FRANCIA: IL MERCATO TESSILE - ABBIGLIAMENTO La
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FRANCIA: IL MERCATO TESSILE - ABBIGLIAMENTO Alcuni punti di riferimento 1 La Francia in cifre Dati generali • • • • • • • • • Superficie: 543.965 kmq Popolazione: 64,3 milioni di abitanti (stima al 01/01/2009) : +0,6% sul 2007 L’indicatore di fecondità è dell’1,9 bambini per ogni donna, mentre la speranza di vita media è > 81 anni (77,6 anni per gli uomini e 84,5 per le donne) Residenti italiani: 540.000 ca.(dati 2006) Capitale: Parigi (2.144.700 abitanti ) Principali “agglomerations” (comunità di comuni) : Parigi (9, 6 M ab.) Lione e Marsiglia (1,35 M ab.) Lilla (1 M ab.), Nizza (890.000 ab.) Tolosa (760.000 ab.), Bordeaux (750.000 ab.) Principali porti e aeroporti: i porti maggiori si trovano a Marsiglia, Le Havre, Dunkerque; i maggiori aeroporti a Parigi, Nizza, Lione, Marsiglia, Tolosa Lingua: Francese Ordinamento politico: Repubblica semi‐presidenziale Valuta: Euro La Francia in cifre Anno 2008 Var. % sul 2007 Popolazione 64,3 M ab. piú 0,6 % Pil (in Mld. €) 1.950 piú 3,06 % Import (in Mld €) 465.2 piú 5.3 % Le importazioni francesi ed i principali paesi fornitori 2006 Quota% 2007 Germania 69.060 16,2 74.698 Belgio 35.557 8,4 Italia 36.300 Cina Quota % 2008 Quota% Variazion e % ‘08/’07 Variazione % ’07/’06 16,6 77.300 16,4 +3,5 +8,2 37.176 8,3 40.135 8,5 +7,9 +4,6 8,5 38.521 8,6 38.340 8,1 ‐0,5 +6,1 24.201 5,7 28.586 6,4 30.853 6,5 +7,9 +18,1 Spagna 29.160 6,9 31.366 7,0 30.754 6,5 ‐1,9 +7,6 USA 25.456 6,0 25.971 5,8 25.926 5,5 ‐0,2 +2,0 Regno Unito 26.057 6,1 24.560 5,5 22.850 4,9 ‐6,9 ‐5,7 Paesi Bassi 17.538 4,1 18.472 4,1 19.124 4,1 +3,5 +5,3 Russia 10.039 2,4 11.177 2,5 13.681 2,9 +22,4 +11,3 Svizzera 9.479 2,2 10.020 2,2 10.461 2,2 +4,4 +5,7 Mondo 425.441 100 449.604 100 471.657 100 +4,9 +5,5 Commercio Estero della Francia In valore, le esportazioni raggiungono i 403 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto al 2007,anno in cui erano invece aumentate del 2,8% Tale rallentamento risulta più marcato di quello delle importazioni (472Mld), la cui crescita passa al 4,9% rispetto al 5,5% del 2007 471657 500000 403003 ‐68654 400000 300000 2006 200000 2007 2008 100000 0 ‐100000 Export Import Saldo Interscambio commerciale della Francia con l’Italia 2006 2007 2008 Quota % Quota % Quota % Var.% Var.% italiana italiana italiana ‘08/’ ‘07/’06 2006 2007 2008 07 Export 35.042 36.203 35.518 9,1 9,2 8,8 ‐1,9 +8,3 Import 36.300 38.521 38.340 8,5 8,6 8,1 ‐0,5 +6,1 Saldo +1.258 italiano +2.318 +2.822 +21,8 81,0 Le importazioni francesi dall’Italia per settore (in milioni di euro) 2006 2007 2008 Var.% Var.% Quota% 08/07 07/06 dell’Italia 2008 Quota% dell’Italia 2007 Meccanica 5.680,0 6.227,6 6.212,6 ‐0.2 +9,6 10,7 10,7 Settore dell’auto 4.049,0 4.268,7 4.243,8 ‐0.6 +5,4 8,8 8,8 Moda 3.890,0 4.224,8 4.147,2 ‐2.4 +9,2 15,5 15,8 Siderurgia 3.074,6 3.557,2 3.635,0 +2.2 +15,7 15,0 15,2 Prodotti elettrici ed elettronici 3.121,1 2.705,3 3.058,3 +13.1 +9,7 8,4 8,1 Materie plastiche 2.513,0 2.956,4 2.759,4 ‐6,7 ‐5,3 8,4 7,6 Agro‐alimentaire 2.465,3 2.731,8 3.058 +13,1 +9,7 11,3 12,0 Arredamento 1.290,1 1.360,2 1.361,4 +0,1 +5,4 18,6 18,9 TOTALE 36.300 38.521 38.340 ‐0,5 +6,1 8,1 8,5 Nel 2008, la meccanica rimane il primo mega-comparto dell’export italiano, registrando un andamento stagnante di (-0.2%) la moda, dopo l’ottima crescita nel 2007(+9,2%), inverte la tendenza e vede gli acquisti francesi calare (2.4%) Ottimi i segnali provenienti dal comparto agro-alimentare,che registra un eccellente (+13,1%) dopo il già raggiunto +9,7% nel 2007 Le esportazioni francesi verso l’Italia 2006 2007 2008 Var.% 08/07 Var.% 07/06 Quota 2008 TOTALE 35.042 36.203 35.518 ‐1,9 +3,3 8,8 Settore auto 4.409,3 4.672,3 4.152,9 ‐11.1 +6,0 9,3 Agro‐alimentare 3.772,3 4.008,2 4.345,7 +8,4 +6,2 9,3 Meccanica 3.303,1 3.349,6 3.084,2 ‐7,9 +1,4 6,0 Siderurgia 2.703,1 2.973,0 2.928,5 ‐1,5 +10,0 12,2 Prodotti farmaceutici 2.561,1 2.717,1 2.795,6 +2,9 +6,1 6,7 Materie plastiche 2.540,0 2.689,9 2.504,1 ‐6,9 +5,9 11,5 Prodotti elettrici ed elettronici 2.419,2 2.409,3 2.208,5 ‐8,3 ‐0.4 6,8 Moda 1.789,9 2.017,5 1.962,3 ‐2,7 +12,7 11,9 I flussi globali verso l’Italia nel 2008 sono in calo, dopo l’aumento del 2007 (+3,3%) In controtendenza con l’andamento delle esportazioni totali (+2%) Il calo di tutti i comparti, ed eccezione di due settori, i prodotti farmaceutici (+2,9%) e l’agroalimentare (+8,4%) Moda italiana in Francia Il settore italiano della moda ha un grande valore, non soltanto per ragioni economiche, ma per il suo contenuto d’immagine Nel 2005 l’Italia (che detiene nel 2008 il 15,5% delle quote di mercato) ha perso il suo tradizionale primo posto come fornitore della Francia a favore della Cina (26% di quota) Le importazioni globali dall’Italia, dopo la ripresa del 2007 (+9,2%), registrano un calo del 2,4% L’Italia subisce la competizione dei Paesi in cui il costo del lavoro è molto più basso Mercato del tessile 2008 • • • • • Consumi : 28,68 Md € (‐3,7% su 2007) Fatturato :13,8 Md € (‐6,7% su 2007) Export : 8 Md € (%) (‐10.1% su 2007) Import : 12,9% Md € (‐1.5% 2007) Addetti : 82 160(‐1.63 % su 2007) Il posizionamento della Francia nell’ industria Tessile Europea La Francia è il terzo attore del’industria tessile europea L’ Italia si trova al primo posto UE ( 25 paesi) Fatturato in milioni di € : 98 543 Italia 32% Germania 13% Francia 12% Regno Unito 10% Spagna 8% Belgio 6% Caratteristiche principali del mercato francese del tessile Forte sensibilità al prezzo Forte predominanza del sintetico Forte posizionamento dei marchi Ricerca dell’uniformità anzichè della differenziazione Punti chiave del settore Un’industria molto forte: 4 000 aziende, 10 miliardi € IVA esclusa di fatturato; 48 000 addeti Formata in maggior parte di PMI: 91% del fatturato è realizzato da aziende di 20 a 250 addeti Un percentuale di esportazione elevato : 4.3 miliardi di € fatturato all’export, nel 2008 in aumento di 2% rispetto al 2007 Una consumo interno di 26.8 miliardi di euro nel 2007 L’industria del tessile ha un’evoluzione comparabile negli ultimi quindici anni a quella della siderurgia e dell’aAutomotive in termini di fatturato, di addetti e d’investimenti Le importazioni Francesi dall Italia settore tessile - abbigliamento Settori 2007 Gen ‐ Dic 2008 Gen – Dic Var % Prodotti tessili 1.472.077 1.372.310 ‐6,78 Articoli di abbigliamento e pellicce 1.389.310 1.412.567 1,67 Cuoio e prodotti in 1.575.678 cuoio (comprese le calzature di qualsiasi materiale) 1.475.869 ‐6,33 Le esportazioni Francesi verso l’Italia Settore tessile - abbigliamento Settori 2007 Gen‐ Dic 2008 Gen‐Dic Var% Prodotti tessili 465.393 380.667 ‐18,21 Articoli di abbigliamento e pellicce 732.833 686.476 ‐6,33 Cuoio e prodotti in 493.267 cuoio (comprese le calzature di qualsiasi materiale) 496.502 0,66 Le importazioni francesi Gennaio-marzo 2009 Abbigliamento (miliardi €) % variazione (2009/2008) Tessile (miliardi €) % di variazione (2009/2008) Totale abbigliamento 3 867 569 ‐3% Totale tessile ‐21% 1 308 939 UE 27 paesi 1 105 668 ‐12% 790 712 ‐27% Extra UE 27 1 105 668 ‐12% 518 227 ‐10% Paesi Mediterranei 704 319 ‐12% 109 102 ‐19% Paesi Balcanici 7 126 3% 950 ‐12% Asia 1 938 609 9% 351 522 ‐6% Altri paesi 111 847 ‐12% 56 653 ‐19% Le importazioni per categorie di prodotto nel 2008 Le esportazioni per categorie di prodotto nel 2008 I cinque prodotti italiani più esportati in Francia nel settore della moda 2006 2007 2008 Var. % ‘08/’07 VAR.% ‘07/’06 860,9 931,9 906,3 ‐2,8 +8,3 Abbigliamento non 729,0 a maglia 809,1 828,7 +2,4 +10,9 Maglieria 650,4 667,7 674,8 +1,1 +2,7 Borse e valigie 386,7 532,6 497,8 ‐6,5 +37,7 Fili sintetici 181,9 171,2 158,2 ‐7,6 ‐5,9 Calzature L’abbigliamento e la maglieria nel 2008 ha registrato un andamento positivo con degli aumenti rispettivi del +2,4% e +1,1%, mentre gli altri principali sottocomparti risultano in diminuzione Tessile, abbigliamento, cuoio e scarpe: evoluzione dell’import e dell’export Francese 2001-2009 Ripartizione della popolazione per classi d'età Anno 2007 Pop. 0-19 20-59 60-64 65-75 Over 75 63,8 M 24.9 Stima 2010 65,2 M 24.3 54.3 4.4 16.4 8 53 6 16.7 8.8 Consumo tessile abbigliamento nel 2008 in milioni di € Il 2008 (28.68 miliardi di €) ha registrato un ribasso di -3% nella consumazione di tessile: Cumulo in valore gennaio - dicembre 2008 gennaio – dicembre 2007 Variazione del fatturatto Indipendenti Catene specializzate GDO Grandi Magazzini Magazzin i popolari V.A.D . Ipermercati Totale PAP Uomo ‐0.1 ‐1.9 ‐1.6 +1.9 … +1.5 ‐7.3 ‐1.1 Intimi e scarpe uomo ‐7.2 +2.9 +2.1 ‐5.8 … +2.9 ‐4.3 ‐1.5 PAP Donna ‐4.9 ‐5.2 ‐4.0 +0.5 +1.6 ‐2.4 ‐7.1 ‐4.1 Intimi e scarpe donna +0.3 ‐4.4 +0.3 ‐4.7 +2.3 ‐5.4 ‐2.2 ‐2.3 Abbigliamento bambini ‐0.5 ‐2.7 +1.5 +1.1 +5.8 ‐5.1 ‐5.9 ‐1.7 TOTALE ARTICOLI ABBIGLIAMENTO Tessile per la casa ‐2.9 ‐3.7 ‐1.9 ‐0.4 +2.6 ‐3.8 ‐5.3 ‐3.0 ‐4.3 +9.4 … ‐4.2 +5.8 ‐3.3 ‐6.0 ‐2.0 TOTALE TESSILE ABBIGLIAMENTO ‐3.0 ‐3.5 ‐1.9 ‐0.8 +2.5 ‐3.7 ‐5.5 ‐3.0 Tendenze Dinamica del mercato tessile nel 2008 Nel mese di aprile 2009 le vendite d’articoli d’abbigliamento e del settore tessile hanno registrato un ribasso di 1.2% rispeto al 2008 (nel aprile 2008 rispeto al 2007 si ha registrato un ribasso di -8%) Solo i circuiti che sono posizionati su un approcio « primo prezzo » registrano un aumento degradato Dopo aver assistito ad un declino del 7% nel corso dell’intero anno 2008, l’evoluzione del fatturato dell’industria tessile si é ancora una volta all’inizio del 2009 Il fatturato ha subito una caduta del 19% nel corrente gennaio 2009, a confronto dei primi mesi del 2008 mese Le esportazioni sono diminuite del 31% (valore) a confronto dello scorso di gennaio 2008 (valore) la dovuta Le importazioni francesi nel settore del tessile sono diminuite del 26 % nel corso del primo mese del corrente 2009 (dati da considerarsi con prudenza, dato che si riferiscono ad un solo mese) Consumi e distribuzione 2007 Quota del budget familiare per abbigliamento 4,2 4,2 4,1 4,1 (%) 4,0 4,0 3,9 3,9 3,8 3,8 2003 2005 2004 1 Anni 2006 2007 Circuito distributivo 2% Catene specializzate 4% Indipendenti 5% 5% 26% GDO GSS 8% VAD Negozi sport 8% Grandi magazzini 17% Altri canali 12% Mercati e fiere 14% Magazzini popolari Fatturato in M € Catene specializzate GSS > 1000 VAD GDO Grandi magazzini Magazzini di sport La Redoute Carrefour Galeries Lafayette Décathlon Auchan, E.Leclerc Printemps Go Sport, Intersport 500-1000 H&M, Etam, Zara, Camaieu La Halle!, Kiabi, C&A 3 Suisses 200-500 A.Thiery, Cache-Cache, Jennyfer, Pimkie, Promod Gémo, Babou, Veti, Eurodif, Fabio Lucci Quelle 100-200 J.Riu, Caroll, Un Jour Ailleurs, Esprit, Kookaï, Comptoir des Cotonniers, Gap, A. Manoukian, P.Bréal, Mango Défi Mode, Distri Center, Devianne, Tati, Styleco Afibel Consumi e distribuzione 2007 Evoluzione dei prezzi al consumo (anno 2007) Catene specializzate +3,3 Grandi magazzini +1,4 Vendita a distanza -1,7 Negozi di sport -4,3 Catene grande diffusione +2,3 GDO -6,0 Mercati e fiere -6,0 Ripartizione del mercato dell'abbigliamento per settori 8% 9% PAP femminile PAP maschile 10% 45% Biancheria per la casa Moda bimbi Sett. Neonati 28% Catene specializzate Canali di vendita abbigliamento donna 13% Indipendenti GDO 10% VAD 49% 6% Altri 6% GSS 6% Grandi magazzini + magazzini popolari 5% 5% • Mercato dominato dalle catene specializzate, la cui progressione tuttavia rallenta negli ultimi 5 anni • Affermazione di catene estere e del Fast Fashion a partire dagli anni 90 (H&M, Zara) • Ricorso a stilisti o personalità per diversificare le linee • Progressivo affermarsi del franchising Budget medio annuo abbigliamento per donna 763 800 700 545 600 472 531 557 500 379 400 € 300 200 100 0 15-24 Catene specializzat e Indipendenti GDO 25-34 35-44 45-54 55-64 65 e + Canali di vendita abbigliamento uomo 5% 8% 30% 8% Negozi di sport Altri 11% VAD Grandi magazzini + magazzini popolari 19% 19% Tendenze - Abbigliamento • Settore in rapida evoluzione con il più forte aumento percentuale di investimenti pubblicitari (« shoppenboys ») • Settore sostenuto più da un aumento dei volumi che dei prezzi • L’uomo diventa sempre più autonomo per l’acquisto del proprio abbigliamento (viaggi d’affari, singles, ecc.) • Forte affermazione dello sportswear (« décontracté chic »): diversificazione da parte dei produttori di articoli sportivi (Aigle, Eden Park…) concorrenza da parte delle catene specializzate (Decathlon, Go Sport, Sport 2000, Intersport…) che creano degli shops‐in‐shops nei loro punti vendita GSS Canali di vendita moda bimbo 3% 6% GDO Catene specializzate 24% 7% 7% Negozi di sport Indipendenti 15% Altri 22% VAD 16% • Gli 8‐19 anni rappresentano il 14 % della popolazione francese, e costituiscono : ¾ il 16% del valore della spesa abbigliamento ¾ Il 14 % dei volumi ¾ Il 34 % del valore della spesa Sportswear ¾ Il 28 % dei volumi Sportswear UN'EVOLUZIONE PREOCCUPANTE DEL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI DONNE: il 49% hanno comprato meno abiti rispetto all'abitudine il 20% hanno acqistato abiti meno costosi UOMINI: il 54% hanno acquistato abiti allo stesso prezzo rispetto all'abitudine Il 40% preferisce utilizzare il denaro in altro piuttosto che per l'acquisto di abiti BAMBINI: In Francia le spese per l’abbigiamento arrivano in seconda posizione (33%) dopo l’alimentazione (37%). Considerazioni sul mercato del’abbigliamento Il mercato francese dell’abbigliamento per l’infanzia ha un valore complessivo di oltre 3,3 Md € E’ uno dei più organizzati e dei più concorrenziali E’ dominato dalle catene di distribuzione specializzate, catene di sport e GDO, che si dividono il 65 % delle vendite E’ molto sensibile al fattore prezzo E’ un mercato sufficientemente destagionalizzato (16 % degli acquisti sono effettuati nella seconda quindicina di agosto, 12,5 % in settembre, 10,5% in dicembre e in gennaio) La crisi: le conseguenze La crisi finanziaria che sta investendo il mercato francese in generale sta accellerando nuovi modalità di consumo 3 grandi tendenze: Ricerca del miglior prezzo Maggior elasticità ed adattabilità dei prodotti Maggior sensilibilità sui prodotti acquistati Principale conseguenza di questa crisi sulle aziende francesi aumento generale dei rischi Importante: individuare le difficoltà di ogni singolo settore in funzione della loro capacità di assorbire gli chocs In Francia: i settori ripartiti in 3 categorie 1.Settori che subiscono un notevoleaumento dei rischi 2. Settori che conservano una certa solidità settore meccanico, chimico, automotive,siderurgico, … settore agroalimentare, la grande distribuzione, … 3. Settori strutturalmente più deboli, che grazie alla crisi pero’ hanno la tendenza a rinforzarsi e ad evolversi settore tessile ed abbigliamento, … I RISCHI PER IL SETTORE TESSILE: evoluzione TESSILE GENNAIO APRILE 2008 2008 C+ C+ LUGLIO OTTOBRE GENNAIO 2008 2008 2009 B‐ B‐ B‐ APRILE 2009 B‐ Negli ultimi anni il settore tessile ha attraversato forti turbolenze congiunturali Tuttavia, la chiusura delle aziende le più fragli ha permesso al settore in generale di ristabilizzarsi e ristrutturarsi l’obiettivo é puntare ed evolversi su nuovi mercati Il livello di rischio per il settore tessile é passato da un livello C+ ad un livello Bdal primo trimestre 2008. Il tasso di ribasso corrispondente alle imprese classificate a rischio elevato si é stabilizzato a partire dal primo semestre 2009. Rischio elevato Debole rischio Medio rischio Principali saloni del settore Première Vision / Denim (pezzami) (15‐18 settembre; 700 espositori) Prêt‐à‐porter 4‐7 settembre 2009 (1 500 espositori, 40 000 visistatori) Interselection Mode City e Interfilière (filiera Lingerie) 5‐7 settembre; 700 espositori Teniamo presente che… Il cliente francese è un mix di carattere latino e rigore teutonico L’immagine positiva del prodotto « made in Italy » si scontra spesso con un pregiudizio sulla nostra capacità a lavorare bene (mancanza di precisione, puntualità nelle consegne, rapidità dei pagamenti…) Con l’inglese si va dappertutto… tranne che in Francia LE TAGLIE SONO CAMBIATE (campagna di misurazione nazionale – pubblicazione 2006 dell’IFTH) GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI LYON 8, RUE JOSEPH SERLIN 69001 LYON +33 4 72 00 32 40 [email protected]