High Five Quintet - Barletta Jazz Festival
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High Five Quintet - Barletta Jazz Festival
High Five Quintet Fabrizio Bosso: tromba e flicorno Daniele Scannapieco: sax tenore Luca Mannutza: pianoforte Tommaso Scannapieco: contrabbasso Lorenzo Tucci: batteria Una lettura critica con approccio scientifico, umanistico, pragmatico all’hard bop. Nel calibrare il gioco delicato e mutevole tra le reazioni chimiche possibili, il quintetto ha saputo cogliere l’estensione spazio-temporale dell’estetica boppistica fino ad elaborare musica originale, che prende l’abbrivio tanto dalla bravura dei singoli, quanto dalla coesione dell’insieme, dall’interplay. I singoli, che sono Fabrizio Bosso alla tromba, Daniele Scannapieco al sax tenore, Luca Mannutza al pianoforte, Pietro Ciancaglini al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria, insieme mostrano la rifondazione del metodo della logica storica: il superamento sistematico del concetto di staticità, a fronte dell’affermazione del dinamismo inteso come crescita culturale. Gli High Five rappresentano una delle realtà più solide e ben riuscite dell’attuale stagione del jazz italiano. Il segreto del loro successo risiede nell’aver saputo elaborare una musica originale traendo ispirazione dalle sonorità che affondano le radici proprio nella più sanguigna scuola hard bop, quella degli indimenticati ed indimenticabili maestri come Art Blakey e Horace Silver. Vantano due incisioni entrambe per la Via Veneto Jazz: “Jazz For More” (2002) dove al piano era presente Julian Oliver Mazzariello, e “Jazz Desire” del 2004. Nella stagione d’oro del nuovo jazz più aperto e contaminato gli High Five sono artefici inoltre del successo inaspettato del crooner soul Mario Biondi, partecipando attivamente agli arrangiamenti e come formazione sia al disco “Handful of Soul” . Lo swing, l’energia dell’insieme e la particolare cura per gli arrangiamenti rendono gli High Five un fenomeno unico e di grande valore come dimostra il continuo interesse da parte del pubblico. Il 13 giugno 2008 esce il loro terzo lavoro, per la prestigiosa Blue Note “FFF – Five Four Fun”, nel quale presentano un repertorio per la maggior parte originale, con brani di ciascuno di loro e quello che da il titolo al disco, FFF, scritto a 10 mani. Nel 2009 pubblicano per la EMI JAPAN un disco live e nel 2010 esce, sempre per il mercato giapponese "Split Kick" . Tornano sui palchi italiani dopo un paio d'anni nei quali si sono dedicati alle singole carriere producendo tutti molta musica di altissimo livello. Daniele Scannapieco: co-leader del quintetto, possiede un suono affidabile, ottima conoscenza teorica – ha iniziato suonando il clarinetto ed è figlio d’arte – incarna in pieno l’idea moderna di musicista, frequenta il sax tenore e alto. Ottima conoscenza della storia e della tradizione profondamente amata e continuamente rivisitata con singolare chiarezza espressiva. Vanta collaborazioni illustri con musicisti del calibro di Dee Dee Bridgewater (partecipando persino alle sedute di registrazione di “This Is New”), Maria Pia De Vito, Stefano Di Battista, Flavio Boltro. US - Società Cooperativa per l'Arte - via Marco Polo 80 - 00154 Roma P.Iva/CF: 11196891003 - REA: RM - 1286156 - iscr. Albo Coop: A209658 www.usartecoop.com - [email protected] Dal ‘99 si esibisce regolarmente in Francia dove è molto stimato. Tra le sue ultime creature figura la Salerno Liberty City Band, di concerto con gli altri musicisti impegnati, e da segnalare “Never More”, sempre per la via Veneto Jazz, ottima prova da leader. Luca Mannutza è nato a Cagliari nel 1968. Suona il pianoforte fin da bambino e si diploma al conservatorio G. P. da Palestrina a 18 anni. In quegli anni si interessa del progressive rock, scopre i Weather Report, e nei primi anni ‘90 si trova al fianco del sassofonista argentino Hector Costita. Nello stesso periodo entra in contatto prima con Andy Gravish poi con la scena italiana marcata da Paolo Fresu e Maurizio Giammarco. Nel giugno 2002 vince il Premio Massimo Urbani e lo si ritrova nel quartetto di Max Ionata, con il quale presenta anche un bel duo sulle composizioni di Joe Henderson. Fa parte del nuovo quartetto di Roberto Gatto con il quale ha pubblicato “Traps” (CamJazz). Tommaso Scannapieco Nasce nel 1971 a Campagna (SA), in una famiglia di musicisti. Nel 1997 completa gli studi classici,diplomandosi in Contrabbasso al Conservatorio di Musica Statale di Salerno. Diverse sono le esperienze musicali di Tommaso,che vediamo figurare in contesti che vanno dalla musica pop a quella jazz. Numerose sono le collaborazioni con artisti italiani.Infatti lo troviamo nei gruppi di Daniele Sepe, Enzo Avitabile, Tony Esposito, Gege Telesforo, etc.. Ha suonato e suona regolarmente con: Daniele Scannapieco, Eddy Palermo, Peggy Stern, Giovanni Amato, Pietro Condorelli, Danilo Rea, Rick Margitza, Fabrizio Bosso,F lavio Boltro, Marco Tamburini, Lorenzo Tucci, Pietro Lussu, Rosario Giuliani, Julian O. Mazzariello, Joe Garrison, Gerry Popolo, Francesco Nastro, Giulio Martino, Roberto Gatto, Walter Calloni, Alfonso e Sandro Deidda, Michele Di Martino, Max Ionata, Carla Marciano, Alessandro La Corte, Franco Coppola, Pietro e Pino Iodice, Gianluca Petrella, Francesco Cafiso, Geremy Pelt, Piero Odorici e numerosi altri musicisti di jazz. Lorenzo Tucci è un batterista incredibile la cui tecnica è frutto di un’attenta scomposizione sia del drumming di matrice nero americana che va da Elvin Jones a Tony Williams sia dell’impressionismo di Shelly Manne e Buddy Rich. Si esibisce spesso al fianco di Rosario Giuliani e fa parte della schiera di musicisti jazz reclutati da Nicola Conte per i suoi progetti crossover. Nel 2001 è uscito il primo disco a suo nome dal titolo “Sweet Revelation” (Philology). Nel 2008 ha pubblicato il suo lavoro “Lorenzo Tucci DrumonK” con Fabrizio Bosso e Pietro Ciancaglini per l’ Etichetta Via Veneto Jazz, disco che ha riscosso i favori della critica specializzata. Nel 2009 esce TOUCH per la Schema e nel 2011 sta per uscire TRANETY, un lavoro in trio, con Luca Bulgarelli e Claudio Filippini, dedicato alla poetica di John Coltrane. Fabrizio Bosso ha iniziato a suonare la tromba a 5 anni. A 15 era già diplomato al conservatorio G. Verdi di Torino. Coltivando di continuo gli interessi per la musica di estrazione colta si è accostato al jazz. Un richiamo forte, suadente, a cui il torinese non ha saputo reagire. Tecnicamente impeccabile, ciò che più colpisce di Fabrizio è la creazione di una grafia personale, in cui il colore e la dinamica del suono non sono mai scontati, il senso dello swing è spinto agli eccessi, la tensione creativa è costante anche nell’interpretazione di standard. Oltre ad aver svolto attività concertistica sotto la direzione di George Russell, Mike Gibbs, Kenny Wheeler, Dave Liebman, Carla Bley e Steve Coleman, è stato anche reclutato da Charlie Haden per alcune tappe del tour promozionale del US - Società Cooperativa per l'Arte - via Marco Polo 80 - 00154 Roma P.Iva/CF: 11196891003 - REA: RM - 1286156 - iscr. Albo Coop: A209658 www.usartecoop.com - [email protected] nuovo album della Liberation Music Orchestra. Nel 1999 viene votato come “Miglior Nuovo Talento” del jazz italiano dal referendum della rivista Musica Jazz, e negli anni collabora stabilmente nei gruppi di Salvatore Bonafede, Giovanni Mazzarino ed Enrico Pieranunzi. Sono proprio gli anni 2007/2008 a incoronare Fabrizio come uno dei più grandi musicisti italiani. Dapprima il successo nel 2007 di quello che è considerato il suo esordio da leader per una casa discografica importante, la Blue Note / Emi Italia, “You’ve Changed”, realizzato con il suo quartetto stabile e un’orchestra di tredici archi, la Bim String Orchestra diretta da Paolo Silvestri, con ospiti Diane Reeves e Sergio Cammariere. Inoltre la partecipazione al successo di “Trouble Shootin’”, bel disco di Stefano Di Battista con il quale ha realizzato importanti tournée in Europa. Nel 2008 invece, oltre a "Five Four Fun" degli High Five, Fabrizio ha pubblicato “Sol!” con il Latin Mood composto da Javier Girotto (co-leader), Natalio Mangalavite, Marco Siniscalco e Luca Bulgarelli, Lorenzo Tucci, Bruno Marcozzi, più l’ospite special Raul Midón. E, sempre nello stesso anno, il funanbolico duo con Antonello Salis per la Parco della Musica Records: “Stunt”(con cui ha vnto il TOP JAZZ 2009). Ha partecipato inoltre al progetto inedito, realizzato da Roberto Gatto e dedicato al rock progressivo, inciso anche per la serie Jazz Italiano Live 2008 del La Casa del Jazz / L’Espresso ed è presente anche in un altro progetto realizzato nella stessa collana, “Omaggio a Fabrizio De André”. Nel 2009, dopo un’apparizione in qualità di ospite speciale al Festival di Sanremo, (cui aveva già partecipato la precedente edizione con Sergio Cammariere) al fianco della giovane promessa Simona Molinari, ha partecipato al progetto “About a Silent Way” di Maurizio Martusciello con Francesco Bearzatti, Eivind Aarset e Aldo Vigorito, uscito in allegato a Musica Jazz per celebrare i 40 anni dell’opera di Miles Davis. Ha inoltre realizzato un disco in quartetto, con Luca Mannutza, Luca Bulgarelli e Lorenzo Tucci, per la collana del Jazz Italiano de la Casa del Jazz/L'Espresso, ospiti Roberto Cecchetto, Giuseppe Milici, Natalio Mangalavite, Bruno Marcozzi e con la partecipazione straordinaria di Filippo Timi e un disco per il mercato giapponese, ma che presto uscirà in Italia, con Luca Mannutza, Lorenzo Tucci e Nicola Muresu e ospiti Marco Tamburini e Max Ionata, dal titolo "Black Spirit". Nel 2010 ha partecipato al bellissimo progetto "Complete Comunion", ideato da batterista italo francese Aldo Romano con Heri Texier e la formidabile altista Geraldine Laurent. Il CD è uscito in live allegato a Musica jazz e la versione in studio è pubblicata dalla prestigiosa label francese Dreyfus. Alla fine dell'anno ha dato vita ad un nuovo trio, con Alberto Marsico all'organo hammond e pianoforte e Alessandro Minetto alla batteria. Con loro ha registrato "Spiritual", in uscita nei prossimi mesi. Sempre a fine 2010 ha egistrato il disco "Libero" con il quartetto storico e l'aggiunta del chitarrista Roberto Cecchetto, che uscirà nei prossimi mesi in Giappone per la PONY CANYON. A giugno 2011 Fabrizio sarà a Londra per registrare "Enchantment - L'Incantesimo" con la London Symphony Orchestra. Il progetto è dedicato alla musica di Nino Rota in occasione del centenario della nascita. Gli arrangiamenti e la direzione d'orchestra sono del M° Stefano Fonzi. Con lui sarà la ritmica di Claudio Filippini al pianoforte, Rosario Bonaccorso al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria. US - Società Cooperativa per l'Arte - via Marco Polo 80 - 00154 Roma P.Iva/CF: 11196891003 - REA: RM - 1286156 - iscr. Albo Coop: A209658 www.usartecoop.com - [email protected]