Valeria Sirigu: la storia di uno spirito libero
Transcript
Valeria Sirigu: la storia di uno spirito libero
Valeria Sirigu: la storia di uno spirito libero a cura di Valentina Boscolo Intervistiamo per voi Valeria Sirigu, giovane donna nuorese, affetta da schizoencefalia, che vive una vita piena ed entusiasmante che vi proponiamo di seguito. Cara Valeria nella tua pagina Facebook per descrivere la tua vicenda dici: «La mia storia è molto emozionante e inizia ventisette anni fa, il 23 Agosto 1984. Mia madre, Rita, mi ha avuta a diciannove anni, appena diplomata, dal ragazzo che amava, ma che l'ha lasciata a metà gravidanza per un'altra ragazza. Il 23 agosto del 1984 nasco io e il 23 settembre 1984 Rita compie vent’anni anni. Era una ragazza inesperta di bambini, ma si rimbocca le maniche e, insieme a mia nonna, mi accudisce e impara ad essere madre.» Come è emersa la tua disabilità e come è stata accolta dai famigliari e da chi ti stava accanto? Mia nonna si è accorta che c’era qualcosa che non andava perché a sette mesi non reggevo ancora la testa e quando succhiavo il latte facevo molti rumori. Non posso dire come hanno reagito i miei famigliari perché ero troppo piccola, ma con gli anni che passano scherziamo sempre di più sulla mia patologia. Quando e come è scattata in te la voglia di normalità assoluta che contraddistingue il tuo essere e il tuo percorso? Da qualche tempo vivi sola con delle assistenti, come è organizzata la tua vita? La mia voglia di normalità nasce dal fatto che fin da bambina mia madre mi ha fatto fare tutto ciò che era possibile e ora vedo solo certi limiti proprio reali e amo il pericolo. La mia giornata è organizzata come quella di qualunque donna di ventisette anni, varia a seconda degli impegni che ho, a volte di corsa, e a volte con più calma. Scrivo tutto in agenda in modo tale che le mie assistenti sappiano i miei impegni e che telefonate devono fare da parte mia. Quando sono prossima agli esami universitari cerco di delegare il più possibile le uscite a loro da sole, io esco solo quando la mia presenza è strettamente necessaria. 1 G rup po donne UILDM - c /o Seg rete ria na zion ale UILDM Via Vergerio 19/2 - 35126 Padova - Tel. 049.8021001 Fax 049.757033 E-mail: [email protected] – www.uildm.org/gruppodonne © Gruppo donne UILDM. Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione senza preventiva autorizzazione. Hai un percorso scolastico brillante ed affascinante, la tua aspirazione è lavorare presso il tribunale dell'Aja, ed hai svolto un corso per occuparti di criminologia. Ti va di parlarcene più nel dettaglio? Quello di lavorare al tribunale dell’Aja, e occuparmi di diritti umani, sarebbe il mio sogno più grande, ma mi accontento di fare di meno. La mia passione per la criminologia nasce dall’esame di medicina legale che ho voluto dare per scelta, perché io adoro la medicina, infatti se non avessi fatto giurisprudenza avrei scelto medicina. Perché ho una mente molto scientifica, intuitiva e perspicace. Poi, dopo l’esame, mi sono avvicinata all’ICAA [International Crime Analysis Association, N.d.R.] e, da allora, seguo i corsi e i seminari che organizza, anche per avere nel mio curriculum attestati di un’associazione internazionale. Ora sono socia ordinaria dell’ICAA. Amo sia il mistero che il pericolo, amo cercare soluzioni con l’aiuto della scienza e della tecnologia e studiando l’ambiente e la personalità delle persone come in molte serie TV. Immagine di Valeria Sirigu Per tua ammissione vivi la tua femminilità e la sessualità senza tabù, quali riscontri (positivi e negativi) hai avuto a riguardo? Io sento il disagio degli altri nell’aiutarmi, sia che siano femmine, sia che maschi. Io non provo nessun disagio nel farmi aiutare, anche in un momento intimo come quello di andare in bagno, anche se ho il ciclo. Preferisco farmi vedere, anche se devo chiedere aiuto ad un amico fidato, che farmi addosso. Non vedo nessuna malizia, lo vedo come se fosse il rapporto con un infermiere o un dottore. Se mi cade qualcosa sulla maglia mentre mangio, un maschio può tranquillamente pulirmi anche se non mi interessa sessualmente. Non vedo imbarazzo. Vivo la mia sessualità come qualunque donna che sta bene con se stessa e ne parlo anche in modo serio per sfatare i tabù sulla sessualità e disabilità. Ne potrei parlare senza problemi anche nei convegni. Forse mi aiuta anche la mia corrente filosofica che vede il sesso in modo molto positivo e naturale, non come la religione cattolica, o come altre correnti spirituali, che lo vedono in modo negativo e peccaminoso. Gli aspetti positivi sono che io do piacere al mio partner come qualunque donna. Alcune persone mi credono asessuata in quanto disabile, poi, quanto conoscono la mia sessualità, si ricredono. Io pratico il sesso libero (pratica considerata immorale da molti) e 2 G rup po donne UILDM - c /o Seg rete ria na zion ale UILDM Via Vergerio 19/2 - 35126 Padova - Tel. 049.8021001 Fax 049.757033 E-mail: [email protected] – www.uildm.org/gruppodonne © Gruppo donne UILDM. Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione senza preventiva autorizzazione. riesco a tenere distinto l’amore dal sesso, quindi, anche se non ho un compagno fisso quando ho bisogno di fare sesso, lo faccio comunque senza problemi. Per me il sesso è un bisogno primario e naturale del mondo, e solamente in casi estremi deve essere represso. Gli aspetti negativi sono che non ho ancora trovato un compagno che abbia il coraggio di stare seriamente con me e a ventisette anni questa cosa inizia a pesarmi perché sarebbe ora di incominciare a costruire anche qualcosa di serio. Un altro aspetto negativo è che quando esco con un uomo almeno un’assistente o mia madre lo devono sapere per forza, perché mi devono aiutare a prepararmi, poi, se voglio passare qualche giorno fuori, loro devono prenotare la struttura adeguata ai disabili. Questa cosa mi dispiace perché un’uscita con un uomo non potrà mai essere una cosa tutta mia, ma la dovrò condividere sempre con altre persone. L’amplesso non è molto romantico perché se non ho un buon feeling con il mio partner devo spiegare prima le posizioni che io posso assumere, il poco romanticismo è ricompensato dalla mia grande passionalità. Fai riferimento ad una corrente filosofica che segui, di che si tratta? Io a livello spirituale ero alla ricerca di qualcosa che legasse diritto, scienza e tecnologia, dell’amore universale senza distinzione di sesso, razza, condizione economica e sociale. Di qualcosa di molto terreno. Sono atea umanista razionalista. Faccio parte dell’UAAR [Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, N.d.R.]. Celebro i momenti importanti della vita con cerimonie laico umaniste. A Radio Maria qualcuno ha detto che noi umanisti adoriamo il diavolo, ma non può essere vero perché non crediamo in cose sovrannaturali. Sono solo dicerie perché pratichiamo il sesso libero e loro abbinano il sesso al diavolo. «L'Umanismo è una vasta categoria di filosofie etiche che affermano la dignità e il valore di tutte le persone, basata sull'abilità di determinare giusto e sbagliato appellandosi a qualità umane universali, particolarmente alla razionalità È una componente di una varietà di sistemi filosofici più specifici e ha sempre incorporato diverse scuole religiose di pensiero. L'umanismo può essere considerato come un processo attraverso cui la verità e la moralità è scoperta attraverso l'investigazione umana. Focalizzandosi sulle capacità di auto determinazione, l'umanismo rifiuta giustificazioni trascendentali, così come la dipendenza dalle credenze senza ragione, il soprannaturale o i testi che hanno presunta origine divina. Gli Umanisti sostengono la moralità universale basata sulla comunanza della condizione umana, suggerendo che le soluzioni a 3 G rup po donne UILDM - c /o Seg rete ria na zion ale UILDM Via Vergerio 19/2 - 35126 Padova - Tel. 049.8021001 Fax 049.757033 E-mail: [email protected] – www.uildm.org/gruppodonne © Gruppo donne UILDM. Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione senza preventiva autorizzazione. problemi umani sociali e culturali non possono essere campanilistici.» (definizione del termine “Umanesimo” tratta da Wikipedia, URL: http://it.wikipedia.org/wiki/Umanismo). Di che ti occupi ora? Quali sono i tuoi progetti futuri? I miei progetti futuri sono laurearmi al più presto, e poi fare un master in psicologia criminale. Continuare a viaggiare per il mondo e con le mie passioni a livello amatoriale wheelchair ice e dance. Ultimo aggiornamento:25.07.2011 4 G rup po donne UILDM - c /o Seg rete ria na zion ale UILDM Via Vergerio 19/2 - 35126 Padova - Tel. 049.8021001 Fax 049.757033 E-mail: [email protected] – www.uildm.org/gruppodonne © Gruppo donne UILDM. Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione senza preventiva autorizzazione.