Trasferimento di batteri attraverso connettori needle-free
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Trasferimento di batteri attraverso connettori needle-free
RIASSUNTO DELLO STUDIO Trasferimento di batteri attraverso connettori needle-free: comparazione di nove diversi dispositivi Ryder M, Fisher S, Hamilton G, Hamilton M, James G. Presentato al Society for Healthcare Epidemiology of America Annual Scientific Meeting, aprile 2007 SCOPO Lo scopo di questo studio in vitro era di valutare il design del dispositivo e confrontare i dispositivi needle-free contando i batteri trasferiti dalle superfici di nove diversi connettori ai fluidi iniettati. MATERIALI E METODI Nove connettori needle-free (vedere tabella), sono stati inoculati con Staphylococcus epidermidis. Dopo l'inoculazione non sono stati passati con tampone. I connettori sono stati sciacquati ed i batteri sono stati contati dopo due, quattro e sei ore. Sulla base dei risultati di uno studio pilota, il connettore Clave® è stato scelto per il controllo. RISULTATI I batteri sono comparsi in modo massiccio nel fluido di risciacquo interno dei connettori. Dopo il periodo di sei ore, i prodotti sono stati separati in tre gruppi, in base alla modalità di trasferimento tipica dei batteri (vedere tabella). I valori p sono aumentati nel corso del tempo ed in modo strettamente correlato al tipo di modello di connettore. Nelle comparazioni con abbinamento di coppie, si sono osservate differenze significative di conteggio nel liquido di risciacquo tra i diversi modelli di connettori, con un incremento nel corso del tempo. Le differenze più marcate sono comparse dopo sei ore. A sei ore, i valori p di connettori notevolmente diversi sono stati bassissimi (<0,001), mentre quelli di connettori non eccessivamente diversi spesso sono risultati abbastanza elevati. TABELLA Unità di formazione colonie (CFU) trasferite dopo un periodo di sei ore per modello di connettore Connettore Connettore Clave ® InVision-Plus ® Clearlink ® SmartSite ® MaxPlus Q-Syte ™ ® Securisend ® SmartSite Plus ® Interlink Tipo di modello Intervallo di conteggio (6h) di CFU nel trasferimento di batteri Luer attivato, setto preinciso divaricabile: cannula interna 9-28 Luer attivato, setto preinciso divaricabile: cannula interna 9-28 Luer attivato, setto preinciso divaricabile: valvola meccanica esterna 9-28 Luer attivato, setto preinciso divaricabile: valvola meccanica esterna 9-28 Luer attivato: valvola meccanica interna 107-224 Luer attivato, setto preinciso divaricabile: flusso aperto 107-224 Luer attivato, setto superficiale: valvola meccanica interna 107-224 Luer attivato, setto superficiale: valvola meccanica interna 603-1380 Cannula smussata esterna, setto preinciso divaricabile: flusso aperto 603-1380 CONCLUSIONE Le differenze tra i connettori osservate in questo studio suggeriscono che il modello di connettore esercita un'influenza non trascurabile sul trasferimento di batteri. La bassa entità di trasferimento di batteri registrata con il connettore Clave, è probabilmente dovuta al fatto che la cannula di accoppiamento deve passare attraverso il setto prima che il fluido possa scorrere. Nessuna superficie o tenuta passata col tampone “diventa” parte integrante del percorso del fluido. La valvola meccanica interna ed i connettori a flusso aperto possiedono diverse caratteristiche che possono facilitare la crescita di batteri e di biofilm, come ad esempio elementi che “diventano” parte integrante del percorso del fluido, parti mobili nel percorso del fluido, area superficiale degli scomparti interni e superfici irregolari che impediscono al sangue di essere completamente rimosso. © 2012 ICU Medical Inc. M1-1274I Rev. 01