febbraio 2o11 - Comune di Castelfranco Emilia
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febbraio 2o11 - Comune di Castelfranco Emilia
Disegno di Mava FEBBRAIO 2O11 Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. Daniel Pennac NOVITÀ André Aciman, Notti bianche, Guanda 2011 (N. ACIM Sentimenti, i.63699) "Sono Clara." In apparenza, la più banale delle presentazioni; eppure per il giovane protagonista del romanzo, che la vigilia di Natale si trova catapultato quasi per sbaglio nel trambusto di una festa, circondato da illustri sconosciuti, è lo schiudersi improvviso e folgorante di un sogno, di una nuova prospettiva di vita. Clara è bella, colta, irriverente, e i due, banditi i convenevoli, ingaggiano fin dai primi istanti una serrata schermaglia amorosa, in cui si susseguono a un ritmo vertiginoso affondi, brusche ritirate e stoccate impietose e divertite sui presenti, presto confinati al ruolo di comparse. Insieme al desiderio, cresce la paura struggente che tutto, com'è cominciato, possa di colpo finire; ma l'incanto si rinnova sera dopo sera, in un percorso circolare che li conduce fin sulla soglia del nuovo anno. Una New York inedita, dai riflessi viola-argentei, notturna e invernale, è lo scenario complice di questo incanto, con le chiatte ormeggiate sull'Hudson su cui scorrono lenti i lastroni di ghiaccio; i parchi innevati e lo skyline di Manhattan a evocare un mondo fiabesco, carico di echi letterari. Tra passi falsi e vani tentativi di opporsi a un sentimento ineluttabile e a un prepotente desiderio di felicità, il lettore, incredulo e partecipe, assiste in presa diretta al momento magico e irripetibile della nascita di un amore, alla costruzione paziente e minuziosa di un universo condiviso di parole, rituali e ricordi, intensi e talvolta dolorosi. Bruno Arpaia, L'energia del vuoto, Guanda 2011 (N. ARPA, i.63827) È notte su un'autostrada svizzera. Una macchina procede a velocità sostenuta, diretta a Marsiglia. A bordo un uomo, Pietro Leone, funzionario dell'Onu a Ginevra. Accanto a lui dorme il figlio Pietro, una console stretta tra le mani, i jeans a vita bassissima come ogni adolescente che si rispetti. I due sono in fuga, da non si sa bene cosa. La sola cosa che Pietro sa è che da giorni qualcuno sta tenendo sotto controllo i movimenti suoi e della sua famiglia e che la moglie Emilia, ricercatore al Cern, è scomparsa da casa da qualche giorno. La donna stava lavorando, con un gruppo di fisici spagnoli, a un rivoluzionario calorimetro per decifrare le energie di fotoni ed elettroni... Marta Ascoli, Auschwitz è di tutti, Rizzoli 2011 (N. ASCO Diari e memorie, i.63763) Trieste, 1944. Marta ha diciassette anni, "un'età in cui tutto ci accontentava e ci faceva sorridere". Quei sorrisi vengono strappati brutalmente la sera del 29 marzo, quando due SS fanno irruzione in casa per prelevare la famiglia Ascoli, per metà ebrea. È l'inizio di un calvario senza fine. La prima tappa è la risiera di San Sabba, unico campo di concentramento nazista in Italia; poi verranno la separazione dalla madre, il terribile viaggio in treno verso Auschwitz, sola donna in un convoglio di uomini per non abbandonare il padre; quindi Birkenau, poi Bergen-Belsen, la neve, i lavori forzati, la denutrizione, le malattie, le torture. E quella frase che suona come una condanna a morte continuamente rinviata: "Tu da qui non uscirai che per il camino". Eppure Marta resta attaccata alla vita con tutte le sue forze; infine, stremata, quando decide di farla finita lanciandosi contro il filo spinato, la sentinella che la scopre non spara. Il destino ha in serbo per Marta il 15 aprile 1945, il giorno della liberazione per mano degli inglesi e la gioia immensa del ritorno a casa. Attraverso la sua testimonianza, Marta Ascoli ricorda la tragedia vissuta da una famiglia, dal popolo ebraico, dall'umanità intera: e, con la forza di un grido, ci spiega che Auschwitz è di tutti, luogo-simbolo della più grande ferita aperta nella storia del Novecento. Jessica Fletcher & Donald Bain, La Signora in Giallo. Ospite inatteso a Cabot Cove, Sperling&Kupfer 2011 (N.BAIN Giallo, i.63759) A Cabot Cove, Jessica Fletcher è alle prese con misteriose lettere anonime e un inquietante signore appena arrivato in città che passa il tempo sul marciapiede davanti al suo cottage. Per fortuna si sta avvicinando il giorno del Ringraziamento, e i preparativi per la cena che ha organizzato con i suoi amici più cari la distraggono. Ma qualcosa non va come previsto: il ritrovamento di un corpo senza vita in un prato vicino a casa sconvolge la quiete festiva. Anche questa volta Jessica Fletcher sarà la sola in grado di scoprire l'assassino, andando a scavare nel passato scomodo di uno dei suoi ospiti... Alessandro Barbero, Gli occhi di Venezia, Mandadori 2011 (N.BARB Storico, i.63774) Venezia, fine del Cinquecento: una città tentacolare e spietata in cui anche i muri hanno gli occhi, il doge usa il pugno di ferro e il Sant'Uffizio sospetta di tutti e non ci pensa due volte a mandare a chiamare un poveraccio e a dargli due tratti di corda. La Serenissima osserva, ascolta e condanna. Anche ingiustamente. Ed è proprio per sfuggire a un'accusa infondata che Michele, giovane muratore, è costretto a imbarcarsi su una galera lasciando tutto e senza nemmeno il tempo per salutare la sua bella moglie Bianca, appena diciassettenne. Bandito da Venezia, rematore su una nave che vaga per il Mediterraneo carica di zecchini e di spezie e senza speranza di ritornare a breve, Michele vivrà straordinarie avventure tra le onde, sulle isole e nei porti del mare nostrum, fino ad approdare nelle terre del Sultano. Per sopravvivere, con il pensiero sempre rivolto a Bianca, da ragazzo ignaro e inesperto dovrà farsi uomo astuto, coraggioso e forte. Nel frattempo, Bianca rimane completamente sola in città, tra i palazzi dei signori e il ghetto. Il suo temperamento tenace e orgoglioso dovrà scontrarsi con prove se possibile più dure di quelle toccate a Michele, e incontri non meno terribili e importanti l'attendono nel dedalo di vicoli e calli, tra i profumi intensi delle botteghe di speziali, quello del pane cotto nel forno di quartiere, il torso dell'acqua gelida in cui lavare i panni e i pagliericci pidocchiosi che sono il solo giaciglio per la povera gente. Luca Bianchini, Siamo solo amici, Mondadori 2011 (N.BIAN Sentimenti, i.63772) Giacomo è un portiere d'albergo veneziano. Rafael è un ex-portiere di calcio brasiliano. Sono entrambi a un appuntamento con il destino ma l'essere stati davanti a una porta è l'unica cosa che hanno in comune. Il primo, dopo cinque anni di attesa, sta per rivedere la donna della sua vita: una signora sposata il cui mantra è "non si bada a spese", eternamene in conflitto tra i precetti religiosi e quelli astrali. Il secondo insegue un'attrice di telenovela, in fuga dal personaggio che le ha rubato l'anima. In un incontro fortuito e surreale Giacomo e Rafael instaureranno un rapporto singolare a tratti equivoco, che li porterà a capire chi sono e cosa desiderano. A sparigliare i piani, in una storia squisitamente teatrale, ci si metteranno altre due donne: una prostituta d'alto bordo che pensa di assomigliare a Gesù, e una giovane cassiera ostaggio della famiglia meridionale e dei look di Lady Gaga. Sullo sfondo, oltre il via vai dei clienti dell'hotel, una Venezia tratteggiata come un acquerello, lontana dalle cartoline, in cui la gente parla ancora in dialetto, ha paura degli stranieri e non sa rinunciare a un prosecco prima di cena. Roberto Bolaño, Il Terzo Reich, Adelphi 2010 (N. BOLA, i.63704) Appena mette piede, in compagnia della fidanzata, nella sua stanza d'albergo sulla Costa Brava, il giovane Udo Berger ottiene, dopo molte insistenze, che gli venga portato un grande tavolo, sul quale piazza il war game di cui è campione assoluto e di cui intende elaborare nuove e più audaci strategie: Il Terzo Reich. L'atmosfera è delle più beatamente, ottusamente balneari. Eppure, quasi subito, sentiamo che non tutto è luce, e che nell'ombra sono in agguato fantasmi inquietanti. Né ci vorrà molto perché la liscia superficie della routine vacanziera si incrini: e dalle fenditure vedremo apparire qualcosa in cui non potremo che riconoscere il Male. A mano a mano che l'estate si spegnerà, l'albergo, svuotandosi, assomiglierà pericolosamente a quello di Shining - mentre noi, insieme a Udo (sempre più ossessionato dal suo gioco, e risoluto a trovare il modo di portare alla vittoria l'esercito tedesco nella seconda guerra mondiale), cominceremo a interrogarci sugli eventi ominosi a cui andiamo assistendo: a chiederci, per esempio, a che cosa miri davvero Frau Else, l'affascinante ed enigmatica proprietaria dell'albergo; e perché il Bruciato, l'uomo dal corpo e il volto coperti di cicatrici ripugnanti che vive sulla spiaggia, abbia ingaggiato contro Udo una lunghissima partita di Terzo Reich, più simile a un duello o a una resa dei conti - e che potrebbe anche concludersi nel sangue; e soprattutto per quali tortuose vie quel che avviene nel gioco influenzi gli avvenimenti del mondo reale? Sharon Bolton, Raccolto di sangue, Mondadori 2011 (N.BOLT Giallo, i.63797) Quando Alice e Gareth Fletcher decidono di trasferirsi con i loro figli Tom, Joe e Millie nel piccolo e tranquillo villaggio di Heptonclough, nello Yorkshire, sono convinti di aver trovato il posto perfetto dove vivere serenamente. Ma quel luogo è davvero quello che sembra? I Fletcher, infatti, hanno appena il tempo di stabilirsi prima di scoprire che sono tutt'altro che benvenuti. Anche il giovane e brillante Harry Laycock, il nuovo parroco arrivato in paese pieno di ottimismo e buone intenzioni, percepisce da subito l'energia oscura e sinistra che pervade la chiesa e il cimitero, proprio il posto in cui i piccoli Tom e Joe, giocando, fanno uno strano e inquietante incontro. Quando Tom inizia a fare sogni terrorizzanti e a nutrire preoccupazioni esagerate nei confronti della sorellina Millie, i genitori si rivolgono a una psichiatra, Evi Oliver. D'accordo con il parroco, dal quale è pericolosamente attratta, la donna non è affatto convinta che il bambino soffra di allucinazioni e anzi crede alle sue parole più di quanto vorrebbe. Harry ed Evi cercheranno insieme di trovare una spiegazione agli eventi sempre più angosciosi che si susseguono con ritmo incalzante nell'arco di pochissimi giorni e che si collegano alla tragica scomparsa di tre bimbe nel corso degli ultimi anni e alla minaccia incombente del rapimento di Millie. "Raccolto di sangue" è un romanzo dalle atmosfere gotiche e claustrofobiche. Marion Zimmer Bradley, Deborah J. Ross, Gli inferni di Zandru, Longanesi 2011 (N. BRAD Fantasy, i.63687) Rumail, potente e diabolico laranzu sopravvissuto alla guerra che suo fratello, Damian Deslucido, ha scatenato contro il regno di Hastur. affida al figlio Eduin la missione di eliminare gli ultimi discendenti della casa reale. Eduin è quindi mandato alla Torre di Arilinn. dove l'erede al trono, il principe Carolin, viene addestrato all'uso del laran, l'arma psichica dal terribile potere. Benché il suo compito sia quello di ucciderlo, tra loro nasce un'amicizia. Ma è solo la quiete che precede la tempesta... Alla Torre arriva infatti il giovane Varzil Ridenow, telepate e promettente laranzu, e tra lui e il futuro sovrano si crea immediatamente un legame fortissimo, un profondo affetto basato sui comuni doni telepatici e sugli ideali condivisi, che li unirà per tutta la vita. Nell'animo di Eduin esplode la rabbia: ormai divenuto un espertissimo laranzu, il ragazzo, raffinato strumento di vendetta nelle mani del padre, rovescerà sulle esistenze di Carolin e di Varzil un odio tanto cieco quanto subdolo, e nascosto dai suoi poteri cercherà in ogni modo di portare a termine la sua missione di morte, disseminando la loro vita di dolore e ostacolando il grande sogno dei due amici: mettere fine alla minaccia rappresentata dalle armi laran e ricostruire moralmente la Torre di Neskaya. raggio di speranza e simbolo di un futuro in cui tutto il sangue versato sia solo un lontano ricordo... Elisabetta Bucciarelli, Ti voglio credere, Kowalski 2010 (N.BUCC Giallo, i.63810 L'ispettore Maria Dolores Vergarti è agli arresti domiciliari a Milano, indagata per omicidio volontario dopo aver accoltellato una donna nei boschi della Valle d'Aosta. Si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Rinchiusa in casa, assediata da immacolati mazzi di fiori, è alla ricerca di una verità i cui confini sono incerti. In Questura a Milano arriva la notizia del suicidio di una giovane dal ponte di viale Forlanini. Il poliziotto Achille Maria Funi decide di informare subito la Vergani, sentendosi irrimediabilmente legato a lei e alla sua perizia professionale. Mentre il caso appare sin dall'inizio un vero e proprio rompicapo, nel quartiere di San Siro vengono ritrovate tre croci maestose piantate nel terreno, un enigmatico Golgota scoperto nel giardino della villetta di una famiglia perbene. A breve compaiono croci analoghe in altre città, una Via Crucis sinistra di cui una delle stazioni nasconde un cadavere. Ancora una giovane donna, martoriata nel corpo e nell'anima, vittima di un'idea irraggiungibile di perfezione, inflitta con un digiuno che aspira all'ascesi. Mentre Funi tenta di imbrigliare le sue intuizioni, Maria Dolores si avvita in una spirale di pensieri nella quale si confondono ricordi falsati e percezioni incerte, la Giustizia e la Verità. Non sempre facce della stessa medaglia. Prigioniera della più difficile delle indagini - la sua colpevolezza o la sua innocenza - la Vergani dovrà ripensare anche al proprio senso di giustizia. Andrea Camilleri conversazione, La moneta di Akragas, Skira 2010 (N. CAMI Storico, i.63689) 406 a.C. Dopo un lungo assedio Akragas si arrende ai Cartaginesi. La città viene distrutta. 1909. La scoperta in un campo di una piccola moneta d'oro, unica al mondo, preziosissima. Per l'emozione il dottor Stefano Gibilaro, medico condotto di Vigata, cade da cavallo. Comincia così una storia che si dipana con risvolti inaspettati, tragici ed esilaranti, tra le campagne di Vigata e la Messina distrutta dal terremoto, fino all'imprevedibile conclusione. Andrea Camilleri con Francesco DeFilippo, Questo mondo un po' sgualcito, Infinito 2011 (N. CAMI, i.63776) "Di interviste ad Andrea Camilleri è affollato il mondo del giornalismo e della televisione; di tesi di laurea sulla sua opera sono colmi gli scaffali degli atenei, così come quelli delle biblioteche per quanto concerne libri confessione, ponderose sintesi biografiche, quadri di sicilianità e quant'altro. Che motivo c'era di scriverne un altro, dunque? A mio avviso non ce n'è uno, ce ne sono due. Comincio dal secondo: il ricavato di questo libro, detratte le spese sostenute dall'editore, andrà in beneficenza. Il primo motivo: nell'abbagliante, stordente e caduco mondo dei media dominato da rapidità e approssimazione, credo che la figura dello scrittore siciliano sia sottovalutata; va corretta. Di riflettori puntati su di lui ce ne sono fin troppi, ma l'immagine che ne rimanda la televisione o la stampa è parziale, banalmente personalistica, a volte paternalistica. Se tralasciamo per un istante la produzione montalbaniana, divenuta suo malgrado quasi un prodotto di consumo, cosa rimane di Andrea Camilleri? Tantissimo ancora: un uomo di grande rigore etico, onestà e intelligenza, uno scrittore di grande talento, un intellettuale engagé ma non barricadero, un anziano ancora curioso e disponibile ad apprendere, un uomo colto che ha attraversato quasi un secolo di storia conoscendo di questa molti protagonisti, un individuo semplice con i suoi difetti, un regista tra i primi a portare in Italia il teatro di Beckett. In una parola, un saggio. (Francesco De Filippo) Jacqueas Charmelot, Kerbala, Rizzoli 2011 (N. CHAR Giallo, i.63705) Dove sono finiti i soldi? È l'ultima domanda che si è fatto Ned Rush. subito prima di scomparire. Quando l'amico Charles si getta sulle sue tracce sa solo che il giornalista americano stava indagando sulle immense somme spese per la mai avvenuta "ricostruzione dell'Iraq". Quello che ignora è che Ned è incappato in un segreto che ha già fatto molte vittime: l'operazione Powerball, un complotto che tra pochi giorni costerà all'America un presidente e al resto del pianeta una guerra mondiale. Per questo, a Washington, il capo della sicurezza della Casa Bianca sta lottando contro il tempo per salvare le vite di Charles e Ned e la propria. E per questo, nelle strade di Baghdad, i mercenari della potente compagnia di sicurezza privata Total Force hanno scatenato contro i due amici una caccia senza quartiere. Insieme al fedele interprete Hikmatt e alla dolce Levia, Charles dovrà scendere nella città sotterranea di Najaf, penetrare nel cuore della Green Zone di Baghdad, raggiungere le vie dei contrabbandieri sul confine siriano e prendere una decisione che potrebbe cambiare la storia del mondo musulmano: rivelare o no il contenuto della lettera perduta di Kerbala, il più pericoloso segreto dell'Islam? Adélaïde de Clermont-Tonnerre, Il visone bianco, Mondadori 2011 (N. CLER, i.63838) È passando davanti a un'edicola di Nizza che la giovane Ondine viene a conoscenza del suicidio di sua madre, la chiacchieratissima scrittrice Zita Chalitzine, ritrovata a Parigi nella sua Mercedes, avvolta in una magnifica pelliccia di visone bianco. La donna ha sempre dato scandalo e proprio pochi giorni prima della sua scomparsa ha nuovamente fatto parlare di sé: un quotidiano l'aveva accusata di non essere l'autrice dei libri che avevano decretato il suo successo. Ondine non vuole sapere niente della sua bellissima e tormentata madre, che non vede da dieci anni: Zita infatti non è stata altro che una pallida imitazione di quello che deve essere davvero un genitore e non ha mai voluto rivelarle l'identità del suo vero padre. Dopo un funerale più mondano che triste - una vera e impietosa passerella della Parigi che conta Ondine trova l'autobiografia inedita di sua madre e viene a conoscenza di segreti e rivelazioni scottanti di cui non sospettava nemmeno l'esistenza. Chi era davvero Zita Chalitzine? Di origini modeste, Zita si conquista l'indipendenza diventando una delle ragazze di Madame Claude la maitresse più nota e influente della città - e nel contempo l'amante del noto romanziere Romain Kiev. Grazie al suo talento e alla sua ambizione è la protagonista incontrastata della Parigi degli anni Settanta. Glenn Cooper, La mappa del destino, Nord 2011 (N. COOP Giallo, i.63686) Per settecento anni è rimasto nascosto in un muro dell'abbazia. Poi una scintilla ha scatenato un incendio e il muro è crollato. Stupito, l'abate Menaud sfoglia quel volume impreziosito da disegni di animali e di piante. È scritto in codice, ma le prime parole sono in latino: "Io, Barthomieu, monaco dell'abbazia di Ruac, ho duecentoventi anni. E questa è la mia storia." Per migliaia di anni è rimasto immerso nell'oscurità. Poi un'intuizione ha squarciato le tenebre. Incredulo, l'archeologo Lue Simard cammina in quel grandioso complesso di caverne, interamente decorate con splendidi dipinti rupestri. E arriva all'ultima grotta, la più sorprendente, dove sono raffigurate alcune piante: le stesse riprodotte nell'enigmatico manoscritto medievale... Per un tempo indefinibile è rimasto avvolto nel mistero. È stato custodito da santi e da assassini, è stato una fonte di vita e una ragione di morte. Poi un imprevisto ha rischiato di svelarlo agli occhi del mondo. Spietati, gli abitanti di Ruac non hanno dubbi: i forestieri devono essere fermati. Perché la cosa più importante è difendere il loro segreto. A ogni costo. Lesley Downer, Il kimono rosso, Piemme 2011 (N.DOWN Storico, i.63698) Hana indossa il kimono da cerimonia; i capelli lunghi fino a terra sono spalmati d'olio e raccolti in un'acconciatura ordinata, come vuole la tradizione. Saluta il capitano Yamaguchi, suo marito, che sta partendo per combattere i ribelli del sud e difendere lo shogun e il suo paese. Malgrado non sia innamorata del capitano, la giovane e bella Hana si è sempre comportata secondo le consuetudini, per sentirsi adeguata al suo ruolo di moglie. Rimasta sola, custodisce la casa mentre lo scontro tra i ribelli e l'esercito imperiale si avvicina e si inferocisce, sempre più sanguinoso e violento. Ora anche Hana è in pericolo e, nonostante sappia usare con maestria la spada giapponese, deve arrendersi e fuggire. Un breve viaggio pieno di ostacoli, al termine del quale viene accolta dai colori, i suoni e i profumi di Yoshiwara, il quartiere del piacere di Tokyo. Una casa per cortigiane diventa il suo rifugio, e la vita della donna prende una direzione imprevista. Inizialmente intenzionata a raggiungere suo marito, Hana trova nella casa un calore umano che mai aveva conosciuto e viene a poco a poco attratta dall'atmosfera vitale del quartiere. Scoprendo dentro di sé una sensualità fino a quel momento ignorata, si trasforma in una perfetta cortigiana e assapora per la prima volta il gusto della libertà e il sottile piacere della seduzione. Ma è Yozo, un coraggioso soldato, a cambiarle definitivamente la vita. Carolly Erickson, La vita segreta di Giuseppina Bonaparte, Mondadori 2011 (N.ERIC Biografie, i.63681) Giuseppina è ancora giovanissima quando lascia la sua famiglia e la colonia francese della Martinica, dove è nata e cresciuta, per sposare l'arrogante aristocratico Alexandre de Beauharnais. Nonostante la nascita di due figli, la loro unione non è felice e, durante i turbolenti anni della Rivoluzione francese e del Terrore, Giuseppina conosce la povertà e l'orrore della prigionia, rischiando addirittura la ghigliottina. Il suo fascino esotico e la sua inarrestabile ambizione la sorreggono però anche nei momenti più difficili, sino all'incontro con Napoleone Bonaparte, che cambierà per sempre il suo destino. Mentre lui domina sulla scena politica e sui campi di battaglia, creando un impero sterminato e incoronando se stesso e la moglie imperatori di Francia, lei diviene l'incontrastata regina dell'alta società grazie al suo irresistibile magnetismo fatto di eleganza, charme, forza e vulnerabilità. Ma dietro le apparenze si nasconde una realtà ben diversa: il cuore di Giuseppina appartiene a un altro uomo, il misterioso straniero che l'aveva conquistata molti anni prima in Martinica e che lei non può dimenticare. Carolly Erickson, famosa autrice di saggi e biografie storiche, ritorna con il racconto della vita della prima moglie di Napoleone. Scritto in prima persona, il romanzo segue la protagonista lungo l'intero arco della sua esistenza, tracciando il ritratto a tutto tondo di una figura tanto sfaccettata e della sua epoca. Fannie Flagg, Miss Alabama e la casa dei sogni, Rizzoli 2011 (N.FLAG, i.63770) Una vera signora sa sempre quand'è il momento di uscire di scena. E Maggie Fortenberry, affascinante sessantenne che conosce almeno 48 modi diversi di piegare un fazzoletto e non ha mai detto una parolaccia in vita sua, ha deciso che il suo momento è arrivato. Ex Miss Alabama e quasi Miss America, dei suoi sogni di ragazza Maggie ha realizzato ben poco: non ha conquistato un marito adorante, non ha avuto con lui la nidia ta di pargoli d'ordinanza, e oggi è una single depressa con una noiosa carriera da agente immobiliare a Birmingham. Ormai ha deciso, vuole farla finita. Non senza però aver prima saldato ogni debito, sbrinato il frigorifero e salutato gli amici con un'impeccabile lettera d'addio. Ma quando tutto sembra finalmente pronto per girare l'ultimo ciak, ecco che un bizzarro scheletro in kilt manda all'aria i suoi piani. Nella villa dove l'ha ritrovato, e che Maggie ha ricevuto l'incarico di vendere, si celano infatti segreti che aspettano solo lei per essere svelati. E se poi a scombinare il suo progetto ci si mettono anche una dispettosa capretta dal muso nero e il ritorno inaspettato di un vecchio amore, ecco che forse organizzare la sua dipartita non è più così urgente... Ignacio Garcìa-Valiño, Caro Caino, Piemme 2010 (N.GARC Giallo, i.63818) Nico ha dodici anni, ma non è più quel bambino solare e affettuoso che tutti amavano per la sua docilità e il suo buon carattere. L'adolescenza, si sa, è un età difficile, piena di infelicità e contraddizioni, ma i suoi comportamenti sono difficilmente codificabili come semplicemente insoliti. C'è qualcosa di più in lui, qualcosa di inafferrabile e di inquietante, tanto che, una sera, quando i genitori, tornando a casa, trovano il salotto pieno di sangue e il corpo senza vita del cane nel letto del padre, decidono di chiedere aiuto a uno psicologo. La terapia inizialmente è difficilissima, ma Julio, lo psicologo, è affascinato dal caso. Non gli è mai capitato di trovarsi di fronte a qualcuno che rivelasse una simile inclinazione al male. Pian piano, però, con l'aiuto del gioco degli scacchi per cui Nico sembra particolarmente dotato, Julio ha l'impressione di essere riuscito a scalfire la barriera dietro cui si era rifugiato il ragazzo. Gli scacchi sono un mezzo per conquistare la fiducia di Nico, per insegnargli a rispettare l'avversario, ad assumersi la responsabilità delle proprie scelte. Ma dovrà ricredersi, quando si accorgerà di essere stato manipolato, esattamente come una pedina di quel gioco con cui sperava di guarirlo. Alessia Gazzola, L'allieva, Longanesi 2011 (N.GAZZ Giallo, i.63784) Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po' distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l'istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall'affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all'omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un'aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima. Elizabeth Gilbert, Giuro che non mi sposo, Rizzoli 2011 (N.GILB Sentimenti, i.63799) "... e vissero felici, divorziati e contenti." Doveva finire così l'irripetibile favola di Elizabeth Gilbert e del suo Felipe. Alla fine di "Mangia prega ama" li avevamo lasciati sulla spiaggia di Bali, innamoratissimi e decisi a non sposarsi mai più. Un primo matrimonio rovinosamente fallito per ciascuno era più che sufficiente: d'ora in avanti avrebbero celebrato l'amore a modo loro, senza bisogno di riti ufficiali, senza vincoli e senza il rischio di future complicazioni legali. Insieme, avrebbero vissuto ciascuno la sua vita; avrebbero continuato a viaggiare e lavorare come prima, con Philadelphia come base e il passaporto sempre in tasca. Ma i solerti agenti del Dipartimento per l'immigrazione e la sicurezza dell'aeroporto di Dallas avevano in mente un finale diverso. Per loro, il brasiliano Felipe, con i suoi frequenti andirivieni tra l'America e il resto del mondo, era solo un altro ospite indesiderato, sospettato di risiedere clandestinamente nel Paese e come tale punibile con l'espulsione. Solo le nozze con la sua americanissima e recalcitrante fidanzata avrebbero potuto consentirgli di rimettere piede legalmente negli Stati Uniti. Elizabeth Gilbert riprende il racconto da dove l'aveva lasciato per affrontare il tema controverso e affascinante del grande "sì" in tutte le sue sfumature e implicazioni. E così facendo torna a mettere in scena le inquietudini, le paure, gli slanci e i desideri nascosti suoi e di tutte le donne. Philip M. Godgift, I 99 giorni che travolsero il Cavaliere, Fazi 2011 (N. GODG, i.63700) Un romanzo-saggio, con protagonisti i principali politici italiani che si muovono, parlano e agiscono in maniera più che realistica durante i 99 giorni che portano alla caduta del Cavaliere. Attentati, sesso, violenza, lusinghe, ricatti, pedofilia e congreghe occulte si intrecciano sullo sfondo cabalistico della lotta politica in vista delle nuove elezioni che devono decidere le sorti dell'Italia. Sembra tutta fantasia, si tratta invece di uno scenario verosimile, per non dire del tutto veritiero nell'immediato futuro, anche se per ora lo si può solo illustrare in queste pagine esilaranti che oscillano tra la rappresentazione grottesca e il thriller in cui la suspense cresce intorno a un inquietante interrogativo: riuscirà la svolta autoritaria ordita per consegnare il paese al Cavaliere? Ma ecco che accade qualcosa di imprevisto e imprevedibile: qualcuno ribalta la situazione. Un politico? Un santo? Un cherubino? Soltanto un uomo dalla naturale dignità e coscienza civile, che si dimostra capace di restituire all'Italia la piena democrazia dopo anni di potere personalistico. Chi è o chi potrebbe essere l'autore del miracolo? Ce lo dice questo romanzo che svela oggi quel che avverrà domani. Si presenta come un giornalista italoamericano inviato a Roma per un'inchiesta sulla pedofilia nella Chiesa, ma qualcuno insinua che Philip M. Godgift sia il nome de plume di due noti giornalisti italiani che hanno dovuto mascherarsi per non incorrere nelle ire dei loro editori. Caroline Graham, Ragnatele d'inganni, B.C.Dalai 2010 (N.GRAH Giallo, i.63807) Durante una passeggiata prima dell'ora del tè nei boschi nei dintorni di Badger's Drift, Emily Simpson, un'anziana zitella, si sofferma a osservare qualcosa che per lei sarebbe stato meglio non vedere: la sua involontaria curiosità le costerà la vita. Incaricato delle indagini è l'ispettore capo della contea di Midsomer, Tom Barnaby. Sollecitato dalla migliore amica della vittima e con l'aiuto del solerte e ironico sergente Troy, Barnaby inizialmente segue una serie di false piste che lo conducono in un vicolo cieco. Ci vorrà purtroppo un altro efferato delitto per far luce sulle reticenze, le menzogne, i ricatti e il risentimento che legano i personaggi coinvolti nella vicenda. Ed è solo dipanando questa ragnatela d'inganni che si arriverà alla sorprendente verità. Philippa Gregory, La regina della rosa bianca, Sperling&Kupfer 2011 (N.GREG Storico, i.63796) 1464: Elisabetta Woodville è l'affascinante figlia di un nobile inglese, sostenitore del reale casato dei Lancaster. Ancora giovane, ha perso il marito che combatteva a fianco del re Enrico VI e ora, dopo l'ascesa al trono degli York, si ritrova spogliata dei suoi possedimenti e sola con due figli maschi in tenera età. Decisa a rivendicare il proprio patrimonio per poter condurre una vita onesta e indipendente, incontra il nuovo sovrano e gli espone a testa alta la propria causa. La sua bellezza sfolgorante e il suo atteggiamento indomito conquistano all'istante il ventiduenne Edoardo IV che, incapace di resisterle, la sposa in gran segreto. E da questo momento la vita di questa donna coraggiosa imbocca un vorticoso destino, mentre i suoi due figli, rinchiusi nella famigerata torre di Londra e poi misteriosamente scomparsi nel nulla, diventano il fulcro di un enigma che per secoli ha sconcertato generazioni di studiosi. Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli, Malastagione, Mondadori 2011 (N.GUCC Giallo, i.63775) Nel bosco di castagni che domina Casedisopra, minuscolo paese dell'Appennino tosco-emiliano, se ne sta appostato in attesa della preda il vecchio Adùmas, montanaro con un nome da romanzo (il padre, appassionato dei Tre moschettieri, lo ha chiamato come l'autore, un certo A. Dumas...). Non è un bracconiere di professione, Adùmas, ma ogni tanto prende la doppietta e va nel bosco. È il brùzzico, il crepuscolo, e Adùmas ha appena bevuto qualche sorso di grappa, giusto per ingannare l'attesa, quando poco lontano spunta una bestia come non ne ha mai viste e come nessuno ne vedrà più. Il dito gli si congela sul grilletto e in un attimo la bestia fugge via. Non c'è grappa o crepuscolo che tenga: davanti ai suoi occhi è appena comparso un cinghiale con un piede umano tra le fauci. I paesani, convinti che il vecchio abbia alzato troppo il gomito, sono subito pronti a schernirlo... Tutti, tranne Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale che nonostante la sua giovane età sa bene quanti segreti possa nascondere la terra scura sotto i castagni. E poiché anche un Forestale può occuparsi di delitti, quando il crimine si fa largo nei suoi territori, Poiana comincia subito a indagare attorno al caso del cadavere privo di un piede che forse giace in mezzo al bosco. Ma gli tocca scoprire subito che le relazioni e gli affari tra i notabili del luogo creano un groviglio di interessi più pericoloso e inestricabile di un roveto. Sophie Hannah, Non è un gioco, Garzanti 2011 (N.HANN Giallo, i.63790) Londra. Sembra solo un gioco tra innamorati: "Raccontami la cosa più brutta che hai fatto". Stesa sul letto accanto a Aidan, il suo nuovo fidanzato, Ruth esita. Sa cosa significa sbagliare ed essere puniti per questo. Il suo passato nasconde un errore inconfessabile, che l'ha quasi distrutta. Ma ora è pronta a ricominciare, è convinta che Aidan sia l'uomo della sua vita. Ma la confessione del ragazzo è come un fulmine a ciel sereno. Ha ucciso una donna, tanti anni prima. Si chiamava Mary Trelease. Ruth è senza parole. L'idea che Aidan abbia potuto uccidere qualcuno la terrorizza, certo. Eppure c'è qualcosa che la sconvolge ancora di più. Perché lei conosce benissimo Mary Trelease. E Mary Trelease è viva e vegeta. Aidan sta mentendo oppure la sua mente gli sta giocando un brutto scherzo? Solo la polizia può scoprirlo. A occuparsi del caso è Charlotte Zailer, detta Charlie, sergente della polizia locale. La donna non ha dubbi: la versione di Ruth è piena di incongruenze, come anche quella di Aidan. I due fidanzati nascondono segreti atroci e oscuri, segreti che forse dovrebbero rimanere sepolti. Ma adesso è troppo tardi. E quando la violenza erompe di nuovo, Charlie capisce che non c'è alternativa, bisogna partire dall'inizio, dalle origini di quel gioco troppo pericoloso che ha portato a un incubo peggiore della morte. John Harding, La biblioteca dei libri proibiti, Garzanti 2010 (N.HARD, 63813) New England, 1891. È notte fonda ormai. Nell'antica dimora di Blithe House regnano il silenzio e l'oscurità. Per Florence, giovane orfana di dodici anni, è finalmente giunto il momento che ogni giorno aspetta con ansia. Attenta a non far rumore, sale le scale ed entra nella vecchia biblioteca. Nella grande stanza abitata dalla polvere e dall'abbandono ci sono gli unici amici che le tengano davvero compagnia, i libri. Libri proibiti per Florence. Non potrebbe nemmeno toccarli: da sempre le è vietato leggere. Così le ha imposto lo zio che l'ha allevata con il fratellino Giles. Un uomo misterioso, che l'ha condannata a vivere confinata in casa insieme alla servitù. Ma Florence è furba e determinata e ha imparato a leggere da sola. Ha intuito che nei libri è racchiusa la strada per la libertà. Perché proprio in quella biblioteca, tra i vecchi volumi di Sir Walter Scott, Jane Austen, Charles Dickens, George Eliot e Shakespeare, si nasconde un segreto legato a doppio filo alla morte dei suoi genitori. Una terribile verità che, notte dopo notte, getta ombre sempre più inquietanti sulla vita di tutti. Strani episodi iniziano a sconvolgere la dimora. Prima la morte violenta e inspiegabile di una delle governanti, poi l'arrivo della nuova istitutrice del fratellino, che odia Florence con tutta sé stessa. Per la ragazza camminare per i corridoi della casa è sempre più pericoloso. Rebecca Hunt, Il cane nero, Ponte alle Grazie 2011 (N.HUNT, i.63780) Il 22 luglio 1964, nella sua dimora tra le tranquille colline del Kent, Winston Churchill si sveglia di buon'ora e si ritrova in compagnia di una vecchia conoscenza, un ospite tutt'altro che gradito. È un gigantesco cane nero e, dal buio del suo angolo, non gli toglie gli occhi di dosso. Qualche ora più tardi, nella sua casetta a schiera, la giovane Esther si prepara ad accogliere un aspirante inquilino. Le basta però scorgerne la sagoma attraverso il vetro della porta per inorridire: sembra un materasso, tanto è imponente. È il cane nero e ha in mente un solo obiettivo: installarsi a casa sua. Invadente, impertinente, a tratti maligno, all'occorrenza il cane nero sa dar prova di un carisma irresistibile. Fiuta le sue vittime, ne addenta le coscienze, gioca sadicamente con i loro destini, ma può anche essere una presenza seducente che riempie la giornata. In una storia surreale e sorprendente, l'autrice affronta con leggerezza e ironia il tema del lutto e della perdita, e non ha paura di raccontarne gli aspetti più dolorosi. Quello che ci restituisce è un romanzo umano e profondo, che mette a nudo tutte le ambiguità del rapporto tra la depressione e le sue vittime, i silenzi, la vergogna, ma è anche un potente annuncio di speranza, l'invito a resistere eroicamente, a vedere nel male oscuro del nostro tempo una battaglia che si comincia a vincere nel momento stesso in cui si accetta di combatterla. Helena Janeczek, Lezioni di tenebra, Guanda 2011 (N.JANE Diari e memorie, i.63794) Un libro particolare, un romanzo nutrito di autobiografia, che diventa anche biografia di una generazione. Una narrazione composita, fatta di brani di esistenza, ricordi, che ci portano gradualmente al cuore nero della storia, Auschwitz. "Lezioni di tenebra" racconta il rapporto tra la giovane autrice e la madre, l'unica di due famiglie numerose a essere sopravvissuta all'Olocausto, insieme al padre. Ebrei polacchi, vissuti in Germania, dove la figlia Helena è cresciuta sentendosi completamente estranea al mondo tedesco e alla sua cultura, pur usandone la lingua anche nel suo esordio in poesia. Romanzo sull'eterno tema dell'amore difficile tra madre e figlia, che non è soltanto una memoria sull'Olocausto, ma un resoconto lucido, appassionato e distaccato al tempo stesso, che punta soprattutto a misurare l'intensità del contraccolpo che quella tragedia ha lasciato nella generazione successiva. E il contraccolpo sta nell'impossibilità di avere radici, nella confusione linguistica, nel disperato bisogno di appartenere e nella crudele condanna a sentirsi estranei, comunque e dovunque. Sta nello stupore di fronte al destino, al male, alla sorte: "Paghi per ogni errore, anche il più piccolo, sempre e comunque... Ma che cosa sia un errore non lo sai. A questo non devi mai pensare". Carolyn Jess-Cooke, I diari dell'angelo custode, Longanesi 2011 (N.JESS, i.63672) Margot ha quarant'anni e la sua vita è stata tutta un errore. Cresciuta senza genitori, oggi è una donna incapace di ricambiare un grande amore, una madre incapace di salvare il proprio figlio da un destino di infelicità. Il giorno in cui muore in circostanze misteriose, Margot è sola. Ma la sua vita non si conclude. Ciò che sembrava la fine è in realtà una trasformazione: Margot diventa un angelo custode e dovrà proteggere una vita mortale. Scopre però che per volere divino, o forse del fato, l'essere umano che le è stato affidato altri non è che se stessa. Costretta a tornare sulla terra per rivivere la propria vita, dovrà così assistere nuovamente alla vertiginosa altalena dei suoi giorni, fatti di molti dolori e rari momenti di felicità. Da angelo custode di se stessa, Margot dovrà capire quanto e come potrà intervenire per cambiare il corso degli avvenimenti e sostenere quella fragile bambina, poi ragazza e infine donna nelle mille scelte, a volte felici, più spesso tragiche, della sua esistenza. Fra i tanti dubbi e rimpianti ha solo una certezza: è disposta a tutto pur di cambiare almeno un evento, uno solo... Marco Malvaldi, Odore di chiuso, Sellerio 2011 (N.MALV Giallo, i.63758) In un castello della Maremma toscana vicino alla Bolgheri di Giosuè Carducci, arriva un venerdì di giugno del 1895 l'ingombrante e baffuto Pellegrino Artusi. Lo precede la fama del suo celebre "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", il brioso e colto manuale di cucina, primo del genere, con cui ha inventato la tradizione gastronomica italiana. Ma quella di gran cuoco è una notorietà che non gli giova del tutto al castello, dove dimora la famiglia del barone Romualdo Bonaiuti, gruppo tenacemente dedito al nulla. La formano i due figli maschi, Gaddo, dilettante poeta che spera sempre di incontrare Carducci, e Lapo, cacciatore di servette e contadine; la figlia Cecilia, di talento ma piegata a occupazioni donnesche; la vecchia baronessa Speranza che vigila su tutto dalla sua sedia a rotelle; la dama di compagnia che vorrebbe solo essere invisibile, e le due cugine zitelle. In più, la numerosa servitù, su cui spiccano la geniale cuoca, il maggiordomo Teodoro, e l'altera e procace cameriera Agatina. Contemporaneamente al cuoco letterato è giunto al castello il signor Ciceri, un fotografo: cosa sia venuto a fare al castello non è ben chiaro, come in verità anche l'Artusi. In questo umano e un po' sospetto entourage, piomba gelido il delitto. Teodoro è trovato avvelenato e poco dopo una schioppettata ferisce gravemente il barone Romualdo. I sospetti seguono la strada più semplice, verso la povera Agatina. Sarà Pellegrino Artusi a dare al delegato di polizia le dritte per ritrovare la pista giusta. Laura Mancinelli, Due storie d'amore, Einaudi 2011 (N.MANC, i.63776) "Il sogno di Crìmilde" è rilettura di un antichissimo mito germanico accolto nei Nibelunghi, poema anonimo composto per le corti nobiliari. La scrittrice si rifà alla tradizione del mondo germanico meridionale, in cui una Crimilde ingenua e innamorata, dopo l'uccisione del suo Sigfrido, per vendicare il perduto amore provoca la distruzione di due interi popoli. La presenza dell'incombente tragedia non toglie nulla al fascino del racconto, anzi lo accresce. La seconda storia, "I tre volti di Isotta", è un'interpretazione del più affascinante e misterioso poema del Medioevo europeo: il Tristano, composto da Gottfried von Strassburg all'inizio del XIII secolo e rimasto incompiuto. Le figure delle tre Isotte, la Bionda, la Madre e la Bianca Mano, erano già presenti, con i loro significati simbolici, nella tradizione celtica, e a quella versione precristiana si attiene la scrittrice, prendendo le distanze dalla sovrapposizione religiosa di Gottfried. Le contrastate vicende di Isotta la Bionda e dell'eroico Tristano si intrecciano con la sanguinosa contesa tra Cornovaglia e Irlanda, tra sfide, congiure, brevi giorni felici e inganni. Avvalendosi della libertà concessa ai narratori di miti celebri, la Mancinelli attribuisce un ruolo insolito e centrale a re Marke, e al suo rapporto con i due amanti infelici. Hilary Mantel, Wolf hall, Fazi 2011 (N.MANT Storico, i.63751) Thomas Cromwell era il figlio di un fabbro di Putney. Un uomo capace di redigere un contratto e addestrare un falco, di disegnare una mappa e sedare una rissa, di arredare una casa e corrompere una giuria. Architetto machiavellico del regno di Enrico Vili e artefice dei destini della dinastia dei Tudor, il protagonista del pluripremiato romanzo di Hilary Mantel emerge qui in tutta la sua contraddittoria umanità. Cromwell venuto dal nulla, dedito ai mestieri più disparati - mercenario in Francia, banchiere a Firenze, commerciante di tessuti ad Anversa - in virtù delle sole doti intellettuali; Cromwell, di cui il re si servirà per ottenere il divorzio da Caterina d'Aragona e sposare Anna Bolena, dando così un nuovo corso alla storia della Chiesa inglese. Hilary Mantel ci dà un ritratto dell'Inghilterra dei Tudor nel quale il fascino di un'epoca lontana conosce uno splendore rinnovato, che pur senza tradire la cronaca degli eventi nulla ha in comune con la polverosa distanza di una remota pagina di storia: perché in Wolf Hall riusciamo a sentire l'odore acre della lana impregnata dalla pioggia e della terra sotto i piedi, il rilievo delle ossa sotto la pelle, il solco lasciato dai carri nel fango, il fruscio dei topi nei materassi. La pregnanza della scrittura di un'autrice già celeberrima in patria, che dà ora voce e sostanza al suo capolavoro, dilaga in una decodifica, ironica e precisa, della corte inglese: fino a mostrarne l'ossatura segreta, a ribaltarne le prospettive e il canone. Anna Marchesini, Il terrazzino dei gerani timidi, Rizzoli 2011 (N.MARC Diari e memorie, i.63783) Per la bambina che attraversa le pagine del racconto, come per ogni bambino, le esperienze sono tutte prime volte, che si tratti di avvertire il frullo d'ali di una farfalla che trema dentro le sue dita e poi ruzzola a terra senza vita, oppure del timore permanente che anche la mamma farà come quella farfalla. La vita scoppia dentro la sua minuscola esistenza, la vita sì ma anche la morte, tuttavia le cose, le voci, le impressioni e le vite degli altri non si possono sentire nel tramestio quotidiano che scorre col tempo dell'orologio. La bambina che abita "II terrazzino dei gerani timidi" scopre piano piano che può ascoltarle nel silenzio immenso in cui annega quell'angolo di casa che si affaccia sui tetti, il luogo solitario che col tempo diventerà la sua stanza tutta per sé. Là dentro le sarà possibile riconoscere le invisibilità che corrono sotto la crosta del mondo e avvertire il turbamento che suscita in lei l'offerta della vita. Proprio quella bimba, cui la mamma ha insegnato a camminare sul dolore, in silenzio assisterà alla nascita del sogno e ancora per lei, seduta là dove solo regnano silenzio e piccioni, finalmente emergeranno, vita della vita, la poesia, gli scrittori, la letteratura e le parole dei libri, la scoperta che le vite sbucciate e naufragate, che nella realtà non fanno che nascondersi, che cessare di amare, invece nel sofisticato rammendo che l'arte è in grado di ricamarvi intorno, possono diventare esistenze immortali. Ava McCarthy, L'infiltrata, Piemme 2011 (N.MCCA Giallo, i.63675 Harry Martinez, trent'anni, capelli e occhi scuri, bellissima, ha imparato presto a cavarsela da sola, con una madre indifferente e un padre che per lei era un dio fino a quando non è stato condannato a cinque anni di prigione per truffa lasciando la sua famiglia nel caos e nell'indigenza più totali. Negli anni, Harry ha anche capito che le regole non le interessano affatto e che non ci sono limiti che una mente acuta e libera non possa superare; così è diventata un hacker, riuscendo a forzare i sistemi di sicurezza di alcuni tra i più grandi colossi bancari del pianeta. Quando le è stato offerto un lavoro in una compagnia di sicurezza informatica da Dillon Fitzroy, un vecchio amico che conosce il suo passato, ha deciso di continuare a fare lo stesso lavoro, questa volta con uno stipendio, ma i suoi metodi sono rimasti decisamente poco convenzionali. Il giorno in cui viene assunta dalla KFX, la banca da cui suo padre ha fatto sparire una montagna di soldi, per controllare una possibile fuga di notizie, sul suo conto vengono accreditati dodici milioni di euro da uno sconosciuto: Harry comprende che ha tutto a che fare con quella vecchia storia. Per capire che cosa sta succedendo è costretta a venire a patti con il suo passato, il tradimento del padre e la sua sofferenza. Scoprirà che dietro a tutte quelle macchinazioni c'è uno scaltro assassino, il Profeta, che pare essere invisibile anche in rete e che ha scelto lei come prossima preda. Alexander McCall, L'ora del tè, Guanda 2011 (N.MCCA Giallo, i.63696) Precious Ramotswe, titolare della prima agenzia investigativa femminile del Botswana, è abituata da sempre alle stranezze del comportamento umano, nonché a muoversi in ambienti ben diversi da quelli in cui conduce la propria paciosa esistenza. In questo nuovo episodio, però, deve scendere su un terreno per lei davvero ostico: un campo da calcio. Il gioco che trasforma gli uomini in eterni bambini le è del tutto sconosciuto e mai avrebbe immaginato di seguire una partita allo stadio. Eppure il nuovo caso che ha accettato la spinge a investigare su una strana serie di sconfitte subite da una squadra favorita sulla carta: i Falchi del Kalahari. Immersa nelle indagini, trova comunque il tempo per consolare la sua sempre leale assistente: quella signorina Makutsi con i grandi occhiali e la pelle difficile che ora vede insidiato il futuro matrimonio con il facoltoso proprietario del mobilificio Double Comfort. Il suo ingenuo fidanzato ha assunto nientemeno che la perfida rubamariti Violet Sephotho, avvenente venditrice di letti nonché millantatrice di voti alti alla Scuola per segretarie. Tra tanti crucci, per fortuna c'è il tè. La signora Ramotswe si accomoda su una sedia, ne porge o ne accetta una tazza e comincia a esercitare la dote che più le si confà: quella dell'ascolto. Leggendo tra le righe, in una frase sussurrata a mezza voce, o nell'osservazione casuale di un bambino, trova il bandolo della matassa e fa sì che la pace torni di nuovo in Tlokweng Road, rinfrancante come la stagione delle piogge. Melissa P., Tre, Einaudi 2011 (N.MELI, i.63730) Gunther, istrionico allevatore di pappagalli. George, fotografo in eterno vagabondaggio. E Larissa, la più giovane e famosa poetessa della città, con una madre ossessiva e un matrimonio fallito, in cerca dell'armonia tra desiderio e protezione. Si amano, e questo amore ha cambiato le loro vite. Poi Larissa scopre di essere incinta e la perfezione della loro unione a tre si crepa. Solo il viaggio a Buenos Aires, dove vive Gaetano, terzo candidato alla paternità con cui Larissa aveva da poco chiuso una difficile storia, potrà decidere i destini di questi giovani amanti. Spiazzandoli. Tre vite si inseguono, si riconoscono, si legano, per sfidare se stesse e le proprie angosce, fino al momento della scelta. Perché nei romanzi di Melissa P. è sempre il corpo a sapere, a decidere, a dire la verità. Con voce tersa e impudente, "Tre" sfida ad abbandonare ogni certezza sulla vita, il sesso e l'amore, e a seguire Larissa, pronta a perdere tutto pur di vivere un passo più avanti alle proprie paure. Rosa Mogliasso, L'amore si nutre di amore, Salani 2011 (N.MOGL Giallo, i.63817) Il commissario Barbara Gillo è tornata: pochi mesi prima aveva dato ottima prova del suo fiuto investigativo, sgominando ricchi criminali torinesi e conquistando l'amore dell'affascinante collega Zuccaia. Ma il destino cinico e baro la colpisce alle spalle: il commissario Zuccaia è a Palermo, circondato da climi (e donne) meno algidi, lontanissimo e irrecuperabile. Non le resta che dedicarsi al mistero della scomparsa di Tanzio Accardi, giovane scapestrato di buona famiglia improvvisamente svanito nel nulla, le cui tracce si fermano a Montecarlo. E alla morte di una giovane donna sciocca e ricchissima, il cui destino sembra legato a quello di un'altra donna, altrettanto ricca ma tutt'altro che sciocca, coinvolta in truffe ad altissimo livello... Anita Nair, Un uomo migliore, Guanda 2011 (N.NAIR, i.63765) Siamo a Kaikurussi, un piccolo villaggio tra i monti del Kerala. Bashi il Pittore gira per le stradine buie del paese, magro ed emaciato, con il grembiule sempre sporco di pittura, gli occhiali spessi e i capelli a cespuglio. Qualcuno sussurra che si è ridotto così per colpa di una donna crudele che gli ha spezzato il cuore e lo ha spinto a rifugiarsi proprio in quel paesino sperduto nel nulla. Ma Bashi ha quello che non ha nessun altro essere umano: la capacità di leggere nella mente e nel cuore degli altri, di scacciare le paure e calmare il dolore. E di calmare il dolore ha molto bisogno Mukundan, figlio di uno degli uomini più ricchi del villaggio, che è fuggito a diciott'anni per allontanarsi da un padre dispotico e violento e ora è tornato, sulla soglia della mezza età, per affrontare i fantasmi del passato. Sarà proprio il bizzarro Bashi, assunto per lavorare al restauro della vecchia casa di famiglia di Mukundan, ad aiutarlo... In questo romanzo di Anita Nair rivivono intensissime le atmosfere, i colori, i profumi della vita in un piccolo villaggio indiano, un universo nel quale si ritrovano, concentrate e narrate con levità e grande sense of humour, tutte le passioni e le sofferenze del mondo. James Patterson, Il regista d'inganni, Longanesi 2011 (N.PATT Giallo, i.63771) Da quattro anni Kyle Craig, alias Mastermind, il più acerrimo nemico di Alex Cross, è rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Florence, in Colorado. Quattro anni di totale isolamento, a parte le visite del suo avvocato. Quattro anni passati a comportarsi da detenuto modello, a covare odio, a ordire una trama di inganni. Perché Mastermind ha una lunga lista di persone con cui pareggiare i conti... Intanto Washington è sconvolta da un nuovo, terribile serial killer. La prima vittima è una famosa scrittrice, scaraventata giù dal terrazzo del suo elegante appartamento, al cospetto di una folla attonita. Prima di ucciderla l'assassino ha documentato con una telecamera le torture e le umiliazioni che le ha inflitto. Questo infatti è il suo scopo: trasformare i suoi delitti in performance, uccidere per un pubblico, perché il mondo sia il suo immenso teatro, dove mettere in scena l'orrore. E questo è solo il primo di una lunga, agghiacciante serie di omicidi. Giuseppe Pederiali, Il ponte delle sirenette, Garzanti 2011 (N. PEDE, i.63692) Abbandonata a sette anni sul Ponte delle Sirenette, ospite dell'orfanotrofio delle Stelline, adottata e ridotta in schiavitù, ragazza-madre, prostituta in via Fiori Chiari... La vita non ha sorriso alla bella Sirena, almeno fino all'incontro con Delio Tessa, l'avvocato autore di poesie dialettali splendide e cattive, che la salva dal manicomio di Mombello e dall'accusa di avere venduto la figlioletta. Sirena riesce a rifarsi una vita che culmina nell'incontro con Ignazio, enigmatico ebreo in fuga, apparso il giorno di Ferragosto del 1943, durante un bombardamento, con due valigie piene di libri che celano qualcosa di molto prezioso... Toccherà a un'altra Sirena, negli anni Sessanta, svelare i segreti più nascosti, con l'aiuto di Beppe Pedroni, giornalista innamorato di lei e della sua maniera di cantare le poesie di Tessa sul palcoscenico dei cabaret. La bambina sparita, il tesoro di Ignazio, la genìa delle sirene: il passato torna a lampi e illumina, riscalda ma anche rischia di bruciare il presente della giovane donna, attrice e cantastorie nella Milano dei giorni frenetici del boom e delle notti magiche con Giorgio Gaber, Ornella Vanoni, Luciano Bianciardi, Giorgio Strehler... Un romanzo lungo mezzo secolo, con due protagoniste più forti del destino e della storia scritta dagli uomini. Alison Pick, Il bambino del giovedì, Frassinelli 2011 (N. PICK Storico, i.63702) Nell'intento dello sconosciuto narratore di questa storia sta tutto il senso della vita umana, fatta di terribili tragedie, inaspettate coincidenze, indicibili segreti, incontri che segnano un destino. E sempre, quella vita è un racconto fantastico, il romanzo più incredibile e toccante che possa essere letto. Questo è il romanzo della famiglia Bauer, ambientato nella Cecoslovacchia del 1939, sopraffatta dalle truppe naziste che la stanno occupando. Con una missione, innanzitutto: eliminare la razza ebraica. Pavel e Anneliese Bauer sono giovani, sono ricchi, hanno successo. E sono ebrei. Per loro l'invasione significa perdere tutto, e così tentano la fuga scappando a Praga, assieme al loro bambino di sei anni, Pepik, e alla fidata governante che si occupa di lui, Marta. Nella capitale, mettono in salvo Pepik grazie al Kinder-transport, il treno che porta i bambini in Inghilterra strappandoli ai campi. Man mano che il terrore si diffonde, con l'avanzata del nazismo, i loro rapporti si modificano in modo inesorabile: fra Pavel e la moglie si allarga un baratro e a lui Marta pare l'unica ancora di salvezza, mentre del piccolo, nel frattempo adottato in Gran Bretagna, per una serie di sfortunate circostanze sembra perdersi ogni traccia. Al narratore, allora, spetta il compito di riprendere i fili delle loro vite e tessere di nuovo il ritratto della famiglia Bauer. Nel quale, per una sotterranea trama del destino, c'è un posto anche per chi racconta. Philip Pullman, Il buon Gesù e il cattivo Cristo, Ponte alle Grazie 2011 (N.PULL, i.62686) Ci sono storie destinate a scolpirsi nella memoria di chi le legge o le ascolta, a durare in eterno, e che, nonostante lo scorrere dei secoli, mantengono intatto il mistero dei loro protagonisti, che a loro volta diventano linfa per altre storie. E così per il Vangelo, forse la storia più universalmente conosciuta, senz'altro la più controversa e dibattuta, perché controversa e dibattuta è la figura su cui è incentrata: Gesù Cristo. A distanza di anni dal grande successo e dalle accese polemiche della sua grandiosa trilogia "Queste oscure materie", Philip Pullman torna a confrontarsi con la visione religiosa e la critica alla teocrazia, e lo fa partendo proprio dal suo fulcro vitale: la figura di Gesù. Con un linguaggio semplice e immediato, proprio come quello evangelico, fautore ci restituisce un'affascinante rivisitazione della vita del Cristo, regalandoci una nuova storia, che spalanca le porte a nuove letture e interpretazioni, destinate a risuonare ben oltre la pagina finale. Gianpaolo Romanato, Un italiano diverso. Giacomo Matteotti, Longanesi 2011 (N.ROMA Biografia, i.63798) Questo libro è la prima biografia del deputato socialista selvaggiamente assassinato dal fascismo nel 1924: una biografia politica, dagli esordi oscuri, senza gloria, come organizzatore di leghe contadine e amministratore comunale nelle campagne venete fino alle battaglie tra rivoluzionari e riformisti nel socialismo di inizio Novecento; dall'accanita opposizione all'entrata dell'Italia nella Prima guerra mondiale fino ai grandi discorsi parlamentari che ne rivelarono la tempra indomita, le capacità, il coraggio, facendone l'avversario più pericoloso e più temuto da Mussolini. Ma anche biografia umana, intima, costruita su una vasta documentazione inedita e su una minuziosa lettura dell'epistolario con la moglie Velia Titta, sorella del celebre cantante d'opera Titta Ruffo, che rivela i costi immani inflitti alla famiglia dalla sua totale dedizione alla politica. Quest'opera presenta il ritratto completo non solo di un personaggio finora noto quasi soltanto per la morte atroce, pur essendo uno dei pochi miti dell'Italia novecentesca, ma anche un quadro straordinario del Veneto contadino e abbandonato nel quale maturarono tanto la rivolta socialista quanto la reazione fascista. Philip Roth, Nemesi, Einaudi 2011 (N.ROTH, i.63781) Al centro di "Nemesi" c'è un animatore di campo giochi vigoroso e solerte, Bucky Cantor, lanciatore di giavellotto e sollevatore di pesi ventitreenne che si dedica anima e corpo ai suoi ragazzi e vive con frustrazione l'esclusione dal teatro bellico a fianco dei suoi contemporanei a causa di un difetto della vista. Ponendo l'accento sui dilemmi che dilaniano Cantor e sulla realtà quotidiana cui l'animatore deve far fronte quando nell'estate del 1944 la polio comincia a falcidiare anche il suo campo giochi, Roth ci guida fra le più piccole sfaccettature di ogni emozione che una simile pestilenza può far scaturire: paura, panico, rabbia, confusione, sofferenza e dolore. Spostandosi fra le strade torride e maleodoranti di una Newark sotto assedio e l'immacolato campo estivo per ragazzi di Indian Hill, sulle vette delle Pocono Mountains - la cui "fresca aria montana era monda d'ogni sostanza inquinante" -, "Nemesi" mette in scena un uomo di polso e sani principi che, armato delle migliori intenzioni, combatte la sua guerra privata contro l'epidemia. Roth è di una tenera esattezza nel delineare ogni passaggio della discesa di Cantor verso la catastrofe, e non è meno esatto nel descrivere la condizione infantile. Augustin Sanchez Vidal, La schiava di Granada, Nord 2011 (N.SANC Storico, i.63761) Spagna, 1587. Nella sua lunga carriera d'inquisitore, Lope de Mendoza ha condannato peccatori di ogni genere, eppure mai aveva affrontato un simile enigma: chi è la persona che ha davanti? Chi è in realtà Céspedes? Secondo alcuni, il suo nome è Elena ed è la figlia illegittima di una schiava nera. Dopo un'infanzia segnata dalla povertà e dalla violenza, è stata costretta a sposare un uomo brutale da cui ha avuto un figlio. Quindi ha deciso di abbandonare la famiglia e ha cominciato a peregrinare di città in città, trovando lavoro come sarta o domestica. Ma, d'un tratto, di lei si sono perse le tracce... Secondo altri, il suo nome è Eleno ed è un uomo affascinante e dal passato oscuro. Distintosi durante la rivolta delle Alpujarras, l'ultimo atto della conquista cattolica del regno di Granada, ha vissuto a Madrid, è stato apprendista di un cerusico, ha esercitato la professione di chirurgo ambulante e ha conosciuto Maria del Cano, che poi è diventata sua moglie. Ed è proprio a causa di Maria che è stato imprigionato dalla Santa Inquisizione... Chi è dunque Céspedes? Basato su una storia realmente accaduta e ambientato in una Spagna dilaniata dalle guerre di religione, questo romanzo ripercorre le incredibili vicende di un individuo che ha sfidato una società ostile e bigotta pur di affermare il proprio diritto alla felicità. Clara Sanchez, Il profumo delle foglie di limone, Garzanti 2011 (N.SANC, i.63789) Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora molto caldo nonostante sia già settembre inoltrato. Per le strade non c'è nessuno, e l'aria è pervasa da un intenso profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. È confusa e si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti, come Alberto, e la accolgono nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell'inferno. Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora, dietro il loro sguardo pacifico, covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Julian, scampato al campo di concentramento di Mathausen, che da giorni segue i loro movimenti passo dopo passo. Ora, forse, può smascherarli e Sandra è l'unica in grado di aiutarlo. Non è facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo momento di incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi. Adesso Sandra l'ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non importa. Perché tutti devono sapere. Giorgio Scerbanenco, Il cane che parla, Sellerio 2011 (N.SCER Giallo, i.63756) "Deve essere difficile per il vero colpevole sfuggire alle vostre investigazioni. Può non aver lasciato alcuna traccia materiale, ma voi cercate invece quelle morali e finite per trovarlo". Di Scerbanenco colpisce, soprattutto nei cinque gialli della serie con Arthur Jelling, il miscuglio di realismo e fantastico, di logica investigativa e psicologia. Un insieme che, ben amalgamato, dà ai suoi polizieschi una vaga atmosfera da cruda fiaba. L'effetto fiabesco è marcato dalla singolarità del timidissimo investigatore, dotato di una profondità psicologica da veggente; dall'ambientazione in una Boston più mitica che reale; dal voluto esotismo dei personaggi, ciascuno ogni volta stilizzato nella sua tipicità sociale; e, inoltre, da una serie di intrusioni che sembrano immanenti e terreni incantesimi. Qui il ruolo dell'incantesimo è retto dalle capacità di due cani prodigiosi che si riveleranno decisivi nella meccanica dell'intreccio. In questa inchiesta, scritta nel 1942, Arthur Jelling, archivista capo della polizia di Boston prestato per le sue capacità alle investigazioni sul campo e sempre desideroso di ritornare al più presto alla tranquillità familiare, deve affrontare un assassinio sul treno. Situazione classica, questa, della letteratura poliziesca deduttiva, con i possibili sospetti tutti raccolti in un unico ambiente. La complicazione però nel caso del "Cane che parla" è costituita da due misteri... Andrè Schawarz-Bart, La stella del mattino, Guanda 2011 (N.SCHW, i.63791) È l'anno 3000 e l'uomo vive su un'altra galassia, da cui contempla, lontana, la Terra. E proprio su questo pianeta uno storico scopre l'archivio che raccoglie la storia di un piccolo Paese, noto successivamente con i nomi di Giudea, Palestina, Israele, e del popolo che lo ha via via abitato, nei secoli. E il racconto si sposta su un piccolo borgo di Podhoretz, nella Polonia ottocentesca. Qui vive il rabbino Haim Yaacov, un ciabattino violinista osannato come un santo, che con il suono del suo violino risana gli animi e i malati. Un secolo dopo, da Podhoretz invasa dai nazisti, fugge un bambino, Haim Schuster, discendente del rabbino, che si rifugia nel ghetto di Varsavia solo per essere deportato ad Auschwitz... Quello che si salva dall'orrore, anni dopo, è un uomo distrutto, uno scrittore apolide incapace di superare il dolore e l'angoscia del sopravissuto, fino all'incontro a Parigi con Sarah, figlia di un compagno di prigionia, con la quale deciderà di trasferirsi in Israele. Un'intensa saga famigliare, venata di sense of humour, per raccontare con toni luminosi e pacati l'indicibile dell'Olocausto. Eric-Emmanuel Schmitt, La scuola degli egoisti, E/O 2011 (N.SCHM, i.63768) Pubblicato la prima volta in Francia nel 1994, "La scuola degli egoisti" esce dalla fucina del miglior Schmitt. Un ricercatore di filosofia si imbatte nel nome di Gaspard Languenhaert, oscuro filosofo del Settecento propugnatore di una singolare "filosofia dell'egoismo". In base a tale dottrina il mondo non esiste in quanto fatto oggettivo, ma è semplicemente una proiezione mentale dell'individuo. Le tracce storiche sul bislacco personaggio sono estremamente scarse, sembra addirittura che nel tempo qualcuno le abbia fatte volutamente sparire, e il nostro intraprende quindi una caccia per biblioteche, archivi e soffitte di castelli alla ricerca di documenti che dimostrino la reale esistenza di Languenhaert e spieghino la sua arcana filosofia. Attraverso le scoperte del ricercatore il lettore viene a conoscenza della strana dottrina dell'uomo che affermava di essere l'unica entità realmente esistente, e della vita assurdamente comica da lui condotta in un mondo che, sempre secondo la sua dottrina, non è "vero", ma deriva dalla sua mente. Il tutto culmina in un finale a sorpresa che racconta come il mondo, negato dal filosofo, non abbia conservato di quest'ultimo alcuna traccia. Gilberto Severini, A cosa servono gli amori infelici, Playgrouobd 2010 (N.SEVE, i. 63636) Alla vigilia del nuovo millennio, un uomo si ammala e deve subire un delicato intervento chirurgico rinviato per un esame preliminare andato male. Nella lunga attesa decide di non ricevere visite. Preferisce passare il tempo leggendo e prendendo appunti per un ipotetico libro che non ha mai trovato il tempo o la voglia di scrivere. Scrive anche tre lettere fondamentali. A un suo collega d'ufficio. A un sacerdote che lo ha amato e da cui è scappato. A un misterioso personaggio senza nome, una specie di alter ego, vero o inventato, con cui ha creduto di parlare per tutta la vita. In queste tre lettere l'uomo racconta incontri ed eventi fondamentali nella propria esistenza, svela retroscena, e allo stesso tempo riflette sulla storia del proprio paese: il mitico e mancato '68, il lavoro odiato, le contestazioni al teatro di parola alla fine degli anni Settanta, i desideri fuggiti, gli amori infelici vissuti e suscitati, la rivoluzione tecnologica. Un percorso accidentato, ironico, doloroso, accompagnato da un dubbio: "Ho trascurato davvero la parte migliore della vita?" Gilbert Sinoué, Armenia, NeriPozza 2011 (N.SINO Storico, i.63782) Costantinopoli, 26 agosto 1896: un commando di armeni assale la Banca Ottomana. L'azione dimostrativa vuole richiamare l'attenzione delle potenze europee sulle richieste di riforme in favore della minoranza armena che il sultano Abdul Hamid II ha lasciato deluse. E con questo episodio storico che prendono avvio le drammatiche vicende degli armeni in Anatolia, quelle vicende che, come gli ebrei con il termine Shoah, gli armeni oggi ricordano con due espressioni altrettanto efficaci: Metz Yeghèrn, il Grande Male, e Aghèt, la Catastrofe. Ed è con questo episodio che ha inizio anche il romanzo della famiglia Tomassian, con Hovanes che all'epoca è tra i pochi armeni membri del Parlamento turco. Uomo colto, conoscitore dell'Europa e partecipante all'assalto alla banca, Hovanes ha lasciato nella lontana Erzerum il padre Vahe, il fiero patriarca dei Tomassian, e il mite fratello Ashod, maestro di scuola. Diciotto anni dopo, mentre a Costantinopoli la situazione per gli armeni è alle soglie della tragica svolta, a Erzerum Ashod ha sposato Anna e ha due figli poco più che bambini, la bella Shushan e il piccolo dolce Aram. Saranno loro, rimasti soli dopo il massacro di tutti i famigliari avvenuto sotto i loro occhi, i protagonisti, gli eroi di una storia di dolore e morte, l'emblema di quel viaggio all'inferno che, tra la primavera del 1915 e l'autunno del 1916, portò con un ferreo programma di morte all'annientamento di un popolo nella terra che abitava da millenni. Anja Snellman, La verità della notte, Castelvecchi 2010 (N.SNEL Giallo, i.63822) La scrittrice finlandese Anja Snellman viene tradotta per la prima volta in Italia per merito di Castelvecchi Editore che presenta un suo recente thriller dal titolo La verità della notte (Lemmikkikaupan tytot, 2007). In questo thriller l'autrice oltre a raccontare una storia avvincente affronta anche il problema della prostituzione minorile, di quanti si approfittano, in tutti i modi; di queste ragazze minorenni, del relativo mercato del sesso e attraverso i loro occhi ci fa conoscere il mondo segreto delle minorenni. Tutto inizia quando Jasmin Martin, una giovane ragazza scompare misteriosamente, qualcuno l'ha vista per l'ultima volta mentre parlava con un uomo ben vestito e molto più grande di lei. Inutili sono le ricerche e gli appelli della madre. Dopo vari anni verrà trovato il cadavere di Linda una amica della ragazza scomparsa e questo darà nuovo impulso alle indagini che porteranno a smentire quanti affermavano che Jasmine doveva essere morta da tempo. Menno Metselaar, Ruud van der Rol (Casa di Anne Frank), La storia di Anne Frank, Mondadori 2011 (N.STOR Biografie, i. 63694) Come era fatto il nascondiglio di Anne Frank? Chi erano i benefattori che portavano cibo e notizie? Cosa è successo a tutti loro? Con citazioni dal diario, foto, testimonianze e documenti raccolti dal Museo di Anne Frank di Amsterdam, questo libro racconta la storia di Anne e della sua famiglia: la vita felice in Germania prima dell'ascesa del nazismo, l'emigrazione in Olanda per sfuggire alle leggi razziali, la clandestinità dopo l'occupazione nazista dell'Olanda, l'organizzazione della vita nel nascondiglio, le tensioni e i litigi fino al giorno dell'arresto e la deportazione. Il padre della giovane Anne, Otto, scoprirà di non aver mai conosciuto la figlia, mai capito cosa veramente pensava, mai sospettato del suo straordinario talento. Paco Ignacio Taibo II, Ritornano le tigri della Malesia, Tropea 2011 (N.TAIB, i.63793) Il portoghese Yanez de Gomera e il principe malese Sandokan vedono minacciati i loro beni, le loro stesse vite e quelle dei loro amici quando subiscono l'attacco di una misteriosa forza maligna che si manifesta attraverso una nebbia verde e lascia dietro di sé una scia di cadaveri. I due vecchi pirati libertari sono allora costretti a richiamare a raccolta le Tigri della Malesia per intraprendere quella che si presenta come la più pericolosa delle loro avventure. Una vera e propria discesa agli inferi su un'imbarcazione che porta il nome di La Mentirosa. Ben presto incontreranno Friedrich Engels, il professor Moriarty, sottomarini minacciosi, società segrete cinesi, Rudyard Kipling, i postriboli della Cambogia, gli orangutan del Borneo, trafficanti di schiavi, una sopravvissuta della Comune di Parigi, fondamentalisti islamici, filologi greci, la flotta militare britannica, filosofi stoici, piante carnivore, messaggi cifrati, banchieri filippini alleati di José Marti, spie antimperialiste... Sabine Thiesler, Dormi per sempre, Corbaccio 2011 (N.THIE Giallo, i.63786) Una villa sulle colline toscane. Isolata, in mezzo al bosco, il luogo ideale per rilassarsi e godere della reciproca compagnia: sono anni che Magda e Johannes hanno realizzato il loro sogno e tutte le estati, puntualmente, lasciano Berlino per trasferirsi vicino a Montevarchi nella loro casa, accanto a conoscenti che sono ormai diventati amici. Ma questa estate è diversa da tutte le altre. Magda sta aspettando il marito che si è trattenuto qualche giorno ancora a Berlino. Lei sa perché è restato in Germania: perché ha un'amante. E Magda non può più sopportare questa situazione. Johannes le ha distrutto la vita ed è giunto il tempo della vendetta. Magda ha progettato tutto e, a mano a mano che con la mente ripercorre ogni minimo dettaglio del suo piano, ritrova la calma, la serenità, quasi la felicità. In una serena mattina d'estate ucciderà il marito, ne denuncerà la scomparsa e nasconderà il cadavere. In fondo solo così potrà preservare il suo amore, solo così sentirà Johannes nuovamente vicino a lei, così vicino da non distinguere più la realtà dall'immaginazione. Quando, però, inaspettato, arriva in Toscana Lukas, il fratello di Johannes, la situazione precipita. Da sempre segretamente innamorato di Magda, Lukas l'aiuta per amor suo nella ricerca del marito scomparso. Non sa quale incubo l'aspetta e troppo tardi capisce in quale trappola mortale si è infilato... Anthony Trollope, La vita oggi, vol. 1 e 2, Sellerio 2011 (N.TROL, i.63777, 63778) Oltre ad essere il più lungo, "La vita oggi" è anche il più grande dei romanzi di Anthony Trollope, l'opera in cui meglio risalta il suo genio letterario. Genio vittoriano, che si affianca a quello di Dickens e di Thackeray, e che a detta di Henry James poggiava sulla "sua totale comprensione dell'usuale". Infatti, in Trollope sembra celebrarsi un vero e proprio fastoso trionfo del "narratore onnisciente", vale a dire del modo di raccontare in cui il lettore è invitato a spolverare i più nascosti angoli delle situazioni, delle vicende e degli stati d'animo. "La vita oggi" è un'ambiziosa satira sociale e fu ispirato da una serie di scandali finanziari degli anni Settanta dell'Ottocento. Decine di personaggi attorniano il protagonista principale: un finanziere, August Meimotte, dall'oscuro passato, che impianta a Londra famiglia, affari e vita sociale, e si imbarca in un colossale investimento, che attrae e travolge, segnando innanzitutto la sua propria ascesa e caduta, capitali, talenti, fortune ed entusiasmi provenienti da ogni parte dell'aristocrazia del danaro e dei titoli. Enrico Vaime, Era ormai domani, quasi, Aliberti 2010 (N.VAIM, i.63821) Perugia inizio anni Cinquanta. In una domenica d'agosto dal caldo estenuante, un uomo viene trovato riverso in casa con una corda al collo. Tutti nel rione lo conoscevano come "il Sor Aldo", un personaggio dalla stazza elefantina e dalla vita misteriosa. In casa, accanto al cadavere, c'è Lalla, una bella ragazza di vent'anni: ufficialmente nipote del suicida, ma più probabilmente figlia, secondo voci di rione, o addirittura serva e amante. La voce narrante è un ragazzino di quindici anni che, proprio lì, abita con la famiglia. La domenica che il Sor Aldo si uccide, lui si ritrova sulla scena del dramma, fra il cadavere ancora caldo e Lalla. Lei si sposta un ciuffo dalla fronte in un gesto di straripante sensualità, e poi gli chiede di aiutarla a fare il nodo alla cravatta del morto. Il ragazzo obbedisce; quindi esce a raccogliere fiori nel campo vicino a un manicomio: là dove una vecchia internata zompettante è solita alzarsi il camicione all'altezza del ventre davanti ai passanti, e urlare: "Voi vede' la passera?" Quella sera stessa, di ritorno dai campi, fra il ragazzo quindicenne ignaro alla vita e la sensuale Lalla inizierà un delicato dialogo dei sensi. Un approccio inizialmente giocato sul lieve filo dei gesti allusivi e delle mezze parole; una seduzione fatta di carnalità tenue e allo stesso tempo tenace. Mariapia Veladiano, La vita accanto, Einaudi 2011 (N.VELA, i.63757) Rebecca è nata irreparabilmente brutta. Sua madre l'ha rifiutata dopo il parto, suo padre è un inetto. A prendersi cura di lei, la zia Erminia, il cui affetto però nasconde qualcosa di terribile, e la tata Maddalena, affettuosa e piangente. Ma Rebecca ha mani bellissime e talento per il piano. Grazie all'anziana signora De Lellis, Rebecca recupera un rapporto con la complessa figura della madre, scoprendo i meccanismi perversi della sua famiglia. E nella musica trova un suo modo singolare di riscatto, una vita forse possibile. La Veladiano racconta senza sconti l'ipocrisia, l'intolleranza, la crudeltà della natura, la prevaricazione degli uomini sulle donne, l'incapacità di accettare e di accettarsi, la potenza delle passioni. Marco Vichi, Buio d'amore, Guanda 2011 (N.VICH, i.63769) Nove racconti sull'amore. Perduto. Cercato. Mancante. Nove situazioni che esplorano magistralmente l'universo spesso insondabile dei sentimenti. Buio d'amore conferma il talento cristallino di Marco Vichi e lo posiziona sempre più stabilmente nell'Olimpo dei migliori autori italiani contemporanei. Jan Wallentin, La stella di Strindberg, Marsilio 2011 (N.WALL Giallo, i.63833) Le distese dell'Artico alla fine dell'Ottocento. Tre esploratori svedesi scompaiono dopo un avventuroso viaggio in pallone. Sono in pochi a sapere che a bordo di quel pallone Nils Strindberg aveva con sé una stella e una croce di origine sconosciuta. Ma nessuno sa dove sono finite. Più di cento anni dopo, immergendosi in una vecchia galleria mineraria di una remota regione della Svezia, un sommozzatore scopre un corpo che la miniera custodisce da lunghi anni, con il suo segreto: una croce ansata che rappresenta il simbolo egizio della vita. Potrebbe trattarsi dello stesso oggetto gelosamente conservato da Strindberg? Ma dove si nasconde la stella? Don Titelman, uno storico eccentrico esperto di miti e simboli religiosi, viene coinvolto e trascinato suo malgrado nella ricerca dell'altra metà della chiave: braccato da una misteriosa e potente Fondazione segreta, Titelman fugge attraverso l'Europa inseguendo l'antico mistero che lo porterà a ripercorrere le tracce di Strindberg tra i ghiacci del Polo e a scoprire il vero scopo della sua spedizione. Rachel Ward, Numbers, Piemme 2010 (N.WARD Horror, i.63820) Fin da bambina Jem intravede una serie di otto numeri negli occhi delle persone. Anche in quelli di sua mamma: 10102002. Per anni non dà importanza alla cosa, pensa sia solo una fantasia infantile. Quando però sua madre muore il 10 ottobre 2002 Jem capisce: quei numeri corrispondono alla data di morte di chi le sta intorno. Da quel momento la sua vita cambia, non è più una ragazza come le altre, ora ha un terribile segreto. E isolarsi da tutti sembra l'unica soluzione per nasconderlo. Solo Spider, un ragazzo strano e pieno di vita, si rifiuta di abbandonarla e per lui Jem comincia a provare qualcosa di più che semplice amicizia. Un pomeriggio, mentre aspettano di fare un giro sulla ruota panoramica di Londra, Jem si rende conto che tutte le persone in fila "hanno gli stessi numeri", e che i numeri corrispondono proprio alla data di quel giorno. Ne è sicura: lì sta per accadere qualcosa di terribile. Daniel Woodrell, Un gelido inverno, Fanucci 2007 (N.WOOD, i.63731) Ree Dolly è una ragazzina delle campagne del Missouri, esile e pallida, e passa le sue giornate prendendosi cura della madre malata e dei fratelli minori. Suo padre, Jessup, è uscito di prigione impegnando la fattoria per pagare la cauzione, e poi ha fatto perdere le proprie tracce. La data del processo si avvicina, e se l'uomo non si presenterà in tribunale, la casa verrà confiscata. È così che Ree, spinta dalla forza della disperazione, indossa un vestitino giallo, il vecchio cappotto nero di sua madre e un paio di anfibi, e parte alla ricerca del padre. Per salvare la vita della sua famiglia e la casa in cui abitano, dovrà sopportare il freddo, la fame, affrontare la violenza e la superstizione di una comunità che si mantiene raffinando cocaina. CONFINE Il nuovo spazio dedicato ai giovani: libri e film capaci di raccontare le sfide di chi sta crescendo; storie rivolte in avanti, per varcare il confine con l'eta' adulta Vanna De Angelis, I cacciatori del tempo, Piemme 2009 (CONFINE DEAN Fantasy, i.63732) Yonec ha sedici anni, è figlio di una fata e di un uomo misterioso di cui deve ancora scoprire l'identità, e vive nel Medioevo, nei primi anni del XII secolo. Janis ha quattordici anni, frequenta la prima liceo e una maledizione la costringe a vivere ai giorni nostri. Quando la madre la iscrive ad un severissimo collegio privato, Janis scopre di poter tornare per brevi periodi nel passato, sotto forma di lupa, accanto all'amato Yonec. Insieme dovranno trovare l'antica pergamena che contiene il segreto della costruzione della prima cattedrale gotica in Francia, Saint Denis. Ma una confraternita medioevale, i cui poteri oscuri e malvagi giungono fino alla nostra epoca, farà di tutto per impedirglielo. Barbara Di Gregorio, Le giostre sono per gli scemi, Rizzoli 2011 (CONFINE DIGR, i.63674) Chicco ha otto anni, è timido, goffo e mangia tutto ciò che trova. Ogni sera chiede a suo fratello maggiore di raccontargli la storia di quando era piccolo e lavorava alle giostre. Leonardo non è proprio suo fratello, è nato da un altro padre, che portava in giro un ottovolante colorato per le feste della provincia di Pescara. Un giorno, però, parte per non tornare più. Poi, nel 1992 anche Leonardo se ne va, lascia Chicco con una madre che rientra sempre a notte fonda e l'ottovolante chiuso in garage, smontato. Dieci anni dopo, Chicco non ha ancora smesso di cercare il fratello, ma solo quando suo padre lo porta di fronte alle macerie di una casa crollata gli sembra di capire qualcosa di lui. Lì abitava la nonna di Leonardo, una zingara che, per sentirsi normale e diventare come gli altri, si era fatta costruire una casa con fondamenta profondissime in cui rinchiudere la propria voglia di scappare. Chicco allora decide, vuole rivedere Leonardo e c'è un solo posto al mondo in cui è sicuro di trovarlo, alle giostre del luna park. Claudia Gray, Hourglass, Mondadori 2011 (CONFINE GRAY Fantasy, i.63680) Bianca non è ancora un vampiro, ma è destinata a diventarlo. Lucas è l'erede di un'antica congrega di cacciatori di vampiri, la Croce Nera, il loro amore impossibile è nato tra i corridoi di Evernight, un college esclusivo dove i vampiri imparano a confondersi meglio tra gli umani. Per rimanere insieme a Lucas, Bianca è disposta a rinunciare alla propria famiglia e al proprio destino: finché non ucciderà nessun essere umano, infatti, la trasformazione non si compirà. Ma il suo corpo inizia a bramare sangue, e la sete si fa sempre più insostenibile. Martin Millar, Ragazze lupo, Fazi 2008 (CONFINE MILL Horror, i.63634) Kalix ha diciassette anni ed è una ragazza ribelle, una ragazza lupo. Ricchissima e nobile, ultima discendente della più antica dinastia di licantropi scozzesi, i MacRinnalch, ha trasgredito le regole della famiglia innamorandosi di Gawain, giovane lupo mannaro di umili origini, e adesso si nasconde, inseguita dai sicari, tra le strade di Londra. Vestita di stracci e magrissima ai limiti dell'anoressia, per tenersi su sorseggia del laudano da cui ormai è dipendente. Certa di aver tagliato per sempre i ponti con la sua famiglia, Kalix si troverà suo malgrado coinvolta nella lotta per la successione alla reggia dei MacRinnalch, circondata da una serie di personaggi stravaganti: sua sorella, una stilista di tendenza dotata di poteri magici, le cugine, dissolute musiciste della scena punk londinese, e due giovani umani, studenti universitari, che si prenderanno cura di lei, ammaliati fin dal primo istante da questa creatura straordinaria. Ambiziosi, romantici e ribelli, i giovani licantropi di Martin Millar si muovono con scaltrezza in una società contemporanea, ricca di conflitti, e proprio come i ragazzi di oggi dimostrano di aver capito il valore assoluto dell'amicizia e della solidarietà oltre ogni altra cosa. Licia Troisi, Leggende del mondo emerso. III Gli ultimi eroi, Mondadori 2010 (CONFINE TROI Fantasy, i.63635 Il Mondo Emerso sembra giunto definitivamente al tramonto. Il morbo che il re degli elfi ha insinuato nella popolazione sta contaminando ogni villaggio, e l'unico antidoto, una pozione distillata dal sangue di ninfa, non basta a curare tutti i malati. Mentre ogni speranza sembra perduta, Adhara decide di non opporsi più al proprio destino e di essere fino in fondo Sheireen, la creatura nata per combattere il Marvash, il male assoluto. Grazie al suo coraggio e all'aiuto di una guerriera ribelle, l'origine del morbo viene infine svelata, e un'innocente sottratta a un immane supplizio. Ma le voci di un'inattesa minaccia iniziano a serpeggiare tra i sopravvissuti, e un attacco di inaudita potenza sembra covare nelle riunioni segrete del re degli elfi e i suoi seguaci. L'arma che annienterà per sempre il Mondo Emerso sta per abbattersi sulla Terra del Vento, e Adhara dovrà compiere una scelta dolorosa e definitiva, sacrificando alla missione molto più di se stessa. GENITORI Luisa Mattia (a cura di), Sono contento di essere bambino, Rizzoli 2009 (GENITORI 155,4 MATT Adolescenti, i.63735) Susan E. Davis, 365 idee intelligenti per divertirti con il tuo bebè, DeAgostini 2011 (GENITORI 649,1 DAVI, i.63707) VIAGGI Dominique Lapierre, India mon amour, IlSaggiatore 2011 (VIAGGI 915.4 INDIA VIAGGIATORI, i.63792) SAGGISTICA Psicologia (150) Barbara Strauch, I tuoi anni migliori devono ancora venire. Le sorprendenti risorse del cervello di mezz'età, Mondadori 2011 (D.155,66 STRA, i.63831) Eugenio Borgna, La solitudine dell'anima, Feltrinelli 2011 (D. 155,92 BORG, i.63701) Simone Perotti, Avanti tutta, Chiarelettere 2011 (D.158,72 PERO, i.63785) Religione (200) Enzo Bianchi, Ogni cosa alla sua stagione, Einaudi 2010 (D.248,34 BIAN, i.63819) Scienze sociali (300) Roberto Vacca, Salvare il prossimo decennio, Rizzoli 2011 (D.303,49 VACC, i.63764) Ethan Watters, Pazzi come noi. Depressione, anoressia, stress: malattie occidentali da esportazione, BrunoMondadori 2010 (D.306,461 WATT, i.63676) Problemi e servizi sociali (360) Antonio Caponnetto, Io non tacerò. La lunga battaglia per la giustizia, Melampo 0010 (D.364,106 CAPO) Giorgio Bongiovanni, Lorenzo Baldo, Gli utlimi giorni di Paolo Borsellino, Aliberti 2010 (D.364,152 BONG, i.636594) Educazione (370) Franco Frabboni, Cesare Scurati, Dialogo su una scuola possibile, Giunti 2011 (D.370,1 FRAB, i.63872) Graziella Fava, A scuola nessuno è straniero, Giunti 2011 (D.370.117 FAVA, i.63871) Mario Lodi, Maestro, Giunti 2011, (D.372,11 LODI, i.63835 ) Medicina (616) Jill Thomas, Mai più stanche! Rimedi naturali semplici ed efficaci per riacquistare tono e vitalità, Red! 2011 (D.616,85 THOM, i.63678mmm-) Economia domestica (640) La fragola, Bayer Crop Science 2010 (641,3 FRAG, i.63873) Sport (790) Reinhold Messner, Parete ovest, Corbaccio 2011 (D.796,522 MESS Diari e memorie, i.63767) Letteratura americana (810) Mark Twain, L'umorismo è la nostra salvezza. 365 colpi di genio per vivere megliol Mattioli 1885, 2010 (D.818,4 TAWI, i.63677) Letteratura italiana (850) Andrea Camilleri, Troppu trafficu ppi nenti, Mondadori 2011 (D.852,914 CAMI, i. 63697) Storia d'Europa (940) Mario Avagliano, Marco Palmieri, Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia, Einaudi 2011 (D.940,5318 AVAG Diari e memorie, i.63688) Thomas Geve, Qui non ci sono bambini. Un'infanzia ad Auschwitz, Einaudi 2011 (D.940.531 8 GEVE Diari e memorie, i.63691) Frédéric Roussea, Soria di una fotografia, Laterza 2011 (D. 940.531 8 ROUS, i.63779) Carlo Saletti, Frediano Sessi, Visitare Auschwitz. Guida all'ex campo di concentramento e al sito memoriale, Marsislio 2011 (D.640,5318 SALE, i.63828) Storia d'Italia (945) Marta Boneschi, La donna segreta. Storia di Metilde Viscontini Dembowski, Marsilio, 2010 (D.945,083 BONE Biografie, i.63733) Alexander Stille, Uno su mille. 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