SLIDE - microbiologia bargiggia
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SLIDE - microbiologia bargiggia
Diagnostica sierologica delle malattie infettive in età pediatrica G. Bargiggia Bergamo 22 novembre 2014 La diagnosi microbiologica è finalizzata alla ricerca ed alla identificazione dell'agente eziologico Adenomegalie virali Interessamento linfonodale loco-regionale o generalizzato Segni e sintomi vanno accuratamente valutati (anamnesi clinica ed esame obiettivo) - Eruzione cutanea generalizzata (EBV, CMV, VZV, Morbillo, Rosolia, HIV) localizzata (HSV 1 e 2, Adenovirus, Enterovirus, West Nile, Dengue) - Febbre, esantema, astenia, cefalea, mialgie, faringodinia, ipertrofia tonsillare, splenomegalia, epatomegalia di grado lieve (EBV, CMV) - Contatti a rischio, soggiorno in zone endemiche, punture d’insetto Altri esami di laboratorio non virologici: - linfocitosi, inversione della formula leucocitari, presenza di linfociti attivati, ipertransaminasemia, piastrinopenia Epstein Barr Virus (EBV) La trasmissione si manifesta già prima dei 3 anni, prevalentemente asintomatica. Nei paesi sviluppati l’infezione primaria spesso si manifesta durante l’adolescenza presentandosi come infezione mononucleosica (MI) A 10 anni la sieroprevalenza è del 50% e negli adulti del 95% Qual è la differenza fra l’EBV e l’amore? EBV è eterno! L’IM si presenta con quadri clinici diversi, da malattia mite a grave - Linfadenopatia (presente nel 94% dei casi) Prime due settimane Linfocitosi atipica (↑↑CD8) > 20% “cellule atipiche” attivate Prevalentemente cervicale Febbre (80%) Esantema (5%) Ittero (9%) 80-90% ↑ enzimi epatici - Malessere generale (anche per settimane/mesi) e faringite (84%) - Risoluzione spontanea (2-3 settimane) EBV - Anemia emolitica autoimmune (~2%) - moderata trombocitopenia - Sintomi neurologici (< 1%) forma acuta a guarigione spontanea - Ampicillina e Amoxicillina prurito ed esantema maculopapulare (95%) - Rottura della milza (infrequente ma a rischio di vita) → astensione attività sportive per 3-4 settimane - Immunodeficienza malattia linfoproliferativa o linfoma (linfoma endemico di Burkitt - 100%) (linfoma Hodgkin e carcinoma nasofaringei - 25%) EBV Diagnosi di Laboratorio Anticorpi Eterofili Compaiono precocemente nel siero EBV - Prove di Paul-Bunnell Titolazione del siero per diluizione a raddoppio con globuli rossi di pecora (↑ sensibilità con globuli rossi di cavallo) - adsorbimento con rene di cavia (↑ specificità eliminando anticorpo di Forssman) - adsorbimento con stromi di cellule bovine (↑↑ specificità) - Monospot Particelle di lattice (agglutinazione su vetrino) Sensibilità 84 - 100% Specificità 89 - 100% Risultati falsi negativi in < 14 anni - Immunocromatografia Possono rimanere positivi per molti mesi dopo la risoluzione dei sintomi e nelle infezioni asintomatiche Anticorpi anti-Envelope EBV - IgG, IgM e IgA anti-VCA Tipicamente presenti all'insorgenza dei sintomi All’esordio le IgG raggiungono spesso titoli elevati Durante la convalescenza non rilevabili (entro 3-6 mesi dall’esordio) le IgA e le IgM diminuiscono a livelli EBV - IgM con immunofluorescenza indiretta (IFA) Elevata sensibilità (complessi IgG anti EBV e le IgM del fattore reumatoide possono determinare falsi risultati positivi → pretrattamento) Fluorescenza aspecifica anti-cellule - IgM (ELISA - CLIA - ELFA) Affidabili e più usate Falsi positivi in corso d’infezione primaria da CMV Anticorpi anti EBNA-1 EBV IgG anti-EBNA 1 (ELISA - CLIA - ELFA) Non sono di solito rilevabili prima del periodo della convalescenza Se presenti escludono una MI recente o in atto EBV DNA PCR quantitativa Monitoraggio pazienti immunocompromessi a rischio di EBV associato linfoproliferativa ed in corso di MI complicata Mancanza di standard internazionali a malattia Citomegalovirus (CMV) Infezione a diffusione ubiquitaria e di solito asintomatica. Prevalenza negli adulti è di circa il 40% e aumenta ovunque dell’1% l’anno (variazioni 40 -100% in funzione dell’etnia, della classe sociale e dei fattori di rischio sessuali) Infezione congenita (0.5% dei nati vivi) Trasmissione perinatale (alla nascita o con l’allattamento al seno) Infezione nei primi anni d’infanzia (trasmissione negli asili nido - rilascio virale per molti mesi con le secrezioni respiratorie e con le urine) Trasmissione a soggetti sieronegativi con l’inizio dell’attività sessuale o con emoderivati L’età media dei pazienti con mononucleosi da CMV è maggiore di quella da MI sostenuta da EBV Clinicamente difficile da differenziare da quella da EBV - Ingrossamento dei linfonodi e della milza (non frequente) - Tonsillite e faringite (rare) - Epatite grave o ittero (infrequenti sebbene compaia spesso innalzamento degli enzimi epatici) - Malessere (67%), febbre (46%), sudorazione (46%) Risoluzione spontanea nei soggetti immunocompetenti CMV Paziente immunocompromesso - polmonite - retinite - epatite - malattia gastrointestinale CMV Elevata morbilità e mortalità in assenza di terapia Malattia congenita grave > frequenza in caso di infezione materna primaria L'infezione nell’adulto immunocompetente può determinare la sindrome di GuillainBarré L’infezione attiva nella donna in età fertile dovrebbe consigliare l'immmediato accertamento per confermare o escludere la condizione di gravidanza Diagnosi di Laboratorio - ELISA IgM CMV Metodo più diffusamente utilizzato Frequenti reazioni crociate in corso di infezione primaria (44% dei pazienti inizialmente reattvi anche per EBV IgM) - Avidity IgG Conferma di infezione recente - PCR (sangue e urine) Riservata come monitoraggio, diagnosi e gestione dei pazienti immonocompromessi, in gravidanza e per l’infezione congenita CMV può essere confermato con la PCR in circa il 60% dei pazienti perché i soggetti immunocompetenti possono essere viremici solo nei primi giorni della malattia CMV Rosolia (Rub) Rub L’epidemiologia della rosolia è cambiata in modo consistente dopo l’adozione nel 1988 della vaccinazione con MMR (Measles, Mumps, Rubella) Dalla metà degli anni ’90, la diminuzione della vaccinazione dei bambini in tenera età a seguito di segnalazioni di possibili complicanze dovute all’utilizzo del vaccino MMR ha condizionato la possibilità di epidemie da rosolia che sono ancora una volta possibili La popolazione che arriva da paesi in via di sviluppo, privi di programmi di vaccinazione, può essere suscettibile al rischio d’infezione Rub Rub Malattia lieve, moderatamente febbrile, con eritema fugace e linfoadenopatia retroauricolare, sub-occipitale e alle ghiandole cervicali posteriori Occasionalmente negli adulti si manifestano artralgie e artrite Spesso i bambini presentano moderata sintomatologia che si risolve spontaneamente Diagnosi differenziale con infezioni da CMV e Parvovirus B19 Rosolia congenita (da infezione primaria in gravidanza) Gravi danni del feto se si manifesta nelle prime 16 settimane La reinfezione è di solito a carattere sub-clinico e l’indice di rischio per il feto è ridotto, ma comunque presente se insorge nelle prime 16 settimane di gestazione Rub Diagnosi di Laboratorio Rub - HAI (emoagglutinazione) - LA (agglutinazione al lattice) - ELISA IgM IgM specifiche rilevabili nei primi 4 giorni dalla comparsa dell’esantema e nelle 4 - 8 settimane successive Elevata sensibilità ma (causa bassa prevalenza) ridotto indice predittivo - IgG avidity Per confermare la rosolia acuta è importante prelevare campioni multipli per definire l’aumento del titolo delle IgG (> 4 volte dopo 10-15 gg) o la loro bassa avidità - PCR (a trascrizione inversa) Sospensione cellulare/antigene Diluizioni scalari del siero Pozzetti di reazione Lettura HIV Retrovirus (virus a RNA) - inserisce (provirus) della cellula ospite il suo genoma (grazie all’enzima trascrittasi inversa) nel DNA T CD4 principale bersaglio (deplezione alla base dell’immunodeficienza progressiva) - Infezione primaria (poche settimane) Asintomatica (spesso) Malattia acuta simil-influenzale (linfoadenopatia, eruzione cutanea, febbre, artralgie, mialgie, malessere) - Fase di latenza (mesi/anni) Assenza di segni clinici ma attiva replicazione virale ↓↓ CD4 - Fase clinica manifesta (AIDS) Infezioni opportunistiche, neoplasie Trasmissione - Sessuale - Ematica (scambio di siringhe, lesioni cutanee o delle mucose…) - Verticale (gravidanza, parto, allattamento) HIV Diagnosi di Laboratorio Test sierologici di screening e di conferma HIV - EIA/CLIA ab anti HIV-1 e HIV-2 eAg p24 (quarta generazione) - Western Blot / Immuno Blot distinzione tra HIV-1 e HIV-2 Combinazione dei due test → valore predditivo positivo prossimo al 100% - HIV RNA quantitativo - test fenotipici e genotipici Neonato Gli anticorpi rilevati potrebbero essere dovuti a trasmissione passiva materna (persistenza anche oltre i 18 mesi) - HIV DNA provirale - isolamento virale nei linfo-monociti del sangue periferico (PBMC) - ricerca specifica di p24 serica HIV West Nile Virus Arbovirus diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America Serbatoi naturali - uccelli selvatici e zanzare (Culex) ↓ > equini < cani, gatti, conigli ecc. No trasmissione da persona a persona per contatto con soggetto infetto Raramente per trapianto d’organo, trasfusione, da madre a feto in gravidanza Infezione asintomatica nella maggior parte dei soggetti infetti ~ 20% lievemente sintomatica (febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei) < 1% sintomi più gravi (febbre alta, forti mal di testa, disorientamento, tremori, disturbi encefalite letale) della vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi ed al coma - 1/1000 WNV Diagnosi di Laboratorio WNV IgM/IgG ELISA - IFA siero, urine, liquor PCR (WNV RNA < 8 giorni) Coltura virale Linfoadenopatie batteriche e parassitarie Generalmente di natura benigna a decorso autolimitante Bartonella spp. Maggior rappresentante di febbre di origine sconosciuta B. henselae (malattia da graffio di gatto) - pulci Cat scratch disease B. bacilliformis (malattia di Carrion) - pappataci- Endemica in Sud America B. quintana (febbre delle trincee) - pidocchi Replicazione intraeritrocitaria Mancata risoluzione dell’infezione nell’immunodepresso Diagnosi di Laboratorio - IgG & IgM immunofluorescenza - Western Blot - PCR Torino 112 casi sospetti → 14 PCR + Chlamydia trachomatis Infezione batterica, sessualmente trasmessa, più diffusa Prevalenza C. trachomatis 3,2% < 25 anni) (~ 76.000 campioni età media 35 anni) (8% Trichomonas vaginalis 0,7% Neisseria gonorroheae 0,2% Trend di positività in aumento (stretta correlazione con infezione da HIV) Infertilità 20% maschio 75% femmina 1^ causa di malattia infiammatoria pelvica (25-70% dolore pelvico) > 70% asintomatica o non riconosciuta → cronicizzazione Gravidanza 25-60% trasmissione verticale ↓ - congiuntivite (spesso a risoluzione spontanea) - polmonite interstiziale (tosse secca simil pertosse) IgA ≥ 1:320 diagnostico (escludere RSV) Titolo Diagnosi di Laboratorio C. trachomatis - IgG, IgA, (IgM) immunoperossidasi Bassa sensibilità e specificità Utilità: PID, pneumopatie neonatali, LGV (dal 2000 in significativo aumento nei maschi omosex HIV +), epidemiologia - NAT (test di amplificazione genica) Sensibilità > 90% Specificità > 99% maschi: 1° getto di urina femmine: prel.vo vaginale* o 1° getto di urina Treponema pallidum (Sifilide) Il numero di casi di sifilide primaria, secondaria e latente precoce diagnosticati è in significativa crescita Europa ~ 20.000 casi (stima CDC 2011) Italia ~ 20% degli stranieri Gli omosessuali esprimono il 73% dei casi di sifilide infettiva e la co-infezione con HIV è frequente nei pazienti con diagnosi di sifilide (27%) L'aumento del numero di casi di sifilide nelle donne in età riproduttiva ha portato a un aumento dei casi d’infezione congenita Vecchie infezioni: titolo RPR cala molto lentamente Infezioni recenti: in corso di terapia il titolo RPR si negativizza entro i sei mesi T. pallidum Sifilide secondaria - esantema, linfadenopatia meno frequentemente febbre, persistenza di ulcera primaria, condilomi, piastre mucose e alopecia percettiva, peritonite, artrite, iridociclite - epatite, meningite, neuropatia periferica, sordità splenomegalia, Nessuna di queste manifestazioni è presente in più del 2% dei pazienti Diagnosi di Laboratorio Test reaginici T. pallidum - VDRL* - RPR * unico test validato per il liquor Test treponemici - TPHA/TPPA - ELISA/CLIA - FTA IgM (IFA) - Western Blot - PCR T. pallidum Sifilide - Microscopia in campo scuro Sifilide - Immunofluorescenza (FTA-IgM) Madre con sierologia positiva per sifilide e trattamento penicillinico documentato → sottoporre neonato a procedure di screening clinico e sierologico alla nascita (a maggior ragione per follow up neonati da madri sieropositive non trattate) - Neonato certamente infetto Presenza di IgM o identificazione di T. pallidum nelle lesioni - Neonato ad alta probabilità di infezione Segni/sintomi clinici compatibili e sierologia positiva o titolo anticorpale ≥ 4 volte quello materno alla nascita - Neonato a bassa probabilità di infezione Asintomatico con titolo sierologico non superiore a quello materno - Raccomandato lo studio del LCR nel neonato certamente infetto o ad elevata probabilità di infezione sifilide neurologico (VDRL Le alterazioni del liquor sono molto frequenti nei neonati con congenita anche in assenza di segni di coinvolgimento positiva, leucocitosi, proteine elevate) - Raccomandata ripetizione della puntura lombare ogni sei mesi sino alla normalizzazione di tutti i parametri - Valutazione attenta della crescita e dello sviluppo intellettivo, vista e udito sino ai tre anni di età L’esclusione definitiva della sifilide congenita si basa sulla negativizzazione della sierologia (test treponemici) nel bambino Tubercolosi Micobacterium tuberculosis Italia < 10 casi/100.000 abitanti (Romania 100/100.000 - India >) ~ 40% forme extrapolmonari Spesso paucisintomatica (tranne HIV+); spesso interessamento laterocervicale Diagnosi di Laboratorio - Microscopia - Coltura - PCR - Test cutaneo (tubercolina) - Test IGRA Borrelia spp. Borrelia spp.* viene trasmessa all'uomo con il morso di zecche del genere Ixodes * B. burgdorferi “sensu stricto” (Stati Uniti e, in < misura, Europa e Asia), B..afzelii e B. guarinii (Europa e Asia) Il serbatoio in natura è rappresentato dall'animale con spirochetemia Incubazione: 3-14 gg (talvolta ≥ 1 mese) - 1^ fase: precoce Borrelia spp. a) localizzata - 1° stadio (eritema cronico migrante) Papula corrispondenza del morso che si estende ad anello b) sistemica - 2° stadio (infezione disseminata) eritematosa in Diffusione delle borrelie al cuore, SNC*, muscolo scheletrico e nuovamente alla cute * Nei bambini interessamento del nervo ottico - 2^ fase: tardiva (infezione persistente) - 3° stadio Artriti recidivanti o croniche (60% dei soggetti non trattati) Diagnosi di Laboratorio Borrelia spp. - ELISA - IFA - Western Blot* - PCR* *siero e liquor Rickettsia spp. Genere di microorganismi (gram-negativi) parassiti intracellulari obbligati trasmessi da artropodi (> zecche, < pulci e pidocchi) 2 Biotipi - Febbre maculosa (Spotted Fever Group) Febbre bottonosa (R. conorii) Febbre maculosa delle Montagne Rocciose (R. rickettsii) Tifo da zecche (R. australis, R. sibirica) Rickettsiosi vescicolare (R. akari) Febbre bottonosa orientale (R. japonica) - acari del topo - Dermotifo (Typhus Fever) Tifo murino o endemico (R. typhi) - pulci del ratto e animali domestici Tifo epidemico (R. prowazekii) - Rickettsia conorii sub. Conorii (Mediterranean spotted fever - Febbre bottonosa) - febbre (> 39° C) - sintomatologia simil-influenzale - escara scura (tache noire) - rash maculopapulare diffuso - manifestazioni neurologiche - interessamento multiorgano In Francia < 10 > 50 anni fattori di rischio tasso di mortalità ∼ 2,5% età avanzata, immunocompromissione, alcolismo, deficienza di G6PD, trattamento inadeguato o ritardato Rickettsia Diagnosi di Laboratorio Rickettsia - Weil-Felix P. vulgaris OX2, P. vulgaris OX 19, P. mirabilis OXK - MIF (microimmunofluorescenza) - IgM / IgG ELISA - Western Blot - Isolamento (inoculazione in animale) - Immunologico (ab monoclonali coattati su biglie magnetiche) - PCR Toxoplasma gondii Zoonosi a diffusione ubiquitaria (varia incidenza nei diversi paesi) Interessa numerose specie di mammiferi I gatti sono importanti vettori di trasmissione L’infezione si manifesta di solito dopo ingestione di oocisti presenti nella carne cruda o parzialmente cotta e sulle verdure contaminate con escrementi animali Toxoplasma gondii Solo il 10 - 20% delle infezioni dell'adulto sono sintomatiche Manifestazioni cliniche non patognomoniche Se presenti: - linfoadenopatia cervicale (ingrossamento di alcuni o tutti i linfonodi) - febbre, malessere, mialgie, faringodinia, esantema maculopapulare ed epatosplenomegalia T. gondii è causa del 3 - 7% di tutte le linfoadenopatie clinicamente significative e dell'1% delle sindromi mononucleosiche Infezione solitamente ad andamento benigno ed autolimitante Sintomatologia (se presente) in risoluzione in pochi mesi (raramente persistono per più di12) Toxoplasma gondii Paziente immunocompromesso Malattia di solito grave (conseguente alla riattivazione dell’infezione latente) - encefalite - polmonite - corioretinite In gravidanza l’infezione primaria può causare infezione congenita con possibile danneggiamento grave del feto quando acquisita, in particolare, nel primo trimestre di gestazione Toxoplasma gondii Diagnosi di Laboratorio - Ig totali - IgG, IgM, IgA - IgG avidity - Western Blot - PCR - IGRA La toxoplasmosi acuta nei soggetti immunocompetenti può essere effettivamente esclusa con la negatività dei test di screening L’utilizzo di saggi a elevata sensibilità e specificità quali ISAGA, ELFA e avidità delle IgG è raccomandato per confermare l’infezione acuta (specialmente in gravidanza) Toxoplasma gondii Tripanosoma cruzi A poeira de Curvelo não az mal para ninguém não Do pulmão lá ninguém morre O que mata é o coração (From the poem “O galo cantou na serra” by Luiz Claudio and Guimarães Rosa) “La polvere di Curvelo non fa male a nessuno Nessuno muore lì di malattia polmonare. Quello che uccide è il cuore” Tripanosoma cruzi La tripanosomiasi americana (malattia di Chagas) è una zoonosi diffusa in ambienti rurali dell’America Latina (stima 16 -18 milioni di persone, ~ 20% della popolazione boliviana, 1,3 - 4% in Brasile) 45.000 - 50.000 morti all’anno (morte cardiaca improvvisa per fibrillazione ventricolare nel 60% dei casi) tra pazienti affetti principalmente dalla forma cardiaca cronica - Forma acuta classica Spesso inapparente o paucisintomatica (specie nei bambini) - Segno di Romaňa - Cardiopatia chagasica acuta Miocardite (< 5% dei casi, spesso pediatrici nelle aree endemiche) Tripanosoma cruzi - Forme congenite Infezione intrauterina: aborto spontaneo o prematuro Neonato: basso peso, epato-splenomegalia, ittero, anemia, febbre, meningoencefalite con convulsioni - coinvolgimento cardiaco raro - Forma indeterminata fase asintomatica (dopo 3 - 8 w di fase acuta) - nel 50 - 70% dei casi dura tutta la vita ogni anno ~ 3% di essi sviluppano patologia chagasica - Cardiopatia chagasica cronica 30% degli individui infetti (> maschi) con progressivo deterioramento del tessuto miocardico → insufficienza di pompa → aritmia fatale Diagnosi di Laboratorio - Xenodiagnosi - Emoagglutinazione - Agglutinazione al lattice - ELISA/CLIA - IFA - Western Blot - PCR (sensibilità 96 - 100%) Tripanosoma cruzi