N. 1 - Dicembre 2006

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N. 1 - Dicembre 2006
n°1
dicembre 2006
il melograno
Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. N. 1 Anno 2006. Autorizzazione del Tribunale di Pistoia n. 473 del 14/12/95. Spedizione in A.P. 70% Filiale di Pistoia.
PERIODICO DI CULTURA, INFORMAZIONE
E VALORI SOCIALI DELLA
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MASIANO
In questo numero:
• Il nuovo Direttore Luca Gori
• Saluto a Giordano Landini
• Intervista al Ministro Vannino Chiti
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sommario
in questo numero
saluto al Vescovo
Mons. Mansueto
Bianchi
dalla Banca di
Masiano
La Banca di Masiano, con tutti i suoi
soci ed i dipendenti, nel salutare con
gratitudine il Vescovo Emerito Mons.
Simone Scatizzi per il servizio reso
alla Diocesi, esprimono con calore il
proprio benvenuto al nuovo Vescovo
Mons. Mansueto Bianchi e l’auspicio
convinto che il Suo Ministero,
anche per le Banche di Credito
Cooperativo, possa essere motivo
di rinnovato impegno a favore delle
nostre comunità, fedeli alle proprie
radici cristiane.
Il Vescovo sarà nostro ospite, con
una intervista, nel prossimo numero.
“Il Melograno”,
periodico della Banca di Credito Cooperativo di Masiano.
Direttore Pier Maria Baldi.
Direttore Responsabile Marco Maria Gulli.
N. 1 Anno 2006.
Autorizzazione del Tribunale di Pistoia n.
473 del 14/12/95.
Spedizione in A.P. 70% Filiale di Pistoia.
Progettazione e stampa:
Arti Grafiche L&F srl - Pistoia
il melograno
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VITA DELLA BANCA
Editoriale del Presidente
Incontro con il nuovo direttore della Banca
Saluto a Giordano Landini
Intervista al Ministro per i Rapporti con il
Parlamento Vannino Chiti
Crescita della Banca nel 2006
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TERRITORIO
Bottegone tra passato e presente
La Merdiana di S. Michele Agliana
Tabernacoli di Calsaguidi e Cantagrillo
Prima Candelina per l’Agenzia di Quarrata
Masiano cento anni di Storia
La Misericordia di Agliana
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ECONOMIA LOCALE
Intervista a Riccardo Andreini, Presidente
Coltivatori Diretti Pistoia
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ATTIVITÀ SOCIALE
Il primo numero
Attività sociale della Banca
Ma sai chi è socio?
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MARKETING
La Banca di Masiano premiata a Cannes
La Banca e i giovani
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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:
Baldi Pier Maria;
Felci Patrizio;
Biagini Edo;
Gori Luca;
Torracchi Massimo;
Verniani Cristiano;
Pepe Luigi;
Burchietti Giovanni;
Galardini Patrizia;
Galardini Iliano;
Renato Risaliti;
Rosi Benedetta;
Miele Luigi;
Dani Andrea;
Fantacci Elisabetta;
Gori Maurizio;
Quartieri Carlo;
Vincenzo Marziale.
Si ringrazia, per la disponibilità, Fusà Laura, capo segreteria
del Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme
Istituzionali.
VITA DELLA BANCA
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editoriale
del Presidente
Il notiziario della Banca di Masiano
si presenta, con questo numero
dell’anno 2006, in una nuova veste
grafica, per valorizzare e illustrare
l’attività della nostra Banca.
Cambia il suo nome e si chiamerà IL MELOGRANO, questo frutto
che è il simbolo della nostra Banca
per la comunicazione esterna, ma
è anche, da tempo, l’immagine del
Credito Cooperativo.
Un simbolo che ci piace, perché
il melograno, che è composto da
tanti piccoli e buoni frutti, ben rappresenta lo spirito di unione che
ci anima e con il quale portiamo
avanti il nostro impegno quotidiano nel panorama bancario.
Il notiziario è un mezzo, che ritengo, necessario per comunicare ai
soci la politica e la strategia della
nostra Banca, ed è un’occasione
per rinforzare il legame con il territorio.
La volontà mia e del Consiglio
è quella di conservare la nostra
identità di Banca locale, con un
forte dialogo con i soci.
È per questo che auspico, attraverso questa rivista, gli interventi
dei soci, con i loro suggerimenti e
le critiche; vorrei che queste pagine siano un’altra opportunità per
affrontare insieme le problematiche con il nostro Istituto.
Nella rivista saranno presentate
le realtà locali, le iniziative sociali,
del volontariato, dello sport, dell’imprenditoria; intendiamo essere
vicini a questo nostro mondo, dare
loro uno spazio su queste pagine,
farlo conoscere e sostenerlo, in
maniera, anche, da dar un aiuto
per la crescita di tanti giovani.
È in questa direzione che la Banca di Masiano si sta muovendo e
posso citare alcuni esempi.
Abbiamo finanziato la pubblicazione del libro “Tabernacoli e Immagini Sacre di Casalguidi e Cantagrilllo”, un lavoro di ricerca eseguito
dagli studenti della Scuola Media
“E. Fermi” di Casalguidi, per far
conoscere e salvaguardare la storia e le tradizioni locali.
A Piuvica, abbiamo erogato un
contributo per l’allestimento del
nuovo impianto d’illuminazione
della Chiesa.
Ad Agliana, abbiamo acquistato le
divise per i volontari della Misericordia.
Credo che un dovere e una funzione di una Banca locale siano
anche questo, valorizzare le realtà
che operano sul nostro territorio,
facendole conoscere e sostenendole.
Questa rivista muove i suoi passi
con umiltà, con la volontà, però,
di crescere nel tempo. Iniziamo
con due numeri l’anno, ma se sarà
gradita e vi saranno le condizioni
potremo aumentare la frequenza.
È un prodotto, non perfetto, ma
che può migliorare con il contributo di tutti.
Intendo, comunque, ringraziare
tutti quelli che hanno risposto con
entusiasmo all’invito alla collaborazione, dipendenti, consiglieri, soci.
Masiano ha una tradizione lontana
nel realizzare un mezzo di comunicazione, come il notiziario; adesso
vogliamo proseguire quest’impegno, in maniera regolare e in una
veste adeguata, speriamo, alla
realtà d’oggi.
Pier Maria Baldi
il melograno
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VITA DELLA BANCA
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Essendo Giordano Landini giunto al termine del rapporto di lavoro, il Consiglio di amministrazione ha nominato nuovo Direttore Generale, dal primo gennaio prossimo, l’attuale vice direttore Luca Giovanni Gori.
Gori, che ha 46 anni, lavora presso questa Banca da febbraio 1981 e ha ricoperto tanti ruoli fino a quello di
vice direttore dal 2001. Si è sempre distinto per professionalità, impegno e disponibilità, meritandosi la stima
dei colleghi e del Consiglio. Siamo certi saprà ricoprire questo nuovo importantissimo ruolo con competenza
e con il consueto entusiasmo.
A nome di tutti i Soci della Banca e del Consiglio di amministrazione mi congratulo con il nuovo Direttore
Generale e Gli auguro buon lavoro.
Il Presidente Pier Maria Baldi
incontro con
Luca Gori
il nuovo direttore
della banca
Dal primo Gennaio 2007, la Banca
di Credito Cooperativo di Masiano
ha un nuovo direttore.
Non è un volto nuovo dell’Istituto
di Credito; infatti, il vice direttore
Luca Gori è promosso al massimo
vertice del personale della Banca.
Luca Gori, ha 45 anni, è nato a Pistoia, sposato con due figli, vive in
località Barba (Quarrata).
Si è diplomato in Ragioneria all’Istituto Filippo Pacini di Pistoia.
Nel 1981 è stato assunto, come
impiegato, dalla Banca di Credito
Cooperativo di Masiano, ed ha
svolto vari incarichi nelle filiali della banca; ha operato alla Sede di
Masiano quale addetto al Centro
elaborazione dati e all’Ufficio Titoli,
nell’Agenzia di Bottegone è stato vice responsabile. Tornato alla
sede di Masiano ha svolto la funzione di responsabile all’Ufficio Fidi
e successivamente di responsabile dell’Agenzia di Sede. Infine è
stato nominato vice direttore della
Bcc, impegnato nella gestione delle risorse umane e nell’organizza-
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zione.
La sua formazione
professionale è avvenuta nell’ambito
delle iniziative promosse dalla Federazione Toscana
delle Banche di Credito Cooperativo. Ha partecipato al “Corso di formazione Manageriale ATENEO”,
presso la Scuola di Formazione
del Credito Cooperativo a Roma.
Gori, durante questi anni a Masiano, ha mai pensato di effettuare esperienze di lavoro presso
altri Istituti di Credito?
Sinceramente ho avuto offerte da
altri Istituti, ma non ho mai pensato,
tantomeno desiderato di lasciare la
Bcc di Masiano; è un ambiente di
lavoro che apprezzo molto, che mi
ha dato molte soddisfazioni e nel
quale sento di potermi esprimere
con piena gratificazione. Questa
Banca è un’azienda solida, sana,
con ottime prospettive di sviluppo.
Con la guida intelligente del Consiglio di Amministrazione e del Presidente Pier Maria Baldi sono sicuro
che potremo ulteriormente rafforzare la nostra funzione economica
e sociale, migliorando il servizio
al territorio. Il contesto esterno e
i cambiamenti in atto nel mondo
bancario e nelle stesse banche di
credito cooperativo rappresentano
una sfida impegnativa per chi opera in istituti di credito delle nostre
dimensioni, ma la Banca di Masiano è ben attrezzata per superare la
competizione.
Com’è cambiata la Banca in questi anni?
Fin dalle origini la Banca di Masiano si è caratterizzata per una
costante crescita; in particolare
nell’ultimo decennio si è notevolmente potenziata nella struttura,
nell’assetto organizzativo, nell’offerta dei prodotti e servizi, nella capacità di creare ricchezza e valore
per i soci, per i clienti e per l’intero
territorio di riferimento.
Vi operano 55 dipendenti, distribuiti in cinque agenzie, su un territorio ampio e con problematiche
diverse tra loro. L’economia, il
mercato, il tessuto sociale e l’utenza mutano in maniera significativa
e talvolta difforme rispetto all’insediamento di ogni Agenzia.
È quindi necessario un forte coordinamento tra i vari segmenti
operativi ed è inevitabile adottare
strumenti tecnici innovativi ed originali, per affrontare una realtà in
movimento non uniforme.
VITA DELLA BANCA
Con che spirito affronta quest’incarico di direttore?
Credo sia importante tenere presenti due direttrici fondamentali:
la Continuità, per salvaguardare
le radici e valorizzare ancora di
più la potenzialità locale di questa Banca, operando, inoltre,
con energia negli ambiti del mutualismo e della solidarietà;
la Novità, per dare alla Banca
un’impronta sempre più imprenditoriale ed efficiente, senza disperdere ed offuscare i valori ed i
principi che caratterizzano la nostra realtà di cooperativa, banca
locale e impresa a responsabilità
sociale. Naturalmente, in questo
quadro, dovremo dare più risalto alla comunicazione, prima di
tutto verso i soci, ma anche verso la cittadinanza, al fine di far
conoscere meglio le peculiarità
della nostra Banca, sia in termini
di offerta di servizi finanziari, sia
di iniziative e impegno sociale.
A fronte della forte concorrenza
nel settore, dobbiamo soprattutto intessere una relazione singolare col socio e con il cliente,
che vada oltre il puro rapporto
economico, più o meno vantaggioso. Dobbiamo, in altre parole,
“considerare” la persona che si
rivolge a noi rispettandone la dignità ed il valore di uomo ed essere ancor più consapevoli che
il nostro lavoro consiste principalmente nell’offrire un servizio.
Tali elementi devono costituire la
base del nostro essere “banca
differente”.
E questi obiettivi possono essere più facilmente conseguiti
attraverso un buon sistema organizzativo, che a mio avviso
costituisce un punto cardine per
una banca sempre più orientata
a progettare il futuro insieme ai
“portatori d’interesse” ed a valorizzare il patrimonio locale.
Maurizio Gori
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saluto del presidente
del consiglio di amministrazione
a Giordano Landini,
direttore generale
Con la fine di quest’anno, il nostro
Direttore Generale Giordano Landini lascerà la Banca terminando il
suo rapporto di lavoro.
Opera in questa Banca dall’ormai
lontano 1965 ne è Direttore Generale dal 1999, dopo essere subentrato a Giuseppe Barontini.
Fin dall’inizio del suo mandato
come direttore, Giordano ha profuso grande impegno nel cercare
di organizzare la nostra Banca
in modo più adeguato ai tempi e
alle dimensioni dell’azienda, contando sull’apporto di un valido
collaboratore, Fernando Agostini,
che purtroppo ci ha lasciato prematuramente. Era l’anno 2000,
tristemente indimenticabile per la
morte di ben quattro amici importanti per la Banca, di cui proprio
Giordano ha fortemente voluto
tenere viva la memoria con una
iniziativa annuale di solidarietà. Gli
eventi di allora ci obbligarono tutti
ad impegnarci ancora di più e ad
assumerci nuove e più importanti responsabilità: ci sentivamo in
dovere di lavorare con passione
anche per chi non c’era più. Mi ritrovai improvvisamente Presidente
del Consiglio di Amministrazione e
Giordano mi aiutò a colmare la mia
poca esperienza. Da allora la nostra collaborazione è stata giorno
dopo giorno sempre più intensa e
proficua nell’interesse della Banca.
Di tutto questo gli sono profondamente grato.
Il nostro Direttore ha operato con
tanto impegno per salvaguardare
l’autonomia della nostra Banca e
dobbiamo tutti riconoscergli una
visione strategica della crescita e
del futuro dell’azienda, che ha incoraggiato il Consiglio a prendere
importanti decisioni di sviluppo,
come l’apertura delle nuove agenzie di Agliana e di Quarrata o l’acquisto dell’immobile di Bonelle,
che oggi ospita uffici non aperti al
pubblico, ma che potrebbe divenire a breve una nuova filiale.
Giordano ha sempre creduto fortemente nei valori del movimento
del Credito Cooperativo e nei prin-
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lo sviluppo della Banca di Masiano
negli ultimi otto anni
dic-98
N° dipendenti
ott-06
var %
note
36
55
52,8%
580
1.060
82,8%
4.553
7.540
65,6%
Volume Raccolta Diretta
da clientela
95.755
193.156
101,7%
€/000
Volume Impieghi a clientela
45.811
193.039
321,4%
€/000
Patrimonio di Vigilanza
11.054
25.601
131,6%
€/000
N° soci
N° conti correnti
cipi a cui esso si ispira: la cooperazione, la mutualità, la solidarietà,
il legame forte con il territorio in cui
la Banca affonda le sue radici. Ha
operato tenendo sempre in grande considerazione il rapporto con
le persone, siano esse dipendenti
o clienti della Banca. Con questi
ultimi, in particolare, ha sempre
fatto il massimo per ricercare, nelle
situazioni critiche, le soluzioni più
adeguate.
Ma anche nei rapporti con il personale della Banca, il nostro Direttore lascia un’eredità importante:
il Consiglio di Amministrazione è
profondamente grato a Giordano
Landini per aver avuto fin dall’inizio della sua direzione una visione
chiara e lungimirante del ruolo di
squadra, confrontando le idee e
ricercando soluzioni condivise in
un comitato formato dai suoi più
stretti collaboratori, alla cui crescita e professionalità ha sempre
posto particolare cura ed attenzione, tanto che il Consiglio ha potuto
scegliere fra questi il nuovo Direttore Generale.
Sotto la direzione di Giordano, la
Banca ha rafforzato il proprio radicamento sul territorio e ha avuto
una forte espansione territoriale,
ma soprattutto è cresciuta nei vo-
lumi realizzando utili notevoli, tanto
che alcuni indicatori, sotto il profilo
della redditività, collocano la nostra Banca ai primi posti fra le BCC
della Toscana.
È difficile immaginare Giordano
Landini non più al lavoro nella nostra Banca.
A nome del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale,
dei dipendenti e dei soci, desidero ringraziarlo per tutto quello che
ha fatto in questi anni e gli auguro
di godersi una vita serena e felice
come certamente merita.
Pier Maria Baldi
Landini durante un convegno della
BCC con il Presidente della Banca
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Intervista
di Maurizio Gori al Ministro
per i Rapporti con il Parlamento
Vannino Chiti
(Foto Carlo Quartieri)
Primo
Pistoiese
Ministro
dopo molti
decenni.
Ministro Chiti, la storia
della pianura
pistoiese ha
visto nascere numerose
Casse Rurali, che hanno
avuto un ruolo importante, per la vita
e lo sviluppo
dell’economia
locale. Ritiene che i valori
della cooperazione e della
solidarietà sociale trovano
ancora spazio
nel panorama
bancario della
nostra provincia, alla luce
dell’apertura,
anche, di filiali
di nuovi Istituti
di Credito provenienti da altre province?
I valori della cooperazione e della
solidarietà sociale non solo trovano ancora spazio in qualsiasi realtà
locale, ma a mio avviso ne devono
e ne dovranno trovare sempre di
più. Ha ragione lei a sottolineare
l’importanza che le casse rurali
hanno avuto nello sviluppo dell’economia locale pistoiese. Infatti,
una fitta rete di istituti di credito a
carattere locale, specie se cooperativo, è necessaria per fornire
quell’attenzione e quel sostegno
necessario alle tante realtà micro-aziendali di cui è composto il
tessuto economico della pianura
di Pistoia. Gli istituti di credito cooperativo e le casse rurali hanno
svolto e svolgono appunto questa
funzione: una funzione tanto più
importante oggi, a fronte di una
realtà aziendale, sia nazionale che
locale, ancora fortemente caratterizzata da piccole e medie imprese
che, se non ci fossero questi istituti, troverebbero molte più difficoltà
ad accedere al credito e contribuire, in questo modo, allo sviluppo
economico, culturale e sociale del
territorio. Insomma le Casse Rurali
non rappresentano una splendida
esperienza relegata nelle testimonianze della nostra storia. Sono
essenziali nel presente. Le piccole
imprese, le aziende artigiane ne
hanno bisogno non solo per un
accesso al credito, ma anche per
una vicinanza e per un supporto
in grado di comprendere le situazioni, i bisogni, coadiuvare a percorrere con più sicurezza le strade
di una competizione che oramai
si muove su scenari globali. Ecco
per il credito è ancora più vero
quella specie di slogan tante volte ripetuto: pensare globale, agire
con un forte radicamento sul territorio. Inoltre le Casse Rurali, per
il loro impianto solidaristico, sono
più propense e capaci di valutare
potenzialità, piani di sviluppo, prospettive e non ancorarsi soltanto
alle forme - spesso inadeguate se
non addirittura penalizzanti - delle
tradizionali forme di garanzia.
Nell’ambito delle problematiche
dell’economia locale e in particolare dell’area della Pianura Pistoiese
(Masiano, Bottegone, Casalguidi,
Agliana, Quarrata) che ruolo pos-
il melograno
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sono avere gli Istituti di Credito
Cooperativo, come la Banca di
Masiano?
Gli istituti di credito cooperativo svolgono un ruolo essenziale,
come ho già detto, nel sostegno e
nell’accesso al credito per moltissime realtà imprenditoriali pistoiesi
attive nell’artigianato, nel vivaismo,
nell’agriturismo e nell’agricoltura,
oltre che nelle tantissime piccole
imprese di vario carattere presenti
sul nostro territorio. Questa variegata realtà, che rende il panorama
economico della nostra zona attivo e multiforme, contribuisce in
maniera significativa allo sviluppo
economico non solo della pianura
pistoiese ma dell’intero paese. Si
può dire che, in un certo senso,
gli istituti di credito cooperativo e
le Casse Rurali sono una specie di
garanzia per il pluralismo imprenditoriale, per l’innovazione e ammodernamento dell’apparato produttivo per l’accesso all’impresa (e
quindi alla produzione, al benessere, alla sua diffusione e distribuzione), anche per chi non dispone di
ingenti capitali, ma magari è provvisto di buone idee, competenza e
voglia di fare. Inoltre, questi istituti
hanno il pregio di portare e diffondere i valori della cooperazione e
della solidarietà economica e sociale all’interno di un mercato che,
proprio perché libero, dovrebbe
sempre ricordarsi di restare a misura d’uomo. Infatti, il libero mercato è lo strumento con il quale
gli uomini e le donne, attraverso la
realizzazione delle proprie idee e
dei propri progetti, possono concretizzare le legittime aspirazioni
- che ciascuno di noi ha - al benessere e alla soddisfazione di sé.
In questo senso, le piccole-grandi
realtà degli istituti di credito cooperativo contribuiscono a far sì che
davvero il mercato sia al servizio
dell’uomo, e non viceversa. Tutto
ciò ha nel mondo contemporaneo
non soltanto un valore etico - il
che già ha un’enorme importanza
- ma anche economico. Lo sviluppo nell’epoca della globalizzazione richiede una estrema capacità
di valorizzare le risorse umane, le
qualità e responsabilità delle persone, la loro cultura e formazione.
La vera differenza sarà sempre più
non tra lavoro autonomo e lavoro
dipendente, ma tra chi possiede
e aggiorna una formazione e chi
ne è privo. Un ambiente attraversato da solidarismo, cooperazione
abitua alla capacità e responsabilità di intraprendere, rischiare, essere creativi, avere l’ambizione di
migliorare le proprie condizioni e
quelle degli altri che con noi operano. Le Casse Rurali come quella di Masiano sono state e sono
protagoniste: dirò meglio, sono
componenti essenziali di un ambiente “amico” di quanti investono
nel proprio lavoro, di un contesto
sociale in grado di incoraggiare a
fare, ad operare, ad innovare.
Sede di Masiano
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VITA DELLA BANCA
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Il 2006 conferma
la crescita dei volumi e la buona
redditività della gestione
Centro Servizi
L’anno che si sta concludendo dovrebbe confermare, per la BCC di
Masiano, una crescita sostenuta
dei volumi di raccolta ed impieghi, nonché il mantenimento di un
buon livello di redditività della gestione.
Raccolta diretta
da clientela
Per quanto riguarda i volumi, la
raccolta diretta da clientela, secondo gli ultimi dati disponibili e
relativi a fine ottobre, cresce ad un
tasso annuo di circa il 9,5%, contro l’8,5% del 2005. Si tratta di un
incremento leggermente superiore rispetto alla media del sistema
bancario nella provincia di Pistoia,
pari a circa il 9% (fonte dati: Banca d’Italia, ultimo dato disponibile
giugno 2006).
In valore assoluto, si riscontra
un incremento di quasi 14 mln di
euro, che porta la raccolta diretta
a quasi 210 mln di euro; i principali
strumenti utilizzati restano i conti correnti e soprattutto i prestiti
obbligazionari, che consentono di
ottenere una raccolta stabile per
la Banca e ben remunerata per la
clientela.
I buoni risultati ottenuti avrebbero potuto essere ancora migliori
se negli ultimi mesi non si fosse
verificato un rallentamento della
crescita, principalmente a causa
dei lunghi tempi necessari per ot-
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tenere dalla Consob il nulla-osta
all’emissione di nuovi prestiti obbligazionari, come richiesto dalla normativa sul risparmio (legge
262/2005 “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei
mercati finanziari”).
Raccolta
indiretta
Nei primi 10 mesi del 2006 la raccolta indiretta (titoli di terzi e risparmio gestito) è cresciuta di 2,8 mln
di euro, riportandosi sopra quota
50 mln di euro, valore che non si
registrava dal 2001, ovvero prima
del verificarsi degli eventi catastrofici dell’11 Settembre e degli scandali finanziari nazionali ed internazionali (Cirio, Parmalat, Enron,
Argentina).
La crescita sopra citata ha riguardato sia le forme tradizionali, ovvero titoli di Stato e di organismi
sovranazionali (BEI e BIRS), nonché forme più evolute, quali i nuovi
Fondi di Aureo Gestioni e le Sicav
gestite da Morgan Stanley, con cui
BCC Masiano vanta una stretta e
proficua collaborazione.
Riteniamo particolarmente importante evidenziare che, oltre ad una
crescita equilibrata, si conferma
la forte propensione della Banca
ad indirizzare i propri clienti verso
strumenti di risparmio caratterizzati da bassa volatilità ed in grado di
assicurare un rendimento positivo
anche in presenza di condizioni di
mercato non favorevoli (cosiddetti
strumenti “total return”).
Impieghi a
clientela
Gli impieghi a clientela della BCC
Masiano si apprestano a superare
quota 200 mln di euro, dato che
a fine ottobre si collocano a circa
193 mln di euro, ovvero 21,6 mln
di euro in più rispetto a fine 2005.
In termini percentuali, si tratta di un
incremento annuo di circa il 15%,
ben maggiore di quello registrato
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dal sistema bancario nella provincia di Pistoia (+5%; fonte dati:
Banca d’Italia, ultimo dato disponibile giugno 2006).
I mutui si confermano la forma tecnica con la crescita più sostenuta;
in questo modo la BCC di Masiano assolve in pieno al proprio ruolo
di banca locale, mettendo a disposizione risorse finanziarie a mediolungo termine ad imprese operanti
nel territorio di competenza ed a
famiglie ivi residenti, a condizioni
economiche decisamente favorevoli.
Nell’ambito degli impieghi, la crescita dei finanziamenti ai soci è
più che coerente con quella complessiva; come noto, il supporto
alle iniziative imprenditoriali ed
alle necessità finanziarie personali
della base sociale rappresenta un
obiettivo strategico per la Banca,
proprio in relazione al rafforzamento del proprio ruolo di cooperativa
di credito a supporto del territorio.
Utile netto
semestrale
La situazione economica semestrale (giugno 2006) evidenzia un
rendimento della gestione ordinaria più che soddisfacente; l’utile
netto semestrale si colloca infatti
ad oltre 1,7 mln di euro, contro 1,4
di giugno 2005 (quasi +20%).
Il risultato raggiunto è ancor più
interessante se si considera l’incremento delle spese amministrative, correlato a nuove assunzioni
di personale ed all’apertura della
nuova filiale di Quarrata, nonché
degli ammortamenti di immobili, a
seguito dell’acquisto dello stabile
per la nuova filiale e della rivalutazione ai valori di mercato effettuata
a fine 2005.
Al di là del risultato economico di
periodo, preme dare rilievo al fatto
che la BCC Masiano si conferma
ai primi posti fra le BCC toscane
in termini di efficienza, misurata
come rapporto tra costi operativi
e margine d’intermediazione (il cosiddetto cost/income): a fronte di
un livello medio regionale del 68%
circa, la Banca si colloca al 58%.
Concludendo, dall’esame dei dati
provvisori sulla gestione 2006
emerge un quadro positivo della
situazione economico-patrimoniale della BCC di Masiano, caratterizzato da uno sviluppo sostenuto
della raccolta, da una brillante evoluzione degli impieghi, da un significativo livello di redditività, nonché
dal mantenimento di un elevato
livello di efficienza e produttività.
Massimo Torracchi
TERRITORIO
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Bottegone
tra passato e presente
Chiesa di S. Angelo
Nel cuore della nostra piana pistoiese sta il Bottegone e la sua
gente compulsa di vita attiva e laboriosa.
Il Bottegone, per antonomasia,
è stato, e lo è tutt’ora, una realtà
territoriale abbastanza ampia che
si lega ad una parte notevole dei
paesi circostanti: S. Sebastiano,
Piuvica, Badia, con borgate limitrofe, così da essere a sud un’ampia periferia della città.
A Bottegone, senza penetrare
profondamente nel remoto, s’è
fortemente incentivata, subito
dopo la guerra ’40-’45, la vita politica; una intensa realtà di sviluppo
democratico che trovò il suo epicentro tra Democrazia Cristiana
e partito Comunista. Questi due
schieramenti politici si scontrarono
quotidianamente, nel rispetto reciproco, dimostrando una forte maturità democratica quale esempio
per tutti.
Fu così che si realizzarono due circoli culturali - ricreativi di non comune struttura:
“ La Capannina” e “ La Casa del
popolo”.
Intanto Bottegone cresceva nelle
diverse proiezioni: attività artigianali, operosità ortovivaista, vita
culturale e ricreativa, una pulsante
vivacità spirituale attorno alle strutture ecclesiali e non mancava la
passione e l’attività sportiva.
Il fiore all’occhiello fu la realizzazione di una struttura scolastica
proiettata nel futuro per ospitare la
Scuola Media Statale, esistente fin
dall’inizio (1963) a Bottegone.
Non va dimenticata la realizzazione di un grande campo sportivo
per il calcio, il terreno fu donato
dalle marchese Carandini-Bastogi
alle due parrocchie di Bottegone:
S. Angelo e S. Sebastiano.
Oggi Bottegone vanta sei squadre di calcio per giovanissimi, che
fanno capo alla più grande società
“Virtus-Bottegone”; un secondo
campo comunale di calcio con
una attività legata all’U.I.S.P.; una
società ciclistica di allievi molto
apprezzata, una palestra nuova
a fianco della Scuola Media Statale, dove trova la sua proiezione
sportiva una efficiente squadra di
pallacanestro - Valentina’s - il cui
animatore è Don Piergiorgio Baronti ed infine, ma non per ultimo,
la squadra femminile di pallavolo.
Ci onora, poi, il più eminente sportivo italiano in campo di tiro a volo:
Luciano Giovanetti, vincitore di
due olimpiadi.
Da Bottegone hanno iniziato la
loro attività anche molti amministratori locali tra cui primeggiarono due sindaci: Francesco Toni e
Renzo Bardelli, il primo, deputato
al parlamento nazionale, il secondo, onorò la sua vita politica con
una intensità fortemente incisiva
azione nel partito comunista, sì da
aprire nuove frontiere politiche al
comunismo, al di là degli schemi
tradizionali.
Bottegone non vuole dimenticare,
e non può, la personalità di Gerardo Bianchi, due volte deputato;
quella di Angiolo Bianchi, illustre
commercialista, già presidente
della Cassa di Risparmio di Pistoia
e Pescia; il sindacalista Vittorio
Magni, segretario provinciale della
CISL ed animatore della vita politica al Bottegone.
Intanto questo Bottegone ha nel
suo seno personalità capaci di dar
vita ad attività imprenditoriali a livello artigianale ed industriale. A
Bottegone è irrompente ormai da
tempo l’attività ortovivaistica.
Sussistono, ed era ovvio, filiali di
banche prestigiose: il Monte dei
Paschi di Siena, la Cassa di Risparmio, la Banca Intesa e la Banca di
Credito Cooperativo di Masiano,
quest’ultima è la più radicata nel
territorio ed è apprezzata dalla popolazione anche per la sua offerta
e qualità di servizi.
Ma questo Bottegone è andato
inesorabilmente in sofferenza non
solo per il traffico automobilistico
soprattutto lungo la rotabile Pistoia
il melograno
dicembre 2006
TERRITORIO
12
- Firenze, ma anche
per le strade interne
a causa della attività
notevole ortovivaistica.
Oggi Bottegone ha
perduto la sua identità precipua con
la realizzazione di
strutture edilizie in
una zona abbastanza ampia: un agglomerato di edifici di
ampio raggio ad
Est, quasi affastellati tra loro, che ha inciso profondamente
nella vita associativa comunitaria. C’è
da evidenziare positivamente un
nuovo compulsare di vivacità artigianale ed edilizia, nonché nuove
infrastrutture per una più razionale
viabilità. Balza evidente un augurio: Bottegone dovrà raggiungere
un più ampio equilibrio socio-culturale-economico per dar vita ad
una comunità sempre più aperta
alle nuove problematiche.
Giovanni Burchietti
Dall’archivio della
Squadra di calcio
Virtus Bottegone,
una foto dei giovani
atleti con i tecnici
degli anni ’80.
La meridiana
di S. Michele Agliana
L’importanza della meridiana per misurare il tempo oggi è scomparsa nella coscienza popolare,
ma in un tempo neanche lontano, quando non
c’erano né radio, né televisione e neanche orologi, soprattutto fra la povera gente, l’importanza
sociale di conoscere quando iniziava la giornata
lavorativa, quando finiva o quando c’era la sospensione del lavoro per il pranzo era oggi inimmaginabile.
Nelle campagne della pianura pistoiese e pratese
ha avuto una grande importanza la pittura della
meridiana (orologio solare) nel lato sud della Chiesa parrocchiale di S. Michele Agliana nel 1790.
Questa vicenda è stata riproposta all’attenzione
degli abitanti d’Agliana per iniziativa dell’allora
parroco Don Sinibaldo Sottili, con una pubblicazione che rievocava questa singolare vicenda
locale.
Questa meridiana e la sua importanza sono strettamente collegate a ricordi familiari e personali,
essendo nato e cresciuto a poche decine di metri
dalla meridiana.
Si può dire che tutti i miei giochi infantili si sono
svolti sotto lo sguardo severo e imperturbabile di
questo disegno, per molti versi allora indecifra-
il melograno
dicembre 2006
TERRITORIO
13
bile.
Non sapevo allora cosa fosse l’ora
terza, sesta e nona, però mi avevano detto che l’ombra quando
segnava mezzogiorno era su quel
punto.
Mia madre mi mandava a vedere
a che punto era l’ombra e su questa fase si metteva a preparare il
pranzo.
Qualche volta (quando sentivo la
fame) anticipavo l’ora per saziarmi
prima; altre volte preso dai giochi
me ne dimenticavo e allora … erano guai per me…
Ogni volta che vado a S. Michele e
vedo la meridiana ho un balzo perché mi si affolla la testa di ricordi.
Renato Risaliti
Tabernacoli
e immagini
sacre
di Casalguidi e
Cantagrillo
Pubblicazione a cura della Professoressa Chetti Barni e degli alunni
della Scuola Media Statale “E. Fermi”, Istituto Comprensivo di Casalguidi (Serravalle Pistoiese).
Questo lavoro nasce da una ricerca svolta dai ragazzi della scuola,
per la catalogazione dei tabernacoli e delle relative immagini sacre
presenti nel territorio circonvicino
alla scuola.
E’ stata un’occasione per i ragazzi
di approfondire la conoscenza del
proprio ambiente, della storia locale, delle manifestazioni artistiche
culturali e umane.
Il libro è stato realizzato con il contributo della Banca di Masiano.
il melograno
dicembre 2006
TERRITORIO
14
La prima candelina
per l’agenzia di Quarrata
Agenzia di Quarrata
La Banca di Credito Cooperativo
di Masiano, da oltre 80 anni banca
di riferimento del proprio territorio
elettivo, ha deciso di presidiare
l’ambito territoriale del Comune di
Quarrata con un punto operativo,
attivo ormai da più di un anno.
Se ci chiediamo il perché di questa
scelta, ovviamente non casuale, le
risposte possono essere molteplici. Oltre che per ovvi motivi di carattere geografico, poiché la zona
insediata costituisce il naturale
sviluppo della copertura territoriale della Banca nelle zone a sud di
Pistoia, ben altre e più importanti
sono le motivazioni. Una di queste
è data dal fatto che la Banca di
Credito Cooperativo di Masiano,
già prima dell’apertura della filiale,
intratteneva rapporti con oltre mille
residenti nel comune di Quarrata,
e quindi, la decisione di localizzare
un punto operativo rispondeva all’esigenza di essere più vicini per
fornire un servizio più agevole e
comodo nei confronti della clientela quarratina.
Sicuramente una delle motivazioni
più forti è rappresentata dal fatto
che quello di Quarrata è un comu-
il melograno
dicembre 2006
ne in crescita, dove positivi sono
sia il saldo naturale (+ 28 unità a
fine 2005) che quello migratorio (+
391 al 31/12/2004), indice significativo per quanto riguarda l’attrattività della cittadina. Al riguardo si
consideri che, nell’arco temporale
di 70 anni la popolazione residente è praticamente raddoppiata:
da 12.978 abitanti del 1936, siamo passati a 24.017 (dato riferito
al 31/12/2005). Inoltre, a titolo di
curiosità, si pensi che nel 2004 il
Comune di Quarrata, su 8.101
comuni italiani, si è classificato al
388° posto nella lista di quelli più
popolati.
Lo sviluppo
economico
di Quarrata
Da un punto di vista economico,
il territorio di Quarrata rappresenta
quindi un polo attrattivo di notevole portata, dovuto principalmente
al settore dell’industria, soprattutto del mobile ma anche tessile,
che dagli anni Sessanta in poi è
divenuto il settore egemone, “sor-
passando” quello agricolo.
Volendo ripercorrere brevemente le tappe di questo grande traguardo possiamo calarci negli anni
Venti, anni in cui il settore produttivo iniziò a svilupparsi grazie alla
ditta Lenzi che conquistò, in poco
tempo, il mercato nazionale con la
produzione di un modello di divano-letto denominato “Ottomana”.
Successivamente la ditta assunse
dimensioni sempre maggiori e sul
territorio sorsero molti laboratori
artigianali, formati dai dipendenti
della ditta Lenzi che lasciavano il
proprio posto di lavoro per mettersi in proprio. Negli anni Quaranta
la produzione iniziò a diversificarsi,
ampliando la gamma di prodotti
del settore arredamento, sancendo così l’affermarsi dell’industria
del mobile a livello locale. Le porte
del mercato estero, specie quello
francese, si aprirono fra gli anni
Cinquanta e Sessanta, grazie al
raffinato tocco di stilisti prestigiosi. Questo vero e proprio “boom”
dell’industria del mobile causò
progressivamente la migrazione
degli occupati dal settore primario
a quello secondario, che passarono da oltre il 50% ad appena il
15% durante il ventennio 50-70.
Ecco che dagli anni Ottanta in poi,
Quarrata si affermò come punto di
riferimento nazionale ed internazionale nel mercato del mobile, essendo presente al proprio interno
una vera e propria filiera produttiva. Il passo successivo fu la conquista del mercato extra-europeo,
nel quale si registrò, a partire dagli
anni Novanta, un notevole incremento delle esportazioni soprattutto verso gli Stati Uniti ed i nuovi
mercati asiatici.
Il merito di questo successo sicuramente va assegnato in primo luogo ai cittadini che, a vari
livelli, hanno contribuito a scrivere
la storia di Quarrata, ma secondariamente, non è da trascurare
TERRITORIO
il ruolo fondamentale svolto da
quegli organismi che hanno affiancato gli “attori” in prima persona,
sostenendoli e quindi consentendogli di concretizzare le loro idee
imprenditoriali. Ci riferiamo a enti
pubblici, associazioni di categoria,
istituti di credito che, nel corso del
tempo, hanno permesso la realizzazione di grossi progetti di crescita e, allo stesso tempo, non si
sono tirati indietro nella gestione
di eventuali momenti di crisi, tipici
di qualsiasi ciclo economico e tuttora persistenti in alcuni settori industriali. Questo è ciò che la BCC
Masiano ha sempre fatto anche
nei confronti della popolazione di
Quarrata e che, da un anno, sta
cercando di fare sempre di più
grazie ad un contatto più diretto,
assicurato dall’agenzia situata nel
15
cuore della città. La missione della
nostra Banca consiste proprio nel
perseguire in modo prioritario lo
scopo di essere un efficace strumento di sviluppo dell’economia
locale, diventando il partner finanziario naturale del piccolo imprenditore. Differentemente da molte
altre realtà bancarie, nell’esercizio
della propria attività, la BCC Masiano fa esplicito e continuo riferimento a quei principi etici e sociali
di mutualità che sono alla base del
Credito Cooperativo.
In un mercato bancario spiccatamente concorrenziale e aggressivo, orientato prevalentemente ai
margini di redditività d’impresa, la
BCC vuole essere la vera banca
etica del territorio di competenza,
scostandosi dagli obiettivi meramente numerici da perseguire
a tutti i costi. Ecco che, accanto
ad un servizio bancario efficiente,
la BCC Masiano intende caratterizzarsi nel Comune di Quarrata,
come nelle altre aree di sua competenza, per l’attenzione ai valori
sociali ed al volontariato, per le
attività a carattere mutualistico
a beneficio della collettività, per
l’impegno diretto, grazie alla rete
dei suoi collaboratori, per essere e
venire percepita come “la Banca in
prima persona”.
Fonti:
“Bilancio ambientale, consuntivo
anno 2005”, Comune di Quarrata.
“Quarrata e la sua popolazione,
anno 2005”, Comune di Quarrata
- Servizi demografici.
Elaborazioni su dati Istat.
Cristiano Verniani
Le iniziative
sportive
La Banca di Masiano presente alla 59° Coppa Dino Diddi che si è corsa Domenica 3 Settembre 2006 ad Agliana. La gara ha visto 187 iscritti per la Categoria Allievi del ciclismo italiano.
il melograno
dicembre 2006
TERRITORIO
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“Masiano.
Cento anni di storia”
Un anno dopo la pubblicazione
Per andare alla scuola elementare
di Casenuove, circa quaranta anni
fa, percorrevo con la mia biciclettina rossa (allora il traffico non faceva paura) via Vergine dei Mei ed
ho continuato a percorrere quella
strada, ormai adulta, con l’automobile, per i miei spostamenti verso la città. Nel tempo avevo, come
è naturale, trasformato i campi e
le case intorno in una immagine
mentale per cui li vedevo anche
se, passando, non osservavo ai
il melograno
dicembre 2006
lati.
Da alcuni giorni, però, questa immagine si è spezzata… Ora, prima
della curva del Castellino, ci si deve
immettere nella superstrada… Il
Castellino, come lo chiamavamo,
è là, di fronte, come un pezzo di
paese tagliato fuori per sempre.
È inevitabile che sia così: cambiano le esigenze, cambia il paesaggio, cambiano gli spazi ed anche
Masiano cambia fisionomia sia a
livello di viabilità che a livello di abi-
tazioni (infatti diversi sono i cantieri
per la ristrutturazione di vecchie
case coloniche).
Allora, ad un anno di distanza dalla
pubblicazione del libro “Masiano.
Cento anni di storia. Per non dimenticare” mi dico che fu giusta
l’intuizione di Iliano quando propose di fermare in un libro la storia
degli ultimi cento anni del paese
e fu giusta l’immediata adesione
espressa dalla Cooperativa “E.
Bianchi” e dalla nostra Banca di
Credito Cooperativo affinché quell’idea fosse realizzata.
Probabilmente d’ora in avanti le
trasformazioni saranno sempre
più rapide e incisive e almeno le
generazioni future potranno, se lo
vorranno, trovare in quelle pagine
qualche immagine, qualche racconto di un paese che chissà, tra
qualche decennio, quale fisionomia avrà.
Si sa, i giovani guardano in avanti, ma mi auguro che il libro sopra
citato possa loro permettere anche uno sguardo indietro, possa
rivelare loro qualche momento del
passato non certamente per rimanervi ancorati, ma per scoprirvi,
semmai, un punto di riferimento
che in questo mondo sempre più
caotico e senza certezze non è facile trovare.
Credo, tuttavia, che anche i meno
giovani possano trovare nel libro
qualcosa: il ricordo di una persona
cara, un episodio sconosciuto, un
momento vissuto e poi dimenticato, una consapevolezza maggiore
delle proprie radici, riscoprendo o
rafforzando, così, il senso di appartenenza a questa comunità che
è il paese di Masiano.
Patrizia Galardini
TERRITORIO
17
La Misericordia
di Agliana
Quella della Misericordia di Agliana, fondata nel 1908 e rimasta dipendente dalla Confraternita di Pistoia fino al secondo dopoguerra,
può non sembrare una storia molto lunga. È cercando più attentamente nel passato però che si può
scoprire come in realtà la tradizione assistenziale di Agliana abbia
radici ben più antiche e profonde.
Già nel Medioevo infatti erano attive le prime “Opere”, che dai primi
del Quattrocento si occuparono di
assistenza ai malati, trasporto agli
ospedali, servizi funebri e suffragi,
sempre coniugando queste opere
con la pietà e la fede cristiane.
Sebbene dopo un breve periodo
di decadenza nel Settecento l’
attività fosse stata ripresa durante il periodo napoleonico, agli inizi
del Novecento Agliana versava in
condizioni di particolare sottosviluppo e la Compagnia del SS. Sacramento, di cui facevano parte i
futuri fondatori della Misericordia,
si occupava soprattutto di funzioni
e pratiche religiose.
È in questo contesto storico che
si colloca la della Misericordia, per
merito di Don Adriano Mari, parroco di San Piero, e di alcuni volontari.
Molte cose sono cambiate, da al-
lora. Dopo il fallimento di alcuni tentativi per
mancanza
di
fondi la Confraternita aglianese è finalmente
riuscita ad ottenere la propria
indipendenza
e, ciò che è più
importante, ha
saputo usufruire della novità
che il tempo
portava con sé
per migliorare
costantemente i propri servizi. Un
tempo dieci rintocchi di campana
accompagnavano il trasporto dei
malati all’ospedale su una lettiga a
mano, più tardi, con tanti sacrifici
e alcune generose donazioni, si
comprarono le prime autoambulanze; ora la Misericordia ha due
sedi, un Gruppo Volontario Giovanile, un riconoscimento civile,
ottenuto nel 1960, di Ente Morale,
e ancora tante iniziative e tanta voglia di fare.
«Ci sono attualmente circa 150 volontari impegnati per la Misericordia di Agliana» dice Fabio Pronti,
vicepresidente «fra cui molti giovani, anche fra i 20 e i 30 anni. Si occupano di un po’ di tutto, non solo
di ricoveri ed
emergenze
ma anche di
assistenza
sociale. C’è
però sempre
bisogno di
nuove forze».
giore bisogno di volontari?
«Sicuramente quello dell’assistenza agli anziani, che comincia
dall’aiuto per le incombenze quotidiane, fino alla gestione di emergenze».
Sono richieste abilità particolari?
«Certamente i professionisti ci
sono di grande aiuto. Ma per l’
assistenza sociale possono intervenire anche i ragazzi dai 16 anni,
dopo aver frequentato un apposito
corso».
Quali sono, al momento, i vostri
progetti in ponte?
«È già pronto il progetto per la costruzione di una nuova sede che
riunisca le due già esistenti, e ovviamente ci serve tutto l’aiuto possibile, anche in termini economici.
A questo proposito voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato fin qui, e un grazie particolare
alla Banca di Masiano che ci ha
permesso di rinnovare le nostre
divise».
Un particolare appello da rivolgere?
«Quello di venire a trovarci presto.
Per aiutare giorno per giorno, ma
anche per divertirci, per la festa
di Sant’Antonio, a Giugno, che
ormai è diventata una tradizione
irrinunciabile: tutti ci ritroviamo,
per distribuire il pane benedetto e
festeggiare insieme al resto della
popolazione».
Benedetta Rosi
Qual è il
campo
in
cui in questo momento c’è mag-
il melograno
dicembre 2006
ECONOMIA LOCALE
18
Intervista a
Riccardo Andreini
Presidente della Confederazione
Coltivatori Diretti della
Provincia di Pistoia
Oggi parleremo dei problemi, soprattutto di carattere economico,
degli appartenenti al vostro comparto. Che tipo di questioni si trovano ad affrontare gli operatori di
settore agricolo nel momento in
cui hanno necessità di finanziamenti per la loro attività?
Le nostre imprese possono ricorrere ai finanziamenti del Piano
di Sviluppo Rurale, (il prossimo è
previsto per i primi del nuovo anno
ed avrà effetto fino al 2013). Però
tutti sappiamo che questi finanziamenti toccano una parte ristretta
il melograno
dicembre 2006
delle aziende, soprattutto in considerazione dell’esiguità dei fondi
stanziati dalla C.E.E. cui fa riferimento la Regione Toscana (e quindi la Provincia ), ma anche a causa
delle particolari graduatorie a cui
vengono sottoposte le domande
presentate... Tutte le aziende che,
invece, non riescono ad usufruire
di questi contributi o che invece
non intendono sottoporsi alle numerose incombenze e lungaggini
burocratiche che i Piani di Sviluppo Rurale inevitabilmente comportano, ricorrono al credito bancario,
che in questi ultimi anni ha assunto
parametri considerevoli, grazie alla
partecipazione degli Istituti di Credito della nostra Provincia. Oltre
alle normali necessità di cassa e di
sconto commerciale, sono stati finanziati, a condizioni generalmente favorevoli, acquisti di terreni,di
macchine agricole, nuovi impianti,
ecc. Per questi scopi abbiamo a
disposizione molti prodotti, a partire dalla “cambiale agraria” con
la quale le nostre banche hanno
sostituito il credito di conduzione
Regionale a tasso agevolato, non
più permesso dalla CE.
Come si rapporta con la banca
erogatrice l’azienda che ha necessità economiche?
Le aziende vivaistiche non hanno
grossi problemi nel farsi concedere credito, perché fanno parte
di un mondo ritenuto in continua
crescita e sono dotate, di solito,
di patrimoni consistenti per l’alto
valore dei terreni. L’unico incoveniente è rappresentato dalle co-
ECONOMIA LOCALE
siddette “garanzie” che possono
essere richieste dall’Istituto di credito per i finanziamenti più importanti. In questi casi, esse vanno a
colpire l’intero patrimonio dell’imprenditore, compresa l’abitazione
del titolare che in genere insiste
sul terreno dell’azienda, perché ci
troviamo quasi sempre di fronte a
ditte individuali o a società “semplici”. Bisogna fare, invece, un discorso diverso per le aziende che
operano nella floricoltura, che sta
affrontando da anni una grave crisi
strutturale dovuta soprattutto alla
concorrenza estera a scàpito della
produzione tipica di Pescia. Gli alti
costi energetici per il riscaldamento delle serre e la “globalizzazione”
colpiscono da anni questo settore
in quanto i fiori, a differenza delle
19
piante, sono facilmente trasportabili e possono giungere da noi
anche dal lontano SudAfrica, impiegando poche ore di aereo. Gli
Olandesi, oltre a disporre in casa
loro di una produzione meglio organizzata della nostra, affidano
la coltivazione di numerose specie floreali ai paesi del continente
africano e del SudAmerica, dove
la manodopera ha un costo bassissimo. Queste sono alcune delle
principali ragioni per cui gli investimenti in questo settore sono molto limitati. L’altra agricoltura, quella
tradizionale, a Pistoia ha un rilievo
minore. Il dato più significativo è
rappresentato dallo sviluppo di numerose aziende agrituristiche.
mento l’operatore del settore è
scelto preferibilmente tra quelli
operanti in ambito locale?
Gli Istituti di Credito locali sono
tradizionalmente più radicati sul
territorio e quindi vengono di regola preferiti, anche per il normale
reciproco rapporto di fiducia che
in genere si instaura col tempo. La
conoscenza e la fiducia reciproca
sono fondamentali, perché gli agricoltori che si rivolgono alla banca
non possono fornire un bilancio
aziendale da analizzare ed i capitali
richiesti vengono impiegati in investimenti i cui risultati saranno apprezzabili solo dopo diversi anni. I
nostri cicli produttivi sono un po’
più lunghi di quelli dell’industria!
L’Istituto bancario cui fa riferiLuigi Miele
il melograno
dicembre 2006
ATTIVITÀ SOCIALE
20
Il primo numero
del notiziario
Questa rivista, della Banca di Masiano, che da questo numero si
chiamerà “IL MELOGRANO”, ha
origine lontana.
Grazie all’archivio personale d’Iliano Galardini, memoria storica della
Banca, abbiamo potuto vedere
(ed una copia della prima pagina è
riprodotta qui) il primo numero del
Notiziario della Banca di Masiano.
Era il 1978, nella forma di un ciclostilato, composto di sei pagine
dattiloscritte e prodotto grazie al
ciclostile del Circolo Pio X, in Via
De’ Rossi a Pistoia, nasceva questo notiziario per informare i soci e
i clienti sulla vita della Banca.
Era il primo esempio, in Toscana,
di una Cassa Rurale che adottava
questo mezzo per comunicare e
informare. Basti pensare che il notiziario della Federazione Toscana
delle Casse Rurali nasce nel 1984
e da allora tanti istituti bancari, anche di dimensioni maggiori di Masiano, hanno realizzato un proprio
notiziario, producendo anche riviste di pregio.
Il Notiziario ha accompagnato la
vita della Banca in questi ventotto anni, riportandone gli eventi e i
momenti più significativi e raccogliendo i suggerimenti e gli apprezzamenti dei soci, dei clienti e dei
componenti del mondo della Federazione delle Casse Rurali prima
e delle Banche di Credito Cooperativo dopo.
M.G.
Le gite
2006
Anche quest’anno, come avviene
ormai da tanti anni, la BCC di Masiano, ha proposto un programma
di gite per andare incontro alle varie esigenze dei soci della Banca.
Due sono state le gite di un giorno:
una ha avuto per meta Gubbio e
Città di Castello, l’altra Ravenna e
Chioggia.
La gita di tre giorni è stata organizzata a Livigno, S. Moritz e Merano.
La gita più importante ha permesso ai partecipanti di visitare Parigi,
sicuramente una delle più belle caGita a Parigi
il melograno
dicembre 2006
ATTIVITÀ SOCIALE
pitali europee, la reggia e i giardini
di Versailles e il castello di Fontainebleau. Coloro che hanno scelto
di partecipare alla crociera, che
ha toccato i porti di Tunisi, Malta
e Tripoli, hanno avuto la possibilità
di inaugurare la nuova Ammiraglia della Costa Crociere: la Costa
Concordia.
In ottobre abbiamo trascorso un
pomeriggio culturale a Firenze
visitando il museo S. Marco. Le
iscrizioni sono state tantissime e
non abbiamo potuto accontentare
tutti, per questo a primavera riproporremo la stessa gita per permettere di partecipare a tutti quelli che
non hanno trovato posto.
Queste gite sono molto partecipate perché danno la possibilità ai
soci di poter coltivare e fare nuove
amicizie visitando, a prezzi convenienti, luoghi importanti e belli con
le spiegazioni delle guide.
21
Gita al Convento S. Marco a Firenze
Le gite
2007
A metà Novembre è stata organizzata la tradizionale cena per
coloro che hanno partecipato alle
gite sociali.
È stata una piacevole occasione
non solo per ritrovarsi fra amici,
eravamo circa 180, ma anche per
scegliere le nuove mete. Fra le gite
proposte dal Comitato organizzatore queste sono state le più votate e quindi saranno proposte a tutti
i soci nella prossima primavera:
1 giorno: Cinque Terre
Maremma
3 giorni: Lago Maggiore
7 giorni: Sicilia
Crociera di 11 giorni, partenza l’8
Giugno, con la nave Costa Europa
in Egitto Cipro e Grecia.
Cena sociale a Masiano
il melograno
dicembre 2006
ATTIVITÀ SOCIALE
22
L’attività della banca
in un ricordo di Iliano Galardini,
socio ed amministratore
Agenzia di Agliana
Nelle elezioni svolte nel 1977, dopo
9 anni di Presidente del Collegio
Sindacale, fui pregato di entrare in
lista per il Consiglio d’Amministrazione.
Confesso che non fui tanto soddisfatto anche perché si rompeva il
gruppo dei “tre moschettieri”, così
furono chiamati Ivo Cappellini, Iliano Galardini ed Enzo Gori; eravamo molto affiatati e stavamo molto
bene insieme, ma, all’insistenza
del Presidente uscente Delio Chiti
e del Presidente della Commissione elettorale, detti il mio benestare. Dalle elezioni uscì un consiglio
Con gioia e orgoglio la BCC di Masiano saluta il socio Franco Ballerini, commissario tecnico della
Nazionale Azzurra di Ciclismo vittoriosa ai recenti Campionati Mondiali su strada disputati a Salisburgo lo scorso 25 Settembre.
Hai saputo riprendere in mano
la tua squadra. Ancora una volta
sei stato capace di trasmettere
nei nove azzurri quei semplici ma
essenziali valori etici e umani che
si riassumono: tutti insieme nella
lealtà sportiva.
Il 25 Settembre nelle strade di
Salisburgo, oltre alle gambe di un
grandissimo Bettini, ha vinto ancora una volta la passione, la competenza e l’umiltà con le quali svolgi
il tuo lavoro.
il melograno
dicembre 2006
nuovo, quasi nella
totalità, ed io fui
eletto con il maggior numero di
voti.
Il nuovo consiglio
nella prima riunione mi elesse Presidente. Ero un
po’ preoccupato
di questo nuovo
e delicato lavoro.
Iniziai subito ad
incontrarmi con i
miei predecessori
viventi: Delio Chiti,
Giulio Giovannelli,
Angelo Magazzini, sia come dovere etico, ma anche per chiedere eventuali consigli per risolvere i
problemi che si fossero presentati;
era un atto d’umiltà ma anche di
collaborazione.
Da quella data iniziarono tante attività sociali mai fatte e pensate: il
pranzo sociale, anche per avere
maggiori presenze all’Assemblea
ordinaria di bilancio; la festa del
socio cooperatore svolta in Ottobre in concomitanza della festa
del risparmio, due feste ricche di
contenuti importanti, di valori etici
e formative; l’incontro di fine anno,
con gli auguri ai soci, non più formali con un biglietto natalizio postale, ma con una stretta di mano
e con il calice dello spumante nell’altra; in Primavera le gite sociali,
iniziando con quelle professionali
alla fiera dell’Industria a Milano,
alla fiera dell’Artigianato a Firenze,
alla fiera dell’edilizia a Bologna, alla
fiera dell’Agricoltura a Verona, alla
Flor Mart a Padova, alla fiera internazionale dei fiori a Genova.
Poi le gite divennero culturali e
quindi più lunghe in tutta l’Italia, in
Europa, con il pulman, l’aereo e la
nave.
Tutte queste attività, compreso
il Giornalino, ebbero un entusiasmante apprezzamento. Tutte
quante furono frequentate ed i
soci incominciarono a capire cos’era la cooperativa di credito,
anche perché nel frattempo furono
tenuti dei corsi agli amministratori
e dipendenti, per mettere a conoscenza che i soci non erano solo
dei clienti particolari, ma erano fornitori primari dei servizi e nel contempo comproprietari dell’azienda
e perciò dovevano essere trattati
con la dovuta gentilezza.
I dipendenti della Cassa Rurale e
Artigiana dovevano essere consapevoli di lavorare in un ambiente
speciale, ed essere protagonisti
di un modo nuovo di fare banca. I
dirigenti dovevano collaborare con
loro e la Direzione, al fine di creare
una famiglia. Così almeno per me
lo è stato.
Iliano Galardini
Ma sai chi
I complimenti della Banca della
quale sei socio e nella quale hai
tanti amici non aggiungono molto
alle centinaia di attestazioni che
in quasti mesi giustamente hai ricevuto. Ci sembrava comunque
doveroso ricordare la tua vittoria e
soprattutto la valenza che questa
riveste per il mondo dello sport in
generale troppo spesso interessato da tutt’altri avvenimenti.
è socio?
A noi invece, come recita il nostro
motto, ci piace essere “differenti
per forza”.
Andrea Dani
Franco Ballerini
ATTIVITÀ SOCIALE
Ma sai chi
è socio?
23
Volontariato,
ultimi, solidarietà
Un’esperienza di condivisione
che cresce all’AIAS di Pistoia
A colloquio con Paolo Pisaneschi,
46 anni, laurea in giurisprudenza,
socio della nostra Banca, impegnato all’AIAS Pistoia Onlus da
circa venti anni, da cinque direttore amministrativo. Una scelta di
lavoro e di vita nel socio-sanitario,
dove Paolo coniuga la necessaria
competenza tecnico-giuridica ed
una lunga esperienza di servizio
concreto, “sul campo”, con le persone disabili.
Gli chiediamo: come convive lo
spirito di socio cooperatore di una
Banca, con quella d’impegno professionale nel sociale?
Con semplicità. Credo di dovere
molto al clima familiare in cui sono
nato e cresciuto. Mio padre Italo
fu Presidente della Cassa Rurale
di Maresca e attraverso di lui ho
vissuto le gioie e i dolori di una comunità che vive e prospera grazie
anche alla presenza di un Istituto
di Credito Cooperativo.
Il valore festoso e contagioso della
solidarietà l’ho appreso in famiglia,
oltre che dal mio babbo dalla mia
mamma Mafalda e dai miei quattro
fratelli (uno di essi è impegnato in
una BCC “consorella”). All’esterno, poi, ho avuto la fortuna di incontrare degli ottimi maestri: prima
don Vincenzo Venturi, il parroco
del mio paese d’origine, Maresca, e poi, al
Liceo Classico di Pistoia, tutti gli insegnanti, ma in primo luogo
don Gargini e il prof.
Gaiffi.
A quindici anni, insieme
con alcuni compagni di
scuola - Diego, Edo,
Riccardo, Marco, Paolo, Patrizio - abbiamo
iniziato a frequentare
l’AIAS, scoprendo la spontaneità e
l’immediata positività delle persone disabili nei confronti della vita,
la serenità, pur nelle difficoltà, di
Vincenzo, della Rita, di Pippo, e
poi dell’Elena, della Brunella, di
Samuele, Giuliano, Lorenzo e tanti
altri ancora…, insieme all’immensa opera quotidiana di amore dei
loro familiari.
Qui ho conosciuto volontari più
grandi - uno per tutti, l’amico Piero
Gori -, che sono sempre stati un
esempio ed un punto di riferimento per il loro servizio umile, concreto e silenzioso. Con loro ho condiviso tante esperienze, che hanno
forgiato il carattere e l’amicizia dei
tanti giovani che hanno perseverato nel servizio: da quella dell’aiuto nelle case-famiglia a quella del
soggiorno estivo dell’AIAS in Versilia, dove ho incontrato Federica,
la mia futura moglie, a quella del
tempo libero trascorso con gli amici in carrozzina alle partite di calcio
o di basket, fino ai momenti più intensi e significativi della preghiera
insieme.
Si dice che i turni estivi all’AIAS
[“vacanze” di quindici giorni con le
persone disabili, le loro famiglie ed
i terapisti] rappresentino un’esperienza di volontariato impegnativa
ed affascinante: tu Paolo, quanti
“turni” hai fatto personalmente, in
tutti questi anni ?
Beh, in quasi 30 anni, credo di aver
vissuto poco meno di cinquanta
turni estivi, insieme a centinaia di
giovani volontari, così come sono
state sicuramente tantissime le
notti passate in casa famiglia; ma
continuo tuttora a provare soprattutto un’enorme gratitudine verso
tutti coloro che mi hanno permesso di vivere e condividere queste
esperienze. Provo gratitudine nei
confronti di una città intera che
ha saputo spesso essere solidale.
Da soli niente è possibile. Posso
dire di aver ricevuto tanto; e ricevo
ancora tanto dalle persone disabili con cui sono in contatto ogni
giorno, per la relazione immediata
e la gratificazione diretta che queste persone sanno offrire, facendo
esprimere ed operare la parte migliore di noi stessi.
Paolo, nei mondi che hai frequentato hai condiviso tante ricchezze
comuni, ma queste possono essere trasmesse anche alle nuove
generazioni?
Certamente. Spesso tra amici ci
ripetiamo che non possiamo essere gelosi di esperienze così intense e belle. Dobbiamo coinvolgere
le nuove generazioni nelle nostre
attività, dedicare loro attenzione,
ascoltarli e incoraggiarli nelle loro
proposte e soprattutto lasciare
loro lo spazio per operare, perché
sono in grado di determinare, con
la loro freschezza, un dinamismo
nuovo, come dimostra la crescita dell’esperienza AIAS in questi
ultimi anni, grazie all’apporto di
energie e di idee di tanti volontari,
familiari, disabili, operatori.
L.M.
il melograno
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MARKETING
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La Banca di Credito Cooperativo di Masiano
premiata a Cannes
tra le BCC italiane più attive
nel settore del Leasing
Côte d’Azur
per lo scoring:
il premio
di Banca
Agrileasing alle
BCC più attive
A Cannes dal 17-19
novembre 2006
leasing del 2005. “Le Palais des
Festivals” di Cannes, meta ambita da tutti i partecipanti al famoso
Festival cinematografico, è stata
eletta location per il cerimoniale di
consegna dei premi nella serata
del 17 novembre.
La Costa Azzurra ha fatto da scenario al tradizionale evento denominato “scoring” per la premiazione delle migliori BCC per l’attività
Coerentemente con il progetto
Banca Corporate, che vede l’evoluzione di Banca Agrileasing come
punto di riferimento dei prodotti e
Il riconoscimento è stato consegnato dal Presidente di Banca
Agrileasing, Franco Ferrarini insieme all’Avv. Azzi, sono state premiate con una coppa le prime 35
BCC in base allo stipulato leasing
congiuntamente alla qualità delle
operazioni e con una targa le prime BCC per Federazione.
servizi alle imprese del movimento
di Credito Cooperativo, sono stati
inseriti nelle premiazioni dei premi
per riconoscere lo sforzo profuso
da parte delle BCC in questa ambiziosa direzione.
Per il Factoring sono state premiate le seguenti BCC: BCC del Garda Colli Morenici del Garda (BS),
BCC di Carugate (MI), BCC di
Busto Garolfo e Buguggiate (MI) e
BCC di Sesto San Giovanni (MI).
Il riconoscimento per il Noleggio è andato alla BCC di Masiano, mentre quello per la Finanza
Straordinaria d’Impresa alla BCC
della Marca (TV) e alla BCC di
Roma (RM).
A.D.
Sopra la foto della premiazione il Direttore Landini Giordano e il Responsabile del Prodotto Leasind della Bcc
Dani Andrea ritirano il premio dalle mani del Presidente di Federasse Alessandro Azzi e da quelle del Presidente
di Banca Agrileasing Giorgio Ferrarini.
il melograno
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MARKETING
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La banca e i giovani:
mille vantaggi ZERO costi
Filiale di Quarrata
La Banca di Credito Cooperativo
di Masiano, da sempre attenta e
sensibile alle esigenze della propria comunità, ha recentemente
ampliato parte del proprio portafoglio prodotti, riservato ad un target
di clientela particolarmente giovane. È stato così rinnovato il Conto
Giovane 14-18 ed è stato creato
un nuovo prodotto denominato
Conto Giovane 18-28 destinato
a potenziali correntisti ancora alle
prese con gli studi, scolastici od
universitari, oppure già calati nelle
prime esperienze lavorative.
Il conto corrente destinato ai risparmiatori più piccoli, non ancora
maggiorenni, è un prodotto che
assolve ad una funzione estremamente importante, a cui oggi
è impossibile rinunciare: abituare
il giovane titolare a beneficiare dei
vantaggi di un conto corrente, con
un binomio remunerazione/costi
tipico di un deposito a risparmio.
Sì, perché il Conto Giovane 1418 non costa niente: zero spese
di tenuta conto, nessun costo
per la produzione e la spedizione
dell’estratto conto, operazioni gra-
tuite in numero illimitato, ed una
remunerazione delle giacenze depositate decisamente superiore a
quella offerta da un normale conto
corrente. Non solo, per educare
le nuove generazioni ad amministrare i propri risparmi, piccoli o
grandi che siano, la BCC Masiano
ha pensato di offrire gratuitamente
anche la carta bancomat, perchè
è con la pratica e l’esperienza, derivante anche dall’utilizzo di questo
strumento, che si acquisisce una
coscienza finanziaria, anche se i
soli movimenti in accredito possono essere rappresentati dalla
“paghetta” dei genitori o dei nonni.
E tutto questo la Banca di Credito
Cooperativo di Masiano ti permette di farlo non solo gratuitamente,
ma premiandoti con una elevata
remunerazione delle tue giacenze.
Sulla base di una logica simile a
quella appena descritta, è stato
creato il nuovo conto corrente destinato ad un pubblico di giovani
in età compresa fra 18 e 28 anni,
concepito per rispondere ad una
duplice finalità: fornire un servizio di base improntato a canoni
di estrema economicità ed allo
stesso tempo riuscire ad offrire un
prodotto evoluto e completo, salvaguardando un ottimo rapporto
qualità/prezzo. Sono così state
create due versioni di questa tipologia di conto corrente, ciascuna
rispondente ad una precisa finalità.
La prima, denominata “Light”, assicura al giovane correntista tanti
vantaggi, zero costi: nessuna spesa di tenuta conto, nessun costo
per la produzione e l’invio dell’estratto conto, operazioni gratuite in numero illimitato.
L’altra linea, chiamata “Oro”, pur
non rinunciando al criterio di economicità, consente al correntista
di poter disporre di un prodotto
evoluto, poiché oltre al servizio
bancario di base, sono compresi prodotti e servizi collaterali, di
estrema attualità e decisamente
utili. E tutto questo senza rinunciare ad una elevata remunerazione
delle giacenze e senza sostenere costi proibitivi, poiché dietro
la corresponsione di un canone
mensile di € 3,50, il correntista, oltre a quanto offerto nella versione
“Light”, può usufruire dei seguenti
servizi aggiuntivi: il servizio home
banking, per mezzo del quale si
può operare comodamente da
casa propria, in qualunque momento, senza doversi recare necessariamente presso lo sportello
bancario; i principali strumenti di
moneta elettronica, quali il bancomat ed addirittura la carta di credito, gratuita per il primo anno.
La Banca di Credito Cooperativo
di Masiano non si limita ad offrire
alla giovane clientela strumenti idonei alla gestione del proprio
ciclo individuale di incassi e pagamenti, quale, primo fra tutti, il
conto corrente, ma dispone anche
di una serie di iniziative a sostegno
di coloro che necessitano finanziamenti, mettendo a disposizione
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MARKETING
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Agenzia Bottegone
un ampio ventaglio di proposte
mirate. Ecco che, con riferimento
al segmento “giovani”, l’offerta si
compone di piccoli finanziamenti
volti all’acquisto di beni strumentali come computers e prodotti hitech, oppure prestiti finalizzati allo
svolgimento di viaggi studio, o comunque, più in generale, utilizzati
per il sostenimento di spese scolastiche o tasse accademiche.
Allo stesso tempo, la BCC Masiano non rimane indifferente alla
creatività ed intraprendenza di quei
giovani che hanno fatto una scelta
diversa, manifestando da subito la
volontà di intraprendere una propria attività e quindi bisognosi di
un partner finanziario che li assista
e li sostenga nella delicata fase di
start-up. Consapevoli che questo
delicato momento del ciclo di vita
di una azienda richiede particolare
disponibilità di risorse finanziarie,
la Banca di Credito Cooperativo
di Masiano, in linea con la filosofia
che caratterizza le BCC e le rende
differenti dalle altre realtà bancarie,
ha sempre cercato di essere un
valido punto di riferimento. Ecco
che allora, talvolta, il finanziamento può essere erogato, tenendo
conto non solo di una mera analisi quantitativa, ma privilegiando
elementi di natura extra-contabile,
come la moralità dei richiedenti, la
creatività dell’idea imprenditoriale,
consentendo così al giovane imprenditore di gettare le basi per il
proprio futuro.
Cristiano Verniani
Sede di Masiano
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