New York divisa sul futuro di Mike
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New York divisa sul futuro di Mike
Codice cliente: 147723 SABATO 23 APRILE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 R italia: 505356565152 BASKET NBA Mike D’Antoni, 59 anni, allenatore dell’anno nel 2005 a Phoenix AFP ARTA ENGINEERING “MARCHIO DI QUALITÀ” NELLA FORMULA RENAULT 2.0 ALPS Suona anche la Marsigliese nella Formula Renault 2.0 Alps. Dopo il primo round di Monza c’è la Arta Engineering in vetta alla classifica riservata ai team. Una vittoria con il transalpino Yann Zimmer in Gara 2, nel cui contesto il suo compagno di squadra Melville McKee (nella foto) aveva concluso ad un passo dal podio, portando a casa il quarto posto, costituisce il bilancio positivo del weekend brianzolo per la compagine di Teloche. D’Antoni New York divisa sul futuro di Mike C’è chi ritiene che sia inadeguato e chi lo vuole ancora in panchina. Lui: «Avanti a testa alta» MASSIMO LOPES PEGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NEW YORK (Stati Uniti) dL’appunta- mento era tre ore prima di gara-3 contro Boston davanti al Madison Square Garden: i Knicks hanno convocato le City Dancers, due vecchie leggende come Larry Johnson e John Starks e naturalmente i tifosi. Come se servisse una mobilitazione di piazza per vincere la prima partita casalinga di playoff dopo sette anni. Come sarà andata a finire ieri notte ha poca importanza, ne ha di più se il nome di Mike D’Antoni sarà stato osannato o si saranno ascoltati i soliti cori: «Licenziatelo!». Il bicchiere Sull’argomento la città è spaccata. «E’ la teoria del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto», rifletteva l’altro ieri il New York Times, che con due editoriali si è apertamente schierato a fianco del coach. Il lato positivo è che i Knicks sono rimasti a braccetto con i Boston Celtics (i Celtics!) fino agli ultimi sgoccioli di entrambe le partite (la differenza totale è stata di 5 punti segnati negli ultimi 24"9), pur senza Chauncey Billups (già da gara-1) e Amar’e Stoudemire (per quasi tutta gara-2). Chi vede nero ribatte che soprattutto il finale del secondo match sia stato gestito malissimo. Dunque, colpa dell’allenatore. «Che cosa ci faceva il lungo Jared Jeffries, uno dei peggiori realizzatori, con la palla in mano a pochi istanti dalla sirena?», si chiede Stephen Smith di Espn. non puoi fare altro che domandarti cosa ci sia di sbagliato nella testa del coach». La grande forza di D’Antoni è di assorbire le bordate a colpi di buon umore o, al massimo, alzando come fosse un tic il suo baffetto sempre più grigio. «Il modo in cui abbiamo giocato senza i due infortunati ci dà una grande carica e ci fa andare a testa alta», diceva sorridente. Dunque, bicchiere mezzo pieno. E una difesa abbozzata contro i suoi denigratori: «In tre stagioni a New York ho dovuto allenare praticamente sette squadre diverse». Allenamenti William Rhoden del New York Times gli rico- Il critico: «Mi chiedo cosa ha nella testa» Il difensore: «L’allenatore giusto al momento giusto» nosce che «dopo il megascambio di febbraio, D’Antoni è stato costretto a usare le partite come fossero allenamenti per permettere l’inserimento di Billups e Carmelo Anthony». Il primo, ora, ha un ginocchio ammaccato, il secondo in gara-2 ha fatto i numeri: 42 punti, 17 rimbalzi e 6 assist in 44’. Così il giornale più prestigioso della città lancia uno slogan da campagna elettorale: «Lasciamoli maturare insieme a D’Antoni questi Knicks: l’allenatore giusto nel momento giusto». Umore Che critica D’Antoni senza mezzi termini: «Lo ha ammesso anche lui: quell’ultimo schema era stato disegnato proprio per Jeffries. Allora È iniziato così, sotto una buona stella, il 2011 per la Arta Engineering, che quest’anno potrà contare anche sugli altri due francesi Alexandre Cougnaud e Amir Mesny. A Imola, nel prossimo appuntamento della serie internazionale in programma nel secondo weekend di maggio, per questi ultimi è atteso un immediato riscatto, dopo che sul circuito brianzolo nessuno dei due era stato particolarmente fortunato. Sul tracciato del Santerno si rinnoverà pertanto la sfida. Zimmer è adesso il leader del campionato, con 12 lunghezze di vantaggio sull’austriaco dell’Interwetten.com Junior Team, Thomas Jäger. Dietro di loro gli italiani Stefano Colombo (Team Torino Motorsport) e Federico Gibbin (Viola Formula Racing), che sulla pista di casa ha inaugurato la stagione mettendo tutti dietro in Gara 1. NELLA CLIO CUP ITALIA MONOLITERACING SUBITO AL “TOP” Vittoria sfiorata per la MonoliteRacing nel weekend di Monza che ha dato il via alla Clio Cup Italia. La squadra di Noventa di Piave ha inaugurato la sua quarta stagione nel monomarca tricolore, con il secondo posto in Gara 2 del giovane “rookie” Giuseppe Termine (nella foto). PLAYOFF BULLS E HEAT SI PORTANO SUL 3-0. PORTLAND VINCE CON DALLAS E RIAPRE LA SERIE Chicago e Miami ipotecano la serie Love premiato come giocatore maggiormente migliorato Kevin Love, 22 anni US PRESSWIRE d(d.r.) Procede senza intoppi la corsa di Chicago e Miami che si portano sul 3-0 e sono ad un passo dal passaggio alla semifinale di Conference. I Bulls passano 88-84 sul campo dei Pacers nonostante la serata storta al tiro (4/18) di Derrick Rose che comunque chiude con 23 punti (98 nelle 3 gare playoff) e nella ripresa segna il canestro dell’84-86 a 17" dalla fine. Gli Heat ipotecano la serie vincendo a Philadelhia 100-94. Miami mette le mani sulla gara con le stelle Wade (32 punti, 10 rimbalzi e 8 assist), James (24 punti, 15 rimbalzi e 6 assist) e Bosh (19 punti e 6 rimbalzi). Nella Western Conference scatto d’orgoglio di Portland che su- pera Dallas 97-92 e accorcia il divario nella serie (Mavericks avanti 2-1). Portland vola con i 25 punti di Wesley Matthews e con l’aiuto del tiro da 3 (8 su 14 a fine gara). A nulla servono per Dallas i 54 punti della coppia Terry-Nowitzki. Love Nel frattempo Kevin Love è stato scelto come il giocatore che ha mostrato il maggior progresso nella stagione. Love ha chiuso con 20,2 punti di media, 15,2 rimbalzi e 2,5 assist realizzando 64 doppie doppie, 53 consecutive. Performance mai realizzata dalle 55 consecutive di Elvin Hayes nella stagione 1973-74. Love eguaglia anche Moses Malone. Il nume- ro 42 di Minnesota è il primo, dopo Malone nell’1982-83, a chiudere la regular season con una media di 20 punti e 15 rimbalzi, e nello scorso novembre primo a finire un match con più di 30 punti e 30 rimbalzi (31+31 contro New York contro i 32+38 di Malone per Houston contro Seattle). RISULTATI Eastern Conference: Indiana Pacers-Chicago Bulls 84-88 (Granger 21; Rose 23, serie sullo 0-3); Philadelphia 76ers-Miami Heat 94-100 (Brand 21; Wade 32, serie sullo 0-3). Western Conference: Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks 97-92 (Matthews 25; Terry 29, serie sull’1-2). In evidenza anche l’esperto Alessandro Sebasti Scalera e Luka Pirjevec. Ma a Imola, in occasione del secondo dei sei doppi appuntamenti del calendario 2011 che si svolgerà il 7 e l’8 maggio, saranno ben cinque le vetture portate in pista dal team che fa capo all’ex pilota Rudi Mariotto. Sul circuito del Santerno arriverà l’argentino Gilles Pagani, che vanta una discreta esperienza in monoposto. Insieme a lui il potentino Luciano Gioia, contemporaneamente impegnato nella nuova serie Eurocup. «Abbiamo un “conto aperto”. - sostiene Mariotto - A Monza puntavamo al successo, ma Termine viene dalle ruote scoperte e deve ancora abituarsi ai contatti ravvicinati. È stato costantemente uno dei più veloci ed è riuscito subito a salire sul podio. Sebasti Scalera non è stato molto fortunato, ma sappiamo tutti che in futuro sarà uno dei protagonisti». Anche Pirjevec era al suo debutto e in Gara 1 ha concluso ad un passo dalla “top-ten”. L’appuntamento con il gradino più alto del podio, per il momento, è solo rimandato. www.renaultsportitalia.it a cura di RCS Pubblicità