nelle schede elettroniche dei

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nelle schede elettroniche dei
LUCE
Rivista fondata da AIDI nel 1962
Magazine founded in 1962 by AIDI
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Editor-in-chief
Silvano Oldani
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Vicedirettore
Deputy Editor
Mauro Bozzola
PROGETTO GRAFICO
Graphic DESIGN
Valentina Ascione, Onofrio Magro
photoeditor
Luce Della Foglia
Collaboratori
Contributors
Matilde Alessandra (New York), Laura Bellia, Mario Bonomo,
Andrea Calatroni, Jacqueline Ceresoli, Carlo D’Alesio, Arturo dell’Acqua
Bellavitis, Eleonora Fiorani, Pietro Mezzi, Fulvio Musante, Alberto
Pasetti, Gianni Ravelli, Maurizio Rossi
Anna D’Auria, Sara Matano
Redazione
Editorial staff
Via Monte Rosa 96, 20149 Milano
T +39 02 87389237 F +39 02 87390187
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Editore
Publisher
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Gianni Drisaldi
Anno / Year 52 – 2014
310 / 2014
anno 52 – year 52
trimestrale – trimester
€14
Lighting Designers Made in italy
La Cappella Sistina: Luce nella nuova luce
Architetture hardware Electronic landscape
Poste Italiane spa – Sped.in
A.P. – D.L. 353/2003 (conv.
in L. 27.02.2004 n°46) art.
1,comma 1, LO/MI –ISSN
1828-0560
Segreteria
Administration
Dicembre
310
Vice Presidente
Deputy Chairman
Dante Cariboni
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6
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Electronic landscape
© Courtesy Luigi Bussolati, 2013
Vedute extraurbane, visionari
paesaggi inscritti nella luce:
nelle schede elettroniche dei
computer c’è il DNA della nostra
epoca digitale, il cuore-password
tecnologico di memoria delle cose
e dell’architettura del XX secolo.
posta ordinaria postal mail
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Yearly subscription Foreign countries
4 numeri / 4 issues
€ 98,00
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Europe/ Mediterranean countries
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Joo distribuzione, Milano
© LUCE - ISSN 1828-0560
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di Milano n. 77 del 25/2/1971 Repertorio ROC n. 23184
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LUCE 310
8 056457 280504
Consiglio
Board
Chiara Aghemo, Roberto Barbieri,
Aldo Bigatti, Claudio Bini,
Raffaele Bonardi, Paolo Di Lecce,
Lorenzo Fellin, Marco Frascarolo,
Riccardo Gargioni, Fulvio Giorgi,
Giuseppe Grassi, Adolfo Guzzini,
Letizia Mariani, Luca Moscatello,
Marco Pollice, Lorella Primavera,
Giovanni Roncan, Gianpaolo Roscio,
Margherita Süss, Alessia Usuelli.
CREDITS
Contributi
Contributors
Matilde Alessandra, Mauro Bozzola, Andrea
Calatroni, Daria Casciani, Jacqueline Ceresoli,
Paolo Di Lecce, Eleonora Fiorani, Marco Frascarolo,
Remo Guerrini, Pietro Mezzi, Monica Moro, Fulvio
Musante, Andrew Peterson, Maurizio Rossi, Oscar
Santilli, Luigi Sardella, Andrea Siniscalco, Pietro
Stocchi, Claudio Vallaro
FOTOGRAFI
PHOTOGRAPHERS
Leslie Artamonow, R.Aupy, Hedrich Blessing, Didier
Boy de la Tour, Luigi Bussolati, Michele Calacero,
G.Capone, Lucia Carretero, Roberta De Palo, G.Del
Gatto, Luis Diaz, Matteo Girola, Steve Hall, Carlo
Alberto Mari, Nick Merrick, Giorgio Possenti,
Barbara Radice, Alfredo Salazar, Hagen Sczech,
Marcos Vinals Bassols
TRADUTTORI
TRANSLATORS
Sthepanie Carminati, Monica Moro, Alessia Pedace
Grazie A
THANKS TO
Paola Albini, Massimo Anselmi, APIL, Archivio
Centro Studi Poltronova, Archivio Ettore Sottsass,
Barbara Radice, Dallas Office of Cultural Affairs,
Fondazione Franco Albini, Galleria d’Arte Moderna
di Verona, Governatorato Stato Città del Vaticano,
Lighting Art Gallery Co. Ltd Tokyo, Maison
Missaglia, , N.Y.F.O.L New York, Politecnico di
Milano, Antonio Paolucci, Stilnovo Italia, Triennale
di Milano
Summary
EDITORIALE
Il nostro futuro siamo noi
14
di Silvano Oldani
LIGHTING DESIGNERS
MADE IN ITALY
Susanna Antico: Professione,
non improvvisazione
di Silvano Oldani
EDITORIAL
We are our future
by Silvano Oldani
LIGHTING DESIGNERS
MADE IN ITALY
17
Susanna Antico: profession,
not improvisation
by Silvano Oldani
Filippo Cannata
Racconti da scrivere
di Silvano Oldani
22
Filippo Cannata
Tales to be written
by Silvano Oldani
Luce, penombra e buio.
La tavolozza di Alessandro Grassia
di Mauro Bozzola
27
Light, half-light and
darkness. The palette
of Alessandro Grassia
by Mauro Bozzola
Bianca Tresoldi
La luce, un amore a prima vista
di Andrea Calatroni
31
Bianca Tresoldi
Light, love at first sight
by Andrea Calatroni
SPECIALE CAPPELLA SISTINA
Nuova luce
per la Cappella Sistina
di Marco Frascarolo
35
CORRESPONDENCE
FROM NEW YORK
curated by Matilde Alessandra
CORRISPONDENZA
DA NEW YORK
a cura di Matilde Alessandra
New York Festival of Light
SPECIAL THE SISTINE CHAPEL
New light for the Sistine Chapel
by Marco Frascarolo
41
New York Festival of Light
LIGHT ART
curated by Jacqueline Ceresoli
LIGHT ART
a cura di Jacqueline Ceresoli
Electronic Landscape.
Luigi Bussolati
44
Electronic Landscape.
Luigi Bussolati
Dipingere con luce
Miraggio di Deda Barattini
di Eleonora Fiorani
48
Painting with light
Deda Barattini’s Miraggio
by Eleonora Fiorani
LIGHTING DESIGNERS MONDO
by Andrew Peterson
LIGHTING DESIGNER WORLD
by Andrew Peterson
Tapio Rosenius
Giorno non significa luce,
ne notte comporta oscurità
50
Tapio Rosenius
Day doesn’t mean light,
nor night entail darkness
Koert Vermeulen
I buoni progetti hanno
bisogno di buoni clienti
55
Koert Vermeulen
Good projects needs
good clients
Robert Shook
Quanto devono essere
morbide le ombre?
60
FONDAZIONI
La fondazione Franco Albini
di Silvano Oldani
65
Robert Shook
How soft are the shadows?
SPECIALE SMART CITY
Illuminazione pubblica smart.
La lunga marcia
di Pietro Mezzi
69
FOCUS PMI#9
a cura di Mauro Bozzola
e Andrea Calatroni
Neri.
Luce, ghisa e smart city
I MAESTRI
Ettore Sottsass.
Lampade quasi senza disegno
di Andrea Calatroni
TEATRO URBANO
Ingo Maurer
La magia della luce
e del colore a Esch-Belval
di Silvano Oldani
I MUSEI ILLUMINATI
Verona. La nuova Galleria
d’Arte Moderna.
L’incontro con Gianni Forcolini
di Silvano Oldani
RETAIL
Maison Missaglia.
Raffinati teatri minimali
di Monica Moro
CASE HISTORY LUCE URBANA
La gestione integrata nel comune
di San Severo
di Paolo di Lecce e Luigi Sardella
Ponte Vecchio a Firenze
di Claudio Vallario
Una nuova luce per Vilminore
di Scalve
di Pietro Stocchi, Remo Guerrini
RICERCA
New Light Vision
di Daria Casciani, Fulvio Musante,
Maurizio Rossi, Andrea Siniscalco
SPECIAL SMART CITY
Smart public lighting.
The long march
by Pietro Mezzi
FOCUS PMI#9
curated by Mauro Bozzola
and Andrea Calatroni
74
78
82
85
Neri
Lighting, cast iron and smart city
THE MASTERS
Ettore Sottsass
Lamps almost without design
by Andrea Calatroni
URBAN THEATRE
Ingo Maurer
The magic of light and colour
at Esch-Belval
by Silvano Oldani
THE MUSEUMS ILLUMINATED
Verona. The new Gallery
of Modern Art. Meeting
with Gianni Forcolini
by Silvano Oldani
90
RETAIL
Maison Missaglia.
Minimalistic theatres
by Monica Moro
94
CASE HISTORY STREET LIGHTING
The integrated management
in San Severo Municipality
by Paolo di Lecce e Luigi Sardella
98
102
105
Ponte Vecchio in Florence
by Claudio Vallario
A new light for Vilminore
di Scalve
by Pietro Stocchi, Remo Guerrini
RESEARCH
New Light Vision
by Daria Casciani, Fulvio Musante,
Maurizio Rossi, Andrea Siniscalco
Il LED, sorgente di luce digitale
di Oscar Santilli
110
Leds, digital lighting source
by Oscar Santilli
PANORAMA
116
OVERVIEW
FOUNDATION
The Franco Albini foundation
by Silvano Oldani
SOMMARIO
Sommario
LUCE 310
7
scenografie d’interni
Raffinati teatri
minimali
Nella nuova Maison Missaglia ogni vetrina
è una quinta spaziale con “una macchina della luce”
per l’esposizione di preziosi oggetti
per la tavola e la casa
di Silvano Oldani.
di Monica Moro
Fotografie di Matteo Piazza
RETAIL MAISON MISSAGLIA
L
a “bottega” nasce nel 1884 nel centro antico
di Milano; Giuseppe e Maria Missaglia si
specializzano nel commercio di statuette
Mariane in gesso e di vasi in ceramica dallo stile
floreale. Negli anni Cinquanta, il figlio Amleto
avvia l’attività di forniture di alto livello quando i
ristoranti e gli alberghi allestivano le loro tavole
con porcellane e posate di pregio secondo l’uso
dei loro clienti. Negli anni Settanta, la figlia,
Annamaria, decide di rivolgersi alle famiglie della
borghesia e dell’aristocrazia milanese, e Missaglia
si trasferisce nel rinascimentale Palazzo Marietti
in piazza San Sepolcro, in un ampio spazio senza
vetrine, se non una ridotta, all’ingresso. Uno
scrigno per collezionisti di oggetti preziosi.
Oggi, sono i figli di Annamaria, Monica e Simone,
con la moglie Simona, a dare una nuova svolta
all’antica bottega con la nuova Maison in via De
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LUCE 310
Amicis, a pochi passi dalla Basilica di S. Ambrogio,
che continua la tradizione aprendosi alla città
attraverso una galleria con ampie e importanti
vetrine ed eleganti saloni con soffitti a volta. La
famiglia Missaglia decide di affidare all’architetto
Gavino Falchi, con una visione estetica che spazia
dall’architettura all’arte, l’incarico di realizzare un
progetto unitario, di “compositore” delle vetrine
per la loro valorizzazione.
Falchi, che ha un maestro di riferimento in Giulio
Minoletti, celebre architetto milanese, e che per
molti anni ha collaborato con Enrico e Antonia
Astori di Driade, dimostra una predisposizione
per l’alta moda e la sartorialità, e crea “abiti” per
divani e case, che ama definire la “composizione
relazionale tra oggetti e situazioni”. Appassionato
collezionista, vuole portare il messaggio della
civiltà della tavola come mondo alto: “Voglio
MINIMALISTIC AND SOPHISTICATED
THEATRES
In the new Maison Missaglia every
display window is a space wing
with “a light’s machine” for the
exhibition of precioushome and tableware’s objects
The “workshop” was established in 1884 in
the historical centre of Milan; Giuseppe and
Maria Missaglia specialise in the trading
of Marian gypsum figurines and of flowery
decorated ceramic jars. In the fifties, their
son Amleto initiates the activity of high
quality supply for restaurants and hotels
that were aiming to set their tables with fine
porcelain and silverware in order to meet the
needs of their clients. In the seventies, his
daughter Annamaria decides to turn directly
to Milan’s middle and upper-class’ families,
and Missaglia moves into the Renaissance
Palazzo Marietti in Piazza San Sepolcro, in a
large space without any shop windows if not
spingere aldilà le cose e creo la sofisticazione. Ho
subito pensato che per la Maison Missaglia fosse
necessario progettare con la consapevolezza
che le vetrine avrebbero contenuto oggetti unici
e raffinati”. Per le sue vetrine-teatro ha creato
forme essenziali e leggere con la collaborazione
dell’ebanista Giordano Viganò: ogni vetrina
è una quinta spaziale di un teatro minimale,
elegante contenitore per l’esposizione scenografica
di preziosi oggetti. La sua sartorialità è qui
riconoscibile dalla scelta dei materiali utilizzati:
shantung di seta, filo e petali di fiori, e nei colori
chiarissimi, elementi fondamentali del suo lavoro.
Per il progetto illuminotecnico si avvale della
collaborazione del lighting designer milanese
Marco Pollice, che studia un’interessante
“macchina della luce” da porre negli scenari sia
delle vetrine sia dei magnifici interni che ospitano
pezzi rari da collezione, come la Cornucopia di
Daum e la coppa Medici di Baccarat, e di alto
artigianato con le più raffinate porcellane d’Europa:
Hermes, Bernardaud, Coquet, Herend, Rosenthal,
Richard Ginori con la Porcellana di Doccia, cristalli
di Baccarat, Daum, Lalique, Nason Moretti e
Venini. Oggetti e posate di Buccellati, Christofle,
Pampaloni, De Vecchi…Maison storiche che
testimoniano l’evoluzione del gusto di ieri e di oggi.
La sua “macchina della luce” è costituita
essenzialmente da un vetro prismato che permette
di ammorbidire la luce emessa dalle microsorgenti,
con effetti chiaroscurali, garantendo il controllo
dei riflessi e l’equilibrio delle luminanze. Spiega
Pollice: “Sono effetti ricreati imitando il dinamismo
della luce del sole, come i raggi che filtrano
attraverso il bosco, dove luci e ombre sono
percepite con più sensi, non solo la vista,
For his showcases-theatres he created, with
the help of the ebonist Giordano Viganò,
basic and light shapes: each display is a
spatial wing of a minimal theatre, an elegant
container for the scenic display of precious
objects. His tailoring is here recognisable in
the materials’ choice: silk shantung, thread
and flower petals, and very light colours, all
are fundamental elements of his work.
For the lighting project he collaborates
with the Milanese lighting designer Marco
Pollice, which studies an interesting “light’s
machine” to be placed in the scenarios of
both the showcases and the magnificent
interiors containing rare collection pieces, as
the Cornucopia by Daum and the Medici cup
by Baccarat, and high craftsmanship’s items,
as the finest Europe’s porcelains: Hermes,
Bernardaud, Coquet, Herend, Rosenthal,
Richard Ginori’s Porcelain of Doccia, crystals
by Baccarat, Daum, Lalique, Nason Moretti
and Venini. Objects and flatware by Buccellati, Christofle, Pampaloni, De Vecchi...
RETAIL MAISON MISSAGLIA
a small one at the entrance. A treasure chest
for collectors of precious objects.
Today, Annamaria’s sons, Monica and Simone, along with his wife Simona, are giving
a new twist to the old shop with the new Maison on Via De Amicis, a few steps away from
the St. Ambrogio’ Basilica, thus continuing
the tradition of open itself to the city through
a gallery with wide and important showcases
and elegant halls with vaulted ceilings. The
Missaglia family decided to entrust architect
Gavino Falchi, whose visual aesthetic spans
from architecture to art, the commission to
design a unified project, to be the “composer” of the showcases’ enhancement.
Falchi, whose reference master is the renowned Milanese architect Giulio Minoletti,
and who has for many years collaborated
with Enrico and Antonia Astori for Driade,
shows a predisposition to high fashion and
tailoring, and thus creates “suits” for sofas
and houses, which he likes to define the
“relational composition between objects and
situations”. Passionate collector, he aims
to bring the message of the table’s culture
to the highest level: “I want to push things
beyond and I create the sophistication. I
immediately thought that, for the Maison
Missaglia, it was necessary to design with
the awareness that the showcases would
have contained unique and refined objects”.
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per un’esperienza multisensoriale di grande
benessere. Con sorgenti a LED di ultima
generazione abbiamo potuto ottenere ottime
prestazioni della resa cromatica (superiore a 90)
e della temperatura di colore, scegliendo toni di
luce calda (3000°K), e l’illuminazione d’accento,
a fascio stretto sul prodotto con 1500 lux”. Per
l’illuminazione degli oggetti esposti all’interno
dello showroom, ha sviluppato un apparecchio
su misura, con un braccio in alluminio lucidato a
mano che illumina la vetrina utilizzando sorgenti
a LED, scelte nella stessa tonalità intensa e con
la stessa alta resa cromatica delle vetrine su
92
LUCE 310
strada, e con ottiche che garantiscono un’enfasi sul
prodotto, senza abbagliamenti né riflessi di ritorno.
Marco Pollice definisce il suo progetto “luce per
attrarre”, che spiega come in un capoverso di un
racconto: “Il compito di illuminare un oggetto
è fondamentale, richiede un’illuminazione
perfetta tale da metterlo a fuoco al fine che sia
immediatamente visibile anche allo sguardo più
veloce; una luce che cambia al passare delle ore
del giorno, che dona i suoi meravigliosi effetti
senza vederne l’origine. Quello che deve accadere
è un’esperienza emozionale: immagino la vetrina
come un palcoscenico di un teatro nel quale
la luce deve essere quel fuoco, quel segnale
che mi attira, che mi fa fermare e mi invita a
cercare altro e a varcare la soglia per una nuova
esperienza visiva”.
Un architetto, un lighting designer e un ebanista,
assieme con talento, per valorizzare con armonia
e raffinatezza oggetti che sembrano plasmati
dalla luce. Una Maison, Missaglia, fiera della
propria tradizione e consapevole di rappresentare
la qualità italiana nel segno dell’eleganza che
caratterizza l’impresa familiare, tenendo sempre
viva la passione per l’alto artigianato di cui sono
ancora oggi raffinati protagonisti.
RETAIL MAISON MISSAGLIA
All historical Maison that show the taste’s
evolution from yesterday to today.
His “light’s machine” essentially consists
of a prismatic glass that allows to soften
the light as emitted by the micro-sources,
with chiaroscuro effects, thus ensuring
the control of reflexes and the balance of
the luminance levels. As Pollice explains:
“These are re-created effects by mimicking
the dynamism of the sunlight, such as rays
filtering through a forest, where lights and
shadows are perceived with multiple senses,
not only sight, in a multisensory experience
of well-being. With the latest generation LED
light sources we have been able to obtain excellent performances in the colour rendering
(above 90) and of the colour temperature,
choosing warm light’s tones (3000°K), and a
accent lighting, with 1500 lux narrow beam
focused on the product”. For the lighting of
the objects on display inside the showroom,
he has developed a custom-made device,
with a hand-polished aluminium arm that
lights up the showcases using LED sources,
which were chosen with the same intense
shade and with the same high colour rendering of the shop windows on the street, and
with optics that provide an emphasis on the
product, without any glare or reflections.
Marco Pollice defines his project as “a
light to attract”, which he describes as in
a paragraph of a short story: “The task of
lighting an object is a crucial one; it requires
a perfect lighting, focusing on it so that it
will be immediately visible even to a quickest
glimpse; a light that changes with the
passing of the day, which gives its wonderful
effects without showing the source. What
needs to happen is an emotional experience:
I imagine the showcase as a stage in a theatre in which the light has to be that fire, that
signal that attracts me, that stops me and
invites me to look further and to cross the
threshold of a new visual experience”.
An architect, a lighting designer and a ebonist, along with their talent, together to enhance, with harmony and elegance, objects
that seem shaped by light itself. A Maison,
Missaglia, that is proud of its tradition and
conscious of representing the Italian quality
in the sign of the elegance that characterises
the family business, keeping alive the passion
for the superior craftsmanship of which they
are still elegant protagonists.
LUCE 310
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