Wi-Fi in ambito industriale applicazioni e sviluppi
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Wi-Fi in ambito industriale applicazioni e sviluppi
Wi-Fi in ambito industriale applicazioni e sviluppi Daniele Brevi Riccardo Scopigno <brevi, scopigno>@ismb.it 1 Tecnologie wireless: analisi SWOT Strongnesses z Connettività ubiqua z Riduzione costi cablaggio z Superamento problemi fisici (attorcigliamenti, rotture, usura…) z Tecnologia matura z Soluzioni std, consolidate, economiche e liberalizzate z z z Uso di componenti consumer e abbattimento costi Integrazione di soluzioni std in architetture innovative (convergenza) Studio preliminare di fattibilità Tecnologie da adattare all’applicazione Esempio: controllo multipunto Occorre un MAC Intrinseca esposizione alle interferenze Opportunities z Evoluzione flessibile delle applicazioni Weaknesses z La banda è sempre minore che nelle reti wired z La banda è inoltre condivisa (“dominio di collisione”): Requisiti real-time Threats z Problemi di sicurezza della comunicazione (e-security) z Problemi di sicurezza fisica dell’applicazione che usa il wireless (safety) 2 Tecnologie wireless nei processi industriali (i) In industria amplificati i vantaggi del wireless z Connettività ubiqua e interfaccia HMI non dedicata alla singola macchina z Cablaggi costosi z Ambienti “sporchi” L’ambiente industriale pone però specifici requisiti z Possibile presenza di sorgenti di disturbo z L’ambiente di propagazione è spesso ostile z La comunicazione coinvolge segnali con requisiti “Real-Time” z La comunicazione di controllo deve essere robusta e affidabile z La comunicazione deve essere sicura 3 Un esempio pratico: dal cavo… … al wireless Flusso dati Cavo dedicato ai messaggi di safety dell’applicazione Flusso dati e messaggi di safety 4 Tecnologie wireless nei processi industriali (ii) Occorre scegliere la tecnologia migliore 1. Caratterizzazione dei segnali coinvolti (thr, delay, jitter, PER) 2. Caratterizzazione del canale fisico (misure e modellazione) 3. Scelta della tecnologia ottima Ulteriori passi per lo sviluppo completo della soluzione 4. Caratterizzazione del canale logico (misure) 5. Validazione (simulazione e misure) 6. Supporto all’integrazione e al debugging 5 Il ruolo di ISMB Occorre scegliere la tecnologia migliore 1. Caratterizzazione dei segnali coinvolti (thr, delay, jitter, PER) 2. Caratterizzazione del canale fisico (misure e modellazione) 3. Scelta della tecnologia ottima Ulteriori passi per lo sviluppo completo della soluzione 4. Caratterizzazione del canale logico (misure) 5. Validazione (simulazione e misure) 6. Supporto all’integrazione e al debugging 6 Caratterizzazione Caratterizzazione dei dei segnali segnali coinvolti coinvolti 7 I requisiti di segnale Occorre identificare i segnali (messaggi di controllo, monitoring, …) che sono coinvolti nella migrazione wireless Tali segnali devono essere caratterizzati tramite parametri specifici z Requisiti di tempo (delay, jitter, …) z Requisiti di affidabilità (PER, retry, ack, …) z Procedure per il recovery in caso di perdita della connessione L’utilità di tali parametri è duplice z È determinante per la scelta della tecnologia ottima z Rivela la necessità di eventuali modifiche ai protocolli e/o all’applicazione stessa ISMB affianca le aziende anche in questa fase per caratterizzare in maniera fine le proprietà di un traffico dati estraendone i parametri rilevanti 8 Cenni Cenni alla alla caratterizzazione caratterizzazione del del fisico fisico 9 L’analisi dello spettro Per poter capire se esistono campi interferenti è necessaria un’analisi dello spettro z Analisi delle potenziali sorgenti di disturbo z Impatto di interferenti sia sulle trasmissioni che sui circuiti ISMB può effettuare semplici analisi sulle bande WiFi Per analisi più approfondite si basa sulle competenze campistiche dei laboratori del Politecnico (LACE, …) 10 L’analisi in un ambiente industriale 11 L’analisi in un ambiente industriale -60 802.11a Device -65 -70 UMTS Device dBm -75 -80 -85 -90 -95 2 2.5 3 3.5 4 Freq (GHz) 4.5 5 5.5 6 Segnale con potenza bassa (possibile sistema di radionavigazione) 12 Scelta Scelta della della tecnologia tecnologia ottima ottima 13 Piena WAN GSM GPRS EDGE UMTS Nazione HSDPA HSUPA Mobilità WMAN WiMAX Accesso metro politano WLAN WiFi e Hiperlan SOHO b a/g n WPAN Sost. cavi RFid ZigBee Bluetooth Scarsa 1 Kbps 10 Kbps 100 Kbps 1 Mbps 10 Mbps 100 Mbps 1 Gbps 14 Piena WAN GSM GPRS EDGE UMTS Nazione HSDPA HSUPA Mobilità WMAN WiMAX Accesso metro politano WLAN WiFi e Hiperlan SOHO b a/g n WPAN Sost. cavi RFid ZigBee Bluetooth Scarsa 1 Kbps 10 Kbps 100 Kbps 1 Mbps 10 Mbps 100 Mbps 1 Gbps 15 Rete infrastrutturata Rete locale o internet STA STA AP STA BSS STA 16 Reti Ad-hoc IBSS 17 Trasmissione con requisiti Real-Time I segnali di controllo pongono requisiti real-time non tipici delle comunicazioni data-oriented Si pensa di adattare tecnologie wireless consumer esistenti (WLAN, WPAN) in quanto garantiscono z Buone performance (data rate, affidabilità, …) z Costi contenuti z Soluzioni standard, scalabili e facilmente “integrabili” z Uso liberalizzato delle frequenze e facilità di costruzione di infrastruttura di rete Scelta di tecnologia di comunicazione e validazione della soluzione z Adattamento delle soluzioni per migliorare affidabilità, robustezza, performance,… z Scelta della soluzione più flessibile e “potente” 18 Scelta della tecnologia ottima La coesistenza Bisogna conoscere gli eventuali problemi di coesistenza delle varie tecnologie wireless z 802.11b Æ 2,4 GHz z 802.11g Æ 2,4GHz z 802.11a Æ 5 GHz z Bluetooth Æ 2,4 GHz 19 BT e 802.11b/g Condividono la stessa banda di frequenze z 2400 – 2483,5 MHz 802.11b/g per regolare la trasmissione utilizza la tecnica CSMA/CA z CSMA: ogni client prima di iniziare a trasmettere dati “ascolta” se il canale è libero z CA: Se il canale è libero aspetto un tempo casuale e inizio a trasmettere z ACK: La trasmissione è avvenuta con successo se ottengo una risposta dal destinatario 20 BT e 802.11b/g BT per la trasmissione non rispetta le regole dettate dal CSMA/CA Se esiste un dispositivo BT che sta trasmettendo in contemporanea ad uno 802.11b/g possiamo avere una collisione Collisione: due o più trasmissioni simultanee che interferiscono a vicenda L’entità del disturbo medio dipende dalla vicinanza tra i due dispositivi 21 BT e 802.11b/g La potenza emessa dai dispositivi BT è tipicamente più bassa di quella utilizzata da 802.11 z 1 mW vs 30-50 mW Più la stazione 802.11 è lontana dall’access point più il segnale ricevuto è basso z Aumentano le probabilità di interferenza 22 Coesistenza di BT e 802.11b Interference Between Collocated Wi-Fi and Bluetooth Radios (measured and simulated) 8 Throughput (Mb/s) 7 6 5 4 3 2 1 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Received Wi-Fi AP Signal Power at Wi-Fi STA (-dBm) BT=OFF (measured) BT=1m (measured) BT=1m (simulated) Source: Mobilian Corporation 23 802.11b e 802.11g Questi due standard WiFi condividono la banda a 2,4 Ghz Tutti i dispositivi 802.11g devono essere compatibili con quelli 11b z 802.11g si pone come estensione a maggiore throughput Questo comporta che in un ambiente con stazioni eterogenee il throughput medio di “g” risulterà essere più basso 24 802.11b e 802.11g 802.11g packet @ 54 Mbps 802.11g network waiting 802.11b network waiting 802.11b packet @ 11 Mbps Time Le stazioni 11b vanno circa 1/3 più piano di quelle 11g 25 802.11b e 802.11g 802.11g 54 Mbps Throughput teorico 802.11g 35-37 Mbps 802.11b/g 18 Mbps Solo coesistenza senza client 11b presenti Æ devo “ascoltare” se ci sono stazioni 11b 9 Mbps Coesistenza con client 11b attivi 802.11b/g Throughput a livello applicativo 26 802.11b/g e 802.11a Utilizzano frequenze diverse ma sempre ISM z 802.11a Æ 5 GHz z 802.11b/g Æ 2,4 GHz Per la trasmissione utilizzano antenne diverse Non esistono problemi di interoperabilità 27 Scelta della tecnologia ottima Il caso WiFi 802.11b 802.11a/h 802.11g Physical layer DSSS OFDM OFDM Data Rate 11 Mbps 54 Mbps 54 Mbps Band 2.4 GHz 5 GHz 2.4GHz Non-overlapping channel 3 Up to 19 3 28 Altri aspetti Robustezza al Jamming Stazione Jammer non rispetta il protocollo di accesso al mezzo z La stazione interferente invia pacchetti anche quando le altre stazioni stanno trasmettendo z Genera delle collisioni Simula un’interferenza distruttiva di potenza 30 mW alla esatta frequenza di trasmissione dei dati 29 Testbed Access point 802.11a Distanza in LOS Scheda wireless 802.11a 30 cm Jammer 30 Tipo di interferenza Ti Tj t (sec) Tidle = Il jammer si comporta come una normale stazione Tjamming = Il jammer trasmette dati casuali Duty cicle disturbo = Tj/(Ti+Tj) z Percentuale del tempo in cui creo disturbo 31 Risultati sperimentali 1 metro 30 5 metri 40 metri non LOS Thr (Mbps) 24 18 12 6 0 0 1 10 20 50 70 90 98 99 Duty Cicle (%) 32 Caratterizzazione Caratterizzazione del del canale canale logico: logico: esperienza esperienza Comau Comau 33 Utilità della caratterizzazione Permette di creare un modello del canale Tramite il modello si possono simulare nuove estensioni di protocolli e procedure prima di implementarli Permette di avere indicazioni pratiche sul comportamento del canale in date situazioni 34 Modellizzazione in pratica (i) Il modo più utilizzato per creare un modello del canale è quello di trasmettere una sequenza di bit nota e di confrontarla con quella ricevuta Tx: 0 0 1 1 0 1 0 Rx: 0 1 0 1 0 0 0 XOR: 0 1 0 0 0 1 0 La differenza tra bit trasmessi e ricevuti indica la presenza di un errore La sequenza di errori permette di costruire il modello da utilizzare durante le simulazione 35 Modellizzazione in pratica (ii) Non è sempre possibile inviare dati sul canale avendo un controllo a livello di bit Il modello può essere quindi creato passando ad un livello di astrazione superiore z Dal bit al frame Questo passaggio implica una parte di postprocessing più complicata z Bisogna tenere conto anche di tutti i meccanismi introdotti dal protocollo di accesso al mezzo 36 Lo schema operativo Trasmettitore (client) Ricevitore (server) S P 1m Sonda d Access Point 37 Lo schema operativo Griglia metallica Trasmettitore (client) Ricevitore (server) S P 1m Sonda Access Point 38 Lo schema operativo Armadi metallici Parete metallica Trasmettitore (client) Ricevitore (server) S P 1m Sonda Access Point 39 Auto-fallback È un meccanismo di autoconfigurazione che rende 802.11 robusto e flessibile Le condizioni del canale vengono tenute costantemente sotto controllo Se peggiorano il trasmettitore diminuisce la velocità di trasmissione in modo da utilizzare una modulazione più robusta In questo modo continuo a trasmettere anche se ad un minor bit-rate 40 I risultati della modellizzazione Oltre al modello vero e proprio le sequenze di errore possono anche darci indicazioni sul comportamento del canale e dei protocolli In particolare le prove effettuate hanno dimostrato che l’algoritmo di auto-fallback permette di recuperare situazione di canale molto rumoroso z Utilizza una modulazione più robusta z Di conseguenza i dati vengono trasmessi ad un bit rate minore Conoscendo la minima velocità a cui può funzionare l’applicazione si possono dedurre qualitativamente le condizioni limite di operatività in un certo ambiente z Per es. : max distanza tra rx e tx 41 Supporto Supporto all’integrazione all’integrazione ee al al debugging debugging 42 Debugging di una soluzione WiFi Qualora la soluzione wireless manifesti un problema occorre isolarne la causa z Occorre comunque analizzare il comportamento della trasmissione wireless Più fine è il livello di dettaglio sui pacchetti scambiati durante la comunicazione più facile è individuare eventuali problemi Per WiFi è possibile catturare sia i frame dati che i frame di controllo (es. ack) e gestione (es. beacon) z Su alcune schede esiste una modalità di funzionamento particolare (specie su Linux) Necessario estrarre informazioni utili da una grande quantità di dati z Migliaia di pacchetti al minuto z Catture di durata notevole (giorni) 43 Debugging di una soluzione WiFi Considerando le applicazioni specifiche, il debugging di una soluzione complessa non può ricorrere solo a tool standard Sono necessari strumenti appositamente creati z Per la ricerca di eventuali problemi all’interno di lunghe catture z Per verificare che siano rispettati eventuali requisiti specifici dell’applicazione ISMB ha sviluppato una serie di strumenti software adattabili anche allo studio di parametri specifici e/o proprietari z È in fase di sviluppo un’interfaccia grafica 44 Screenshot 45 Altri Altri esempi esempi pratici pratici 46 Ulteriori casi industriali Richiesto sviluppo di sistema wireless WiFi per l’uso in ambito navale (sala macchine) per: z Sviluppo sw su palmare per raccolta allarmi, monitorizzazione macchine (i/f con PLC) z Comunicazione peer-to-peer e safety-alarm z Localizzazione delle persone z Accesso remoto a dati (manuali) z Comunicazione vocale z Raccolta di dati da WSN La soluzione riassume una serie di sfide e richieste ricorrenti z Gestione della QoS Real-Time in ambienti ostili z Gestione della QoS con integrazione di servizi (dati, voce, real-time) z Integrazione con altre tecnologie (WSN) Altri casi di integrazione con RFID 47 Future Future direzioni direzioni di di ricerca ricerca applicata applicata 48 Settori di ricerca emergenti Tra le tecnologie wireless esistenti, WiFi è una soluzione subottima ma molto flessibile Nuove evoluzioni di WiFi garantiscono una maggiore flessibilità alle soluzioni z 802.11e per la QoS (priorità e riservazione) z 802.11n e tecniche MIMO z 802.11s per reti mesh Non solo WiFi come settore di ricerca ma anche protocolli di livello applicativo per la robustezza del canale z Sviluppo di protocolli (safety, keep-alive, …) 49 IEEE 802.11e Specifica due tipi di QoS z EDCA L’accesso al mezzo non è deterministico come nelle reti telefoniche tradizionali Un pacchetto ad alta priorità viene statisticamente trasmesso prima degli altri z HCCA Utilizza un approccio a polling Il metodo è deterministico 50 IEEE 802.11n Velocità fino a 600 Mbps Utilizza tecniche MIMO (fino ad 8 antenne) Visti i tempi lunghi per la standardizzazzione esistono già apparati in commercio certificati come pre-n 51 IEEE 802.11s Rete in cui gli access point oltre a fornire connettività alle stazioni possono comunicare tra di loro Non è più necessaria la cablatura dati 52 IEEE 802.11s La rete si autoconfigura automaticamente Se un nodo si guasta la rete si riconfigura cercando un nuovo path verso il collegamento al mondo esterno Internet 53 IEEE 802.11s La rete si autoconfigura automaticamente Se un nodo si guasta la rete si riconfigura cercando un nuovo path verso il collegamento al mondo esterno Internet 54 IEEE 802.11s La rete si autoconfigura automaticamente Se un nodo si guasta la rete si riconfigura cercando un nuovo path verso il collegamento al mondo esterno Internet 55