Il bando LIFE 2015
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Il bando LIFE 2015
Bollettino UE N° 79 - Edizione Giugno 2015 Bando LIFE 2015 I. Programma LIFE (Programme for Environment and Climate Action) è il nuovo programma UE a sostegno dei progetti europei nel settore ambientale e prosegue l’azione del precedente programma LIFE + 2007/2013. LIFE rappresenta, dal 1992, lo strumento finanziario faro dell’Unione europea nel settore dell’ambiente ed ha cofinanziato più di 3700 progetti piloti/dimostrazione volti a garantire la protezione ambientale in Europa. Oltre agli organismi pubblici e alle ONG, anche il settore privato - e in particolare le PMI - hanno avuto ed avranno ancora un ruolo importante da svolgere nell’attuazione del programma, che si prefigge quale obiettivo generale di fungere da catalizzatore al fine di promuovere l’attuazione e l’integrazione dell’ambiente e degli obiettivi climatici in altre politiche ed azioni degli Stati membri. Più nello specifico, il programma LIFE si articola in due sottoprogrammi: il sottoprogramma “Ambiente” che prosegue le finalità del precedente programma LIFE+; e Il sottoprogramma “Azione per il clima” volto a sostenere interventi in tema di cambiamenti climatici. II. Oggetto del bando Il bando riguarda sia il sottoprogramma “Ambiente” sia il sottoprogramma “Azione per il clima” e finanzia azioni per la seguente tipologia di progetti: 1. 2. 3. 4. 5. III. Progetti tradizionali; Progetti preparatori; Progetti integrati; Progetti di assistenza tecnica; Progetti di rafforzamento delle capacità. Obiettivi generali Il bando si prefigge i seguenti obiettivi generali: ‐ Contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell’ambiente e all’interruzione e all’inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi; ‐ Migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell’Unione, e catalizzare e promuovere l’integrazione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell’Unione e nella pratica nel settore pubblico e privato, anche attraverso l’aumento della loro capacità; ‐ Sostenere maggiormente la governance ambientale e climatica a tutti i livelli, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali. 54 Parma in Europa Square de Meuûs 38/40 B- 1000 Bruxelles Bollettino UE N° 79 - Edizione Giugno 2015 IV. Fonte/Ente erogatore Sito web DG Ambiente, 01/06/2015 - Commissione europea.25 V. Azioni finanziabili Di seguito riportate le caratteristiche delle diverse categorie di progetti eleggibili: 1. Progetti tradizionali I progetti tradizionali coprono le seguenti aree prioritarie (per approfondimenti vedi punto VI): ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ Natura e biodiversità; Ambiente e uso efficiente delle risorse; Governance e informazione ambientale; Mitigazione dei cambiamenti climatici; Adattamento ai cambiamenti climatici; Governance e informazione in materia climatica. Essi possono essere: ‐ Progetti di buone pratiche (progetti che applicano tecniche, metodi e approcci adeguati, efficaci sotto il profilo economico e all’avanguardia, tenendo conto del contesto specifico del progetto); ‐ Progetti dimostrativi (progetti che mettono in pratica, sperimentano, valutano e diffondono azioni, metodologie o approcci che sono nuovi o sconosciuti nel contesto specifico del progetto, come ad esempio sul piano geografico, ecologico o socioeconomico, e che potrebbero essere applicati altrove in circostanze analoghe); ‐ Progetti pilota (progetti che applicano una tecnica o un metodo che non è mai stato applicato e sperimentato prima o altrove e che offrono potenziali vantaggi ambientali o climatici rispetto alle attuali migliori pratiche e che possono essere applicati successivamente su scala più ampia in situazioni analoghe); ‐ Progetti d’informazione, sensibilizzazione e disseminazione (volti a sostenere la comunicazione, la divulgazione d’informazioni e la sensibilizzazione nell`ambito dei sottoprogrammi). 2. Progetti preparatori I progetti preparatori sono identificati principalmente dalla Commissione in cooperazione con gli Stati membri per rispondere alle esigenze specifiche connesse allo sviluppo e all`attuazione delle politiche e della legislazione UE in materia di ambiente o clima. 25 http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life2015/index.htm 55 Parma in Europa Square de Meuûs 38/40 B- 1000 Bruxelles Bollettino UE N° 79 - Edizione Giugno 2015 3. Progetti integrati I progetti integrati sono finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, (regionale, multiregionale, nazionale o transnazionale) piani o strategie ambientali o climatici previsti dalla legislazione UE in materia ambientale o climatica, sviluppati sulla base di altri atti UE o elaborati dalle autorità degli Stati membri principalmente nei settori della natura (inclusa, la gestione della rete Natura 2000), dell`acqua, dei rifiuti, dell`aria, della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell`adattamento ai medesimi, garantendo nel contempo la partecipazione delle parti interessate e promuovendo il coordinamento e la mobilitazione di almeno un`altra fonte di finanziamento (UE, nazionale o privata) pertinente; 4. Progetti di assistenza tecnica I progetti di assistenza tecnica forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un sostegno finanziario per aiutare i richiedenti a elaborare progetti integrati e, in particolare, per garantire che tali progetti siano conformi alle tempistiche e ai requisiti tecnici e finanziari del programma LIFE in coordinamento con: FSE, FESR, FEASR FEAMP e Fondo di coesione; un sostegno finanziario per aiutare i richiedenti a elaborare progetti integrati. 5. Progetti di rafforzamento delle capacità I progetti di rafforzamento delle capacità forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un sostegno finanziario alle attività necessarie per rafforzare la capacità degli Stati membri, compresi i punti di contatto LIFE nazionali/regionali, al fine di permettere loro di partecipare in maniera più efficace al programma LIFE. Questa categoria di progetti è ammissibile solo per alcune categorie di Paesi: durante il primo programma di lavoro pluriennale possono presentare un progetto di questo tipo (un solo progetto per Stato): la Croazia, i Paesi in cui il PIL pro capite 2012 è inferiore al 90% della media UE e quelli nei quali il livello medio di assorbimento delle risorse di LIFE+ negli anni 2010, 2011 e 2012 è stato inferiore al 70%. VI. - Azioni del sottoprogramma “Ambiente” Ambiente e uso efficiente delle risorse La seguente azione si prefigge di: a) Sviluppare, sperimentare e dimostrare approcci politici o di gestione, buone pratiche e soluzioni alle sfide ambientali, adatti ad essere replicati, trasferiti o integrati, anche per quanto riguarda il legame tra ambiente e salute, e idonei a promuovere le politiche e la legislazione in materia di efficienza delle risorse; b) Sostenere l’applicazione, lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci integrati per l’attuazione dei piani e programmi in conformità alla politica e alla legislazione dell’Unione in materia di ambiente, soprattutto nei settori delle acque, dei rifiuti e dell’aria; c) Migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio e la valutazione della politica e della legislazione ambientale UE e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto ambientale all’interno e all’esterno dell’UE. 56 Parma in Europa Square de Meuûs 38/40 B- 1000 Bruxelles Bollettino UE N° 79 - Edizione Giugno 2015 - Biodiversità La seguente azione si prefigge di: a) Contribuire all’attuazione della politica e della legislazione UE in materia di biodiversità compresa la strategia dell’Unione per la biodiversità e le direttive 2009/147/CE e 92/43/CE, in particolare attraverso l’applicazione, lo sviluppo e la sperimentazione di approcci, buone pratiche e soluzioni; b) Sostenere l’ulteriore sviluppo, l’attuazione e la gestione della rete Natura 2000 (istituita dalla direttiva 92/43/CEE), con particolare riguardo all’applicazione, allo sviluppo, alla sperimentazione e alla dimostrazione degli approcci integrati per l’attuazione dei quadri d’azione prioritari previsti dalla direttiva stessa; c) Migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio e la valutazione della politica e della legislazione ambientale dell’UE in materia di biodiversità e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto sulla biodiversità all’interno e all’esterno dell’Unione. - Governance e informazione ambientale La seguente azione si prefigge di: a) Promuovere la sensibilizzazione in materia ambientale, anche per ottenere il sostegno del pubblico e delle parti interessate all’elaborazione delle politiche ambientali dell’UE; promuovere l’educazione allo sviluppo sostenibile; b) Sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni nel settore dell’ambiente e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle migliori soluzioni e buone pratiche ambientali, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione; c) Promuovere e contribuire ad aumentare l’efficacia del rispetto e dell’applicazione della legislazione ambientale UE, in particolare incoraggiando lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici; d) Promuovere una migliore governance ambientale, allargando la partecipazione dei soggetti interessati, comprese le ONG, alle consultazioni e all’attuazione delle politiche. 57 Parma in Europa Square de Meuûs 38/40 B- 1000 Bruxelles Bollettino UE N° 79 - Edizione Giugno 2015 VII. - Azioni sottoprogramma “Azione per il clima” Mitigazione dei cambiamenti climatici La seguente azione si prefigge di: a) Contribuire all’attuazione e allo sviluppo delle politiche e della legislazione dell’UE in materia di mitigazione, compresa l’integrazione tra i diversi settori, in particolare attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci politici o di gestione, di buone pratiche e di soluzioni per la mitigazione dei cambiamenti climatici; b) Migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio, la valutazione e l’attuazione di azioni e misure di mitigazione efficaci e migliorare la capacità di mettere in pratica tali conoscenze; c) Facilitare lo sviluppo e l’attuazione di strategie integrate, come per le strategie di mitigazione e i piani di azione, a livello locale, regionale o nazionale; d) Contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di mitigazione innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati. - Adattamento ai cambiamenti climatici La seguente azione si prefigge di: a) Contribuire all’attuazione e allo sviluppo delle politiche e della legislazione UE in materia di adattamento, compresa l’integrazione tra i diversi settori, in particolare attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci politici o di gestione, di buone pratiche e di soluzioni per l’adattamento ai cambiamenti climatici; b) Migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio, la valutazione e l’attuazione di azioni e misure di adattamento efficaci e migliorare la capacità di mettere in pratica tali conoscenze; c) Facilitare lo sviluppo e l’attuazione di approcci integrati, come per le strategie di adattamento e i piani di azione, a livello locale, regionale o nazionale; d) Contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di adattamento innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati. - Governance e informazione in materia climatica La seguente azione si prefigge di: a) Promuovere la sensibilizzazione in materia climatica, anche per ottenere il sostegno del pubblico e delle parti interessate all’elaborazione delle politiche climatiche UE; b) Sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni nel settore del clima e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle buone pratiche climatiche, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione; 58 Parma in Europa Square de Meuûs 38/40 B- 1000 Bruxelles Bollettino UE N° 79 - Edizione Giugno 2015 c) Promuovere e contribuire ad aumentare l’efficacia del rispetto e dell’applicazione della legislazione climatica UE, in particolare incoraggiando lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici; d) Promuovere una migliore governance climatica allargando la partecipazione dei soggetti interessati, comprese le ONG, alle consultazioni e all’attuazione delle politiche. VIII. Beneficiari Le proposte possono essere presentate da persone giuridiche (enti) registrati nell'UE. I candidati possono rientrare in tre tipologie di beneficiari: 1. Enti pubblici; 2. Organizzazioni commerciali private; 3. Organizzazioni private non commerciali (comprese le ONG). IX. Aree geografiche coinvolte - Paesi UE 28: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. - Paesi EFTA/SEE: Norvegia, Islanda, Liechtenstein. - Paesi candidati effettivi all'UE: Albania, Islanda, Ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Montenegro, Turchia, Serbia. - Paesi candidati potenziali all'UE: Bosnia-Erzegovina, Kosovo (ai sensi della Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU). - Paesi terzi, in particolare i Paesi della Politica europea di vicinato: Algeria, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Moldavia, Marocco, Siria, Tunisia, Ucraina, Autorità palestinese. 59 Parma in Europa Square de Meuûs 38/40 B- 1000 Bruxelles Bollettino UE N° 79 - Edizione Giugno 2015 X. Modalità, procedure e criteri di valutazione ‐ Le candidature devono essere redatte in lingua inglese utilizzando l’” application package” che può essere scaricato dal sito indicato nel punto XV. Ogni “application package” contiene i dettagli riguardo all’eleggibilità, le procedure, le percentuali di co-finanziamento e tutte le informazioni utili per presentare la candidatura. ‐ I progetti tradizionali possono essere presentati unicamente mediante “eProposal”, lo strumento di trasmissione online delle proposte progettuali LIFE. Per accedervi: https://webgate.ec.europa.eu/eproposalWeb/ ‐ I progetti devono essere d’interesse per l’UE (la transnazionalità è alquanto consigliabile) ed apportare un contributo al raggiungimento degli obiettivi del programma. ‐ Tra i criteri di valutazione, maggior peso sarà dato alla coerenza e qualità tecnica (metodologia, chiarezza, consistenza, qualità e sostenibilità scientifica degli interventi), coerenza e qualità finanziaria (compatibilità tra bilancio proposto e interventi previsti, e la sua sostenibilità rispetto al profilo economico finanziario del proponente) e l’entità e qualità del contributo del progetto agli obiettivi specifici del prescelto settore/tematica/sottoprogramma. XI. Dotazione finanziaria 240.811.337 € così ripartita: ‐ 184.141.337 € per il sottoprogramma “Ambiente” e 56.670.000 € per il sottoprogramma “Azione per il clima”. ‐ Almeno il 55 % delle risorse di bilancio destinate ai progetti finanziati a titolo di sovvenzioni per azioni nell’ambito del sottoprogramma “Ambiente” è riservato a progetti a sostegno della conservazione della natura e della biodiversità. - L’agenzia EASME26 (Executive Agency for Small and Medium-Enterprises) sarà responsabile della gestione dei progetti tradizionali e dei progetti di rafforzamento delle capacità per quanto riguarda il sottoprogramma “Ambiente” e dei progetti tradizionali per il sottoprogramma “Azione per il clima”. - L’Unità LIFE della DG Ambiente (ENV)27 della Commissione europea sarà responsabile della gestione dei progetti integrati, dei progetti di assistenza tecnica e dei progetti preparatori. - La DG Azione per il clima (CLIMA)28 della Commissione europea sarà, infine, responsabile dei progetti integrati, dei progetti di assistenza tecnica, dei progetti preparatori e progetti di rafforzamento delle capacità per il sottoprogramma “Azione per il clima”. 26 http://ec.europa.eu/easme/en/life http://ec.europa.eu/environment/life/index.htm 28 http://ec.europa.eu/clima/funding/lifeplus/index_en.htm 27 60 Parma in Europa Square de Meuûs 38/40 B- 1000 Bruxelles Bollettino UE N° 79 - Edizione Giugno 2015 XII. Costi ammissibili Sono ammissibili i soli costi necessari per la realizzazione del progetto e sostenuti dopo la valutazione finale e l’ammissione del progetto al finanziamento nonché relativi a: ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ Risorse umane - personale; Attrezzature e strumentazioni per quota di ammortamento e solo per beni acquistati durante il progetto; Materiali di consumo; Consulenze esterne; Viaggi e trasferte; Spese generali derivanti dal progetto di R&S (fino al 7% dei costi complessivi); Altri costi specifici (attività di divulgazione, stampa, pubblicazioni, convegni, workshop). Il progetto target ha un budget medio compreso tra 1,5 e 3 milioni di €. XIII. Scadenze 1. Progetti tradizionali ‐ Mitigazione cambiamenti climatici: 15/09/2015 ‐ Adattamento cambiamenti climatici: 15/09/2015 ‐ Governance e informazione in materia climatica: 15/09/2015 ‐ Ambiente e uso efficiente delle risorse: 01/10/2015 ‐ Natura e biodiversità: 07/10/2015 ‐ Governance e informazione in materia ambientale: 07/10/2015 2. Progetti preparatori 30/10/2015 3. Progetti integrati ‐ ‐ Fase I (Concept note): 01/10/2015 Fase II: marzo/aprile 2016 (da confermare). 4. Progetti di assistenza tecnica 15/09/2015 5. Progetti di rafforzamento delle capacità Rolling basis fino al 30/09/2015 - 16h00 61 Parma in Europa Square de Meuûs 38/40 B- 1000 Bruxelles Bollettino UE N° 79 - Edizione Giugno 2015 XIV. Base giuridica Regolamento UE N. 1293/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2013 sull'istituzione di un programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE) e che abroga il regolamento (CE) n. 614/2007.29 XV. Documentazione inerente al bando (ivi compreso il “documento di orientamento”) http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life2015/index.htm http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life2014/call/documents/2014_orientation_doc.pdf Programma di lavoro pluriennale 2014/201730 XVI. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32014D0203&from=EN XVII. Punto di contatto nazionale LIFE (PCN) Di sotto riportati i riferimenti del PCN LIFE presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il PCN potrà aiutare i partecipanti invitandoli a sottoporre le bozze di proposte prima della data di scadenza del bando. Dott.ssa Stefania Betti e Dott.ssa Simonetta Pulicati Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l'Unione europea e gli organismi internazionali Via Cristoforo Colombo, 44 I- 00147 Roma Tel: +39/06/57228252 (Stefania Betti) Tel: +39/06/57228274 (Simonetta Pulicati) Fax: +39/06/57228239 Email: [email protected] 29 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2013:347:0185:0208:IT:PDF 30 Il programma di lavoro pluriennale stabilisce, in linea con gli obiettivi del programma; la ripartizione dei fondi tra ciascun settore prioritario e tra le diverse tipologie di finanziamento nell’ambito di ciascun sottoprogramma; le priorità tematiche per i progetti da finanziare nel periodo coperto dal programma di lavoro pluriennale; i risultati, gli indicatori e gli obiettivi qualitativi e quantitativi per ciascun settore prioritario e ciascuna tipologia di progetti nel periodo coperto dal programma di lavoro pluriennale; i criteri di selezione e aggiudicazione delle sovvenzioni; e i calendari indicativi per gli inviti a presentare proposte per il periodo coperto. 62 Parma in Europa Square de Meuûs 38/40 B- 1000 Bruxelles