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5 7 3 marzo 2014 +2,6% per la distribuzione nel 2013 www.elettronica-plus.it Secondo gli ultimi dati resi noti da DMASS (Distributors’ and Manufacturers’ of Semiconductor Specialists) le vendite nel periodo Q4/ Cy ‘13 hanno fatto registrare un incremento dell’11,1%, toccando quota 1,41 miliardi di euro. Il 2013 si è chiuso dunque a quota 5,87 miliardi, con una crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente. Secondo George Steinberger, chairman di DMASS: “Dopo un 2012 piatto, nel 2013 si è assistito a un graduale ritorno alla normalità. L’unico dato negativo è il l’ulteriore declino dell’Asp. A parte il verificarsi di eventi eccezionali, quello in corso dovrebbe essere un buona anno per la distribuzione. continua a pag.14 Advantest: il collaudo alla portata di tutti Mensile di notizie e commenti per l’industria elettronica all’interno Mercati T&M: sempre più wireless e portable pagina 6 report elettronica organica pagina 10 attualità interviste ai partner tecnologici di expo milano 2015: enel pagina 16 elettronica-plus.it IN ESCLUSIVA sensori, tool EDA http://elettronica-plus.it/ news-analysis/view-pointsinterviews/ Con l’introduzione del concetto di “CloudTesting” Advantest ha voluto rendere accessibile a tutti la possibilità di effettuare il collaudo di componenti elettronici. “Grazie al CloudTesting Toni Capitanio, operations Service – ha commentato manager Advantest Italy Toni Capitanio, manager operations di Advantest Italia – anche aziende di piccole dimensioni, centri di ricerca e sviluppo, università e distributori possono accedere a costi contenuti alle più recenti e avanzate soluzioni di test”. Questo innovativo servizio, che sfrutta il concetto di pay-per-use, consente di scaricare via Internet le IP contenute in un’apposita libreria che servono per effettuare le operazioni di caratterizzazione e collaudo. L’apparecchiatura di test – i modd. CX1000P e CX1000D con 32 e 128 canali di I/O rispettivamente – viene fornita per il periodo di utilizzo. Capex in aumento per il 2014 Nel 2014 i top ten del mondo dei semiconduttori faranno maggiori investimenti: questa la buona notizia del più recente rapporto di IC Insights relativo alle spese che saranno effettuate nel 2014 dai principali colossi dei chip. Complessivamente gli investimenti fatti dalle prime tre aziende – Samsung, Intel e Tsmc – saranno quasi il 52% del totale. Un altro segnale positivo è che nove delle Previsione del capex delle prime 10 aziende del settore dei semiconduttori (Fonte: IC Insights, dati delle società – marzo 2014) 2014F Rank Company 2012 ($M) 2013 ($M) 13/12% Change 2014F ($M) 14/13% Change 2012-2014F ($M) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 - Samsung Intel TSMC* GlobalFoundries SK Hynix Micron Toshiba SanDisk UMC* SMIC* Top 10 Total Others Total Cap Spending 12,225 11,000 8,341 3,800 3,363 2,184 1,137 979 1,770 499 45,298 13,742 59,040 11,560 10,611 9,709 4,500 3,146 1,935 1,630 859 1,098 651 45,699 11,731 57,430 -5 -4 16 18 -6 -11 43 -12 -38 30 1 -15 -3 11,500 11,000 9,750 5,500 3,700 3,050 1,950 1,600 1,200 880 50,130 12,100 62,230 -1 4 0 22 18 58 20 86 9 35 10 3 8 35,285 32,611 27,800 13,800 10,209 7,169 4,717 3,438 4,068 2,030 141,127 37,573 178,700 Fonte: IC Insights, Company Reports - *Foundry EMpower your business 10 aziende presenti nella top ten quest’anno aumenteranno gli investimenti: solo Samsung prevede una lieve contrazione (-1%). SanDisk, dal canto suo prevede di aumentare dell’86% gli investimenti, a fronte di un -12% dell’anno precedente. Complessivamente gli investimenti fatti dalle prime tre aziende – Samsung, Intel e Tsmc – saranno quasi il 52% del totale. seguici all’indirizzo: www.elettronica-plus.it SEGUICI SU twitter e facebook take care your business Riprogramma il mondo. Fare ingegneria in un mondo complesso porta ogni giorno nuove sfide. Cambia approccio per affrontarle al meglio. Riprogramma il tuo mondo ingegneristico con la piattaforma integrata hardware e software di National Instruments. Supera la complessità dei sistemi di misura e controllo. >> A te l’idea, a noi gli strumenti. Visita italy.ni.com 02.413091 ©2013 National Instruments. Tutti i diritti riservati. National Instruments, NI e ni.com sono marchi commerciali di National Instruments. Altri prodotti e nomi aziendali citati sono marchi commerciali delle rispettive aziende. 14887 14487_NI_ADS_Ph2_Snowboard_265x310.indd 1 10/29/13 11:01 AM Terza Pagina 3 EONews n. 573 - marzo 2014 Massimo Giussani Nel 2008 avevamo dato la notizia della ‘scoperta’ del memristor da parte di Hewlett-Packard e della sua possibile applicazione nella realizzazione di memorie resistive entro cinque anni. Dopo una profonda crisi economica mondiale e un non troppo felice momento per HP stessa, l’azienda americana ha trasferito la tecnologia al partner Hynix, spostando la deadline al 2014-2015. Persino l’idea stessa, avanzata dai ricercatori di HP, che non solo il dispositivo in TiO2 da loro realizzato ma tutte le memorie resistive sarebbero memristor, è andata soggetta a critiche e confutazioni. Ciò non inficia il fatto che le ReRAM finora realizzate nei laboratori di ricerca siano dispositivi perfettamente in grado di funzionare e di proporsi come evoluzione delle memorie NVM. Nel corso degli anni se ne sono occupati anche centri di ricerca senza scopo di lucro, come ITRI a Taiwan e IMEC in Europa, con la produzione di prototipi che ne hanno dimostrato le potenzialità in termini di prestazioni e scalabilità. I grandi produttori elettronici non sono certo rimasti a guardare: già nel 2012 Panasonic aveva presentato un kit di valutazione per la propria tecnologia ReRAM, basata su celle di memoria 1T1R in ossido di tantalio. L’anno scorso, in occasione di embedded world 2013 a Norimberga, l’azienda giapponese ha ReRAM: a volte ritornano Il debutto della tecnologia ReRAM come pretendente al trono delle memorie Flash potrebbe essere imminente. Di nuovo annunciato di aver messo in produzione il primo microcontrollore dotato di memoria interna di tipo ReRAM. Si tratta delle unità a 8 bit a basso consumo della famiglia MN101LR. La memoria resistiva di Panasonic utilizza una reazione di ossidoriduzione per cambiare lo stato della cella ed è stata realizzata con un processo a 180 nm. Un primo passo concreto che contribuisce ad alimentare la fiducia dei clienti nelle tecnologie resistive. All’International Solid-State Circuits Conference (ISSCC) dello scorso anno, SanDisk e Toshiba hanno mostrato un prototipo di ReRAM di tipo cross-point da 32 Gbit in tecnologia a 24 nm. Il chip, che ha un’area di 131 mm2, utilizza un’interfaccia compatibile con quella delle Flash Nand che si propone di rimpiazzare ed è caratterizzato da latenze in lettura e scrittura, rispettivamente, di 40 e 230 μs. Lo scorso agosto, Sony aveva preannunciato al Flash Memory Summit 2013 l’intenzione di iniziare a commercializzare ReRAM entro il 2015, ipotizzando chip da 16 GByte con un processo a 20 nm. A febbraio di Foto Crossbar quest’anno un gruppo di ricerca congiunto di Micron e Sony ha dimostrato all’ISSCC 2014 di aver realizzato un prototipo di ReRAM da 16 Gbit a 27 nm. Le prestazioni dichiarate sono di 1GB/s in lettura e di 200 MB/s in scrittura, con un ingombro comparabile a quello delle memorie Dram. L’elemento a resistenza commutabile è una struttura a doppio strato (CuTe isolante) nella quale i ‘ponti’ conduttivi sono creati dalla diffusione di ioni rame. Il recente prototipo di Micron e Sony mostra un’innovativa struttura a doppia cella che avrebbe permesso di rimuovere il compromesso tra prestazioni e densità di bit, aprendo la strada a prodotti con capacità superiori a quelle delle Dram e velocità superiori a quelle delle memorie Nand. Una soluzione ideale per le applicazioni di Storage. Ad arrivare per prima sul merca- to con chip di memoria ReRAM potrebbe essere Crossbar, una piccola start-up fondata nel 2010 da George Minassian, progettista con un passato in AMD e Spansion. Crossbar vanta l’esclusiva di una serie di brevetti ReRAM messi a punto all’Università del Michigan per la realizzazione di memorie resistive ad alta densità con una tecnologia compatibile con i tradizionali processi Cmos. La cella di memoria è costituita da due elettrodi metallici che racchiudono uno strato di silicio amorfo in seno al quale si formano i nanofilamenti conduttivi che alterano la resistenza del dispositivo. Le celle possono scalare fino 5 nm e, grazie allo stacking 3D, è in teoria possibile immagazzinare 1 TB di dati in un chip grande quando una schedina SD. L’anno scorso Crossbar ha realizzato un prototipo da 1 MB con un processo a 110 nm, preludio a chip da 8 GB a 25 nm per i quali sarebbero in corso le fasi di caratterizzazione e ottimizzazione. La piccola azienda californiana ha fatto parlare di sé quando ha annunciato di voler iniziare la produzione di massa già nel 2015 con prodotti che promettono di surclassare la tecnologia Nand Flash con un miglioramento di venti volte in termini di prestazioni e consumi e di dieci volte in termini di durata. 4 Hi-tech & finanza EONews n. 573 - marzo 2014 Qualcomm cambia il vertice ST guarda al futuro per continuare a crescere con ottimismo Elena Kirienko Steve Mollenkopf, il nuovo amministratore delegato di Qualcomm Difficilmente gli azionisti di Qualcomm dimenticheranno la recente assemblea annuale dei soci. Nelle scorse settimane, i partecipanti all’assise di quest’anno non soltanto hanno autorizzato l’operazione di riacquisto di azioni proprie per ulteriori 5 miliardi di dollari, che si aggiungono ai 2 miliardi già utilizzati nei primi due mesi del 2014 per comprare titoli della stessa Qualcomm, ma hanno anche dato il via libera alla decisione del management di aumentare del 20% il dividendo trimestrale per azione, che in questo modo raggiungerà 42 centesimi. Ancora più importante di queste due operazioni è stata la presentazione ufficiale del nuovo amministratore delegato, Steve Mollenkopf, nominato lo scorso 12 dicembre per prendere il posto del leggendario Paul Jacobs. Leggendario perché sotto la sua guida, il colosso dei semiconduttori di San Diego ha quintuplicato i ricavi, diventando il leader mondiale dei chip per dispositivi mobili con una quota di mercato intorno al 90%, e ha addirittura superato Intel a Wall Street, in termini di capitalizzazione di Borsa. La missione, quasi impossibile, di Mollenkopf è quella di mantenere inalterato il tasso annuo di crescita del fatturato, aumentato in media di circa il 31% nell’ultimo triennio, grazie soprattutto al boom degli smartphone, il cui mercato mondiale ha avuto un progresso di un ulteriore 39% nel 2013 rispetto all’anno precedente, superando per la prima volta la fatidica soglia del miliardo di dispositivi venduti. Un mercato però che, a giudizio delle principali società di ricerca, rallenterà sensibilmente la propria corsa dato L’assembla dei soci del gruppo di San Diego approva un importante piano di riacquisto di azioni proprie e un aumento del dividendo, ma soprattutto vede al timone il nuovo amministratore delegato Mollenkopf che punta a mantenere invariato il tasso di crescita dei ricavi degli ultimi anni che ci aspetta un ritmo annuo di crescita inferiore al 10% fino al 2017. E proprio per questo motivo, gli analisti che coprono il titolo Qualcomm prevedono che nel 2014 l’espansione dei ricavi sarà limitata al 7,6% rispetto all’anno prima. Non è un caso che negli ultimi dodici mesi il prezzo delle azioni del gruppo guidato da Mollenkopf sia aumentato di circa il 15% a fronte di una crescita di oltre il 30% dell’indice Sox di Filadelfia, il paniere di riferimento per i titoli dei semiconduttori. Il nuovo timoniere di Qualcomm è, tuttavia, convinto che il suo gruppo riuscirà a stupire gli analisti per tre ragioni. La prima è che gli smartphone, pur avendo moltissime funzioni, non sono ancora in grado di soddisfare tutte le esigenze dei consumatori. La seconda ragione è che nei Paesi emergenti solo ora si sta migrando verso le più avanzate tecnologie di telefonia mobile. Infine, il gruppo di San Diego tenterà di replicare il successo registrato nell’industria dei cellulari, in altri mercati, come quello delle automobili e dei dispositivi medicali. Se già alla fine del 2014, il fatturato di Qualcomm crescerà a un ritmo superiore del 20% rispetto al 2013, si potrà dire che l’ottimismo delle prime dichiarazioni di Mollenkopf non era esagerato. Federico Filocca Il gruppo produttore di chip ha presentato i suoi risultati 2013 e intravede nuove opportunità nel Vecchio Continente STMicroelectronics torna a essere ottimista. Anche sul futuro del Vecchio Continente, dove immagina la domanda di chip in recupero rispetto al passato. “Stiamo assistendo a una stabilizzazione del mer- do quote di mercato ai rivali cato all’interno dell’eurozona come la tedesca Infineon o – ha dichiarato Paul Grimme, il gigante americano Qualresponsabile vendite e marke- comm. “È difficile immaginare ting di STMicroelectronics per che l’Europa possa correre la regione EMEA (Europa, Me- ai ritmi di Cina o Stati Uniti, dio Oriente e Africa) che nel ma si tratta comunque di un 2013 ha rappresengrande e importantato circa un quarto te mercato che fa del fatturato totale la differenza per i della joint Venture produttori di chip” ha – Alcuni dei nostri concluso l’economiclienti si attendono sta ricordando però lievi miglioramenti. che la crisi dei debiti L’Europa si sta lene delle banche non tamente muovendo Paul Grimme, è ancora compleresponsabile tamente archiviata. verso un nuovo provendite e gressivo periodo di marketing ST, dal canto suo, ce crescita”. A guidare EMEA di la sta mettendo tutla riscossa europea, STMicroelectronics ta per non perdere secondo il manager, l’occasione del rimci sarebbe innanzibalzo della domanda tutto la Germania dove settori dell’Unione. Il gruppo, che ha strategici come l’automotive un valore di mercato vicino ai stanno assistendo a un ritorno sei miliardi di euro, si è impedi fiamma della clientela. gnato negli ultimi anni in una Più delicata è invece la situa- importante riorganizzazione: zione della Francia, che rap- il produttore di chip, che nel presenta il profilo più negativo corso del 2013 ha visto conall’interno della regione. “Ci trarsi il fatturato del 5% circa sono ancora diversi problemi a 8,08 miliardi di dollari, ha da risolvere in Europa. Ed è spostato il focus di produziodifficile dire se davvero la crisi ne su segmenti come i macsia alle spalle – ha spiegato un chinari industriali, l’automoeconomista di una nota banca tive e gli smartphone. Tutti londinese– ma l’impressione è segmenti che dovrebbero che qualcosa stia iniziando a consentire alla società di far muoversi soprattutto nei setto- bene nei prossimi mesi. “Inri più sani”. dustria e automotive sono E naturalmente per le aziende grandi mercati per noi in Eumigliori. ropa – ha concluso Grimme– Non a caso proprio ST ha quindi è bene che ripartano. fatto sapere che nel corso di La domanda oggi è se l’attuaquest’anno crescerà più ra- le trend di ripresa continuerà. pidamente del suo mercato L’Europa necessiterebbe di di riferimento e che ritornerà una rinnovata fiducia dei conin utile nel 2014, strappan- sumatori per esserne sicuri”. Charge pump ad alta tensione Transitori da 60V 15VIN +12VOUT LTC3260 24VIN –12VOUT 12VOUT LTC3255 Da 3VIN a 16VIN LTC3245 5VOUT Buck, buck-boost e invertente senza induttore La nostra nuova famiglia di charge pump ad alta tensione semplifica la progettazione di alimentatori DC/DC, in quanto non richiede più la presenza di un induttore ma solo di un condensatore quale elemento di immagazzinamento esterno. Questi dispositivi forniscono correnti in uscita fino a 250mA e topologie di conversione che comprendono buck, inversione e buck-boost. L’ampio range di tensioni in ingresso che va da 2,7V a 48V, l’insensibilità a transitori a 60V e l’ampio range di temperatura operativa (fino a 150°C) li rende ideali per applicazioni in ambito automotive, industriale e medicale. 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Distributori Arrow Electronics Farnell Digi-Key +39-02-661251 +39-02-93995200 800.786.310 6 Mercati EONews n. 573 - marzo 2014 T&M: sempre più wireless e portable Massimo Giussani Gran parte delle apparecchiature elettroniche messe in commercio oggi sono dotate di una qualche forma di connettività senza fili: si va dagli auricolari e dai mouse Bluetooth ai tablet wi-fi, dalle etichette Rfid alle reti di sensori Zigbee, dalla strumentazione di processo wirelessHart fino ai comuni telefoni cellulari, che uniscono comunicazioni a corto raggio NFC con le tecnologie 3G e 4G. La crescita esponenziale dell’informatica in mobilità, così ben delineata dal boom di smartphone e tablet, unita al crescente numero di apparecchiature ‘intelligenti’ che richiedono di accedere alle reti domestiche o industriali, ha fatto delle comunicazioni wireless un ‘accessorio obbligatorio’, la cui accettazione da parte degli utilizzatori è andata crescendo con la migliorata robustezza e la riduzione dei costi delle interfacce. La maturazione delle comunicazioni a radiofrequenza ha visto una concomitante evoluzione degli strumenti di misura necessari allo sviluppo e al collaudo delle apparecchiature di nuova generazione. Nel caso degli oscilloscopi, ad esempio, se ieri era di attualità la transizione da analogico a digitale (transizione che ha motivato l’offerta di oscilloscopi a segnali misti – MSO), oggi a tenere banco è la necessità di effettuare misure RF, con la conseguente introduzione di apparecchiature a domini multipli (MDO, Multi Domain Oscilloscope). Oltre che per Il boom delle comunicazioni wireless si riflette nella domanda di strumentazione per misure RF in laboratorio e sul campo lo sviluppo di sistemi dotati di comunicazioni wireless, la strumentazione RF ha una sua ragion d’essere, anche per garantire la compatibilità elettromagnetica dei moderni sistemi cablati ad alta velocità. Il mercato della strumentazione di misura e collaudo per le comunicazioni (Communications T&M) è tipicamente associato agli operatori di rete e ai produttori di apparecchi di comunicazione per reti fisse e mobili a banda larga con protocollo IP e ai servizi triple e quadruple-play (voce, video, dati e telefonia wireless). Nel report “CT&M Market - Worldwide Forecasts & Analysis to 2018”, recentemente pubblicato da Research and Markets, viene messo in evidenza come la domanda di soluzioni e servizi CT&M sia sostenuta dall’espansione del mercato della telefonia mobile a livello globale e dalla crescente fame di banda associata alle tecnologie senza fili e cellu- Fonte Frost & Sullivan Fonte Frost & Sullivan lari di nuova generazione. Il passaggio al reame senza fili di servizi di videoconferenza, navigazione internet, home banking e stock trading è necessariamente subordinato all’offerta di un’adeguata qualità del servizio (QoS), per conseguire la quale è necessario il ricorso alla strumentazione RF. Più nello specifico, ad alimentare la domanda globale di sistemi CT&M nei prossimi anni sarà la crescente adozione di reti LTE/4G e LTE-Advance. Nel corrispondente studio elaborato da MarketsandMarkets (“CT&M Market Global Advancement, Worldwide Forecasts and Analysis 2013-2018”) si sottolinea come il mercato T&M per le comunicazioni sarà dominato nei prossimi quattro anni da apparecchiature per il collaudo sul campo delle reti e dall’aggiornamento delle apparecchiature sul fronte Long Term Evolution. Frost & Sullivan, nello studio “Global Wireless Test Equipment Market”, osserva come l’espansione del mercato delle apparecchiature di collaudo nel dominio wireless sia in primis motivata dalla capacità di facilitare lo sviluppo e una più rapida messa in commercio delle apparecchiature di comunicazione. Il fatturato globale di questo particolare mercato è stato valutato in 3,38 miliardi di dollari nel 2012 e ci si aspetta che cresca con un Cagr del 7,4% fino al 2019, anno in cui toccherà quota 5,57 miliardi di dollari La necessità di collaudare le reti wireless di nuova generazione sul campo si riflette anche nella domanda di strumentazione portatile e palmare, come evidenziato in un’altra analisi condotta da Frost & Sullivan dal titolo “In-depth Analysis of the Global Portable/Handheld Test Equipment Market”. Il mercato mondiale di questo tipo di strumentazione è stato valutato in 2,11 miliardi di dollari nel 2012 e si prevede un’espansione che culminerà in 2,95 miliardi di dollari nel 2019. Le opportunità di crescita origineranno principalmente dagli strumenti alimentati a batterie, anche grazie ai considerevoli progressi avutisi negli ultimi anni nel campo delle celle secondarie. In particolare, la maggior domanda di strumenti palmari per misure RF origina dal crescente numero di installazioni e operazioni di manutenzione di interfacce e reti di accesso e dalla verifica delle prestazioni di rete. Dallo studio di Frost & Sullivan emerge inoltre come gli strumenti portatili, a fronte 7 Mercati EONews n. 573 - marzo 2014 delle maggiori funzionalità aggiunte, si stiano insinuando nei reparti di ricerca e sviluppo mentre la strumentazione modulare (in particolare PXI), forte di un fattore di forma compatto, si stia spingendo verso le applicazioni sul campo. Un altro trend in atto in questo settore è quello verso la strumentazione a basso costo, portata avanti in maniera aggressiva da certi produttori cinesi e, in una certa misura, emulata anche dagli attori più blasonati con l’offerta di strumenti multifunzione a prezzi competitivi rispetto al cumulo di apparecchiature che sostituiscono. La tendenza a incorporare più funzioni è un trend che non si limita agli strumenti per misure wireless, ma si estende alla strumentazione in generale e in particolare al segmento oscilloscopi, che da sempre rappresenta la fetta più consistente e in più rapida espansione del mercato T&M. Nello studio “Checking the Pulse of the Global Oscilloscope Market”, gli analisti di Frost & Sullivan valutano il mercato globale degli oscilloscopi in 1,11 miliardi di dollari nel 2012, con una prospettiva di crescita sul periodo 20092019 caratterizzata da un Cagr del 7,2%. A spingere il mercato nei prossimi cinque anni sarà la crescente domanda di apparecchiature ‘smart’, la cui diffusione andrà di pari passo con l’affermazione dell’Internet delle Cose (IoT). Sempre secondo questo studio, la necessità di strumentazione in grado di tenere il passo con la crescente banda richiesta dai dispositivi di comunicazione e l’integrazione di funzionalità multiple avranno un maggior impatto sulle vendite di oscilloscopi a partire dal 2016 mentre, almeno al momento, la richiesta di strumentazione modulare ha ancora un’incidenza limitata. Bosch prima nel mercato dei sensori MEMS nel 2013 Un’analisi di IHS Technology indica Bosch come il principale produttore di sensori e attuatori MEMS nel 2013 Francesco Ferrari Con un miliardo di dollari fatturato, Bosch è stata la principale azienda produttrice di sensori e attuatori MEMS nel 2013. A fornire questi dati è IHS Technology che ha stilato una classifica dei risultati dei principali produttori in questo segmento per lo scorso anno. Il fatturato di Bosch è salito del 26% rispetto ai 794 milioni di dollari del 2012, una crescita, sottolineano gli analisti, di oltre quattro volte la media del mercato nello stesso periodo. STMicroelectronics, il principale competitor di Bosch, ha invece fatto registrare una riduzione del fatturato del 2% circa, passando da 794 milioni di dollari del 2012 ai 777 milioni del 2013. Complessivamente i primi 20 produttori mondiali di MEMS hanno fatturato, nel 2013, 6,99 miliardi di dollari, cioè il 78% del totale di questo segmento che ha rag- Top 20 MEMS Manufacturers in Revenue (Millions of US Dollars) 2012 ($M) 2013 ($M) YoY Growth (%) 794,0 1.001,0 26,1 1 Bosch 794,0 777,0 -2,1 2 STMicroelectronics 787,0 713,0 -9,4 3 Texas Instruments 675,3 620,4 -8,1 4 HP 335,9 495,6 47,5 5 Knowles 376,6 367,8 -2,3 6 Canon 331,9 358,2 7,9 7 Avago 262,0 283,0 8,0 8 Freescale 181,9 265,8 46,1 9 TriQuint 290,0 260,0 -10,3 10 Analog Devices 186,1 248,7 33,7 11 InvenSense 233,0 4,5 223,0 12 Denso 288,1 220,4 -23,5 13 Panasonic 237,4 214,0 -9,9 14 Epson 199,8 210,0 5,1 15 Sensata 177,6 202,0 13,7 16 Murata 151,2 158,9 5,1 17 Infineon 18 FormFactor 109,1 140,6 28,9 19 General Electric 106,7 110,8 3,9 20 AAC 100,5 108,3 7,8 Others 1.962,6 2.084,0 6,2 Total Top 20 6.608,1 6.988,4 5,8 Total MEMS market 8.470,2 8.964,1 5,8 Top 20 percentage of total Fonte: IHS, March 2014 78% giunto gli 8,96 miliardi di dollari lo scorso anno. Rispetto al 2012, la percentuale di mercato detenuta dai primi 20 produttori non è cambiata, ma il loro fatturato com- Bosch, sensori inerziali Bosch ha recentemente presentato la sua nuova generazione di sensori inerziali della piattaforma SMI7xy. Questi componenti sono stati progettati per le esigenze dei sistemi di sicurezza attivi a passivi degli autoveicoli e per le funzioni di driver assistance. La piattaforma SMI7xy comprende quattro tipi di sensori e in due categorie: gli SMI720 e SMI740 per le applicazioni base, e gli SMI700 e SMI 710 per quelle più complesse. SMI700 integra un sensore yaw-rate per l’asse Z e un sensore di accelerazione a due assi (X e Y) e, opzionalmente, possono registrare accelerazioni particolarmente elevate, fino a 35 G. Per l’interfacciamento, oltre all’SPI, i sensori dispongono di interfacce PSI5 e CAN. Queste caratteristiche li rendono particolarmente indicati per applicazioni come sistemi ESP, active front steering e l’adaptive cruise control. SMI710 combina sempre un sensore yawrate con un sensore di accelerazione a due assi, ma in questo caso il primo lavora sull’asse X e l’altro sugli assi Y e Z. Questo ne permette l’impiego anche per applicazioni dove occorre rilevare il rollover del veicolo. SMI720, invece, è specificamente progettato per il rilevamento del rollover e integra un sensore yaw-rate per l’asse X e un sensore di accelerazione a un asse (quello Z), mentre l’SMI740 integra un sensore yaw-rate per l’asse Z e un sensore di accelerazione a due assi (X e Y) ed è stato progettato per rispondere alle specifiche standard per l’ESP. 78% continua a pag. 8 8 Mercati EONews n. 573 - marzo 2014 segue da pag. 7 plessivo si era attestato sui 6,6 miliardi di dollari, mentre il fatturato complessivo del settore era arrivato a 8,47 miliardi di dollari. I motivi del successo di Bosch Secondo gli analisti di IHS, Bosch è riuscita a raggiungere la vetta di questo mercato grazie al suo lavoro nel settore automotive, dove propone una gamma completa di prodotti, dagli accelerometri, ai sensori di pressione, dai giroscopi ai sensori di flusso. Bosch è ben posizionata nel mercato anche grazie ai suoi sensori combo, quelli che principale fornitore di sensori di pressione per i tablet di Samsung e ha iniziato a consegnare in volume le sue IMU (Inertial Measurement Unit) a sei assi per accelerometri e giroscopi a Sony, Samsung e HTC. Per contro, la contrazione di STMicroelectronics nel 2013 è stata collegata dagli analisti principalmente alla perdita del business degli accelerometri con Apple. STMicroelectronics però può sempre contare sul fatturato delle sue IMU a sei assi, che è più che raddoppiato visto che è il principale fornitore di questi componenti per Samsung ed è l’unico per i Samsung Galaxy S4. Sensori Bosch per automotive La nuova generazione di sensori Bosch per applicazioni automotive comprende anche componenti che permettono di semplificare la realizzazione di sistemi di airbag. La piattaforma SMA6xy comprende infatti gli SMA68x e SMA69x che permettono di rilevare accelerazioni di 120, 240 o 480 G, e oltre ai consueti assi X e Y, i sensori permettono di rilevare l’accelerazione anche in verticale sull’asse Z. Questi sensori, rispetto alle precedenti generazioni, sono anche protetti meglio dalle brevi interruzioni di alimentazione dopo l’impatto, e, di fatto, tollerano interruzioni di questo tipo fino a 10 microsecondi. integrano accelerometro e giroscopio, destinati ai sistemi di controllo della stabilità negli autoveicoli, e per la sua crescente presenza in Cina. Del resto il settore automotive ha pesato per Bosch per il 74% del suo fatturato nel 2013. La maggior parte della crescita di Bosch proviene da Bosch Sensortec che si focalizza su applicazioni per i mercati consumer e mobile. L’azienda infatti ha una notevole presenza nel mercato degli accelerometri per smartphone e fornisce i suoi componenti per prodotti come gli iPhone 5s e 5c di Apple e gli iPad Air. Bosch Sensortec è però anche il Anche il business dei microfono MEMS è cresciuto del 56% e ST ha ampliato la sua base di clienti per tablet e handset passando dalla sola Nokia nel 2012 ad Apple e HTC nel 2013. STMicroelectronics ha anche iniziato a consegnare nel 2013 i suoi accelerometri per applicazioni di sicurezza nel settore automotive. Oltre a Bosch ci sono stati comunque pochi altri casi di trend positivi tra i primi 20 produttori di MEMS nel 2013. Fra questi IHS segnala Knowles Electronics, Freescale Semiconductor, TriQuint, InvenSense, Murata e FormFactor. La prossima generazione di sensori elettronici flessibili stampati Francesco Ferrari Anche se i sensori stampati non sono una novità, da tempo molti vaccini spediti in tutto il mondo hanno un indicatore di temperatura non elettronico, che avvisa il personale medico se la catena del freddo è stata interrotta durante il trasporto e lo stoccaggio. Recentemente è stata però realizzata una nuova generazione di sensori elettronici, direttamente stampati su substrati flessibili in plastica. Un recente studio di IDTechEx intitolato “Printed and Flexible Sensors 2014-2024: Technologies, Players, Forecasts” ha preso in esame 68 produttori di sensori stampati in tutto il mondo, evidenziando che diverse tecnologie emergenti offriranno nel prossimo futuro nuove funzionalità particolarmente interessanti. Sinora i sensori elettronici stampati hanno infatti avuto diversi limiti, soprattutto per la loro produzione. Per esempio, spesso sono utilizzati più strati di materiali e i dispositivi richiedono interconnessioni metalliche e materiali ceramici, che però non sono compatibili con componenti IDTechEx ha analizzato, in un recente studio, la tecnologie e il mercato dei sensori flessibili stampati, stimandone il valore in 120 milioni di dollari entro il 2020 in plastica che si fondono e si deformano alle alte temperature. Le nuove generazioni di sensori, invece, sono basate su inchiostri che possono essere stampati direttamente sui substrati plastici. I vantaggi di questo tipo di tecnologie risiedono nella flessibilità, leggerezza, ridotti spessori e in alcuni casi nella possibilità di essere prodotti con attrezzature roll- to-roll. Questo significa poter realizzare sensori per superfici curve, device ultra sottili o dispositivi antiurto. Tra le tecnologie emergenti e di cui è prossima la commercializzazione, IDTechx ne ha individuate cinque: sensori per gas stampati su plastica, sensori di temperatura stampati, fotorilevatori flessibili, sensori piezoelettrici flessibili e sensori digitali flessibili per raggi X. Questi nuovi sensori inizieranno a essere disponibili per gli utenti finali nel corso di quest’anno ed entro il 2020 il mercato combinato dei moduli con sensori dovrebbe raggiungere un valore di circa 120 milioni di dollari. 9 Mercati EONews n. 573 - marzo 2014 I social network nelle PMI La maggior parte delle PMI di Stati Uniti e Canada, circa l’81%, utilizza i social media e il 94% lo fa per finalità collegate al marketing. A sostenerlo è uno studio di LinkedIn da cui emerge che il gruppo di imprese con i tassi di crescita più elevati (circa il 16% del totale) ha sottolineato il fatto che i social media permettono di aumentare la consapevolezza del loro marchio (91% delle risposte) e che aiuta e generare nuovi contatti (82%). Da non trascurare, inoltre, che circa tre quarti delle imprese di questo gruppo hanno dichiarato di avere incrementato i loro budget per i social media nello scorso anno. Questo risultato è sicuramente interessante, se si considera che spesso per le PMI una delle sfide principali c’è quella di attrarre e fidelizzare i clienti. Il dato è importante comunque anche per LinkedIn, che si focalizza sul mondo Una recente ricerca di LinkedIn ha evidenziato che una parte rilevante di PMI (piccole e medie imprese) americane utilizza i social media per la crescita imprenditoriale e che ha anche annunciato un nuovo sito web per aiutare le PMI a utilizzare meglio il social media per scopi di crescita e di marketing. Un’avvertenza sulle possibilità di estendere i risultati dello studio deriva comunque dal campione e dall’area geografica utilizzata. Lo studio, infatti, è stato realizzato in collaborazione con la società di ricerche di mercato TNS, che ha raccolto informazioni da 998 piccole e medie imprese negli Stati Uniti e in Canada. Lo studio, inoltre, definisce come “small business” aziende che hanno ricavi da 1 a 9,9 milioni di dollari, e “medium business” quelle con fatturato da 10 a 49,9 milioni di dollari. Tecnologia indossabile, mercato in crescita di 60 miliardi di dollari in dieci anni Il mercato della cosiddetta tecnologia indossabile vale, nel 2014, 14 miliardi di dollari mentre nel 2024 questo mercato varrà oltre 70 miliardi di dollari. Secondo il report presentato da Electronics.ca Publications, il settore dominante per questo tipo di tecnologia resterà il quello sanitario che comprende il fronte medico, del fitness e del benessere. Un mercato, quello legato a questa tecnologia che vede nomi di pregio come Apple, Accenture, Adidas, Fujitsu, Nike, Philips , Reebock, Samsung, SAP e Roche ritagliarsi fette del mercato sempre più consistenti e garantiscono sviluppi sempre più Fonte: IDTechEx, Wearable Technology Market and Forecasts promettenti. Già si stanno affacciando i Google Glass che sono i dispositivi più promettenti. Tuttavia, la nuova tecnologia dirompente, sotto forma di e-textiles, inizierà anche a stabilire importanti livelli di vendita in poco tempo. Infatti , la più grande occasione è medico / salute / benessere affrontare molte delle più grandi sfide della società di oggi. brevi brevi brevi brevi brevi brevi Francesco De Ponte 10 Report EONews n. 573 - marzo 2014 Elettronica organica: l’Europa sostiene R&I con obiettivi ambiziosi Francesca Prandi Gli obiettivi contenuti nel 7° Programma Quadro della ricerca europea e nel programma Horizon 2020 per quanto riguarda le due aree tecnologiche sono molto ambiziosi. Nella fotonica si tratta di rafforzare la leadership industriale nei settori di mercato dove già l’industria del continente è particolarmente forte (comunicazione, lighting, fotonica medicale, produzione basata sul laser e safety&security) e di esplorare le nuove opportunità applicative emergenti. Nell’elettronica organica e su area larga (OLAE) si tratta di promuovere la nascita di un mercato ampio che sappia sfruttare questa tecnologia dirompente e conquistare una posizione di leadership. Entrambi i programmi europei vogliono sostenere i progetti di ricerca e innovazione (R&I) già in corso, coordinandoli e accelerandoli, e selezionarne di nuovi sui quali convogliare tutti gli sforzi. Queste tecnologie vengono quindi promosse come ambiti scientifici e tecnologici estremamente promettenti, che nel 21esimo secolo genereranno nuova conoscenza, nuove competenze e quindi nuove opportunità di impegno e impiego per le giovani generazioni. Allo stato attuale esiste già un mercato per un segmento dell’elettronica organica, quello degli OLED, che nei prossimi anni è sicuramente destinato a crescere. Secondo la società di ricerca L’Europa punta sulla fotonica e sull’elettronica organica per affermare la propria leadership nelle nuove tecnologie IDTechEx gli OLED insieme all’inchiostro conduttivo, utilizzato in un’ampia gamma di applicazioni, sono i due segmenti più importanti delle “nuove elettroniche”, che nel periodo 2013-2023 produrranno una crescita del mercato dai 16,04 miliardi di dollari nell’anno iniziale ai 76,79 alla fine del periodo di previsione. Nelle “nuove elettroniche” IDTechEx comprende l’elettronica stampata, quella flessibile e quella organica. Sempre secondo la società di ricerca, l’elettronica elastica (stretchable), logiche e memorie, e i film sottili di sensori attualmente esprimono dei segmenti di mercato molto piccoli, che mostreranno però un potenziale di crescita enorme non appena usciranno dalla fase di ricerca. EONews ha contattato due importanti centri di ricerca europei, CPI (Centre for Process Innovation Limited) e Fraunhofer EMFT, per fare il punto sull’attualità e le prospettive dell’elettronica organica. Nell’elettronica organica e su area larga (OLAE) si tratta di promuovere la nascita di un mercato ampio CPI - Centre for Process Innovation Limited Steven Bagshaw, CPI tempo e risorse superiori a quanto viene stimato da molti. È importante che sia i programmi tecnici sia quelli CPI è un centro innovazio- finanziari siano ben struttune britannico che a partire rati e realistici. da risultati di ricerca appli- Noi prevediamo che i dicata aiuta i propri clienti a splay flessibili (con una sviluppare, provapar te di stampa re, prototipizzare con slot die coe infine produrre a ating) restino un livello industriale target di sviluppo nuove generazioni particolarmente di prodotti e propromettente così cessi. come il fotovoltaiCPI è coinvolta in Steven co, ad esempio le numerosi progetti Bagshaw, CPI cellule fotovoltaiUK e pan-europei che allo stato solidi tipo collaborativo. Fa do Dye Sensitised. Leggerparte di COLAE, il pro- mente arretrati sono i sengetto europeo per favori- sori bio o chimici su matere la commercializzazione riale plastico (che possono dell’elettronica organica e comportare stampa ink jet su area larga attraverso la di molecole). creazione di cluster indu- In tutte le moltissime aree striali. applicative fattori chiave È parte anche di Diginova, sono i costi e la disponibialtro progetto europeo che lità di rivestimento ad alte consorzia 4 grandi aziende, performance. 7 PMI e 9 istituti di ricer- Noi riteniamo che la tecnoca con l’obiettivo di trasfor- logia roll-to roll R2R ALD mare le industrie dell’UE, (atomic layer disposition) promuovendone lo sposta- giocherà un ruolo importanmento dal loro percorso te su molti aspetti dell’eletanalogico al loro futuro di- tronica flessibile, in quanto gitale, identificando la tec- è molto adatta ai film sottili nologia più promettente per su scala nano che vengono la manifattura digitale. richiesti”. CPI ha selezionato questa EONEWS: Quali sono le tecnologia e sta operando sfide tecnologiche da a livello di produzioni pilota vincere per l’avvento di per poi renderla disponibile u n ’ i n d u s t r i a e u r o p e a all’industria. dell’elettronica organica? “Siamo i precursori nello BAGSHAW: “L’aspetto più sviluppo della tecnologia importante è riuscire a di- di rivestimento flessibile mostrare dei processi che basata su ALD per utilizzo riescono a generare pro- nelle applicazioni di elettrodotti con buone performan- nica flessibile per la quale ce e una lunga durata. prevediamo un futuro brilA mio parere ciò richiede lante”. 11 Report EONews n. 573 - marzo 2014 Fraunhofer EMFT Professor Karlheinz Bock, head of business area “Flexible Systems” EONEWS: Quali componenti elettronici possono trarre vantaggio dall’elettronica organica? BOCK: “L’elettronica orgaFraunhofer EMFT è parte nica è vantaggiosa in tutti i del ben noto istituto di ri- prodotti che devono avere cerca tedesco Fraunhofer. caratteristiche di flessibilità, EMFT è l’acronimo che si- trasparenza, stampabilità, gnifica ricerca applicata nei produzioni su area larga e sensori e negli attuatori per costi contenuti. l’uomo e l’ambiente. Negli altri casi è meglio utiCompetenze core dell’Isti- lizzare le tecnologie classituto sono la tecnologia del che dei componenti e delle silicio, l’elettronica flessi- schede. bile, materiali chimici per In particolare, il silicio nelsensori e la capacità di cre- la maggioranza dei casi è are sistemi. il materiale più performanOgnuna di queste te per transistor e competenze condiodi anche se nel sente di creare caso di transistor nuovi tipi di sensosemplici, traspari e attuatori. Ma è renti e stampabili nell’interazione di forse avrebbe più queste tre compesenso utilizzare tenze che l’Istituto Karlheinz transistor organici Bock, head si differenzia. OTFT”. business “Dopo tutto, dicono of area “Flexible all’Istituto, spes- Systems”, EONEWS: A che so le innovazioni Fraunhofer EMFT stadio di sviluppo emergono quando si trova la ricerca le tecnologie raggiungono per l’applicazione dell’eil loro limite e comincia la lettronica organica? fertilizzazione reciproca. BOCK: “Rispondo portando come esempio il proEONEWS: Quali sono le getto della Commissione sfide tecnologiche da vin- Europea Interflex – ICT cere per l’avvento di un’in- 247710 nel quale è partner dustria europea dell’elet- anche Fraunhofer EMFT. tronica organica? Il progetto riguarda lo sviBOCK: “I materiali organici luppo di tecnologie di strucsemiconduttori e i processi turing e interconnessione di deposizione devono an- per sistemi “multilayer foil” cora essere migliorati per etero-integrati. quanto riguarda la mobilità Fraunhofer EMFT sta svie la stabilità, ma soprattut- luppando un sistema di to per quanto riguarda la s e n s o r i f l e s s i b i l e “ f o i l protezione contro l’umidità based”, che consente di e l’ossigeno (ancora bas- monitorare vari parametri si), l’affidabilità dei device dell’aria negli spazi interni organici nel lungo periodo, quali l’umidità, la temperale tecnologie di produzio- tura e la concentrazione di ne che devono essere ef- CO2. ficienti sotto il profilo dei Il foglio di sensori è integrato in un sistema sensibicosti. Ai fini dell’integrazione in le di fogli che svolge le funfogli con sistemi di area zioni di energy harvesting larga si deve arrivare a e storage, data collection e sviluppare una fabbrica- analysis, e anche di scamzione roll-to-roll in grandi bio dati wireless in RF. Come parte di questo provolumi”. Elettronica organica L’elettronica organica su area larga (OLAE) è un nuovo tipo di elettronica che ha enormi potenzialità di mercato soprattutto in quattro aree applicative: display, illuminazione, fotovoltaico e sistemi integrati intelligenti. Il cuore della tecnologia è costituito da nuovi tipi di polimeri, come semiconduttori organici e altri materiali processabili a basse temperature. La combinazione di questi nuovi materiali con tecniche di manufacturing innovative consente la produzione di molte applicazioni preziose a costi decisamente bassi. Alcuni esempi: dispositivi diagnostici usa e getta, pannelli solari avvolgibili, confezioni con display pubblicitari inseriti nel materiale di avvolgimento. I sistemi elettronici basati sui polimeri sono infatti sottili, flessibili, leggeri e volendo anche trasparenti, tanto da potersi installare nella trama dei tessuti rendendo possibili applicazioni un tempo impensabili. L’elettronica dei polimeri è estremamente avanzata anche nella miniaturizzazione; processori, unità di stoccaggio e sensori possono essere compattati in un unico componente da 10 nanometri. “Ad esempio si possono produrre sensori dei fumi di scarico in grado di individuare le molecole una a una e monitorare con esattezza il consumo di carburante di un’auto” si legge nell’essay di Umbria Innovazione sull’elettronica organica. “Nell’ultimo decennio –viene ancora detto nell’essay– l’elettronica legata ai materiali organici è stata oggetto di interesse nell’applicazione di questi materiali a dispositivi su larga area, dove l’impiego di semiconduttori tradizionali come il silicio diventa critico al crescere delle dimensioni”. I vantaggi dei semiconduttori organici riguardano in particolare la possibilità di sintetizzare materiali ad hoc per una specifica applicazione, la possibilità di trattare alcuni tipi di polimeri con tecniche di lavorazione semplici ed economiche, come lo spin coating, che non richiedono alto vuoto o temperature estremamente elevate, la flessiblità delle proprietà meccaniche dei materiali (dispositivi su substrati sottili) e di progettazione di sistemi ibridi che combinano organico e inorganico. L’elettronica organica si è sviluppata anche grazie alle tecnologie di stampa che consentono di sfruttarne il potenziale. Ad oggi possono essere stampati conduttori, sensori, display, sistemi di immagazzinamento energia e memoria, RFID e così via. Secondo dati riportati nell’essay di Umbria Innovazione, nel 2015 i display a carta elettronica e le antenne RFID stampate avranno un impatto economico a livello mondiale pari a 1,6 miliardi di euro. getto verranno sviluppate tecniche AVT (Advanced Vision Technology), che consentono di assemblare e collegare elettricamente su di un substrato sia i circuiti integrati su silicio “thinned” sia quelli ad area larga su foglio. Buona parte della tecnologia dei componenti elettronici utilizza il silicio; al momento non ci sono transistor organici e tuttavia la scheda diventa organica e la tecnologia di packaging utilizza più tecnologie additive come ad esempio la stampa, e persino le vias sono già stampate. Al prossimo step, probabilmente anche i passivi diventeranno organici e in taluni casi verranno stampati sulla scheda. A livello di ricerca è già possibile realizzare sistemi di sensori elettronici completamente organici”. EONEWS: Ciò significa che il silicio potrà essere abbandonato nel tempo? BOCK: No, il silicio non verrà mai abbandonato, neppure nel caso che l’elettronica organica arrivi a offrire circuiti elettronici affidabili; essa coesisterà con il silicio. 12 Distribuzione EONews n. 573 - marzo 2014 Future Electronics è il primo distributore con la qualifica di Accreditation Corporate Partner di ARM Filippo Fossati Future Electronics ha annunciato di aver ottenuto, prima azienda al mondo, la qualifica di Accreditation Corporate Partner di ARM: il riconoscimento è un’ulteriore conferma della qualità dei servizi tecnici offerti ai progettisti che operano nel mondo embedded. Questo traguardo è il risultato dell’impegno profuso da Future Electronics nell’adozione del programma AAE (ARM Accredited Engineer) all’interno della società su scala globale, con una particolare enfasi sulla certificazione AAME (ARM Accredited MCU Engineer). Lo status di “Accredited Engineer” è particolarmente apprezzato dalla community di progettisti embedded in quanto testimonianza di un’approfondita conoscenza, da parte del detentore, dell’architettura, delle caratteristiche e delle istruzioni dei dispositivi ARM, oltre che della sua familiarità con lo sviluppo di codice su una piattaforma ARM. Per ottenere la certificazione di Accredited MCU Engineer, lo specialista deve possedere approfondite conoscenze dei vari argomenti trattati nel programma di studi previsti per il conseguimento della qualifica AAME, esercitarsi sulla realizzazione di progetti basati su ARM e dimostrare le conoscenze acquisite sostenendo un esame gestito in maniera indipendente da Prometric. Con il conseguimento della qualifica di partner su scala globale del programma AAE, Future Electronics può così ampliare la propria ca- Grazie allo “status” di “Accredited Engineer” gli ingegneri applicativi di Future Electronics possono aiutare i clienti OEM a prendere le decisioni più idonee nelle fasi iniziali dei loro progetti pacità di offrire consulenza e supporto riguardo all’architettura di sistemi ai produttori di sistemi embedded. Tutto ciò va ad aggiungersi ai servizi di supporto ai prodotti già esistenti forniti agli utilizzatori di microcontrollori basati su ARM delle Case distribuiti in franchise da Future Electronics. Sono state inoltre destinate risorse per l’addestramento di Steve Carr, direttore tecnico e direttore dei vertical markets di Future Electronics per la regione EMEA 30 ingegneri che avranno la qualifica di docenti AAME (10 per ciascuna delle tre principali regioni - Nord America, EMEA e Asia). Il compito di questi docenti sarà tenere corsi di addestramento interni allo staff di Future Electronics in modo da assicurare che tutti i FAE (Field Applications Engineer) impegnati in attività di consulenza e supporto nel campo dei microcontrollori ottengano la certificazione AAME entro la fine del 2014. “La consulenza da parte di un esperto di prodotti ARM nelle fasi iniziali di un progetto che prevede l’uso di micro a 32 bit – ha detto Steve Carr, direttore tecnico e direttore dei vertical markets di Future Electronics per la regione EMEA – rappresenta per i team di progetto un valido ausilio nella scelta dell’architettura più adatta e permette evitare l’insorgere di problematiche legate alla scelta di un processore inadeguato, ovvero sovra o sotto-dimensionato. In qualità di ARM Accredited MCU Engineer, i nostri FAE sono senza dubbio le persone più qualificate, all’interno del mondo della distribuzione, a fornire questo tipo di consulenza”. “Si tratta di una pietra miliare nell’implementazione della nostra strategia – ha sostenuto Keith Clarke, VP Market Development di ARM – in quanto Future Electronics è divenuta la prima azienda ad aver ottenuto l’accreditamento completo. Il risultato conseguito da Future Electronics conferma il suo ruolo di leadership, impegnata nel fornire un vero valore aggiunto tramite un servizio di consulenza qualificato per un’ampia gamma di progetti basati su ARM che ha l’obiettivo di aiutare i clienti a introdurre sul mercato prodotti di successo in tempi più brevi”. L’adesione su scala globale di Future Electronics al programma AAME testimonia la capacità dell’azienda di supportare i propri clienti che utilizzano microprocessori basati sui core ARM della serie Cortex-M compresi i core Cortex-M0, -M0+, -M3 e -M4. Future Electronics fornisce supporto tecnico ai clienti OEM che utilizzano un’ampia gamma di microcontrollori basati su ARM, compresi i dispositivi prodotti da STMicroelectronics, NXP Semiconductors, Atmel, Microsemi e Cypress Semiconductor. Con “FTM Board Club” si amplia l’offerta di schede di sviluppo Future Electronics ha contemporaneamente proceduto al completo re-design del sito web “FTM Board Club”, che può ora vantare un’interfaccia utente decisamente migliore, un motore di ricerca ottimizzato e una gamma ancora più ampia di schede di sviluppo offerte a titolo gratuito destinate ai progettisti OEM. Introdotto nel 2007, l’FTM Board Club conta ora parecchie migliaia di membri e mette gratuitamente a disposizione degli utenti registrati centinaia di schede di sviluppo fornite dalle aziende rappresentate da Future, tra cui NXP Semiconductor, ON Semiconductor e Wolfson Microelectronics. Future Electronics mette a disposizione queste schede a titolo gratuito ai membri che hanno intenzione di sviluppare un progetto qualificato di un prodotto commerciale. Oltre a ciò Future Electronics ha notevolmente ampliato la gamma di schede disponibili per i membri dell’FTM Board Club con l’aggiunta di schede di sviluppo per: • microcontrollori, alimentatori e sensori MEMS forniti da STMicroelectronics; • microcontrollori forniti da Atmel; • FPGA fornite da Microsemi; • FPGAs fornite da Lattice Semiconductor. 13 Distribuzione EONews n. 573 - marzo 2014 Nuovo reference design kit per progetti NFC Andrea Cattania SmarTool è un potente strumento di sviluppo proposto da Arrow Electronics per i progettisti di applicazioni Near Field Communication, progettato e sviluppato dalla società partner IpTronix di Roma Arrow Electronics ha annunciato la disponibilità presso EMEA di SmarTool NFC, una reference design board creata per aiutare i clienti nello aree in cui i sistemi di idensviluppo di hardware e sof- tificazione di prossimità postware con la tecnologia NFC sono svolgere un ruolo di no(Near Field Communication) tevole importanza. in applicazioni quali il controllo di accesso, i sistemi di Caratteristiche pagamento e lo scambio dati e applicazioni senza contatto. SmarTool è di SmarTool NFC stato progettato e realizzato La scheda base di Smarda ipTronix, una società di Tool NFC comprende un Roma terza parte di Arrow e transceiver NXP PN532 per partner su questa e su altre la comunicazione senza tecnologie. contatti; un microcontrollore Marco Zanella, supplier bu- NXP LPC11U37 che supsiness manager EMEA NXP porta l’interfaccia USB 2.0 products presso Arrow Elec- a piena velocità; un convertronics, ha sottolineato che titore DC-DC step-down; un questa tecnologia consente clock a bassissimo jitter e di operare in modo efficiente un LCD. Il microcontrollore è nelle applicazioni di sicurez- basato su un core ARM Corza, nelle apparecchiature per tex-M0 a 50 MHz con 128 kB i sistemi di pagamento e nei di memoria Flash, 12 kB di sistemi per combattere le fro- RAM e 4 kB di EEPROM. di e le contraffazioni. Il transceiver NFC “Gli standard NFC, PN532 di NXP è ha dichiarato Zanelconforme ai requisiti la, dopo essere stati ISO/IEC 14443°/MIlargamente adottati FARE, FeliCa, ISO/ negli smartphone IEC 18092, ECMA e nei sistemi di pa340 Peer-to-Peer. gamento dei pas- Marco Il display grafico seggeri in transito, Zanella, LCD CCT è un vengono ora utiliz- supplier business G64128x16 con rizati anche in molte manager EMEA soluzione 128 x 64. NXP products altre applicazioni. presso Arrow Il sistema comprenIn particolare, con Electronics de inoltre un dispoSmarTool NFC ci sitivo VersaClock proponiamo di renSi5351 di SiLabs. dere più veloce lo sviluppo di In opzione sono disponibili questi nuovi sistemi, offrendo il modulo Bluetooth Classe uno strumento semplice ed 2 RN42 (UART) e il modulo efficace per la realizzazione seriale/WiFi SPWF01S11. dei prodotti con NFC”. La collaborazione tra Arrow La configurazione e NXP è il primo passo di di SmarTool una nuova fase, in cui Arrow SmarTool è un sistema e NXP si impegneranno per aperto, modulare e compatdiffondere l’uso della tecno- to di mm 40 x 40 x 24, costilogia NFC nelle numerose tuito da tre schede: scheda principale, tastiera/antenna, breadboard + MOSFET + WiFi/BT. Il prodotto è offerto con il software applicativo pronto all’uso, che illustra l’imple- mentazione della tecnologia NFC nell’impiego in diverse applicazioni, fra cui il controllo di accesso e i micropagamenti. Nel controllo di accesso il sistema interagisce con i telefoni mobili o con un tag NFC e registra la presenza di un dispositivo di abilitazione. Nel caso dei micropagamenti esso simula un distributore “Gli standard NFC vengono ora utilizzati in molte applicazioni” automatico, consentendo di introdurre moneta per fornire i prodotti. Il software è compatibile con i dispositivi che usano le smartcard integrate NXP MIFARE come Classic, Ultralight e DESFire. Un’altra funzione è quella della calibrazione di un’antenna. Essa costituisce un metodo alternativo per misurare i parametri nelle situazioni in cui l’utente non ha accesso agli specialisti di analisi in laboratorio. Con questo metodo un generatore di frequenza fornisce all’antenna lo sweep cen- trato sulla frequenza di risonanza desiderata. Contemporaneamente, il microcontrollore genera un segnale analogico proporzionale alla frequenza da inviare in uscita. Collegando due sonde di un oscilloscopio alla rampa generata dal microcontrollore e all’antenna e impostando l’oscilloscopio in modalità XY, l’utente può vedere il profilo della frequenza di risonanza dell’antenna. In tal modo il sistema è in grado di supportare il processo di sintonizzazione. L’identificazione a radiofrequenza La RFID (Radio Frequency Identification) è una teccontinua a pag. 14 14 Distribuzione EONews n. 573 - marzo 2014 nologia di riconoscimento di oggetti o di etichettatura (tagging), che si sta diffondendo molto rapidamente in virtù dei numerosi vantaggi che offre rispetto alle altre tecnologie analoghe attualmente utilizzate, come i codici a barre. Quando è necessario identificare oggetti molto vicini, a una distanza dell’ordine di 5 centimetri, si utilizza la tecnologia NFC, che può essere considerata un ‘subset’ della RFID. La necessità di identificare un oggetto molto vicino ha alimentato la ricerca in Il numero di applicazioni che traggono vantaggio dalla NFC è in continuo aumento direzione di una tecnologia specifica. In particolare, la nascita dell’NFC è dovuta alla considerazione che gli oggetti da riconoscere a distanza ravvicinata sono solitamente passivi, proprio per il fatto di non richiedere l’alimentazione richiesta per una lunga portata. Oggi la tecnologia NFC è adottata da molti telefoni cellulari, che in tal modo possono essere utilizzati anche come carta di pagamento, dato che ognuno di noi li porta sempre con sé dappertutto. La tecnologia NFC può essere considerata a tutti gli effetti un’estensione della RFID, da utilizzare in caso di esigenze di sicurezza. Anche la NFC ha capacità di comunicazione bidirezionale e può quindi essere usata per interazioni più complesse, come l’emulazione di una scheda e la condivisione P2P (peer-to-peer). L’impegno di Arrow nell’NFC Fin dalla prima introduzione di questa tecnologia, Arrow ne ha colto le notevoli opportunità in vista dello sviluppo di infrastrutture dedicate alle applicazioni P2P di sistemi di uso quotidiano. Possiamo farcene un’idea se pensiamo che ad oggi duecento milioni di smartphone e di telefoni cellulari sono equipaggiati con la tecnologia NFC. Oltre ai telefoni mobili, il numero di applicazioni che traggono vantaggio dalla NFC è in continuo aumento: abbiamo già accennato ai micropagamenti e al controllo di accesso. In quest’ultimo caso sono molto utilizzati i sistemi a 125 kHz o a 13,56 MHz per uffici, hotel e abitazioni. Possiamo aggiungere a questo elenco l’automazione di edifici, la logistica industriale, l’automotive (non solo per il controllo di accesso, ma anche per l’infotainment e la ricarica dei dispositivi wireless), la diagnostica in campo sanitario, il fitness, i negozi di abbigliamento (anticontraffazione), i sistemi di autenticazione e altre innovative forme di etichettatura, che ci consentono di affermare che l’elenco sarà limitato solo dalla fantasia e dalla creatività dei progettisti. Anche in ambito domestico la tecnologia NFC si può applicare in varie situazioni: dal riconoscimento dei cibi al controllo dei forni e degli elettrodomestici. Per far crescere questo mercato, Arrow sta creando un ecosistema di integratori e partner, fra cui la già menzionata ipTronix, che ha realizzato SmartTool. +2,6% per la distribuzione nel 2013 segue dalla prima A livello regionale, nessuna sorpresa nel periodo Q4/ CY13. La Germania è cresciuta dell’11,5%, a quota 433 milioni di euro (circa il 31% del totale DMASS). Il fatto da sottolineare è il forte incremento fatto registrare dall’Italia (+14,1% a quota 130 milioni di euro) e dalla Francia (+17,9% a quota 109 milioni); più contenuto l’aumento della Gran Bretagna, con un +8%, a quota 121 milioni. Con il segno positivo anche le regioni dell’Europa dell’Est (+13%), i Paesi Nordici (+11,6%) e Israele (+21%). In controtendenza invece Paesi Baltici, Russia e Ungheria. A livello di prodotti, le logiche programmabili sono cresciute con un tasso inferiore (+4,1%, 117 milioni di euro) rispetto ai discreti, in particolar modo i dispositivi RF (+6,9%, 72 milioni di euro) e ai dispositivi analogici (+9,8%). Nel quarto trimestre i sensori hanno fatto registrare -2,2%, ma nel corso dell’intero anno il comparto è cresciuto del 7,5%. Sempre nel quarto trimestre molto forte l’impennata delle DRAM (+40,4%), delle MCU a 32 bit (+35,7%) e delle flash NAND (+33,9%). Tonfo invece per le EPROM (-34,7%). Semiconduttori, mercato in ripresa grazie ai device mobili La domanda del mercato globale dei semiconduttori ha ripreso a salire nel 2013 e anche per il 2014 ci si attende una lenta e continua salita. Sulla scia di un 2012 da dimenticare, il 2013, nonostante condizioni macroeconomiche tiepide, cali nella domanda di Pc, il mercato mondiale dei semiconduttori ha ripreso quota con una crescita del 3,3%, grazie agli smartphone e ai tablet. Con un’economia globale che aspetta segnali anche nel 2014, secondo il Fondo Monetario Internazionale, la stima dell’economia globale è vista in crescita del 3,7%, rispetto al 3% nel 2013. Ciò è da attribuirsi principalmente alla crescita dell’economia e ad alcuni mercati importanti, come Stati Il mercato globale dei semiconduttori 2009-2015 (Fonte: WSTS, compiled by MIC, March 2014) Uniti e Giappone. I mercati emergenti, pur vivendo un rallentamento, si prevede una crescita del 5,1% nel 2014, in particolare Cina e India. Guardando la domanda di prodotti ICT, il calo nelle vendite di Pc si dovrebbe rallentare nel 2014. La differenza la faranno i device mobili, vero traino del mercato dei semiconduttori nel 2014. brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi segue da pag. 13 Diamo potere ai tuoi progetti! > Più di 400.000 prodotti > Dai componenti e strumentazione all’elettronica di consumo > Piattaforma e-commerce avanzata > Consulenza personalizzata > Centro logistico Europeo automatizzato > Zona protetta ESD certificata > Controllo qualità > No minimo ordinabile, spedizione gratuita oltre 90€ Servizio Clienti e Offerte: 800 960 927 Tecnologia + Servizi = Conrad www.conrad.it 16 AttualitÁ EONews n. 573 - marzo 2014 Interviste ai partner tecnologici di Expo Milano 2015: Enel Risponde Livio Gallo, Direttore della Divisione Infrastrutture e Reti di Enel Francesca Prandi alimentazione ed energia. L’obiettivo è quello di proEONEWS: Quali temati- muovere il ruolo dell’enerche di Expo Milano 2015 gia elettrica come vettore coinvolgono la vostra del futuro, dando risalto e azienda? visibilità ai contenuti tecGALLO: L’esposizione uni- nologici che alimentano versale è, per eccellenza, Expo. il luogo dove le visioni del Considerando l’universalifuturo assumono for ma tà dell’evento, il suo tema concreta. e il contenuto tecnologico Expo è da sempre, il luogo della presenza di Enel, il ideale di scambio di espe- concetto della campagna rienze e di condivisione di verrà veicolato con modaidee per trovare soluzio- lità di sharing, che allarni alle più importanti sfide ghino la condivisione e il globali. Enel vuole cogliere raggiungimento dei milioni l’opportunità unica di visitatori e stadella par tnership keholder. con EXPO Milano Saranno previsti 2015 per racconpresidi promoziotare ai milioni di nali in luoghi strapersone che l’antegici (per esemno prossimo visipio aeroporti/ teranno l’esposistazioni), attività Gallo, zione quella nuova Livio web, media reDirettore della “era elettrica” che, Divisione lation, PR e una grazie alle nuove Infrastrutture e campagna advertitecnologie, voglia- Reti di Enel sing dedicata. mo offrire al pianeta e che, ne siamo convin- EONEWS: Quali soluzioti, migliorerà sensibilmente ni tecnologiche e quali le condizioni di vita di tutti. elementi di innovazione I visitatori avranno modo di mostrerete sul campo? rendersi conto “sul campo” GALLO: Enel installerà di come l’energia elettrica alcune delle più moderne pervada ogni angolo della tecnologie creando una venostra esperienza quoti- ra e propria rete intelligendiana e di come sia artico- te, una Smart Grid volta a lato l’intero sistema ener- ottimizzare l’utilizzo dell’egetico, in particolare all’in- nergia nell’area espositiva terno di una Smart Grid. per un Expo più sostenibile. Tali tecnologie includoEONEWS: Come si arti- no: sistemi per la gestiocolerà la vostra presen- ne e il controllo della rete za corporate durante l’e- elettrica, per l’integrazione vento? della generazione distriGALLO: Il concept della buita da fonti rinnovabili e c o m u n i c a z i o n e n a s c e - per l’accumulo dell’enerrà dalla convergenza tra gia elettrica. Enel installerà anche decine di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici che, perfettamente integrate all’interno della rete intelligente, saranno a disposizione sia degli operatori che dei visitatori. Infine, Enel contribuirà a illuminare il sito espositivo con una vasta rete di Illuminazione Pubblica, basata sulla tecnologia LED, che coinvolgerà più di 10.000 punti luce. EONEWS: Quali risvolti di business vi aspettate da questa presenza importante a Expo Milano 2015? GALLO: La vetrina di Expo Milano 2015 sarà certamente una grossa oppor tunità per Enel e per tutta l’Italia. In tale occasione si potranno mostrare al visitatore le tecnologie più innovative, facendogli toccare con mano e comprendere meglio come un futuro energeticamente e ambientalmente sostenibile possa essere una realtà. Sarà anche possibile lanciare un messaggio alle istituzioni per sottolineare la grande opportunità a livello economico e industriale rappresentata dalla Green Economy e mostrare come l’Italia possa competere in questo mercato in rapida evoluzione. Al tempo stesso vogliamo comunicare e testimoniare il costante impegno della nostra azienda a innovare e a migliorare l’integrazione della generazione da fonti rinnovabili, l’efficienza energetica e la promozione di nuovi usi del vettore elettrico a beneficio dell’interno sistema energetico nazionale. EONEWS: In quali modi e con quale visibilità i vostri fornitori potrebbero essere presenti a Expo Milano 2015? GALLO: La nostra azienda è presente a Expo Milano 2015 con progetti il cui contenuto innovativo rappresenta il benchmark a livello europeo. Per la progettazione, la customizzazione, l’allestimento e la gestione in esercizio della Smart Grid e del sistema di Energy Management abbiamo scelto le migliori tecnologie disponibili sul mercato. Tra tutti i nostri fornitori, Siemens sarà il partner strategico di Enel per la realizzazione della Smart Grid sia per quanto riguarda la componentistica che per il sistema di gestione e controllo. Inoltre saranno presenti molti dei nostri fornitori del panorama italiano. EONEWS: Secondo voi quali saranno i benefici di questa manifestazione sul medio periodo per l’economia italiana? Questi saranno solo appannaggio delle grandi imprese o riguarderanno anche le PMI? GALLO: Il Governo lancia l’Agenda Italia per Expo Milano 2015, stabilendo le prime 60 azioni volte a promuovere il Made in Italy e sostenere lo sviluppo territoriale; quindi questo grande evento darà importanti opportunità a tutte le imprese italiane. Attualmente sono già in evidenza i Global Partner di Expo Milano 2015, che sono alcune tra le maggiori imprese italiane conosciute e apprezzate in tutto il mondo per i propri prodotti e servizi. E grazie a esse si concretizzeranno opportunità di business per tutte le PMI loro partner e fornitrici. Expo Milano 2015 è un’opportunità che sta facendo da traino a tutte le aziende italiane che vorranno parteciparvi. 17 AttualitÁ EONews n. 573 - marzo 2014 I trend nell’elettronica di potenza Nell’ambito dell’illuminazione la tecnologia allo stato solido (LED) ha contribuito enormemente al passaggio dal concetto di progettazione illuminotecnica a quello di lighting design Francesca Prandi La possibilità di dimmerare rapidamente la luce, di avere un’ampia gamma di temperature di colore e anche di ottenere dei veri e propri spettri ad hoc pone in evidenza l’atto creativo che differenzia il concetto di lighting design rispetto a quello di progettazione illuminotecnica. Andrea Siniscalco, vice-direttore del master in Lighting Design & Technology del Laboratorio Luce del dipartimento di Design del Politecnico di Milano spiega a EONews che “in ciò che viene definito lighting design dovrebbero essere comprese tutte le attività che consentono di sviluppare un progetto appropriato, ovvero l’analisi del contesto sia da un punto di vista tecnico sia culturale, concept e raffinazione in esecutivi, scegliendo tecnologie e prodotti che consentano il miglior risultato in accordo alle richieste di un committente”. In generale, la cultura della luce è ancora poco diffusa, “l’utente finale non coglie a pieno l’importanza dell’environment luminoso, di un’adeguata ripartizione delle luminanze, dell’uso consapevole della luce bianca e colorata, della percezione dei contrasti e così via. Diciamo che la situazione con gli anni è migliorata ma si spera che la cultura della luce si diffonda sempre di più” precisa Siniscalco. Un importante supporto a questo cambiamento passa anche attraverso i percorsi formativi relativi all’ambito del lighting design, come quelli erogati dal Laboratorio Luce del Politecnico di Milano. Aperto nel 2002, il Laboratorio Luce si propone inoltre di affiancare alla didattica la ricerca applicata in collaborazione con le realtà del settore mediante prove, sviluppo e innovazione nel settore della luce e del colore. Fiore all’occhiello dell’area didattica del Laboratorio Luce è il Master in Lighting Design & LED Technology, che sta raccogliendo in queste settimane le iscrizioni per la sua XI edizione. “Si tratta di un percorso formativo completo della durata complessiva di un anno” racconta Siniscalco, che nel Laboratorio Luce si occupa proprio dell’organizzazione della didattica. Nel Master vengono affrontati i fondamenti di illuminotecnica, elettrotecnica ed elettronica, daylighting, interventi culturali, trasferte e seminari a cura di progettisti e aziende di settore per poi passare a una serie di ‘project work’, sessioni nelle quali gli studenti sviluppano progetti partendo da casi studio tipici delle aree del lighting design (ad esempio beni culturali, retail, teatro e live stage, interni, ambiente urbano, ospitalità. Segue quindi un tirocinio di due mesi presso studi professionali e aziende del settore e il ciclo si chiude poi con l’esame finale”. In Italia il master del Laboratorio Luce, e quello organizzato presso l’università Sapienza di Roma sono i due unici master che conferiscono 60 crediti formativi universitari rilasciando un titolo di studio a valore lega- le. Oggi non esiste purtroppo alcun corso di laurea specifico sulla progettazione dell’illuminazione e “l’Italia è una realtà produttiva di importanza mondiale, pertanto una formazione approfondita è assolutamente auspicabile per quanto riguarda la professione. Aziende e studi professionali collaborano ogni anno con noi sia nella didattica sia nella fase di stage (che spesso si trasforma in una collaborazione professionale)” commenta Siniscalco. Oltre al master, il Laboratorio Luce organizza numerosi corsi di formazione permanente per professionisti, che si differenziano nei contenuti e nella durata per rispondere a differenti necessità di aggiornamento: dal corso di approfondimento tecnologico di una singola giornata a corsi lunghi sui fondamenti di illuminotecnica, sull’utilizzo del CAD per l’illuminazione, fino ai workshop di progettazione sui vari ambiti del Lighting Design. Nell’area della ricerca applicata Laboratorio Luce collabora con le aziende di settore per lo sviluppo di nuovi prodotti. Molte sono le attività in tale ambito. Studio di nuovi apparecchi di illuminazione dal punto di vista degli aspetti tecnologici, estetici e funzionali, in particolare lo studio di ottiche a elevato rendimento luminoso con l’impiego di software di simulazione e successive verifiche metrologiche di laboratorio sui prototipi. Studio delle proprietà ottiche e spettrali delle sorgenti di illuminazione allo stato solido in funzione del loro contesto applicativo. Ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per la verifica metrologica delle sorgenti e degli apparecchi di illuminazione. Misure fotometriche, colorimetriche e spettrali di ambienti e impianti di illuminazione per le verifiche di progetto o per accertare la rispondenza delle prestazioni. Per agevolare tale processo di ricerca, il personale del Laboratorio Luce è composto da varie figure professionali con diverse competenze: architetti, designer, fisici e ingegneri. Chiediamo a Siniscalco quali prospettive possa avere, a suo parere, l’illuminazione LED cosiddetta “smart”, dove molta enfasi viene posta sull’aspetto di controllo a distanza della luce. “Oggi un impianto smart, controllabile da punti di accesso o mediante tablet e smartphone, consente maggiore interazione rispetto al passato. Questa più agevole capacità di controllo può anche tradursi in una maggiore efficienza dell’impianto e su Andrea Siniscalco, vice-direttore del master in Lighting Design & Technology, Laboratorio Luce, dipartimento di Design del Politecnico di Milano questo tema sta crescendo la sensibilità degli utilizzatori. L’efficienza si ottiene non solo mediante l’impiego di apparecchi di illuminazione e sorgenti efficienti (non è detto ad esempio che il LED sia sempre la soluzione migliore) ma anche con l’ottimizzazione dell’impianto, che andrebbe studiato sempre caso per caso, dato che le variabili in gioco sono molteplici. Se l’impianto è ben progettato, con l’utilizzo di sensori avanzati, è possibile ottenere un notevole risparmio, personalizzandolo in modo che si adatti alle condizioni richieste e alle preferenze dell’utente finale. 18 AttualitÁ EONews n. 573 - marzo 2014 Chi pagherà l’innovazione dei chip ? Uno dei temi emersi durante la scorsa edizione dell’ISSCC (International Solid State Circuit Conference) riguarda il legame fra innovazione e investimenti nei semiconduttori, dato che le start-up e gli investitori che hanno storicamente sostenuto questo settore sono ormai sempre meno Francesco Ferrari Il rapporto fra l’innovazione nei chip e le fonti di finanziamento necessarie per sostenerla è un aspetto diventato decisamente importante, soprattutto in uno scenario che vede sempre meno venture capitalist disposti a rischiare i propri fondi in questo settore. Questo tipo Andamento degli investimenti delle venture capital nelle startup dei chip (Fonte GSA - Global Semiconductor Alliance) di investitori, che provvedono all’apporto di capitale di rischio per finanziare una start-up o la crescita di un’attività in settori solitamente caratterizzati da un elevato potenziale di sviluppo, hanno sostenuto per anni le aziende di semiconduttori della Silicon Valley; da qualche tempo però si sono spostati verso altri settori di business, come il Web, una migrazione questa che sta avendo diverse ripercussioni, che a loro volta sono al centro delle discussioni fra gli esperti che si chiedono, non senza qualche preoccupazione, quale possa essere il prossimo motore per l’innovazione in questo settore. Tra gli addetti ai lavori è sembrato esserci comunque un certo ottimismo, dato che il supporto all’innovazione in questo settore potrebbe arrivare da diversi fronti. Ci sono infatti grandi aziende, come per esempio Apple o Google, che sono sempre più verticalmente integrate, così come ci sono Paesi, fra cui India e Cina, che stanno investendo nel settore e resta ancora anche uno sparuto gruppo di investitori che presta attenzione alle start-up legate ai chip. Una constatazione che fa riflettere comunque è, secondo gli analisti, che i finanziamenti di venture capital per le start-up collegate ai chip sono ormai talmente limitati che dal 2011 sembra difficile persino reperire dei dati specifici a questo riguardo. In effetti, i motivi di questa disaffezione sembrano essere ben fondati. Se si ascoltano i pareri degli esperti del settore, le start-up legate ai semiconduttori pare siano state negli ultimi anni dei pessimi investimenti. Alcune statistiche sostengono infatti che, dopo il 2011, gli investitori non hanno neppure recuperato tutto il capitale investito e che, in talune circostanze, investire nei semiconduttori comporti un rischio del 50% di perdere fino al 60% dell’investimento fatto. Se si considera che in un finanziamento tramite venture capital il rischio dovrebbe in qualche modo ricompensato, questo spiega facilmente perché gli in- Gli otto membri che, lasciato il laboratorio del premio Nobel William Shockey, hanno dato vita alla prima start-up della Silicon Valley, Fairchild Semiconductor. Da sinistra a destra: Gordon Moore, C. Sheldon Roberts, Eugene Kleiner, Robert Noyce, Victor Grinich, Julius Blank, Jean Hoerni e Jay Last (anno 1960) - Fonte Wikipedia vestitori si siano rivolti da tempo verso altri settori. Uno dei problemi principali per le start-up è connesso, secondo gli esperti, agli alti costi delle maschere; non vanno sottovalutati neppure quelli legati alla sempre maggiore complessità delle soluzioni adottate e infatti la parte di verifica dei chip è diventata ormai la più onerosa. Per contro, la complessità è una scelta che è diventata una necessità inderogabile, visto che le soluzioni più a basso costo non sono in grado di creare sufficiente valore per le start-up al fine di potersi differenziare. I costi per lo sviluppo di un chip, inoltre, sono passati da pochi milioni di dollari a cifre comprese tra i 30 e i 40 milioni di dollari per componenti realizzati con un processo produttivo a 28 nm, e questo senza tenere conto della possibilità di ulteriori aggravi dei costi legati all’eventualità di dover intervenire con delle modifiche sul chip. Queste cifre non sono partico- larmente appetibili per i venture capitalist e questo è un altro elemento che spiegherebbe il loro allontanamento dal settore. Molti concordano sul fatto che l’innovazione nel mondo dei semiconduttori non potrà più arrivare da una nuova proliferazione delle start-up, ma dovrà provenire da altre parti. Parallelamente, il numero di chip sta diminuendo, come il numero delle aziende di semiconduttori. L’industria sta infatti avendo un sempre maggiore consolidamento delle aziende, mentre per i prodotti la tendenza è quella di realizzare chip sempre più complessi ma in numeri inferiori. Per quanto riguarda i chip, ci sono comunque alcuni progetti che possono potenzialmente favorire l’innovazione. Un esempio è Programmable SoC (PSoC) di Cypress, in pratica un controller ARM 10 con tutte le periferiche necessarie e uno spazio libero per poter inserire AttualitÁ 19 EONews n. 573 - marzo 2014 gli IP e semplificare quindi la realizzazione di chip da parte di aziende che non vogliono avere troppe complicazioni con le foundry. I cambiamenti, inoltre, non sono sempre tutti negativi, dato che se si riesce per esempio a realizzare un chip di successo, si possono generare guadagli anche molto elevati, nell’ordine persino di un miliardo di dollari. Per quanto riguarda la geografia dei finanziamenti per l’innovazione, cifre sempre più elevate arrivano da luoghi come Cina, India e Israele. Se in passato gli Stati Uniti potevano essere considerati come uno dei più grandi venture capitalist al mondo, per esempio per il supporto a progetti come Internet, il sistema GPS e la microelettronica in generale, oggi invece le cose sono cambiate sensibilmente. Dato che molti ritengono che il ROI negli Stati Uniti non sia più ottimale, le aziende hanno iniziano a costruire infrastrutture in altri Paesi e le aziende fabless stanno seguendo le fabbriche. Il tema della dislocazione geografica degli investimenti in realtà è molto più complesso di quanto possa sembrare, perché coinvolge molteplici aspetti. Per esempio, il Governo dei diversi Paesi è in grado di condizionare alcune scelte politiche che si riflettono direttamente o indirettamente sull’innovazione, come quelle relative alle restrizioni normative che spesso limitano lo sviluppo della connettività, oppure le politiche sull’immigrazione che riducono le possibilità di attrarre ingegneri da altri Paesi. In molti Paesi, inoltre, l’entità dei finanziamenti legati a scelte politiche è spesso limitata e gli investimenti fatti dai settori privati per creare nuove opportunità di lavoro superano largamente quelli fatti dai Governi. In tema di prodotti, secondo gli esperti una strada da percorrere per l’innovazione è quella di rivolgere l’attenzione verso nuove architetture. I SoC odierni infatti offrono spesso uno scarso valore aggiunto e puntano quasi esclusivamente su aspetti come potenza, prestazioni e prezzo. Gli investimenti in semiconduttori, in molti casi, si sono focalizzati nel recente passato soprattutto sulle modalità per risparmiare energia. Secondo gli esperti, quello che realmente servirebbe, invece, è un approccio architetturale, nel senso più ampio del termine, nuovo, in modo da risolvere anche i problemi di complessità e potenza. Un’altra osservazione interessante è relativa al ruolo del software in questo settore. La considerazione, infatti, è che il software spesso rappresenta un valore indispensabile per i chip, anche se i produttori di semiconduttori non sono pagati per questo elemento. Il punto è che il software necessario per poter sfruttare adeguatamente i chip richiede risorse sempre maggiori per il suo sviluppo, risorse che devono essere comunque pagate, ma questi costi non sempre generano un ritorno adeguato. In sostanza non è raro imbattersi in chip economici che, tramite un kit di sviluppo del costo di poche decine di dollari, il cui sviluppo però è stato spesso molto oneroso per i produttori di semiconduttori, permettono di far funzionare numerose applicazioni a valore aggiunto. Di fatto esiste ormai molto hardware a basso costo, che sta permettendo di realizzare una nuova generazione di dispositivi in cui il vero valore è essenzialmente nel software applicativo. Questo modello però permette anche di creare un circolo virtuoso per la diffusione dei chip, grazie al conseguimento di un buon successo di mercato. A questo va aggiunto che la soglia di ingresso per i device consumer è ormai diventata molto bassa e accessibile a molti, e questo fattore potrebbe favorire l’innovazione e la realizzazione di semiconduttori. Mind the Bridge chiamata a guidare la Startup Europe Partnership Startup Europe Partnership (SEP) è la prima piattaforma paneuropea dedicata ad aiutare concretamente le startup dei paesi dell’Unione Europea a crescere e a competere a livello globale nuove imprese tecnologiche della Silicon Valley. Fu proprio Mind the Bride tra i primi Alla guida della piattaforma a lanciare in Italia il format la Commissione Europea della business plan competiha posto la fondazione italo- tion che è poi stato adottato americana Mind the Bridge, da molte altre iniziative. con il supporto della inglese “Nel tempo siamo cresciuti Nesta e The Factory Berlin. – racconta Alberto Onetti a L’annuncio è stato EONews – e quandato il 23 gennaio do nel nostro Paese scorso in occasione si è diffusa una cerdel World Economic ta cultura sulle starForum 2014 di Datup e sulla formula vos dalla vice predella business plan sidente della Comcompetition, abbiamo spostato il nostro missione Europea Alberto campo d’azione sulNeelie Kroes. Onetti Alberto Onetti, chai- chairman di le startup esistenti Mind the Bridge rman di Mind the per sostenerle nella Bridge, ha commencrescita imprenditoriale. Abbiamo quintato che l’obiettivo di far crescere startup e soste- di lanciato a San Francisco nere la creazione di imprese un progetto pilota che si altamente tecnologiche eu- chiama Startup School, che ropee, superando le sepa- si rivolge principalmente a razioni tra i Paesi, è davvero nuovi imprenditori e ricercacritico. Si tratta di “convoglia- tori universitari che desiderare lo tsunami di startup che no comprendere le prospetsta espadendosi anche nel tive di mercato delle proprie nostro continente in una piat- ricerche, e a studenti di butaforma che sostenga l’affer- siness school, che possiedomazione di campioni globali”. no gli strumenti manageriali L’esperienza con le start up e vogliono imparare come italiane e i risultati raggiun- tradurre un’idea creativa e ti in pochi anni da Mind the tecnologicamente innovativa Bridge sono stati premiati (di altri soggetti) in una nuocon un “upgrade” a livello eu- va impresa”. ropeo. Il corso dura tre settimane La fondazione è stata fonda- e in modo molto pragmatico ta nel 2007 a San Francisco fa vivere l’esperienza della da Marco Marinucci, oggi startup nel clima imprendidirettore esecutivo, con lo toriale particolarmente efscopo di diffondere cultura fervescente e stimolante di imprenditoriale e portare in Italia le best practice delle continua a pag.20 Francesca Prandi 20 AttualitÁ EONews n. 573 - marzo 2014 segue da pag.19 San Francisco. “Negli Usa c’è molta più competizione – osserva Onetti, un ecosistema più maturo e quindi anche i prodotti e le imprese sono meglio definiti e qualificati; soprattutto nella Silicon Valley. Dopo anni di lavoro in territorio statunitense abbiamo osservato che anche i progetti italiani riescono ad affermarsi sul mercato competitivo statunitense. La fama della Startup School ha superato i confini italiani: infatti l’ultima edizione ha visto partecipanti da Grecia, Francia, Spagna e, fuori dal Vecchio continente, Ghana e Kuwait. Dal soggetto “startup” Mind the Bridge ha recentemente ampliato la propria attenzio- è importante che le scelte degli investitori si fondino su modelli di valutazione corretti ne ad altre due entità estremamente importanti per la crescita e la globalizzazione di imprese altamente innovative, che sono le aziende di stampo tradizionale e gli investitori. Per i manager e gli imprenditori di queste ultime è stato creato il programma Intrapreunership Executive che vuole aiutare a ripensare la propria attività in una direzione di innovazione, sviluppo e internazionalizzazione. E proprio ai fini dell’in- novazione “è urgente che le aziende prestino attenzione allo slancio che può derivare dalla collaborazione con startup tecnologiche e con i loro ideatori, persone che hanno innata la capacità di cambiare e innovare – dice Onetti – per questo abbiamo modificato anche il nostro format Job Creator Tour che, a partire dalla prima tappa a Napoli nel maggio prossimo, oltre alla parte di formazione affianca anche una seconda dedicata al matching fra imprese esistenti e startup”. Per quanto riguarda gli investitori è importante che le loro scelte si fondino su modelli di valutazione corretti (gli investitori pentiti si ritirano infatti dal mercato) e che le condizioni proposte siano tali da consentire (e non frenare) la crescita della startup. Con questi obiettivi Mind the Bridge ha organizzato la Angel Investing School, sempre in Silicon Valley. La Commissione Europea chiede ora a Mind the Bridge di compiere un ulteriore passo in avanti contribuendo a disegnare la strategia di sviluppo delle startup europee. ll programma SEP si baserà principalmente su 3 linee di azione che ruoteranno intorno a un unico format, scalabile e rodato nel nostro Paese grazie proprio alle attività condotte negli ultimi anni dalla fondazione Mind the Bridge, il Job Creator Tour (JCT) e il Matching: una serie di eventi internazionali che si terranno nelle principali città europee, seguendo lo stesso format. Ciascun evento rappresenterà una sorta di marketplace all’interno del quale le migliori startup europee incontreranno le principali aziende interessate a specifiche tecnologie. L’obiettivo è quello di fare in modo che le grandi aziende acquistino i prodotti e veicolino i servizi delle startup (procurement), facciano investimenti in startup (seed investment) e potenzialmente anche acquisizioni (acquisizioni/acquihiring). La seconda azione è il Mapping: una mappatura delle startup e degli hub europei più promettenti e la celebrazione delle storie di successo di startup o spinoff che sono stati capaci di crescere. L’obiettivo è quello di fornire visibilità a startup emergenti e promuovere dei modelli di riferimento. La terza linea d’azione è lo Sharing: un archivio di best practice in uso presso le migliori aziende europee e non (prendendo come riferimento, per esempio, la Silicon Valley) in termini di corporate venture e programmi di imprenditorialità aziendale. L’obiettivo è ridurre il divario culturale e favorire la “startup cross-fertilization”. Mind the Bridge è, con The Factory e Nesta, a capo del Secretariat; sarà supportata da uno Steering Committee composto dai soci fondatori – Telefonica, Orange, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA) – e da soci istituzionali – Cambridge University, IE Business School, Alexander von Humboldt Institute for Internet and Society e European Investment Fund, parte dell’European Investment Bank Group. Il programma SEP potrà anche fare riferimento al Ceo Council, che è composto dai Ceo delle aziende top europee, e alla stessa Commissione Europea. A livello istituzionale, SEP godrà del patrocinio della Commissione Europea in generale e delle sinergie con l’European Digital Forum in particolare. Quest’ultimo programma, anch’esso presentato a Davos, è finalizzato a definire nel dettaglio le 22 azioni dello Startup Manifesto e a supportare le politiche necessarie alla loro esecuzione. Filippo Fossati Il mercato dei computer embedded se da un lato è contraddistinto da un elevato tasso di crescita, dall’altro è soggetto a profondi cambiamenti. Per consentire ai clienti operanti in questo settore di affrontare in modo efficace questa situazione AMD ha deciso di lasciare la libertà di scegliere tra processori ARM o x86 e/o combinare le due diffuse architetture. Si tratta della prima azienda attiva nel settore dei semiconduttori a impegnarsi su questa strada. Nell’ambito di tale strategia, di tipo duale, AMD ha annunciato l’implementazione di programmi che prevedono un ulteriore ampliamento delle linee di SoC e APU G-Series e R-Series e la disponibilità della famiglia di GPU AMD Radeon della prossima generazione. In questa intervista Scott Aylor, vice president e general manager di AMD Embedded Solutions delinea la strategia della società e presenta illustra le novità di AMD per l’anno in corso. EONEWS: Il mercato dei sistemi embedded è senza dubbio di notevoli proporzioni e in continua crescita. Quali sono i maggiori sviluppi che ci dobbiamo attendere in questo comparto? AYLOR: Il mercato embedded è suddiviso in parecchi segmenti e rappresenta la base fondamentale dell’era del “surround computing” (in cui cioè le tecnologie di elaborazione diventano parte integrante della vita quotidiana). Il comparto dei sistemi embedded “intelligenti” (ovvero quelli equipaggiati con microprocessori ad alte prestazioni, connettività IP e sistemi operativi di alto livello) sarà caratterizzato da tassi di 21 Tecnologie EONews n. 573 - marzo 2014 Intervista con Scott Aylor, general manager & vice president AMD Embedded Solutions crescita estremamente rapidi. Personalmente ritengo che questo diventerà il segmento più importante dell’industria embedded. In base ai risultati di una recente analisi condotta da VDC il mercato delle CPU destinate ai sistemi embedded sia tradizionali sia “intelligenti” crescerà in misura pari al 36%, passando dalle 330 milioni di unità del 2013 alle oltre 450 milioni di unità previste per il 2016. I dispositivi in architettura ARM e x86 si spartiranno l’82% del mercato totale disponibile. EONEWS: AMD è pronta a supportare questa crescita del mercato? AYLOR: Pensiamo di essere molto ben preparati: AMD mette a disposizione degli sviluppatori della community embedded le soluzioni che permettono loro di affrontare con successo le problematiche di un settore contraddistinto da una rapida espansione e una veloce trasformazione. Conosciamo perfettamente sia le richieste del mercato sia i modi con cui soddisfarle. La roadmap per il 2014 delle nostre soluzioni embedded ne è una chiara dimostrazione. L’unica cosa che devono fare gli sviluppatori e solamente “salire a bordo”. EONEWS: Quali sono le specifiche richieste degli utenti operanti in questo mercato? AYLOR: Le richieste dei clienti variano in maniera significativa sulla base dei diversi segmenti di mercato – dai bassi consumi alle alte prestazioni, da Linux a Windows, dall’architettura x86 a quella ARM. Con l’offerta che abbiamo delineato ci troviamo nella posizione ideale per soddisfare tutte queste esigenze. Siamo la prima azienda operante nel settore dei semiconduttori in grado di fornire soluzioni basate sia su architetture ARM sia su architetture x86 da utilizzare per lo sviluppo di progetti di sistemi di elaborazione embedded a basso consumi e alte prestazioni. Cito le parole di Jim McGregor, principal analyst di TIRIAS Research: “La crescita senza precedenti che nei prossimi anni caratterizzerà il settore dei dispositivi “intelligenti” connessi richiederà l’uso di una miriade di soluzioni, da quelle a bassissimi consumi a quelle con prestazioni particolarmente spinte, che permetteranno di collegare i dispositivi al cloud”. Noi riteniamo di essere all’avanguardia proponendo un insieme di soluzioni flessibili, scalabili e innovative. EONEWS: Quali sono le strategie messe in atto da AMD per soddisfare esigenze così diverse? AYLOR: Sul breve periodo, la nostra roadmap prevede due APU e CPU in architettura x86, un SoC ARM ad alte prestazioni e le GPU Radeon di tipo discreto della prossima generazione. Grazie a questo ampliamento del nostro portafoglio la community di sviluppatori embedded potrà avere una maggiore libertà di scelta e soddisfare in maniera più puntuale i propri requisiti di progetto. EONEWS: In considerazione di questi prossimi Scott aylor, general manager & vice president di AMD sviluppi, quali sono i vantaggi dei vostri prodotti rispetto alle piattaforme attualmente esistenti sul mercato? AYLOR: Grazie alle nostre architettura ARM e x86 possiamo tradurre il realtà la visione aziendale finalizzata allo sviluppo di un ecosistema che noi definiamo ambidestro (ovvero in grado di supportare entrambe). La nostra ampia gamma di soluzioni per gli sviluppatori di sistemi embedded è completata dal nostro “embedded longevity program” a garanzia della stabilità di fornitura dei prodotti. EONEWS: Dal punto di vista tecnico quali sono le specifiche che AMD ha privilegiato nello sviluppo dei nuovi prodotti? AYLOR: Per i prodotti della prossima roadmap abbiamo cercato di migliorare sia EONEWS: Ci sono state molte speculazioni su prossimi prodotti ARM targati AMD. Ci può fornire qualche ulteriore informazione? AYLOR: Stiamo mettendo a punto i programmi per il lancio della famiglia di processori “Hierofalcon” che saranno basati sull’architettura ARM Cortex A57. Hierofalcon rappresenta un vero e proprio punto di svolta in quanto sarà la prima piattaforma embedded basata su ARM a 64 bit di AMD da utilizzare in centri di elaborazione dati, infrastrutture di comunicazione e applicazioni industriali. EONEWS: Ci può fornire qualche altro dettaglio? AY L O R : La piattafor ma “Hierofalcon” integrerà fino a otto CPU ARM Cortex A57 CPUs con una velocità di clock massima prevista di 2 “Adelaar” è la prima GPU Radeon discreta sviluppata da AMD per i sistemi embedded che sfrutta l’architettura Graphics Core Next ottimizzata per questo tipo di applicazioni il rapporto tra prestazioni e consumi – performance/W – sia quello tra prestazioni e costi. Unitamente al recente lancio della famiglia di SoC G-Series, che stabilisce un nuovo punto di riferimento per quel che concerne il rapporto tra prestazioni e consumi delle APU multi-core a basso consumo, i nuovi prodotti embedded che verranno aggiunti prossimamente hanno un’importanza notevole nell’ambito di una strategia tesa favorire l’adozione delle soluzioni AMD in questo settore ad alto tasso di crescita. GHz e una memoria ad alte prestazioni con due canali DDR3/4 a 64 bit con ECC (Error Correcting Code) per applicazioni che richiedono un’alta disponibilità. Questo system-on-chip ad alto grado di integrazione mette inoltre a disposizione interfacce KR Ethernet a 10 GB e PCI Express di terza generazione per garantire la connettività in rete ad alta velocità, rendendolo ideale per applicazioni a livello di controllo. Questo ampliamento della nostra roadmap offre agli svicontinua a pag.22 22 Tecnologie EONews n. 573 - marzo 2014 segue da pag. 21 luppatori di sistemi embedded ad alte prestazioni una soluzione che permette di ottenere notevoli risparmi in termini sia di consumi sia di costo del sistema complessivo. EONEWS: La sicurezza rivestirà un ruolo di primo piano per questo prodotto? AYLOR: Naturalmente. La disponibilità di sistemi sicuri connessi in rete è diventata un’eigenza imprescindibile. Grazie al supporto della tecnologia ARM TrustZone e alla presenza di un coprocessore crittografico dedicato, “Hierofalcon” sarà caratterizzato da un livello di sicurezza estremamente elevato. EONEWS: Con lo sviluppo di piattaforme basate su architettura ARM, AMD tenderà nel futurro a “trascurare” un po’ la consolidate architettura x86? AYLOR: Cer tamente no. AMD continuerà a sfruttare il know how maturato come fornitore di primo piano di soluzioni x86 e proporrà “Bald Eagle,” un processore embedded ad alte prestazioni basato su architettura x86 che sarà disponibile entro la prima metà di quest’anno. Esso sarà fornito sia come APU sia come CPU, integrerà fino a quattro core CPU Steamroller e sarà caratterizzato da un TDP massimo di 35 W. Nella versione APU includerà la nuova GPU AMD Radeon “Graphics Core Next” ottimizzata in termini di prestazioni oltre a estensioni HSA (Heterogeneous System Architecture) per applicazioni embedded ad alte prestazioni. Si tratta in definitiva di una soluzione innovativa per applicazioni di digital signage e gaming digitale della prossima generazione. Un altro punto di forza della famiglia Bald Eagle sarà la maggiore flessibilità offerta in fase di progetto, grazie ad esempio alla presenza di nuove funzioni di gestione della potenza come la possibilità di configurare il TDP. EONEWS: Quali sono i programmi di AMD per il segment low-power? AYLOR: Per questo comparto è prevista l’introduzione, entro la prima metà del 2014, di “Steppe Eagle”. Con questa nuova linea saranno migliorate ulteriormente le prestazioni e i consumi dell’attuale piattaforma SoC G-Series grazie a core con un’architettura Jaguar migliorata e una GPU “Graphics Core Next” arricchita di nuove funzioni per consentire il funzionamento a frequenze più elevate di CPU e GPU. Il SoC Steppe Eagle è stato espressamente progettato per applicazioni embedded a basso consumo e rispetto agli attuali SoC G-Series garantisce un miglior rapporto tra prestazioni e consumi, un TDP più basso e prestazioni in termini di frequenze di clock superiori a 2 GHz. Il nuovo SoC permette inoltre ai progettisti di sistemi embedded di sfruttare i progetti delle schede attualmente basate sui SoC G-Series e gli stack software in numerose applicazioni grazie alla compatibilità a livello di piedinatura. EONEWS: Ci può illustrare le caratteristiche salienti delle nuove GPU Radeon? AYLOR: “Adelaar” è la sigla che identifica una GPU embedded basata sull’architettura “Graphics Core Next” di AMD espressamente concepita per applicazioni embedded. Essa si distingue dagli altri prodotti attualmente disponibili sul mercato in quanto si presenta sotto forma di un modulo multichip (MCM) con memoria grafica da 2 GB integrata e pre-qualificata. Tra le caratteristiche salienti da segnalare eccellenti prestazioni per la grafica 3D, possibilità di gestire più display e supporto DirectX 11.1 e OpenGL 4.2, oltre che dei sistemi operativi Windows e Linux. Per Adelaar è prevista la disponibilità sul lungo termine (sette anni) sotto forma sia di MCM, sia di modulo PCI Express mobile (MXM) sia di scheda grafica per PC standard. EONEWS: Quali sono gli altri elementi che differenziano la proposta di AMD? AYLOR: L’elemento di fondamentale importanza è poter garantire che gli utenti abbiano a disposizione la soluzione completa più adatta per svolgere al meglio il loro lavoro. Grazie ai prodotti attuali e a quelli di futura introduzione, AMD sarà in grado di mettere a disposizione per il mercato dei dispositivi embedded “intelligenti” un ecosistema completo che prevede la presenza di partner qualificati sia per la componente hardware sia per quella software in grado di supportare più sistemi operativi, Windows e Linux compresi. EONEWS: Quali sono le vostre aspettative per l’anno in corso? AYLOR: Con tutti questi prodotti in fase di introduzione penso che il 2014 sarà un anno estremamente positivo per AMD e i suoi clienti. Questi nuovi prodotti sono destinati a una molteplicità di settori industriali e consentiranno ai clienti di sviluppare soluzioni realmente innovative. Tra i segmenti di destinazione di questi prodotti si possono segnalare automazione e controllo industriale, thin client, visualizzazione in ambito medicale, digital signage, gioco digitale e sistemi di sorveglianza digitali. Disponiamo di tutte “We’ve set a strong roadmap in motion; all developers need to do is jump on board.” Scott Aylor, AMD le risorse per consentire lo sviluppo di nuove applicazioni anche nei settori militare, aerospaziale e delle infrastrutture di comunicazione. In definitiva vogliamo dimostrare il nostro crescente impegno nel settore embedded e siamo impazienti di vedere le applicazioni che i clienti saranno in grado di creare con questi prodotti. Per ulteriori informazioni • AMD Embedded Roadmap press kit (English) • Seguite AMD Embedded Solutions su Twitter: @AMDEmbedded • Le ultime novità di AMD Embedded Solutions sono disponibili all’indirizzo: www.amd.com/embedded • Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link: http://www.amd.com/us/press-releases/ Pages/amd-details-embedded-2013sept9.aspx 23 Tecnologie I nuovi Atom E3800 di Intel Basati sulla microarchitettura Silvermont, i nuovi SoC Atom E3800 di Intel sono destinati al settore embedded e agli “intelligent systems” Francesco Ferrari Intel ha colmato il gap fra i suoi processori Atom e quelli Core con una serie di SoC basati su una nuova microarchitettura. Si tratta degli Atom E3800, disponibili in versioni da uno a quattro core, che offrono una serie di migliora- menti sul versante dei consumi, della sicurezza e delle capacità di elaborazione della grafica. Per quanto riguarda i possibili impieghi, i nuovi Atom sono idonei per applicazioni come il digital signage con funzioni di sicurezza integrate, i terminali interattivi e quelli ATM, ma questi SoC si possono utilizzare anche per device medicali e sistemi di infotainment per autoveicoli. I processori Atom di quarta generazione rientrano in una strategia di più ampio respiro per gli intelligent systems. Intel sta infatti concentrando parte dei suoi sforzi per accelerare lo sviluppo dell’IoT (Internet of Thinghs) e le possibilità di collegamento fra device legacy e i sistemi cloud. Uno dei mezzi è appunto la fami- glia Atom E3800 ma ci sono anche i SoC Quark X1000 e il software di McAfee e Wind River. Dal punto di vista realizzativo, i nuovi Atom usano il più recente processo produttivo di Intel, quello 3-D Trigate a 22 nm, che aiuta a ottenere dei TDP (Thermal Design Power) che vanno da 5W a 10 W. Intel ha inoltre lavorato molto sul sistema di power mana- gement. Per esempio, c’è il supporto per il power sharing tra CPU e grafica, in modo da permettere di utilizzare frequenze maggiori. La quantità di energia complessiva del SoC viene allocata dinamicamente in base alle necessità delle applicazioni e la gestione dell’alimentazione supporta un elevato numero di stati diversi, in modo da ottimizzare la durata delle batterie. Il meccanismo di cache retention durante il funzionamento in modalità sleep permette di ridurre sensibilmente i tempi di ripristino delle condizioni operative. L’architettura utilizzata per gli Atom E3800 è quella Silvermont, che si basa, fra l’altro, su un nuovo motore l’esecuzione fuori ordine delle istruzioni. Per la sicurezza, gli Atom della famiglia E3800 possono contare su una aggiunta al set di istruzioni, in modo da poter implementare diverse funzionalità direttamente in hardware. Uno dei punti chiave di questi componenti però risiede nella sezione grafica. Si tratta di quella di settima generazione di Intel, derivata dagli Ivy Bridge, che consente di avere una elaborazione più veloce dei contenuti grafici, ma anche funzionalità come il 3D stereoscopico e il transcoding video HD avanzato. La sezione grafica, inoltre, può contare su un clock separato che, per alcuni modelli, supporta anche la modalità turbo. Non manca una serie completa di interfacce per l’I/O, soprattutto per la visualizzazione, e non manca anche una una porta USB3.0. Per ora i modelli disponibili di Atom E3800 comprendono una versione single core, tre dual core e una quad core che si differenziano anche per frequenze di clock, quantità di memoria cache e numero di canali per la memoria. Juniper Research: entro il 2017 l’intrattenimento mobile varrà 75 miliardi di dollari I servizi di intrattenimento mobile porteranno, entro il 2017, un fatturato annuo di quasi 75 miliardi di dollari. È questo quanto ha sottolineato Juniper Research che, partendo da un dato di 39 miliardi dollari nel 2013, auspica una crescita trainata principalmente da strategie di monetizzazione più sofisticate , alleate a un ecosistema di nuovi dispositivi mobili app –centric. È quanto risulta dal rapporto ‘Mobile Entertainment: Leisure, Video, Music, Games, Adult & Gambling 2013-2018’. Juniper osserva che i giochi continueranno a generare la quota maggiore delle entrate per tutto il periodo di previsione. Dal report si evince che i ricavi arrivano principalmente attraverso un modello freemium, in cui il contenuto mobile viene recepito dopo il download di una app, permettendo così la creazione di un flusso di entrate. Mentor Graphics: la nuova piattaforma Xpedition Mentor Graphics ha annunciato la prima fase di un nuova piattaforma di progettazione in grado di rispondere alle attuali esigenze di progettazione di sistemi PCB che pongono sfide sempre maggiori, per esempio, sul versante della complessità. La piattaforma Xpediton di Mentor Graphics infatti nasce con l’obbiettivo di semplificare e accelerare lo sviluppo della progettazione per ottenere dei cicli di sviluppo dei prodotti più brevi, ma anche di migliorarne la qualità e ridurre i rischi di respin. La prima fase del lancio della piattaforma Xpedition è relativa alla tecnologia PCB e uno dei componenti chiave è lo Sketch Router, che permette ai progettisti di avere un controllo interattivo del processo di routing e migliorare la qualità oltre a ridurre i tempi. Mentor Graphics ha infatti puntato molto sulla semplicità di utilizzo per incrementare la produttività. La piattaforma Xpedition è disponibile per gli early adopter da marzo, mentre la disponibilità generale è prevista per la metà del 2014. brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi EONews n. 573 - marzo 2014 24 News EONews n. 573 - marzo 2014 Agilent Technologies Nuova versione di Command Expert Agilent Technologies ha rilasciato la nuova versione di Command Expert, software che permette di velocizzare e semplificare il controllo della strumentazione all’interno di numerosi ambienti di sviluppo delle applicazioni. La release include ora il supporto per Phyton, tipico ambiente di sviluppo per progettisti, gli aggiornamenti alle nuove versioni di altri ambienti e miglioramenti a livello di software. Questa versione permette la connessione e il controllo degli strumenti attraverso comandi SCPI o IVI-COM in numerosi ambienti di sviluppo. Tra le altre novità figurano inoltre: il supporto per Windows 8.1, addon per le nuove versioni di Excel, Visual Studio, Matlab, SystemVue e LabVIEW, nuovi esempi di programmazione con nuova funzione di ricerca, set di com,andi SCPI ampliato, wizard per facilitare la connessione agli strumenti. utilizzata estende quella ASICclass Ultrascale FPGA e 3D IC in modo da consentire l’heterogeneous multi-processing. La nuova architettura offre numerose funzionalità come per esempio la scalabilità per i processori da 32 a 64 bit, il supporto per la virtualizzazione, hard e soft engine per il controllo real time, grafica e video processing, packet processing, interconnessioni di nuova gene- razione e power management avanzato. Il processo produttivo dei FinFET usati per questi componenti è quello a 16 nm di TMSC. A supporto di questa architettura è previsto l’impiego dell’ambien- Motori, inverter, azionamenti, riduttori, motoridut-II a tori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi edizio di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumenne tazione di misura e controllo, sistemi di controllo e nto, supervisione, software di analisi e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, sistemi per la generazione e distribuzione di aria compressa, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici ecc. te di progettazione Design Suite Vivado con i suoi strumenti e il suo ecosistema che permettono anche una semplice migrazione del software dagli Zynq-7000 a 28 nm. INDUS TECHNO EFFICI IMPLEMENTARE L’EFFICIENZA ENERGETICA NELLE LA SESSIONE PLENARIA Come concretizzare le potenzialità di risparmio energetico dei processi industriali: strategie, Audit, modalità gestionali, incentivi, tecnologie e Case History. A cura di Business International I SEMINARI LE SOLUZIONI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile per il visitatore confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi a prodotti, tecnologie e sistemi attualmente disponibili. Si rinnova l’appuntamento con ITE Day delle aziende espositrici e i laboratori 2014 il 26 giugno, anche quest’anno organizzati dalle Redazioni in collaborazione a Milano. Dopo il riscontro positivo con primarie aziende del settore durante i registrato da parte delle aziende quali i visitatori potranno imparare veramente Xilinx espositrici e dei partecipanti, Fiera qualcosa sui prodotti, come utilizzarli, e come La nuova architettura degli MPSoC Milano Media propone in linea con la realizzare vere e proprie applicazioni sotto la scorsa edizione una sessione plenaria guida di esperti. L’idea che sta alla base realizzata con l’autorevole contributo è continuare a fare ‘cultura’, permettendo di Business International, le sessioni così ai partecipanti di ampliare know-how e di presentazione dei prodotti ad opera competenze. Ma questo non è tutto… Xilinx ha presentato l’architettura Multi-Processing (MP) Ultrascale per la nuova generazione di MPSoC Zynq a 16 nm. Questi componenti sono basati sui SoC Zynq-7000 e la nuova architettura Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/efficiency/2014 La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet MEDIA PARTNER: La giornata si rivolge ai protagonisti della f produttivi in ambito manifatturiero e di proc • Uffici tecnici • Direttori tecnici • Progettisti • Tecnici e responsabili di produzione • Direttori di stabilimento • Manager aziendali • Energy Manager 25 News EONews n. 573 - marzo 2014 SILICA Scheda di sviluppo ArchiTech SILICA, società del gruppo Avnet, ha presentato la nuova scheda di sviluppo ArchiTech che offre una piattaforma a basso costo per creare applicazioni basate su Linux. ArchiTech Hachiko è fornita con un kernel Linux ottimizzato per il microcontrollore Renesas RZ/A1H, in S TRIAL D OLOGY A IENCY Y grado di funzionare senza l’ausilio di RAM esterna. ArchiTech fornisce inoltre un BSP (Board Support Package) che supporta le periferiche montate sulla scheda, riducendo così i tempi di sviluppo. Il processore Renesas RZ/A1H di Hachiko si basa su un core ARM Cortex A9 MCU e dispone di ben 10MB di RAM interna. Questo permette alte velocità di trasmissione dati a bassa latenza, senza MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014 MILANO Cadence Deisgn Systems Con il patrocinio di: AZIENDE DI PRODUZIONE A CHI SI RIVOLGE filiera tecnologica che si occupano di progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti cesso: • Tecnici della manutenzione • Buyer • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • OEM • System Integrator • Utilizzatori finali • Public utilities la necessità di utilizzare memorie DDR esterne e, quindi, semplificando il design della scheda. La scheda presenta un’uscita display LVDS, un USB host, un SPIFI da 128MByte, una porta Ethernet e un connettore di espansione generico. Hachiko è dotata anche di interfacce CAN e MOST, protocollo utilizzato in automotive per applicazioni di infotainment. Esiste la possibilità di montare una SDRAM esterna. Tra le opzioni è presente anche un grande LCD touchscreen 7” con driver inclusi nel BSP. ORGANIZZATO DA: PARTNER The Executive Network Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – www.mostreconvegno.it/efficiency/2014 Nuova soluzione Incisive vManager Cadence Design Systems ha presentato la soluzione Incisive vManager, un ambiente di pianificazione e gestione della verifica in tecnologia client/server, che permette di affrontare le sfide sempre più complesse legate alla chiusura della verifica imposte dai crescenti livelli dimensionali e di complessità dei progetti. Grazie alla sua metodologia MDV (metric-driven verification), la soluzione Incisive vManager migliora i livelli di produttività di verifica di due o più volte rispetto ai metodi tradizionali, combinando piani di verifica eseguibili, tecniche di ottimizzazione della copertura, utilità di gestione collaborativa e analisi approfondite della copertura e delle anomalie. Incisive vManager mette inoltre a disposizione una visibilità completa delle possibilità di riallocazione delle risorse. Appartenente alla piattaforma di verifica funzionale Incisive di Cadence, la soluzione Incisive vManager utilizza una tecnologia di database SQL commerciale che garantisce un’ampia scalabilità, consentendo di coprire contesti che vanno dalla piccola proprietà intellettuale (IP), ai gigaprogetti system-onchip (SoC). Oltre a questo, al fine di garantire agli sviluppatori SoC una metodologia coerente per migliorare la qualità della progettazione, la soluzione Incisive vManager supporta diverse estensioni MDV. Ciò ne consente l’utilizzo in innumerevoli applicazioni, tra cui la verifica mixedsignal, low-power e di accelerazione hardware. 26 News EONews n. 573 - marzo 2014 Renesas Electronics RTSO safety-critical per MCU RX631 e RX63N Renesas Electronics Europe ha reso noto che Wittenstein High Integrity Systems (WHIS), ha esteso il supporto del sistema operativo real time SafeRtos alle famiglie di MCU a 32 bit RX631 e RX63N. SafeRTOS è un sistema operativo real time con certificazione di sicurezza IEC 61508 SIL 3, che offre prestazioni elevate e affidabilità per applicazioni critiche dal punto di vista della sicurezza e richiede risorse minime. Ampiamente adottato nei settori medicale, industriale e trasporti, SafeRTOS viene fornito con un completo Design Assurance Pack. 10 K/W e consente il pilotaggio di correnti fino a 1A e impulsi fino a 5A. Tra le altre caratteristiche salienti da segnalare, un’intensità radiante di 350 mW/ sr a 1A e 1.600 mW/sr a 5A (impulsi), valori doppi rispetto ai dispositivi privi di lenti. Grazie alla capacità di pilotare alta corrente e alla potenza ottica a 660 mW a 1A, VSMY98545 può sostituire più dispositivi SMD standard: impianti CCTV, giochi e sistemi di pagamento stradali, oltre che applicazioni di prossimità per il rilevamento di presenza sono alcuni impieghi tipici. Il dispositivo vanta infine una velocità di commutazione fino a 15 ns, basse tensioni dirette fino a 1,8V a 1A, e temperature di funzionamento da -40 a +95 °C. ams Renesas ha sviluppato un pacchetto software per sicurezza funzionale da utilizzare con i microcontrollori a 32 bit RX631 e RX63N che può essere ora integrato con SafeRos. La soluzione mette a disposizione un software di diagnostica il core CPU RX e la memoria interna. Viene fornito anche un manuale di sicurezza che descrive in dettaglio come utilizzare gli MCU RX631 e RX63N all’interno di uno progetto critico per la sicurezza. Vishay Intertechnology Emettitore IR da 850 nm con lenti integrate Vishay Intertechnology ha introdotto VSMY98545, un emettitore IR da 850 nm racchiuso in un package SMD compatto che misura 3,85x3,85x2,24 mm. Basato sulla tecnologia SulfLight a emissione superficiale e dotato di lenti integrate, il dispositivo include un chip emettitore da 42x42 mil, caratterizzato da una resistenza termica giunzione-pin di Architettura sperimentale per batterie al litio ams ha presentato un’architettura sperimentale per le batterie al litio delle biciclette elettriche/Pedelec, che implementa il monitoraggio e il bilanciamento delle celle in maniera accurata senza la necessità di un microcontrollore nel sistema di gestione della batteria (BMS). L’architettura ams è progettata per una batteria per Pedelec da 48V composta da un massimo di 14 celle agli ioni di litio. Si basa su due chip intelligenti AS8506 per il monitoraggio delle celle, con pochi componenti di supporto, per il controllo della temperatura e della tensione di un massimo di sette celle ciascuno e concepiti per implementare il bilanciamento passivo delle celle durante la ricarica. Questa architettura, in cui le operazioni di monitoraggio della batteria e bilanciamento delle celle sono implementa- te all’interno del dispositivo di monitoraggio della tensione dell’AS8506, elimina la necessità di un microcontrollore dedicato come nelle architetture convenzionali delle batterie per Pedelec. Quando un AS8506 rileva una condizione di sovratensione, sottotensione o temperatura eccessiva, un segnale di allarme viene trasmesso al microcontrollore del motore del Pedelec che può così completare le operazioni di arresto d’emergenza. Anritsu Nuove funzioni per analizzatore LMR Master Anritsu ha annunciato la disponibilità delle opzioni per l’analisi e la mappatura della copertura delle reti TETRA per il proprio analizzatore portatile S412E LMR Master. La compattezza dimensionale dello strumento e le sue elevate prestazioni abbinate alle nuove funzioni per misura e analisi di reti TETRA fa di questo analizzatore la soluzione di test più completa per l’installazione, la messa in esercizio e la manutenzione di reti di pubblica sicurezza, di servizi pubblici, di trasporto e di comunicazioni critiche, comprese quelle che adottano la tecnologia TETRA. Corredato con le nuove opzioni, S412E LMR Master può essere utilizzato da tecnici e ingegneri che lavorano sul campo per l’analisi di copertura e OTA (Overthe-Air) delle reti TETRA. Nel caso di analisi sul campo avanzate l’analizzatore TETRA prevede una visualizzazio- ne riepilogativa (detta TETRA Summary) che permette agli utilizzatori di osservare i dati principali, come ad esempio il codice colore (color code) delle stazioni base e mobili, il codice della rete mobile, il codice della LA (Location Area) e il livello massimo della potenza di trasmissione della stazione mobile. Questa nuova funzionalità, abbinata alle ottime caratteristiche di ricezione di S412E LMR Master, consente agli utilizzatori di eseguire in modo rapido e semplice la diagnosi e la ricerca ed eliminazione dei guasti delle reti TETRA utilizzando l’analisi OTA (Over-The Air) senza ricorrere a nessun preamplificatore. Conrad Catalogo Business 2014 per il mercato Italiano Conrad ha annunciato il proprio Catalogo Business 2014, sia in versione cartacea sia sfogliabile in digitale, la prima versione in lingua Italiana del manuale tecnologico del fornitore tedesco. Nel Catalogo Business 2014 in 1.500 pagine è possibile trovare una vasta selezione di prodotti tra i quali componenti elettronici, attivi e passivi, cavi e connettori, tutto quello che serve per l’installazione di sistemi di sorveglianza e automazione, prodotti per il laboratorio come strumenti di misura, saldatura, rilavorazione e schede di progettazione e sviluppo, oltre a informatica e prodotti per ufficio e molto, molto altro ancora. In 26 categorie prodotto, si può ricercare il top dei 500.000 articoli e numerosi consigli su nuove tecnologie e applicazioni d’uso. Il nuovo catalogo rappresenta al meglio il portafoglio prodotti Conrad, che comprende più di 2.000 tra i migliori marchi ed esclusive soluzioni con marchi propri che presentano un ottimo rapporto prezzoprestazioni. Per richiedere una copia cartacea gratuita del nuovo Catalogo Business 2014 o sfogliare la versione online: http://www. conrad.it/ce/it/content/catalogo/Catalogo-Business-2014 International rectifier MOSFET di potenza FastIRFET da 100V Il più recente MOSFET di potenza da 100 V IRFH7185TRPbF della serie FastIRFET di International Rectifier è fabbricato utilizzando il nuovo processo produttivo FastIRFET da 100V e offre il miglior valore della figura di merito Rds(on)*Qg sul mercato per una più alta efficienza energetica e aumentare la densità di potenza, migliorando al contempo l’affidabilità del sistema. Il dispositivo IRFH7185TRPbF offre una bassissima resistenza nello stato di conduzione Rds(on) unitamente ad una carica di gate significativamente più bassa rispetto ai dispositivi alternativi e permette di ottenere prestazioni elevate su tutta la gamma di variazioni del carico. La nuova struttura dei dispositivi FastIRFET da 100 V garantisce un miglioramento del venti percento sulla densità di corrente di valanga, una caratteristica apprezzata per realizzare le più robuste soluzioni per la conversione di potenza DC-DC negli alimentatori per telecomunicazioni. 27 EONews n. 573 - marzo 2014 www.elettronica-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it Inserzionisti Sede legale - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 Milano Sede operativa ed amministrativa - SS. del Sempione, 28 - 20017 Rho (Mi) tel. +39 02 4997.1 fax +39 02 49976573 - www.fieramilanomedia.it CONRAD ELECTRONIC ITALIA...................... 15 NATIONAL INSTRUMENTS............................ 2 LINEAR TECHNOLOGY................................. 5 TOPFLIGHT ITALIA..................................... 1 Direzione MOUSER ELECTRONICS.............................. 3 Giampietro Omati Antonio Greco Presidente Amministratore Delegato Redazione Antonio Greco Direttore Responsabile Filippo Fossati Coordinamento Editoriale [email protected] - tel. +39 02 49976506 Paola Bellini Coordinamento di Redazione [email protected] - tel. +39 02 49976501 Franco Metta Redattore [email protected] - tel. +39 02 49976500 Laura Varesi Segreteria [email protected] - tel. +39 02 49976516 Collaboratori: Andrea Cattania, Francesco De Ponte, Francesco Ferrari, Federico Filocca, Massimo Giussani, Elena Kirienko, Francesca Prandi APPLE Grafica e produzione Franco Tedeschi Coordinamento grafici-impaginazione [email protected] - tel. +39 02 49976569 Alberto Decari Coordinamento DTP [email protected] - tel. +39 02 49976561 Nadia Zappa Ufficio Traffico [email protected] - tel. +39 02 49976534 Si parla di... ADVANTEST EUROPE www.advantest.com 1 www.agilent.com 24 AGILENT TECHNOLOGIES AMD www.amd.com3-21 AMS www.ams.com ANRITSU ARROW ELECTRONICS www.apple.com7 www.arroweurope.com/it/home.ht 13 BOSCH REXROTH www.boschrexroth.com/en/xc/ 7 BOSCH SENSORTEC www.bosch-sensortec.com/en 7 www.cadence.com 25 www.conrad.it 26 CADENCE DESIGN SYSTEMS CONRAD ELECTRONIC CPI http://www.uk-cpi.com/10 CROSSBAR www.crossbar-inc.com3 DMASS LTD Pubblicità Giuseppe De Gasperis Sales Manager [email protected] tel. +39 02 49976527 - fax +39 02 49976570-1 ELECTRONICS.CA PUBLICATIONS International Sales U.K. - SCANDINAVIA - NETHERLAND - BELGIUM - Huson European Media Tel +44 1932 564999 - Fax +44 1932 564998 Website: www.husonmedia.com SWITZERLAND - IFF Media Tel +41 52 6330884 - Fax +41 52 6330899 Website: www.iff-media.com USA - Huson International Media Tel +1 408 8796666 - Fax +1 408 8796669 Website: www.husonmedia.com GERMANY - AUSTRIA - MAP Mediaagentur Adela Ploner Tel +49 8192 9337822 - Fax +49 8192 9337829 Website: www.ploner.de TAIWAN - Worldwide Service co. 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News ha frequenza mensile. 26 www.anritsu.com26 EMBEDDED WORLD www.dmass.com 9 www.embedded-world.de/en 3 ENEL EXPO MILANO 2015 FORMFACTOR FRAUNHOFER EMFT FREESCALE SEMICONDUCTOR www.enel.it16 http://www.expo2015.org/ 16 www.flashmemorysummit.com 3 http://www.formfactor.com/7 http://www.emft.fraunhofer.de/ 10 www.freescale.com 7 FROST & SULLIVAN FUTURE ELECTRONICS 1-14 www.electronics.ca www.frost.com 6 www.futureelectronics.com 12 HEWLETT-PACKARD www.hp.com3 HTC www.htc.com7 HYNIX SEMICONDUCTOR www.hynix.com 3 IC INSIGHTS www.icinsights.com 1 IDTECHEX www.idtechex.com8-9 IHS TECHNOLOGY IMEC INFINEON TECHNOLOGIES INTEL CORPORATION ITALIA INTERNATIONAL RECTIFIER CORP. INVENSENSE IPTRONIX ISSCC ITRI JUNIPER RESEARCH https://technology.ihs.com/ 7 www.imec.be3 www.infineon.com www.intel.com www.irf.com 4 1-4-23 26 www.invensense.com7 http://www.iptronix.com/13 www.isscc.org18 www.itri.org.tw/eng3 www.juniperresearch.com 23 KNOWLES ELECTRONICS www.knowles.com 7 LABORATORIO LUCE POLITECNICO DI MILANO www.luce.polimi.it 17 LINKEDIN www.linkedin.com9 MARKETSANDMARKETSwww.marketsandmarkets.com 6 INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Informativa art. 13, d. lgs 196/2003 I dati degli abbonati sono trattati, manualmente ed elettronicamente, da Fiera Milano Media SpA – titolare del trattamento – Piazzale Carlo Magno,1 Milano - per l’invio della rivista richiesta in abbonamento, attività amministrative ed altre operazioni a ciò strumentali, e per ottemperare a norme di legge o regolamento. 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I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale delle testate. I dati personali presenti negli articoli editoriali e tratti dai predetti archivi sono diffusi al pubblico. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al titolare al predetto indirizzo. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138, d. lgs 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia. Presso il titolare è disponibile l’elenco completo ed aggiornato dei responsabili. 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