massoneria e cattolicesimo

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massoneria e cattolicesimo
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
La Collana "La Saggezza Occidentale" comprende una serie di opere scritte
direttamente o ispirate da MAX HEINDEL, fondatore della "The Rosicrucian
Fellowship" - Oceanside, California - conosciuto come uno dei più grandi occultisti
del XX secolo. Max Heindel ricevette direttamente dall'Ordine Rosa-Croce
l'incarico di diffondere nel Mondo Occidentale gli Insegnamenti del Cristianesimo
Esoterico, contenente il più puro Messaggio Cristiano, in vista della prossima Era
dell'Acquario.
Max Heindel scrisse a tale scopo l'opera fondamentale "La Cosmogonia dei
Rosacroce" e fondò la Scuola di Preparazione Iniziatica ad Oceanside, come
Araldo dell'Era dell'Acquario.
The Rosicrucian Fellowship, attraverso i suoi Centri, è ora diffusa in tutto il mondo.
In Italia il movimento si è diffuso grazie all'opera della sua pioniera Olga Faella,
che con il suo instancabile e appassionato lavoro di traduzione, editoriale e di
contatto umano, durato tutta una vita, ha permesso a migliaia di persone di trovare
il tesoro che a ndavano cercando.
Auspichiamo che la lettura sia portatrice di nuovi e più ampi orizzonti, tali da far
accrescere non solo la mente, ma, come auspicava lo stesso Max Heindel, da
risvegliare anche l'altro organo di conoscenza più diretta e intuitiva: il cuore.
L'equilibrio fra cuore e mente è, secondo l'Associazione Rosacrociana, la meta
che il ricercatore deve mirare ad ottenere se vuole davvero avanzare nel
progresso della sua natura spirituale e ottenere la vera conoscenza
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
MAX HEINDEL
LA M ASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
ESPOSIZIONE DELLE VERITÀ COSMICHE
CHE SONO ALL'ORIGINE DI QUESTE DUE
GRANDI ISTITUZIONI
e il loro rapporto con
LA DIVISIONE DELL'ANIMO UMANO
RUOLO RIUNIFICATORE DEL
ROSACROCIANESIMO
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Capitolo I
LUCIFERO, L'ANGELO RIBELLE
L’Associazione Rosacrociana si propone di educare e di edificare, di insegnare ad
essere caritatevoli specialmente con coloro che hanno finalità diametralmente opposte,
proponendosi di non lanciare mai lo strale del vituperio, del rancore e della malignità
neanche su chi appare come irrimediabilmente orientato verso la china della perversione.
Noi riveriamo la religione Cattolica perché essenzialmente è divina, come lo è la
mistica Massoneria, avendo entrambe radici nella remota antichità. Entrambe nacquero per
favorire le ispirazioni dell'anima militante, ed entrambe hanno un messaggio e una
missione da compiere nel mondo, anche se oggi non sono mostrati pubblicamente, perché
le cerimonie ideate dagli uomini costituiscono una sorta di scorza che ne ricopre la linfa
divina.
Scopo del presente libro è di rimuovere tale ostacolo e di mettere in luce le finalità
di entrambe queste potenti istituzioni, malgrado esse dimostrino di essere reciprocamente
ostili. Non pretendiamo peraltro di riconciliarle, poiché essendo sia l'una che l'altra
destinate a promuovere l'emancipazione dell'anima, i loro sistemi differiscono e gli
attributi dell'anima che viene alimentata con uno di questi sistemi saranno assai diversi
dalle qualità dell'anima maturata nell'altra scuola. Questa lotta, quindi, deve proseguire
fino a che la battaglia per la conquista dell'anima dell'uomo sia stata conclusa, vinta o
persa. Il risultato di tale contesa, però, non determinerà la sopravvivenza dell'istituzione
cattolica oppure della massoneria, ma piuttosto l'indole degli insegnamenti che l'umanità
dovrà ricevere durante i rimanenti periodi di evoluzione.
Cercheremo di dimostrare la radice cosmica di entrambe, la finalità di ciascuna di
esse e gli insegnamenti che saranno diffusi da quella che risulterà vincitrice, indicando
pure le tendenze delle qualità dell'anima in base a ciascuno dei due metodi.
L'autore non è massone, perciò è libero di pubblicare quello che sa, senza timore
di violare degli obblighi; è tuttavia massone per elezione di cuore e pertanto in franca
opposizione al cattolicesimo.
La nostra opposizione non è però fanatica, né misconosce i meriti della religione
cattolica. Tanto i cattolici quanto i massoni sono nostri fratelli. Non diremo nulla di
spregevole o di irriverente circa la fede cattolica, né su chi la professa, e se in qualche
passaggio vi fossero parole che potrebbero farlo supporre, sarà per inavvertenza.
Il lettore deve tener presente che noi facciamo una netta e rigorosa distinzione fra la
gerarchia cattolica e la religione cattolica, sebbene anche i preti siano nostri fratelli; però
né fisicamente né moralmente scaglieremo la prima pietra contro di essi, conoscendo
troppo bene i nostri difetti per criticare ed attaccare quelli altrui. La nostra opposizione,
dunque, non è personale, ma spirituale, e sfodereremo per questo l'arma dello spirito
ragionatore. Crediamo fermamente che per il bene durevole dell'umanità debbano avere il
sopravvento i massoni, purtuttavia non sarebbe giusto presentare il cattolicesimo da un
punto di vista parziale e settario; gli studenti, per i quali abbiamo scritto questo libro,
possono essere certi che saremo imparziali. Siamo certi delle verità cosmiche che
esponiamo, ma siccome potremmo sbagliare in qualche conclusione, ciò che diciamo deve
essere passato al vaglio della ragione individuale, secondo il consiglio: "analizza ogni cosa,
ma scegli la migliore".
La legge di analogia è ovunque la chiave di tutti i misteri spirituali, e sebbene il
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
cattolicesimo e la massoneria trovino il loro inizio solo quando l'evoluzione umana arriva
al Periodo della Terra 1 , trovano il loro prototipo nei Periodi precedenti; esamineremo
quindi sommariamente i fatti principali.
Nel Periodo di Saturno, la Terra in formazione era avvolta nelle tenebre. Il calore,
prima manifestazione del fuoco invisibile, era allora il solo elemento manifesto. L'umanità
embrionale aveva una conformazione minerale, l'unico regno inferiore nel quale allora si
evolveva la vita. Ovunque dominava l'unità, e i Signori della Mente, allora umani, erano
fra loro concordi. Gli Insegnamenti della Saggezza Occidentale danno il nome di Padre al
supremo iniziato dell'umanità del Periodo di Saturno.
Nel Periodo del Sole si sviluppò la radice di un nuovo elemento, l’aria, che si fuse
col fuoco invisibile ma nifesto come calore nel Periodo di Saturno. Il fuoco si mutò allora in
fiamma e il mondo tenebroso diventò un globo incandescente per effetto della potenza del
comando: "Sia fatta la luce".
Occorre considerare attentamente la relazione che vi è fra il fuoco e la fiamma. Il
fuoco è latente, assopito, invisibile in ogni cosa e si sprigiona in vari modi: per percussione
del martello sulla pietra, per sovrapposizione di legni, per combinazione chimica, ecc.
Questo ci da un indizio sull'identità e sullo stato del Padre che "nessuno ha mai visto", ma
che è stato rivelato nella Luce del mondo: il Figlio, supremo iniziato del Periodo del Sole.
Come il fuoco invisibile si manifesta nella fiamma, così la pienezza del Padre
dimora nel Figlio ed entrambi sono uno solo, come uno è il fuoco con la fiamma nella
quale si manifesta. Tale è la base del vero culto del Sole e del Fuoco, che trascende ogni
simbolo e adora il "Padre Nostro che sta nei cieli". I massoni mistici odierni conservano
fermamente, come sempre, questa fede nel Fuoco.
Vediamo così che l'umanità prevalente nel Periodo di Saturno prosegue in quello
del Sole. L'umanità comune di questo Periodo si era già evoluta arrivando allo splendore
degli Arcangeli, e sebbene fossero più progrediti degli altri, non vi era fra loro
antagonismo. L'umanità attuale aveva in quel Periodo raggiunto lo stato vegetale a un
livello di poco superiore alla nuova onda di vita nata nel Periodo del Sole. Anche allora
prevaleva l'unità.
Nel successivo Periodo della Luna il contatto della sfera incandescente con lo
spazio freddo generò l'umidità, ed ebbe inizio la fiera lotta degli elementi. Il calore del
globo incandescente faceva evaporare l'umidità, spingendola verso l'esterno per produrre
un vuoto in cui conservare la sua integrità, affinché nulla ostacolasse la sua violenza;
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Per i Periodi dell'Evoluzione, vedasi "La Cosmogonia dei Rosacroce", dello stesso autore.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
tuttavia, poiché nella natura non esiste né può esistere il vuoto, successe che la corrente
espulsa si condensò a una certa distanza dal globo incandescente e dallo spazio freddo, e
rientrò per essere nuovamente evaporata e spinta all'esterno, in un incessante moto ciclico
per secoli e secoli, palleggiato fra le Gerarchie spirituali costituenti i diversi regni della
vita, rappresentati dalla sfera incandescente e lo Spazio cosmico, espressione
dell'omogeneo Spirito Assoluto.
Gli Spiriti ignei si sforzarono di ottenere ampiezza di coscienza; però l'Assoluto
rimane sempre avvolto nell'invisibile involucro dello spazio. Nell'Assoluto sono latenti
tutte le potenze e le possibilità, ma è necessario ostacolare qualsiasi dispersione
dell'energia latente che viene richiesta dal dinamismo dell'evoluzione di un sistema solare.
L'acqua è l'agente del quale si serve l'Assoluto per spegnere il fuoco degli spiriti attivi. La
zona compresa fra il cocente centro dello Spirito separato della sfera e il punto dove la sua
attività individuale trova lo spazio cosmico, è il campo di battaglia di spiriti di diversi gradi
di evoluzione.
Coloro che sono ora Angeli furono umani nel Periodo della Luna, il cui supremo
iniziato è lo Spirito Santo (Jehovah). Come la nostra umanità e gli altri regni naturali sulla
Terra sono diversamente affini ai vari elementi, per cui alcuni preferiscono il caldo, altri il
freddo, alcuni crescono nell'umidità, mentre altri richiedono la siccità, anche fra gli Angeli
del Periodo della Luna vi era chi aveva affinità con l'acqua e chi l'aborriva e preferiva il
fuoco.
I cicli continui di condensazione ed evaporazione che circondavano il globo
incandescente finirono per produrre incrostazioni e Jehovah si propose di modellare questa
"terra rossa" chiamata Adamo, in forme che potessero imprigionare e spegnere gli Spiriti
del Fuoco. A tal fine pronunciò il fìat creatore, e apparvero i prototipi dei pesci, degli
uccelli e di tutti gli esseri viventi, compresa la primitiva forma umana; tutte forme create
dai suoi Angeli. In tal modo sperava di sottoporre alla Sua volontà tutto ciò che vive e si
muove.
Contro questo piano si ribellò una minoranza di Angeli che avevano troppa affinità
col fuoco per sopportare il contatto con l'acqua, rifiutandosi di creare le forme come era
stato loro prescritto. Allo stesso tempo, però, si privarono della possibilità di evolvere nella
direzione regolare e finirono per essere un'anomalia in natura, per cui avendo rifiutato
l'autorità di Jehovah dovettero sforzarsi di raggiungere per proprio conto la salvezza.
Nei capitoli che seguono vedremo come ciò fu realizzato da Lucifero, il capo degli
Angeli ribelli; per ora basti dire che nel Periodo della Terra, quando furono differenziati
diversi pianeti per procurare un adeguato ambiente di evoluzione ad ogni classe di spiriti,
gli Angeli obbedienti a Jehovah cominciarono ad agire con gli abitanti dei pianeti che
hanno satelliti, mentre Lucifero e i suoi Angeli presero dimora nel pianeta Marte. L'Ange lo
Gabriele rappresenta nella Terra la Gerarchia Lunare presieduta da Jehovah, e l'Angelo
Samuele è l'ambasciatore delle forze marziane di Lucifero. Pertanto, Gabriele (che
annunciò a Maria la nascita di Gesù) e i suoi Angeli Lunari sono i donatori della vita fisica,
mentre Samuele e la Gerarchia di Marte sono gli Angeli della Morte.
Così ebbe origine la contesa nella tenue aurora di quel giorno cosmico, e la
massoneria attuale costituisce l'intento realizzato dalle Gerarchie del Fuoco, gli Spiriti di
Lucifero, per procurarci lo spirito imprigionato della "Luce" che ci permette di vedere e
conoscere. Il cattolicesimo è un'attività delle Gerarchie dell'Acqua, e per questo
nell'ingresso delle chiese si colloca l'acqua benedetta, con lo scopo di smorzare gli spiriti
desiderosi di luce e di conoscenza e infondere, così, la loro fede in Jehovah.
Come l'equinozio di primavera avviene nel primo grado di Ariete,
indipendentemente dal luogo che occupa fra le costellazioni per effetto della precessione,
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
così il primo grado del Cancro è quello dove l'atomo-seme umano arriva dal mondo
invisibile e lo prende nelle sue mani Jehovah, il dio lunare della generazione, tramite il suo
ambasciatore, l'Angelo Gabriele. Cancro è segno cardinale della triplicità d'acqua ed è
governato dalla Luna. In tale punto avviene il concepimento. Se la forma fosse però
costruita solo con l'acqua e le sue concrezioni, non potrebbe mai venire sulla Terra, e
quindi quattro mesi più tardi, quando il feto arriva alla tappa di sviluppo corrispondente al
secondo segno della triplicità d'acqua, lo Scorpione, l'ottavo segno corrispondente alla
Casa della Morte, Samuele, l'intrepido ambasciatore degli Spiriti di Lucifero, invade i
domini acquei della Gerarchia Lunare e infonde la scintilla incandescente dello spirito
nell'inerte forma per fermentarla, vivificarla e modellarla in autoespressione.
Qui, il cordone argenteo 2 nato dall'atomo-seme del corpo denso (situato nel cuore)
al momento del concepimento, si salda con la parte sorta dal vortice centrale del corpo del
desiderio (localizzata nel fegato), e quando il cordone argenteo si salda anche con l'atomoseme del corpo vitale (nel plesso solare), lo spirito muore alla vita nel mondo
soprasensibile e anima il corpo che deve usare nell'imminente vita terrestre.
Questa vita terrestre dura fino a quando si sono realizzati tutti gli avvenimenti
predetti dall'oroscopo, o ruota della vita, e quando lo Spirito ritorna al regno di Samuele,
l'Angelo della Morte, alla mistica ottava Casa, il cordone argenteo si spezza e lo spirito
torna a Dio, dal quale nacque, fino a che l'aurora di un altro giorno di vita nella scuola
terrena lo spingerà alla rinascita per accrescere la sua abilità nelle arti e mestieri per la
costruzione del Tempio.
Circa cinque mesi dopo la vivificazione, passato il segno dei Pesci, l'ultimo della
triplicità dell'acqua, Samuele, rappresentante degli Spiriti Luciferici, accentra le forze del
segno di fuoco Ariete, dove Marte è positivamente polarizzato, in modo che per mezzo
dell'impulso della sua energia dinamica le acque della matrice si vuotino e lo spirito
imprigionato si trovi libero nel mondo fisico, per combattere le battaglie della vita. Può
cozzare ciecamente contro le forze cosmiche rappresentate dal primo segno di fuoco,
l'Ariete o "l'Agne llo" simbolizzante la forza bruta con la quale le razze primitive trattavano
i problemi della vita, oppure può adottare il sistema più moderno dell'astuzia come un
mezzo per dominare gli altri, caratteristica indicata dal secondo segno di fuoco, il Leone, re
degli animali; può anche superare la natura animalesca e orientare l'arco delle aspirazioni
spirituali verso le stelle, di cui è simbolo il Sagittario raffigurato dal centauro, ultimo dei
segni di fuoco. Il Sagittario viene immediatamente dopo il segno acqueo dello Scorpione
per significare che chiunque aneli a raggiungere quest'ultima tappa e affermare il suo
divino diritto alla scelta e la sua prerogativa come Massone o Figlio del Fuoco e della
Luce, dovrà certamente sentire sul tallone la puntura dello Scorpione che, come stimolo, gli
farà affrettare il passo sul sentiero che induce gli uomini ad essere "prudenti come
serpenti". Di tale classe si nutre la Massoneria mistica, con uomini che hanno il valore
indomabile di osare, l'inesauribile energia di fare e la diplomatica discrezione di saper
tacere.
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V/ "La Cosmogonia dei Rosacroce" - Capitolo III
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Capitolo II
LA LEGGENDA MASSONICA
Ogni movimento mistico ha la propria leggenda che racconta, in linguaggio
simbolico, la sua posizione rispetto all'ordine cosmico e l'ideale che si propone di
realizzare.
L'Antico Testamento, che contiene l'insegnamento del mistero atlantideo, narra che
all'inizio l'uomo fu creato maschio- femmina, cioè bisessuale, e che ogni individuo era
idoneo a procreare la specie senza la cooperazione di un altro individuo, come avviene
ancora oggi in molte piante. Si dice anche che, più tardi, Jehovah separò dall'energia
creatrice di Adamo, nome simbolico della primitiva umanità, un polo; in seguito a ciò
l'umanità fu divisa in sessi.
L'insegnamento esoterico completa questa affermazione aggiungendo che lo scopo
di tale mutamento fu l'utilizzo di un polo dell'energia creatrice per la costruzione del
cervello e della laringe, tramite i quali l'umana stirpe potesse acquisire conoscenza ed
esprimersi con parole. Il rapporto intercorrente tra il cervello e la laringe e gli organi
genitali è evidente a chiunque ne osservi anche sommariamente le funzioni: il
cambiamento della voce di un bambino quando raggiunge la pubertà, la deficienza mentale
risultante dagli eccessi sessuali, la balbuzie di coloro che sono mentalmente anormali, e
molti altri fenomeni che non ci dilunghiamo a citare confermano tale affermazione.
Secondo la Bibbia, ai nostri progenitori era stato proibito di mangiare del frutto
dell'albero della conoscenza; tuttavia, cedendo alle incitazioni del serpente, Eva ne mangiò
e indusse poi l'uomo a seguire il suo esempio. Da alcuni passaggi biblici possiamo dedurre
il significato dei serpenti e quello dell'albero della conoscenza. Per esempio, il Cristo
esortò i suoi discepoli ad essere "prudenti come serpenti e candidi come colombe". Si disse
che Jehovah maledisse Eva per aver mangiato il frutto, condannandola a partorire con
dolore e sottoponendo la razza umana alla morte. Fu sempre arduo per i commentatori
della Bibbia scoprire il rapporto esistente fra il mangiare una mela, il parto con dolore e la
morte; ma quando ci familiarizziamo con i casti eufemismi contenuti in questo sacro testo,
dove troviamo espressioni quali: "Adamo conobbe Eva, e concepì Caino", Adamo conobbe
Eva e concepì Abele", "Come potrà ciò avvenire, se non conosco uomo?", ecc, risulta
evidente che il frutto dell'albero della conoscenza è l'espressione simbolica dell'atto
procreativo.
Vediamo perciò che i serpenti insegnarono ad Eva come effettuare l'atto generativo
e che Eva, a sua volta, istruì Adamo. Pertanto il Cristo, pur riconoscendo la saggezza dei
serpenti, la considerò pericolosa. Per identificare i serpenti è necessario ricorrere
all'insegnamento esoterico, che li indica come gli Spiriti Marziani di Lucifero, governatori
del serpentino segno dello Scorpione. Gli iniziati di quei tempi e di epoche posteriori,
come quella delle dinastie egizie, portavano sulla fronte l’Uraeus, o serpente simbolico,
indice della fonte della loro saggezza.
In conseguenza dell'abuso del potere creatore, l'umanità perse il proprio stato
eterico e si concretizzò in involucri di carne, o corpi fisici, cosa che le occultò la vista degli
dei che dimorano nei mondi ora invisibili. Tale perdita fu oggetto di molta afflizione.
In origine la procreazione era stata stabilita dagli Angeli fedeli a Jehovah: veniva
allora fatta in grandi templi, sotto condizioni planetarie propizie, e il parto era indolore,
come lo è ancora negli animali selvatici che non abusano della funzione creatrice per
soddisfare la sensualità.
Conseguenza dell'ignorante e arbitrario abuso instaurato dagli spiriti Luciferici fu la
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
degenerazione.
La rigenerazione ha il compito di restituire all'uomo il suo primitivo stato
spirituale, e di liberarlo dal corpo mortale che ora lo imprigiona. La morte dev'essere
sostituita dall'immortalità.
Per raggiungere tale fine si stabilì allora di espellere l'umanità dall'Eden, facendola
peregrinare nei luoghi solitari del mondo. In seguito a ciò fu costruito un Tabernacolo
secondo il disegno tracciato da Jehovah, e in esso fu collocata un'arca a simbolo dello
spirito umano. L'arca era sempre in assetto di partenza, con ciò significando che l'uomo è
un pellegrino sulla terra e non può riposarsi se prima non è arrivato alla meta.
Nell'arca vi era un vaso contenente la manna dal cielo, simbolo dell'uomo caduto
dal suo stato spirituale, e le tavole della legge divina che l'uomo doveva imparare a
rispettare durante il suo pellegrinaggio nel deserto della materia. Quest'arca simbolica
conteneva anche una verga magica, detta la verga di Aronne, emblema del potere spirituale
latente in ogni essere umano che naviga verso il porto della pace o Tempio mistico di
Salomone.
L'Antico Testamento narra anche come l'umanità fu miracolosamente guidata e
protetta e come, dopo aver combattuto nel mondo, godette pace e prosperità sotto re
Salomone. Per riassumere, spogliata la narrazione di tutti gli orpelli retorici, ci riferisce i
fatti più notevoli della discesa dell'uomo dal cielo, le sue principali metamorfosi, la sua
trasgressione alle leggi di Jehovah, come Jehovah lo guidò in passato e come lo guiderà in
futuro fino al suo ritorno nel regno dei cieli, la terra di pace, e, tornato docile, obbedisca ai
mandati del divino governatore.
La Leggenda Massonica dice che Jehovah creò Eva, che il luciferico spirito
Samuele si unì ad essa, ma che, espulso da Jehovah, l'abbandonò prima della nascita di suo
figlio Caino, il quale fu chiamato per questo motivo figlio della vedova. Jehovah creò poi
Adamo perché divenisse compagno di Eva, e dalla loro unione nacque Abele. Ebbero così
origine due stirpi umane nel mondo.
Coloro che provengono dal luciferico spirito di Samuele e che, quindi, ne hanno
ereditato la natura semidivina e sono pervasi della dinamica energia marziana, sono
aggressivi, progressisti, dotati di grande iniziativa, ma ribelli ad ogni limitazione o autorità,
sia divina che umana. Questo tipo di esseri è alieno dall'accettare qualsiasi concetto che si
basi solo sulla fede e che non sia sanzionato dalla ragione. Essi credono soprattutto nelle
opere e con indomito valore e inestinguibile energia hanno saputo trasformare il mondo da
quell'arido deserto che era in un giardino rigoglioso di vita e di bellezza, così affascinante
che i figli di Caino hanno dimenticato il giardino di Dio, il regno dei cieli da dove il dio
lunare Jehovah li espulse, con il quale sono in costante ribellione per essere stati vincolati
al corpo per mezzo del cordone ombelicale; essi hanno perduto la facoltà della vista
spiritua le e sono imprigionati in un corpo sulla cui fronte si dice sia stato impresso il nome
di Caino. Devono vagare come figlioli prodighi nell'oscurità relativa del mondo materiale,
dimentichi della loro nobile ed elevata stirpe fino a quando, incontrata la porta del Tempio,
avranno richiesto di ricevere la Luce. Allora, come massoni o figli della luce, impareranno
a edificare un nuovo tempio senza colpo di martello, sicché potranno viaggiare in paesi
stranieri per perfezionarsi nell'arte. Ciò significa che qua ndo lo spirito avverte che si trova
lontano dalla sua dimora celeste, è un prodigo che si alimenta delle vane perdizioni del
mondo materiale e che quando è separato dal Padre suo è povero, nudo e cieco; quando
bussa alla porta del Tempio mistico come quello dei Rosa-Croce e chiede la Luce; quando,
dopo aver ricevuto l'approvazione per aver costruito un corpo eterico per l'anima, un
tempio o casa eterna nei cieli, fabbricata senza l'uso delle mani né colpo di martello;
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
quando questa casa avrà ricoperto la sua nudità, allora il neofita riceverà la parola, l’“Apriti
Sesamo ” dei mondi invisibili e imparerà a viaggiare nei paesi stranieri dei Mondi Invisibili.
L'anima risalirà così ai Regni Celesti e diventerà idonea a raggiungere dei gradi superiori
sotto la diretta istruzione del Grande Architetto dell'Universo, creatore dei cieli e della
terra.
Tale è l'indole o prerogativa dei figli della vedova, ereditata dal loro divino
progenitore Samuele e infusagli da Caino. I figli di Caino hanno un passato di lotta contro
le condizioni avverse e con la loro prodezza hanno conseguito la vittoria contro ogni forza
ostile, con valore indomito e sforzo incessante.
D'altra parte, mentre Caino, guidato da ambizione divina, coltivava la terra col
desiderio di far germogliare due fili d'erba laddove ve n'era uno soltanto, Abele, la
progenie umana di genitori umani, non provava né inquietudine né eccitazione alcuna,
essendo creatura di Jehovah per mediazione di Adamo ed Eva, e si accontentava di
sorvegliare il gregge, creato anch'esso da Dio, moltiplicarlo e con esso sostentarsi, senza
fatica né iniziativa da parte sua. Questo atteggiamento mansueto piaceva sommamente al
dio Jehovah, il quale era estremamente geloso delle sue prerogative di creatore. Egli
accettava quindi benevolmente le offerte di Abele, ottenute senza sforzo o iniziativa, e
disdegnava quelle di Caino, perché provenivano dal suo istinto creatore, simile a quello di
Jehovah. Caino allora uccise Abele; ma con ciò non sterminò le docili creature di Jehovah,
perché il testo biblico ci dice che Adamo conobbe Eva, la quale partorì Set, che aveva le
stesse caratteristiche di Abele e le trasmise ai suoi discendenti, i quali, ancora oggi,
sperano tutto dal Signore e vivono secondo la fede e non secondo le opere.
Per mezzo di un'ardua ed energica applicazione nel lavoro del mondo i figli di
Caino hanno acquisito sapienza mondana e potere temporale. Sono magnati dell'industria e
maestri nell'arte di governare, mentre i figli di Set, avendo il Signore per guida, divennero
il canale della sapienza divina e costituiscono il sacerdozio.
L'ostilità fra Caino ed Abele si è perpetuata di generazione in generazione tra i
rispettivi discendenti. Non poteva essere altrimenti, perché i figli di Caino, come
governatori temporali, aspiravano a realizzare per l'umanità il benessere fisico tramite la
conquista del mondo materiale, mentre i sacerdoti, nel loro ruolo di guide spirituali,
esortavano le persone ad abbandonare la malvagità del mondo, valle di lacrime, e a cercare
consolazione in Dio.
I figli di Caino anelano a formare operai abili a maneggiare utensili con i quali
ottenere il sostentamento dalla terra che era stata maledetta dal loro divino avversario
Jehovah.
I figli di Set producono maestri di magia, abili nell'uso della parola per invocazioni,
e con tale mezzo ottengono dai lavoratori il sostentamento; essi perciò si assicurano l'aiuto
dapprima qui in terra e successivamente anche in cielo.
Circa il futuro che è in preparazione per i figli di Caino, la leggenda è pure assai
eloquente. Ci dice che da Caino discesero Matusalemme, inventore della scrittura,
Tubalcaino, abile artigiano dei metalli, e Jubal, inventore della musica. I figli di Caino
furono quindi gli inventori delle arti e dei mestieri. Pertanto, quando Jehovah scelse
Salomone, capostipite della razza di Set, affinché edificasse in suo onore una casa, fiorì la
spiritualità di una vasta stirpe di discendenti divinamente guidati nella costruzione del
magnifico edificio denominato Tempio di Salomone, sebbene Salomone fungesse solo da
strumento per realizzare il piano divino rivelato da Jehovah a Davide. Poiché Salomone era
incapace di realizzare in forma concreta e materiale il progetto, dovette ricorrere all'aiuto di
Hiram, re di Tiro e discendente di Caino, il quale scelse Hiram Abiff, il figlio della vedova
(come si chiamano tutti i massoni per effetto del rapporto del loro divino progenitore con
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Eva), quale capo degli operai, in quanto si compendiavano e fiorivano in lui le arti e i
mestieri di tutti i figli di Caino che lo avevano preceduto. Egli superava tutti in abilità nel
lavoro manuale, senza il quale il piano di Jehovah sarebbe rimasto un sogno divino e non
avrebbe mai potuto essere tradotto in realtà. Era perciò necessario l'ingegno dei figli di
Caino per costruire questo tempio, progetto spirituale dei figli di Set; perciò durante il
periodo di costruzione entrambe le stirpi accomunarono le loro forze, celando sotto un
superficiale sentimento di amicizia la loro intima ostilità. Fu questo il loro primo tentativo
di unione e, se si fosse realizzato, la storia del mondo materiale sarebbe stata, da allora in
poi, certamente diversa.
I figli di Caino, come discendenti dell'ardente Lucifero, erano abilissimi nell'usare
il fuoco, con il quale trasformarono in altari vasi sacri e bacili i metalli tesaurizzati da
Salomone e i suoi predecessori. Sotto la direzione di Hiram Abiff furono costruite colonne
ed arcate. Il grandioso edificio era quasi finito quando egli ordinò che si fondesse il "Mare
di Bronzo", che doveva essere il coronamento del loro capolavoro.
Durante la costruzione di questa grandiosa opera avvenne il tradimento dei figli di
Set, che frustrò il piano divino di riconciliazione. Essi tentarono, e poco mancò che vi
riuscissero, di spegnere il fuoco acceso da Hiram con la loro arma naturale: l'acqua.
Gli incidenti provocati da questa catastrofe, il significato della stessa e le relative
conseguenze saranno narrate nel capitolo che segue.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Capitolo III
LA REGINA DI SABA
Al profano che non riesca a scoprire l'importante significato celato in ogni parola,
la leggenda massonica può sembrare voluminosa, circostanziata, volgare, artificiosa e
anche fantastica.
Noi esporremo perciò solo i dettagli riguardanti l'argomento principale che ci
interessa, e le spiegazioni inerenti.
I fatti che portarono alla cospirazione tramata contro il grande maestro Hiram
Abiff, ai quali ci riferimmo nel capitolo precedente, culminanti nel suo assassinio, ebbero
inizio con l'arrivo della regina di Saba, attratta alla corte di Salomone dalla meravigliosa
sapienza di questo monarca e dallo splendore del tempio, nella costruzione del quale si era
impegnato. Si dice che arrivò carica di splendidi doni e che subito ebbe grande
ammirazione per la sapienza di Salomone. La Bibbia stessa, scritta secondo il criterio delle
Gerarchie Jehovitiche, riferisce che la regina vide nella corte di Salomone un altro più
gagliardo giovane, sebbene nulla concluda sul particolare. Il matrimonio di Salomone con
la regina di Saba non avvenne, perché altrimenti la definizione di "massone" sarebbe da
lungo tempo scomparsa e l'umanità sarebbe oggi definitivamente sottomessa alla chiesa
dominante, senza facoltà, né prerogativa di scelta. E nemmeno poteva sposarsi con Hiram,
sotto pena di infrangere le regole religiose. Era necessario che si sposasse con chi univa le
buone qualità di Salomone a quelle di Hiram, restando immune dalle loro debolezze. La
regina di Saba simbolizza infatti la complessa anima umana, e alla fine del lavoro della
nostra era, o tappa evolutiva, sarà la sposa, e Cristo, che S. Paolo definisce "Sommo
Sacerdote dell'Ordine di Melchisedec", disimpegnerà il duplice ufficio di Sacerdote e Re,
cervello spirituale e spirituale, ad eterno beneficio dell'umanità che ora è schiava della
Chiesa e dello Stato ed attende, anche se inconsapevolmente, il giorno dell'emancipazione,
simbolizzato dal millennio, quando discenderà dal cielo la meravigliosa città della pace: la
Nuova Gerusalemme. Quanto prima avviene questa fusione, tanto migliore sarà la stirpe
umana, e perciò essa fu già tentata nell'epoca e nel luogo dove, secondo la leggenda,
avvenne l'episodio della rivalità fra Salomone ed Hiram per l'amore di Saba. Allora gli
ordini iniziatici tentarono di realizzare un'unione definitiva simbolizzata dal Mare di
Bronzo. Per la prima volta fu intentata quest'opera che non avrebbe potuto essere conclusa
precedentemente, non essendo l'uomo ancora evoluto a sufficienza. In questo caso, però,
sembrava che gli sforzi congiunti dei figli di Set e dei figli di Caino potessero realizzare
l'opera, se non vi fosse stato il desiderio che ciascuna stirpe aveva di togliere all'altra
l'affetto di Saba, o anima dell'umanità; si sarebbe allora conseguita un'equa fusione fra
Chiesa e Stato, e con ciò l'evoluzione umana avrebbe ricevuto un potente impulso.
Tuttavia, tanto la Chiesa quanto lo Stato erano gelosi delle loro particolari
prerogative. La Chiesa ammetteva l'unione solo a condizione di conservare inalterato il
dominio sull'umanità e assumere in più il potere temporale. Lo Stato aveva analoghe
esigenze egoistiche, e quindi la regina di Saba, o l'umanità in genere, rimase nubile. Questi
tentativi e il loro fallimento sono nel seguente modo narrati dalla leggenda massonica.
Dopo che la regina di Saba ebbe visto il sontuoso palazzo di Salomone, resi i suoi
magnifici doni d'oro e di opere d'arte, desiderò vedere anche il grandioso tempio, la cui
costruzione era quasi giunta al termine. Rimase stupita e colpita dalla magnificenza
dell'opera, ma le parve strana l'apparente assenza di operai e il silenzio che regnava in quel
luogo, per cui pregò Salomone che chiamasse gli operai per poter conoscere chi aveva fatto
simile meraviglia. Tuttavia, sebbene i cortigiani obbedissero al minimo desiderio del
15
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
monarca e sebbene il dio Jehovah avesse comandato a Salomone l'edificazione del tempio,
gli operai non erano assoggettati alla sua autorità, ma obbedivano solo a chi aveva la
Parola e il Segno. Nessuno accorse perciò all'appello di Salomone e la regina di Saba non
poté fare a meno di dedurre che una sì meravigliosa opera era stata costruita da un essere
superiore a Salomone. Di conseguenza, la regina insistette di vedere e conoscere il Re delle
Arti e i suoi ammirevoli operai, con molto dispiacere di Salomone che sentiva di aver perso
la stima della regina.
Il tempio di Salomone è il nostro sistema solare, che costituisce la grande scuola di
vita della nostra umanità in evoluzione. Nelle stelle sono scritte le linee generali della
storia passata, presente e futura, in ogni dettaglio. Nello schema microcosmico, il tempio di
Salomone simbolizza anche il corpo umano, nel quale lo Spirito individuale o Ego si
evolve, come si evolve Dio nell'universo.
L'opera del vero tempio si realizza per mezzo di due forze invisibili che operano
silenziosamente e lo edificano senza colpo di martello. Come il tempio di Salomone fu
visibile in tutto il suo splendore alla regina di Saba, così pure è facilmente visibile il lavoro
di queste forze invisibili, sia nell'universo che nell'uomo, anche se si tengono nell'ombra e
agiscono senza ostentazione, occultandosi a coloro che non hanno diritto di vederle né di
comandarle.
Si capirà meglio il rapporto fra queste forze naturali e l'opera che esse effettuano
nell'universo con un esempio: supponiamo che un muratore voglia costruire una casa per
abitarvi. Egli sceglie il terreno, mette insieme il materiale, indi con gli utensili del mestiere
incomincia a gettare le fondamenta. A poco a poco si alzano le pareti, si fa il tetto, si
completano i finimenti e l'edificio è pronto. Supponiamo anche che per tutto il tempo in cui
egli sta lavorando, un cane (che è uno spirito intelligente, appartenente ad un'onda di vita
successiva alla nostra) osservi le sue azioni, il processo di costruzione, fino al termine
dell'edificio. Il cane però non capisce esattamente il lavoro che il muratore sta compiendo,
né quale ne è lo scopo. Supponiamo per di più che il cane non possa vedere il muratore, né
udire il rumore del martello e degli altri strumenti. In questo caso il cane si troverebbe
nella medesima posizione in cui si trova l'umanità rispetto all'Architetto dell'Universo e
alle forze che agiscono sotto le sue direttive. Il cane può vedere solo i materiali che,
unendosi lentamente, prendono forma fino al termine dell'edificio; anche l'umanità osserva
il silenzioso sviluppo della pianta, dell'uccellino e dell'animale, ma non è in grado di capire
la causa di questa crescita materiale e dei cambiamenti che avvengono nell'universo
visibile, perché non vede l'innumerevole esercito di operai invisibili che lavorano
segretamente nel silenzio più profondo, per creare e produrre tali risultati. E nemmeno gli
operai invisibili rispondono alla chiamata di coloro che non possiedono il segno e la parola
d'ordine, malgrado possano occupare un alto grado nel mondo.
I sacerdoti prescrivono sempre la necessità della fede, mentre i politici danno
maggiore importanza e pongono tutta la loro fiducia nelle opere. Ma il supremo ideale di
espressione è però la fede manifestata nelle opere.
L'umanità può e deve ammirare l' elevatezza dei sentimenti e le abilità oratorie; però
quando un Lincoln rompe le catene che tengono schiava una razza, o un Lutero si ribella a
favore degli spiriti umani oppressi e assicura loro la libertà religiosa, l'azione manifesta di
questi emancipatori rivela una bellezza d'animo che non si avverte in coloro che vivono in
contemplazione, ma che temono di sporcarsi le mani nella costruzione del tempio
dell'umanità. Essi non sono dei veri costruttori di templi e sarebbero incapaci di ispirarsi
nella contemplazione di quel meraviglioso tempio descritto da Manson nel libro "II Servo
della Casa". L'autore si chiama Man-son3 , che può significare che si considera il figlio
3
In inglese: Man = uomo; Son = figlio
16
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
dell'uomo; malgrado possa significare anche "massone", perché il servo della casa era pure
costruttore di templi. L'autore dimostra di avere una meravigliosa intuizione quando
rappresenta la scena in cui il servo, l'operaio innamorato della sua opera, parla al prete
mondano, pervaso di meschinità e vile come un sepolcro imbiancato, del tempio al quale
aveva lavorato per la sua costruzione. Riportiamo questa pagina affinchè serva da
meditazione al lettore, anche se è difficile considerarla in tutta la sua essenziale
importanza.
Alcuni non riusciranno a vedere mai. Occorre capire che il tempio non è un
cumulo di pietre morte e di legni insignificanti, ma che è una COSA VIVA.
Quando vi entri, sentirai un suono simile al canto di un potente poema. Ascolta
attentamente, e se hai sempre orecchi, noterai che è formato dai battiti dei cuori umani,
dell'ineffabile musica delle anime umane. Se hai occhi vedrai la chiesa, un mistero
spettacolare di molti colori e di molte forme che si alzano dal suolo fino alla cupola, come
opera di costruttori straordinari. Le sue colonne si ergono quali forti busti di eroi e la
soave carne di uomini e donne è modellata nei suoi massicci e inespugnabili baluardi. In
ogni pietra angolare spuntano sorridenti dei visi infantili, gli archi e le volte sono le mani
congiunte dei compagni, e nelle alture e negli spazi sono scritti gli innumerevoli sogni di
tutti i sognatori.
E sempre in costruzione; talvolta l'opera avanza in profonda oscurità e altre volte
in una fulgente luce, ora sotto il peso di angustie indicibili, ora in mezzo allo strepitio di
rumorose risate e di acclamazioni eroiche, come lo scoppio di un tuono.
Talvolta, nel silenzio della notte, si può sentire il sommesso martellio dei compagni
che lavorano nella cupola: sono coloro che hanno raggiunto le altezze.
È questo tempio che sta costruendo il muratore mistico, che cerca di lavorare nel
tempio dell'umanità in genere, però, come "quando la rosa si adorna abbellisce il giardino",
aspira anche a coltivare le sue qualità spirituali, simbolizzate dal Mare di Fusione.
Salomone aveva chiesto la mano della regina di Saba, la quale gliel'aveva concessa,
perché egli presagiva che qualora avesse incontrato Hiram Abiff il suo affetto sarebbe
mutato, e cercò quindi di affrettare il matrimonio prima che ella potesse soddisfare il suo
desiderio di vedere il grande maestro. La regina però si ostinava a volerlo vedere subito,
sentendo in cuor suo la grandezza dell'artefice magistrale che con grande abilità aveva
saputo costruire il meraviglioso tempio, e si sentiva istintivamente spinta verso quell'uomo
di azione, anche se era commossa della saggezza di Salomone, nel quale trovava solo la
verbosità di discorsi fioriti e di alti ideali che era però incapace di realizzare.
La resistenza mostrata da Salomone nel facilitarle l'incontro con Hiram Abiff
accrebbe il desiderio e l'insistenza della regina di Saba a tal punto che Salomone non trovò
altra uscita che quella di soddisfarla; suo malgrado mandò quindi i propri servi alla ricerca
del grande maestro. Quando apparve Hiram Abiff, Salomone vide ardere negli occhi della
regina la fiamma dell'amore, cosa che fece nascere nel suo cuore l'odio e la gelosia; era
però troppo saggio per svelare i suoi sentimenti. Da quel momento si infranse, contro le
rocce dure dell'invidia e dell'egoismo, il piano di riconciliazione dei figli di Set con i figli
di Caino, che le gerarchie divine avevano tracciato.
Secondo la leggenda massonica, la regina di Saba chiese allora ad Hiram Abiff di
presentarle gli operai del tempio. Il grande maestro batté col martello su una roccia vicina
finché scaturirono delle scintille, e al segno di fuoco unito con alla parola d'ordine gli
operai del tempio si raggrupparono innumerevoli attorno al loro maestro, tutti disposti ed
ansiosi di obbedire ai suoi ordini. A quello spettacolo, che dimostrava il grande potere di
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
quell'uomo, la regina di Saba fu così profondamente colpita che decise di rifiutare
Salomone e di guadagnarsi il cuore di Hiram Abiff.
Ciò significa che quando l'umanità finisce per vedere l'impotenza dei sacerdoti o
figli di Set, che attendono tutto dal fa vore divino, e si rende conto della potenza ed autorità
dei governanti temporali, non può non inclinarsi verso di essi e lascia tutto ciò che è
spirituale per quello che è materiale.
Questo per quanto riguarda l'aspetto microcosmico del problema. Quanto all'aspetto
macrocosmico, abbiamo già detto che il tempio di Salomone simbolizza l'universo solare, e
il grande maestro Hiram Abiff è il Sole che percorre i dodici segni dello Zodiaco,
rappresentati dal dramma mistico della leggenda massonica. All'equinozio di primavera, il
Sole abbandona il femminile, docile ed acqueo segno dei Pesci per entrare nel bellicoso,
marziale, energico e focoso segno dell'Ariete, l'agnello o il montone, dove la sua autorità
viene esaltata. Riempie allora l'universo di un fuoco creatore di cui immediatamente si
impossessano le miriadi di spiriti della natura, che nei boschi e nelle pianure costruiscono
il tempio del futuro anno solare. Nelle innumerevoli sementi entro la terra vengono inserite
le forze fecondatrici che germinano e riempiono il pianeta di vegetazione lussureggiante,
mentre altri spiriti inducono volatili e quadrupedi ad accoppiarsi affinché crescano, si
moltiplichino e assicurino la sopravvivenza regolare della fauna.
Secondo la leggenda massonica, Hiram Abiff, il grande maestro, adoperava il
martello per chiamare i suoi operai, ed è molto significativo che il simbolo dell'Ariete (? ),
dal quale inizia questa meravigliosa attività creatrice, sia rappresentato da due corna di
agnello, che ricordano un martello.
Merita menzione il fatto che anche nell'antica mitologia scandinava le divinità
dell'acqua sono vinte dalle divinità del fuoco. Il martello con cui lo scandinavo dio Thor
spegne il fuoco del cielo ha analogia con il raggio di Giove. Gli Assiri appartenevano,
come Hiram, alla gerarchia del Fuoco, ai luciferici figli di Caino che con sforzo personale
lottavano per acquisire l'abilità, e pertanto mantenevano l’ideale maschile, diametralmente
opposto a quello della gerarchia che agisce nel plastico elemento dell'acqua.
Oggi i templi dei figli di Set hanno alla porta d'ingresso l'acqua magica, e chiunque
entri deve segnarsi con questo liquido dell'oblio la fronte, ove risiede lo spirito. La ragione
viene immersa in dogmi e sentenze, e l'ideale femminile è simbolizzato dal culto della
Vergine Maria. La fede è il fattore decisivo della loro salvezza, e viene inculcato
l'atteggiamento di infantile e cieca obbedienza.
Molto diversi sono i templi dei figli di Caino, dove il candidato entra "povero, nudo
e cieco". Gli si chiede che cosa cerca, e se risponde che è la Luce, è dovere del maestro
concedergli quello che chiede e farne un massone, o figlio della Luce. Il maestro ha anche
il dovere di insegnargli a lavorare; per emulazione gli si presenta il tempio di Hiram Abiff,
del Maestro Artista, come ideale maschile. Gli si insegna a concepire sempre la fede in
base alla ragione. Via via che prosegue nella sua opera, sale di grado in grado e ad ogni
gradino riceve maggior luce. Nei Misteri Minori vi sono nove gradi (3 x 3), e quando il
Candidato supera il nono grado o arco, entra nel Santo dei Santi, che costituisce la porta
d'uscita verso campi più vasti, ed entra nella Massoneria. 4
L'avanzamento e l'elevazione nella Massoneria mistica non dipendono da un senso
di favoritismo, e possono essere confermati solo quando il Candidato se ne dimostri
meritevole, per avere accumulato in sé il potere per avanzare per proprio conto, allo stesso
modo in cui è possibile sparare con una pistola solo quando essa è carica. L'Iniziazione non
è altro che lo scattare del grilletto, e consiste nell'insegnare al Candidato il modo di
4
Per maggiori delucidazioni, vedasi "La Cosmogonia dei Rosacroce" - Capitolo XIX, e "La Pietra Filosofale,
Iniziazione Antica e Moderna", dello stesso autore.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
adoperare i poteri che lui ha accumulato.
Fra i lavoratori del tempio, ve ne furono alcuni che pensarono di essersi meritati
l'avanzamento ad un grado superiore senza aver accumulato il potere necessario, e pertanto
Hiram Abiff non poté iniziarli. Siccome essi erano in gradi di rendersi conto della loro
incapacità, si ribellarono a Hiram, come fanno i Candidati d'oggi troppo ambiziosi, che
disprezzano e disdegnano un istruttore spirituale che non può conferire loro una
illuminazione immediata e la percezione del mondo invisibile, perché essi si nutrono
ancora dei "piatti di carne dell'Egitto" e si rifiutano di sacrificarsi sull'altare
dell'abnegazione. Gli operai insoddisfatti congiurarono per deteriorare il Mare di Bronzo,
capolavoro di Hiram.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Capitolo IV
IL MARE DI FUSIONE
Come i doni spirituali dei figli di Set culminarono in Salomone, il più saggio fra gli
uomini, e lo resero idoneo a concepire e progettare un meraviglioso tempio, secondo il
piano di Jehovah, suo creatore, così Hiram, il sagace artefice, riuniva in sé l'esperienza e
l'abilità di una lunga discendenza di lavoratori. Egli possedeva la quintessenza della
conoscenza materiale acquisita dei figli di Caino, mentre trasformavano il mondo incolto
in una terra definitivamente civilizzata; questa superlativa abilità si concluse con
l'edificazione del tempio di Salomone. Tale splendido edificio fu perciò il capolavoro di
entrambi i figli, la concretizzazione della sublime spiritualità dei Sacerdoti o figli di Set,
combinata con la straordinaria abilità dei figli di Caino. Fino a questo punto spettava tanto
agli uni come agli altri l'onore e lo sforzo dell'opera. Salomone era soddisfatto: aveva
realizzato il progetto che gli era stato ordinato e aveva un luogo di adorazione degno del
Signore che venerava. Però Hiram non era soddisfatto; forte di conoscenze artistiche
secolari, aveva costruito un incomparabile capolavoro di architettura. Ma il progetto non
era suo. Egli era stato solo lo strumento dell'architetto invisibile Jehovah, che agiva
attraverso Salomone. La cosa mortificava il suo animo, perché egli aveva bisogno di
originalità ed ispirazione.
Nell'antichissima era in cui Caino e Abele si trovarono per la prima volta sulla
terra, Abele si accontentava di governare le greggi create da Jehovah; in Caino però, di
progenie semidivina in quanto figlio del luciferico spirito Samuele e della creatura di
Jehovah Èva, ardeva l'incentivo divino dello sforzo originale, e di conseguenza, per dare
espressione a questo spirito creatore, lavorò la terra affinché laddove cresceva un filo
d'erba ne spuntassero due.
Siccome Hiram era il punto focale delle arti ereditate da Caino, era posseduto dallo
spirito di Samuele proporzionalmente intensificato, e pertanto lo rodeva il veemente anelito
di aggiungere al tempio qualcosa che eclissasse in bellezza e importanza il resto
dell'edificio. Nel suo spirito ambizioso nacque l'idea del MARE DI FUSIONE, e cominciò
a realizzare questo grande progetto, sebbene cielo e terra trattenessero il respiro davanti a
simile audace proposito.
Pochissimo ci dice la Bibbia circa il Mare di Fusione. Il capitolo IV del Secondo
Libro delle Cronache riferisce che Hiram costruì la grande pila chiamata mare di bronzo o
anche mare di fusione, che era di considerevole robustezza e stava collocata su dodici buoi
disposti con la testa rivolta all'esterno e la parte posteriore verso il centro. Era destinata
esclusivamente ai sacerdoti. Molto di più aggiunge la Bibbia in termini che potrebbero
confondere il lettore, però le caratteristiche che abbiamo descritto dimostrano la spiccata
importanza della pila o mare di bronzo, come vedremo confrontando la narrazione
massonica con le parole velate della Bibbia.
Dice il racconto massonico:
"Quando Hiram ebbe terminato il tempio, cominciò a fondere i diversi vasi
richiesti per il servizio, secondo i disegni tracciati da Salomone, come agente
intermediario di Jehovah. Il principale di questi vasi era la grande pila destinata a
contenere il bagno di purificazione, cui tutti i sacerdoti erano tenuti a sottoporsi prima di
entrare al servizio del Signore. Questa pila e i vasi minori furono abilmente fusi da Hiram,
come narra la Bibbia, vi è però una distinzione importante tra la pila e il mare di bronzo
progettato da Hiram.
Fino a che il contenuto non fosse stato versato, alla pila sarebbero mancate le
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
proprietà purificatrici e sarebbe stata incapace a pulire le macchie dell'anima. Nemmeno
lo stesso Salomone conosceva la Parola per effettuare questa ammirevole opera; solo
Hiram la conosceva. Quell'opera doveva essere il suo capolavoro e, se realizzato con
felice esito, la sua arte lo avrebbe elevato sopra l'umanità e lo avrebbe fatto divino come
l'Elohim Jehovah. Il suo divino progenitore Samuele aveva assicurato alla madre Eva che
se avesse mangiato dell'albero della conoscenza sarebbe stata divina "come gli Elohim".
Per secoli i loro discendenti avevano nel mondo, e grazie all'abilità ed esperienza dei figli
di Caino era stato eretto un edificio dove Jehovah era presente occultato "dietro il velo" e
comunicava con i sacerdoti, i figli di Set. I figli di Caino sarebbero stati espulsi dal tempio
che avevano costruito, come il padre Caino fu espulso dal giardino che coltivava. Hiram
considerava tutto ciò una ingiustizia e una vessazione, per cui si dispose a preparare i
mezzi con cui i figli di Caino potessero "strappare il velo" e aprire il cammino, onde
potesse arrivare a Dio "colui che lo desideri ardentemente". A tal fine inviò in tutto il
mondo dei messaggeri per raccogliere tutti i metalli che avevano sempre lavorato i figli di
Caino. A colpi di martello li polverizzò e li gettò in un forno ardente, per estrarre
alchemicamente da ogni particella la quintessenza derivata dall'esperienza nel lavorarli.
In tal modo, la combinata quintessenza dei diversi materiali avrebbe formato uno spinto
sublimati di conoscenza impareggiabilmente potente, e più preziosa di tutti i tesori della
terra. Essendo della massima purezza sarebbe stato incolore e simile ad un "mare di
cristallo". Chiunque vi si fosse lavato sarebbe stato dotato di perenne giovinezza e nessun
filosofo avrebbe con lui potuto gareggiare in saggezza. Questa "pietra bianca" della
conoscenza lo avrebbe reso capace di sollevare il velo del mondo invisibile e metterlo in
contatto con le Gerarchie sovrumane che agiscono nel mondo con imprevedibile potenza.“
Le tradizioni massoniche ci mostrano Hiram così potente che sarebbe certamente
riuscito nel suo intento se non avesse trionfato il tradimento: gli artigiani inesperti che egli
non aveva potuto iniziare ai gradi superiori, cospirarono per mettere Acqua nella pila
destinata a ricevere il mare di bronzo, perché sapevano che il figlio del fuoco non era
addestrato nella manipolazione dell'elemento acqueo, e non avrebbe potuto usarlo nella sua
meravigliosa fusione. In tal modo frustrarono il progetto accarezzato da Hiram e
guastandone l'opera cercavano di vendicarsi sul Maestro.
Salomone era stato informato segretamente della sinistra macchinazione, però la
gelosia risvegliata dall'abbandono della regina di Saba gli chiuse la bocca e gli paralizzò il
braccio, nella speranza che, fallito l'ambizioso piano di Hiram, la regina gli avesse
restituito l'affetto. Chiuse perciò occhi ed orecchi sulla macchinazione e sui complici.
Quando il fiducioso Hiram fece scorrere la lega, il getto di metallo incandescente si
mescolò con l'acqua e la reazione fra questi liquidi di natura opposta parve far tremare il
cielo e la terra dalle sue fondamenta. Hiram, ne l vedere la paurosa rovina, si nascose il viso
e dal rogo incandescente uscì la voce di Tubai Caino che gli comandava di immergersi nel
mare di bronzo.
Ciecamente fiducioso nel suo antenato, Hiram obbedì gettandosi intrepidamente nel
fuoco e, passando attraverso il fondo disintegrato della pila, fu condotto felicemente
attraverso nove arcate, fino al centro della terra, ove si trovò in presenza di Caino, il
fondatore della sua stirpe, che gli insegnò come fondere l'acqua e il fuoco. Gli diede UN
NUOVO MARTELLO e UNA NUOVA PAROLA per realizzare la fusione. Caino previde
il futuro e annunciò una profezia che in parte si è avverata; la parte rimanente si sta
avverando giorno per giorno e si concluderà sicuramente col trascorrere del tempo.
Così disse Caino:
"Tu Hiram sei destinato a morire senza veder realizzate le tue speranze; però alla
vedova nasceranno molti figli che terranno viva la tua memoria nel giro dei secoli, e alla
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
fine apparirà uno maggiore di te. Non ti sveglierai fino a quando il Leone di Giuda ti
alzerà con il potente colpo dei suoi artigli. Oggi tu hai ricevuto il battesimo di Fuoco,
però Egli ti battezzerà con l'Acqua e con lo Spirito, tu e ogni figlio della vedova che a Lui
vada. Sarai maggiore di Salomone ed edificherai una nuova città e un nuovo tempio ove le
nazioni adoreranno. I figli di Caino e i figli di Set si troveranno in pace nel Mare di
Cristallo. E come Melchisedec, re della Pace e sacerdote di Dio guidò Abramo, il padre
delle genti, quando l'umanità era ancora nella sua infanzia, così la nuova luce unirà in Sé
i due uffici di re e di sacerdote dell'ordine di Melchisedec. Giudicherà le nazioni con la
legge d'Amore e a colui che vincerà sarà data una pietra bianca, sulla quale sarà inciso
un nome che servirà quale parola d'ordine per entrare nel tempio, dove vedrà il re faccia a
faccia.”
Hiram fu condotto nuovamente sulla superficie della terra, e nell'appartarsi dalla
scena dei suoi svaniti aneliti i cospiratori lo assalirono e lo ferirono mortalmente; prima di
morire però poté nascondere il martello e il disco nel quale era scritta la Parola. Per molti
secoli nessuno più lo vide fino a che Hiram, il figlio della vedova, rinacque nella persona
di Lazzaro e fu amico e discepolo del Leone di Giuda, il Quale lo risuscitò tramite
l'iniziazione. Si vide che il martello aveva preso la forma di croce e che il disco era
diventato una rosa. Fu così che Hiram occupò un posto fra gli immortali, col nuovo e
simbolico nome di
CHRISTIAN ROSENKREUZ
Fondò l'Ordine dei costruttori di templi che porta il suo nome, e gli aspiranti a tale
ordine vengono tuttora istruiti sul modo di fondere i metalli grezzi e fabbricare la pietra
bianca.
Nei successivi capitoli spiegheremo la simbologia di tutto ciò.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Capitolo V
IL MISTERO DI MELCHISEDEC
Di tutti i personaggi citati dalla Bibbia, nessuno è misterioso quanto Melchisedec,
del quale si dice che non ebbe né padre né madre, né parente alcuno, e che era
contemporaneamente sacerdote e re.
Nell'Epistola agli Ebrei, San Paolo ci da ampia informazione circa l'analogia fra il
Cristo e Melchisedec, essendo entrambi re e sommi sacerdoti, sebbene di diversa
rivelazione. Dice San Paolo:
"Dio, che molte volte e in tante maniere parlò in antico ai padri per mezzo dei
profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che costituì erede di
tutte le cose e mediante il Quale creò anche i secoli.
E nessuno può attribuire a se stesso tale onore, ma soltanto colui che è chiamato
da Dio come Aronne. Così pure il Cristo non s'arrogò la gloria di divenire sommo
sacerdote, ma gliela diede Colui che gli disse: 'Tu sei figlio mio, oggi io ti ho generato';
come anche altrove dice: 'Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedec'.
Egli nei giorni della sua vita nella carne, avendo con forte clamore e lacrime
presentato preghiere e suppliche a chi lo poteva salvare dalla morte, è stato esaudito a
motivo della sua pietà, e pur essendo figlio, imparò da ciò che soffrì l'obbedienza.
E raggiunta la perfezione, è divenuto per tutti quelli che gli obbediscono la causa
dell'eterna salvezza, proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec.
Intorno a ciò sarebbe troppo lungo il mio discorso e difficile a spiegare, perché voi
siete diventati lenti a capire.
Questo Melchisedec, infatti, re di Salem, sacerdote del dio Altissimo che andò
incontro ad Abramo mentre tornava dalla strage dei re e lo benedisse, al quale A bramo
fece anche parte della decima di ogni cosa, colui il cui nome è interpretato in primo luogo
're di giustizia' e quindi anche 're di Salem', cioè re della pace; il quale è senza padre,
senza madre, senza genealogia, e non ha un principio di giorni, né termine di vita, ma che
è fatto simile al figlio di Dio, rimane sacerdote in eterno.
E qui uomini mortali ricevono le decime, là invece le prende uno del quale si
attesta che vive.
Se dunque la perfezione si fosse avuta mediante il sacerdozio levitico (poiché il
popolo ricevette la legge basata su di esso), quale bisogno c'era che sorgesse un sacerdote
di altro genere, secondo l'ordine di Melchisedec, e non si dicesse: 'Secondo l'ordine di
Aronne?'
Poiché è noto che il Signore nostro nacque dalla tribù di Giuda, della quale
nessuno servì all'altare, a riguardo della quale Mosè non parlò mai di sacerdoti. Difatti si
attesta di lui: 'Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec'.
Così, di tanta migliore alleanza, è divenuto mediatore Gesù. Più di quelli che sono
stati sacerdoti in molti, perché la morte non permetteva che durassero a lungo. Ma Egli,
poiché dura in eterno, ha un sacerdozio perpetuo.
Perché la legge costituisce sommi sacerdoti uomini pieni di debolezze, mentre la
parola del giuramento, che è posteriore alla legge, costituisce un figlio perfetto in eterno.
Ora Cristo ha ottenuto un servizio divino tanto più alto, in quanto è mediatore di
una migliore alleanza, appunto perché sanzionata da migliori promesse. Se quel primo
patto fosse stato irreprensibile, non avrebbe trovato posto un secondo; ma biasimando
costoro dice:
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
'Ecco, dice il Signore, verranno giorni in cui perfezionerò una nuova alleanza con
la casa d'Israele e con la casa di Giuda, non come il patto che feci con i loro padri nel
giorno in cui li presi per mano per condurli fuori dalla terra d'Egitto; poiché essi non
rimasero fedeli al mio patto, anch'io mi disinteressai di loro, dice il Signore. Ma questa è
l'alleanza che stringerò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Metterò le
mie leggi nella loro mente e le scriverò nel loro cuore, e io sarò il loro Dio, ed essi
saranno il mio popolo. E non istruirà più ciascuno il proprio simile e il proprio fratello
dicendo: 'Conosci il Signore', perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo di essi fino al
più grande.”
I suddetti passaggi dell'Epistola di San Paolo agli Ebrei sono inframmezzati da
diversi capitoli, ed è necessario riordinare intelligentemente i brani della narrazione ebraica
per ottenere uno schizzo del piano tracciato dalle gerarchie divine per l'ulteriore
avanzamento della nostra evoluzione.
È necessario conoscere tale piano per una comprensione esatta delle relazioni
cosmiche fra il Cattolicesimo e la Massoneria, come pure dobbiamo capire cosa si
proponeva il Mare di Fusione e il significato di formare questa meravigliosa lega.
Come dice San Paolo, queste cose sono difficili da dire, perciò cercheremo di
esporre il mistero di Melchisedec e il Mare di Fusione in parole semplici, onde contribuire
alla realizzazione del proposito, manifestato nella Bibbia, di illuminare tutti gli uomini in
modo che dal più piccolo al più grande tutti conoscano le finalità dell'evoluzione e
abbiano, quindi, l'opportunità di adattarsi alla corrente degli avvenimenti cosmici.
Per comprendere il mistero di Melchisedec dobbiamo retrocedere fino alle
primitive epoche della venuta dell'uomo sulla terra, durante la cosiddetta Epoca Iperborea.
La forma umana era allora bisessuale, maschile e femminile, come ancor oggi lo sono la
maggior parte delle piante alle quali l'uomo stesso assomigliava a causa della sua apatia e
assenza di aspirazioni. Egli era allora un docile pupillo delle divine Gerarchie che lo
guidavano fisicamente, alle quali la Bibbia allude con l'espressione "Re di Edom".
Successivamente, nell'Epoca Lemuriana, quando la forma umana si era ancor più
condensata, fu separata in corpi sessuati; siccome però la coscienza era ancora rivolta al
mondo spirituale, gli esseri umani erano inconsapevoli dell'atto fisico generativo, come noi
siamo ora inconsapevoli di quello della digestione. Non conoscevano né la nascita né la
morte, né si rendevano conto di possedere un veicolo fisico fino a che, col passar del
tempo, ebbero la sensazione fisica dell'accoppiamento, da cui nacque l'espressione:
"Adamo conobbe Eva". In quel tempo, gli Spiriti Luciferici, gli angeli caduti che abitavano
il bellicoso pianeta Marte, insegnarono agli uomini a mangiare il frutto dell'albero della
conoscenza, che è la definizione simbolica dell'atto generativo. Gradualmente, quindi, gli
occhi si aprirono, fino a che l'uomo divenne consapevole del mondo fisico, perdendo però
il contatto del mondo spirituale e con gli angeli custodi che lo avevano benevolmente
guidato fino ad allora. Solo alcuni fra i più spirituali conservarono la vista superiore e
mantennero il contatto con le divine Gerarchie. Da tale esiguo numero uscirono i profeti,
che fungevano da messaggeri fra le guide divine invisibili e le rispettive popolazioni. Col
tempo, però, gli uomini preferirono scegliere i propri governanti e chiesero dei re visibili.
Per lo meno sappiamo che gli Israeliti ripudiarono il governo divino e chiesero un re, per
cui fu unto Saul.
Le mansioni di sacerdote e re, corrispondenti ai governi spirituali e temporali,
furono allora separate, poiché non vi era alcun uomo che fosse sufficientemente dotto nelle
cose del mondo da esercitare la mansione di re e nello stesso tempo avesse altrettanta
perizia nei problemi spirituali da essere all'altezza di disimpegnare la mansione di
sacerdote, mentre un vero sacerdote, capace di guidare spiritualmente il re, non poteva
26
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
dirigere convenientemente gli interessi materiali come governatore temporale. Tuttavia,
anche se la politica nel suo concetto più elevato cerca di governare i popoli badando solo
alla prosperità materiale, e il sacerdozio, se sinceramente esercitato, pensa solo al
progresso delle anime, era inevitabile che la separazione di entrambi i governi provocasse
un conflitto, malgrado re e sacerdoti operassero in base ai più nobili impulsi e ai più
altruistici sentimenti.
Melchisedec è il nome simbolico delle divine Gerarchie che disimpegnarono il
duplice ufficio di sacerdote e re. Fino a che regnarono e governarono i loro sudditi
bisessuali vi fu pace nel mondo, ma appena furono divisi i sessi e le mansioni di sacerdote
e re, non v'è da meravigliarsi che al regno pacifico di Melchisedec seguisse un'epoca di
guerre e di lotte, come avviene nella presente tappa evolutiva.
All'inizio, i fattori unificanti del duplice ufficio del governo e del duplice sesso dei
governati impedivano l'urto tra interessi oggi prevalente, che continuerà fino a che un altro
divino go vernante assuma in sé le qualità di re e di sacerdote, secondo l'ordine di
Melchisedec, e fino a quando non scompaia l'attuale procedimento sessuale di generazione.
È assai significativo che il racconto biblico su tale particolare cominci dal giardino
dell'Eden, dove l'umanità era bisessuale e innocente, e il secondo capitolo della Genesi
parli della separazione dei sessi, della disobbedienza al mandato di non mangiare del frutto
dell'albero della conoscenza e del conseguente castigo di partorire con dolore ed essere
soggetti alla morte. Da allora in poi l'Antico Testamento ci parla di guerre, lotte e contese,
e nell'ultimo capitolo profetizza l'apparizione di un Sole di giustizia, con nelle ali le
panacee.
Il Nuovo Testamento comincia poi con il racconto della nascita del Cristo, il quale
proclamò la successiva instaurazione del regno dei cieli. Chiama poi il Cristo sacerdote e
re secondo l'ordine di Melchisedec, che ha in sé il duplice mandato. Si dice anche che in
cielo non vi saranno matrimoni, perché il corpo-anima, soma psuchikon, del quale San
Paolo dice che sarà il veicolo che useremo nel regno dei cieli, non è soggetto né a
decrepitezza né a morte. Non vi sarà perciò necessità di nascite e di morte dei corpi, come
pure di generati nel matrimonio, perché San Paolo dice che la carne e il sangue non
possono ereditare il regno dei cieli. Da ciò l'inutilità del matrimonio, con la scomparsa
dell'urto di interessi proveniente dalla lussuria e dall'amore sensuale, cosicché lo spirito
della pace santificherà l' amore delle anime.
Risulta quindi evidente che i figli di Caino e dei suoi adepti, gli statisti, e i figli di
Set e i loro seguaci, i sacerdoti, si confonderanno, si fonderanno e si uniranno, alla fine, nel
Regno di Cristo.
Abbiamo già visto che Hiram Abiff, il figlio della vedova, lasciò il suo ascendente,
lo spirito luciferico Samuele, dopo il battesimo di fuoco nel Mare di Fusione, e come
ricevette l'incarico di preparare il cammino del regno fra i figli di Caino suoi fratelli,
mediante l'uso della loro abilità e destrezza, come massoni o costruttori di templi, e
insegnò loro ad elaborare la pietra filosofale o Mare di Fusione. Da parte loro, i
fisicamente inabili figli di Set devono imparare a lasciare il loro progenitore Jehovah, e il
primo a dare l'esempio deve essere, naturalmente una grande anima.
Come la superba abilità dei figli di Caino si concentrò in Hiram Abiff quando ebbe
il suo battesimo di fuoco, così la sublime spiritualità dei figli di Set si concentrò in Gesù
quando ebbe il battesimo nell'acqua del Giordano. Uscendo da queste acque, Gesù si trovò
nella medesima situazione di Hiram Abiff quando uscì dal fuoco. Entrambi avevano
lasciato i loro rispettivi progenitori Jehovah e Samuele, ed entrambi erano disposti a servire
il Cristo. Per questo nell'atto del battesimo fu visto infondersi lo spirito del Cristo nel corpo
di Gesù, per abitarvi durante il suo ministero.
27
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Lo spirito di Gesù lasciò allora quel corpo e disimpegnò la missione di servire le
Chiese, mentre il Cristo utilizzava il suo corpo per insegnare alle genti, e preparava il suo
sangue affinché fosse un "Apriti Sesamo" del Regno di Dio, una panacea efficace per i suoi
fratelli, i figli di Set, nello stesso modo che il Mare di fusione serviva ai figli di Caino.
Nell'Epistola agli Ebrei San Paolo ci da alcuni dettagli relativi al mistero di
Melchisedec nella sua veste di Sommo Sacerdote, pondera la necessità assoluta del sangue
come elemento del servizio del tempio, e ci dice che il Sommo Sacerdote era obbligato a
servire sangue per i suo i peccati prima di essere degno di offrire sacrificio per i peccati del
popolo, e questo duplice sacrificio doveva essere fatto ogni anno. San Paolo aggiunge che
il sacrificio del Golgotha è avvenuto una volta per tutte, e procurò la redenzione tramite il
sacrificio di Gesù. Durante il regime di Jehovah il sangue umano era impregnato di
egoismo, che è il fattore separativo dell'epoca attuale, e di questa macchia si deve depurare
prima che l'umanità possa effettuare la sua unione ed entrare nel Regno di Cristo. Questa
depurazione era un compito gigantesco, perché l'umanità era già talmente pervasa di
egoismo, che nessuno voleva favorire il prossimo. Perciò al tempo di Gesù Cristo
nell'esistenza post- mortem nessuno era capace di fomentare il progresso spiritua le, né
essere degno di entrare nel Primo Cielo, ma quasi tutta l'esistenza ultraterrena trascorreva
nell'espiazione delle proprie cattive azioni e la successiva vita celeste, dove l'uomo impara
a essere attivamente creatore, era sterile.
Re Salomone entrò allora di nuovo nel gorgo della vita terrestre per compiere la sua
missione a beneficio dei suoi fratelli, i figli di Set, e gli fu data questa particolare
incombenza perché il suo cuore era inegoista, come dimostra la risposta che diede quando,
salendo sul trono, gli apparve in sogno Jehovah e gli diede la facoltà di chiedere qualunque
cosa volesse. Salomone rispose: "Tu hai usato grande benignità verso mio padre Davide,
tuo servitore, e mi hai costituito re in suo luogo. Si conferma quindi ora. o Jehovah, o Dio,
la Tua parola data a Davide mio padre, perché Tu mi hai posto re sul tuo popolo, che è
numeroso come la polvere della terra. Da dunque al tuo servitore saggezza e conoscenza
per guidare il tuo popolo, per discernere il bene dal male, perché chi potrebbe giudicare il
tuo popolo, che è così numeroso?"
Dio allora gli disse: "Poiché questo fu nel tuo cuore e non hai chiesto ricchezza, né
lunga vita, né gloria, né la vita dei tuoi nemici, ma chiedesti saggezza e conoscenza per
giudicare il mio popolo, sopra il quale ti ho posto come re, faccio secondo la tua parola:
ecco, ti do un cuore saggio e comprensivo, e inoltre ti darò quello che non hai chiesto,
ricchezza e gloria, per cui fra i re non ve ne fu né vi sarà dopo di te uno simile."
Questa virtù di inegoismo, coltivata in vite precedenti, rese idoneo lo spirito di
Salomone ad incarnarsi nel corpo e col nome di Gesù, onde compiere l'alta missione che
gli era destinata, cioè di servire da veicolo all'unificante e inegoistico spirito di Gesù, che
doveva far cessare la divisione fra i figli di Set e i figli di Caino, e unirli nella fratellanza
che costituisce il regno dei cieli.
Quando Faust fece il patto con Mefistofele, come narra il mito solare dallo stesso
nome, lo stava firmando con inchiostro, quando il diavolo gli intimò: "No, firmalo con il
sangue". Faust ne chiese a Mefistofele la ragione, ed egli gli rispose astutamente: "Il
sangue è un'essenza speciale".
La Bibbia dice che il sangue dei tori e dei vitelli non laverà i peccati, ma allora
perché si esalta come panacea il sangue di Gesù? Per comprendere il grande mistero del
Golgotha occorre studiare la composizione e il funzionamento del sangue dal punto di vista
occulto. Esaminato al microscopio, il sangue appare costituito da una miriade di globuli o
dischi, ma quando un chiaroveggente esperto lo osserva circolare nel corpo vivo, vede che
è un gas, un'essenza spirituale. Il calore è causato dall'Ego che vi risiede, perché, come dice
28
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
la Bibbia, la vita è nel sangue. Mefistofele aveva ragione nel definire il sangue una speciale
essenza, perché contiene l'Ego e chiunque desideri avere dominio sull'Ego, deve
possederne il sangue.
L'Ego umano è più potente dell'anima- gruppo degli animali, come l'esperimento
scientifico chiamato emolisi dimostra. Il sangue di un animale di specie superiore
ucciderebbe l'animale di specie inferiore nelle cui vene si trasfondesse, e un animale
qualsiasi morrebbe se gli si iniettasse del sangue umano, la cui alta vibrazione non
potrebbe essere tollerata. Al contrario, il sangue di un animale inferiore può essere
inoculato senza alcun danno nel corpo umano.
Nei tempi antichi erano rigorosamente proibiti i matrimoni fra persone di diverse
tribù, perché le guide dell'umanità sapevano che il sangue estraneo era mortifero.
Dice la Bibbia che Adamo e Matusalemme vissero per alcuni secoli. In quel tempo
era costume sposarsi fra individui di una medesima famiglia, cosicché i legami di sangue si
stringevano quanto più possibile. Il sangue che circolava nelle vene di quella famiglia
conteneva la rappresentazione di tutto quanto era successo ai predecessori, ed era
accumulato nella mente che è oggi il subconscio. Esso era allora cosciente, ed erano
sempre presenti davanti alla vista dei successori i debiti di ogni famiglia, che era unita
nella comunità di sangue nel quale regnavano le immagini dei loro antenati. I figli vissero
la vita dei loro genitori e i genitori vissero, così, nei propri figli, e siccome la coscienza di
Adamo e Matusalemme e di altri patriarchi durò per secoli nei loro discendenti, si disse di
essi che vissero personalmente per lungo tempo.
Era abominevole, allora, contrarre matrimonio fuori dalla famiglia, come lo è oggi
fra consanguinei. Anche tra i primitivi scandinavi ci viene detto che se qualcuno
desiderava accasarsi con persona estranea alla sua stirpe, era costretto a subire la prova del
sangue per vedere se essa poteva essergli unito, sperimentando così una fase dell'emolisi.
Se il sangue non si commistava produceva confusione di casta, come dicono gli indios. Era
necessario conservare pura la stirpe, per evitare che si mescolassero e confondessero le
immagini della vista interna.
I matrimoni fra individui di una medesima famiglia o tribù generarono l'egoismo,
soprusi, lotte e contese materiali. Per porvi rimedio era necessario abolire tale abitudine, e
il Cristo quando venne ne consigliò l'abolizione dicendo: "Prima che Abramo fosse, Io
sono. Non mi curo del padre della razza, ma mi glorio nell'Io sono, nell'Ego, che era prima
del padre della razza. Chi non lascia suo padre e sua madre non può essere mio discepolo."
Fintantoché l'Ego è legato alla famiglia, tribù o nazione, è legato anche al vecchio
sangue degli antichi costumi e non può fondersi in una fratellanza universale. Questo è
possibile solo quando i matrimoni avvengono fra persone di diversa nazione, perché se si
diversificano in varie nazionalità l'unico mezzo di unirle è il matrimonio. Sebbene morisse
Abramo, il padre della razza o della tribù, l'Io, vive. Il Cristo conosceva la verità occulta
che la commistione di sangue nel matrimonio internazionale uccide qualcosa quando non
uccide il corpo. Dall'unione dell'asino con la giumenta nasce l'ibrido animale chiamato
mulo, che, a causa del miscuglio del sangue, ha perso la facoltà della procreazione, cosa
cui vanno soggetti tutti gli animali ibridi. Analogamente, nei matrimoni internazionali si
perde la facoltà della visione interna, perché si scontrano le diverse immagini di entrambe
le famiglie; pertanto, da quando cessò l'usanza del matrimonio nella cerchia familiare o
entro la propria tribù, la chiaroveggenza è scomparsa, l'uomo non è più in contatto con il
mondo spirituale e ha perso la memoria della natura. Conservavano alcunché della vista
interna i montanari di Scozia e i gitani, che per lungo tempo ancora continuavano a
sposarsi all'interno della tribù.
Vediamo così che il sangue umano di oggi è diversamente costituito rispetto agli
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
inizi dell'evoluzione. Il corpo di Gesù fu un veicolo di superlativa purezza quando il Cristo
se ne impossessò come mezzo per discendere al centro della Terra, seguendo il medesimo
cammino di Hiram Abiff quando si buttò nel Mare di Fusione per essere condotto sul
sentiero iniziatico ove dimorava il suo antenato Caino.
Di questo cammino parla l'epistola universale dell'apostolo Giuda Taddeo, dopo
che il Cristo si liberò dalla carne a seguito della violenta morte subita sul Golgotha.
Quando qualcuno viene ucciso, il sangue venoso con tutte le sue impurità aderisce
fermamente alla carne, per cui il sangue arterioso è allora più limpido di come sarebbe in
circostanze diverse, cioè più libero da passionalità e da desideri. Lo spirito del Cristo rese
etereo il sangue del corpo di Gesù, che così depurato inondò il mondo, purificando in
grande misura dall'egoismo le regioni eteriche, dando con ciò all'uomo maggiore
occasione di attirarne materiale adeguato alla formazione di propositi e desideri altruistici.
Da allora venne quindi l'era dell'altruismo. Con la fede in questo sangue e nell'imitazione
della vita di Cristo, i figli di Set possiedono i mezzi per eliminare il loro deprecabile
egoismo, mentre ai figli di Caino fu dato l'emblema della Rosa e della Croce per insegnare
loro a lavorare sinceramente nell'elaborazione del Mare di Fusione o pietra filosofale, e
ottenere la Nuova Parola che dia loro la possibilità di entrare nel regno, perché si attende
più dalle opere che dalla fede.
Lo specchietto riassuntivo n.4 che segue, mostra graficamente le tre ere citate in
questo capitolo:
?
Prima Era, quando ogni essere umano era un'unità creatrice, androgino, bisessuale e
governato da un gerarca. Melchisedec assolveva il duplice ufficio di sacerdote e re.
?
Seconda Era, quando la razza umana si divise in uomini e donne, e il governo si
scisse in quello temporale dello Stato e in quello spirituale della Chiesa, dando
origine a lotte e guerre.
Lo Stato abbracciava la causa della paternità dell'uomo e conservava l'alto ideale
delle arti, degli affari e delle armi, incarnati in Hiram Abiff.
La Chiesa abbracciava la causa della maternità e della donna, ed esaltava l'ideale
femminile dell'amore e della casa, simbolizzato dalla Vergine col Bambino.
Gli interessi opposti dell'uomo e della donna, della casa e del lavoro, della Chiesa e
dello Stato hanno causato lotte economiche, guerre e dispute, maledizioni per la
stirpe umana che spingono a pregare anelando il regno della pace.
?
Terza Era, quando verrà un Cristo divino che, come Melchisedec, disimpegnerà il
duplice mandato di sacerdote e re, e governerà un'umanità purificata e gloriosa nella
quale l'amore sessuale sarà sostituito dall'amore delle anime.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Capitolo VI
ALCHIMIA SPIRITUALE
Quando esponiamo all'aria un pezzo di ferro, l'ossigeno lo ossida e finisce per
disintegrarlo. Detto processo si chiama appunto di ossidazione. Il sangue si mette a
contatto con l'aria ogni volta che passa dai polmoni, e come la calamità attira l'ago, così si
combina l'ossigeno contenuto nell'aria che respiriamo con il ferro del sangue. Avviene un
processo di combustione, analogo a quello di ossidazione che osserviamo nel pezzo di
ferro esposto all'aria. L'etere contenuto in una densa fibra di legno bruciato nel forno, passa
attraverso le pareti di ferro sotto forma di onde caloriche invisibili, che vibrano a diverse
velocità, secondo il grado di calore del forno.
In questo modo, la vibrazione spirituale generata dalla combinazione dell'ossigeno
e del ferro nel nostro corpo fisico, passa attraverso i nostri veicoli e li colora secondo la sua
tonica vibratoria. Le vibrazioni basse danno il colore rosso, quelle intermedie il giallo e
quelle alte l'azzurro. L'esperienza insegna che in un forno si possono collocare dei materiali
combustibili con tutte le proprietà necessarie alla combustione, ma che sino a quando non
prendono fuoco non bruciano.
Chi ha studiato le regole della combustione sa che una corrente d'aria pressata
contiene una grande quantità di ossigeno, necessario per ottenere calore dal combustibile
che molti minerali contengono. La ragione di questo fenomeno consiste nel fatto che il
minerale, essendo ad una tappa evolutiva inferiore, vibra molto più lentamente del
vegetale, del minerale e dell'uomo, e quindi è necessario uno sforzo molto vigoroso per
elevare le sue vibrazioni fino al grado sufficiente perché la combustione liberi la sua
essenza spirituale. L'ossigeno accelera il processo. Se ad un combustibile vegetale si
applicasse la medesima quantità di ossigeno del minerale, il calore generato minaccerebbe
di distruggere il forno, perché il vegetale vibra per natura ad una tonica superiore al
minerale.
Analogo processo avviene all'interno del corpo, tempio dello spirito. È la fiamma
che accende il fuoco interno e genera il prodotto spirituale che irradia da ogni essere a
sangue caldo, come irradia il calore da una stufa 5 . Le linee radianti di forza che, invisibili
all'occhio fisico, vengono emanate dal corpo, costituiscono la nostra aura, come già
abbiamo detto, e sebbene la colorazione dell'aura sia diversa in ogni individuo, in essa vi è
un colore fondamentale che ne indica il grado di evoluzione. Nei popoli primitivi questo
colore fondamentale è un rosso simile ad una fiammella, indice di indole emotiva e
passionale. Quando osserviamo individui che hanno già raggiunto gradini più alti della
scala evolutiva, vediamo che il colore fondamentale della loro aura è l'arancio, cioè il rosso
della passionalità mescolato al giallo dell'intelletto. Poco a poco, però, in virtù della
cosciente o incosciente alchimia spirituale che effettuano via via che percorrono il sentiero
del progresso, e per lezioni sperimentali acquisite nella scuola della vita, dove si insegna a
sottoporre le proprie emozioni al controllo e al dominio della mente, finiscono per
emanciparsi dalla schiavitù degli spiriti marziani Luciferici dal dio della guerra Jehovah, i
cui colori sono rispettivamente scarlatto e rosso. Così il colore rosso dell'aura svanirà se
coscientemente o meno si identificheranno con l'unificante e altruistico Spirito del Cristo,
5
Gli esseri a sangue freddo si trovano ad un punto così basso nella scala evolutiva che non hanno ancora vita
intcriore, ma sono guidati dall'anima di gruppo che li influenza dall'esterno e genera le correnti vitali che
animano questi esseri, e passano nel loro interno per sostenere la vita nascente, fino a quando non siano in
grado di inviare esternamente correnti proprie.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
le cui vibrazioni producono un colore giallo.
L'aureola di cui gli artisti medievali, dotati della vista spirituale, ornavano la testa
dei santi, è la rappresentazione fisica di una promessa spirituale che deve compiersi in tutti
gli esseri umani, sebbene finora si sia verificata solo in coloro che chiamiamo santi.
Dopo avere lottato per molte esistenze contro le passioni, dopo una paziente
perseveranza nell'agire bene e in nobili aspirazioni, e la ferma costanza degli elevati
propositi, i santi di oggi sono riusciti a trascendere il raggio rosso e sono completamente
immersi nelle vibrazioni del raggio del Cristo.
I citati pittori quindi rappresentavano nei loro quadri questa trasmutazione
circondando la testa delle figure dei santi con un'aureola dorata, come emblema della loro
emancipazione dal dominio degli spiriti Luciferici di Marte, o Angeli caduti, come pure da
quello di Jehovah e dei suoi Angeli, che appartengono ad un'onda evolutiva precedente e
sono i guardiani delle religioni di razza delle nazioni.
Gli Spiriti Luciferici trovano espressione nel ferro del nostro sangue. Il ferro è un
metallo marziano, assai difficile da porre in vibrazione, per cui è necessario il penoso
lavoro di molte vite perché il prodotto della sua combustione assuma l'aureo colore
peculiare del santo. Una volta che si sia conseguito ciò, il grande processo alchemico è
manifesto, ossia la trasmutazione del vile metallo in oro e la conversione delle scorie della
terra nella meravigliosa lega del Mare di Fusione. Manca allora solo di togliere i sigilli
perché il getto fluisca.
Il colore oro naturale è il raggio del Cristo, che trova espressione nell'elemento
solare chiamato ossigeno, e via via che il sentiero evolutivo avanza verso la fratellanza
universale tutti gli uomini, compresi quelli che non professano una determinata religione,
avranno nella loro aura un colore dorato grazie al potente impulso altruistico proprio
dell'occidente.
E quanto San Paolo intendeva dire con "II Cristo deve formarsi in voi", perché
quando abbiamo imparato ad effettuare la fusione per mezzo di vite spirituali e vibriamo in
armonia con il Cristo, diventiamo simili a Lui e disposti ad aprire i crogioli per versarvi il
Mare di Fusione. Il Cristo fu liberato dalla croce attraverso i centri spirituali posti dove si
dice siano stati conficcati i chiodi, e in qualche altra parte. Colui che abbia preparato il
Mare di Fusione riceverà istruzioni dal suo Maestro sul modo di aprire la via e risalire alle
sfere superiori, come dice l'espressione massonica "viaggiare in paesi stranieri". Ciò è
concorde all'ammonizione del Cristo, quando dice che per arrivare ad essere suo discepolo
occorre abbandonare padre e madre; è questa una delle più enigmatiche frasi del Vangelo,
che è in genere male interpretata, perché si pensa al padre o alla madre dell'individuo nella
presente vita fisica, mentre ha un significato molto diverso dal punto di vista esoterico.
Per comprendere perfettamente il concetto, ricordiamoci che gli Spiriti Luciferici
introdussero il ferro nell'organismo umano, rendendo con ciò possibile l'incarnazione
dell'Ego; tuttavia la continua ossidazione del sangue finisce per rendere inadatto il corpo ad
essere sua dimora, e sopraggiunge la morte. Pertanto gli Spiriti Luciferici, pur aiutando nel
corpo, sono anche gli Angeli della morte, alla quale è soggetta la progenie di Samuele e di
Eva, allo stesso modo di quella di Adamo ed Eva, perché tutti sono fatti di carne. Il Sole è
il centro di vita e governa il vivificante gas chiamato ossigeno, che si combina col ferro
marziano. Il Cristo pertanto, Signore del Sole, è anche il Signore della Vita, e quando
tramite l'alchimia spirituale diventiamo come Lui, raggiungiamo l'immortalità;
abbandoniamo quindi nostro padre Samuele e nostra madre Eva, cosicché la morte non ha
più vittoria su di noi. Ciò non significa che i corpi di coloro che raggiungono l'immoralità
non debbano più morire, ma che hanno completo dominio sul corpo del quale si rivestono e
possono usarlo per secoli, fino a quando convenga loro di prenderne un altro. Allora,
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
tramite il medesimo processo di alchimia spirituale, sono atti a formarsi un corpo adulto e a
sbarazzarsi di quello vecchio e inutilizzabile.
Forse il lettore si chiede come possa un iniziato formarsi un nuovo corpo adulto,
prima di scartare quello vecchio. La risposta a questa domanda richiede la conoscenza
della legge di assimilazione, ed è opportuno dire subito che il principiante che non abbia
esperienza del mondo spirituale e dell'uso del corpo-anima non potrà formare questo nuovo
corpo, cosa che richiede una grande conoscenza spirituale. Sono capaci di realizzarlo solo
coloro che hanno raggiunto i più alti gradini della scala evolutiva umana. Il procedimento,
comunque, è il seguente:
Quando uno, sia egli un adepto o un profano, ingerisce l'alimento fisico, la legge di
assimilazione richiede che dapprima ogni particella venga dominata e identificata in se
stesso; ogni cellula viva deve essere soggiogata prima che entri a far parte del suo corpo.
Fatto ciò, la cellula rimarrà identificata con lui per un tempo più o meno lungo, secondo la
costituzione e il grado di evoluzione della vita che risiede nella cellula. Se questa proviene
da un tessuto che era parte di un corpo animale e abbia perciò vibrato sotto l'impulso del
desiderio, la vita che in essa risiede sarà più evoluta e non tarderà quindi a reagire e a
distinguersi dal corpo nel quale è stato temporaneamente assimilata. Ecco perché chi si
alimenta di carne deve rinnovare spesso la sua provvista, e tale cibo è inadeguato a
costruire un corpo che richiede un'attesa di tempo prima che l'adepto se ne impossessi.
Gli alimenti vegetali, composti di verdura, frutta e semi, soprattutto se maturi e
freschi, sono compenetrati dall'etere che costituisce il corpo vitale della pianta. Questi cibi
sono più facilmente assimilabili e le cellule tardano assai di più a riaffermare la loro vita.
L'adepto che vuole disporre di un nuovo corpo prima di scartare quello vecchio, lo
costruisce quindi con alimenti provenienti da verdura, frutta e semi, assimilati nel corpo
che egli quotidianamente usa, nel quale rimangono soggetti alla sua volontà come parte di
se stesso. Il corpo-anima di un simile individuo è ovviamente molto ampio e forte; egli ne
separa una parte, con la quale costruisce un modello o matrice, dove ogni giorno va a
depositare le particelle fisiche in eccedenza al bisogno che il corpo utilizza. Dopo avere
così assimilato una quantità sufficiente di materiale, può anche estrarre dal corpo che usa,
particelle da aggiungere a quello nuovo. L'adepto tuttavia non fa questo per continuare a
vivere nello stesso luogo. In virtù della sua profonda conoscenza egli può usare il
medesimo corpo per molti secoli, cosicché sembra sempre giovane, non minandolo le
passioni, le emozioni e i desideri, come avviene generalmente per i mortali. Egli, quando
costruisce un nuovo corpo, lo fa allo scopo di andare a la vorare altrove. Per questo è stato
detto che adepti come Cagliostro, il Conte di Saint-Germain e altri, apparivano in un
determinato ambiente, realizzavano un importante lavoro e poi sparivano. Nessuno sapeva
da dove venivano né dove andavano, tutti però li conoscevano ed erano concordi
nell'attestare le loro eccezionali qualità.
La transizione dell'adepto dai domini della morte al regno dell'immortalità era
simbolizzata dall'audace salto di Hiram Abiff, il Gran Maestro degli operai del tempio di
Salomone, che precipitò nel bollente mare di metallo fuso, e dal suo passaggio attraverso le
nove arcate della crosta terrestre, che formano i sentieri dell'iniziazione.
La stessa cosa è simbolizzata dal battesimo di Gesù e dalla successiva discesa da
Golgotha al centro della terra, dove il suo corpo vitale si conserva ancora in attesa del
giorno in cui, nel suo secondo avvento, lo spirito del Cristo esca definitivamente.
Seguiamo ora Hiram Abiff nel cammino iniziatico, per vedere come e quando
ricevette la nuova iniziazione, e quale corpo assumerà quando Gesù ritornerà sulla terra.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Capitolo VII
LA PIETRA FILOSOFALE
Cos'è e come la si ottiene
Coloro che si sono dedicati allo studio degli antichi alchimisti, sono stati fuorviati
da quanto si affermava circa la pietra filosofale e la trasmutazione dei metalli vili in oro. Il
miraggio di tale trasmutazione diede origine a un gran numero di ambizioni speculative. Di
tanto in tanto gli studiosi di occultismo mi hanno sollecitato una spiegazione concreta di
questo problema di capitale importanza, e siccome siamo agli inizi di un'era nella quale un
gran numero di individui potrà possedere e ammirare questo prezioso gioiello con tutto il
suo potere, mi sembra opportuno spogliare il problema del mistero che lo avvolge e
definire la cosa in modo chiaro.
Sarà possibile cominciare a formare detto prezioso gioiello, quando si sarà disposti
a sopportare l'arduo sforzo che esige la sua elaborazione, perché ciò che molto vale molto
costa.
Ci è stato insegnato che "in principio, Dio creò i Cieli e la Terra" (cioè tutto
l'universo), ed in ciò vediamo la grande forza creatrice di Dio che si manifesta in volontà
ed immaginazione. Il Grande Architetto dell'Universo dovette dapprima raffigurarsi tutto
quanto esiste nella forma in cui fu creato; poi, per virtù della sua volontà, gli atomi presero
forma secondo il progetto del Creatore.
Le divine Gerarchie che realizzarono questo piano usarono la stessa forza duale
creatrice nell'elaborare i cristalli del regno minerale, la foglia della pianta e la forma
dell'animale. La loro fervida immaginazione traccia, nelle regioni archetipe della Terra,
quello che desiderano creare, e la loro concentrata volontà modella la materia grezza in
questa matrice fino a farle assumere la desiderata forma fisica.
Anche lo spirito umano possiede il medesimo potere creatore e guidato dagli Dei ha
imparato, col trascorrere dei secoli, a costruire corpi di sempre crescente valore, come
strumenti per la sua manifestazione. La peregrinazione attraverso la materia però gli fu
imposta per consentirgli di diventare una intelligenza creatrice autonoma. Per ottenere
questo scopo era necessario che si emancipasse dalla tutela degli Dei, in modo da imparare
non solo a creare da sé, ma anche ad insegnare e aiutare gli altri nella grande scuola della
vita.
Nel corso della sua evoluzione l'uomo ha investigato sempre più i misteri della vita;
sino a pochi secoli fa coloro che osavano esporre opinioni più avanzate, che si
distinguevano da quelle comunemente accettate, rischiavano la libertà e la vita.
Questa fu la ragione per la quale gli alchimisti, con le loro ricerche, si trovarono
avvantaggiati rispetto alla maggioranza e quindi costretti a celare i loro studi sotto un
linguaggio allegorico e simbolico. I loro insegnamenti circa l'evoluzione spirituale
dell'uomo e l'uso di termini quali: sale, zolfo, mercurio, azoto, così enigmatici per i profani,
costituivano per l'iniziato delle verità cosmiche estremamente illuminanti.
Per gli studenti degli insegnamenti rosacrociani, che sanno come si manifestò
l'universo e conoscono il graduale procedimento della creazione, non vi è difficoltà
nell'interpretare il linguaggio degli alchimisti.
Sappiamo innanzi tutto che vi fu un tempo in cui l'uomo in evoluzione era
ermafrodito - maschio e femmina - capace di creare da sé, e sappiamo che sotto certi
aspetti era simile alla pianta. L'energia vitale che il suo corpo assimilava veniva
interamente usata per la crescita fino a che, arrivato il momento di incrementare la specie,
37
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
formava un nuovo corpo che, una volta germogliato, continuava a crescere fino a quando
quell'essere non avesse trovato qualche incentivo all'azione. Come sappiamo, perdurava in
esso la mancanza della mente e della volontà.
Affinché l'umanità si emancipasse da questo stato passivo, gli Angeli provvidero a
far risalire verso la parte superiore del corpo metà della forza creatrice fino ad allora
interamente usata per la propagazione, allo scopo di costruire il cervello e la laringe con i
quali l'uomo doveva apprendere a creare col pensiero, come le divine Gerarchie, e arrivare
ad esprimere con parole il pensiero creatore. L'uomo quindi cessò di essere ermafrodito per
diventare unisessuale. Non era però più in grado di creare da solo fisicamente, come le
piante, né psichicamente, come gli Elohim, le Gerarchie ermafrodite, alla cui immagine e
somiglianzà fu inizialmente creato. Per questa ragione egli occupa oggi una posizione
intermedia tra il vegetale e gli Dei.
Privato di questa parte di energia sessuale, diventò inefficiente e ignaro circa la
propria condizione. Non si rendeva conto del rischio che avrebbe corso in mancanza di un
aiuto. Perciò gli Angeli lunari, che erano i guardiani dell'umanità, quando le forze lunari
erano propizie alla creazione, riunivano periodicamente gli esseri di sesso opposto in
grandi templi, onde perpetuare la razza. Fu deciso anche che, realizzato il cervello, i
Signori di Mercurio, di eccelsa intelligenza, e i Fratelli Maggiori della nostra umanità, ci
insegnassero a valerci della mente per renderla effettivamente creatrice, in modo che non
dipendessimo per troppo tempo da quel procedimento prevalente di generazione sessuale.
Grazie quindi di queste due grandi Gerarchie l'umanità doveva elevarsi dall'incoscienza
alla prima tappa di intelligenza creatrice, dalla pianta fino a Dio.
Sappiamo anche come gli Spiriti di Lucifero, i ritardatari fra l'umanità del Periodo
della Luna, che abitavano il pianeta Marte, frustrarono questo piano. Essi avevano
necessità di disporre di un corpo fisico d'azione; essendo però incapaci di crearselo da soli,
l'egoismo li spinse a insegnare all'umanità a creare, con la cooperazione dei sessi, in
qualunque momento. Quale incentivo essi infusero nella stirpe umana l'animalesca
passionalità che ancora oggi possediamo.
Sono questi i motivi per i quali gli antichi alchimisti attribuirono il nome sale agli
Angeli lunari che governano le maree. Notarono che per le funzioni della mente era
necessaria una certa quantità di sale nel sangue, e che l'eccesso di sale provocava la
demenza, come l'esperienza attraversata dai naufraghi che diventano pazzi, o lunatici,
quando ingeriscono l'acqua marina contenente detto elemento dimostra. Gli alchimisti
misero in connessione la Luna con la mente.
Gli spiriti ignei di Lucifero, che così funestamente erano intervenuti
nell'evoluzione dell'uomo, furono associati all'igneo elemento zolfo. Essi dicevano che una
inalazione continuata di questo elemento faceva mancare l'uomo, fino ad ucciderlo. Da
parte sua, l'uomo spirituale rimane incosciente e muore per i mondi superiori se assimila
gli insegnamenti inculcatigli dagli Spiriti Luciferici.
Gli alchimisti affermavano che il metallo mercurio è il più ingannevole di tutti,
perché penetra ed evapora passando attraverso le sostanze con le quali entra in contatto. Lo
paragonarono perciò simbolicamente ai Signori di Mercurio, esperti maestri nell'arte di
penetrare i segreti della natura tramite la mente. Mercurio è anche capace di liberare lo
spirito dalla sua prigione corporea.
Tramite il processo generativo, che avveniva in epoche propizie sotto la guida degli
Angeli, l'uomo percorse il sentiero compreso fra il vegetale e Dio, secondo la linea
evolutiva tracciata inizialmente. Deviò tuttavia da tale sentiero passando per il viottolo
scabroso della degenerazione, istigato dagli Spiriti Luciferici, e ora è caduto, per così dire,
in un pantano dal quale non può uscire senza l'aiuto di altri esseri più evoluti.
38
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Quando egli, resosi conto di questa situazione, desidera ritrovare la Luce, entra nel
sentiero della rigenerazione, protetto dai Signori di Mercurio, i quali con la loro sapienza
lo guideranno nell'ambito raggiungimento dello scopo prefisso.
Quanto esposto in poche parole, se tenuto bene a mente ci servirà ora da guida per
comprendere quanto segue, secondo il metodo tracciato dagli alchimisti.
L'energia creatrice impiegata da Dio per porre in manifestazione un sistema solare e
l'energia usata dalle Gerarchie divine per costruire i veicoli fisici di regni inferiori dove si
incarnano gli spiriti-gruppo, si manifesta nella duale forma di volontà ed immaginazione,
ed è la stessa energia maschile e femminile che si unisce per creare un nuovo corpo umano.
Vi fu un tempo in cui l'uomo era bisessuale e, pertanto, ogni individuo poteva propagare la
specie senza concorso altrui. Però la metà della forza creatrice fu usata per costruire il
cervello e la laringe in modo da renderlo idoneo a creare mentalmente, a formare pensieri e
a pronunciare la parola d'ordine che li plasmasse nella realtà materiale. In tale operazione
intervennero tre grandi Gerarchie creatrici: gli Angeli lunari, i Signori di Mercurio e gli
Spiriti Luciferici di Marte.
Gli alchimisti assegnarono agli Angeli lunari, governanti le maree, il rapporto con
l'elemento sale; agli Spiriti Luciferici di Marte l'elemento zolfo e ai Signori di Mercurio il
metallo mercurio.
Si valsero di questa rappresentazione simbolica in parte per effetto dell'intolleranza
religiosa che non permetteva altri insegnamenti che quelli sanzionati dalla chiesa ortodossa
di quell'epoca, in parte perché la massa comune dell'umanità non era ancora in grado di
capire le verità contenute nella filosofia ermetica.
Gli alchimisti parlavano anche di un quarto elemento, l'azoto, nome che comprende
la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto, a voler significare l'alfa e l'omega, cioè ciò che
tutto abbraccia e comprende. Detto elemento si riferiva a quello che oggi chiamiamo
raggio spirituale di Nettuno, che è l'ottava superiore di Mercurio o sublimata essenza del
potere spirituale.
Gli alchimisti sapevano che la natura fisica e morale dell'uomo si erano abbruttite
per effetto della passionalità infusa dagli Spiriti Luciferici, e che di conseguenza era
necessario un processo di distillazione e di raffinazione per eliminare tale caratteristica ed
elevare l'uomo fino alle superiori altitudini, dove il grezzo involucro che ora lo ricopre non
può eclissare il fulgore dello spirito. Essi pertanto consideravano il corpo come un
laboratorio e parlavano del processo spirituale in termini chimici. Osservarono che questo
processo avviene e ha il suo peculiare campo di attività nella spina dorsale, che costituisce
il legame fra i due organi creatori: il cervello, o campo d'azione degli intelligenti
Mercuriani, e gli organi genitali, dove hanno posizione vantaggiosa i lussuriosi e passionali
Spiriti di Lucifero.
La colonna vertebrale tripartita era per gli alchimisti il crogiolo della coscienza.
Sapevano che gli Angeli lunari erano particolarmente attivi nella sua sezione simpatica 6 ,
che governa le funzioni relative alla conservazione e al benessere del corpo, e designavano
tale sezione con l'elemento sale. Vedevano chiaramente che gli Spiriti Luciferici marziani
governavano la sezione relativa ai nervi motori, che diffondono l'energia dinamica
immagazzinata nel corpo dagli alimenti, e simbolizzavano questa sezione con lo zolfo. La
terza sezione, che segnala e registra le sensazioni trasmesse dai nervi, ricevette il nome di
mercurio perché affermavano essere governata dagli esseri spirituali di Mercurio.
Contrariamente a quanto affermano gli anatomisti, il canale vertebrale non è
6
L'autore la definisce così perché da entrambi i lati della medesima troviamo i maggiori gangli del sistema
nervoso gran simpatico.
39
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
riempito di fluido, ma di un gas simile al vapore acqueo 7 che esposto all'azione atmosferica
può condensarsi. Può però anche surriscaldarsi per effetto dell'attività vibratoria dello
spirito, fino al punto di convertirsi in luminoso fuoco rigenerativo. È il campo dove
agiscono le grandi Gerarchie spirituali di Nettuno, e lo chiamarono azoto. Questo fuoco
spirituale non brilla in modo identico in tutti gli uomini, ma la sua intensità dipende dal
grado di avanzamento spirituale individuale.
Quando l'aspirante alla vita superiore era istruito al mistero di questi simbolismi ed
era giunta l'ora di parlargli apertamente, gli si comunicavano i seguenti insegnamenti,
sebbene non con le medesime parole né nel medesimo modo.
In ogni caso, però, gli si faceva intendere in modo chiaro che dal punto di vista
anatomico l'uomo apparteneva al regno animale, e immediatamente inferiore a tale regno
vi è quello vegetale costituito dalle piante, innocenti e pure, che si propagano libere da
passionalità, tanto che tutta la loro forza creatrice si orienta verso la luce, dove si
manifesta nel fiore, la cui bellezza è una delizia per chi lo contempla. Tuttavia le piante
non possono procedere diversamente, perché mancano di intelligenza, non conoscono il
mondo esteriore né agiscono con libero arbitrio.
Sopra l'uomo, nella scala evolutiva, stanno gli Dei, che creano nei piani fisico e
spirituale. Sono anch'essi puri come le piante, perché la loro forza creatrice si rivolge
verso l'alto ed è spesa secondo gli ordini della loro intelligenza. Conoscono il bene e il
male ed operano sempre bene, secondo la loro volontà.
Fra il regno degli Dei e quello delle piante vi è l'uomo, essere dotato di
intelligenza, di potere creatore e di libero arbitrio, che può usare per il bene o per il male.
Attualmente però è dominato dalla passionalità infusagli dagli Spiriti Luciferici e perciò
rivolge 'verso il basso - anziché verso l'alto, verso la luce - la metà della sua forza
creatrice per soddisfare i sensi. Prima di poter progredire spiritualmente occorre mutare
questa condizione e bisogna pertanto tener presente la similitudine fra la casta pianta ed i
puri Dei spirituali, entrambi che 'rivolgono tutta la loro forza creatrice verso la luce'.
Nel trascorrere evolutivo, l'uomo ha trasceso la tappa del vegetale, il cui potere
creativo è limitato al mondo fisico, e si avvicina agli Dei in quanto possiede questo potere
nei due piani, fisico e mentale, e per usarlo dispone inoltre del libero arbitrio e
dell'intelligenza. Questo risultato fii ottenuto inviando metà della forza creatrice verso la
parte superiore del corpo, per costruire il cervello e la laringe.
Tuttavia, mentre col potere della mente gli Dei impiegano tutta la loro forza
creatrice per 'propositi altruistici', l'uomo disperde metà di detta forza in desideri e in
piaceri sensuali. Pertanto, chi aspira ad essere come gli Dei, 'deve imparare a dirigere
verso l'alto tutta la sua energia creatrice e usarla interamente secondo gli ordini
dell'intelligenza'. Solo così l'uomo potrà "essere come gli Dei" e creare col potere della
mente e della Parola che equivale al "fiat" creatore.
L'uomo ricordi che un tempo fu ermafrodito come la pianta e capace di creare da
sé. Osservi ora l'avvenire attraverso le prospettive del passato e avverta che la sua attuale
condizione unisessuale è una fase temporanea di evoluzione, e che in futuro dovrà dirigere
tutta la sua energia creatrice verso l'alto, diventando ermafrodito spirituale e capace di
plasmare le sue idee pronunciando la parola che le vivifichi e le faccia vibrare con
energia vitale. Così espressa tramite il cervello e la laringe, la duale energia creatrice è
l’'elisir di vita' che scaturisce dalla 'pietra viva' del filosofo spiritualmente ermafrodito.
7
L'autore si riferisce al piccolo canale chiamato ependima che percorre in tutta la lunghezza la spina dorsale
ed appare pieno di un liquido trasparente che si nota anche nel cervello, e per questa ragione viene chiamato
cefalorachideo.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Il processo alchemico di animare ed elevare quest'energia si effettua nella colonna
vertebrale, dove si trovano il sale, lo zolfo, il mercurio e l'azoto. I pensieri nobili ed elevati,
la meditazione su concetti spirituali e l'altruismo manifestato nella vita quotidiana rendono
il midollo spinale incandescente. La seconda metà dell'energia creatrice diretta verso l'alto
lungo la colonna vertebrale è il fuoco spirito-spinale o serpente di sapienza. Sale
gradatamente e quando, nel cervello, raggiunge il corpo pituitario e la ghiandola pineale li
mette in vibrazione, aprendo i mondi spirituali e rendendo l'uomo idoneo a comunicare con
gli Dei. Questo fuoco irradia allora in tutte le direzioni, penetra in tutto il corpo e nell'aura,
e l'uomo diventa una pietra viva; il suo splendore supera quello del diamante o del rubino.
Allora egli è la pietra filosofale.
Vi sono altri simboli presi dalla chimica ed applicati al progresso spirituale che
converte gli uomini in pietre vive nel tempio di Dio; riteniamo però di avere esposto
quanto occorre per mostrare quello che intendevano gli alchimisti con i loro termini, e i
motivi per i quali celavano sotto un linguaggio simbolico le verità dei loro insegnamenti. Il
sentiero dell'iniziazione, tuttavia, era ed è sempre aperto per chiunque lealmente e
sinceramente desideri di essere illuminato e si disponga a pagarne il prezzo in moneta di
abnegazione e di sacrificio. Pertanto, cercate la porta del tempio e la troverete, bussate e vi
sarà aperto. Se con devozione cercherete, con perseveranza busserete e virilmente
lavorerete, raggiungerete col tempo la meta e diverrete la pietra filosofale.
CELIBATO E MATRIMONIO
Per evitare malintesi, dobbiamo dire che questa lezione si addice all'aspirante al
discepolato, per mostrargli la ragione per la quale occorre una vita vissuta in castità e
purezza. A nulla servirà per la gente comune che è priva di impulsi spirituali e che è ancora
soggiogata dalle passioni. I Rosa-Croce non prescrivono il celibato assoluto ai propri
discepoli, ma considerano quale religioso dovere del mistico illuminato quello di sposarsi
con un essere della medesima indole spirituale, se lo può trovare, per poter offrire, in tal
modo, alle anime che desiderano rinascere una occasione vantaggiosa.
Quando due coniugi misticamente devoti effettuano l'atto procreativo col desiderio
di aiutare un Ego in attesa di rinascita, quando le condizioni prenatali sono fisicamente,
mentalmente e spiritualmente pure, quando l'infanzia dell'Ego così nato può trascorrere
antro una cerchia familiare che fonda la propria esistenza su nobili ed alti concetti, allora
tanto i genitori quanto i figli realizzano ottimi progressi. E siccome le grandi anime non
possono nascere da genitori volgari, come l'acqua non può andare al di sotto del proprio
livello, sarebbe in realtà inopportuno che un aspirante al discepolato vivesse nel celibato
assoluto allo scopo di badare al proprio progresso spirituale, se le circostanze gli
consentono di contrarre matrimonio. Inoltre, il consumo di energia creatrice per le poche
volte che la procreazione lo richiede, non è un ostacolo per l'avanzamento spirituale, in
quanto il corpo-anima acquisito tramite i doveri della paternità trascenderà ogni possibile
perdita.
I Rosa-Croce perciò insegnano che il matrimo nio è un'istituzione sacra, buona ed
utile, e fonte di avanzamento spirituale quando i contraenti limitano l'uso della forza
creatrice agli scopi procreativi; d'altra parte gli aspiranti non sposati dovranno essere
assolutamente casti se vogliono raggiunge re la perfezione.
41
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
42
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Capitolo VIII
IL SENTIERO INIZIATICO
Abbiamo già detto che il transito dell'adepto dal regno della morte a quello
dell'immortalità era simbolizzato dall'immersione di Hiram Abiff nell'incandescente mare
di metallo fuso e dal suo passaggio attraverso i nove strati terrestri, simili ad archi, che
formano il sentiero iniziatico. Ricordiamo anche che al termine di quel viaggio Hiram
Abiff ricevette dal suo antenato Caino un nuovo martello e una nuova parola, perché li
usasse nella Nuova Era.
Vediamo che Gesù, il figlio di Set, disceso dal Golgotha penetrò immediatamente
negli strati sotterranei dove rimase per un certo tempo in comunicazione con gli spiriti che
vi dimorano.
Gli strati della sfera terrestre pertanto formano il sentiero iniziatico tanto per i figli
di Set quanto per i figli di Caino, e per questa ragione ben poco si dice della costituzione
interna della Terra nei trattati di occultismo, in quanto il solo sviluppo psichico non ne
consente l'accesso né la conoscenza e coloro che la conoscono non ne parlano. Nell'opera
"La Cosmogonia dei Rosacroce" vi è un capitolo riguardante tale insegnamento, al quale
rimandiamo il lettore desideroso di maggiori informazioni.
Il sentiero iniziatico è diversamente protetto. Fintantoché siamo nel piano fisico
veniamo attratti verso il centro della Terra dalla forza di gravita; ma siccome i nostri corpi
fisici sono formati con materia di densità analoga a quella costituente la crosta terrestre,
non ci immergiamo nella terra come ci immergiamo nell'acqua né la compenetriamo come
passeremmo attraverso l'etere. Quando sopraggiunge la morte e ci spogliamo dall'involucro
carneo, rimaniamo rivestiti dei veicoli più sottili della massa solida e liquida della terra; se
non vi fossero altri ostacoli un essere rivestito con simili veicoli potrebbe arrivare fino al
centro della Terra perché, liberato del corpo denso, non è soggetto alla gravitazione; in
cambio però lo è alla levitazione, per cui può solo rimanere sulla superfìcie terrestre
durante il primo periodo della sua vita ultrafisica, quando è ancora rivestito del corpo
eterico e di quello del desiderio. Se, cedendo ai desideri passionali di indole inferiore,
come ad esempio l'alcol e la lussuria, e alle emozioni sinistre quali la cupidigia, l'odio, la
malignità e i desideri volgari, avrà accumulato una maggiore quantità di sostanza del
desiderio grossolana, gli sarà più facile vagare per taverne, bische, lupanari e luoghi del
genere. L'uomo di alti ideale e di elevate aspirazioni invece, che è incline a seguire il
sentiero iniziatico, si sentirà spinto dalla forza di levitazione che lo porterà verso i più puri
strati atmosferici dove risiede il Primo Cielo, e gli sarà perciò possibile entrare nel sentiero
dell'iniziazione. Si dice che alcuni iniziati hanno cercato di vincere la forza di gravita
mentre erano nei loro corpi fisici, allo scopo di alzarsi nell'aria per realizzare un
determinato proposito. Allo stesso modo viene loro insegnato a sospendere la forza di
levitazione mentre sono nei loro corpi sottili, e a passare attraverso i nove strati della crosta
terrestre.
Si dice che Gesù fu figlio di falegname 8, ma il termine greco "tekton" non è stato
correttamente tradotto: esso non significa "falegname", bensì costruttore; e "arkhé" è
parola indicante la materia primordiale9 .
8
Matteo, XIII. 55
Incontriamo il termine "arkhé" sia in Matteo (XIII : 55) che in Marco (VI : 3). Il Vangelo secondo Matteo,
originariamente scritto in aramaico (45-60 dopo Cristo) fu prestissimo tradotto in greco (probabilmente prima
9
43
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Si dice anche che Gesù esercitò personalmente la mansione di falegname 10 , ma
occorre rettificare anche questa affermazione nel senso che fu un tekton, ossia "costruttore"
o "muratore", figlio di Dio, del Grande Arkhetekton. All'età di trentatré anni, quando aveva
già ricevuto le tre volte tre, ovvero i nove gradi della Massoneria mistica, discese nel
centro della Terra; e così fa ogni tekton, massone o figlio della luce, come gli chiamavano
gli Egizi, attraverso i nove strati a forma d'arco della crosta terrestre. Vediamo pure che nel
primo avvento del Cristo, Hiram Abiff, il figlio di Caino, e Salomone, il figlio di Set,
rinacquero per ricevere da Lui l'iniziazione ai Misteri Cristiani.
Nel parlare della pietra filosofale dicemmo che la spina dorsale è il primo
laboratorio dell'alchimista, e che il fuoco spinale generato facendo salire l'energia creatrice
nel suo interno conferisce all'uomo, una volta passata attraverso la ghiandola pineale e il
corpo pituitario nel cervello, per così dire un terzo occhio, con il quale vede i mondi
spirituali; una volta acceso questo serpentino fuoco spinale egli può leggere con la sua luce
la sapienza dei secoli. Per questa ragione il Cristo esortò i suoi discepoli ad essere prudenti
come serpenti. Nella Bibbia ebraica si usa almeno una volta, nel Salmo 58, la parola egizia
"naja", che significa serpente. Nell'antico Egitto i faraoni erano re e sacerdoti, esercitavano
il duplice ufficio, e pertanto portavano la doppia corona con un serpente disposto in modo
che pareva sorgere dalla fronte, a simbolo appunto della sua saggezza.
Ricorderemo che, secondo la narrazione biblica, Lucifero apparve ad Eva sotto
forma di serpente, o figlio di saggezza, e secondo la leggenda massonica Caino nacque
dall'unione dello Spirito Luciferico Samuele con Eva. Poi Samuele abbandonò Eva, che
rimase vedova, e Caino fu in tal modo il figlio dello Spirito Luciferico, serpente di
sapienza, e di Eva la vedova. Fino ad oggi tutti gli iniziati portano sul viso il simbolo del
serpente, e tramite questo segno riconoscono i propri compagni come figli della vedova e
dello Spirito Luciferico. Pertanto, nella successiva rinascita riconosceremo Hiram Abiff da
questo segno, e poiché ogni prova data da una delle parti a favore della parte avversa è
legalmente valida, presteremo speciale attenzione ai seguenti punti scelti dalla versione
latina della Bibbia.
Nel capitolo XIX del primo Libro di Samuele, secondo la versione di re Giacomo,
si dice che Naioth è un luogo in cui vi era una scuola di profeti e veggenti, fra i quali
figurava Samuele. "Naioth" è il femminile plurale di "naja", che significa, come abbiamo
detto, serpente in lingua egizia. Nella versione latina lo stesso luogo è denominato "Naim",
ed Eusebio dice che era situato vicino ad Endor, famosa città dove risiedeva la pitonessa
della quale si servì Saul per parlare all'ombra o spettro di Samuele.
Non si deve tuttavia intendere che Naioth o Naim fossero popoli vicini, né dello
stesso nome: si tratta di due classi assai diverse di persone spiritualmente dotate, che gli
Egizi distinguevano mettendo per segno nell'una il serpente fra le sopracciglia, e nell'altra
nell'ombelico. Queste ultime erano dei medium che ricevevano le comunicazioni dagli
spiriti dal plesso solare. Gli Ebrei le chiamavano Naioth, usando il sostantivo femminile
per indicare le qualità passive. Però i chiaroveggenti volontari e iniziati che gli Egizi
rappresentavano con il serpente fra le sopracciglia erano chiamati Naim, usando il suffisso
maschile ad indicare la facoltà spirituale positiva che possedevano. La versione della
Vulgata dice nel capitolo VII del Vangelo di S. Luca, versetto 11, che Gesù resuscitò il
figlio della vedova della città di Naim.
Questo nome però ha subito, dalla sua primitiva origine, una deformazione,
del 70 d.C.) e la versione greca fu poi integralmente accettata dai Padri della Chiesa fin dal 1° secolo, che la
consideravano pari all'originale. Altrettanto dicasi per il Vangelo di Marco, che sembra essere ormai
accertato risalire ad un'epoca più antica rispetto a quello di Matteo.
10
Marco, VI : 3
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
soprattutto nei vari rami della razza anglosassone, dove, col tempo, assunse la
denominazione di Loggia dei Framassoni o Figli della Luce, i quali diedero il suono di
"naim" alla parola "nine" (nove in inglese), cosa che concorda con la circostanza che il
serpente raggiunse lo sviluppo completo solo dopo aver passato i nove archi dei Misteri
Minori, necessario affinché il candidato possa spirare ai Misteri Maggiori.
Siccome però tutto cambia in questo globo terrestre, i sistemi iniziatici e i loro
requisiti si adattano ai mutamenti. Hiram Abiff fallì nel suo progetto di fare il Mare di
Bronzo quando costruiva il Tempio di Salomone, perché come figlio dell'igneo Spirito di
Lucifero non sapeva fondere il fuoco con l'acqua che i figli di Set, o creature dell'acqueo
Dio Jehovah, avevano versato nel modello. Prima che i nemici lo assassinassero ricevette
un nuovo martello e una nuova parola; il martello aveva la forma di una croce; la parola
era scritta sopra un disco. E dormì fino a quando la "potente zampa del Leone di Giuda" lo
risvegliò nella personalità di Lazzaro, il figlio della vedova di Naim. Si rinvenne allora il
martello a forma di croce e il disco sul quale era inciso il mistico simbolo della rosa. In
questi due simboli si racchiude il grande segreto della vita, la fusione dell'acqua col fuoco.
Questa fusione, nella rosa, è simbolizzata dalla linfa che, nata dalla terra, sale lungo il fusto
e il calice e giunge fino agli accesi petali, aperti al bacio puro del sole, ma ancora custoditi
dalle spine degli spiriti marziani di Lucifero.
La massoneria esoterica, che non si spinge oltre l'ordine mistico istituito dai figli di
Caino, ha nei tempi moderni attirato l'elemento maschile, dai veicoli positivamente
polarizzati, per addestrarlo nell'industria e nella politica, e in tal modo governare il
progresso materiale dell'umanità. Per contro, i figli di Set, che costituiscono il sacerdozio,
incentrarono il loro lavoro nei corpi vitali positivi dell'elemento femminile, per dominare il
progresso spirit uale. E mentre i figli di Caino lottarono tramite la framassoneria o
istituzioni analoghe per il potere temporale, i figli di Set hanno lottato forse con maggiore
ardimento ed efficacia per dominare lo sviluppo spirituale dell'elemento femminile.
All'osservatore superficiale potrà sembrare che oggi non vi sia antagonismo fra
queste due forze, ma sebbene la massoneria non sia oggi che una parvenza rispetto al suo
antico mistico essere, e il cattolicesimo si sia spaventosamente macchiato al tocco del
tempo, la guerra fra di esse prosegue aspra come sempre.
Tuttavia le forze della Chiesa si rivolgono con maggiore impegno non tanto alle
masse popolari, ma a coloro che anelano vivere ad un superiore livello spirituale per
meritarsi l'ammissione ai Misteri del Tempio e imparare ad elaborare la Pietra Filosofale.
Via via che l'umanità progredisce nel cammino dell'evoluzione, il corpo vitale
gradatamente si polarizza e si intensifica l'anelito alla spiritualità di entrambi i sessi, e
anche se l'Ego cambia di sesso ne lla rinascita successiva, la polarità positiva del corpo
vitale aumenta, indipendentemente da ciò. Questo influisce sulla crescente tendenza verso
l'altruismo, favorita anche dalla sofferenza causata dalla guerra mondiale 11 , facendo
crescere nell'opinione comune la necessità di convertire le spade in aratri e le lance in
falci.
L'umanità ha fino ad oggi acclamato la fratellanza di tutti gli uomini come il
massimo ideale, ma per realizzarlo dobbiamo metterci in stretto rapporto con il Cristo, che
disse ai suoi discepoli: "Siate miei amici". Tra fratelli può esservi inimicizia e odio; però
l'amicizia è l'espressione dell'amore con il quale l'odio non può convivere.
Pertanto, l'Amicizia Universale è la parola magica che deve annullare tutte le
diversità e mettere pace sulla terra e buona volontà fra gli uomini. È il grande ideale
proclamato dalla Fraternità dei Rosa-Croce; un ideale che indica il cammino più breve per
arrivare al nuovo cielo e alla nuova terra, dove si fonderanno i figli di Caino e i figli di Set.
11
Si riferisce alla guerra 1914/1918, allora in atto.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
46
LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
Capitolo IX
ARMAGEDON E L'ERA FUTURA
Il diagramma inserito alla fine del capitolo V dimostra che vi fu un tempo in cui
l'umanità viveva felice sotto la guida di un capo che disimpegnava il duplice mandato di re
e di sacerdote, essendo nel medesimo tempo capo temporale e spirituale della bisessuale, o
ermafrodita, razza umana, questo capo si chiamava Melchisedec nella terminologia biblica,
e si dice che era re di Salem, termine che significa pace. Da quell'epoca, l'umanità è stata
separata in sessi ma schile e femminile, posta sotto il governo di un re che dominava i suo
interessi personali e cercava di farla avanzare tramite l'industria e la politica, di un
pontefice alla testa del sacerdozio, che esercitava l'autorità ecclesiastica nel modo che
riteneva il più idoneo per la salvezza eterna delle anime.
La politica praticata dai figli di Caino riguarda l'ideale maschile, personificato in
Hiram Abiff, il Maestro artefice, il figlio del fuoco; mentre i figli di Set preconizzano
l'ideale femminile nella Vergine Maria, la Signora del Mare.
Così il fuoco e l'acqua, il maschile e il femminile, lo Stato e la Chiesa, sono in
reciproca inimicizia, col risultato inevitabile della guerra scoppiata fin dal momento della
separazione che generò il peccato, la tristezza e la morte, cosa per la quale l'umanità prega
supplicando l'avvento del giorno della redenzione, quando le due correnti confluiranno nel
Regno dei Cieli dove non vi saranno nozze né si daranno in matrimonio e dove regnerà per
il bene di tutti il Cristo, il Re della Pace, esercitando il duplice ufficio di re e sacerdote
secondo l'Ordine di Melchisedec.
Questo nuovo regime, però, non può essere instaurato in un solo giorno. Esso
richiede secoli di preparazione non solo nella terra, ma nelle genti che la dovranno abitare.
E per avere un'idea di quello che essa sarà e come saranno costituiti i suoi abitanti, occorre
considerare il sentiero evolutivo percorso sia dall'umanità che dalla terra nella quale
viviamo, perché potremo così farci un'idea di quello che ci riserba il futuro.
Gli insegnamenti biblici ed ermetici coincidono con la teoria scientifica
nell'affermare che vi fu un tempo in cui le tenebre ricoprivano gli abissi dello spazio, dove
si stava accumulando la materia del futuro pianeta terrestre che le divine Gerarchie stavano
mettendo in movimento. Seguì un periodo di luminosità, quando la densa cappa di materia
divenne nebbia incandescente; indi il freddo dello spazio esterno e il calore del pianeta in
formazione crearono un'atmosfera di vapore che lo ricoprì. Quando l'atmosfera si condensò
sufficientemente, cadde sotto forma di pioggia sull'igneo globo, per rievaporare e tornare a
cadere infinite volte, fino a che la ripetuta ebollizione delle acque formò una crosta attorno
ad esso. Apparve per la prima volta l'uomo sulle alture che sovrastavano il mare di fuoco,
con corpi fisici molto diversi da quelli che possediamo ora. Durante la tappa successiva, la
crosta terrestre acquisì la consistenza necessaria per coprire quel fuoco incandescente e
allora l' umanità visse nelle valli, nel paese della nebbia, la quale era così densa che la
respirazione poteva essere effettuata soltanto per mezzo di branchie simili a quelle dei
pesci e che ancora possiamo notare nell'embrione umano.
Quando le nebbie dell'Atlantide cominciarono a condensarsi, in alcuni nostri
antenati si formarono dei polmoni in embrione; essi si stabilirono nelle terre alte molto
prima dei loro compagni. Dovettero quindi peregrinare per il deserto, mentre la terra
promessa, quella che oggi conosciamo, sorgeva dalla tenue nebbia, dove, grazie ai polmoni
che andavano sviluppando, potevano vivere in condizioni atmosferiche sempre più simili a
quelle attuali.
Scomparsa la razza primitiva, nelle valli della terra ne apparvero altre, e da allora
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
una serie continua di diluvi le spinse sulle montagne. L'ultimo diluvio avvenne quando il
Sole, per precessione degli equinozi, entrò nell'acqueo segno del Cancro, circa diecimila
anni fa, come dissero a Platone i sacerdoti egizi. Vediamo così che la razza umana non
entra in una nuova era attraverso un cambiamento repentino di costituzione e di ambiente,
ma attraverso una variazione di condizioni che consente alla maggior parte dei suoi
componenti di adattarsi a quelle nuove, sebbene all'individuo che viene preparato
inconsciamente il cambiamento possa sembrare improvviso.
La metamorfosi del girino in rana può essere paragonata al transito dell'umanità dal
continente atlantideo all'Era dell'Arcobaleno, o Ariana, e la trasformazione del baco che
striscia sulla terra in farfalla che fende l'aria è una appropriata similitudine del futuro
passaggio dal nostro presente stato evolutivo a quello della Nuova Galilea, dove sarà
instaurato il Regno del Cristo. Possiamo intuire quale sarà il cambiamento di costituzione e
di ambiente dell'umanità, esaminandone le condizioni passate come le traccia la Bibbia,
concordando in molti punti con le tradizioni occulte. Il nuovo cielo e la nuova terra sono
ora in formazione; quando l'indicatore del tempo celeste, il Sole, entrò in Ariete per
precessione degli equinozi, ebbe inizio un nuovo ciclo, e il Cristo predicò la Buona
Novella.
Implicitamente manifestò che il nuovo cielo e la nuova terra non erano ancora
pronti, quando disse ai suoi discepoli: "Dove io vado ora voi non potete venire, però vi
preparerò il posto e verrete in seguito con me, perché ovunque io sia voi pure siate."
Successivamente, l'apostolo Giovanni ebbe la visione della Nuova Gerusalemme
che discendeva dal cielo, e Paolo scrisse ai Tessalonicesi, con parole del Signore, che
coloro che vivono in Cristo, quando Egli verrà per la seconda volta saranno trascinati nelle
nuvole per ricevere il Signore nell'aria, e rimarranno sempre con Lui12 . Questo concorda
con la tendenza mostrata dall'evoluzione precedente: i Lemuriani vivevano assai vicini al
centro della terra; gli Atlantidei abitarono in valli più lontane dal centro; gli Ariani furono
spinti dai diluvi negli altipiani, dove tuttora vivono. Così gli uomini della nuova era
abiteranno nell'aria. Siccome però sappiamo che i nostri corpi fisici gravitano verso il
centro della terra, è necessario che avvenga una trasformazione. Anche Paolo ci insegna
che la carne e il sangue non possono ereditare il regno dei cieli; e in altra parte ci dice che
abbiamo un soma psuchicon 13 , cioè un corpo-anima costruito di etere e, di conseguenza,
più leggero dell'aria e capace di levitazione 14 . Questo corpo è il dorato manto nuziale, la
pietra filosofale o pietra viva che alcune antiche filosofìe chiamano "anima diamantina"
perché è luminoso, splendente e scintillante come un gioiello inestimabile. Gli alchimisti
medievali lo designarono col nome di "corpo astrale" per la facoltà che conferisce a colui
che lo possiede di attraversare le regioni stellari. Non dobbiamo però confonderlo con il
corpo del desiderio, che alcuni moderni pseudo occultisti chiamano anche corpo astrale. Il
corpo-anima è un veicolo che, col tempo, tutta l'umanità svilupperà, ma durante il transito
dall'Era Ariana alle condizioni della Nuova Galilea vi saranno dei precursori che
precederanno i propri fratelli, come fecero i primitivi Semiti nel passaggio dall'Epoca
Atlantidea a quella Ariana. Il Cristo alluse a questi pionieri nel versetto 12 del cap. XI del
Vangelo di San Matteo, quando disse: "II regno dei cieli si acquista con la violenza e i
violenti se ne impadroniranno". Questa traduzione però non è fedele, perché bisognerebbe
dire "Hanno invaso 15 il regno dei cieli, e di esso se ne sono impossessati gli invasori". Vi è
chi, in virtù di una santa e pura vita, è capace di staccarsi temporaneamente o
12 A
13
14
15
I Lettera, IV : 16-17
Tradotto erroneamente come "corpo animale o naturale"
IA Lettera ai Corinzi, XV : 44
In greco biaxetai
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
definitivamente dal proprio corpo di carne, per volare nell'aria e occuparsi delle cose del
Signore rivestito dell'abito nuziale eterico della Nuova Era. Questa trasformazione si può
ottenere per mezzo di una vita di preghiera e di servizio come quella dei cristiani devoti,
qualsiasi sia la confessione alla quale appartengono, se seguono il sentiero dei figli di Set;
altri lo hanno realizzato praticando i particolari esercizi insegnati nella Scuola
Rosacrociana. Il processo di unificazione delle due correnti è perciò già in marcia.
La lotta però fra lo spirito e la carne ruggisce nel petto della maggior parte delle
persone con grande violenza, come lo stesso Paolo confessa quando, mettendo a nudo i
propri sentimenti, ci dice che la carne lottava internamente contro lo spirito, portandolo a
fare il male che non voleva fare e ad omettere il bene che anelava realizzare.
La lotta per il massone mistico avrà fine soltanto quando egli imparerà ad edificare
il tempio costruito senza le mani, il quale non sarà terminato fino a quando non giunga al
grado diciottesimo (1 e 8), cioè al grado denominato Rosacroce, il fondamento del grado
33, perché tre volte tre fa nove, come pure uno più otto.
Il nono grado è il grado più elevato dei Misteri Minori, e chi lo raggiunge nel
mistico Ordine è allora, e solo allora, il genuino figlio della vedova di Naim o Nine, pronto
ad essere innalzato dalla potente zampa del Leone di Giuda fino al regno dei cieli, per udire
la voce che gli dice: "Bene facesti, buono e fedele servo; entra nella gioia del tuo Signore",
perché "Colui che vincerà lo farò colonna del mio tempio e non ne uscirà mai più".
Raggiunge allora l'immortalità, liberandosi dalla ruota delle morti e delle nascite.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
RIASSUNTO
Per concludere, possiamo riassumere i punti che abbiamo trattato nei capitoli
precedenti sulla MASSONERIA e sul CATTOLICESIMO, tenendo presente che con la
parola "Cattolicesimo" non ci si vuole qui riferire solo alla Chiesa Cattolica Romana, ma
viene presa nella sua accezione universale, comprendendo tutte le attività promosse dal
sacerdozio, o figli di Set.
L'origine evolutiva delle due correnti, temporale e spirituale, è la seguente:
Jehovah creò l'essere umano chiamato Eva.
Il Luciferico Spirito Samuele si unì ad Eva e generò il suo semidivino figlio Caino.
Poiché Samuele abbandonò Eva prima che nascesse il figlio, Caino fu figlio di una vedova
e di un serpente di sapienza.
Jehovah creò poi Adamo, essere umano come Eva.
Adamo ed Eva si unirono e generarono un figlio, anch'egli umano, dal nome di
Abele.
Jehovah è il Dio lunare legato all'acqua, e questo causò inimicizia fra Caino, il
figlio del fuoco, e Abele, il figlio dell'acqua. Caino uccise Abele, che fu sostituito da Set.
Col tempo, e dopo molte generazioni, i figli di Caino furono gli artefici abilissimi
nell'uso del fuoco e dei metalli. Il loro era un ideale maschile, ed era personificato da
Hiram Abiff, il maestro degli operai.
D'altra parte, i figli di Set furono dei sacerdoti, che mantennero l'ideale femminile
simbolizzato dalla Vergine Maria, e governarono i popoli in virtù dell'acqua magica
collocata all'ingresso dei templi.
Furono fatti diversi tentativi per unire queste due correnti umane e per emanciparle
dai rispettivi progenitori Jehovah e Samuele. A tale scopo fu edificato il simbolico Tempio,
secondo le istruzioni di Salomone, il figlio di Set. Hiram Abiff, figlio di Caino, doveva
fondere il Mare di Bronzo. Questo progetto però fallì, come abbiamo visto, e l'auspicata
unione fra i due opposti rami dell'umanità non potè effettuarsi.
Mosè, il legislatore e capo dell'Antico Testamento, guidò l'allora giovane umanità,
rinacque più tardi nella personalità di Elia, e si reincarnò poi in Giovanni Battista, araldo e
precursore della nuova dispensazione o era cristiana. A tempo debito, gli altri attori del
Dramma del Mondo rinascevano, per portare aiuto ai propri fratelli.
Avendo fuso il Mare di Bronzo, Hiram Abiff ricevette il battesimo di fuoco e Caino
lo emancipò dagli Spiriti Luciferici, e gli diede un nuovo martello e una nuova parola.
All'inizio della nuova era Hiram Abiff rinacque nella persona di Lazzaro, figlio della
vedova di Naim. Fu resuscitato dal tocco della potente zampa del Leone di Giuda,
innalzandolo alla categoria degli immortali col nome di Christian Rosenkreuz.
Salomone, figlio di Set, rinacque in Gesù, e il battesimo d'acqua che Giovanni gli
somministrò simbolizza la sua emancipazione dal dominio di Jehovah, poiché dal
momento stesso del battesimo cedette il suo corpo affinché lo abitasse lo Spir ito del Cristo,
che da allora seguì come discepolo.
La religione si è orribilmente macchiata nel corso dei secoli, e il regime dogmatico
ne ha oscurato la primitiva bellezza, cosicché non le si addice la qualifica di cattolica, cioè
di universale. Si sono formati ovunque rami, sette e particolarismi; tuttavia Gesù, dai
mondi invisibili, abbraccia col suo amore tutti i figli di Set che con fede invocano il suo
nome, e arriverà il giorno in cui unirà nel Regno di Cristo tutte le Chiese ora disseminate.
Christian Rosenkreuz ricevette l'incarico di istruire i figli di Caino che cercavano la
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
luce della conoscenza nel sacro fuoco del santuario mistico. Come l'energia infusa dal suo
divino progenitore Samuele spinse Caino al lavoro e all'inventiva, così pure lo stesso
incentivo spirituale spinge i suoi discendenti a cercare la salvezza mediante il fuoco delle
tribolazioni e ad intessere il dorato manto nuziale, che è l’"Apriti sesamo" del mondo
invisibile. E sebbene il sangue purificatore di Gesù sia di assoluta necessità per milioni di
fratelli deboli, non vi è dubbio che quanti più fratelli si affilieranno alla massoneria mistica
per costruire coscientemente il Tempio dell'Anima, tanto più presto tornerà il Cristo nel
Secondo Avvento, e tanto più forte sarà la razza che Egli governerà con la legge di Amore.
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LA MASSONERIA E IL CATTOLICESIMO
SOMMARIO
Capitolo I - LUCIFERO, L'ANGELO RIBELLE
5
Capitolo II - LA LEGGENDA MASSONICA
11
Capitolo III - LA REGINA DI SABA
15
Capitolo IV - IL MARE DI FUSIONE
21
Capitolo V - IL MISTERO DI MELCHISEDEC
25
Specchietto generale
31
Capitolo VI - ALCHIMIA SPIRITUALE
33
Capitolo VII - LA PIETRA FILOSOFALE
Cos'è e come la si ottiene
37
CELIBATO E MATRIMONIO
41
Capitolo VIII - IL SENTIERO INIZIATICO
43
Capitolo IX - ARMAGEDON E L'ERA FUTURA
47
RIASSUNTO
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