View - Istituto Comprensivo di Curtarolo e Campo San Martino
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N NO OT TIIZ ZIIE E D DA AL LL LA A SSC CU UO OL LA A P PR RIIM MA AR RIIA A ““G G.. M MA AR RC CO ON NII”” D DII C CA AM MP PO O SSA AN N M MA AR RT TIIN NO O CIAO A TUTTI! IN QUESTO NUMERO VE NE RACCONTERÒ DI TUTTI I COLORI ☺! Ciao amici! Ben ritrovati! Eccoci arrivati al 6° numero del nostro giornalino. Come state? Io molto bene e anche molto colorato! Vi chiederete come mai… Quest’anno alla scuola “Marconi” se ne fanno di tutti i colori, così mi son dato daffare anch’io: ho preso secchio e pennelli e ho cercato di rendere ancora più briose le foto, i racconti, i disegni, le filastrocche, … e tutto quello che troverete in queste pagine. Buona lettura e arrivederci al prossimo numero!! Lorenzo Giulia Francesco Diletta Federico Matilde Chiara Riccardo Gaia Come vuole la tradizione, la redazione del Giornalino è affidata alla classe quinta, cioè a noi! Eccoci qui, ci presentiamo in versione carnevalesca, visto il periodo in cui esce questo numero. Cosa raccontare di noi? Siamo una classe di diciotto bambini, otto maschi e dieci femmine. Siamo allegri e chiacchieroni, come il nostro amico pappagallo, ci piace divertirci e sperimentare sempre nuove cose. Nelle prossime pagine leggerete le nostre descrizioni scritte dai nostri compagni di prima. Se avete voglia di conoscerci meglio, potete andare a curiosare nel sito della nostra classe, www.millescintille.it, in cui raccontiamo cosa facciamo a scuola e a casa. Tornando al giornalino, ci auguriamo che questo numero vi piaccia e che prenoterete subito anche una copia del prossimo! Buona lettura! Michael Celine Sara Christian Romano Erika Qual è il colmo per un matematico? Avere i calcoli alle colecisti!! Emy Ivan Perché i gatti stanno dentro in inverno? Perché fuori c'è un freddo cane!! Jassmine Perché un'arancia non va mai a fare la spesa? Perché mandarino! by Celine 2 CLASSE PRIMA QUANTE EMOZIONI ABBIAMO PROVATO! RIPENSANDO A QUEL GIORNO, QUESTI SONO I NOSTRI PENSIERI. MI È PIACIUTO PERCHÉ HO CONOSCIUTO TANTI AMICI NUOVI. (CARLO EMILIO) ERO FELICE; IN CLASSE LA MAESTRA HA FATTO IL GIOCO DEI NOMI E QUANDO QUALCUNO MI HA PASSATO LA PALLA, IO HO DETTO: “CIAO! SONO MISCHEAL” (MISCHEAL) PENSAVO DI AVERE LA CLASSE CON LA LIM E INFATTI NELLA MIA CLASSE C’È LA LIM E IO SONO STATA MOLTO CONTENTA. (GIADA) ERO FELICE PERCHÉ LA MIA CLASSE ERA BELLA. (BETTY) ERO CURIOSO DI VENIRE A SCUOLA; QUANDO HO VISTO LA MIA CLASSE, HO PENSATO CHE ERA BELLA. (FABIO) ERO FELICE DI ANDARE A SCUOLA; ERO TANTO CURIOSO DI VEDERE LA MIA CLASSE E TUTTI I MIEI COMPAGNI. (AIOUB) MI RICORDO LA STORIA DELLA MONGOLFIERA CHE CI HA RACCONTATO LA MAESTRA FRANCESCA E A ME È PIACIUTA TANTO. (MICHELA) AVEVO UN PO’ DI PAURA, PERCHÉ NON CONOSCEVO TUTTI I MIEI COMPAGNI, MA DOPO MI SONO CALMATA. (ALESSIA) HO PENSATO CHE LA SCUOLA ERA BELLA E LA MIA CLASSE MI È PIACIUTA. (EROS) È STATO BELLO E MI È PIACIUTA MOLTO LA MIA CLASSE. (EMANUELA) ERO CONTENTA DI VENIRE ALLA SCUOLA PRIMARIA. (GIORGIA) AVEVO MOLTO SONNO, MA ERO CURIOSO DI VENIRE A SCUOLA. QUANDO SONO ENTRATO, MI PIACEVA MOLTO LA MIA CLASSE E I BANCHI, RISPETTO A ADESSO, ERANO MESSI IN CERCHIO. (FRANCESCO) MI È PIACIUTO INCONTRARE I MIEI AMICI. (LORENZO) È STATO UN GIORNO BELLO E QUANDO HO INCONTRATO I MIEI AMICI, HO VISTO CHE ERANO CARINI. (ALIN) È STATO BELLO, ANCHE SE AVEVO UN PO’ PAURA, PERCHÉ ERA UN POSTO NUOVO CHE ANCORA NON CONOSCEVO. (KEVIN) HO GIOCATO A NASCONDINO CON LA MIA AMICA DI QUINTA CHE SI CHIAMA DILETTA E MI SONO DIVERTITA TANTO. (SILVIA) 3 I NOSTRI AMICI DI CLASSE QUINTA SONO I NOSTRI COMPAGNI PIÙ GRANDI, CHE ABBIAMO CONOSCIUTO IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA: CON LORO GIOCHIAMO, PARLIAMO E CI DIVERTIAMO, QUANDO SIAMO FUORI. LE MIE AMICHE SONO MATILDE E JASSMINE: CON LORO, A VOLTE, GIOCO A “UNO, DUE, TRE, STELLA”. (BETTY) IL MIO AMICO ROMANO È UN PO’ SIMPATICO. QUANDO LO VEDO, LO SALUTO E LUI MI RISALUTA. CON LUI, A VOLTE, GIOCO “A PRENDERE” DURANTE L’INTERVALLO DELLA MATTINA. (ALIN) LA MIA AMICA È GAIA. LEI È GENTILE E A ME PIACE AVERLA COME AMICA. (ALESSIA) IL MIO AMICO FRANCESCO MI VIENE INCONTRO OGNI GIORNO E DICE AI SUOI COMPAGNI DI QUINTA CHE VUOLE GIOCARE SOLO CON ME. IO E LUI GIOCHIAMO A PRENDERCI E A ME PIACE TANTO. IVAN MI È MOLTO SIMPATICO PERCHÉ QUANDO IO GLI CHIEDO DI GIOCARE, LUI MI DICE DI SÌ. IN UN GIOCO CON LA PALLA, MI HA ANCHE FATTO TIRARE. IVAN HA I CAPELLI LUNGHI E SPESSO SI FA LA CODA. (CARLO EMILIO) (FRANCESCO) DILETTA È MOLTO SIMPATICA; A VOLTE GIOCHIAMO E PARLIAMO INSIEME, QUANDO CI TROVIAMO FUORI IN GIARDINO. IL MIO AMICO MICHAEL È UN PO’ SIMPATICO. TUTTI I GIORNI MI SALUTA QUANDO LO INCONTRO. (FABIO) (SILVIA) LA MIA AMICA È SARA. IO MI DIVERTO A VEDERE LEI E I SUOI COMPAGNI DI QUINTA CHE FANNO DEGLI “SPETTACOLI”, FUORI IN GIARDINO. (GIORGIA) 4 CELINE E CHIARA SONO MOLTO SIMPATICHE; ALCUNE VOLTE FANNO UN PO’ LE “PAGLIACCE” E MI FANNO RIDERE. (MISCHEAL) IL MIO AMICO CHRISTIAN È GENEROSO, INFATTI IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA, MI HA REGALATO UNA GIRANDOLA FATTA DA LUI. (EROS) EMY È UNA BAMBINA GENTILE, PERCHÉ MI SALUTA SEMPRE QUANDO CI TROVIAMO IN GIARDINO. A VOLTE, GIOCO CON LEI E CON ALTRE BAMBINE E MI DIVERTO TANTO. (GIADA) IL MIO AMICO RICCARDO È SIMPATICO, PERCHÉ MI FA RIDERE QUANDO SI MUOVE IN MODO BUFFO. (AIOUB) IL MIO AMICO FEDERICO È SIMPATICO E E A VOLTE MI RACCONTA DELLE BARZELLETTE DIVERTENTI. (LORENZO) LA MIA AMICA SI CHIAMA ERICA ED È SIMPATICA; UN GIORNO ABBIAMO GIOCATO A “UNO, DUE, TRE, STELLA” E MI SONO DIVERTITA. (MICHELA) È PROPRIO BELLO VEDERE QUESTI PICCOLI E GRANDI AMICI INSIEME! IL MIO AMICO LORENZO, QUALCHE VOLTA, MI FA GIOCARE CON LUI CON LA PALLA A “PUNTO VERDE” O A “PALLA PRIGIONIERA”. È UN BAMBINO GENTILE. (KEVIN) LA MIA AMICA GIULIA È MOLTO SIMPATICA. UN GIORNO, IO E LEI ABBIAMO PARLATO DI SCUOLA E MI HA FATTO RIDERE. (EMANUELA) Come si chiama il cane di Dracula? Canino!!!! Qual è il colmo per un idraulico? Non capire un tubo!!!! 5 Quest'anno sono in quinta e come tutti gli anni, noi ragazzi più grandi, dobbiamo aiutare i nuovi arrivati che ci vengono assegnati per estrazione, il primo giorno di scuola. A me è capitata una bambina di nome MICHELA. Michela è timida, simpatica e gentile. Ha i capelli castani e gli occhi dello stesso colore dei capelli. Il viso è magro e la carnagione è chiara. Quando è iniziata la scuola giocava con me, ma poi ha fatto amicizie anche nella sua classe e io ne sono molto felice. Per celebrare il loro arrivo a scuola abbiamo fatto delle girandole che poi quei diavoletti avranno sicuramente rotto. Michela tu ce l'hai ancora la girandola? Il mio compagno si chiama FRANCESCO, è abbastanza alto e magro; i suoi capelli sono lunghi e biondi. Ha gli occhi azzurri, la carnagione molto chiara, è talmente chiara che mi sembra sia sempre pallido. È un bambino vivace sorridente e non piange quasi mai. Lui si veste sempre in tuta. Una sua caratteristica, oltre a quella di avere i capelli lunghi, è di indossare sempre il cappellino con il frontino anche se piove o è brutto tempo. È un bambino molto divertente e simpatico. Noi due giochiamo sempre a “prendere”: quando lo rincorro e lo prendo, lui cade, a volte anche prima che arrivi a toccarlo. Forse si diverte facendo i “tuffi”, spero almeno abbia capito che la piattaforma è dura! Sono proprio contento di avere un compagno così simpatico. Il primo giorno di scuola ho conosciuto il mio compagno di prima si chiama EROS. Ha il viso paffutello, gli occhi di color marrone come pure i capelli. Si veste quasi sempre con la tuta perché molto probabilmente si sente comodo e a scuola ama divertirsi oltre che lavorare! In questo ci assomigliamo perché anch'io sono un bambino a cui piace ridere scherzare e giocare, specialmente a scuola dove trovo tutti i miei amici. A Eros piace molto colorare come pure a me. Infatti quando esco dalla mia aula per andare in bagno e la porta della sua classe è aperta, sbircio per tenerlo sotto controllo e vedo che colora con piacere. EMANUELA è una bambina molto bella. È abbastanza alta per la sua età ed è magra. Ha i capelli di media lunghezza, castano chiaro, un po' mossi. Di solito li raccoglie con un cerchiello e una coda di cavallo bassa. Ha gli occhi marrone, il viso è paffutello. La carnagione di Emanuela è rosata proprio come la mia! Indossa sempre abiti alla moda, si avvicina molto ai miei gusti nel modo di vestire. Emanuela mi sembra una bambina molto timida, in questi mesi è comunque riuscita a farsi molte amiche. Non mi cerca molto, penso che non abbia bisogno di aiuto perché si è ambientata bene nella nostra scuola. La nostra amica di prima si chiama BETTY. Ha la carnagione scura, il viso piccolo e gli occhi scuri. Ha i capelli neri e corti che a volte sono raccolti con una coda di cavallo, a volte in piccole treccine, altre li tiene sciolti perché, come dicevamo prima, sono corti. Si veste spesso con jeans e maglietta a maniche corte. Betty è molto simpatica però a volte è anche un po' scontrosa. La vediamo spesso giocare con i maschi a correre. Sorride sempre, la sua risata è rumorosa e contagiosa. Adesso è quasi alta come noi, ma quando sarà in quinta... quanto alta sarà?!? Il mio amico di prima si chiama AIOUB. È un bambino molto timido e riservato. Aioub quando si sfoga non sembra neanche lui, perché corre ovunque, salta e ride. Mi piace molto vederlo correre verso i suoi amici, quando rientra dalla pausa pranzo. Aioub è un po' basso per la sua età. Ha gli occhi e i capelli 6 castani. Essendo di origine marocchina ha la pelle olivastra. Sono ormai trascorsi diversi mesi dall'inizio della scuola, Aioub si è ambientato bene, ha allargato di certo le sue amicizie. Il primo giorno di scuola di quest'anno ho conosciuto ALIN. Ha una carnagione normale, la corporatura media, gli occhi verdi. Non è un tipo che ti si attacca addosso come una sanguisuga come fanno spesso i bambini piccoli, infatti non mi cerca spesso. Devo dire però che non ci vediamo tanto perché vado a casa a mangiare così non trascorro molto tempo insieme agli altri bambini della scuola. Posso affermare che Alin è un bambino indipendente. GIORGIA ha i capelli castani, lisci e corti. Ha la carnagione chiara come la mia. È la più alta della sua classe. Non porta gli occhiali segno che i suoi occhi vedono bene al contrario dei miei! Si veste sportiva e di solito i suoi abiti sono rosa, ne deduco che il suo colore preferito sia proprio il rosa. È timida con me, non mi sembra una chiacchierona, infatti non sento mai le maestre che la richiamano. Sono felice che mi sia stata assegnata Giorgia perché è una femmina, inoltre perché è una bambina bella e buona con la quale non litigherei mai. Penso che quel giorno sia stata felice anche lei dell'abbinamento e del regalo di benvenuto che le avevo preparato perché sorrideva e si divertiva a far girare la girandola. Ogni anno la classe quinta ha il compito di aiutare i bambini di prima affinché imparino le regole della scuola. A noi é stata assegnata MISCHEAL, la sorella di un nostro compagno di classe. Mischeal è una bambina con la pelle color cioccolato al latte infatti lei é nata in Italia, ma la sua mamma e il suo papà no. Mischeal ha sempre pettinature bellissime come per esempio le treccine arricchite dalle perline, tipiche acconciature delle donne africane. Porta abiti a volte eleganti con vestitini e gonnelline, a volte sportivi. Quando veste elegante si può dire che Mischeal luccichi perché le magliette dai mille colori sono impreziosite da perline e paillettes posizionate sopra a disegni particolari. Mischeal assomiglia abbastanza a suo fratello sia nella corporatura che nel comportamento. Infatti è una bambina alta e paffutella. Il suo viso é sempre sorridente, é un piacere per chi la guarda. Mischeal è socievole infatti ama la compagnia. Spesso ci cerca durante la pausa pranzo per giocare. Osservandola mentre terminava i compiti, abbiamo scoperto che é mancina al contrario di suo fratello. FABIO é un bambino generoso e giocherellone, sempre sorridente e felice. A differenza di altri bambini, non ha paura di esprimere i suoi sentimenti infatti dice sempre ciò che prova, i suoi grandi occhi espressivi lo aiutano a comunicare e questo mi ha sorpreso molto soprattutto le prime volte. Si veste sempre con completi cioè con maglie o felpe abbinate ai pantaloni. Con lui sono sicuro mi divertirò molto quest'anno: insieme faremo esperienze meravigliose! KEVIN è abbastanza alto. A lui piacerebbe essere più alto di me, infatti tutte le volte che mi vede si avvicina e mi dice che è più alto di me, ma non mi ha ancora raggiunto per mia fortuna. Quindi Kevin… aspetta ancora un po'! Il suo bel viso è pieno di lentiggini, ha i capelli rossi come il ginger e gli occhi azzurri come il mare. È un bambino molto simpatico e gentile, infatti tutte le volte che vede qualcuno di noi ci saluta sempre in modo scherzoso. Gli piace giocare con la quinta ma anche con i suoi compagni, si vede proprio che è un bambino molto socievole. Adora le armi finte, mentre giochiamo infatti ci corre incontro facendo finta di avere un manganello o una pistola in mano. Voglio però sottolineare che non è aggressivo, infatti non fa male a nessuno. Ricordo che il primo mese di scuola lui ed alcuni suoi compagni 7 giocavano sempre con noi. Non vi dico che ansia: ci gironzolavano sempre attorno, non potevamo scambiarci una parola o decidere un gioco senza che i nostri piccoli amici non fossero lì. È stato un po' difficile per noi ragazzi ormai grandi, ma questo ci ha fatto capire che anche noi ci siamo comportati nello stesso modo cinque anni fa e che è importante avere un amico di riferimento. Quest'anno che sono in quinta come superamico mi è stato affidato LORENZO, il figlioccio della mia maestra. Lorenzo è un bambino molto attivo e divertente: è un giocherellone. È alto e magro. Ha i capelli ricci, castano chiaro. Gli occhi sono scuri ed espressivi. Il viso è simile al mio: tempestato da mille lentiggini su due super guanciotte che diventano rosse quando è in movimento. Si veste sempre in modo sportivo con jeans e felpe: molto probabilmente ha bisogno di vestirsi comodo perché, come ho detto prima, è un bambino vivace. Si diverte a giocare a prendere o a fare scivolate: posso affermare che è un campione in questo “sport”. È bello prendersi cura di un bambino, aiutarlo e farlo divertire. Il primo giorno di scuola ho promesso a me stesso, visto che questo è l’ultimo anno alla scuola “G. Marconi”, che lascerò a tutti un bel ricordo, soprattutto al mio superamico Lorenzo. Carissimo Lorenzo non dimenticare che potrai contare sempre su di me! CARLO EMILIO è di corporatura normale, ha i capelli corti, castani come pure i suoi occhi. È un bambino molto vivace, spiritoso e quindi simpatico. A volte giochiamo insieme “a prendere”, altre volte mi chiede di poter giocare con la quinta come tanti altri suoi compagni: si vede proprio che siamo i loro beniamini! In questi giorni sono rimasto stupito di fronte ad alcune considerazioni che ha fatto nella pausa pranzo alla maestra Susanna: confidava di voler mangiare molta frutta per poter correre veloce e per dare forza ai muscoli. Bravo Carlo Emilio: le arance, le mele e i kiwi ci danno molte vitamine! SILVIA ha 6 anni. Ha il viso tondo, gli occhi marrone e i capelli castano chiaro, lunghi e lisci. Veste in modo sportivo: comodi pantaloni o tuta, maglia a maniche lunghe, vista la stagione, con sotto una canottiera che esce dalla maglia (è proprio alla moda!). Silvia è socievole e allegra. Quando la incontro in giardino, la vedo giocare spesso con i maschi, forse le piacciono più i giochi di movimento. Mi ha confidato che ama disegnare. I primi giorni di scuola mi cercava, mi chiedeva qualcosa,.. ora che si è ambientata non ha più bisogno di me… un po’ mi dispiace, un po’ ne sono contenta perché significa che alla “Marconi” si trova bene! ALESSIA è una bambina alta e magra, ha i capelli lunghi, lisci e castani. I suoi occhi sono scuri e sorridenti. Si veste in maniera elegante e alla moda, infatti i suoi vestiti sono sempre un po’ particolari. Secondo me, Alessia è una bambina contenta, gioiosa, spensierata. Gioca spesso con i maschi; anche a lei, come a diverse sue compagne, piace disegnare. Mi diverto molto quando sono con lei. Quest'anno sono in quinta e mi è stata affidata GIADA una bambina di classe prima. Ricordo che il primo giorno di scuola, quando mi hanno chiamato per assegnarmi Giada, mi son chiesta chi fosse. Già pensavo al colore dei suoi capelli: neri oppure castani? biondi o rossicci? Giada è bionda! È una bellissima bambina dalla corporatura normale, i suoi occhi sono molto espressivi e comunicativi. Si veste alla moda. È timida, ma molto simpatica e scherzosa specialmente con le sue amiche. Alcune volte, durante la ricreazione, in modo particolare dei primi giorni di scuola, mi cercava per chiedermi come fare la raccolta differenziata. Mi sono subito fatta un'ottima impressione di lei: Giada è una persona “ecologica”, rispetta l'ambiente e la natura e di questo sono proprio orgogliosa! 8 Un benvenuto “fiorito” Classe 4ª A settembre, quando abbiamo ripreso la scuola, siamo stati accolti da un benvenuto colorato e speciale. Oltre alle scritte variopinte delle vetrate, siamo stati colpiti da altri colori: camminando lungo il vialetto d’entrata, si notava, a destra, UNA BELLISSIMA AIUOLA FIORITA. C’erano tanti crochi autunnali di colore giallo, otto piantine di tagete arancioni e gialle, due piante di erica, una bianca e una fuxia e una piantina di portulaca che mostrava un piccolo germoglio rosso. Oltre a questi fiori, c’erano altre piante: due di salvia e una di lavanda, molto rigogliose, e due di rosmarino. Sono tutte verdi e profumate, le loro foglie sono diverse, in particolare quelle del rosmarino sono piccole e strette, a forma di ago, quelle della salvia sono larghe e pelose, mentre quelle della lavanda sono biancastre, strette e appuntite. Nella nostra aiuola ci sono anche una piccola pianta di garofano con i boccioli ancora verdi, una pianta di calla non fiorita e della menta, scoperta togliendo le erbacce. Tutte queste piantine sono state donate dai genitori e dalle insegnanti oppure ottenute come premio da una classe…, in particolare i bulbi dei crochi ci sono stati regalati da Luisa, la collaboratrice dell’anno scorso. La nostra aiuola è nata e cresciuta con il lavoro di bambini, maestre, collaboratori (Luisa e Lucio), genitori... Ora dovremo tutti collaborare perché si mantenga bella, pulita e colorata! Riordina le lettere per scoprire i fiori della nostra aiuola: ISVLAA EETTGA SRCUOC ______ ______ ______ TNEMA _____ NAAAVDL _______ MORRSIONA _________ 9 Classe 5ª Ogni anno il 2 ottobre si festeggiano i nonni. Anche noi li abbiamo raccontati e ricordati a modo nostro. Heras C. e Osuna R., Nonni, Kalandraka, Firenze, 2010 Labbra secche come sabbia nel deserto Sbrigati per favore che dobbiamo andare a ballare Ciglia corte come erba appena tagliata Occhi tristi come le stelle della notte Sei bella come il sole I nonni sono persone importanti nella nostra vita perché sono dolci, gentili, premurosi, ci aiutano quando siamo in difficoltà, ci consolano quando siamo tristi, ci tengono la mano e ci accompagnano, insieme a mamma e papà, ad affrontare il mondo…. I nonni sono come dei libri aperti pronti a raccontarci ciò che hanno vissuto nel passato, sono la nostra memoria. Da loro possiamo attingere mille informazioni e rivolgere infinite domande: troveremo sempre una sicura risposta. Facciamo in modo che questa festa non rimanga solo una data segnata a calendario. Un grazie speciale ai nostri nonni che in questi cinque anni hanno condiviso parte del nostro cammino, allietando le giornate scolastiche facendoci trascorrere momenti indimenticabili a casa loro! Grazie a… Nonno Giovanni per averci insegnato a lavorare la creta e a seminare, per le sue poesie e per i suoi racconti; Nonna Loreta per averci fatto le patatine fritte, gli gnocchi e i buonissimi panini divorati a casa sua; Nonno Gianni per i suoi preziosi consigli sull’orto, per averci insegnato a “sunare”, a vendemmiare e a preparare il vino; Nonna Palmira per i manicaretti che ci ha fatto assaggiare: castagnole, fiori di zucca fritti, patate americane…; Nonna Bruna e Nonno Giulio per averci raccontato il loro passato, fatto toccare con mano gli oggetti di uso quotidiano di una volta, per averci insegnato a fare i bigoli e per averci fatto assaggiare “sugoi” e “pinsa”; Nonna Adelinda per aver condiviso la sua esperienza durante la Seconda Guerra Mondiale; Nonna Andreina per averci raccontato le storie; Nonno Adriano per averci accompagnato durante le uscite a piedi e per farci compagnia quando andiamo a casa da scuola in pullman; Nonno Romeo per i suoi racconti d’altri tempi. Con orgoglio e immenso affetto ve li presentiamo….. Nonna Luisa Mia nonna si chiama Luisa ha gli occhi marrone scuro e i capelli ricci di colore bianco. È abbastanza magra e di media altezza. Ha sessant’anni ma ne dimostra di meno. Da giovane aveva un negozio di biciclette ed articoli sportivi: lei vendeva e mio nonno invece riparava le bici. Quando hanno chiuso il negozio, mia nonna ha iniziato a fare la magliaia: con la macchina da maglieria faceva maglie, maglioni, sciarpe,… Mia nonna abita a Campo San Martino e spesso vado a trovarla. Se vado da lei il sabato mattina, di solito mi chiede di andare a prendere il pane 10 e questa cosa a me piace molto perché così la aiuto. Qualche volta vado a mangiare da lei al sabato e alla domenica. A me piace molto quello che prepara da mangiare, infatti una delle sue passioni è cucinare. L’altra è andare a ballare e correre in bicicletta con il nonno. Mia nonna è simpatica, buona e generosa. Sono proprio felice di avere una nonna così! Francesco Nonna Palmira Nonna Palmira ha 77 anni, non è molto alta, ha gli occhi scuri e i capelli castani. Vi svelo un segreto: i suoi capelli non sarebbero così castani se lei non li tingesse una volta al mese! Poi per mantenere la piega usa la lacca tutti i giorni. Si alza alle sette di mattina: se piove resta a casa e cuce altrimenti va nell’orto. Mia nonna ha molte passioni: lavorare a maglia, cucire, cucinare e, come accennavo prima, lavorare nell’orto. Mia nonna Palmira è brava in tutto, non c’è cosa che non sappia fare. È una persona gentile, simpatica, socievole, tranquilla ed elegante. Dal mio punto di vista però ha un difettuccio ed è quello di essere troppo perfettina: quando qualcuno compresa lei sbaglia, dovrebbe ricominciare da capo. Erika Nonna Elide La mia nonna si sveglia di solito alle 8 in punto, poi si alza e dal suo imponente armadio marrone prende uno dei suoi eleganti vestititi neri (porta ancora il lutto per la morte di mio nonno), poi va in bagno. Qui avviene un’azione fondamentale: con una montagna di lacca mette in ordine i suoi capelli color argento! Quando esce dal bagno e va in cucina, fa colazione con caffelatte e pane, poi si mette a lavorare a ferri. Di solito fa calzini di lana, tovaglie di lino e coperte. Verso mezzogiorno accende il televisore e si mette a cucinare il mio piatto preferito: risotto di fegatini (la maggior parte delle volte lo prepara in occasione della Fiera di Arsego), oppure risotto al luppolo, le patate in padella con il pollo bollito. Dopo mangiato lava i piatti e riordina la cucina, poi si siede sul divano e sulla poltrona e si riposa. Dopo essersi riposata riprende il lavoro ai ferri fino alle 18, poi riaccende la tv e ascolta il rosario. Verso le 19 si prepara il caffelatte con il pane. Come dicevo prima, nonna Elide è una persona molto elegante, cura molto anche il suo aspetto fisico, per questo il venerdì di ogni settimana va dal parrucchiere. Romano Nonna Adelinda Mia nonna Adelinda è una signora molto elegante, gentile e sofisticata. Ha 85 anni. Il lunedì e il mercoledì mattina va al mercato e a volte, quando non vado a scuola e non ho impegni, vado con lei. Tutti la chiamano “contessa” perché, data la sua età, ha ancora la schiena ben dritta ed è sempre ben vestita. La mia nonna materna non si è mai messa trucchi o creme varie nel viso, perché a lei non piacciono le donne troppo truccate. L’unica cosa che si permette è il rossetto infatti non esce mai di casa se le sue labbra non sono un po’ colorate, se non si è spruzzata un po’ di profumo e se non ha messo la lacca sui capelli. È molto premurosa e, appunto per questo, quando vado a trovarla con la mamma non posso andar via se prima lei non mi abbia dato la mancia, e dice: “Stellina ti do la mancetta per comprarti il gelato, sai? Anzi… la do alla mamma così tu non la perdi!”. Mia nonna da giovane ha vissuto la guerra e ha conosciuto i tedeschi e da loro ha imparato una canzone. Quando io le telefono e le chiedo di cantarmela, siccome non se la ricorda più, inventa le parole del testo e il ritmo. Insomma nonna Adelinda è una nonna fantastica e spero che viva ancora a lungo così continuerà a farmi divertire! Matilde Nonna Scadlia Mia nonna si chiama Scadlia è alta e un po' cicciottella, ha ancora i capelli neri. Quando la vedo i suoi occhi mi colpiscono molto perché sono grandi ed espressivi come i miei. Quando è estate vado a trascorrere le vacanze in Tunisia così verso sera, io e mio fratello, andiamo a mangiare il gelato con lei. A mia nonna piace molto passeggiare sulla spiaggia e io ne approfitto così riesco a mangiare sempre qualcosa di dolce. Sa cucinare molto bene e i miei piatti preferiti sono: la pasta col ragù e il pollo. L'unica cosa che non le riesce bene sono i dolci per questo va a comprarli. Mia nonna non vive da sola, con lei ci sono i miei zii Ali e Karima che la aiutano molto e le fanno compagnia. La nonna mi manca tantissimo vorrei che fosse qui da me in Italia. Jassmine 11 Nonno Giovanni Il nonno Giovanni ha 72 anni. È una persona molto attiva infatti ha tanti hobbies. Per mantenersi in forma, quando ci sono le sagre lui e la nonna vanno a ballare. È un appassionato di musica, infatti conosce tante canzoni, è il cantante di un gruppo che si esibisce dai nonni ospiti di Villa Breda. Ama dipingere e scolpire il legno: a casa sua infatti si possono trovare numerose opere. In cucina, sopra un mobile, ha sistemato in bella mostra una scultura speciale: è la mia mamma che mi tiene sulle ginocchia. Quando era giovane lavorava in una fabbrica dove faceva il metalmeccanico, mi racconta spesso che svolgeva il suo lavoro con passione e professionalità. Quando si sveglia alla mattina lui porta gli uccellini fuori e quando torna dentro lo trovo in cucina con la nonna che mi aspetta per salutarmi. Nonno Giovanni è molto premuroso nei confronti dei suoi nipoti, a volte ci rimprovera ma so che lo fa perché ci vuole bene. Nonno Giovanni è proprio un bravo nonno! Christian Nonna Elvira Mia nonna Elvira é molto simpatica e anche molto golosa. Quando mia zia la porta a fare la spesa compra delle caramelle e dice che sono per mia mamma, ma quando rimane sola e non la vede nessuno, se le mangia tutte lei! Una delle sue passioni è la cucina e durante le vacanze, quando vado a mangiare a casa sua, mi prepara sempre cose buonissime. La pietanza che preferisco è la pasta al ragù. Al termine del pranzo mi offre le sue amate caramelle e insiste perché le prenda, ma io non sono tanto goloso, quindi, a volte, non le mangio volentieri. Chissà, forse me le offre come dessert così ha un’altra occasione per gustarne ancora qualcuna. Con lei mi diverto sempre soprattutto quando usciamo a giocare con il cane e i gatti. D'estate si diverte a prendere la canna dell'acqua e bagnare il gatto più piccolo, che è quello più tremendo! Da piccola le piaceva andare a scuola, adesso vorrebbe andarci ancora per imparare ciò che non è riuscita quando aveva la mia età. Quando era giovane faceva molte feste perché avendo una delle prime radio, si divertiva a ballare con gli amici. Nonna Elvira è proprio una persona simpatica e giocherellona. Ivan Nonna Georgette Mia nonna ha 66 anni, si chiama Georgette e abita in Piemonte, ma è di origine francese. La nonna è molto buona con me e mia sorella, voglio sottolineare però che è gentile con tutti. Quando ci vediamo, non ci sgrida quasi mai. Tutti i giorni la nonna è abituata ad andare a dormire molto tardi perché, dopo aver finito di fare i lavori, guarda la televisione e, di pomeriggio, se può va a riposare. Tra le passioni della nonna ci sono la cioccolata fondente e la musica francese di Charles Aznavour ed Edith Piaff. La nonna è molto brava a insegnarci i giochi con le carte francesi. Le piace molto sentirci parlare in dialetto veneto infatti ride sempre forse per la nostra cadenza, per i suoni della nostra “lingua”. La nonna Georgette però, è troppo perfettina per i miei gusti infatti è amante dell'ordine, ha sempre il grembiule addosso per evitare di sporcare i vestiti. Pensate, siccome ha paura dell'acqua, si lava con la spugnetta. Quando ci penso rido da sola! Quest'estate è stata molto felice perché siamo state con lei e il nonno a visitare la città di Lione dove è vissuta. Chiara Nonna Gioconda La nonna Gioconda è nata il 22 maggio del 1929, è la mamma del papà. Abita a Tombolo. Le piace molto questo paese perché dietro casa ha il supermercato e davanti ha il bar, secondo il suo parere Tombolo le offre molte comodità. Pensate ha cambiato sette volte casa! È di media statura non è molto alta né bassa. Uno dei suoi difetti è quello di essere curiosa. Il suo pregio è che mi dà sempre la mancia! Devo dire che la nonna mi coccola molto, mi fa regali ed è gentile. Ha un cane a cui lei è molto affezionata. Il suo hobby preferito è curare le piante, infatti a casa ne ha molte, certe volte me le regala. L’altra sua passione è collezionare soprammobili. Le piace mangiare le frittelle, sono la nostra tradizione di carnevale. Le piace anche andare alle sagre. La nonna non sa guidare la macchina, non ha mai preso la patente, si spostava con la bici. Con la vecchiaia non ha più nemmeno quella, quindi è costretta a muoversi a piedi. Sara 12 Lucchini, Per fortuna ci sono i dinosauri, Einaudi Scuola, 2008 Nonna Camilla non è quasi mai come le altre nonne. Anche per questo Ottavio va volentieri da lei. Per esempio, la nonna e capace di aggiustare i fili del televisore e programmare il telecomando; una volta sola ha mescolato tutto. Non gli dà mai il bacio della buonanotte, gli dice “ciao” e basta, anche perché la sera sono molto stanchi, con tutte le cose che fanno. Il mattino invece è una specie di festa. Nostlinger, Il nonno segreto, Einaudi Scuola, 1997 Mio nonno aveva occhi blu elettrico e riccioli bianchi pettinati con la riga in mezzo. Aveva baffi bianchi e sopraciglia bianche. Per fino dai fori del naso e da le orecchie spuntavano peli bianchi, rigidi come le setole di una spazzola. ... Tuttavia sapevo come era la motocicletta del nonno. Il nonno me l'aveva descritta nei minimi particolari. (...) Nessuno poteva accorgersi che correva veloce come un razzo. Il nonno aveva applicato un motore-a-super-reattore, glielo aveva regalato un inventore. Nanetti Angela, Mio nonno era un ciliegio, Einaudi Ragazzi, Milano,1998 Quando penso al nonno Ottaviano, non dimentico mai quel giorno in cui mi ha insegnato ad ascoltare il respiro degli alberi. (...) Io il nonno non me lo ricordo proprio bello, ma alto e diretto, con i capelli al vento, quelli che aveva, e un filo d'erba sempre in bocca. L'erba dei prati, che strappava con due dita e mordicchiava piano piano. “Meglio questa di un sigaro” diceva. Nonna Clara La mia nonna si chiamava Clara. Era di media altezza e magra. Aveva la carnagione chiara, i capelli neri e un po’ ricci e gli occhi chiari, anche se non mi ricordo esattamente il colore. Vestiva in modo semplice: a volte un po’ sportivo, a volte anche elegante. Mia nonna era molto gentile, simpatica e voleva tantissimo bene alle persone, non si arrabbiava mai. Le piaceva molto stare in compagnia e guardare le foto di quando ero piccola. Andava spesso a messa. Io e la mia nonna la mattina facevamo sempre solazione insieme. Quando ritornavo da scuola mi portava a fare delle passeggiate, andavamo spesso a Piazzola sul Brenta e ci divertivamo tantissimo. Ogni sera la accompagnavo a letto e mi dava il bacio della buona notte. Mi piaceva molto stare in compagnia con la nonna. Gaia Nonna Andreina Nonna Andreina è la mia nonna preferita. Mi sono affezionata a lei fin da piccola e da allora la chiamo Ninanonna. Nina è una signora dai magnifici occhi azzurri, i capelli ricci, corti, color castano biondo. È di corporatura ed altezza media. Porta quasi sempre pantaloni e vestiti eleganti. È molto buona con me e non mi sgrida mai. Quando la mamma è al lavoro sto sempre con la nonna. Con lei mi diverto molto, soprattutto quando le faccio gli scherzetti. Celine 13 Nonna Osanna Mia nonna si chiama Osanna ed è la mamma di mia mamma. Ha 80 anni ed è nata nel 1931. Ha vissuto la sua infanzia durante la guerra e quando vado a trovarla mi racconta che durante quegli anni, non c'era da mangiare tutti i giorni e che i miei bisnonni facevano fatica a sfamare lei e i suoi fratelli. Inoltre durante le sue conversazioni aggiunge sempre che erano diversi gli anni di quando lei era bambina rispetto a quelli di adesso: oggi c'è tutto, una volta non c'era nulla. Ora vive con mio zio in una casa molto grande. Passa molto del suo tempo ad ascoltare le messe in televisione e a recitare il Santo Rosario. Ha anche una specie di registratore per ascoltarlo, nel nastro è incisa la voce di Giovanni Paolo II, infatti è recitato da lui. La mia nonna ha fatto il lavoro più faticoso: ha lavorato la terra e accudito il bestiame. Voglio molto bene a mia nonna perché è stata lei a farmi compagnia quando la mia mamma ha cominciato a lavorare ed io ero molto piccolo. GRAZIE NONNA!!!!!!!!! Federico Nonna Loreta Buongiorno signori e signore vi presento mia nonna Loreta, una signora molto bella e buona. È di media altezza, i suoi capelli sono un arancione aspro, il colore dei suoi occhi è marrone, è un po' … rotondetta. È molto disponibile con tutti, in particolare con i suoi nipoti, per esempio quando le chiedi di fare qualche piatto che a noi piace, lei lo prepara. È bravissima in cucina infatti cucinare è la sua passione!! A lei piace anche molto ballare, ha molti vestiti eleganti e il nonno quando la accompagna è orgoglioso della sua signora. Ha molti trucchi che usa quotidianamente e che la rende ancora più attraente: rossetto di vari colori, lucidalabbra, creme per il viso, due-tre mascara, cinque-sei ciprie di tonalità diverse per rendere il viso più luminoso. Ogni sabato noi andiamo a trovarla e restiamo a casa sua fino a mezzogiorno. Da qualche mese, una gattina di nome Coccolina abita a casa sua, l'ho trovata io, ma lei se ne prende cura, la nutre come una mamma, come se fosse la sua micetta. Quando sarò grande vorrei assomigliare alla mia nonna. Emy Nonna Lidia La nonna Lidia è la mamma di mia mamma. Abita a Padova quindi la vedo molto poco, però quando ci incontriamo siamo molto contenti tutti e due. La sua abitudine è chiacchierare molto con le persone che incontra. Nel tempo libero aiuta le amiche e va a fare qualche giretto in centro. Le piace molto il pattinaggio sul ghiaccio anche se non lo pratica e ora che suo nipote è un campione nazionale, adora anche la ginnastica artistica. Per impiegare bene il suo tempo va anche a fare servizio al bar degli anziani. Le piace andare a ballare alle sagre. Quando io la vedo è sempre molto allegra e sorridente, penso sia una persona solare. Le piace ascoltarmi e insieme giochiamo a carte. Quando sono da lei preparo i dolci, in particolare ci dilettiamo a immergere i biscotti nel caffè per dar vita ad uno squisito tiramisù. Ha molta pazienza e mi lascia fare anche le cose più pericolose, segno che si fida di me e questo mi riempie di orgoglio. Adesso mio fratello la vede tutti i giorni perché ha iniziato a frequentare una scuola padovana, quindi ho sue notizie quotidianamente. Ho una nonna davvero molto simpatica, mi piacerebbe che tutti avessero la possibilità di conoscerla perché è dolce come il mio dolce preferito: il tiramisù. Lorenzo Nonna Marisa La nonna Marisa è la mamma di mio papà. Da molti anni vive con noi perché soffre di una malattia alle ossa e cammina con le stampelle. Il carattere di mia nonna è molto buono, paziente e anche sensibile. Ha essenzialmente due abitudini: la prima è quella che ogni mattina, dopo essersi alzata lavata e vestita, guarda il rosario e poi la santa messa. La seconda è quella di ricamare a punto croce. Le piace, inoltre, tutte le sere, guardare e sentire la musica del ballo liscio in televisione così si rilassa, a volte, si addormenta. La più grande passione di nonna Marisa siamo noi nipoti che abitiamo con lei perché, fin da piccoli, ci ha accuditi e, a volte, ci faceva prendere sonno. Secondo me, però, ha anche un difetto: quello che, quando combino qualche marachella, a casa o a scuola, mi dice che non si fa!! Sembra proprio la mia seconda mamma! Riccardo 14 Nonna Zelinda La mia nonna si chiama Zelinda. È bassa e gobba. Ha la carnagione chiara, i capelli bianchi e ricci, gli occhi color verde acqua. Ha il viso ovale, delle labbra sottili, vicino ad esse dal lato destro ha un neo molto evidente. Indossa sempre una gonna marrone, un maglione bianco, delle calze scure e delle pantofole rosse. La mia nonna è molto simpatica, chiacchierona ma anche testarda. Le piacciono gli animali, ama leggere, guardare “Telechiara” e recitare il “rosario”. Spesso sta seduta sulla sua poltrona preferita foderata di coperte. La nonna Zelinda beve solo latte, le piace stare a casa e non vuole allontanarsi. Di solito va a letto alle 20:00 o al massimo alle 21:00. Una cosa veramente curiosa è che dorme sempre con la radio accesa. Penso che la mia nonna sia davvero in gamba, perché per avere 94 anni non porta il bastone e riesce a salire le scale da sola. Io voglio bene alla nonna anche se a volte è un po’ fastidiosa. Diletta Nonna Lucia Nonna Lucia è la mamma di Patrizia, da quando sono il figlioccio di Patrizia, Lucia è anche un po’ la mia nonna. Ha 75 anni vive da sola perché nonno Marcello, suo marito, è morto. Nonna Lucia è bassa, mi sa che io sono più alto di lei! La mia nonnina è una persona gentile e simpatica. È una golosona, forse è per questo motivo che è molto brava a cucinare. Quando vado a trovarla mi racconta che quando era piccola aveva una famiglia numerosa e il suo papà andò in guerra in Libia. Ricorda anche i tedeschi che con l'aereo bombardavano la casa in cui viveva. La sua famiglia era molto povera e lei a 9 anni ha dovuto andare a lavorare come babysitter. Michael Nonna Sandra Mia nonna ha 61 anni e si chiama Maria Sandra. Ha i capelli castani e gli occhi marrone. Lei è molto buona con me ed è bravissima a fare i dolci. Ogni volta che prepara qualcosa, si sente un profumino invitante così vado su da lei a vedere cosa combina! Adora cucinare poi condivide con noi i suoi manicaretti. Mia mamma dice che la nonna ci vizia troppo perché ci dà cose dolci che mia mamma evita di comprare. Tutte le mattine sale per salutarci, io e mia sorella le corriamo incontro e le diamo un bacino, dopo va da sua figlia cioè mia mamma e saluta anche lei. Ama molto gli animali, qualche tempo fa aveva un cane ma gli è morto, ora ha solo due tartarughe che sono bellissime. Quando arriva un gattino abbandonato, gli dà sempre da mangiare. Quando mia nonna si arrabbia è meglio girare altrove… non stare nei paraggi, non si sa mai. Mia nonna era sposata con nonno Pasquale che però è morto. Noi cerchiamo di non fargli sentire la sua mancanza, con le nostre risate la teniamo sempre allegra. Ti voglio bene nonna! W nonna Sandra! Giulia UN GRAZIE A TUTTI I NONNI PER AVERCI SUPPORTATO E PER SOPPORTARE ANCHE LE NOSTRE GIORNATE PEGGIORI! Ecco alcuni hobby dei nostri nonni: riuscite a riordinare le lettere nelle nuvolette? Un aiutino: tre parole si svolgono all’aria aperta, le altre due piacciono anche al nostro amico della copertina ☺ 15 G K W G R I G I O M V X S A P A R A N C I O N E A F A E C E R O E L B O I H C C E S I Q N H B Z M Y S E A I C W N R U N O R X N B D S L Y H D Y D A A A L F V R I L R Z I P L A F R I L L E R E U Q C A T Z U I E C O V A N G I L P O Z I Q T L I X L N T R E P E U R V N H L L S E L O S A G R A I N B T I I P F L E G I R A O L O I P A R W O T A P O D L L O O E C R C C S L B G P A E Z S L V U E A O L L A I G A T I O N O A C D O R O S S O L C F P T L S T ACQUA – ACQUERELLI ACRILICI – ARANCIONE AZZURRO – CAPPELLO COLORI – CORNICE GIALLO – GREMBIULE GRIGIO – MACCHIA PAPPAGALLO PENNARELLI – PENNELLI PIEDISTALLO – QUADRI ROSSO – SECCHIO TAVOLA – TELA – TINTA VERDE – VIOLA CHE COLORI SI OTTENGONO SE MESCOLIAMO QUELLI INDICATI? Colora le macchiette nel modo corretto 1) HA LO STESSO COLORE DELL'ACQUA 2) SI USA PER DIPINGERE 3) SERVE PER LAVARE LE VERDURE 4) È L' ENERGIA DEL VENTO 5) L'ENERGIA PUÒ ESSERE ...... O STATICA ACQUA - DUE - ENERGIA - FONTE - H2O - IDROELETTRICA IDROGENO - MONDO - NATURA - NATURALE - NON - OSSIGENO RINNOVABILE - SOLE - SPRECARLA - UNA - VENTO RISOLVETE QUESTO TESTO A BUCHI!!! L'_ _ _ _ _ è un elemento _ _ _ _ _ _ _ _ che si trova in _ _ _ _ _ _. Nei libri di scienze l'acqua viene chiamata anche _ _ _ perché è formata da _ _ _ parti di _ _ _ _ _ _ _ _ e _ _ _ parte di _ _ _ _ _ _ _ _. L' acqua, come il _ _ _ _ e il _ _ _ _ _, è una _ _ _ _ _ di energia _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ . Dall’acqua si può ricavare _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _. L' acqua è il bene più prezioso del _ _ _ _ _ , quindi _ _ _ bisogna _ _ _ _ _ _ _ _ _ !! 16 Classe 4ª Lunedì 15 ottobre 2012, a scuola, abbiamo incontrato due volontari dell’Associazione Onlus “Una proposta diversa” di Cittadella. Con l’aiuto di foto e carte geografiche, ci hanno spiegato la loro attività di raccolta dei tappi di plastica e lo scopo di tale idea. Anche la nostra scuola aderisce a questa iniziativa e tutti si impegnano a portare i tappi da casa. Essi vengono poi trasportati in una fabbrica dove subiscono una fusione per ottenere nuova plastica e quindi nuovi oggetti. Vendendo i tappi, i volontari di “Una Proposta Diversa” ricavano denaro utile per aprire sorgenti d’acqua nella Repubblica Democratica del Congo, in Africa. Per far questo, è necessario l’uso di macchinari per trovare la vena d’acqua, lo scavo nella roccia, l’installazione di tubi per incanalarla e la costruzione in cemento del pozzo dove soprattutto i bambini e le donne possono andare ad attingerla, con secchi e taniche. In dieci anni, finora, sono state costruite 268 sorgenti, che danno acqua a 168.800 persone. In molti paesi africani c’è scarsità d’acqua, mentre noi spesso la sprechiamo: essa invece è così preziosa da essere chiamata “ORO BLU”! Grazie a tutti quelli che collaborano in questa attività: stiamo aiutando tante persone africane a vivere meglio! Quel giorno ci hanno detto che a breve avrebbero aperto una sorgente a nostro nome. E così è stato! Dopo qualche settimana ci hanno spedito per e‐mail le foto della sorgente intitolata alla nostra scuola. Che gioia vedere il frutto della nostra raccolta! COMPLETA CON QUESTE PAROLE: acqua, africani, Congo, oro blu, sorgenti, tappi L' _ _ _ _ _ é una cosa preziosa per gli _ _ _ _ _ _ _ _ tanto che viene chiamata _ _ _ _ _ _ . Noi aiutiamo gli abitanti del _ _ _ _ _ . Raccogliamo dei _ _ _ _ _ , li vendiamo ad una ditta e con i soldi ricavati costruiamo delle ________. Riuscite a scoprire le parole dell’ACQUA nascoste nelle nuvolette? 17 CLASSE PRIMA A SCUOLA ABBIAMO RACCOLTO TANTI TAPPI DI PLASTICA. I TAPPI DI PLASTICA VENGONO PORTATI IN UNA FABBRICA. LA PLASTICA DEI TAPPI VIENE SCIOLTA E SI FANNO COSE NUOVE. I TAPPI DI PLASTICA VENGONO VENDUTI ALLA FABBRICA. CON I SOLDI SI COMPRANO I MATERIALI PER COSTRUIRE LE FONTANE IN CONGO E SI PAGA L’AEREO PER ARRIVARE FINO A LÀ. IL CONGO È UNO STATO DELL’AFRICA CENTRALE. È GRANDE COME 8 VOLTE L’ITALIA. LÌ CI SONO MOLTE FORESTE E SOTTO TERRA C’È MOLTA ACQUA CHE È PULITA E SI PUÒ BERE. IN CONGO LE PERSONE SONO MOLTO POVERE. PER PRENDERE L’ACQUA DEVONO FARE TANTA STRADA. I BAMBINI E LE DONNE CAMMINANO MOLTO PER PRENDERE L’ACQUA. 20 CON IL MATERIALE COMPRATO DOPO LA VENDITA DEI TAPPI, IN CONGO SI POSSONO COSTRUIRE DELLE FONTANE. COSÌ LE PERSONE POSSONO TROVARE L’ACQUA PULITA SENZA CAMMINARE TANTO. LA FONTANA CHE SI VEDE NELLA FOTO È STATA COSTRUITA DALLE PERSONE DI CITTADELLA CHE RACCOLGONO I TAPPI ANCHE NELLA NOSTRA SCUOLA. UN GIORNO, SONO VENUTI A SCUOLA E CI HANNO RACCONTATO TUTTO QUELLO CHE FANNO IN CONGO. NOI POSSIAMO AIUTARE I BAMBINI E LE FAMIGLIE DEL CONGO, RACCOGLIENDO TANTI TAPPI. ORIZZONTALI 1) La moglie del nonno 2) La si scava per Halloween 3) Come si chiama la lavagna interattiva multimediale? 4) Piace molto ai bimbi e per mangiarla bisogna “scartocciarla” 5) La si usa per zappare la terra 6) Lo si usa per annaffiare le piante 21 VERTICALI 1) Il nostro amico della copertina 3) Produce il latte 4) Le iniziali del paese della nostra scuola 5) La si usa per cancellare la matita 6) La capitale dell'Italia 7) Stati Uniti in tre lettere Classe 4ª “FARE SAN MARTIN” Quale significato aveva la data del’11 novembre, San Martino, per i contadini del passato? Essa segnava la fine dell’anno agrario: i contadini avevano finito i lavori dei campi, avevano raccolto tutti i prodotti della terra (uva, pannocchie, frutta, ortaggi…) e avevano già seminato il frumento. A San Martino “si facevano i conti”, cioè i contadini che lavoravano la terra in affitto dovevano pagare l’affitto ai padroni delle terre, o in denaro o con parte del raccolto. Per molti era un dramma, perché il contratto scadeva a San Martino e, se il padrone voleva, poteva non rinnovarlo e cacciare i vecchi lavoranti, che si trovavano così senza casa, né lavoro, in pieno inverno. Per questo “fare San Martin” voleva dire: cambiare casa, caricare tutto sul carro (spesso preso a noleggio, cioè in prestito a pagamento) e andare in cerca di una nuova sistemazione presso un altro padrone. Ecco due documenti su questo: “Presto gente… quello che è stato è stato. Carichiamo il carretto e andiamo che si è alzata la nebbia per fortuna, e prima di sera speriamo di essere a posto, altrimenti ci va su il noleggio del carretto.” Proverbi e modi di dire su San Martino • A San Martin ogni fruto xe compìo (A San Martino ogni frutto è maturo) • A San Martino ogni mosto è vino. • Chi non mangia oca a San Martino, non fa un becco di un quattrino. 22 • A San Martin se veste el vecio e anca el putìn (A San Martino si veste il vecchio e anche il bambino) • A San Martino caldarroste e nuovo vino. San Martin, Santa Agnese e tuti che altri :) In occasione della Festa di San Martino, tutti i bambini della scuola si son cimentati nella ricerca di proverbi e modi di dire della tradizione contadina legati ai lavori dei campi e dell’orto. Hanno chiesto ai genitori, intervistato i nonni, sfogliato libri di oggi e di altri tempi, … Il risultato compare tra le pagine del bellissimo realizzato in collaborazione con gli amici della scuola primaria di Tremignon, anch’essi esperti ortolani interessati alle tradizioni venete. Ogni mese riporta un bel disegno dei nostri orti, tante foto dei prodotti da noi coltivati e, per l’appunto, proverbi e modi di dire in dialetto veneto. 23 Lunedì 5 e martedì 6 novembre, durante le ore di Arte e Immagine, abbiamo colorato e ritagliato delle foglie per decorare alcuni scatoloni. La maestra ci ha spiegato che venerdì pomeriggio ci sarebbe stata una festa a scuola e che quegli scatoloni sarebbero serviti per un gioco. Il giorno della festa abbiamo colorato i cartellini delle squadre: Castagne e Ricci, Uva Bianca e Uva Nera, Pannocchie e Mais, Melagrane e Clementine, Foglie Rosse e Foglie Gialle. Abbiamo attaccato i cartellini sulle maglie, siamo andati in corridoio con i bambini delle altre classi e siamo stati divisi per squadra. Ogni squadra aveva un capitano e faceva tutti i giochi assieme ad un’altra squadra, sempre la stessa. Le maestre erano vestite da contadine e facevano ridere. I giochi erano cinque e avevano nomi in dialetto. : in palestra c’erano delle sedie e la musica “San Martino”. Quando la musica si fermava dovevamo sederci, ma le sedie erano sempre meno. Ogni volta venivano eliminati dei bambini, finché non ne rimaneva uno solo. : dovevamo lanciare i tùtoli delle pannocchie (scanarèi) negli scatoloni che avevamo decorato noi. Il più grande valeva cinque punti, il medio dieci e il piccolo venti. : dovevamo prendere un frutto e passarlo al bambino che stava dietro, prima sopra la testa, poi sotto alle gambe. : dovevamo prendere una cesta, metterci dentro una pannocchia e fare lo slalom. : dovevamo separare i semi di diversi tipi. Ci siamo divertiti un sacco e alla fine alcuni genitori ci hanno offerto delle castagne che erano buonissime! Classe Terza 24 VENERDÌ 9 NOVEMBRE, NEL POMERIGGIO, A SCUOLA, ABBIAMO FATTO LA FESTA DI SAN MARTINO. C’ERANO 10 SQUADRE MISTE, CON I BAMBINI DI TUTTE LE CLASSI. LE SQUADRE ERANO QUESTE: FOGLIE GIALLE FOGLIE ROSSE CASTAGNE RICCI CLEMENTINE MELAGRANE CLASSE PRIMA UVA BIANCA UVA NERA MAIS PANNOCCHIE QUALCUNO SI ERA VESTITO DA CONTADINO: LE MAESTRE AVEVANO PREPARATO 5 GIOCHI: STAFETA DEE SESTE (STAFFETTA DELLE CESTE) 25 TIRO DEI SCATARONI (TIRO DEGLI “SCATARONI”) EL BAEO DE SAN MARTIN (IL BALLO DI SAN MARTINO) SU E ZO COI FRUTI DE STAJON (SU E GIÙ CON I FRUTTI DI STAGIONE) MUCIA E SEMENSE (SCEGLI I SEMI) NOI CI SIAMO DIVERTITI TANTO. I GIOCHI CHE CI SONO PIACIUTI DI PIÙ SONO STATI IL TIRO DEGLI SCATARONI E QUELLO CON I FRUTTI DI STAGIONE. Quali colori si nascondono nelle nuvolette? Alcuni sono colori autunnali, altri no… 26 Mercoledì 19 dicembre sono venuti due signori e una signora a raccontarci una storia: “La stella cometa” . Alberto, un professore di astronomia, Anna-Rita, un’attrice e Paolo, un astrofilo, ci hanno parlato della stella cometa e di due bambini, Arièl e Yosseph, che vivevano vicino a Betlemme nell’anno 0. Mentre leggeva, Anna-Rita faceva molti gesti e molte espressioni con il viso, Paolo metteva le musiche e proiettava immagini, mentre Alberto spiegava le stelle. Alla fine Paolo ha risposto alle nostre domande. Quando lo spettacolo è finito ci è dispiaciuto tantissimo perché avremmo voluto fare un sacco di domande. È stato bellissimo ed emozionante. Grazie Anna-Rita, Alberto e Paolo! 27 C’è ma non si vede: MAGIA O REALTÀ? L’aria che respiriamo, non si vede… ma c’è. Cerchiamo di scoprire dove si trova con alcuni piccoli esperimenti. Classe 2ª Esperimento n° 1 Materiale occorrente: • Una bottiglia di plastica • Una bacinella d’acqua La maestra ha immerso nella bacinella piena d’acqua la bottiglia capovolta e l’ha spinta lentamente verso il fondo. Abbiamo visto che la bottiglia non si riempiva d’acqua. Secondo voi perché ? La bottiglia non si riempie perché non è completamente vuota: dentro c’è dell’aria. Per dimostrare quanto affermato, la maestra ha inclinato la bottiglia e ci siamo accorti che da essa uscivano delle bolle d’aria ed entrava acqua. Nella bottiglia non entra l’acqua Nella bottiglia inclinata esce l'aria ed entra l'acqua Esperimento n° 2 Materiale occorrente: • Una spugna • Una bacinella d’acqua Anche in questo caso la maestra ha immerso nella bacinella piena d’acqua una spugna asciutta e l’ha strizzata ben bene. Abbiamo visto uscire tante bollicine d’aria. Secondo voi perché ? Perché anche gli spazi “vuoti” della spugna contengono aria. Dalla spugna escono delle bollicine d'aria Con questi esperimenti abbiamo capito che l’aria si trova in tutti gli spazi a disposizione. 28 COM’È CHE BELLO FARE FATTA L’ARIA? ESPERIMENTI!!! Materiale occorrente: • fogli di giornale • carta stagnola • nastro adesivo rosso o carta colorata • una grande bottiglia di plastica trasparente o un vaso di vetro Fasi: Dopo aver tagliato da alcuni giornali cento foglietti di uguale grandezza, noi bambini abbiamo accartocciato e appallottolato i foglietti uno ad uno e poi fatto delle palline ben pressate. 78 di queste palline sono state messe nella grande bottiglia e tutte quelle rimaste tranne una sono state ricoperte di stagnola e messe nella bottiglia. L’ultima pallina è stata ricoperta con la carta colorata e messa anche lei assieme alle altre. In questo modo abbiamo rappresentato i gas presenti nell’aria! Le 78 palline di giornale rappresentano l’azoto,le palline di carta stagnola rappresentano l’ossigeno e l’unica pallina colorata rappresenta l’anidride carbonica e gli altri gas che compongono l’aria. Inseriamo le palline nella bottiglia La pallina rossa rappresenta l'anidride carbonica Fine dell'esperimento: ecco i gas che formano l'aria! C A S P O Z Z O S N O Q N A N C H G F E D C C P S C P N Z Q T U V Z A B N R S N C I S U S R M Q L P O Q I X U D C A S C A T A O F C G S Q R Q N R M R L G I I N E N N I R E U F E G O H U I N F F D N D B C B A Z V M F O Y N E A P I Q R S T U E S F C S C R O N M L I H G N X C K C A I A E B O L L I C I N E Q R A R T S S S N S S G N F S B P R T C O N F S G Q S S P O O P O Z Z A N G H E R A N N 29 N P E G R A N D I N E N F I F G Y X E F O C A C S I C C O A S F N O C N C N E V E A C S C O S N O F C S Q E Q C Q C N R Q C S P I O G G I A N A Z O T O N C O C S O N P ACQUA – ARIA – AZOTO ANIDRIDE CARBONICA BOLLICINE – CASCATA – GAS FIUME – GHIACCIO – LAGO GRANDINE – MARE – POZZO OSSIGENO – PIOGGIA – NEVE POZZANGHERA – RUBINETTO Giovedì 10 gennaio siamo andati al Museo della Civiltà Contadina di Campo San Martino, con le maestre Raffaella e Francesca. Ci siamo andati a piedi perché era vicino. Quando siamo arrivati abbiamo incontrato due signori: Raffaele e Giancarlo, che ci hanno fatto da guida nel museo. Siamo entrati in una stanza e ci hanno fatto vedere le cose che una volta c’erano in cucina: la trappola per le mosche, la sveglia, la cucina a legna, una vecchia TV e una radio grandissima, la zucca da vino, la tostacereali, un piatto di alluminio e posate di ottone. Tutte cose che non avevamo mai visto! Noi in viaggio Piatto e posate La cucina a legna L’acchiappamosche Poi c’era anche un tabarro appeso, che era una specie di cappotto per quando faceva freddo. Abbiamo visto anche il tagliere per il pane vecchio. Infatti una volta il pane vecchio veniva tagliato e mangiato con il latte, perché non si buttava via nulla. Ci si faceva luce con la lampada a petrolio. Il televisore Il tagliere e i paioli Le lampade La credenza Poi c’era il bagno con lo specchio, il rasoio, molto diverso da quelli di oggi, una brocca che veniva riempita con l’acqua fredda del pozzo. Poi l’acqua veniva versata in un catino per lavarsi la faccia, perché non c’era l’acqua corrente. Vicino al catino c’era l’asciugamano e anche una siringa per fare le iniezioni! Il bagno Il tabarro Il fiasco e il macinino La stadera e la zucca da vino Poi siamo andati al piano di sotto, abbiamo visto la culla e il passeggino di una volta. Poi c’era un vecchio materasso, un sacco pieno di foglie di pannocchie che, quando dormivi, scricchiolavano. Quel materasso era scomodo anche perché sprofondavi nel mezzo ed 30 era pieno di insetti. C’era anche lo scaldaletto, che aveva un contenitore che veniva riempito di braci, ed era pericoloso perché potevi dar fuoco al letto e a tutta la casa. C’era l’asse per lavare e il mastello dove si lavavano anche le persone una volta la settimana. Ci si lavava tutti nella stessa acqua perché così non se ne sprecava tanta, visto che bisognava andare a prenderla al pozzo. La culla Asse per lavare e mastello Scaldaletto e ferri da stiro Il passeggino Le scarpe erano scomodissime, di cuoio duro con brocche di metallo per non scivolare sul ghiaccio e facevano venire le vesciche ai piedi Abbiamo visto anche la bomba a farfalla: veniva gettata, non si rompeva perché si aprivano dei coperchi che la facevano scendere piano. Se però la pestavi ti uccideva. I bambini dell’epoca, per prendere qualche soldino, andavano nei campi con un paletto di legno e una ruota di bicicletta, scavavano una buca profonda e buttavano la bomba dentro, poi ricoprivano la buca. Queste bombe ci sono ancora adesso nei campi. La bomba a farfalla La macchina per cucire Le scarpe L’acchiappamosche Abbiamo poi visto gli attrezzi che venivano utilizzati per lavorare: la falce per tagliare l’erba e una zappa con la lama consumata perché era stata usata tanto; la sega per tagliare la legna, l’aratro, il giogo, lo sgranapannocchie… Poi c’erano cose curiose: la trappola per topi e quella per talpe, una canna di bambù con i chiodi con cui si prendevano le rane, la bici con il trasportino e tante altre cose. Alla fine Giancarlo e Raffaele ci hanno anche offerto cose buone da mangiare. La falce Le trappole Vi consigliamo di andare al museo: Il giogo Il rinfresco e’ bellissimo!!!! Classe Terza 31 LABORATORIO DI PSICOMOTRICITÀ Classe 2ª Venerdì 11 gennaio i bambini di classe seconda hanno iniziato il corso di psicomotricità relazionale con Renzo Lovison, un esperto del Centro di Psicomotricità Sistemico Relazionale di Padova. L'incontro è iniziato con attività libere di creatività motoria, utilizzando oggetti messi a disposizione dei bambini per scoprire l'intensità, la grandezza, la velocità, la direzione e l'orientamento della relazione. Le insegnanti partecipano all'esperienza in qualità di osservatrici per favorire l'inserimento del gruppo in questa nuova attività e per seguirne i progressi evolutivi. L'osservazione effettuata e il confronto con lo psicomotricista permettono di capire l'evoluzione di ogni singolo bambino. La psicomotricità è una modalità di approccio al bambino, una strategia di lavoro che parte dal corpo (visto come linguaggio, relazionale, apprendimento), interviene sull'individuo per fornire strumenti utili all'equilibrio relazionale alla creatività, alla funzione simbolica, allo spazio e al tempo. Grazie al rinnovamento pedagogico che ha avuto la scuola in questi anni anche la psicomotricità trova la sua integrazione nell'insegnamento. I processi di adattamento motorio spontaneo modificheranno i processi del pensiero: "Il bambino vi scoprirà un certo numero di nozioni astratte che è capace di utilizzare come strutture intellettuali molto prima di poterle esprimere e verbalizzare. Queste nozioni sono primitive perché non possono essere dedotte dalle nozioni più semplici e devono, dunque necessariamente essere apprese da un vissuto concreto". Sono fondamentali perché saranno utilizzate implicitamente o esplicitamente in tutte le successive acquisizioni. 32 Le maestre osservano un incontro di psicomotricità… Il gioco si sviluppa spontaneamente all’interno del gruppo dei bambini; il ruolo dello psicomotricista è quello di costruire una struttura chiara e rassicurante, all’interno della quale i bambini possano mettere in gioco le proprie capacità e la propria immaginazione. In questi primi incontri i bambini stanno apprendendo il concetto di spazio e di regole, di fiducia nei confronti della conduzione e la conoscenza delle regole del gioco. L’adulto entra nel gioco per definire, stimolare, confermare le regole. I bambini riflettono su quanto hanno fatto… Dopo ogni incontro di psicomotricità relazionale è importante far riflettere ciascun bambino con domande stimolo ed attraverso il disegno. Con la rappresentazione e il linguaggio, il bambino rielabora, anche a livello cognitivo, le azioni e le emozioni vissute nella seduta. Ringraziamenti Ringraziamo in particolare l'Associazione Rambla di Curtarolo per aver sponsorizzato gran parte del progetto, i genitori per essere riusciti a raccogliere ulteriori fondi e il Dirigente Scolastico per la sensibilità e la disponibilità dimostrate. Rambla è un’associazione culturale e sportiva no-profit che da più di dieci anni promuove e sostiene l’aggregazione giovanile. Con più di 200 associati, si pone come importante interlocutore per la realizzazione di idee e progetti nel territorio in merito a promozione culturale (Curtarock, Teatro in musica, gite, seminari, corsi formativi, happening ludici, ecc.), sport (calcio maschile e femminile, pallavolo, freccette elettroniche, surf, attività motorie e di psicomotricità) e gestione spazi (impianti sportivi comunali “San Francesco” e “Spazio Associazioni” di Curtarolo). 33 TRAGICHE NOTIZIE DA MAMBASA Progetto “A tu per tu con l’Africa” Mambasa è una città di 50.000 abitanti che si trova nella Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire, e prima ancora Congo Belga), un vasto stato dell’Africa Centrale. Qui nel 1964 è stato ucciso Padre Bernardo Longo, un missionario cattolico di Pieve di Curtarolo. Ora a Mambasa c’è una scuola superiore che porta il suo nome, dove studiano circa 700 ragazzi. Anche a Curtarolo la scuola media porta il nome di Padre Bernardo Longo. Da 50 anni a Mambasa c’è anche una missione cattolica dove sta lavorando la volontaria laica Lidia Longo, che abbiamo conosciuto l’anno scorso, quando è venuta a trovarci a scuola per raccontarci la sua esperienza. Lidia, che ci tiene sempre informati su cosa accade laggiù, ci ha scritto che domenica 6 gennaio la città è stata assalita da un gruppo di guerriglieri armati. La popolazione terrorizzata si è rifugiata nella foresta circostante; anche Padre Dino, uno dei sacerdoti della missione, è stato costretto a consegnare i soldi che aveva. Fortunatamente nessuno alla missione è stato ferito. Solo la mattina di lunedì l’esercito del Congo e i Caschi Blu dell’ONU hanno ripreso la città. I guerriglieri, come capita spesso, dopo aver saccheggiato negozi, uffici, abitazioni, … sono scappati nella foresta. Per dare più sicurezza a Mambasa, alcuni reparti dell’ONU si stabiliranno nella città. Leggere questi fatti ci ha scosso parecchio: pur sapendo che in tante zone del mondo ci sono ancora delle guerre, apprendere che qualcuno che conosci ne sta vivendo in prima persona, ti fa davvero rendere conto di quanto questa cosa sia vera. Speriamo che il 2013 porti un po’ di pace alle popolazioni del Congo e che il piccolo contributo che ogni anno riusciamo ad inviare alla missione grazie al Mercatino di Natale della nostra scuola possa dare una mano alle persone, e in particolare ai bambini, che vivono lì a condurre una vita più serena. 34 PROSSIMAMENTE NELLA NOSTRA SCUOLA: 27 febbraio 2013 incontriamo l’autore Stefano Bordiglioni Marzo 2013 Storytelling con Mrs Waite Marzo 2013 Visite e laboratori con i ragazzi del C.E.O.D e spettacolino finale Fino a maggio: Giocosport e festa finale Marzo-maggio: laboratorio di teatro in dialetto veneto Laboratori con ETRA e uscite nel territorio 9 Aprile 2013 Lafricabirinto Aprile-maggio Laboratorio di danze venete giugno 2013 ORTO-festival CIAO, AMICI! CI VEDIAMO NEL PROSSIMO NUMERO DEL GIORNALINO!! E come sempre, GRAZIE AGLI SPONSOR che ci permettono di stampare gratuitamente tutte queste belle pagine colorate!! ECCO UN CRUCIVERBA PER VOI! ORIZZONTALI 2) Vissero a Roma 4) Se non la bevi, muori 6) Questa è la sua ultima pagina 7) Si usa per scrivere VERTICALI 1) Sono i genitori dei nostri genitori 3) Ci vai dai sei anni in poi 5) Mezzo di trasporto volante 8) Si usano per colorare 35