Strategie di coaching ed apprendimento

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Strategie di coaching ed apprendimento
La Scuola Regionale dello Sport delle Marche – Area psicopedagogica
organizza un corso
“Strategie di coaching ed apprendimento”
Ancona, 13 aprile – 11 e 25 maggio 2013
ore 9.00 – 13.00
Sala Riunioni Comitato Regionale CONI Marche c/o Palarossini
Strada Prov.le Cameranense Varano di Ancona
Presentazione e finalità: E’ opinione ormai diffusa che le metodologie di allenamento
proposte dagli allenatori di tutte le specialità e tutte le categorie, dai massimi livelli, ai campionati
giovanili, sono radicalmente cambiate negli ultimi decenni. Grazie ai numerosi studi, ricerche ed
approfondimenti sulle scienze motorie ed al “basso costo” delle tecnologie informatiche
multimediali, oggi, in palestra, è possibile:
• curare in ogni minimo dettaglio l’aspetto fisico dell’atleta attraverso sedute di
allenamento personalizzati e feedback valutativi individuali finalizzati ad un
“potenziamento equilibrato” dell’organismo e realizzati utilizzando sofisticate
apparecchiature elettroniche sempre più specifiche ed efficaci;
• allenare la tecnica individuale avvalendosi di prodotti hardware e software di largo
consumo per la registrazione, il montaggio e la riproduzione di filmati per visualizzare,
anche in forma di singoli fotogrammi sequenziali, i gesti tecnici effettuati dagli atleti
mettendo così in luce eventuali movimenti irrazionali impercettibili senza l’ausilio di tale
strumentazione (Modelling);
• progettare la tattica di individuale o di squadra da adottare contro un avversario
effettuando, mediate l’utilizzo di videocamere ed applicativi “ad hoc”, capaci di catturare
ed archiviare dati e documenti video con i quali elaborare analisi statistiche in grado di
sintetizzare, in maniera oggettiva, le performances espresse dalla propria squadra e degli
avversari durante allenamenti, partite, etc.
Va tuttavia osservato che ad un’evoluzione così celere e fruttuosa delle metodologie di
allenamento non è seguita un incremento altrettanto rapido delle tecniche per l’allenamento di
quella parte non visibile di ogni singolo atleta e della squadra o team con cui opera e lavora: quella
sull’individuo inteso come persona, singolo elemento di una squadra che, con la stessa si trova ad
affrontare un percorso agonistico complesso che in ogni momento interpreta quanto sta vivendo
tracciando e creando così momento dopo momento la sua identità personale.
Di fronte a momenti “di black out”, ad una prestazione individuale “tesa”, ad una performance
“irriconoscibile” o addirittura ad un campionato con rendimenti “altalenanti mediamente al di
sotto del potenziale espresso dai giocatori” spesso, non si hanno altre parole per spiegare le reali
difficoltà provate dal singolo individuo o dell’intero team. Difficile è trovare una soluzione al
problema e complesso è invertire una tendenza negativa governata dalle emozioni. Se va bene ci si
limita a prendere atto “del momento particolarmente difficile” o peggio ancora si etichetta una
“mancanza di carattere degli atleti e della squadra”. Quando poi si arriva a parlare di “scarse
motivazioni” allora vuol dire che si è oltrepassato un limite pericoloso ammettendo l’inefficacia
delle azioni condotte dal coach e restituendo il problema al mittente (feedback assolutamente
negativo per l’atleta che pone in discussione se stesso e la propria identità).
Sorgono quindi spontanee le domande tipo: ma e’ possibile cambiare una condizione emotiva
individuale o di squadra durante una partita o addirittura durante una intera stagione? Perché
atleti alternano prestazioni di alto livello ad altre poco costanti? In cosa si differenziano atleti
veramente forti ad altri con potenziale elevato ma talvolta inespresso? Esistono strade da
percorrere per cambiare il trend? Quali sono?
Sede Scuola Regionale dello Sport – C.O.N.I. Marche – Palasport “Rossini”, Strada Provinciale Cameranense
60129 Varano . Ancona – Sito internet www.marche.coni.it E.Mail [email protected] –
Tel. 071 2868084 – Fax 0712900405
In un terreno particolarmente difficile proviamo ad apportare soluzioni: è per esempio possibile
allenare “l’intelligenza emotiva mantenendo e sviluppando l’istintività” dell’atleta, lavorando
regolarmente lungo tutta la stagione, in dosi variabili a secondo del momento temporale e
dell’ambiente di riferimento e costantemente in funzione delle peculiarità dei singoli atleti.
“L’intelligenza emotiva” è senza dubbio un elemento che ovviamente rende ancora più complesso
il sistema, talvolta il cardine che regge atleta e quindi la squadra il cui “valore aggiunto” risulta
determinante per il raggiungimento di determinati obiettivi individuali e di squadra; un elemento
invisibile da curare nei minimi dettagli alla stessa stregua di un aspetto tecnico basilare per la
specialità praticata.
Questo approccio metodologico oltre a riportare alla dimensione “umana” lo sport, ha la capacità
di coinvolgere tutti coloro che ruotano attorno ad una società sportiva, dall’atleta ai tecnici, dai
dirigenti delle società ai vari collaboratori (medici, fisioterapisti, …) e lungo la stagione agonistica
interessa ogni aspetto della pratica agonistica dalla “gestione dell’atleta maturo”, a quella del
“giovane”, dall’organizzazione degli allenamenti alla preparazione delle gare, dalla “formazione e
gestione del gruppo”, all’individuazione degli obiettivi di squadra ed individuali.
Al centro dell’attenzione c’è il singolo atleta come soggetto unico e al tempo stesso componente
della squadra, dotato di intelligenza e personalità propria nonché destinatario ed utilizzatore delle
metodologie, degli strumenti e dei prodotti che tutti i giorni si utilizzano in palestra durante
l’allenamento.
Appare evidente il grande merito della tecnologia nel contribuire a raggiungere, in maniera più o
meno importante, grandi passi avanti anche nello sport ma attenzione a non sbilanciare la pratica
sportiva verso la “razionalità e la scientificità”. L’atleta non è una “macchina” cui è lasciata l’unica
possibilità di conformarsi ai programmi studiati a tavolino e dove trovano spazio solamente
tattiche, numeri, scouts, statistiche.
Altrettanto necessario è riequilibrare la pratica sportiva verso la sua essenza: alta espressione di
creatività umana.
Il percorso pensato si articola su tre momenti centrati su:
1. Individualizzazione degli interventi: i livelli neurologici di Dilts
2. Costruiamo squadra e team
3. Periodizzazione e coaching
Ogni momento prevede una parte nella quale saranno presentati dei contenuti (lezione frontale)
uno scambio di esperienze sugli stessi (discussione) e proposte operative (lavori di gruppo
Sede Scuola Regionale dello Sport – C.O.N.I. Marche – Palasport “Rossini”, Strada Provinciale Cameranense
60129 Varano . Ancona – Sito internet www.marche.coni.it E.Mail [email protected] –
Tel. 071 2868084 – Fax 0712900405
Destinatari: Il seminario è rivolto a tecnici sportivi, laureati e studenti di scienze motorie,
atleti e tutti coloro che si occupano della gestione dell’atleta .
Relatori:
Prof. Luciano Sabbatini: diplomato Isef, docente per la FIPAV Regionale, tecnico sportivo FIPAV,
ha conseguito 3 promozioni della serie C alla serie A2 e vinto 2 coppe di Lega Regionali serie C e
serie B con la Pallavolo Loreto in qualità di Coach, attualmente alla terza stagione come
allenatore e Direttore della scuola di Pallavolo Federale della Vini Monte Schiavo Jesi
Dott. Roberto Penna: dottore in economia, tecnico sportivo ad alto livello della FIPAV ha
conseguito 3 promozioni della serie C alla serie A2 e vinto 2 coppe di Lega Regionali serie C e
serie B con la Pallavolo Loreto in qualità di Assistant Coach, attualmente allenatore Vini Monte
Schiavo Jesi
Dott. Emanuele Pagoni: coach Professionista presso la NLP Italy, Roma, tecnico sportivo FIPAV,
Secondo Allenatore G.S. Pieralisi Monteschiavo Volley Jesi Under 16 femminile; Scoutman e
Assistente Allenatore G.S. Pieralisi Monteschiavo Volley Jesi Serie B2 femminile; G.S. Pieralisi
Monteschiavo Volley Jesi Under 18 femminile;
Programma:
Primo incontro - 13 aprile 2013
Ore. 8.30 Accredito dei partecipanti
Ore 9.00 Individualizzazione degli interventi: i livelli neurologici di Dilts
I livelli neurologici di Robert Dilts trovano origine da un lavoro svolto anni prima
dall’antropologo Gregory Baetson, il quale aveva ipotizzato che l’apprendimento
avvenisse e si modificasse attraverso diversi livelli (“A theory of play and fantasy” 1954;
“The logical categories of learning and comunication” 1964). Dilts riconduce lo studio e
l’analisi della persona o di una organizzazione su diversi livelli, prendendo in
considerazione dove il soggetto opera (livello ambiente), cosa fa (livello
comportamento), quali abilità possiede (livello capacità), come agisce (livello convinzioni
e valori) e chi è, chi si sente (livello identità) cercando di capire la vision e mission che lo
spinge, lo motiva e lo fa sognare (livello spiritualità); per ogni livello si richiede una
modalità di intervento estremamente specifica e competente.
Strumento di straordinaria efficacia e semplicità di utilizzo, quindi i livelli neurologici di
Dilts possono essere utilizzati per individualizzare il lavoro sull’atleta e per calibrare
l’intervento del coach, nella direzione di centrare l’intervento verso i bisogni espressi
dall’atleta.
Ore 11.00/ 11.15 Coffee break
Ore 13.00 Termine dei lavori
Sede Scuola Regionale dello Sport – C.O.N.I. Marche – Palasport “Rossini”, Strada Provinciale Cameranense
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Tel. 071 2868084 – Fax 0712900405
Secondo incontro - 11 maggio 2013
( Per questo incontro la lezione si terrà c/o la Sala Riunioni del Comitato Prov.le CONI
di Ancona allo Stadio del Conero)
Ore. 8.30
Accredito dei partecipanti
Ore 9.00
Costruiamo squadra e team
Nella costruzione di una squadra, meglio ancora di un team, dove gli atleti sono parte del
team insieme allo staff tecnico, lo staff dirigenziale e lo staff sanitario, è necessario rispettare
una progressione ed una consequenzialità che poi ne determinerà la qualità delle capacità
operative e quindi dei risultati.
Come fondere individualità così variegate? Come uniformare l’obiettivo nel rispetto dei vari
obiettivi individuali? Come gestire gli inevitabili conflitti?
In questo incontro ci occuperemo delle varie fasi dal primo incontro al lavoro di squadra.
Ore 11.00/ 11.15 Coffee break
Ore 13.00
Termine dei lavori
Terzo incontro – 25 maggio 2013
Ore. 8.30
Accredito dei partecipanti
Ore 9.00
Periodizzazione e coaching
La periodizzazione e la programmazione riveste un momento di importanza particolare nella
progettazione della stagione agonistica. Avere un percorso da seguire, su cui “viaggiare”
rende più agile il cammino, al tempo stesso consente di apporre modifiche, che rimangono
poi come esperienza fatta, al percorso ideale costruito. La periodizzazione tecnica, tattica e
fisica storicamente viene improntata prima di iniziare la stagione, ma come programmare il
coaching dell’atleta? Può essere vantaggioso costruire una “periodizzazione” in funzione dei
vari momenti dell’annata?
In questo incontro vogliamo condividere attraverso una proposta operativa che deriva dalle
esperienze maturate in questo ambito e che nei vari anni si è continuamente evoluta
adattandosi di volta in volta alla realtà in cui si operava.
Ore 11.00/ 11.15 Coffee break
Ore 13.00
Termine dei lavori e consegna degli attestati.
Al corso sono ammessi un massimo di 50 persone.
Le iscrizioni dovranno essere effettuate on line tramite il sito internet http://www.marche.coni.it inviate a mezzo mail
[email protected] o via fax allo 071/2900405 entro il 11 aprile 2013
Sede Scuola Regionale dello Sport – C.O.N.I. Marche – Palasport “Rossini”, Strada Provinciale Cameranense
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