta di viaggio si possono
visualizzare le singole tappe
e modificare l'itinerario, sia
in termini di pernottamenti
che di accomodation. "Vogliamo dare al cliente la
possibilità di creare il proprio itinerario: in questo
modo si accorciano i tempi
di preparazione di un prodotto tailor made".
La società, inoltre, ha anche
un canale offline dove vengono gestite le persone che
non vogliono comprare sulla piattaforma: "Sono circa
200 - afferma Contos - i
clienti all'anno che comprano offline con un importo medio pratica di 3mila
euro. Per quanto riguarda
la parte web, invece, ci aspettiamo un importo medio
inferiore, ma un numero
maggiore di viaggi acquistati". In questa prima release, le destinazioni presenti sono l'Africa, gli Stati
Uniti e l'India, ma sono
pronti il Sud-Est asiatico,
l'Australia e a breve anche
l'America del Sud.
Gli obiettivi
Il progetto si propone di
raggiungere il pareggio di
bilancio verso la fine del
2012, per poi tentare di esportare la piattaforma anche nei mercati europei,
"come l'Inghilterra", afferma l'a.d. Più incerto il futuro per quanto riguarda le agenzie: attualmente l'operatore non è venduto in adv e
i manager stanno valutando
se questa sia una strada
percorribile.
G.F.
La Germania verso il 2012
N
on nasconde la
realtà Rijkert Kettelhake, delegato
per l'Italia dell'Ente nazionale germanico per il Turismo, quando parla di un
periodo difficile per la sua
destinazione. "Il 2009, per
tanti l'anno della grande
crisi, si era chiuso con un
incremento dei pernottamenti italiani dell'1%, trend
positivo proseguito nel 2010
con il +6,8% - spiega -. La
tendenza si è invertita a dicembre, quando abbiamo
accusato un calo dell'11%,
ed è proseguita nel corso del
2011, tanto che oggi siamo
in flessione del 2%".
L'inversione di rotta trova
certamente una spiegazione
nella crisi generale dell'economia: "Gli italiani spendono meno per le vacanze,
in viaggi più brevi e più vicini, addirittura abbiamo
notato escursioni in giornata dal Nord Italia - e dunque
senza pernottamenti - per
andare a visitare i mercatini
di Natale, prodotto impor-
tantissimo per noi". Ma un
duro colpo è stato assestato,
spiega il direttore, "dal cambiamento di politica del ministero dell'Istruzione, che
all'inizio dell'anno ha deciso
di non sostenere come prima
le spese degli insegnanti per
le gite scolastiche, proprio
in mesi importanti per noi".
Anche se, spiega Kettelhake, la Germania sta diventando destinazione per tutto
l'anno per gli italiani.
La flessione si sente ad esempio a Berlino, che concentra comunque il 20% di
tutti i pernottamenti in Germania (e dove gli italiani,
pur perdendo il primato, rimangono secondi dopo i britannici). "La capitale è amata e visitata soprattutto dai
giovani, per questo vogliamo utilizzarla come trampolino di lancio per presentare
loro il resto del Paese".
I temi marketing
E' ormai consuetudine per
l'Ente tedesco focalizzare la
propria promozione intorno
a precisi temi marketing.
Nel 2012 si punta soprattutto sul turismo del vino e sulla Germania del Nord. "Nel
primo caso si tratta davvero
di combinare la visita alle
regioni produttrici con attività dinamiche, all'aria aperta, nella natura e nel benessere, secondo un concetto di vacanza slow sempre
più caro anche agli italiani",
spiega il direttore.
In Germania sono tredici le
regioni vinicole, sulle rive
dei grandi fiumi come il Reno, la Mosella, l'Elba e il
Meno, sulle alture della Foresta Nera attorno a Friburgo, in Franconia o nel Palatinato.
"Visto poi che molti italiani
visitano il Paese più volte,
vogliamo proporre loro la
regione del Nord, Amburgo,
Brema, Lubecca, le città
anseatiche. Una proposta
che intendiamo combinare
con quella dei Bio Hotel, un
consorzio di strutture indipendenti (presente anche in
Austria e Svizzera, ndr) rea-
lizzati e gestiti nel pieno
rispetto dell'ambiente e del
risparmio energetico, con
prodotti a km zero". Spesso
di piccole dimensioni, e
dunque difficili da proporre
al trade che cerca contingenti di camere più alti, "ma
il nostro lavoro sarà quello
di individuare insieme quali
strutture vadano bene per il
mercato italiano".
Scenario aereo
L'anno prossimo i riflettori
sono puntati sul nuovo aeroporto intercontinentale di
Berlino Brandeburgo, sul
quale aprirà scenari interessanti non solo l'entrata
del padrone di casa airberlin
in oneworld (specie sul long
haul, per il quale finora i
berlinesi erano costretti a fare scalo altrove), ma anche il
massiccio investimento di
Lufthansa, anche e soprattutto dall'Italia: i voli diretti
opereranno da Milano, Bologna, Roma e Catania,
"quest'ultima importante per
noi per il traffico dal Sud -
Lubecca
spiega Kettelhake, ottimista
anche su un altro fronte - .
Ci sarà competizione anche
a livello tariffario, e soprat-
tutto Berlino sarà strategica
come gate per la Germania
del Nord, oltre che per
l'Europa dell'Est".
M.T.
Dalle aziende
12 Dicembre 2011 - n° 1346
GuidaViaggi
17
Itermar:
Per i 30 anni Diamante
concretizzare
tre viaggi evento
è difficile
Protagonista la Russia, proposta anche low budget
di Emanuela Comelli
I
l Diamante non è
solo Africa. Ci tiene a sottolinearlo
Chiara Coslovich, responsabile per l'operatore del
consorzio Quality Group di
Russia e Europa centrorientale. "Il 20% del fatturato viene da queste destinazioni", mete che saranno
visitate in occasione dei tre
viaggi evento, a date fisse,
che Il Diamante proporrà
nel 2012 per festeggiare i
suoi 30 anni di attività, e che
saranno pubblicati solo online. Il primo itinerario "La
via dell'Ambra", di 16 giorni, prevede una partenza
garantita il 31 maggio 2012.
Dall'Italia si raggiunge in
volo Berlino, dove è previsto il trasferimento per Rezpin, città di partenza del Treno dell'Ambra. Germania,
Polonia, Repubbliche Baltiche, San Pietroburgo, Bielorussia le mete toccate. La se-
Chiara Coslovich
conda proposta è una vera e
propria spedizione in Eurasia: "Da Pechino a San Pietroburgo", che si svolge dal
22 luglio al 16 agosto utilizzando aereo, treno e nave.
Si vola dall'Italia a Pechino,
dove è previsto un soggiorno di tre giorni, dopo il quale ci si trasferisce sul treno
Berlino e il mercato italiano
Il Diamante ha scelto Berlino per la presentazione dei
viaggi evento: proprio dalla capitale tedesca, infatti,
parte uno dei tre itinerari speciali. "La città intende rafforzare gli sforzi per vivacizzare il turismo dall'Italia, che
quest'anno ha segnato una battuta d'arresto - ha
dichiarato Chiara Coslovich -. Il nostro mercato, terzo
per la città dopo quello interno e quello britannico, da
gennaio ad agosto registrava un calo dell'8,2% in termini di arrivi, pari a 183mila 254, e dell'11,2% in termini
di pernottamenti, fermatisi a 544mila 912".
per Erlian, dove si cambia
mezzo salendo a bordo del
Transiberian Express per
passare in Mongolia e poi in
Russia, fino a Mosca, da
dove ci si imbarca sulla Volga Dream, hotel galleggiante di lusso che porterà i suoi
ospiti fino a San Pietroburgo. Infine, si svolge sempre
a bordo della Volga Dream
la "Crociera da Astrakhan a
Mosca", dal 3 al 18 ottobre
2012, partenza garantita con
accompagnatore italiano per
minimo 10 partecipanti.
Offerta per tutti
Protagonista dei viaggi evento è, dunque, la Russia,
che nel 2011 ha vissuto in
casa Diamante un anno positivo. Chiara Coslovich rileva un "grosso aumento dei
tour da catalogo. In agosto
- spiega la manager - abbiamo raddoppiato le partenze,
con due gruppi per ciascuna data". L'anno dovrebbe
chiudersi per l'operatore
con 3mila persone sulla destinazione, per un fatturato
(pari al 15% di quello totale
del t.o.) di 4-4,5 milioni di
euro. "Sono andate molto
bene anche le Repubbliche
Baltiche e, nell'Europa orientale, si è messa in grande evidenza la Bulgaria".
Guardando al 2012 la Russia assumerà maggiormente
una connotazione di meta
per tutti, con proposte adatte anche ad un target giovane o che comunque viaggia con maggiore attenzione al prezzo.
Da segnalare la possibilità
di un soggiorno di 3 notti a
Mosca e altrettante a San
Pietroburgo ad un prezzo
interessante, ma anche la
novità del Russia Express, 9
giorni a tariffe concorrenziali, con sistemazioni 3 e 4
stelle, per un prodotto che
propone sì sistemazioni di
categoria inferiore, "ma che
privilegia le visite", afferma la responsabile prodotto. Un'offerta questa che va
ad aggiungersi alle proposte
più tradizionali del t.o, ai
viaggi in treno e alle soluzioni per la clientela più
esigente.
E.C.
P
er l'inverno Itermar ha eliminato la programmazione Individuali neve "poiché già da qualche
anno, soprattutto sulla neve, internet ha dato la
possibilità a molte famiglie di prenotarsi direttamente le
strutture - spiega Renata Salvadori, commerciale dell'operatore -. Un tempo i tour operator avevano la disponibilità
di posti in molte strutture di montagna, ma oggi le stesse
disponibilità vengono date anche sul web".
In merito alle vendite per la stagione fredda, la manager
rileva che, a fronte delle molte offerte per gruppi di studenti
2012, "i gruppi poi difficilmente si concretizzano". Anche gli
adulti non raggiungono i numeri di partecipanti di anni fa,
così che "alcune agenzie decidono di partire con poche
persone, venti/trenta, altre invece preferiscono non partire
con numeri poco significativi".
Il prodotto neve non vede richieste per Capodanno e per le
festività in generale, mentre il numero dei gruppi per i mercatini di Natale è in linea con quello dello scorso anno, "ma
almeno per queste particolari destinazioni i soggiorni sono
più lunghi (2/3 notti), portando maggiori presenze". Sul fronte mercatini la meta più richiesta è il Trentino, mentre per la
neve è tutto il Trentino Alto Adige ad essere gettonato. "Per
quanto riguarda i gruppi di adulti, al momento vanno per la
maggiore le destinazioni europee scelte per il Capodanno,
mentre per quelli di studenti, le mostre e gli eventi in Italia
stanno trainando i viaggi delle scuole nel nostro Paese". Il
turismo della Terza Età vede un cambiamento nelle richieste: "Viaggi di lungo raggio, crociere e destinazioni culturali
si stanno affiancando alle classiche località mare italiane".
Nel 2012, nell'ambito della programmazione gruppi, la novità principale è legata alla presenza, sul manuale, dei soggiorni studio all'estero incentivati dalla Comunità europea,
prodotto "che registra ottimi risultati. E’ un segmento in crescita, con numero elevato di presenze e servizi confermati".
Il 2011 si chiude per Itermar con un leggero calo rispetto al
2010, "giustificabile dal "black out" di molte regioni italiane a
causa della mancanza di gite scolastiche, ed alla scelta
aziendale di uscire con un unico catalogo Individuali per agenzie, senza stampare copie per i clienti", spiega Salvadori. Tale decisione "ci ha permesso di instaurare rapporti di
partnership più solidi con diversi agenti. Rispetto agli anni
scorsi, molte agenzie hanno aumentato il loro numero di
pratiche, appoggiando in pieno la nostra strategia".
E.C.
Costa Edutainment, progetti in rete
U
n sistema sempre
più integrato, al
suo interno, con il
territorio, in rete, con un
portale tutto nuovo. E' la
realtà di Costa Edutainment che, in occasione di un
recente weekend con la
stampa, ha messo a fuoco le
linee strategiche della sua
azione: innovazione, marketing, verso i clienti e verso
il territorio, attenzione ai
social media.
Innovare significa offrire ai
visitatori sempre un nuovo
motivo per tornare, e per
sfruttare il biglietto AcquarioVillage che ha durata di
un anno.
Dalla metà di novembre il
terzo piano del Galata Museo del Mare è interamente
destinato a raccontare l'emi-
grazione italiana via mare e
l'immigrazione straniera.
Dopo la prima parte - la
mostra "La Merica!", inaugurata nel 2008, dedicata ai
viaggi dell'emigrazione italiana negli Stati Uniti - il
Galata prosegue il viaggio
presentando un'esposizione
permanente e dinamica che
racconta in 1200 metri quadrati ed oltre 40 postazioni
multimediali, molte delle
quali interattive, come le
migrazioni hanno segnato e
segnino la società italiana.
L'ultima sezione è dedicata
all'immigrazione in Italia. In
progetto vi è anche il rinnovamento degli altri piani del
museo.
Sempre in termini di miglioramenti, oltre a ricordare i
lavori che interessano pro-
prio in questo periodo l'entrata dell'Acquario, Carla
Sibilla, direttore generale
Costa Edutainment, ha sottolineato come si sia già al
lavoro per "preparare la
struttura dell'Acquario all'arrivo della nuova vasca
dei delfini nel 2013". Tutte
le novità del prossimo anno,
dunque, saranno in funzione
del 2013, un anno che la
manager definisce "importante", un anno che vedrà
anche una maggiore integrazione tra le strutture genovesi e quelle che la società gestisce fuori città.
Progetto che non potrà che
"fare bene" al sistema nel
suo complesso e alle singole
realtà in particolare, come si
evince dai numeri che in conferenza stampa sono stati
forniti relativamente all'area
del Porto Antico: La Città
dei bambini, gestita da Costa Edutainment dal 2003
(per cui è allo studio un progetto di rinnovamento, ndr),
è passata nei primi tre anni
da 70mila a 160 mila visitatori l'anno, mentre "proponendo dal 2004 la biosfera
integrata i biglietti staccati
sono passati da 25mila a
160mila", afferma ancora
Sibilla. Interessante anche il
dato relativo al Galata: il
50,2% dei visitatori del museo (150mila l'anno circa)
sono generati dall'Acquario,
tramite biglietti congiunti.
Integrazione, questa volta
virtuale, è quella che è stata
realizzata sul web con la
creazione di AcquarioVillage.it, social hub il cui
obiettivo è offrire uno strumento di aggregazione di
tutti i flussi di conversazione
che avvengono in ogni istante in rete, in particolare
sui social network come
Facebook, Twitter, Flickr e
YouTube. AcquarioVillage.it
ospita tutti i contenuti di taglio "social" di Costa Edutainment, oltre a news, eventi, promozioni speciali e
soprattutto aneddoti e curiosità. Uno spazio virtuale che
fornisce un mondo di informazioni da leggere e materiale fotografico da guardare
e scaricare. Da agosto ha registrato 140mila accessi.
Da poco, poi, è stata lanciata
l’applicazione per iPhone, iPad e iPod Touch dell’Acquario, la prima in Italia dedicata nel settore degli acquari
Galata Museo del Mare
e delle strutture museali. Si
tratta di un supporto audio e
video a integrazione della visita alla struttura.
E.C.
Provati per voi
18 GuidaViaggi
12 Dicembre 2011 - n° 1346
Panama
Una cultura “in prestito”
Melting pot di tanti retaggi, il Paese offre lo spettacolo di una natura selvaggia;
il tour per incontrare una tribù indigena
di Giovanni Ferrario
D
“mariposario” – la casa delle farfalle – e il serpentario.
Una delle maggiori attrattive, però, è la teleferica
che percorre la foresta pluviale e che raggiunge i 118
metri di altezza: da lì si può
ammirare una splendida vista a 360 gradi.
opo aver visitato
Panama per quattro giorni, rimangono nella testa e nel cuore
sensazioni contrastanti.
Da una parte lo spettacolo
della natura selvaggia che ti
assale già nelle vicinanze
della capitale, dall’altra l’idea di aver conosciuto una
nazione incapace di crearsi
una propria cultura perché
stretta nella morsa delle occupazioni spagnole e americane. Dalla valuta – il
dollaro – al baseball, dal
cibo alla musica: tutto
sembra preso in prestito da
un’altra civiltà e solo il
sorriso e le tradizioni degli
indigeni locali può raccontare la vera storia di questo Paese.
Il Casco Viejo
e i grattacieli
La storia della capitale è associata al nome di Henry
Morgan: nel 1671 il bucaniere, assieme ad altri 1.400
pirati, saccheggiò Panama
per poi darle fuoco prima di
ripartire verso altre conquiste. Due anni più tardi la popolazione tornò a ricostruire
la città 8 km più a Sud-Est,
in modo da essere più protetta: questa area è attualmente conosciuta come Casco Viejo – in italiano “vecchio quartiere” – e nel 2003
l’Unesco l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità.
Punto di partenza di ogni visita è Plaza de la Indipendencia, dominata dalla Catedral Metropolitana, splendido esempio di arte coloniale
e fiancheggiata da due campanili di un bianco abbagliante. Immancabili nella
visita sono anche il Teatro
Nacional, Plaza Bolivar e
Plaza de la Francia, che si
affaccia sul mare: da questo
punto si vedono gli sguardi
delle donne locali che vendono le “molas” – colorati
abiti tipici della cultura kuna
– e, soprattutto, si scorge lo
skyline della “nuova” Panama, quella colma di grattacieli (sono ben dieci quelli
in costruzione dal 2008) e
hotel di lusso, che trovano la
loro massima rappresentazione nel quartiere El Cangrejo, cuore commerciale
della capitale.
Gli indios
della comunità
Embera
Nel primo giorno lontano
Il fiume Chagres si immette nel Canale di Panama
Donne della tribù dei Parara Puru in un ballo tipico
Veduta dal mare di Boca Town
Le chiuse di Miraflores del Canale di Panama
dalla capitale, il tour ci ha
condotto alla visita della tribù Embera dei Parara Puru.
Per raggiungere la comunità
occorre fare una breve traversata in piroga del Chagres, il fiume più importante
della nazione: con un po’ di
fortuna si possono intravvedere anche coccodrilli e
tartarughe, i principali abitanti di questo corso d’acqua. Arrivati al villaggio veniamo accolti dalle note musicali della canzone di benvenuto, suonata con antichi
strumenti ricavati da tronchi
e gusci di tartaruga.
La vita della tribù è basata
su pesca, caccia e agricoltura, ma in passato la popolazione ha vissuto anni difficili: infatti, dopo il 1984, anno in cui è stato istituito il
parco nazionale del Chagres, per i Parara Puru non è
più stato possibile coltivare
campi e procurarsi cibo.
Con l’apertura al turismo
(avvenuta pochi anni fa) la
tribù ha finalmente trovato
la sua prima fonte di sostentamento: per accedere al
villaggio, infatti, il turista
deve pagare l’ingresso e le
donne creano e vendono
oggetti d’artigianato – come
collane, statuette e vasetti –
ai visitatori.
Bocas del toro,
dalla leggenda
il suo nome
La leggenda vuole che questo arcipelago si chiami così
perché quando sbarcarono i
conquistadores spagnoli per
colonizzare l’isola, trova-
rono nei boschi i guerrieri
“Boca Toro”, che riuscirono
a metterli in fuga.
Storie a parte, la regione è
uno dei posti più frequentati
dai turisti, che nei mesi di
alta stagione affollano Isla
Colon, punto di riferimento
anche per esplorare le oltre
240 isolette che formano
l’arcipelago: basta prendere
un taxi marino e si può visitare la splendida Bocas del
Drago, la laguna dei delfini
e il parco marino di Isla Bastimentos – la seconda in
ordine di grandezza dell’arcipelago – dove depongono
le uova sette specie di tartarughe differenti.
Inoltre, tutti gli hotel e i ristoranti di Bocas Town sono
costruiti su palafitte in legno
e hanno il molo privato per
accogliere i turisti che arrivano dal mare: di sera questo litorale assomiglia ad un
antico rifugio per i galeoni
dei pirati.
Il panorama
di Gamboa
Gamboa è una piccola cittadina a circa 30 km da Panama. Su una piccola collina
del paese sorge il Gamboa
Rainforest Resort, un complesso alberghiero costato
30 milioni di dollari che offre un panorama da cartolina, con il fiume Chagres
che prima si perde nel cuore
della foresta e poi si immette
nel canale.
La struttura offre una serie
di attività naturalistiche come l’escursione all’isola
delle scimmie, la visita al
La strada
degli oceani
Tra tutte le bellezze che
offre questa nazione, non è
certo un caso che il posto
più visitato di Panama siano
le chiuse di Miraflores, principale attrazione del canale.
Estese per oltre 1,7 chilometri, queste costruzioni
sono così imponenti che ci si
sente una goccia nel mare
vedendo passare le interminabili navi da crociera e
super petroliere. Sembra
quasi ridicolo pensarlo, ma
questa opera di grandiosa
ingegneria è stata completata quasi cento anni fa,
nel 1914.
Il canale è lungo ben 80
chilometri con 3 chiuse –
oltre a quelle di Miraflores
ci sono quelle di Pedro
Miguel sul Pacifico e quelle
di Gatùn sull’Atlantico – e
ogni anno viene attraversato
da circa 14mila imbarcazioni.
Il costo che le navi pagano
viene calcolato in base alle
tonnellate e, tanto per avere
un’idea, il pedaggio più costoso è stato effettuato il 16
maggio 2008 dalla nave da
crociera Disney Magic, che
ha pagato 331.200 dollari.
Il pedaggio meno costoso,
invece, è stato pagato da un
avventuriero americano Richard Halliburton, che ha
attraversato il canale a nuoto
nel 1928 sborsando 36 centesimi.
Si potrebbe continuare a elencare dati – ad esempio,
per ogni nave che passa vengono immessi nell’oceano
ben 195 milioni di litri d’acqua dolce – e sono già in
atto i lavori per l’ampliamento del canale: a seguito
di un referendum approvato
nel 2006, verranno aperte
delle nuove chiuse che permetteranno anche alle navi
di ultima generazione – le
cosiddette post Panamax –
di passare per lo stretto.
I lavori costeranno 5,25 miliardi di dollari e si completeranno nel 2014, a cento
anni esatti dalla sua inaugurazione.
Provati per voi
12 Dicembre 2011 - n° 1346
GuidaViaggi
19
Bahrain
L’oro nero
veicolo di sviluppo
Due torri a triangolo il grattacielo-simbolo
di Paolo Stefanato
I
l Bahrain, regnoisola del Golfo
Persico, s'identifica con la sua capitale, Manama, una metropoli "leggera" da 160mila abitanti. E'
una città orgogliosa delle
sue origini antichissime, che
datano dal 6.000 avanti Cristo, e adagiata sulla propria
ricchezza petrolifera.
Ricchezza che si esprime visibilmente soprattutto nell'architettura, ormai tipica
dei Paesi del Golfo, fatta
degli esercizi stilistici di
progettisti di tutto il mondo.
Qui il grattacielo-simbolo è
formato da due torri a triangolo, acuminate in punta,
che sorgono una vicina
all'altra, collegate dall'installazione di gigantesche pale
eoliche pronte a catturare il
vento convogliato nell'intercapedine.
Altri edifici originali sono
due palazzi di vetro a forma
di coda di clavicembalo e un
enorme parallelepipedo rettangolare "sospeso" a pochi
metri da terra.
Manama offre anche un sito
archeologico interessante,
Qal'at Aò-Bahrain, dove
sorge un forte in pietra rimodellato a più riprese a
partire dal 2.800 avanti Cristo. Oggi è uno spettacolare
rudere in buona parte ricostruito, affacciato al mare.
Delle popolazioni dell'isola
porta testimonianza il museo nazionale, dove sono
raccolti reperti risalenti alle
origini degli insediamenti
umani, insieme alla ricostruzione di scene della vita
quotidiana tradizionale e a
pezzi d'arte moderna e contemporanea. Un altro museo
è dedicato al Corano, il testo
sacro del mondo islamico,
del quale sono esposte decine di preziose edizioni
provenienti da molti Paesi,
alcune di grande rilievo
artistico: i primi esemplari
risalgono al 700 dopo Cristo. Monumentale la moschea di Al Fateh, costruzione recente ma, come ogni
luogo di culto, con forti radici nella tradizione; degno
di nota anche il grande palazzo dei congressi, che permette alla città di candidarsi
a ospitare eventi affollati e
di alto livello. Vivace, variopinto, traboccante il suq,
mercato levantino dove dominano le essenze, le spezie,
i gioielli. Affascina la città
vecchia, intrico di vicoli
sulle cui mura di calce rimbalzano luminosi i raggi del
sole. Alcune case sono state
restaurate, in questi anni,
Ventoteso,
un atelier di viaggi
U
na meta raccolta e
insolita come il
Bahrain merita una visita di conoscenza. E'
quello che propone Ventoteso, l'atelier di viaggi di Mara Armanini, tour operator
di nicchia e di qualità.
Un week end lungo, dal venerdì al lunedì, permette un
tuffo in un mondo arabo moderno, dotato di strutture ricettive di ottimo livello. La
proposta di Ventoteso si basa sul volo di Gulf Air da
Malpensa (5 ore e mezza di
volo) e sull'ospitalità per due
notti al Gulf Hotel, struttura a
cinque stelle, in camera deluxe e con prima colazione
internazionale. Il tour operator Ventoteso è nato cinque
anni fa dall'esperienza che
Mara Armanini negli anni
aveva acquisito lavorando
per operatori turistici in Italia
e in Germania.
Ha creato il suo studio con il
preciso impegno di occuparsi personalmente dei clienti,
di dare un servizio "sartoriale", cioè su misura, di non
offrire mai nulla (destinazioni, alberghi, voli) di non
personalmente sperimenta-
Manama, la moschea
to. Oggi Ventoteso ha qualche migliaio di clienti, di turismo e d'affari, e i risultati, in
questo 2011 di crisi, sono
"soddisfacenti", grazie anche al livello alto a cui si rivolge. L'offerta di Ventoteso
è ricca soprattutto là dove
non c'è turismo di massa.
Molte le specializzazioni, dai
Paesi del Sud America (Brasile escluso), all'Asia, alla Siberia, ad Australia, Nuova
Zelanda e Polinesia, all'Africa australe e a quella nera.
Mara Armanini sintetizza così la sua filosofia aziendale:
"Non pubblico cataloghi: costruisco l'offerta sulla base
delle richieste del cliente. Ogni nuovo cliente deve sottoporsi a una mia intervista:
perché solo conoscendolo
posso dargli quello che gli è
più adatto. Per un cliente in
viaggio sono sempre a disposizione, giorno e notte.
Vendo solo ciò che conosco
personalmente: non vendo
l'Alaska, per esempio, perché non ci sono mai stata. I
gruppi, se mi viene richiesto,
li accompagno personalmente. Visito tutte le fiere
del mondo (prossimamente
sarò a Manado, in Indonesia), dove sono scrupolosamente presente a tutti gli incontri e i seminari in calendario. Faccio preventivi dettagliati, con il prezzo del volo
bloccato per la durata dell'offerta". Ventoteso è attiva anche nel turismo congressuale e nei viaggi incentive. P.S.
anche con coraggiosi innesti di architettura contemporanea: sono sedi di centri
culturali, biblioteche, piccoli musei, come quello fotografico dedicato alla ricerca delle perle, della
quale Jacques Cartier fu
uno dei protagonisti più
illustri.
Nei dintorni di Manama
sorge il celebre circuito di
Formula uno, che più volte
all'anno attira l'attenzione
del pubblico di tutto il mondo, mentre il Royal golf offre la rara emozione di inseguire le buche tra fasci di
tubazioni del gas e pozzi di
petrolio.
Il confine con l'Arabia Saudita è caratterizzato da una
gigantesca torre panoramica dalla quale si domina il
paesaggio. Il confine è anche l'esempio di come la
I grattacieli uniti dalle pale eoliche
ricchezza, se usata intelligentemente, si può trasformare in infrastrutture: il
Bahrain, che è un'isola, è
collegato all'Arabia Saudita
per mezzo di due ponti che
appoggiano, a metà, su un isolotto artificiale.
Speciale
20 GuidaViaggi
12 Dicembre 2011 - n° 1346
Capodanno-Inverno
Feste a rilento nelle agenzie
Il contesto di incertezza generale pesa sulle scelte dei clienti.
Ma qualcosa si muove, a sorpresa, per il nuovo anno
di Emanuela Comelli
L
a crisi economica,
le Borse, i mercati,
le notizie dalla
sponda opposta del Mediterraneo. C’è un po’ di tutto
nelle parole dei network che
abbiamo interpellato per
spiegare perché l’inverno
2011/2012, e le festività in
particolare che ne sono il
primo assaggio, non stanno
registrando risultati positivi.
“Le vendite sull’inverno registrano un trend negativo
rispetto allo stesso dato dell’anno precedente. Ad oggi
infatti il prenotato di periodo da settembre a novembre
registra un –13% - fa sapere
Manuela Marazzini, responsabile marketing Le
Marmotte -. Sul partito il
dato è buono sulle vendite di
Sant’Ambrogio e sulla settimana dell’Epifania, che registrano un fatturato presso-
chiave di lettura”, come ci
spiega Andrea Moscardini, direttore commerciale e
marketing: “Molto bene le
vendite del prodotto “tailor
made” e un rallentamento
del classico pacchetto Itc,
soprattutto influenzato dalla destinazione Egitto”.
ché pari, mentre soffre molto il Natale e ancor di più il
Capodanno, con risultati nettamente inferiori al 2010”.
In casa Bluvacanze il Capodanno cala leggermente, c’è
maggiore attenzione sull’Epifania, “mentre Natale sembra essere la settimana più
in ritardo, e forse maggiormente in crisi”. La stagione
invernale, per il network,
“risente principalmente del
minor volume di vendita
sull’Egitto e di una forte attenzione del cliente verso la
variabile prezzo”.
Pacchetti
e tailor made
a doppia velocità
Epifania, Capodanno e Natale: è questo il podio in termini di periodo più richiesto
in casa Frigerio Viaggi
Network, mentre Natale è,
di contro, una “sorpresa”
per SeaNet, che vede richieste per questo periodo inferiori al Capodanno ma superiori all’Epifania. Anche
questa realtà, come osserva
Andrea Pesenti, direttore
commerciale, rileva “vendite a rilento”. Un rallentamento che Gian Luca Martinotti, direttore prodotto
di One! Travel Network
quantifica in un -40% di
venduto (al 23 novembre,
ndr) per le festività.
“La fa da padrone il Capodanno – aggiunge Bruno
Sottini, responsabile vendite del Gruppo Bravo Net
e HPVacanze -, anche se i
volumi di vendita sono da
considerarsi del tutto provvisori”.
E San Silvestro, con l’Epifania, spicca per richieste anche in casa Welcome Travel, dove l’andamento delle
feste registra “una duplice
Crociere
in movimento
Le feste ferme, o quasi,
dunque, ma a sorpresa qualcosa si muove per il nuovo
anno. “Fortunatamente si è
venduto per i primi sei mesi
del 2012 – afferma Martinotti – e ci sono già parecchie richieste per l’estate.
In realtà è una contraddizione, ma questo conferma
la tendenza a tagliare le vacanze intermedie, per concentrarsi sul viaggio e sulla
imprescindibile vacanza
annuale”. Il manager evidenzia per il nuovo anno richieste per svariati prodotti,
dal lungo al medio raggio,
dagli Stati Uniti al Marocco, dall’Egitto all’Oriente,
cliente ad acquistare i singoli servizi, “e qui entriamo
nel tema del depackaging”.
Crociere in primo piano nel
2012 anche de LeMarmotte, “prodotto caratterizzato
da un fortissimo prenota
prima”, afferma Manuela
Marazzini, che evidenzia
interesse anche per i viaggi
culturali. “Sulla montagna
così come sulla vacanza
mare 2012, le richieste sono
ancora esigue. Saranno prenotazioni - aggiunge la manager - su cui peserà molto
il sottodata”.
Ancora viaggi per mare
protagonisti per Welcome
Travel Group, le cui agenzie “si confermano in assoluto specialiste nel segmento crociere e dei viaggi Premium – ci dice Moscardini e questo ci consente, già oggi, di registrare volumi importanti per tutti i primi mesi del prossimo anno”.
“Abbiamo eventi e gruppi
storici già programmati e
confermati sui primi 3 mesi
dell'anno – conclude Paola
mentre da Bluvacanze ci
segnalano che “sul 2012
l’unico segmento che tiene
e in certi casi cresce è la
crocieristica”, come pure
aumenta la propensione del
Frigerio, responsabile programmazione del gruppo -.
Gli individuali si muoveranno nelle prossime settimane, passata la frenesia
dell'altissima stagione”.
Speciale
12 Dicembre 2011 - n° 1346
GuidaViaggi
Capodanno-Inverno
Destinazioni, l’Egitto
manca all’appello
Vincenti sole e mari lontani, città europee e montagna
I
l podio delle mete
delle feste è cambiato. A pesare sono soprattutto i nuovi episodi di violenza in Egitto,
“che certo non aiutano la ripresa, che a fatica si stava
accennando nei mesi passati”, una ripresa che “si auspicava soprattutto in occasione delle festività natalizie”, afferma Marazzini di
LeMarmotte. Il network
osserva che continua l’interesse per le crociere, “richiesti anche Kenya e Zanzibar,
mentre risultano spesso
troppo cari i Caraibi, tra i
quali cresce la voglia di Cu-
ba”. Capitolo a parte per i
viaggi culturali “che suscitano l’interesse dei clienti,
soprattutto di quella fascia
di clientela che si ritiene
viaggiatore e che mantiene
una buona capacità di spesa: Uzbekistan, Giordania,
Marocco tra le mete richieste”. Mare lungo raggio, con
Maldive e le altre isole dell’Oceano Indiano e i Caraibi, unitamente alle crociere
sono tra i desiderata dei
clienti Welcome. Anche qui
manca all’appello l’Egitto,
assente anche in casa One!
Travel Network. “Potremmo dire che per le feste
21
Prodotto
completo
più d’appeal
S
Port Louis, Mauritius
2011/12 vanno per la maggiore Lapponia, Maldive,
Capitali europee e Turchia,
mentre si sta riprendendo
Arrivare al cliente finale
Le vendite languono e a maggior ragione i network si stanno impegnando con promozioni per stimolare il mercato. Tra le iniziative del gruppo Bravo Net e HPVacanze le
partenze inserite nel volantone, “caratterizzato da una selezione di prodotti a forte
marginalità per le agenzie, gestiti dal nostro booking centralizzato che controlla un blocco posti di notevole importanza, caratterizzato da una molteplicità di date ed aeroporti
per ciascun mese di partenza – spiega Sottini -. Sono state inoltre negoziate con i maggiori partner commerciali, varie iniziative spot, volte a sensibilizzare le vendite con premi economici per l’agenzia di viaggi e benefit o premi per i banconisti meritevoli”.
Campagne mirate con gli operatori partner sono state messe in campo da SeaNet,
Welcome Travel e Bluvacanze, mentre Frigerio “per dare una spinta alle vendite
natalizie” ha lanciato nella propria rete le Gift Card Frigerio Viaggi Network.
Marazzini de LeMarmotte evidenzia come le campagne realizzate siano state impostate “al fine di erogare più che sconti, benefit ai clienti che prenotano in questo periodo:
dalla formula élite, al set di valigie, fino alla bevande incluse in crociera”. La manager
osserva, però, che ora l’obiettivo è primariamente un altro: “Trovare il modo di arrivare
al cliente, informandolo delle opportunità che offriamo, recuperando mercato, magari
inserendosi in nicchie che esulano dalla tradizionale vacanza”.
In chiusura le riflessioni di Agatino Falco, One! Travel Network, che, guardando al
nuovo anno, non ha per ora messo in atto campagne promozionali. “Non sono ancora
state definite le programmazioni 2012, quelle per l’estate – spiega -. In questo dovremmo imparare dai mercati esteri: uscire ad ottobre con i prodotti validi un anno, che includano l’inverno, le festività, la primavera con i ponti, e già l’estate dell’anno successivo. Così riusciremmo a dare corpo ad una grande massa di vendite, … forse”. Una
controindicazione: “Che la clientela non faccia shopping da chi propone prezzi minori,
avendo tutto il tempo per fare le lunghe e impegnative verifiche, togliendo così quelle
poche risorse che rimangono al settore distributivo”.
E.C.
bene il Messico”, fa sapere
Agatino Falco, direttore
commerciale della rete.
Elevate vendite per le crociere, Kenya e Cuba top seller lungo raggio, short break
nelle capitali e mete legate
ai mercatini di Natale in
aumento. Questa la fotografia di Bluvacanze, simile a
quella di Frigerio Viaggi
Network, che rileva, tra i
prodotti più richiesti, weekend nelle città d’arte in Italia e in Europa, la montagna
e le mete “calde”, dall’Oceano Indiano ai Caraibi.
Voglia di sole e mare anche
per chi entra nelle agenzie
di viaggi Bravo Net e HPVacanze. Bruno Sottini parla di Oceano Indiano, “con
maggiore focus su Mauritius e Zanzibar, che presentano degli incrementi di volume significativi. Bene anche Santo Domingo, Madagascar e Capo Verde”.
Valori pressoché paritetici
allo scorso anno per le isole
Canarie, “grazie - spiega il
responsabile vendite della
rete - anche ad iniziative
mirate di prodotto”. E.C.
empre più spesso in agenzia, per il prodotto montagna, viene confezionata un’offerta completa,
comprensiva di trattamenti benessere, scuola sci,
skipass, allo scopo di invogliare i clienti, rendere appetibili le
proposte e tenere sotto controllo il budget. Un approccio
che si osserva anche per altre tipologie di proposte. “La
vendita dei cosiddetti prodotti o servizi ancillary serve principalmente a differenziare il pacchetto da quello dei concorrenti”, evidenziano da Bluvacanze, rilevando che si tratta di un fenomeno “necessario per cercare di dare nuova
linfa al prodotto e provare a
mantenere concorrenziali i
prezzi "base" al cliente, invogliandolo con prodotti collaterali che personalizzano
la proposta e giustificano in
maniera trasparente l'aumento del costo. Il fatto che
talvolta il t.o. applichi sistemi di remunerazione diversi
per l’agenzia che vende tali
pacchetti o servizi rappresenta ancora un limite ed
un freno alla loro proposizione in adv”. Per Paola Frigerio, Frigerio Viaggi Network, è un trend che si sta
Marmolada (Belluno)
manifestando “soprattutto
su prodotti come weekend
Italia-Europa, prodotti che spesso il cliente prenota in autonomia. Proprio per questo, arricchendo e completando l'offerta con dei plus, si riesce a proporre una soluzione che il
cliente da solo non ha le capacità, né il vantaggio economico, di organizzare”. Grande attenzione a fornire prodotti
più completi esiste da tempo, rimarca Moscardini di Welcome Travel. Concorda Marazzini per cui si tratta di una
pratica “che ha portato i clienti all’abitudine di non dover
pensare ad extra spese in loco”. La linea LeMarmotte da
sempre “è quella di includere nelle proposte tutti i servizi,
soprattutto le proposte a marchio dedicate agli aggregati:
montagna con scuola sci e/o ski pass inclusi, mare Italia
con servizio spiaggia, tour con pranzi, cene, ingressi e guide, crociere con bevande, mance, trasferimenti. E’ una scelta che ci consente di rafforzare il posizionamento del marchio verso i clienti e con esso il valore delle nostre proposte”. “Il viaggio tutto incluso, inteso in senso lato, rimane ancora la montagna – conclude Sottini di Bravo Net e HPVacanze - con proposte di soggiorno abbinate ad altri servizi
collaterali che generano marginalità per le agenzie, e maggiore appeal alla proposta al consumatore finale”.
E.C.
Vacanza lunga sul viale del tramonto
S
e “attesa” sembra
essere la parola
d’ordine, abbiamo
cercato di capire quali altri
fattori connotino il comportamento d’acquisto degli italiani in questa fase. Da Bravo
Net e HPVacanze il trend è
rivolto al sottodata, con una
propensione a soluzioni di
minore durata, anche per le
feste di fine anno. “In inverno le proposte di 10 giorni o
due settimane consecutive
sembrano sulla via del tramonto” è il commento lapidario da Bluvacanze. “Il
cliente si orienta sul primo
prezzo, qualunque sia la destinazione proposta”. Il network osserva anche una
sempre più marcata polarizzazione tra le vendite in advanced e quelle sotto data:
“L’elevata disponibilità di prodotto, anche per le partenze
delle festività, ci mette nella
condizione di pensare che il
cliente deciderà solo all’ultimo dove andare in vacanza. L'andamento economico
e politico del nostro Paese
non favorisce la tranquillità e
la serenità per entrare in a-
genzia e prenotare un soggiorno. Molte famiglie sono
orientate verso l’austerity.
Se a ciò aggiungiamo la crisi
dell'Egitto, meta favorita per
chi aveva un budget limitato,
la base dei clienti potenziali
diminuisce”.
La clientela si è mossa in
ritardo? “Veramente non si è
ancora mossa”. Così ci ha
risposto Martinotti di One!
Travel Network, che rimarca, in linea con gli altri, la ricerca del “risparmio a tutti i
costi”. Ma non solo: “C’e’
paura dell’acquisto, non solo
del viaggio – aggiunge il manager -. Le misure paventate
dal vecchio governo ed anche dal nuovo, riducono la
volontà e la disponibilità a
spendere”. Sta “ancora pensando” la clientela SeaNet,
mentre quella de LeMarmotte ha sì cominciato presto a richiedere preventivi,
ma “le conferme arrivano
sempre più sottodata. Come
per l’estate incide molto il
potere di acquisto: i clienti aspettano sotto data non tanto per usufruire dei last minute quanto per essere certi
della propria capacità di spesa”. Problema tipo del cliente medio, attento al prezzo
“ormai da anni”, anche se
quest’anno per Marazzini è
più un problema di capacità
di spesa, con una biforcazione sempre più netta “tra
chi può anche solo pensare
al viaggio e chi no”.
Più sottodata
Paola Frigerio, in linea con
gli altri manager, si attende
“un aumento del ricorso al
sottodata”. Anche il network
brianzolo identifica nel ri-
sparmio una priorità del
cliente, e questo “a prescindere dal target della vacanza scelta”.
“Più che di solo risparmio
parlerei di estrema personalizzazione nella durata e nei
contenuti richiesti”: è il parere di Moscardini, Welcome Travel Group, che evidenzia come, se da qualche
stagione è in atto un processo di “spostamento in avanti
degli ordini per i pacchetti vacanza”, ora questo fenomeno
si osserva anche per lungo
raggio e crociere.
E.C.
Speciale
22 GuidaViaggi
12 Dicembre 2011 - n° 1346
Capodanno-Inverno
Turismo nazionale
in frenata
inbreve
VOYAGEPRIVE.COM: PICCO DI PRENOTAZIONI
PER IL PONTE DELL’EPIFANIA
Oltre a Capodanno, voyageprive.com ha registrato
quest’anno un picco di prenotazioni per il lungo ponte
dell’Epifania. Inoltre, grazie al modello di vendita delle
“flash sales”, che permette di avere un prezzo scontato
con offerte limitate sempre nuove da cogliere al volo,
sono ancora molto numerose le prenotazioni dell’ultimo
minuto oppure all’opposto con largo anticipo rispetto alla
data di partenza. Molte prenotazioni per il periodo di Natale e Capodanno si erano già registrate a metà settembre. A inizio dicembre si stanno gestendo le ultime richieste per le festività, ma anche quelle relative a soggiorni tra gennaio ed aprile 2012.
Lo riferisce il Ciset nella sua ultima indagine
U
no sguardo sull'inverno in generale viene dall'indagine congiunturale organizzata a metà ottobre dal
Ciset in collaborazione con
Federturismo Confindustria
e le associazioni di categoria
aderenti, presso un campione rappresentativo di imprese turistiche italiane.
Da questa emerge una sostanziale stabilità del turismo straniero in Italia, in linea con il consuntivo per la
stagione invernale 20102011, e nonostante il leggero
aumento indicato per l'estate
2011. Segnali negativi, invece, per il turismo domestico,
che dovrebbe evidenziare una tendenziale flessione rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente. In leggera contrazione anche la
propensione dei nostri con-
nazionali a fare una vacanza
all'estero, che comunque concentreranno il loro interesse
sulle mete europee a brevemedio raggio.
L'attuale congiuntura politica ed economica ed il rapporto qualità/prezzo dei servizi offerti tengono banco
come principali aspetti che
governeranno l'andamento
del mercato anche nell'inverno 2011-2012, soprattutto sul fronte del turismo
italiano. Se per gli operatori
che si attendono un aumento
della domanda domestica,
questo sarà determinato dalla minore disponibilità economica, che porterà gli italiani a scegliere vacanze
brevi e vicine a casa, per i
pessimisti il perdurare della
crisi, unitamente alla scarsa
competitività dell'offerta nostrana, spingeranno i viag-
giatori nazionali a privilegiare mete estere più convenienti, grazie anche alle
molteplici offerte presenti su
internet.
Il turismo culturale e d'arte,
il turismo fitness e benessere, l'agriturismo e le crociere saranno le tipologie di
turismo che registreranno la
crescita più vivace tra novembre 2011 e maggio 2012,
seguite dal turismo montano
e dal termale tradizionale. In
leggera flessione, nell'opinione degli intervistati, il
turismo d'affari e congressuale, che scontano ancora
la congiuntura incerta.
Allarme neve
In merito, infine, alla stagione sciistica, che ha preso
avvio con il ponte dell’Immacolata, si registra l’allarme lanciato da Renzo Iorio,
Val Badia
presidente di Federturismo Confindustria: "Le
scarse precipitazioni nevose
di questi giorni rischiano di
mettere in difficoltà gli
esercenti funiviari e di avvantaggiare i nostri concorrenti d’oltralpe, Svizzera e
Francia, dotati di una maggiore potenza degli impianti
d’innevamento artificiale e
di un netto vantaggio energetico rispetto all’Italia". E.C.
AIR EUROPA RAFFORZA LE CANARIE
Anche quest’inverno Air Europa scommette sulle isole
Canarie come destinazione per le vacanze di Natale. Dal
20 dicembre all’8 gennaio, la compagnia incrementerà
del 26% la sua regolare programmazione offrendo 23mila250 posti in aggiunta
agli attuali 90.582 disponibili dai suoi principali
scali di Spagna.
Grazie a questa novità
nello schedule invernale,
i passeggeri in partenza
dall’Italia potranno beneficiare di coincidenze con
le incrementate frequenze da Madrid per Lanzarote (17 nuovi voli a/r
nel periodo considerato),
Tenerife Nord (15 voli a/r),
Las Palmas (22 voli a/r) e
Gran Canaria
Fuerteventura (10 voli a/r).
Speciale
12 Dicembre 2011 - n° 1346
GuidaViaggi
Capodanno-Inverno
23
Associazioni: “Cautela
e contrazione”
Le parole chiave di questa fine d'anno
I
ncertezza. E' il
leitmotiv che ricorre anche nelle
risposte sull'andamento della stagione invernale, con
particolare riferimento alle
prossime festività, che ci
hanno dato le associazioni di
settore. "Registriamo ancora una certa cautela negli
acquisti, dovuta probabilmente all'incertezza economica e alla crisi in corso,
che ha determinato una contrazione dei consumi che
continua ancora oggi e che
vale sia per le prenotazioni
dei viaggi in occasione dei
giorni di festa, sia per quanto riguarda i primi mesi del
prossimo anno", afferma
Cinzia Renzi, presidente
Fiavet. In merito al "quando" il cliente si reca in
agenzia, Renzi fa riferimento ai dati dei primi sei mesi
del 2011 raccolti dall'Isnart
per l'Osservatorio Fiavet,
dai quali si evidenzia una
diminuzione della quota di
italiani che prenotano i loro
viaggi nell'ultima settimana
dalla partenza rispetto allo
stesso periodo del 2010,
mentre sono in crescita coloro che prenotano tra gli 8 e i
15 giorni prima. "Siamo
portati a credere che il trend
che emerge da queste rilevazioni possa essere confermato anche per questa fine
di anno e l'inizio del 2012".
"Quest'anno parliamo di festività caratterizzate da un
particolare clima d'incertezza - aggiunge il presidente
Astoi, Roberto Corbella -,
ed essa non aiuta mai, né
tantomeno favorisce le nostre decisioni sul se, come e
dove fare le vacanze. Prima
i cittadini verranno infor-
mati sui provvedimenti che
intende adottare il Governo
Monti, prima potranno decidere quale tipo di vacanza
scegliere, in accordo con
tempi e budget a disposizione". Le prenotazioni, conferma Corbella, sono partite
a rilento ed all'insegna della
programmazione sottodata.
E' dunque ancora presto per
parlare di 2012, "aspettiamo
la fine delle festività per
saggiare le tendenze del
nuovo anno". Per ora "possiamo anticipare che alcuni
operatori su mete esotiche
per fascia alta segnalano un
buon andamento delle prenotazioni nel mese di gennaio".
A settembre in agenzia sono
arrivati puntuali i clienti di
fascia alta, a prenotare le
proposte più esclusive, ma
la clientela media si fa atten-
dere, dopo un "novembre
molto disabitato in agenzia". Questo ci dicono da
Assotravel, per cui la parola d'ordine è "contrazione":
del budget, della durata,
della distanza.
Mete classiche
Si prenota sottodata, ma
dove si va? "Le mete di quest'anno sono le classiche illustra Corbella -: Maldive,
Mauritius, Seychelles, Zanzibar, Messico, Brasile, St.
Marteen per i Caraibi, Sri
Lanka in abbinamento alle
Maldive, perché gli italiani
non rinunciano al sole d'inverno, Sudafrica, Oman,
Est Europa (Mosca, S.Pietroburgo, Uzbekistan) ed
India per i viaggiatori, come anche il Myanmar, nuova meta dopo la liberazione
del Premio Nobel per la Pa-
Berlino
ce Aung San Suu Kyi, senza
dimenticare gli Usa con New
York, scelta per lo shopping,
il ritorno del Messico, le capitali europee, le nostre montagne, che speriamo possano avere un innevamento
adeguato, e le crociere".
Un'analisi, quella del presidente Astoi, condivisa da
Cinzia Renzi: "In linea con
gli anni passati e come sempre accade in questo periodo dell'anno, le destinazioni
più gettonate sono le località esotiche e le capitali europee, ma stanno registrando risultati positivi anche
alcuni Paesi dell'Africa del
Sud, tra cui Kenya e Suda-
frica, e del Sud America".
Nessun mutamento nelle
scelte per Assotravel: capitali europee da un lato, mare
caldo dall'altro, "con l'incognita Sharm". Già, le feste
di fine anno potrebbero rivelarsi un'occasione mancata per il Nord Africa.
"Continua invece a pesare
la difficile situazione che
stanno vivendo Tunisia ed
Egitto", afferma Cinzia Renzi, mentre Corbella rileva
che continuano gli sforzi
per sostenere la Terra dei
faraoni, "fiduciosi che non
risulti penalizzata da quanto accaduto prima delle
elezioni".
E.C.