Dieci cose da fare a Firenze

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Dieci cose da fare a Firenze
Firenze è così bella che sembra uscita dal pennello generoso di un pittore rinascimentale. Che è la culla della
cultura italiana, lo sappiamo e ne siamo fieri.
Forse, però, non tutti hanno provato quanto sia piacevole trascorrere qualche giorno nel capoluogo toscano. Tra
arte, buona cucina e un "bagno" nello spirito goliardico dei fiorentini Doc, ecco le nostre dieci cose da fare a
Firenze.
1 – Piazza del Duomo
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SENZA STILE
Ogni itinerario alla scoperta di Firenze che si
rispetti non può che iniziare dal centro della
città, il salotto buono di Piazza del
Duomo. Qui a farla da padrone è il bellissimo
Duomo, la Cattedrale di Santa Maria del
Fiore, con la famosa Cupola del
Brunelleschi, il Battistero del IV secolo con
la bronzea Porta del Paradiso che è una Bibbia
per immagini e il Campanile di Giotto (anche
se lui morì prima che l’opera venisse
terminata), dal quale si gode di un’incredibile
vista sulla città. Praticamente un concentrato
di arte e bellezza rinascimentale che il mondo
intero ci invidia. Prendetevi tutto il tempo
necessario per visitare questi monumenti:
saranno un ricordo emozionante e indelebile
che porterete a casa con voi.
Santa Maria del Fiore, che tutti a Firenze
chiamano semplicemente il Duomo è una
chiesa imponente: lunga 153 metri, venne
costruita in quasi 170 anni, così bella perché
fosse l’invidia delle rivali Pisa e Siena. Alla sua
realizzazione parteciparono i più importanti
artisti fiorentini: da Giotto a Brunelleschi, da Vasari a Talenti, da Arnolfo di Cambio a Lorenzo Ghiberti.
2 – Palazzo Vecchio
Da oltre sette secoli il Palazzo della Signoria, più noto come Palazzo Vecchio, è il simbolo del potere civile
della città di Firenze. Eretto tra la fine
del XIII e l’inizio del XIV secolo per
ospitare i Priori delle Arti e il
Gonfaloniere di Giustizia, il supremo
organo di governo della città, nel corso
del tempo è stato oggetto di numerosi
interventi di ampliamento e
trasformazione. Il suo aspetto attuale
si deve in gran parte alle opere di
ristrutturazione e decorazione degli
interni che vi furono eseguite nei
decenni centrali del XVI secolo, per
adeguarlo alla nuova funzione di reggia
ducale alla quale Cosimo I de’ Medici
lo aveva destinato. Dopo il
trasferimento della corte medicea a
Palazzo Pitti continuò a ospitare la
Guardaroba e vari uffici governativi,
finché nel 1871 divenne la sede del
Comune di Firenze. La prima cosa
che colpisce, di Palazzo Vecchio, è il fatto non si riesca facilmente a fotografarlo per intero, se non andando a
una certa distanza: è troppo grande e troppo alto perché rientri in una sola foto. Tutta “colpa” della Torre di
Arnolfo, alta 94 metri e costruita verso il 1310, che porta sulla vetta la grande bandiera con il giglio fiorentino.
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3 - La Galleria degli Uffizi
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Santa Lucia in Svezia Stoccolma e Göteborg
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e,
ancora, Cimabue, Giotto, Fra Angelico, Masaccio, Caravaggio, Rembrant, Leonardo da Vinci e Michelangelo.
Ecco perché la Galleria degli Uffizi è uno dei musei più importanti e più belli del mondo, oltre che uno dei più
visitati d’Italia, con oltre 1,5 milioni di presenze ogni anno. Fare una lunga coda all’ingresso prima di potervi
accedere è la prassi (soprattutto durante i weekend e le mattine), ma dire che ne valga la pena è davvero
pleonastico. Attenzione anche all’uscita: l’immersione nel bello sarà così totale che la “Sindrome di Stendhal” è
assicurata.
Ma la Galleria degli Uffizi è così, come ogni tesoro che si rispetti si lascia conquistare solo dopo alcune ardue
prove: pathos all’ingresso, code e caos per rintracciare la giusta porta di accesso, 141 scale fino alla loggia del
secondo piano e poi la ricompensa delle bellissime sale affrescate, scrigno di capolavori assoluti dell’arte
italiana.
4 – Ponte Vecchio
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È uno degli angoli più romantici di Firenze, soprattutto al tramonto, quando si accende di mille luci e uno
dei ponti più fotografati al mondo. Oggi è un ritrovo molto chic della capitale toscana, dove si trovano le migliori
oreficerie della città, anche se fino al 1565 erano le bottegucce di verdurai e macellai a vendere la propria merce
qui. Quando venne costruito il Corridoio Vasariano che sovrasta il Ponte Vecchio, però, beccai e verdurai
vennero gentilmente invitati a sloggiare, a favore di artigiani più consoni al nuovo volto elegante della città. Nel
1565 Giorgio Vasari costruì per Cosimo I De’ Medici il Corridoio Vasariano per unire Palazzo Vecchio, con
Palazzo Pitti che era allora la dimora privata dei Medici: lungo circa un chilometro, il famoso corridoio parte da
Palazzo Vecchio, attraversa la Galleria degli Uffizi, si snoda sopra le botteghe di Ponte Vecchio e sfocia poi a
Palazzo Pitti. Si dice che Hitler durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale diede ordini precisi di
non abbattere il Ponte Vecchio: a volte l’arte è in grado di fermare la barbarie.
5 – Palazzo Pitti e il Giardini di Boboli
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Antica residenza dei granduchi di
Toscana e in seguito dei re d’Italia,
Palazzo Pitti è oggi la sede di diverse
importanti collezioni di dipinti e sculture,
oggetti d’arte, porcellane e una galleria
del costume, oltre ad offrire un ambiente
storico magnificamente conservato, che
si estende ai Giardini di Boboli, uno tra
i primi e più famosi giardini italiani. Molto
più del polmone verde di Firenze, il
Giardini di Boboli è un autentico parco
monumentale da scoprire con un
percorso di almeno tre ore tra sculture,
fontane e ripari refrigeranti, in un magico
intreccio architetture verdi. Forse non tutti
sanno che fu proprio il modello dei
Giardini di Boboli di Firenze a ispirare molti dei giardini reali europei, Versailles compresa.
6 – Andare Oltrarno
Per i fiorentini “andare Oltrarno”, significa attraversare il Ponte Vecchio in direzione opposta rispetto al
Duomo e passeggiare per strette vie medievali, fuori dalle classiche rotte turistiche.
In effetti, l’Oltrarno è una delle zone più sorprendenti della città, dove si possono trovare botteghe di artigiani,
negozi di antiquariato, mercatini rionali e, in genere, un’atmosfera meno appariscente, ma più autentica. Chi è
in cerca di bellezze architettoniche non rimarrà deluso, sia chiaro, perché anche l’Oltrarno è disseminato di
chiese, bei palazzi rinascimentali e musei (come palazzo Pitti). C’è per esempio, la Chiesa di Santa Maria
del Carmine: a vederla da fuori non lascia a bocca aperta, ma al suo interno custodisce la bellissima
Cappella Brancacci, affrescata dal Masaccio, precursore dello stile pittorico rinascimentale e maestro di
Michelangelo. Dalla Chiesa del Carmine ci si perde con piacere nel dedalo di vie e viuzze del quartiere di San
Frediano, reso celebre dallo scrittore fiorentino Vasco Pratolini. La Chiesa di Santo Spirito, costruita nel 1471
su progetto del Brunelleschi, è un ottimo esempio di architettura razionale rinascimentale.
7 – Shopping e storia di stile in via de’ Tornabuoni
Lo shopping di lusso a Firenze ha un indirizzo preciso, via de’ Tornabuoni e dintorni. Qui hanno spostato i loro
quartieri generali molte maison di
lusso. Ma non ci sono solo boutique e
uffici: c’è anche il museo Ferragamo,
il caffè Cavalli e il setificio Pucci che
si può visitare su appuntamento. E poi
ci sono gli atelier, come Gervi famoso
da generazioni per i cappelli di paglia
e di feltro e Bonora, che produce
mocassini ancora oggi fatti a mano in
tantissimo colori. Alla Scuola del
cuoio si assiste alla “nascita” di
borse, valigie e accessori in vera pelle, poi venduti nello showroom di via San Giuseppe. Le essenze antiche si
possono acquistare alla pregiatissima Officina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella o da Lorenzo
Villoresi, profumiere crea fragranze su misura con centinaia di essenze provenienti da tutto il mondo.
8 – Visita con…delitto!
Immaginate Firenze al culmine della sua bellezza, in pieno
Rinascimento, in un Cinquecento denso di arte e di atmosfere
esoteriche.
Immaginate di muovervi tra personaggi del calibro di Leonardo da Vinci,
Michelangelo Buonarroti, Raffaello Sanzio, Andrea del Sarto, Niccolò
Machiavelli e Lorenzo de' Medici, duca di Urbino (il nipote del Magnifico).
Ed è proprio il misterioso omicidio di Lorenzo de' Medici, a dare il via al
gioco, o al viaggio, scegliete voi di “Tour con delitto”, caccia al tesoro
con investigazione scorrazzando tra musei, palazzi storici e angoli tra i
più belli di Firenze. Un modo insolito e al cardiopalma di conoscere gli
angoli più belli di questa straordinaria città.
9 – Dove mangiare a Firenze
I palati raffinati lo sanno. Firenze, oltre ad essere la culla della cultura
italiana, lo è anche del buon cibo e del piacere di stare a tavola. La
cucina fiorentina è proprio come i suoi abitanti doc: decisa, genuina e
schietta. Unica accortezza: state attenti alle “imitazioni” e ai locali troppo
turistici.
Noi vi proponiamo una soluzione alternativa: perché non assaggiare un hamburger gourmet di chianina,
ovviamente? Sono ottimi da Lungarno 23 e il locale merita la visita.
Alternativa più che valida una nuova risto-bottega da poco aperta in centro, nel quartiere di Santa Croce,
l’Antica Macelleria Falorni di Greve in Chianti, meta immancabile per ogni turista gourmet che ami lo
street food toscano. Qui si trovano il salame di cinghiale, la finocchiona di Cinta senese, il prosciutto 'saporito'
e le carni di alta qualità: souvenir da mettere “in valigia”, non prima di averli degustati in loco, si intende.
10 – Dove dormire a Firenze
Da fuori potrebbe sembrare uno dei tanti alberghi (belli) di Firenze. Ma è solo una volta varcata la soglia del
nuovissimo boutique hotel di Firenze, che si capisce davvero cosa significhino stile e lusso. Centralissimo, che
più in centro non si può, proprio dietro Santa Maria Novella, J.K. Place è attualmente uno degli hotel più trendy
di Firenze. Firmato dall’architetto Michele Bonan, offre solo 19 camere e, top dei top, la penthause con vista
sulla cupola di Brunelleschi. La lounge dell’hotel, appena aperta è diventata il ritrovo mondano della Firenze che
conta.