WANGARI MUTA MAATHAI (1940-2011) A cura di Konstantinos

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WANGARI MUTA MAATHAI (1940-2011) A cura di Konstantinos
WANGARI MUTA MAATHAI (1940-2011)
A cura di Konstantinos VENETIS
A.A. 2014-2015
Wangari Muta Maathai nata a Nyeri (Kenya, 1 Aprile 1940) fu
un’ambientalista, attivista politica e biologa keniota.
Fu la prima donna centrafricana a laurearsi in biologia nel 1966.
Nel 2004 è diventata la prima donna africana ad aver ricevuto il Premio Nobel
per la pace per <<il suo contributo allo sviluppo sostenibile, alla democrazia e
alla pace>>.
È stata membro del parlamento keniota e assistente ministero per l’ambiente e
le risorse naturali nel governo del presidente Mwai Kibaki, fra il gennaio
2003 e il novembre 2005. Malata di tumore da lungo tempo, è scomparsa nel
settembre 2011 all’ età di 71 anni.
La vita
Il primo aprile 1940, nasce Wangari
Maathai nel villaggio di Ihithe. Circa nel
1943, con la sua famiglia si trasferì in una
fattoria nella Rift Valley, dove suo padre
trovò lavoro.
Nel 1947, ritornò in Ihithe con sua
madre e all’età di 8 anni iniziò a seguire la
scuola elementare con i suoi fratelli.
All’età di 11 anni, Maathai si trasferì
alla scuola elementare di St. Cecilia, una
scuola privata a Nyeri.
Quando finì la scuola nel 1956,
frequentò l’unica scuola superiore cattolica
femminile in Kenya, che si chiamava scuola
superiore Loreto in Limuru.
Nel settembre del 1960 grazie al
programma ‘’Ponte aereo Kennedy’’, che WANGARI MUTA MAATHAI
forniva una borsa di studio ai migliori (1940-2011) (Premio Nobel per la
studenti africani, fu una dei 300 Kenioti pace 2004)
selezionati per studiare negli Stati Uniti.
Ricevette una borsa di studio per studiare all’ università di Mount St.
Scholastico, in Atchison di Kansas, dove si laureò in biologia. Dopo
frequentò la specialistica all’università di Pittsburgh, dove fece la sua prima
esperienza nella restaurazione ambientale.
Nel gennaio del 1966, ricevette la laurea specialistica e fu nominata
come assistente ricercatore in zoologia all’università di Nairobi. Nel 1971,
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diventò la prima donna est africana a ricevere il dottorato in anatomia
veterinaria all’università di Nairobi. Completò la sua tesi sullo sviluppo e
sulla differenziazione delle gonadi di bovini.
Attivismo e vita politica
Maathai fece una campagna per il riconoscimento dei benefici del
personale femminile universitario, provando a trasformare l’associazione del
personale universitario in una unione, volendo negoziare i benefici. Tramite il
suo lavoro volontario, nel 1977 diventò membro del consiglio nazionale delle
donne del Kenya (NCWK).
Il 5 giugno 1977, Maathai istituì la giornata mondiale dell’ambiente in
cui si piantarono nella città di Nairobi sette alberi in onore di capi storici della
comunità. Questa fu la prima ‘’Green Belt’’ che dopo diventò il “Green Belt
Movement’’, movimento della cintura verde.
GREEN BELT MOVEMENT (GBM)
‘’Quando piantiamo alberi,
piantiamo semi,
di pace e di speranza.’’
Wangari Maathai
Green
Belt
Movement
è
un’organizzazione
indigena
nongovernativa a Nairobi, Kenya che punta
allo sviluppo della conservazione
ambientale, della comunità e la
capacità della costruzione.
La professoressa Wangari Maathai
fondò l’organizzazione nel 1977,
dall’egida del consiglio nazionale delle
donne del Kenya. Esse acquisirono da
GBM le conoscenze e coltivarono loro
stesse gli alberi, combatterono il
disboscamento, utilizzarono il loro
terreno per i beni di sopravvivenza,
generarono guadagno e fermarono
l’erosione del suolo. Maathai diede
sostegno
e
senso
di
responsabilizzazione
alle
donne,
ecoturismo e sviluppo economico.
Da quando è nata questa organizzazione, sono stati piantati più di 51
milioni di alberi, più di 30.000 donne sono state educate alle scienze forestali,
alla produzione di alimenti, apicoltura e altri settori.
Le aree di interesse dell’organizzazione comprendono il patrocinio e i
contatti sociali. L’organizzazione si occupa dell’educazione civica ed
ambientale, la conservazione ambientale e il rimboschimento. Inoltre si
organizzano i cosiddetti Green Belt Safari (GBS) e seminari panafricani per la
diffusione delle conoscenze.
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I valori fondamentali dell’organizzazione sono il rispetto per
l’ambiente, responsabilizzazione personale e della comunità, la volontarietà,
la responsabilità e l’onestà.
Vita politica
Intervento del governo: Negli anni ’80, il governo del Kenya andò contro
Maathai e Green Belt Movement. Il governo emanò una legge che proibì
l’assemblea di gruppi con più di 9 persone senza l’acquisizione di
un’autorizzazione del governo. Nel 1988, GBM programmò attività prodemocraziali come la registrazione di votanti per le elezioni e stimolò la
riformazione costituzionale e il diritto della libertà di espressione.
Nel ottobre del 1989, Maathai venne a sapere di un progetto per la
costruzione di un complesso in Uhuru Park. Maathai attuò una protesta
mandando delle lettere al Times del Kenya, all’ufficio del presidente, al
ministero per l’ambiente e le risorse naturali e all’UNESCO. Inoltre,
scrisse a Sir John Johnson, commissario britannico, per bloccare la
costruzione del grattacielo di Uhuru Park permettendo invece la
costruzione di un parco centrale. Fu arrestata nel gennaio del 1992
perchè fu contro la dittatura, mentre il 28 febbraio dello stesso anno fece
insieme ad altre persone uno sciopero della fame e dopo quattro giorni la
polizia li ha allontanati violentemente dall’Uhuru Park. Alla fine
Maathai, grazie all’aiuto di altre persone, è riuscita a fermare la
costruzione di questo complesso, cosìcche la gente di Nairobi possa
sfruttare tuttora la presenza di una zona verde al centro della città.
‘’Sono sempre stata del
parere che la legge non
dev’essere
violentata.
Quando però il governo del
paese è una dittatura, ti
arrestano
indipendentemente
dalle
tue azioni.’’
(Uhuru Park – Nairobi)
Elezione al parlamento: Maathai fece la campagna elettorale nelle elezioni del
2002, questa volta come candidato del National Rainbow Coalition. Nel
27 dicembre del 2002, vinse con un travolgente 98% dei voti. Nel
gennaio del 2003, divenne ministro dell’ambiente e delle risorse naturali
e rimase in carica fino al novembre del 2005.
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Premio Nobel per la Pace 2004
Wangari Muta Maathai ricevette il premio Nobel della pace il 2004
“per il suo contributo allo sviluppo sostenibile, alla democrazia e alla pace’’,
ricevendo una chiamata da Ole Danbolt Mjos, presidente del comitato
norvegese. Divenne così la prima donna africana a vincere il premio come
ambientalista.
Prospettive future
Maathai morì il 25 settembre del 2011, però il suo contributo vi è
ancora oggi e ci sarà anche nel futuro tramite la sua organizzazione.
Questo si vede dal fatto che Green Belt Movement all’inizio del
ventunesimo secolo è ancora attivo ed è riuscito a realizzare molti obiettivi.
La protezione ambientale si è raggiunta tramite il rimboschimento,
inclusa la conservazione del suolo, la gestione sostenibile degli ambienti e
dell’economia locale, la protezione e il supporto dei mezzi di sostentamento.
Inoltre aiuta le donne a produrre guadagno e crea posti di lavoro.
L’organizzazione punta all’estensione delle sue radici a tutti i paesi del
mondo.
L’idea dell’organizzazione riguarda una società guidata dai principi
delle persone che lavorano consapevolmente per continuare a migliorare le
loro vite, per un pianeta più verde e più pulito. Il loro obiettivo è di migliorare
la gestione ambientale, il rinforzo della comunità e il miglioramento della vita
avendo come punto di riferimento il rimboschimento.
Riconoscimento postumo
Maathai è stata una donna molto importante nella storia dell’Africa. Lei
è stata la prima donna a laurearsi in
biologia, è stata un’attivista
politica motivante e ha creato
Green Belt Movement.
È stata lei la prima a
riconoscere l’importanza della
figura femminile nella comunità e
inoltre ha richiesto la libertà di
espressione. È stata premiata tante
volte, tra cui il premio più
importante è stato il premio Nobel
della pace nel 2004.
Il 25 settembre 2013 l’università di Pittsburgh ha dedicato uno spazio a
Wangari Maathai dove sono stati piantati degli alberi.
Inoltre nel 2014 i suoi compagni di classe dell’università Mount St.
Scholastica e del collegio Benedictina hanno innalzato in suo onore una statua
al campus di Atchinson. Ancora oggi GBM continua ad onorare Maathai
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organizzando ogni anno una conferenza per la sua memoria. Tutti questi
eventi riconoscono l’importanza di tale donna per il contributo che ha dato.
Terza conferenza nella memoria di Wangari
Maathai
SITOGRAFIA
http://en.wikipedia.org/wiki/Wangari_Maathai
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Wangari_Maathai_BBC_Radio4_Desert_Isl
and_Discs_1_Jul_2007_b007rd3j.flac
http://en.wikipedia.org/wiki/Green_Belt_Movement
http://www.greenbeltmovement.org/
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