N. 1 - Dicembre 2006
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N. 1 - Dicembre 2006
n°1 dicembre 2006 il melograno Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. N. 1 Anno 2006. Autorizzazione del Tribunale di Pistoia n. 473 del 14/12/95. Spedizione in A.P. 70% Filiale di Pistoia. PERIODICO DI CULTURA, INFORMAZIONE E VALORI SOCIALI DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MASIANO In questo numero: • Il nuovo Direttore Luca Gori • Saluto a Giordano Landini • Intervista al Ministro Vannino Chiti 2 sommario in questo numero saluto al Vescovo Mons. Mansueto Bianchi dalla Banca di Masiano La Banca di Masiano, con tutti i suoi soci ed i dipendenti, nel salutare con gratitudine il Vescovo Emerito Mons. Simone Scatizzi per il servizio reso alla Diocesi, esprimono con calore il proprio benvenuto al nuovo Vescovo Mons. Mansueto Bianchi e l’auspicio convinto che il Suo Ministero, anche per le Banche di Credito Cooperativo, possa essere motivo di rinnovato impegno a favore delle nostre comunità, fedeli alle proprie radici cristiane. Il Vescovo sarà nostro ospite, con una intervista, nel prossimo numero. “Il Melograno”, periodico della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. Direttore Pier Maria Baldi. Direttore Responsabile Marco Maria Gulli. N. 1 Anno 2006. Autorizzazione del Tribunale di Pistoia n. 473 del 14/12/95. Spedizione in A.P. 70% Filiale di Pistoia. Progettazione e stampa: Arti Grafiche L&F srl - Pistoia il melograno dicembre 2006 VITA DELLA BANCA Editoriale del Presidente Incontro con il nuovo direttore della Banca Saluto a Giordano Landini Intervista al Ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti Crescita della Banca nel 2006 pag. pag. pag. 3 4 5 pag. pag. 6 9 TERRITORIO Bottegone tra passato e presente La Merdiana di S. Michele Agliana Tabernacoli di Calsaguidi e Cantagrillo Prima Candelina per l’Agenzia di Quarrata Masiano cento anni di Storia La Misericordia di Agliana pag. pag. pag. pag. pag. pag. 11 12 13 14 16 17 ECONOMIA LOCALE Intervista a Riccardo Andreini, Presidente Coltivatori Diretti Pistoia pag. 18 ATTIVITÀ SOCIALE Il primo numero Attività sociale della Banca Ma sai chi è socio? pag. pag. pag. 20 22 23 MARKETING La Banca di Masiano premiata a Cannes La Banca e i giovani pag. pag. 24 25 HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Baldi Pier Maria; Felci Patrizio; Biagini Edo; Gori Luca; Torracchi Massimo; Verniani Cristiano; Pepe Luigi; Burchietti Giovanni; Galardini Patrizia; Galardini Iliano; Renato Risaliti; Rosi Benedetta; Miele Luigi; Dani Andrea; Fantacci Elisabetta; Gori Maurizio; Quartieri Carlo; Vincenzo Marziale. Si ringrazia, per la disponibilità, Fusà Laura, capo segreteria del Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Istituzionali. VITA DELLA BANCA 3 editoriale del Presidente Il notiziario della Banca di Masiano si presenta, con questo numero dell’anno 2006, in una nuova veste grafica, per valorizzare e illustrare l’attività della nostra Banca. Cambia il suo nome e si chiamerà IL MELOGRANO, questo frutto che è il simbolo della nostra Banca per la comunicazione esterna, ma è anche, da tempo, l’immagine del Credito Cooperativo. Un simbolo che ci piace, perché il melograno, che è composto da tanti piccoli e buoni frutti, ben rappresenta lo spirito di unione che ci anima e con il quale portiamo avanti il nostro impegno quotidiano nel panorama bancario. Il notiziario è un mezzo, che ritengo, necessario per comunicare ai soci la politica e la strategia della nostra Banca, ed è un’occasione per rinforzare il legame con il territorio. La volontà mia e del Consiglio è quella di conservare la nostra identità di Banca locale, con un forte dialogo con i soci. È per questo che auspico, attraverso questa rivista, gli interventi dei soci, con i loro suggerimenti e le critiche; vorrei che queste pagine siano un’altra opportunità per affrontare insieme le problematiche con il nostro Istituto. Nella rivista saranno presentate le realtà locali, le iniziative sociali, del volontariato, dello sport, dell’imprenditoria; intendiamo essere vicini a questo nostro mondo, dare loro uno spazio su queste pagine, farlo conoscere e sostenerlo, in maniera, anche, da dar un aiuto per la crescita di tanti giovani. È in questa direzione che la Banca di Masiano si sta muovendo e posso citare alcuni esempi. Abbiamo finanziato la pubblicazione del libro “Tabernacoli e Immagini Sacre di Casalguidi e Cantagrilllo”, un lavoro di ricerca eseguito dagli studenti della Scuola Media “E. Fermi” di Casalguidi, per far conoscere e salvaguardare la storia e le tradizioni locali. A Piuvica, abbiamo erogato un contributo per l’allestimento del nuovo impianto d’illuminazione della Chiesa. Ad Agliana, abbiamo acquistato le divise per i volontari della Misericordia. Credo che un dovere e una funzione di una Banca locale siano anche questo, valorizzare le realtà che operano sul nostro territorio, facendole conoscere e sostenendole. Questa rivista muove i suoi passi con umiltà, con la volontà, però, di crescere nel tempo. Iniziamo con due numeri l’anno, ma se sarà gradita e vi saranno le condizioni potremo aumentare la frequenza. È un prodotto, non perfetto, ma che può migliorare con il contributo di tutti. Intendo, comunque, ringraziare tutti quelli che hanno risposto con entusiasmo all’invito alla collaborazione, dipendenti, consiglieri, soci. Masiano ha una tradizione lontana nel realizzare un mezzo di comunicazione, come il notiziario; adesso vogliamo proseguire quest’impegno, in maniera regolare e in una veste adeguata, speriamo, alla realtà d’oggi. Pier Maria Baldi il melograno dicembre 2006 VITA DELLA BANCA 4 Essendo Giordano Landini giunto al termine del rapporto di lavoro, il Consiglio di amministrazione ha nominato nuovo Direttore Generale, dal primo gennaio prossimo, l’attuale vice direttore Luca Giovanni Gori. Gori, che ha 46 anni, lavora presso questa Banca da febbraio 1981 e ha ricoperto tanti ruoli fino a quello di vice direttore dal 2001. Si è sempre distinto per professionalità, impegno e disponibilità, meritandosi la stima dei colleghi e del Consiglio. Siamo certi saprà ricoprire questo nuovo importantissimo ruolo con competenza e con il consueto entusiasmo. A nome di tutti i Soci della Banca e del Consiglio di amministrazione mi congratulo con il nuovo Direttore Generale e Gli auguro buon lavoro. Il Presidente Pier Maria Baldi incontro con Luca Gori il nuovo direttore della banca Dal primo Gennaio 2007, la Banca di Credito Cooperativo di Masiano ha un nuovo direttore. Non è un volto nuovo dell’Istituto di Credito; infatti, il vice direttore Luca Gori è promosso al massimo vertice del personale della Banca. Luca Gori, ha 45 anni, è nato a Pistoia, sposato con due figli, vive in località Barba (Quarrata). Si è diplomato in Ragioneria all’Istituto Filippo Pacini di Pistoia. Nel 1981 è stato assunto, come impiegato, dalla Banca di Credito Cooperativo di Masiano, ed ha svolto vari incarichi nelle filiali della banca; ha operato alla Sede di Masiano quale addetto al Centro elaborazione dati e all’Ufficio Titoli, nell’Agenzia di Bottegone è stato vice responsabile. Tornato alla sede di Masiano ha svolto la funzione di responsabile all’Ufficio Fidi e successivamente di responsabile dell’Agenzia di Sede. Infine è stato nominato vice direttore della Bcc, impegnato nella gestione delle risorse umane e nell’organizza- il melograno dicembre 2006 zione. La sua formazione professionale è avvenuta nell’ambito delle iniziative promosse dalla Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo. Ha partecipato al “Corso di formazione Manageriale ATENEO”, presso la Scuola di Formazione del Credito Cooperativo a Roma. Gori, durante questi anni a Masiano, ha mai pensato di effettuare esperienze di lavoro presso altri Istituti di Credito? Sinceramente ho avuto offerte da altri Istituti, ma non ho mai pensato, tantomeno desiderato di lasciare la Bcc di Masiano; è un ambiente di lavoro che apprezzo molto, che mi ha dato molte soddisfazioni e nel quale sento di potermi esprimere con piena gratificazione. Questa Banca è un’azienda solida, sana, con ottime prospettive di sviluppo. Con la guida intelligente del Consiglio di Amministrazione e del Presidente Pier Maria Baldi sono sicuro che potremo ulteriormente rafforzare la nostra funzione economica e sociale, migliorando il servizio al territorio. Il contesto esterno e i cambiamenti in atto nel mondo bancario e nelle stesse banche di credito cooperativo rappresentano una sfida impegnativa per chi opera in istituti di credito delle nostre dimensioni, ma la Banca di Masiano è ben attrezzata per superare la competizione. Com’è cambiata la Banca in questi anni? Fin dalle origini la Banca di Masiano si è caratterizzata per una costante crescita; in particolare nell’ultimo decennio si è notevolmente potenziata nella struttura, nell’assetto organizzativo, nell’offerta dei prodotti e servizi, nella capacità di creare ricchezza e valore per i soci, per i clienti e per l’intero territorio di riferimento. Vi operano 55 dipendenti, distribuiti in cinque agenzie, su un territorio ampio e con problematiche diverse tra loro. L’economia, il mercato, il tessuto sociale e l’utenza mutano in maniera significativa e talvolta difforme rispetto all’insediamento di ogni Agenzia. È quindi necessario un forte coordinamento tra i vari segmenti operativi ed è inevitabile adottare strumenti tecnici innovativi ed originali, per affrontare una realtà in movimento non uniforme. VITA DELLA BANCA Con che spirito affronta quest’incarico di direttore? Credo sia importante tenere presenti due direttrici fondamentali: la Continuità, per salvaguardare le radici e valorizzare ancora di più la potenzialità locale di questa Banca, operando, inoltre, con energia negli ambiti del mutualismo e della solidarietà; la Novità, per dare alla Banca un’impronta sempre più imprenditoriale ed efficiente, senza disperdere ed offuscare i valori ed i principi che caratterizzano la nostra realtà di cooperativa, banca locale e impresa a responsabilità sociale. Naturalmente, in questo quadro, dovremo dare più risalto alla comunicazione, prima di tutto verso i soci, ma anche verso la cittadinanza, al fine di far conoscere meglio le peculiarità della nostra Banca, sia in termini di offerta di servizi finanziari, sia di iniziative e impegno sociale. A fronte della forte concorrenza nel settore, dobbiamo soprattutto intessere una relazione singolare col socio e con il cliente, che vada oltre il puro rapporto economico, più o meno vantaggioso. Dobbiamo, in altre parole, “considerare” la persona che si rivolge a noi rispettandone la dignità ed il valore di uomo ed essere ancor più consapevoli che il nostro lavoro consiste principalmente nell’offrire un servizio. Tali elementi devono costituire la base del nostro essere “banca differente”. E questi obiettivi possono essere più facilmente conseguiti attraverso un buon sistema organizzativo, che a mio avviso costituisce un punto cardine per una banca sempre più orientata a progettare il futuro insieme ai “portatori d’interesse” ed a valorizzare il patrimonio locale. Maurizio Gori 5 saluto del presidente del consiglio di amministrazione a Giordano Landini, direttore generale Con la fine di quest’anno, il nostro Direttore Generale Giordano Landini lascerà la Banca terminando il suo rapporto di lavoro. Opera in questa Banca dall’ormai lontano 1965 ne è Direttore Generale dal 1999, dopo essere subentrato a Giuseppe Barontini. Fin dall’inizio del suo mandato come direttore, Giordano ha profuso grande impegno nel cercare di organizzare la nostra Banca in modo più adeguato ai tempi e alle dimensioni dell’azienda, contando sull’apporto di un valido collaboratore, Fernando Agostini, che purtroppo ci ha lasciato prematuramente. Era l’anno 2000, tristemente indimenticabile per la morte di ben quattro amici importanti per la Banca, di cui proprio Giordano ha fortemente voluto tenere viva la memoria con una iniziativa annuale di solidarietà. Gli eventi di allora ci obbligarono tutti ad impegnarci ancora di più e ad assumerci nuove e più importanti responsabilità: ci sentivamo in dovere di lavorare con passione anche per chi non c’era più. Mi ritrovai improvvisamente Presidente del Consiglio di Amministrazione e Giordano mi aiutò a colmare la mia poca esperienza. Da allora la nostra collaborazione è stata giorno dopo giorno sempre più intensa e proficua nell’interesse della Banca. Di tutto questo gli sono profondamente grato. Il nostro Direttore ha operato con tanto impegno per salvaguardare l’autonomia della nostra Banca e dobbiamo tutti riconoscergli una visione strategica della crescita e del futuro dell’azienda, che ha incoraggiato il Consiglio a prendere importanti decisioni di sviluppo, come l’apertura delle nuove agenzie di Agliana e di Quarrata o l’acquisto dell’immobile di Bonelle, che oggi ospita uffici non aperti al pubblico, ma che potrebbe divenire a breve una nuova filiale. Giordano ha sempre creduto fortemente nei valori del movimento del Credito Cooperativo e nei prin- il melograno dicembre 2006 VITA DELLA BANCA 6 lo sviluppo della Banca di Masiano negli ultimi otto anni dic-98 N° dipendenti ott-06 var % note 36 55 52,8% 580 1.060 82,8% 4.553 7.540 65,6% Volume Raccolta Diretta da clientela 95.755 193.156 101,7% €/000 Volume Impieghi a clientela 45.811 193.039 321,4% €/000 Patrimonio di Vigilanza 11.054 25.601 131,6% €/000 N° soci N° conti correnti cipi a cui esso si ispira: la cooperazione, la mutualità, la solidarietà, il legame forte con il territorio in cui la Banca affonda le sue radici. Ha operato tenendo sempre in grande considerazione il rapporto con le persone, siano esse dipendenti o clienti della Banca. Con questi ultimi, in particolare, ha sempre fatto il massimo per ricercare, nelle situazioni critiche, le soluzioni più adeguate. Ma anche nei rapporti con il personale della Banca, il nostro Direttore lascia un’eredità importante: il Consiglio di Amministrazione è profondamente grato a Giordano Landini per aver avuto fin dall’inizio della sua direzione una visione chiara e lungimirante del ruolo di squadra, confrontando le idee e ricercando soluzioni condivise in un comitato formato dai suoi più stretti collaboratori, alla cui crescita e professionalità ha sempre posto particolare cura ed attenzione, tanto che il Consiglio ha potuto scegliere fra questi il nuovo Direttore Generale. Sotto la direzione di Giordano, la Banca ha rafforzato il proprio radicamento sul territorio e ha avuto una forte espansione territoriale, ma soprattutto è cresciuta nei vo- lumi realizzando utili notevoli, tanto che alcuni indicatori, sotto il profilo della redditività, collocano la nostra Banca ai primi posti fra le BCC della Toscana. È difficile immaginare Giordano Landini non più al lavoro nella nostra Banca. A nome del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, dei dipendenti e dei soci, desidero ringraziarlo per tutto quello che ha fatto in questi anni e gli auguro di godersi una vita serena e felice come certamente merita. Pier Maria Baldi Landini durante un convegno della BCC con il Presidente della Banca il melograno dicembre 2006 VITA DELLA BANCA 7 Intervista di Maurizio Gori al Ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti (Foto Carlo Quartieri) Primo Pistoiese Ministro dopo molti decenni. Ministro Chiti, la storia della pianura pistoiese ha visto nascere numerose Casse Rurali, che hanno avuto un ruolo importante, per la vita e lo sviluppo dell’economia locale. Ritiene che i valori della cooperazione e della solidarietà sociale trovano ancora spazio nel panorama bancario della nostra provincia, alla luce dell’apertura, anche, di filiali di nuovi Istituti di Credito provenienti da altre province? I valori della cooperazione e della solidarietà sociale non solo trovano ancora spazio in qualsiasi realtà locale, ma a mio avviso ne devono e ne dovranno trovare sempre di più. Ha ragione lei a sottolineare l’importanza che le casse rurali hanno avuto nello sviluppo dell’economia locale pistoiese. Infatti, una fitta rete di istituti di credito a carattere locale, specie se cooperativo, è necessaria per fornire quell’attenzione e quel sostegno necessario alle tante realtà micro-aziendali di cui è composto il tessuto economico della pianura di Pistoia. Gli istituti di credito cooperativo e le casse rurali hanno svolto e svolgono appunto questa funzione: una funzione tanto più importante oggi, a fronte di una realtà aziendale, sia nazionale che locale, ancora fortemente caratterizzata da piccole e medie imprese che, se non ci fossero questi istituti, troverebbero molte più difficoltà ad accedere al credito e contribuire, in questo modo, allo sviluppo economico, culturale e sociale del territorio. Insomma le Casse Rurali non rappresentano una splendida esperienza relegata nelle testimonianze della nostra storia. Sono essenziali nel presente. Le piccole imprese, le aziende artigiane ne hanno bisogno non solo per un accesso al credito, ma anche per una vicinanza e per un supporto in grado di comprendere le situazioni, i bisogni, coadiuvare a percorrere con più sicurezza le strade di una competizione che oramai si muove su scenari globali. Ecco per il credito è ancora più vero quella specie di slogan tante volte ripetuto: pensare globale, agire con un forte radicamento sul territorio. Inoltre le Casse Rurali, per il loro impianto solidaristico, sono più propense e capaci di valutare potenzialità, piani di sviluppo, prospettive e non ancorarsi soltanto alle forme - spesso inadeguate se non addirittura penalizzanti - delle tradizionali forme di garanzia. Nell’ambito delle problematiche dell’economia locale e in particolare dell’area della Pianura Pistoiese (Masiano, Bottegone, Casalguidi, Agliana, Quarrata) che ruolo pos- il melograno dicembre 2006 VITA DELLA BANCA 8 sono avere gli Istituti di Credito Cooperativo, come la Banca di Masiano? Gli istituti di credito cooperativo svolgono un ruolo essenziale, come ho già detto, nel sostegno e nell’accesso al credito per moltissime realtà imprenditoriali pistoiesi attive nell’artigianato, nel vivaismo, nell’agriturismo e nell’agricoltura, oltre che nelle tantissime piccole imprese di vario carattere presenti sul nostro territorio. Questa variegata realtà, che rende il panorama economico della nostra zona attivo e multiforme, contribuisce in maniera significativa allo sviluppo economico non solo della pianura pistoiese ma dell’intero paese. Si può dire che, in un certo senso, gli istituti di credito cooperativo e le Casse Rurali sono una specie di garanzia per il pluralismo imprenditoriale, per l’innovazione e ammodernamento dell’apparato produttivo per l’accesso all’impresa (e quindi alla produzione, al benessere, alla sua diffusione e distribuzione), anche per chi non dispone di ingenti capitali, ma magari è provvisto di buone idee, competenza e voglia di fare. Inoltre, questi istituti hanno il pregio di portare e diffondere i valori della cooperazione e della solidarietà economica e sociale all’interno di un mercato che, proprio perché libero, dovrebbe sempre ricordarsi di restare a misura d’uomo. Infatti, il libero mercato è lo strumento con il quale gli uomini e le donne, attraverso la realizzazione delle proprie idee e dei propri progetti, possono concretizzare le legittime aspirazioni - che ciascuno di noi ha - al benessere e alla soddisfazione di sé. In questo senso, le piccole-grandi realtà degli istituti di credito cooperativo contribuiscono a far sì che davvero il mercato sia al servizio dell’uomo, e non viceversa. Tutto ciò ha nel mondo contemporaneo non soltanto un valore etico - il che già ha un’enorme importanza - ma anche economico. Lo sviluppo nell’epoca della globalizzazione richiede una estrema capacità di valorizzare le risorse umane, le qualità e responsabilità delle persone, la loro cultura e formazione. La vera differenza sarà sempre più non tra lavoro autonomo e lavoro dipendente, ma tra chi possiede e aggiorna una formazione e chi ne è privo. Un ambiente attraversato da solidarismo, cooperazione abitua alla capacità e responsabilità di intraprendere, rischiare, essere creativi, avere l’ambizione di migliorare le proprie condizioni e quelle degli altri che con noi operano. Le Casse Rurali come quella di Masiano sono state e sono protagoniste: dirò meglio, sono componenti essenziali di un ambiente “amico” di quanti investono nel proprio lavoro, di un contesto sociale in grado di incoraggiare a fare, ad operare, ad innovare. Sede di Masiano il melograno dicembre 2006 VITA DELLA BANCA 9 Il 2006 conferma la crescita dei volumi e la buona redditività della gestione Centro Servizi L’anno che si sta concludendo dovrebbe confermare, per la BCC di Masiano, una crescita sostenuta dei volumi di raccolta ed impieghi, nonché il mantenimento di un buon livello di redditività della gestione. Raccolta diretta da clientela Per quanto riguarda i volumi, la raccolta diretta da clientela, secondo gli ultimi dati disponibili e relativi a fine ottobre, cresce ad un tasso annuo di circa il 9,5%, contro l’8,5% del 2005. Si tratta di un incremento leggermente superiore rispetto alla media del sistema bancario nella provincia di Pistoia, pari a circa il 9% (fonte dati: Banca d’Italia, ultimo dato disponibile giugno 2006). In valore assoluto, si riscontra un incremento di quasi 14 mln di euro, che porta la raccolta diretta a quasi 210 mln di euro; i principali strumenti utilizzati restano i conti correnti e soprattutto i prestiti obbligazionari, che consentono di ottenere una raccolta stabile per la Banca e ben remunerata per la clientela. I buoni risultati ottenuti avrebbero potuto essere ancora migliori se negli ultimi mesi non si fosse verificato un rallentamento della crescita, principalmente a causa dei lunghi tempi necessari per ot- il melograno dicembre 2006 VITA DELLA BANCA 10 tenere dalla Consob il nulla-osta all’emissione di nuovi prestiti obbligazionari, come richiesto dalla normativa sul risparmio (legge 262/2005 “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari”). Raccolta indiretta Nei primi 10 mesi del 2006 la raccolta indiretta (titoli di terzi e risparmio gestito) è cresciuta di 2,8 mln di euro, riportandosi sopra quota 50 mln di euro, valore che non si registrava dal 2001, ovvero prima del verificarsi degli eventi catastrofici dell’11 Settembre e degli scandali finanziari nazionali ed internazionali (Cirio, Parmalat, Enron, Argentina). La crescita sopra citata ha riguardato sia le forme tradizionali, ovvero titoli di Stato e di organismi sovranazionali (BEI e BIRS), nonché forme più evolute, quali i nuovi Fondi di Aureo Gestioni e le Sicav gestite da Morgan Stanley, con cui BCC Masiano vanta una stretta e proficua collaborazione. Riteniamo particolarmente importante evidenziare che, oltre ad una crescita equilibrata, si conferma la forte propensione della Banca ad indirizzare i propri clienti verso strumenti di risparmio caratterizzati da bassa volatilità ed in grado di assicurare un rendimento positivo anche in presenza di condizioni di mercato non favorevoli (cosiddetti strumenti “total return”). Impieghi a clientela Gli impieghi a clientela della BCC Masiano si apprestano a superare quota 200 mln di euro, dato che a fine ottobre si collocano a circa 193 mln di euro, ovvero 21,6 mln di euro in più rispetto a fine 2005. In termini percentuali, si tratta di un incremento annuo di circa il 15%, ben maggiore di quello registrato il melograno dicembre 2006 dal sistema bancario nella provincia di Pistoia (+5%; fonte dati: Banca d’Italia, ultimo dato disponibile giugno 2006). I mutui si confermano la forma tecnica con la crescita più sostenuta; in questo modo la BCC di Masiano assolve in pieno al proprio ruolo di banca locale, mettendo a disposizione risorse finanziarie a mediolungo termine ad imprese operanti nel territorio di competenza ed a famiglie ivi residenti, a condizioni economiche decisamente favorevoli. Nell’ambito degli impieghi, la crescita dei finanziamenti ai soci è più che coerente con quella complessiva; come noto, il supporto alle iniziative imprenditoriali ed alle necessità finanziarie personali della base sociale rappresenta un obiettivo strategico per la Banca, proprio in relazione al rafforzamento del proprio ruolo di cooperativa di credito a supporto del territorio. Utile netto semestrale La situazione economica semestrale (giugno 2006) evidenzia un rendimento della gestione ordinaria più che soddisfacente; l’utile netto semestrale si colloca infatti ad oltre 1,7 mln di euro, contro 1,4 di giugno 2005 (quasi +20%). Il risultato raggiunto è ancor più interessante se si considera l’incremento delle spese amministrative, correlato a nuove assunzioni di personale ed all’apertura della nuova filiale di Quarrata, nonché degli ammortamenti di immobili, a seguito dell’acquisto dello stabile per la nuova filiale e della rivalutazione ai valori di mercato effettuata a fine 2005. Al di là del risultato economico di periodo, preme dare rilievo al fatto che la BCC Masiano si conferma ai primi posti fra le BCC toscane in termini di efficienza, misurata come rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione (il cosiddetto cost/income): a fronte di un livello medio regionale del 68% circa, la Banca si colloca al 58%. Concludendo, dall’esame dei dati provvisori sulla gestione 2006 emerge un quadro positivo della situazione economico-patrimoniale della BCC di Masiano, caratterizzato da uno sviluppo sostenuto della raccolta, da una brillante evoluzione degli impieghi, da un significativo livello di redditività, nonché dal mantenimento di un elevato livello di efficienza e produttività. Massimo Torracchi TERRITORIO 11 Bottegone tra passato e presente Chiesa di S. Angelo Nel cuore della nostra piana pistoiese sta il Bottegone e la sua gente compulsa di vita attiva e laboriosa. Il Bottegone, per antonomasia, è stato, e lo è tutt’ora, una realtà territoriale abbastanza ampia che si lega ad una parte notevole dei paesi circostanti: S. Sebastiano, Piuvica, Badia, con borgate limitrofe, così da essere a sud un’ampia periferia della città. A Bottegone, senza penetrare profondamente nel remoto, s’è fortemente incentivata, subito dopo la guerra ’40-’45, la vita politica; una intensa realtà di sviluppo democratico che trovò il suo epicentro tra Democrazia Cristiana e partito Comunista. Questi due schieramenti politici si scontrarono quotidianamente, nel rispetto reciproco, dimostrando una forte maturità democratica quale esempio per tutti. Fu così che si realizzarono due circoli culturali - ricreativi di non comune struttura: “ La Capannina” e “ La Casa del popolo”. Intanto Bottegone cresceva nelle diverse proiezioni: attività artigianali, operosità ortovivaista, vita culturale e ricreativa, una pulsante vivacità spirituale attorno alle strutture ecclesiali e non mancava la passione e l’attività sportiva. Il fiore all’occhiello fu la realizzazione di una struttura scolastica proiettata nel futuro per ospitare la Scuola Media Statale, esistente fin dall’inizio (1963) a Bottegone. Non va dimenticata la realizzazione di un grande campo sportivo per il calcio, il terreno fu donato dalle marchese Carandini-Bastogi alle due parrocchie di Bottegone: S. Angelo e S. Sebastiano. Oggi Bottegone vanta sei squadre di calcio per giovanissimi, che fanno capo alla più grande società “Virtus-Bottegone”; un secondo campo comunale di calcio con una attività legata all’U.I.S.P.; una società ciclistica di allievi molto apprezzata, una palestra nuova a fianco della Scuola Media Statale, dove trova la sua proiezione sportiva una efficiente squadra di pallacanestro - Valentina’s - il cui animatore è Don Piergiorgio Baronti ed infine, ma non per ultimo, la squadra femminile di pallavolo. Ci onora, poi, il più eminente sportivo italiano in campo di tiro a volo: Luciano Giovanetti, vincitore di due olimpiadi. Da Bottegone hanno iniziato la loro attività anche molti amministratori locali tra cui primeggiarono due sindaci: Francesco Toni e Renzo Bardelli, il primo, deputato al parlamento nazionale, il secondo, onorò la sua vita politica con una intensità fortemente incisiva azione nel partito comunista, sì da aprire nuove frontiere politiche al comunismo, al di là degli schemi tradizionali. Bottegone non vuole dimenticare, e non può, la personalità di Gerardo Bianchi, due volte deputato; quella di Angiolo Bianchi, illustre commercialista, già presidente della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia; il sindacalista Vittorio Magni, segretario provinciale della CISL ed animatore della vita politica al Bottegone. Intanto questo Bottegone ha nel suo seno personalità capaci di dar vita ad attività imprenditoriali a livello artigianale ed industriale. A Bottegone è irrompente ormai da tempo l’attività ortovivaistica. Sussistono, ed era ovvio, filiali di banche prestigiose: il Monte dei Paschi di Siena, la Cassa di Risparmio, la Banca Intesa e la Banca di Credito Cooperativo di Masiano, quest’ultima è la più radicata nel territorio ed è apprezzata dalla popolazione anche per la sua offerta e qualità di servizi. Ma questo Bottegone è andato inesorabilmente in sofferenza non solo per il traffico automobilistico soprattutto lungo la rotabile Pistoia il melograno dicembre 2006 TERRITORIO 12 - Firenze, ma anche per le strade interne a causa della attività notevole ortovivaistica. Oggi Bottegone ha perduto la sua identità precipua con la realizzazione di strutture edilizie in una zona abbastanza ampia: un agglomerato di edifici di ampio raggio ad Est, quasi affastellati tra loro, che ha inciso profondamente nella vita associativa comunitaria. C’è da evidenziare positivamente un nuovo compulsare di vivacità artigianale ed edilizia, nonché nuove infrastrutture per una più razionale viabilità. Balza evidente un augurio: Bottegone dovrà raggiungere un più ampio equilibrio socio-culturale-economico per dar vita ad una comunità sempre più aperta alle nuove problematiche. Giovanni Burchietti Dall’archivio della Squadra di calcio Virtus Bottegone, una foto dei giovani atleti con i tecnici degli anni ’80. La meridiana di S. Michele Agliana L’importanza della meridiana per misurare il tempo oggi è scomparsa nella coscienza popolare, ma in un tempo neanche lontano, quando non c’erano né radio, né televisione e neanche orologi, soprattutto fra la povera gente, l’importanza sociale di conoscere quando iniziava la giornata lavorativa, quando finiva o quando c’era la sospensione del lavoro per il pranzo era oggi inimmaginabile. Nelle campagne della pianura pistoiese e pratese ha avuto una grande importanza la pittura della meridiana (orologio solare) nel lato sud della Chiesa parrocchiale di S. Michele Agliana nel 1790. Questa vicenda è stata riproposta all’attenzione degli abitanti d’Agliana per iniziativa dell’allora parroco Don Sinibaldo Sottili, con una pubblicazione che rievocava questa singolare vicenda locale. Questa meridiana e la sua importanza sono strettamente collegate a ricordi familiari e personali, essendo nato e cresciuto a poche decine di metri dalla meridiana. Si può dire che tutti i miei giochi infantili si sono svolti sotto lo sguardo severo e imperturbabile di questo disegno, per molti versi allora indecifra- il melograno dicembre 2006 TERRITORIO 13 bile. Non sapevo allora cosa fosse l’ora terza, sesta e nona, però mi avevano detto che l’ombra quando segnava mezzogiorno era su quel punto. Mia madre mi mandava a vedere a che punto era l’ombra e su questa fase si metteva a preparare il pranzo. Qualche volta (quando sentivo la fame) anticipavo l’ora per saziarmi prima; altre volte preso dai giochi me ne dimenticavo e allora … erano guai per me… Ogni volta che vado a S. Michele e vedo la meridiana ho un balzo perché mi si affolla la testa di ricordi. Renato Risaliti Tabernacoli e immagini sacre di Casalguidi e Cantagrillo Pubblicazione a cura della Professoressa Chetti Barni e degli alunni della Scuola Media Statale “E. Fermi”, Istituto Comprensivo di Casalguidi (Serravalle Pistoiese). Questo lavoro nasce da una ricerca svolta dai ragazzi della scuola, per la catalogazione dei tabernacoli e delle relative immagini sacre presenti nel territorio circonvicino alla scuola. E’ stata un’occasione per i ragazzi di approfondire la conoscenza del proprio ambiente, della storia locale, delle manifestazioni artistiche culturali e umane. Il libro è stato realizzato con il contributo della Banca di Masiano. il melograno dicembre 2006 TERRITORIO 14 La prima candelina per l’agenzia di Quarrata Agenzia di Quarrata La Banca di Credito Cooperativo di Masiano, da oltre 80 anni banca di riferimento del proprio territorio elettivo, ha deciso di presidiare l’ambito territoriale del Comune di Quarrata con un punto operativo, attivo ormai da più di un anno. Se ci chiediamo il perché di questa scelta, ovviamente non casuale, le risposte possono essere molteplici. Oltre che per ovvi motivi di carattere geografico, poiché la zona insediata costituisce il naturale sviluppo della copertura territoriale della Banca nelle zone a sud di Pistoia, ben altre e più importanti sono le motivazioni. Una di queste è data dal fatto che la Banca di Credito Cooperativo di Masiano, già prima dell’apertura della filiale, intratteneva rapporti con oltre mille residenti nel comune di Quarrata, e quindi, la decisione di localizzare un punto operativo rispondeva all’esigenza di essere più vicini per fornire un servizio più agevole e comodo nei confronti della clientela quarratina. Sicuramente una delle motivazioni più forti è rappresentata dal fatto che quello di Quarrata è un comu- il melograno dicembre 2006 ne in crescita, dove positivi sono sia il saldo naturale (+ 28 unità a fine 2005) che quello migratorio (+ 391 al 31/12/2004), indice significativo per quanto riguarda l’attrattività della cittadina. Al riguardo si consideri che, nell’arco temporale di 70 anni la popolazione residente è praticamente raddoppiata: da 12.978 abitanti del 1936, siamo passati a 24.017 (dato riferito al 31/12/2005). Inoltre, a titolo di curiosità, si pensi che nel 2004 il Comune di Quarrata, su 8.101 comuni italiani, si è classificato al 388° posto nella lista di quelli più popolati. Lo sviluppo economico di Quarrata Da un punto di vista economico, il territorio di Quarrata rappresenta quindi un polo attrattivo di notevole portata, dovuto principalmente al settore dell’industria, soprattutto del mobile ma anche tessile, che dagli anni Sessanta in poi è divenuto il settore egemone, “sor- passando” quello agricolo. Volendo ripercorrere brevemente le tappe di questo grande traguardo possiamo calarci negli anni Venti, anni in cui il settore produttivo iniziò a svilupparsi grazie alla ditta Lenzi che conquistò, in poco tempo, il mercato nazionale con la produzione di un modello di divano-letto denominato “Ottomana”. Successivamente la ditta assunse dimensioni sempre maggiori e sul territorio sorsero molti laboratori artigianali, formati dai dipendenti della ditta Lenzi che lasciavano il proprio posto di lavoro per mettersi in proprio. Negli anni Quaranta la produzione iniziò a diversificarsi, ampliando la gamma di prodotti del settore arredamento, sancendo così l’affermarsi dell’industria del mobile a livello locale. Le porte del mercato estero, specie quello francese, si aprirono fra gli anni Cinquanta e Sessanta, grazie al raffinato tocco di stilisti prestigiosi. Questo vero e proprio “boom” dell’industria del mobile causò progressivamente la migrazione degli occupati dal settore primario a quello secondario, che passarono da oltre il 50% ad appena il 15% durante il ventennio 50-70. Ecco che dagli anni Ottanta in poi, Quarrata si affermò come punto di riferimento nazionale ed internazionale nel mercato del mobile, essendo presente al proprio interno una vera e propria filiera produttiva. Il passo successivo fu la conquista del mercato extra-europeo, nel quale si registrò, a partire dagli anni Novanta, un notevole incremento delle esportazioni soprattutto verso gli Stati Uniti ed i nuovi mercati asiatici. Il merito di questo successo sicuramente va assegnato in primo luogo ai cittadini che, a vari livelli, hanno contribuito a scrivere la storia di Quarrata, ma secondariamente, non è da trascurare TERRITORIO il ruolo fondamentale svolto da quegli organismi che hanno affiancato gli “attori” in prima persona, sostenendoli e quindi consentendogli di concretizzare le loro idee imprenditoriali. Ci riferiamo a enti pubblici, associazioni di categoria, istituti di credito che, nel corso del tempo, hanno permesso la realizzazione di grossi progetti di crescita e, allo stesso tempo, non si sono tirati indietro nella gestione di eventuali momenti di crisi, tipici di qualsiasi ciclo economico e tuttora persistenti in alcuni settori industriali. Questo è ciò che la BCC Masiano ha sempre fatto anche nei confronti della popolazione di Quarrata e che, da un anno, sta cercando di fare sempre di più grazie ad un contatto più diretto, assicurato dall’agenzia situata nel 15 cuore della città. La missione della nostra Banca consiste proprio nel perseguire in modo prioritario lo scopo di essere un efficace strumento di sviluppo dell’economia locale, diventando il partner finanziario naturale del piccolo imprenditore. Differentemente da molte altre realtà bancarie, nell’esercizio della propria attività, la BCC Masiano fa esplicito e continuo riferimento a quei principi etici e sociali di mutualità che sono alla base del Credito Cooperativo. In un mercato bancario spiccatamente concorrenziale e aggressivo, orientato prevalentemente ai margini di redditività d’impresa, la BCC vuole essere la vera banca etica del territorio di competenza, scostandosi dagli obiettivi meramente numerici da perseguire a tutti i costi. Ecco che, accanto ad un servizio bancario efficiente, la BCC Masiano intende caratterizzarsi nel Comune di Quarrata, come nelle altre aree di sua competenza, per l’attenzione ai valori sociali ed al volontariato, per le attività a carattere mutualistico a beneficio della collettività, per l’impegno diretto, grazie alla rete dei suoi collaboratori, per essere e venire percepita come “la Banca in prima persona”. Fonti: “Bilancio ambientale, consuntivo anno 2005”, Comune di Quarrata. “Quarrata e la sua popolazione, anno 2005”, Comune di Quarrata - Servizi demografici. Elaborazioni su dati Istat. Cristiano Verniani Le iniziative sportive La Banca di Masiano presente alla 59° Coppa Dino Diddi che si è corsa Domenica 3 Settembre 2006 ad Agliana. La gara ha visto 187 iscritti per la Categoria Allievi del ciclismo italiano. il melograno dicembre 2006 TERRITORIO 16 “Masiano. Cento anni di storia” Un anno dopo la pubblicazione Per andare alla scuola elementare di Casenuove, circa quaranta anni fa, percorrevo con la mia biciclettina rossa (allora il traffico non faceva paura) via Vergine dei Mei ed ho continuato a percorrere quella strada, ormai adulta, con l’automobile, per i miei spostamenti verso la città. Nel tempo avevo, come è naturale, trasformato i campi e le case intorno in una immagine mentale per cui li vedevo anche se, passando, non osservavo ai il melograno dicembre 2006 lati. Da alcuni giorni, però, questa immagine si è spezzata… Ora, prima della curva del Castellino, ci si deve immettere nella superstrada… Il Castellino, come lo chiamavamo, è là, di fronte, come un pezzo di paese tagliato fuori per sempre. È inevitabile che sia così: cambiano le esigenze, cambia il paesaggio, cambiano gli spazi ed anche Masiano cambia fisionomia sia a livello di viabilità che a livello di abi- tazioni (infatti diversi sono i cantieri per la ristrutturazione di vecchie case coloniche). Allora, ad un anno di distanza dalla pubblicazione del libro “Masiano. Cento anni di storia. Per non dimenticare” mi dico che fu giusta l’intuizione di Iliano quando propose di fermare in un libro la storia degli ultimi cento anni del paese e fu giusta l’immediata adesione espressa dalla Cooperativa “E. Bianchi” e dalla nostra Banca di Credito Cooperativo affinché quell’idea fosse realizzata. Probabilmente d’ora in avanti le trasformazioni saranno sempre più rapide e incisive e almeno le generazioni future potranno, se lo vorranno, trovare in quelle pagine qualche immagine, qualche racconto di un paese che chissà, tra qualche decennio, quale fisionomia avrà. Si sa, i giovani guardano in avanti, ma mi auguro che il libro sopra citato possa loro permettere anche uno sguardo indietro, possa rivelare loro qualche momento del passato non certamente per rimanervi ancorati, ma per scoprirvi, semmai, un punto di riferimento che in questo mondo sempre più caotico e senza certezze non è facile trovare. Credo, tuttavia, che anche i meno giovani possano trovare nel libro qualcosa: il ricordo di una persona cara, un episodio sconosciuto, un momento vissuto e poi dimenticato, una consapevolezza maggiore delle proprie radici, riscoprendo o rafforzando, così, il senso di appartenenza a questa comunità che è il paese di Masiano. Patrizia Galardini TERRITORIO 17 La Misericordia di Agliana Quella della Misericordia di Agliana, fondata nel 1908 e rimasta dipendente dalla Confraternita di Pistoia fino al secondo dopoguerra, può non sembrare una storia molto lunga. È cercando più attentamente nel passato però che si può scoprire come in realtà la tradizione assistenziale di Agliana abbia radici ben più antiche e profonde. Già nel Medioevo infatti erano attive le prime “Opere”, che dai primi del Quattrocento si occuparono di assistenza ai malati, trasporto agli ospedali, servizi funebri e suffragi, sempre coniugando queste opere con la pietà e la fede cristiane. Sebbene dopo un breve periodo di decadenza nel Settecento l’ attività fosse stata ripresa durante il periodo napoleonico, agli inizi del Novecento Agliana versava in condizioni di particolare sottosviluppo e la Compagnia del SS. Sacramento, di cui facevano parte i futuri fondatori della Misericordia, si occupava soprattutto di funzioni e pratiche religiose. È in questo contesto storico che si colloca la della Misericordia, per merito di Don Adriano Mari, parroco di San Piero, e di alcuni volontari. Molte cose sono cambiate, da al- lora. Dopo il fallimento di alcuni tentativi per mancanza di fondi la Confraternita aglianese è finalmente riuscita ad ottenere la propria indipendenza e, ciò che è più importante, ha saputo usufruire della novità che il tempo portava con sé per migliorare costantemente i propri servizi. Un tempo dieci rintocchi di campana accompagnavano il trasporto dei malati all’ospedale su una lettiga a mano, più tardi, con tanti sacrifici e alcune generose donazioni, si comprarono le prime autoambulanze; ora la Misericordia ha due sedi, un Gruppo Volontario Giovanile, un riconoscimento civile, ottenuto nel 1960, di Ente Morale, e ancora tante iniziative e tanta voglia di fare. «Ci sono attualmente circa 150 volontari impegnati per la Misericordia di Agliana» dice Fabio Pronti, vicepresidente «fra cui molti giovani, anche fra i 20 e i 30 anni. Si occupano di un po’ di tutto, non solo di ricoveri ed emergenze ma anche di assistenza sociale. C’è però sempre bisogno di nuove forze». giore bisogno di volontari? «Sicuramente quello dell’assistenza agli anziani, che comincia dall’aiuto per le incombenze quotidiane, fino alla gestione di emergenze». Sono richieste abilità particolari? «Certamente i professionisti ci sono di grande aiuto. Ma per l’ assistenza sociale possono intervenire anche i ragazzi dai 16 anni, dopo aver frequentato un apposito corso». Quali sono, al momento, i vostri progetti in ponte? «È già pronto il progetto per la costruzione di una nuova sede che riunisca le due già esistenti, e ovviamente ci serve tutto l’aiuto possibile, anche in termini economici. A questo proposito voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato fin qui, e un grazie particolare alla Banca di Masiano che ci ha permesso di rinnovare le nostre divise». Un particolare appello da rivolgere? «Quello di venire a trovarci presto. Per aiutare giorno per giorno, ma anche per divertirci, per la festa di Sant’Antonio, a Giugno, che ormai è diventata una tradizione irrinunciabile: tutti ci ritroviamo, per distribuire il pane benedetto e festeggiare insieme al resto della popolazione». Benedetta Rosi Qual è il campo in cui in questo momento c’è mag- il melograno dicembre 2006 ECONOMIA LOCALE 18 Intervista a Riccardo Andreini Presidente della Confederazione Coltivatori Diretti della Provincia di Pistoia Oggi parleremo dei problemi, soprattutto di carattere economico, degli appartenenti al vostro comparto. Che tipo di questioni si trovano ad affrontare gli operatori di settore agricolo nel momento in cui hanno necessità di finanziamenti per la loro attività? Le nostre imprese possono ricorrere ai finanziamenti del Piano di Sviluppo Rurale, (il prossimo è previsto per i primi del nuovo anno ed avrà effetto fino al 2013). Però tutti sappiamo che questi finanziamenti toccano una parte ristretta il melograno dicembre 2006 delle aziende, soprattutto in considerazione dell’esiguità dei fondi stanziati dalla C.E.E. cui fa riferimento la Regione Toscana (e quindi la Provincia ), ma anche a causa delle particolari graduatorie a cui vengono sottoposte le domande presentate... Tutte le aziende che, invece, non riescono ad usufruire di questi contributi o che invece non intendono sottoporsi alle numerose incombenze e lungaggini burocratiche che i Piani di Sviluppo Rurale inevitabilmente comportano, ricorrono al credito bancario, che in questi ultimi anni ha assunto parametri considerevoli, grazie alla partecipazione degli Istituti di Credito della nostra Provincia. Oltre alle normali necessità di cassa e di sconto commerciale, sono stati finanziati, a condizioni generalmente favorevoli, acquisti di terreni,di macchine agricole, nuovi impianti, ecc. Per questi scopi abbiamo a disposizione molti prodotti, a partire dalla “cambiale agraria” con la quale le nostre banche hanno sostituito il credito di conduzione Regionale a tasso agevolato, non più permesso dalla CE. Come si rapporta con la banca erogatrice l’azienda che ha necessità economiche? Le aziende vivaistiche non hanno grossi problemi nel farsi concedere credito, perché fanno parte di un mondo ritenuto in continua crescita e sono dotate, di solito, di patrimoni consistenti per l’alto valore dei terreni. L’unico incoveniente è rappresentato dalle co- ECONOMIA LOCALE siddette “garanzie” che possono essere richieste dall’Istituto di credito per i finanziamenti più importanti. In questi casi, esse vanno a colpire l’intero patrimonio dell’imprenditore, compresa l’abitazione del titolare che in genere insiste sul terreno dell’azienda, perché ci troviamo quasi sempre di fronte a ditte individuali o a società “semplici”. Bisogna fare, invece, un discorso diverso per le aziende che operano nella floricoltura, che sta affrontando da anni una grave crisi strutturale dovuta soprattutto alla concorrenza estera a scàpito della produzione tipica di Pescia. Gli alti costi energetici per il riscaldamento delle serre e la “globalizzazione” colpiscono da anni questo settore in quanto i fiori, a differenza delle 19 piante, sono facilmente trasportabili e possono giungere da noi anche dal lontano SudAfrica, impiegando poche ore di aereo. Gli Olandesi, oltre a disporre in casa loro di una produzione meglio organizzata della nostra, affidano la coltivazione di numerose specie floreali ai paesi del continente africano e del SudAmerica, dove la manodopera ha un costo bassissimo. Queste sono alcune delle principali ragioni per cui gli investimenti in questo settore sono molto limitati. L’altra agricoltura, quella tradizionale, a Pistoia ha un rilievo minore. Il dato più significativo è rappresentato dallo sviluppo di numerose aziende agrituristiche. mento l’operatore del settore è scelto preferibilmente tra quelli operanti in ambito locale? Gli Istituti di Credito locali sono tradizionalmente più radicati sul territorio e quindi vengono di regola preferiti, anche per il normale reciproco rapporto di fiducia che in genere si instaura col tempo. La conoscenza e la fiducia reciproca sono fondamentali, perché gli agricoltori che si rivolgono alla banca non possono fornire un bilancio aziendale da analizzare ed i capitali richiesti vengono impiegati in investimenti i cui risultati saranno apprezzabili solo dopo diversi anni. I nostri cicli produttivi sono un po’ più lunghi di quelli dell’industria! L’Istituto bancario cui fa riferiLuigi Miele il melograno dicembre 2006 ATTIVITÀ SOCIALE 20 Il primo numero del notiziario Questa rivista, della Banca di Masiano, che da questo numero si chiamerà “IL MELOGRANO”, ha origine lontana. Grazie all’archivio personale d’Iliano Galardini, memoria storica della Banca, abbiamo potuto vedere (ed una copia della prima pagina è riprodotta qui) il primo numero del Notiziario della Banca di Masiano. Era il 1978, nella forma di un ciclostilato, composto di sei pagine dattiloscritte e prodotto grazie al ciclostile del Circolo Pio X, in Via De’ Rossi a Pistoia, nasceva questo notiziario per informare i soci e i clienti sulla vita della Banca. Era il primo esempio, in Toscana, di una Cassa Rurale che adottava questo mezzo per comunicare e informare. Basti pensare che il notiziario della Federazione Toscana delle Casse Rurali nasce nel 1984 e da allora tanti istituti bancari, anche di dimensioni maggiori di Masiano, hanno realizzato un proprio notiziario, producendo anche riviste di pregio. Il Notiziario ha accompagnato la vita della Banca in questi ventotto anni, riportandone gli eventi e i momenti più significativi e raccogliendo i suggerimenti e gli apprezzamenti dei soci, dei clienti e dei componenti del mondo della Federazione delle Casse Rurali prima e delle Banche di Credito Cooperativo dopo. M.G. Le gite 2006 Anche quest’anno, come avviene ormai da tanti anni, la BCC di Masiano, ha proposto un programma di gite per andare incontro alle varie esigenze dei soci della Banca. Due sono state le gite di un giorno: una ha avuto per meta Gubbio e Città di Castello, l’altra Ravenna e Chioggia. La gita di tre giorni è stata organizzata a Livigno, S. Moritz e Merano. La gita più importante ha permesso ai partecipanti di visitare Parigi, sicuramente una delle più belle caGita a Parigi il melograno dicembre 2006 ATTIVITÀ SOCIALE pitali europee, la reggia e i giardini di Versailles e il castello di Fontainebleau. Coloro che hanno scelto di partecipare alla crociera, che ha toccato i porti di Tunisi, Malta e Tripoli, hanno avuto la possibilità di inaugurare la nuova Ammiraglia della Costa Crociere: la Costa Concordia. In ottobre abbiamo trascorso un pomeriggio culturale a Firenze visitando il museo S. Marco. Le iscrizioni sono state tantissime e non abbiamo potuto accontentare tutti, per questo a primavera riproporremo la stessa gita per permettere di partecipare a tutti quelli che non hanno trovato posto. Queste gite sono molto partecipate perché danno la possibilità ai soci di poter coltivare e fare nuove amicizie visitando, a prezzi convenienti, luoghi importanti e belli con le spiegazioni delle guide. 21 Gita al Convento S. Marco a Firenze Le gite 2007 A metà Novembre è stata organizzata la tradizionale cena per coloro che hanno partecipato alle gite sociali. È stata una piacevole occasione non solo per ritrovarsi fra amici, eravamo circa 180, ma anche per scegliere le nuove mete. Fra le gite proposte dal Comitato organizzatore queste sono state le più votate e quindi saranno proposte a tutti i soci nella prossima primavera: 1 giorno: Cinque Terre Maremma 3 giorni: Lago Maggiore 7 giorni: Sicilia Crociera di 11 giorni, partenza l’8 Giugno, con la nave Costa Europa in Egitto Cipro e Grecia. Cena sociale a Masiano il melograno dicembre 2006 ATTIVITÀ SOCIALE 22 L’attività della banca in un ricordo di Iliano Galardini, socio ed amministratore Agenzia di Agliana Nelle elezioni svolte nel 1977, dopo 9 anni di Presidente del Collegio Sindacale, fui pregato di entrare in lista per il Consiglio d’Amministrazione. Confesso che non fui tanto soddisfatto anche perché si rompeva il gruppo dei “tre moschettieri”, così furono chiamati Ivo Cappellini, Iliano Galardini ed Enzo Gori; eravamo molto affiatati e stavamo molto bene insieme, ma, all’insistenza del Presidente uscente Delio Chiti e del Presidente della Commissione elettorale, detti il mio benestare. Dalle elezioni uscì un consiglio Con gioia e orgoglio la BCC di Masiano saluta il socio Franco Ballerini, commissario tecnico della Nazionale Azzurra di Ciclismo vittoriosa ai recenti Campionati Mondiali su strada disputati a Salisburgo lo scorso 25 Settembre. Hai saputo riprendere in mano la tua squadra. Ancora una volta sei stato capace di trasmettere nei nove azzurri quei semplici ma essenziali valori etici e umani che si riassumono: tutti insieme nella lealtà sportiva. Il 25 Settembre nelle strade di Salisburgo, oltre alle gambe di un grandissimo Bettini, ha vinto ancora una volta la passione, la competenza e l’umiltà con le quali svolgi il tuo lavoro. il melograno dicembre 2006 nuovo, quasi nella totalità, ed io fui eletto con il maggior numero di voti. Il nuovo consiglio nella prima riunione mi elesse Presidente. Ero un po’ preoccupato di questo nuovo e delicato lavoro. Iniziai subito ad incontrarmi con i miei predecessori viventi: Delio Chiti, Giulio Giovannelli, Angelo Magazzini, sia come dovere etico, ma anche per chiedere eventuali consigli per risolvere i problemi che si fossero presentati; era un atto d’umiltà ma anche di collaborazione. Da quella data iniziarono tante attività sociali mai fatte e pensate: il pranzo sociale, anche per avere maggiori presenze all’Assemblea ordinaria di bilancio; la festa del socio cooperatore svolta in Ottobre in concomitanza della festa del risparmio, due feste ricche di contenuti importanti, di valori etici e formative; l’incontro di fine anno, con gli auguri ai soci, non più formali con un biglietto natalizio postale, ma con una stretta di mano e con il calice dello spumante nell’altra; in Primavera le gite sociali, iniziando con quelle professionali alla fiera dell’Industria a Milano, alla fiera dell’Artigianato a Firenze, alla fiera dell’edilizia a Bologna, alla fiera dell’Agricoltura a Verona, alla Flor Mart a Padova, alla fiera internazionale dei fiori a Genova. Poi le gite divennero culturali e quindi più lunghe in tutta l’Italia, in Europa, con il pulman, l’aereo e la nave. Tutte queste attività, compreso il Giornalino, ebbero un entusiasmante apprezzamento. Tutte quante furono frequentate ed i soci incominciarono a capire cos’era la cooperativa di credito, anche perché nel frattempo furono tenuti dei corsi agli amministratori e dipendenti, per mettere a conoscenza che i soci non erano solo dei clienti particolari, ma erano fornitori primari dei servizi e nel contempo comproprietari dell’azienda e perciò dovevano essere trattati con la dovuta gentilezza. I dipendenti della Cassa Rurale e Artigiana dovevano essere consapevoli di lavorare in un ambiente speciale, ed essere protagonisti di un modo nuovo di fare banca. I dirigenti dovevano collaborare con loro e la Direzione, al fine di creare una famiglia. Così almeno per me lo è stato. Iliano Galardini Ma sai chi I complimenti della Banca della quale sei socio e nella quale hai tanti amici non aggiungono molto alle centinaia di attestazioni che in quasti mesi giustamente hai ricevuto. Ci sembrava comunque doveroso ricordare la tua vittoria e soprattutto la valenza che questa riveste per il mondo dello sport in generale troppo spesso interessato da tutt’altri avvenimenti. è socio? A noi invece, come recita il nostro motto, ci piace essere “differenti per forza”. Andrea Dani Franco Ballerini ATTIVITÀ SOCIALE Ma sai chi è socio? 23 Volontariato, ultimi, solidarietà Un’esperienza di condivisione che cresce all’AIAS di Pistoia A colloquio con Paolo Pisaneschi, 46 anni, laurea in giurisprudenza, socio della nostra Banca, impegnato all’AIAS Pistoia Onlus da circa venti anni, da cinque direttore amministrativo. Una scelta di lavoro e di vita nel socio-sanitario, dove Paolo coniuga la necessaria competenza tecnico-giuridica ed una lunga esperienza di servizio concreto, “sul campo”, con le persone disabili. Gli chiediamo: come convive lo spirito di socio cooperatore di una Banca, con quella d’impegno professionale nel sociale? Con semplicità. Credo di dovere molto al clima familiare in cui sono nato e cresciuto. Mio padre Italo fu Presidente della Cassa Rurale di Maresca e attraverso di lui ho vissuto le gioie e i dolori di una comunità che vive e prospera grazie anche alla presenza di un Istituto di Credito Cooperativo. Il valore festoso e contagioso della solidarietà l’ho appreso in famiglia, oltre che dal mio babbo dalla mia mamma Mafalda e dai miei quattro fratelli (uno di essi è impegnato in una BCC “consorella”). All’esterno, poi, ho avuto la fortuna di incontrare degli ottimi maestri: prima don Vincenzo Venturi, il parroco del mio paese d’origine, Maresca, e poi, al Liceo Classico di Pistoia, tutti gli insegnanti, ma in primo luogo don Gargini e il prof. Gaiffi. A quindici anni, insieme con alcuni compagni di scuola - Diego, Edo, Riccardo, Marco, Paolo, Patrizio - abbiamo iniziato a frequentare l’AIAS, scoprendo la spontaneità e l’immediata positività delle persone disabili nei confronti della vita, la serenità, pur nelle difficoltà, di Vincenzo, della Rita, di Pippo, e poi dell’Elena, della Brunella, di Samuele, Giuliano, Lorenzo e tanti altri ancora…, insieme all’immensa opera quotidiana di amore dei loro familiari. Qui ho conosciuto volontari più grandi - uno per tutti, l’amico Piero Gori -, che sono sempre stati un esempio ed un punto di riferimento per il loro servizio umile, concreto e silenzioso. Con loro ho condiviso tante esperienze, che hanno forgiato il carattere e l’amicizia dei tanti giovani che hanno perseverato nel servizio: da quella dell’aiuto nelle case-famiglia a quella del soggiorno estivo dell’AIAS in Versilia, dove ho incontrato Federica, la mia futura moglie, a quella del tempo libero trascorso con gli amici in carrozzina alle partite di calcio o di basket, fino ai momenti più intensi e significativi della preghiera insieme. Si dice che i turni estivi all’AIAS [“vacanze” di quindici giorni con le persone disabili, le loro famiglie ed i terapisti] rappresentino un’esperienza di volontariato impegnativa ed affascinante: tu Paolo, quanti “turni” hai fatto personalmente, in tutti questi anni ? Beh, in quasi 30 anni, credo di aver vissuto poco meno di cinquanta turni estivi, insieme a centinaia di giovani volontari, così come sono state sicuramente tantissime le notti passate in casa famiglia; ma continuo tuttora a provare soprattutto un’enorme gratitudine verso tutti coloro che mi hanno permesso di vivere e condividere queste esperienze. Provo gratitudine nei confronti di una città intera che ha saputo spesso essere solidale. Da soli niente è possibile. Posso dire di aver ricevuto tanto; e ricevo ancora tanto dalle persone disabili con cui sono in contatto ogni giorno, per la relazione immediata e la gratificazione diretta che queste persone sanno offrire, facendo esprimere ed operare la parte migliore di noi stessi. Paolo, nei mondi che hai frequentato hai condiviso tante ricchezze comuni, ma queste possono essere trasmesse anche alle nuove generazioni? Certamente. Spesso tra amici ci ripetiamo che non possiamo essere gelosi di esperienze così intense e belle. Dobbiamo coinvolgere le nuove generazioni nelle nostre attività, dedicare loro attenzione, ascoltarli e incoraggiarli nelle loro proposte e soprattutto lasciare loro lo spazio per operare, perché sono in grado di determinare, con la loro freschezza, un dinamismo nuovo, come dimostra la crescita dell’esperienza AIAS in questi ultimi anni, grazie all’apporto di energie e di idee di tanti volontari, familiari, disabili, operatori. L.M. il melograno dicembre 2006 MARKETING 24 La Banca di Credito Cooperativo di Masiano premiata a Cannes tra le BCC italiane più attive nel settore del Leasing Côte d’Azur per lo scoring: il premio di Banca Agrileasing alle BCC più attive A Cannes dal 17-19 novembre 2006 leasing del 2005. “Le Palais des Festivals” di Cannes, meta ambita da tutti i partecipanti al famoso Festival cinematografico, è stata eletta location per il cerimoniale di consegna dei premi nella serata del 17 novembre. La Costa Azzurra ha fatto da scenario al tradizionale evento denominato “scoring” per la premiazione delle migliori BCC per l’attività Coerentemente con il progetto Banca Corporate, che vede l’evoluzione di Banca Agrileasing come punto di riferimento dei prodotti e Il riconoscimento è stato consegnato dal Presidente di Banca Agrileasing, Franco Ferrarini insieme all’Avv. Azzi, sono state premiate con una coppa le prime 35 BCC in base allo stipulato leasing congiuntamente alla qualità delle operazioni e con una targa le prime BCC per Federazione. servizi alle imprese del movimento di Credito Cooperativo, sono stati inseriti nelle premiazioni dei premi per riconoscere lo sforzo profuso da parte delle BCC in questa ambiziosa direzione. Per il Factoring sono state premiate le seguenti BCC: BCC del Garda Colli Morenici del Garda (BS), BCC di Carugate (MI), BCC di Busto Garolfo e Buguggiate (MI) e BCC di Sesto San Giovanni (MI). Il riconoscimento per il Noleggio è andato alla BCC di Masiano, mentre quello per la Finanza Straordinaria d’Impresa alla BCC della Marca (TV) e alla BCC di Roma (RM). A.D. Sopra la foto della premiazione il Direttore Landini Giordano e il Responsabile del Prodotto Leasind della Bcc Dani Andrea ritirano il premio dalle mani del Presidente di Federasse Alessandro Azzi e da quelle del Presidente di Banca Agrileasing Giorgio Ferrarini. il melograno dicembre 2006 MARKETING 25 La banca e i giovani: mille vantaggi ZERO costi Filiale di Quarrata La Banca di Credito Cooperativo di Masiano, da sempre attenta e sensibile alle esigenze della propria comunità, ha recentemente ampliato parte del proprio portafoglio prodotti, riservato ad un target di clientela particolarmente giovane. È stato così rinnovato il Conto Giovane 14-18 ed è stato creato un nuovo prodotto denominato Conto Giovane 18-28 destinato a potenziali correntisti ancora alle prese con gli studi, scolastici od universitari, oppure già calati nelle prime esperienze lavorative. Il conto corrente destinato ai risparmiatori più piccoli, non ancora maggiorenni, è un prodotto che assolve ad una funzione estremamente importante, a cui oggi è impossibile rinunciare: abituare il giovane titolare a beneficiare dei vantaggi di un conto corrente, con un binomio remunerazione/costi tipico di un deposito a risparmio. Sì, perché il Conto Giovane 1418 non costa niente: zero spese di tenuta conto, nessun costo per la produzione e la spedizione dell’estratto conto, operazioni gra- tuite in numero illimitato, ed una remunerazione delle giacenze depositate decisamente superiore a quella offerta da un normale conto corrente. Non solo, per educare le nuove generazioni ad amministrare i propri risparmi, piccoli o grandi che siano, la BCC Masiano ha pensato di offrire gratuitamente anche la carta bancomat, perchè è con la pratica e l’esperienza, derivante anche dall’utilizzo di questo strumento, che si acquisisce una coscienza finanziaria, anche se i soli movimenti in accredito possono essere rappresentati dalla “paghetta” dei genitori o dei nonni. E tutto questo la Banca di Credito Cooperativo di Masiano ti permette di farlo non solo gratuitamente, ma premiandoti con una elevata remunerazione delle tue giacenze. Sulla base di una logica simile a quella appena descritta, è stato creato il nuovo conto corrente destinato ad un pubblico di giovani in età compresa fra 18 e 28 anni, concepito per rispondere ad una duplice finalità: fornire un servizio di base improntato a canoni di estrema economicità ed allo stesso tempo riuscire ad offrire un prodotto evoluto e completo, salvaguardando un ottimo rapporto qualità/prezzo. Sono così state create due versioni di questa tipologia di conto corrente, ciascuna rispondente ad una precisa finalità. La prima, denominata “Light”, assicura al giovane correntista tanti vantaggi, zero costi: nessuna spesa di tenuta conto, nessun costo per la produzione e l’invio dell’estratto conto, operazioni gratuite in numero illimitato. L’altra linea, chiamata “Oro”, pur non rinunciando al criterio di economicità, consente al correntista di poter disporre di un prodotto evoluto, poiché oltre al servizio bancario di base, sono compresi prodotti e servizi collaterali, di estrema attualità e decisamente utili. E tutto questo senza rinunciare ad una elevata remunerazione delle giacenze e senza sostenere costi proibitivi, poiché dietro la corresponsione di un canone mensile di € 3,50, il correntista, oltre a quanto offerto nella versione “Light”, può usufruire dei seguenti servizi aggiuntivi: il servizio home banking, per mezzo del quale si può operare comodamente da casa propria, in qualunque momento, senza doversi recare necessariamente presso lo sportello bancario; i principali strumenti di moneta elettronica, quali il bancomat ed addirittura la carta di credito, gratuita per il primo anno. La Banca di Credito Cooperativo di Masiano non si limita ad offrire alla giovane clientela strumenti idonei alla gestione del proprio ciclo individuale di incassi e pagamenti, quale, primo fra tutti, il conto corrente, ma dispone anche di una serie di iniziative a sostegno di coloro che necessitano finanziamenti, mettendo a disposizione il melograno dicembre 2006 MARKETING 26 Agenzia Bottegone un ampio ventaglio di proposte mirate. Ecco che, con riferimento al segmento “giovani”, l’offerta si compone di piccoli finanziamenti volti all’acquisto di beni strumentali come computers e prodotti hitech, oppure prestiti finalizzati allo svolgimento di viaggi studio, o comunque, più in generale, utilizzati per il sostenimento di spese scolastiche o tasse accademiche. Allo stesso tempo, la BCC Masiano non rimane indifferente alla creatività ed intraprendenza di quei giovani che hanno fatto una scelta diversa, manifestando da subito la volontà di intraprendere una propria attività e quindi bisognosi di un partner finanziario che li assista e li sostenga nella delicata fase di start-up. Consapevoli che questo delicato momento del ciclo di vita di una azienda richiede particolare disponibilità di risorse finanziarie, la Banca di Credito Cooperativo di Masiano, in linea con la filosofia che caratterizza le BCC e le rende differenti dalle altre realtà bancarie, ha sempre cercato di essere un valido punto di riferimento. Ecco che allora, talvolta, il finanziamento può essere erogato, tenendo conto non solo di una mera analisi quantitativa, ma privilegiando elementi di natura extra-contabile, come la moralità dei richiedenti, la creatività dell’idea imprenditoriale, consentendo così al giovane imprenditore di gettare le basi per il proprio futuro. Cristiano Verniani Sede di Masiano il melograno dicembre 2006 27 il melograno dicembre 2006