CONGO BLUES

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 20 dicembre 2015 -­‐ Christmas Guitar Day 3° Edizione Sostegno a bambini orfani e minori a rischio a Kinshasa Contesto Nazionale La Repubblica Democratica del Congo (di seguito Congo) è uno Stato dell'africa centrale. Si estende per una superficie complessiva di 2.345.476 Kmq, configurandosi come il terzo stato più grande dell’intero continente africano. La storia del Congo è stata fortemente condizionata dai numerosi conflitti che, a partire dal 1960, anno in cui raggiunse l’indipendenza, si sono susseguiti principalmente per il controllo delle immense risorse naturali. Attualmente il Congo è l’esempio evidente di uno “stato fragile” incapace di fornire alla popolazione i servizi pubblici di base (assistenza sanitaria e sociale, educazione scolastica, accesso all’acqua, etc.). Solo a titolo esemplificativo si ricorda che il prodotto nazionale lordo pro-­‐capite (2011 PPP) è pari a circa 444 USD1, l’aspettativa di vita media è di meno di 50 anni, la mortalità infantile sotto i 5 anni è pari a 146 (ogni 1.000 bambini sotto i 5 anni), quasi l’88% della popolazione vive in estrema povertà (meno di 1.25 USD al giorno). L’UNDP colloca nel Rapporto 2014 il Congo al 186° posto (il penultimo) nell’Indice di Sviluppo Umano classificato a basso sviluppo umano2. Condizione dell’infanzia in Congo R.D. Questi fattori di forte sottosviluppo e disorganizzazione sociale hanno indebolito velocemente la famiglia e la comunità, con conseguenze disastrose sulla condizione dell’infanzia. Nella città di Kinshasa è diffuso il fenomeno dei ragazzi che vivono per strada “les enfants de la rue”, minori che sono stati forzatamente allontanati dal tetto familiare e abbandonati. Le ragioni dell’abbandono sono numerose: povertà, disoccupazione, condizioni di vita insostenibili. A tutto ciò si somma un triste fenomeno divenuto molto diffuso in questo paese: quello dei così detti bambini-­‐stregoni “les enfants sorciers”. Le famiglie congolesi, schiacciate da povertà, disoccupazione, malattie e morti finiscono spesso per affidarsi a predicatori o a sette religiose che individuano nei bambini la causa di ogni male. I bambini additati come demoni, diventano degli incubi per le famiglie, così pericolosi che i loro stessi congiunti decidono di sbarazzarsi di loro. Ogni mese 650 bambini finiscono in strada, molti con l’accusa di stregoneria. Come se ciò non bastasse, tra gli anni 2000 e 2002, quando la guerra civile era al culmine, si calcola che 30.000 bambini siano stati reclutati tra i gruppi armati costretti a subire gravi violenze fisiche e psicologiche. Contesto specifico Dokita, in collaborazione con al controparte locale Œuvres Sociales pour la Protection des Enfants Orphelins et de la Rue (in sigla OSPEOR), si occupa da anni dei minori a rischio nella città di Kinshasa, ed in particolare dei bambini di strada, tramite una rete di strutture operative che offrono protezione sanitaria ed alimentare, assistenza sociale, ricongiungimento familiare o parentale, istruzione scolastica e formazione professionale. 1
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Lo Sviluppo Umano Rapporto 2014 UNDP.
Lo Sviluppo Umano Rapporto 2014 UNDP.
Al momento l’orfanatrofio “Pére Monti” (fondato nel 1999) nell’area urbana della città di Kinshasa presso il comune di Mont Ngafula, si compone di 2 fabbricati. Il primo contiene 7 camere dormitorio, 2 camere per gli educatori, una cucina, un refettorio, un ufficio amministrativo, una sala dei giochi, un magazzino ed il secondo costituisce attualmente il laboratorio di sartoria. L’orfanotrofio sostiene 148 orfani così suddivisi: 30 interni (alloggiati presso la struttura e non aventi alcun riferimento parentale) e 118 esterni (aventi dei riferimenti parentali). Oltre ad erogare un servizio di accoglienza residenziale e diurna, esso fornisce un generale supporto ai minori (servizi sanitari, sociali ed alimentari) e provvede alla loro formazione professionale (corso di sartoria) per aumentare le opportunità lavorative al termine del periodo di accoglienza. Presso l’orfanatrofio sono presenti 2 educatori che assicurano l’assistenza sociosanitaria, educativa e pedagogica anche attraverso l’organizzazione di attività ludiche e di socializzazione, finalizzate a favorire la crescita e l’orientamento socio psicologico del minore, la relazione con i pari e la riduzione, tramite un attività di contenimento relazionale, dei danni derivanti dalle esperienze traumatiche vissute. Il progetto Dokita intende eseguire un progetto della durata di 12 mesi a favore dei bambini e giovani ospitati nel’orfanatrofio “Pére Monti”. Il progetto avrà come beneficiari diretti i 30 orfani (di cui 5 presentano invalidità psichiche) con: 1) l’obbiettivo generale di contribuire alla riduzione della vulnerabilità alimentare, sociale e sanitaria degli orfani, e 2) l’obbiettivo specifico di aumentare il livello qualitativo ed estendere ulteriormente i servizi resi agli orfani. Attività Nel dettaglio il progetto intende: ●
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eseguire lavori di ristrutturazione, nell’ambito dell’ordinaria manutenzione dell’immobile (riabilitazione del tetto, rinnovo dei servizi igienici, imbiancatura pareti), dei locali destinati al servizio residenziale e alle attività di laboratorio; ammodernare il laboratorio di sartoria (acquisto di 8 macchine da cucire), avviare il laboratorio di informatica (acquisto di 2 computer), acquistare un generatore per assicurare la continuità dell’energia elettrica ai laboratori e rinnovare l’arredo delle camere (acquisto di 34 letti e materassi); potenziare la presenza degli educatori (da 2 a 4) per ampliare la quantità e la qualità dei servizi resi agli orfani; supportare le spese relative ai servizi sanitari e di igiene, alle attività ludiche e di socializzazione, al servizio scolastico ed all’alimentazione degli orfani. In particolare le spese relative al servizio scolastico comprendono le rette scolastiche, il costo delle uniformi e dei consumabili (quaderni, penne, matite, etc.); supportare la gestione operativa (utenze, carburante e manutenzione veicolo).