Orologi:la lettura del tempo

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Orologi:la lettura del tempo
COVER STORY
di Mario Villani • [email protected]
la
LETTURA
del
TEMPO
Q
Queste riflessioni che fanno da cappello all’ar-
L’orologio da polso: storia, curiosità e aneddoti
ticolo “L’orologio da polso…”, nascono dalla sco-
“L’immagine di noi che desideriamo trasmettere
perta di un luogo speciale: “il parco del tempo”
agli altri, la costruiamo con attenzione e meti-
di Mondovì. Una sorpresa davvero coinvolgente
colosità. Non si nasce eleganti ma lo si diventa
che vi invito a conoscere cercando di assaporarlo
e l’eleganza si concretizza attraverso alcuni
lentamente, come lentamente si muove l’unica
particolari e pochi accessori essenziali. L’orolo-
lancetta dell’orologio della torre che segna solo
gio è uno di questi ed è il solo gioiello che un
le ore, quasi volesse suggerire che lo scorrere dei
uomo di classe porta senza pensare necessa-
minuti non è così importante quando si è di fron-
riamente di indossare un gioiello. L’eleganza è
te ad uno scenario naturale così bello e…fatelo
il risultato di più combinazioni e fa la differen-
con un pensiero che va oltre il tempo…
za tra un look studiato e copiato e la capacità di
scegliere. Scegliere è un’arte e scegliere un oro-
"time is on my side" cantava la voce sexy di un
logio è un’arte piacevolissima e intrigante”
giovane Mick Jagger all’inizio degli anni ses-
Tutti noi possediamo almeno un orologio da pol-
santa. Parole profetiche per un gruppo musi-
so e sono certo che anche a voi capita spesso di
cale che, in cinquant'anni di carriera ancora ri-
tralasciare di leggere che ora è e osservare tut-
mane unito, inossidabile, immune allo scorre-
ta una serie di altri particolari del modello che in-
re degli anni, come magicamente impigliato tra
dossiamo…a me personalmente capita spessis-
le maglie di un tempo incredibilmente elastico
simo! Un orologio non è solo uno strumento di
e generoso.
rilevazione dello scorrere del tempo: per molti rap-
D’altra parte persino le teorie scientifiche di Ein-
presenta uno status symbol, per altri un gioiel-
stein contribuiscono ad accrescere la nostra
lo di alta eleganza, per alcuni poi è l’oggetto del
confusione
meravi-
desiderio. Possedere un esemplare di altissima
gliandoci con gli straordinari e curiosi com-
sull’idea del “tempo”,
precisione e a tiratura limitata vuole dire gode-
portamenti di quello che vorremmo conside-
re, quasi in esclusiva, di un piccolo miracolo del-
rare una “scienza esatta”. Ma, a dispetto di que-
l’ingegno umano.
sti, e di milioni di altri modi di pensarlo, “il tem-
Proprio questa “voglia di possesso e di esclusi-
po” rimane l'unità di misura delle nostre esi-
vità” ha determinato la nascita di una vera e pro-
stenze, e da sempre ci industriamo per trova-
pria industria parallela illegale, che produce e im-
re il modo di misurarlo, modificarlo, accor-
mette in commercio milioni di pezzi “simili” agli
ciarlo... o allungarlo, a seconda dei casi. Ma-
originali ma assolutamente falsi. Le spiagge più
gnifica preda o indomabile ossessione, persi nel-
famose e frequentate e le piazze delle nostre cit-
l’inutile tentativo di dominarlo ed asservirlo alle
tà d’arte sono invase da “vu cumprà” che cerca-
nostre umane necessità, ne rimaniamo ineso-
no di piazzare copie di Rolex e Patek, Vache-
rabilmente prigionieri. Il tempo è il nostro "li-
ron e Panerai, Breitling e Muller, IWC, Lange &
mite di velocità" insuperabile che ci costringe
Sohn e altri grandi nomi dell’orologeria mondiale.
ad insostenibili ginnastiche per riuscire a con-
Questa pratica illegale non è esclusivamente e ti-
centrare tre giornate in una sola o sette ore di
picamente italiana, e viene da dire mal comune
lavoro in due sole ore...
mezzo gaudio, in quanto è riscontrabile in ogni
Sarà per questo che da sempre gli orologi ci af-
luogo della terra dove turismo e commercio sono
fascinano: possederli, indossarli, è per noi come
sviluppati. Non ho un’idea precisa a quanto am-
illuderci di comandarne le lancette, e modifi-
monti questo fiorentissimo mercato di falsi ma
carne il corso, immaginando di farle cammi-
sono certo di non sbagliare ipotizzando centinaia
nare, anche per un solo giorno al ritmo del no-
di milioni di euro all’anno, e credo che si tratti di
stro cuore...l’orologio da polso poi…
una stima per difetto.
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In questo spazio, non intendo trattare della storia dell’orologio come misuratore del tempo nella sua evoluzione dall’antichità ai nostri giorni,
perché non sarebbe sufficiente un libro intero. Chi
intendesse approfondire questo argomento,
può trovare con grande facilità vasto materiale
nel web e poi seri ed esperti studiosi appassionati di orologi hanno pubblicato numerosi libri a riguardo. Basta recarsi in qualsiasi libreria
per trovare testi, spesso molto belli anche
esteticamente, che trattano di questo argomento.
Soprattutto per l’uomo, l’orologio da polso,
insieme alle scarpe e alla cravatta è uno dei
pochi tratti distintivi di raffinatezza, eleganza e esclusività e di conseguenza la sua importanza al polso di chi conta è rilevante. Recentemente anche le donne tendono a portare al polso orologi “importanti” sia per caratteristiche tecniche che per dimensioni tipicamente maschili, del resto l’orologio da polso è nato
proprio come gioiello per le donne, spesso con
preziosi bracciali di alta gioielleria. L’uomo, ha continuato per molto tempo ancora a utilizzare orologi da tasca, manifestando la propria riluttanza
ad accettare l'orologio da polso, nel timore di assumere un aspetto femminile connotato nel
braccialetto.
La nascita dell’orologio da polso è relativamente
recente e risale al XIX secolo. Ci sono versioni di-
logeria intesa in senso moderno, nasce grazie agli
verse sull’assegnazione della paternità e vi
studi di Breguet: le sue invenzioni e i suoi pro-
espongo le più citate per non far torto a nessu-
getti diventano patrimonio di tutta l’industria oro-
no:
logiaia;
una versione molto accreditata è che l'orologio
un’ulteriore versione è quella che all'inizio del XX
da polso fu inventato alla fine del XIX secolo da
secolo l'inventore brasiliano Alberto Santos-Du-
Patek Philippe che ne aveva intuite la comodi-
mont, avendo difficoltà a leggere l'ora a bordo
tà e facilità di lettura rispetto all’orologio da ta-
dell'aereo di sua fabbricazione, chiese al suo ami-
sca;
co Louis Cartier un orologio più pratico, meno
altre fonti attribuiscono, se pur indirettamente,
ingombrante e di più facile consultazione. Car-
niente di meno che a Napoleone la nascita del
tier gli diede un orologio dal polso con cinturi-
primo orologio da polso. Pare, infatti, che egli com-
no in cuoio di cui Dumont non fece più a meno.
missionò a Breguet un gioiello da regalare alla so-
Quando Cartier divenne popolare a Parigi, iniziò
rella Caroline Murat. In realtà si trattava di un pre-
così a vendere questi orologi anche alla cliente-
zioso braccialetto arricchito da un particolare "ac-
la maschile.
corgimento meccanico". Non è certo una caso che
Quale di queste “storie” sia poi quella vera, non
Napoleone si rivolse ad Abraham-Louis Breguet
credo rivesta molta importanza se rapportata alla
per la realizzazione del bracciale-orologio. L’oro-
straordinaria diffusione che ha avuto negli ulti-
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mi cento anni l’orologio da polso.
via alla sempre più precisa, infinitesimale necessità
Il motivo della grande diffusione è certamente im-
di “misurare” l'agonismo, e soprattutto quelle di
putabile ai giorni cruciali della prima guerra mon-
una società ormai profondamente cambiata da
diale, allorché gli ufficiali di tutti gli eserciti pro-
nuove esigenze: la gente viaggia sui treni, sul tram,
venienti dalle classi abbienti della società, sco-
corre in automobile, attraversa i mari e qualche
prirono che in battaglia era più comodo ed im-
temerario inizia a viaggiare anche per aria su in-
mediato guardare il polso, piuttosto che estrar-
credibili macchine volanti. I diplomatici hanno im-
re l'orologio dalla tasca. La divisa non favoriva
pegni continui, gli esploratori attraversano inte-
la complessa, per quanto elegante e gratifican-
ri continenti; in ogni caso poter contare sulla pron-
te, operazione di ricerca e di lettura dell'orologio
ta lettura dell'ora esatta si rivela un’esigenza in-
fatto per i taschini dell'abito borghese. Gli uffi-
dispensabile. Ma prima ancora, sono le attività
ciali che dovevano decidere azioni e strategie ave-
quotidiane di tutte le persone comuni che im-
vano necessità di conoscere l'ora precisa, e do-
pongono nuovi ritmi legati alla distribuzione del-
vevano farlo in fretta, di giorno e di notte, pos-
le diverse incombenze nelle varie ore del giorno
sibilmente restando immobili. Se già Napoleone
e della notte.
diceva che nessuno meglio di lui sapeva quanto
Proprio in quest’epoca e siamo agli anni venti del
valgono in guerra anche pochi minuti, adesso mi-
secolo scorso, l'orologio da polso esce dalla fase
gliaia di comandanti da una parte come dall'al-
pionieristica; le grandi marche che credono e pun-
tra del fronte, sanno che anche pochi secondi e
tano molto sulla diffusione di questo nuovo tipo
pochi centimetri possono decidere della vita o del-
di orologio, creano dei modelli estremamente pre-
la morte loro e di tanti soldati.
cisi e affidabili, che faranno storia e si riveleran-
I governi decisero quindi di dotare i militari di oro-
no , molti anni dopo, l’oggetto del desiderio dei
logi da polso comodi, precisi, affidabili e so-
collezionisti di tutto il mondo.
prattutto molto più economici perché realizzati
Il mercato degli anni Trenta preferisce di gran lun-
in scala industriale su commessa. L'orologio da
ga la produzione degli orologi da polso anziché
polso comincia così ad avere una prepotente dif-
quelli da tasca, che da questo momento segne-
fusione di massa. La guerra moderna, fondata sul
ranno un costante declino. Alcune marche rea-
movimento sincronizzato delle unità di terra,di
lizzano i loro modelli su ordinazione, persona-
mare e di aria, ha creato il bisogno oggettivo, e
lizzando così l'orologio. Durante gli anni quaranta,
l'industria non ha chiesto che di soddisfarlo, bat-
la ricerca tecnica è concentrata sul miglioramento
tezzando i primi nuovi prodotti con nomi riferiti alla guerra: gli svizzeri ad esempio producono un modello denominato Army, e gli americani si fanno fare da Cartier l'orologio da
polso Tank.
La guerra finisce e la storia dell'orologio da polso, per contro, continua, favorita questa volta nella conquista dei
mercati dal progresso industriale che
la guerra stessa ha innescato.
La totale autonomia del meccanismo
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è stata raggiunta, la tecnica è stata migliorata, consentendo di leggere
l'ora persino di notte attraverso lancette e numeri fosforescenti. Nuove
strade si aprono e sono quelle dello
sport, che proprio con gli anni Venti si av-
della resistenza e l'impermeabilità della cassa.
marche di assoluta eccellenza.
Sono anni in cui il mercato è esigente e si crea-
Negli anni Sessanta e Settanta l'orologio da pol-
no soprattutto modelli di tipo complicato e
so ha raggiunto l'apice della produzione, con mo-
sportivo quali cronografi e cronografi rattrappanti,
delli raffinati e di altissima tecnologia, prodotti
calendari astronomici addirittura con fasi di
dalle grandi case ma proprio in questo periodo
luna. Il metallo usato per la fabbricazione della
estremamente florido, come spesso accade, in-
cassa non è più necessariamente solo di tipo no-
terviene qualcosa di sconvolgente per il merca-
bile e oltre all'oro, pur sempre usato, si utilizza
to. L’avvento dell’elettronica permette il diffon-
anche l'acciaio inossidabile. Alla fine del decen-
dersi di marche fino allora quasi sconosciute, che
nio ha inizio la produzione di orologi muniti di
producono in grandissime quantità esemplari di
sistema “parachute”. Gli anni Cinquanta segna-
buon livello, con prezzi alla portata di tutti, fun-
no il trionfo degli orologi automatici che diven-
zionanti a batteria che alimenta un circuito
tano sempre più precisi. Ormai tutte le grandi case
stampato. Il mercato tradizionale dell’orologio
produttrici sono in grado di garantire un perfet-
meccanico viene sconvolto e soppiantato da oro-
to orologio da polso automatico, con l'inseri-
logi a pila, analogici prima e digitali poi. L’avvento
mento della data sul quadrante e sistema paraurti.
dell’orologio a batteria crea un vero e proprio
Questo tipo di orologeria vede ben quotati e ri-
tsunami nel mondo dell’orologeria e nonostan-
cercati, gli orologi com-
te la determinazione dei grandi maestri orolo-
plicati realizzati solo
da poche
giai, la rinascita di questa industria è lenta ma alla fine si riafferma. Le grandi case
propongono modelli straordinari per
gusto estetico e innovazioni tecniche di
altissima ingegneria meccanica. L’orologio
da polso di gran marca diventa uno status symbol, indica l’appartenenza
sociale e rappresenta per molti un vero e proprio indicatore di eleganza, di tendenza,
di moda. Naturalmente il
plus valore di un orologio
piuttosto che di un altro si misura ormai in base a precisi
elementi, a partire da quelli estetici, quindi dal materiale della cassa, dal tipo di
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cinturino, ovviamente dalla marca, e ancora in
mentazione di bordo fu costretto a lasciare il suo
base alle caratteristiche funzionali che diventa-
Speedmaster sulla navicella. Sfortunatamente l'oro-
no sempre più complicate ed esasperate. In que-
logio di Aldrin è andato perso negli anni '70 du-
sti anni, e siamo sul finire degli anni settanta, na-
rante un trasferimento alla Smithsonian Institu-
sce il collezionismo di orologi dei grandi mae-
tion, e la sua sorte rimane tuttora un mistero.
stri soprattutto svizzeri e i modelli più belli e rari
La denominazione del quadrante "Paul Newman"
raggiungono quotazioni “folli”. Le più importanti
è assolutamente non ufficiale; questo particola-
case d’asta battono “pezzi” a prezzi da capogi-
re appellativo nasce dal fatto che, secondo la leg-
ro, creando vere e proprie competizioni per ac-
genda più accreditata, l'attore indossava in un suo
caparrarseli da parte degli appassionati colle-
film del 1970 ("La Carrera mexicana") un 6239
zionisti.
in acciaio con questo quadrante. Oggi questo par-
Nonostante dunque l'economicità, precisione e
ticolare Rolex modello Daytona è ricercatissimo
affidabilità degli orologi digitali, gli orologi mec-
soprattutto dai collezionisti.
canici si riaffermano e riconquistano le posizioni che competeno loro. Oggigiorno i due prodotti
convivono con i loro rispettivi spazi di mercato
che molto spesso non sono così separati. Molti
possessori di importanti modelli meccanici utilizzano anche orologi digitali magari solo per attività specifiche e oltretutto alcune case tradizionali
propongono entrambe le soluzioni e alcune di
esse si sono cimentate anche in modelli straordinari con la combinazione meccanica-digitale con
risultati davvero entusiasmanti.
Alcune curiosità:
Negli orologi che indicano le ore con i numeri romani, il numero indicante le ore 4 è riportato graficamente con il segno IIII e non IV come sarebbe
corretto. Le cause di questa licenza affondano
le loro radici in tempi antichi e possono essere
dovute o a motivi di simmetria grafica all'interno del quadrante dell'orologio o a motivi di economicità nell'uso dei materiali per la compilazione
del numero stesso.
Via dell'Oriuolo che si trova a Firenze, prese questo nome perché in una casa di questa strada, nel
1353, fu costruito il primo orologio a ruote in Firenze, orologio che era destinato alla Torre del
Palazzo della Signoria.
Dal 1969 l'Omega pubblicizza il suo modello cronografo "Speedmaster" come "il primo orologio
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sulla luna". La NASA aveva scelto il marchio svizzero quattro anni prima per tutti i suoi astronauti
e fu pertanto naturale che Buzz Aldrin lo in-
dossasse durante la sua breve passeggiata lunare
nonostante il primo uomo a mettere piede sul suolo lunare fu Armstrong, che per problemi alla stru-