dall`italia - Comune di Lecce
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notiziario n. 67 c o m u n e d i l e c c e quindici aprile 2011 in questo numero dall'europa • • • • • • Lecce: festival del cinema europeo Politica regionale: una nuova rubrica sulle regioni europee Corpo Volontario Europeo: partecipa alla consultazione on line Trasporti: la commissione intende migliorare l'applicazione dei diritti dei passeggeri Indagine eurobarometro rileva scarsa informazione dei consumatori Spazio pubblico e inclusione, le ricette vincenti delle città europee dall'italia • • • • • • • • • • • • • • • • Gu 85 del 13.4: modifiche norme energia nucleare Gu 84 del 12.4: regole europee politiche economiche Gu 84 del 12.4: fine rapporto dipendenti pubblici Gu 83 dell'11.4: norme urgenti referendum Federalismo - Disco verde alla proroga di sei mesi al ddl dal preconsiglio dei ministri Piano nazionale riforme- Cambia la strategia per il Sud, no aiuti a pioggia, fiscalità di vantaggio, zone a burocrazia zero Leadership e comunicazione, corso di alta formazione di Cittalia e Anci Giovane all’Imperial college di Londra Cittalia partecipa alla prima Biennale sullo spazio pubblico di Roma La distribuzione degli stranieri in Italia "Bene Meloni su elettorato attivo-passivo, proposta che avvicina i giovani alle istituzioni e li responsabilizza" Meloni: “Lieta per interesse mostrato da Capo dello Stato su ddl elettorato attivo-passivo” Patto dei Sindaci: Aiccre assume impegno promozione Ambiente: Tavola Rotonda su efficienza energetica Anci Giovane - On line rapporto 2011 su giovani amministratori e documento programmatico presentati all'Assemblea nazionale di Taormina Biciciday l’8 maggio Convegno Anci- Ifel il 17 e 18 giugno ad Ischia su Finanza locale dalla puglia • Giunta regionale – seduta del 12.4 dal comune • • 3domande3 a... Antonio Esposito Inaugurazione Mediateca alle Officine Cantelmo giurisprudenza • • • • CdS 1371/2011: aggiudicazione gara Tar Piemonte 357/2011: deleghe in materia edilizia ad assessori Tar Piemonte 352/2011: modalità sottoscrizione di una autocertificazione Tar Sardegna 304/2011: ricorrenza dei presupposti dell'in house fuorisacco • • • Porta la sporta Libri - Pubblica amministrazione, un nuovo modello organizzativo Promemoria per la pasquetta 2011 dall'europa Lecce: festival del cinema europeo Nello storico quadro del Multisala Massimo di Lecce è in corso il Festival del Cinema europeo, giunto alla XII Edizione. Tra i punti forti di questa edizione del Festival: un focus sul cinema croato, il premio Mario Verdone, un concorso per i giovani registi pugliesi. Sabato 16 aprile p.v. si svolgerà la Tavola Rotonda, promossa dal Parlamento europeo in collaborazione col Festival del Cinema Europeo ed il Sindacato Nazionale Critici Italiani, intitolata IDENTITA' E LINGUAGGI DEL CINEMA EUROPEO, con gli interventi di Doris Pack (Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo), Marion Doring (Managing Director dell'European Film Academy), Paulo Branco (produttore), Bruno Torri (Presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani), Oscar Iarussi (giornalista e critico La Gazzetta del Mezzogiorno). Nell'ambito dell'evento, la proiezione del film WHEN WE LEAVE di Feo Aladag, vincitore della quarta edizione del Premio LUX, con il quale il Parlamento europeo premia il cinema europeo con l'obiettivo di avvicinare l'Europa e i suoi cittadini attraverso il cinema, dando una maggiore visibilità ai film dell'Unione europea. Dal 2007, con il premio LUX, il Parlamento europeo sottolinea il ruolo del cinema nel valorizzare la diversità culturale europea e contribuisce alla diffusione del cinema d'autore europeo. Il premio è destinato infatti a coprire il costo della sottotitolatura nelle 23 lingue ufficiali dell'Unione europea. pore 130411 Politica regionale: una nuova rubrica sulle regioni europee Sul sito del Commissario alla politica regionale, Johannes Hahn, è stata inaugurata di recente una nuova rubrica che ha l'obiettivo di far scoprire ogni settimana una regione d'Europa, le sue caratteristiche, le sue priorità e il contributo della politica regionale. Il nuovo servizio contiene esempi di progetti che illustrano il modo in cui l'Europa sostiene concretamente le sue 271 regioni. Il Vorarlberg (Austria), la Vallonia (Belgio) e la Puglia (Italia) hanno inaugurato questa nuova sezione. Le regioni che desiderano far conoscere i propri risultati sono invitate a scrivere un'e-mail al seguente indirizzo: [email protected] (Inforegio) pore 130411 Corpo Volontario Europeo: partecipa alla consultazione on line La creazione di un Corpo Volontario Europeo di aiuto umanitario sarà lanciata entro l’anno, attraverso una fase pilota. I cittadini interessati, le pubbliche amministrazioni ed organizzazioni non governative hanno ancora tre settimane di tempo per partecipare alla consultazione pubblica, che intende raccogliere idee e proposte per il futuro servizio che è anche una delle novità più interessanti del Trattato di Lisbona. La consultazione è aperta fino al 3 maggio prossimo. europaregioni 120411 Trasporti: la commissione intende migliorare l'applicazione dei diritti dei passeggeri Il vicepresidente della Commissione europea Siim Kallas responsabile dei trasporti, ha annunciato una serie di misure per chiarire e rafforzare la legislazione sui diritti dei passeggeri, così da permettere ai consumatori di far valere più efficacemente i loro diritti e garantire agli operatori del settore maggiore sicurezza e condizioni eque di concorrenza in tutta l'Unione europea. Le comunicazioni coincidono con la pubblicazione da parte della Commissione del riesame dei primi sei anni di applicazione del regolamento n. 261 sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo nell'Unione europea, come pure del regolamento UE sui passeggeri a mobilità ridotta. Nel breve termine la Commissione intende adottare una serie di misure per migliorare a livello paneuropeo l'applicazione dei diritti dei passeggeri, tra cui: • potenziare il mandato della rete di organismi nazionali responsabili dell'attuazione (ONA), perché possano adottare decisioni sull'interpretazione e l'applicazione comuni di aspetti attinenti ai diritti dei passeggeri non appena si manifestano; • pubblicare (nel 2011), a beneficio degli ONA, orientamenti interpretativi sul regolamento n. 1107 relativo alle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo; • istituire un nuovo forum per raccogliere le osservazioni delle associazioni dei consumatori, delle ONG e degli operatori del settore su tutti gli aspetti dei diritti dei passeggeri, fra cui l'applicazione; • incrementare le campagne di informazione e sensibilizzazione. In vista del riesame del regolamento n. 261 la Commissione avvierà nel 2011 una valutazione d'impatto e una consultazione pubblica sugli aspetti che potrebbero essere oggetto di revisione, ad esempio la chiarificazione delle responsabilità in caso di circostanze eccezionali, la proporzionalità della compensazione, l'efficacia della riprotezione e altri aspetti - quali i diritti in caso di perdita dei bagagli o di cambiamento di orario dei voli - che necessitano di ulteriori approfondimenti. (Rapid) pore 120411 Indagine eurobarometro rileva scarsa informazione dei consumatori Secondo uno studio di Eurobarometro condotto nel 2010 in 29 paesi (UE27, Islanda e Norvegia) e pubblicato in occasione del Vertice europeo dei consumatori 2011, meno del 50% dei consumatori dell'UE intervistati si è dichiarato sicuro, informato e tutelato in quanto consumatore. Il sondaggio ha coinvolto 56.471 consumatori ai quali sono state poste 70 domande riguardanti le tre dimensioni principali dell'empowerment: competenze dei consumatori, conoscenza dei propri diritti e assertività. L'obiettivo era conoscere le competenze, il grado di consapevolezza e di assertività dei consumatori al fine di elaborare e sviluppare politiche migliori, a livello sia UE che nazionale, che tengano conto del comportamento effettivo dei consumatori. Oltre uno su cinque dei cittadini europei intervistati ha incontrato un problema per il quale vi era motivo di reclamare. Si calcola che i danni ai consumatori rappresentino lo 0,4% del PIL dell'UE. Gli anziani e le persone meno istruite sono i più restii a fare ricorso, sebbene abbiano le stesse probabilità degli altri di avere problemi. Il sondaggio conferma l'importanza di avere accesso a modalità di ricorso efficaci. Molti di questi problemi si potrebbero risolvere se si disponesse di meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie. La maggior parte dei consumatori non era consapevole dei propri diritti fondamentali come il diritto alla riparazione, alla sostituzione o al rimborso di un prodotto difettoso entro 18 mesi dall'acquisto, il diritto di recedere da un contratto relativo a servizi finanziari sottoscritto on line entro 14 giorni, se si cambia idea o si trova un'offerta migliore, o ancora il diritto di recedere da un contratto sottoscritto con un venditore porta a porta. pore 120411 Spazio pubblico e inclusione, le ricette vincenti delle città europee Come ridisegnare gli spazi pubblici per combattere le varie forme di povertà urbana e favorire l’inclusione delle fasce più deboli? Le strategie adottate da numerose città europee evidenziano il forte impatto dei luoghi di vita sulle problematiche urbane, offrendo nuove prospettive di analisi e intervento su molteplici campi d’azione urbana. Dalla disoccupazione al risparmio energetico, dall’inclusione dei migranti all’offerta culturale: i settori direttamente legati ad interventi di rivitalizzazione dello spazio pubblico e di coinvolgimento dei cittadini sono sempre più numerosi come crescente è il loro peso nelle strategie di governo locale che in Europa tendono ad affrontare queste tematiche in maniera sempre più integrata e sistemica. La definizione di politiche e programmi nazionali dedicati alle città, come la Grote Steden Beleiden olandese, le Politique de la ville francese e belga o la Soziale Stadt tedesca, hanno favorito la realizzazione di laboratori locali di innovazione, che hanno stimolato il coinvolgimento delle diverse fasce della popolazione nel recupero degli spazi urbani e nella definizione di sinergie sul lungo periodo tra i diversi campi di intervento. Housing e accoglienza Migliorare il rapporto tra cittadini svantaggiati e territorio urbano è l’obiettivo di numerosi interventi realizzati in materia di edilizia popolare e integrazione dei più deboli. In paesi europei come Germania, Olanda e Svezia si è puntato più decisamente sulla riqualificazione sostenibile di interi quartieri degradati per creare un contesto ambientale migliore, abbinando tali interventi ad una progressiva riconversione anche in senso professionale dei residenti più svantaggiati. A Francoforte e Utrecht sono stati lanciati interessanti iniziative di formazione rivolte rispettivamente a disoccupati e donne di origine marocchina per farli diventare consiglieri energetici in grado di incentivare gli altri residenti del proprio quartiere a ripulire gli spazi comuni adottando la raccolta differenziata e a ridurre i consumi energetici. L’esigenza di dare una sistemazione abitativa dignitosa anche a chi non può far fronte ai costi sempre più elevati che l’abitazione presenta sui bilanci familiari ha avuto conseguenza non solo sul fronte delle politiche di assistenza sociale ma anche nella pianificazione stessa degli spazi urbani. Grandi città come Madrid, Londra e Dublino hanno chiaramente indicato nei propri regolamenti urbanistici che la metà delle nuove costruzioni sia dedicata a scopi di edilizia sociale mentre interventi specifici come quelli rilanciati in Francia per assicurare la mixité sociale delle periferie ha riproposto la necessità di evitare ghettizzazioni spaziali che a volte si verificano anche in senso inverso: in Belgio si è assistito ad esempio alla progressiva perdita di identità dei centri storici, standardizzati sul piano commerciale e abitati in prevalenza da famiglie immigrate mentre le ordinate zone peri-urbane restano appannaggio della parte più benestante della popolazione. Bambini e famiglie I dati mostrano un legame diretto tra zone degradate e fenomeni come la riduzione dell’aspettativa di vita o il disagio infantile. Mentre in Gran Bretagna si osserva che in grandi città come Leeds, Newcastle e Bristol la differenza di aspettativa di vita tra chi vive nei quartieri più ricchi rispetto a chi abita nelle zone più povere può superare i cinque anni per le donne e i dieci per gli uomini. In Francia viene invece rilevato che il 40% dei bambini più svantaggiati vivono in quartieri difficili, dove episodi di violenza o sovrappopolazione sono piuttosto frequenti. Le azioni di recupero di spazi verdi, infrastrutture sportive in disuso e parchi gioco messe in campo a Budapest o in Germania a Braunschweig (con una partecipazione attiva dei più piccoli anche nella fase di progettazione) hanno sensibilmente migliorato la vivibilità nei quartieri più degradati mentre in altre città europee ci si è concentrati maggiormente su una più complessiva messa in sicurezza delle periferie difficili e sulla riduzione di inquinamento e rumore per offrire migliori condizioni di vita ai più piccoli. Ad Eindhoven il programma Doornakkers Gezond ha favorito la promozione dell’attività fisica all’aperto per bambini e ragazzi provenienti da famiglie svantaggiate, in favore delle quali molte città olandesi come Rotterdam e Leiden o belghe come Anversa hanno dedicato appositi interventi di accompagnamento all’inclusione per migliorare l’accesso ai servizi comunali riguardanti welfare e benessere della persona. Mobilità urbana La razionalizzazione dei sistemi di trasporto pubblico è stato un elemento vincente per favorire una più ampia fruibilità dei servizi pubblici soprattutto da parte di vecchi e nuovi residenti di origine straniera. In Francia la riqualificazione di intere aree urbane, come a Montpellier, è stata accompagnata da un graduale miglioramento dei sistemi di mobilità mentre a Parigi il piano Grand Paris per l’estensione del trasporto pubblico nelle banlieue è stato integrato dall’allargamento del servizio di bike sharing Velib’ alla quasi totalità dei comuni dell’Ile de France, come accadrà a partire dal prossimo autunno con il car sharing Autolib. Anche Londra ha avviato un’opera di progressiva ridefinizione degli spazi urbani in senso pedonale, per migliorare la fruibilità degli spazi pubblici di chi sceglie di non utilizzare mezzi privati di locomozione. Il programma Streets of Gold si è unito nella capitale londinese a più ampie strategie di prevenzione sanitaria che incentivano soprattutto i più giovani a spostarsi a piedi o in bicicletta per ridurre l’obesità e i rischi di malattie cardiovascolari. La ridefinizione strategica di servizi e attività commerciali per avvicinare i cittadini ai luoghi di vita urbana senza bisogno di ricorrere all’automobile è un’altra strategia scelta da molte città europee per ridurre il traffico urbano e migliorare la vivibilità, anche attraverso la fornitura di abbonamenti gratuiti per chi sceglie di restituire la targa della propria auto (come realizzato da De Ljin nelle Fiandre). Lavoro e cultura La riqualificazione degli spazi urbani in senso sociale ha reso molte città incubatori di crescita e soggetti di attrazione per creativi, artisti e giovani in cerca d’occupazione, come avvenuto ad esempio in quartieri come Frederichschain, Kreuzberg e Neukolln a Berlino. In altre città sono stati invece realizzati progetti di sviluppo lavorativo a partire dalle comunità che registravano i più elevati tassi di disoccupazione sul lungo periodo. A Katowice, in Polonia, si sono realizzati dei Centri di attivazione locale che hanno consentito l’inserimento e la riconversione professionale di numerosi disoccupati mentre azioni direttamente legate a quartieri difficili di Stoccolma e Malmo sono state realizzate nella formula dei Jobbtorg (centri di impiego per i più giovani) per garantire al contempo più occupazione locale e riqualificazione delle aree interessate. Le conseguenze del problema della disoccupazione sugli spazi urbani sono particolarmente visibili nei quartieri che hanno vissuto le conseguenze della dismissione industriale o della più recente crisi economica ed è proprio in queste zone che altri fenomeni urbani come la perdita del community spirit e la riduzione delle attività associative e sociali si sono avvertiti in maniera più decisa. Se a questi elementi si aggiunge la forte presenza di famiglie stranieri, con i relativi problemi di integrazione sociale, si deduce che proprio in queste periferie continua a giocarsi la principale sfida del rilancio degli spazi urbani in Europa. In molti casi l’organizzazione di festival e grandi eventi culturali, come il Mela Festival di Belfast o il Cross-Cultural Festival di Varsavia, ha contribuito alla creazione di nuove opportunità lavorative e di conoscenza fra vecchi e nuovi residenti, rendendo l’incontro tra culture un elemento unificante. L’adattamento di infrastrutture e spazi urbani a questi nuovi scopi culturali ha costituito un elemento di rilancio significativo per numerose città europee che hanno puntato sull’inedito binomio cultura-inclusione per promuovere nuove ed inedite forme di coesione sociale. cittalia-anci 130411 dall'italia Gu 85 del 13.4: modifiche norme energia nucleare DECRETO LEGISLATIVO 23 marzo 2011, n. 41 Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, recante disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell'esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché benefici economici e campagne informative al pubblico, a norma dell'articolo 25 della legge 23 luglio 2009, n. 99. note: Entrata in vigore del provvedimento: 28/04/2011 Gu 84 del 12.4: regole europee politiche economiche LEGGE 7 aprile 2011, n. 39 Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle nuove regole adottate dall'Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri. Gu 84 del 12.4: fine rapporto dipendenti pubblici AGENZIA PER LA RAPPRESENTANZA NEGOZIALE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI COMUNICATO Accordo quadro sul superamento del termine dell'articolo 2, comma 3, dell'AQN 29 luglio 1999 in materia di trattamento di fine rapporto e di previdenza complementare per i dipendenti pubblici. Gu 83 dell'11.4: norme urgenti referendum DECRETO-LEGGE 11 aprile 2011, n. 37 Disposizioni urgenti per le commissioni elettorali circondariali e per il voto dei cittadini temporaneamente all'estero in occasione delle consultazioni referendarie che si svolgono nei giorni 12 e 13 giugno 2011. note: Entrata in vigore del provvedimento: 11/04/2011 Federalismo - Disco verde alla proroga di sei mesi al ddl dal preconsiglio dei ministri Più tempo al governo per completare il federalismo. Incrementando di sei mesi il termine complessivo per l'esercizio della delega (in scadenza il 20 maggio) e, correlativamente, il termine per l'esercizio della delega all'adozione di disposizioni integrative e correttive, che è elevato da due a tre anni. Lo riporta Italia Oggi nell’edizione odierna che si sofferma anche sull’ampliamento da sessanta a novanta giorni, del termine a disposizione delle commissioni parlamentari, con la contestuale eliminazione della possibilità di richiedere l'ulteriore proroga di venti giorni, allo scopo di soddisfare l'esigenza di semplificazione della concreta programmazione dei lavori parlamentari. Tutto questo scaturisce dal ddl recante proroga dei termini per l'esercizio della delega di cui alla legge 42/2009, approvato ieri dal consiglio dei ministri. Per Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione, “i 6 mesi che vanno ad aggiungersi serviranno per eventuali altri decreti e un anno per decreti correttivi”. E spiega: “Noi riteniamo di riuscire ad approvare tutti i decreti attuativi entro il vecchio termine del 20 maggio, ma ci è stata richiesta una proroga…”. Tempi che “credo potranno essere utilizzati per il decreto su Roma capitale e per il riordino dei servizi Tia-Tarsu”. Un segnale, la proroga, che per Calderoli testimonia “la volontà di mantenere aperto il dialogo con l'opposizione e con chi voglia contribuire alla riforma”. (am) anci 140411 Piano nazionale riforme- Cambia la strategia per il Sud, no aiuti a pioggia, fiscalità di vantaggio, zone a burocrazia zero Il Sole 24 Ore ricorda che per ciascuna regione meridionale sono previste almeno 10 zone, mentre la Banca per il Mezzogiorno dovrebbe essere pienamente operativa nell'estate-autunno del 2011. Niente aiuti a pioggia e più spazio a fiscalità di vantaggio, abbattimento della burocrazia, strumenti automatici. Ancora possibilità che sul fisco di vantaggio arrivi il via libera da parte dell’Unione europea. Sono destinate a cambiare le linee operative dell’intervento governativo nel Mezzogiorno, stando alla lettura del piano nazionale delle riforme presentato ieri dal governo. Lo rileva il Sole 24 Ore in un articolo che si focalizza sulle misure che il ministro dell’economia Giulio Tremonti vuole realizzare. Al centro del piano, oltre alla Banca per il Mezzogiorno che dovrebbe essere pienamente operativa nell'estate-autunno del 2011, tornano le zone a burocrazia zero, annunciate come strumento sostitutivo delle zone franche urbane. Il documento presentato ieri prevede per ciascuna Regione meridionale almeno 10 zone, “che saranno specialmente controllate dal lato dell'ordine pubblico, ma a ‘burocrazia zero’”. Nelle aree individuate i provvedimenti amministrativi dovranno essere conclusi entro tempi certi (normalmente entro 30 giorni), se necessario anche attraverso un commissario di governo. Alle imprese potranno andare sussidi erogati direttamente dai Comuni e un trattamento preferenziale nell'attuazione dei piani di sicurezza pubblica. Benefici che le aziende potranno ricevere in contropartita "di un incremento dell'occupazione e di una maggiore effettiva lealtà fiscale". (gp) anci 140411 Leadership e comunicazione, corso di alta formazione di Cittalia e Anci Giovane all’Imperial college di Londra Un corso di alta formazione per investire sulla classe dirigente del futuro è la scommessa di Anci Giovane e Cittalia. In occasione dell’assemblea di Taormina è stato lanciato un executive leadership programme rivolto a giovani amministratori per rafforzare le capacità di programmazione e di governo a livello locale. Il corso si terrà il 18 e il 19 luglio a Londra presso la prestigiosa business school dell’Imperial College. L’Anci metterà a disposizione dei giovani amministratori selezionati borse di studio che copriranno integralmente i costi del corso. Le motivazioni personali e il livello di conoscenza della lingua inglese saranno i criteri guida per la selezione dei candidati. L’executive programme si articolerà in una due giorni di formazione in aula: nel corso della prima giornata, dal titolo “Knowing yourself”, i docenti Nelson Phillips e Dorothy Griffiths illustreranno le caratteristiche del leader e come quest’ultimo si relazione al team di lavoro. Nella seconda giornata, invece, dal titolo “Leading others” si discuterà sulle capacità comunicative del leader attraverso l’analisi di case study e la formazione di gruppi di lavoro. Prima dell’inizio del corso sarà messo a disposizione dei partecipanti un breve corso di inglese a distanza e dispense formative sulla leadership. Inoltre, in autunno è previsto un incontro a Roma con i docenti dell’Imperial College, i partecipanti potranno confrontarsi sul primo impatto che le conoscenze apprese hanno generato nella propria realtà amministrativa locale e gettare le basi per la costituzione di una community di giovani amministratori, legati dalla stessa esperienza formativa. Nei prossimi giorni sarà disponibile il modulo di candidatura da compilare on-line. Pieghevole illustrativo Imperial College - proposta formativa cittalia-anci 130411 Cittalia partecipa alla prima Biennale sullo spazio pubblico di Roma Cittalia parteciperà alla prima edizione della biennale sullo spazio pubblico che si svolgerà il 12, 13 e 14 maggio a Roma. L’evento, organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, punta ad essere un momento di confronto e di riflessione sui cambiamenti che investono le nostre città. Due i panel che vedranno Cittalia protagonista (13 maggio, facoltà di architettura – Roma Tre, aula E): La domanda di spazi pubblici tra esclusione ed integrazione e La città eventuale: come la città si trasforma attraverso gli eventi. Nella prima sessione dei lavori l’attenzione si focalizzerà sulla necessità di recuperare l’idea dello spazio pubblico come luogo di libero incontro e di democrazia. Infatti sono sempre più frequenti episodi di intolleranza e discriminazione che si manifestano con la nascita di veri e propri ghetti urbani, tesi sia a “rinchiudere” ciò che è diverso e sia a “tener fuori” (come con la privatizzazione di spazi urbani, limiti di accesso). Nel corso della seconda sessione invece sarà affrontato il tema del rapporto tra città ed eventi e come questi ultimi contribuiscono a ridisegnare le città innescando meccanismi di rigenerazione urbana. Le città inevitabilmente stanno cambiando la loro fisionomia sempre più votate alla dispersione urbana, alla frammentazione con la conseguente perdita delle relazioni di prossimità, complici l’economia globalizzata, le ondate migratorie e le nuove tecnologie dell’informazione. Crescono i centri commerciali, le stazioni di benzina, i non luoghi prendono il sopravvento mentre gli spazi pubblici si riducono. Dinnanzi, dunque, a queste trasformazioni è necessario capire quali risorse hanno a disposizione i decisori politici, gli urbanisti ed i cittadini per governare questi processi. Molte esperienze sono però in controtendenza con questi cambiamenti a testimonianza del fatto che lo spazio pubblico sta recuperando la sua tradizionale dimensione di “luogo di libero incontro della comunità”, di luogo della democrazia. Cittalia ha approfondito negli ultimi mesi i temi legati allo spazio pubblico con una serie di focus tematici. Per approfondimenti cittalia-anci 130411 La distribuzione degli stranieri in Italia La mappa di sinistra (vedi sotto) mostra la percentuale di residenti stranieri per provincia. Balza subito all’occhio la contrapposizione presente tra Nord e Sud del paese. Quasi tutte le province del Centro-nord registrano una presenza superiore al 7% della popolazione provinciale, con alcune regioni che superano ampiamente la soglia dell’8%: in particolare quasi tutte le province dell’Emilia Romagna, della bassa Lombardia, della Toscana, Umbria e Marche. Le province del Mezzogiorno, invece, difficilmente raggiungono la soglia del 3% di popolazione immigrata. La maggioranza di tali province non raggiunge tale soglia, con l’eccezione del basso Lazio (Frosinone e Latina), degli Abruzzi e di qualche altro caso isolato. Infatti i territori che registrano valori tra il 3 e il 7% sono 9: le province di Caserta e Avellino in Campania, la provincia di Bari, di Reggio Calabria e Crotone, Messina Siracusa e Ragusa in Sicilia e solamente la neoprovincia di Olbia-Tempio in Sardegna. Tale geografia italiana, però, viene completamente modificata se osserviamo la variazione percentuale di crescita tra il 2003 e il 2010 (mappa di destra). Non otteniamo più una mappa di chiara lettura come la prima, ma una penisola a “macchia di leopardo”. Alcune zone ad alta presenza straniera – come le province di Milano, Modena, Bologna o Firenze – fanno registrare infatti variazioni contenute tra il 2003 e il 2010, mentre alte mantengono una crescita sostenuta, come parte del Piemonte, dell’alta Emilia e bassa Lombardia e le province venete ed emiliano romagnole che si affacciano sull’Adriatico. Viceversa molte zone del Meridione, seppur con una presenza modesta in valore assoluto, risultano quelle con la maggiore crescita nel periodo considerato. Province campane e calabre con pochi residenti stranieri hanno visto tra il 2003 e il 2010 più che quadruplicare la loro presenza. Insieme a questo gruppo sono da aggiungere le province sarde di Olbia-Tempio e Nuoro. cittalia-anci 130411 "Bene Meloni su elettorato attivo-passivo, proposta che avvicina i giovani alle istituzioni e li responsabilizza" D'Arrigo: "L'interesse del Presidente Napolitano è garanzia che proposta va nella direzione giusta". "Condivido la proposta del ministro Giorgia Meloni su equiparazione dell'elettorato attivo e passivo per la rappresentanza al Parlamento nazionale: allinea l'Italia a moltissimi Paesi europei, responsabilizza i più giovani e li avvicina alle istituzioni". Questo il commento di Giacomo D'Arrigo, coordinatore Nazionale Anci Giovane e componente dell'Ufficio di Presidenza dell'Associazione dopo la notizia dell'incontro tra il Ministro ed il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante il quale la Meloni ha esposto le linee guida del disegno di legge costituzionale che equipara l'elettorato attivo a quello passivo per l'accesso alle istituzioni nazionali di rappresentanza. "Non si capisce perche un 18enne può avere la responsabilità di essere consigliere comunale, assessore e sindaco di una piccola comunità o di una grande città e non può invece concorrere a rappresentare i proprio coetanei nelle istituzioni che legiferano e incidono nella vita di tutti quindi anche dei più giovani. Bene quindi - aggiunge D'Arrigo - la proposta di permettere l'accesso dei più govani anche al parlamento, proposta che avvicina l'Italia all'Europa e i più giovani alle istituzioni italiane responsabilizzandoli. Anche l'interesse espresso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sempre attento alle nuove generazioni ed alla loro valorizzazione conclude D'arrigo - è garanzia che la proposta va nella giusta direzione". La proposta era già stata anticipata lo scorso week-end a Taormina in occasione della Conferenza Nazionale Anci Giovane e aveva ricevuto molta attenzione dalla nutritissima platea dei giovani amministratori presenti. anci 130411 Meloni: “Lieta per interesse mostrato da Capo dello Stato su ddl elettorato attivo-passivo” “Sono davvero lieta per l'interesse dimostrato dal presidente della Repubblica nei confronti del disegno di legge costituzionale che porterò all'attenzione del prossimo Consiglio dei ministri”: è il commento del ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, dopo l'incontro al Quirinale con il presidente Giorgio Napolitano, durante il quale sono stati illustrati i contenuti del provvedimento, del quale il ministro aveva già anticipato parte dei contenuti durante il suo intervento alla III Assemblea programmatica di Anci Giovane, che intende equiparare l'elettorato attivo e passivo. “Ringrazio il presidente per l'attenzione e per l'incoraggiamento ad andare avanti - afferma il ministro – il confronto con lui e' stato per me particolarmente importante, data l'attenzione che egli quotidianamente rivolge alle giovani generazioni”. “Oggi – spiega Meloni – l'Italia è, con Cipro, il paese europeo che richiede l'età più alta per poter essere eletti in Parlamento. Credo che non ci sia più motivo di aspettare per sancire il sacrosanto principio secondo il quale, se sono considerato abbastanza maturo per votare, devo anche essere considerato in grado di poter essere scelto a mio volta per rappresentare il popolo italiano. Perciò la proposta che ho presentato al presidente prevede prima di tutto l'equiparazione dell'elettorato attivo e passivo alla Camera e al Senato. Credo esistano le premesse per costruire intorno a questa proposta un lavoro bipartisan che ci permetta di approvarla in breve tempo. Il consenso non manca: in parlamento giacciono da anni proposte di legge, di ogni colore politico, che vanno in questa direzione”, conclude. (am) Patto dei Sindaci: Aiccre assume impegno promozione Firmato documento nella XIV Assemblea congressuale dell'Associazione. L’Aiccre ribadisce il forte impegno a promuovere il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors). Sono 2181 i Comuni in Europa che hanno sottoscritto questo importante accordo a favore dell’ambiente. Di questi, 889 sono italiani: il nostro paese è tra quelli con il più alto numero di adesioni. Ecco perché l’Aiccre, che ha il ruolo di informare e supportare i Comuni per questa iniziativa, ha firmato il relativo documento nel corso della XIV Assemblea Congressuale dell’Associazione. ’’Particolare soddisfazione’’ è stata espressa dal presidente dell’Aiccre, Michele Picciano, che ha sottoscritto gli obiettivi della politica energetica comunitaria in termini di riduzione delle emissioni di CO2. Con il Patto dei Sindaci, le autorità locali sono chiamate a giocare un ruolo decisivo, attraverso il perseguimento ed il superamento degli obiettivi condivisi a livello comunitario (riduzione entro il 2020 delle emissioni di Co2 del 20%), con la realizzazione di Piani d’azione per l’energia sostenibile (Paes). In qualità di struttura di supporto, l’Aiccre è impegnata a promuovere la campagna informativa e ad accompagnare i Comuni che intendano aderire o che abbiano già aderito ad indirizzare al meglio il loro obiettivo, a favorire lo scambio di conoscenze e di pratiche a livello nazionale ed europeo e ad essere collegamento con l’ufficio della Patto dei Sindaci a Bruxelles (Como - Covenant of Mayors Office). La firma del Patto, sottolinea l’Aiccre, rappresenta per gli amministratori locali un’occasione per avviare un percorso partecipato verso la piena realizzazione della sussidiarietà, principio fondante dell’Unione europea, e della sostenibilità ambientale, uno dei suoi obiettivi prioritari. (alm) ancitel 130411 Ambiente: Tavola Rotonda su efficienza energetica Dibattito e temi affrontati dall'iniziativa organizzata da Ancitel Energia & Ambiente nel Comune di Castelnuovo Magra, in Provincia di La Spezia. L’8 aprile scorso si è svolto a Castelnuovo Magra, in Provincia di La Spezia, un appuntamento di grande interesse sul tema dell’efficienza energetica. In un momento in cui il prezzo del petrolio ha ripreso inesorabilmente a salire e il costo dell’energia rischia di ostacolare la ripresa economica, il mondo delle imprese e quello della Pubblica Amministrazione si sono confrontati sul tema del risparmio energetico e delle più efficaci politiche a supporto dello sviluppo dell’efficienza energetica che, a partire proprio dai Comuni, potrebbero dare nuovo slancio ad una più equilibrata politica energetica nazionale. La Tavola Rotonda, organizzata da Provincia della Spezia, Assovetro e Ancitel Energia e Ambiente, con il patrocinio di ANCI e del Patto dei Sindaci e in collaborazione con il Comune di Castelnuovo Magra, ha fatto il punto sulle esperienze realizzate e realizzabili dalle Amministrazioni locali per rendere l’edilizia più sostenibile dal punto di vista ambientale attraverso la promozione dell’efficienza e del risparmio energetico, agendo soprattutto sui Regolamenti edilizi comunali. La scelta di Castelnuovo Magra non è casuale: questo Comune e la Provincia della Spezia si sono infatti distinti negli ultimi anni fra le Amministrazioni locali più attive sul fronte della sostenibilità ambientale. Ed è proprio da questo luogo, simbolo dell’Italia più virtuosa, che gli organizzatori hanno promosso la condivisione, attraverso il coinvolgimento dei diretti protagonisti (fra cui Bolzano, Verona, L’Aquila, ma anche centri di minori dimensioni - e non per questo meno virtuosi – come Avigliana (TO) e Oriolo Romano, in provincia di Viterbo), di esperienze e progettualità vincenti, rappresentative di approcci, strumenti e soluzioni innovative già sperimentate che possono rappresentare per tutti i Comuni un modello per la definizione e l’applicazione di Regolamenti edilizi che promuovano effettivamente una più elevata sostenibilità ambientale ed energetica dell’edilizia. In occasione della Tavola Rotonda, inoltre, la Provincia della Spezia ha presentato le iniziative promosse e realizzate per l’efficienza energetica in qualità di “Struttura di Supporto” locale del Patto dei Sindaci, fra cui, in particolare, il progetto ECOGIS (censimento energetico degli edifici pubblici e creazione di mappe interattive consultabili dai cittadini in vista del traguardo europeo del “20-20-20”). Ricordiamo che il Patto dei Sindaci è un'iniziativa sottoscritta dalle Città europee – quasi 700 i Comuni italiani che ci hanno aderito - che si impegnano a raggiungere gli obiettivi della politica energetica comunitaria in termini di riduzione delle emissioni di CO 2 attraverso una migliore efficienza energetica e una produzione e un utilizzo più sostenibili dell'energia. Come ha affermato Marino Fiasella, Presidente della Provincia della Spezia: “La responsabilità nei confronti della salute del nostro pianeta e la dimensione europea del nostro Paese non solo ci impongono una riflessione sulla necessità di adottare comportamenti ecocompatibili, ma impegnano fortemente le istituzioni a mettere in campo tutti gli strumenti necessari per procedere speditamente verso il raggiungimento del 20-20-20. Per questo motivo la Provincia è in prima linea sui temi dell'efficientamento energetico e ritiene strategico trarre spunto, come nel caso della Tavola Rotonda di Castelnuovo Magra, dalle buone prassi già sperimentate per poi valutarne l'applicazione sul territorio. C'è molto da fare e il nostro obiettivo comune deve essere quello di andare ben oltre il 20-20-20.” In questo scenario, il ruolo dei Comuni e dei Regolamenti edilizi appare determinante: oltre a recepire le indicazioni della legislazione vigente, infatti, i Comuni possono svolgere una funzione di vero e proprio “orientamento” della produzione edilizia sul proprio territorio comunale, introducendo prescrizioni più severe e incentivando gli interventi più efficienti dal punto di vista energetico, ma anche attivando adeguati sistemi di verifica e controllo dei progetti. "Iniziative come quelle presentate oggi a Castelnuovo Magra – ha fatto eco Filippo Bernocchi, Vicepresidente Anci, Delegato alle politiche energetiche e della gestione dei rifiuti - testimoniano l’attenzione e l’impegno crescente dei Comuni sul fronte della sostenibilità ambientale e dell'energia, nonostante le gravi difficoltà economiche in cui versano. Un impegno che però richiede supporto adeguato e cooperazione a tutti i livelli istituzionali. Solo in questo modo e attraverso posizioni coese sarà possibile raggiungere gli ambiziosi obiettivi individuati a livello europeo. Le tipologie di intervento percorribili sono diverse – ha proseguito - ma la razionalizzazione delle reti di illuminazione, l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio e abitativo, sia pubblico che privato, abbinato all'utilizzo integrato di fonti rinnovabili, sono alcune delle iniziative che consentono sia un significativo abbattimento delle emissioni di CO2 che una riduzione dei costi elevati sostenuti finora dalle Amministrazioni comunali. Per questo motivo – ha concluso Bernocchi - l'Anci ha avviato una serie di azioni finalizzate a supportare i Comuni affinché conoscano meglio le potenzialità e le ricadute di tali interventi e, secondo le risorse e le specificità proprie di ciascun territorio, riescano ad attuarli anche mediante modelli di partenariato pubblicoprivato: in tal modo potranno peraltro costituire un esempio per cittadini e imprese e fare da traino allo sviluppo del sistema locale". Assovetro (Associazione Nazionale Industriali del Vetro) e Ancitel Energia e Ambiente hanno invece illustrato il lavoro “Il vetro per l’efficienza energetica nell’edilizia”, che fornisce delle Linee Guida per l’introduzione nei Regolamenti edilizi comunali di elementi e indicazioni utili per la piena attuazione della normativa vigente in materia di risparmio ed efficienza energetica. Questo documento – messo a punto tra il 2009 e il 2010 da un Tavolo Tecnico promosso e coordinato da Ancitel Energia e Ambiente e Assovetro, cui hanno preso parte sia tecnici comunali che esperti delle aziende del settore vetrario - costituisce uno strumento operativo che intende contribuire alla diffusione di un’edilizia energeticamente efficiente e che si rivolge ai tecnici dei Comuni, ai progettisti e alle aziende del settore delle costruzioni. “Il nostro principale obiettivo - afferma Gianni Scotti, Presidente delle Sezioni Produttori Lastre di vetro e Produttori Lane di vetro di Assovetro - è quello di offrire agli operatori del settore e alle Amministrazioni locali le nostre competenze, insieme a dettagliate informazioni sulle prestazioni dei prodotti vetrari per l’edilizia, affinché, attraverso questa collaborazione nelle scelte progettuali, le Amministrazioni possano attuare sul territorio efficaci politiche sostenibili e di salvaguardia dell’ambiente. L’idea di promuovere questo connubio tra pubblico e privato nasce, infatti, dalla consapevolezza che, nonostante la più diffusa attenzione sul tema del risparmio energetico, molti Comuni abbiano ancora ampie possibilità di intervento e miglioramento dal punto di vista ambientale, dei canoni costruttivi sia a livello di progettazione che di realizzazione dell’edificio”. “Il potenziale di abbattimento delle emissioni di CO2 nel settore dell’edilizia - prosegue Gianni Scotti è oggi di gran lunga superiore non solo a quello ricercabile nel settore industriale, dove sono stati numerosi gli investimenti e gli interventi soprattutto sugli impianti e sui processi di combustione, ma anche rispetto a quello del trasporto, dove l’adozione di motori Euro 5 ha consolidato una politica di sostegno al contenimento delle emissioni. Solo da qualche anno, con l’adozione, sia pure tardiva rispetto ad altri Paesi, di norme specifiche in materia di efficienza energetica degli edifici, è possibile prevedere e adottare interventi anche nel settore dell’edilizia, favorendo ed implementando efficaci politiche di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni”. Proprio nell’ambito della Tavola Rotonda, la Provincia di La Spezia ha annunciato la predisposizione di un “tavolo permanente” composto dai tecnici di alcuni dei 30 Comuni firmatari del Patto dei Sindaci, il cui obiettivo principale è la definizione di linee guida energetiche da allegare ai Regolamenti edilizi al fine di ridurre le emissioni derivanti dalle abitazioni. (dd) ancitel 130411 Anci Giovane - On line rapporto 2011 su giovani amministratori e documento programmatico presentati all'Assemblea nazionale di Taormina D'Arrigo: ‘’Il nostro materiale fruibile a tutti gli amministratori under 35 e consultabile da chiunque’’. ‘’Da oggi sono on line la ricerca ‘Giovani Amministratori - rapporto 2011’ e il Documento Programmatico, i principali materiali presentati e distribuiti a Taormina lo scorso fine settimana in occasione della III Assemblea Programmatica Nazionale della Consulta’’. Ad annunciarlo e’ Giacomo D'Arrigo, Coordinatore Nazionale Anci Giovane e componente dell'Ufficio di Presidenza dell'Associazione: ‘’come da tradizione, a conclusione dei lavori del nostro incontro nazionale rendiamo consultabili a chiunque, in particolare a chi non e’ potuto intervenire, i principali documenti illustrati durante l'Assemblea di Taormina in modo che, anche chi non ha potuto parteciparvi, possa avere copia del materiale riguardante Anci Giovane. Per noi - prosegue D'Arrigo - un piccolo contributo per dare la piu’ ampia diffusione gratuita di quanto realizzato in favore degli amministratori under 35’’. anci 120411 Biciciday l’8 maggio L’8 maggio in tutte le città italiane si svolgerà il “Biciday”, la giornata nazionale della bicicletta che lo scorso anno è stata celebrata in via sperimentale riscuotendo un grande successo di pubblico e quest’anno ha avuto il proprio riconoscimento ufficiale da parte del governo. La manifestazione 2011 sarà legata alla ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia con iniziative in luoghi cari alla storia risorgimentale. Il “Biciday”, che da disegno di legge passa ora al vaglio del Parlamento, prevede inoltre che negli edifici adibiti a pubbliche funzioni debbano esservi cortili o spazi comuni con apposite aree di sosta dedicate alle biciclette. E sempre nell’ottica dell’ adozione di misure concrete per favorire l’utilizzo in città del mezzo a pedali sarà possibile il trasporto delle bici pieghevoli sui tram e nei mezzi pubblici durante i giorni feriali e festivi. Le amministrazioni locali infine, dovranno prevedere parcheggi per biciclette adeguati nella forma e nel numero, in ogni stazione di nuova realizzazione delle linee e dei treni metropolitani, in modo da rendere più facile e sicuro lo scambio bicicletta-treno e bicicletta-metro. E’ comunque importante ricordare che già da tempo molti comuni sono impegnati nell’implementazione delle reti ciclabili, nella promozione di iniziative volte a stimolare i cittadini nell’adozione della bicicletta come mezzo di mobilità quotidiana per lo svago o per lo sport, al fine di rilanciare le buone prassi legate alla salute di ciascuno rendendo al contempo le nostre città più vivibili e meno inquinate. Fonte: www.ansa.it cittalia-anci 110411 Convegno Anci- Ifel il 17 e 18 giugno ad Ischia su Finanza locale “La finanza locale tra emergenza e riforma”. E’ il titolo del seminario che Anci-Ifel organizzano ad Ischia i prossimi 17 e 18 giugno. Una due giorni in cui si parlerà dell’attuale situazione finanziaria, con approfondimenti sull’equilibrio tra le entrate e le spese, la distribuzione delle risorse e gli effetti della riforma tributaria. Fari puntati anche sui fabbisogni standard, le prospettive della riforma, le proposte metodologiche e i meccanismi della perequazione. Dopo i saluti di benvenuto di Giuseppe Ferrandino, sindaco di Ischia, previsti per le ore 10 di venerdì 17 giugno, introdurrà Giuseppe Franco Ferrari, presidente di Ifel. Nei due giorni ci sarà spazio per dibattiti e tavole rotonde che vedranno la partecipazione di numerosi sindaci e amministratori locali. Interverranno, tra gli altri, il presidente della commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, Enrico La Loggia, il vicepresidente della commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria, Lucio D’Ubaldo, il vicepresidente vicario Anci, Osvaldo Napoli, il vicepresidente Anci, Roberto Reggi, il coordinatore delle Anci regionali, Alessandro Cosimi, il delegato Anci alla finanza locale, Salvatore Cherchi, il segretario generale dell’Anci, Angelo Rughetti, il direttore scientifico di Ifel, Silvia Scozzese e il direttore di Ifel, Pierciro Galeone. (am) anci 100411 dalla puglia Giunta regionale – seduta del 12.4 – Approvate dall’Esecutivo le “Linee guida regionali per l’accesso ai servizi sanitari territorio ed alla rete dei servizi socio-sanitari “. “Finalità generale del documento- si legge- è quella di fornire indicazioni operative e procedurali, idonee a rendere coerenti sul territorio regionale le procedure di presa in carico, tenendo conto- al tempo stesso e per quanto possibile- dell’opportunità di individuare differenti assetti organizzativi, congruenti rispetto alle caratteristiche specifiche dei singoli contesti territoriali”. Linee guida piano sociosanitario – La Giunta regionale ha approvato il Piano annuale delle attività di spettacolo 2011, sulla base dei valori relativi alla storicità, all’attività ed alla qualità artistico gestionale dei soggetti beneficiari. Con la stessa delibera, l’esecutivo ha approvato lo schema di convenzione per l’attuazione delle iniziative di promozione. files/agierrenet/delibera_piano__cultura_2011def.pdf regionepuglia 120411 dal comune 3domande3 a... Antonio Esposito 1 Siamo alle prese con nuovi programmi e procedure informatiche per il nostro lavoro quotidiano, i cittadini aspettano il nuovo sito: può raccontarci e spiegarci cosa sta succedendo? Illustrare in maniera sintetica le trasformazioni degli asset tecnologici e organizzativi che stanno interessando il Sistema Informativo ed Informatico dell’Ente non è impresa semplice. Ci proverò partendo dai risultati pubblicati da una recente indagine, condotta da Forum PA, ed avente ad oggetto “La PA e la tecnologia: racconto fenomenologico a partire dal vissuto dei suoi utenti”. Il sondaggio, che ha interessato oltre 600 dipendenti pubblici, è partito da un interrogativo di fondo che per certi aspetti ha il sapore di una provocazione: “Ma gli impiegati pubblici il PC lo usano davvero?”. Tralasciando alcuni aspetti di dettaglio, il sondaggio ha rilevato che l’86% dei lavoratori pubblici dipendono dal PC per lo svolgimento delle proprie mansioni rispetto al 84% dei lavoratori del settore privato. Se da un lato il sondaggio ha permesso di evidenziare la rapidità e l’intensità del processo di digitalizzazione in atto nella PA, dall’altro ha svelato – come era prevedibile - le resistenze e le frizioni a questo cambiamento, dovute in parte a resistenze interne di natura culturale, in parte a distorsioni organizzative proprie della PA. Un dato tra tutti: “Per il 70% degli impiegati pubblici quasi sempre i documenti su cui lavorano sono copie o stampe cartacee di documenti disponibili in formato digitale. Nel privato questa situazione è tipica per il 50% degli impiegati”. In altri termini, anche se abitualmente i documenti vengono lavorati i maniera informatica (nascono digitali), accade sovente che vengano fatti circolare in maniera cartacea. Anche in “casa nostra” le cose non vanno poi così tanto diversamente. Ne è testimonianza la situazione, a dir poco anacronistica e paradossale, relativa alla gestione informatizzata dei flussi di lavoro degli atti dirigenziali (determine e liquidazioni). Sono almeno 5 anni che disponiamo di procedure per la completa automazione del workflow dei predetti flussi, con possibilità di gestire in maniera digitale l’intero ciclo di lavorazione ed archiviazione digitale, eppure continuiamo a far circolare gli atti in maniera cartacea (tre copie delle determine, due copie degli atti di liquidazione, per non parlare poi delle copie ad uso interno o di quelle da distribuire agli Organi di Controllo). La nostra “perversione”- mi si passi il termine - è tale da far viaggiare in contemporanea il flusso digitale con quello cartaceo. Considerazioni di questa natura, rappresentative del profondo processo di cambiamento in atto nella PA e delle difficoltà che lo accompagnano, devono guidare un qualsiasi intervento di innovazione tecnologica del Sistema Informativo Automatizzato del Comune (SIAC). Ed in effetti queste riflessioni - unitamente ad esigenze di miglioramento della qualità dei servizi, di adeguamento agli standard tecnologici e normativi (Decreto Brunetta e Codice dell’Amministrazione Digitale tra tutti), di aumento dell’efficienza interna, di miglioramento della trasparenza e della partecipazione - nonché gli obiettivi di ottimizzazione nella gestione delle risorse tecnologiche e di contenimento della spesa informatica, hanno orientato l’articolato processo di riorganizzazione dell’intero “assett” del Sistema Informativo Automatizzato Comunale. Tale riorganizzazione è stato di indubbia complessità e valenza: da un lato, un sostanziale potenziamento ed internalizzazione dell’infrastruttura tecnologica (con informatizzazione di nuove aree e servizi e con hosting degli applicativi non più presso IDC – Internet Data Center esterni bensì presso una Server Farm Comunale, con passaggio dunque da logiche di “outsourcing” a logiche di “insourcing”, da cui maggiori livelli di sevizio e di risposta, maggiore virtualizzazione, ossia utilizzo ottimizzato delle risorse, ed apprezzabile contenimento di costi); dall’altro, una piena integrazione dei diversi applicativi in uso ai diversi uffici dell’ente (mediante strumenti di interoperabilità e cooperazione applicativa) così da garantire un ottimale flusso di interscambio dati sia interno (tra i diversi uffici/servizi) che esterno (con altri Enti); dall’altro ancora, una ottimizzazione delle infrastrutture di comunicazione sia “verso l’esterno”, con maggiore potenza di banda, maggiori livelli di servizio e maggiori livelli di sicurezza, sia “internamente all’Ente” (tra i diversi uffici/servizi). Tutte le innovazioni sopra descritte sono propedeutiche per un concreto dispiegamento di quanto anche prescritto dal nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) in termini di comunicazione, partecipazione e digitalizzazione dell’azione amministrativa. Il Nuovo Portale Istituzionale, non solo rinnovato nella sua veste grafica, potrà ad esempio consentire una concreta erogazione di servizi on line. 2 Alla fine di questi lavori in corso cosa sarà cambiato per noi operatori? Molto o niente, dipenderà da come noi operatori intenderemo rispondere al cambiamento, e soprattutto da come (e se) intenderemo cogliere le diverse opportunità che da tale cambiamento potrebbero derivare. Una su tutte: già l’art. 27 del D.Lgs. 150/2009 disponeva che “una quota fino al 30 per cento dei risparmi sui costi di funzionamento derivanti da processi di ristrutturazione, riorganizzazione e innovazione all'interno delle pubbliche amministrazioni fosse destinata, in misura fino a due terzi, a premiare il personale direttamente e proficuamente coinvolto e, per la parte residua, ad incrementare le somme disponibili per la contrattazione collettiva”. L’art. 15 del nuovo CAD dispone che tali risparmi debbano esser utilizzati, per due terzi, secondo quanto previsto dall’articolo 27 del sopra citato D.Lgs. 150 del 2009, ed in misura pari ad un terzo “per il finanziamento di ulteriori progetti di innovazione”. Come a dire: se dall’innovazione, razionalizzazione e semplificazione dell’azione amministrativa consegue un risparmio, tale risparmio deve rappresentare un incentivo per il solo personale coinvolto e deve anche servire a finanziare nuovi progetti di innovazione. Abbiamo dunque l’opportunità di avviare un virtuoso processo di innovazione, capace di autoalimentarsi ed anche capace di incentivare il “personale direttamente e proficuamente coinvolto”. Ed abbiamo l’opportunità di operare indipendentemente dai così detti progetti obiettivo, che spesso hanno suscitato non poche polemiche. Il problema è adesso solo quello di attrezzarsi dal punto di vista organizzativo, ossia “fare squadra”. Sembrerà un luogo comune, ma è la realtà dei fatti. 3 C’è una innovazione al momento impossibile o difficile ma che lei vorrebbe assolutamente introdurre nel nostro Comune? L’innovazione al momento difficile, ma non impossibile, è proprio quella di “fare squadra”. Un concreto processo di riorganizzazione strutturale e gestionale non può che avvenire “attraverso un migliore e più esteso utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione” e soprattutto non può che aver luogo “nell’ambito di una coordinata strategia”. La riorganizzazione dei processi interni all’Ente rappresenterà elemento imprescindibile per una informatizzazione dei procedimenti e soprattutto la riorganizzazione di Asset e competenze rappresenterà - a mio avviso - elemento imprescindibile per quella razionalizzazione della spesa a cui lo stesso Codice ci richiama. Riorganizzazione, digitalizzazione, efficientamento dell’azione amministrativa e reinvestimento dei risparmi non solo costituiscono “dettami strategici” a cui il Codice ci richiama, ma vengono dallo stesso tradotti in veri e propri “dettami operativi”. Primo tra tutti, l’istituzione di un Ufficio Unico ICT cui attribuire compiti e responsabilità in ordine al coordinamento strategico dello sviluppo dei sistemi informativi, di telecomunicazione e fonia, e ciò in modo da assicurare la coerenza con gli standard tecnici e organizzativi comuni ma anche al fine di avviare quel processo di risparmio a cui ho accennato. Il fine è ovviamente duplice: da un lato, garantire unicità delle strategie adottate ed assicurare una piena integrazione di standard tecnici ed organizzativi, dall’altro, razionalizzare la spesa e capitalizzare quel “dividendo dell’efficienza” che l’innovazione digitale consente. Se le ristrettezze di Bilancio devono necessariamente indurci verso obiettivi di razionalizzazione della spesa, i meccanismi premianti previsti dal Codice possono, e mai come prima d’ora, garantire che tale razionalizzazione divenga obbiettivo ampiamente ed integralmente condiviso. Come vede, “fare squadra” è proprio l’obiettivo (e l’innovazione) a cui dobbiamo tendere. Inaugurazione Mediateca alle Officine Cantelmo Sabato 16 APRILE apre la Mediateca polifunzionale delle Officine Cantelmo, un nuovo spazio d' informazione ricco di servizi tra i quali: biblioteca, emeroteca, copisteria, UniSalentoPress Store, job center, Ufficio Progettazione Politiche Giovanili, internet cafè. Il tutto contenuto in una struttura unica nel design, un luogo perfetto per informarsi, consultare o semplicemente prendere un caffè. Alle ore 10 saranno presentati la struttura ed i servizi con la partecipazione di tutti i partner: Comune di Lecce, Provincia di Lecce, Università del Salento, Adisu Puglia, Confcommercio Lecce, Legacoop Puglia, Universo Impresa. giurisprudenza CdS 1371/2011: aggiudicazione gara E' illegittima se l'impresa non ha presentato la dichiarazione sulle cause di esclusione ancitel 030311 Tar Piemonte 357/2011: deleghe in materia edilizia ad assessori Non sussiste alcun divieto per il sindaco di delegare le proprie funzioni in materia edilizia agli assessori. La materia edilizia non è attribuita al Sindaco come ufficiale di governo, ma come capo dell’amministrazione comunale. ancitel 070411 Tar Piemonte 352/2011: modalità sottoscrizione di una autocertificazione Una modalità di sottoscrizione differente da quella in calce può essere ugualmente ed in concreto idonea ad individuare inequivocabilmente la paternità del documento di autocertificazione. Il disposto normativo impone la “sottoscrizione” dell’autocertificazione; secondo il Tribunale amministrativo di Torino “la sottoscrizione” può astrattamente essere idonea purché raggiunga lo specifico scopo cui è destinata, ossia individuare la inequivoca provenienza e paternità delle dichiarazioni “sottoscritte”. Sebbene a tal fine evidentemente la sottoscrizione in calce costituisca la modalità più ovvia e frequente non è in assoluto da escludersi che una differente modalità (basti pensare alla sottoscrizione a margine piuttosto che, ad esempio, su foglio spillato e indiscutibilmente congiunto per mancanza di spazio in calce) risulti ugualmente ed in concreto idonea ad inequivocabilmente individuare la paternità del documento. ancitel 070411 Tar Sardegna 304/2011: ricorrenza dei presupposti dell'in house Il solo controllo societario totalitario non è garanzia della ricorrenza dei presupposti dell’in house. La questione centrale del ricorso in esame è posta nei primi tre motivi, con i quali la società ricorrente deduce, essenzialmente, la violazione dei principi affermati dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia CE sulla ammissibilità degli affidamenti diretti senza una previa gara pubblica, a società pubbliche o miste, di appalti di servizi pubblici. Tale doglianza, ad avviso dei giudici del Tribunale amministrativo di Cagliari, è infondata, l’art. 113 del d.lgs. n. 267/2000 (intitolato «Gestione delle reti ed erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica»), nel testo vigente ratione temporis, disponeva, infatti, al comma 5, lett. c), quanto segue: «c) a società a capitale interamente pubblico a condizione che l'ente o gli enti pubblici titolari del capitale sociale esercitino sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e che la società realizzi la parte più importante della propria attività con l'ente o gli enti pubblici che la controllano». La questione della compatibilità con l'ordinamento dell’Unione Europea dell'affidamento diretto a società con capitale interamente pubblico, di un servizio pubblico locale a rilevanza economica (come nella specie), deve essere vagliata essenzialmente, spiegano i giudici sardi, come noto, alla luce della giurisprudenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee (a partire dalla sentenza 17 novembre 1999, in causa C-107/98, nota come sentenza Teckal), che ha posto i principi giuridici che governano la materia, affermando un affidamento senza previa gara pubblica è consentito solo se: a) la società pubblica affidataria sia totalmente partecipata dall’amministrazione aggiudicatrice (ma si veda sul punto specifico, di recente, la sentenza Corte giustizia CE, sez. III, 15 ottobre 2009, in causa C-196/08, che ammette l'affidamento diretto di un servizio pubblico a una società a capitale misto, pubblico e privato, nella quale il socio privato sia selezionato mediante una procedura ad evidenza pubblica); b) l'amministrazione aggiudicatrice eserciti sull'affidatario un “controllo analogo” a quello esercitato sui propri servizi; c) l'affidatario svolga la maggior parte della propria attività in favore dell'ente pubblico di appartenenza (cfr. anche Corte Giust. C.E. 13 ottobre 2005, in causa C-458/03, Parking Brixen). In presenza di tali condizioni – partecipazione totalmente pubblica, controllo analogo e destinazione prevalente dell'attività all'ente di appartenenza - il legame che unisce quest'ultimo all'affidatario del servizio ha carattere organizzativo, cosicché non è richiesto l'esperimento di procedure ad evidenza pubblica. I giudici isolani ricordano, inoltre, che secondo la giurisprudenza amministrativa e comunitaria, premesso che la partecipazione pubblica totalitaria è elemento necessario ma non sufficiente ad integrare il c.d. "controllo analogo", quest'ultimo si sostanzia in «un rapporto equivalente, ai fini degli effetti pratici, ad una relazione di subordinazione gerarchica; tale situazione si verifica quando sussiste un controllo gestionale e finanziario stringente dell'ente pubblico sull'ente societario» (così Cons. Stato, VI, 25 gennaio 2005 n°168, si veda anche Cons. Stato, V Sez., 3/4/2007 n°1514; Corte Giust. C. E. 18/11/1999, in causa C-107/98; 6/4/2006 in causa C-410/04; 11/5/2006, in causa C-340/04). Con la sentenza da ultimo menzionata, la Corte di Giustizia ha, in particolare, precisato che il "controllo analogo" è configurabile allorché l'ente pubblico detentore del capitale, abbia la possibilità di esercitare una «influenza determinante sia sugli obiettivi strategici che sulle decisioni importanti della società» (in termini anche la citata sentenza Parking Brixen). Sulla questione è successivamente intervenuta l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (3 marzo 2008, n. 1) che ha così sintetizzato le condizioni per la legittima sussistenza del controllo analogo: «a) lo statuto della società non deve consentire che una quota del capitale sociale, anche minoritaria, possa essere alienata a soggetti privati (Cons. Stato, sez. V, 30 agosto 2006, n. 5072); b) il consiglio di amministrazione della società non deve avere rilevanti poteri gestionali e all’ente pubblico controllante deve essere consentito esercitare poteri maggiori rispetto a quelli che il diritto societario riconosce normalmente alla maggioranza sociale (Cons. Stato, sez. VI, 3 aprile 2007, n. 1514); c) l’impresa non deve avere acquisito una vocazione commerciale che rende precario il controllo dell’ente pubblico e che risulterebbe, tra l’altro: dall’ampliamento dell’oggetto sociale; dall’apertura obbligatoria della società, a breve termine, ad altri capitali; dall’espansione territoriale dell’attività della società a tutta l’Italia e all’estero (C. giust. CE: 10 novembre 2005, C-29/04, Mödling o Commissione c. Austria; 13 ottobre 2005, C-458/03, Parking Brixen); d) le decisioni più importanti devono essere sottoposte al vaglio preventivo dell’ente affidante (Cons. Stato, sez. V, 8 gennaio 2007, n. 5). In sostanza si ritiene che il solo controllo societario totalitario non sia garanzia della ricorrenza dei presupposti dell’in house, occorrendo anche un’influenza determinante da parte del socio pubblico, sia sugli obiettivi strategici che sulle decisioni importanti (C. giust. CE, 11 maggio 2006, C-340/04, società Carbotermo e Consorzio Alisei c. Comune di Busto Arsizio). ». ancitel 070411 fuorisacco Porta la sporta Anche la nostra città aderisce alla campagna nazionale denominata "Porta la Sporta", iniziativa che punta alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla necessità di adottare una borsa riutilizzabile in ogni situazione di acquisto e trasporto, così da ridurre drasticamente il ricorso ai sacchetti di plastica monouso, che possiedono un notevole impatto negativo sull'ambiente. Questa seconda edizione della settimana nazionale, in programma dal 16 al 23 aprile 2011, acquista particolare significato nell'anno in cui è entrato in vigore il divieto di commercializzazione per i sacchetti di plastica ed è stata recepita l'ultima direttiva europea in materia di gestione dei rifiuti. La campagna "Porta la Sporta" è l'unica realtà che dal marzo 2009 ha lavorato intensamente a livello nazionale e in modo mirato per preparare l'opinione pubblica al divieto dei sacchetti di plastica di cui si parlava dal 2007. Il sacchetto, che non è certamente il peggior nemico dell'ambiente, rappresenta però l'emblema del nostro consumismo e l'oggetto più presente del nostro quotidiano che riveste tutti i nostri acquisti. Allo stesso tempo è l'oggetto di cui possiamo fare più facilmente a meno dotandoci di una serie di borse riutilizzabili. La campagna vuole far ragionare sull'uso improprio della plastica nell'usa e getta e sull'assurdità di sprecare energia e risorse preziose per soddisfare comodità momentanee, compromettendo il futuro delle prossime generazioni. L'adesione del Comune di Lecce all'iniziativa si concretizza attraverso la produzione di borse riutilizzabili in tela, sulle quali stampare il logo del Comune ed uno slogan che inviti a far uso della borsa piuttosto che dei sacchetti di plastica. Le borse verranno distribuite, dal 16 al 23 aprile, a tutti gli alunni delle scuole primarie della città, in modo da raggiungere un elevato numero di famiglie, sollecitandole a modificare i propri comportamenti in ogni situazione di acquisto e di trasporto. L'altro messaggio che "Porta la Sporta" vuole trasmettere è che tutti possiamo prendere parte alla lotta ai cambiamenti climatici in atto, riducendo l'impronta ecologica determinata dai nostri stili di vita e stimolando nel contempo l'attenzione della politica e dell'industria alla scelta della sostenibilità piuttosto che allo sfruttamento e al saccheggio di risorse naturali in diminuzione come l'acqua potabile, le foreste e i terreni fertili. La settimana nazionale della campagna “Porta la sporta” è realizzata da Associazione dei Comuni Virtuosi, WWF, Italia nostra, Touring club italiano, Adiconsum. Tutti noi possiamo partecipare in prima battuta evitando di prendere per una settimana sacchetti monouso di qualunque materiale utilizzando tutte le tipologie di borse, zaini o scatole riutilizzabili ovunque si effettuino acquisti, dalla libreria alla panetteria, al settore abbigliamento. Una volta sperimentato che è possibile si può passare a farlo tutto l'anno. Coloro che già portano la sporta possono aumentare l'impegno eliminando altri sacchetti e imballaggi intermedi, comprando prodotti sfusi da riporre direttamente in borsa o aderendo a Mettila in rete, sostituendo cioè le buste monouso in cui si acquista l'ortofrutta, quando non sono evitabili, con retini riutilizzabili. Leggi come fare a questo link Allo stesso tempo è possibile partecipare diffondendo notizia sull'iniziativa e sulla campagna in tutti i luoghi che si frequentano dal posto di lavoro ai luoghi pubblici dove si trascorre il tempo libero. Libri - Pubblica amministrazione, un nuovo modello organizzativo Il giudizio dei cittadini sull'efficienza della pubblica amministrazione è tradizionalmente negativo: qualsiasi sondaggio o ricerca qualiquantitativa conferma questo dato. Nell’immaginario collettivo, la pubblica amministrazione viene immediatamente associata alla burocrazia, alla modesta efficienza, alla scarsa produttività del lavoro, al parassitismo. I diffusi casi di corruzione, poi, non fanno altro che rafforzare questa convinzione. Con questo volume Tartaglia, che insegna marketing all’Università di Ferrara, dove è anche titolare dell’insegnamento di teorie e tecniche della comunicazione pubblica, vuole fornire agli enti che erogano servizi pubblici un nuovo modello organizzativo e di relazione con il cittadino/cliente per far in modo che si affranchi da una storica sudditanza verso il potere burocratico. Le riflessioni contenute nel libro attraversano gli scenari e i problemi storici della pubblica amministrazione italiana, per giungere ai giorni nostri con questioni come il federalismo fiscale e la manovra economica straordinaria del 2010 – che taglia drasticamente le risorse finanziarie a Regioni, Province, Comuni – e, in modo particolare, la legge n. 15 del 4 marzo 2009, più nota come “Riforma Brunetta”. Filiberto Tartaglia. Estetica della pubblica amministrazione. Libreriauniversitaria.it, 2011. € 15,00 anci 110411 Promemoria per la pasquetta 2011 Ti sei ricordato di prenotare la partecipazione tua e dei tuoi familiari alla pasquetta organizzata dalla nostra cooperativa? A San Cataldo, al Lido Salapia, a partire dalle ore 10 sino ad esaurimento, panini e grigliate. Per prenotare: 0832 241464 / 338 2401936 ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ Potete giudicare quanto intelligente è un uomo dalle sue risposte. Potete giudicare quanto è saggio dalle sue domande. Nagib Mahfuz, 1911 - 2006, romanziere egiziano, premio Nobel per la letteratura 1988, ha dato forma a una letteratura araba di portata universale; in Italia molto conosciuto il suo “Vicolo del mortaio” accadde oggi 1792, Parigi, viene collaudata la versione francese della ghigliottina, utilizzando dei cadaveri. La macchina viene posta in opera il 25 aprile, con l'esecuzione di tale Pelletier. Le cronache riportano la grande delusione della immensa folla che, grazie alla rapidità dello strumento, non ebbe il tempo di vedere alcunché dello spettacolo. ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ a cura dell'ufficio documentazione del settore “politiche comunitarie” contatti / info pino sparro – marco laudisa 0832.682977-75 [email protected]