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 SPECIALE VENEZIA 2014 ‐ «LA MIA OSCENA POESIA» ‐ ‐ La sfida di Isabella Ferrari nel film di De Maria su Aldo Nove ‐ ‐ NON HA ANCORA TROVATO UNA DISTRIBUZIONE IN ITALIA ‐ Venezia A sinistra Isabella Ferrari, 50 anni. A
destra, Riccardo Scamarcio.
Cataldo Greco «È un film che ho amato subito», dice Isabella Ferrari, al Lido di Venezia, vestita tutta in bianco, elegantissima e cordiale. Si capisce che ci troviamo di fronte a una sfida che richiede il solito necessario coraggio: «Al solo sentire nominare la parola "Oscena", le banche fuggivano. Produrre questo film non è stato facile. Ma io me ne sono innamorata subito. Mi sono innamorata di questo personaggio di madre hippie, con i vestiti colorati, la madre che ogni donna vorrebbe essere, e poi mi sono trovata a essere la mamma del film, a produrlo». Isabella Ferrari non è solo protagonista, ma anche produttrice del film diretto dal marito Renato De Maria, simpatico, disponibile e gentile con tutti. "La vita oscena", presentato in concorso nella sezione "Orizzonti" di Venezia, è un film che racconta gli anni giovanili del poeta e scrittore Aldo Nove, fra gli abissi della depressione, prodotta dalle droghe e dal sesso. È la storia di un ragazzo che voleva morire, e che diventò un poeta. Un film scritto dal regista insieme allo stesso Aldo Nove, che commenta: «Non è facile rivedersi 1 sullo schermo, e proprio in uno dei momenti più delicati della vita. Ma questo film lo fa con grazia straordinaria». Isabella Ferrari rivela con sincerità che "questo libro girava per casa". «"La vita oscena", ho deciso di leggerlo, e mi ha molto commossa la vicenda di questo giovane poeta che ‐ in seguito a due enormi dolori ‐ si abbandona alle sue ossessioni autodistruttive e vuole morire. Poi, però, quando tocca il fondo, riemerge con la forza caratteriale che ritrova dentro di sé. Ne ho parlato con Renato De Maria. Gli ho detto: non ne farai mai un film, ma se dovesse succedere, io voglio essere la madre. Perché è la madre che tutti vorremmo avere. Quella che vorrei essere. Con tanta luce». Le viene chiesto dai giornalisti:"Che cosa la ha spinta ad affrontare ‐ Signora Ferrari ‐ i rischi di una produzione non facile?" «Sono curiosa ‐ ha candidamente confessato ‐ devo sperimentare. Quando le cose sono troppo facili, vado da un'altra parte. Voglio fare cose in cui credo, e penso che occorra lasciare qualcosa ai nostri figli. Per esempio, le cose ‐ e i lavori ‐ in cui abbiamo creduto». ‐ "Con Aldo Nove ha anche un altro progetto?" Lo si era sentito ventilare e i giornalisti non si sono dimenticati di chiederglielo. La risposta è stata immediata: «Sì: abbiamo fatto insieme un libro, "Forma/Luce". Ci sono alcuni miei ritratti fotografici in bianco e nero, realizzati da Max Cardelli, con poesie di Aldo Nove, dedicate a donne rivoluzionarie: da Saffo a Giovanna d'Arco. Ogni mio ritratto rispecchia un'idea dell'Universo femminile. Con le vendite raccoglieremo fondi per la Onlus Save the Children. Una donna è tanto, non può essere solo madre o solo moglie;
penso alla rivoluzione di San Suu Kyi, leader della lotta per i diritti umani in Birmania,
ma anche alla fragilità di Marilyn Monroe. Lo dedico a tutte le madri che, nel mondo,
lottano per i propri figli». ‐ Ma che cos'è per lei, oggi, recitare? «È ancora quel lavoro misterioso che era all'inizio. È un mestiere che nasce dall'intimo. Io non ho fatto scuole di recitazione, e so che certe cose devono nascere da dentro, da quello che il personaggio fa nascere in te. È un lavoro anche doloroso. A volte sei in Paradiso, quando inizia il viaggio di un film, e a volte sei all'Inferno». Il riferimento, è chiaro, è alle fatiche che spesso producono freddi e sudori! A produrre il film, accompagnato al Lido da Valeria Golino, c'è anche Riccardo Scamarcio, che si lancia in una difesa del film che è, in verità, anche un appello a tutto il Cinema italiano. «Sorprende che un film tutto italiano ‐ egli dice ‐, costato solo 650.000 euro, che ha coinvolto talenti come Isabella Ferrari, Aldo Nove e Daniele Ciprì, non abbia trovato ancora una distribuzione italiana». 2