Premesse metodologiche per l`uso della videocamera Divisione

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Premesse metodologiche per l`uso della videocamera Divisione
Premesse metodologiche per l’uso della videocamera
Divisione della classe in piccoli gruppi
Esercitazioni di riprese con fotocamera e videocamera.
Obiettivi formativi:
superare le inibizioni, lavorare divertendosi e appropriarsi delle tecnologie utili alla
realizzazione di un filmato
dare agli alunni la sensazione di emancipazione e l’opportunità di entrare nel mondo
degli adulti
Crescita dell’autostima
Potenziamento della abilità di autovalutazione
Collaborazione
Attenzione
Organizzazione
Potenziamento dell’abilità di orientamento nello spazio
Obiettivi didattici:
• Saper costruire e individuare sequenze
• Saper scrivere un piccolo copione e dargli una veste grafica
• Acquisire alcune semplici tecniche di recitazione
• Acquisizione di una personale capacità di espressione adeguata a ciò che si vuole
comunicare
• Saper utilizzare una videocamera digitale.
• Acquisizione di capacità di produrre messaggi nei diversi “linguaggi”
Obiettivi didattici avanzati:
•
•
•
•
Esaminare le diverse funzioni comunicative delle componenti musicali in relazione alle
immagini a cui si accompagnano
Distinguere le unità componenti sonore di base del linguaggio filmico: rumori, parole,
musica.
Promuovere il riconoscimento delle regole della composizione narrativa per immagini
Conoscere le funzioni del limite di campo, le tipologie dei movimenti di macchina, le
composizioni prospettiche nell'inquadratura e le modalità di creazione dello spazio
narrativo attraverso il montaggio di inquadrature
Esercitazioni
Trasforma in copioni queste storie scritte da bambini e realizza un piccolo filmato.
Il montaggio si realizza “in macchina”. Finita una scena si stoppa la videocamera e si riavvia
quando è pronta la scena successiva. Gli stacchi nono saranno sempre perfetti, ma è un modo per
cominciare
Una bella scampagnata
Una domenica mattina io, papà e mamma abbiamo deciso di andare a fare una bella scampagnata.
Dopo alcuni chilometri di viaggio ci siamo fermati con la macchina in un bel prato vicino al lago.
In questo prato c’erano tantissimi fiori colorati.
Ne ho raccolto un bel mazzetto da regalare alla mamma.
A mezzogiorno abbiamo mangiato i panini e le bistecche che abbiamo portato da casa.
Nel pomeriggio ho conosciuto una bella bambina con gli occhi azzurri, di nome Alice e ci siamo
messi a giocare.
Abbiamo fatto anche il bagno nel lago fino alle 18.
Alle 18.30 siamo partiti per tornare a casa .
E’ stata davvero una bellissima giornata, mi sono divertito e spero di ritornarci al più presto.
Un ospite indesiderato
Mi trovo in salotto e sto guardando la televisione, alzo lo sguardo e vedo un’ape: grossa come un
calabrone, nera e a strisce gialle.
Abbasso lo sguardo e mi metto a urlare, di corsa arriva mamma con un cucchiaio di legno e
comincia a cercare di colpire l’ ape,
la rincorre per tutte le stanze.
Arriva papà e le dice: <<Colpiscila, colpiscila>> mamma risponde: <<No! Lasciamola andare>>
papà dice: <<Vuoi che la notte ritorni?>> ella replicò: <<Certo che no!>>.
Papà prende una paletta per le api e comincia insieme alla mamma a cercare di colpire l’ape.
Su per le scale, in cameretta, giù in bagno, in salotto, in cucina e infine papà con un colpo di paletta
colpisce l’ape e muore.
Mi sono preso un bello spavento a vedere quell’ape volare sopra di me, ma per fortuna è tutto finito.
Non mi scorderò mai questa bruttissima avventura.
Carissimo diario,
Oggi voglio raccontarti un desiderio, che mi sta tanto a cuore.
Questo desiderio è di diventare un famoso calciatore e giocare nel Real
Madrid.
Cario diario, oggi devo fare un torneo contro il Valentino Mazzola, una
squadra molto forte.
Speriamo di batterla per vendicarmi di quella volta che ci hanno battuto
5 a 3.
Spero davvero che questa volta la batteremo per arrivare primi in classifica
e portarci a casa la coppa d’oro o le medaglie d’oro.
Sandro oggi mi ha parlato di te, mi sembravi soltanto un impegno, ma
dopo ho capito che non eri solo un impegno, ma eri anche il più grande
amico di carta.
P. S. Ti chiamerò Bekamino, ora ti devo salutare.
Passo e chiudo.