L`invecchiamento cutaneo

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L`invecchiamento cutaneo
16
dicembre2004
DERMATOLOGIA
VOCABOLARIO
L’invecchiamento
cutaneo
Guerra
e pace
Il Fotoringiovanimento con Laser Non Ablativo, una recente tecnica antietà
Recenti studi hanno evidenziato come la medicina estetica sia sempre più diffusa ed
esercitata in Italia. La cura del
corpo ha acquistato grande
importanza ed il consumo di
creme o lozioni antirughe,
così come il ricorso a trattamenti estetici, sono aumentati sia nelle donne che negli uomini. Infatti la cute, organo di
confine con il mondo esterno,
rappresenta uno dei principali
mezzi di comunicazione non
verbale. Da qui l’importanza
di curare l’aspetto della pelle,
soprattutto del volto e delle
mani, in modo da trasmettere
un messaggio di benessere e
bellezza.
Nelle riviste abbondano le
pubblicità di prodotti “miracolosi” in grado di eliminare
in pochi giorni i segni del tempo ed è difficile orientarsi correttamente di fronte a notizie
talora contrastanti. Nella puntata odierna affronteremo il
tema dell’invecchiamento cutaneo presentando una delle
più recenti tecniche antietà: il
Fotoringiovanimento con Laser Non Ablativo.
Il trattamento dell’invecchiamento cutaneo rappresenta
un problema non facile da affrontare, sia per la cosmetologia che per la moderna dermatologia medica e chirurgica. Le metodiche finora utilizzate per contrastare le rughe
possono dare risultati estetici
variabili, in gran parte legati
al grado di invasività della metodica. Infatti si possono ottenere effetti clinici parziali
(creme, peeling superficiali)
o temporanei (iniezioni di collagene, tossina botulinica, filler) mentre i risultati estetici
migliori e più duraturi si raggiungono soltanto con le metodiche invasive. Tali tecniche (peeling profondi, dermoabrasione, laser resurfacing
chirurgico, chirurgia plastica) a fronte di una dimostrata
efficacia, possono però avere
una serie di inconvenienti
quali: costi elevati, possibili rischi operatori (spesso è necessaria l’anestesia locale o
generale) e post operatori
(frequente incidenza di cicatrici, ipopigmentazioni, macchie), impossibilità a condurre per lungo tempo una normale vita di relazione e risultati estetici talora “artificiali”.
Molte persone vorrebbero attenuare e/o prevenire in
modo naturale la comparsa
delle prime rughe, senza
esporsi ai rischi e alla difficile
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gestione post operatoria che
le metodiche più invasive richiedono. Questo obiettivo,
un tempo considerato difficile
da raggiungere, si può adesso
ottenere grazie allo sviluppo
di una nuova terapia antietà:
quella del Fotoringiovanimento cutaneo con Laser
Non Ablativo.
Il laser non ablativo emette
un raggio di luce che attraversa la cute senza ferirla, stimolando in modo selettivo la neoformazione di collagene a livello del derma superficiale
(vera “impalcatura” naturale
della pelle). La cute così “riattivata” diventa progressivamente più liscia, riacquistando tono e luminosità, mentre
le rughe più sottili si attenuano e i pori si riducono di dimensione; il tutto senza rischi
di effetti collaterali, anestesie
e/o periodi di ricovero. Fra i
vari laser non ablativi oggi disponibili, il laser Q-Switched
Nd:Yag si sta rapidamente affermando come uno degli
strumenti più efficaci e sicuri.
Infatti questo apparecchio
emette un raggio di 1064 nm
di lunghezza d’onda, che per
le sue caratteristiche tecniche e fisiche, è in grado di attraversare l’epidermide senza
danneggiarla, andando a stimolare in modo selettivo i fibroblasti e i capillari presenti
nel derma superficiale. Si genera così un processo infiammatorio locale in grado di riattivare la formazione di collagene dermico. Durante la seduta il raggio viene passato su
tutta la zona interessata dai
segni dell’invecchiamento
così da stimolare in modo uni-
forme la cute; vengono effettuati due - tre passaggi del
raggio fino a provocare la
comparsa di rossore.
La particolare sicurezza del
laser Q-Switched Nd:Yag consente di trattare anche persone con carnato scuro e zone
sensibili come il contorno occhi, la zona perilabiale, il collo
e le mani. Subito dopo la seduta la cute si presenta arrossata ed è presente una sensazione di lieve bruciore (simile
ad una scottatura solare); il
tutto si risolve in 1-2 ore. Talora possono comparire piccoli
gonfiori (tipo pinzatura di insetto) e/o lievi ematomi puntiformi che regrediscono senza esiti nell’arco di 24 ore. Le
persone possono tornare immediatamente alle normali attività lavorative senza alcun
inconveniente o limitazione
ed è anche possibile applicare
un make-up subito dopo la seduta, così da mascherare i lievi segni del trattamento appena avvenuto. La ter ap ia
post-operatoria è semplice e
consiste nell’applicare una
crema antifiammatoria per alcuni giorni ed una protezione
solare per qualche settimana.
Il laser non ablativo riesce a
“riattivare” in modo fisiologico la cute che diviene progressivamente più liscia riacquistando tono e luminosità.
Per ottenere questi risultati
sono necessari più trattamenti, di media cinque distanziati
fra loro di 4 settimane, mentre i primi miglioramenti si
possono apprezzare dopo due
sedute. Essendo una terapia
che riattiva naturalmente la
formazione di collagene i ri-
FESTIVITÀ
Tornano le Stelle
di Natale dell’Ant
In occasione delle festività natalizie è possibile sostenere
l’importante operato della Fondazione Ant in molti modi. Nei fine
settimana del mese di dicembre i Volontari dell’Ant offriranno le
tradizionali Stelle di Natale nelle piazze toscane. E per spedire gli
auguri natalizi si possono anche acquistare i colorati biglietti
dell’Ant. I fondi raccolti con queste iniziative servono a sostenere
26 Hospice Domiciliari Oncologici (Hod-Ant), che effettuano un
servizio specializzato e completamente gratuito di assistenza domiciliare per i Sofferenti di tumore. In Toscana esistono due
Hod-Ant, composti da medici, infermieri e psicologi che lavorano
a tempo pieno per la Fondazione, per coprire il territorio delle
Province di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Livorno.
Nata nel 1978 per volontà dell’oncologo bolognese Franco Pannuti, l’Ant assiste ogni giorno oltre 2.500 sofferenti. Dal 1985 ha
curato gratuitamente 46.000 Malati di tumore in nome
dell’Eubiosia, la buona qualità di vita fino all’ultimo respiro, valore portante della Fondazione. L’Ant svolge anche attività di ricerca scientifica sul miglior impiego dei farmaci antitumorali e, dal
2002, attività di prevenzione oncologica.
Per ulteriori informazioni sulle attività della Fondazione è possibile chiamare il numero 0555000210.
sultati clinici sono soggettivi
e variano in base all’età del paziente, alla profondità ed alla
sede delle rughe, al grado di
invecchiamento della cute,
allo stile di vita, etc. I risultati
estetici migliori si raggiungono nelle persone di età media
con rughe iniziali, dove
nell’80% dei casi si hanno risposte cliniche eccellenti, superiori a creme o peeling e di
poco inferiori alla chirurgia. Il
laser non ablativo si dimostra
efficace soprattutto nelle rughe perioculari (volgarmente
chiamate “zampe di gallina”)
e come terapia in grado di
prevenire e ritardare la comparsa dei segni del tempo. È
evidente che i trattamenti,
ambulatoriali e della durata di
circa 20 minuti, pur riuscendo
a “risvegliare” la pelle non
possono arrestare e/o eliminare le cause biologiche che
sono alla base dell’invecchiamento cutaneo. Non si può
perciò escludere, a distanza
di tempo, una progressiva attenuazione dei risultati clinici
ottenuti.
L’estrema efficacia clinica,
tollerabilità e sicurezza del laser Q-Switched Nd:Yag consentono però di effettuare sedute periodiche di mantenimento, senza alcun rischio di
effetti collaterali, così da avere sempre la cute tonica e luminosa. È giusto ricordare
che in presenza di importante
invecchiamento della pelle
(lassità cutanea e muscolare,
rughe di espressione molto
marcate, età avanzata, etc) le
terapie tradizionali finora utilizzate (dal laser resurfaging
chirurgico alla dermoabrasione, fino alla chirurgia plastica) rimangono la scelta terapeutica migliore. Ma anche in
questi casi il laser non ablativo può integrare (perché non
invasivo) le terapie chirurgiche, così da potenziare ed allungarne l’effetto clinico.
Siamo perciò di fronte ad una
innovazione tecnologica,
quella del Fotoringiovanimento con Laser Non Ablativo, che è destinata a modificare l’approccio dermatologico
all’invecchiamento cutaneo,
aprendo la strada ad un trattamento “dolce” e sicuro, in
grado di prevenire e ritardare
la comparsa delle prime rughe.
dott. Maurizio Bellini
specialista in dermatologia
via Torcicoda, 27 50142 - Firenze
[email protected]
www.studioagape.com
Che Tolstoi abbia intitolato “Guerra e pace” il più bello e poderoso dei suoi romanzi lo sanno perfino gli analfabeti che,
ovviamente, non hanno mai potuto leggerlo. Ma chi lo ha letto - magari tanto tanto tempo fa - ricorda benissimo che i due
termini sono in contrapposizione non solo nella sequenza del
tempo, ma soprattutto per quanto riguarda l’assoluta diversità della loro essenza concettuale.
Allora perché in questo universo arruffato (tanto per adoperare un aggettivo che non mi esponga a querele) le due cose
sono diventate così confuse da essere intercambiabili? E perché una guerra condotta nella dimenticanza delle più elementari regole umanitarie viene chiamata “missione di
pace”?
minilapis
ABITARESANO
Tetti fotovoltaici
Sarebbe bello, pensiamo tutti, se l’aria che respiriamo fosse più
pulita. Lo pensiamo, ma facciamo qualcosa per crearne le
condizioni? O gettiamo a priori la spugna considerando quest’idea
semplicemente utopica?
Ad esempio, siamo coscienti di quanto inquinino non soltanto i
sistemi di riscaldamento/raffreddamento delle abitazioni (per le
quali l’alternativa sarebbe l’energia solare) ma anche e soprattutto
le stesse centrali che producono l’energia elettrica che utilizziamo
continuamente?
Una soluzione per limitare la dipendenza da dette centrali e
contemporaneamente alleggerire la bolletta dell’energia elettrica
c’è, ed è quella dei tetti fotovoltaici.
La radiazione solare è un’energia elettromagnetica, emessa dai
processi di fusione dell’idrogeno (in atomi di elio) nel sole, talmente
potente che quella che in un anno cade sulle terre emerse (escluso
quindi il 70% che cade sui mari) è equivalente a migliaia di volte il
consumo energetico mondiale…
Mediante interazione di questa radiazione luminosa con gli
elettroni, nei materiali semiconduttori all’interno delle celle solari, si
ottiene l’effetto fotovoltaico. Questo effetto crea una differenza di
potenziale che appositi elettrodi, posti sulla superficie della cella,
possono utilizzare per originare un campo elettrico. Dimensionando
e inclinando l’impianto fotovoltaico in base al collocamento
geografico (l’irradiazione cambia generalmente a seconda della
latitudine) si può arrivare a produrre energia elettrica e/o acqua
calda semplicemente aspettando che sia il sole a fornirle!
Il costo dell’impianto iniziale è però notevole, sebbene poi le spese
di manutenzione siano davvero minime.
È necessario quindi invogliare i cittadini con appositi contributi
finanziari. Effettivamente dal 2001 esistono delle convenzioni statali
grazie alle quali si può richiedere il finanziamento a fondo perduto
del 75% delle spese sostenute per realizzare il proprio impianto
fotovoltaico. Il programma “Tetti Fotovoltaici”, finanziato dal
Ministero dell’Ambiente, promuove l’installazione di celle
fotovoltaiche sui tetti (ma anche, a scelta, su terrazze, facciate ed
elementi di arredo urbano) degli edifici allo scopo di produrre
l’energia elettrica e l’acqua calda nelle abitazioni. L’eventuale
surplus di produzione, grazie a un’apposita convenzione con l’Enel,
viene persino reimmesso nella rete pubblica e conguagliato
dall’Enel a fine anno (praticamente l’Enel sconta dalla bolletta
quanto l’impianto è in grado di “donare”). Il programma statale
prevedeva la pubblicazione annuale del bando da parte delle
Regioni.
La Regione Toscana, essendo stata una fra le prime ad aderire
all’iniziativa, ha da tempo concluso l’installazione degli impianti
ammessi al finanziamento, che attualmente stanno funzionando a
pieno regime. Tale campagna promozionale ha però avuto dei
grossi limiti, quali la scarsa pubblicità, la difficoltà di ottenere i
finanziamenti, la necessità di anticipare le spese e il limite massimo
di spesa (che induce a ricorrere ad impianti di bassi qualità).
In Germania, invece, i finanziamenti sono risultati più efficaci.
Perché consistono in un tasso agevolato della durata di 10 anni e
l’energia elettrica prodotta in sovrappiù può essere venduta ad una
tariffa di tre volte superiore a quella d’acquisto dalla rete. L’utenza
ha quindi potuto intravedere nei tetti fotovoltaici una forma di
investimento.
L’Italia, che è un Paese ampiamente irradiato dall’energia solare,
dovrebbe sfruttare meglio questa risorsa, contribuendo così alla
salute dei cittadini e al benessere ambientale.
arch. Giulia Romeo
specializzata in bioarchitettura
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