Promemoria Bellusco - 1-14 Agosto

Transcript

Promemoria Bellusco - 1-14 Agosto
Comunità Pastorale S. Maria Maddalena
Parrocchia “SAN MARTINO VESCOVO”
20882 Bellusco ( M B ) - P.zza Chiesa n° 1
Tel.: 039 623034 Cell.335 8181633 E-MAIL: [email protected] Sito internet: www.cpmariamaddalena.it
“Tempo dopo Pentecoste”
Festivo: anno “C” - Feriale: anno “II”
dal 30 luglio al 14 agosto 2016 – Liturgia delle ore: 2° e 3° settimana
APPUNTAMENTI PER LA COMUNITÀ
30
Sabato (Lc. 13, 23-30)
Ore 10.30 Catechesi Battesimale: Genitori (Canonica)
Ore 15.30 – 17.30 Segreteria Parrocchiale (è presente Don Valerio) Ore 17.00 Confessioni
Ore 18.00 Messa propria della Vigilia, Vangelo della Risurrezione (Gv. 20, 24-29)
Domenica
31
XI DOPO PENTECOSTE (Lc. 16, 19-31)
Ore 08.00 Messa in Parrocchia
Ore 08.45 Confessioni (Don Ernesto)
Ore 09.30 Messa nel cortile della Cascina S. Nazzaro
Ore 16.00 Battesimi: Ayroldi Noemi – Ayroldi Nicolò
Lunedì
1
Martedì
2
S. Eusebio di Vercelli, vescovo (Lc. 12, 4-7) Memoria
Mercoledì
3
Feria (Lc. 12, 8b-12)
Giovedì
4
S. Giovanni Maria Vianney, sacerdote (Lc. 12, 13-21) Memoria
Venerdì
5
Feria (Lc. 12, 22-26)
Sabato
agosto
6
Trasfigurazione del Signore (Lc. 9, 28b-36) Festa del Signore
Ore 15.30 – 17.30 Segreteria Parrocchiale (è presente Don Valerio) Ore 17.00 Confessioni
Ore 18.00 Messa propria della Vigilia, Vangelo della Risurrezione (Gv. 21, 1-14)
Sabato
Luglio
S. Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa (Lc. 12, 1-3) Memoria
“Perdono d’Assisi: Indulgenza della Porziuncola”
XII DOPO PENTECOSTE (Mt. 23, 37-24,2)
Domenica
7
Ore 08.00 Messa in parrocchia
Ore 09.30 Messa in parrocchia
Lunedì
8
S. Domenico, sacerdote (Lc. 12, 42b-48) Memoria
Martedì
9
S. Teresa Benedetta della Croce, vergine e martire, patrona d’Europa (Mt. 25, 1-13) Festa
Mercoledì
10
S. Lorenzo, diacono e martire (Gv. 12, 24-33) Festa
Giovedì
11
S. Chiara, vergine (Lc. 12, 54a.57-13,5) Memoria
Venerdì
12
Feria (Lc. 13, 6-9)
13
Sabato (Mt. 15, 21-28)
Ore 15.30 – 17.30 Segreteria Parrocchiale (è presente Don Valerio)
Ore 17.00 Confessioni
Ore 18.00 Messa propria della Vigilia, Vangelo della Risurrezione (Mc. 16, 9-16)
Sabato
Ore 08.45 Confessioni (Don Ernesto)
XIII DOPO PENTECOSTE (Mt. 21, 10-16)
Domenica
14
Ore 08.00 Messa in parrocchia
Ore 09.30 Messa in parrocchia
Ore 08.45 Confessioni (Don Ernesto)
La Segreteria ParrocchiaLe deL Lunedì e MercoLedì è SoSpesa riprenderà a settembre
MESSE PER I DEFUNTI
Domenica
luglio
31
Lunedì
1
Ore 8.00 + Arlati Giovanna – Suor Paolilla
+ Defunti Perdono di Assisi
Martedì
2
Ore 8.00 + Bosco Calogero
+ Giuseppe e Agnese
Mercoledì
3
Ore 8.00 + Ronchi Pasquale
+ Lia (Rione Castello)
Giovedì
4
Ore 8.00 + Famiglie Biella e Caldirola
Venerdì
5
Ore 8.00 + Ronchi Alfredo – Pirola Genoeffa
+ Gabriela Rodrigo – Mir José
+ Fumagalli Egidio
Sabato
agosto
6
Ore 18.00 + Famiglie Biella – Stucchi – Sangalli – Dossena – Russo
+ Famiglie Canali e Biella
+ Colombo Giorgio
+ Ronchi Ambrogio
+ Vitali Maria
+ Brambilla Maria e Famiglia
+ Cereda Andreina (Condominio Serenella Via Verga,5)
Domenica
7
Lunedì
8
Ore 8.00 + Lavelli Carlo
Martedì
9
Ore 8.00 + Parolini Erminio
+ Spreafico Corinna – Mamma e Papà
Mercoledì
10
Ore 8.00 + Carzaniga Renzo – Cesare e Livia
Giovedì
11
Ore 8.00 + Giovanni – Esterina – Natale e Rosa
Venerdì
12
Ore 8.00 + Perego Pietro – Pirola Mario – Pirola Teresa
+ Casati Pietro
Sabato
13
Ore 18.00 + Stucchi Emilio – Arnardi Giannino
+ Colombo Attilio
Domenica
14
Ore
Ore
Ore
8.00 - 9.30
MESSA
+ Verderio Giuditta
8.00 - 9.30
8.00 - 9.30
MESSA
MESSA
FRANCIA
Scola sul parroco ucciso: «Come padre Jacques, i cristiani costruiscono il bene»
Riflessione dell’Arcivescovo sulla barbara aggressione in una chiesa della Normandia: «Recuperiamo
il senso del vivere e cogliamo il senso del martirio». La «condanna radicale» di papa Francesco
Saint-EtiEnnE-du-RouvRay
La chiesa teatro deLL'assaLto
26.07.2016
«Il barbaro attentato di questa mattina in Francia, vicino a Rouen, produce in noi sgomento
e violenta reazione. Solo nella preghiera riusciamo ad accettare un simile e più che
disumano atto. In particolare ci addolora profondamente che un fratello sacerdote sia stato
ucciso in occasione della celebrazione della Santa Messa e altri fedeli siano stati feriti»:
inizia così la riflessione dell'Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, rilasciata alla
redazione del portale diocesano www.chiesadimilano.it in merito alla cruenta uccisione di
padre Jaques Hamel, avvenuta oggi nel corso di un’incursione nella chiesa di Saint-Etiennedu Rouvray, in Normandia. I due assalitori, che inneggiavano all’Isis, hanno ferito anche un
fedele e sono poi stati uccisi dalle forze speciali francesi.
L’Arcivescovo prosegue la sua riflessione ponendosi alcuni interrogativi: «Cosa possiamo
chiedere al Signore della storia di fronte a questa vera e propria escalation di violenza che
sta ormai attaccando l'Europa? Non c'è altra strada che riprendere subito, e attraverso un
paziente lavoro educativo e culturale, un senso del vivere che ci consenta di affrontare il
quotidiano, nelle sue elementari manifestazioni, sorretti dalla verità e dal bene». E ancora:
«Come non cogliere in questa uccisione portata al cuore del cristianesimo il valore del
martirio che regolarmente i cristiani celebrano nella Santa Messa? Esso ci dice, e lo dice a
tutti e non solo ai credenti, come fare: il primo universale messaggio che scaturisce da
questo folle gesto è che i cristiani, se sono veramente tali come è stato padre Jaques, già
costruiscono il bene: non solo quello della Chiesa, ma della società intera». Scola è
convinto: «Il primo contributo alla nuova Europa da parte dei cristiani è di essere se stessi.
Le Chiese d'Europa devono tornare a essere espressione vitale di una vita bella, consapevoli
della storia e abbandonate all'abbraccio della Trinità che attende ogni uomo e ogni donna
nel “per sempre”».
«Non si può non dire una parola sulla necessità della rinascita europea - aggiunge il
Cardinale -: servono uomini e donne - a livello di popolo - che aiutino le autorità istituite a
trovare la strada di un senso per il nostro Continente. Migrazioni, integrazione, economia,
finanza, politica, potranno essere mattoni per la casa europea solo se il senso del vivere in
una società plurale, rispettosa di tutti, ma tesa al riconoscimento di ciò che è buono, verrà
costantemente perseguito e documentato nell'attuazione di tutte le libertà. È questa l'unica
strada per vincere le paure, ma alla lunga anche per battere il terrorismo».
Il pensiero finale è per l’ormai imminente Gmg: «Anche nel profondo dolore e nella grave
angustia non possiamo non guardare alle centinaia di migliaia di giovani che si stanno
recando a Cracovia per la Giornata mondiale della gioventù. Essi sono già questo nuovo
senso dell'Europa che è in atto. Certamente ascolteranno e metteranno in pratica l'invito
alla misericordia con cui profeticamente papa Francesco ci sta indicando un percorso di
costruzione di Chiesa e di società».
alla misericordia con cui profeticamente papa Francesco ci sta indicando un percorso di
costruzione di Chiesa e di società».
La partecipazione del Papa
«Il Papa è informato e partecipa al dolore e all’orrore per questa violenza assurda, con la condanna
più radicale di ogni forma di odio e la preghiera per le persone colpite». Così padre Federico
Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, in una nota sull’azione terroristica compiuta
all’interno di una chiesa in Francia, con l’uccisione del parroco durante una funzione religiosa. «È
una nuova notizia terribile - prosegue padre Lombardi -, che si aggiunge purtroppo a una serie di
violenze che in questi giorni ci hanno già sconvolto, creando immenso dolore e preoccupazione».
«Seguiamo la situazione e attendiamo ulteriori informazioni per comprendere meglio ciò che è
avvenuto. Siamo particolarmente colpiti - afferma padre Lombardi - perché questa violenza orribile
è avvenuta in una chiesa, un luogo sacro in cui si annuncia l’amore di Dio, con la barbara uccisione
di un sacerdote e il coinvolgimento dei fedeli. Siamo vicini alla Chiesa in Francia, alla Arcidiocesi
di Rouen, alla comunità colpita, al popolo francese».
I fatti
Questa mattina due persone sono entrate nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, vicino a Rouen,
in Normandia, e hanno preso in ostaggio il parroco, due suore e due fedeli.
Il parroco,
padre Jacques Hamel (86 anni) è stato sgozzato dai due assalitori, mentre un parrocchiano è stato
gravemente ferito e si trova tra la vita e la morte, secondo le prime informazioni date dal Ministero
dell’Interno e riportate dal quotidiano cattolico La Croix. Poi i due killer sono stati uccisi dalle
forze di polizia specializzate della Brigade de recherche e d’intervenction (Bri).
I due assalitori sarebbero entrati nella piccola chiesa alle 9.45, armati di coltelli, e sono intervenuti
durante la Messa. L’allarme è stato dato da un’altra suora che ha potuto lasciare la chiesa. I due
assalitori parlavano in arabo e inneggiavano allo Stato islamico: l'Isis ha poi in effetti rivendicato
l'attenato. Il ministro dell’Interno Cazeneuve e il presidente della Repubblica Hollande si stanno
recando a Rouen e l’inchiesta è stata affidata alla direzione antiterrorismo (Sdat) e alla direzione
generale della sicurezza interna (Dgsi).
L'Arcivescovo di Rouen rientra da Cracovia
Il Vicario generale della diocesi di Rouen, Philippe Maheut, si è recato subito sul posto, in attesa
dell’Arcivescovo, monsignor Dominique Lebrun, che si trovava con i giovani alla Giornata
mondiale della gioventù di Cracovia, ma che, venuto a conoscenza della tragedia, ha deciso di
ripartire subito per la Francia.
«Grido a Dio, con tutti gli uomini di buona volontà. E oso invitare anche i non credenti a unirsi a
questo grido - inizia così il messaggio inviato da monsignor Lebrun -. Con i giovani della Gmg
preghiamo come abbiamo pregato sulla tomba di padre Popiulusko a Varsavia, assassinato sotto il
regime comunista». Il Vescovo assicura: «Sarò questa sera nella mia diocesi con i familiari e con la
comunità parrocchiale sotto choc». E aggiunge: «La Chiesa cattolica non può lasciarsi andare alle
lacrime, ma si unisce in preghiera e continua a lavorare per la fraternità tra gli uomini. Lascio qui
centinaia di giovani che sono l’avvenire dell’umanità, quella vera. Domando loro di non arrendersi
alle violenze e di diventare apostoli della civiltà dell’amore».