L`INVOLUZWN N Ll`KVijlUZION
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L`INVOLUZWN N Ll`KVijlUZION
DOTTOR GIACOMO MORAGLIA L'INVOLUZWN�� N�Ll'KVijlUZION� OSSIA Gli ORGANI RIDOTTI NHlA SfRlf ANIMA"lf e la loro importanza per la teoria evolutiva Porto Maurizio TIPOGRAFIA ANTONIO BÉRIO -.1902- 'lÌI./,r�. I �. �. .�� • DOTTOR GIACOMO MORAGLIA ' l'INV ot UZI O N � N H t HO 1 UZ I O N � OSSIA GU ORGANI, RmOTTI' NHlA S,fRlf ANlMAlf e la loro importanza per la teoria evolutiva P�EfAZIOtlE La teorica dell' evoluzione di cui preziose traccie si trovano già cosmologiche greche è senza fallo una �elle più ardite e vaste conquiste del pensiero umano. Lamarck, Darwin ed Haeckel hanno meravigliosamente dilatato nelle concezioni filosofiche e i confini del sapere trovando alle ricerche dello studioso una base solida, alle scienze natural i ed alle morali una certezza di leggi prima sconosciute. Tutta l'enciclopedia ha sentito il bene fico influsso delle feconde scoperte e delle osservazioni di questi tre valorosi scienziati e la concezione cosmica meno sotto del valore della vita individuale un angolo visuale maestosamente tutte le novità, tradizionalisri, l'ipotesi Come dei sociale si semplice e e acute non presentano solenne. vengono a turbare il quietismo ormai divenuta tesi universalmente che accetta, ebbe a sostenere accanite lotte da parte di chi vedeva crollare il fantasti co castello della sua scienza me tafisica o le comode teorie dei teologi teologiche; di dimostrare tare ed il filosofanti andò in volgo cerca irragionevole e dei filosofi di mille spiritualisti e argomenti per ten inammissibile la quindi teo rica dell'evoluzione. battaglie che turbarono la pace nel ceuacolo dei filo zoccolanti, come direbbe il Siciliani, n011 fecero che porre in maggior luce le sovrane verità che la genialità di C. Darwin fon aveva intuito, e la teoria dell'evoluzione biologica apparve damentalmente incrolìabile. Studiata sotto ogni aspetto, se lasciò Ma le sofi qualche lato oscuro, come tutti i sistemi, se attende dalla pazienza dei dotti nuovi argomenti per illustrare massima luce tutti i problemi dell'evoluzione cosmica, riosa ormai indiscutibile linee maestre trare nel- dominio di è tutte ·le e le sue intelligenze. vitto colla nelle verità debbono Pur troppo, come en già : IV. osservò il Sergi, accettiamo in teoria ciò che in pratica sappiamo seguire; qualche rara ecce zione non v'è dotto di qualche valore che ancora si ostini a negare le conquiste della genialità Darwiniana. Un giorno non sani più dottrina neo-Lamarckiana o Darwiniana o Spenceriana, sarà la scienza, ed allora sarà più facile la coerenza tra il pen siero e l'azione, perché là scienza avrà collocato l'uomo nel suo posto naturale nella serie dei viventi. Ed i giovani studiosi e valenti che comprendono e sanno apprezzare il soffio di vita lità che percorre e pervade tutte le scienze naturali e morali neghiamo o rinnovando le affrettare diando noi non fibre ma esaurite di una fatta quel giorno, davvero,' glorioso. con amorosa costanza i filosofia potranno Il che otterranno stu stanca punti più vitali e controversi grande teoria, gio\Tane che al cordialmente studioso presentiamo. pubblico ha un'importanza altissi illustrato dall'autore L'argomento ma perché getta un fascio di luce sulla parte più VIva ed in tima del trasfonnismo Darwiniano o dell'evoluzione biologica, che è tanta parte dell'evoluzione universale, e spiega tutte le della come ha fatto il valoroso anomalie che lo scienziato incontra sul cammino delle sue cerche. La lenta scomparsa e la riduzione di organiche che non di rado si incontrano negli o ri organi parti organismi ani mali si spiegava prima per un deviamento dalla linea stabi piano della creazione da una causa suprema crea trice. La teorica Darwiniana ha saputo spiegare ben diversamente che e ben più razionalmente l'esistenza di tali parti organiche volle appunto chiamare ([ organi ridotti )). Senonche la deno minaziorie di evoluzione regressiva, applicata alla lenta riduzione e scomparsa di organi che non erano piu usati nelle loro fun zioni, non ci pare, come sembrò gid al Sergi, appropriata. lita nel Preferiremmo denominarla piuttosto involuzione che evolu zione, giacche questa è sempre progressiva e perfezionante, e quella indicherebbe un ritorno a stadi sorpassati, la qual cosa non mancò di rilevare nelle prime �a�ine anche il nostro autore, v. ", Del resto tutti sanno anche' le che parole hanno la loro fortuna. Il studiato dal Moraglia, ripetiamolo, racchiude può Darwiniana, perchèdimo stra nel l'evoluzione biologica il filo che congiunge le varie specie e le riannoda ad un vero ceppo comune, se cosi è lecito espri mersi, in mezzo a molteplici e rilevantissime differenze. tema dirsi il noccioli) della teorica La necessità dell'ordine nelle numerose osservazioni che si allo scienziato nello stabilire la chiarezza delle verità impongono che questi vuol dimostrare, richiede un metodo che non lasci luogo ad oscuritd e renda meno difficile il cammino della mente di chi legge per intendere. Senza fallo l'osservazione singolare su ciascun fatto che si presenti è utile, ma quando si vuoI date alle ricerche un' ordine, occorre abbandonare ciò che può creare confusione, e stabilire come una gradazione o scala da percor rere o salire. egregiamente il nostro autore il quale muo vendo dagli animali più bassi sale man mano sino all'uomo, ponendo in rilievo, nel lungo corso, quali organi restino rudi mentali e quali scompaiano del tutta e provando che questo apparente regresso è in realtà un progredire continuo, come già aveva affermato nel capo terzo della parte generale, dedicata alle spiegazioni necessarie allo studio dell'argomento a cui sono consacrate le belle pagine della parte speciale. Certamente quando si consideri l'uomo che palesa il SU\) maggior grado di sviluppo nel sistema nervoso, che ha organi prensili perfezionati, statura eretta, incesso verticale ed indefi Cosi ha fatto nite attitudini variazioni sempre nuove, sembra cosa assai ar dita il proclamarne l'origine da stadi cOSI bassi � diversi. Ma d'altro lato meni e non biologici e avvi alcun'aitra via per morfolog ici dell'uomo voluzione continua e sotto l'azione del disuso. Il che viene chiaramente spiegato ispiegare se non mcz zo dal tutti .: feno l'ammettere l'e esterno Moraglia e che 'dell'us.o con rk- VI. osserva'zioni chezza di e coll'autorita di scienziati che alla teoria Darwiniana diedero luce di nuove dimostrazioni, ci conduce alla fauna per farci conoscere quanta preziosità e vero s'accludano nelle geniali intuizioni del grande attraverso solennità di naturalista inglese. Le conclusioni a cui ci conduce l'esame di tanti fatti po parere ancora in contraddizione coi pregiudizi del l'edu cazione ricevuta e con altri sentimenti, ma l'intelletto non può tranno rifiutarle chi studia disinteresse potrà non essere gli presentiamo potrà conoscere i misteri della vita, e del suo svolgersi, spiegarsi il ritorno di stadi inferiori di evoluzioni con gli arresti di sviluppo, colle deficienze morfologiche, intellettuali e morali, colle così dette mostruosità fisiche e psichiche. Il deviamento nei piani della creazione è deviamento dalle progressività dell'evoluzione palesata con tant'a persuasiva chiarezza dallo studio largo, geniale e confortante per l'intelletto, degli organi ridotti o rud imental i. A' questo punto non ci resta che augurare al libro che si e con non lieto allorché chiudendo il volume che agli studiosi italiani quella fortunata diffusione che me l'importanza del tema che svolge e per le doti non facili dello svolgimento, mentre vogliamo essere anche pubbli camente i primi a congratularci coll'autore. presenta rita per Pl'of. PIETRO ROMANO organi rudimentali potrebbero paragonarsi alle lettere di una che si conservano nel compilare, ma non vengono pronun date, le quali tuttavia ci: guidano nella ricerca della sua etimologia. Gli · .rparola K. Darwin. Origine dell'uomo. CAPO I. SOMMARIO Definizione di organi ridotti. nisti per .ìspiegare questi della teoria evolutiva. - La riduzione di - Perchè negli ipotesi degli antievoluzio Spiegazione di essi per mezzo Assurde - Il disuso continuato causa di queste 'atrofie. - organo avviene nell'eta adulta, cause di questo fatto. animali domestici si osservino minori atrofie. un L'anatomia dei viventi - fenomeni. un comparata ha posto in luce in numero straordinario di atrofici, di organi cioè che non tutta la serie rudimentali od organi compiere sembrano funzione alcuna. Su di essi richiamò per primo l'attenzione degli scienziati l'illustre naturalista Carlo Darwin nel suo libro « SUll'01·t gine della specie », facendone vedere in pari tempo e le cause che li determinano, e l'importanza che essi hanno per la teoria dell'evoluzione. Se noi esaminiamo minutamente restiamo attoniti nel vedere maggior parte degli organi gli un adattamenti sl alle loro Molti autori antievoluzionisti rudimentali sono qualunque, perfetti speciali funzioni; meraviglia deve destare in noi il dell'imperfezione degli organi atrofizzati minor animale della ma non fatto dell'inutilità o. rudimentali. asseriscono che gli stati creati per la simmetria o per e organi comple- 2 ·tare- il scono della natura, ma circolo vizioso e piano che un Sarebbe. come il movimentò dei se un queste spiegazioni ispiegano non costituì non il fatto. astronomo, dice il Darwin, spiegasse dei satelliti, col dire che i primi percorrono delle orbite elittiche intorno al sole e che i secondi fanno dei giri simili per amore o per completare il piano della pianeti e natura. Un illustre fisiologo per ispiegare gli organi ridotti ha questi servano a metter fuori la materia in supposto eccesso per l' organismo. Ora, giustamente obbietta il Dar win, è possibile che la formazione dei denti rudimentali che saranno in seguito riassorbiti, come avviene nelle balene e nei che ruminanti, vale a dire tità di fosfato l'escrezione inutile di una certa quan qualche uti calcico, possa lità all'embrione di balena o di vitello in via cl' accrescimento? essere realmente di come si vede, per questi naturalisti gli mentali costituiscono altrettanti enigmi, poichè Mentre, ogni singola specie come creata direttamente, come essa abbia degli organi cosi ridotti ed tili, essendo questo fatto in evidente rudi considerando si comprende interamente inu contrasto colla legge di che domina in natura; invece si spiegano gli stessi tutta facilità per mezzo della teoria dell'evoluzione. economia Con non organi dubbio, deve essere la causa principale di questi fenomeni d'atrofia, esso agendo per molte generazioni riduce gradualmente certi organi sino al punto di divenire Il disuso, senza rudimentali. sappiamo quali vie gli organi rudimentali abbiano potuto seguire. per giungere sino al punto di riduzione al quale oggi sono pervenuti, ma noi vediamo s1 spesso nelle specie di uno stesso genere tutte le gradazioni più insensibili tra un organo affatto rudimentale e lo stesso perfettamente svilup pato, per cui dobbiamo ammettere che il passaggio da uno stato all'altro sia stato estremamente lento È difficile che il cambiamento repentino, ad esempio la soppressione totale di un organo, possa giammai tornare utile ·ad una specie, giacchè Noi non .. '3 le condizioni cui gli organismi sono strettamente adattati non cam biano che assai lentamente. Ammesso anche il caso dell'improvvisa' scomparsa di un or in un individuo per arresto di sviluppo, I'incrociamento gano altri individui della medesima cogli specie ne determinerebhe la riapparizione più riduzione finale non o meno completa, di potrebbe effettuarsi la sua lentamente pel modo che che per l'elezione naturale. Quindi l'opinione si è che una parte che ora è rudimentale in prolungato più probabile seguito alle cambiate abitudini 'pro meno e nello stesso tempo non uso e di vita, sia stata usata ridotta in qrandezza per semnon superflua. Ma siccome mol tissime parti ed organi non sono adoperati nei primi stadi della vita, il non uso su di essi non può agire finchè l'orga nismo non sia giunto ad un'eta talvolta avanzata. e pel prin cipio dell'ereditabilita in età corrispondente la riduzione' sarà uso finchè divenne affatto' inutile e trasmessa ai discendenti nella medesima età avanzata. La parte o l'organo raggiungerà cosi la piena sua, gran dezza nell'embrione, come è il caso per molti rudimenti. Quindi possiamo dire che UIl organo per difetto d'esercizio regredisce, generalmente nell'età adulta, quando l'in maggiormente uso di tutte le sue facoltà. Allorchè un organo per prolungato non uso incomincia a regredire,. questo grado d'atrofia crescerà di più in più nel corso delle generazioni, è l'organo fattosi rudimentale tenderà a per dersi completamente sìno ad un aborto' completo e ciò per il principio d'economia. Poichè mano mano che una parte è messa fuori d'uso, un altro principio entra in attività, ed è il principio d'economia sopraccennato, essendo un vantaggio per un organismo esposto ad una severa concorrenza risparmiare lo sviluppo di una parte inutile, gli individui aventi 'la parte meno sviluppata, godran no di un lieve vantaggio di fronte agli altri. Negli animali che stanno sotto il dominio dell'uomo, non v'ha una lotta per l'esistenza così severa, nè il principio, d'ema che ciò accade dividuo fa 4, conomia .entra quindi in azione; cosicchè la riduzione di un organo non è in questo modo facilitata. Abbiamo infatti alcuni, sebbene pochi, esempi di organi', trici allo stato di natura bene sviluppati i quali rudimentali, erano e nelle specie geni ridivennero in parte nei discendenti domestici. vacche, come quasi tutti gli altri ruminanti, hanno quattro capezzoli funzionanti e due rudimentali; ma talvolta si sviluppano e danno latte. Gli arti ultimi questi dei cani contengono il rudimento di un quinto dito posteriori ed in alcune grandi razze queste dita sebbene rudimentali rag ,giungono un notevole sviluppo e sono fornite di unghie. Cosi le in , vero CAPO II. SOMMARIO I rudimenti testifìcano la evolutiva, - La Animali fissi ed Loro importanza per la teoria parentela. riduzione causa di perfezionamento e di regresso. animali parassiti, Importanza dei fenomeni di ridu - - - zione per la sistematica. organi rudimentali indicano sempre i legami di affinità. genealogica delle specie, poichè provengono dalla tendenza che per eredità hanno gli antenati a trasmetterli ai discendenti, e quindi per una classificazione veramente naturale e genealo gica hanno maggior importanza e maggior utilità. pratica che altri organi di grande importanza fisiologica. Questi organi atrofici .non hanno certamente alcun'importanza funzionale per l'individuo e la specie che li portano, e èostituiscono in tal modo un fatto inesplicabile nella ipotesi della creazione; ma nella biologia evoluzionistica essi servono a determinare i rap porti di parentela, e specialmente la derivazione delle forme organiche anche più lontane. È chiaro, per esempio, che la presenza d'una terza palpe bra rudimentale in quasi tutti i mammiferi, non può spiegarsi Gli 5 e spesso nocivo d'un preteso creatore, e il risultato di un'abitudine misteriosa che noi il dono assurdo come come neppure non arriveremmo a comprendere: evidentemente rudi quel proviene da altre specie che possedevano una terza pal pebra sviluppata, e si deve supporre che questa, resa a a poco poco atrofica per mancanza d'esercizio, si mantenga solo per forza d'eredità. Lo stesso ragionamento potremmo noi fare per molti altri organi, come vedremo meglio in seguito; ora aggiungerò solo l'esempio dei metacarpiani rudimentali che permangono nei ruminanti e nei solipedi, i quali in causa della selezione naturale subirono l'azione degradativa ed invo lutiva del principio Lamarckiano del non uso. mento bene Essi ci porgono la testimonianza di antiche strutture dive nute a poco a poco indifferenti e per l'individuo e per la spe cie conservate' e costituzione passivamente per legge morfologica si è ridotta di funzione loro riusciva mano in nè che la mano alcun'altra inutile; ipotesi, genealogia evolutiva degli esseri, potrebbe 'spiegazione di questi curiosi rudimenti. Che tali rudimenti poi si conservino è prova della quella la d'ereditarietà. La loro toltane 'della conservatrice dell'eredità, e della poca variabilità soggetti gli organi inutili od indifferenti. Noi possiamo dunque concludere che per mezzo cui darci forza vanno della teoria dell'evoluzione, si spiega l'esistenza di organi rudimentali, im perfetti od inutili o completamente abortiti, inesplicabile in-' vece . per la teoria delle creazioni separate. Haeckel è tanto persuaso dell'importanza degli organi rudimentali da dire: Se noi nulla sapessimo dei fenomeni di sviluppo, noi dovremmo, solamente in considerazione dei caratteri per vera rudimentali, ritenere' la teoria della trasformazione della specie. Il fenomeno della riduzione può scindersi in due categorie: che tende ad atrofizzarsi ha una funzione provvisoria e l'organo passeggiera, corso dello cioè solo sviluppo negli stadi in seguito nel può determinare delle embriologici, venendo riassorbito semplificazioni, le quali agendo sulle altre parti dell'organismo, producono degli organi nuovi superiori, e questa riduzione non solo non costituirà un regresso per l'organismo che ne è affetto, ma potrà venire una condizione di differenziamento in altra direzione. In si deve considerare la riduzione degli ap servono solo in certi periodi dello svi parecchi provvisori luppo (età larvale). L'altra forma di riduzione concerne gli organi che appertengono ad un individuo già sviluppato, col pisce cioè l'organo bello e formato in via di funzionare. Questa riduzione al contrario della prima è causa di regresso. Lo sviluppo retrogrado si manifesta in una maniera graduale, e noi troveremo gli organi ('he ne sono affetti in differenti stadi di sviluppo. I fattori più attivi delle riduzioni sono gli adattamenti alle condizioni le più differenti di vita. Due dei più essenziali e dei più importanti sono la fissità immobitità dell'animale ed il parassitismo interno. L'azione ed, questo senso che . diretta dell'ambiente esterno, l'uso che fa un animale dei suoi organi, l'attività relativa della loro nutrizione, la trasmissione ereditaria delle modificazioni acquisite costituiscono le cause novelli, alle quali apparire negli in Tutte queste caus� la 'naturale. selezione s'aggiunge seguito che fanno produzione di quei caratteri che servono a formare certe categorie d'animali, quali gli animali se dentari e gli animali parassiti. Nei primi gli organi della loco mozione (cìrripedi) o della respirazione (bryozoarii, brachiopodi, anellidi, Iamellibranehi] sono impiegati a determinare la cor rente d'acqua 'che fa andare verso l'animale la materia ali mentare di cui ha bisogno. Quando gli organi della locomo zione non sono più impiegati a questo scopo, essi s'atrofizzano, e gli organi della masticazione, e quelli dei sensi scompaiono più o meno completamente, Nei' parassiti interni certe attitudini e certi lavori che pri diventano inutili; ma erano loro più che utili indispensabili, intervengono . animali caratteri nella . 7 per ciò gli organi che. perdono la loro funzione prima erano premessi a questi lavori, e quindi regrediscono. Più il lavoro che "l'organismo dell'ospite compie" in favore del suo commen sale è completo, più grande sarà la riduzione degli organi di "quest'ultimo. Il parassitisrno escludendo ogni mobilità implica un modo di vita il più fisso, e perciò tutti gli organi che erano in rapporto col, mondo esterno saranno esposti alla più grande riduzione, e gli organi del movimento ed il sistema e tenderanno ad atrofizzarsi. Là nervoso saranno fornite al parassita sotto una ove le sostanze nutritive forma già preparata, gli organi masticatori.: in altri casi sviluppatissimi, regredi ranno, il canale intestinale si semplificherà. Quest'ultimo può anche atrofizzarsi intieramente, allorchè la dimora del paras sita nel canale intestinale od in 'un'altra cavità interna gli permetterà di nutrirsi intieramente per endosmosi come accade nei cestodi. L'azione che de importanza, poichè può come avere già lo sviluppo retrogrado ha abbiamo accennato, nella una gran sistematica, quali noi troviamo in uno sviluppo più elevate, e che quindi anche a loro spetta un più elevato' posto nella scala zoologica. É' per questa ragione della loro comune inferiorità che Cuvier aveva posto ,gli elminti fra i zoophiti, e che per lungo tempo. furono compresi sotto il nome di elminti degli animali assolutamente diversi: quali le lernee che sono crostacei, li�uatudini che a��artengono agli aracnidi e molti altri, ci fa vedere che forme le inferiore discendono da forme CAPO III. SOMMARIO La divisione del lavoro dei bassi fondi fezionamento. del da - causa sottomarini. di regresso. - Animali cavernicoli e Il regresso accompagna sempre il per La lotta per l'esistenza causa prima di regresso. - Riguardo al parassitismo diremo ancora che una porzione lavoro fisiologico necessario all'animale parassita è fornito un organismo estraneo; quindi il parassitismo può essere considerato come mezzo di divisione del lavorò. La riduzione è basata sul medesimo fatto che nell'individuo conduce alla differenziazione. La divisione del lavoro costituisce ancora in altri casi la è dessa su che ha dato origine individui differenti colla maschile o femminile fondamentale causa sec alla separazione relativa ondo i della riduzione: casi, dei riduzione e che in due dell' sessi apparato una misura luogo a 'quel fenomeno conosciuto sotto il polimorfìsmc. Negli animali che vivono in colonie, si riscontrano, negli uni} organi che provvedono al manteni mento della colonia, negli altri, organi di riproduzione Sono sviluppati solamente gli organi funzionanti, gli altri mancano o sono rudimentali; e cosi siccome in essi lo sviluppo di un organo porta con sè la riduzione degli altri, I'individuo, riguardo ai suoi rapporti colla colonia di cui fa parte, discende al grado di organo, e tutta la colonia costituisce un individuo d'ordine più elevato. Le associazioni idroidi, quelle dei sifono fori, le colonie d'imenotteri, di termiti ne sono esempi. Risul tati di questi cambiamenti sono la differenziazione e la ridu zione; la prima trasforma parti ed organi di un individuo in maggiore ha dato nome di .. un individuo nuovo, la seconda converte l'individuo in gano. Un altro fattore di riduzione degno' di nota è organi dei dell'ambiente in cui l'animale vive. Gli un or l'oscurità sensi pos- 9 essi pure sono quantoehè nismo, e esse non influiscono in istretto sono più notevoli in sull'aspetto generale dell'orga presentare delle atrofie, tanto in cui vivono rapporto coll'ambiente gli animali che le presentano. É tempo che gli occhi regrediscono un notato fatto da molto possono scomparire com in molti animali che vivono costantemente nell'oscu e pletamente rita. La talpa è un esempio volgare tra i mammiferi, al. quale si può aggiungere gli spalax ed i roditori analoghi che vivono in gallerie sotterranee. Gli occhi esistono sovente, ma ricoperti di una membrana di tal sorte che giammai in essi può penetrare raggio di luce. Questi occhi senza una possibile funzione si trovano ancora in moltissimi altri animali quali i coeciliidi, batraci che conducono proteo, anfibio che una laghi vita come i lombrici, il Carniola, sotterranei della difendere ,i suoi occhi. Una cecità com si riscontra in un gran numero d'altri animali che vivono in cui la pleta vive nei pelle 'serve a nelle caverne oscure, tali delle caverne del mammouth nel l'amblyopsis speloeus, pe3ce Kentucky, il Typhlichthys suhterraneus, altro pesce della medesima famiglia, gli anop talmi, insetti cavernicoli, ed i claviger che abitano i formico lai. Potremmo citare ancora numerosissimi esempi specialmente di crostacei, ma di questo ne tratteremo in seguito nella parte speciale. Questo aborti mento degli occhi è-dunque dovuto al difetto d'esercizio di quest'organo per la mancanza di raggi luminosi. Dovrebbe da ciò derivarne che tutti gli animali che vivono a grandi profondità. nel mare, dove non può. penetrare la luce solare, dovrebbero essere. senz.'occhi, come quelli che abbiamo sono: . dianzi enumerati. Invece la cecità. movimento non negli ani mali dotati di decapodi della fami isopodi, galatheidi, dei notopodi e dei granchi. si manifesta i crostacei quali glia degli astacidi, dei I crostacei ed i pesci nuotatori sono spesso straordinariamente . ed i conservano sviluppati e i loro occhi che vengono aiutati in lO molti casi, dalla notevole luce fosfo dall'apparecchio emessa ·rescente. Molti di questi animali di privi sono questo apparecchio, dirò cosi luminoso, ed in tal caso i loro occhi vengono senza dubbio impressionati dalla fosforescenza, che son capaci di pro durre molti altri animali delle grandi profondità. E non solo si . ammettere che la -può quantità mantenere allo stato normale stacei nuotatori, luppo. da sola, almeno parire gli occhi; ciò ne deriva fu capace di dar loro un consegue che l'oscurità ma Da tutto ciò di luce sia stata sufficiente per occhi di questi pesci e cro gli ne negli animali marini, non la fissazione al suolo sono le cause e maggiore svi dell'ambiente basta a fare scom l'immobilità che da indirette dell'atrofia di questi or gani. Più innanzi abbiamo detto che solo ammettendo la teoria dell'evoluzione possiamo darci una spiegazione scientifica e razionale degli organi rudimentali, sono una prova manifesta dell'evoluzione ed di ora aggiungeremo un che essi effetto dirette questa. Infatti la parola evoluzione significa cambiamento, e non in sè stessa nè l'idea di progresso nè quella di regresso; inoltre ii fatto che un organo qualunque in un animale è regre implica dito, non . per nulla all'inferiorità dell'animale stesso, regresso costituisce spesso un compenso, ed è sovente porta poichè il l'origine di conformazioni è, si può dire, 4i una nuova nuove ed importanti per l'organismo via aperta per il perfezionamento esso, Mettiamoci dinanai, per ragion d'esempio, vato che esista in natura, l'uomo, e l'essere confrontandolo più ele cogli altri animali specialmente mammiferi, noi vedremo subito delle strette relazioni di -e che esso ha questi parentela, ma che però malgrado la sua elevatezza, tutte le sue parti 'non segnano un progresso sugli altri animali. Difatti se esaminiamo il piede �'�ll',,<?:J;Do, troviaw,o che esso � ben lun�i dal compiere l� con 11 diverse funzioni che- pie nei quadrumani. Gli organi raggiungono quell'alta perfezione che in altri molti animali; molte disposizioni anaraggiungono tomiche che si trovavano negli organi dei sensi di questi ul timi, non si trovano in lui: I denti, specialmente i canini, dei sensi dell'uomo . hanno subito ghie una notevole che da robusti vibili nè come com non riduzione; lo artigli stesso dicasi delle divenute son mezzi d'offesa né come piatte, e non un più Daper ser mezzi di difesa. tutto noi troviamo delle parti in regresso, atrofizzate. Nel filogenia molte disposizioni che erano state acqui state si sono progressivamente atrofizzate a poco a poco, perchè l'organismo non ne aveva più bisogno. Un solo sistema gli dà la superiorità, e questo sistema che ha in lui il più alto grado di perfezionamento è il sistema corso della nervoso. E ciò intelligenza si era naturale, perchè sviluppava, gli sedere nella lotta per la denti ed unghie 'robuste, vita veniva mano meno organi dei mano che la sua la necessità di pos sensi prontissimi, perchè l'intelligenza gli dà facoltà di altri dominare sugli esseri, anche se più forti e robusti, col l'astuzia e coll'inganno, senza bisogno di ricorrere alla forza fisica. Cosi noi possiamo comprendere, dice il Darwin, come sia avvenuto che l'uomo e tutti gli altri vertebrati siano stati costrutti sopra un solo modello, perchè passino per alcuni co muni primieri stadi di sviluppo, e perchè conservino certi ru dimenti in comune. In conseguenza di ciò noi dobbiamo riconoscere origine, pensando diversamente bisognerebbe comune tere che la nostra propria struttura e quella di tutti la loro ammet gli altri animali che ci circondano, non siano altro che un tranello per ingannare il nostro giudizio. Da tutti questi fatti risulta come generale che il regresso contrariamente al suo significato etimologico, non costituisce solo un ritorno ad uno stadio primitivo, ma può costituire un mezzo di perfeziona conclusione mento. 12 Le plici, cause come occasionali di esso, come si è visto, sono molte mancanza di funzione, di posto, ecc. ma in ul la tima analisi si possono ridurre ad' una sola: la limitazione dei mezzi di sussistenza, che ha per conseguenza la lotta per la vita, nella quale lotta quelli organi che non vi prendono parte tendono a sparire e s'atrofizzano. PPECIALE cosi brevemente le Esposte cause che secondo teoria la più probabilmente aver originato questi or fatta, vedere la loro importanza in quantochè evolutiva possono gani atrofici, essi ora e luminosa conferma della teoria di Darwin, farò un'esposizione di essi in ciò aiutato anche da osservazioni sono una mie, fatte nel gabinetto di anatomia comparata della Il. Uni versità di' Genova. Prima trebbe però esser di incominciarla fa fatta in due distinti notare che d'uopo modi: si essa po potrebbe primo, vedere in quale considerando singolarmente ogni organo, far tipo, classe, ordine, famiglia, genere e specie esso resti rudi mentale; secondo, seguendo la sistematica e incominciando dagli animali inferiori salendo man mano ai più elevati, far vedere quali organi in questa immensa serie d'animali restino rudi mentali. Senza punto esitare, ho creduto opportuno e conveniente metodo, perchè per moltissime ragioni seguire mi sembra il più adatto, e perchè col primo, oltre la grande il secondo difficoltà che s'incontrerebbe nello stabilire l'omologia fra gli organi degli animali più' bassi e quelli dei più elevati.emolo gia alle volte impossibile a riscontrarsi, non si potrebbe far di generare confusione. Si metodo è causa di molte secondo a meno potrà obbiettare ripetizioni e che che questo se uno stesso organo rudimentale in tutta un'intera classe, quale ad esempio la terza palpebra fra i mammiferi, lo si deve in ogni 'ordine ripetere, in gere questo sizione di tutti ciò costituisce ogni tipo gli organi o un difetto. Per correg grande classe farò in che in questa precedenza un'espo quello non rag- od in 14 giungono, 'per una causa qualsivoglia, l'intero sviluppo. Invece per tutti i rudimenti che sono peculiari al tale o ta]'altro or dine seguirò la scala zoologica ascendente. Lascierò da parte i protozoi, nei quali, per essere costituiti di un'unica cellula si può, a rigor di termini, parlar di riduzioni d'organi. Tratterò brevemente dei celenterati e degli echinodermi, riser bando ai vermi, agli artropodi, ai molluschi ed ai vertebrati una trattazione più ampia. . non Jipo Esso comprende àe! Celenterati tre formate di individui tutti identici specie, deUe pennatulidi produce un le idro grandi gruppi: gli antozoi, meduse ed i ctenofori. Le colonie d'antozoi gli uni sono ordinariamente agli altri. In certe delle alcionidi differenziamento fra le numerose e per unità esempio, si componenti. Si hanno infatti individui sessuali forniti di tentacoli ripiegature mesenteriche, vi e di otto anche individui molto più semplici: i zooidi a funzione essenzialmente respiratoria, nei quali la maggior parte degli organi sono ridotti, i prodotti sessuali mancano, le ripiegature mesenteriche sonò in numero di due invece che di otto; i tentacoli sono rudimentali nella sicyo nis crassa, più ancora nel polystomidium patens, infine scom paiono nel liponema e nelle attinie che vivono a tre mila metri di profondità. Nel gruppo delle idromeduse non è difficile trovare esempi del medesimo genere. Si sa che le forme polipoidi e medusoidi ma sono gruppo che possono vivere isolate s'associano sovente per costituire delle colonie alle volte essenzialmente polipoidi, altre volte medusoidi, altre volte ancora miste, In questo caso di un questo polimorfismo accentuatissimo individui si adattano ad una. appare: sovente. I differenti funzione ben determinata, gli or- 15 gani che corrispondono a questa funzione aumentano, le al parti del corpo, divenute accessorie od inutili, entrano in. regresso e finiscono per isparire. È in questo modo che esi stono nelle colonie d'idroidi dei tipi idroidi nutritori fissi e tre , sterili e dei tipi riproduttori e liberi, e degli indi particolari nominati gonofori. In molte idro delle meduse riproduttrici si fa .rudimentale medusoidi vidui tutto affatto meduse l'ombrello dei due sessi, spesso anche in tutti e due. P. L Van Beneden chiama queste meduse della semi-a o sparisce affatto in uno trofia, o dell'atrofia. La femmina solo è imperfetta e costituisce semi-atrofia, esempi sono: la podocoryna carnea, o lo è una il maschio come sessi sonoin dichotoma. sessi: uno il stadio di semi-atrofia Infine v'è un' atrofia I'hydra, l'hydractinia Esaminiamo come- una ora tutti corydendrium parasiticum; come completa in la e due i campanularia tutti e due i echinata. i sifonofori. Si può considerare l'organismo sola medusa di cui le differenti appendici: pneuma tofori, campane natatorie, sifone, tentacolo, palpo, gonofori ecc. organi; oppure come una colonia nella quale eia scuna parte rappresenti un individuo polipoide adattato ad una funzione speciale. Quelli ehe seguono il primo modo di vedere devono considerare come organi in regresso tutta una serie di parti dell'animale. Per noi che, seguendo Haeckel, (Haeckel sy stem der medusem; Jena 1880-1881) accettiamo la seconda ipo tesi, il sifonoforo è formato di una medusa craspedota madre, di cui l'ombrello trasformato in pneumatoforo ha visto il suo siste ma di canali radiali semplificarsi molto, e di cui i tentacoli ri dotti ad uno allo stato adulto, entrano rapidamente in regresso totale durante l'evoluzione individuale dell'organismo. Il pe duncolo stomacale cresce in lunghezza, ma a ciò corrisponde un regresso : la perdita dell'apertura boccale che nella medusa craspedota si trova sempre all'estremità. libera del peduncolo. Fra i diversi individui componenti la colonia, i superiori che siano tutti . servono al movimento sono trasformati in campane natatorie 16 gli individui ses sterili. I primi hanno una suali o struttura medusoide: il loro ombrello è più o meno completo, esso porta o no dei tentacoli ed è fornito di un peduncolo che possiede qualche volta un'apertura boccale. I secondi sono es senzialmente nutritori, i loro organi inutili subiscono delle ridu zioni variabilissime; in alcuni l'ombrello è completo, in altri e privi dì organi. Sotto di essi gonofori, e gli individui si trovano manca. Nel gruppo dei ctenofori studieremo la riduzione che si manifesta negli organi del movimento. La' forma tipica del ctenoforo è la forma sferica fornita di mitivamente appendici I differenti esseri di eguali. tano considerevoli modifìcazioni nella loro corpo e subire delle forma nell'uno compressioni primitiva irregolare. Esaminando per esempio può meno pri esterna. Il nell'altro senso, forma più o una cosi si .sostituisce alla forma noi vediamo che natatorie questa classe presen o la bolina norvegica allo stato adulto ha il corpo lobato, seb bene sferico nel periodo larvale, e che delle otto appendici essa natatorie di cui è fornito l'animale �ipo òegli quattro sono molto ridotte. echinodermi Anche in questo tipo troviamo, sebbene meno numerosi, esempi caratteristici di riduzione. Proprio di questi animali è il cosi detto sistema ambulacrale, che molte volte si riduce. Difatti in molti l'ambulacro anteriore è più o meno ridotto, i due ambulacri dorsali lo 'orali oloturie sono sono più ancora, ed i loro tubi ambula volta trasformati qualche apode mancano sono rudimentali in simo individuo della i piedi numerose in organi ambulacrali. tatti li. Nelle pedicellarie stelle di mare, e su d'un mede dei goniasteridae furono osser famiglia degeneraz ione. vate tutte le fasi della loro Le 17 In molte asterie si tubo osserva digerente, cosi in alcune, per l'ano si chiude e sparisce regresso nello es. nell'astropecten aurantiacus, sviluppo ed il retto divenuto inutile si riduce . dei Verm/ Jlpo In del un questo tipo gli organi atrofici molto comuni, cau sati specialmente dalla vita parassitaria che la maggior parte di essi conducono; ed anche in quelli non parassiti non sono rari gli esempi di riduzione, come vedremo nell'esposizione che sono ora stiamo per fare. I vermi inferiori (turbellaria) hanno che allo stato adulto, un rivestimento di su tutto il corpo, ciglia an vibratili; invece elevati allo stato adulto troviamo l'epidermide di queste ciglia, ma ricoperto da una membrana che è nei vermi più privo prodotto un di secrezione e che vien detto cuticola. Ora è fatto constatato che anche un ultimi nei loro stadi embrio questi presentano ciglia, che vanno poi gradualmente scomparendo durante lo sviluppo. Cosi gli embrioni di trematodi e di altri vermi hanno il corpo rivestito di ciglia, fatto 'questo che ci prova la loro derivazione dai turbellari che hanno questo nali rivestimento per tutta la vita. Nei turbellari e nei trematodi completo ma l'apparato digerente non è l'ano. Il canale intestinale in molti tre manca matodi in certe fasi del loro ciclo evolutivo (nella forma di redia specialmente) incompletamente sviluppato, ed è ridotto ad un cieco più o meno corto in connessione con una faringe è muscolare. Alle volte la nutrizione si fa per endosmosi attra il tegumento ed allora l'intestino manca intieramente. verso Nei cestodi completamente gli organi dei sensi ed non appare giammai che transitori a pure affatto l'apparato respiratorio e cir mancano il canale intestinale che mente. Cosi mancano colatorio. Il taenia solium per esempio sotto l'influenza della 18 vita parassitaria ha perduto cato considerevolmente il questo però non è completa, ancora; il regresso del tubo nunciato. Fra i nematodi il tubo . il tubo suo digerente, sistema rudimenti digerente si nervoso, la è .semplifì riduzione di importanti persistono più pro invece è molto digerente é incompleto nei gordius e nei mermidi, in cui la parte anteriore' di esso s'atrofizza e la bocca conduce in uno stretto, canale rudimento dell'esofago. Riguardo ai gorqius noteremo evidenza nell'opera di Grenacher. un Lo posto in sviluppo retrogrado del fatto eccezionale canale alimentare incomincia col terminare della vita taria e sembra coll'inizio di una vita libera, fatto che paradossale, poichè a parassi prima vista ordinariamente si 'verifica il con trario, cioé l'intestino aumenta di sviluppo durante la vita libera, regredisce durante lo stadio di parassita. Questi rap si invertiti nei gordius, il canale intestinale svilup parassita, subisce cona cessazione di metamorfosi essa una regressiva; poichè si forma l'apparato riproduttore al posto dell'intestino, non essendo più questo di alcun'uìilita, avendo l'animale raggiunto il suo completo svi luppo durante la prima' fase. Nei nematodi parassiti mancano pure gli occhi: anzi in una specie, il tricosomum crassicauda, vivendo il maschio paras porti pato sono durante la fase di sita nell'utero della femmina in genere di vita chio geni tale. non è che esso per adattamento a questo completamente sviluppato l'apparec Negli acantocefali, per un regresso dovuto pure alla vita parassitaria dei medesimi, si osserva una riduzione ed un'a trofia completa degli organi di senso e di tutto il tubo dige rente (bocca, intestino, ano). Inoltre in essi i lemnischi che rappresentano organi (li escrezione sono senza dubbio organi ridotti. Fra i gefirei simo costituente i ketiferi hanno un lobo cefalico come una specie di sviluppatis appendice probo scidiforme. 19 Questo lobo poi si riduce mente in esempio .si atrofizza in altri e gefirei special quelli appartengono all'ordine degli acheti. Un interessante di riduzione ce lo presenta la bonellia che viridis di cui il maschio vive commensale sulla tromba, sull'e sofago, sul nefridio della femmina; esso è piccolissimo privo di bocca, d'ano sidera che i condotti iner'mi di gefirei apparecchio circolatorio. Inoltre se si con setole chitinose, si è presentano di I'assenza questi organi nei gefirei armati pensare che sia dovuta a riduzione. a I rotiferi vermi che vivono in generale nell'acqua dolce, 'marina, altre vivono nella terra umida o sotto sassi. Essi portano alla parte anteriore del corpo un appa qualche i e sono forma è recchio ciliare che costituisce l'organo di locomozione e che retratto; siccome somiglia ad una ruota girevole può chiamasi organo rotatorio. B�ne sviluppato nei tipi a vita libera, essere si riduce e pronunciati. quelli i cui movimenti non sono ben philodinei, rotiferi striscianti, l'organo ro si modifica in Cosi nei tatorio è ridotto. Nelle forme sessili, come gano si modifica, la corona interna di ciglia teri nella floscularia, l'or conserva i suoi carat prende la forma di lobi. Altre volte, spe parassiti, quest'organo subisce una ridu zione e si fa rudimentale, oppure si rende anche completamente atrofico come nell'apsilus. Nella notomrnata tardigrada I'organo rotatorio si riduce alla fessura boccale ciliata, nell'hydatina al margine cefalico ciliato in tutta la sua circonferenza. primitivi, l'esterna cialmente nei rotiferi L'ermafroditismo in genere è comune nei nelle forme più semplici. Infatti tra i vermi vermi; almeno piatti le tur bellarie, i trematodi ed i cestodi sono generalmente erma froditi. Una riduzione nella disposizione dell'apparecchio erma froditico, che si può dire segni il passaggio dall'ermafroditi smo all'unisessualita, si osserva nelle turbellarie rabdocele (sidonia elegans.) Essa ha dalle due parti dei follicoli isolati, di cui gli anteriori funzionano come ovaia, i posteriori come testicoli. La preponderanza graduale di una delle due parti sull'altra che nello stesso tempo si sviluppa meno, costituisce 20 il passaggio alla separazione dei sessi, e progredendo si ottiene lo sviluppo di una sola delle due parti sino a tanto che si ha una distinzione completa. • Per la varietà d'animali che in grande opportuno seguire quindi seguire gli aracnidi, i miriapodi ed in compresi la sistematica. Incominceremo sono i più elevati del questo tipo sono nella nostra espo sizione dai crostacei, cui faremo stimiamo ultimo insetti che gli tipo. Un organo che in questi animali Sl Crostaoei molto spesso atrofizzato è l'organo della vista. Non presenta -- di rado l'atrofìa è tale che lasciare traccia alcuna. l'occhio Causa di scompare affatto questa riduzione è senza quasi sempre la vita nelle' tenebre che molti di questi animali conducono, vivendo ad una grandissima profondità nel mare. Un esempio di tal nipharqus stygius, genere di riduzione ce crostaceo che vive nelle lo presenta il regioni profonde lago Lemano, in esso si nota la scomparsa totale degli occhi. Fra i decapodi il nephropsis, che vive nell'atlantico e nell'oceano Indiano a grandi profondità e che è un affine del gambero marino, ha un peduncolo oculare corneo che porta un occhio ridotto, senza pigmento nè cornea. L'erionicus coecus, crostaceo che vive ad una profondità di circa ottocento metri, ha esso pure il peduncolo oculare ridottissimo. La villemoesia ci offre pure un esempio di tal riduzione, e ciò che più inte ressa si è che in essa la riduzione si accentua sempre più nel corso dello sviluppo: infatti essa negli stadt embrionali ha oc chi rudimentali che scompaiono totalmente nell'età adulta. del Alle volte in una stessa specie. si possono osservare tutte le 21 fasi di atrofia occhi sino ad una completa scomparsa, specie di granchio, il cymonomus granu latus. Gli individui che vivono alla superficie od a poca pro come degli accade in una peduncoli oculari mobili, e degli occhi nor conformati; quelli che vivono ad una profondità che varia dai duecento ai quattrocento metri hanno ancora il pe fondità hanno dei mali ben duncolo oculare mobile ma privo d'occhio e terminato da una superficie arrotondata; gli individui che vivono al nord dell'A tlantico a mille e mille cinquecento metri di profondità hanno il peduncolo oculare immobile. Anche il sistema riduzioni portanti nei copepodi da una a nervoso é specialmente soggetto nei crostacei nelle forme vita libera il sistema Je è im Infatti rappresentato gangli, che si riduce nei co disposizioni tipiche però non scompaiono, catena ventrale pepodi parassiti; parassite. nervoso ad a sette soltanto modificate per una diminuzione di volume, ed in casi estremi il cervello non è più rappresentato che da esse sono una commessura. Differenti condizioni scontrano nei cinque gangli, cirripedi, riguardo difatti i balanidi invece sione della catena gangliare in alla catena i lepadidi sono nervosa hanno si quattro caratterizzati dalla solo nodo ri o fu Negli piuttosto sviluppato, in anfipodi vece i generi, che presentano un regresso nello sviluppo degli occhi o ne sono privi, hanno un cervello poco appariscente. Nella maggior parte dei decapodi macruri la catena nervosa si compone di dodici gangli, dei quali sei si trovano nel ce falotorace, gli altri più piccoli nell'addome. Alle volte parecchi gangli anteriori o del torace sono saldati fra loro (palaemon, palinurus). Negli anomuri (pagurus) oltre una riduzione nel numero dei gangli toracici, tutta' la parte addominale, in rap porto coll'atrofia che presenta l'addome di questi crostacei, è rappresentata da un unico ganglio. Questo offre il passaggio alla conformazione dei decapodi brachiuri, nei quali tu tta la un che hanno occhi il cervello è nervoso. 22 più rappresentata che da porta frequentemente traccie di fusione. Esaminiamo ora le riduzioni principali che si trovano in varii ordini di crostacei. Nei copepodi possiamo distinguere due forme diversissime. Quelle non parassite hanno un corpo distintamente diviso in più anelli e con un numero corrispon dente di arti, invece le forme parassitarie hanno subìto un catena un addominale gangliare ganglio unico non è che . regresso ed un cambiamento tale, che, senza la conoscenza del loro sviluppo e della loro interna struttura, si prenderebbero per vermi, poichè in molte è scomparsa la segmentazione e le zampe si sono sparire totalmente. Cosi se noi gibbosus troviamo che il corpo segmentazione, che l'addome si è fatto ridotte sino a esaminiamo il chondracanthus in è generale di privo rudimentale, che le antenne anteriori d'un numero sono corte che le mandibole e formate in forma d'articoli, piccolo gracili stili. Inoltre le due paia di zampe locomotorie an teriori sono rudimentali, le posteriori mancano affatto. Un regresso maggiore lo si osserva nel maschio che si è fatto nano vivendo parassita sulla femmina. Altri copepodi paras siti (lerneopodidae) giunti ad un certo stadio di sviluppo si fis sano su d'un animale che serve loro di ospite, la segmentazio ne allora si cancella più o meno completamente e gli occhi s'a sono di trofizzano. Le larve delle lernee membra, occhi e ma sono allo stato adulto diventano gli organi della cirripedi non organi dei sensi e di parassi te, perdono gli di e si trasformano in forme entozoi. locomozione, bizzarre, inarticolate simili I provviste a degli posteriori e le ante piccolissime. Sono forniti in ge hanno mai antenne riori allo stato adulto sono piedi cirri formi, però alle volte il loro numero si riduce a tre paia (alcippides cryptophialides) op pure scompaiono intieramente (proteo-lepadides, peltogastrides). nere di sei paia dì L'addome sempre rudimentale non porta mai membra, ma solo un lungo cirro piegato sulla faccia ventrale' del tor ace che costituisce l'organo copulatore, 23 I c-irripedi ordinariamente stono anche delle forme morfismo sessuale spiccato, cumingi, òrnatum, dell'ibla phialus nani, sono sessi ermafroditi, separati tale il è nonchè dei I maschi di alcippe. e a queste e ma caso dello generi forme di crypto solo non privi di bocca, di che studiò i cirripedi di cirri. n a scalpellum notevoli secondo Darwin anche ma esi ne talora anche sono tubo di molta Delaye specialmente la sacculina carcini che vive parassita nei granchi, osservò gradatamente in essa la riduzione sino all'atrofia del torace e dell'addome prima di penetrare nella cavità viscerale dell'ospite. Fra i decapodi gli anomuri hanno la natatoia caudale ri dotta, l'ultimo talora anche il terz'ultimo paio di zampe am bulatorie atrofizzato: in essi sono atrofizzati pure i piedi ovi geri dal lato interno. I paguri, crostacei decapodi che abitano nelle conchiglie 'vuote dei molluschi, uscendo dall'uovo non dif feriscono dai giovani dei crostacei a lungo addome, ma tosto la porzione posteriore del loro corpo sino a quel momento dritta, comincia ad avvolgersi a mo' di spira; questo è il tempo in cui il piccolo paguro deve cercare la sua conchiglia. Per gerente cura e con e . adattamento e simile ad tale vita l'addome si è fatto asimmetrico, molle a un sacco informe, I brachiuri devono il loro non articolato. nome al fatto che hanno un ad privo di natatoia caudale. In essi il regresso dell'addome è dovuto ad un altro principio, ossia a quello della dome rudimentale maggior libertà dei movimenti. Esso è ridotto ad lamina circolare sicchè non triangolare, ripiegata o una piccola al di sotto del corpo, è visibile da sopra. Aracnidi - Abbiamo visto ora come nei crostacei le zampe addominali tendano a regredire mano mano che ci avviciniamo ai più elevati. La riduzione si continua e si com pleta negli aracnidi. Infatti l'addome affatto addominali, e gli apodo, ma embrioni gli scorpioni ed i ragni adulti hanno gli embrioni dei primi hanno piedi dei secondi hanno i primi quattro 24 articoli nel addominali forniti di arti rudimentali che s'atrofizzano " dello corso tanza per la affinità e di fatto è d'una sviluppo. Questo zoologia sistematica facendoci parentela che grande imporvedere i legami di animali hanno coi crostacei questi da cui indubbiamente discendono. Un'altra caratteristica degli aracnidiin genere regione cefalica in confronto di quella dei crostacei. In vero essa è priva di vere antenne, e fornita di due sole paia di arti funzionanti come pezzi boccali. Una disposizione rudimentale interessante ci è fornita in questa classe di artropodi da certe glandule speciali, descritte sotto il nome di, glandule cosciali. Esse sono infatti omologhe agli organi segmentari o nefridi, si estendono quali tubi ad è la ansa disposizione pronunciata riduzione della ai lati del torace, e sboccano fra il terzo ed paio di zampe, ma sono solamente brionali, invece nell'animale adulto il quarto sviluppate negli stadi em esse sono'per lo più ridotte di sbocco. Negli scorpio consistono in rudimenti mancanti sviluppata la gIanduIa velenifera e l'aculeo caudale, ma entrambi regrediscono e scompaiono nei pseudo-scorpionidi. e nidi é llna concentrazione completa di tutte le parti centrali del nervoso caratterizza gli acari, nei quali i gangli cere sistema brali sono non tati da che poco semplici plicità di (artropodi crostacei, nidi) è il sviluppati commessure come possono essere rappresen nei pentastomidi. La sem e conformazione del sistema dei picnogonidi posti nei che in classificati fra ma gli arac seguito furono risultato di una diminuzione nel numero dei gangli causata dalla riduzione dei segmenti del corpo. Negli acari si osserva inoltre una riduzione nello sviluppo dell'addome, poichè mentre esso è segmentato e ben distinto negli scorpioni e nei ragni, in questi aracnidi è scomparsa la segmentazione essen dosi esso tutti gli vita che da Milne Edwars e nervoso Kroyer furono questo regresso, come di negli acari, è senza dubbio la fuso col torace. Causa di altri che si parassitaria osservano che essi conducono. Infatti nelle forme Don 25 piccole arti unghie, nelle forme paras ed al loro scomparse, posto non troviamo che In ventose pedicolate. certe forme inferiori di acari parassìte gli site queste terminati da sono sono assolutamente mancano gli organi della respirazione e della circolazione. Anche volte ridursi occhi possono gli totalmente, in questi animali; esistono alle sempre quando negli scorpioni. Una riduzione accentuatissima di tutte le parti dell'orga nismo si osserva nei pentastomidi; riduzione causata dalla loro vita parassitaria; ed è per questo fatto che gli antichi natu ralisti non esitavano a porre i pentastomidi fra i vermi in testinali. Ma il loro sviluppo embriologico ed i regressi che mancano meno e numerosi che nei ragni sono e . lo accompagnano, dimostrarono falsa questa maniera di ve dere, ed al giorno d'oggi i pentastomidi, malgrado la loro semplicità di organizzazione, vengono generalmente conside rati quali aracnidi regrediti, appunto, come sopra si disse, per parassitismo. L'aspetto vermiforme del loro corpo è dovuto alla grande riduzione del cefalotorace. Allo stato adulto man i rudimenti cano i pezzi boccali, ma però di essi si trovano negli stadi embrionali. Le larve di questi animali sono for nite di due paia di zampe, le quali nel corso dello sviluppo re grediscono in modo tale, che, allo stato adulto, non rimangono di esse che quattro Miriapodi forniti di - brevi Il uncim. loro nome indica come essi SIano paia di zampe; essi sono i soli fra tutti terrestri che presentino membra su tutti i numerose gli artropodi segmenti dal loro corpo; anzi sotto questo rispetto sono i I primi segmenti an meno regrediti dalle forme antenate. teriori (di solito tre o cinque) portano ciascuno un paio di zampe, invece i segmenti che a questi susseguono portano due paia di zampe. Questo fatto costituisce un regresso, poiché dimostra come in questi ultimi sia avvenuta la fusione di d ue 26 segmenti in, solo, ciascuno dei quali, malgrado la uno loro fusione, ha- conservato il proprio paio di arti. Secondo' Newport il fatto, che durante l'eta larvale i mi -riapodi hanno 'per lungo tempo le tre paia di zampe degli insetti, ha una grande importanza, e ci mostra le relazioni strette di parentela che esistono tra gli uni e gli altri. Queste tre paia risultano, secondo lui, da una disposizione ereditata assai prima di- quella che riguarda le zampe seguenti. In questi artropodi, al ganglio 'sotto-esofageo precede una speciale com messura traversale inferiore, che si trovò anche nel machilis ed in' diversi altri insetti, la quale probabilmente accenna alla scomparsa d'un paio d'arti corrispondenti al se condo paio d'arti dei crostacei. Fra gli organi dei sensi l'occhio può subire una "riduzione più o meno grande. In genere tutti i miriapodi sono forniti 'di occhi, parsa di a ppena setti, cosi illithobius essi; una Riguardo . in alcuni rari casi si osservò l'atrofia ma speluncarum fra i e la scom chilopodi ha traccia di occhi. alle parti boccali i miriapodi, hanno mandibole fortemente dentate, pure gli in mancanti sem come ma pre di palpi, eccettuati i chilopodi i quali presentano palpi rudimentali. Le mascelle dei chilognati ci porgono un altro esempio d'organo in regresso, di fatti esse si son fuse forman do una valva boccale inferiore; due lobi masticatori che si Insetti - elevati fra In son le loro parti laterali portano fatti pure rudimentali. questa classe, che numerosi comprende gli gli esempi essen di di più gli artropodi, sposizioni rudimentali, di organi cioè che normalmente svi ,luppati negli artropodi più bassi, si sono in questi atrofizzati per disuso. Noteremo in Come è noto branchie come i sono prima linea l'apparecchio tracheo-branchiale. gli insetti allo stato adulto non respirano per crostacei, ma bensl per trachee, e su questo 27 fatto è basata appunto in branchiati la classificazione che divide gli artro insegna l'osservazione traeheati, Ma podi però negli stadl1arvali molti insetti hanno delle tracheo- branchie le quali in seguito nel corso dello sviluppo si atrofizzano. La presenza di branchie negli embrioni ha un grande valore si stematico, poichè fa vedere le relazioni di affinità. e di pa rentela che gli insetti hanno coi crostacei. Esempi di q-ueste neurotteri tracheo- branchie ce ne offrono le larve dei pseudo e che - e dei neurotteri: tracheo-branchie si trovano pure nelle larve ephemeridi. Nelle larve dei perlidi si trovano tre o quattro delle paia di trachee-branchie filiformi e ramificate, di cuijle tre prime appartengono altorace, l'ultima all'estremità. dell'addome. Questi filamenti branchiali presentano nei phriganidi dei gradi diversi di sviluppo; alle volte sono riuniti, alle' volte isolati. Nei sialidi abbiamo sette od otto filamenti branchiali semplici e ·ramificati. queste tracheo- branchie Tutte negli mai insetti dulta. Ma precitati, però si conosce (pteronararcys regalis), mento addominale tre ma non articolati, che un che preesistenza di nascono e dall'adattamento di vita in rebbero sono insetto possiede paia formazione delle trachee la non che passeggi ere spariscono completamente e necessaria di dei alato sul torace filamenti e sul nell'età. a neurotteri primo branchiali seg distinti sull'apertura delle stigme. La stigme proviene adunque delle altro mezzo, l'aria, e suppone tracheo-branchie, da cui d�rivé un queste stigme. esempio di riduzione, interessante non meno di gli arti addominali. Tutti sanno che gli questo, stato adulto hanno l'addome affatto apodo, cioè allo insetti privo di arti. Or bene, moltissime larve presentano sui segmenti addominali dei rudimenti di questi arti, rudimenti che poscia nel corso dello sviluppo scompaiono. Però alcuni insetti fanno eccezione. a questa regola generale e conservano questi rudi Un altro ce l'offrono menti anche allo stato adulto. Così i campodidi che sì devono 28 considerare come antenata, hanno miriapodi, e gli insetti che più allungato, un avvicinano alla forma corpo sull'addome dei rudimenti di machilis fra i . lepismidae arti addominali piccoli, non ma presenta in ciò zampe. Il di otto meno che posseggono tutte le certi genere paia di parti ca appoggia frequentemente sul suolo. Nella campodea fragilis esistono pure questi arti addominali ma molto più ridotti. E non solamente fra i tisanuri, che sono i più bassi del gruppo, si osservano questi curiosi rudimenti, i quali ci mostrano la parentela esistente fra i miriapodi, for niti di arti su tutti i segmenti addominali, e gli insetti; ma anche in un coleottero, spirachta eurymedusa, si trovano questi arti addominali in numero di tre paia. In altri insetti l'atrofia degli arti può essere ancora mag giore; cosi in alcuni generi di lepidotteri le due prime zampe rimangono piccolissime e non servono in alcun modo all' ani male, sicchè a prima vista sembra che esso abbia quattro zampe invece di sei. Esempi di una tale riduzione ce ne offrono le farfalle della famiglia delle satyridae e delle nymphalidae (satyrus, vanessa, argynnis), ]e quali non si servono più dei loro ratteristiche . SI ricordando e l'animale le arti anteriori, che sono Particolari riduzioni ridottissimi. presentano gli insetti nell'apparecchio di nutrizione, riduzioni causate da svariate abitudini di vita. In tutti Nel labbro pezzi delle riamente gli insetti le mandibole sono superiore di rado si possono sempre prive di palpi. riconoscere tutti i mascelle, poicl�è insieme alla sutura vi è ordina atrofia diverse parti. Riduzioni scomparsa manifestano si secondo le abitudini del gruppo: cosi peculiari in nei lepidotteri, cui gli organi boccali sono esclusivamente e di adatti al una succhiamento, le mascelle si riuniscono per formare tromba, e gli altri pezzi sono più o meno atrofizzati. Il genere di vita esercita un'influenza preponderante sulla conformazione generale del canale intestinale, e non solo negli insetti ma in tutto il ref?no animale s-eneralm,ente si nota che 29 acquista quelli che si esso maggior lunghezza negli erbivori, nutrono di sostanze animali. una Un altro fatto e degno che in di nota è la natura del nutrimento, più semplice negli insetti che si noi troveremo l'intestino nutrono di sostanze liquide ed uno più complicato in quelli che si nutrono di sostanze solide. Questo fatto ci appare evidente digestivo della larva con quello dell'in confrontando il tubo perfetto. Noi vediamo, per esempio, una larva di cocci niglia con un largo intestino che attraversa direttamente il corpo, disposizione dovuta all'enorme quantità di materia che giornalmente consuma l'animale; invece l'insetto adulto nutren dosi di poche sostanze liquide ha un tubo digerente molto più setto piccolo. Le glandule renze riguardo poco sviluppate saJivali presentano negli insetti grandi al loro numero, forma e ridotte nei e struttur�. Esse diffe-. sono nei sialidi, e myrmeleonidi mancano completamente in pochi come le ephemeridi e le li bellule. Nei coleotteri sono per lo più rudimentali, come nei lamellicorni, in cui non consistono che in semplici tnbi. Una grande differenza troviamo nei canali urinari (vasi di Malpighi) quanto al numero, disposizione e struttura. In po chissimi mancano in modo assoluto come nei poduridi fra i tisanuri. Generalmente però in tutti che durante lo stadio larvale bendo nell' età adulta e hanno succede questo fatto maggiore sviluppo, riduzione. Un altro parziale gano che va soggetto a parziali riduzioni e talvolta un'assoluta scomparsa è l'organo di volo. In tesi generale può dire che gli insetti hanno due paia d'ali; alle volte scompare un paio, che può essere tanto il primo quanto il una su or ad si ne se condo, ed alle volte tutte e due contemporaneamente. Questa mancanza d'ali deve essere considerata come un fenomeno l'e gressivo, giacchè i soli tisanuri sono originariamente atteri. Così negli ortotteri in molti casicla femmina è priva d'ali; nella famiglia delle phasmidae le elitre e le ali sono spesso 30 rudimentali elitre vano non sotto; pato che esse staphilinidae, ali posteriori zampe mancanti. In molti coleotteri o sono più frequente robuste, ed anche in come ortotteri le organi protezione per le ali che si tro s'atrofizzano nella sitaris humeralis, nelle nelle forficulidae è ed di rhipipteri. L'atrofia delle negli insetti predatori a quelli ad addome molto svilup nei e ancora le blatte. Altre volte la riduzione delle ali da altre può es Cosi le farfalle del baco da seta, originata che per secoli furono tenute in captivita, escono dai bozzoli sere cause. colle ali deformate, inette al volo loro dimensioni ed anche Organi qualche rido/ti e, spesso assai ridotte nelle volta rudimentali. speciali a ciascun ordine òi insetti Negli acridi, i maschi hanno apparecchio speciale per probabilmente per attirare le fem mine; queste ultime posseggono anche questo apparecchio stri dulante ma allo stato rudimentale, tuttavia in alcune specie può produrre suoni che però sono sempre deboli. Nelle termiti, insetti viventi in colonie, gli individui ses suati sono alati; invece i neutri, che corrispondono a maschi od a femmine con organi genitali atrofici, hanno affatto per duto le ali e sono completamente atteri. Un fatto analogo si riscontra nei neutri delle formiche fra gli imenotteri. Altre volte sono i pezzi boccali che s'atrofizzano, cosicché l'animale deve essere nutrito da altri insetti, come nelle c1avigere allo stato adulto schiave delle formiche. Le ephemeridi hanno pure pezzi boccali rudimentali, mentre queste parti sono sempre sviluppate nell-embrione. Questa riduzione che emettere i· pezzi un suono boccali un stridente subiscono alla fine dello sviluppo dell'in- 31 setto é causata dal disuso, poichè le ephemeridi allo stato pochissimo, non prendono cibo e si dedicano riproduzione. Anche nei rincoti si osserva una riduzione delle parti boccali, e servendo queste per rice vere un nutrimento liquido invece di mandibole e di mascelle troviamo nel rostro quattro setole che corrispondono ad esse. Inoltre molti di essi, specialmente parassiti, quali le pulci ed i pidocchi, sono pure privi di ali. perfetto vivono esclusivamente alla Nei ditteri, insetti che, come indica il nome, posseggono normalmente solo due ali, le posteriori sono rudimentali, e costituiscono i cosi detti bilancieri. Nella chionea il regresso è maggiore, poichè mancano anche le anteriori. Nei sifonatteri le ali ed i loro rudimenti mancano, ma esi stono invece due appendici lamellari sui fianchi del mesotorace e del metatorace. Le larve dei lepidotteri hanno organi boccali abbastanza fatti per brucare, invece negli individui adulti il sviluppati labbro e le mandibole si atrofizzano, diventano rudimentali, i e mascellari raramente palpi sono al in genere fuorchè più, scompaiono del tutto (Lycaena), rudimentali e composti di uno o di due articoli nei tineidi che risultano di cinque articoli. parecchie farfalle notturne ed a vita molto breve la o proboscide è ridotta a ben poca cosa e. non vie in genere l'addome ne nemmeno adoperata. Nei lepidotteri si compone di nove anelli, ma alle volte i due primi od an che i due penultimi sono saldati fra loro in modo che il numero degli anelli è ridotto ad otto od anche a sette soltanto. Abbiamo già. accennato al fatto parlando in genere delle disposizioni rudimentali degli insetti, che molti di essi posseg gono negli stadi embriologici numerose paia di zampe; cosa che accade comunemente nei lepidotteri. Infatti le loro larve In tromba pala di zampe toraciche posseggono pure delle zampe addominali, ora solo in numero di due come nei geo metridi, ora in numero di cinque paia, inserite in questo caso oltre le tre sul terzo, quarto, quinto, sesto è penulnmo anello dell'addome, 32 Queste zampe addominali molli ed alquanto contrattili perchè scompaiono colle succes sono vengono dette false zampe, sive metamorfosi del bruco. e Un fatto consimile accade pure nei paia di zampe toraciche, coleotteri, le loro larve oltre le tre posseggono dei rudi menti di zampe sugli ultimi anelli dell'addome. A proposito dei coleotteri mi piace ricordare ciò che Vol laston constatò Egli tose di cui coleotteri che abitano pei trovò che su cinquecento specie si possono servire, dell'isola ventitrè hanno ali in pri non e l'isola di Madera. duecento hanno ali difet venti nove su generi pro questo stato. Ciò che egli ha trovato nei coleotteri di Madera, si riscontra pure in quelli di tutte le altre piccole isole, giacche le ali dei coleotteri che vivono su isolette esposte ai venti sarebbero nocevoli, in conseguenza di ciò l'elezione naturale tende a far diminuire l'organo lentamente sino a tanto che non sia più dannoso diventando rudimentale. èe! Jipo I molluschi un animali simmetria bilaterale muniti di a piede ventrale, che nelle forme fisse può ralmente . sono molluschi coperti ch'esso più o meno di univalve guscio un o SOllO mancare; bivalve, che gene può an atrofizzarsi ed anche scomparire. Sono pure in genere forniti di occhi, che, per mancanza di raggi luminosi os e quindi per difetto d'esercizio, possono abortire. Così fu servata l'assenza di essi in diversi molluschi delle fondità, niti, appartenenti come metri di per a generi esempio profondità" il pecten fragilis che vive l'eulina stenostoma ed il valis che possono vivere sino fondita, ed il fusus abyssorum trecento che ordinariamente settantacinque a metri. grandi ne a sono tre pro for mila pleurotoma ni tremila duecento metri di pro che vive sino a quattro mila 33 Ì(iòuzio17i peculiari òi a ciascuna classe molluscbi solenogastri, gruppo rappresentato da un piccolo riunendolì numero di generi che Ihering poneva fra i vermi ai chitoni sotto il nome:di amphineures, la radula e le glan dule salivali mancano affatto (Neomenia)- In altri (proneomeni a) mancano affatto gli organi respiratori. In alcuni ' In molti lamellibranchi succede assai spesso che la lunga fessura anteriore de( mantello per cui passa il piede, diminui sca gini per la saldatura progressiva dei suoi mar che il piede, il quale in questo caso deve subire gradatamente al punto forte atrofia corrispondente, non può quasi più sporgere all'esterno. Quest'atrofia del piede può essere ancora maggiore, così in un piccolo numero di lamellibranchi, specialmen te ne gli ostreidi che attaccano la loro conchiglia su corpi estranei, e che quindi hanno perduto la facoltà di muoversi, il piede si è fatto rudimentale, oppure manca completamente. Altre volte è la conchiglia che si riduce; così nella teredo navalis in se guito all'atrofia della conchiglia, l'addome molto lungo resta nudo e l'insieme prende l'aspetto di un verme. Riguardo al sistema nervoso non essendovi nei lamellibran chi capo distinto, nè organi dei sensi posti nella parte an teriore del corpo, i gangli cerebrali sono molto ridotti. Fra gli organi dei sensi quelli che sono maggiormente soggetti a regredire sono gli occhi che spesso si riducono a semplici macchie di pigmento (solen, venus) poste all'estremità dei si foni, oppure spariscono completamente; però anche in quelle forme che allo stato adulto sono affatto prive di occhi se ne osservano i rudimenti nel periodo larvale. Riguardo all'apparato respiratorio osserveremo elle essi hanno generalmente due paia di branchie lamellosa, (onde il loro nome) una _ . 34 che incominciano dietro i lobi boccali e che si dirigono indietro lungo i lati del corpo; però spesso la branchia esterna è molto più piccola ed il numero delle branchie si riduce allora ad un solo paio. Il sistema muscolare può subire cosi nei lamellibranchi pure delle riduzioni, (pleuroconchi) l'adduttore esso inequivalvi a sparire completamente, ma il posteriore acquista un maggior sviluppo e nel mezzo della conchiglia. anteriore si atrofizza sino compenso sin vanza per s'av Un'atrofia importante in questa classe 'Gasteropodi di molluschi ci è presentata dal sistema escretore. - In generale tutti i molluschi hanno dei reni spesso sim metricamente. disposti ai due lati del corpo, ma in certi ga steropodi ravvolti su sè stessi il ravvolgimento ha causato la diminuzione degli organi situati dalla parte interna; cosi suc cede spesso che un rene, generalmente il sinistro, si riduca e finisca per atrofizzarsi del tutto. Quest'atrofia sembra essere in relazione coll'atrofia di altri organi pari, sono le branchie per forniti di branchie esempio. I gasteropodi in genere organi respiratori, e nella maggior parte le simmetriche, situate cioè l'una da ùna parte, l'altra dall'altra; ma spesso però succede che la branchia si sono nistra subisca un regresso e la destra resti la raramente succede il contrario rita in cui manca come nel principale. PiÙ sigaretus e nella ne addirittura la branchia destra. In altri casi l'atrofia delle branchie è assoluta. Così esse del tutto in molti pteropodi, per esempio nella clio pteropodi nudi, in cui la funzione respiratoria è com piuta dalla pelle, e nella cleodora fra i pteropodi forniti di conchiglia. È noto come un certo numero di gasteropodi ter restri e d'acqua dolce non respiri per mezzo di branchie ma per mezzo di un polmone, anzi per questo fatto tutti questi gasteropodi vennero riuniti m un solo ordine sotto il nome di polmona ti. mancano fra i 35 Noteremo tica alla ad ora che il respirazione passaggio aerea non della avviene respirazione bruscamente, acqua-, tutto che le branchie si atrofizzano gradualmente polmone; e cosi, per esempio, il genere ancylus che vive nell' aria è già. privo di branchie, sebbene non abbia ancora polmone svilup pato, e la sua respirazione sia assai simile a quella degli altri gasteropodi forniti di branchie. Anche la conchiglia in questi molluschi, come già. abbiamo a tratto, un poco a visto nei poco ma mano mano lamellibranchi, che il sviluppa è suscettibile di limacella dei, I si riduzione. nudi è Cosi la gasteropodi polmonati piccolissima conchiglia ovale, piatta, assai sottile 'e trasparente, quasi cartilaginea che trovasi ravvolta nel mantello. Essa è un ru dimento della conchiglia, ed alle volte è tanto piccola da non capire che la cavità. palleale e l'organo respiratorio, o da re stare interamente altri casi la nascosta cade una spessore del mantello. In presto in modo che l'animale a nello conchiglia completamente privo. Il tubo digerente subisce una notevole riduzione nei ga steropodi carnivori (murex, tr-iton, buccinum) in confronto con quello degli erbivori (turbo, nerita, haliotis) nei quali può a vere numerose circonvoluzioni (patella). Nei molluschi in generale troviamo 'delle glandule salivali, le quali alle volte sono aborti te, come nei pteropodi in cui mancano completamente. Non è raro il caso di trovare due solo ed allorchè ne riscontriamo un di paia queste glandule, i escretori vi due canali troviamo quali ci però sempre paio, attestano la duplicità. primitiva di queste glandule e la loro susseguente fusione in seguito a regresso. Molti molluschi, specialmente gasteropodi, hanno una gIanduIa speciale cono sciuta sotto il nome di gIanduIa del bisso. Generalmente si ri osserva che colla scomparsa di detta glandula il piede si duce ad un'appendice linguiforme. dulto ne Nei è polmonati l'armatura boccale consta di una mascella superiore cornea, dula impari, ordinariamente striata da molti denti e duna ra Ìn série coperta longitudinali e disposti trasversali. Talora la mascella superiore subisce notevoli I idu zioni sino a sparire totalmente. conchiglia interna dei cefalopodi organi ridotti.' esempio Il nautilo ha una conchiglia i giri della quale sono stretti e limitano una cavità. nella quale passa' il sifone, Il genere spi rula, vivente ancora ai nostri giorni, possiede una conchiglia sviluppata solamente in parte, inoltre la loggia interna di essa non contiene più l'animale che parzialmente. Cefalopodi ci offre Esaminando i -. Lo studio della chiarissimo di un fossili spirulirostra, belemnites, co riduzione progressiva della il si accentua, divien più completo, conchiglia, t'avvolgimento e trasforma 'la conchiglia primitiva in una parte destra tra mezzata, sormontata da un' appendice stiliforme. Il regresso si osserva principalmente sulla parte segm entata che si ri duce di più in. più. Negli ornnatostrephes ed in tutti i generi viventi il regresso è stato per così dire completo. La con chiglia non possiede più cavità. per alloggiare l'animale, ed il fenomeno, che abbiamo visto iniziarsi nel genere spirula cioè lo sviluppo dell' organismo attorno alla conchiglia, si è molto accentuato, Così per esempio nei decapodida la con chiglia si trova in una tasca dorsale del mantello e consiste per lo più in una lamella calcare, spugnosa, appiattita o lan ceolata a�7 forma di penna (osso di sepia). Negli octopodida l'atrofia è completa essendo la conchiglia scomparsa affatto. generi notenithis, noi assistiamo ad Il sistema genitale dei una cefalopodi ci fornisce due altri e sempi di riduzione. Essi hanno un ovidotto semplice, questa disposizione però non è primitiva ma derivata. Infatti illoligo saqittata, che sotto questo rispetto è meno rcgredito <l i tutti gli altri cefalopodi, ha un ovidotto doppio, in.licandoci cosi I 37 duplicatura primitiva che negli altri, sparita in seguito all'atrofia di uno dei una è compreso il nautilus, due ovidotti. cefalopodi dibranchiati si trova una disposizione caratteristica, la quale è in parte causa di regresso. Questa disposizione consiste nel fatto che un braccio si trasforma in organo copulatore, presentando una grande variazione nei differenti generi. Questa modificazione fa sì, come nella sepia.. che il braccio alla base si riduca, e non possegga più che rare ventose, essendo queste in parte sparite Fra i . Jipo I vertebrati àe! Verlebrati animali bilaterali due paia diarti, con (archi-vertebrali superiori) circonda il centro nervoso, e· colle appendici ventrali (coste) delimita una cavità contenente gli organi vegetativi. Sono gli esseri più elevati del regno animale, ma vedremo, quando esamineremo partitamente i singoli gruppi, come pure in essi ciascun speciale adattamento ad un dato genere di vita, abbia sempre causato delle importanti riduzioni ed atrofie Anzi possiamo dire che nessun tipo di quelli finora considerati presenta come questo. una quantità stragrande di organi ridotti. E ciò non ci deve affatto meravigliare, perchè nello stesso tempo che essi sono i più elevati ed i più perfetti, devono aver compiuto un ciclo evolutivo più completo. il quale mentre da un lato avrà, causato lo sviluppo delle modificazioni utili, avra dall'altro, nella stessa maniera, originato le riduzioni degli or gani inutili o dannosi a quel dato genere di vita. A questo tipo appartengono animali che hanno abitudini di vita le più differenti. In vero alcuni vivono esclusivamente nell'acqua, che può essere tanto l'acqua di mare che l'acqua sono scheletro interno il quale colle appendici con dorsali .. 38 dolce altri passano la prima resto sulla terraferma (pesci); l'acqua ed, il un. della loro vita nel parte (anfibi), segnando con ciò tramite di transizione tra .le forme esclusivamente acqua e le terrestri. Vedremo poi come in questi animali si tiche riducano mano mano nel dello corso della vita acquatica speciali gli animali completamente adatti e se sviluppo gli apparecchi sviluppino dei nuovi. Fra ne ad una vita sulla terraferma abbiamo i rettili, animali striscianti, in cui questo genere di vita ha causato delle riduzioni interessantissime, ed ha fatto prendere suo al corpo tempo, Vengono è una causa in forma essa speciale, che, a pure uccelli che seguito gli sono colle membra anteriori trasformate in diremo solo che questo come vedremo a volta d'altre riduzioni. sua animali pennuti di volo; per ora adattamento al volo fu causa di mol organi tissime riduzioni. In ultimo troviamo i mammiferi che costituiscono la classe più elevata, gli animali il loro nome stesso ci indica che forniti di mammelle. animali adattati alla vita acquatica (cetacei, sirenidi), adattati al volo cioè alla vita solo comprendono questa classe abbiamo In altri altri adattati (pipistrelli), (lepre), altri alla corsa (ruminanti, solipedi), altri a vita sugli alberi. É superfluo il ripetere che tutti que aerea al salto menar' sti adattamenti speciali, mentre da un lato costituiscono un progresso, dall'altro hanno prodotto con sè delle grandi atrofie. Non possiamo trattare tutto in un complesso questo straor rudimenti, e perciò li esamineremo parti tamente Classe per classe, ordine per ord ine. Però c'è un sistema che in tutti i vertebrati contiene un dinario numero di g�an .numero di organi ridotti. Questo sistema è il genito-u rmario. Per rendercene conto, studieremo a ontogenica e filogenica di questo zione nioti grandi tratti l'evolu apparechio negli am .. primo stadio della formazione pronephros. Quest'organo primitivo .è Il del. rene formato è di quello del complicati 39 s'aprono nella cavità. del corpo. Nell'embrione cia canale sbocca liberamente fuori; più tardi tutti questi canali uriniferi si mettono in rapporto con un canale d'elimi canali che scun nazione unico che sbocca nella cloaca. A canto del pronephros si sviluppa la glandula genitale pronephros si sostituisce rapidamente primitiva il mesonephros; la sua origine è distinta dà quella del primo, il suo aspetto è quello d'una gIanduIa secretice urinaria. Durante la fase del mesonephros, si sviluppa il canale di Miìller. Ma il mesonephros non è il rene definitivo; il meta nephros si sviluppa tosto e forma la glandula escretrice uri indifferente. Al narta. Nel sesso maschile il che è in parte didymo rapporto mesonephros entra in regresso; coi testicoli viene ed i vasi deferenti a costituire la I'epi maschili de degli organi genitali fini zivi. La parte rimasta libera che sotto forma di non persiste più nell'organismo organo assolutamente senza funzione nell'eta adulta. Il canale d'eliminazione comune alle glandule genitali ed urinarie durante la fase del mesonephros resta semplicemente paradidymo, in connessione coi testicoli e diviene il canale deferente, le cloache poi, in gran parte dei vertebrati, spariscono. Il canale di Miìller si accorcia e non persistono, sotto forma di stale e l'utero organi rudimentali, che le sue estremità prossimale, che formano l'hydatide del Morgagni maschile, entrambi senza e funzione. Nella femmina l'evoluzione renale è simile a quella abbiamo descritto per il maschio. Noi esamineremo del mesonephros che è entrata in connessione colla genitale, di la che parte gIanduIa ed il canale d'eliminazione corrispondente. Il canale qualche raro caso persiste e forma il canale di Gartner; alla sua parte inferiore' persiste sotto forma di un rudimento l'organo di Neber, nella parte supe riore è ridotto a qualche tratto che allaccia il paravoarium d'eliminazione è ed il sparito, paraophoron in resti del mesonephros entrati in regresso. 40 n canale di Miiller invece si è sviluppato e forma la vagina, terminale è in sua parte quale del che è un un resto mesonephros. rapporto coll'hydatide, Nell'anfiosso, che è il più basso dei vertebrati, non si osserva questa evoluzione, ed il suo rene anche allo stato adulto è il pronephros : nei pesci si osserva un'evoluzione parziale, essendo il mesonephros il loro rene definitivo. Le lucertole si servono del mesonephros per l'eliminazione delle urine e nello stesso tempo del metanephros che è già ben costituito. Nel camae leo il mesonephros resta parzialmente attivo dal punto di vista della secrezione durante tutta la vita. Negli uccelli e nei mammiferi l'evoluzione è completa, essi perdono comple tamente il mesonephros e si servono nell'età adulta di un l' ntero terzo e la tromba la rene. Pesoi rudimentali animali. I venti rali nella - e Ci occuperemo ora partitamente degli organi regressivi che si riscontrano in questa classe di pesci, come é noto, sono vertebrati a sangue freddo, vi nell'acqua} con natatoie impari e natatoie pari (petto e ventrali], e con respirazione esclusivamente branchiale. Il sistema delle natatoie Impari spetto, considerato come un rappresentato nell'embrione può organo da una essere, sotto un certo ri difatti è esso regressivo; cutanea continua che piega comincia sul dorso, circonda la coda e si estende alla super ficie ventrale sino all'ano. Più tardi questa piega diventa di si atrofizza in certi scontinua, sparisce, e trova divisa in tre punti, distinte cosicchè si si chia spese delle che parti generalmente pinna dorsale, caudale ed anale. Fenomeni regressivi si osservano anche nello sviluppo delle natatoie pari. Nel periodo attuale è molto difficile determinare l'origine delle n��atoie pari, nei pesci, e delle membra, che a queste corrispondono, negli altri vertebrati. Nulladimeno si è mano d'accordo nell'ammettere che si siano formate . pieghe laterali continue, che persistono a ancora nell'anfiosso. 41 Ora nella trasformazione delle pieghe toie od in membra, se da progressiva, dall'altro v'è lato considerevole di pieghe è un un sono plete, e nei selaci dal che subiscono trasformazione una in una vero porzIOne dei pettorali pesci troviamo punto di vista anatomico, le che più com partendo da questi, e andando sino ai teleostei progressiva riduzione. Esse sono in generale for pezzi cartilaginei più grandi, che occupano la una mate di tre base dell'ossatura scapolare. regresso; è sparita. Considerando le natatoie esse laterali continue, in nata vi della natatoia, e alla si uniscono Numerosi cintura accentuati, arri- pezzi cartilaginei, vano sino a questi pezzi basilari. Poiché a ciascun pezzo basi lare s'aggiunge un certo numero di raggi, variabile secondo la famiglia ed i generi, possiamo distinguere nell'insieme del l'impalcatura della natatoia tre parti che s'indicano coi nomi .di pro-meso e meta-pterigium. Queste parti sono normalmente sviluppate nelle razze; negli squali invece sembra che il pro pterigium raramente sia sviluppato; alle volte non è rappre sentato che da un semplice pezzo basale, che spesso può anche intieramente sparire. Il mesopterigium offre esso pure impor tanti riduzioni e L'apparecchio ni; in essi alle non meno può anzi del tutto mancare scheletrico dei ganoidi deriva da solo si osserva la riduzione, che comparativamente presentano gli squali, ma maggior parte dei raggi periferici. tale rappresenta il mesopterigium, razze (scymmus). queste disposizio un Un e forte regresso della :pezzo basilare rudimen più due o tre raggi situati quest'ultimo e l'OSRO basilare si fissano direttamente alla scapolare. Nei teleostei la riduzione dello. scheletro periferico delle natatoie fa dei nuovi progressi. e tutto l'ap parecchio, costituente il primario sostegno delle natatoie petto rali, si compone di quattro o cinque elementi assai uniformi sui quali s'inserisce un numero variabilissimo di pezzi più pic coli, periferici che conservano lo stato cartilagineo. In certi tra cintura . grupl(i di tcleostei �l manifestano delle riduzioni ancora �iù, . '42 nel numero dei grandi pezzi, risultanti forma, d'importanza minore, l'insieme del In ma di metapterigio. può stabilire una serie continua partendo sviluppato delle natatoie dei selaci per arri modo si questo dallo scheletro sì sino ai teleostei, di cui vare cambiamenti da modificanti le condizioni del consistono in una riduzione le più essenziali porzioni più o meno modifìcazioni graduata di considerevoli. Nelle natatoie ventrali si assiste ad Lo scheletro di quello le natatoie pettorali pettorali, e fenomeno analogo. differenza una importante fra l'assenza, incompleta però, le ventrali è ultime di quella parte che abbiamo descritto sotto propterigium, similmente non si trova che qualche rudimento del mesopterigium. Lo scheletro delle natatoie ven tral i dei ganoidi proviene da quello dei selaci per una riduzione periferica rassomigliantissima alla riduzione dello scheletro delle natatoie pettorali, e quello dei teleostei è pure' derivato da quello dei selaci accompagnato però da un regresso mag giore. Nei pesci, partendo ·dai più bassi (leptocardi) e andando man mano sino ai più' elevati (teleostei), si osserva colla for in il . queste delle natatoie un nei selaci è della medesima natura di queste nome di mazione delle vertebre e colla ossificazione loro zione sempre più accentuata della corda dorsale. duzione è caratteristica e graduale nei ganoidi e vedere i varii stadi di sono tebrale; giacche su si fa sempre dietro. gineo di essa sviluppo più pronunciata numero delle vertebre. Esse ri Questa se ne pos d'un'unica colonna la riduzione dell' abbozzo Un fenomeno di riduzione lo si nel su ridu una ver cartila andando dal davanti all'in osserva sono molto nei pesci numerose anche nel ga noidi, fra i teleostei le anguille non ne presentano mai più di duecento, nei phisostomi non oltrepassano il numero di ot tanta, negli acanthopteri, ad eccezione di qualche genere a 43 vertebre numerose considerevole. Si il loro a numero quindici. Se il loro (scomberus), riducono numero è molto meno plectognati, dove può discendere, come nell'ostracion per esempio, noi consideriamo il grande numero di vertehre nei poche' a esistono nei selaci, siamo costretti ad ammettere che la diminuzione loro nei teleostei sia causata da regresso. che Siccome la differenziazione delle vertebre si pronuncia mag all'indietro, così il regresso dovrà essere maggiore sulla parte caudale, e di fatti é ap punto su questa parte che si constata una maggior riduzione. andando dal davanti giormente Riassunte così brevemente le dai pesci più derare gli organi Leptocardi più elevati, atrofici peculiari I - che parti bassi ai non leptocardi, a andando regrediscono ci resta che da consi � ciascun ordine. che stanno alla base della classe, ai quali appartiene il solo genere amphioxus, ci pre sentano rudi mento di importanza genealogica. epitelio cilindrico, ciliato nel l'embrione; queste ciglia pe:r:ò regrediscono sino a sparire completamente. nel corso dello sviluppo. La. presenza tempo un L'amphioxus raria di vermi, nell'embrione, esse ci tenati di vedere fa leptocardi, - di cui profonde la costituzione ricordandoci parentela che esiste tra a ritenere i primi come questi probabili. dei ed i an ultimi. questi Tra essi noteremo sono ci rivelano l'ammocoetes, un la ci induce e Ciclostomi assai somma è fornito di affetti un che le modifìcazioni gli organi della temporanio arresto testa o del definitivo queste modificazioni citeremo come esempio i muscoli dell'occhio, che restano per lungo tempo allo stato di semplice abbozzo indifferente. Inoltre varii fatti inducono di a Tra sviluppo. che credere primitiva conservano siano la forma larvale dei derivata per regresso, sino allo stato adulto ma ancora i più degenerati. petromyzontidi che i non i sia mixinoidi, quali questa condizione larvale, e 44 Teleostei od anche pettorali trali e In molti teleostei si - vera una atrofia ventrali). degli organi Così fra osserva una locomotori. gli anacantini, riduzione (natatoie le natatoie ven sempre fam-iglia degli ophidiidae, ophidium barbatum, per esempio, esse non sono rappresentate che da piccoli filamenti. Mancano pure qualche volta nelle an guille e nei plectognati; più raramente mancano le pettorali, (pagusio) o le due paia insieme come nell'ippocampo, nel quale si nota pure un'atrofia della pinna caudale. Difatti gli ippo campi giovani hanno una pinna caudale rudimentale, la quale nel corso dello sviluppo regredisce, sicchè gli individui adulti ne affatto sono pipnoi anfibi ed i - nell' nella mancano privi. I dipnoi hanno dei caratteri oscillanti fra gli al fatto che possono in due e per polmoni. differenti maniere branchie respirare per In essi osserviamo una riduzione accompagnata talvolta da pesci: devono il loro nome scomparsa delle branchie esterne. Difatti nel africano genere protopterus annectens troviamo ancora, sebbene le tre rudimentali, paia di branchie esterne, che per un ulte completa una riore regresso mancano affatto nel genere americano lepidosiren. riduzione si osserva nelle branchie interne, e ciò è Un'eguale naturale conseguenza della comparsa che in questi animali fanno i polmoni; poichè assumendo questi la funzione che negli pesci è compiuta totalmente dalle branchie, il minor uso di queste porta alla loro riduzione. Difatti nel sottordine mo nopneumona essendosi solamente sviluppato un polmone, le branchie sono ancora quattro, mentre invece nei dipneumona per un ulteriore sviluppo di polmoni il numero delle br anchie altri si riduce. Riduzione dell' occhio. In alcune specie di pesci che vivono nelle acque sotterranee, si riscontra ciò che è comune a tutti gli abitanti delle caverne lontani dalla luce, la riduzione cioè sino alla t�tale scomparsa loeus, typhlicnthys dell'organo subterraneus). visivo. (amblyopsis spe 45 primi anfibi che comparvero sul globo paleozoica, gli stegocefali, forma capo-stipite da Anfibi dall'era I - sin cui dubbio le forme attualmente viventi, avevano dimensioni colossali, vertebre anficele come quelle dei pesci, derivarono coste. lunghe Da senza del corpo. indica il loro nome, sono animali Gli anfibi, come getti a vivere in due ambienti di ciò anzitutto si nota questi anfibi fossili agli attuali, grandissima nelle dimensioni riduzione sono a o e a sog in differenti, ed respirazione polmonare chiale transitoria una conseguenza respirazione bran permanen te. Come naturale conseguenza di vita abbiamo in essi la riduzione questo speciale genere di dell'apparecchio branchiale, appena finita l'età larvale, riduzione che causa la gra duale trasformazione di questo apparecchio in altri organi. non Fanno eccezione tra essi i perennibranchì, nei quali lo sche letro branchiale si conserva intatto per tutta la vita, e la salamandra atra, i cui piccoli appena nati respirano subito per polmoni, fatto interessantissimo, segnandoci esso il punto di contatto coi rettili. In tutti gli altri, prima metamorfosi della troviamo un apparecchio branchiale che si compone di quattro o cinque paia di archi, di cui il primo, come nei pesci, può essere con siderato l'arco ioideo. Or come questa disposizione non bene, dopo la metamorfosi di ci resta che Nelle salamandrine. del secondo grosso pezzo, e del terzo che un, placca cartilaginea, ricevente degli archi branchiali, si riunisce una l'arco arco non ioideo ci resta completo. che un ·pezzo. Negli anuri, da ciascuna parte l'insieme piccolo al corpo dell'ioide e forma solo pezzo. Una tale trasformazione è prova luminosa della grandis sima influenza che sull' organizzazione interna può esercitare con esso un . I'adattamento a fra i vertebrati solutamente condizioni esterne di vita differente, respiranti per branchie e quelli che privi di questi organi, non vi sia un e come sono as grande di- 46 stacco, ma si passi insensibilmente tramiti di transizione. Natura mente confermato questo dagli uni agli altri facit saltum, ecco concetto sapiente di filosofia non per nuova natu rale. Negli anfibi abbiamo un esempio di analogo a quello considerato nei pesci, riduzione di vertebre, cioè le vertebre vanno diminuendo di dagli passiamo ai numero più man è di duecento trenta nei genere siren, mano che anfibi elevati. Infatti la cifra totale della coeciliidi, è dove è di novantanove, ancora il più bassi vertebre considerevole nel numero si riduce a settantacinque nell'anphiuma, a cinquatotto nel proteo, a quarantadue nelle salamandre. Gli anuri poi presentano un'atrofia dell'estremità, posteriore della colonna vertebrale, accompagnata da uno sviluppo di un numero minore di vertebre, per lo più fra loro saldate, co stituenti un pezzo osseo allungato in forma di stilo che vien designato sotto il nome di coccige, di sorte che non si hanno più di dieci segmenti vertebrali. Le vertebre dei girini delle rane e delle salamandre sono anficele come quelle dei pesci; nelle forme adulte il corpo di vertebra diventa piano anteriormente in seguito alla riduzione della parte gelatinosa interna, e resta concava solo la parte posteriore: Le estremità, negli anfibi, come pure in tutti i vertebrati superiori, si sono fatte pentadattili; ma questa forma penta tadattila non è originaria, come ce lo attestano i casi anomali abbastanza frequenti di dita sopranumerarie che si osservano in molti vertebrati superiori, ma derivata da una. forma po lidattila primitiva per riduzione. Nell' estremità, anteriore qualche pezzo del carpo primitivo può sparire affatto coll'a trofia del dito corrispondente. La riduzione della natatoia pettorale dei' pesci nello scheletro del braccio degli anfibi e degli altri vertebrati, deve trovare la sua esplicazione nel cambiamento del genere di vita, dal passaggio di un habitat esclusivamente acquatico ad una parziale dimora sulla terra. 47 Nell'estremità anuri in generale posteriori ricorderò nella in e rana una riduzione che, negli è causata dal particolare, Anche qui, come nella maggior parte animali saltatori, l'allungamento del piede è accompagnato degli dal regresso delle dita interne; infatti negli anuri 'il pollice l'abitudine al salto. è rudimentale. Un altro fenomeno negli animali saltatori si osserva nel perone, che nella sua parte superiore è divenuto filiforme. Nella rana oltre la saldatura del calcaneum e dell'astragalo, che si può considerare che le parti come intermediarie salto é da fatto di regresso tanto più scomparsa, l'adattamento al un sono accompagnato' regresso più caratteristico, il che nei batraci urodeli ha una struttura complicatissima, tarso, si è ridotto in una un serie distale a qualche piccolo ossicino. parte Nella maggior degli anfibi si osservano delle pecu liari riduzioni delle estremità, tanto anteriori che po�teriori, alle volte anzi si ha un'assoluta atrofia di esse. Cosi negli anfibi che vivono generalmente sotto terra o nei luoghi umidi, le ossa della spalla e del bacino, come gli arti cor rispondenti, mancano completamente; essi devono essere con siderati quali forme regredite, molto probabilmente i loro antenati avevano arti, che in seguito nel corso d011a filogenia regredirono per disuso, e appunto per questa assenza di arti furono considerati per lungo tempo come ofidi. Il genere siren fra gli urodeli presenta anche una grande riduzione delle membra; infatti in esso le zampe posteriori mancano completamente, le anteriori sono. ridotte a piccoli monconi. Nei protei (proteus anguineus) si hanno solo tre dita all'estremità anteriori, è due alle posteriori. Nei meno branchi la riduzione è minore, giacchè ciascuna zampa è for nita di quattro dita. Nelle salamandrine l'estremità sono for nite ordinariamente di cinque dita, ma le anteriori ne pos apodi, seggono solo quattro. Molti urocleli hanno conservato impari un rialzo della pelle; come resto in altri troviamo delle una natatoie cresta der- 48 mica che occupa l'estremità cubitale delle membra anteriori la parte corrispondente delle posteriori, indicando la forma e zione di estremità primitivamontante sviluppatissime ed ImI tanti la forma di natatoie. Sulla coda dei girini tanto delle rane quanto delle sala larga piega che rassomiglia alla pinna cau dei pesci, poi nel corso dello sviluppo, principalmente rane per l'atrofia della coda, questa piega regredisce e mandre v'è dale nelle una scompare. Schreibers ha fatto sul santi. Come è branchie quando e noto .di polmoni, l'autor-e l'animale è forzato branchie proteo, delle osservazioni interes fornito contemporaneamente di è esso a suddetto ha vivere nelle acque osservato profonde che le una grandE'zza tripla dell'ordinaria, mentre parziamente atrofizzandosi. Ma quando si mantiene l'animale in un'acqua bassa i polmoni diventano più voluminosi, mentre le branchie scompaiono più o meno com pletamente. Anche il tegumento nel corso dello sviluppo è soggetto a subire riduzioni, infatti nei girini è fornito di ciglia, mentre ne è privo allo stato adulto, scomparendo esse nelle varie fasi i polmoni assumono vanno della metamorfosi. L'organo visivo pure in questi animali può subire delle più o meno grandi. Gli apodi invero che vivono generalmente sotto terra lontani dalla luce, hanno occhi piccoli e coperti dalla pelle, però la loro cecità non è completa. Ri duzione analoga fra gli urodeli la presenta il proteo, che vive nei laghi sotterranei della Carniola. Abbiamo già visto come negli anfibi le branchie esistano solo transitoriamente negli stadi embrionali e scompaiano allo stato adulto, fuorchè nei perenni branchi nei quali si trovano durante tutta la vita; in tutti gli altri anfibi però esistono rudimenti più o meno importanti anche allo stato adulto. I derotremata, per esempio, quantunque privi di branchie allo riduzioni , 49 stato adulto, rudimenti di come conservano collo ordinariamente esse lati ai del branchiale. un'apertura Invece nelle salamandrine colla scomparsa delle branchie, si nota anche la scomparsa delle fessure branchiali. Nè si deve credere che questa riduzione maggiore dell'apparato branchiale si debba attribuire ad un ulteriore dei sviluppo il prof. Camerano, to, la salamandrina e lo spelerpes tamente atrofici e respirano solo appunto come or non polmoni, giacchè molto, ha dimostra è hanno dei per il polmoni comple tegumento e per la cavità boccale. Alcuni coeciliidi presentano un rudimento molto importan te; in vero gli embrioni d'ichthyopsis glutinosus hanno un rudimento di valvola spirale nell'intestino, la quale è normal sviluppata in molti pesci anche allo stato adulto, inve nell'ichthyopsis durante lo sviluppo essa regredisce cosicchè allo stato adulto non ne troviamo più alcuna traccia. Nel genere. pipa ed in alcuni rospi mancano i denti. Farò notare sin d'ora, giacchè si presenta l'occasione, che in tutti mente ce i vertebra ti la di denti deve mancanza fatto causato da regresso, è tiva la presenza di denti sulle me un essere considerata la condizione poiché co primi mascelle; a conferma del mio asserto ricorderò che in molti vertebrati, i quali allo sta to adulto sono privi di denti, ne troviamo i rudimenti negli stadi embriologici. Dell'apparato genito-urinario. ne abbiamo già abbastanza diffusamente parlato, trattando degli organi rudimentali dei vertebrati in genere, ora aggiungeremo che nelle femmine degli anfibi il canale di Miìller fa invece esso s'atrofizza è mai ermafroditismo spi e particolarmente e l'ufficio di ovidotto, nei maschi si fa rudimentale. In completo, quelli di ma in però bufo nei generale non maschi dei vi ro si trovano i vulgaris rudimenti dell'ovario ai lati del testicolo. Rettili to questo Dagli nome antichi naturalisti venivano anche gli compresi animali testè esaminati e sot conosciu- 50 ti attualmente sotto il no molto torto poi uni gli altri e a di anfibi. Ed in nome vero non aveva questa classificazione, poichè fra gli far v'è alcuna differenza anatomica essenziale non nelle forme adulte. L'unica differenza importante sta nel fatto che i rettili in respirano sempre per polmoni, e, embrionali si sviluppino ancora delle fes tutte le fasi della loro vita sebbene sure stadi negli branchiali, le branchie non funzionano mai. Queste fessure branchiali ci porgono la testimonianza antiche strutture divenute l'individuo e per la specie legge di ereditarietà. Per la presenza di scheletro viscerale zieni di fisiologiche e o permanenti, lo anfibi si trova nelle medesime condi dei biamo visto manifestarsi in comprendere che pleto nei vertebrati, a branchie, transitorie degfi quello fa di poco poco indifferenti e per sviluppantesi negli embrioni per a pesci. esso Ma la riduzione che ab colla scomparsa delle branchie, ques to apparecchio non può essere che in alcun periodo della 'loro vita com che noi abbiamo visto iniziarsi negli sono forniti di branchie. Lo sviluppo retrogrado anfibi, nelle' classi più elevate, eredita La e e quindi anche nei rettili, si s'accresce. parte che si sviluppa ancora dello scheletro branchiale è l'osso ioide che funziona sopratutto come apparecchio di parte superiore (io-mandibolare) sostegno della. lingua; dell'arco anteriore diventa la columella e si unisce all'appa la recchi� uditivo. Nei serpenti la riduzione dell' osso ioide spinta al massimo grado; quest'osso è rappresentato da è un posseggono un ioide assai sottile; nei coco drilli l'ioide non presenta che le corna posteriori. I rettili antichi, come gli idrosauri, avevano vertebre bi solo arco. concave, I sauri fra i viventi concave; in tutti riduzione simile nei quali però solo altri gli quello a gli ascalaboti hanno vertebre bi procele per un fenomeno di già abbiamo visto negli anfibi, sono che la riduzione è invertita. 51 Fra le vertebre cervicali un epistrofeo, anche ma è ridotto. Cosi per del proatlante un esempio non solo si trova proatlante, il un quale ed atlante molte volte il Baur ha trovato dei rudimenti nel chamaeleo. Secondo lo stesso autore il proa sviluppa· con due cartilagini distinte tlante nei crocodiliani si giovani individui; probabilmente questa vertebra era sviluppata nel genere fossile rhyncosaurus. La delimitazione 'della colonna vertebrale in regioni di almeno nei stinte, come spesso avviene nei rettili, è accompagnata da nel numero delle vertebre. Difatti si nota una riduzione nel nu riduzione, confrontandole con quelle dei pesci. Però spesso l'assenza delle membra, causando la scomparsa della divisione della colonna vertebrale in regioni distinte, mero di cagiona esse una lo sviluppo di numero un maggiore di vertebre come avviene in molti serpenti. (python).. specie di uno stesso genere o più regioni distinte sia e ma che di una data re il vertebre numero delle eguale, però gione non eguagli quello 'd811a regione corrispondente di un'al tra specie. Questo fatto è generalmente causato da un'atrofia. Mi spiegherò con un esempio, fra i crocodiliani : .. Succede spesso che in varie la somma delle vertebre di due il gavialis qanqeiicu» il crocodilus biporcaius Yaiiqator Non si lucius può ha 14 vertebre dorsali 3 lombari 13» »4» »12» »5» » spiegare questo fenomeno altrimenti, che col l'ammettere che la quattordicesima vertebra dorsale del ero codilus biporcatus abbia perduto la costola, e che nell'alligator lucius non solo la quattordicesima ma anche la tredicesima abbia fatto questa perdita. Secondo Cope la lunghezza della coda dei plesiosauri di minuisce gradualmente passando dalle forme più antiche alle recenti. L'estremità. anteriore dei sauri è fornita in genere di un procoracoide che sparisce nei crocodiliani, in questi la cin tura scapolare é composta dell'omoplata e del coracoide. Il 52 camaleonte i fra sauri della cintura ci offre esempio un mancando in di riduzione il scapolare, procoracoide. Per contro la presenza di una cintura sca polare pressocchè completa nei sauri apodi, per esempio, an guis, chirotes, amphisbena, testifica che la perdita delle e stremità in essi è stata fatta molto dopo che nei serpenti, nei quali non si trova mai alcuna traccia di cintura scapolare. Il bacino manca in molti serpenti, i peropodi ed i tortri cidi posseggono qualche rudimento di esso situato li beramente esso la clavicola ed il nei muscoli addominali. manifestano nei sauri; noi esamineremo le riduzioni che si compiono in tre Regressi particolari delle estremità si distinte: quella delle amphisbene, dei scincoidi e dei famiglie chalcidicidae. Nella prima famiglia i chirotes hanno membra anteriori e bacino r:udimentali; le membra spariscono ma il bacino sussiste negli altri generi, attestando in questo modo l'esistenza anteriore delle membra. Nella famiglia dei scincoidi i gongili, lo scincus hanno dita che differiscono poco dà quelle delle lucertole; le membra si raccorciano già nelle seps, nelle podophis e nei cyclodus; nei brachymelidae le membra ante quattro membra a riori non' hanno cinque più solamente le membra che due dita posteriori e le posteriori uno sussistono nei scillotes e solo; nelle - ophiodes, esse sono del tutto prive di dita nel pygopus le pidopus; infiné l'anguis, I'acontias, le typhlinidae non hanno più membra del tutto, restano solamente la cintura scapo lare e la cintura pelvica a testimoniare la loro anteriore esistenza. Nella famiglia dei chalcidicidae troviamo i zonUTUS, i cordulus, i quattro membra un a serie simile: gerrhosaurus, i gerrohonotus sono for i saurophis hanno le a cinque dita, membra ma non hanno più che quattro dita, le chalcis hanno le membra posteriori prive di dita, le chamoesaura sono senza dita a tutte le membra, i pseudopus non hanno più che le niti di 53 membra anteriori, ed infine il regresso saurus, che sono è completo negli ophi completamente apodi. Questa atrofia di arti fu causa di un grave errore di si i stematica, per cui tutti naturalisti del passato consideravano noi come ofidi, non solo la maggior parte di questi sauri da testè considerati, Nei serpenti si trova non ma anche anfibi apodi l'assenza di membra è nè cintura steriori rudimentali, ci nei come dimostra che forme antenate fornite di membra, deve essere senza i regolare: ginnofioni. infatti in essi cintura pelvica; python, di membra gli ofidi derivano nè scapolare tuttavia l'esistenza in alcuni come e dubbio considerata che la come loro mancanza causata da retrogrado. ma po da sviluppo , python già considerati, anche i tortricidi ed i pe ropodi portano nella regione anale le vestigia delle membra posteriori, che sono però sempre nascoste sotto la pelle. Certi rettili fossili, i pterosauri, avevano il potere di volare coll'aiuto di una membrana, la quale non ha nulla però a che Oltre ai fare coll'ala degli uccelli. Questo adattamento al volo fu in essi di speciali ri generi differenti di pterosauri: il pte rodactylus, che ha una coda corta e dei denti su tutta la gola, il ram phorhyncus, che ha una lunga coda ed un becco sul da vanti della gola con dei denti su quest'ultima, Ù pteranodon, che non ha più nè denti nè coda. Si sa anche che gli animali di quest'ultimo genere erano i più specializzati fra i ptero sauri ed i più potenti volatori del gruppo. Essi avevano una statura gigantesca ed un'apertura di ali in media di m. 8,30. In questi rettili il primo ed il quinto dito hanno perduto le unghie divenute inutili, di più i metacarpi e la falange pros si male del pollice si sono considerevolmente ridotti e sono passati nelle ossa della giuntura della mano, tanto che la falange distale è divenuta filiforme. Ad un grado più elevato di specializzazione sono apparsi nuovi regressi: difatti nel pteranodon i metacarpi delle dita che portano unghie si sono duzioni. Si conoscono tre causa 54 considerevolmente ridotti, le membra anteriori tendono di più in più a non esercitar altra funzione che quella del volo. D'altra parte sacro che per portar ali così si formava gigantesche una specie di anteriore, causando con 'ciò .il regresso della muscolatura nei primi pterosauri poteva imprimere a queste vertebre dei movimenti. Fra gli organi dei sensi noterò che recentemente si organo mediano, indicato parietale, all' estremità della come un mato occhio pari. parietale Nella massima babilmente o scopri occhio, posto nella regione gIanduIa pineale, (epifisi) e chia pineale, terzo occhio od occhio im parte dei casi quest'ochio parietale era rudimentale. Pro esso è assai sviluppato negli tichi sauri fossili, e nelle forme estinte di parietale è traforato. Può darsi che ad anfibi in cui an il esso sia omologo impari dei tunicati, trattasi per ciò di una forma zione filogenetica antichissima la quale. forse, come l'occhio impari dei crostacei, con lo sviluppo progrediente degli occhi pari perdette il suo valore primitivo, e si conserva solo qua l'occhio e là allo stato rudimentale. Speciali regressi compaiono anche nell' apparato respira serpenti e nelle lucertole ser la forma allungata del corpo causa la riduzione pentiformi del polmone sinistro che si atrofizza più o meno, mentre per compenso il destro acquista un volume maggiore. Nell'apparato nutriti zio solamente le tartarughe mostrano un'atrofia interessante; in esse infatti mancano completamente torio di certi rettili, cosi nei i denti, le brevi becco ossa degli uccelli, Però in alcune delle mascelle da lamine come cornee coperte, sono dentellate la trionix si osservò negli e come il taglienti. stadi embrio nali la presenza di denti che poi vengono riassorbiti. Questa esistenza temporaria di denti, sta a dimostrarci come queste forme discendano da antenati forniti di atrofia sia causata senza denti, dubbio da regresso. e come la loro 55 Uccelli Come è noto - gli uccelli vertebrati sono a sangue caldo· con arti anteriori trasformati in organi di volo, e questo costituisce la più importante differenza fra essi e tutti altri vertebrati. Poichè sebbene nei mammiferi gli si trovino ali vere adattamenti al volo, degli speciali non e si hanno mai pennute. Nella colonna vertebrale le vertebre cervicali coste nei rettili e si trovano non delle vertebre dorsali che i di sono queste in parte mancano rudimenti; le di apofisi fuse tra loro. regione sacrale costituisce un solo osso, e non si vede vestigio di vertebre, giacchè queste si sono fuse tra loro, solo si osservano i "ori per il passaggio dei nervi spinali. La riduzione maggiore si ha nelle vertebre caudali, difatti negli uccelli attuali le ultime quattro o sei vertebre La più si alcun sono saldate fra coccigeo che serve loro, Invece i saururi vevano e (archaeopterix] i caratteri dei sauri in possedevano una coda niera. Però negli 'stadi numerose un breve monco ne gruppo di animali che con un caratterizzata vertebre, ciascuna delle quali hanno rimane che non sostenere le penne della coda. a aveva a quelli degli uccelli, dalla ai lati presenza di venti penna timo una gli uccelli attuali pulcino ha una coda vertebre che in seguito embrionali anche vertebre composta di diciasette caudali, diciotto o cosi il scompaiono, Questa riduzione, che s'è andata lentamente effettuando nel corso dei tempi, tate condizioni di senza di vertebre fu causata dal disuso in vita, perchè coccigee non seguito uccelli per gli sarebbe di non alle mu solo la pre veruu'utilita, ma costituirebbe un grave danno. Trasformazioni e riduzioni estremità si anteriori che importanti si osservano nelle posteriori. In tutti gli uccelli le clavicole si riducono, fondendosi tra loro per costituire un os so solo: la forchetta. Abbiamo già visto nei sauri che l'estre mità anteriore è fornita di un proracoide, scapolare nei crocodiliani, in cui la cintura il quale sparisce è ridotta all'omo- 56 plata ed al all'omoplata coracoide. serisce sulla placca Negli stretta si unisce sternale uccelli succede un un fatto forte coracoide il come analogo: quale s'in nei rettili. Una riduzione interessante della mano si si è riscontra . uccelli, in cui, s'è come già detto, essa negli trasformata in organo di volo. Il carpo è ridotto a due ossa, la mano a tre dita, che restano distinte solo nei saururi. Difatti tre dita del l'archaeopterix sono complete, hanno falangi ineguali e sono fornite di unghie; adunque, astrazion fatta dalle altre due dita, l'ala dell'archaeopterix non ha subìta altra trasformazione, ma fa d'uopo notare che esso era un cattivo volatore, fatto che si deduce dal suo sterno cartilagineo carenato. non Nei buoni volatori abbiamo altri regressi: in essi troviamo che tutte le sono di unghie sparite, più il pollice ha perso una falange, l'indice egualmente, infine i metacarpi dell'indice e del terzo dito si sono muscolatura saldati fra loro causando ciò il regresso della preposta ai movimenti di queste parti. più completa si osserva nell'apteri x, La riduzione non con ha conservato che un dito solo La mancanza delle ali nei :ratiti due diverse maniere. il quale falange. può essere spiegata in con una Alcuni autori, basandosi sul fatto che i ratiti dimostrano caratteri più primitivi dei carinatae, sostennero un'origine difì letica degli uccelli, secondo cui i dinosauri avrebbero dato ori gine alle odontolcae (Hesperornis) e questi ai ratitae incapaci di volare, ed i pterosauri avrebbero originato i carinatae. Se condo questa ipotesi, la mancanza delle ali nei ratitae non sa rebbe e un fatto causato da regresso, ma un carattere congenito quindi primitivo. Molti autori si sembra loro dei ratitae organi e sono schierati contro alquanto infelice, e dei carinatae nella forma interni è così grande, questa opi nione, dello scheletro da far vedere in essi degli un'origine e unica; secondo noi .i caratteri più primitivi dei ratitae causati da' riduzione prodotta che sostennero che la coincidenza dal disuso. sono 57 Negli struzzi l'ala ha dita, delle quali due forma rettilinea una e termina con continuando armate di artigli; degli uccelli corridori si assiste alla scomparsa gra duale degli artigli. Nei nandù non troviamo più che un arti glio, esso si rimpicciolisce negli emù, si riduce ad un sem plica moncone nell'apierix e scompare affatto nei casuari. La riduzione delle ali è accompagnata dalla riduzione della coda, infatti, non avendo più essa l'ufficio di timone, le rettrici si atrofizzano o scompaiono in qualche caso. In questi uccelli lo sterno non offre più traccia di carena, le clavicole non esistono, le apofisi uncinate delle costole sono rudimentali tre sono la serie o mancano luppo affatto; si inoltre osserva una riduzione nello svi delle penne cosicchè restano nude varie (testa, collo, membra, ventre). Anche nelle estremità posteriori parti del corpo si notano in tutti gli uc celli delle notevoli riduzioni. Il perone negli uccelli adulti non è rappresentato che da un semplice stiletto osseo posto sulla faccia esterna della tibia e non mai il tarso. La raggiunge cartilagine superiore del tarso si salda colla tibia, la cartilagine inferiore si unisce con pezzo unico, il metatarso, proveniente dalla fusione di tre in cui non si trova più alcuna traccia che all'estremità periferica. lughe, Nel della di un ossa separazione si compirono pure riduzioni nel sauropodi avevano membra po steriori pentadattili, le dita portavano un numero di falangi variabile da due a cinque. Nell'ipsilofodonte, fra i dinosauri ornitopodi, il piede si è fatto tetradattilo, dal primo al quarto dito si trova lo stesso numero di falangi che nei dinosauri sauropodi, ma il, quinto dito è ridotto e non è più rappresen numero corso delle dita. I dinosauri tato che da Nel filogenia un metatarso stiliforme. il secondo, il terzo ed il porta ancora lo stesso volume. Infine dito è completamente sparito, il quarto funzionano, ma il primo, che numero di falangi, è molto ridotto in nell'iguanodonte, che è già completamente adat- camptosauro quinto 58 tato alla stazione eretta, il primo dito che da un metatarso stili forme. non è più rappresentato Cosi adunque nel passaggio dalla stazione quadrupede a quella bipede, le membra posteriori, sebbene abbiano evidente mente preso un'importanza più grande dal punto di vista della locomozione, presentano tuttavia in ciascun stadio considerato riduzione presentano i piedi degli uccelli corridori, però 'in essi la riduzione del piede sembra tenere ìl cammino inverso di quello dell'ala; gli apterix hanno un pol lice rudimentale, gli emù, i casuari ed i nandù non hanno più dei regressi. Analoga pollice, gli struzzi Gli uccelli non hanno attualmente di denti, questa derivata. sprovvisto ma Infatti i saururi più che due dita viventi hanno disposizione però (arehaeopterix) avevano I'intermascellare ed il mascellare riore, denti, lo stesso dicasi degli a ciascun piede. becco corneo un è non primitiva, la mascella supe forniti di inferiore fossili odontorniti (Ichthyornis, hesperomis ). Però anche in embrioni d'uccelli della fauna attuale fu rinvenuti dei rudimenti di denti, che poi scompaiono nelle ulteriori fasi di sviluppo; così, per esempio, furono trovate pa rono pille Il dentali nelle mascelle di embrioni di tubo digerente degli uccelli è in pappagalli. generale catterizzato dalla presenza di due ciechi, i quali però possono mancare del tutto, come nei pici, nei pappagalli ed in altri rampicanti. In altri possono regredire e non sime appendici papilliformi. essere rappresentate Notevoli riduzioni si manifestano di esse, come genito-urinario, non ne terremo parola, avendone ma già. già. auche qui che da cortis nel sistema si é detto per i rettili, trattato nella parte ge nerale. Solo noteremo che in essi l'ovario destro subisce riduzione. Simmetrico del sinistro nello stadio una embrionale, questo si sviluppa, il primo resta ad uno stadio di svi luppo inferiore, e finisce per iscomparire intieramente, Quando persiste, come in qualche rapaee diurno, le sue mentre uova non divengono mai mature. 59 Come conseguenza diretta di ciò, anche l'ovidotto destro si sviluppa t3 si atrofizza, cosicchè allo stato adulto troviamo non soli) il sinistro. sviluppato Uccelli domestici chetta, le scapole più corte ani tre e sono - Nelle anitre domestiche la for ridotte (li peso, le ossa delle ali sono colle corrispondenti delle più leggere paragonate selvatiche; questa diminuzione di peso indiretto della reazione esercitata su di esse è il risultato dai muscoli inde boliti che vi si attaccano. I nostri polli ed oche domestiche hanno quasi perduto la facoltà. del volo, non solo individualmente, ma anche come razze, e non si vede mai che un pollo spaventato si libri al volo, giovane gallo cedrone. Nei piccioni domestici la lunghezza dello sterno, la spor genza della cresta, la lunhezza dell'omoplata e della forchet ta, la lnghezza delle ali, misurata dall'estremità. di un radio a quella dell'altro, sono tutte inferiori alle misure corrispondenti dei piccioni selvatici. Nei polli la cresta sternale è meno pro come fare può minente e un spesso deformata Mammiferi e mostruosa. Sono animali - a sangue caldo, vivipari, forniti di mammelle. In questa esempi classe che di riduzione abitudini di vita, più elevati, gli comunissimi, causati dalle svariate perciò prima ]e riduzioni comuni all'intiera in animali comprende gli sono tratteremo brevemente di tutta classe, riserbandoci di - ne cervicale è in di sette vertebre, ne regio genere breve, si com pone ordinariamente prive di coste allo stato adulto, nell'embrio forni te di coste, che vengono l'i assorbite nel dello sviluppo. Qnesto fenomeno spiega due fatti che pri però corso ma trattarne seguito più minutamente ordine per ordine. Colonna Vertebrale Nella colonna vertebrale la erano esse . sono considerati come eccezioni. Il Manatus ha soltanto sei vertebre cervicali, la settima 60 ha perduto la costa sale; il bradipo presenta poichè la prima o anche perduto le coste. non Le vertebre parte dali sacra li viene considerata e invece otto le o nove vertebre cervicali, ed entrano fuse tra loro, del bacino unendosi colle far a iliache. Le vertebre ossa caratterizzate dalla brevità. delle sono prima dor due vertebre dorsali hanno prime sono come cau apofisi, generalmente ridotte soltanto al corpo di vertebra, e diminuiscono gra datamente di volume dall'innanzi all'indietro. Il loro numero sono è mentre in alcuni mammiferi variabilissimo, tendo arrivare sino quaranta; a sono in altri il loro molte, po numero dimi nuisce; alle volte si fondono tra loro per costituire l'appendice coccigea che si trova nelle scimmie antropomorfe e nell'uomo. Ossa del cranio Anche - un'analoga riduzione, e si le ossa fondono in del cranio parte subiscono tra loro. É fa parietali, invece in molti mammi (monotremi, marsupiali, ruminanti) queste due ossa si sal cile vedere nei rettili due feri dano in uno solo. Succede lo stesso fatto per le ossa frontali, che ordinaria mente pari e separate tra loro da una sutura, in molti mam miferi si saldano, come nell'elefante, nel rinoceronte, negli in settivori, nei chirotteri, nelle proscimmie, nelle scimmie e nell'uomo: la loro Negli fusione embrioni si compie però queste nel d'ossa che esiste nei rettili dall'osso quadrato e corso negli ossa dello uccelli al mascellare, è ridotta sono sempre pari, La serie sviluppo. e che si estende all'yugale nei mam miferi, per la scomparsa dal quadrato-yugale. Caratteristica dei mammiferi è la stretta fusione del nio coll'apparecchio palato-mascellare, cassa timpanica. In mandibolare colla mandibola si articola. intermezzo di s'affonda osso durante lo e il cra rapporto dell'arco conseguenza di ciò la direttamente coll'osso temporale, senza quadrato, sviluppo l'osso corrispondente a questo cassa timpanica e si pezzo superiore, cartilagine nella futura trasforma in incudine, mentre il 61 di Mechel, diventa il martello. Il secondo arco branchiale si ioide, che conserva un paio di archi, conosciuti riduce all'osso sotto il condo nome di corna dell 'ioide. La parte superiore del se diventa la staffa. In molti mammiferi ledue meta arco del mascellare inferiore restano distinte, in altri, come nei pcrisodattili, nei chirotteri, nelle scimmie e nell'uomo esse si saldano e vengono Estremità ri placentali a costituire La cintura - una unico un scapolare notevole riduzione. osso. subisce nei mammife I monotremi solamente posseggono un osso coracoide che serve a connettere l'omoplata collo sterno, in essi anzi è diviso in due parti, una delle quali viene designata sotto il nome di In tutti epicoracoide. gli altri mammiferi, quest'osso si riduce ad un'insignificante apofisi; in alcuni la riduzione è vicola maggiore, ancor per l'atrofia della cla (carnivori). L'adattamento delle mammiferi a svariate condizioni di vita: determina nei riduzioni nello scheletro della gamba e piede. Siccome queste modificazioni sono svariate e molte plici, non se ne può parlare in tesi generale, ma ne tratteremo in modo speci-ale per ogni singolo gruppo. Per ora diremo solo, che le dita non oltrepassano mai il numero di cinque, ma che ridursi. In questo caso il primo esse possono gradatamente a diventare rudimentale ed a scomparire è il dito interno com posto, di due falangi, poi l'esterno ed il secondo interno, per ultimo il secondo dito esterno sparisce a sua volta, in modo del che il dito mediano solo sostiene il membro. Mentre le dita si le riducono cosi gradatamente, biscono modificazione ed una te, infatti, i pezzi a medi spesso si e del semplificai ione metacarpo su corrisponden cui s'attaccano le dita rudimentali diven tano stiliformi oppure di del carpo ossa una scompaiono interamente; saldano per costituire i due metacar un osso lungo ImparI. Orqan; niti di una dei sensi In tutti i mammiferi membrana nictitante, oltre la gli occhi sono for palpebra inferiore 62 mai cosi completamente sviluppata come ne non ricopre che la meta del bulbo gli la altre volte riduzione è maggiore, e non troviamo oculare, che una piccola piega posta al lato interno dell'occhio. e superiore, ma uccelli: nei ruminanti Tracciati cosi brevemente i caratteri rudimentali a tutti od alla mammiferi, ogni singolo dei maggior parte un'esposizione più minuta per ad Monotremi comuni passeremo gruppo. Costituiscono l'ordine inferiore dei -- ora mam miferi, fatto confermato anche dalla presenza di una cloaca, mammiferi questa come nei rettili, mentre in tutti gli altri - disposizione è transitoria durante il periodo embrionale. Il regresso che maggiormente mi sembra degno di nota in questi animali è la mancanza dei denti; nè si deve credere che un quest'atrofia carattere e -le mascelle congenito, becco con indubbiamente è una a piastre cornee sia disposizione secon- daria, poichè gli antichi antenati dei mammiferi avevano nu merosi denti. In favore di questa opinione sta il fatto che i monotremi nell'eta giovanile hanno denti ossei, che poi ven gono ricoperti da piastre cornee. Nel sistema genito-urinale troviamo in trofia che abbiamo riscontrato gia dell'ovario destro, cosicchè capace di produrre uova. questi animali un'a negli uccelli, l'atrofia cioè allo stato adulto solo il sinistro è Mammiferi aoquatioi (oetaoei, sirenidi, pin Sono mammiferi a corpo fusiforme, colle mem nipedi) ... - bra trasformate in natatoie. Nei cetacei la riduzione dei peli, che mancano si osserva completamente anzitutto fuorchè at torno alle labbra. In essi troviamo inoltre la fusione delle tebre cervicali e dei muscoli corrispondenti. nuoto ha causato tanto nei cetacei che nei sirenidi zione rIOrI. quasi completa delle membra, ver L'adattamento al specialmente una delle ridu poste 63 gli halitherium dell'epoca miocenica avevano un bacino piccolissimo, con una cavità cotyloide nella quale s'articolava Già femore pure assai ridotto. Il bacino sussiste forma di una sottile cintura nei dugong; non è ancora. un avanti porta ma un rudimento di femore e sotto finito più di tibia nelle in balene; la tibia scompare nella megaptera boops e n'ella balenoptera comune, il femore manca a 'sua volta nella balenoptera rostrata, infine da un le membra paio posteriori più rappresentate sono non che di stiletti nei cetacei forniti eli denti. Riduzioni analoghe graduali e si osservano nelle estremità anteriori, cosi esse sono fornite di cinque dita nelle balene, <li quattro nei balenopteri, e per una serie di stadi intermedi si arriva a certi delfini che hanno natatoie didattili. Quanto ai sirenidi il dugong braccio sull'avambraccio, cora questa facoltà; ma con ha non più movimenti del in altri, manatus, si trova an tutto ciò l'adattamento alla vita ma acquatica avendo per effetto di saldare le due ossa dell'avam braccio, porta per conseguenza il regresso della muscolatura preposta al movi mento di Perissodactyla causate membra queste ed dall' adattamento restino tuttavia si osservano nel artiodactyla alla sviluppate ossa. numero ( Sebbene corsa). in tu tti i - . mammiferi Riduzioni le quattro terrestri, delle dita clelle riduzioni in teressanti, correlative coll'andatura pIanti gl'ada, digitigrada, un guligr.ada dell'animale, correlative cioè, coll'uso che l'animale fa del suo pollice, del secondo e quinto dito, il quale è sem più piccolo degli altri. Queste modificazioni del piede si sviluppano insieme a grandi modificazioni ed atrofie nel nu mero dei denti, come se l'andatura dell'animale avesse qual che rapporto col regime alimentare. La storia della successione dei mammiferi unguligradi è a questo riguardo assai istruttiva. Lo più antiche forme era no pentadattili, avevano una dentizione da onnivoro possedenpre . 64 I primi di questi animali erano succedono degli ungulati digi gradi plantigradi, planti tigradi sempre pentadattili ( corriphodon, ham atus, dinoceras ), che camminando appoggiano sul 'suolo tutte le loro cinque dita. Siccome le dita di questi animali erano primitivamente ineguali, il lavoro era inegualmente ripartito tra loro, le dita mediane, più lunghe delle altre, prendevano una parte più at do quaranta quattro denti. ma ai tiva alla locomozione e le laterali tendevano ad atrofizzarsi. Men digitigrada s'accentua, il pollice, poi il secondo ed il quinto dito, sempre più piccolo degli altri, cessano di toccare il suolo. Queste dita quindi divengono inutili, e s'atrofizzano. Il pollice scompare per il primo, (acerotherium) poi viene il turno del quinto e del secondo dito. Il corpo può poggiare sul terzo e sul quarto dito; oppure sul terzo solo, generalmen te più lungo del quarto. tre l'andatura Infatti queste dUB combinazioni si realizzarono, dato luogo : la alla esse han serie degli ungulati artiodattili, la prima degli ungulati perissodattili. seconda alla serie I a artiodattili primi dire tre avevano paia d'incisivi, un una paio dentizione di completa, canini, sette paia di lari in ciascuna mascella. Questa dentizione si è ridotta, ma poco a ed un mo poco in modi differenti. Nei cainotherium di a vale premolari, scompaiono i canini superiori i camelidi hanno conservato i canini e gli paio inci sivi laterali, ma hanno perduto gli incisivi mediani superiori, i muschidi hanno egualmente conservato i canini superiori, al i maschi, ma tutti gli incisivi superiori sono scomparsi; infine, in tutti gli altri ruminanti mancano completamente gli meno superiori, come pure i canini delle due mascelle. questi cambiamenti nella dentizione le membra si modificarono assai. Il primo dito scompare senza lasciar traccia, il secondo ed il quinto si riducono grandemente in modo che non arrivano più a toccare il suolo, ma per compenso il terzo ed il quarto, su cui appoggia l'animale nel camminare, si sono incisivi Durante 65 assai sviluppati. Tutto ciò sta sibili modifìcazioni a dimostrarci, come tutte le pos riduzioni possano avvenire successivamente e nella serie dei Riduzioni tempi. analoghe sono conosciutissime rissodattili. Questi animali erano in un'antica serie di for-me (tapivarus, negli ungulati origine pen tadattili, pe ma hyrachius, lophiodon) che ha dato origine ai tapiri attuali, non ha più che tre dita po steriori, il piede anteriore perde a sua volta un dito nei paleo therium, esso tende a. rialzarsi di più in più e l'animale cam minando poggia unicamente sulle due dita mediane, si passa così dai paleotherium e dai pachynolopus .agli anchythrium, poi agli Hipparion ancora tridattili, ed infine al genere equus le cui due dita laterali non sono più rappresentate che dai loro metacarpi e metatarsi. Il processo di modificazione delle membra, fu causato dal fatto, che il mammifero era costantemente costretto a driz le sue estremità, per far uso di tutta la aumentare in conseguenza la rapidità della sua zare Perissodattili Esamineremo compiute or.a le ed artiodattili lunghezza domestici 'riduzioni che in questi animali sotto l'influenza della vita ed corsa. domestica. si Nelle sono specie attuali del genere equus i molari sono sei per ciascuna mezza mascella, mentre nelle specie fossili erano sette, per altro si trova davanti ai premolari un piccolo dente caduco. Sebbene, E' come gia si è detto, il piede sia composto di un solo dito dei e dei e del avanzi metatarsi del secondo metacarpi quar degli osservano spesso nelle diverse razze dei ritorni ata conformazione del piede, dove lo stiletto interno nella vici to dito, si della zampa anteriore diventa un dito rudimentale. Riguardo ai bovini il prof. Tanner ha osservato che nelle razze i polmoni ed il fegato sono considerevol grandezza, se si confrontano colle dimensioni organi hanno negli animali viventi in libertà. perfezionate, mente ridotti in che gli stessi La causa, secondo il Darwin, che. determina la riduzione dei 66 polmoni nelle perfezionate, razze è certamente il cizio che essi fanno, ed è probabile che sul influenza il nutrimento artificiale. In quasi tutti delle orecchie si poi i sono tenza di raddrizzare il eli natura tale nostri fatti padiglione, si è potenza vestigia, e non dall'adipe. i In muscoli hanno più po allo' stato quelli razza una cinese da semplici piccolo 111on rappresentate ed in un'altra la coda è ridotta ad soffocato in certo modo Suffolk sono poco eser abbia grande domestici mentre in conservata. di montoni le orecchie esterne cone anìmali rudimentali fegato un Nei buoi della razza corna, si può spesso, nei giovani individui; sen tire i rudimenti di esse. Nelle razze di buoi e di montoni senza senza corna sistono in furono osservati altri rudimenti piccole corna singolari, che con pelle, esse fissate mollemente alla sola cadono spesso ed in seguito possono crescere di nuovo. Nelle capre senza corna, le protuberanze ossee su cui si fissano nor malmente le corna esistono allo stato di In molti animali domestici la e ciò é determinato dal quale non è impiegato semplice rudiment.o. capacita cranica é ridotta, diminuito ad escogitare volume Rosioohianti ed insettivori che si in del cervello, i mezzi di far - Gli preda. organi due ordini di mammiferi il ridotti cau questi trovano da due l'adatta adattamenti: speciali principalmente mento al salto e quello allo scavare. Abbiamo già. visto come il primo di questi due generi di adattamenti abbia causato dei regressi nella rana fra gli anfibi: un fatto analogo av viene nel Dipus fra i roditori. I topi, gli scoiattoli hanno un piede pentadattilo. Questo piede ci rappresenta l'origine da cui è derivato il piede tri dattilo del dipus, passando per diversi stadi rappresentati nella fauna attuale. Nella' lepre infatti non si trova più il primo dito ed il piede diventa detradattilo, nel capibara sparisce anche il quinto e diviene tridattilo, nel dipus infine anche il se condo dito è ridotto, ed i tre. metatarsi saldati colle parti inter sati sono 67 poste. Inoltre in membra le esso mente al salto hanno guadagnato mento del ma metatarso, L'adattamento allo si sono posteriori in servendo unica lunghezza per l'allunga larghez za. ridotte in fra i roslchianti è caratteristico scavare famiglia georchydae: l'heterocephalus, che ad essa appartiene, in causa della vita sotterranea che esso conduce, ha perduto tutti i suoi peli, segnatamente quelli dell'estremità, cosa molto notevole, poichè un regresso simile non si osserva fra i mammiferi che in quelli acquatici. Questo animale ha conservato solo qualche pelo, sotto forma di setola, sul bordo esterno del piede. Anche i suoi occhi sono rudimentali. Fra gli insettivori la talpa conduce una vita sotterranea assai simile a quella dell'heterocephalus, e quindi come in questo osserveremo delle modifloazioni accompagnate da ridu (Iella dei zioni. Le membra anteriori, benchè si siano raccorciate compiere meglio la loro funzione, sono evidentemente in di progresso, perchè ma se n'è aggiunto solo non conservano Le le loro per via cinque dita, hanno un enorme "falangi hanno subito un falangine per sviluppo, regresso. essendo estremamente corte nel senso antero-posteriore. In molte specie di talpe e di spalax si osserva un regresso nello sviluppo degli occhi, i quali sono inoltre ricoperti da una un sesto. contro le ma membrana. Detta membrana è dubbio gran vantag questi animali, preservandoli in questo modo infiammazioni che potrebbero colpire l'organo visivo. da serie gio senza un per Carnivori tiche a numero - In questi mammiferi dalle forme attuali osserviamo quelle primitivo di molari 4/4, una più an riduzione dei molari. Il che si ammette pei più an si riscontra che per eccezione (otocyon). tichi carnivori, La riduzione incomincia colla scomparsa dell'ultimo molare non superiore 3/4 (amphicyon), l'ultimo molare inferiore penultimo a 2/3. molare che è 3/3. superiore seguita gli Presso dalla scomparsa del orsidi ed i canid i il manca, ed il loro numero si riduce 68 Il numero premolari diminisce pure, il pri mo premo primo premolare superiore scompaiono suc dei lare inferiore ed il cessivamente, l'atrofia dei molari mentre vanti all'indietro. Nel si cane si continua dall'a la tendenza osserva all'atrofia precoce di alcuni molari divenuti rudi premolare della mandibola). indicata, dalla caduta mentali (primo Una riduzione speciale si nel osserva cingolo toracico. La clavicola meles, è rudimentale nel genere felis, ancor più nei generi lutra, mustela in cui è appena rappresentata da un'in serzione tendinea di ursus) essa un muscolo, in molti altri carnivori (phoca, affatto. I manca carpali e metacarpali, i tarsali e metatarsali tendono ad un'intima unione, cioè alla fusione del centrale collo scafoide, ed alla stretta .inclusione dell'astragalo e del calcagno. Chirotteri questi mammiferi l'adattamento al volo particolari riduzioni all'estremità anteriori, simili a quelle, che già abbiamo esaminato negli uccelli e nei pterosauri. Tutte le dita della mano hanno perduto le loro unghie, salvo il primo "ed il terzo dito nei pipistrelli frugivori, ed il primo solo negli insettivori. - In ha causato delle , Inoltre delle queste dita hanno falangi, che sono Proscimmie e subito una riduzione nel numero ordinariamente solo due invece di tre. primati -- Le proscimmie e le scim mie sono mammiferi svelti ed agili, adattati a menar vita sugli alberi. Anzitutto per adattarsi a condur vita sugli alberi, il piede pentadattilo terrestre deve avere il pollice opponibile. Questa trasformazione è accompagnata dalla riduzione dell'un ghia corrispondente, poichè invece di copra totalmente l'estremità dell'ultima che una piccola unghia piatta. La che ri ha più comparazione colle forme, che verosimilmente sono le primati (insectivores), mostra che nel piede ter primitivo le unghie coprirebbero completamente I'e- antenate dei restre un'unghia falange, non avere 69 stremita delle terminali. falangi Nei lemurini inferiori (tar terzo dito hanno preso la forma sius) unghie di artigli, ma tutte le altre sono entrate in regresso, non ri del secondo le e coprono più che la faccia superiore dell'ultima Nel tarsius spectrum, animale saltatore, si riduzioni analoghe Moltissime mie quelle a sono antropomorfe, che abbiamo visto nel le riduzioni che si siccome ma quasi nell'uomo, per evitare ripetizioni lando degli organi Organi ne rudimentali di osservano fare delle dipus. nelle scim tutte si osservano pure tratteremo tra poco par esso. ruàimentati àell'uomo Il corpo dell'uomo contiene un si gran atrofici, di disposizioni più o meno antiche lendone falange. osservano un' enumerazione ci dovremo molte numero completa si restringere a pagine, perciò esempi più caratteristici e dimostrativi. ,Questi organi rudimentali esistono o nel di organi remote che e vo richiederebbero menzionare periodo gli embrio nale, oppure normalmente in tutte le razze umane e special mente nelle inferiori, od. in casi teratologici, dovuti ad ar resto di sviluppo. Nel sistema osseo gli organi rudimentali hanno per lo più un significato filogenetico evidente. Prima di tutto la colonna vertebrale nei nuclei gelatinosi situati al centro dei dischi interver-tebrali conserva per tutta la vita le tracci e della notocorda, mentre le estremità, delle apofisi ver tebrali, che si mantengono cartilaginose per molti anni dopo la nascita, l'infante ci e la sommità pur cartilaginea dell'odontoide nel ricordano l'antichissimo stato dell'endoscheletro nei selaci. Le apofisi cervicali saldate coste che i pesci con costiformi delle le transverse, vertebre prime cinque sono hanno sempre in codesta il rudimento delle . regl�me_ 70 Le coste nell'uomo sono generalmente dodici, anzi si distin gnono le dodici vertebre dorsali come quelle che sono- munite di coste. Succede alle volte, sebbene rarissimamente, che an che l'ultima vertebra cervicale abbia l'abbia la prima mente ad un una costa e più frequente addominale. Questo fatto è dovuto evidente arresto di sviluppo perchè nell'embrione tutte le vertebre hanno coste, delle coste è molto e nei mammiferi inferiori il maggiore e man mano si riduce. La numero porzione codale della colonna vertebrale è affatto rudimentale nell'uomo, essendo formata di insieme e Però quattro piccole vertebre delle non che si articolano la quali prima si fonde spesso' col sacro. deve dimenticarsi il fatto che nell'embrione il coccige è proporzionatamente lungo, e sembra anzi che in quest'epoca ci si trovino più pezzi che nel coccige dell'adulto, e che alcuni di essi scompaiano poi in seguito per atrofia. La della coda nell'uomo .e nei grandi antropomorfi di perdita in pende probabilmente gran parte dall'attitudine eretta, giac chè l'allungamento del sacro permette ai muscoli del bacino di estendere considerevolmente i loro punti d'inserzione e di acquistare la forza necessaria per mantenere il corpo' in po sizione verticale. Da alcun parsa; questo ne vantaggio, consegue, che non avendo più per l'uomo è allo stato adulto normalmente scom essa però in alcun rari casi per arresto di sviluppo essa si conserva. qua da una memoria del Prof. Morselli « un ca atavico dell'evoluzione umana » le osservazioni di vere rattere Riporto -code libere, che sono venti, raccolte da medici oculati e degni di fede. (1661) Fanciullo. Coda munita di ossa. Percy (Voltaire 18U?) Ragazza provvista anche di quattro mammelle. Coda pelosa come quella di un vitello. Thirk (1817) Giovane di 22 anni. Coda munita di ver 16 Bartolino 2° 3° tebre, 71 4° Fleischmann (1849). Feto di sesso dubbio con altre malie nel bacino. Coda lunga cm. ] 5 con ossa. 5° Vrolick Feto maschio di 22 (1849) giorni con altre ano ano malie nel bacino. Coda molle. 6° Neumeyer (1860) anomalie nel bacino. Coda 7° Niemeyer (1814) giorni con altre conica, dura, peduncolata. Feto maschio di 38 Bambina neonata nel bacino. Coda fibrosa con altre anomalie dito. lunga (1673) Bambina neonata con altre anomalie negli organi del tronco e nelle membra. 'Coda pelosa come quella di un maiale. Schenk Von Grafenberg (1609) Neonato di sesso dubbio con anomalie in altriorgani. Coda come la precedente. Blancart (1690) Maschio adulto con coda lunga una mezzo 8° Elscholtz 9° 10° spanna. 11 ° Fanciullo. Coda Konig (1691) 12° Grève e coda 13° Wilson circa Virchow (1879) lunga un mezzo palmo. Bambino di otto settimane con sette centimetri avvoltolata al l'estremita. lunga (1878) quattro 14° Lochner giorni, coda lunga Fanciullo di otto anni, coda lunga mezzo Bambino di ventotto dita. 0689) dito, cilindrica. 15° Jollikofer (1688) Maschio, coda uguale alla precedente. (1335) Adulto, coda lunga un dito. Ornstein (1879) Soldato greco .di ventisei anni, coda lunga cinque centimetri a forma di ciondolo. Shenk V. Grafenberg (1650?) Neonato di sesso dubbio con doppia testa. Mozzicone di coda con peli. 16° Trithemius 17° 18° 19° Krahe (1684) Neonato maschio con anomalie in altri organi del corpo: coda lunga un quarto di braccio? 20° Braun (1880) Giovane di ventun anni. Coda lunga due centimetri e mezzo. questi, notevolissimo il caso, ricordato anche da di una bambina provvista di coda e di due paia Voltai re, Fra tutti 72 di mammelle. La simultanea comparsa di anomalie snllo stesso individuo dipende dalla legge di correlazione di sviluppo, sco perta ed illustrata dal Darwin. Gli ossicini soprasternali, che talvolta .si trovano applicati superiore dello sterno, rappresentano in forma atro fica l'episterno mediano di molti mammiferi didelfi. Il cranio �ffre non poche disposizioni rudimentali. È per esempio un residuo del RUO stato cartilagineo. la laminetta al bordo condrica esistente sotto all'etmoide nel setto nasale del neonato, e che permane durante più anni. I tre centri d'ossificazione dello squamoso, incominciano ad o squama del temporale, del feto umano, che di vita intra-ute apparire rina, omologhi nelle placche opercolari dei ga noidi, e particolarmente nel polypterus fra i crossopterigi. Distinti questi tre centri al loro apparire si fondono poi: e dapprima quello dell'epitimpanico con quello della squama, indi quello dell'apofisi zigomatica col precedente. Ciò è ben il terzo verso mese hanno i loro indicato da Rambaud Il Maggi ficazione in Essi si un neonato osservano bita; all'esterno presentano e Renalt. ha trovato i un sono postorbitali umano ed in ed i loro nuclei d'ossi un bambino di sei tanto all'esterno che all'interno distinti principio gli uni all'interno dagli altri, di semifusione tra loro e giorni. dell'or colla volta postorbitali sono omologhi alle placche osteodermiche postorbitali dei crossopterigi (polypterus) fra i ganoidi, degli stegocefali e dei rettili fossili; fra i quali parciosauri, dinosauri: e gonfodonti permo-triassici. Del resto anche nell'uomo, giovane e adulto, si può vedere talora all'interno dell'orbita, al davanti dell'alisfenoide un postorbitale più o meno ridotto, come fra gli altri in due crani arabi del orbitale del frontale. I nuclei civico di Milano. museo Fra un gli organi rudimentali dell'uomo merita di ossicino, la cui presenza nome di nodulo di non Kerkring. Il è sempre costante, suo corrispondente esser posto noto col fu trovato 73 anche nel maiale sotto forma di manubrium squa cinocefalo. Il Maggi opina che il nodulo (sus scrofa) occipitis ed in un Kerkring esistesse già. più sviluppato e non mai mae di nei rettili perrno-triassici fuso colle ossa assai ma vicine. wormiane, rudimenti degli interparietali che ordi nariamente sono scomparsi nell'uomo, sono abbastanza frequenti. Le ossa In molti mammiferi la cavità nasale comunica colla mediante come un canale detto di Stensone, rudimento di un'incavazione a diana della volta esso cul di si trova canale o nel cranio naso-palatino, umano appena anteriore nell'estremità. sacco bocca me e palatina. offre pure nel neonato i rudimenti di una dispo sizione caratteristica del maggior numero di mammiferi: sono Il palato creste ossee, che più tardi si atrofizzano tamente nel vecchio. Si può e scompaiono comple considerare allo stesso modo la il residuo atrofico di quelle protuberanza occipitale esterna, come potenti apofisi d'inserzione pei muscoli nucali che vediamo nel cranio dei quadrupedi. Un'altra disposizione atavica molto ridotta è l'uncino la grimale dell'unguis : questo piccolo canale si variabile cir scrive l'entrata del canale naso lagrimale nei lemuridi e nelle platirrine .. Nè dimenticato l'osso incisivo va intermascellare o o pre mascellare, la cui presenza nell'uomo fu per primo trovata dal Goethe; è un piccolo osso destinato, i portare i denti in cisivi. Esso rimane vanti del più o indipendente in tutti i vertebrati al da mascellare, ma nell'uomo e nelle scimmie si salda presto col mascellare. Lo stesso significato di ru meno dimento d'una disposizione ossea, per lo mascellare inferiore di molti mammiferi, che la mandibola dell'uomo ci offre nel inferiore apofisi almeno e che, presentandosi enorme lemurinica. Non v'è mandibola una traccia di codesta più apofisi. suo nei ben distinta nel ha quel processo angolo postero lemuri, umana che fu chiamata non offra 74 In pur mettere l'intero ap ioideo: infatti l'ioide colle sue corna, col processo stilo a parato ppendice al cranio possiamo ioideo è il rudi mento del secondo dell'orecchio sono i rudimenti del arco branchiale. Gli ossicini primo, e del secondo nella parte superiore. sua apparato da animale acquatico, che sviluppo e doveva necessariamente ridursi nei vertebrati superiori: sotto questo riguardo le Del resto l'ioide è ha nei il pesci suo un massimo morfologicamente pill. avanzate di noi, In quanto mancano dell'apofisi stilo-ioidea. Nelle due cinture e negli arti troviamo che il cinto to racico dell'uomo è una -riduziono di quanto esiste negli an fibi e nei rettili: la scapola è fissata al torace per mezzo di muscoli ed il suo processo coracoideo è il residuo di quella coracoide che negli anfibi, nei sauropsidi e ancora nel 1110scimmie sono anzi notremi si estende sino allo sterno. Nell'articolazione sterno-clavicolare di tutti siste osseo è il residuo i primati nostremi, negli sdentati, nei rolitori e dell' episteme pezzo cartilagineo, che unisce la clavicola allo sterno nei rettili, esso un nei mo insettivori, Quanto all'arto superiore ami tutto il pro�esso stilo- ioideo e la car tilagine triangolare, che si trovano all'estremità, distale del l'ulna, degli S(1).O l'unica traccia dei e negli rapporti ulnari caratteristici anfibi. Più interessante è la disposizione delle ossa carpali. Nel carpo dell'embrione umano si sviluppa un abbozzo cartilagi an neo di quell'osso centrale che caratterizza il carp') degli fibi, e che si trova normalmente anc'ie in certi mammiferi, poi nel corso dello sviluppo esso si salda collo scafoide. Il piccolo pisiforme della mano è rudimento di un carpale ul nare sviluppatissimo in certi verrebrati, mentre la cartila gine marginale è a sua volta il residuo del pI epollice radiale esistente negli anfibi e nei rettili. Rispetto al cinto dell'arto inferiore la parte acetabolare nell'uomo non è più distinta come negli anfibi, negli uccelli ma 75 ln certi mammiferi, ed ma pubico. Del terzo rimangono per lo "si fonde coll'osso trocantere del femore di molti mammiferi glutea con cui termina in piede troviamo pure ridotta al aspra. minimo l'unione della fibula col tarso, quale esiste negli anuri, alcuni tarsali si sono fusi insieme, e della disposizione ana tomica del prealluce, quale ancora si osserva nei monotremi, deboli tracce nella tuberosita più Infine nel alto la linea resta in noi appena un ricordo rudimentale. Il sistema muscolare pure presenta nell'uomo un numero straordinario di rudimenti, causati dal disuso e dal processo selettivo, Tali sono quei frammenti di muscoli pelliciai qua e là disseminati sotto la pelle in diverse parti del corpo, di cui il stesa .a del collo, residuo dell'e forte muscolatura dermatica destinata nei mammiferi più potente e muovere la rimane pelle. ancora I muscoli quello dell'orecchio esterno, dell'elice, sono purè atrofizzati nell'uomo causando l'im mobilità del padiglione. Cosi pure sono rudimentali i muscoli antelice, trago, si caudale della colonna, di cui il rudimento più grosso è dato da un sottile strato muscolare ischio-coccigeo, corrispondente all'abduttore della coda nei mammiferi, l'esten della sore porzione ed il flessore caudale di questi ultimi sono ancor più dege nerati nell'uomo.' Fra i muscoli del collo sono notevoli per riduzioni lo sple nio, il trasverso della nuca e gli intratrasversali, omologhi degli intercostali, tutti sviluppatissimi nei mammiferi, ma ri masti in noi sottili e variabili; gli scaleni che regredirono per la scomparsa delle coste cervicali, i muscoli sopra e sotto-ioi dei che si ridussero insieme. all'apparato ioideo. Nel tronco è . degenerata parzialmente la muscolatura propria del torace sopratutto nei muscoli sottocostali e nel triangolare dello sterno. Più notevole ancora è l'atrofia del muscolo piramidale dell'ad dome, sviluppatissimo nei monotremi e marsupiali, ma sempre più ridotto nei monodelfì dove, per la scomparsa del marsupio, ha perduto il suo primitivo valore funzionale, ed ha perfino cambiato le sue inserzioni. .' La muscolatura addominale anteriore le tracce dell'antichissima della miferi. Il muscolo simo nei a serve il bacino. .Nell'arto profondi supiali nei del m. mam e troviamo che i pronator rotondo, l'appiattito grossi carnivori, superiore muscoli esistenti in certi che il muscolo palmar lungo flettere la mano è ridotto in noi, onde anatomico di gracile. nato quelle nei psoas ridotto nell'uomo è robustis rosicchianti ed altri mammiferi nei quali stanno invece di e come e piccolo carnivori, muovere deboli fasci coneo sua unione colla muscolatura addominale sua nell'uomo conserva metameria nei rettili il a suo an mar desti nome . Nell'arto inferiore troviamo pure in regresso il m. sartorie, sviluppato negli antropoidi. La riduzione maggiore abbastanza si osserva nei muscoli del piede, ciò è naturale conseguenza perduto affatto e del fatto che la nostra estremità. inferiore ha il valore funzionale prensile, mentre si è sempre più di sostegno .. Nel piede infatti un specificata cordone sottile muscolare accessorio del piccolo peroneo é il resto d'un muscolo speciale, il peroneo del quinto dito, esistente in tutte le scimmie, salvo le antropoidi; ed' il plantar gracile che spesso manca nell'uomo e nelle stesse antropoidi, è il resto di un forte muscolo degli altri scimiadi e dei proscimiadi, in suo la sua funzione fine nella muscolatura delle dita il corto flessor duttore comune, dell'alluce, l'opponente gli del comune, l'ad il flessor breve mignolo, interossei mostrano tutti manifesti segni di dege nerazione sino alla completa loro scomparsa. Nel sistema nutritivo troviamo pure molte mentali, ricorderemo in primo luogo alcune disposizioni rudi della lingua. La ripiegatura frangiata linguale assai visibile nel feto, nel neonato e nel bambino, ma sempre più ridotta cogli anni, é il rurlimento della lingua accessoria delle scimmie, traccia a sua volta di una lingua più antica non ancor muscolare. L'altra ripiegatura della mucosa che sta davanti alla pre cedente richiama in forma ridotta dei lemuridi e di molti primati, una struttura caratteristica mentre le papille fogliate sono 77 i resti di un'altra disposizione propria dei roditori e di alcuni scimiadi. digerente l'esofago umano ha certe trachea, i cosidetti muscoli antichi resti rapporti fra i due degli bronco-pleuro-esofagei, il apparati: respiratorio ed il digestivo. Lo stesso significato hanno le fibre muscolari lisce esistenti Passando al canale fibre muscolari che lo uniscono alla nel mesenterio umano, 'alcune delle quali sospensore duodeno, corrispondono ai molti pesci, anfibi e rettili. formano muscoli un muscolo mesenterici di Vengono in seguito le parti ridotte del tubo intestinale, e prima per importanza l'appendice vermiforme del cieco. Nel l'uomo l'intestino cieco porta un'appendice chiamata ciecale o vermiforme, appendice della grossezza del tubo di una penna da scrivere, lunga da due ad otto centimetri circa, ripiegata su sè stessa e fissata per mezzo di un ripiegamento particolare del peritoneo sui lati dello stretto superiore del bacino. L'osservata mancanza di appendice vermiforme, lo straordi nario sviluppo che essa talora assume, la sua parziale OCChl sione accennano alla lieve e nessun'importanza che ha per la vita umana quest'organo, la cui presenza serve a ricordarci l'esistenza di un antico tubo intestinale lungo e complicato quale si osserva tuttora negli erbivori. In ultimo come rudi mento degli organi respiratori ricorderemo i ventri coli del Morgagni che la laringe dell'uomo offre ridotti in confronto a quanto esiste in molte scimmie. Riguardo al sistema circolatorio il foro ovale, con cui co e nel feto, è la trac municano le due orecchiette nell'embrione disposizione dei vertebrati inferiori, ed il canale del Botallo, obliterantesi dopo la nascita in un cordone fibroso, è cia della il residuo cora di degli archi arteriosi aortici dei vertebrati privi an polmoni. Rispetto ai vasi citerò la incostante valvola Thebesii, che si considera periore sinistra la quale come un resto della vena trovasi nell'embrione. Citerò cava su inoltre 78 l'arteria sacrale media: arterioso ramo dei mammiferi alla voluminosa arteria caudale corrisponda provvisti di coda. Assai comuni tale: così il questo esilissimo dubbio che nessun non purI( i rudimenti nel sistema uro-geni legamento vescico-ombellicale è il residuo dell'u sono porzione embrionale dell'allantoide, il canale di Rathke, l'idatide non pediculata � la vescichetta prost atica o utero raco o mascolino sono i resti del canale di Miìller nel maschio, men tre l'idatide del l'Haller, Morgagni· lo' è nella donna; il reticolo del i canali aberranti ed il par adidimo od organo del Giraldes dove sono gli I'epovario, i avanzi del corpo wolfiano nel maschio, lad cordoni midollari, il paraovario od organo di Rosemmiiller ed il a legamento rotondo lo sono nella donna. Ora, tutti questi residui più o meno atrofici corrispondono strutture complete e ben funzionanti nelle diverse classi infe' riori di vertebrati. Ricorderemo in questo punto i capezzoli rudimentali del maschio. Non mancano i casi, sebbene rarissimi, di capezzoli soprannumerari (polimastia e politelia) e capezzoli femmina, ricordanti i numerosi Il sistema dell'uomo pilifero può nel maschio e anche considerarsi formazione in regresso, esso serba teri che ha: negli altri mammiferi. Di una nella di molti mammiferi. però i sempre come carat maggiore antica pelosita ci danno prova non solo i residui più o meno abbon danti di peli che rimasero sul nostro corpo (capelli, barba, peli ascellari, pubici, toracici e pelurie diffusa) ma anche la' lanugine che ricopre tutto il corpo del feto dal quinto al set timo mese, e i casi mostruosi di ipertricosi come quelli di Andrian Ieftichyew (l'uomo cane) e di Shwè Maong che ave e di Iulia vano tutta quanta la faccia coperta di fitto pelo, una - Pastrana schile e di Barbara Ulserim che oltre ad presentavano peli Organi dei sensi - sulla barba una fronte, sulle guancie Nell'apparato poco conosciuto in via di atrofizzarsi nell'uomo: sul e olfattivo vi è un esso ma naso. organo consiste 79 in formazione tubolare 'che si trova nella una del setto nasale considerano di alcuni certa vi termina in e omologa all'organo del setto che ghiandola foro escretore. Alcuni la un di Iacobson altri la vuole mammiferi, interna parte specialmente nel sviluppato il invece nei naso di resto una è .lemurini vo luminosa. Nell'apparato mato in dui adulti zione a mai ma punta uditivo il tubercoletto di Darwin, così chia suo scopritore, che manca in molti indivi del onore nell'embrione, che l'orecchio è il residuo esterno ci della presenta disposi ancora in molte scimmie ed in altri mammiferi. Nell'occhio troviamo due tipici rudimenti. Il primo è quel finissimo reticolo elastico, intervascolare, esistente nella coroi dea: esso sarebbe il tappeto dei mammiferi divenuto rudimentale. Il secondo brana ancora nei esempio ci è fornito dalla terza nictitante, che mobilissima negli uccelli un notevole primati essa posta all'angolo Sistema sviluppo è palpebra e rettili, o mem conserva in molti mammiferi. Nell'uomo ridotta ad una piccola piega e semilunare interno dell'occhio. Esso contiene un piccolo numero di ciascun suo carattere rappre perchè organi senta un'Importante conquista, e queste conquiste sono con servate e perfezionate dagli organismi. Tuttavia l'evoluzione della specie ha fatto sì che talune parti di questo sistema, molto sviluppate ed attive nelle classi inferiori dei vertebrati e negli ordini più antichi dei mammiferi, soggiaciano nelle classi e famiglie superiori ad un regresso di forma e di strut tura, che è dovuto al diminuire della loro importanza funzionale. Tale è la causa per cui i centri spinali tanto più si ridu cono in confronto degli encefalici, quanto più si accentua l'at tività. spontanea di questi. Il midollo. spinale dell'embrione umano si accorcia e si ri nervoso rudimentali e duce di volume nella - ciò sua estremità. distale, e ne rimane trac cia appena in un prolungamento filiforme « il filum terminale» inserentesi in basso nel coccige: quest'organo atrofico dà. però . 80 sempre alcuni fascetti di fibra nervose, che al disotto del :310 nervo spinale rappresentano il residuo di un 320 e di un 33° paio della esistenti in molti simiadi. Così porzione coccigea suoi nervi. Per. a vede nanti attivamente: tale è il o ad organi iduzione dei perife funzio più non dei rami auricolari del tri- caso geminD, poichè, divenuto immobile il padiglione, bisogno di nervi pei piccoli suoi muscoli. Di fronte all' enorme l si atrofizzano i nervi ragione muscoli l'atrofia come si manifesti anche nella la stessa rici che s'inseriscono si assunto dal sviluppo non v'è. più prosencefalo emisferi, si possono considerare in via di riduzione il sencefalo e l'epiencefalo. due coi me Fra gli organi endocranici ricorderemo l'epifisi o ghiandola pineale .l'ipoflsi o glandula pituitaria. La ghiandola pineale giace nella parte mediana del cervello in vicinanza dell'aper tura dell'acquedotto di Silvio, ed ha dato in ogni tempo occa sione alle ipotesi più stravaganti sul suo significato fisiologico. In realtà essa non è altro che il resto di un organo impari, che originariamente arrivava nei vertebrati sino alla superficie della e testa per costituirvi un occhio, detto per la terzo zione « parso in tutti, tranne in alcuni saurii. Questa occhio parietale filogenetica della fatti, sopra tutto » e che oggi è sua situa regredito, quasi interpretazione scom ghiandola pineale ci è confermata da molti dalla morfologia comparata e dalla paleon tologia. Alcuni lacertini conservano ancora nel mezzo della testa occhio, provvisto di una vera lente, di una retina a strati è di un nervo ottico, il loro cranio ha un'apertura il terzo più « il foro parietale zione col cervello, della cornea. all'esterno, ricorda la » e per cui l'occhio stesso è in comunica la pelle che lo ricopre è diafana al pari In altri lacertini l'occhio ma si residua in ghiandola pineale, nica subito sotto il parietale, un parietale non arriva più corpicciuolo, la cui struttura ed è posto ancor entro la perforato, là cavità pelle cra della 81 regione corrispondente offre una macchia le altre classi di vertebrati pigmentaria. In tutte è in assoluto regresso. l'organo paleontologia ci ha fornito una seconda prova in favore di codesta origine della ghiandola pineale. Studiando le specie fossili si riscontrò che l'occhio parietale doveva essere bene sviluppato e funzionare normalmente nei pesci placodermi del periodo devoniano, e nei labirintodonti, stegocefali del periodo carbonifero; mentre' gli -ittiosauri e plcsiosauri del giurese, pur conservando un ampio foro parietale, avevano l'occhio stesso già. in decisa degenerazione, che sempre più si è accen tuata nelle epoche geologiche successive. Quanto all'ipofisi, o corpo potuitario, sempre più risulta La probabile tuttora che esso enigmatico, sia il residuo d'un altro divenuto organo atrofico. sensorio, gradatamente organi d'incerta siguificazione fisiologica, ma ad ogni modo regrediti nell'uomo, quali i reni succenturiati, la glandula timo e tiroide. Però è probabile che quest'ultima Infine noteremo tre eserciti un'azione distruttiva sulle sostanze tossiche sviluppate (neurina) dai tessuti viventi. Passati cosi in rassegna gli organi ridotti in tutta la série 'animale, deve ad ognuno sembrare evidente ciò che' nella parte generale l'esistenza la Spetta se�za questo punto abbiamo premesso, essere cioè la lotta per prima di questi curiosi fenomeni d'atrofia. causa dubbio al Darwin il gran merito di averci su illuminati colle sua teoria della selezione natu rale, fondata sulla lotta per la vita. Solamente dopo le rive lazioni del tura sommo naturalista noi sappiamo che tutta la organica del nostro pianeta esiste solo per di tutti contro tutti. una lotta na senza pietà. Migliaia d'animali e piante debbono giornalmente perire in ogni luogo della terra, perchè singoli individui scelti si conservino e gioiscano della vita. Ma anche l'esistenza di questi pochi esseri, se cosi si può dire, privilegiati è una lotta co stante contro la minaccia di pericoli d'ogni genere e d'ogni specie. 82 La feroce lotta d'interessi constatare nella nostra gine dell'incessante e che società, non purtroppo noi dobbiamo è che pallida una imma crudele lotta per l'esistenza che domina Oggi non v'ha più, almeno fra la gente tutto il mondo vivente. colta e pensante, chi sapienza creda alla bella fantasia di Dio nella natura » « della bontà e . Questa concezione poetica è stata distrutta dallo studiò profondo dei rapporti reciproci tra gli organismi, .e dai pro gressi della zoologia, parassitologia e patologia. . ��l�� "''\�.�;·Y'' .y: BIBLIOGRAFIA nella trattezìene del Opere consultate l .. Cope E. D. The - saurians of the hills cretaceons, sea 2. Canestrini Giovanni 3. Canestrini Giovanni presente leuere dell'uomo. Origine - La teoria di Darwin criticamente - esposta. 4. 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