premio della critica 2011

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premio della critica 2011
Teatro Out Off, Progetto NEXT 2009 – Regione Lombardia
IL GUARDIANO
di Harold Pinter
traduzione di Alessandra Serra
regia Lorenzo Loris
con Gigio Alberti, Mario Sala, Alessandro Tedeschi
PREMIO DELLA CRITICA 2011
Motivazione
In quest'ultimo lavoro, parabola sugli inconciliabili conflitti fra due fratelli "reclusi" in una stanza,
metafora di una società alla deriva, luogo di incomprensioni e rifiuti, la regia di Loris colpisce per
asciuttezza di segno, per sobrietà di stile e per una inedita ambientazione lombarda che
occhieggia al fondo della scena; una plumbea, nebbiosa atmosfera della periferia milanese che
sembra innervare anche l'interpretazione dei tre protagonisti- gli splendidi Mario Sala, Gigio Alberti
e Alessandro Tedeschi, risolvendo altresì in maniera originale la rarefatta, spettrale, inquietante
trama pinteriana.
Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, Firenze 17 ottobre 2011
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Lorenzo Loris, regista storico della compagnia, dopo essersi diplomato alla “Scuola del Piccolo teatro” e aver
frequentato un periodo di apprendistato con maestri quali Carlo Cecchi e Luca Ronconi, ha realizzato un originale
percorso attraverso la drammaturgia contemporanea e del Novecento:: da Boris Vian a Tennessee Williams, a Joe
Orton e Lars Noren, da Thomas Bernhard a Bertolt Brecht per arrivare ai contemporanei, tra i quali, Peter Asmussen,
scrittore danese e sceneggiatore di Lars Von Trier, Edward Bond (Premio Ubu 2005), Roberto Traverso (Premio Teatro
di Roma - Per un nuovo Teatro italiano del 2000); Raffaello Baldini, uno tra i massimi poeti italiani del ‘900, Massimo
Bavastro, autore, di Naufragi di Don Chisciotte, (Premio Nazionale della Critica 2002), Rodrigo Garcia, Jean-Luc
Lagarce, l’autore contemporaneo più rappresentato in Francia; Sabina Negri, autrice di “Mia figlia vuole portare il velo”.
Negli ultimi anni Lorenzo Loris ha sviluppato un confronto sempre più serrato con i massimi esponenti del ‘900 (Jean
Genet, Samuel Beckett, Arthur Miller, Harold Pinter, Giovanni Testori). Questo confronto lo ha portato anche ad
affrontare i grandi autori del passato (Maurice Maeterlinck, Marivaux, Carlo Goldoni, Henrik Ibsen) avendo sempre come
obiettivo quello di mettere in sintonia, le parole dell’autore con la nostra contemporaneità.
Gigio Alberti fa parte del nucleo storico del giovane teatro milanese che, alla fine degli anni ’80, si fa conoscere con le
commedie generazionali dirette da Gabriele Salvatores (Comedians, Eldorado, Cafè Procope). In seguito partecipa a
diversi film dello stesso regista (Marrakesh Express, Mediterraneo, Sud, Quo vadis, baby?). Sempre nel cinema ha
partecipato ai film: Ferie d’agosto (P. Virzì), Tutti gli uomini del deficiente (Gialappa’s Band), L’ora di religione (M.
Bellocchio), I promessi sposi (F. Archibugi). In teatro ha lavorato con Paolo Rossi (La commedia da due lire), con
Edoardo Erba e Maria Amelia Monti e Giampiero Solari (Vizio di famiglia e L’uomo della mia vita), Antonio Catania e
Enzo Monteleone (Gli insospettabili), Michele Placido (Aria di famiglia).
Con Lorenzo Loris e l’Out Off ha una lunga collaborazione sfociata negli spettacoli: Il ceffo sulle scale di Joe Orton
(1994); Naufragi di Don Chisciotte di Massimo Bavastro (2002), Zitti tutti! di Raffaello Baldini (2002), Note di Cucina
di Rodrigo Garcia (2003), Terra di nessuno di Harold Pinter (2007); Aspettando Godot di Samuel Beckett (2009);
Ultimi rimorsi prima dell’oblio di Jean-Luc Lagarce (2009); Il guardiano di Harold Pinter (2010).
Mario Sala Gallini, come attore in teatro ha lavorato con Carlo Cecchi (Nozze); Giampiero Solari (Le intellettuali,
Saved, Alla Città di Roma, Bastardi, Vizio di famiglia); Dario D'Ambrosi (Nemico mio); Toni Bertorelli (Venditori, Il
colonnello con le ali), interprete di numerosi testi di Edoardo Erba (La notte di Picasso, Curva cieca, Vizio di
famiglia, L'uomo della mia vita, Venditori); con Andrè Ruth Shammah (La locandiera – 2003; Le cose sottili
dell'
aria di Massimo Sgorbani - 2008; Ondine di Jean Giraudoux - 2008). Dall'assidua collaborazione con Lorenzo Loris
e l'Out Off sono nati gli spettacoli Tempo d'arrivo di Lorenzo Loris (1986), I costruttori d'
imperi di Boris Vian (1992), Il
ceffo sulle scale di Joe Orton (1994); La dolce ala della giovinezza di Tennessee Williams (1998), Naufragi di Don
Chisciotte di Massimo Bavastro (2002), Note di cucina di Rodrigo Garcia (2003), Bingo di Edward Bond (2004)
(Premio UBU 2005 come migliore novità straniera). Una specie di storia d'amore di Arthur Miller (2006); Terra di
nessuno di Harold Pinter (2007); Spettri di HenriK Ibsen (2008); Aspettando Godot di Samuel Beckett (2009); Il
Guardiano di Harold Pinter (2010); L’Adalgisa di Carlo Emilio Gadda (2011). Nel cinema ha lavorato con Gianluca
Fumagalli, L'ultima sigaretta - cortometraggio 2004; e La cura del Gorilla di Carlo A. Sigon con Claudio Bisio (2006).
E’ autore di libri per l’infanzia per l’editore Mondadori.
Alessandro Tedeschi nasce a Genova nel 1980. Dopo una breve formazione al Centro Teatro Attivo di Milano,
frequenta la Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe di Udine diplomandosi nel 2006. Durante la sua formazione
studia con Jurij Alschitz, Maurizio Schmidt, Arturo Cirillo, Marco Sgrosso, François Kahn, Pierre Byland, Renato Gatto,
Claudio De Maglio, Roberto Canziani, Luca Zampar, Paola Bigatto.
Nel 2007 recita in “Medea” di C. Wolf diretto da Maurizio Schmidt. A partire dallo stesso anno lavora stabilmente con il
regista Lorenzo Loris del teatro Out Off di Milano con il quale recita testi di Marivaux, Goldoni, Pinter e Beckett. Dal
2008 collabora con la compagnia "Carrozzeria Orfeo" come attore e regista (Idoli, Sul confine, Robe dell’altro mondo).
Nel 2009 vince il premio "Giovani realtà del teatro" con il progetto "Buk" tratto da "Panino al prosciutto" di Charles
Bukowski. Premio Gino Cervi, Bologna 2011.
Teatro Out Off – Stabile di innovazione
L’Out Off, fondato a Milano nel 1976 e ancora oggi diretto da Mino Bertoldo, rappresenta una realtà produttiva che si
occupa di teatro contemporaneo in continua relazione con quanto avviene di nuovo sulle scene, nella drammaturgia,
nella danza, nella musica, nelle arti visive. E’ stato tra i primi luoghi in Italia a praticare il cross over tra le arti dando
spazio ad artisti provenienti da altre espressioni artistiche senza mai perdere il riferimento al teatro di parola e alla
nuova drammaturgia italiana e straniera. Per la sua attività trentennale nel teatro di ricerca nel 2007 l’Out Off ha
ricevuto dal Comune di Milano l’Attestato di Civica Benemerenza (Ambrogino). Il nuovo Out Off dal 2004 è in via Mac
Mahon, una sala da 200 posti moderna e accogliente frutto non solo di una ricerca estetica e funzionale, ma anche in
considerazione di una precisa concezione artistica dello spazio teatrale. Regista di riferimento dell’attività produttiva da
25 anni è Lorenzo Loris, uno tra i registi più apprezzati della sua generazione.
www.teatrooutoff.it [email protected]