tutto in una notte 2008 def.cdr

Transcript

tutto in una notte 2008 def.cdr
CINEFORUM 2007/2008
6a edizione
"Tutto in una notte"
Musical
Venerdì 11 aprile 2008
Sweeney Todd
Il diabolico barbiere di Fleet Street
di Tim Burton (2008)
Across the universe
di Julie Taymor (2007)
Hairspray
di Adam Shankman (2007)
Programma della notte:
Ore 21.15 - 23.15: Sweeney Todd
Ore 23.20 - 00.30: Across the Universe (1a parte)
Ore 00.30 - 01.00: Coffee break di mezzanotte
Ore 01.00 - 02.00: Across the Universe (2a parte)
Ore 02.00 - 04.00: Hairspray
·
Saranno distribuite schede informative dei film proposti.
·
I film verranno proiettati senza intervallo, con uno spuntino di
mezzanotte offerto dal Cineteatro Excelsior per alleviare le fatiche.
·
Proiezione in Dolby Digital Surround Extended (DD EX 6.1).
Ingresso (3 film + rinfresco): € 5.50
Ai possessori della tessera Cineforum 07/08: € 4.50
CINETEATRO EXCELSIOR
Via C. Colnaghi, 3 - LISSONE
Tel. 039/2457233 - http ://www.excelsior-lissone.it
Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street
di Tim Burton
c o n J o h n n y D e p p , H e l e n a B o n h a m C a r t e r, A l a n R i c k m a n , Ti m o t h y S p a l l , S a c h a B a r o n C o h e n ,
Jamie Campbell Bower, Laura Michelle Kelly – USA, 2008 – Musicale – durata 117 minuti
Benjamin Barker fa ritorno a Londra dopo aver scontato la pena per un reato che non aveva commesso. E' furioso per la vita che gli hanno
fatto perdere ingiustamente e per la fine che in seguito alla sentenza hanno fatto sua moglie e sua figlia. Diventa così un vendicatore: il
barbiere Sweeney Todd che con le sue lame affilate si farà da solo giustizia…
Grande film di vendetta, d'amore e di cannibalismo, Sweeney Todd di Tim Burton. Arriva di notte nel porto di Londra una nave con vele nere. A bordo
c'è un uomo che, dopo aver scontato 15 anni di prigione, torna per vendicarsi del giudice che condannò lui, che s'impadronì di sua moglie e della loro
figlia. Ritrova la casa dove lavorava, la padrona signora Lovett che ha conservato per lui i suoi rasoi d'argento. Ne brandisce uno col grido terribile:
«Finalmente il mio braccio è nuovamente intero!». Pare che il barbiere Sweeney Todd sia realmente esistito nel Settecento a Londra e abbia tagliato la
gola a 160 persone. Ma pare anche che sia un personaggio da romanzo inventato da Thomas Peckett Prest nel 1846. Nel libro il protagonista taglia la
gola ai clienti seduti sulla sedia da barbiere, calandone poi i corpi attraverso uno scivolo in un locale sottostante per macinarli e usarli come ripieno dei
pasticci di carne preparati dalla signora Lovett; produzione di gran successo, a causa della carne umana dolce e fresca. Dal romanzo vennero tratti nel
tempo spettacoli teatrali, cinematografici, televisivi; nel 1979 se ne ricavò il musical di Sondheim-Wheeler che è all'origine di questo film di Tim Burton.
Grande film. In bianco e nero, con chiazze sanguigne o nuvole chiare di capelli d'oro, nello stile dei classici horror del cinema muto: personaggi
pallidissimi con gli occhi pesti, vestiti di nero, dall'aria tragica (Johnny Depp, il barbiere vendicatore, ha una frezza bianca sulla fronte). Londra lurida,
misera e lustra di pioggia nel lavoro perfetto di Dante Ferretti. Musica meravigliosa: e tutti gli attori, compresi i complici Helena Bonham Carter e Depp,
cantano benissimo pur non sapendo cantare (in inglese, mentre i dialoghi sono tradotti in italiano). Un solo momento comico: l'apparizione di Sacha
Baron Cohen, azzimato e imparruccato, barbiere italiano vanesio e ricattatore inventore dell'elisir Pirelli che fa crescere i capelli. Grande film recitato
magnificamente, vibrante di tragicità, passione, dolore, con un'autenticità da maledizione esistenziale: maturo, sincero, bellissimo.
Lietta Tornabuoni - La Stampa (22/02/2008)
Across the Universe
di Julie Taymor
con Jim Sturgess, Evan Rachel Wood, Joe Anderson, Dana Fuchs, Martin Luther McCoy, T.V. Carpio, Joe Cocker, Bono, Eddie Izzard, Salma Hayek –
USA, 2007 – Musicale – durata 131 minuti
Negli anni '60, durante la nascita dei movimenti pacifisti contro la guerra del Vietnam, Jude, operaio portuale,mentre segue le tracce del
padre emigrato in America, si innamora di una ragazza che ha un fratello in partenza proprio per la guerra che loro intendono osteggiare…
Raramente si capisce che il film appena visto è un capolavoro. Across the universe è uno di questi. Julie Taymor, la regista è una che si butta senza
rete: all'opera, a Brodway e al cinema, con l'interessante Titus e il disastroso Frida, per l'amica Salma Hayek, che qui si sdebita con un cammeo da
infermiera supersexy sulle note di Happiness is a warm gun, cantata dal reduce Max. Nessuno, forse, meglio di lei ora può raccontare la musica con le
immagini e viceversa. Ha preso 33 canzoni dei Beatles - "comprandone" solo la possibilità di esecuzione alla modica cifra di 10 milioni di dollari - e ne
ha fatto un film. Non sui Fab Four, ma un racconto insieme a loro. Il repertorio, reinterpretato da attori di grande talento, anche canoro, è scheletro e
sceneggiatura di una storia d'amore, di guerra, di pace e di lotta negli anni 60, culla di una rivolta che avrebbe potuto cambiare il mondo, uccisa da una
manciata di proiettili, "magici" e non. Jude (Jim Sturgess, voce e viso da quinto Beatles), operaio in un cantiere di Liverpool e figlio della guerra, parte
per l'America, clandestino, per conoscere il padre e fuggire da una realtà proletaria di grigio sfruttamento. Incontra il borghese ribelle Max e sua sorella
Lucy (Evan Rachel Wood, talento pari alla bellezza). Il migliore amico e la donna della vita. Lo stile di Julie Taymor è onirico e visionario, colorato e
originale, gioioso e mai nostalgico. Ciliegine sulla torta scene da antologia, dalla visita militare di Max alle bombe sanguinanti alla fragola di Jim, sulle
note di Strawberry Fields Forever, e le partecipazioni di Joe Cocker con un eccelso Come Toghether e Bono Vox, autoironico (?), con I am the walrus.
Tutto perfetto: Elliot Goldhental riesce nella missione impossibile di riarrangiare i Beatles, Daniel Ezralow si inventa coreografie geniali. Persino gli
alter ego di Janis Joplin e di un Jimi Hendrix clamorosamente destro ci stanno a pennello. Brava Julie, l'eredità pesante dei Beatles non la schiaccia.
Anzi. Revolution!
Boris Sollazzo - Liberazione (23/11/2007)
Hairspray - Grasso è bello
di Adam Shankman
con John Travolta, Michelle Pfeiffer, Christopher Walken, Zac Efron, Amanda Bynes, James Marsden, Queen Latifah, Brittany Snow, Elijah Kelley –
USA, 2007 – Musicale – durata 117 minuti
Tracy è una ragazza decisamente in carne con la passione del ballo. Si troverà in competizione con Amber nel programma televisivo più in
voga del momento, le due giovani si scontreranno non solo per il ballo ma anche per un ragazzo che sembra stare a cuore a entrambe...
Uno dei musical più divertenti e travolgenti degli ultimi anni, completo di messaggi di tolleranza. Dal cinico film di John Waters con Divine, passando
per il musical a Broadway da 5 anni, il regista coreografo Adam Shankman, con una visione del ballo irresistibile e un senso del ritmo contagioso, ci
racconta una favola dark nella devota Baltimora 1962. Dove, in attesa di Kennedy, una teen ager extra large vorrebbe partecipare a uno show tv
regolato dalla bionda ipocrisia della Pfeiffer e i suoi cari. La nostra, figlia di una mamma obesa (con naturalezza, Travolta) e di Walken (il loro duetto è
super) organizzerà la riscossa: grasso è bello, nero anche. E poi via con la lacca. La magnifica musica rock con pezzi d' antologia (welcome nei '60)
arricchisce lo show, sorride sul bigottismo, ci scuote e regala un musical da non perdere, col neo divo già idolo come Zac Efron, Nikki Blonsky e un
Travolta geniale che canta e balla: mai più senza.
Maurizio Porro - Il Corriere della Sera (2/10/2001)
www.graficameani.com