Una delegazione molisana dal vice ministro per chiedere l
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Una delegazione molisana dal vice ministro per chiedere l
anno i - n° 0 giovedì 27 ottobre 2016 www.gazzettamolisana.com E-mail: [email protected] Francesco Totaro L’Oscar del giorno lo assegniamo a Francesco Totaro. Il consigliere regionale del Pd è riuscito nuovamente a fare ascoltare la sua voce in Consiglio con la presentazione di un’interrogazione sulla mancata attivazione del Cup per il laboratorio analisi all’ospedale Vietri di Larino. Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. Nell’ambio della riorganizzazione interna della macchina regionale, ci si sarebbe atteso più di qualche passo in avanti. Al contrario, registriamo ancora tentennamenti e qualche nomina ritenuta fuori posto proprio mentre la Regione ha necessità di correre. pagina 2 Gam, la Dasco si affida a Lucio Francario Strade colabrodo, interessa a qualcuno? Per la Gam, la Dasco si affida a Lucio Francario. Il professionista molisano è stato già componente del Consiglio di amministrazione dell’Arena Holding nel periodo di gestione di Dante Di Dario. di Giuseppe Saluppo C twitter Paolo Frattura IL FATTO L’Ardire on la chiusura amministrativa della Provincia di Campobasso, si è completata l'opera di sfacelo della presenza pubblica per la manutenzione delle strade interne e provinciali. Strade interrotte, buche, manti dissestati e segnaletica mancante: bisognerà farci l’abitudine. Le competenze in materia dovrebbero restare in capo agli stessi enti, che saranno la Casa dei Comuni, ma i fondi non ci sono. Una prima conseguenza è che molte delle strade chiuse a causa delle frane, non si sa quando potranno essere riaperte. Così, alle croniche difficoltà di lavoro e di mantenimento della popolazione nei paesi interni, c'è anche il serio rischio di non potere più avere strade percorribili. Al momento la situazione è drammatica. E se non si dovesse porvi mano nel breve, approfittando degli ultimi scampoli di una disastrosa stagione estiva, i guai comincerebbero a farsi seri. La domanda, però, sorge spontanea: ma quando vengono assunti provvedimenti che vanno a sconvolgere l'esistente si pensa chi poi dovrà gestire l'esistente? Chi, in pratica, dovrà mettere i soldi necessari per garantire almeno la sopravvivenza dei piccoli comuni legati all'unica strada di collegamento? Crediamo proprio di no, alla luce di quanto accade. Intanto, le strade colabrodo sono solo il primo segnale negativo di quanto dovrà ancora aversi. C’è il rischio, infatti, di isolamento per intere zone. Notizie del genere si verificano, di solito, dopo le guerre. Mentre da noi, maltempo a parte, l'impossibilità della manutenzione porta a situazioni altamente a rischio. In una regione, già fortemente penalizzata dal punto di vista dei trasporti, nella quale non è possibile continuare ad assistere a queste situazioni nel silenzio e nell’indifferenza generale. seguici anche su Facebook e IL NOSTRO TAPIRO IL NOSTRO OSCAR Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazione Direttore Responsabile: giuseppe saluppo viMarFa ediZioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobasso redazione tel: 0874.484486 email: [email protected] Una delegazione molisana dal vice ministro per chiedere l’annullamento delle chiusure della Corte d’Appello e altri presidi servizio a pagina 5 www.gazzettamolisana.com 2 TAaglio lto 27 ottobre 2016 Si mantiene sempre alta la posta in palio alla Gam di Bojano. Mentre il gruppo Amadori ha rilanciato, nei giorni scorsi, la sua proposta legata allo sviluppo del territorio, il gruppo Dasco di Teramo ha ritenuto affidarsi al professore Lucio Francario per la predisposizione del proprio piano. Il professionista, del resto, conosce molto bene la realtà avicola di Bojano. Nel 2004 era stato chiamato a fare parte, in qualità di Amministratore Indipendente non esecutivo e Professore presso l’università del Molise, del Consiglio di amministrazione dell’Arena Holding. A giugno 2012 la Società Arena presentava al tribunale di Campobasso il ricorso per l’ammissione alla procedura di Concordato Preventivo “in continuità”, così come deliberato dal Consiglio di Per la Gam di Bojano, la Dasco si affida a Francario Il professionista molisano era già stato consigliere di amministrazione dell’Arena Holding Amministrazione e la Società veniva assistita nella predisposizione della domanda di concordato preventivo dello stesso professore e avvocato, Lucio Francario. Una realtà, quindi, ben conosciuta dal professionista molisano che aveva seguito le sorti dell’azienda avicola nel corso della gestione di Dante Di Dario. Nonostante tutto, però, il gruppo Amadori ha ritenuto rilanciare la sua posizione in merito all’azienda bojanese. L’azienda, infatti, proprio nei giorni scorsi, aveva auspicato che si potesse giungere ad una aggiudicazione definitiva in tempi brevi della gara e, in caso di esito positivo per l’azienda, di poter contribuire con la propria competenza nel settore, alla ripresa e al rilancio dell’avicoltura in questo ter- ritorio. Tutto questo, per il rilancio della filiera avicola e puntare sulla qualità, sulla valorizzazione del lavoro e sulla sicurezza. Un passo deciso per promuovere la rintracciabilità, l’etichettatura con un approccio di filiera in modo tale da garantire l’intero sistema dal rischio di rotture della catena del valore e della qualità. E ci auguriamo che si possa giungere, anche, alla promozione del marchio avicolo molisano in modo da favorire l’identificazione rispetto ad un prodotto proveniente dall’estero nonchè sviluppare e valorizzare le produzioni biologiche, DOP, IgP e sostenere l’export. A Palazzo san Giorgio Oggi, 27 ottobre, in prima convocazione; il 31, se necessario, in seconda. Tornano in aula consiliare gli amministratori comunali con il loro carico di interrogazioni, interpellanze, ordini del giorno e mozioni, come di prammatica. E il solito striminzito, oltre che di scarsa incidenza, elenco di argomenti su cui deliberare: Surrogazione del consigliere Coralbo in seno alla settima commissione consiliare permanente all’Urbanistica; Integrazione dell’articolo 1 dello statuto comunale per affermare la contrarietà di Campobasso a tutte le forme di dipendenza patologica, e la istituzionalizzazione della rievocazione storica della pace tra i Crociati e i Trinitari. Chiunque, estraneo alla realtà campobassana, che leggesse questo ordine del giorno del consiglio comunale del capoluogo del Molise, sarebbe indotto a pensare di essere nella città di Bengodi, avulsa da problemi contingenti o strutturali, e per questo alle prese provvedimenti di prevalentemente culturali. A saperla, invece, la realtà! Comunque, con tutti i suoi limiti argomentativi, sarà un consiglio con qualche spunto politico, su cui non potrebbe essere estranea anche la polemica. Nel caso, la offrirebbero due surrogazioni: quella del consigliere Pasquale Colarusso, che per un qui-pro-quo nel corso della sindacatura di Gino di Bartolomeo ha incassato compensi oltre il dovuto e per questo chiamato a restituire il di più e, di conseguenza, a dimettersi (lo sostituisce Federico Sarli); e la surrogazione di Michele Co- Esce Pasquale Colarusso ed entra Federico Sarli Sono le vicende politico/personali dei consiglieri, quando accadono, a rendere meno insipide le giornate comunali e le sedute consiliari ralbo, ingegnere, da membro della commissione consiliare permanente all’Urbanistica (probabilmente per evitare conflitti d’intereresse o per contrarietà al modo con cui quella commissione procede). Nell’un caso e nell’altro, la componente politica (diretta o di riflesso) è presente e, come tale, facilmente manipolabile in un confronto dialettico pro o contro le motivazioni che quelle surrogazioni hanno generato. L’ingresso di Sarli ricompone il gruppo dei Popolari per l’Italia che Colarusso aveva politicamente svilito, associandosi ad Elio Madonna, e che Sabino Iafigliola aveva abbandonato per “incomunicabilità” per poi trasferirsi al gruppo misto. Colarusso è out; Iafigliola potrebbe motivarsi a tornare, per riprendere il dialogo dal gruppo originario, con gli altri gruppi. Sono queste vicende politico/personali, quando accadono, a rendere meno insipide le giornate comunali e le sedute consiliari. Perché, diversamente, bisogna andare col periscopio a cercate nelle interrogazioni, nelle interpellanze, negli ordini del giorno e nelle mozioni un argomento che abbia un contenuto su cui soffermarsi. E col periscopio, tra le interrogazioni, vanno segnalate quelle del consigliere Cretella, che denuncia al presenza di eternit ai capannoni di Cacciapesce, e di Praitano, che intende indagare sul contratto di gestione del riscaldamento degli edifici comunali e sulla fornitura di energia (argomento di rilevante attualità in rapporto alle norme che regolano il consumo energetico negli edifici pubblici) . Tra le interpellanze spicca quella a firma di Gravina che, se posta nei giusti termini, con le giuste osservazioni, e i giusti rilievi, offre al consiglio l’occasione per porsi di fronte alla più irriverente turlupinatura della Regione Molise nei confronti della città: la sede regionale sul sedime dell’ex albergo Roxy e su parte del terreno dell’ex campo sportivo Romagnoli. Il perdurare del silenzio dell’amministrazione comunale, titolare della gestione del territorio, equivarrebbe a una dichiarazione di sottomissione e di vassallaggio verso la Regione, e di disinteresse per le sorti della città , della sua funzione di centro direzionale e del suo sviluppo socio/economico. Tra gli ordini del giorno si fa notare l’iniziativa dei consiglieri di minoranza Pilone e Cancellario che, superando le questioni locali, pone il problema dei lavo- ratori e dello Zuccherificio di Guglionesi. Non di meno di spessore urbanistico ed edilizio è la mozione dei consiglieri Praitano, Felice e Gravina sulla contorta e vessata questione relativa alla proposta di demolizione dell’ex Cinema Ariston e al suo posto la costruzione di abitazioni. Un modo come un altro, se vorranno i tre consiglieri, per srotolare la matassa che lega gli obbrobri e le contraddizioni con cui si concedono e si negano le autorizzazioni a costruire. Dardo 3 TAaglio lto 27 ottobre 2016 La Regione è in perenne fibrillazione, gestita da un governo vittima della sua eterogenea espressione di faziosità e favoritismi, zeppa di commissari, sub commissari e co.co.co E’ difficile, di primo acchito, trovare un nesso logico all’affermazione della giunta regionale che ritiene la direzione del Secondo dipartimento “un ruolo di particolare rilevanza strategica in relazione alle politiche finanziarie e di bilancio, nonché in ordine alla promozione dello sviluppo e del coordinamento del sistema organizzativo dell’Ente”, per poi affidarla, sebbene in regime di reggenza temporanea, alla direttrice del Terzo dipartimento che, come raccontano le cronache e come ha rilevato non senza stupore il consigliere regionale Michele Petraroia, a differenza dei colleghi degli altri dipartimenti regionali, non avrebbe preso la titolarità del ruolo dal primo settembre, come avrebbe dovuto, e per oltre un mese e mezzo il sito non ha pubblicato alcun provvedimento, in evidente carenza di attività. La direttrice del Terzo dipartimento regionale, che riguarda le politiche di sviluppo e i servizi alla persona, solo da qualche giorno, precisamente dal 21 ottobre 2016, è riuscita a pubblicare 6 provvedimenti a sua firma, peraltro di scarsissima rilevanza (la liquidazione della seconda mensilità relative all’attuazione del programma “Vado e Torno” di Garanzia Giovani, e l’ampliamento di una cava per l’estrazione di materiale calcareo). Ebbene, come abbiamo fatto cenno, la giunta di Palazzo Vitale, il 21 ottobre, ha La direttrice del Terzo dipartimento regionale Mariarosaria Simonelli nominata reggente del Secondo a seguito delle improvvise e irrevocabili dimissioni di Alberto Manfredi Selvaggi Il Secondo dipartimento ha dato segnali di una vivace e produttiva attività, mentre il Terzo solo dal 21 ottobre ha iniziato a dare segnali di vita! deliberato di assegnarle la reggenza del Secondo dipartimento , rinviando a un successivo atto l’individuazione di un nuovo incaricato, in posizione di titolarità. La reggenza è stata determinata dalle dimissioni, secche e improvvise, di Alberto Manfredi Selvaggi, sulle cui motivazioni si sono svolte le più svariate ipotesi e circostanze, strettamente tenute al coperto. Ed hanno fatto tanto più scalpore, in quanto il Secondo dipartimento era parso il più dinamico, prolifico e incisivo, a fronte della tabula rasa del Terzo. Di dimissioni improvvise e irrevocabili, la giunta regionale del Molise ne ha dovute prendere atto diverse volte nel corso della sua gestione del potere, indice delle difficoltà che trovano i collaboratori esterni con la schiena dritta ad adattarsi al “sistema” in auge all’Ente. Alberto Manfredi Selvaggi, dirigente dell’Asrem di Campobasso, aveva risposto all’avviso interno finalizzato all’acquisizione delle manifestazioni d’interesse da parte dei dirigenti regionali al conferimento degli incarichi di direttore di dipartimento; Mariarosaria Simonelli, a sua volta, ha risposto all’avviso pubblico per la formazione di un elenco di candidati idonei al conferimento degli incarichi di dipartimento e, ad entrambi, in quanto inclusi nell’elenco degli idonei, il 12 agosto 2016 sono stati conferiti gli incarichi di direzione rispettivamente del Secondo e del Terzo dipartimento, con decorrenza dal primo settembre 2016. Con la non trascurabile diffe- renza, però, che fino al 17 ottobre, giorno delle dimissioni di Manfredi Selvaggi, il Secondo dipartimento ha dato segnali di una vivace e produttiva attività, mentre il Terzo, solo dal 21 ottobre ha iniziato a dare segnali di vita, sfornando gli atti amministrativi relativi al progetto Garanzia Giovani e all’ampliamento di una cava estrattiva, di cui abbiamo detto in precedenza. Anche in questa circostanza pertanto viene fuori il profilo di una Regione in costante condizione di precarietà, in continuo divenire sul piano organizzativo; una Regione infarcita di commissari e sub commissari, di co.co.co e di reggenze. Una Regione in fibrillazione, gestita da un governo vittima della sua eterogenea espressione di faziosità e favoritismi. Dardo Professionisti iscritti in un apposito elenco tenuto dal Ministero della Giustizia, sotto la supervisione del Tribunale La crisi economica morde ancora. Con essa, nel tessuto sociale ed economico permangono condizioni di difficoltà, soprattutto per le piccole e medie imprese, ma anche per le imprese tout court, e per i consumatori. Lo stato di fatto già nel 2012, con la legge 3, ha trovato una soluzione per tamponare l’emorragia e per rinsanguare, seppure limitatamente, le vittime della crisi. La Camera di Commercio del Molise quel provvedimento legislativo ha inteso rilanciarlo, comunicando che presso gli uffici di Piazza della Vittoria a Campobasso “è operativo l’Organismo di gestione della crisi da “sovraindebitamento”. Si tratta di una procedura nata a beneficio di tutti quei soggetti indebitati in misura preponderante e in perdurante squilibrio economico, con l’impossibilità di fare fronte agli impegni assunti. Avvalersi dell’Organismo di gestione della crisi, significa che i debitori civili hanno la possibilità di formulare una proposta di accordo con i creditori o, nel caso di un consumatore, in alternativa, di proporre un piano di ristrutturazione del debito o, da ultimo, di attivare un procedimento di liquidazione, E’ attivo alla Camera di Commercio del Molise l’Organismo di gestione della crisi economica Interessa i consumatori, le imprese commerciali di minori dimensioni (e perciò non fallibili), e altri soggetti con esposizioni debitorie allorché la ristrutturazione dell’esposizione debitoria non sia praticabile. A questo beneficio possono accedere i consumatori in difficoltà economica, le imprese commerciali di minori dimensioni (e perciò non fallibili), e altri soggetti con esposizioni debitorie, anche potenzialmente rilevanti, quali le imprese agricole, le start up, gli enti no profit. Le valutazioni del caso, e la messa in essere degli interventi, sono svolte da professionisti denominati “gestori della crisi”, iscritti in un apposito elenco tenuto dal Ministero della Giustizia, sotto la supervisione del Tribunale che dovrà poi ratificare l’accordo, il piano o la proposta di componimento del debito. Sul piano concreto c’è da aggiungere che per avviare le procedure, è necessario compilare un’istanza che può essere depositata a mano, presso l’Ufficio di Segreteria dell’Organismo, alla Camera di Commercio, oppure inviata tramite posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo [email protected] L’esito per chi accede alla possibilità di ristrutturare, ripianare ed estinguere il de- bito mettendo a disposizione il proprio patrimonio, è la liberazione di tutti i debiti pregressi, il cosiddetto “fresh start”, con un piano di rientro che gli permette una “ripartenza”, una seconda “possibilità” nell’ambito della propria vita privata o d’impresa. 4 TAaglio lto 27 ottobre 2016 Oggi pomeriggio all’università la cerimonia dell’ottava edizione Molise Start Cup 2016 Le migliori idee innovative premiate e applaudite Ospite di particolare rilievo, Luigi Nicolais già ministro e attuale Presidente della Fondazione Cotec Le buone idee, soprattutto quelle che innovano, vanno premiate e rese note in una cornice istituzionale che ne confermi la bontà e le validi. Accadrà oggi pomeriggio alle 16 nell’ Aula “Franco Modigliani” del II Edificio Polifunzionale, in Via F. De Sanctis, a Campobasso . Sarà la fase conclusiva del business plan competition del Molise, giunto alla ottava edizione. Merito dell’università del Molise e delle collaborazioni che ha raccolto intono a questa iniziativa che una volta all’anno trae dalla realtà molisana uno sprazzo di creatività, intelligenza e determinazione degli innovatori. Tra i sostenitori, il Consolato generale degli Stati Uniti d’America per il Sud Italia. Ospite di particolare rilevo: Luigi Nicolais già ministro e attuale Presidente della Fondazione Cotec, ente che opera con lo scopo di rafforzare la competitività tecnologica del Paese, ed in cui trovano spazio, intorno al tema dell’Innovazione tecnologica, le capacità, le esperienze e gli interessi delle Istituzioni, delle Imprese e del Sistema della ricerca. Meglio forse non si poteva. Ai cinque team finalisti verranno dati tre minuti per presentare la propria idea imprenditoriale, e ulteriori tre minuti per rispondere alle domande della platea. In tre minuti dovranno inoltre spiegare la loro innovazione, il mercato di riferimento, le previsioni di budget, il team imprenditoriale. Tutto all’insegna della sintesi e della rapidità: le idee viaggiano a velocità siderali. Ai vincitori saranno assegnati dalla Regione Molise premi in denaro: 5.000 euro al 1° classificato; 3.000 euro al 2°; 2.500 euro al 3°. Inoltre sono previsti anche tre premi speciali da parte degli sponsor privati, partner dell’università: 2.500 euro al settore ambiente, offerto da Herambiente; 2.500 euro al settore energia, offerto da Phlogas; 1.000 euro al settore social innovation da Innovation Factory. Ingresso di rilievo e di prestigio, l’Associazione ex-consiglieri regionali del Molise. Ha deliberato di sostenere le spese di gestione della start up, per i primi quattro anni di attività la idea prima classificata della categoria Agrifood – Cleantech così: 1.000 euro alla costituzione della società; 750 euro al secondo anno di attività; 500 euro al terzo anno di attività e 250 euro al quarto anno di attività della società. Non è finita. Confindustria Molise sosterrà i costi di partecipazione di una delle due idee che concorreranno alla finale nazionale del “Premio Nazionale per l’Innovazione”, che si svolgerà a Modena il 1 e 2 dicembre 2016, in competizione con i vincitori delle 18 Start Cup regionali di altri atenei italiani, che aderiscono a PNICube, Associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition (denominate Start Cup) accademiche italiane. Dardo La Cisl ritiene fondamentale garantire un percorso verso il futuro ma tenendo saldi i piedi a terra Continua il percorso assembleare messo in campo dalla CISL Poste unitariamente alle altre OO.SS. ad esclusione dellaUIL, le assemblee proseguiranno a Campobasso sul capoluogo di regione tutti lavoratori confluiranno tutti i postali della città ed i colleghi degli uffici di Ferrazzano - Ripalimosani – Oratino – Mirabello S. - Limosano - Molise – Castropignano – Casalciprano - Montagano - Petrella - Castellino - Matrice Toro - S. Giovanni in G. – Campolieto – Gildone – Campodipietra – Fossalto - S. Angelo L. - S. Biase – Monacilioni – Busso - Guardiaregia –S. Giuliano del S. – Guardialfiera – Campochiaro – Cercepiccola – Pietracupa – Salcito – Duronia - PDD Petrella – Baranello - – V i n c h i a t u r o . Antonio D’Alessandro, Segretario della CISL Poste Molise riferisce che questo è l’inizio di un percorso di mobilitazione, poiché abbiamo preso atto con chiarezza, ancora una volta, che le iniziative aziendali saranno votate unicamente ad azioni di contenimento dei costi che vedranno, ancora una volta, penalizzati i lavoratori e i livelli occup a z i o n a l i . L’Azienda ha annunciato – Prosegue Antonio D’Alessandro -, per il prossimo futuro, l’intenzione di voler trattare e vendere prodotti potenzialmente più redditizi che saranno però sicuramente più rischiosi. In questo modo l’Azienda ha previsto una crescita superiore al “Poste, non snaturiamo l’azienda” 50% su polizze e finanziamento. Il progetto ci preoccupa perché a oggi la platea dei nostri clienti predilige il risparmio e la sicurezza piuttosto che l’investimento e il rischio. La formazione erogata fino ad oggi ha privilegiato quasi esclusivamente l’addestramento piuttosto che la vera e propria formazione e preparazione degli addetti ai diversi ruoli, cambiando completamente strategia senza un’adeguata formazione professionale esponiamo a notevoli rischi i lavoratori e i clienti. La volontà – continua il Segretario della CISL Poste - di voler unicamente aggredire il mercato si scontra, a ns. giudizio, con la necessità di mantenere la vocazione sociale dei nostri uffici. E’ quindi necessario agire con un equilibrio maggiore offrendo ai cittadini anche servizi con caratteristiche diverse da quelli tradizionali (esempio poter diventare lo sportello della pubblica amministrazione con una vera rivoluzione digitale), su questi temi dovrebbe subentrare la Politica e le Istituzioni. La parte che indica l’evoluzione della nostra attuale rete – sostiene Antonio D’Alessandro - attraverso il potenziamento dei canali di vendita dedicati e la creazione di nuovi formati (corner, sportelli e Uffici multietnici, ecc) manca di un’analisi che prima individui le reali necessità e poi le copra con risorse reali, formate, professionalizzate e aggiornate e non lasciando posti scoperti e applicando risorse non formate come ora avv i e n e . Un ennesimo cambiamento – riferisce Antonio D’Alessandro - della filiera commerciale creerebbe un ulteriore disagio e senso d’insicurezza nei suoi attori. La filiera commerciale ha bisogno di stabilità, di un’attenta analisi dei bisogni che il mercato propone, di un’intensa attività formativa, partecipativa e di coinvolgimento per i suoi addetti che solo così potranno avere gli strumenti per seguire e realizzare i propri obiett i v i . Il progetto complessivo ci sembra orientato unicamente a un’operazione di taglio delle risorse senza investire sulla rete degli uffici e sulle opportunità che offre. Dedicarsi esclusivamente dove è concentrato il business, non coglie le reali opportunità che la nostra rete può offrire ai cittadini e al Paese. Infatti, territori così detti minori, invece di essere abbandonati, dovrebbero essere meglio presidiati con offerte innovative (sportello servizi pubblica amm.ne, servizi dedicati al cittadino anche a domicilio ecc.) e poi, dall’incontro tenutosi in Molise, non ci sono stati prospettati nessun investimento.aa 5 TAaglio lto 27 ottobre 2016 Incontro a Roma della delegazione regionale con il vice minitro, Filippo Bubbico Cotugno ha rappresnetato le ragioni della Corte d’Appello e di altre istituzioni Per la salvaguardia dei presidi di sicurezza e di giustizia della regione Molise, il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, ha incontrato il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico. All’incontro, tenutosi a Roma presso Palazzo Madama, hanno partecipato anche i componenti la deputazione consiliare, i consiglieri Fusco Perrella e Totaro, l’assessore Carlo Veneziale, in rappresentanza del Governo regionale, e la delegazione parlamentare molisana, composta dagli onorevoli Venittelli, Leva e il senatore Ruta. Il presidente Cotugno ha illustrato al viceministro Bubbico le problematiche che maggiormente preoccupano la popolazione molisana, come la chiusura del Comando regionale dei Carabinieri, di recente trasferito in Abruzzo, e la paventata soppressione del Comando regionale dell’esercito prevista per il 2018. “Il Molise ha fatto della sicurezza interna un biglietto da visita da mostrare e difendere con orgoglio“ ha evidenziato Cotugno, esaltando l’opera quotidiana di tutte le forze dell’ordine in Molise e rimarcando quanto fatto con il progetto del Patto della sicurezza “L’asticella dell’attenzione e della prevenzione deve essere sempre alta, stante la vicinanza “I presidi di sicurezza non vanno tolti dal territorio molisano” di aree a rischio di infiltrazioni malavitose. Abbiamo chiesto, inoltre, che ci sia un attento controllo sulle presenze dei collaboratori di giustizia e sull’opportunità di riconsiderare la “quota” dei soggiorni in Molise, tema oggetto di molteplici mozioni in Consiglio regionale nel corso degli ultimi anni”. Il presidente Cotugno ha poi incentrato il suo intervento sulla permanenza della Corte d’Appello di Campobasso, legandola indissolubilmente alla stessa autonomia regionale. “In Molise c’è grande preoccupazione per il rischio di soppressione della Corte di Appello di Campobasso, alla luce della riforma della geografia giudiziaria sul territorio nazionale” ha sottolineato Cotugno “ritengo che ci siano servizi che possono essere condivisi con altre regioni, altri invece, come la Corte d’Appello e i tribunali, che identificano la stessa autonomia di un territorio, occorre che vengano salvaguardati. Legati alla Corte, L’ANIEM Confimi (Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere a cui l’ACEM aderisce) è intervenuta in questi giorni presso il Ministero del Lavoro a Roma per segnalare gli effetti derivanti dalla corrente applicazione del Decreto Ministeriale (DM 95442 del 15 aprile 2016) che stabilisce, in particolare, i criteri per la concessione dell’integrazione salariale ordinaria in caso di eventi meteo nel settore edile. La questione della eccessiva burocratizzazione ed onerosità delle procedure di Cassa integrazione in edilizia era stata sollevata anche dall’ACEM, che a metà settembre si era rivolta all’ANIEM, al Ministro del Lavoro Poletti ed ai Parlamentari Molisani Venittelli, Leva, Ruta e Di Giacomo. Le nuove disposizioni, o almeno la loro concreta applicazione, impongono all’impresa di accludere all’istanza di richiesta della integrazione salariale una relazione tecnica alla quale vanno allegati i bollettini meteo infatti, ci sono una serie di servizi e funzioni che verrebbero di fatto chiusi, facendo venir meno la necessità di identificarci come regione”. Al termine dell’incontro la delegazione molisana ha ringraziato il Viceministro dell’Interno per l’attenzione mostrata sulle problematiche che interessano la regione Molise. Adesso l’auspicio della deputazione consiliare è di poter organizzare al più presto, in una data del mese di novembre, un incontro con il ministro Orlando, affinché “si pongano le basi per evitare che in futuro qualcuno continui a mettere a rischio la giustizia molisana e la stessa esistenza della nostra regione“. “No alla burocratizzazione di cassa integrazione in edilizia” L’intervento dell’Aniem con il vice presidente, Angelo Santoro rilasciati a pagamento da organismi accreditati che attestino le condizioni atmosferiche del Comune dove è attivo il cantiere: bollettini meteo, che prima del citato Decreto Ministeriale, erano acquisiti direttamente dalle commissioni presenti in seno all’INPS. “Siamo intervenuti presso il Ministero del lavoro a Roma perché per l’ennesima volta si scaricano sul sistema imprenditoriale altri oneri, altra burocrazia, altre complicazioni – dichiara il Vice Presidente nazionale dell’ANIEM Angelo Santoro – senza tener conto che il settore dell’edilizia già detiene il record del costo del lavoro e degli adempimenti da assolvere.” il giornale completo “LA NUOVA GAZZETTA MOLISANA” su www.gazzettamolisana.com anche su twitter tel. redazione 0874.484486