Focus su Strasburgo: sessione plenaria del Parlamento

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Focus su Strasburgo: sessione plenaria del Parlamento
Focus su Strasburgo: sessione plenaria del Parlamento
Europeo
La plenaria di Strasburgo del 13-16 gennaio accoglierà
la Grecia alla Presidenza dell'Unione europea, dopo il
semestre
In questo numero
(14 Gennaio 2014) :
che
ha
visto
protagonista
la
Lituania.
Le priorità dei sei mesi ellenici saranno: creazione di
posti di lavoro; coesione economica/sociale e riforme
strutturali; ulteriore integrazione europea; realizzazione
Focus su Strasburgo: sessione
plenaria del Parlamento Europeo
dell'Unione economica e monetaria; e come affrontare le
Rifiuti di plastica: il Parlamento
europeo lancia l'allarme
marittima.
Emissioni di CO2: veicoli
commerciali più puliti entro il 2020
Ue in materia di appalti pubblici e, se approvate, queste
Guida alla determinazione della
residenza abituale
Libera circolazione per cittadini
bulgari e rumeni: la Commissione
non prevede significativi aumenti
del flusso migratorio
sfide esterne, tra cui l'allargamento dell'Ue e la politica
I parlamentari europei voteranno inoltre le nuove norme
ultime daranno alle autorità pubbliche una maggiore
possibilità di scegliere l'offerta che ritengono più adatta
al loro scopo, invece di accettare l'offerta più bassa.
“Direttive sugli appalti”: il nuovo pacchetto legislativo
consente
alle
autorità
pubbliche
di
prendere
in
considerazione nella preparazione di un bando di gara,
Dal 1° febbraio 2014 un unico
formato europeo per i servizi di
bonifico e di addebito diretto.
oltre ai costi, anche i benefici ambientali o sociali. Ad
Quadro di valutazione della
mobilità: l’Italia tra i Paesi migliori
in un ospedale solo alimenti di elevata qualità, o
esempio, l’autorità appaltatrice potrebbe voler inserire,
fra i requisiti, la garanzia che siano serviti in un asilo o
l’impegno ad acquistare certi prodotti da una società
che impiega persone con disabilità.
I deputati hanno inoltre aggiunto una nuova procedura
per incoraggiare gli offerenti a proporre soluzioni
innovative, consentendo alle autorità di adattare il
bando di gara alla soluzione di un problema specifico,
in modo da lasciare sia al contraente sia all’offerente la
possibilità di trovare soluzioni originali in sinergia.
Le
nuove norme ridurranno anche il peso
della
burocrazia per gli offerenti, renderanno più semplice
l’accesso
alle
introdurranno
gare
per
le
piccole
norme
più
severe
imprese
per
le
e
offerte
"anormalmente basse" e di subappalto al fine di
garantire il rispetto delle leggi sul lavoro e dei contratti
collettivi. Il settore dell'acqua sarà escluso dal campo di
applicazione della direttiva concessioni a causa della
sua particolare importanza come bene pubblico.
Aggiudicazione dei contratti di concessione.
La nuova normativa dovrebbe introdurre una disciplina
specifica sia per le concessioni di lavori quanto per le
concessioni
caratteristiche
di
servizi.
che
Vengono
determinano
chiarite
le
le
tipologia
contrattuale, introducendo la disciplina relativa al
criterio del rischio operativo sostanziale e stabilendo il
concetto di durata del contratto in funzione della
capacità dell’operatore economico di recuperare gli
investimenti realizzati.
In discussione con Commissione europea e Consiglio
anche il controverso regime di cittadinanza maltese, cui
farà seguito il voto sulla risoluzione. A seguito dello
scandalo relativo alla carne di cavallo, i parlamentari
europei
discuteranno
inoltre
di
frode
alimentare,
sottolineando la necessità di rivedere il funzionamento
della catena, intensificare i controlli e aggiornare le
norme Ue in materia di etichettatura.
Per informazioni: Marisa Ameli e Gabriella Diani
Rifiuti di plastica: il Parlamento europeo lancia l'allarme
Nella risoluzione approvata martedì, il Parlamento afferma che le plastiche più
pericolose e alcuni sacchetti di plastica dovrebbero essere banditi entro il 2020,
secondo la strategia dell'Unione europea per ridurre i rifiuti di plastica nell'ambiente.
Inoltre, l'UE dovrebbe introdurre obiettivi vincolanti per il riciclaggio dei rifiuti di
plastica.
Nel documento, i deputati sottolineano che i rifiuti di plastica sono dannosi per
l'ambiente a causa della carente applicazione della normativa UE sui rifiuti e per la
mancanza di leggi comunitarie specifiche in materia di rifiuti plastici.
"Il Parlamento ha indicato la strada per affrontare l'enorme problema dell'impatto
negativo dei rifiuti di plastica sull'ambiente e sulla salute umana. Oggi abbiamo ribadito
che desideriamo cambiare le cattive abitudini e prendere in considerazione i nostri
prodotti, dalla produzione fino allo smaltimento finale. Utilizzandoli e riciclandoli
correttamente, per quanto possibile, chiudiamo il ciclo e rendiamo effettivo il concetto
di 'economia circolare'. Ciò aiuterà anche a ripulire i nostri mari e le nostre terre,
creando più posti di lavoro", ha affermato il relatore Vittorio Prodi (S&D, IT).
I deputati propongono che nella legislazione comunitaria dovrebbero essere inclusi
obiettivi specifici vincolanti per la raccolta e la separazione fino all'80 % dei rifiuti. I
criteri obbligatori per la riciclabilità e i criteri armonizzati per la raccolta e la
separazione dei rifiuti devono essere formulati in modo da garantire una concorrenza
leale. Infine, dovrebbe essere rivista la direttiva UE in materia di rifiuti di imballaggio.
Per ulteriori informazioni: Francesco Bafundi
Emissioni di CO2: veicoli commerciali più puliti entro il 2020
In base al progetto di legge approvato dal Parlamento martedì, il limite di emissioni di
CO2 per i nuovi veicoli commerciali leggeri venduti nell'UE dovrà essere ridotto entro il
2020 dagli attuali 203 g/km a 147 g/km. Il testo, già informalmente concordato con i
ministri dell'UE, chiede l'introduzione di metodi più affidabili per i controlli delle
emissioni di CO2.
"Dopo trattative difficili, abbiamo raggiunto un risultato. Sono contento che non si sia
ceduto a nessun tipo di pressione per cambiare l'obiettivo. Considerando che la durata
dei veicoli commerciali leggeri è più lunga di quella delle autovetture, è opportuno
rispettare l'obiettivo prefissato", ha dichiarato Holger Krahmer (ALDE, DE), la cui
relazione è stata approvata con 552 voti favorevoli, 110 contrari e 12 astensioni.
L'obiettivo di 147g/km, da raggiungere entro il 2020, rappresenta la media delle
emissioni massime autorizzate per i produttori di veicoli commerciali immatricolati
nell'UE, con un peso fino a 2.610 tonnellate senza carico e 3,5 tonnellate a pieno carico.
I deputati e il Consiglio hanno concordato che tale obiettivo sarà applicabile a tutte le
aziende che producono più di 1.000 veicoli l'anno.
Le aziende dovranno quindi produrre abbastanza modelli più puliti per superare i veicoli
più pesanti o più inquinanti, al fine di raggiungere un "equilibrio " complessivo di 147
g/km entro il 2020, in caso contrario, saranno sanzionate.
Per ulteriori informazioni: Francesco Bafundi
Guida alla determinazione della residenza abituale
La Commissione europea ha pubblicato una guida pratica sulla determinazione della
residenza abituale per aiutare gli Stati membri ad applicare correttamente le norme
dell’UE sul coordinamento della sicurezza sociale ai cittadini dell’Unione che si sono
trasferiti in un altro Stato membro. La nuova guida chiarisce il criterio della residenza
abituale applicato nell'UE e ne facilita l’applicazione pratica da parte delle autorità degli
Stati membri.
La guida chiarisce le diverse nozioni di "residenza abituale" e di "residenza temporanea"
o di "soggiorno". Il diritto UE prevede che ci sia un solo luogo di residenza abituale;
pertanto, l'erogazione delle prestazioni di sicurezza sociale basate sulla residenza
compete ad un unico Stato membro. I lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi
possono fruire delle prestazioni di sicurezza sociale nel paese in cui lavorano e le
persone non attive (pensionati e studenti) nello Stato membro di "residenza abituale". La
determinazione dello Stato membro di "residenza abituale" è importante anche per i
lavoratori che esercitano la loro attività in più di uno Stato membro.
La guida fornisce inoltre esempi concreti e orientamenti sui casi in cui la
determinazione del luogo di residenza può risultare difficile, ad esempio quando si
tratta di lavoratori frontalieri, lavoratori stagionali, lavoratori distaccati, studenti,
pensionati e persone inattive fortemente mobili.
Per ulteriori informazioni: Marisa Ameli
Libera circolazione per cittadini bulgari e rumeni: la Commissione non prevede
significativi aumenti del flusso migratorio
Dal 1° gennaio i lavoratori bulgari e rumeni potranno circolare liberamente in tutta
l’Unione europea senza necessità di essere in possesso di un permesso di lavoro. In
effetti, dall’adesione nel 2007, i cittadini bulgari e rumeni erano già autorizzati a
lavorare liberamente e senza restrizione in 19 Stati membri che avevano scelto di non
applicare delle misure transitorie.
Questa la dichiarazione di László Andor, Commissario UE per l' Occupazione, gli affari
sociali e l'inclusione: “Dal 1° gennaio 2014 vengono revocate le restrizioni alla libera
circolazione dei lavoratori bulgari e rumeni nell’Unione Europea. Da oggi, i cittadini di
questi paesi sono pienamente autorizzati a esercitare un'attività professionale in tutti gli
Stati membri dell'UE, senza richiedere un permesso di lavoro. Infatti, dopo l'adesione
dei loro paesi all'Unione europea nel 2007, i cittadini bulgari e rumeni erano già in
grado di lavorare liberamente e senza restrizioni nei 19 Stati membri che avevano scelto
di non applicare misure transitorie, e ovviamente hanno goduto il diritto di viaggiare e
risiedere in tutti gli Stati membri. Così più di tre milioni di cittadini bulgari e rumeni che
ora vivono in altri Stati membri, e questa cifra non si prevede debba aumentare di
molto, una volta che le restrizioni saranno cessate per i lavoratori provenienti da questi
paesi”.
Per ulteriori informazioni: Francesco Bafundi
Dal 1° febbraio 2014 un unico formato europeo per i servizi di bonifico e di addebito
diretto. Pubblicazione del Regolamento UE sulla Single Euro Payments Area (SEPA)
La Commissione ha adottato una proposta che concede un periodo transitorio
supplementare di sei mesi, durante il quale i pagamenti che differiscono dal formato
SEPA, possono ancora essere accettati in modo da ridurre al minimo ogni possibile
rischio di interruzione dei pagamenti, per i consumatori e le imprese. La proposta non
modifica il termine formale per la migrazione del 1° febbraio 2014. Il 30 marzo 2012 è
stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento del
Parlamento europeo e del Consiglio n. 260/2012 che stabilisce i requisiti tecnici e
commerciali per i bonifici e gli addebiti diretti in euro. Il Regolamento rappresenta un
passaggio fondamentale per la realizzazione della SEPA, l'area unica dei pagamenti in
euro. Esso prevede che entro il 1° febbraio 2014 tutti i bonifici e gli addebiti diretti
effettuati nell'Unione europea siano eseguiti secondo i requisiti uniformi indicati nel
Regolamento stesso. Il venir meno delle distinzioni tra servizi di pagamento nazionali e
transfrontalieri costituisce un significativo progresso per il mercato interno. La SEPA è
infatti in grado di favorire una maggiore concorrenza tra prestatori di servizi di
pagamento e un aumento delle economie di scala: ne può scaturire un abbattimento dei
costi di transazione e un miglioramento delle condizioni applicate alla clientela in un
contesto di maggiore efficienza e sicurezza dei servizi offerti.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani
Quadro di valutazione della mobilità: l’Italia tra i Paesi migliori ad incoraggiare gli
studenti a seguire uno studio e una formazione all'estero
I migliori sistemi di sostegno pubblico volti a incoraggiare e a informare gli studenti
dell'istruzione superiore sulle opportunità di studio o di formazione all'estero sono in
atto in Germania, Belgio, Spagna, Francia e Italia, come risulta dal primo "Quadro di
valutazione della mobilità" dell'UE. Il quadro di valutazione fa parte della risposta della
Commissione europea all'invito formulato dagli Stati membri ad eliminare gli ostacoli
che rendono difficile seguire un corso di studi e una formazione all'estero nel contesto
delle iniziative di maggiore portata volte ad aiutare i giovani ad acquisire le competenze
ed esperienze di cui hanno bisogno per accrescere la loro “occupabilità”.
Il quadro di valutazione della mobilità si concentra su cinque fattori essenziali che
influiscono sulla motivazione e sulla capacità dei giovani di studiare o formarsi
all'estero. Dal quadro emerge che questi fattori variano notevolmente tra gli Stati
membri e che nessun paese raggiunge un punteggio elevato per tutte le misure del suo
"contesto di mobilità".
Per ulteriori informazioni: Marisa Ameli
Confcommercio – Imprese per l'Italia
Delegazione presso l'Unione europea
Avenue Marnix, 30 - 6° piano
B-1000 Bruxelles
Tel: +32 2 289 62 30
Fax: +32 2 289 62 35
Sito: http://bruxelles.confcommercio.eu
E-mail: [email protected]
Newsletter a cura di Francesco Bafundi
Con il contributo di Gabriella Diani
Segreteria: Daniela Daidone
Responsabile: Marisa Ameli