Nissan: missione non emissioni
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Nissan: missione non emissioni
Nissan: missione non emissioni Scritto da Valerio Maura di Valerio Maura - Un impegno costante nello sviluppo di veicoli a basso impatto ambientale, con l’obiettivo ultimo di promuovere una nuova era della mobilità con la produzione «in serie» di auto elettriche rivolte ad un vasto pubblico di acquirenti Negli ultimi anni l’attenzione nei confronti delle tematiche ambientali e delle minacce derivanti dal progressivo riscaldamento del Pianeta è cresciuta sensibilmente. Molte sono le problematiche insite nel dibattito sulla necessità di creare un sistema-mondo maggiormente «ecosensibile», e molti sono gli attori coinvolti che possono spingere il cambiamento verso una «società sostenibile »: in primis le aziende automobilistiche che stanno rispondendo al problema con diverse soluzioni tecnologiche. Nissan è da sempre in prima linea sul fronte della tutela del Pianeta e della riduzione delle emissioni di CO2, siano esse originate dalla filiera produttiva o dai veicoli in essa costruiti. Il 2006 ha visto il varo del «Nissan Green Program 2010», un complesso programma di azione ambientale a medio e lungo termine caratterizzato da impegni precisi per la riduzione delle emissioni inquinanti e per il riciclaggio e riutilizzo dei materiali; importanti i risultati già conseguiti, dai maggiori risparmi energetici nelle attività di produzione e logistica all’introduzione di modelli a basso consumo. Nissan sta investendo sulla riduzione di consumi ed emissioni dei tradizionali motori endotermici, sviluppando un’intera gamma di veicoli a doppia alimentazione benzina-GPL (PIXO, Micra, Note e ora anche Qashqai); la via del GPL in effetti rappresenta non solo un modo per abbattere, da subito e in maniera sensibile, le emissioni ma diviene anche il ponte, verde, per il futuro di un mondo nel quale veicoli sempre più puliti (ad es. con tecnologia Clean Diesel) si affiancheranno a veicoli ad alimentazioni alternative (ibridi, a celle a combustibile, ecc.). Ma gli obiettivi della Casa nipponica sono ben più ambiziosi: il traguardo per Nissan è l’azzeramento delle emissioni attraverso la produzione e diffusione di veicoli ZEV (Zero Emission Vehicles) posti al centro della propria strategia di prodotto per i prossimi anni. A causa dell’incessante e generalizzato inurbamento e della crescente domanda di «mobilità» da parte delle economie emergenti (Russia, Brasile, Cina e India) nei prossimi anni sarà necessario ridurre drasticamente il livello dell’inquinamento da autotrazione. L’auto elettrica può essere la risposta a queste nuove esigenze, aiutando a trovare un equilibrio tra la richiesta di maggiore mobilità e la necessità di un pianeta più pulito. [protecta/protectaweb/gruppo editoriale ecoedizioni internazionali srl] Phoca PDF Nissan: missione non emissioni Scritto da Valerio Maura Le batterie Li-Ion di Nissan non solo per Renault L’impegno di Nissan di diventare leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici, poggia sulla propria capacità di offrire le più avanzate tecnologie come, ad esempio, le batterie laminate agli ioni di litio (Li-Ion) un progetto che impegna la Casa giapponese dal 1992. Ultracompatte e di facile stivaggio nella parte inferiore del mezzo, queste batterie sono il «cuore» del veicolo elettrico e ne rappresentano la summa del bagaglio tecnologico; avranno un ruolo chiave nello sviluppo e nell’affermazione non solo dei veicoli elettrici, ma anche di ibridi e FCV. Il successo di questi veicoli è subordinato, infatti, alla disponibilità di vetture economicamente accessibili e con prestazioni equivalenti a quelle delle auto convenzionali. L’autonomia e il costo delle batterie sono, quindi, i due nodi da sciogliere per concretizzare un progetto di ampia diffusione della mobilità elettrica. A tale scopo, nell’aprile 2007 Nissan ha costituito l’AESC-Automotive Energy Supply Corporation, joint venture strategica con NEC e NEC Tokin per lo sviluppo e la produzione di batterie avanzate agli ioni di litio per applicazioni automotive su larga scala. E oggi Nissan è leader nello sviluppo e produzione di batterie laminate a ioni di litio avanzate, che avranno la prima applicazione commerciale sui veicoli elettrici ed ibridi originali di Nissan già quest’anno. La produzione delle batterie dell’AESC, iniziata a luglio 2009 nello stabilimentodi Zama, in Giappone, passerà dalle 13.000 unità del primo anno alle 65.000 unità del 2011. La batteria ioni-litio Nissan ha una capacità energetica doppia rispetto alle batterie agli idruri di nichel dello stesso peso, occupa metà dello spazio e la sua struttura laminata, a differenza delle tradizionali batterie cilindriche, consente di ottimizzare lo sfruttamento degli spazi e di ridurre conseguentemente gli ingombri. Questo permette anche di migliorare la linea dei veicoli elettrici, poiché la batteria può essere installata sotto il loro pianale, senza sacrificare lo spazio di carico o l’abitacolo. Nella batteria risiede il vero «contenuto tecnologico» di un’auto elettrica e possederne il know-how e la tecnologia significa [protecta/protectaweb/gruppo editoriale ecoedizioni internazionali srl] Phoca PDF Nissan: missione non emissioni Scritto da Valerio Maura godere di un reale vantaggio competitivo sul mercato. Naturalmente, nell’ambito di ovvie sinergie di Gruppo, la tecnologia Nissan consente anche a Renault di beneficiare della pregressa, specifica esperienza nel campo dei veicoli a propulsione elettrica, tanto che le batterie prodotte da AESC alimenteranno anche le «elettriche» che verranno prodotte dalla stessa Casa francese e che, successivamente, saranno fornite ad altre Case automobilistiche interessate. La strategia Nissan per il veicolo elettrico: lancio già nel 2010 Carlos Ghosn, CEO Nissan, ha dichiarato che “Tutta la strategia Nissan ruota attorno alle emissioni zero: è questo l’obiettivo da conquistare e il fine verso cui tendere”, parole che sintetizzano la determinazione di Nissan di azzerare emissioni di CO2 e di polveri sottili. Un veicolo ZEV è il mezzo più ecologico che si possa produrre; pur rappresentando di per sé una rivoluzione, il programma di sviluppo ideato da Nissan rappresenta una rivoluzione nella rivoluzione: introduce, infatti, nuove tecnologie ed un nuovo modello di business, a differenza di quanto sinora fatto nei due altalenanti secoli di storia dei veicoli elettrici. Oggi, la diffusione dell’auto elettrica implica alcune condizioni, tra cui: • Creazione di una gamma di veicoli elettrici economicamente accessibili, con prestazioni equivalenti alle auto «convenzionali ». • Presenza di infrastrutture per la ricarica delle batterie. • Incentivi statali per lo sviluppo di tali reti e/o per invogliare i clienti all’acquisto. Il modello Nissan di mobilità a emissioni zero è credibile e concreto poiché affronta «a tutto tondo» le tematiche della «mobilità verde», coinvolgendo i soggetti in grado di influenzare il processo di cambiamento (Enti governativi e istituzionali, società di gestione di flotte commerciali/ pubbliche e fornitori di energia). Ad oggi sono più di 30 gli accordi di partnership siglati a livello globale da Nissan insieme all’alleata Renault con Governi e aziende per promuovere l'introduzione dei veicoli elettrici worldwide. La lunga storia dei veicoli elettrici Nissan [protecta/protectaweb/gruppo editoriale ecoedizioni internazionali srl] Phoca PDF Nissan: missione non emissioni Scritto da Valerio Maura Non tutti sanno che l’auto elettrica è stata tra i primi tipi di auto ad essere inventata, sperimentata e commercializzata. All’inizio del XX secolo venne però progressivamente abbandonata quando la benzina divenne ampiamente disponibile e i veicoli a combustione interna si rivelarono più potenti e in grado di percorrere maggiori distanze. Nel 1947 il Governo giapponese, a causa della crisi energetica causata dalla guerra, incoraggiò le imprese a produrre veicoli elettrici. Nacque così la Nissan «Tama Electric», che utilizzava batterie al piombo acido sostituibili, generava una potenza di 3,3 kW e raggiungeva una velocità massima di 35 km/h con un'autonomia di crociera di 65 km. L’auto rimase in vendita fino al 1950, quando l'economia giapponese iniziò a riprendersi e le forniture di petrolio a stabilizzarsi. Nel 1990 Nissan fu la prima Casa al mondo ad applicare sulle proprie vetture batterie agli ioni di litio e il primo frutto di questa innovazione fu la «Prairie EV» del 1995, a cui fece seguito il minivan elettrico «Altra EV» che aveva un’autonomia di 130 km e la leggendaria «Hypermini» del 1999: una biposto lunga poco più di 1,5 metri per spostamenti urbani, dotata di una batteria agli ioni di litio ad alte prestazioni, ricaricabile in quattro ore e con un'autonomia di 115 km per singola carica. La vettura, che raggiungeva i 100 km/h, fu molto usata in Giappone e negli Stati Uniti. I primi anni del nuovo millennio sono stati di svolta per il «design dell’elettrico » di Nissan: nel 2005 e nel 2007 vennero lanciati i due concept: PIVO e PIVO2. Il nuovo leitmotiv di Nissan risiede nel concetto di «mobilità del futuro» e i due PIVO (il nome deriva dall’aggettivo «pivottante »), esprimono a tutti gli effetti l’indissolubile legame tra funzionalità e design alla base della visione che Nissan ha del «futuro»: basso baricentro, batteria sotto il pianale, motore posizionabile addirittura anche nello sterzo, tecnologia x-by-wire, sono solo alcune delle novità dei due concept. Sempre nel 2007, al Motor Show di Francoforte, esordì la «Mixim», seguita l’anno successivo da «NUVU», due vetture assolutamente innovative grazie ai pannelli solari sul tetto interamente in vetro e l'uso di materiali organici e riciclati per l'abitacolo. Dalla EV-02 alla LEAF, la storia elettrica continua [protecta/protectaweb/gruppo editoriale ecoedizioni internazionali srl] Phoca PDF Nissan: missione non emissioni Scritto da Valerio Maura L’impegno verde dell’Azienda è una realtà concreta, come PROTECTA ha avuto modo di appurare in anteprima a Rolle (Svizzera) quando il nostro Direttore ha preso posto sul prototipo EV-02 basato su una Nissan Cube testatandone potenzialità e prestazioni. Con 160 km di autonomia, garantita da batterie agli ioni di litio di ultima generazione, la EV-02 è in grado di compiere tranquillamente spostamenti cittadini e brevi puntate fuori porta. Per la ricarica completa sono sufficienti appena 2 euro di spesa, una normale presa di rete domestica a 220 volt e poche ore; per la rapida, ma parziale, sono sufficienti 26 minuti. Alla EV-02, farà seguito la LEAF, la prima vettura elettrica di Nissan prodotta in serie sarà venduta dal 2010 in USA e Giappone e dal 2012 in Europa. LEAF incarna infatti, nel campo delle «emissioni zero», la visione rivoluzionaria che Nissan ha del futuro, basata su decenni di investimenti e ricerca: è ecologica, divertente da guidare, e «verde». Il nome è di per sé eloquente: come le foglie depurano l'aria che respiriamo, così Nissan LEAF purifica la mobilità eliminando le emissioni. Già in fase di progettazione Nissan ha impostato un modello facile da riciclare, riducendo e riutilizzando gli scarti prodotti dagli impianti produttivi; risultato: LEAF è riciclabile al 99% (incluso il pacco batteria). Molti componenti di LEAF, sono realizzati con materiali ricavati da più prodotti riciclati, come bottiglie di plastica ed elettrodomestici. Questo ha permesso di contenere gli scarti industriali, di ridurre il ricorso all'estrazione di nuove risorse e di abbattere le emissioni di CO2 lato produzione. Dal punto di vista dinamico, LEAF è sorprendentemente scattante e capace di regalare uno stile di guida divertente e brillante, che non fa rimpiangere una tradizionale vettura a benzina; è alimentata da batterie agli ioni di litio compatte di tipo laminato, capaci di produrre oltre 90 kW di potenza, mentre il motore elettrico, che attiva le ruote anteriori, sviluppa 80 kW/280 Nm. Nissan LEAF non emettendo CO2 né altri gas serra non ha impianto di scarico e, in più, è incredibilmente silenziosa. [protecta/protectaweb/gruppo editoriale ecoedizioni internazionali srl] Phoca PDF Nissan: missione non emissioni Scritto da Valerio Maura Il sistema di frenata rigenerativa e l'innovativa batteria assicurano con una carica completa un'autonomia di oltre 160 km; è una distanza superiore ai 100 km di percorrenza media giornaliera dell’80% della clientela mondiale, appurata da numerosi studi specifici. Inoltre, le operazioni di ricarica sono facili e pratiche: soli 10 minuti di ricarica rapida assicurano a Nissan LEAF 50 km di autonomia mentre la ricarica casalinga con una presa da 220V richiede circa otto ore. Il design della LEAF è «smart fluid»: linee pulite e intelligenti che definiscono una carrozzeria cinque porte cinque posti dal look inedito e dalla straordinaria efficienza aerodinamica; da menzionare i lunghi fari anteriori a LED inclinati verso l'alto studiati allo scopo di deviare il flusso dell'aria dai retrovisori esterni riducendo resistenza e fruscii aerodinamici, a tutto beneficio del consumo elettrico, quasi dimezzato rispetto ai fari convenzionali. L'abitacolo è gradevole ed elegante, con rivestimenti dai colori brillanti, dispositivi all'avanguardia come la doppia strumentazione digitale e la console centrale piatta su cui troneggia un futuristico cambio a mouse. LEAF è solo il primo modello di un’intera gamma elettrica che Nissan lancerà nei prossimi anni. Per Nissan i veicoli elettrici sono, infatti, la soluzione definitiva per una mobilità realmente sostenibile. L’auto elettrica è destinata a cambiare il volto delle nostre città, a modificare l’ambiente che ci circonda e il nostro modo di rapportarci ad esso, permettendoci di vivere in perfetta «armonia tra persone, veicoli e natura». Ma lo sviluppo di questi veicoli va ben oltre il prodotto in quanto tale: il passaggio da benzina a elettrico richiede un ripensamento radicale, una «rivoluzione » dell'intero processo di acquisto e utilizzo dell’auto. Si tratta di un cambiamento epocale, culturale, ma soprattutto globale. Un cambiamento che Nissan ha già iniziato. Valerio Maura [protecta/protectaweb/gruppo editoriale ecoedizioni internazionali srl] Phoca PDF