dall`italia - Comune di Lecce

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dall`italia - Comune di Lecce
notiziario n.
67
c o m u n e
d i
l e c c e
quindici aprile 2011
in questo numero
dall'europa
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Lecce: festival del cinema europeo
Politica regionale: una nuova rubrica sulle regioni europee
Corpo Volontario Europeo: partecipa alla consultazione on line
Trasporti: la commissione intende migliorare l'applicazione dei diritti
dei passeggeri
Indagine eurobarometro rileva scarsa informazione dei consumatori
Spazio pubblico e inclusione, le ricette vincenti delle città europee
dall'italia
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Gu 85 del 13.4: modifiche norme energia nucleare
Gu 84 del 12.4: regole europee politiche economiche
Gu 84 del 12.4: fine rapporto dipendenti pubblici
Gu 83 dell'11.4: norme urgenti referendum
Federalismo - Disco verde alla proroga di sei mesi al ddl dal
preconsiglio dei ministri
Piano nazionale riforme- Cambia la strategia per il Sud, no aiuti a
pioggia, fiscalità di vantaggio, zone a burocrazia zero
Leadership e comunicazione, corso di alta formazione di Cittalia e
Anci Giovane all’Imperial college di Londra
Cittalia partecipa alla prima Biennale sullo spazio pubblico di Roma
La distribuzione degli stranieri in Italia
"Bene Meloni su elettorato attivo-passivo, proposta che avvicina i
giovani alle istituzioni e li responsabilizza"
Meloni: “Lieta per interesse mostrato da Capo dello Stato su ddl
elettorato attivo-passivo”
Patto dei Sindaci: Aiccre assume impegno promozione
Ambiente: Tavola Rotonda su efficienza energetica
Anci Giovane - On line rapporto 2011 su giovani amministratori e
documento programmatico presentati all'Assemblea nazionale di
Taormina
Biciciday l’8 maggio
Convegno Anci- Ifel il 17 e 18 giugno ad Ischia su Finanza locale
dalla puglia
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Giunta regionale – seduta del 12.4
dal comune
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3domande3 a... Antonio Esposito
Inaugurazione Mediateca alle Officine Cantelmo
giurisprudenza
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CdS 1371/2011: aggiudicazione gara
Tar Piemonte 357/2011: deleghe in materia edilizia ad assessori
Tar Piemonte 352/2011: modalità sottoscrizione di una
autocertificazione
Tar Sardegna 304/2011: ricorrenza dei presupposti dell'in house
fuorisacco
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Porta la sporta
Libri - Pubblica amministrazione, un nuovo modello organizzativo
Promemoria per la pasquetta 2011
dall'europa
Lecce: festival del cinema europeo
Nello storico quadro del Multisala Massimo di Lecce è in corso il Festival del Cinema europeo,
giunto alla XII Edizione.
Tra i punti forti di questa edizione del Festival: un focus sul cinema croato, il premio Mario
Verdone, un concorso per i giovani registi pugliesi.
Sabato 16 aprile p.v. si svolgerà la Tavola Rotonda, promossa dal Parlamento europeo in
collaborazione col Festival del Cinema Europeo ed il Sindacato Nazionale Critici Italiani, intitolata
IDENTITA' E LINGUAGGI DEL CINEMA EUROPEO, con gli interventi di Doris Pack (Presidente della
Commissione Cultura del Parlamento Europeo), Marion Doring (Managing Director dell'European
Film Academy), Paulo Branco (produttore), Bruno Torri (Presidente del Sindacato Nazionale Critici
Cinematografici Italiani), Oscar Iarussi (giornalista e critico La Gazzetta del Mezzogiorno).
Nell'ambito dell'evento, la proiezione del film WHEN WE LEAVE di Feo Aladag, vincitore della
quarta edizione del Premio LUX, con il quale il Parlamento europeo premia il cinema europeo con
l'obiettivo di avvicinare l'Europa e i suoi cittadini attraverso il cinema, dando una maggiore visibilità
ai film dell'Unione europea.
Dal 2007, con il premio LUX, il Parlamento europeo sottolinea il ruolo del cinema nel valorizzare la
diversità culturale europea e contribuisce alla diffusione del cinema d'autore europeo. Il premio è
destinato infatti a coprire il costo della sottotitolatura nelle 23 lingue ufficiali dell'Unione europea.
pore 130411
Politica regionale: una nuova rubrica sulle regioni europee
Sul sito del Commissario alla politica regionale, Johannes Hahn, è stata inaugurata di recente una
nuova rubrica che ha l'obiettivo di far scoprire ogni settimana una regione d'Europa, le sue
caratteristiche, le sue priorità e il contributo della politica regionale. Il nuovo servizio contiene
esempi di progetti che illustrano il modo in cui l'Europa sostiene concretamente le sue 271 regioni.
Il Vorarlberg (Austria), la Vallonia (Belgio) e la Puglia (Italia) hanno inaugurato questa nuova
sezione. Le regioni che desiderano far conoscere i propri risultati sono invitate a scrivere un'e-mail
al seguente indirizzo: [email protected] (Inforegio)
pore 130411
Corpo Volontario Europeo: partecipa alla consultazione on line
La creazione di un Corpo Volontario Europeo di aiuto umanitario sarà lanciata entro l’anno,
attraverso una fase pilota. I cittadini interessati, le pubbliche amministrazioni ed organizzazioni non
governative hanno ancora tre settimane di tempo per partecipare alla consultazione pubblica, che
intende raccogliere idee e proposte per il futuro servizio che è anche una delle novità più
interessanti del Trattato di Lisbona. La consultazione è aperta fino al 3 maggio prossimo.
europaregioni 120411
Trasporti: la commissione intende migliorare l'applicazione dei diritti dei passeggeri
Il vicepresidente della Commissione europea Siim Kallas responsabile dei trasporti, ha annunciato
una serie di misure per chiarire e rafforzare la legislazione sui diritti dei passeggeri, così da
permettere ai consumatori di far valere più efficacemente i loro diritti e garantire agli operatori del
settore maggiore sicurezza e condizioni eque di concorrenza in tutta l'Unione europea.
Le comunicazioni coincidono con la pubblicazione da parte della Commissione del riesame dei
primi sei anni di applicazione del regolamento n. 261 sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo
nell'Unione europea, come pure del regolamento UE sui passeggeri a mobilità ridotta.
Nel breve termine la Commissione intende adottare una serie di misure per migliorare a livello
paneuropeo l'applicazione dei diritti dei passeggeri, tra cui:
• potenziare il mandato della rete di organismi nazionali responsabili dell'attuazione (ONA),
perché possano adottare decisioni sull'interpretazione e l'applicazione comuni di aspetti
attinenti ai diritti dei passeggeri non appena si manifestano;
• pubblicare (nel 2011), a beneficio degli ONA, orientamenti interpretativi sul regolamento n.
1107 relativo alle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo;
• istituire un nuovo forum per raccogliere le osservazioni delle associazioni dei consumatori,
delle ONG e degli operatori del settore su tutti gli aspetti dei diritti dei passeggeri, fra cui
l'applicazione;
• incrementare le campagne di informazione e sensibilizzazione.
In vista del riesame del regolamento n. 261 la Commissione avvierà nel 2011 una valutazione
d'impatto e una consultazione pubblica sugli aspetti che potrebbero essere oggetto di revisione, ad
esempio la chiarificazione delle responsabilità in caso di circostanze eccezionali, la proporzionalità
della compensazione, l'efficacia della riprotezione e altri aspetti - quali i diritti in caso di perdita dei
bagagli o di cambiamento di orario dei voli - che necessitano di ulteriori approfondimenti. (Rapid)
pore 120411
Indagine eurobarometro rileva scarsa informazione dei consumatori
Secondo uno studio di Eurobarometro condotto nel 2010 in 29 paesi (UE27, Islanda e Norvegia) e
pubblicato in occasione del Vertice europeo dei consumatori 2011, meno del 50% dei consumatori
dell'UE intervistati si è dichiarato sicuro, informato e tutelato in quanto consumatore.
Il sondaggio ha coinvolto 56.471 consumatori ai quali sono state poste 70 domande riguardanti le
tre dimensioni principali dell'empowerment: competenze dei consumatori, conoscenza dei propri
diritti e assertività.
L'obiettivo era conoscere le competenze, il grado di consapevolezza e di assertività dei
consumatori al fine di elaborare e sviluppare politiche migliori, a livello sia UE che nazionale, che
tengano conto del comportamento effettivo dei consumatori.
Oltre uno su cinque dei cittadini europei intervistati ha incontrato un problema per il quale vi era
motivo di reclamare. Si calcola che i danni ai consumatori rappresentino lo 0,4% del PIL dell'UE. Gli
anziani e le persone meno istruite sono i più restii a fare ricorso, sebbene abbiano le stesse
probabilità degli altri di avere problemi. Il sondaggio conferma l'importanza di avere accesso a
modalità di ricorso efficaci. Molti di questi problemi si potrebbero risolvere se si disponesse di
meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie.
La maggior parte dei consumatori non era consapevole dei propri diritti fondamentali come il
diritto alla riparazione, alla sostituzione o al rimborso di un prodotto difettoso entro 18 mesi
dall'acquisto, il diritto di recedere da un contratto relativo a servizi finanziari sottoscritto on line
entro 14 giorni, se si cambia idea o si trova un'offerta migliore, o ancora il diritto di recedere da un
contratto sottoscritto con un venditore porta a porta.
pore 120411
Spazio pubblico e inclusione, le ricette vincenti delle città europee
Come ridisegnare gli spazi pubblici per combattere le varie forme di povertà urbana e favorire
l’inclusione delle fasce più deboli? Le strategie adottate da numerose città europee evidenziano il
forte impatto dei luoghi di vita sulle problematiche urbane, offrendo nuove prospettive di analisi e
intervento su molteplici campi d’azione urbana.
Dalla disoccupazione al risparmio energetico, dall’inclusione dei migranti all’offerta culturale: i
settori direttamente legati ad interventi di rivitalizzazione dello spazio pubblico e di coinvolgimento
dei cittadini sono sempre più numerosi come crescente è il loro peso nelle strategie di governo
locale che in Europa tendono ad affrontare queste tematiche in maniera sempre più integrata e
sistemica. La definizione di politiche e programmi nazionali dedicati alle città, come la Grote
Steden Beleiden olandese, le Politique de la ville francese e belga o la Soziale Stadt tedesca, hanno
favorito la realizzazione di laboratori locali di innovazione, che hanno stimolato il coinvolgimento
delle diverse fasce della popolazione nel recupero degli spazi urbani e nella definizione di sinergie
sul lungo periodo tra i diversi campi di intervento.
Housing e accoglienza
Migliorare il rapporto tra cittadini svantaggiati e territorio urbano è l’obiettivo di numerosi
interventi realizzati in materia di edilizia popolare e integrazione dei più deboli. In paesi europei
come Germania, Olanda e Svezia si è puntato più decisamente sulla riqualificazione sostenibile di
interi quartieri degradati per creare un contesto ambientale migliore, abbinando tali interventi ad
una progressiva riconversione anche in senso professionale dei residenti più svantaggiati.
A Francoforte e Utrecht sono stati lanciati interessanti iniziative di formazione rivolte
rispettivamente a disoccupati e donne di origine marocchina per farli diventare consiglieri
energetici in grado di incentivare gli altri residenti del proprio quartiere a ripulire gli spazi comuni
adottando la raccolta differenziata e a ridurre i consumi energetici.
L’esigenza di dare una sistemazione abitativa dignitosa anche a chi non può far fronte ai costi
sempre più elevati che l’abitazione presenta sui bilanci familiari ha avuto conseguenza non solo sul
fronte delle politiche di assistenza sociale ma anche nella pianificazione stessa degli spazi urbani.
Grandi città come Madrid, Londra e Dublino hanno chiaramente indicato nei propri regolamenti
urbanistici che la metà delle nuove costruzioni sia dedicata a scopi di edilizia sociale mentre
interventi specifici come quelli rilanciati in Francia per assicurare la mixité sociale delle periferie ha
riproposto la necessità di evitare ghettizzazioni spaziali che a volte si verificano anche in senso
inverso: in Belgio si è assistito ad esempio alla progressiva perdita di identità dei centri storici,
standardizzati sul piano commerciale e abitati in prevalenza da famiglie immigrate mentre le
ordinate zone peri-urbane restano appannaggio della parte più benestante della popolazione.
Bambini e famiglie
I dati mostrano un legame diretto tra zone degradate e fenomeni come la riduzione dell’aspettativa
di vita o il disagio infantile. Mentre in Gran Bretagna si osserva che in grandi città come Leeds,
Newcastle e Bristol la differenza di aspettativa di vita tra chi vive nei quartieri più ricchi rispetto a
chi abita nelle zone più povere può superare i cinque anni per le donne e i dieci per gli uomini. In
Francia viene invece rilevato che il 40% dei bambini più svantaggiati vivono in quartieri difficili,
dove episodi di violenza o sovrappopolazione sono piuttosto frequenti.
Le azioni di recupero di spazi verdi, infrastrutture sportive in disuso e parchi gioco messe in campo
a Budapest o in Germania a Braunschweig (con una partecipazione attiva dei più piccoli anche
nella fase di progettazione) hanno sensibilmente migliorato la vivibilità nei quartieri più degradati
mentre in altre città europee ci si è concentrati maggiormente su una più complessiva messa in
sicurezza delle periferie difficili e sulla riduzione di inquinamento e rumore per offrire migliori
condizioni di vita ai più piccoli.
Ad Eindhoven il programma Doornakkers Gezond ha favorito la promozione dell’attività fisica
all’aperto per bambini e ragazzi provenienti da famiglie svantaggiate, in favore delle quali molte
città olandesi come Rotterdam e Leiden o belghe come Anversa hanno dedicato appositi interventi
di accompagnamento all’inclusione per migliorare l’accesso ai servizi comunali riguardanti welfare
e benessere della persona.
Mobilità urbana
La razionalizzazione dei sistemi di trasporto pubblico è stato un elemento vincente per favorire una
più ampia fruibilità dei servizi pubblici soprattutto da parte di vecchi e nuovi residenti di origine
straniera. In Francia la riqualificazione di intere aree urbane, come a Montpellier, è stata
accompagnata da un graduale miglioramento dei sistemi di mobilità mentre a Parigi il piano Grand
Paris per l’estensione del trasporto pubblico nelle banlieue è stato integrato dall’allargamento del
servizio di bike sharing Velib’ alla quasi totalità dei comuni dell’Ile de France, come accadrà a
partire dal prossimo autunno con il car sharing Autolib.
Anche Londra ha avviato un’opera di progressiva ridefinizione degli spazi urbani in senso pedonale,
per migliorare la fruibilità degli spazi pubblici di chi sceglie di non utilizzare mezzi privati di
locomozione. Il programma Streets of Gold si è unito nella capitale londinese a più ampie strategie
di prevenzione sanitaria che incentivano soprattutto i più giovani a spostarsi a piedi o in bicicletta
per ridurre l’obesità e i rischi di malattie cardiovascolari.
La ridefinizione strategica di servizi e attività commerciali per avvicinare i cittadini ai luoghi di vita
urbana senza bisogno di ricorrere all’automobile è un’altra strategia scelta da molte città europee
per ridurre il traffico urbano e migliorare la vivibilità, anche attraverso la fornitura di abbonamenti
gratuiti per chi sceglie di restituire la targa della propria auto (come realizzato da De Ljin nelle
Fiandre).
Lavoro e cultura
La riqualificazione degli spazi urbani in senso sociale ha reso molte città incubatori di crescita e
soggetti di attrazione per creativi, artisti e giovani in cerca d’occupazione, come avvenuto ad
esempio in quartieri come Frederichschain, Kreuzberg e Neukolln a Berlino. In altre città sono stati
invece realizzati progetti di sviluppo lavorativo a partire dalle comunità che registravano i più
elevati tassi di disoccupazione sul lungo periodo.
A Katowice, in Polonia, si sono realizzati dei Centri di attivazione locale che hanno consentito
l’inserimento e la riconversione professionale di numerosi disoccupati mentre azioni direttamente
legate a quartieri difficili di Stoccolma e Malmo sono state realizzate nella formula dei Jobbtorg
(centri di impiego per i più giovani) per garantire al contempo più occupazione locale e
riqualificazione delle aree interessate.
Le conseguenze del problema della disoccupazione sugli spazi urbani sono particolarmente visibili
nei quartieri che hanno vissuto le conseguenze della dismissione industriale o della più recente
crisi economica ed è proprio in queste zone che altri fenomeni urbani come la perdita del
community spirit e la riduzione delle attività associative e sociali si sono avvertiti in maniera più
decisa.
Se a questi elementi si aggiunge la forte presenza di famiglie stranieri, con i relativi problemi di
integrazione sociale, si deduce che proprio in queste periferie continua a giocarsi la principale sfida
del rilancio degli spazi urbani in Europa. In molti casi l’organizzazione di festival e grandi eventi
culturali, come il Mela Festival di Belfast o il Cross-Cultural Festival di Varsavia, ha contribuito alla
creazione di nuove opportunità lavorative e di conoscenza fra vecchi e nuovi residenti, rendendo
l’incontro tra culture un elemento unificante.
L’adattamento di infrastrutture e spazi urbani a questi nuovi scopi culturali ha costituito un
elemento di rilancio significativo per numerose città europee che hanno puntato sull’inedito
binomio cultura-inclusione per promuovere nuove ed inedite forme di coesione sociale.
cittalia-anci 130411
dall'italia
Gu 85 del 13.4: modifiche norme energia nucleare
DECRETO LEGISLATIVO 23 marzo 2011, n. 41 Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 15
febbraio 2010, n. 31, recante disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell'esercizio nel
territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di
fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei
rifiuti radioattivi, nonché benefici economici e campagne informative al pubblico, a norma
dell'articolo 25 della legge 23 luglio 2009, n. 99.
note: Entrata in vigore del provvedimento: 28/04/2011
Gu 84 del 12.4: regole europee politiche economiche
LEGGE 7 aprile 2011, n. 39 Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle
nuove regole adottate dall'Unione europea in materia di coordinamento delle politiche
economiche degli Stati membri.
Gu 84 del 12.4: fine rapporto dipendenti pubblici
AGENZIA PER LA RAPPRESENTANZA NEGOZIALE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI COMUNICATO Accordo quadro sul superamento del termine dell'articolo 2, comma 3, dell'AQN 29
luglio 1999 in materia di trattamento di fine rapporto e di previdenza complementare per i
dipendenti pubblici.
Gu 83 dell'11.4: norme urgenti referendum
DECRETO-LEGGE 11 aprile 2011, n. 37 Disposizioni urgenti per le commissioni elettorali
circondariali e per il voto dei cittadini temporaneamente all'estero in occasione delle consultazioni
referendarie che si svolgono nei giorni 12 e 13 giugno 2011.
note: Entrata in vigore del provvedimento: 11/04/2011
Federalismo - Disco verde alla proroga di sei mesi al ddl dal preconsiglio dei ministri
Più tempo al governo per completare il federalismo. Incrementando di sei mesi il termine
complessivo per l'esercizio della delega (in scadenza il 20 maggio) e, correlativamente, il termine
per l'esercizio della delega all'adozione di disposizioni integrative e correttive, che è elevato da due
a tre anni. Lo riporta Italia Oggi nell’edizione odierna che si sofferma anche sull’ampliamento da
sessanta a novanta giorni, del termine a disposizione delle commissioni parlamentari, con la
contestuale eliminazione della possibilità di richiedere l'ulteriore proroga di venti giorni, allo scopo
di soddisfare l'esigenza di semplificazione della concreta programmazione dei lavori parlamentari.
Tutto questo scaturisce dal ddl recante proroga dei termini per l'esercizio della delega di cui alla
legge 42/2009, approvato ieri dal consiglio dei ministri. Per Roberto Calderoli, ministro della
Semplificazione, “i 6 mesi che vanno ad aggiungersi serviranno per eventuali altri decreti e un anno
per decreti correttivi”. E spiega: “Noi riteniamo di riuscire ad approvare tutti i decreti attuativi
entro il vecchio termine del 20 maggio, ma ci è stata richiesta una proroga…”. Tempi che “credo
potranno essere utilizzati per il decreto su Roma capitale e per il riordino dei servizi Tia-Tarsu”. Un
segnale, la proroga, che per Calderoli testimonia “la volontà di mantenere aperto il dialogo con
l'opposizione e con chi voglia contribuire alla riforma”. (am)
anci 140411
Piano nazionale riforme- Cambia la strategia per il Sud, no aiuti a pioggia, fiscalità di vantaggio,
zone a burocrazia zero
Il Sole 24 Ore ricorda che per ciascuna regione meridionale sono previste almeno 10 zone, mentre
la Banca per il Mezzogiorno dovrebbe essere pienamente operativa nell'estate-autunno del 2011.
Niente aiuti a pioggia e più spazio a fiscalità di vantaggio, abbattimento della burocrazia, strumenti
automatici. Ancora possibilità che sul fisco di vantaggio arrivi il via libera da parte dell’Unione
europea. Sono destinate a cambiare le linee operative dell’intervento governativo nel
Mezzogiorno, stando alla lettura del piano nazionale delle riforme presentato ieri dal governo. Lo
rileva il Sole 24 Ore in un articolo che si focalizza sulle misure che il ministro dell’economia Giulio
Tremonti vuole realizzare.
Al centro del piano, oltre alla Banca per il Mezzogiorno che dovrebbe essere pienamente operativa
nell'estate-autunno del 2011, tornano le zone a burocrazia zero, annunciate come strumento
sostitutivo delle zone franche urbane. Il documento presentato ieri prevede per ciascuna Regione
meridionale almeno 10 zone, “che saranno specialmente controllate dal lato dell'ordine pubblico,
ma a ‘burocrazia zero’”. Nelle aree individuate i provvedimenti amministrativi dovranno essere
conclusi entro tempi certi (normalmente entro 30 giorni), se necessario anche attraverso un
commissario di governo. Alle imprese potranno andare sussidi erogati direttamente dai Comuni e
un trattamento preferenziale nell'attuazione dei piani di sicurezza pubblica. Benefici che le aziende
potranno ricevere in contropartita "di un incremento dell'occupazione e di una maggiore effettiva
lealtà fiscale". (gp)
anci 140411
Leadership e comunicazione, corso di alta formazione di Cittalia e Anci Giovane all’Imperial
college di Londra
Un corso di alta formazione per investire sulla classe dirigente del futuro è la scommessa di Anci
Giovane e Cittalia. In occasione dell’assemblea di Taormina è stato lanciato un executive leadership
programme rivolto a giovani amministratori per rafforzare le capacità di programmazione e di
governo a livello locale.
Il corso si terrà il 18 e il 19 luglio a Londra presso la prestigiosa business school dell’Imperial
College.
L’Anci metterà a disposizione dei giovani amministratori selezionati borse di studio che copriranno
integralmente i costi del corso. Le motivazioni personali e il livello di conoscenza della lingua
inglese saranno i criteri guida per la selezione dei candidati. L’executive programme si articolerà in
una due giorni di formazione in aula: nel corso della prima giornata, dal titolo “Knowing yourself”, i
docenti Nelson Phillips e Dorothy Griffiths illustreranno le caratteristiche del leader e come
quest’ultimo si relazione al team di lavoro. Nella seconda giornata, invece, dal titolo “Leading
others” si discuterà sulle capacità comunicative del leader attraverso l’analisi di case study e la
formazione di gruppi di lavoro. Prima dell’inizio del corso sarà messo a disposizione dei
partecipanti un breve corso di inglese a distanza e dispense formative sulla leadership. Inoltre, in
autunno è previsto un incontro a Roma con i docenti dell’Imperial College, i partecipanti potranno
confrontarsi sul primo impatto che le conoscenze apprese hanno generato nella propria realtà
amministrativa locale e gettare le basi per la costituzione di una community di giovani
amministratori, legati dalla stessa esperienza formativa.
Nei prossimi giorni sarà disponibile il modulo di candidatura da compilare on-line.
Pieghevole illustrativo
Imperial College - proposta formativa
cittalia-anci 130411
Cittalia partecipa alla prima Biennale sullo spazio pubblico di Roma
Cittalia parteciperà alla prima edizione della biennale sullo spazio pubblico che si svolgerà il 12, 13
e 14 maggio a Roma. L’evento, organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, punta ad essere
un momento di confronto e di riflessione sui cambiamenti che investono le nostre città. Due i
panel che vedranno Cittalia protagonista (13 maggio, facoltà di architettura – Roma Tre, aula E): La
domanda di spazi pubblici tra esclusione ed integrazione e La città eventuale: come la città si
trasforma attraverso gli eventi.
Nella prima sessione dei lavori l’attenzione si focalizzerà sulla necessità di recuperare l’idea dello
spazio pubblico come luogo di libero incontro e di democrazia. Infatti sono sempre più frequenti
episodi di intolleranza e discriminazione che si manifestano con la nascita di veri e propri ghetti
urbani, tesi sia a “rinchiudere” ciò che è diverso e sia a “tener fuori” (come con la privatizzazione di
spazi urbani, limiti di accesso). Nel corso della seconda sessione invece sarà affrontato il tema del
rapporto tra città ed eventi e come questi ultimi contribuiscono a ridisegnare le città innescando
meccanismi di rigenerazione urbana. Le città inevitabilmente stanno cambiando la loro fisionomia
sempre più votate alla dispersione urbana, alla frammentazione con la conseguente perdita delle
relazioni di prossimità, complici l’economia globalizzata, le ondate migratorie e le nuove tecnologie
dell’informazione. Crescono i centri commerciali, le stazioni di benzina, i non luoghi prendono il
sopravvento mentre gli spazi pubblici si riducono. Dinnanzi, dunque, a queste trasformazioni è
necessario capire quali risorse hanno a disposizione i decisori politici, gli urbanisti ed i cittadini per
governare questi processi.
Molte esperienze sono però in controtendenza con questi cambiamenti a testimonianza del fatto
che lo spazio pubblico sta recuperando la sua tradizionale dimensione di “luogo di libero incontro
della comunità”, di luogo della democrazia.
Cittalia ha approfondito negli ultimi mesi i temi legati allo spazio pubblico con una serie di focus
tematici.
Per approfondimenti
cittalia-anci 130411
La distribuzione degli stranieri in Italia
La mappa di sinistra (vedi sotto) mostra la percentuale di residenti stranieri per provincia. Balza
subito all’occhio la contrapposizione presente tra Nord e Sud del paese. Quasi tutte le province del
Centro-nord registrano una presenza superiore al 7% della popolazione provinciale, con alcune
regioni che superano ampiamente la soglia dell’8%: in particolare quasi tutte le province dell’Emilia
Romagna, della bassa Lombardia, della Toscana, Umbria e Marche. Le province del Mezzogiorno,
invece, difficilmente raggiungono la soglia del 3% di popolazione immigrata.
La maggioranza di tali province non raggiunge tale soglia, con l’eccezione del basso Lazio
(Frosinone e Latina), degli Abruzzi e di qualche altro caso isolato. Infatti i territori che registrano
valori tra il 3 e il 7% sono 9: le province di Caserta e Avellino in Campania, la provincia di Bari, di
Reggio Calabria e Crotone, Messina Siracusa e Ragusa in Sicilia e solamente la neoprovincia di
Olbia-Tempio in Sardegna.
Tale geografia italiana, però, viene completamente modificata se osserviamo la variazione
percentuale di crescita tra il 2003 e il 2010 (mappa di destra). Non otteniamo più una mappa di
chiara lettura come la prima, ma una penisola a “macchia di leopardo”. Alcune zone ad alta
presenza straniera – come le province di Milano, Modena, Bologna o Firenze – fanno registrare
infatti variazioni contenute tra il 2003 e il 2010, mentre alte mantengono una crescita sostenuta,
come parte del Piemonte, dell’alta Emilia e bassa Lombardia e le province venete ed emiliano
romagnole che si affacciano sull’Adriatico.
Viceversa molte zone del Meridione, seppur con una presenza modesta in valore assoluto,
risultano quelle con la maggiore crescita nel periodo considerato. Province campane e calabre con
pochi residenti stranieri hanno visto tra il 2003 e il 2010 più che quadruplicare la loro presenza.
Insieme a questo gruppo sono da aggiungere le province sarde di Olbia-Tempio e Nuoro.
cittalia-anci 130411
"Bene Meloni su elettorato attivo-passivo, proposta che avvicina i giovani alle istituzioni e li
responsabilizza"
D'Arrigo: "L'interesse del Presidente Napolitano è garanzia che proposta va nella direzione giusta".
"Condivido la proposta del ministro Giorgia Meloni su equiparazione dell'elettorato attivo e passivo
per la rappresentanza al Parlamento nazionale: allinea l'Italia a moltissimi Paesi europei,
responsabilizza i più giovani e li avvicina alle istituzioni". Questo il commento di Giacomo D'Arrigo,
coordinatore Nazionale Anci Giovane e componente dell'Ufficio di Presidenza dell'Associazione
dopo la notizia dell'incontro tra il Ministro ed il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
durante il quale la Meloni ha esposto le linee guida del disegno di legge costituzionale che
equipara l'elettorato attivo a quello passivo per l'accesso alle istituzioni nazionali di
rappresentanza. "Non si capisce perche un 18enne può avere la responsabilità di essere consigliere
comunale, assessore e sindaco di una piccola comunità o di una grande città e non può invece
concorrere a rappresentare i proprio coetanei nelle istituzioni che legiferano e incidono nella vita
di tutti quindi anche dei più giovani. Bene quindi - aggiunge D'Arrigo - la proposta di permettere
l'accesso dei più govani anche al parlamento, proposta che avvicina l'Italia all'Europa e i più giovani
alle istituzioni italiane responsabilizzandoli. Anche l'interesse espresso dal Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, sempre attento alle nuove generazioni ed alla loro valorizzazione conclude D'arrigo - è garanzia che la proposta va nella giusta direzione".
La proposta era già stata anticipata lo scorso week-end a Taormina in occasione della Conferenza
Nazionale Anci Giovane e aveva ricevuto molta attenzione dalla nutritissima platea dei giovani
amministratori presenti.
anci 130411
Meloni: “Lieta per interesse mostrato da Capo dello Stato su ddl elettorato attivo-passivo”
“Sono davvero lieta per l'interesse dimostrato dal presidente della Repubblica nei confronti del
disegno di legge costituzionale che porterò all'attenzione del prossimo Consiglio dei ministri”: è il
commento del ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, dopo l'incontro al Quirinale con il
presidente Giorgio Napolitano, durante il quale sono stati illustrati i contenuti del provvedimento,
del quale il ministro aveva già anticipato parte dei contenuti durante il suo intervento alla III
Assemblea programmatica di Anci Giovane, che intende equiparare l'elettorato attivo e passivo.
“Ringrazio il presidente per l'attenzione e per l'incoraggiamento ad andare avanti - afferma il
ministro – il confronto con lui e' stato per me particolarmente importante, data l'attenzione che
egli quotidianamente rivolge alle giovani generazioni”. “Oggi – spiega Meloni – l'Italia è, con Cipro,
il paese europeo che richiede l'età più alta per poter essere eletti in Parlamento. Credo che non ci
sia più motivo di aspettare per sancire il sacrosanto principio secondo il quale, se sono considerato
abbastanza maturo per votare, devo anche essere considerato in grado di poter essere scelto a mio
volta per rappresentare il popolo italiano. Perciò la proposta che ho presentato al presidente
prevede prima di tutto l'equiparazione dell'elettorato attivo e passivo alla Camera e al Senato.
Credo esistano le premesse per costruire intorno a questa proposta un lavoro bipartisan che ci
permetta di approvarla in breve tempo. Il consenso non manca: in parlamento giacciono da anni
proposte di legge, di ogni colore politico, che vanno in questa direzione”, conclude. (am)
Patto dei Sindaci: Aiccre assume impegno promozione
Firmato documento nella XIV Assemblea congressuale dell'Associazione.
L’Aiccre ribadisce il forte impegno a promuovere il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors). Sono
2181 i Comuni in Europa che hanno sottoscritto questo importante accordo a favore dell’ambiente.
Di questi, 889 sono italiani: il nostro paese è tra quelli con il più alto numero di adesioni. Ecco
perché l’Aiccre, che ha il ruolo di informare e supportare i Comuni per questa iniziativa, ha firmato
il relativo documento nel corso della XIV Assemblea Congressuale dell’Associazione.
’’Particolare soddisfazione’’ è stata espressa dal presidente dell’Aiccre, Michele Picciano, che ha
sottoscritto gli obiettivi della politica energetica comunitaria in termini di riduzione delle emissioni
di CO2. Con il Patto dei Sindaci, le autorità locali sono chiamate a giocare un ruolo decisivo,
attraverso il perseguimento ed il superamento degli obiettivi condivisi a livello comunitario
(riduzione entro il 2020 delle emissioni di Co2 del 20%), con la realizzazione di Piani d’azione per
l’energia sostenibile (Paes).
In qualità di struttura di supporto, l’Aiccre è impegnata a promuovere la campagna informativa e ad
accompagnare i Comuni che intendano aderire o che abbiano già aderito ad indirizzare al meglio il
loro obiettivo, a favorire lo scambio di conoscenze e di pratiche a livello nazionale ed europeo e ad
essere collegamento con l’ufficio della Patto dei Sindaci a Bruxelles (Como - Covenant of Mayors
Office). La firma del Patto, sottolinea l’Aiccre, rappresenta per gli amministratori locali un’occasione
per avviare un percorso partecipato verso la piena realizzazione della sussidiarietà, principio
fondante dell’Unione europea, e della sostenibilità ambientale, uno dei suoi obiettivi prioritari.
(alm)
ancitel 130411
Ambiente: Tavola Rotonda su efficienza energetica
Dibattito e temi affrontati dall'iniziativa organizzata da Ancitel Energia & Ambiente nel Comune di
Castelnuovo Magra, in Provincia di La Spezia.
L’8 aprile scorso si è svolto a Castelnuovo Magra, in Provincia di La Spezia, un appuntamento di
grande interesse sul tema dell’efficienza energetica. In un momento in cui il prezzo del petrolio ha
ripreso inesorabilmente a salire e il costo dell’energia rischia di ostacolare la ripresa economica, il
mondo delle imprese e quello della Pubblica Amministrazione si sono confrontati sul tema del
risparmio energetico e delle più efficaci politiche a supporto dello sviluppo dell’efficienza
energetica che, a partire proprio dai Comuni, potrebbero dare nuovo slancio ad una più equilibrata
politica energetica nazionale.
La Tavola Rotonda, organizzata da Provincia della Spezia, Assovetro e Ancitel Energia e Ambiente,
con il patrocinio di ANCI e del Patto dei Sindaci e in collaborazione con il Comune di Castelnuovo
Magra, ha fatto il punto sulle esperienze realizzate e realizzabili dalle Amministrazioni locali per
rendere l’edilizia più sostenibile dal punto di vista ambientale attraverso la promozione
dell’efficienza e del risparmio energetico, agendo soprattutto sui Regolamenti edilizi comunali.
La scelta di Castelnuovo Magra non è casuale: questo Comune e la Provincia della Spezia si sono
infatti distinti negli ultimi anni fra le Amministrazioni locali più attive sul fronte della sostenibilità
ambientale. Ed è proprio da questo luogo, simbolo dell’Italia più virtuosa, che gli organizzatori
hanno promosso la condivisione, attraverso il coinvolgimento dei diretti protagonisti (fra cui
Bolzano, Verona, L’Aquila, ma anche centri di minori dimensioni - e non per questo meno virtuosi –
come Avigliana (TO) e Oriolo Romano, in provincia di Viterbo), di esperienze e progettualità
vincenti, rappresentative di approcci, strumenti e soluzioni innovative già sperimentate che
possono rappresentare per tutti i Comuni un modello per la definizione e l’applicazione di
Regolamenti edilizi che promuovano effettivamente una più elevata sostenibilità ambientale ed
energetica dell’edilizia.
In occasione della Tavola Rotonda, inoltre, la Provincia della Spezia ha presentato le iniziative
promosse e realizzate per l’efficienza energetica in qualità di “Struttura di Supporto” locale del
Patto dei Sindaci, fra cui, in particolare, il progetto ECOGIS (censimento energetico degli edifici
pubblici e creazione di mappe interattive consultabili dai cittadini in vista del traguardo europeo
del “20-20-20”).
Ricordiamo che il Patto dei Sindaci è un'iniziativa sottoscritta dalle Città europee – quasi 700 i
Comuni italiani che ci hanno aderito - che si impegnano a raggiungere gli obiettivi della politica
energetica comunitaria in termini di riduzione delle emissioni di CO 2 attraverso una migliore
efficienza energetica e una produzione e un utilizzo più sostenibili dell'energia.
Come ha affermato Marino Fiasella, Presidente della Provincia della Spezia: “La responsabilità nei
confronti della salute del nostro pianeta e la dimensione europea del nostro Paese non solo ci
impongono una riflessione sulla necessità di adottare comportamenti ecocompatibili, ma
impegnano fortemente le istituzioni a mettere in campo tutti gli strumenti necessari per procedere
speditamente verso il raggiungimento del 20-20-20. Per questo motivo la Provincia è in prima linea
sui temi dell'efficientamento energetico e ritiene strategico trarre spunto, come nel caso della
Tavola Rotonda di Castelnuovo Magra, dalle buone prassi già sperimentate per poi valutarne
l'applicazione sul territorio. C'è molto da fare e il nostro obiettivo comune deve essere quello di
andare ben oltre il 20-20-20.”
In questo scenario, il ruolo dei Comuni e dei Regolamenti edilizi appare determinante: oltre a
recepire le indicazioni della legislazione vigente, infatti, i Comuni possono svolgere una funzione di
vero e proprio “orientamento” della produzione edilizia sul proprio territorio comunale,
introducendo prescrizioni più severe e incentivando gli interventi più efficienti dal punto di vista
energetico, ma anche attivando adeguati sistemi di verifica e controllo dei progetti.
"Iniziative come quelle presentate oggi a Castelnuovo Magra – ha fatto eco Filippo Bernocchi,
Vicepresidente Anci, Delegato alle politiche energetiche e della gestione dei rifiuti - testimoniano
l’attenzione e l’impegno crescente dei Comuni sul fronte della sostenibilità ambientale e
dell'energia, nonostante le gravi difficoltà economiche in cui versano. Un impegno che però
richiede supporto adeguato e cooperazione a tutti i livelli istituzionali. Solo in questo modo e
attraverso posizioni coese sarà possibile raggiungere gli ambiziosi obiettivi individuati a livello
europeo. Le tipologie di intervento percorribili sono diverse – ha proseguito - ma la
razionalizzazione delle reti di illuminazione, l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio e
abitativo, sia pubblico che privato, abbinato all'utilizzo integrato di fonti rinnovabili, sono alcune
delle iniziative che consentono sia un significativo abbattimento delle emissioni di CO2 che una
riduzione dei costi elevati sostenuti finora dalle Amministrazioni comunali. Per questo motivo – ha
concluso Bernocchi - l'Anci ha avviato una serie di azioni finalizzate a supportare i Comuni affinché
conoscano meglio le potenzialità e le ricadute di tali interventi e, secondo le risorse e le specificità
proprie di ciascun territorio, riescano ad attuarli anche mediante modelli di partenariato pubblicoprivato: in tal modo potranno peraltro costituire un esempio per cittadini e imprese e fare da
traino allo sviluppo del sistema locale".
Assovetro (Associazione Nazionale Industriali del Vetro) e Ancitel Energia e Ambiente hanno invece
illustrato il lavoro “Il vetro per l’efficienza energetica nell’edilizia”, che fornisce delle Linee Guida
per l’introduzione nei Regolamenti edilizi comunali di elementi e indicazioni utili per la piena
attuazione della normativa vigente in materia di risparmio ed efficienza energetica. Questo
documento – messo a punto tra il 2009 e il 2010 da un Tavolo Tecnico promosso e coordinato da
Ancitel Energia e Ambiente e Assovetro, cui hanno preso parte sia tecnici comunali che esperti
delle aziende del settore vetrario - costituisce uno strumento operativo che intende contribuire
alla diffusione di un’edilizia energeticamente efficiente e che si rivolge ai tecnici dei Comuni, ai
progettisti e alle aziende del settore delle costruzioni.
“Il nostro principale obiettivo - afferma Gianni Scotti, Presidente delle Sezioni Produttori Lastre di
vetro e Produttori Lane di vetro di Assovetro - è quello di offrire agli operatori del settore e alle
Amministrazioni locali le nostre competenze, insieme a dettagliate informazioni sulle prestazioni
dei prodotti vetrari per l’edilizia, affinché, attraverso questa collaborazione nelle scelte progettuali,
le Amministrazioni possano attuare sul territorio efficaci politiche sostenibili e di salvaguardia
dell’ambiente. L’idea di promuovere questo connubio tra pubblico e privato nasce, infatti, dalla
consapevolezza che, nonostante la più diffusa attenzione sul tema del risparmio energetico, molti
Comuni abbiano ancora ampie possibilità di intervento e miglioramento dal punto di vista
ambientale, dei canoni costruttivi sia a livello di progettazione che di realizzazione dell’edificio”. “Il
potenziale di abbattimento delle emissioni di CO2 nel settore dell’edilizia - prosegue Gianni Scotti è oggi di gran lunga superiore non solo a quello ricercabile nel settore industriale, dove sono stati
numerosi gli investimenti e gli interventi soprattutto sugli impianti e sui processi di combustione,
ma anche rispetto a quello del trasporto, dove l’adozione di motori Euro 5 ha consolidato una
politica di sostegno al contenimento delle emissioni. Solo da qualche anno, con l’adozione, sia pure
tardiva rispetto ad altri Paesi, di norme specifiche in materia di efficienza energetica degli edifici, è
possibile prevedere e adottare interventi anche nel settore dell’edilizia, favorendo ed
implementando efficaci politiche di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni”.
Proprio nell’ambito della Tavola Rotonda, la Provincia di La Spezia ha annunciato la predisposizione
di un “tavolo permanente” composto dai tecnici di alcuni dei 30 Comuni firmatari del Patto dei
Sindaci, il cui obiettivo principale è la definizione di linee guida energetiche da allegare ai
Regolamenti edilizi al fine di ridurre le emissioni derivanti dalle abitazioni. (dd)
ancitel 130411
Anci Giovane - On line rapporto 2011 su giovani amministratori e documento programmatico
presentati all'Assemblea nazionale di Taormina
D'Arrigo: ‘’Il nostro materiale fruibile a tutti gli amministratori under 35 e consultabile da
chiunque’’.
‘’Da oggi sono on line la ricerca ‘Giovani Amministratori - rapporto 2011’ e il Documento
Programmatico, i principali materiali presentati e distribuiti a Taormina lo scorso fine settimana in
occasione della III Assemblea Programmatica Nazionale della Consulta’’. Ad annunciarlo e’
Giacomo D'Arrigo, Coordinatore Nazionale Anci Giovane e componente dell'Ufficio di Presidenza
dell'Associazione: ‘’come da tradizione, a conclusione dei lavori del nostro incontro nazionale
rendiamo consultabili a chiunque, in particolare a chi non e’ potuto intervenire, i principali
documenti illustrati durante l'Assemblea di Taormina in modo che, anche chi non ha potuto
parteciparvi, possa avere copia del materiale riguardante Anci Giovane. Per noi - prosegue D'Arrigo
- un piccolo contributo per dare la piu’ ampia diffusione gratuita di quanto realizzato in favore degli
amministratori under 35’’.
anci 120411
Biciciday l’8 maggio
L’8 maggio in tutte le città italiane si svolgerà il “Biciday”, la giornata nazionale della bicicletta che
lo scorso anno è stata celebrata in via sperimentale riscuotendo un grande successo di pubblico e
quest’anno ha avuto il proprio riconoscimento ufficiale da parte del governo. La manifestazione
2011 sarà legata alla ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia con iniziative in luoghi cari
alla storia risorgimentale. Il “Biciday”, che da disegno di legge passa ora al vaglio del Parlamento,
prevede inoltre che negli edifici adibiti a pubbliche funzioni debbano esservi cortili o spazi comuni
con apposite aree di sosta dedicate alle biciclette. E sempre nell’ottica dell’ adozione di misure
concrete per favorire l’utilizzo in città del mezzo a pedali sarà possibile il trasporto delle bici
pieghevoli sui tram e nei mezzi pubblici durante i giorni feriali e festivi. Le amministrazioni locali
infine, dovranno prevedere parcheggi per biciclette adeguati nella forma e nel numero, in ogni
stazione di nuova realizzazione delle linee e dei treni metropolitani, in modo da rendere più facile e
sicuro lo scambio bicicletta-treno e bicicletta-metro.
E’ comunque importante ricordare che già da tempo molti comuni sono impegnati
nell’implementazione delle reti ciclabili, nella promozione di iniziative volte a stimolare i cittadini
nell’adozione della bicicletta come mezzo di mobilità quotidiana per lo svago o per lo sport, al fine
di rilanciare le buone prassi legate alla salute di ciascuno rendendo al contempo le nostre città più
vivibili e meno inquinate. Fonte: www.ansa.it
cittalia-anci 110411
Convegno Anci- Ifel il 17 e 18 giugno ad Ischia su Finanza locale
“La finanza locale tra emergenza e riforma”. E’ il titolo del seminario che Anci-Ifel organizzano ad
Ischia i prossimi 17 e 18 giugno. Una due giorni in cui si parlerà dell’attuale situazione finanziaria,
con approfondimenti sull’equilibrio tra le entrate e le spese, la distribuzione delle risorse e gli
effetti della riforma tributaria. Fari puntati anche sui fabbisogni standard, le prospettive della
riforma, le proposte metodologiche e i meccanismi della perequazione. Dopo i saluti di benvenuto
di Giuseppe Ferrandino, sindaco di Ischia, previsti per le ore 10 di venerdì 17 giugno, introdurrà
Giuseppe Franco Ferrari, presidente di Ifel. Nei due giorni ci sarà spazio per dibattiti e tavole
rotonde che vedranno la partecipazione di numerosi sindaci e amministratori locali. Interverranno,
tra gli altri, il presidente della commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale,
Enrico La Loggia, il vicepresidente della commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe
tributaria, Lucio D’Ubaldo, il vicepresidente vicario Anci, Osvaldo Napoli, il vicepresidente Anci,
Roberto Reggi, il coordinatore delle Anci regionali, Alessandro Cosimi, il delegato Anci alla finanza
locale, Salvatore Cherchi, il segretario generale dell’Anci, Angelo Rughetti, il direttore scientifico di
Ifel, Silvia Scozzese e il direttore di Ifel, Pierciro Galeone. (am)
anci 100411
dalla puglia
Giunta regionale – seduta del 12.4
– Approvate dall’Esecutivo le “Linee guida regionali per l’accesso ai servizi sanitari territorio
ed alla rete dei servizi socio-sanitari “. “Finalità generale del documento- si legge- è quella
di fornire indicazioni operative e procedurali, idonee a rendere coerenti sul territorio
regionale le procedure di presa in carico, tenendo conto- al tempo stesso e per quanto
possibile- dell’opportunità di individuare differenti assetti organizzativi, congruenti rispetto
alle caratteristiche specifiche dei singoli contesti territoriali”. Linee guida piano
sociosanitario
– La Giunta regionale ha approvato il Piano annuale delle attività di spettacolo 2011, sulla
base dei valori relativi alla storicità, all’attività ed alla qualità artistico gestionale dei soggetti
beneficiari. Con la stessa delibera, l’esecutivo ha approvato lo schema di convenzione per
l’attuazione delle iniziative di promozione.
files/agierrenet/delibera_piano__cultura_2011def.pdf
regionepuglia 120411
dal comune
3domande3 a... Antonio Esposito
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Siamo alle prese con nuovi programmi e procedure informatiche per il nostro lavoro quotidiano, i
cittadini aspettano il nuovo sito: può raccontarci e spiegarci cosa sta succedendo?
Illustrare in maniera sintetica le trasformazioni degli asset tecnologici e organizzativi che stanno
interessando il Sistema Informativo ed Informatico dell’Ente non è impresa semplice. Ci proverò
partendo dai risultati pubblicati da una recente indagine, condotta da Forum PA, ed avente ad
oggetto “La PA e la tecnologia: racconto fenomenologico a partire dal vissuto dei suoi utenti”. Il
sondaggio, che ha interessato oltre 600 dipendenti pubblici, è partito da un interrogativo di fondo
che per certi aspetti ha il sapore di una provocazione: “Ma gli impiegati pubblici il PC lo usano
davvero?”. Tralasciando alcuni aspetti di dettaglio, il sondaggio ha rilevato che l’86% dei lavoratori
pubblici dipendono dal PC per lo svolgimento delle proprie mansioni rispetto al 84% dei
lavoratori del settore privato. Se da un lato il sondaggio ha permesso di evidenziare la rapidità e
l’intensità del processo di digitalizzazione in atto nella PA, dall’altro ha svelato – come era
prevedibile - le resistenze e le frizioni a questo cambiamento, dovute in parte a resistenze interne
di natura culturale, in parte a distorsioni organizzative proprie della PA.
Un dato tra tutti: “Per il 70% degli impiegati pubblici quasi sempre i documenti su cui lavorano
sono copie o stampe cartacee di documenti disponibili in formato digitale. Nel privato questa
situazione è tipica per il 50% degli impiegati”. In altri termini, anche se abitualmente i documenti
vengono lavorati i maniera informatica (nascono digitali), accade sovente che vengano fatti
circolare in maniera cartacea. Anche in “casa nostra” le cose non vanno poi così tanto
diversamente. Ne è testimonianza la situazione, a dir poco anacronistica e paradossale, relativa alla
gestione informatizzata dei flussi di lavoro degli atti dirigenziali (determine e liquidazioni). Sono
almeno 5 anni che disponiamo di procedure per la completa automazione del workflow dei
predetti flussi, con possibilità di gestire in maniera digitale l’intero ciclo di lavorazione ed
archiviazione digitale, eppure continuiamo a far circolare gli atti in maniera cartacea (tre copie
delle determine, due copie degli atti di liquidazione, per non parlare poi delle copie ad uso interno
o di quelle da distribuire agli Organi di Controllo). La nostra “perversione”- mi si passi il termine - è
tale da far viaggiare in contemporanea il flusso digitale con quello cartaceo.
Considerazioni di questa natura, rappresentative del profondo processo di cambiamento in atto
nella PA e delle difficoltà che lo accompagnano, devono guidare un qualsiasi intervento di
innovazione tecnologica del Sistema Informativo Automatizzato del Comune (SIAC). Ed in effetti
queste riflessioni - unitamente ad esigenze di miglioramento della qualità dei servizi, di
adeguamento agli standard tecnologici e normativi (Decreto Brunetta e Codice
dell’Amministrazione Digitale tra tutti), di aumento dell’efficienza interna, di miglioramento della
trasparenza e della partecipazione - nonché gli obiettivi di ottimizzazione nella gestione delle
risorse tecnologiche e di contenimento della spesa informatica, hanno orientato l’articolato
processo di riorganizzazione dell’intero “assett” del Sistema Informativo Automatizzato Comunale.
Tale riorganizzazione è stato di indubbia complessità e valenza: da un lato, un sostanziale
potenziamento ed internalizzazione dell’infrastruttura tecnologica (con informatizzazione di nuove
aree e servizi e con hosting degli applicativi non più presso IDC – Internet Data Center esterni bensì
presso una Server Farm Comunale, con passaggio dunque da logiche di “outsourcing” a logiche di
“insourcing”, da cui maggiori livelli di sevizio e di risposta, maggiore virtualizzazione, ossia utilizzo
ottimizzato delle risorse, ed apprezzabile contenimento di costi); dall’altro, una piena integrazione
dei diversi applicativi in uso ai diversi uffici dell’ente (mediante strumenti di interoperabilità e
cooperazione applicativa) così da garantire un ottimale flusso di interscambio dati sia interno (tra i
diversi uffici/servizi) che esterno (con altri Enti); dall’altro ancora, una ottimizzazione delle
infrastrutture di comunicazione sia “verso l’esterno”, con maggiore potenza di banda, maggiori
livelli di servizio e maggiori livelli di sicurezza, sia “internamente all’Ente” (tra i diversi
uffici/servizi).
Tutte le innovazioni sopra descritte sono propedeutiche per un concreto dispiegamento di quanto
anche prescritto dal nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) in termini di comunicazione,
partecipazione e digitalizzazione dell’azione amministrativa. Il Nuovo Portale Istituzionale, non solo
rinnovato nella sua veste grafica, potrà ad esempio consentire una concreta erogazione di servizi
on line.
2
Alla fine di questi lavori in corso cosa sarà cambiato per noi operatori?
Molto o niente, dipenderà da come noi operatori intenderemo rispondere al cambiamento, e
soprattutto da come (e se) intenderemo cogliere le diverse opportunità che da tale cambiamento
potrebbero derivare. Una su tutte: già l’art. 27 del D.Lgs. 150/2009 disponeva che “una quota fino
al 30 per cento dei risparmi sui costi di funzionamento derivanti da processi di ristrutturazione,
riorganizzazione e innovazione all'interno delle pubbliche amministrazioni fosse destinata, in
misura fino a due terzi, a premiare il personale direttamente e proficuamente coinvolto e, per la
parte residua, ad incrementare le somme disponibili per la contrattazione collettiva”. L’art. 15 del
nuovo CAD dispone che tali risparmi debbano esser utilizzati, per due terzi, secondo quanto
previsto dall’articolo 27 del sopra citato D.Lgs. 150 del 2009, ed in misura pari ad un terzo “per il
finanziamento di ulteriori progetti di innovazione”. Come a dire: se dall’innovazione,
razionalizzazione e semplificazione dell’azione amministrativa consegue un risparmio, tale
risparmio deve rappresentare un incentivo per il solo personale coinvolto e deve anche servire a
finanziare nuovi progetti di innovazione.
Abbiamo dunque l’opportunità di avviare un virtuoso processo di innovazione, capace di
autoalimentarsi ed anche capace di incentivare il “personale direttamente e proficuamente
coinvolto”. Ed abbiamo l’opportunità di operare indipendentemente dai così detti progetti
obiettivo, che spesso hanno suscitato non poche polemiche. Il problema è adesso solo quello di
attrezzarsi dal punto di vista organizzativo, ossia “fare squadra”. Sembrerà un luogo comune, ma è
la realtà dei fatti.
3
C’è una innovazione al momento impossibile o difficile ma che lei vorrebbe assolutamente
introdurre nel nostro Comune?
L’innovazione al momento difficile, ma non impossibile, è proprio quella di “fare squadra”. Un
concreto processo di riorganizzazione strutturale e gestionale non può che avvenire “attraverso un
migliore e più esteso utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione” e
soprattutto non può che aver luogo “nell’ambito di una coordinata strategia”. La riorganizzazione
dei processi interni all’Ente rappresenterà elemento imprescindibile per una informatizzazione dei
procedimenti e soprattutto la riorganizzazione di Asset e competenze rappresenterà - a mio avviso
- elemento imprescindibile per quella razionalizzazione della spesa a cui lo stesso Codice ci
richiama. Riorganizzazione, digitalizzazione, efficientamento dell’azione amministrativa e
reinvestimento dei risparmi non solo costituiscono “dettami strategici” a cui il Codice ci richiama,
ma vengono dallo stesso tradotti in veri e propri “dettami operativi”. Primo tra tutti, l’istituzione di
un Ufficio Unico ICT cui attribuire compiti e responsabilità in ordine al coordinamento strategico
dello sviluppo dei sistemi informativi, di telecomunicazione e fonia, e ciò in modo da assicurare la
coerenza con gli standard tecnici e organizzativi comuni ma anche al fine di avviare quel processo
di risparmio a cui ho accennato. Il fine è ovviamente duplice: da un lato, garantire unicità delle
strategie adottate ed assicurare una piena integrazione di standard tecnici ed organizzativi,
dall’altro, razionalizzare la spesa e capitalizzare quel “dividendo dell’efficienza” che l’innovazione
digitale consente. Se le ristrettezze di Bilancio devono necessariamente indurci verso obiettivi di
razionalizzazione della spesa, i meccanismi premianti previsti dal Codice possono, e mai come
prima d’ora, garantire che tale razionalizzazione divenga obbiettivo ampiamente ed integralmente
condiviso. Come vede, “fare squadra” è proprio l’obiettivo (e l’innovazione) a cui dobbiamo
tendere.
Inaugurazione Mediateca alle Officine Cantelmo
Sabato 16 APRILE apre la Mediateca polifunzionale delle Officine Cantelmo, un nuovo spazio d'
informazione ricco di servizi tra i quali: biblioteca, emeroteca, copisteria, UniSalentoPress Store,
job center, Ufficio Progettazione Politiche Giovanili, internet cafè.
Il tutto contenuto in una struttura unica nel design, un luogo perfetto per informarsi, consultare o
semplicemente prendere un caffè.
Alle ore 10 saranno presentati la struttura ed i servizi con la partecipazione di tutti i partner:
Comune di Lecce, Provincia di Lecce, Università del Salento, Adisu Puglia, Confcommercio Lecce,
Legacoop Puglia, Universo Impresa.
giurisprudenza
CdS 1371/2011: aggiudicazione gara
E' illegittima se l'impresa non ha presentato la dichiarazione sulle cause di esclusione
ancitel 030311
Tar Piemonte 357/2011: deleghe in materia edilizia ad assessori
Non sussiste alcun divieto per il sindaco di delegare le proprie funzioni in materia edilizia agli
assessori.
La materia edilizia non è attribuita al Sindaco come ufficiale di governo, ma come capo
dell’amministrazione comunale.
ancitel 070411
Tar Piemonte 352/2011: modalità sottoscrizione di una autocertificazione
Una modalità di sottoscrizione differente da quella in calce può essere ugualmente ed in concreto
idonea ad individuare inequivocabilmente la paternità del documento di autocertificazione.
Il disposto normativo impone la “sottoscrizione” dell’autocertificazione; secondo il Tribunale
amministrativo di Torino “la sottoscrizione” può astrattamente essere idonea purché raggiunga lo
specifico scopo cui è destinata, ossia individuare la inequivoca provenienza e paternità delle
dichiarazioni “sottoscritte”. Sebbene a tal fine evidentemente la sottoscrizione in calce costituisca
la modalità più ovvia e frequente non è in assoluto da escludersi che una differente modalità (basti
pensare alla sottoscrizione a margine piuttosto che, ad esempio, su foglio spillato e
indiscutibilmente congiunto per mancanza di spazio in calce) risulti ugualmente ed in concreto
idonea ad inequivocabilmente individuare la paternità del documento.
ancitel 070411
Tar Sardegna 304/2011: ricorrenza dei presupposti dell'in house
Il solo controllo societario totalitario non è garanzia della ricorrenza dei presupposti dell’in house.
La questione centrale del ricorso in esame è posta nei primi tre motivi, con i quali la società
ricorrente deduce, essenzialmente, la violazione dei principi affermati dalla giurisprudenza della
Corte di Giustizia CE sulla ammissibilità degli affidamenti diretti senza una previa gara pubblica, a
società pubbliche o miste, di appalti di servizi pubblici. Tale doglianza, ad avviso dei giudici del
Tribunale amministrativo di Cagliari, è infondata, l’art. 113 del d.lgs. n. 267/2000 (intitolato
«Gestione delle reti ed erogazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica»), nel testo
vigente ratione temporis, disponeva, infatti, al comma 5, lett. c), quanto segue: «c) a società a
capitale interamente pubblico a condizione che l'ente o gli enti pubblici titolari del capitale sociale
esercitino sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e che la società
realizzi la parte più importante della propria attività con l'ente o gli enti pubblici che la
controllano». La questione della compatibilità con l'ordinamento dell’Unione Europea
dell'affidamento diretto a società con capitale interamente pubblico, di un servizio pubblico locale
a rilevanza economica (come nella specie), deve essere vagliata essenzialmente, spiegano i giudici
sardi, come noto, alla luce della giurisprudenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee (a
partire dalla sentenza 17 novembre 1999, in causa C-107/98, nota come sentenza Teckal), che ha
posto i principi giuridici che governano la materia, affermando un affidamento senza previa gara
pubblica è consentito solo se: a) la società pubblica affidataria sia totalmente partecipata
dall’amministrazione aggiudicatrice (ma si veda sul punto specifico, di recente, la sentenza Corte
giustizia CE, sez. III, 15 ottobre 2009, in causa C-196/08, che ammette l'affidamento diretto di un
servizio pubblico a una società a capitale misto, pubblico e privato, nella quale il socio privato sia
selezionato mediante una procedura ad evidenza pubblica); b) l'amministrazione aggiudicatrice
eserciti sull'affidatario un “controllo analogo” a quello esercitato sui propri servizi; c) l'affidatario
svolga la maggior parte della propria attività in favore dell'ente pubblico di appartenenza (cfr.
anche Corte Giust. C.E. 13 ottobre 2005, in causa C-458/03, Parking Brixen). In presenza di tali
condizioni – partecipazione totalmente pubblica, controllo analogo e destinazione prevalente
dell'attività all'ente di appartenenza - il legame che unisce quest'ultimo all'affidatario del servizio
ha carattere organizzativo, cosicché non è richiesto l'esperimento di procedure ad evidenza
pubblica. I giudici isolani ricordano, inoltre, che secondo la giurisprudenza amministrativa e
comunitaria, premesso che la partecipazione pubblica totalitaria è elemento necessario ma non
sufficiente ad integrare il c.d. "controllo analogo", quest'ultimo si sostanzia in «un rapporto
equivalente, ai fini degli effetti pratici, ad una relazione di subordinazione gerarchica; tale
situazione si verifica quando sussiste un controllo gestionale e finanziario stringente dell'ente
pubblico sull'ente societario» (così Cons. Stato, VI, 25 gennaio 2005 n°168, si veda anche Cons.
Stato, V Sez., 3/4/2007 n°1514; Corte Giust. C. E. 18/11/1999, in causa C-107/98; 6/4/2006 in
causa C-410/04; 11/5/2006, in causa C-340/04). Con la sentenza da ultimo menzionata, la Corte di
Giustizia ha, in particolare, precisato che il "controllo analogo" è configurabile allorché l'ente
pubblico detentore del capitale, abbia la possibilità di esercitare una «influenza determinante sia
sugli obiettivi strategici che sulle decisioni importanti della società» (in termini anche la citata
sentenza Parking Brixen). Sulla questione è successivamente intervenuta l’Adunanza Plenaria del
Consiglio di Stato (3 marzo 2008, n. 1) che ha così sintetizzato le condizioni per la legittima
sussistenza del controllo analogo: «a) lo statuto della società non deve consentire che una quota
del capitale sociale, anche minoritaria, possa essere alienata a soggetti privati (Cons. Stato, sez. V,
30 agosto 2006, n. 5072); b) il consiglio di amministrazione della società non deve avere rilevanti
poteri gestionali e all’ente pubblico controllante deve essere consentito esercitare poteri maggiori
rispetto a quelli che il diritto societario riconosce normalmente alla maggioranza sociale (Cons.
Stato, sez. VI, 3 aprile 2007, n. 1514); c) l’impresa non deve avere acquisito una vocazione
commerciale che rende precario il controllo dell’ente pubblico e che risulterebbe, tra l’altro:
dall’ampliamento dell’oggetto sociale; dall’apertura obbligatoria della società, a breve termine, ad
altri capitali; dall’espansione territoriale dell’attività della società a tutta l’Italia e all’estero (C. giust.
CE: 10 novembre 2005, C-29/04, Mödling o Commissione c. Austria; 13 ottobre 2005, C-458/03,
Parking Brixen); d) le decisioni più importanti devono essere sottoposte al vaglio preventivo
dell’ente affidante (Cons. Stato, sez. V, 8 gennaio 2007, n. 5). In sostanza si ritiene che il solo
controllo societario totalitario non sia garanzia della ricorrenza dei presupposti dell’in house,
occorrendo anche un’influenza determinante da parte del socio pubblico, sia sugli obiettivi
strategici che sulle decisioni importanti (C. giust. CE, 11 maggio 2006, C-340/04, società
Carbotermo e Consorzio Alisei c. Comune di Busto Arsizio). ».
ancitel 070411
fuorisacco
Porta la sporta
Anche la nostra città aderisce alla campagna nazionale denominata "Porta la Sporta", iniziativa che
punta alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla necessità di adottare una borsa
riutilizzabile in ogni situazione di acquisto e trasporto, così da ridurre drasticamente il ricorso ai
sacchetti di plastica monouso, che possiedono un notevole impatto negativo sull'ambiente.
Questa seconda edizione della settimana nazionale, in programma dal 16 al 23 aprile 2011,
acquista particolare significato nell'anno in cui è entrato in vigore il divieto di commercializzazione
per i sacchetti di plastica ed è stata recepita l'ultima direttiva europea in materia di gestione dei
rifiuti.
La campagna "Porta la Sporta" è l'unica realtà che dal marzo 2009 ha lavorato intensamente a
livello nazionale e in modo mirato per preparare l'opinione pubblica al divieto dei sacchetti di
plastica di cui si parlava dal 2007.
Il sacchetto, che non è certamente il peggior nemico dell'ambiente, rappresenta però l'emblema
del nostro consumismo e l'oggetto più presente del nostro quotidiano che riveste tutti i nostri
acquisti.
Allo stesso tempo è l'oggetto di cui possiamo fare più facilmente a meno dotandoci di una serie di
borse riutilizzabili.
La campagna vuole far ragionare sull'uso improprio della plastica nell'usa e getta e sull'assurdità di
sprecare energia e risorse preziose per soddisfare comodità momentanee, compromettendo il
futuro delle prossime generazioni.
L'adesione del Comune di Lecce all'iniziativa si concretizza attraverso la produzione di borse
riutilizzabili in tela, sulle quali stampare il logo del Comune ed uno slogan che inviti a far uso
della borsa piuttosto che dei sacchetti di plastica.
Le borse verranno distribuite, dal 16 al 23 aprile, a tutti gli alunni delle scuole primarie della città,
in modo da raggiungere un elevato numero di famiglie, sollecitandole a modificare i propri
comportamenti in ogni situazione di acquisto e di trasporto.
L'altro messaggio che "Porta la Sporta" vuole trasmettere è che tutti possiamo prendere parte alla
lotta ai cambiamenti climatici in atto, riducendo l'impronta ecologica determinata dai nostri stili di
vita e stimolando nel contempo l'attenzione della politica e dell'industria alla scelta della
sostenibilità piuttosto che allo sfruttamento e al saccheggio di risorse naturali in diminuzione come
l'acqua potabile, le foreste e i terreni fertili.
La settimana nazionale della campagna “Porta la sporta” è realizzata da Associazione dei Comuni
Virtuosi, WWF, Italia nostra, Touring club italiano, Adiconsum.
Tutti noi possiamo partecipare in prima battuta evitando di prendere per una settimana
sacchetti monouso di qualunque materiale utilizzando tutte le tipologie di borse, zaini o scatole
riutilizzabili ovunque si effettuino acquisti, dalla libreria alla panetteria, al settore abbigliamento.
Una volta sperimentato che è possibile si può passare a farlo tutto l'anno.
Coloro che già portano la sporta possono aumentare l'impegno eliminando altri sacchetti e
imballaggi intermedi, comprando prodotti sfusi da riporre direttamente in borsa o aderendo a
Mettila in rete, sostituendo cioè le buste monouso in cui si acquista l'ortofrutta, quando non
sono evitabili, con retini riutilizzabili. Leggi come fare a questo link
Allo stesso tempo è possibile partecipare diffondendo notizia sull'iniziativa e sulla campagna in
tutti i luoghi che si frequentano dal posto di lavoro ai luoghi pubblici dove si trascorre il tempo
libero.
Libri - Pubblica amministrazione, un nuovo modello organizzativo
Il giudizio dei cittadini sull'efficienza della pubblica amministrazione è tradizionalmente negativo:
qualsiasi sondaggio o ricerca qualiquantitativa conferma questo dato. Nell’immaginario collettivo,
la pubblica amministrazione viene immediatamente associata alla burocrazia, alla modesta
efficienza, alla scarsa produttività del lavoro, al parassitismo. I diffusi casi di corruzione, poi, non
fanno altro che rafforzare questa convinzione.
Con questo volume Tartaglia, che insegna marketing all’Università di Ferrara, dove è anche titolare
dell’insegnamento di teorie e tecniche della comunicazione pubblica, vuole fornire agli enti che
erogano servizi pubblici un nuovo modello organizzativo e di relazione con il cittadino/cliente per
far in modo che si affranchi da una storica sudditanza verso il potere burocratico.
Le riflessioni contenute nel libro attraversano gli scenari e i problemi storici della pubblica
amministrazione italiana, per giungere ai giorni nostri con questioni come il federalismo fiscale e la
manovra economica straordinaria del 2010 – che taglia drasticamente le risorse finanziarie a
Regioni, Province, Comuni – e, in modo particolare, la legge n. 15 del 4 marzo 2009, più nota come
“Riforma Brunetta”.
Filiberto Tartaglia. Estetica della pubblica amministrazione. Libreriauniversitaria.it, 2011. € 15,00
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Promemoria per la pasquetta 2011
Ti sei ricordato di prenotare la partecipazione tua e dei tuoi familiari alla pasquetta organizzata
dalla nostra cooperativa?
A San Cataldo, al Lido Salapia, a partire dalle ore 10 sino ad esaurimento, panini e grigliate.
Per prenotare: 0832 241464 / 338 2401936
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Potete giudicare quanto intelligente è un uomo dalle sue risposte.
Potete giudicare quanto è saggio dalle sue domande.
Nagib Mahfuz, 1911 - 2006, romanziere egiziano, premio Nobel per la letteratura 1988, ha dato
forma a una letteratura araba di portata universale; in Italia molto conosciuto il suo “Vicolo del
mortaio”
accadde oggi
1792, Parigi, viene collaudata la versione francese della ghigliottina, utilizzando dei cadaveri. La
macchina viene posta in opera il 25 aprile, con l'esecuzione di tale Pelletier. Le cronache
riportano la grande delusione della immensa folla che, grazie alla rapidità dello strumento, non
ebbe il tempo di vedere alcunché dello spettacolo.
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a cura dell'ufficio documentazione del settore “politiche comunitarie”
contatti / info
pino sparro – marco laudisa
0832.682977-75
[email protected]