si rimanda alle note contenute nel diario

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si rimanda alle note contenute nel diario
DIARIO DI AUTO-OSSERVAZIONE
ISTRUZIONI PER L’USO
Come valutare i sintomi in generale: la maggior parte dei sintomi o dei segni riportati nell’elenco del diario non
sono necessariamente dovuti a malattie o disfunzioni, ma possono essere il risultato di temporanee modificazioni
delle funzioni di organi e di apparati dell’organismo. Registrandone la durata nel tempo e condividendo il contenuto
del diario e altre informazioni con il medico di riferimento, sarà più facile valutare la presenza di una malattia e, in
particolare, di un’alterazione della funzione della tiroide.
“Segni e sintomi…senza motivo”: quando si riporta questa dicitura si intende segnalare che il segno o il sintomo
ha significato, e va raccolto, solo se non ci sono cause note. Calare di peso avendo ridotto le calorie della dieta e/o
avendo aumentato di molto l’attività fisica è normale, mentre una diminuzione di peso in assenza di significative
modificazioni di alimentazione ed esercizio fisico può essere un sintomo che vale la pena di seguire nel tempo.
“Sintomi più o meno…del solito”: ci possono essere funzioni dell’organismo che variano da persona a persona
e per le quali solo il singolo individuo è in grado di valutare se, da un certo momento in poi avviene un
cambiamento. Un nervosismo o un’irritabilità che aumenta molto e in maniera protratta può essere sintomo di
qualcosa che non va, eventualmente anche di un’aumentata funzione della tiroide.
“Difficoltà a sopportare il freddo o il caldo”: la capacità di sopportare il freddo o il caldo è una caratteristica che
varia da un soggetto all’altro, ma di solito resta costante in ogni individuo. Se una persona, da un certo momento in
poi, percepisce una modificazione del modo in cui il suo organismo si adatta alle basse o alle alte temperature, può
essere utile registrare nel tempo il sintomo che, potenzialmente, può essere dovuto, rispettivamente, a un
ipotiroidismo o a un ipertiroidismo, ma anche ad altre condizioni.
“Frequenza dei battiti del cuore”: un modo semplice per misurarla è quello di posizionare i polpastrelli dell’indice
e del medio sulla superficie inferiore del polso e, dopo avere individuato la pulsazione dell’arteria che passa in quel
punto, contare quante pulsazioni ci sono in un minuto. Non esiste un valore normale della frequenza, ma un
intervallo di valori accettabili che va da 60 a 100 battiti al minuto, D’altra parte, anche limitate e temporanee
variazioni del numero delle pulsazioni al di sopra o al di sotto di questi valori possono non essere segno di
patologia e si verificano, per vari motivi, nel corso della giornata. Per questo può valere la pena di annotare per
qualche settimana la frequenza cardiaca e condividere i dati con il medico di riferimento che li valuterà e li
interpreterà nell’ambito del quadro generale di segni e sintomi. Per saperne di più.
I momenti migliori per eseguire una misurazione attendibile sono al mattino a digiuno, dopo essersi svegliati, e alla
sera, prima di coricarsi.
“Pressione arteriosa”: per misurare la pressione arteriosa è necessario lo strumento denominato
sfigmomanometro. Ce ne sono diversi tipi e oggi in molte case ce n’è uno. Per le istruzioni sulla corretta
misurazione della pressione arteriosa, si rimanda a quanto raccomandato dal sito della Società Italiana
dell’Ipertensione Arteriosa (link).
Nello stesso sito (link) si indicano come normali valori inferiori a 85 per la pressione diastolica (detta comunemente
minima) e inferiori a 135 per la pressione sistolica (detta comunemente massima). D’altra parte, la pressione varia
sensibilmente da una persona all’altra e anche, in uno stesso soggetto, nei diversi momenti della giornata. Solo
misurandola correttamente, ripetendo la valutazione nel tempo e annotando con cura i valori ottenuti, si offrirà al
medico un quadro dettagliato e completo del suo andamento. Sulla base dei dati annotati nel diario e di ulteriori
valutazioni che eseguirà lui stesso, il medico potrà confermare la presenza di valori ridotti o elevati di pressione.
Diarrea o stipsi: per diarrea si intende l’evacuazione di gran parte (75%) delle feci in forma sciolta o liquida e per
stipsi una frequenza di meno di tre evacuazioni alla settimana con feci dure e difficili da espellere (link). Diarrea e
stipsi possono essere sintomi, rispettivamente, di iper- e ipotiroidismo, ma anche di altre malattie e, comunque,
dovrebbero avere un andamento protratto nel tempo per far pensare che la loro causa sia, ad esempio, una
disfunzione della tiroide. Per questo è utile registrare la loro presenza per alcune settimane, per poi condividere
l’informazione con il medico di riferimento.
Settimana 1
Sintomo
gg/mm
gg/mm
gg/mm
gg/mm
gg/mm
gg/mm
gg/mm
Stanchezza o debolezza
senza motivo
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
Più nervosismo e/o irritabilità
del solito
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
Più sudore più del solito
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
Meno sudore del solito
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
Difficoltà a sopportare il
freddo
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
Difficoltà a sopportare il caldo ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
Peso aumentato senza motivo ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
Peso diminuito senza motivo
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
Frequenza dei battiti del
cuore
battiti/min
battiti/min
battiti/min
battiti/min
battiti/min
battiti/min
battiti/min
Pressione arteriosa
/ mmHg
/ mmHg
/ mmHg
/ mmHg
/ mmHg
/ mmHg
/ mmHg
Diarrea
☐Sì No
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
Stipsi
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No ☐Sì ☐No
☐Sì ☐No ☐Sì ☐No