febbraio 2o11 - Comune di Castelfranco Emilia

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febbraio 2o11 - Comune di Castelfranco Emilia
Disegno di Mava
FEBBRAIO 2O11
Il tempo per leggere, come il tempo per amare,
dilata il tempo per vivere.
Daniel Pennac
NOVITÀ
André Aciman, Notti bianche, Guanda 2011 (N. ACIM Sentimenti,
i.63699)
"Sono Clara." In apparenza, la più banale delle presentazioni; eppure per il
giovane protagonista del romanzo, che la vigilia di Natale si trova
catapultato quasi per sbaglio nel trambusto di una festa, circondato da
illustri sconosciuti, è lo schiudersi improvviso e folgorante di un sogno, di
una nuova prospettiva di vita. Clara è bella, colta, irriverente, e i due,
banditi i convenevoli, ingaggiano fin dai primi istanti una serrata
schermaglia amorosa, in cui si susseguono a un ritmo vertiginoso affondi,
brusche ritirate e stoccate impietose e divertite sui presenti, presto confinati
al ruolo di comparse. Insieme al desiderio, cresce la paura struggente che
tutto, com'è cominciato, possa di colpo finire; ma l'incanto si rinnova sera
dopo sera, in un percorso circolare che li conduce fin sulla soglia del nuovo
anno. Una New York inedita, dai riflessi viola-argentei, notturna e
invernale, è lo scenario complice di questo incanto, con le chiatte
ormeggiate sull'Hudson su cui scorrono lenti i lastroni di ghiaccio; i parchi
innevati e lo skyline di Manhattan a evocare un mondo fiabesco, carico di
echi letterari. Tra passi falsi e vani tentativi di opporsi a un sentimento
ineluttabile e a un prepotente desiderio di felicità, il lettore, incredulo e
partecipe, assiste in presa diretta al momento magico e irripetibile della
nascita di un amore, alla costruzione paziente e minuziosa di un universo
condiviso di parole, rituali e ricordi, intensi e talvolta dolorosi.
Bruno Arpaia, L'energia del vuoto, Guanda 2011 (N. ARPA, i.63827)
È notte su un'autostrada svizzera. Una macchina procede a velocità
sostenuta, diretta a Marsiglia. A bordo un uomo, Pietro Leone, funzionario
dell'Onu a Ginevra. Accanto a lui dorme il figlio Pietro, una console stretta
tra le mani, i jeans a vita bassissima come ogni adolescente che si rispetti. I
due sono in fuga, da non si sa bene cosa. La sola cosa che Pietro sa è che
da giorni qualcuno sta tenendo sotto controllo i movimenti suoi e della sua
famiglia e che la moglie Emilia, ricercatore al Cern, è scomparsa da casa
da qualche giorno. La donna stava lavorando, con un gruppo di fisici
spagnoli, a un rivoluzionario calorimetro per decifrare le energie di fotoni
ed elettroni...
Marta Ascoli, Auschwitz è di tutti, Rizzoli 2011 (N. ASCO Diari e
memorie, i.63763)
Trieste, 1944. Marta ha diciassette anni, "un'età in cui tutto ci accontentava
e ci faceva sorridere". Quei sorrisi vengono strappati brutalmente la sera
del 29 marzo, quando due SS fanno irruzione in casa per prelevare la
famiglia Ascoli, per metà ebrea. È l'inizio di un calvario senza fine. La prima
tappa è la risiera di San Sabba, unico campo di concentramento nazista in
Italia; poi verranno la separazione dalla madre, il terribile viaggio in treno
verso Auschwitz, sola donna in un convoglio di uomini per non
abbandonare il padre; quindi Birkenau, poi Bergen-Belsen, la neve, i lavori
forzati, la denutrizione, le malattie, le torture. E quella frase che suona
come una condanna a morte continuamente rinviata: "Tu da qui non uscirai
che per il camino". Eppure Marta resta attaccata alla vita con tutte le sue
forze; infine, stremata, quando decide di farla finita lanciandosi contro il filo
spinato, la sentinella che la scopre non spara. Il destino ha in serbo per
Marta il 15 aprile 1945, il giorno della liberazione per mano degli inglesi e la
gioia immensa del ritorno a casa. Attraverso la sua testimonianza, Marta
Ascoli ricorda la tragedia vissuta da una famiglia, dal popolo ebraico,
dall'umanità intera: e, con la forza di un grido, ci spiega che Auschwitz è di
tutti, luogo-simbolo della più grande ferita aperta nella storia del
Novecento.
Jessica Fletcher & Donald Bain, La Signora in Giallo. Ospite inatteso
a Cabot Cove, Sperling&Kupfer 2011 (N.BAIN Giallo, i.63759)
A Cabot Cove, Jessica Fletcher è alle prese con misteriose lettere anonime
e un inquietante signore appena arrivato in città che passa il tempo sul
marciapiede davanti al suo cottage. Per fortuna si sta avvicinando il giorno
del Ringraziamento, e i preparativi per la cena che ha organizzato con i
suoi amici più cari la distraggono. Ma qualcosa non va come previsto: il
ritrovamento di un corpo senza vita in un prato vicino a casa sconvolge la
quiete festiva. Anche questa volta Jessica Fletcher sarà la sola in grado di
scoprire l'assassino, andando a scavare nel passato scomodo di uno dei
suoi ospiti...
Alessandro Barbero, Gli occhi di Venezia, Mandadori 2011 (N.BARB
Storico, i.63774)
Venezia, fine del Cinquecento: una città tentacolare e spietata in cui anche i
muri hanno gli occhi, il doge usa il pugno di ferro e il Sant'Uffizio sospetta
di tutti e non ci pensa due volte a mandare a chiamare un poveraccio e a
dargli due tratti di corda. La Serenissima osserva, ascolta e condanna.
Anche ingiustamente. Ed è proprio per sfuggire a un'accusa infondata che
Michele, giovane muratore, è costretto a imbarcarsi su una galera
lasciando tutto e senza nemmeno il tempo per salutare la sua bella moglie
Bianca, appena diciassettenne. Bandito da Venezia, rematore su una nave
che vaga per il Mediterraneo carica di zecchini e di spezie e senza
speranza di ritornare a breve, Michele vivrà straordinarie avventure tra le
onde, sulle isole e nei porti del mare nostrum, fino ad approdare nelle terre
del Sultano. Per sopravvivere, con il pensiero sempre rivolto a Bianca, da
ragazzo ignaro e inesperto dovrà farsi uomo astuto, coraggioso e forte. Nel
frattempo, Bianca rimane completamente sola in città, tra i palazzi dei
signori e il ghetto. Il suo temperamento tenace e orgoglioso dovrà
scontrarsi con prove se possibile più dure di quelle toccate a Michele, e
incontri non meno terribili e importanti l'attendono nel dedalo di vicoli e calli,
tra i profumi intensi delle botteghe di speziali, quello del pane cotto nel
forno di quartiere, il torso dell'acqua gelida in cui lavare i panni e i
pagliericci pidocchiosi che sono il solo giaciglio per la povera gente.
Luca Bianchini, Siamo solo amici, Mondadori 2011 (N.BIAN Sentimenti,
i.63772)
Giacomo è un portiere d'albergo veneziano. Rafael è un ex-portiere di
calcio brasiliano. Sono entrambi a un appuntamento con il destino ma
l'essere stati davanti a una porta è l'unica cosa che hanno in comune. Il
primo, dopo cinque anni di attesa, sta per rivedere la donna della sua vita:
una signora sposata il cui mantra è "non si bada a spese", eternamene in
conflitto tra i precetti religiosi e quelli astrali. Il secondo insegue un'attrice di
telenovela, in fuga dal personaggio che le ha rubato l'anima. In un incontro
fortuito e surreale Giacomo e Rafael instaureranno un rapporto singolare a
tratti equivoco, che li porterà a capire chi sono e cosa desiderano. A
sparigliare i piani, in una storia squisitamente teatrale, ci si metteranno altre
due donne: una prostituta d'alto bordo che pensa di assomigliare a Gesù, e
una giovane cassiera ostaggio della famiglia meridionale e dei look di Lady
Gaga. Sullo sfondo, oltre il via vai dei clienti dell'hotel, una Venezia
tratteggiata come un acquerello, lontana dalle cartoline, in cui la gente parla
ancora in dialetto, ha paura degli stranieri e non sa rinunciare a un
prosecco prima di cena.
Roberto Bolaño, Il Terzo Reich, Adelphi 2010 (N. BOLA, i.63704)
Appena mette piede, in compagnia della fidanzata, nella sua stanza
d'albergo sulla Costa Brava, il giovane Udo Berger ottiene, dopo molte
insistenze, che gli venga portato un grande tavolo, sul quale piazza il war
game di cui è campione assoluto e di cui intende elaborare nuove e più
audaci strategie: Il Terzo Reich. L'atmosfera è delle più beatamente,
ottusamente balneari. Eppure, quasi subito, sentiamo che non tutto è luce, e
che nell'ombra sono in agguato fantasmi inquietanti. Né ci vorrà molto
perché la liscia superficie della routine vacanziera si incrini: e dalle
fenditure vedremo apparire qualcosa in cui non potremo che riconoscere il
Male. A mano a mano che l'estate si spegnerà, l'albergo, svuotandosi,
assomiglierà pericolosamente a quello di Shining - mentre noi, insieme a
Udo (sempre più ossessionato dal suo gioco, e risoluto a trovare il modo di
portare alla vittoria l'esercito tedesco nella seconda guerra mondiale),
cominceremo a interrogarci sugli eventi ominosi a cui andiamo assistendo:
a chiederci, per esempio, a che cosa miri davvero Frau Else, l'affascinante
ed enigmatica proprietaria dell'albergo; e perché il Bruciato, l'uomo dal
corpo e il volto coperti di cicatrici ripugnanti che vive sulla spiaggia, abbia
ingaggiato contro Udo una lunghissima partita di Terzo Reich, più simile a
un duello o a una resa dei conti - e che potrebbe anche concludersi nel
sangue; e soprattutto per quali tortuose vie quel che avviene nel gioco
influenzi gli avvenimenti del mondo reale?
Sharon Bolton, Raccolto di sangue, Mondadori 2011 (N.BOLT Giallo,
i.63797)
Quando Alice e Gareth Fletcher decidono di trasferirsi con i loro figli Tom,
Joe e Millie nel piccolo e tranquillo villaggio di Heptonclough, nello
Yorkshire, sono convinti di aver trovato il posto perfetto dove vivere
serenamente. Ma quel luogo è davvero quello che sembra? I Fletcher,
infatti, hanno appena il tempo di stabilirsi prima di scoprire che sono
tutt'altro che benvenuti. Anche il giovane e brillante Harry Laycock, il nuovo
parroco arrivato in paese pieno di ottimismo e buone intenzioni, percepisce
da subito l'energia oscura e sinistra che pervade la chiesa e il cimitero,
proprio il posto in cui i piccoli Tom e Joe, giocando, fanno uno strano e
inquietante incontro. Quando Tom inizia a fare sogni terrorizzanti e a
nutrire preoccupazioni esagerate nei confronti della sorellina Millie, i
genitori si rivolgono a una psichiatra, Evi Oliver. D'accordo con il parroco,
dal quale è pericolosamente attratta, la donna non è affatto convinta che il
bambino soffra di allucinazioni e anzi crede alle sue parole più di quanto
vorrebbe. Harry ed Evi cercheranno insieme di trovare una spiegazione
agli eventi sempre più angosciosi che si susseguono con ritmo incalzante
nell'arco di pochissimi giorni e che si collegano alla tragica scomparsa di
tre bimbe nel corso degli ultimi anni e alla minaccia incombente del
rapimento di Millie. "Raccolto di sangue" è un romanzo dalle atmosfere
gotiche e claustrofobiche.
Marion Zimmer Bradley, Deborah J. Ross, Gli inferni di Zandru,
Longanesi 2011 (N. BRAD Fantasy, i.63687)
Rumail, potente e diabolico laranzu sopravvissuto alla guerra che suo
fratello, Damian Deslucido, ha scatenato contro il regno di Hastur. affida al
figlio Eduin la missione di eliminare gli ultimi discendenti della casa reale.
Eduin è quindi mandato alla Torre di Arilinn. dove l'erede al trono, il
principe Carolin, viene addestrato all'uso del laran, l'arma psichica dal
terribile potere. Benché il suo compito sia quello di ucciderlo, tra loro nasce
un'amicizia. Ma è solo la quiete che precede la tempesta... Alla Torre arriva
infatti il giovane Varzil Ridenow, telepate e promettente laranzu, e tra lui e
il futuro sovrano si crea immediatamente un legame fortissimo, un profondo
affetto basato sui comuni doni telepatici e sugli ideali condivisi, che li unirà
per tutta la vita. Nell'animo di Eduin esplode la rabbia: ormai divenuto un
espertissimo laranzu, il ragazzo, raffinato strumento di vendetta nelle mani
del padre, rovescerà sulle esistenze di Carolin e di Varzil un odio tanto
cieco quanto subdolo, e nascosto dai suoi poteri cercherà in ogni modo di
portare a termine la sua missione di morte, disseminando la loro vita di
dolore e ostacolando il grande sogno dei due amici: mettere fine alla
minaccia rappresentata dalle armi laran e ricostruire moralmente la Torre
di Neskaya. raggio di speranza e simbolo di un futuro in cui tutto il sangue
versato sia solo un lontano ricordo...
Elisabetta Bucciarelli, Ti voglio credere, Kowalski 2010 (N.BUCC
Giallo, i.63810
L'ispettore Maria Dolores Vergarti è agli arresti domiciliari a Milano,
indagata per omicidio volontario dopo aver accoltellato una donna nei
boschi della Valle d'Aosta. Si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Rinchiusa in casa, assediata da immacolati mazzi di fiori, è alla ricerca di
una verità i cui confini sono incerti. In Questura a Milano arriva la notizia
del suicidio di una giovane dal ponte di viale Forlanini. Il poliziotto Achille
Maria Funi decide di informare subito la Vergani, sentendosi
irrimediabilmente legato a lei e alla sua perizia professionale. Mentre il
caso appare sin dall'inizio un vero e proprio rompicapo, nel quartiere di
San Siro vengono ritrovate tre croci maestose piantate nel terreno, un
enigmatico Golgota scoperto nel giardino della villetta di una famiglia
perbene. A breve compaiono croci analoghe in altre città, una Via Crucis
sinistra di cui una delle stazioni nasconde un cadavere. Ancora una
giovane donna, martoriata nel corpo e nell'anima, vittima di un'idea
irraggiungibile di perfezione, inflitta con un digiuno che aspira all'ascesi.
Mentre Funi tenta di imbrigliare le sue intuizioni, Maria Dolores si avvita in
una spirale di pensieri nella quale si confondono ricordi falsati e percezioni
incerte, la Giustizia e la Verità. Non sempre facce della stessa medaglia.
Prigioniera della più difficile delle indagini - la sua colpevolezza o la sua
innocenza - la Vergani dovrà ripensare anche al proprio senso di giustizia.
Andrea Camilleri conversazione, La moneta di Akragas, Skira 2010
(N. CAMI Storico, i.63689)
406 a.C. Dopo un lungo assedio Akragas si arrende ai Cartaginesi. La città
viene distrutta. 1909. La scoperta in un campo di una piccola moneta d'oro,
unica al mondo, preziosissima. Per l'emozione il dottor Stefano Gibilaro,
medico condotto di Vigata, cade da cavallo. Comincia così una storia che si
dipana con risvolti inaspettati, tragici ed esilaranti, tra le campagne di
Vigata e la Messina distrutta dal terremoto, fino all'imprevedibile
conclusione.
Andrea Camilleri con Francesco DeFilippo, Questo mondo un po'
sgualcito, Infinito 2011 (N. CAMI, i.63776)
"Di interviste ad Andrea Camilleri è affollato il mondo del giornalismo e
della televisione; di tesi di laurea sulla sua opera sono colmi gli scaffali
degli atenei, così come quelli delle biblioteche per quanto concerne libri
confessione, ponderose sintesi biografiche, quadri di sicilianità e
quant'altro. Che motivo c'era di scriverne un altro, dunque? A mio avviso
non ce n'è uno, ce ne sono due. Comincio dal secondo: il ricavato di questo
libro, detratte le spese sostenute dall'editore, andrà in beneficenza. Il primo
motivo: nell'abbagliante, stordente e caduco mondo dei media dominato da
rapidità e approssimazione, credo che la figura dello scrittore siciliano sia
sottovalutata; va corretta. Di riflettori puntati su di lui ce ne sono fin troppi,
ma l'immagine che ne rimanda la televisione o la stampa è parziale,
banalmente personalistica, a volte paternalistica. Se tralasciamo per un
istante la produzione montalbaniana, divenuta suo malgrado quasi un
prodotto di consumo, cosa rimane di Andrea Camilleri? Tantissimo ancora:
un uomo di grande rigore etico, onestà e intelligenza, uno scrittore di
grande talento, un intellettuale engagé ma non barricadero, un anziano
ancora curioso e disponibile ad apprendere, un uomo colto che ha
attraversato quasi un secolo di storia conoscendo di questa molti
protagonisti, un individuo semplice con i suoi difetti, un regista tra i primi a
portare in Italia il teatro di Beckett. In una parola, un saggio. (Francesco De
Filippo)
Jacqueas Charmelot, Kerbala, Rizzoli 2011 (N. CHAR Giallo, i.63705)
Dove sono finiti i soldi? È l'ultima domanda che si è fatto Ned Rush. subito
prima di scomparire. Quando l'amico Charles si getta sulle sue tracce sa
solo che il giornalista americano stava indagando sulle immense somme
spese per la mai avvenuta "ricostruzione dell'Iraq". Quello che ignora è che
Ned è incappato in un segreto che ha già fatto molte vittime: l'operazione
Powerball, un complotto che tra pochi giorni costerà all'America un
presidente e al resto del pianeta una guerra mondiale. Per questo, a
Washington, il capo della sicurezza della Casa Bianca sta lottando contro il
tempo per salvare le vite di Charles e Ned e la propria. E per questo, nelle
strade di Baghdad, i mercenari della potente compagnia di sicurezza
privata Total Force hanno scatenato contro i due amici una caccia senza
quartiere. Insieme al fedele interprete Hikmatt e alla dolce Levia, Charles
dovrà scendere nella città sotterranea di Najaf, penetrare nel cuore della
Green Zone di Baghdad, raggiungere le vie dei contrabbandieri sul confine
siriano e prendere una decisione che potrebbe cambiare la storia del
mondo musulmano: rivelare o no il contenuto della lettera perduta di
Kerbala, il più pericoloso segreto dell'Islam?
Adélaïde de Clermont-Tonnerre, Il visone bianco, Mondadori 2011 (N.
CLER, i.63838)
È passando davanti a un'edicola di Nizza che la giovane Ondine viene a
conoscenza del suicidio di sua madre, la chiacchieratissima scrittrice Zita
Chalitzine, ritrovata a Parigi nella sua Mercedes, avvolta in una magnifica
pelliccia di visone bianco. La donna ha sempre dato scandalo e proprio
pochi giorni prima della sua scomparsa ha nuovamente fatto parlare di sé:
un quotidiano l'aveva accusata di non essere l'autrice dei libri che avevano
decretato il suo successo. Ondine non vuole sapere niente della sua
bellissima e tormentata madre, che non vede da dieci anni: Zita infatti non è
stata altro che una pallida imitazione di quello che deve essere davvero un
genitore e non ha mai voluto rivelarle l'identità del suo vero padre. Dopo un
funerale più mondano che triste - una vera e impietosa passerella della
Parigi che conta Ondine trova l'autobiografia inedita di sua madre e viene a
conoscenza di segreti e rivelazioni scottanti di cui non sospettava nemmeno
l'esistenza. Chi era davvero Zita Chalitzine? Di origini modeste, Zita si
conquista l'indipendenza diventando una delle ragazze di Madame Claude la maitresse più nota e influente della città - e nel contempo l'amante del
noto romanziere Romain Kiev. Grazie al suo talento e alla sua ambizione è
la protagonista incontrastata della Parigi degli anni Settanta.
Glenn Cooper, La mappa del destino, Nord 2011 (N. COOP Giallo,
i.63686)
Per settecento anni è rimasto nascosto in un muro dell'abbazia. Poi una
scintilla ha scatenato un incendio e il muro è crollato. Stupito, l'abate
Menaud sfoglia quel volume impreziosito da disegni di animali e di piante. È
scritto in codice, ma le prime parole sono in latino: "Io, Barthomieu, monaco
dell'abbazia di Ruac, ho duecentoventi anni. E questa è la mia storia." Per
migliaia di anni è rimasto immerso nell'oscurità. Poi un'intuizione ha
squarciato le tenebre. Incredulo, l'archeologo Lue Simard cammina in quel
grandioso complesso di caverne, interamente decorate con splendidi dipinti
rupestri. E arriva all'ultima grotta, la più sorprendente, dove sono
raffigurate alcune piante: le stesse riprodotte nell'enigmatico manoscritto
medievale... Per un tempo indefinibile è rimasto avvolto nel mistero. È stato
custodito da santi e da assassini, è stato una fonte di vita e una ragione di
morte. Poi un imprevisto ha rischiato di svelarlo agli occhi del mondo.
Spietati, gli abitanti di Ruac non hanno dubbi: i forestieri devono essere
fermati. Perché la cosa più importante è difendere il loro segreto. A ogni
costo.
Lesley Downer, Il kimono rosso, Piemme 2011 (N.DOWN Storico,
i.63698)
Hana indossa il kimono da cerimonia; i capelli lunghi fino a terra sono
spalmati d'olio e raccolti in un'acconciatura ordinata, come vuole la
tradizione. Saluta il capitano Yamaguchi, suo marito, che sta partendo per
combattere i ribelli del sud e difendere lo shogun e il suo paese. Malgrado
non sia innamorata del capitano, la giovane e bella Hana si è sempre
comportata secondo le consuetudini, per sentirsi adeguata al suo ruolo di
moglie. Rimasta sola, custodisce la casa mentre lo scontro tra i ribelli e
l'esercito imperiale si avvicina e si inferocisce, sempre più sanguinoso e
violento. Ora anche Hana è in pericolo e, nonostante sappia usare con
maestria la spada giapponese, deve arrendersi e fuggire. Un breve viaggio
pieno di ostacoli, al termine del quale viene accolta dai colori, i suoni e i
profumi di Yoshiwara, il quartiere del piacere di Tokyo. Una casa per
cortigiane diventa il suo rifugio, e la vita della donna prende una direzione
imprevista. Inizialmente intenzionata a raggiungere suo marito, Hana trova
nella casa un calore umano che mai aveva conosciuto e viene a poco a
poco attratta dall'atmosfera vitale del quartiere. Scoprendo dentro di sé una
sensualità fino a quel momento ignorata, si trasforma in una perfetta
cortigiana e assapora per la prima volta il gusto della libertà e il sottile
piacere della seduzione. Ma è Yozo, un coraggioso soldato, a cambiarle
definitivamente la vita.
Carolly Erickson, La vita segreta di Giuseppina Bonaparte, Mondadori
2011 (N.ERIC Biografie, i.63681)
Giuseppina è ancora giovanissima quando lascia la sua famiglia e la
colonia francese della Martinica, dove è nata e cresciuta, per sposare
l'arrogante aristocratico Alexandre de Beauharnais. Nonostante la nascita
di due figli, la loro unione non è felice e, durante i turbolenti anni della
Rivoluzione francese e del Terrore, Giuseppina conosce la povertà e
l'orrore della prigionia, rischiando addirittura la ghigliottina. Il suo fascino
esotico e la sua inarrestabile ambizione la sorreggono però anche nei
momenti più difficili, sino all'incontro con Napoleone Bonaparte, che
cambierà per sempre il suo destino. Mentre lui domina sulla scena politica
e sui campi di battaglia, creando un impero sterminato e incoronando se
stesso e la moglie imperatori di Francia, lei diviene l'incontrastata regina
dell'alta società grazie al suo irresistibile magnetismo fatto di eleganza,
charme, forza e vulnerabilità. Ma dietro le apparenze si nasconde una
realtà ben diversa: il cuore di Giuseppina appartiene a un altro uomo, il
misterioso straniero che l'aveva conquistata molti anni prima in Martinica e
che lei non può dimenticare. Carolly Erickson, famosa autrice di saggi e
biografie storiche, ritorna con il racconto della vita della prima moglie di
Napoleone. Scritto in prima persona, il romanzo segue la protagonista
lungo l'intero arco della sua esistenza, tracciando il ritratto a tutto tondo di
una figura tanto sfaccettata e della sua epoca.
Fannie Flagg, Miss Alabama e la casa dei sogni, Rizzoli 2011
(N.FLAG, i.63770)
Una vera signora sa sempre quand'è il momento di uscire di scena. E
Maggie Fortenberry, affascinante sessantenne che conosce almeno 48
modi diversi di piegare un fazzoletto e non ha mai detto una parolaccia in
vita sua, ha deciso che il suo momento è arrivato. Ex Miss Alabama e quasi
Miss America, dei suoi sogni di ragazza Maggie ha realizzato ben poco:
non ha conquistato un marito adorante, non ha avuto con lui la nidia ta di
pargoli d'ordinanza, e oggi è una single depressa con una noiosa carriera
da agente immobiliare a Birmingham. Ormai ha deciso, vuole farla finita.
Non senza però aver prima saldato ogni debito, sbrinato il frigorifero e
salutato gli amici con un'impeccabile lettera d'addio. Ma quando tutto
sembra finalmente pronto per girare l'ultimo ciak, ecco che un bizzarro
scheletro in kilt manda all'aria i suoi piani. Nella villa dove l'ha ritrovato, e
che Maggie ha ricevuto l'incarico di vendere, si celano infatti segreti che
aspettano solo lei per essere svelati. E se poi a scombinare il suo progetto
ci si mettono anche una dispettosa capretta dal muso nero e il ritorno
inaspettato di un vecchio amore, ecco che forse organizzare la sua
dipartita non è più così urgente...
Ignacio Garcìa-Valiño, Caro Caino, Piemme 2010 (N.GARC Giallo,
i.63818)
Nico ha dodici anni, ma non è più quel bambino solare e affettuoso che tutti
amavano per la sua docilità e il suo buon carattere. L'adolescenza, si sa, è
un età difficile, piena di infelicità e contraddizioni, ma i suoi comportamenti
sono difficilmente codificabili come semplicemente insoliti. C'è qualcosa di
più in lui, qualcosa di inafferrabile e di inquietante, tanto che, una sera,
quando i genitori, tornando a casa, trovano il salotto pieno di sangue e il
corpo senza vita del cane nel letto del padre, decidono di chiedere aiuto a
uno psicologo. La terapia inizialmente è difficilissima, ma Julio, lo psicologo,
è affascinato dal caso. Non gli è mai capitato di trovarsi di fronte a
qualcuno che rivelasse una simile inclinazione al male. Pian piano, però,
con l'aiuto del gioco degli scacchi per cui Nico sembra particolarmente
dotato, Julio ha l'impressione di essere riuscito a scalfire la barriera dietro
cui si era rifugiato il ragazzo. Gli scacchi sono un mezzo per conquistare la
fiducia di Nico, per insegnargli a rispettare l'avversario, ad assumersi la
responsabilità delle proprie scelte. Ma dovrà ricredersi, quando si
accorgerà di essere stato manipolato, esattamente come una pedina di quel
gioco con cui sperava di guarirlo.
Alessia Gazzola, L'allieva, Longanesi 2011 (N.GAZZ Giallo, i.63784)
Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora
tanto da imparare e sa di essere un po' distratta, spesso sbadata. Ma di
una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l'istituto in cui lo svolge è un
vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la
ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata
dall'affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese,
Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a
Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all'omicidio.
Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un
omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta,
quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il
cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da
un'aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri.
Perché stavolta conosce la vittima.
Elizabeth Gilbert, Giuro che non mi sposo, Rizzoli 2011 (N.GILB
Sentimenti, i.63799)
"... e vissero felici, divorziati e contenti." Doveva finire così l'irripetibile
favola di Elizabeth Gilbert e del suo Felipe. Alla fine di "Mangia prega ama"
li avevamo lasciati sulla spiaggia di Bali, innamoratissimi e decisi a non
sposarsi mai più. Un primo matrimonio rovinosamente fallito per ciascuno
era più che sufficiente: d'ora in avanti avrebbero celebrato l'amore a modo
loro, senza bisogno di riti ufficiali, senza vincoli e senza il rischio di future
complicazioni legali. Insieme, avrebbero vissuto ciascuno la sua vita;
avrebbero continuato a viaggiare e lavorare come prima, con Philadelphia
come base e il passaporto sempre in tasca. Ma i solerti agenti del
Dipartimento per l'immigrazione e la sicurezza dell'aeroporto di Dallas
avevano in mente un finale diverso. Per loro, il brasiliano Felipe, con i suoi
frequenti andirivieni tra l'America e il resto del mondo, era solo un altro
ospite indesiderato, sospettato di risiedere clandestinamente nel Paese e
come tale punibile con l'espulsione. Solo le nozze con la sua
americanissima e recalcitrante fidanzata avrebbero potuto consentirgli di
rimettere piede legalmente negli Stati Uniti. Elizabeth Gilbert riprende il
racconto da dove l'aveva lasciato per affrontare il tema controverso e
affascinante del grande "sì" in tutte le sue sfumature e implicazioni. E così
facendo torna a mettere in scena le inquietudini, le paure, gli slanci e i
desideri nascosti suoi e di tutte le donne.
Philip M. Godgift, I 99 giorni che travolsero il Cavaliere, Fazi 2011 (N.
GODG, i.63700)
Un romanzo-saggio, con protagonisti i principali politici italiani che si
muovono, parlano e agiscono in maniera più che realistica durante i 99
giorni che portano alla caduta del Cavaliere. Attentati, sesso, violenza,
lusinghe, ricatti, pedofilia e congreghe occulte si intrecciano sullo sfondo
cabalistico della lotta politica in vista delle nuove elezioni che devono
decidere le sorti dell'Italia. Sembra tutta fantasia, si tratta invece di uno
scenario verosimile, per non dire del tutto veritiero nell'immediato futuro,
anche se per ora lo si può solo illustrare in queste pagine esilaranti che
oscillano tra la rappresentazione grottesca e il thriller in cui la suspense
cresce intorno a un inquietante interrogativo: riuscirà la svolta autoritaria
ordita per consegnare il paese al Cavaliere? Ma ecco che accade qualcosa
di imprevisto e imprevedibile: qualcuno ribalta la situazione. Un politico? Un
santo? Un cherubino? Soltanto un uomo dalla naturale dignità e coscienza
civile, che si dimostra capace di restituire all'Italia la piena democrazia dopo
anni di potere personalistico. Chi è o chi potrebbe essere l'autore del
miracolo? Ce lo dice questo romanzo che svela oggi quel che avverrà
domani. Si presenta come un giornalista italoamericano inviato a Roma per
un'inchiesta sulla pedofilia nella Chiesa, ma qualcuno insinua che Philip M.
Godgift sia il nome de plume di due noti giornalisti italiani che hanno dovuto
mascherarsi per non incorrere nelle ire dei loro editori.
Caroline Graham, Ragnatele d'inganni, B.C.Dalai 2010 (N.GRAH
Giallo, i.63807)
Durante una passeggiata prima dell'ora del tè nei boschi nei dintorni di
Badger's Drift, Emily Simpson, un'anziana zitella, si sofferma a osservare
qualcosa che per lei sarebbe stato meglio non vedere: la sua involontaria
curiosità le costerà la vita. Incaricato delle indagini è l'ispettore capo della
contea di Midsomer, Tom Barnaby. Sollecitato dalla migliore amica della
vittima e con l'aiuto del solerte e ironico sergente Troy, Barnaby
inizialmente segue una serie di false piste che lo conducono in un vicolo
cieco. Ci vorrà purtroppo un altro efferato delitto per far luce sulle
reticenze, le menzogne, i ricatti e il risentimento che legano i personaggi
coinvolti nella vicenda. Ed è solo dipanando questa ragnatela d'inganni che
si arriverà alla sorprendente verità.
Philippa Gregory, La regina della rosa bianca, Sperling&Kupfer 2011
(N.GREG Storico, i.63796)
1464: Elisabetta Woodville è l'affascinante figlia di un nobile inglese,
sostenitore del reale casato dei Lancaster. Ancora giovane, ha perso il
marito che combatteva a fianco del re Enrico VI e ora, dopo l'ascesa al
trono degli York, si ritrova spogliata dei suoi possedimenti e sola con due
figli maschi in tenera età. Decisa a rivendicare il proprio patrimonio per
poter condurre una vita onesta e indipendente, incontra il nuovo sovrano e
gli espone a testa alta la propria causa. La sua bellezza sfolgorante e il suo
atteggiamento indomito conquistano all'istante il ventiduenne Edoardo IV
che, incapace di resisterle, la sposa in gran segreto. E da questo momento
la vita di questa donna coraggiosa imbocca un vorticoso destino, mentre i
suoi due figli, rinchiusi nella famigerata torre di Londra e poi
misteriosamente scomparsi nel nulla, diventano il fulcro di un enigma che
per secoli ha sconcertato generazioni di studiosi.
Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli, Malastagione, Mondadori
2011 (N.GUCC Giallo, i.63775)
Nel bosco di castagni che domina Casedisopra, minuscolo paese
dell'Appennino tosco-emiliano, se ne sta appostato in attesa della preda il
vecchio Adùmas, montanaro con un nome da romanzo (il padre,
appassionato dei Tre moschettieri, lo ha chiamato come l'autore, un certo
A. Dumas...). Non è un bracconiere di professione, Adùmas, ma ogni tanto
prende la doppietta e va nel bosco. È il brùzzico, il crepuscolo, e Adùmas
ha appena bevuto qualche sorso di grappa, giusto per ingannare l'attesa,
quando poco lontano spunta una bestia come non ne ha mai viste e come
nessuno ne vedrà più. Il dito gli si congela sul grilletto e in un attimo la
bestia fugge via. Non c'è grappa o crepuscolo che tenga: davanti ai suoi
occhi è appena comparso un cinghiale con un piede umano tra le fauci. I
paesani, convinti che il vecchio abbia alzato troppo il gomito, sono subito
pronti a schernirlo... Tutti, tranne Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore
della Forestale che nonostante la sua giovane età sa bene quanti segreti
possa nascondere la terra scura sotto i castagni. E poiché anche un
Forestale può occuparsi di delitti, quando il crimine si fa largo nei suoi
territori, Poiana comincia subito a indagare attorno al caso del cadavere
privo di un piede che forse giace in mezzo al bosco. Ma gli tocca scoprire
subito che le relazioni e gli affari tra i notabili del luogo creano un groviglio
di interessi più pericoloso e inestricabile di un roveto.
Sophie Hannah, Non è un gioco, Garzanti 2011 (N.HANN Giallo,
i.63790)
Londra. Sembra solo un gioco tra innamorati: "Raccontami la cosa più
brutta che hai fatto". Stesa sul letto accanto a Aidan, il suo nuovo fidanzato,
Ruth esita. Sa cosa significa sbagliare ed essere puniti per questo. Il suo
passato nasconde un errore inconfessabile, che l'ha quasi distrutta. Ma ora
è pronta a ricominciare, è convinta che Aidan sia l'uomo della sua vita. Ma
la confessione del ragazzo è come un fulmine a ciel sereno. Ha ucciso una
donna, tanti anni prima. Si chiamava Mary Trelease. Ruth è senza parole.
L'idea che Aidan abbia potuto uccidere qualcuno la terrorizza, certo.
Eppure c'è qualcosa che la sconvolge ancora di più. Perché lei conosce
benissimo Mary Trelease. E Mary Trelease è viva e vegeta. Aidan sta
mentendo oppure la sua mente gli sta giocando un brutto scherzo? Solo la
polizia può scoprirlo. A occuparsi del caso è Charlotte Zailer, detta Charlie,
sergente della polizia locale. La donna non ha dubbi: la versione di Ruth è
piena di incongruenze, come anche quella di Aidan. I due fidanzati
nascondono segreti atroci e oscuri, segreti che forse dovrebbero rimanere
sepolti. Ma adesso è troppo tardi. E quando la violenza erompe di nuovo,
Charlie capisce che non c'è alternativa, bisogna partire dall'inizio, dalle
origini di quel gioco troppo pericoloso che ha portato a un incubo peggiore
della morte.
John Harding, La biblioteca dei libri proibiti, Garzanti 2010 (N.HARD,
63813)
New England, 1891. È notte fonda ormai. Nell'antica dimora di Blithe House
regnano il silenzio e l'oscurità. Per Florence, giovane orfana di dodici anni,
è finalmente giunto il momento che ogni giorno aspetta con ansia. Attenta a
non far rumore, sale le scale ed entra nella vecchia biblioteca. Nella grande
stanza abitata dalla polvere e dall'abbandono ci sono gli unici amici che le
tengano davvero compagnia, i libri. Libri proibiti per Florence. Non
potrebbe nemmeno toccarli: da sempre le è vietato leggere. Così le ha
imposto lo zio che l'ha allevata con il fratellino Giles. Un uomo misterioso,
che l'ha condannata a vivere confinata in casa insieme alla servitù. Ma
Florence è furba e determinata e ha imparato a leggere da sola. Ha intuito
che nei libri è racchiusa la strada per la libertà. Perché proprio in quella
biblioteca, tra i vecchi volumi di Sir Walter Scott, Jane Austen, Charles
Dickens, George Eliot e Shakespeare, si nasconde un segreto legato a
doppio filo alla morte dei suoi genitori. Una terribile verità che, notte dopo
notte, getta ombre sempre più inquietanti sulla vita di tutti. Strani episodi
iniziano a sconvolgere la dimora. Prima la morte violenta e inspiegabile di
una delle governanti, poi l'arrivo della nuova istitutrice del fratellino, che
odia Florence con tutta sé stessa. Per la ragazza camminare per i corridoi
della casa è sempre più pericoloso.
Rebecca Hunt, Il cane nero, Ponte alle Grazie 2011 (N.HUNT, i.63780)
Il 22 luglio 1964, nella sua dimora tra le tranquille colline del Kent, Winston
Churchill si sveglia di buon'ora e si ritrova in compagnia di una vecchia
conoscenza, un ospite tutt'altro che gradito. È un gigantesco cane nero e,
dal buio del suo angolo, non gli toglie gli occhi di dosso. Qualche ora più
tardi, nella sua casetta a schiera, la giovane Esther si prepara ad
accogliere un aspirante inquilino. Le basta però scorgerne la sagoma
attraverso il vetro della porta per inorridire: sembra un materasso, tanto è
imponente. È il cane nero e ha in mente un solo obiettivo: installarsi a casa
sua. Invadente, impertinente, a tratti maligno, all'occorrenza il cane nero sa
dar prova di un carisma irresistibile. Fiuta le sue vittime, ne addenta le
coscienze, gioca sadicamente con i loro destini, ma può anche essere una
presenza seducente che riempie la giornata. In una storia surreale e
sorprendente, l'autrice affronta con leggerezza e ironia il tema del lutto e
della perdita, e non ha paura di raccontarne gli aspetti più dolorosi. Quello
che ci restituisce è un romanzo umano e profondo, che mette a nudo tutte
le ambiguità del rapporto tra la depressione e le sue vittime, i silenzi, la
vergogna, ma è anche un potente annuncio di speranza, l'invito a resistere
eroicamente, a vedere nel male oscuro del nostro tempo una battaglia che
si comincia a vincere nel momento stesso in cui si accetta di combatterla.
Helena Janeczek, Lezioni di tenebra, Guanda 2011 (N.JANE Diari e
memorie, i.63794)
Un libro particolare, un romanzo nutrito di autobiografia, che diventa anche
biografia di una generazione. Una narrazione composita, fatta di brani di
esistenza, ricordi, che ci portano gradualmente al cuore nero della storia,
Auschwitz. "Lezioni di tenebra" racconta il rapporto tra la giovane autrice e
la madre, l'unica di due famiglie numerose a essere sopravvissuta
all'Olocausto, insieme al padre. Ebrei polacchi, vissuti in Germania, dove la
figlia Helena è cresciuta sentendosi completamente estranea al mondo
tedesco e alla sua cultura, pur usandone la lingua anche nel suo esordio in
poesia. Romanzo sull'eterno tema dell'amore difficile tra madre e figlia, che
non è soltanto una memoria sull'Olocausto, ma un resoconto lucido,
appassionato e distaccato al tempo stesso, che punta soprattutto a
misurare l'intensità del contraccolpo che quella tragedia ha lasciato nella
generazione successiva. E il contraccolpo sta nell'impossibilità di avere
radici, nella confusione linguistica, nel disperato bisogno di appartenere e
nella crudele condanna a sentirsi estranei, comunque e dovunque. Sta nello
stupore di fronte al destino, al male, alla sorte: "Paghi per ogni errore,
anche il più piccolo, sempre e comunque... Ma che cosa sia un errore non
lo sai. A questo non devi mai pensare".
Carolyn Jess-Cooke, I diari dell'angelo custode, Longanesi 2011
(N.JESS, i.63672)
Margot ha quarant'anni e la sua vita è stata tutta un errore. Cresciuta
senza genitori, oggi è una donna incapace di ricambiare un grande amore,
una madre incapace di salvare il proprio figlio da un destino di infelicità. Il
giorno in cui muore in circostanze misteriose, Margot è sola. Ma la sua vita
non si conclude. Ciò che sembrava la fine è in realtà una trasformazione:
Margot diventa un angelo custode e dovrà proteggere una vita mortale.
Scopre però che per volere divino, o forse del fato, l'essere umano che le
è stato affidato altri non è che se stessa. Costretta a tornare sulla terra per
rivivere la propria vita, dovrà così assistere nuovamente alla vertiginosa
altalena dei suoi giorni, fatti di molti dolori e rari momenti di felicità. Da
angelo custode di se stessa, Margot dovrà capire quanto e come potrà
intervenire per cambiare il corso degli avvenimenti e sostenere quella
fragile bambina, poi ragazza e infine donna nelle mille scelte, a volte felici,
più spesso tragiche, della sua esistenza. Fra i tanti dubbi e rimpianti ha
solo una certezza: è disposta a tutto pur di cambiare almeno un evento,
uno solo...
Marco Malvaldi, Odore di chiuso, Sellerio 2011 (N.MALV Giallo,
i.63758)
In un castello della Maremma toscana vicino alla Bolgheri di Giosuè
Carducci, arriva un venerdì di giugno del 1895 l'ingombrante e baffuto
Pellegrino Artusi. Lo precede la fama del suo celebre "La scienza in cucina
e l'arte di mangiar bene", il brioso e colto manuale di cucina, primo del
genere, con cui ha inventato la tradizione gastronomica italiana. Ma quella
di gran cuoco è una notorietà che non gli giova del tutto al castello, dove
dimora la famiglia del barone Romualdo Bonaiuti, gruppo tenacemente
dedito al nulla. La formano i due figli maschi, Gaddo, dilettante poeta che
spera sempre di incontrare Carducci, e Lapo, cacciatore di servette e
contadine; la figlia Cecilia, di talento ma piegata a occupazioni donnesche;
la vecchia baronessa Speranza che vigila su tutto dalla sua sedia a rotelle;
la dama di compagnia che vorrebbe solo essere invisibile, e le due cugine
zitelle. In più, la numerosa servitù, su cui spiccano la geniale cuoca, il
maggiordomo Teodoro, e l'altera e procace cameriera Agatina.
Contemporaneamente al cuoco letterato è giunto al castello il signor Ciceri,
un fotografo: cosa sia venuto a fare al castello non è ben chiaro, come in
verità anche l'Artusi. In questo umano e un po' sospetto entourage, piomba
gelido il delitto. Teodoro è trovato avvelenato e poco dopo una
schioppettata ferisce gravemente il barone Romualdo. I sospetti seguono la
strada più semplice, verso la povera Agatina. Sarà Pellegrino Artusi a dare
al delegato di polizia le dritte per ritrovare la pista giusta.
Laura Mancinelli, Due storie d'amore, Einaudi 2011 (N.MANC, i.63776)
"Il sogno di Crìmilde" è rilettura di un antichissimo mito germanico accolto
nei Nibelunghi, poema anonimo composto per le corti nobiliari. La scrittrice
si rifà alla tradizione del mondo germanico meridionale, in cui una Crimilde
ingenua e innamorata, dopo l'uccisione del suo Sigfrido, per vendicare il
perduto amore provoca la distruzione di due interi popoli. La presenza
dell'incombente tragedia non toglie nulla al fascino del racconto, anzi lo
accresce. La seconda storia, "I tre volti di Isotta", è un'interpretazione del
più affascinante e misterioso poema del Medioevo europeo: il Tristano,
composto da Gottfried von Strassburg all'inizio del XIII secolo e rimasto
incompiuto. Le figure delle tre Isotte, la Bionda, la Madre e la Bianca Mano,
erano già presenti, con i loro significati simbolici, nella tradizione celtica, e
a quella versione precristiana si attiene la scrittrice, prendendo le distanze
dalla sovrapposizione religiosa di Gottfried. Le contrastate vicende di Isotta
la Bionda e dell'eroico Tristano si intrecciano con la sanguinosa contesa tra
Cornovaglia e Irlanda, tra sfide, congiure, brevi giorni felici e inganni.
Avvalendosi della libertà concessa ai narratori di miti celebri, la Mancinelli
attribuisce un ruolo insolito e centrale a re Marke, e al suo rapporto con i
due amanti infelici.
Hilary Mantel, Wolf hall, Fazi 2011 (N.MANT Storico, i.63751)
Thomas Cromwell era il figlio di un fabbro di Putney. Un uomo capace di
redigere un contratto e addestrare un falco, di disegnare una mappa e
sedare una rissa, di arredare una casa e corrompere una giuria. Architetto
machiavellico del regno di Enrico Vili e artefice dei destini della dinastia dei
Tudor, il protagonista del pluripremiato romanzo di Hilary Mantel emerge
qui in tutta la sua contraddittoria umanità. Cromwell venuto dal nulla, dedito
ai mestieri più disparati - mercenario in Francia, banchiere a Firenze,
commerciante di tessuti ad Anversa - in virtù delle sole doti intellettuali;
Cromwell, di cui il re si servirà per ottenere il divorzio da Caterina
d'Aragona e sposare Anna Bolena, dando così un nuovo corso alla storia
della Chiesa inglese. Hilary Mantel ci dà un ritratto dell'Inghilterra dei Tudor
nel quale il fascino di un'epoca lontana conosce uno splendore rinnovato,
che pur senza tradire la cronaca degli eventi nulla ha in comune con la
polverosa distanza di una remota pagina di storia: perché in Wolf Hall
riusciamo a sentire l'odore acre della lana impregnata dalla pioggia e della
terra sotto i piedi, il rilievo delle ossa sotto la pelle, il solco lasciato dai carri
nel fango, il fruscio dei topi nei materassi. La pregnanza della scrittura di
un'autrice già celeberrima in patria, che dà ora voce e sostanza al suo
capolavoro, dilaga in una decodifica, ironica e precisa, della corte inglese:
fino a mostrarne l'ossatura segreta, a ribaltarne le prospettive e il canone.
Anna Marchesini, Il terrazzino dei gerani timidi, Rizzoli 2011 (N.MARC
Diari e memorie, i.63783)
Per la bambina che attraversa le pagine del racconto, come per ogni
bambino, le esperienze sono tutte prime volte, che si tratti di avvertire il
frullo d'ali di una farfalla che trema dentro le sue dita e poi ruzzola a terra
senza vita, oppure del timore permanente che anche la mamma farà come
quella farfalla. La vita scoppia dentro la sua minuscola esistenza, la vita sì
ma anche la morte, tuttavia le cose, le voci, le impressioni e le vite degli
altri non si possono sentire nel tramestio quotidiano che scorre col tempo
dell'orologio. La bambina che abita "II terrazzino dei gerani timidi" scopre
piano piano che può ascoltarle nel silenzio immenso in cui annega
quell'angolo di casa che si affaccia sui tetti, il luogo solitario che col tempo
diventerà la sua stanza tutta per sé. Là dentro le sarà possibile riconoscere
le invisibilità che corrono sotto la crosta del mondo e avvertire il turbamento
che suscita in lei l'offerta della vita. Proprio quella bimba, cui la mamma ha
insegnato a camminare sul dolore, in silenzio assisterà alla nascita del
sogno e ancora per lei, seduta là dove solo regnano silenzio e piccioni,
finalmente emergeranno, vita della vita, la poesia, gli scrittori, la letteratura
e le parole dei libri, la scoperta che le vite sbucciate e naufragate, che
nella realtà non fanno che nascondersi, che cessare di amare, invece nel
sofisticato rammendo che l'arte è in grado di ricamarvi intorno, possono
diventare esistenze immortali.
Ava McCarthy, L'infiltrata, Piemme 2011 (N.MCCA Giallo, i.63675
Harry Martinez, trent'anni, capelli e occhi scuri, bellissima, ha imparato
presto a cavarsela da sola, con una madre indifferente e un padre che per
lei era un dio fino a quando non è stato condannato a cinque anni di
prigione per truffa lasciando la sua famiglia nel caos e nell'indigenza più
totali. Negli anni, Harry ha anche capito che le regole non le interessano
affatto e che non ci sono limiti che una mente acuta e libera non possa
superare; così è diventata un hacker, riuscendo a forzare i sistemi di
sicurezza di alcuni tra i più grandi colossi bancari del pianeta. Quando le è
stato offerto un lavoro in una compagnia di sicurezza informatica da Dillon
Fitzroy, un vecchio amico che conosce il suo passato, ha deciso di
continuare a fare lo stesso lavoro, questa volta con uno stipendio, ma i suoi
metodi sono rimasti decisamente poco convenzionali. Il giorno in cui viene
assunta dalla KFX, la banca da cui suo padre ha fatto sparire una
montagna di soldi, per controllare una possibile fuga di notizie, sul suo
conto vengono accreditati dodici milioni di euro da uno sconosciuto: Harry
comprende che ha tutto a che fare con quella vecchia storia. Per capire
che cosa sta succedendo è costretta a venire a patti con il suo passato, il
tradimento del padre e la sua sofferenza. Scoprirà che dietro a tutte quelle
macchinazioni c'è uno scaltro assassino, il Profeta, che pare essere
invisibile anche in rete e che ha scelto lei come prossima preda.
Alexander McCall, L'ora del tè, Guanda 2011 (N.MCCA Giallo, i.63696)
Precious Ramotswe, titolare della prima agenzia investigativa femminile del
Botswana, è abituata da sempre alle stranezze del comportamento umano,
nonché a muoversi in ambienti ben diversi da quelli in cui conduce la
propria paciosa esistenza. In questo nuovo episodio, però, deve scendere
su un terreno per lei davvero ostico: un campo da calcio. Il gioco che
trasforma gli uomini in eterni bambini le è del tutto sconosciuto e mai
avrebbe immaginato di seguire una partita allo stadio. Eppure il nuovo caso
che ha accettato la spinge a investigare su una strana serie di sconfitte
subite da una squadra favorita sulla carta: i Falchi del Kalahari. Immersa
nelle indagini, trova comunque il tempo per consolare la sua sempre leale
assistente: quella signorina Makutsi con i grandi occhiali e la pelle difficile
che ora vede insidiato il futuro matrimonio con il facoltoso proprietario del
mobilificio Double Comfort. Il suo ingenuo fidanzato ha assunto nientemeno
che la perfida rubamariti Violet Sephotho, avvenente venditrice di letti
nonché millantatrice di voti alti alla Scuola per segretarie. Tra tanti crucci,
per fortuna c'è il tè. La signora Ramotswe si accomoda su una sedia, ne
porge o ne accetta una tazza e comincia a esercitare la dote che più le si
confà: quella dell'ascolto. Leggendo tra le righe, in una frase sussurrata a
mezza voce, o nell'osservazione casuale di un bambino, trova il bandolo
della matassa e fa sì che la pace torni di nuovo in Tlokweng Road,
rinfrancante come la stagione delle piogge.
Melissa P., Tre, Einaudi 2011 (N.MELI, i.63730)
Gunther, istrionico allevatore di pappagalli. George, fotografo in eterno
vagabondaggio. E Larissa, la più giovane e famosa poetessa della città, con
una madre ossessiva e un matrimonio fallito, in cerca dell'armonia tra
desiderio e protezione. Si amano, e questo amore ha cambiato le loro vite.
Poi Larissa scopre di essere incinta e la perfezione della loro unione a tre
si crepa. Solo il viaggio a Buenos Aires, dove vive Gaetano, terzo
candidato alla paternità con cui Larissa aveva da poco chiuso una difficile
storia, potrà decidere i destini di questi giovani amanti. Spiazzandoli. Tre
vite si inseguono, si riconoscono, si legano, per sfidare se stesse e le
proprie angosce, fino al momento della scelta. Perché nei romanzi di
Melissa P. è sempre il corpo a sapere, a decidere, a dire la verità. Con
voce tersa e impudente, "Tre" sfida ad abbandonare ogni certezza sulla
vita, il sesso e l'amore, e a seguire Larissa, pronta a perdere tutto pur di
vivere un passo più avanti alle proprie paure.
Rosa Mogliasso, L'amore si nutre di amore, Salani 2011 (N.MOGL
Giallo, i.63817)
Il commissario Barbara Gillo è tornata: pochi mesi prima aveva dato ottima
prova del suo fiuto investigativo, sgominando ricchi criminali torinesi e
conquistando l'amore dell'affascinante collega Zuccaia. Ma il destino cinico
e baro la colpisce alle spalle: il commissario Zuccaia è a Palermo,
circondato da climi (e donne) meno algidi, lontanissimo e irrecuperabile.
Non le resta che dedicarsi al mistero della scomparsa di Tanzio Accardi,
giovane scapestrato di buona famiglia improvvisamente svanito nel nulla, le
cui tracce si fermano a Montecarlo. E alla morte di una giovane donna
sciocca e ricchissima, il cui destino sembra legato a quello di un'altra
donna, altrettanto ricca ma tutt'altro che sciocca, coinvolta in truffe ad
altissimo livello...
Anita Nair, Un uomo migliore, Guanda 2011 (N.NAIR, i.63765)
Siamo a Kaikurussi, un piccolo villaggio tra i monti del Kerala. Bashi il
Pittore gira per le stradine buie del paese, magro ed emaciato, con il
grembiule sempre sporco di pittura, gli occhiali spessi e i capelli a
cespuglio. Qualcuno sussurra che si è ridotto così per colpa di una donna
crudele che gli ha spezzato il cuore e lo ha spinto a rifugiarsi proprio in
quel paesino sperduto nel nulla. Ma Bashi ha quello che non ha nessun
altro essere umano: la capacità di leggere nella mente e nel cuore degli
altri, di scacciare le paure e calmare il dolore. E di calmare il dolore ha
molto bisogno Mukundan, figlio di uno degli uomini più ricchi del villaggio,
che è fuggito a diciott'anni per allontanarsi da un padre dispotico e violento
e ora è tornato, sulla soglia della mezza età, per affrontare i fantasmi del
passato. Sarà proprio il bizzarro Bashi, assunto per lavorare al restauro
della vecchia casa di famiglia di Mukundan, ad aiutarlo... In questo romanzo
di Anita Nair rivivono intensissime le atmosfere, i colori, i profumi della vita
in un piccolo villaggio indiano, un universo nel quale si ritrovano,
concentrate e narrate con levità e grande sense of humour, tutte le
passioni e le sofferenze del mondo.
James Patterson, Il regista d'inganni, Longanesi 2011 (N.PATT Giallo,
i.63771)
Da quattro anni Kyle Craig, alias Mastermind, il più acerrimo nemico di
Alex Cross, è rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Florence, in
Colorado. Quattro anni di totale isolamento, a parte le visite del suo
avvocato. Quattro anni passati a comportarsi da detenuto modello, a covare
odio, a ordire una trama di inganni. Perché Mastermind ha una lunga lista
di persone con cui pareggiare i conti... Intanto Washington è sconvolta da
un nuovo, terribile serial killer. La prima vittima è una famosa scrittrice,
scaraventata giù dal terrazzo del suo elegante appartamento, al cospetto di
una folla attonita. Prima di ucciderla l'assassino ha documentato con una
telecamera le torture e le umiliazioni che le ha inflitto. Questo infatti è il suo
scopo: trasformare i suoi delitti in performance, uccidere per un pubblico,
perché il mondo sia il suo immenso teatro, dove mettere in scena l'orrore.
E questo è solo il primo di una lunga, agghiacciante serie di omicidi.
Giuseppe Pederiali, Il ponte delle sirenette, Garzanti 2011 (N. PEDE,
i.63692)
Abbandonata a sette anni sul Ponte delle Sirenette, ospite dell'orfanotrofio
delle Stelline, adottata e ridotta in schiavitù, ragazza-madre, prostituta in
via Fiori Chiari... La vita non ha sorriso alla bella Sirena, almeno fino
all'incontro con Delio Tessa, l'avvocato autore di poesie dialettali splendide
e cattive, che la salva dal manicomio di Mombello e dall'accusa di avere
venduto la figlioletta. Sirena riesce a rifarsi una vita che culmina
nell'incontro con Ignazio, enigmatico ebreo in fuga, apparso il giorno di
Ferragosto del 1943, durante un bombardamento, con due valigie piene di
libri che celano qualcosa di molto prezioso... Toccherà a un'altra Sirena,
negli anni Sessanta, svelare i segreti più nascosti, con l'aiuto di Beppe
Pedroni, giornalista innamorato di lei e della sua maniera di cantare le
poesie di Tessa sul palcoscenico dei cabaret. La bambina sparita, il tesoro
di Ignazio, la genìa delle sirene: il passato torna a lampi e illumina, riscalda
ma anche rischia di bruciare il presente della giovane donna, attrice e
cantastorie nella Milano dei giorni frenetici del boom e delle notti magiche
con Giorgio Gaber, Ornella Vanoni, Luciano Bianciardi, Giorgio Strehler...
Un romanzo lungo mezzo secolo, con due protagoniste più forti del destino
e della storia scritta dagli uomini.
Alison Pick, Il bambino del giovedì, Frassinelli 2011 (N. PICK Storico,
i.63702)
Nell'intento dello sconosciuto narratore di questa storia sta tutto il senso
della vita umana, fatta di terribili tragedie, inaspettate coincidenze, indicibili
segreti, incontri che segnano un destino. E sempre, quella vita è un
racconto fantastico, il romanzo più incredibile e toccante che possa essere
letto. Questo è il romanzo della famiglia Bauer, ambientato nella
Cecoslovacchia del 1939, sopraffatta dalle truppe naziste che la stanno
occupando. Con una missione, innanzitutto: eliminare la razza ebraica.
Pavel e Anneliese Bauer sono giovani, sono ricchi, hanno successo. E sono
ebrei. Per loro l'invasione significa perdere tutto, e così tentano la fuga
scappando a Praga, assieme al loro bambino di sei anni, Pepik, e alla fidata
governante che si occupa di lui, Marta. Nella capitale, mettono in salvo
Pepik grazie al Kinder-transport, il treno che porta i bambini in Inghilterra
strappandoli ai campi. Man mano che il terrore si diffonde, con l'avanzata
del nazismo, i loro rapporti si modificano in modo inesorabile: fra Pavel e la
moglie si allarga un baratro e a lui Marta pare l'unica ancora di salvezza,
mentre del piccolo, nel frattempo adottato in Gran Bretagna, per una serie
di sfortunate circostanze sembra perdersi ogni traccia. Al narratore, allora,
spetta il compito di riprendere i fili delle loro vite e tessere di nuovo il
ritratto della famiglia Bauer. Nel quale, per una sotterranea trama del
destino, c'è un posto anche per chi racconta.
Philip Pullman, Il buon Gesù e il cattivo Cristo, Ponte alle Grazie 2011
(N.PULL, i.62686)
Ci sono storie destinate a scolpirsi nella memoria di chi le legge o le
ascolta, a durare in eterno, e che, nonostante lo scorrere dei secoli,
mantengono intatto il mistero dei loro protagonisti, che a loro volta
diventano linfa per altre storie. E così per il Vangelo, forse la storia più
universalmente conosciuta, senz'altro la più controversa e dibattuta, perché
controversa e dibattuta è la figura su cui è incentrata: Gesù Cristo. A
distanza di anni dal grande successo e dalle accese polemiche della sua
grandiosa trilogia "Queste oscure materie", Philip Pullman torna a
confrontarsi con la visione religiosa e la critica alla teocrazia, e lo fa
partendo proprio dal suo fulcro vitale: la figura di Gesù. Con un linguaggio
semplice e immediato, proprio come quello evangelico, fautore ci restituisce
un'affascinante rivisitazione della vita del Cristo, regalandoci una nuova
storia, che spalanca le porte a nuove letture e interpretazioni, destinate a
risuonare ben oltre la pagina finale.
Gianpaolo Romanato, Un italiano diverso. Giacomo Matteotti,
Longanesi 2011 (N.ROMA Biografia, i.63798)
Questo libro è la prima biografia del deputato socialista selvaggiamente
assassinato dal fascismo nel 1924: una biografia politica, dagli esordi
oscuri, senza gloria, come organizzatore di leghe contadine e
amministratore comunale nelle campagne venete fino alle battaglie tra
rivoluzionari e riformisti nel socialismo di inizio Novecento; dall'accanita
opposizione all'entrata dell'Italia nella Prima guerra mondiale fino ai grandi
discorsi parlamentari che ne rivelarono la tempra indomita, le capacità, il
coraggio, facendone l'avversario più pericoloso e più temuto da Mussolini.
Ma anche biografia umana, intima, costruita su una vasta documentazione
inedita e su una minuziosa lettura dell'epistolario con la moglie Velia Titta,
sorella del celebre cantante d'opera Titta Ruffo, che rivela i costi immani
inflitti alla famiglia dalla sua totale dedizione alla politica. Quest'opera
presenta il ritratto completo non solo di un personaggio finora noto quasi
soltanto per la morte atroce, pur essendo uno dei pochi miti dell'Italia
novecentesca, ma anche un quadro straordinario del Veneto contadino e
abbandonato nel quale maturarono tanto la rivolta socialista quanto la
reazione fascista.
Philip Roth, Nemesi, Einaudi 2011 (N.ROTH, i.63781)
Al centro di "Nemesi" c'è un animatore di campo giochi vigoroso e solerte,
Bucky Cantor, lanciatore di giavellotto e sollevatore di pesi ventitreenne
che si dedica anima e corpo ai suoi ragazzi e vive con frustrazione
l'esclusione dal teatro bellico a fianco dei suoi contemporanei a causa di un
difetto della vista. Ponendo l'accento sui dilemmi che dilaniano Cantor e
sulla realtà quotidiana cui l'animatore deve far fronte quando nell'estate del
1944 la polio comincia a falcidiare anche il suo campo giochi, Roth ci guida
fra le più piccole sfaccettature di ogni emozione che una simile pestilenza
può far scaturire: paura, panico, rabbia, confusione, sofferenza e dolore.
Spostandosi fra le strade torride e maleodoranti di una Newark sotto
assedio e l'immacolato campo estivo per ragazzi di Indian Hill, sulle vette
delle Pocono Mountains - la cui "fresca aria montana era monda d'ogni
sostanza inquinante" -, "Nemesi" mette in scena un uomo di polso e sani
principi che, armato delle migliori intenzioni, combatte la sua guerra privata
contro l'epidemia. Roth è di una tenera esattezza nel delineare ogni
passaggio della discesa di Cantor verso la catastrofe, e non è meno esatto
nel descrivere la condizione infantile.
Augustin Sanchez Vidal, La schiava di Granada, Nord 2011 (N.SANC
Storico, i.63761)
Spagna, 1587. Nella sua lunga carriera d'inquisitore, Lope de Mendoza ha
condannato peccatori di ogni genere, eppure mai aveva affrontato un simile
enigma: chi è la persona che ha davanti? Chi è in realtà Céspedes?
Secondo alcuni, il suo nome è Elena ed è la figlia illegittima di una schiava
nera. Dopo un'infanzia segnata dalla povertà e dalla violenza, è stata
costretta a sposare un uomo brutale da cui ha avuto un figlio. Quindi ha
deciso di abbandonare la famiglia e ha cominciato a peregrinare di città in
città, trovando lavoro come sarta o domestica. Ma, d'un tratto, di lei si sono
perse le tracce... Secondo altri, il suo nome è Eleno ed è un uomo
affascinante e dal passato oscuro. Distintosi durante la rivolta delle
Alpujarras, l'ultimo atto della conquista cattolica del regno di Granada, ha
vissuto a Madrid, è stato apprendista di un cerusico, ha esercitato la
professione di chirurgo ambulante e ha conosciuto Maria del Cano, che poi
è diventata sua moglie. Ed è proprio a causa di Maria che è stato
imprigionato dalla Santa Inquisizione... Chi è dunque Céspedes? Basato su
una storia realmente accaduta e ambientato in una Spagna dilaniata dalle
guerre di religione, questo romanzo ripercorre le incredibili vicende di un
individuo che ha sfidato una società ostile e bigotta pur di affermare il
proprio diritto alla felicità.
Clara Sanchez, Il profumo delle foglie di limone, Garzanti 2011
(N.SANC, i.63789)
Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora molto caldo nonostante sia già
settembre inoltrato. Per le strade non c'è nessuno, e l'aria è pervasa da un
intenso profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra,
trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i
genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. È confusa e si
sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino
al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Fredrik
e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni
che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera
amicizia, le presentano persone affascinanti, come Alberto, e la accolgono
nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si
tratta dell'inferno. Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono
distinti per la loro ferocia e ora, dietro il loro sguardo pacifico, covano il
sogno di ricominciare. Lo sa bene Julian, scampato al campo di
concentramento di Mathausen, che da giorni segue i loro movimenti passo
dopo passo. Ora, forse, può smascherarli e Sandra è l'unica in grado di
aiutarlo. Non è facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo
momento di incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi.
Adesso Sandra l'ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non
importa. Perché tutti devono sapere.
Giorgio Scerbanenco, Il cane che parla, Sellerio 2011 (N.SCER Giallo,
i.63756)
"Deve essere difficile per il vero colpevole sfuggire alle vostre
investigazioni. Può non aver lasciato alcuna traccia materiale, ma voi
cercate invece quelle morali e finite per trovarlo". Di Scerbanenco colpisce,
soprattutto nei cinque gialli della serie con Arthur Jelling, il miscuglio di
realismo e fantastico, di logica investigativa e psicologia. Un insieme che,
ben amalgamato, dà ai suoi polizieschi una vaga atmosfera da cruda fiaba.
L'effetto fiabesco è marcato dalla singolarità del timidissimo investigatore,
dotato di una profondità psicologica da veggente; dall'ambientazione in una
Boston più mitica che reale; dal voluto esotismo dei personaggi, ciascuno
ogni volta stilizzato nella sua tipicità sociale; e, inoltre, da una serie di
intrusioni che sembrano immanenti e terreni incantesimi. Qui il ruolo
dell'incantesimo è retto dalle capacità di due cani prodigiosi che si
riveleranno decisivi nella meccanica dell'intreccio. In questa inchiesta,
scritta nel 1942, Arthur Jelling, archivista capo della polizia di Boston
prestato per le sue capacità alle investigazioni sul campo e sempre
desideroso di ritornare al più presto alla tranquillità familiare, deve
affrontare un assassinio sul treno. Situazione classica, questa, della
letteratura poliziesca deduttiva, con i possibili sospetti tutti raccolti in un
unico ambiente. La complicazione però nel caso del "Cane che parla" è
costituita da due misteri...
Andrè Schawarz-Bart, La stella del mattino, Guanda 2011 (N.SCHW,
i.63791)
È l'anno 3000 e l'uomo vive su un'altra galassia, da cui contempla, lontana,
la Terra. E proprio su questo pianeta uno storico scopre l'archivio che
raccoglie la storia di un piccolo Paese, noto successivamente con i nomi di
Giudea, Palestina, Israele, e del popolo che lo ha via via abitato, nei secoli.
E il racconto si sposta su un piccolo borgo di Podhoretz, nella Polonia
ottocentesca. Qui vive il rabbino Haim Yaacov, un ciabattino violinista
osannato come un santo, che con il suono del suo violino risana gli animi e
i malati. Un secolo dopo, da Podhoretz invasa dai nazisti, fugge un
bambino, Haim Schuster, discendente del rabbino, che si rifugia nel ghetto
di Varsavia solo per essere deportato ad Auschwitz... Quello che si salva
dall'orrore, anni dopo, è un uomo distrutto, uno scrittore apolide incapace di
superare il dolore e l'angoscia del sopravissuto, fino all'incontro a Parigi
con Sarah, figlia di un compagno di prigionia, con la quale deciderà di
trasferirsi in Israele. Un'intensa saga famigliare, venata di sense of humour,
per raccontare con toni luminosi e pacati l'indicibile dell'Olocausto.
Eric-Emmanuel Schmitt, La scuola degli egoisti, E/O 2011 (N.SCHM,
i.63768)
Pubblicato la prima volta in Francia nel 1994, "La scuola degli egoisti" esce
dalla fucina del miglior Schmitt. Un ricercatore di filosofia si imbatte nel
nome di Gaspard Languenhaert, oscuro filosofo del Settecento
propugnatore di una singolare "filosofia dell'egoismo". In base a tale
dottrina il mondo non esiste in quanto fatto oggettivo, ma è semplicemente
una proiezione mentale dell'individuo. Le tracce storiche sul bislacco
personaggio sono estremamente scarse, sembra addirittura che nel tempo
qualcuno le abbia fatte volutamente sparire, e il nostro intraprende quindi
una caccia per biblioteche, archivi e soffitte di castelli alla ricerca di
documenti che dimostrino la reale esistenza di Languenhaert e spieghino la
sua arcana filosofia. Attraverso le scoperte del ricercatore il lettore viene a
conoscenza della strana dottrina dell'uomo che affermava di essere l'unica
entità realmente esistente, e della vita assurdamente comica da lui condotta
in un mondo che, sempre secondo la sua dottrina, non è "vero", ma deriva
dalla sua mente. Il tutto culmina in un finale a sorpresa che racconta come
il mondo, negato dal filosofo, non abbia conservato di quest'ultimo alcuna
traccia.
Gilberto Severini, A cosa servono gli amori infelici, Playgrouobd 2010
(N.SEVE, i. 63636)
Alla vigilia del nuovo millennio, un uomo si ammala e deve subire un
delicato intervento chirurgico rinviato per un esame preliminare andato
male. Nella lunga attesa decide di non ricevere visite. Preferisce passare il
tempo leggendo e prendendo appunti per un ipotetico libro che non ha mai
trovato il tempo o la voglia di scrivere. Scrive anche tre lettere
fondamentali. A un suo collega d'ufficio. A un sacerdote che lo ha amato e
da cui è scappato. A un misterioso personaggio senza nome, una specie di
alter ego, vero o inventato, con cui ha creduto di parlare per tutta la vita. In
queste tre lettere l'uomo racconta incontri ed eventi fondamentali nella
propria esistenza, svela retroscena, e allo stesso tempo riflette sulla storia
del proprio paese: il mitico e mancato '68, il lavoro odiato, le contestazioni
al teatro di parola alla fine degli anni Settanta, i desideri fuggiti, gli amori
infelici vissuti e suscitati, la rivoluzione tecnologica. Un percorso
accidentato, ironico, doloroso, accompagnato da un dubbio: "Ho trascurato
davvero la parte migliore della vita?"
Gilbert Sinoué, Armenia, NeriPozza 2011 (N.SINO Storico, i.63782)
Costantinopoli, 26 agosto 1896: un commando di armeni assale la Banca
Ottomana. L'azione dimostrativa vuole richiamare l'attenzione delle potenze
europee sulle richieste di riforme in favore della minoranza armena che il
sultano Abdul Hamid II ha lasciato deluse. E con questo episodio storico che
prendono avvio le drammatiche vicende degli armeni in Anatolia, quelle
vicende che, come gli ebrei con il termine Shoah, gli armeni oggi ricordano
con due espressioni altrettanto efficaci: Metz Yeghèrn, il Grande Male, e
Aghèt, la Catastrofe. Ed è con questo episodio che ha inizio anche il
romanzo della famiglia Tomassian, con Hovanes che all'epoca è tra i pochi
armeni membri del Parlamento turco. Uomo colto, conoscitore dell'Europa e
partecipante all'assalto alla banca, Hovanes ha lasciato nella lontana
Erzerum il padre Vahe, il fiero patriarca dei Tomassian, e il mite fratello
Ashod, maestro di scuola. Diciotto anni dopo, mentre a Costantinopoli la
situazione per gli armeni è alle soglie della tragica svolta, a Erzerum Ashod
ha sposato Anna e ha due figli poco più che bambini, la bella Shushan e il
piccolo dolce Aram. Saranno loro, rimasti soli dopo il massacro di tutti i
famigliari avvenuto sotto i loro occhi, i protagonisti, gli eroi di una storia di
dolore e morte, l'emblema di quel viaggio all'inferno che, tra la primavera
del 1915 e l'autunno del 1916, portò con un ferreo programma di morte
all'annientamento di un popolo nella terra che abitava da millenni.
Anja Snellman, La verità della notte, Castelvecchi 2010 (N.SNEL
Giallo, i.63822)
La scrittrice finlandese Anja Snellman viene tradotta per la prima volta in
Italia per merito di Castelvecchi Editore che presenta un suo recente thriller
dal titolo La verità della notte (Lemmikkikaupan tytot, 2007).
In questo thriller l'autrice oltre a raccontare una storia avvincente affronta
anche il problema della prostituzione minorile, di quanti si approfittano, in
tutti i modi; di queste ragazze minorenni, del relativo mercato del sesso e
attraverso i loro occhi ci fa conoscere il mondo segreto delle minorenni.
Tutto inizia quando Jasmin Martin, una giovane ragazza scompare
misteriosamente, qualcuno l'ha vista per l'ultima volta mentre parlava con
un uomo ben vestito e molto più grande di lei. Inutili sono le ricerche e gli
appelli della madre. Dopo vari anni verrà trovato il cadavere di Linda una
amica della ragazza scomparsa e questo darà nuovo impulso alle indagini
che porteranno a smentire quanti affermavano che Jasmine doveva essere
morta da tempo.
Menno Metselaar, Ruud van der Rol (Casa di Anne Frank), La storia
di Anne Frank, Mondadori 2011 (N.STOR Biografie, i. 63694)
Come era fatto il nascondiglio di Anne Frank? Chi erano i benefattori che
portavano cibo e notizie? Cosa è successo a tutti loro? Con citazioni dal
diario, foto, testimonianze e documenti raccolti dal Museo di Anne Frank di
Amsterdam, questo libro racconta la storia di Anne e della sua famiglia: la
vita felice in Germania prima dell'ascesa del nazismo, l'emigrazione in
Olanda per sfuggire alle leggi razziali, la clandestinità dopo l'occupazione
nazista dell'Olanda, l'organizzazione della vita nel nascondiglio, le tensioni e
i litigi fino al giorno dell'arresto e la deportazione. Il padre della giovane
Anne, Otto, scoprirà di non aver mai conosciuto la figlia, mai capito cosa
veramente pensava, mai sospettato del suo straordinario talento.
Paco Ignacio Taibo II, Ritornano le tigri della Malesia, Tropea 2011
(N.TAIB, i.63793)
Il portoghese Yanez de Gomera e il principe malese Sandokan vedono
minacciati i loro beni, le loro stesse vite e quelle dei loro amici quando
subiscono l'attacco di una misteriosa forza maligna che si manifesta
attraverso una nebbia verde e lascia dietro di sé una scia di cadaveri. I due
vecchi pirati libertari sono allora costretti a richiamare a raccolta le Tigri
della Malesia per intraprendere quella che si presenta come la più
pericolosa delle loro avventure. Una vera e propria discesa agli inferi su
un'imbarcazione che porta il nome di La Mentirosa. Ben presto
incontreranno Friedrich Engels, il professor Moriarty, sottomarini
minacciosi, società segrete cinesi, Rudyard Kipling, i postriboli della
Cambogia, gli orangutan del Borneo, trafficanti di schiavi, una
sopravvissuta della Comune di Parigi, fondamentalisti islamici, filologi greci,
la flotta militare britannica, filosofi stoici, piante carnivore, messaggi cifrati,
banchieri filippini alleati di José Marti, spie antimperialiste...
Sabine Thiesler, Dormi per sempre, Corbaccio 2011 (N.THIE Giallo,
i.63786)
Una villa sulle colline toscane. Isolata, in mezzo al bosco, il luogo ideale per
rilassarsi e godere della reciproca compagnia: sono anni che Magda e
Johannes hanno realizzato il loro sogno e tutte le estati, puntualmente,
lasciano Berlino per trasferirsi vicino a Montevarchi nella loro casa,
accanto a conoscenti che sono ormai diventati amici. Ma questa estate è
diversa da tutte le altre. Magda sta aspettando il marito che si è trattenuto
qualche giorno ancora a Berlino. Lei sa perché è restato in Germania:
perché ha un'amante. E Magda non può più sopportare questa situazione.
Johannes le ha distrutto la vita ed è giunto il tempo della vendetta. Magda
ha progettato tutto e, a mano a mano che con la mente ripercorre ogni
minimo dettaglio del suo piano, ritrova la calma, la serenità, quasi la felicità.
In una serena mattina d'estate ucciderà il marito, ne denuncerà la
scomparsa e nasconderà il cadavere. In fondo solo così potrà preservare il
suo amore, solo così sentirà Johannes nuovamente vicino a lei, così vicino
da non distinguere più la realtà dall'immaginazione. Quando, però,
inaspettato, arriva in Toscana Lukas, il fratello di Johannes, la situazione
precipita. Da sempre segretamente innamorato di Magda, Lukas l'aiuta per
amor suo nella ricerca del marito scomparso. Non sa quale incubo l'aspetta
e troppo tardi capisce in quale trappola mortale si è infilato...
Anthony Trollope, La vita oggi, vol. 1 e 2, Sellerio 2011 (N.TROL,
i.63777, 63778)
Oltre ad essere il più lungo, "La vita oggi" è anche il più grande dei romanzi
di Anthony Trollope, l'opera in cui meglio risalta il suo genio letterario.
Genio vittoriano, che si affianca a quello di Dickens e di Thackeray, e che a
detta di Henry James poggiava sulla "sua totale comprensione dell'usuale".
Infatti, in Trollope sembra celebrarsi un vero e proprio fastoso trionfo del
"narratore onnisciente", vale a dire del modo di raccontare in cui il lettore è
invitato a spolverare i più nascosti angoli delle situazioni, delle vicende e
degli stati d'animo. "La vita oggi" è un'ambiziosa satira sociale e fu ispirato
da una serie di scandali finanziari degli anni Settanta dell'Ottocento. Decine
di personaggi attorniano il protagonista principale: un finanziere, August
Meimotte, dall'oscuro passato, che impianta a Londra famiglia, affari e vita
sociale, e si imbarca in un colossale investimento, che attrae e travolge,
segnando innanzitutto la sua propria ascesa e caduta, capitali, talenti,
fortune ed entusiasmi provenienti da ogni parte dell'aristocrazia del danaro
e dei titoli.
Enrico Vaime, Era ormai domani, quasi, Aliberti 2010 (N.VAIM,
i.63821)
Perugia inizio anni Cinquanta. In una domenica d'agosto dal caldo
estenuante, un uomo viene trovato riverso in casa con una corda al collo.
Tutti nel rione lo conoscevano come "il Sor Aldo", un personaggio dalla
stazza elefantina e dalla vita misteriosa. In casa, accanto al cadavere, c'è
Lalla, una bella ragazza di vent'anni: ufficialmente nipote del suicida, ma più
probabilmente figlia, secondo voci di rione, o addirittura serva e amante. La
voce narrante è un ragazzino di quindici anni che, proprio lì, abita con la
famiglia. La domenica che il Sor Aldo si uccide, lui si ritrova sulla scena del
dramma, fra il cadavere ancora caldo e Lalla. Lei si sposta un ciuffo dalla
fronte in un gesto di straripante sensualità, e poi gli chiede di aiutarla a
fare il nodo alla cravatta del morto. Il ragazzo obbedisce; quindi esce a
raccogliere fiori nel campo vicino a un manicomio: là dove una vecchia
internata zompettante è solita alzarsi il camicione all'altezza del ventre
davanti ai passanti, e urlare: "Voi vede' la passera?" Quella sera stessa, di
ritorno dai campi, fra il ragazzo quindicenne ignaro alla vita e la sensuale
Lalla inizierà un delicato dialogo dei sensi. Un approccio inizialmente
giocato sul lieve filo dei gesti allusivi e delle mezze parole; una seduzione
fatta di carnalità tenue e allo stesso tempo tenace.
Mariapia Veladiano, La vita accanto, Einaudi 2011 (N.VELA, i.63757)
Rebecca è nata irreparabilmente brutta. Sua madre l'ha rifiutata dopo il
parto, suo padre è un inetto. A prendersi cura di lei, la zia Erminia, il cui
affetto però nasconde qualcosa di terribile, e la tata Maddalena, affettuosa
e piangente. Ma Rebecca ha mani bellissime e talento per il piano. Grazie
all'anziana signora De Lellis, Rebecca recupera un rapporto con la
complessa figura della madre, scoprendo i meccanismi perversi della sua
famiglia. E nella musica trova un suo modo singolare di riscatto, una vita
forse possibile. La Veladiano racconta senza sconti l'ipocrisia, l'intolleranza,
la crudeltà della natura, la prevaricazione degli uomini sulle donne,
l'incapacità di accettare e di accettarsi, la potenza delle passioni.
Marco Vichi, Buio d'amore, Guanda 2011 (N.VICH, i.63769)
Nove racconti sull'amore. Perduto. Cercato. Mancante. Nove situazioni che
esplorano magistralmente l'universo spesso insondabile dei sentimenti. Buio
d'amore conferma il talento cristallino di Marco Vichi e lo posiziona sempre
più stabilmente nell'Olimpo dei migliori autori italiani contemporanei.
Jan Wallentin, La stella di Strindberg, Marsilio 2011 (N.WALL Giallo,
i.63833)
Le distese dell'Artico alla fine dell'Ottocento. Tre esploratori svedesi
scompaiono dopo un avventuroso viaggio in pallone. Sono in pochi a
sapere che a bordo di quel pallone Nils Strindberg aveva con sé una stella
e una croce di origine sconosciuta. Ma nessuno sa dove sono finite. Più di
cento anni dopo, immergendosi in una vecchia galleria mineraria di una
remota regione della Svezia, un sommozzatore scopre un corpo che la
miniera custodisce da lunghi anni, con il suo segreto: una croce ansata che
rappresenta il simbolo egizio della vita. Potrebbe trattarsi dello stesso
oggetto gelosamente conservato da Strindberg? Ma dove si nasconde la
stella? Don Titelman, uno storico eccentrico esperto di miti e simboli
religiosi, viene coinvolto e trascinato suo malgrado nella ricerca dell'altra
metà della chiave: braccato da una misteriosa e potente Fondazione
segreta, Titelman fugge attraverso l'Europa inseguendo l'antico mistero che
lo porterà a ripercorrere le tracce di Strindberg tra i ghiacci del Polo e a
scoprire il vero scopo della sua spedizione.
Rachel Ward, Numbers, Piemme 2010 (N.WARD Horror, i.63820)
Fin da bambina Jem intravede una serie di otto numeri negli occhi delle
persone. Anche in quelli di sua mamma: 10102002. Per anni non dà
importanza alla cosa, pensa sia solo una fantasia infantile. Quando però
sua madre muore il 10 ottobre 2002 Jem capisce: quei numeri
corrispondono alla data di morte di chi le sta intorno. Da quel momento la
sua vita cambia, non è più una ragazza come le altre, ora ha un terribile
segreto. E isolarsi da tutti sembra l'unica soluzione per nasconderlo. Solo
Spider, un ragazzo strano e pieno di vita, si rifiuta di abbandonarla e per
lui Jem comincia a provare qualcosa di più che semplice amicizia. Un
pomeriggio, mentre aspettano di fare un giro sulla ruota panoramica di
Londra, Jem si rende conto che tutte le persone in fila "hanno gli stessi
numeri", e che i numeri corrispondono proprio alla data di quel giorno. Ne
è sicura: lì sta per accadere qualcosa di terribile.
Daniel Woodrell, Un gelido inverno, Fanucci 2007 (N.WOOD, i.63731)
Ree Dolly è una ragazzina delle campagne del Missouri, esile e pallida, e
passa le sue giornate prendendosi cura della madre malata e dei fratelli
minori. Suo padre, Jessup, è uscito di prigione impegnando la fattoria per
pagare la cauzione, e poi ha fatto perdere le proprie tracce. La data del
processo si avvicina, e se l'uomo non si presenterà in tribunale, la casa
verrà confiscata. È così che Ree, spinta dalla forza della disperazione,
indossa un vestitino giallo, il vecchio cappotto nero di sua madre e un paio
di anfibi, e parte alla ricerca del padre. Per salvare la vita della sua
famiglia e la casa in cui abitano, dovrà sopportare il freddo, la fame,
affrontare la violenza e la superstizione di una comunità che si mantiene
raffinando cocaina.
CONFINE
Il nuovo spazio dedicato ai giovani: libri e film capaci di raccontare le sfide di
chi sta crescendo; storie rivolte in avanti, per varcare il confine con l'eta'
adulta
Vanna De Angelis, I cacciatori del tempo, Piemme 2009 (CONFINE
DEAN Fantasy, i.63732)
Yonec ha sedici anni, è figlio di una fata e di un uomo misterioso di cui
deve ancora scoprire l'identità, e vive nel Medioevo, nei primi anni del XII
secolo. Janis ha quattordici anni, frequenta la prima liceo e una maledizione
la costringe a vivere ai giorni nostri. Quando la madre la iscrive ad un
severissimo collegio privato, Janis scopre di poter tornare per brevi periodi
nel passato, sotto forma di lupa, accanto all'amato Yonec. Insieme
dovranno trovare l'antica pergamena che contiene il segreto della
costruzione della prima cattedrale gotica in Francia, Saint Denis. Ma una
confraternita medioevale, i cui poteri oscuri e malvagi giungono fino alla
nostra epoca, farà di tutto per impedirglielo.
Barbara Di Gregorio, Le giostre sono per gli scemi, Rizzoli 2011
(CONFINE DIGR, i.63674)
Chicco ha otto anni, è timido, goffo e mangia tutto ciò che trova. Ogni sera
chiede a suo fratello maggiore di raccontargli la storia di quando era
piccolo e lavorava alle giostre. Leonardo non è proprio suo fratello, è nato
da un altro padre, che portava in giro un ottovolante colorato per le feste
della provincia di Pescara. Un giorno, però, parte per non tornare più. Poi,
nel 1992 anche Leonardo se ne va, lascia Chicco con una madre che
rientra sempre a notte fonda e l'ottovolante chiuso in garage, smontato.
Dieci anni dopo, Chicco non ha ancora smesso di cercare il fratello, ma
solo quando suo padre lo porta di fronte alle macerie di una casa crollata
gli sembra di capire qualcosa di lui. Lì abitava la nonna di Leonardo, una
zingara che, per sentirsi normale e diventare come gli altri, si era fatta
costruire una casa con fondamenta profondissime in cui rinchiudere la
propria voglia di scappare. Chicco allora decide, vuole rivedere Leonardo e
c'è un solo posto al mondo in cui è sicuro di trovarlo, alle giostre del luna
park.
Claudia Gray, Hourglass, Mondadori 2011 (CONFINE GRAY Fantasy,
i.63680)
Bianca non è ancora un vampiro, ma è destinata a diventarlo. Lucas è
l'erede di un'antica congrega di cacciatori di vampiri, la Croce Nera, il loro
amore impossibile è nato tra i corridoi di Evernight, un college esclusivo
dove i vampiri imparano a confondersi meglio tra gli umani. Per rimanere
insieme a Lucas, Bianca è disposta a rinunciare alla propria famiglia e al
proprio destino: finché non ucciderà nessun essere umano, infatti, la
trasformazione non si compirà. Ma il suo corpo inizia a bramare sangue, e
la sete si fa sempre più insostenibile.
Martin Millar, Ragazze lupo, Fazi 2008 (CONFINE MILL Horror,
i.63634)
Kalix ha diciassette anni ed è una ragazza ribelle, una ragazza lupo.
Ricchissima e nobile, ultima discendente della più antica dinastia di
licantropi scozzesi, i MacRinnalch, ha trasgredito le regole della famiglia
innamorandosi di Gawain, giovane lupo mannaro di umili origini, e adesso
si nasconde, inseguita dai sicari, tra le strade di Londra. Vestita di stracci e
magrissima ai limiti dell'anoressia, per tenersi su sorseggia del laudano da
cui ormai è dipendente. Certa di aver tagliato per sempre i ponti con la sua
famiglia, Kalix si troverà suo malgrado coinvolta nella lotta per la
successione alla reggia dei MacRinnalch, circondata da una serie di
personaggi stravaganti: sua sorella, una stilista di tendenza dotata di poteri
magici, le cugine, dissolute musiciste della scena punk londinese, e due
giovani umani, studenti universitari, che si prenderanno cura di lei,
ammaliati fin dal primo istante da questa creatura straordinaria. Ambiziosi,
romantici e ribelli, i giovani licantropi di Martin Millar si muovono con
scaltrezza in una società contemporanea, ricca di conflitti, e proprio come i
ragazzi di oggi dimostrano di aver capito il valore assoluto dell'amicizia e
della solidarietà oltre ogni altra cosa.
Licia Troisi, Leggende del mondo emerso. III Gli ultimi eroi, Mondadori
2010 (CONFINE TROI Fantasy, i.63635
Il Mondo Emerso sembra giunto definitivamente al tramonto. Il morbo che il
re degli elfi ha insinuato nella popolazione sta contaminando ogni villaggio,
e l'unico antidoto, una pozione distillata dal sangue di ninfa, non basta a
curare tutti i malati. Mentre ogni speranza sembra perduta, Adhara decide
di non opporsi più al proprio destino e di essere fino in fondo Sheireen, la
creatura nata per combattere il Marvash, il male assoluto. Grazie al suo
coraggio e all'aiuto di una guerriera ribelle, l'origine del morbo viene infine
svelata, e un'innocente sottratta a un immane supplizio. Ma le voci di
un'inattesa minaccia iniziano a serpeggiare tra i sopravvissuti, e un attacco
di inaudita potenza sembra covare nelle riunioni segrete del re degli elfi e i
suoi seguaci. L'arma che annienterà per sempre il Mondo Emerso sta per
abbattersi sulla Terra del Vento, e Adhara dovrà compiere una scelta
dolorosa e definitiva, sacrificando alla missione molto più di se stessa.
GENITORI
Luisa Mattia (a cura di), Sono contento di essere bambino, Rizzoli
2009 (GENITORI 155,4 MATT Adolescenti, i.63735)
Susan E. Davis, 365 idee intelligenti per divertirti con il tuo bebè,
DeAgostini 2011 (GENITORI 649,1 DAVI, i.63707)
VIAGGI
Dominique Lapierre, India mon amour, IlSaggiatore 2011 (VIAGGI
915.4 INDIA VIAGGIATORI, i.63792)
SAGGISTICA
Psicologia (150)
Barbara Strauch, I tuoi anni migliori devono ancora venire. Le
sorprendenti risorse del cervello di mezz'età, Mondadori 2011
(D.155,66 STRA, i.63831)
Eugenio Borgna, La solitudine dell'anima, Feltrinelli 2011 (D. 155,92
BORG, i.63701)
Simone Perotti, Avanti tutta, Chiarelettere 2011 (D.158,72 PERO,
i.63785)
Religione (200)
Enzo Bianchi, Ogni cosa alla sua stagione, Einaudi 2010 (D.248,34
BIAN, i.63819)
Scienze sociali (300)
Roberto Vacca, Salvare il prossimo decennio, Rizzoli 2011 (D.303,49
VACC, i.63764)
Ethan Watters, Pazzi come noi. Depressione, anoressia, stress:
malattie occidentali da esportazione, BrunoMondadori 2010 (D.306,461
WATT, i.63676)
Problemi e servizi sociali (360)
Antonio Caponnetto, Io non tacerò. La lunga battaglia per la giustizia,
Melampo 0010 (D.364,106 CAPO)
Giorgio Bongiovanni, Lorenzo Baldo, Gli utlimi giorni di Paolo
Borsellino, Aliberti 2010 (D.364,152 BONG, i.636594)
Educazione (370)
Franco Frabboni, Cesare Scurati, Dialogo su una scuola possibile,
Giunti 2011 (D.370,1 FRAB, i.63872)
Graziella Fava, A scuola nessuno è straniero, Giunti 2011 (D.370.117
FAVA, i.63871)
Mario Lodi, Maestro, Giunti 2011, (D.372,11 LODI, i.63835 )
Medicina (616)
Jill Thomas, Mai più stanche! Rimedi naturali semplici ed efficaci per
riacquistare tono e vitalità, Red! 2011 (D.616,85 THOM, i.63678mmm-)
Economia domestica (640)
La fragola, Bayer Crop Science 2010 (641,3 FRAG, i.63873)
Sport (790)
Reinhold Messner, Parete ovest, Corbaccio 2011 (D.796,522 MESS
Diari e memorie, i.63767)
Letteratura americana (810)
Mark Twain, L'umorismo è la nostra salvezza. 365 colpi di genio per
vivere megliol Mattioli 1885, 2010 (D.818,4 TAWI, i.63677)
Letteratura italiana (850)
Andrea Camilleri, Troppu trafficu ppi nenti, Mondadori 2011 (D.852,914
CAMI, i. 63697)
Storia d'Europa (940)
Mario Avagliano, Marco Palmieri, Gli ebrei sotto la persecuzione in
Italia, Einaudi 2011 (D.940,5318 AVAG Diari e memorie, i.63688)
Thomas Geve, Qui non ci sono bambini. Un'infanzia ad Auschwitz,
Einaudi 2011 (D.940.531 8 GEVE Diari e memorie, i.63691)
Frédéric Roussea, Soria di una fotografia, Laterza 2011 (D. 940.531 8
ROUS, i.63779)
Carlo Saletti, Frediano Sessi, Visitare Auschwitz. Guida all'ex campo
di concentramento e al sito memoriale, Marsislio 2011 (D.640,5318
SALE, i.63828)
Storia d'Italia (945)
Marta Boneschi, La donna segreta. Storia di Metilde Viscontini
Dembowski, Marsilio, 2010 (D.945,083 BONE Biografie, i.63733)
Alexander Stille, Uno su mille. Cinque famiglie ebraiche durante il
fascismo, Garzanti 2011 (D.945,0915 STIL Biografie, i.63695)
Camilla Cederna, Il mio novecento, Rizzoli 2011 (D.945,092 CEDE,
i.63837)
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