Schuman, Robert_vita e pensiero sull`Europa

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Schuman, Robert_vita e pensiero sull`Europa
Commissione di formazione alla politica 2013/2014
I padri fondatori dell’Europa
Robert Schumann
a cura di Davide Mantoan
La vita
Robert Schuman nacque il 29 giugno 1886 a Clausen, nel Granducato di
Lussemburgo, da padre naturalizzato tedesco e madre lussemburghese.
Schuman frequentò la scuola primaria e secondaria nel Granducato di
Lussemburgo, per poi spostarsi al Liceo Fabert a Metz – città allora tedesca –
per la maturità, conseguita nel 1904. In seguito, iniziò la sua carriera
universitaria in Germania frequentando presso le Facoltà di Giurisprudenza di
Bonn, Monaco e Strasburgo, dove conseguì il Dottorato in Diritto Privato nel
1910. Nello stesso anno divenne membro della Gorres-Gesellschaft,
un’associazione cattolica di studiosi e nel 1912. Dopo aver aperto uno studio
legale a Metz, aderì al movimento cattolico Unitas, ispirato al principio che la
pace tra le nazioni si fondi sul rispetto del diritto individuale e comunitario. Allo
scoppio della I Guerra Mondiale, Schuman – inabile al servizio militare –
venne incorporato in un’unità sanitaria dell’esercito tedesco a Metz e fu poi
inviato come collaboratore presso l’amministrazione civile a Boulay. Nel 1918,
alla fine del conflitto, egli iniziò la sua carriera politica da cittadino francese:
entrò in Parlamento come deputato della Mosella nel 1919 e fu poi
ripetutamente eletto, oltre a divenire membro della Commissione di Diritto
Civile e Penale. Nel marzo del 1940, fu nominato Sottosegretario di Stato per
i Rifugiati Politici. Durante la II Guerra Mondiale, tornò in Lorena e, arrestato
dalla Gestapo, fu messo in isolamento nel carcere di Metz. Cessato il
conflitto, Schuman riprese l’attività politica a capo del Movimento
Repubblicano Popolare (MRP) appartenente all’area democristiana. Fu quindi
nominato Ministro delle Finanze fino ad assumere, nel 1947, la guida del
governo. Nel 1948 venne nominato Ministro degli Esteri, ciò che gli consentì
di analizzare la questione franco-tedesca e di affrontare il dramma antico
dell'Alsazia-Lorena nonché di collaborare fattivamente alla realizzazione del
progetto europeo: l'Europa unita per la pace fu il suo obiettivo primario, che
condivise con Jean Monnet, Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer. A tale
scopo, il 9 maggio del 1950, nel salone dell'Orologio del Quai d'Orsai a Parigi,
pronunciò un discorso memorabile, nel quale sostenne con forza l'idea di
porre le industrie del carbone e dell’acciaio sotto un organismo
sovranazionale. Tale progetto si concretizzò nel "Piano Schuman", che che
portò successivamente alla nascita della Comunità Europea del Carbone e
dell’Acciaio (CECA). Tra il 1958 e il 1960, Schuman fu presidente del
Parlamento Europeo. Al termine del suo mandato si ritira a vita privata a ScyChazelles, presso Metz, dove morì il 4 settembre 1963. A 29 anni dalla sua
morte, nel 1991, venne inoltre aperto il processo di beatificazione da Mons.
Pierre Raffin, vescovo di Metz.
Il pensiero sull’Europa
Sin dalla giovinezza, Robert Schuman fu incoraggiato a sviluppare una
cultura di “oltre confine” grazie all’educazione ricevuta dai genitori: il padre,
infatti, era naturalizzato di nazionalità tedesca e la madre lussemburghese.
Anche per questo, la visione politica di Schuman fu estremamente aperta e
lungimirante nelle prospettive rispetto a quella dei politici dell’epoca. Egli
aveva una chiara visione dell’Europa: sapeva, infatti, che un progetto di
unione istituzionale non sarebbe bastato ma era bensì necessario maturare
anche un sentimento di appartenenza europea. Inizialmente, questo progetto
di Europa unita doveva basarsi su una comunanza “di interessi e di azione” e
quasi parallelamente anche su “una comunanza spirituale tra uomini e
nazioni”. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu però anzitutto necessario
prevenire ogni altro tipo di attrito e conflitto affinché lo scopo comunitario
potesse mettere le sue basi: tutti gli stati dovevano contribuire alla pace e alla
solidarietà, soprattutto verso le nazioni più deboli militarmente ed
economicamente, non dimenticando che la Russia rimaneva una minaccia
per l’equilibrio europeo e mondiale. Solo un’Europa unita avrebbe permesso
pace e libertà durature. A questo scopo, il 9 maggio 1950 Schuman tenne un
discorso destinato ad imprimersi fra le pagine della storia: la sua idea era di
porre, a titolo sperimentale, un settore dell'economia degli stati europei sotto il
controllo di un'autorità sovranazionale. Schuman suggerì ai paesi europei di
subordinare le proprie industrie del carbone e dell'acciaio a un'autorità
comune; così facendo, egli sperava di dimostrare i vantaggi pratici insiti
nell'integrazione economica e nel libero movimento di capitali, lavoro e beni
all'interno di queste industrie. Il risultato fu la creazione nel 1951 della
Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA), inizialmente costituita
da Italia, Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Germania Federale,
con un'Alta Autorità, composta da nove membri, che rendeva conto
annualmente a un'Assemblea comune di 78 membri. Le misure della CECA
nei primi anni Cinquanta riuscirono a stimolare in modo molto efficace il
commercio fra i paesi membri e ad avviare la ripresa economica in Europa;
questo successo convinse i partecipanti, in un incontro dei ministri degli Esteri
della CECA a Messina nel giugno 1955, che l'integrazione economica poteva
essere estesa ad altri settori, al fine di creare un mercato comune
generalizzato. Il piano Schuman del 1950 fu dunque il primo passo concreto
verso la formazione della Comunità Economica Europea, costituita con il
trattato di Roma del 25 marzo 1957. Per questo suo fondamentale contributo
Schuman fu annoverato fra i “padri fondatori dell’Europa” assieme a Konrad
Adenauer, Jean Monnet e Alcide De Gasperi.
Bibliografia
Schuman, R., Comment le Francais d’aujourd’ hui peut-il concevoir l’Europe?,
Paris 1951;
________, Discorso tenuto in occasione dell’annuale “Gala des Cercle
francais de Genève”, Lausanne 1953;
________, Conferenza tenuta a Sait-Odile in Archivi dipartimentali della
Mosella, Saint-Julien-lès-Metz 1954;
________, Conferenza tenuta davanti agli studenti dell’università di Zurigo,
Lausanne 1957;
________, Pour l'Europe, Paris 1964;
Schuman, R.-Pennera, C., La jeunesse et les dèbuts politiques d’un
Europeèn, Sarreguemines 1985;
________, Une Bibliothèque extraordinaire, Milano 2011.