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Dynamic Luxury Magazine
numero
21
CATHAY PACIFIC
BUSINESS AWARD
Energia
CHEF STELLATI
Eccellenze del gusto
VENEZIA
Biennale del design
YCM
Randez vous
a Montecarlo
ROLEX
Swan Cup
Editoriale
08
L’insostenibile
leggerezza
dell’essere
Margherita Celia Bertolotti
Portate d’autore
intrecciate ad esclusivi rendez vous
di glamour e cultura internazionale.
Una raffinata armonia tra l’arte del gusto
ed eventi superstar a bordo di yacht stellari,
scenografiche location, terrazze
dallo skyline metropolitano, navi extraluxury.
Grands Chefs esibiscono “Una…Due…Tre…
Stelle Michelin” per omaggiare illustri palati,
attraverso una nuova forma di comunicazione
che tutto cambia e trasforma.
Il cibo, definito l’arte dell’anima,
da ammirare e gustare, infonde esperienze
uniche e divine, diventa linguaggio
universale e apre i confini del mondo.
Cover: Swan80 Chessie
Dynamic Luxury Magazine
numero
21
06 Editoriale L’insostenibile leggerezza dell’essere / 10 Sommario
12 Design Fundamentals / 18 Lifestyle Grand Prix F1 Sochi / 24 Marine
YCM. Art de vivre la mer / 28 Yacht L’arte dell’anima / 34 Word Il galà
della Motonautica. Un evento glamour nel cuore di Montecarlo / 38 Award
L’Energia del successo / 44 Cars A come Aventador. L come Lamborghini
50 Lifestyle Un cerchio firmato Vertu / 56 Sails Rolex Swan Cup
60 Marine Loano Superyacht / 62 Lifestyle L’oro della Coppa
68 Lifestyle Gourmet Restaurant Event / 72 Polo Handicap 10.
Polo Club Saint Tropez / 77 Forum Italian Lifestyle / 80 Note
Blind date / 84 Design La memoria in un bicchiere / 90
L’esprit di Venezia / 94
Pleasure
Pleasure Un’estate a Cortina / 99
Pleasure L’arte di Anish Kapoor / 102
Translation / 114
Address
Design
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Fundamentals
Alessia Ferri
TRA I RUMORS DELLA CITTÀ LAGUNARE, ARTE E DESIGN , LA MOSTRA È STATA INAUGURATA CON IL TITOLO
‘FUNDAMENTALS’, APERTA FINO A DOMENICA 23 NOVEMBRE. UNA BIENNALE DI RICERCA, COME AFFERMATO
DAL PRESIDENTE PAOLO BARATTA, PIÙ LUNGA RISPETTO AL PASSATO E RIVISITATA NEL CONCEPT, GRAZIE AL
POLIEDRICO CURATORE, L’ARCHITETTO OLANDESE REM KOOLHAAS, AL LAVORO DA TEMPO PER VALORIZZARNE AL
Riscoprirne le origini, indagare sull’odierno e immaginare il futuro. Il fil rouge che lega gli elementi della
quattordicesima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia si snoda attraverso la storia per recuperarne
l’essenza più pura.
MEGLIO LE SUE POTENZIALITÀ ATTRAVERSO LE TRE MANIFESTAZIONI COMPLEMENTARI: ABSORBING MODERNITY
1914-2014, ELEMENTS OF ARCHITECTURE E MONDITALIA.
Design
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Un’immersione totale in quella che è l’architettura di
oggi, senza prescindere dalle evoluzioni e contaminazioni
del passato, che l’hanno portata ad essere protagonista
da circa un secolo.
Un viaggio introspettivo che presenta la contemporaneità
sempre più soggiogata da un mercato conformista e
banalizzante, analizzata attraverso una nuova prospettiva
che ne ridisegna gli elementi di riferimento. Teatro di
“Absorbing Modernity 1914-2014”, sono i Giardini, sede
tradizionale delle esposizioni d’arte della Biennale fin dal
1895. Negli spazi ricchi di storia, originariamente costruiti
da Napoleone, confluiscono i padiglioni dei sessantasei
paesi partecipanti, dieci dei quali si affacciano alla
kermesse per la prima volta: Costa d’Avorio, Costa Rica,
Repubblica Dominicana, Emirati Arabi Uniti, Indonesia,
Kenya, Marocco, Mozambico, Nuova Zelanda e Turchia.
Attraverso le loro esposizioni si svela il processo di
annullamento delle caratteristiche architettoniche
locali a favore della standardizzazione della materia.
Un’omologazione propria anche degli elementi
architettonici comuni degli edifici quali pavimenti,
pareti, porte e finestre, tradotti con linguaggi
tecnologicamente avanzati che tuttavia se sottoposti
ad attente analisi appaiono come una combinazione
instabile in cui confluiscono identità culturali ben precise
che permangono pur assumendo talvolta conformazioni
radicalmente distanti dalle origini.
La Mostra “Elements of Architecture”, duemilaottocento
metri quadrati di esposizione del Padiglione Centrale dei
Giardini, offre una panoramica globale che estende la
materia al di là dei parametri tradizionali e coinvolge
il pubblico nel racconto di una dimensione familiare,
perduta e visionaria dell’architettura.
ALTRO IMPORTANTE POLO DELLA BIENNALE SONO LE
CORDERIE, ALLUNGATE SUL LATO SUD DELL’ARSENALE,
COSTRUITE NEL 1303 E POI RIFATTE TRA IL 1579 E
IL 1585 SU PROGETTO DI ANTONIO DA PONTE, UN
TEMPO ADIBITE ALLA COSTRUZIONE DI GOMENE, CAVI
E CORDAME.
Design
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www.labiennale.org
L’edificio, interamente coperto da capriate in legno, presenta una struttura ripartita in tre navate che sostengono
due soppalchi laterali alti sette metri, su un‘area di seimilaquattrocento metri espositivi, e diventa location
di ‘Monditalia’, il Padiglione Italia in Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e Ie Attivita Culturali con
la PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, Ie belle arti, l’architettura e l’arte contemporanea, curato
da Cino Zucchi, che attraverso quarantun progetti congiunti tra economia, cultura, tecnologia e architettura,
punta la lente di ingrandimento sul nostro Paese, disegnandolo come fulcro di creatività e vigore artistico.
Le Corderie, prendono così l’aspetto di un “work in progress” multidisciplinare, una realtà in costante
evoluzione e continuativamente fruibile, con vari livelli di attività e diverse scale di produzione ospitate in
sezioni distinte che compongono una mappa del V Secolo, di quando l’Italia era il cuore pulsante dell’Impero
Romano e dell’odierna Europa, la vigorosa e potente Agorà di tutti i popoli.
Nata nel 1980, la Mostra Internazionale di Architettura, per questa edizione, si avvale del sostegno di Rolex,
Partner delIa manifestazione, Japan Tobacco International, Foscarini e Vela-Hello Venezia, arricchendosi di
diversi progetti a scopo didattico.
Tra questi “Biennale Sessions” favorisce la visita della mostra a gruppi di almeno cinquanta studenti e docenti
di Università, Accademie di Belle Arti, istituzioni di ricerca e formazione nel settore dell’architettura, delle arti
visive e dei campi affini.
“Meetings on Architecture”, permette di organizzare incontri e seminari. Workshop, spettacoli e dibattiti
concepiti come parte integrante della sezione Monditalia.
Un ventaglio di opportunità e spunti riflessivi affiancati da momenti di incontro conferiscono un’allure ancora
più sfavillante ai luoghi magici della Serenissima.
Lifestyle
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Grand Prix F1
Sochi
Aurora Bianchi
Si sono spenti da pochi mesi i riflettori sulle Olimpiadi invernali di Sochi, ma nel prossimo autunno, la città
della costa meridionale della Russia, risplenderà ancora per il debutto del mondiale del Grand Premio di Formula 1.
LA DATA PREVISTA PER LA GRANDE GARA AUTOMOBILISTICA RUSSA È QUELLA DEL 12 OTTOBRE 2014, DOPO
ANNI DI ASSENZA DAL MONDO DELLE CORSE, DATO CHE NEI PRIMI DEL ‘900 VENNERO DISPUTATI ALCUNI GRAN
PREMI NELLA CITTA DI SAN PIETROBURGO.
Un’assenza durata circa un secolo, colmata quest’anno dalla volontà di Bernie Ecclestone e del presidente
Krasnodarsky Krai, Development Technologies Sharing Centre e Mikhail Kapirulin, desiderosi di far rivivere i
fasti di inizio secolo, interrotti dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale e dai successivi moti rivoluzionari
che portarono alla nascita dell’ormai dimenticata Unione Sovietica.
Lifestyle
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www.formula1.com
www.formula1.com/races/in_detail/russia_930
Un tentativo concreto di organizzare un nuovo Gran Premio e riprendere le attività, venne avanzato nei primi anni
‘80, quando il Patron della Formula 1, propose la nascita del Gran Premio dell’Unione Sovietica con l’intento di
attirare visitatori e appassionati da tutto il mondo. Così come nel 2001 nonostante il presidente Vladimir Putin
supportò la costruzione del circuito automobilistico di “Pulkovskoe Ring” vicino all’Aeroporto di Pulkovo, e nel
2003 con l’approvazione, poi rimossa, del consiglio municipale della costruzione nell’area di Molzhaninovsky,
nel distretto settentrionale di Mosca e infine nel 2008 quando fu reso noto l’analogo progetto per l’inizio
lavori nella città di Fedyukino, a circa settantasette chilometri da Mosca. Tentativi di un progetto, falliti e giunti
fino ad oggi, con l’annuncio ufficiale del Gran Premio di Formula 1 di Sochi, che sarà il sedicesimo GP, su un
totale di diciannove previsti in questa stagione e che, secondo accordi già stipulati con gli organizzatori si
disputerà almeno fino al 2020. L’ambizione degli addetti ai lavori è tale da far diventare l’appuntamento automobilistico
una costante del calendario di Formula 1 e un evento importante e prestigioso per l’intera Russia.
FONDATA NEL TERRITORIO DI KRASNODAR NEL 1838, DOPO SANGUINOSE GUERRE CON I CIRCASSI, SOCHI E I SUOI
ABITANTI POPOLANO UN’AREA CHE PRESENTAVA INSEDIAMENTI URBANI FIN DAI TEMPI DELLA GRECIA CLASSICA.
LA SUA ESTESISSIMA MUNICIPALITÀ, CHE RICEVETTE STATUS DI CITTÀ SOLO NEL 1896 E IL CUI SVILUPPO VENNE
FAVORITO ENORMEMENTE DURANTE GLI ANNI DELL’UNIONE SOVIETICA, CONTA OGGI NUMEROSI VILLAGGI E
CITTADINE FRA LE QUALI ADLER, LOO, HOSTA E KRASNAJA, KRASNODAR, POLJANA.
Sochi, continua ad avere un’espansione in termini demografici e di grande prestigio. Le sue temperature miti sia in
estate sia in inverno, a differenza del clima estremamente rigido del resto della nazione, l’hanno resa nel giro di pochi
anni un lussuoso centro balneare estivo e sciistico invernale. Un’attitudine, quest’ultima, amplificata con i Giochi
Olimpici, che le hanno conferito la qualifica virtuale di “Capitale dello Sport Russo” anche se Sochi non è una meta
ambita solo dagli amanti delle attività sportive, ma soprattutto del lifestyle. La località situata ai piedi del Caucaso,
infatti, presenta anche diverse attrazioni legate alla cultura come il Teatro d’Inverno, il Teatro d’Estate, la Sala per
organo e musica da camera, la Basilica di San Michele Arcangelo, Arboretum e Fioletovie Treugolniki.
Importanti alberghi cinque stelle lusso, primo fra tutti Rodina Hotel. Una cittadina turistica ambita per lo shopping
delle prestigiose griffe, e dagli armatori per l’ormeggio di yacht nella marina. I mesi che separano l’arrivo della
Formula 1 non sono tanti, per questo la macchina organizzativa sta lavorando a pieno ritmo alla realizzazione del Sochi
International Street Circuit. Simile al canadese Circuit Gilles Villeneuve e all’Homebush Street Circuit di Sydney, si inserirà
nell’impianto recentemente utilizzato per le XXII Olimpiadi invernali, in particolar modo nell’area che ospitò il villaggio
olimpico e lo stadio dove si sono svolte le cerimonie di apertura e chiusura.
Con i suoi cinquemilaottocentocinquantatre chilometri, il circuito automobilistico in costruzione sul Mar Nero, sarà il
terzo in ordine di lunghezza tra quelli in calendario, dopo quello di Spa-Francorchamps in Belgio e di Silverstone in
Gran Bretagna. Le auto in pista inizieranno il tracciato sul bordo settentrionale di quello che è stato il Parco Olimpico,
vicino alla stazione ferroviaria e scenderanno poi verso “Medals Plaza”. Dopo averla oltrepassata proseguiranno verso
est alla volta di Bolshoy Ice Dome e affronteranno una serie di curve strette prima di sterzare a nord e costeggiare il
bordo del Parco Olimpico, sopra il villaggio olimpico e la Adler Arena Skating Center. Supereranno poi il Sochi Olympic
Skating Centre e l’Ice Cube Curling center, prima di passare dietro al paddock, verso la stazione ferroviaria, e completare
il percorso con una curva a centottanta gradi. Circa millesettecento metri del circuito si snoderanno su strade pubbliche.
Marine
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YCM
Art de vivre
la mer
Chiara Cantoni
IN PRINCIPIO ERA LA SOCIÉTÉ DES RÉGATES DE MONACO. COME SEMPRE ACCADE PER LE IMPRESE CHE LASCIANO
UN SEGNO, L’INIZIO HA IL VOLTO DELLA PASSIONE: QUELLA CONTAGIOSA DI UN GRUPPO DI VELISTI E CANOTTIERI
CHE NEL 1888 DANNO VITA ALLA NUOVA REALTÀ, CAPACE DI ATTRARRE REGATANTI DA TUTTA LA REGIONE.
Marine
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Nel 1953, il Principe Ranieri III, un vero e proprio visionario dall’intuito lungimirante, decise che il porto e
la Société avrebbero avuto bisogno di una casa, una struttura in cui la comunità nautica di tutto il mondo
potesse riconoscersi e a cui essere fedele: «Il futuro del principato risiede nel mare», disse.
E quest’affermazione ha il peso di un atto fondativo: da quel momento, lo Yacht Club de Monaco diventa, e
lo sarà per sessant’anni, la vetrina internazionale, il cuore pulsante, il motore propulsivo dello sviluppo locale,
facendo della città monegasca la capitale mondiale del diporto di lusso.
suo sodalizio, ma anche per la capacità di visione sul ruolo centrale del diporto nelle politiche economiche
dell’amministrazione locale.
Situato di fronte all’attuale Yacht Club, all’estremo opposto del Port Hercule, appena sotto il Carré d’Or
(il quartiere più elegante di Monaco), in pieno circuito di Formula1, l’avveniristica struttura è destinata a
ridisegnare la fisionomia della baia e la sua capacità d’attrattiva quale hub per lo yachting internazionale, in
linea con la visione strategica del “Conseil Stratégique pour l’Attractivité” del governo monegasco.
Non solo un’esclusiva clubhouse per i milletrecento membri del sodalizio, dunque, ma un simbolo della
Monte Carlo del terzo millennio e un segno tangibile della sua rinascita portuaria.
OGGI, IL CERCHIO SI CHIUDE, SEGNANDO UNA NUOVA, IMPORTANTE TAPPA IN QUESTA STORIA DI MARE E DI
“APPASSIONATI MARINAI”: IL 20 GIUGNO, A SEI ANNI DALL’AVVIO DEL CANTIERE NEL 2008, SARÀ FINALMENTE
AFFUSOLATO COME LE NAVI DI LINEA CHE COLLEGAVANO L’INGHILTERRA ALL’AMERICA ALL’INIZIO DEL
INAUGURATO IL NUOVO, ATTESISSIMO EDIFICIO DELLO YCM, VOLUTO DAL PRESIDENTE, IL PRINCIPE ALBERTO II,
NOVECENTO, IL COMPLESSO DI DICIOTTOMILA METRI QUADRATI CONIUGA QUALITÀ ESTETICA, ALTA TECNOLOGIA
E FIRMATO DALL’ARCHISTAR LORD NORMAN FOSTER, CON LA COLLABORAZIONE DELL’ARCHITETTO MONEGASCO
E VOCAZIONE GREEN, INSERENDOSI NEL PROGRAMMA HAUTE QUALITÉ ENVIRONMENTAL HQE® (ALTA QUALITÀ
ALEXANDRE GIRALDI E LA SUPERVISIONE DELLA DIREZIONE ALLE OPERE PUBBLICHE.
AMBIENTALE) PER LA GESTIONE EFFICIENTE DELLE RISORSE SOTTO OGNI PUNTO DI VISTA, IDRICO, ENERGETICO E
DEI RIFIUTI, GRAZIE A SOLUZIONI CHE VANNO DAI PANNELLI FOTOVOLTAICI AL SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO
Un debutto che regala al Principato un ulteriore, convincente argomento nella proposizione della sua
leadership nautica a livello globale. Tutt’altro che improvvisata, non solo per l’eredità e la tradizione del
CON RICICLO DELL’ACQUA DAL PORTO.
Marine
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Il secondo piano della struttura, per cinquemila metri
quadrati di spazi, sarà riservato ai soci dello YCM e
alla mission ereditata con la sua vocazione primaria,
quella di club privato, impegnato, secondo statuto, a
fornire una piattaforma di dialogo e confronto per tutti
i professionisti del settore nautico, a rappresentare un
punto di riferimento per le attività del Port Hercule e a
contribuire alla reputazione del Principato come meta
internazionale di prestigio.
Oltre alla clubhouse, il complesso di cinque piani, con
centocinquanta parcheggi disposti su due livelli, si
raccoglie attorno a un atrio centrale, dominato da una
monumentale scalinata a chiocciola, progettata per
collegare i locali dello Yacht Club con le nuove strutture
adibite a una vasta gamma di servizi personalizzati
e attività commerciali: piscina, ristoranti, boutique,
terrazzi open air, aree per ricevimenti e celebrazioni,
oltre che per l’accoglienza di ospiti vip.
Nell’hub ci sarà spazio per una scuola di formazione
interna e, ça va sans dire, per la nuova sede della
Société Nautique (il club di canottaggio) e della
sezione Vela Giovani e Adulti. Infine, proprio di fronte
al nuovo edificio, sul Quai Louis II, lo YCM Marina,
dotato di ventisei posti barca per superyacht fino a
sessanta metri, un pontile per i tender e un terminal
per il charter, offre agli armatori in visita un accesso
privilegiato alla Clubhouse durante il loro soggiorno
nel Principato. Un progetto faraonico, che scoprirà
ufficialmente le carte (e numerose novità) durante
il tradizionale cocktail di giugno, ma che fin d’ora
promette stagioni sportive più lunghe, accompagnate
da un calendario di manifestazioni esclusive all’insegna
di quell’art de vivre la mer che è da sempre il vanto
e la filosofia dello yacht club più blasonato al mondo.
www.yacht-club-monaco.mc
Yacht
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L’arte dell’anima
Si dice che l’arte sia il cibo dell’anima; talvolta è il cibo a farsi arte per l’anima e il palato.
Più raramente il cibo fattosi arte nel piatto respira e rimanda all’arte che sta fuori dal piatto, quella che si
guarda ma non si tocca, si ammira ma non si mangia, l’arte tradizionalmente intesa delle discipline plastiche
e visive che per qualche misteriosa suggestione entra a sorpresa nel menù. E lo trasforma.
Che sia un ristorante all’interno di un museo o una cooking competition a bordo di uno yacht poco importa: ciò che
conta è la natura creativa del connubio e, ovviamente, la qualità degli ingredienti, vale a dire, dei suoi protagonisti.
Chiara Cantoni
NEL SODALIZIO FRA VSY, FUORI CLASSE DELLA NAUTICA
DI LUSSO E CRISTIANO TOMEI, ENFANT PRODIGE DEI
FORNELLI, I PRESUPPOSTI CI SONO TUTTI: IN ENTRAMBI I
CASI LE MATERIE PRIME SONO ECCELLENTI. CITTADINI DEL
MONDO PER VOCAZIONE, DEVOTI AL TERRITORIO DA CUI
TRAGGONO ISPIRAZIONE, PERFEZIONISTI, CULTORI DEL
BELLO E DEL BEN FATTO, TANTO IL CANTIERE QUANTO IL
GIOVANE CHEF TRASFERISCONO ALLE RISPETTIVE “OPERE
ARTIGIANE” DOSI MASSICCE DI CUORE E DI TOSCANA.
FORSE PER QUESTO, IL COLPO DI FULMINE ERA DESTINO.
Perché il volto noto delle rubriche del Masterchef Magazine,
nonché patron dell’Imbuto, il celebre ristorante ricavato
al piano terra del Lu.C.C.a (Lucca Center of Contemporary
Art), nelle sale espositive secentesche di palazzo Boccella,
ora è anche lo chef di Stella Maris, pluripremiato yacht da
settantadue metri realizzato da VSY, e il regista di ogni
evento gourmet che il cantiere regala alla community dei
suoi armatori.
Quarant’anni il prossimo 3 settembre, un diploma all’istituto
nautico di Viareggio e una carriera camaleontica come la
sua personalità, Cristiano Tomei trova nella semplicità
la chiave dei suoi piatti: «In cucina non si inventa nulla,
si lavora sui ricordi, sul vissuto che riaffiora», come un
«piacere delizioso», che dal palato arriva al cuore e, senza
preavviso, t’investe di una memoria viva e commovente:
«Di colpo, mi aveva resi indifferenti le vicissitudini della vita,
inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua brevità, allo stesso
modo in cui agisce l’amore, colmandomi di un’essenza
preziosa: o meglio, questa essenza non era in me, era me
stesso», per citare un celebre passo di Proust. Divertente,
spiazzante, emozionale, la proposta gastronomica
di Tomei è soprattutto vera, nel rinnovarsi di un
PH. LIDO VANNUCCHI
Yacht
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potente, inatteso “effetto madeleine” che evoca i
sapori autentici della tradizione e li restituisce, con
un pizzico di gioiosa follia, nella forma del nuovo.
Nelle sue creazioni, taglienti, a volte sofisticate,
ma sempre nette e rispettose nelle distinzioni dei
sapori, c’è tutto: le suggestioni della cucina materna,
la genuinità dei prodotti freschi, stagionali, raccolti
nel campo insieme al nonno contadino, i profumi
della battigia versiliese e le erbe spontanee scovate
sulle colline lucchesi. «Io sono il mio territorio, sono
questa terra». Una dichiarazione d’amore e di pieno
commitment verso il patrimonio locale, che diventa,
proprio come nelle lavorazioni artigiane di VSY, un
paradigma identitario felicemente ingombrante,
qualità imbevuta di memoria storica, restituita
al mare o alla tavola con geniale creatività. Mai
scontata nella semplicità, la cucina di Tomei è quella
che non ti aspetti: un panino servito in un contenitore
simil-fastfood, ripieno di ricciola battuta a coltello,
maionese d’olio extravergine e sfoglia di pomodoro
e carciofi fritti; spaghetto sushi di gamberi rossi in
alga nori; straccetti di manzo su corteggia di pino
marittimo, condito con grasso di bistecca e bucce
di patate fritte. Un poeta della cucina pura, che sa
estasiare con piatti della tradizione contadina come
la pappa al pomodoro o la farinata di cavolo nero, e
stupire con la scanzonata ironia di abbinamenti più
audaci. Così strappa lacrime e sorrisi ai commensali
dell’Imbuto, fondato nel 2002 all’interno di una
vecchia falegnameria ristrutturata nel cuore di
Viareggio e trasferitosi, due anni fa, nella fucina
creativa del Lucca Center of Contemporary Art, non a
corollario ma a integrazione dello spazio espositivo,
fra dipinti, sculture e installazioni, dove la sua
arte culinaria, opera permanente del centro, trova
ispirazione quotidiana nel connubio con l’ambiente
effervescente del museo.
In mezzo, dieci anni di istrionica carriera, viaggi per
il mondo, collaborazioni televisive, dalla Prova del
Cuoco a Masterchef, e non: quella con Sanpellegrino
International gli vale nell’autunno 2011, la vittoria
come chef curatore del miglior evento estero
organizzato dalla multinazionale in partnership
con Bulgari a Praga. Ma soprattutto tanti, tanti
progetti e un ruolo da protagonista nelle principali
manifestazioni gourmet dello Stivale: Culinaria, a
Roma, Le Grand Fooding e Taste, a Milano; ma anche
in rassegne decisamente meno convenzionali come
le Cene Galeotte all’interno del carcere di Volterra,
Squisito a San Patrignano e persino uno spettacolo
teatrale a tema culinario nel festival “11 Lune” a
Peccioli. Fioccano i riconoscimenti nell’istrionico
Yacht
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PHOTO: BEPPE RASO UPPER SALOON DI STELLA MARIS IN UN MOMENTO DI GIOCO PER I BAMBINI
LOCATION: PARCO MARINO DELLE CINQUE TERRE DOVE, GRAZIE AD UN PROGRAMMA DI RICERCA SCIENTIFICA, È STATA AUTORIZZATA LA NAVIGAZIONE.
percorso di Tomei, socio JRE dal 2009: i più recenti, “La Tavola dell’Anno 2013” per la guida Golosario e
nell’autunno 2013, l’invito a partecipare al Paris des Chefs, massima aspirazione per qualunque chef di livello
internazionale.
ACCADE COSÌ, CHE ANCHE VSY IN CERCA DI VOCI “FUORI DAL CORO”, COERENTI CON I VALORI DI ECCELLENZA,
AUTENTICAMENTE RADICATI NEL TERRITORIO MA CAPACI DI UN RESPIRO UNIVERSALE, FINISCA NELL’IMBUTO DEL
Osservato, annusato e ingaggiato a bordo di Stella Maris, grazie alla sensibilità e lungimiranza di Cristiana
Longarini, Managing Director del cantiere toscano. Portando subito a casa, tanto per mettere in chiaro
l’efficacia del sodalizio, il primo premio al Monaco Randez-vous Chef’s Competition 2013, prestigioso raduno
di superyacht in arrivo da tutto il mondo, che ogni anno scatena il talento creativo degli chef di bordo in una
divertente e mondanissima competizione in punta di forchetta. L’abilità di Tomei nel comporre gli ingredienti
assegnati (uguali per tutti) e interpretare con accento originale lo spirito di Stella Maris, ha conquistato
all’unanimità la giuria presieduta da Christian Garcia - Chef de Cuisine del Principe Alberto II.
Se cucinare, così come l’andar per mare, sono frutto di un atto d’amore, in terra di Versilia è sbocciata la più
intensa, gustosa e sincera delle storie.
“PIÙ CREATIVO” CUOCO D’OLTRALPE, COME L’HA RECENTEMENTE DEFINITO ANDREA PETRINI SU LE NOUVELLE
OBSERVATOUR.
www.vsy.it
www.limbuto.it
World
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Il Gala
della Motonautica
Un evento Glamour
nel cuore
di Monte Carlo
Andrea Dini
IL PRINCIPATO DI MONACO È UNA DELLE CAPITALI MONDIALI DI GLAMOUR E MONDANITÀ MA ANCHE UN POLO
IMPORTANTE PER IL MONDO DEL BUSINESS A 360°. GRANDE ATTENZIONE VIENE DATA ANCHE ALLE ATTIVITÀ
SPORTIVE, LE PRINCIPALI OVVIAMENTE IL GRAN PREMIO DI FORMULA 1 AUTOMOBILISTICO ED IL TORNEO DI
TENNIS, E VI SONO ANCHE IMPORTANTI FEDERAZIONI SPORTIVE INTERNAZIONALI CHE HANNO LA LORO SEDE A
MONTE CARLO.
Tra queste una delle più blasonate è la Federazione
Mondiale di Motonautica il cui quartier generale è
proprio a Monte Carlo. Fondata nel 1922, è l’organo
di governo mondiale di tutte le attività legate alla
Motonautica riconosciuto dal Comitato Olimpico
Internazionale.
Tra le principali attività le competizioni Offshore,
Inshore, Pleasure Navigation, Barche Storiche,
Radiocomandata e Jet Ski. Una attività globale che
vede la UIM, Union Internationale Motonautique,
operare in oltre sessanta nazioni in tutti i continenti.
Ogni anno un grande numero di gare titolate per
assegnare quasi cinquanta titoli tra mondiali e
continentali. Dal 2007 il Presidente della UIM è
Raffaele Chiulli e dal 2011 Andrea Dini ricopre il
ruolo di Segretario Generale.
World
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UNO DEI PRINCIPALI EVENTI DI OGNI STAGIONE È CERTAMENTE LA PREMIAZIONE DEI CAMPIONI DEL MONDO. GIUNTO
ALLA SUA QUINTA EDIZIONE, UIM AWARDS GIVING GALA CHE QUEST’ANNO È ANDATO IN SCENA ALLA SALLE DES
ETOILES, SPORTING D’ETÈ DI MONTE CARLO, LOCATION DOVE SI SVOLGONO GLI EVENTI DI MAGGIOR PRESTIGIO
del principato e che anche altre Federazioni Sportive Internazionali hanno scelto come proprio palcoscenico
privilegiato. La Fia, Federazione Mondiale di Automobilismo, la FIM, Federazione di motociclismo, la IAAF,
Federazione di Atletica Leggera, negli anni hanno premiato i propri campioni alla Salle des Etoiles.
La UIM per questa quinta edizione ha fatto le cose alla grande ed è stato un onore presentare il mondo
della Motonautica e delle attività correlate. SAS Il Principe Alberto II di Monaco ha onorato la Federazione
Motonautica della sua presenza e si è lungamente intrattenuto con il Presidente Chiulli ed i suoi ospiti.
Oltre ai campioni del mondo sono stati assegnati gli annuali Environmental Awards e Special Mentions,
riconoscimenti green per le eccellenze nel mondo di nautica e motonautica. I principali players di questi
settori hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento nelle edizioni passate. Quest’anno i protagonisti sono
stati Columbus Yachts con il 40S Hibryd, vincitore assoluto, e, per le menzioni speciali, Azimut Benetti Group,
VSY e VRIPACK, Yacht designer Olandese con il progetto delle V20 Solar Boats che, tra l’altro, andranno
in scena a Monte Carlo il prossimo luglio per il primo Solar 1 Grand Prix. Il prestigioso Stefano Casiraghi
Memorial Trophy, riconoscimento che premia colui che durante l’anno si e’ distinto per lo sviluppo della
motonautica. Il trofeo, in memoria del pilota scomparso nel 1990, questo’anno è stato per HRH Principessa
Anne, presidente della Royal Yachting Association, la federazione Inglese. Lo His Highness Sheikh Hamdan
Bin Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Safey Award trophy, per il 2013 ha premiato i Bergamo Scuba
Angels, equipe professionale di salvataggio in competizioni sportive nautiche.
A CHIUDERE LA SERATA IL MASSIMO RICONOSCIMENTO, IL SAM GRIFFITH TROPHY, CHE DAL 1964 PREMIA
IL VINCITORE DELLA CLASS 1 OFFHORE, QUESTO È STATO CONFERITO AI PILOTI DI DUBAI, ARIF AL ZAFFAIN E
MOHAMMED AL MARRI, DI VICTORY TEAM.
Oltre 500 gli ospiti che hanno partecipato al Gala, preceduto da una affollata Conferenza Stampa.
Tra i VIP di maggior prestigio certamente Mr. Marius Vizer, presidente di SportAccord, quasi 100 le Federazioni
sportive internazionali, molti presidenti di Federazioni Sportive Internazionali e poi tanti VIP e campioni di
altri sport, tra i quali ha spiccato certamente il “Re Leone”, Mario Cipollini, Campione mondiale di ciclismo
su strada e Marco Casiraghi, fratello dello scomparso campione mondiale Class 1 nel 1989 e marito di HRH
Caroline, Principessa di Hannover e figlia si SAS Ranieri III. Gli sponsors principali della serata sono stati il
governo di Dubai con i brands WPPA ed XCAT e come partners la compagnia aerea Cathay Pacific, SBM,
Société des Bains de Mer, la società statale monegasca che gestisce i principali hotel come Hotel des Paris e
Hermitage oltre al Casino, il Jimmy’z e ben 33 ristoranti, e poi Ferrero, azienda leader italiana nella produzioni
di dolciumi tra cui la famosa Nutella od i Rocher… L’impressione generale è che la Motonautica sia uno
sport Globale con tante differenti nazioni molto attive, tra cui Emirati Arabi Uniti, Qatar, Nuova Zelanda,
Russia, Stati Uniti, Cina e grande parte delle nazioni europee. I campioni del mondo di oltre 25 nazioni si
sono alternati per ritirare un trofeo originale appositamente creato per premiare i campioni che conquistano
l’alloro iridato. Durante la serata sono stati presentati tanti video che fanno certamente capire quanto la
motonautica sia sport spettacolare ma anche un grande business ed attrazione per chi ospita e organizza
questi prestigiosi avvenimenti. Una gara di Motonautica è certamente un grande spettacolo per chi ama i
motori e la velocità sull’acqua.
www.uimpowerboating.com
Award
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L’Energia
del successo
Aurora Bianchi
Un gala all’insegna del glamour in una notte di inizio estate. Anche quest’anno Milano ospita l’undicesima
edizione del Cathay Pacific Business Award, durante il quale la Compagnia aerea a cinque stelle di Hong Kong
conferirà gli ambiti premi per i successi ottenuti delle aziende italiane in Asia.
UN’OCCASIONE DI INCONTRO NELLA MODERNA CORNICE DI PIAZZA LOMBARDIA, SEDE DEL NUOVO PALAZZO DELLA
REGIONE CHE, SULLO SCACCHIERE DELLE RELAZIONI IN CAMPO CULTURALE, ECONOMICO ED IMPRENDITORIALE, COSTRUISCE
UN VIRTUALE E STRATEGICO PONTE CHE UNISCE MILANO AL SUD EST ASIATICO, CONIUGANDO LO SPIRITO INNOVATIVO,
ETICO E SOCIALE DELL’IMPRENDITORIA ITALIANA AL FERMENTO DEI MERCATI DI TUTTA L’ASIA.
“Ogni anno sottolineiamo il valore delle imprese che operano in nome dell’Italia nei territori di Hong Kong e della Cina.
Imprese che raccontano la passione, la dedizione e le eccellenze del Made in Italy, ma anche il talento e la visione di
imprenditori e manager che, con il loro impegno e capacità, rendono unico ogni progetto”, dichiara Silvia Tagliaferri,
Sales & Marketing Manager, Italia e Malta, Cathay Pacific Airways.
Ambizione e innovazione, motore del mondo e del premio nato oltre dieci anni fa come China Trader Award, e arrivato
all’edizione 2014 traendo la forza e l’ispirazione proprio dall’osservazione dell’incessante flusso di vitalità, vigore e
spirito di iniziativa che unisce Oriente e Occidente. Un dinamismo e una concretezza in sintonia con la solidità visiva dei
cromatismi di luce e acciaio scelti come visual per l’immediatezza concettuale della parola ‘Energia’, che sintetizza il
tema e che sottende l’evento: premiare la scintilla da cui ha origine il pensiero imprenditoriale, quel moto unico dal
quale scaturisce la forza espressiva per tradurre la visione strategica in pronta azione.
QUATTRO LE AZIENDE CHE SALIRANNO SUL PODIO PER RICEVERE IN PREMIO LE INESTIMABILI SCULTURE DELL’ARTISTA
LUCIANA MATALON, DESTINATE AI TEMI: CREATIVITÀ, DINAMISMO, INNOVAZIONE E KNOW-HOW, E TRE LE AZIENDE PER I
PREMI SPECIALI: IMPRENDITORIA FEMMINILE, GIOVANI TALENTI, E PREMIO HONG
KONG, SELEZIONATE DA UNA BLASONATA GIURIA RAPPRESENTANTE IL BUSINESS,
LE ISTITUZIONI E L’ARTE.
Sponsor e partner dell’evento nomi illustri dell’eccellenza italiana e internazionale:
UBI Banca, ADP Italia, DHL Global Forwarding, Lamborghini Automobili, Donizetti,
Museo Fondazione Luciana Matalon, Lavazza, Silversea Cruises, Huawei, P&P
Project & People, Lauretana, Fabe, Colesel e Tucano, e ancora partnership e
patrocini di: The Mandarin Oriental Hong Kong, Shangri La Hotel and Resort,
Hong Kong Trade Development Council, Associazione Italia-Hong Kong, Circle
Luxury Magazine, The Soong Ching Ling Foundation,Uim, Fondazione Italia
Giappone, Camera Commercio Italo Orientale e Gruppo 24 ore.
UN APPUNTAMENTO LIFESTYLE DECLINATO IN OGNI AMBITO, DA QUELLO ARTISTICO, CON LA PRESENZA DI DUE PRESTIGIOSE
SICILIA ORMAI SVANITA. “LE PERSONE STANNO SVILUPPANDO UNA CULTURA DEL CIBO SEMPRE MAGGIORE, CONOSCONO LE
SCULTURE DEL MUSEO FONDAZIONE LUCIANA MATALON, ALLE SUPERCAR FIRMATE LAMBORGHINI AUTOMOBILI CON I
PIETANZE CHE HANNO FATTO GRANDE LA TRADIZIONE CULINARIA ITALIANA E SANNO CON ESATTEZZA COSA DESIDERANO
NUOVI GIOIELLI HURACAN SEGUITA DALL’AVENTADOR, CHE GLI OSPITI POTRANNO AMMIRARE IN ANTEPRIMA E PRENOTARE
GUSTARE” SPIEGA PINO CUTTAIA. CONIUGANDO LE MATERIE PRIME STAGIONALI DEL TERRITORIO CON I SAPORI SCOPERTI IN
PER TEST DRIVE, A QUELLO DELL’ALTA CUCINA CHE PER DELIZIARE I PALATI DE SEICENTO OSPITI, DUE ATTORI DEL GUSTO
GIRO PER IL MONDO, NEI SUOI PIATTI RIVIVONO IN CHIAVE MODERNA LE RICETTE DELLA TRADIZIONE, ELEVATE ALL’ECCELLENZA.
ITALIANO SI ESIBIRANNO CON PORTATE D’AUTORE. DAVIDE COMASCHI, MAÎTRE CHOCOLATIER AMMALIERÀ I COMMENSALI
CON LA “SUA” TORTA A SORPRESA A TEMA ENERGIA E PINO CUTTAIA, DUE STELLE MICHELIN, SICILIANO NEL CUORE E
Sul palco si alterneranno insieme alle parole di benvenuto di Silvia Tagliaferri, gli speach energetici dell’astronauta
Maurizio Micheli, Philippe de Gentile-Williams, e di altri ospiti. Energia, espressa in tutte le sue forme per dar vita e
alimentare il futuro di nuove idee e progetti.
NELL’ANIMA, PATRON DEL RINOMATO RISTORANTE LA MADIA DI LICATA, METTERÀ LA FIRMA AD UN MENÙ EVOCATIVO DEI
PROFUMI DELLA SUA TERRA. UNA CUCINA DELLA MEMORIA LA SUA, CHE RIEVOCA IMMAGINI IN BIANCO E NERO DI UNA
www.cathaypacific.com
Cars
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AVENTADOR LP 700-4
A come Aventador
L come Lamborghini
Come da tradizione, il nome è quello di un toro. Non uno qualunque, ma il più valoroso, il più temerario,
l’impavido Aventador. Coraggioso come il progetto della Lamborghini che, nel 2011, ha stabilito un
nuovo Everest nel mondo delle supersportive di lusso, conquistando un’inedita, emozionante dimensione
d’avanguardia. Pulizia delle linee, tensione dinamica scolpita nella fibra di carbonio, eleganza funzionale
in movimento, l’Aventador LP 700-4, nelle versioni Coupé e Roadster, è un autentico “ritorno al futuro”.
Un occhio alla tradizione, all’approccio stilistico che permea da sempre il design purista ed essenziale del
marchio, facendo di ogni Lamborghini una scultura tecnologica in corsa: niente ornamenti, solo velocità,
dinamismo e performance. Tutto il resto è distrazione. E un occhio al futuro, per la funzionalità, la precisione
e la sofisticazione ingegneristica d’ispirazione aeronautica, trasferite per la prima volta alla produzione in
serie. «Un modello che rappresenta un salto di due generazioni in termini di design e tecnologia. Frutto di un
progetto totalmente nuovo, che al tempo stesso dà continuità alla storia del marchio con coerenza lineare.
E aveva ragione. Perché l’equilibrio formale, il ricorso sistematico alla costruzione leggera, i motori ad alte
prestazioni, la superiorità della trazione integrale e la precisione chirurgica dei telai, che hanno consolidato nel
tempo il mito della Casa del Toro, insieme alla qualità artigianale delle lavorazioni, trovano a bordo di questa
vettura il trampolino di lancio verso nuove, sfidanti frontiere.
Dal frontale appuntito alla silhouette molto bassa del tetto, fino all’impatto estetico del diffusore posteriore, ogni
linea dell’Aventador risponde a una chiara funzionalità aerodinamica: 4,78 per 2,26 metri di eleganza graffiante,
movimentata dalle due linee curve disegnate come muscoli tesi sulle fiancate, estese in altezza per soli 1.136 mm,
con portiere ad apertura verticale rientrate rispetto alla sagoma esterna del veicolo. Forme scolpite nell’innovativa
monoscocca integrale in fibra di carbonio che, riunendo in un guscio unico l’abitacolo, il pianale e il tetto, assicura
un’altissima rigidità strutturale e la massima sicurezza.
Dando prova, una volta di più, del primato Lamborghini nella lavorazione dei materiali compositi CFRP (carbon
fiber reinforced plastics), unico costruttore automobilistico a gestire in proprio l’intero processo, dalla progettazione
3D alla simulazione computerizzata, dalla produzione al collaudo e controllo qualità, grazie a un modernissimo
processo industriale e alle sofisticate tecnologie RTM, Prepreg e Braiding, messe a punto dal team di Ricerca e
sviluppo nei due centri aziendali dedicati: l’Automobili Lamborghini Advanced Composite Structures Laboratory
(ACSL) e l’Advanced Composites Research Center (ACRC).
ALL’AVANGUARDIA NELLE SOLUZIONI TECNOLOGICHE, PURA NEL LINGUAGGIO STILISTICO, L’AVENTADOR LP 700-4 NON
HA CONCORRENTI NEL MONDO DELLE SUPERSPORTIVE», ASSICURAVA IL PRESIDENTE E AD DI AUTOMOBILI LAMBORGHINI,
STEPHAN WINKELMANN, AL DEBUTTO DELLA FUORICLASSE.
Chiara Cantoni
Cars
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AVENTADOR LP 700-4 ROADSTER
SOSTANZIALE NEI MATERIALI, LEGGERI E RESISTENTI, AVENTADOR LO È SOPRATTUTTO NEL DESIGN, CON UN UNICO, PRECISO
OBIETTIVO: ASSICURARE LA MASSIMA PORTATA D’ARIA DI RAFFREDDAMENTO AL POTENTE V12 DA 700 CAVALLI (515
KW), CUORE DI QUESTA GRINTOSA SUPERCAR. PIONIERE, CON LE LEGGENDARIE COUNTACH, DIABLO E MURCIÉLAGO, NELLA
COSTRUZIONE DI VETTURE A MOTORE CENTRALE, LAMBORGHINI HA PORTATO SU STRADA LA TECNOLOGIA DELLE CORSE.
Oggi, con il propulsore high performace progettato
per Aventador, scrive un nuovo capitolo nella storia
dell’ingegneria motoristica. Ottimizzato nel peso e nella
prontezza di risposta, il nuovo V12 spinge la supersportiva a
350 km/h di massima con un’accelerazione di 2,9 secondi
da 0 a 100 km/h e doti di ripresa inattese a qualunque
regime. Registrando, nonostante l’incremento di potenza
(+8%), valori di consumo e di CO2 emessa inferiori del
20% rispetto alla sua diretta antenata, Murciélago, prima
Laborghini “moderna”. Basse emissioni, performance da
campione, l’improbabile diventa possibile nell’eccezionale
paradosso di un’auto che non ha nulla di ordinario: non
il cambio robotizzato ISR (Independent Shifting Rods),
inedito su una supersportiva stradale, che riduce il tempo
di cambio marcia del 140% rispetto a quello della Gallardo
(uno dei più veloci al mondo); non il sistema di sospensioni
pushrod, ispirato al mondo della Formula 1, che offre una
precisione di guida pari alle auto da corsa; e tantomeno
gli interni ergonomici, rifiniti in pelle pregiata, dominati
da un quadro strumenti hi-tech d’ispirazione aeronautica:
come in aereo, gli strumenti vengono visualizzati su
un display TFT centrale interattivo, mentre un secondo
schermo TFT a centro plancia riporta le funzionalità del
sistema multimediale e di navigazione, con la più ampia
dotazione elettronica di assistenza alla guida, infotainment
e comunicazione.
Grazie all’ampio programma di personalizzazione, ogni
Lamborghini può essere creata a immagine e somiglianza
del suo proprietario. Non fa eccezione la supersportiva di
punta: con una vasta gamma di optional (fra gli altri, il
cofano motore trasparente), svariate opzioni per la scelta
di colori e finiture, e l’esclusiva formula Ad Personam,
consente a ogni cliente una customizzazione tailor made.
Nel 1998, l’azienda si ristruttura, si rinnovano gli
impianti, nascono modelli moderni, cresce la rete dei
rivenditori (ad oggi 129 in 46 Paesi dei cinque continenti)
e si conquistano nuovi mercati (dal 2009 è presente in
Sudamerica e Cina).
I tempi della prima 350 GTV, lanciata da Ferruccio
Lamborghini nel 1963, delle leggendarie Miura, Countach
o Diablo, destinate a lasciare il segno nelle passioni della
jet society, sembrano lontani.
Ma solo anagraficamente. Perché le radici bolognesi, così
come l’innata vocazione all’unicità, vengono perpetuate
oggi da un team di creativi che traducono l’intramontabile
spirito del marchio in forza innovativa.
Se da un lato, il Centro Stile Lamborghini si colloca
all’interno della migliore tradizione automobilistica
italiana, dall’altro, guarda al futuro forte della
modernità delle sue metodologie di lavoro.
Cars
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COME L’AVENTADOR, ANCHE LA PIÙ RECENTE HURACÁN LP 610-4, PRESENTATA QUEST’ANNO AL SALONE DI
GINEVRA, È LA TESTIMONIANZA DI UNA PERFEZIONE CAPARBIAMENTE RICERCATA, NEL SOLCO DELL’ELEGANZA
FUNZIONALE CHE È DA SEMPRE LA FIRMA DEL MARCHIO.
Ancora una volta, segni grafici netti, linee precise e superfici pulite danno vita a un design essenziale e potentemente
sensuale. Erede della Gallardo, best seller di punta con 14.022 esemplari prodotti, l’ultima nata combina performance
elevate a un’indole consona all’utilizzo quotidiano, grazie all’integrazione delle innovative tecnologie di bordo.
Irriducibile, come il toro da corrida di cui porta il nome, anche questo modello segna un ulteriore step nel percorso
evolvutivo del design Lamborghini. Il colpo d’occhio è appagato da un profilo tagliente, che corre idealmente su
un’unica linea dall’anteriore al retrotreno, allungandosi sopra l’abitacolo e incastonando come gemme i finestrini laterali
esagonali. Eccetto le lampade dei vani bagagli e portaoggetti e di ingombro delle porte, tutte le luci sono realizzate di
serie con tecnologia LED, una prima assoluta nel segmento delle super sportive. Le linee slanciate del cruscotto e del
tunnel centrale assecondano, nel posto guida, il leit motiv della leggerezza, mentre l’innovativa plancia, con pannello
strumenti su schermo TFT da 12,3 pollici, domina gli interni, personalizzabili nei materiali e mai così curati nei dettagli.
Il telaio ibrido di nuova concezione è un concentrato hi-tech che unisce fibra di carbonio e componenti in alluminio:
grazie alla scocca ultra leggera, il veicolo a secco pesa appena 1.422 chili. Il V10 che equipaggia la Huracán è frutto di
una riprogettazione estesa e trae la forza propulsiva da una cilindrata di 5.2 litri.
La nuova Iniezione Diretta Stratificata, che accresce i valori di potenza (449 kW / 610 Cv a 8.250 giri/min) e coppia
rispetto alla Gallardo, scatena sull’asfalto la forza generata dai dieci cilindri, tramite il nuovo cambio a sette rapporti,
HURACÁN LP 610-4
Lamborghini Doppia Frizione (LDF), e la trazione integrale, secondo tre modalità di guida differenti (Strada, Sport e
Corsa), selezionabili grazie al sistema Anima (Adaptive Network Intelligent Management), che dialoga con il motore,
il cambio, la trazione integrale, i controlli elettronici dell’ESC, lo sterzo attivo e le sospensioni adattative. Risultato: una
super car che eccelle nelle performance, supera i 325 km/h di massima e raggiunge i 100 km/h in 3,2 secondi (i 200
km/h in 9,9), pur abbattendo i consumi, ridotti nel Ciclo europeo a 12,5 litri per 100 chilometri.
In linea con la strategia per l’ambiente, sviluppata da Lamborghini sul fronte dell’innovazione sia di processo sia di
prodotto, che punta a rendere i centomila metri quadrati dello stabilimento di Sant’Agata Bolognese neutrali sul fronte
e emissioni CO2 entro il 2015.
La certificazione internazionale EMAS è già una conquista nel curriculum green dell’azienda, insieme alla certificazione
ISO 14001 e alla più recente ISO 50001, ottenuta per il miglioramento costante delle prestazioni energetiche in tutti gli
ambiti di intervento.
Un impegno coerente con l’articolata politica di CSR aziendale, che guarda all’ambiente ma anche alle persone, ai
1029 dipendenti che «sono il motore del nostro successo», dice Winkelmann. «Per questo abbiamo implementato una
strategia di gestione delle risorse umane all’avanguardia, che mira al costante sviluppo delle competenze, al benessere,
alla sicurezza e alla salute dei nostri collaboratori». La certificazione Top Employers Italia 2014, il “Nobel” delle politiche
HR assegnato tutti gli anni dal Top Employers Institute alle imprese che rappresentano l’eccellenza nella gestione delle
risorse umane, è più eloquente di qualunque discorso. «Questo riconoscimento conferma che stiamo lavorando nella
giusta direzione verso uno dei nostri obiettivi strategici: diventare un datore di lavoro sempre più attrattivo».
La via della perfezione è lunga ma, ancora una volta, Automobili Lamborghini gioca d’anticipo, figurando oggi come
l’azienda più ambita dai neolaureati italiani: la prima scelta dei giovani talenti, secondo l’Employer of Choice
Survey 2013 della Fondazione Emblema, davanti a colossi come Vodafone e Ferrari.
www.lamborghini.com
Lifestyle
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Un cerchio
firmato Vertu
Chiara Cantoni
Lo tocchi e la pelle di vitello rifinita a mano traduce all’istante in suggestione tattile la nobiltà della fattura: non c’è
dubbio, è artigianato artistico, della migliore qualità. Lo senti e il Dolby Digital Plus virtual surround dell’impianto
audio, realizzato a quattro mani con Bang & Olufsen, scatena un piacere acustico intenso, mai sperimentato da
mobile. Riformuli: è tecnologia artistica, della migliore qualità. Poi, finalmente, lo vedi e l’immagine ultra-nitida su
display certificato Hasselblad è un nuovo, imprevedibile colore nella gamma emozionale racchiusa in 192 grammi
di perfezione: puro godimento, pari soltanto al colpo d’occhio complessivo del design, più snello, virile, ma sempre
inconfondibilmente Vertu.
NELL’ULTIMO SMARTPHONE AD ALTE PRESTAZIONI SIGNATURE TOUCH, LA QUALITÀ DEL MARCHIO INGLESE È UN’ESPERIENZA
SENSORIALE: SI TOCCA, SI ASCOLTA, SI VEDE. E SOPRATTUTTO SI VIVE, PERCHÉ IL PRODUTTORE DI CHURCH CROOKHAM,
NELL’HAMPSHIRE, HA PENSATO BENE DI INGRANARE NEL MODELLO DI PUNTA, L’INTERA GAMMA DEI SUOI SERVIZI IN
GUANTI BIANCHI: CONCIERGE DEDICATO, VERTU LIFE E VERTU CERTAINTY.
Lifestyle
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In dieci anni, l’azienda ha stupito il mondo con cellulari realizzati a mano, utilizzando materiali di altissimo pregio
assemblati su ogni esemplare da un singolo artigiano, e combinando tecnologie innovative a privilegi da premium
club. Oggi, forte dell’esperienza maturata e di un’identity brand universalmente riconosciuta nell’alto di gamma, Vertu
spinge oltre la customer experiance, regalando un modello che capitalizza tutta la sapienza artigianale, il savoir faire
nel design, il know how ingegneristico e l’eccellenza di servizio consolidati nel tempo. «Signature Touch è il nostro
smartphone di punta, pensato per un intenditore globale che pretende prestazioni di altissimo livello. Abbiamo investito
e indagato senza sosta sulle tendenze nel mondo del lusso per creare un telefono che vada ben oltre le aspettative»,
dice l’amministratore delegato, Massimiliano Pogliani. «Si è scelto di eccellere senza esitazione negli aspetti che la
nostra clientela considera più rilevanti, ovvero l’audio e l’immagine, raggiungendo la conformità a standard molto severi
come quelli di B&O, Dolby e Hasselblad».
SIGNATURE TOUCH, CHE VERRÀ PRESENTATO IN ITALIA IL 26 GIUGNO, CON UN PARTY DEDICATO, PRESSO LA TERRAZZA DI
CATHAY PACIFIC AIRWAYS A MILANO E MENU DEL PLURISTELLATO ANTONINO CANNAVACCIUOLO, DEL RELAIS CHATEAUX
VILLA CRESPI , RIPROPONE GLI STILEMI CLASSICI DELL’ESTETICA VERTU, RIELABORATI IN UN DESIGN PIÙ SNELLO, ARMONIOSO
E CONTEMPORANEO.
L’inconfondibile auricolare in ceramica, simbolo di continuità stilistica rispetto alla tradizione del marchio, incontra
nuovi elementi dinamici e un tratto piacevolmente grintoso. «Il linguaggio visivo si riconosce a colpo d’occhio», spiega
il direttore creativo, Ignacio Germade: «Ma l’eleganza tipica dello stile Vertu assume qui un accento virile, fiero, molto
moderno, evidenziato dal profilo sottile della scocca in titanio grado cinque, lucidata e spazzolata con la massima cura, e
dalla lavorazione artigianale della pelle. La raffinatissima gamma cromatica comprende Claret, Seaspray, Damson, Navy
e Jet Black, dando vita a un assortimento ancora più attraente». Per un totale di otto versioni disponibili, abbinate a una
linea di custodie in tre differenti design, perfettamente abbinate in termini di colori e materiali.
Lo schermo ad alta definizione da 4,7 pollici è protetto, come vuole tradizione, da una solida lastra in cristallo di zaffiro
di quinta generazione da 5,1” a 118 carati, materiale che Vertu impiega sin dalla fine degli anni ’90, migliorandone
costantemente la tecnologia, la realizzazione, il taglio, la lucidatura e il fissaggio. Impossibile da scalfire se non con un
diamante, lo schermo in cristallo di zaffiro assicura al tempo stesso una resa ottica perfetta, anche grazie al trattamento
multistrato antiriflesso. Ma le virtù dell’ultimo nato vanno ben oltre il consolidato e segnano un punto di non ritorno nello
standard prestazionale della telefonia mobile. L’acustica, creata in collaborazione con B&O, si avvale della tecnologia
virtual surround Dolby Digital Plus e di altoparlanti stereo per un audio di livello superiore, abbinato a un display full HD
da 473 dpi, la più alta definizione possibile per un 4,7 pollici.
La qualità delle chiamate in entrata e in uscita è assicurata da un filtro che elimina il rumore, mentre il processore quadcore Qualcomm® Snapdragon™ 2.3GHz assicura una velocità elevatissima. Grazie alla collaborazione con Hasselblad,
il produttore di macchine fotografiche professionali più rinomato al mondo, Signature Touch calibra alla perfezione
le immagini prodotte dalla fotocamera integrata. Il tutto senza tradire e, se possibile, implementando lo standard
globale di copertura ed efficienza che da sempre Vertu garantisce, secondo il mantra «un telefono per tutto il mondo».
Vale a dire, un telefono perfettamente configurato per funzionare in qualunque paese, a qualunque latitudine. «La
maggior parte dei cellulari sono idonei al funzionamento solo per il mercato nazionale di riferimento: appena varcano
le frontiere, corrono il rischio di un’efficienza ridotta», spiega il direttore Ricerca e Sviluppo, Neil Hooper. «La nostra
clientela è davvero globale e vogliamo garantire a tutti gli utenti l’alta qualità delle chiamate, ovunque essi si trovino.
Perciò offriamo la copertura su una gamma di bande, compresa la nuova 4G, più vasta di qualsiasi altro dispositivo sul
mercato». Con accesso Wi-fi fornito dalla società iPass, che ha scelto Vertu per il suo unico partenariato globale nella
fascia consumer.
Lifestyle
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UN CELLULARE PERFORMANTE, MA NON SOLO. UN COMPENDIO DI QUALITÀ ARTIGIANALE, MA NON SOLO. UN CONCENTRATO
DI DESIGN HI-TECH, MA NON SOLO. NELL’IMMERSIVITÀ DELLA PROPOSTA VERTU, SIGNATURE TOUCH È SOPRATTUTTO
L’ESPERIENZA DEL PRIVILEGIO A PORTATA DI TASCA, CHE L’AZIENDA RINNOVA NELLA GAMMA DI PLUS ASSOCIATI AL
NUOVO MODELLO.
A partire dal servizio Concierge Dedicato, un sofisticato sistema di personal concierge in grado di apprendere e adattarsi
con l’uso alle preferenze dei singoli clienti, fornendo assistenza custom 24 ore su 24, in qualunque campo sia necessaria.
Quel che si dice, una tecnologia su misura. In salsa rigorosamente glam, perché la carrelata delle facilities prosegue
con i privilegi personalizzati della formula Vertu Life: ingressi gratuiti nei Club Privati più esclusivi del mondo, accesso
illimitato a eventi d’élite e solo su invito, esperienze di shopping a porte chiuse, consultabili direttamente dal dipositivo.
Vertu Certainty, infine, garantisce ai clienti la massima sicurezza in fatto di privacy e tutela dei dati, proteggendo il
cellulare con tecnologie all’avanguardia e il supporto delle migliori aziende partner: Kaspersky per i software antifurto e
antivirus e Silent Circle per criptare le proprie comunicazioni, incluse le chiamate vocali, i testi e i video. Alle innumerevoli
qualifiche, si aggiunga quella di cassaforte mobile. E il cerchio si chiude.
www.vertu.com/it
Sails
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Rolex
Swan Cup
Aurora Bianchi
Un appuntamento di grande prestigio che coniuga
le suggestioni della navigazione con la poesia del
paesaggio elegante e ricercato di una località marina
senza eguali.
PORTO CERVO SI PREPARA AD ACCOGLIERE COME OGNI
ANNO LA ROLEX SWAN CUP, EVENTO NAUTICO NATO NELL’80
NEL CUORE DELLA COSTA SMERALDA, IN CALENDARIO
CON CADENZA BIENNALE. LA REGATA, ORGANIZZATA DA
NAUTOR’S SWAN, IL BLASONATO CANTIERE PER GLI AMANTI
DELLA VELA, CELEBRERÀ IL TRENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA
COLLABORAZIONE CON ROLEX, CON MATCH RACE ALTAMENTE
PERFORMANTI VISSUTI TRA PANORAMI MOZZAFIATO ED
ESCLUSIVI RANDEZ VOUS.
Sails
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Regate in grado di incantare con le proprie atmosfere gli armatori degli
yacht, equipaggi, e ospiti, poichè, come sottolineato dal Presidente Leonardo
Ferragamo, “la regata è realizzata in un luogo speciale per noi, dove ci
sentiamo a casa”. Oltre un centinaio gli armatori attesi dall’ 08 al 14 settembre,
provenienti da più di venti nazioni a bordo di filanti imbarcazioni, hanno
contribuito a rendere grande la storia del Cantiere, testimoniando così il valore
della sua evoluzione. Le flotte in gara, nelle acque profonde e color smeraldo
al largo delle coste della Gallura, raggiungeranno l’arcipelago de La Maddalena,
suddivise in diverse categorie in base alle dimensioni e alla data di costruzione:
Swan Maxi (18,29 metri e oltre), Swan Grand Prix (fino a 18,28 metri), Club
Swan 42 One Design e Swan 45 One Design, quest’ultimo in lizza per il titolo
mondiale. Ad aumentarne la difficoltà di navigazione e la spettacolarità della
regata, il vento di maestrale, atteso ospite della sfida. Momenti concitati, dove
la concentrazione e la precisione saranno imprescindibili.
PER QUESTO GLI SKIPPER POTRANNO FARE AFFIDAMENTO FIN DAI PRIMI MOMENTI
SUL COUNT DOWN DEL CRONOGRAFO DA REGATA PROFESSIONALE ROLEX OYSTER
PERPETUAL YACHT-MASTER II, CERTIFICATO CRONOMETRO, CHE CONIUGA TECNOLOGIA
ALL’AVANGUARDIA E GRANDE TRADIZIONE. UN CLASSICO DALLE LINEE SPORTIVE MA
ALLO STESSO TEMPO ELEGANTI, REALIZZATO NEL ‘07, E PRESENTATO OGGI, PER NUOVE
PERFORMANCES.
I protagonisti del match race, conteranno sull’efficienza di uno strumento di misurazione
del tempo ad alte prestazioni, progettato da Rolex per i professionisti del mare e per
gli appassionati dello sport velico. Tra le funzioni esclusive di Yacht Master II, il conto
alla rovescia programmabile da uno a dieci minuti, dotato di memoria meccanica per
tornare al valore iniziale, con funzione di sincronizzazione rapida che permette la
regolazione immediata. Massima affidabilità anche in termini di resistenza con la cassa
Oyster di quarantaquattro millimetri, che garantisce un’impermeabilità fino a cento
metri. Il design, elegante e sportivo, presenta proporzioni sapientemente bilanciate in
vetro zaffiro antiscalfiture, carrure ricavata da un blocco di acciaio 904L resistente alla
corrosione e fondello scanalato, della corona di carica dotata del sistema brevettato
di tripla impermeabilizzazione trilock e dalla cassa completamente impermeabile. Lo
Yacht Master II, è dotato, inoltre, del calibro 4161, il movimento cronografo meccanico
interamente prodotto e brevettato da Rolex, certificato cronometro svizzero e testato
Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres. L’organo regolatore, autentico cuore
dell’orologio, con la spirale parachrom blu, è stato studiato per essere insensibile ai
campi magnetici e stabile agli sbalzi di temperatura e all’ urto. Un orologio di classe e
personalità, presente al polso di chi vive l’avventura del mare come stile di vita.
www.nautorswan.com
www.rolex.com
www.group.ferragamo.com
Marine
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Loano
Superyacht
Aurora Bianchi
Tra Borghetto Santo Spirito e Pietra Ligure, a pochi chilometri dalla Costa Azzurra, Marina di Loano si arricchisce
di una moderna e prestigiosa area, inaugurando la nuova zona Superyacht.
GRAZIE ALLA DARSENA DEDICATA AI GRANDI YACHT CHE HA CONSENTITO LA REALIZZAZIONE DI SETTE NUOVI ORMEGGI
PER IMBARCAZIONI DA CINQUANTACINQUE A SETTANTASETTE METRI, LA STRUTTURA PORTUALE DI PROPRIETÀ DEL
GRUPPO UNIPOL, INCREMENTA LA PROPRIA RICETTIVITÀ NEL SEGMENTO NAVI DA DIPORTO, (IMBARCAZIONI OLTRE
I VENTICINQUE METRI DI LUNGHEZZA), ARRIVANDO A TRENTADUE POSTI BARCA CHE VANNO AD AGGIUNGERSI AGLI
OLTRE OTTOCENTO GIÀ DISPONIBILI PER LE IMBARCAZIONI DA SEI A VENTICINQUE METRI.
Realizzata nel 1989, secondo i massimi criteri di affidabilità,
e nell’assoluto rispetto per l’ambiente, Marina di Loano è
stata costruita in una posizione centrale del Ponente Ligure,
con una superficie totale di trecentocinquantaseimila
metriquadrati, con fondali tra i tre e i cinque metri, in grado
di ormeggiare barche sia a motore sia a vela. L’obiettivo
che ha guidato la progettazione della Superyacht area,
sottolineato anche dal direttore della Marina, Marco
Cornacchia e dal Presidente Gian Luca Santi, è stato quello
della realizzazione di una darsena moderna e funzionale,
interamente dedicata alle barche da diporto, con ormeggi
su pontili galleggianti, resistenti ed efficienti come una
banchina fissa, avvantaggiata dalla flessibilità d’impiego
degli impianti galleggianti. Un progetto ambizioso
eseguito con elevati parametri di sicurezza garantiti dal
lavoro di due aziende leader nella progettazione e nella
costruzione di porti: l’italiana Interprogetti e la statunitense
Bellingham Marine. Eccellenti standard di accoglienza e un
design lineare ed elegante, intrattengono e incantano gli
armatori di ogni nazionalità.
COMFORT E LIFESTYLE SOTTOLINEATO ANCHE DALLO YACHT CLUB, CHE COMPRENDE NOVE SUITE, UNA MAIN
LOBBY DI QUATTROCENTO METRI QUADRATI, TRE SALE RIUNIONI, TRE LOUNGE BAR, UN RISTORANTE, IL SOLARIUM
CON PISCINA, LA SPIAGGIA DI LEVANTE MARINA BEACH, IL CANTIERE NAVALE AMICO & CO E STRUTTURE SUL
TERRITORIO COME DIVING, TENNIS E GOLF CLUB CHE RAPPRESENTANO ULTERIORI OPPORTUNITÀ PER I DIPORTISTI
CHE SCELGONO LA MARINA COME PROPRIA “HOME PORT”. PER AGEVOLARE L’ARRIVO DEGLI OSPITI VIA TERRA,
INOLTRE, SONO A DISPOSIZIONE OTTOCENTONOVANTANOVE POSTI AUTO E DUECENTOVENTI BOX.
Un parco macchine importante, pronto ad ospitare
le vetture di partecipanti e pubblico del Campionato
Italiano d’Altura 2014 organizzato dallo Yacht Club
Marina con la collaborazione del Circolo Nautico
Loano e della Marina di Loano e il patrocinio della
Federazione Italiana Vela e dell’Unione Vela d’Altura
Italiana. Un calendario serrato che dal 9 al 13 luglio
comprende anche alcuni momenti lifestyle tra i quali
il crew party in programma la sera prima del gran
finale. Per l’occasione oltre cinquanta imbarcazioni
si affronteranno nello spettacolare specchio di mare
per contendersi l’ambito titolo di Campione Italiano
Assoluto d’Altura e riposarsi tra una regata e l’altra
nella struttura portuale del Ponente Ligure. Adagiata
su una lingua di terreno della Riviera delle Palme,
www.marinadiloano.it
alla foce del torrente Nimbalto, completamente
immersa nella natura rigogliosa a metà strada tra
Portofino e la Costa Azzurra, Loano è un’emozione
tutta da vivere dove terra e mare si fondono in una
sintesi perfetta. Qui il sole si inabissa tra le antiche
abitazioni del centro storico, i tradizionali carruggi
in pietra, e i resti di un antico castello, per poi
splendere sulle spiagge e riflettersi a specchio sul
mare, dove l’aria si fa più tersa. Protetta da un arco
di montagne, diventa il punto di partenza perfetto
per una vacanza ricca di attività o semplicemente
per una gita nel silenzio, senza una meta precisa,
grazie anche ai percorsi pedonali che collegano
facilmente le mura cittadine al porto, regalando
spettacolari viste panoramiche.
Lifestyle
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L’oro
della Coppa
Alessia Ferri
Il fascino delle vetture d’antan si fonde a quello del paesaggio mozzafiato
di Cortina per dar vita ad un evento unico, consueto protagonista
dell’estate alpina: Coppa d’oro delle Dolomiti. La gara automobilistica
dal sapore retrò vide gli albori nel 1947, sotto il nome di Internazionale
delle Dolomiti per poi mutuare nella denominazione attuale solo
nel 1951. Voluta dall’allora Presidente dell’Automobile Club Belluno
Ferruccio Gidoni, come gara di velocità da svolgersi in un solo giorno,
lungo un percorso di 303,800 chilometri snodato su strade ancora
impervie, attualmente ha abbandonato la velocità, diventando una
gara di regolarità. Una trasformazione che, tuttavia, ne ha mantenuto
inalterato il fascino, reso tale dalla presenza di vetture classiche avvolte
da un’allure ipnotica che quest’anno si presentano all’appuntamento
più blasonato della stagione giocando d’anticipo sul calendario.
IL PIEDE PREMUTO SULL’ACCELERATORE, IL 17 LUGLIO, COME AVVENIVA
NEGLI ANNI TRA IL ‘47 E IL ‘56, SCATTERÀ ANCORA PER DARE IL VIA ALLA
COPPA D’ORO DELLE DOLOMITI, IL GRANDE EVENTO DEL CALENDARIO
INTERNAZIONALE ACI/CSAI E FIA.
Lifestyle
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Protagoniste assolute saranno le quattro ruote prodotte negli anni dal ‘19 al
‘61, e suddivise in tre periodi di classificazione: C, costruite dal ‘19 al ‘30; D: tra
il ‘31 e ‘46 ed infine la categoria E, risalente al periodo compreso tra il ‘47 e il
‘61. Al taglio del nastro anche le auto delle annate comprese tra il ‘62 e il ‘65,
di particolare valore storico e tecnico, di significativa carriera agonistica per le
quali è prevista una classifica speciale, come per le appartenenti alla categoria
‘Sport-barchetta’, una sezione appositamente dedicata. Il percorso, che muta
ad ogni edizione, punta a coniugare il brivido della gara alla spettacolarità
di luoghi e panorami unici al mondo. Punto di partenza e arrivo sarà Cortina
d’Ampezzo, località esclusiva, identificata come la ‘Regina delle Dolomiti’.
Patrimonio dell’Unesco, è da sempre in grado di attirare appassionati di sport
e personaggi del jet set rapiti dalle imponenti ed eleganti vette.
Il percorso si snoderà nell’alta Valle del Boite tra il Cadore, la Val Pusteria,
la Val d’Ansiei e l’Alto Agordino, palcoscenico ideale nel quale sfileranno
auto esclusive e uniche. La manifestazione sarà un connubio di tradizione e
momenti di lifestyle, dove la storia e l’allure della competizione animeranno
la kermesse dedicata ad appassionati e pubblico, sempre più internazionale
ed esclusivo. Il sound di motori d’altri tempi coinvolgerà nella competizione
anche il pilota di Formula 1 Jarno Trulli a bordo di un’auto d’epoca, affiancato
dalla madrina ufficiale, l’attrice Isabelle Adriani, dal presidente Aci, Angelo
Sticchi Damiani, e da personalità dello spettacolo, della cultura e imprenditoria,
accomunati dalla grande passione dell’auto e della sfida.
A DARE UFFICIALMENTE IL VIA ALLA MANIFESTAZIONE, IL GALA, IN
PROGRAMMA LA SERA DEL 17 LUGLIO, IN UNA DELLE LOCATION PIÙ
ESCLUSIVE DELLA CITTÀ DI CORTINA. LA MATTINA SEGUENTE LA GARA
AVRÀ INIZIO DAL CONSUETO CORSO ITALIA, CON LA SFILATA DELLE AUTO
STORICHE, CON ARRIVO PREVISTO A MERANO NEL TARDO POMERIGGIO,
DOVE, PRESSO LA KURHAUS, PILOTI, VIP E STAMPA SARANNO OSPITI DELLA
SECONDA CENA DI GALA, PRECEDUTA DALL’ESPOSIZIONE DELLE AUTO. IL
MATTINO SUCCESSIVO LE VETTURE RIPRENDERANNO IL PERCORSO, CHE SI
CONCLUDERÀ SEMPRE NEL CORSO ITALIA A CORTINA.
Lifestyle
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IL sipario della manifestazione si chiuderà domenica 20 luglio con la premiazione, in tarda mattinata, nella
tradizionale “Conchiglia” della piazza Dibona.
Saranno numerosi i momenti esclusivi riservati al pubblico, destinati ad accrescere l’appeal dell’evento, come
la ‘Coppa d’Oro Tribute – Trofeo Monomarca’, una gara parallela che vedrà la partecipazione di circa una
cinquantina di vetture prodotte da un’unica casa automobilistica dal ‘48 ad oggi, che si fronteggeranno sullo
stesso percorso della gara ufficiale, sempre come gara di regolarità. Una quattro giorni all’insegna del sound
seducente di motori, testimoni di una storia lunga cent’anni.
www.coppadorodelledolomiti.it
www.aci.it
www.cortina.dolomiti.org
www.isabelleadriani.com
Lifestyle
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Gourmet
Restaurant
Event
Alessia Ferri
RELAIS & CHÂTEAUX CON LE SUE CINQUECENTOVENTI DIMORE, LOCATION DI CHARME, RISTORANTI STELLATI E
OLTRE, E SILVERSEA CRUISES, LEADER DEL SEGMENTO DELLE CROCIERE DI LUSSO, CELEBRANO RISPETTIVAMENTE
SESSANTA E VENTI ANNI DI SUCCESSI, OTTENUTI INTERPRETANDO I PIACERI DELLA VITA NELLA LORO ACCEZIONE
PIÙ ELEGANTE ED ESCLUSIVA.
I due ambasciatori dell’Art de Vivre condividono la medesima filosofia che comprende un universo di valori
autentici, dove l’ospitalità si sposa ad atmosfere ricercate e cosmopolite. La passione comune per l’eccellenza
gourmet e l’accoglienza definiscono da sempre la mission delle due lussuose icone, che proprio per questo
sono legate da una partnership decennale. Silversea, infatti, è l’unica compagnia di crociera a vantare un
ristorante Relais & Châteaux a bordo: “Le Champagne”, che offre itinerari culinari preparati da Grands Chefs,
dell’omonima associazione, autori di corsi di cucina e show coocking indimenticabili. Una qualità che, in
Lifestyle
70
occasione delle celebrazioni dell’anniversario della fondazione, si esprime attraverso tre cene gourmet a
bordo delle navi, contornate dagli affascinanti scenari dei porti europei dove un Grand Chef di Relais &
Châteaux insieme al Grand Chef, Silversea, Rudi Scholdis, si incontrano per dare vita a questo prestigioso
evento del “Gourmet Restaurant”. Dopo l’esordio in aprile nella Baia di Monaco, quando a deliziare i ricercati
palati, è stato il Grand Chef Relais & Châteaux, Gian Piero Vivalda, del Ristorante Antica Corona Reale di Cervere,
IN GIUGNO, ANDRÀ IN SCENA L’INCOMPARABILE PORTO DI VENEZIA, IN PIENO FERMENTO PER LA BIENNALE
DI ARCHITETTURA, PER FAR VIVERE, CON LE SUE LUCI ROSATE RIFLESSE NELL’ACQUA, QUESTA ESPERIENZA DEL
GUSTO. COME NEGLI ATTI DI UNO SPETTACOLO DELLA FENICE, IL PLURISTELLATO NINO DI COSTANZO, TERME
MANZI HOTEL & SPA DI ISCHIA, PER IL QUALE LA CUCINA È SEMPRE STATA FONTE DI GRANDI EMOZIONI,
ESEGUIRÀ RICETTE IN GRANDE ARMONIA CON IL MOOD VENEZIANO.
L’ultimo atto, a chiusura delle celebrazioni, è destinato a Michael Caines, Chef stellato del Gidleigh Park di Devon,
rappresentante dei colori della bandiera inglese, che in agosto proporrà le sue celebri pietanze gourmet per gli ospiti
nella suggestiva cornice della Tower Bridge di Londra. Momenti ricercati ed esclusivi, volti a sottolineare l’esprit di
Relais & Chateaux e Silversea, protagonisti indiscussi di glamour e pleasure nel mondo. Nata in Francia nel ’54, con
il solo obiettivo di divulgare l’art de vivre, selezionando strutture d’eccezione, Relais & Châteaux ha raggiunto oggi
livelli qualitativi di altissimo profilo, connubio e vocazione
anche di Silversea, riconosciuta, attraverso le proprie
navi, fin dal primo varo, innovatrice della filosofia del
viaggio. Fondata nel ‘90 da Antonio Lefebvre D’Ovidio
e presieduta oggi dal figlio Manfredi, Silversea detiene
otto navi destinate ad una clientela ricercata che chiede
privacy, itinerari di viaggio unici e inesplorati, standard
d’eccellenza e di lifestyle. “Fin dal momento della
fondazione, Silversea Cruises, ha sempre mantenuto
fede a quello che era il concept iniziale: diventare
pioniera del settore delle luxury cruises, attraverso la
proposta di elevati livelli qualitativi a bordo e itinerari
all’insegna dell’avventura, della scoperta e della ricerca”,
afferma Alessandra Cabella, Sales Manager Italy, Russia &
New Markets Silversea. Silver Cloud, Silver Wind, Silver
Shadow, Silver Whisper, Silver Spirit, Silver Explorer,
www.silversea.com
www.relaischateaux.com
Silver Galapagos, rappresentano i gioielli del Cantiere,
progettati all’insegna di stile, classe e avventura, per
soddisfare la sete della conoscenza.
A questi si è aggiunta Silver Discoverer, la terza nave
da spedizione Silversea, grazie alla quale sarà possibile
esplorare alcune delle regioni più isolate e ricche di
fascino del mondo ricalcando il mood expedition tipico
del Gruppo. Presentata recentemente nel corso di una
cerimonia nella prestigiosa location del Marina Bay Cruise
Center di Singapore, il suo varo rappresenta l’evento
cardine del calendario di celebrazioni del ventennale.
Una nave maestosa ed elegante come quelle che fino
ad oggi hanno contribuito alla crescita di Silversea e al
raggiungimento di un prestigio senza eguali.
Un Dna d’alta classe come quello di Relais & Chateaux.
Lifestyle
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Handicap10
Polo Club
Saint Tropez
Aurora Bianchi
Eccoli nuovamente in prima fila, coraggiosi e veloci, i cavalli criolli sono pronti per scendere in campo per i consueti
appuntamenti dell’estate. Si parla del primo appuntamento, uno degli eventi più importanti della stagione del Polo:
INTERNATIONAL CUP DI SAINT TROPEZ, SEGUITO DAL POLO MASTER OPEN GASSIN, HANDICAP 12-15, DAL 17 AL 27 LUGLIO,
E DA ALTRI DUE IMPORTANTI EVENTI IN CALENDARIO, AGOSTO 7 E 17, CON IL COSTA AZZURRA POLO CUP, HANDICAP 8-12,
E DAL 21 AL 31, OPEN DI SOLEIL, HANDICAP 8-12. INTERNATIONAL CUP DI SAINT TROPEZ, DAL 3 AL 13 LUGLIO, CELEBRA
IL NOBILE E AVVENTUROSO SPORT, NATURALE EVOLUZIONE DELLE ESERCITAZIONI DELLA CAVALLERIA INGLESE DURANTE
L’ADDESTRAMENTO DEL COMBATTIMENTO A CAVALLO.
Lifestyle
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A fare da palcoscenico d’onore, con i suoi prati, le tribune
dedicate al pubblico, la raffinata club house dai legni e
cuoi vissuti, e il ristorante, che da questa stagione diventa
ancora più esclusivo, aperto solo per eventi e gala dinner, è
sempre la cittadina di Saint Tropez, amata e corteggiata dal
jet set internazionale.
L’appuntamento storico ha visto la sua prima edizione nel
2003. Atteso tutto l’anno dagli esperti giocatori professionisti,
12-15 e 6-8 handicap, che giungono agguerriti per aggiudicarsi
il prestigioso trofeo.
Rendez vous senza eguali, si posiziona tra gli eventi top
della lunga tradizione del Polo Saint Tropez, promotore di
altri importanti tornei, voluti originariamente dai fratelli
Gracida, i più titolati giocatori dell’ultimo trentennio,
ed ora promosso dalla passione e tenacia di Corinne
Schuler, Presidente del Polo Club Saint Tropez e capitano
dell’omonima squadra. Il team si avvale ad ogni torneo
della presenza di campioni internazionali possessori di un
handicap 10, ovvero della perfezione, come Mc Donough,
Aguerre e Trotz. L’International Polo Cup Saint Tropez, si
profila carico di steccate e ride off, scandite dai quattro e
otto tempi di chukker, con le classiche inversioni di campo.
Momenti agonistici, stoppate, intervallati da glamour e
ricercato lifestyle, sempre presente Richard Miller con la sua
prestigiosa collezione di orologi pensati per impavidi polsi.
Sinergie che trovano il proprio culmine nella parata dell’11
luglio lungo le vie del porto di Saint Tropez.
Qui i giocatori in candidi pantaloni, in sella a scattanti
argentini prossimi alle partite, indossano fieri ed eleganti
le maglie dei loro team, sfilando acclamati tra la folla dei
fans. Un momento dove il glamour del match si amplifica
e diventa festa.
Così, come la serata del gala Dinner Party, una vera e
propria esperienza gourmet, con ricercate pietanze ed
etichette prestigiose per coronare il lussuoso evento.
A concludere la manifestazione la cerimonia di premiazione,
la domenica, quando la squadra campione stringerà tra le
mani la coppa per la classica foto di gruppo.
www.polo-st-tropez.com
Forum
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Italian lifestyle
Alessia Ferri
SINONIMO DI ECCELLENZA IL ‘MADE IN ITALY’ È LA PUNTA DI DIAMANTE E LA BANDIERA CHE RAPPRESENTA CULTURA
ED ELEGANZA IN TUTTO IL MONDO.
UNA RICCHEZZA DALLE RADICI MILLENARIE, DECLINABILE IN OGNI AMBITO,
DALL’ARTE ALLA LETTERATURA, DALLA MODA, AL DESIGN, DAL TURISMO ALLA NAUTICA, AL FOOD E AL WINE, E CHE OGGI
RAPPRESENTA IL BIGLIETTO VINCENTE PER LE PRODUZIONI DEL LUSSO, E LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI DELL’INDUSTRIA.
STEFANO RICCI, PRESIDENTE DEL CENTRO DI FIRENZE PER LA MODA ITALIANA, PREMIATO DA S.E. AMBASCIATORE ANTONIO MORABITO
QUESTE IN SINTESI LE LINEE GUIDA PER DIFFONDERE LE INNOVATIVE STRATEGIE OPERATIVE PROMOSSE DAL
PRINCIPATO DI MONACO NEL FORUM INTERNAZIONALE DEL MADE IN ITALY, DALL’ DALL’AMBASCIATA D’ITALIA A
MONACO, CON L’ALTO PATRONATO DEL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E DI S.A.S. IL PRINCIPE ALBERTO
II, IL PATROCINIO DEI MINISTERI DEGLI AFFARI ESTERI, DELLO SVILUPPO ECONOMICO E DELLE POLITICHE AGRICOLE
ALIMENTARI E FORESTALI E IL SOSTEGNO DEL GOVERNO DEL PRINCIPATO DI MONACO, IN COLLABORAZIONE
CON THE EUROPEAN HOUSE – AMBROSETTI, L’AGENZIA ICE E L’ASSOCIAZIONE DEGLI IMPRENDITORI ITALIANI DEL
PRINCIPATO DI MONACO (AIIM).
Un vertice che ha saputo valorizzare l’Italia dell’industria
e delle nicchie, determinata a rilanciare la propria
economia e a rafforzare ulteriormente la competitività
delle aziende sui mercati globali, passando attraverso
innovazione e internazionalizzazione.
“Il Made in Italy rappresenta il DNA, l’elemento che
contraddistingue la nazione e che la rende attrattiva agli
occhi del mondo. Questo incontro vuole proporsi come
sostegno alle imprese e rispondere alle dinamiche e
congiunture dell’economia internazionale”,
HA SOTTOLINEATO S.E. AMBASCIATORE ANTONIO MORABITO. AMPIO IL VENTAGLIO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI,
TRA I QUALI L’AGROALIMENTARE SOFT POWER, IL SETTORE DELLA MODA E DEL LUSSO, VERO E PROPRIO
FIORE ALL’OCCHIELLO NAZIONALE, L’EDILIZIA ECOSOSTENIBILE, RICERCA E INNOVAZIONE PER UNA MAGGIORE
COMPETITIVITÀ, L’ATTUALE STATO E LE PROSPETTIVE DEL SISTEMA FINANZIARIO AL SERVIZIO DELL’IMPRESA, E LA
PROMOZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE E TURISTICO COME “MATERIA PRIMA PER IL RILANCIO NAZIONALE”.
Palcoscenico dell’evento, il Grimaldi Forum.
La moderna struttura mostra il proprio lato innovativo e
avveniristico a partire dall’inconsueta forma, una piramide
che si fa spazio, alta e maestosa, tra le meraviglie della
località della Costa Azzurra.
Con i suoi trentacinquemila metri quadrati di superficie
calpestabile è intitolata alla famiglia reale monegasca,
un gioiello dal design lineare ed elegante, come
la Salle des Princes che, con una capienza pari a
milleottocentocinquanta persone, ha ospitato i momenti
www.madeinitalyforum.com
www.grimaldiforum.com
più rilevanti del convegno, affiancata dalla Salle Prince
Pierre e dalla Camille Blanc e ventidue sale dalle
dimensioni più ridotte.
Un complesso versatile e senza eguali per un evento
internazionale che ha suggellato ancora una volta lo
splendido rapporto di stima e amicizia che intercorre
tra Italia e Monaco, da sempre molto vicine per storia
e cultura, attivo fin dal ‘50 quando il Principe Ranieri III,
appena salito al trono, fece visita al Presidente della
Repubblica Italiana Luigi Einaudi.
Note
80
Blind date
Alessia Ferri
L’essenziale è invisibile agli occhi, sosteneva Saint Exupery. Una convinzione che evoca infinite suggestioni, e che
Cesare Picco fa propria in trenta minuti di oscurità. Note che, l’artista poliedrico trasforma in poesia, grazie allo sfiorare
delle dita sul pianoforte. Note che prendono forma e diventano melodia in una sala senza luce, traghettando lo
spettatore verso nuove cognizioni uditive.
“BLIND DATE” ,OVVERO ,CONCERTO AL BUIO, IL LIVE DI PURA IMPROVVISAZIONE MUSICALE CHE DAL 2009 L’ARTISTA
PROPONE AL SUO PUBBLICO.
Note
82
Un gioco di penombra che arriva poco a poco, in punta
di piedi, a compimento di un crepuscolo artificiale. Una
modalità di esecuzione che unisce artista e pubblico, in
un’assenza di luce senza scampo, un unico indefinito che
esalta la sua natura di improvvisatore, perfetta sintesi
di tradizione e sperimentazione. Vercellese di nascita, ma
cosmopolita per vocazione, Cesare Picco scopre il pianoforte
all’età di quattro anni, e dal 1986 si esibisce proponendo
la propria arte sonora, che crea ed esegue discostandosi
dalle regole della musica classica tradizionale, per spaziare
tra diversi generi e approdare ad un indescrivibile ma
inconfondibile linguaggio, risultato dell’elaborazione di una
sua personale idea di composizione, lontana da limitazioni
di stile o ispirazioni precise.
UN VENTAGLIO DI NOTE E FRASEGGI INFINITO CHE TROVA NELLE DIVERSE FORME ARTISTICHE LA SUA ESPRESSIONE NATURALE,
TRADUCENDOSI IN MUSICA PER BALLETTI, ESEMBLE DA CAMERA, PER ORCHESTRA, PER BAMBINI, IN ASSOLI, PIECE TEATRALI, OPERE
LIRICHE E PROGETTI SPECIALI, ESEGUITI IN TUTTO IL MONDO , PRIVILEGIANDO TUTTAVIA LE DESTINAZIONI ASIATICHE, E SOPRATTUTTO IL
PAESE DEL SOLLEVANTE, DOVE HA RAGGIUNTO I PRIMI POSTI NELLE CLASSIFICHE.
Forme d’arte apparentemente diverse nelle quali
l’artista si immerge ciecamente, come in una notte
senza stelle, interpretando per i propri ascoltatori la
freschezza, l’intensità e la potenza di un pianismo forte,
un approccio spirituale profondo contaminato dalla
leggerezza di sound accattivanti che gli consentono di
imporsi sulla scena musicale grazie a concerti ricercati,
in location e auditorium esclusive e alla partecipazione
ai più importanti festival internazionali. Palchi che gli
spalancano le porte per impossessarsi anche solo per un
momento della sua essenza senza tempo. Originalità,
purezza d’esecuzione e classe che negli anni gli sono
valse la conquista di estimatori a tutte le latitudini,
esibizioni e pubblicazione in diversi Paesi, collaborazioni
con artisti illustri e contaminazioni con la letteratura:
per la stesura del romanzo per Pianoforte e Orchestra
“Tale of Genji”, ispirato all’opera Genji Monogatari di
Murasaki Shikibu e a quella di “Hope at Sunrise”, brano
per pianoforte e violoncello dedicato alle vittime dello
tsunami giapponese.
MUSICA ESEGUITA, SENTITA E PROVATA CHE GENERA UNA PRODUZIONE IN CONTINUO DIVENIRE, ARRICCHITASI RECENTEMENTE
DALL’USCITA DEL NUOVO ALBUM, “SECRET FOREST”, UNDICI BRANI IN PIANO SOLO, FRUTTO D’IMPROVVISAZIONI NATE DA PROFONDE
MEDITAZIONI DAVANTI AL PIANOFORTE PER SENSIBLE.
Un concept album , che conduce l’ascoltatore attraverso
un percorso evocativo, dove il respiro del suono e il ritmo
della melodia diventano man mano natura e paesaggio,
emozione e pensiero, profondità e leggerezza e dove
il pianoforte è lo strumento naturale scelto. Un viaggio
musicale che si snoda attraverso pezzi in grado di scoprire
ogni volta orizzonti differenti, particolari nascosti, ombre
e luci che prendono titoli che rimandano all’idea di un
www.cesarepicco.com
percorso, fisico e mentale: “Dawn”, “Rami”, “The Door”,
“Labyrinth”, “Lost Spirit”, “Frame of You”, “Tul Morna
Aram”, “Secret Forest”, “Mulai Nadi”. Un progetto ,che
nasce contemporaneamente da un ideale laboratorio
di musica naturale, chiamato dall’autore “La Serra
Musicale”, come primo capitolo di una trilogia in uscita
entro il 2014. Un luogo dove la musica agisce per innesti,
ricercando nuovi orizzonti sonori.
Design
84
La memoria
in un bicchiere
Chiara Cantoni
È un’incisione sottile e profonda, che emoziona come i Tagli di Lucio Fontana. E come nelle sue opere, anche qui, sulle
colline di Bargino che costeggiano la superstrada verso Siena, si apre una dimensione inattesa. Dentro la terra. Dove il
nuovo quartier generale Marchesi Antinori, la Cantina nel Chianti Classico, a San Casciano Val di Pesa, si nasconde tra gli
ulivi, i vigneti, i boschi di querce e lecci. Un antro segreto, scavato nel paesaggio, che si affaccia al mondo in omaggio
alla campagna toscana e al suo vino, cuore del progetto.
È UN’OPERA MONUMENTALE E COMPLESSA, ANZI COMPLESSISSIMA NELLA MIMESI COMPIUTA CON LA NATURA, LA NUOVA
SEDE DELL’AZIENDA, TRASFERITASI DAL NOBILE PALAZZO IN “PIETRA FORTE” DI PIAZZA ANTINORI, ACQUISTATO NEL 1506
DA NICCOLÒ ANTINORI PER «4000 FIORINI LARGHI DI GROSSI», ALLA NEONATA CANTINA DI BARGINO, UN LABIRINTO
DI VOLTE E VOLUMI CHE RESTITUISCONO LA DIMENSIONE IDEALE E MATERIALE DELL’UNICO, INTRAMONTABILE OBIETTIVO
PERSEGUITO DALLA FAMIGLIA PER VENTISEI GENERAZIONI: PRODURRE GRANDI VINI.
Che, parafrasando le parole di Pietro Antinori, portano nel bicchiere la bellezza, la storia, la personalità dei
paesaggi in cui nascono. Interrato e quasi invisibile all’esterno, l’accesso si nasconde ai piedi di un manto verde, a
poche centinaia di metri dall’antica via Cassia, sulla direttrice Firenze-Siena, mostrandosi come una bocca scolpita
sulla collina che, poco alla volta, schiude un avvincente percorso del vino, attraverso la cantina di fermentazione,
la barricaia, la bottaia, il museo, una libreria, una bottega di sapori, il ristorante e l’auditorium. «La costruzione
è incentrata sul legame profondo con la terra, una relazione tanto esasperata e sofferta da indurre l’immagine
architettonica a nascondersi e con-fondersi in essa», spiega Marco Casamonti, tra i soci fondatori dello Studio
Archea Associati, che ha firmato il progetto insieme allo Studio Hydea. «L’opera assimila il costruito al contesto
ambientale, dissimulando il complesso con l’invenzione di un nuovo piano di campagna a copertura, coltivato
a vigneto e disegnato, lungo le curve di livello, da due tagli orizzontali che permettono l’ingresso della luce e
l’inquadratura del paesaggio attraverso un diorama che lo rappresenta.
La “facciata” è quindi distesa orizzontalmente sul pendio naturale, scandito dai filari delle viti che ne costituiscono
il “rivestimento”. Le aperture-fenditure svelano l’interno ipogeo: lungo quella più bassa sono distribuiti gli uffici e
le aree espositive, strutturati come un belvedere al di sopra della barriccaia e delle zone di vinificazione, mentre
su quella superiore si aprono le zone di imbottigliamento e immagazzinamento».
Design
86
Un luogo all’insegna della circolarità e della trasparenza, pensato non solo per degustare pregiate etichette,
come Villa Antinori, Marchese Antinori Chianti Classico Riserva, Vinsanto del Chianti Classico e Pèppoli Chianti
Classico, ma per respirare i segreti di un’arte antica osservando, dalle terrazze trasparenti, cantinieri e tecnici
intenti a diraspare grappoli, a trasferire il mosto nei tini d’acciaio inossidabile e da questi alle botti e alle
barrique per finire in bottiglia. Un salotto intimo, accogliente, immersivo, dove giovani e cultori possono
apprezzare ogni fase di lavorazione, dalla vigna alla degustazione, secondo i tempi del vino: la pigiatura, la
fermentazione, la maturazione, l’invecchiamento.
«La lettura della sezione architettonica evidenzia un’articolazione altimetrica che asseconda il percorso
produttivo discendente delle uve – dall’arrivo, ai tini di fermentazione fino alla barriccaia interrata – inverso a
quello conoscitivo del visitatore, di risalita dai parcheggi verso la cantina e i vigneti, attraverso zone produttive
ed espositive che vanno dal frantoio, alla vinsanteria, al ristorante, fino al piano che ospita l’auditorium, il
museo, la biblioteca, le sale di degustazione e la possibilità di vendita diretta», prosegue Casamonti.
La struttura così concepita, quasi quarantacimila metri quadri funzionali alla vinificazione “per gravità”,
in totale assenza di pompe meccaniche, vince sul duplice fronte dei consumi energetici, sensibilmente più
bassi, e della qualità di prodotto, sensibilmente più alta. Grazie alla vinificazione a caduta, infatti, dall’arrivo
dei grappoli al piano più alto, dove mani esperte procedono alla selezione degli acini migliori, alla pigiatura
e via via scendendo per le successive fasi, la lavorazione delle uve risulta meno traumatica: il vino è più
equilibrato, elegante e con tannini più morbidi. Il bicchiere ringrazia.
E l’ambiente pure. Perché persino le temperature ideali all’affinamento e alla conservazione in barriques
sfruttano le condizioni termoigrometriche della barricaia interrata, facendo a meno di energivori impianti di
refrigerazione. «Ricorre il tema della naturalità, ricercata tanto nell’uso della terracotta quanto nell’opportunità
di utilizzare l’energia naturalmente prodotta dalla terra per raffrescare e coibentare la cantina, realizzando le
condizioni climatiche necessarie alla produzione del vino», conclude Casamonti.
Un’opera monumentale, quindi, al servizio di un antico sovoir faire, che oggi si rinnova nel pieno rispetto
dell’opera ancor più monumentale che è l’affresco disegnato da madre natura sulle colline del Chianti.
ALL’INTERNO DELLA CANTINA, IL MUSEO RAPPRESENTA IL LUOGO DI INCONTRO FRA PASSATO E PRESENTE, FRA LE DUE
DIMENSIONI COMPLEMENTARI DELLA CREATIVITÀ UMANA E DEL DATO PAESAGGISTICO, DOVE ANTICO E MODERNO
SI SUSSEGUONO IN CONCORSO SOLIDALE NEL DIALOGO PROMOSSO FRA GLI INTERVENTI SITE SPECIFIC DI ARTISTI
CONTEMPORANEI E LE OPERE STORICHE DELLA COLLEZIONE ANTINORI.
Design
88
Un modo nuovo di ripercorre la memoria, che rilancia il patrimonio di famiglia
nella traccia secolare del mecenatismo fiorentino, ridisegnando la fisionomia
del territorio. Lo straordinario progetto della scuola di Leonardo da Vinci per il
torchio, la selezione di documenti e ritratti, lo stemma di famiglia di Giovanni
della Robbia, insieme alla serie di paesaggi del Novecento, sono altrettanti
spunti di riflessione per gli artisti invitati a trasformare la cantina in un’idea
ontologica di paesaggio, abitato da dispositivi multipli, che mettono alla prova
la percezione del visitatore e ne attivano la memoria. Il museo è il Chianti,
e i luoghi del Chianti sono gli elementi del museo concepito dagli artisti, un
museo en plein air, a cura di Chiara Parisi, rivisitato dalle nuove opere in situ:
alla monumentale Iconostasi di Yona Friedman, che allude alla metamorfosi
continua dell’architettura e al suo forte potenziale di esperienza, si collega il
film di Jean-Baptiste Decavèle, che propone una narrazione pittorica attraverso
le immagini e gli oggetti conservati nelle stanze di Palazzo Antinori a Firenze.
Approdando infine all’intervento di Rosa Barba, che trasforma il cortile in una
camera ottica per restituirla in una sorta di orologio mistico.
Un Auditorium interamente rivestito in legno di rovere, ideale per incontri,
workshop, convention, una libreria, una Bottega dei sapori e un ristorante,
in cui degustare vino e cibi toscani, sono il degno corollario di un luogo dove
fermentano non solo le uve e ma anche le idee. Un luogo nato dal territorio
per il territorio, dalla terracotta di Impruneta, dalla pietra, dal ferro Corten,
materiali naturali e locali, senza componenti prodotte in serie ma tutte
appositamente realizzate per lo specifico progetto di Bargino. Anche grazie
all’approccio interdisciplinare del general contractor Inso , che ha gestito più di
trenta imprese subappaltratrici. «Per un lungo periodo il cantiere si è presentato
come una ferita del paesaggio, una buca profonda oltre quindici metri sorretta
da imponenti opere di consolidamento», racconta l’ingegner Paolo Giustiniani
di Hydea, che ha diretto i lavori, avviati nel 2006 dopo un iter urbanistico
ed edilizio durato quattro anni. «A poco a poco la costruzione cresceva
rimarginando l’effetto ferita. Quasi quarantamila metri cubi di calcestruzzo, tre
milioni e mezzo di chili di ferro d’armatura, due milioni di chili di carpenteria
metallica, trentacinquemila metri quadrati di solaio, il varo della pensilina e il
suo ambizioso aggetto di ventun metri metri e, infine, l’ardita rampa elicoidale
da cento tonnellate all’ingresso: con l’avanzamento dei lavori le strutture
rimodellavano il paesaggio, la cantina prendeva la forma voluta, sempre più
leggera e discreta. La costruzione degli interni proseguiva nascosta, dando
forma all’intervento forse più spettacolare: le volte in cotto che custodiscono in
sequenza la tinaia, le barriccaie e la bottaia. Il sogno di rendere la costruzione
quasi invisibile, nonostante le dimensioni, si era avverato».
Aperta al pubblico dalla primavera 2013, la nuova cantina Marchesi Antinori
nel Chianti Classico, è anche la sede aziendale e degli uffici (la sede legale
rimane a Firenze). Ma è soprattutto «un segno del tempo di oggi che affonda
le sue radici nella storia, seguendo i valori del rispetto del territorio, dell’amore
per il vino, del rispetto per le persone che lavorano uniti alla possibilità di
far conoscere alla gente il nostro lavoro. È il segno indelebile dell’amore
della nostra famiglia per il vino». Dopo cinque secoli Piero, Albiera, Allegra
e Alessia Antinori scrivono, nel cuore del Chianti Classico, un nuovo capitolo
della famiglia.
www.antinori.it
Pleasure
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L’esprit
di Venezia
Alessia Ferri
AFFACCIATO SUL CANAL GRANDE, TRA LA CA’ D’ORO E IL PONTE DI RIALTO, CA SAGREDO , È UNO SCRIGNO DI ARTE E
CULTURA VENEZIANA. PERFETTO ESEMPIO DI ELEGANZA ED ECCELLENZA ARCHITETTONICA, ADATTO AD UNA CLIENTELA
ELITARIA, APPASSIONATA DI STORIA ED ESTIMATRICE DELLA PITTURA DI GRANDE PREGIO.
L’albergo era un ‘antica dimora nobiliare del XV secolo, oggi riconosciuta Monumento Nazionale, conserva intatta la
sua bellezza originaria, resa ancora più affascinante dalle numerose testimonianze di un passato glorioso, e vissuto da
personalità politiche e artistiche che ancora oggi sono in grado di suscitare antiche emozioni. Originariamente di proprietà
della famiglia Morosini il palazzo venne acquisito agli inizi del XVIII secolo dai nobili Sagredo che, da secoli vivevano nel
quartiere veneziano di Santa Sofia, e il cui cognome deriva dalla parola “segreto”, ad indicare la convinzione dell’epoca
che li voleva segretamente consiglieri del Sovrano. Un passaggio il loro, che ha lasciato dietro di sé prove tangibili, come
i capolavori di importanti maestri veneziani del XVII e XVIII secolo quali Nicolò Bambini, Giambattista Tiepolo, Sebastiano
Ricci e Pietro Longhi, presenti nelle quarantadue camere a disposizione degli ospiti, dotate di ogni confort.
Pleasure
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Ogni camera o suite, presenta un dipinto diverso, completamente restaurato,
in grado di avvolgere il visitatore in quell’ atmosfera regale che rese grande
la città. La facciata del Palazzo si specchia nelle acque ricche di storia del
Canal Grande, e testimonia l’origine bizantina dell’edificio, attraversato da
numerosi mutamenti nel corso dei secoli, come la ristrutturazione ad opera
dell’architetto Andrea Tirali che per sostituire la scala esterna pensò ad una
grandiosa scalinata coperta, le cui pareti furono decorate da Pietro Longhi e
Andrea Urbani, autore quest’ultimo di maestosi dipinti paesaggistici contenuti
in sontuose cornici, risalenti al ‘770 e al ‘780. Si deve ad Abbondio Strazio e
CARPOFORO MAZZETTI TECALLA, IL RESTILING DEGLI INTERNI IMPREZIOSITI DA
LUSSUOSI STUCCHI, ANCORA OGGI PARTI INTEGRANTI DEL PALAZZO E DELLA
CAMERA DA LETTO PRINCIPALE, PERFETTO ESEMPIO DI STILE ROCOCÒ,
ATTUALMENTE CONSERVATA AL METROPOLITAN MUSEUM DI NEW YORK.
L’originale piano terra, le cui porte principali sono rivolte verso il Canale, e
il primo piano, con le sue alte finestre che sormontano sottili pilastri, sono
stati completati nel XV secolo con fregi intorno alla splendida quadrifora del
Portego, il salone centrale. L’esprit di Venezia intesa nella sua forma più
pura si traduce in Ca ‘Sagredo attraverso il fascino degli antichi commerci
con l’oriente e del lusso della nobiltà veneziana del ‘700.
Metà museo e metà albergo, la dimora contiene sculture e marmi, arricchiti
da dettagli di rara preziosità ed eleganza. Oltre al piacere di soggiornare in
ambienti ricercati, Ca ‘Sagredo, permette di assaporare pietanze prelibate
e grandi etichette, di preferenza italiane, nel ristorante ‘L’Alcova’ che, con
la sua splendida terrazza panoramica sul Canal Grande offre un panorama
senza eguali.
A deliziare i palati, con la preparazione creativa di piatti di terra e mare,
tipici della tradizioni culinarie locali, lo chef Michele Potenza, ripercorre,
con la sua personale visione, uno stile caratterizzato da un forte connubio
rivolto alla “Natura”, con proposte gastronomiche dai sapori classici
sapientemente declinati nella contemporaneità. I suoi menù prediligono
le primizie del vicino Mercato di Rialto ,selezionate personalmente e con
cura. Una “Filosofia del Gusto’” che dà nuova freschezza e colore alla cucina
veneziana. Prima e dopo la cena, è d’obbligo una sosta al bar “ L’Incontro”,
luogo ideale per i tradizionali Spritz o Bellini, accompagnati dai “cicheti”,
stuzzichini che anticipano il pranzo o la cena.
www.casagredohotel.com
Pleasure
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Un’estate
a Cortina
Aurora Bianchi
CORTINA D’AMPEZZO, UN’OASI DI PARADISO, SILENZIOSA E MONDANA, NEL CUORE DELLE DOLOMITI, IN GRADO DI LEVARE
IL FIATO AD OGNI OCCHIATA È PATRIMONIO DELL’UNESCO. IL CRISTALLO HOTEL SPA & GOLF, UNICO CINQUE STELLE LUSSO
DELLE DOLOMITI, È IL LUOGO IDEALE DOVE TRASCORRERE UN PERIODO DI VACANZA RIGENERANTE.
Un sogno ad occhi aperti progettato da Gustavo Ghiretti ed ispirato all’art nouveau, che fonde modernità e classicismo,
inaugurato nei primi del ‘900 da Emilia e Giuseppe Menardi quando Cortina era solo un piccolo borgo di montagna
sotto la bandiera dell’impero austro-ungarico. Fin dagli inizi ha rappresentato un perfetto connubio di luxury, comfort
e qualità che gli è valso prestigiosi riconoscimenti internazionali e l’appartenenza al The Leading Hotel of the Word, il
gotha mondiale degli alberghi. Un’eleganza declinata in ogni ambito, a partire dall’antico palazzo che lo ospita, oggi
completamente restaurato, dove un suggestivo gioco di prospettive interne dalle tenui tinte pastello riprende il tratto
neoclassico nordico di Gustavo III di Svezia. Uno stile unico, che prosegue nelle settantaquattro camere di cui ventidue
suite dove l’unicità e l’esclusività dei servizi si sposa con la maestosità degli arredi e l’eleganza delle finiture, per
rievocare l’atmosfera fiabesca del XVIII secolo, che coinvolge tutti e cinque i sensi. Tradizione, lusso e benessere ad alta
quota dedicata ad una clientela d’élite e che in ogni stagione offre variegate proposte di soggiorno.
PER L’ESTATE, LA PRIMA ESCLUSIVA NOVITÀ È RISERVATA A CHI PRENOTA UN SOGGIORNO ENTRO IL 7 LUGLIO, ‘IN ADVANCE
BOOKING’ CHE CONSENTE DI USUFRUIRE DI TARIFFE SPECIALI SUI SOGGIORNI. VANTAGGI ECONOMICI ANCHE PER CHI
ACQUISTA I PACCHETTI ‘ONE MORE NIGHT’ PER UN SOGGIORNO DI QUATTRO O SETTE NOTTI E CHE IL CRISTALLO PREMIERÀ
RISPETTIVAMENTE CON UNA O DUE NOTTI AGGIUNTIVE. LA PROPOSTA SI ARRICCHISCE DI UNA SERIE DI PLUS: ‘CRISTALLO
DAILY DINNER’ PER CENARE TUTTE LE SERE NEL RISTORANTE “LA VERANDA”; IL BENESSERE E IL RELAX DELLA “CRISTALLO
ULTIMATE SPA”, LA SWISS BEAUTY CENTER FIRMATO TRANSVITAL.
A completare i servizi, late check out (su disponibilità), il parcheggio esterno gratuito per la propria auto e l’esclusiva
Family Offer, per vivere l’esperienza di un soggiorno con la famiglia, con una camera per i ragazzi e il lettino incluso, per
i più piccini, nella camera matrimoniale. Un’estate all’insegna della natura, del relax, dove sarà piacevole avventurarsi
alla scoperta di paesaggi incantati tra percorsi natura, passeggiate e trekking. Pensare al proprio benessere all’interno
del Fitwell Club con le attrezzature Technogym e nella piscina panoramica affacciata sulle Tofane, del Solarium en plein
air e del Thermarium con sauna e zona relax. Per i più piccoli Kid’s Spa e Kid’s Beauty per Bimbe & Bimbi. Un hotel
dallo charme raffinato con proposte enogastronomiche senza eguali, a partire dal ricercato ristorante “La Veranda “dove
i tradizionali sapori delle diverse regioni d’Italia si fondono ed esaltano vicendevolmente un’esperienza imperdibile o
“Gazebo” dove a rendere unica la cena, oltre ad una esperienza gourmet è l’emozionante panorama dolomitico che si
può godere dalle ampie vetrate, vero e proprio spettacolo dei sensi. Suggestioni che si acutizzano al Cantuccio, Chef’s
Private Table, location speciale per momenti riservati, che presenta quattro menù degustazione accompagnati da calici
di vino accuratamente selezionati dal sommelier dell’Hotel. La Terrazza, affacciata sulle Tofane in estate dedica pranzi
e cene all’aria aperta come Ferragustando, il tradizionale appuntamento del pranzo di Ferragosto. Infine, il Cocktail
Bar del Cristallo, premiato con “Bar of the Year 2005”, offre la possibilità di sorseggiare emblematici cocktail dell’estro
creativo di barman professionisti.
www.cristallo.it
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L’arte
di Anish Kapoor
Alessia Feri
Un luogo di lusso ed eleganza nel cuore della metropoli.
L’hotel cinque stelle Park Hyatt di Milano, è un punto di riferimento di prestigio,
nel quale fascino e charme si fondono per deliziare gli ospiti con un soggiorno
indimenticabile. Vero punto di incontro, a due passi dal Duomo e dal Teatro
Alla Scala, da sempre affianca il proprio nome a quello dei più grandi artisti
contemporanei, che hanno voluto, negli anni, contribuire a rendere ancora più
blasonato l’interno dell’hotel.
DOPO LUCIO FONTANA CHE, NEL 2007 POSÒ LA SUA ‘TESTA DI MEDUSA’ NELLA
CUPOLA LOBBY LOUNGE ,COME FONTE DI ISPIRAZIONE AI FREQUENTATORI
DELL’HOTEL, OGGI, A DIECI ANNI DALL’INAUGURAZIONE, UNA NUOVA
OPERA D’ARTE CAMPEGGIA NELLA LOUNGE. “UNTITLED” 2013, CREATA
DA ANISH KAPOOR, ARTISTA CONTEMPORANEO, VINCITORE DEL TURNER
PRIZE, SCULTORE E ARCHITETTO, DI NAZIONALITÀ INDIANA, CHE NEL CORSO
DELLA SUA STRAORDINARIA CARRIERA HA SAPUTO DOSARE SAPIENTEMENTE
L’USO DI MATERIALI DIVERSI NELLA REALIZZAZIONE DI FORME ENIGMATICHE
E GEOMETRICHE, COMBINANDO ARTE E SCIENZA IN UN’UNICA ESPERIENZA
SENSORIALE RICCA DI MOLTEPLICI LIVELLI DI LETTURA.
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Le opere più conosciute si trovano al Rockefeller Centre di New York, al Millennium
Park di Chicago e al Guggenheim di Bilbao. Ora, grazie alla collaborazione
con la Galleria Massimo Minini, che ha ospitato le mostre di molti fra i più
importanti artisti degli ultimi decenni, italiani e internazionali, la Cupola del
Park Hyatt si riflette in Untitled 2013. Un gioco di luci e specchi che regala
suggestioni oniriche attraverso le quali l’artista invita a scoprire un’infinita
gamma di sensazioni ed esperienze, in una relazione attiva e costante, mai
uguale a se stessa. Nei suoi centonovanta centimetri di diametro di acciaio inox
lucidato a specchio, Untitled 2013, in mostra permanente, entra in relazione
con l’interezza dell’ambiente, quasi a volerlo raccogliere in un unico spazio, ma
al tempo stesso lo moltiplica, lo frammenta, lo ripete, lo divide.
L’opera ricorda, nella sua ineffabile capacità di riflettere, una visione
frammentata dello spazio, in un processo non statico, ma un divenire che
sembra animarsi al minimo movimento. La visione finale risulta scomposta,
quasi si trattasse di uno specchio in frantumi.
UNA SCELTA IMPORTANTE, VOLUTA PER MANTENERE SEMPRE ALTO IL VALORE
QUALITATIVO DELL’ALBERGO, E INCREMENTARE LA SUA NATURALE VOCAZIONE
VERSO L’ARTE E LA CULTURA, ESPRESSE ANCHE DALLA SEDE DELL’ IMPORTANTE
PALAZZO STORICO DEL 1870 CHE DEVE GLI INTERNI DAL DESIGN INCONFONDIBILE,
ALL’IMPORTANTE ARCHITETTO AMERICANO ED TUTTLE.
Forme rigorose accostate a un design pulito e sobrio con originali combinazioni
di materiali pregiati infondono una sensazione di pace, tranquillità e lusso che
rendono l’albergo un luogo originale ed inconfondibile, dall’anima cosmopolita
perfettamente integrata con la città. Inaugurato nel 2003, rappresenta un
indirizzo di stile grazie ai numerosi servizi d’eccellenza, a partire dalle camere,
realizzate secondo una visione che coniuga lusso contemporaneo a sobria
eleganza. Anche la Spa, un’oasi per il corpo e la mente con ambienti decorati
con stucco veneziano dalle finiture pastello. Un livello qualitativo senza eguali
anche nella ristorazione che trova in “Vun,” il ristorante che si è fregiato della
Stella Michelin, il suo fiore all’occhiello e nella Cupola Lobby Lounge, luogo
ideale nel quale vivere momenti di relazione per incontri d’affari o tra amici,
spettatori che attraverso la cupola di vetro, alta nove metri, possono ammirare
il cielo.
www.milan.park.hyatt.com www.hyatt.com
www.anishkapoor.com
www.galleriaminini.it
Dynamic Luxury Magazine
The unbearable
lightness of Being
Margherita Celia Bertolotti
number21
CATHAY PACIFIC
BUSINESS AWARD
Energy
MICHELIN-STARRED CHEFS
Excellence of taste
VENICE
Design Biennale
YCM
Monte Carlo
Randez Vous
ROLEX
Swan Cup
Bring copyright, intertwined
with exclusive randez vous
of glamor and international culture.
A fine balance between the art of taste
and superstar events aboardstellar
yacht, spectacular location, with terraces
metropolitan skyline and extraluxury ships.
Grand chef exhibit «One ... two ... three
... Michelin Stars,» to honor distinguished
palates through a new form
of communication that everything changes
and transforms. The food, called the art
of the soul, to admire and enjoy,
infuses unique and divine experience,
and becomes universal language,
and opens the borders of the world.
Cover: Swan80 Chessie
104
Fundamentals by Alessia ferri
Design page 12
The fil rouge connecting the elements of the fourteenth International
Architecture Exhibition of Venice, recently inaugurated and open until
Novembre 23, winds through history to recover its purest essence. A Biennale
for research, as stated by its chairman Paolo Baratta, thanks to its versatile
editor, the Dutch architect Rem Koolhaas, who has been working for a long
time better to enhance its potential through three complementary events:
Absorbing Modernity 1914-2014, Elements of Architecture and Monditalia.
A full immersion in today’s architecture, without overlooking evolutions
and contaminations of the past. The stage for “Absorbing Modernity 19142014” are the Gardens, the traditional venue for art exhibitions of the Biennale since 1895, where the pavilions of
sixty-six participating countries meet, ten of which are at their debut: Ivory Coast, Costa Rica, Dominican Republic,
United Arab Emirates, Indonesia, Kenya, Morocco, Mozambique, New Zealand and Turkey. Their exhibitions unveil
the process of fading away of local architectural characteristics in favour of the standardization of materials, which
also involves common architectural elements of buildings such as floors, walls, doors and windows. The exhibition
“Elements of Architecture” offers a global overview of this process. Another important pole of the Biennale is the
Corderie, the location of “Monditalia”, Italy’s Pavilion in the Arsenal, organized by the Ministry for Cultural Activities
with the PaBAAC – General Direction for landscape, fine arts, architecture and contemporary art, which focuses its
magnifying lens on Italy. The International Architecture Exhibition for this edition is supported by Rolex, the Partner
of the event, Japan Tobacco International, Foscarini and Vela-Hello Venice, enriching itself with different projects
with a teaching purpose such as “Biennale Sessions” and “Meetings on Architecture”. www.labiennale.org
Grand Prix F1. Sochi by Aurora Bianchi
Lifestyle page 18
The highlights on the winter Olympics in Sochi have been switched off
few months ago, but next autumn this city of the southern Russian coast
will shine again for the debut of the Formula One Grand Prix. The planned
date for this great Russian race is October 12, 2014, after many years of
absence from the racing world – in the early 1900’s some Grand Prix were
contested in the city of Saint Petersburg.
Sochi was founded in 1838 after bloody wars against Circassians, in a
territory where urban settlements had been established since the times
of classical Greece. Its sprawling municipality received the legal status of
city only in 1896 and its development was hugely fostered during the Soviet years. It now includes a number of
villages and towns among which Adler, Adler, Loo, Hosta and Krasnaja, Krasnodar Poljana.
With its 5,853 kilometers, the auto racing track in construction by the Black Sea will be the third longest, among
the planned ones, after the tracks of Spa-Francorchamps in Belgium and Silverstone in Great Britain.
www.formula1.com www.formula1.com/races/in_detail/russia_930
YCM. Art de vivre la mer by Chiara Cantoni
Marine page 22
In the beginning there was the Société des Régates de Monaco. As it always
happens with companies that leave their marks, the beginning has the face
of passion: the contagious passion of a group of sailors and rowers who in
1888 gave birth to this new association, which proved capable of attracting
regatta competitors from all over that region. In 1953 Prince Ranieri III, a
true visionary with a far-sighted intuition, decided that the harbor and
the Société needed a house, a structure in which the worldwide boating
community might recognize herself and to which she might be faithful:
“The future of the Principality lies on the sea”, he says. And this statement
has the weight of a founding act: starting from that moment the Yacht Club de Monaco becomes – and it will be for
sixty years – the international window, the beating heart and propelling engine of the local development, making
the Monegasque city become the world capital of luxury pleasure boating.
Now the circle closes, marking a new, important leg in this history of sea and “impassioned sailors”: on June 20,
six years after the start of the works in 2008, the new, longed-for building of the YCM will be inaugurated. Its
construction was wanted by the YCM President, Prince Albert II, and it is signed by the archistar Lord Norman
105
Foster with the collaboration of the Monegasque architect Alexandre Giraldi and the supervision of the Public
Works Department. The new YCM building is located in front of the present Yacht Club. The second floor, with an
area of five thousand square meters, will be reserved the YCM members and to the mission of a private club,
inherited with its primary vocation. This five-storey building, with one hundred and fifty parking spaces on two
levels, gathers around a central hall, towered by a monumental winding staircase, designed to link the Yacht Club
rooms to the new structures assigned to a wide range of customised services and commercial activities: swimming
pool, restaurants, boutiques, open air terraces, areas for receptions and celebrations, as well as for welcoming VIP
guests. In the hub there will be place for an internal training school and, ça va sans dire, for the new office of the
Société Nautique (the rowing club) and of the Sailing Youth and Adults section.
www.yacht-club-monaco.mc
The art of soul by Chiara Cantoni
Yacht page 28
They say that art is the food of the soul; sometimes it is food that becomes
art for the soul and the palate. Whether it is a restaurant inside a museum or
a cooking competition on board of a yacht, it doesn’t matter. What matters
is the creative nature of the match and, of course, the quality of ingredients,
that is, of its protagonists.
In the association between VSY, a star of luxury boating, and Cristiano
Tomei, a star of the cookers, the requisites are there: in both cases the
raw materials are excellent. Hailing from Viareggio, citizens of the world
by vocation, devoted to the territory from which they draw inspiration,
perfectionists, lovers of the beautiful and the well done, both the shipyard and the young chef transfer massive
doses of heart and Tuscany to their respective “handicraft works”.
Maybe this is the reason why love at first sight was a destiny. Because the well-known face of Masterchef Magazine’s
surveys – owner of the famous Imbuto restaurant obtained at the ground floor of the Lucca Center of Contemporary
Art, in the seventeenth-century exhibition halls of Palazzo Boccella – now is also the chef of Stella Maris, the multiprized seventy-two meter realized to VSY. Observed, sniffed and hired aboard Stella Maris, thanks to the vision of
Cristiana Longarini, Managing Director of tuscan ships. Just to show the effectiveness of their partnership, he has
immediately won the first prize at the Monaco Rendezvous Chef’s Competition 2013, the prestigious gathering
of super-yachts from all over the world, which every year unleashes the creative talent of on-board chefs in
an amusing and worldly competition with fork and knife. Tomei’s ability to compose the assigned ingredients
(the same for all) and interpret the spirit of Stella Maris with an original accent, has conquered unanimous
approval of the jury chaired by Christian Garcia – Chef de Cuisine of Prince Albert II. www.vsy.it www.limbuto.it
The Powerboating Gala – A Glamour event in the heart of Monte Carlo by Andrea Dini
World page 34
The Principality of Monaco is one of the world capitals for Glamour and
High-Life, but also an important pole for the world of 360-degree business,
and the location of important International Sport Federations. One of the
most blazoned among the latter is the Union Internationale Motonautique
(World Powerboating Federation), which is the worldwide governing body
for all powerboating activities. Among its main activities are the Offshore,
Inshore, Pleasure Navigation, Historical Boats, Radio-controlled and Jet Ski
competitions. In its global activity UIM is operating in over 60 countries of
all continents. One of the main events in every season is certainly the World
Champions prize giving. The UIM Awards Giving Gala, at its fifth edition
this year, took place at the Salle des Etoiles, Sporting d’Etè, in Monte Carlo. Prince Albert II of Monaco honoured
the Powerboating Federation with his presence. Besides the world champion prizes, the annual Environmental
Awards and Special Mentions were assigned, green awards for excellence in the boating and power boating
world. This year the absolute winner was Columbus Yachts with its 40S Hibryd, while Azimut Benetti Group, VSY
and VRIPACK, a Dutch yacht designer, with its V20 Solar Boats project, won the special mentions. The prestigious
Stefano Casiraghi Memorial Trophy for persons who during the year have distinguished themselves for fostering
the development of power boating, this year was awarded to HRH Princess Anne, president of the Royal Yachting
Association, the English federation.
The gala was closed with the highest award, the Sam Griffith Trophy, which since 1964 awards the winner of Class
1 offshore, given to the pilots of Dubai’s Victory Team, Arif Al Zaffain and Mohammed Al Marri.
The main sponsors of the soirée were the Dubai government with the WPPA and ACAT brands, while the partners were Cathay
Pacific airline company, SBM - Société des Bains de Mer – the Monaco state company that manages the main hotels like Hotel de
Paris and Hermitage, as well as the Casino, the Jimmi’z and 33 restaurants, together with Ferrero. www.uimpowerboating.com
107
Cathay Pacific Business Award 2014 by Aurora Bianchi
Award page 38
Also this year Milan hosts the Cathay Pacific Business Award 2014, during
which the Hong Kong’s five-star airline company will give its coveted prizes
for the successes of Italian companies in Asia.
“Every year we discover and grant a place of honour to companies and
organisations that enhance Italy’s name abroad. Incredible stories tell the
passion, commitment and the unequalled quality of the Made in Italy, but
also the talent and vision of entrepreneurs and managers who, with their
commitment and skills, make every project unique” - states Silvia Tagliaferri,
Sales & Marketing Manager of Cathay Pacific Airways. Four companies that
have distinguished themselves for creativity, dynamism, innovation and
know-how with projects concerning the theme “Energy” will be awarded in a night rich of important collaborations.
Will be UBI Banca while ADP Italia, DHL Global Forwarding, Lamborghini, Donizetti, Museo Fondazione Luciana
Matalon and Lavazza. Silversea, Huawei, P&P, Lauretana, Fabe, Colesel and Tucano the others partners.
This event prides itself on the participation of prestigious partners like The Mandarin Oriental, Hong Kong, ShangriLa Hotel and Resort, Hong Kong Trade Development Council, the Italy-Hong Kong Association and Circle-Luxury
Magazine, besides the Patronage of The Soong Ching Ling Foundation.
At this rendezvous the art of lifestyle will be construed in every sphere, in sport with Lamborghini automotive with
Huracan and Aventador model present for the drive test to the guests, in art in as in cooking. The fellow-guests
will be delighted by the chef of the restaurant Madia of Licata, Pino Cuttaia. A Sicilian in heart and soul, he was
awarded with the Michelin star in 2006 and 2009. A kitchen of memory, which evokes images in black and white
of Sicily now vanished. “People are developing a culture of food increasing, know the foods that have made the
Italian culinary tradition and they know exactly what they want”, says Pino Cuttaia.
Davide Comaschi, maitre chocolatier among the most renowned in Italy and World Chocolate Masters Champion in
2013, will delight the guest with a cake dedicated to the energy theme. www.cathaypacific.com
A as Aventador. L as Lamborghini by Chiara Cantoni
Cars page 44
Car by tradition, it’s name is the name of the most brave and reckless bull,
Aventador. Aventador LP 700-4 in the Coupé and Roadster versions is an authentic
“return to the future” for Lamborghini.
“This model represents a two-generation leap in terms of design and technology.
It is the fruit of a wholly new project, which at the same time gives continuity to
the history of the brand, along a linear consistency. Extreme in its performances
and design, without compromise in terms of technology, unmistakeably Italian in
style and finishing perfection, Aventador LP 700-4 has no competitors in the world
of super-sport cars” Mr. Stephan Winklemann, Chairman and CEO of Automobili
Lamborghini has assured. Every line is the answer to a clear aerodynamic functionality: 4.78 times 2.26 meters of scathing
elegance, enlivened by the two curved lines, extended in height for only 1,136 mm, with vertically opening doors, receding
from the vehicle’s external outline. Aventador is substantial in its materials, and most of all in its design, with a single, definite
objective: assuring the maximum cooling air flow to the powerful V12 700 HP (515 kW) engine, which drives the super-sport
car to a maximum speed of 350 km/h with an acceleration from 0 to 100 km/h in 2.9 seconds.
Like Aventador, also the more recent Huracán LP 610-4 is the witness of a stubbornly sought for perfection, in the line of
elegance. The soaring lines of the dashboard and of the central tunnel follow, on the driver’s place, the leit motif of lightness,
while the innovative instrument panel on a TFT 12.3 inch display dominates the interior. The hybrid frame of a new concept
is a hi-tech concentrate combining carbon fibre and aluminium components. The V10 is the result of an extensive redesigning
and draws its propulsive power from a displacement of 5.2 litres. The new Stratified Direct Injection, which increases the
power (449 kW / 610 HPs at 8,250 rpm) and torque values compared to the Gallardo, unleashes the power generated by ten
cylinders on the tarmac. Result: a super-car excelling in performances, exceeding 325 km/h as maximum speed and reaching
100 km/h in 3.2 seconds (200 km/h in 9.9 seconds) even while reducing fuel consumption to 12.5 litres per 100 kilometres
in the European cycle. www.lamborghini.com
109
A circle signed Vertu by Chiara Cantoni
Lifestyle page 50
In the latest high-performance Signature Touch smartphone, the quality of
the English brand Vertu is a sensory experience: you touch it, you listen to
it, you see it. And most of all, you live it, because the Church Crookham,
Hampshire producer has conceived of integrating into the top model the
whole range of its white-glove services: Concierge Dedicato, Vertu Life
and Vertu Certainty. Today Vertu, strong of its accrued experience and a
universally recognized identity as top-range brand, drives its customer
experience further, presenting a model that capitalizes all the artisan’s
learning, the savoir faire in design, the engineering know how and
servicing excellence consolidated in time. “Signature Touch is our cuttingedge smartphone, designed for a global entrepreneur who requires top-level performances”, says the managing
director Massimiliano Pogliani. Signature Touch will be presented in Italy on June 26, at an exclusive gala on the
Terrace of Cathay Pacific Airways in Milan, with a menu of the multi-starred Antonino Cannavacciuolo.
The unmistakable ceramic earphone meets new dynamic elements and a pleasantly spirited trait. “The visual
language can be recognized at a glance”, explains the creative director, Ignacio Germade. The high-definition 4.7
inch display is protected, as by tradition, by a solid sheet in fifth-generation 5.1”, 118 carats sapphire crystal. It is
impossible to be scratched except with diamond and at the same time it assures a perfect optical view, also thanks
to an anti-glare multilayer treatment. Its acoustics, created in collaboration with B&O, makes use of the virtual
surround Dolby Digital Plus technology and of stereo loudspeakers for a superior audio, matched to a full HD, 473
dpi display, the highest possible definition for a 4.7 inch. The quality of incoming and outgoing calls is assured by a
filter that eliminates noise, while the 2.3 GHz quadcore Qualcomm® Snapdragon™ processor assures a very high
speed. Thanks to the collaboration of Hassenblad, the most renowned producer of professional cameras worldwide,
Signature Touch perfectly gauges images produced by the integrated camera. Wi-fi is supplied by iPass, which has
chosen Vertu for its sole global partnership in the consumer segment. In Vertu’s proposal, Signature Touch is first
of all the experience of privilege within your pocket’s reach, which the company renews in the range of pluses
associated to the new model – starting with the Concierge Dedicato service, a sophisticated system of personal
concierge capable to learn and adapt through use to the single customers’ preferences, providing assistance 24/7,
in whichever field it is needed. What they call tailor-made technology. In rigorously glam sauce. www.vertu.com/it
Rolex Swan Cup by Aurora Bianchi
Sails page 56
It is a prestigious event, matching navigation’s suggestions with the poetry
of the elegant and refined landscape of an unmatched marine location.
Porto Cervo readies to host, as every year the Rolex Swan Cup, an event
organized by Nautor’s Swan. This blazoned shipyard for sail lovers, which
celebrates the thirtieth anniversary of its collaboration with Rolex in
highly performing regattas among breathtaking panoramas and exclusive rendezvous, capable of bewitching yacht owners, crews and guests with their
atmospheres because – as remarked by President Leonardo Ferragamo –
“this regatta is realised in a place special to us, where we feel at home”.
Over one hundred shipowners are expected between September 8 and 14. The competing teams will be divided
into different categories according to size and date of construction of boats: Swan Maxi (18.29 meters and over),
Swan Grand Prix (up to 18,28 meters), Club Swan 42 One Design e Swan 45 One Design, the latter competing
for the world title. Navigation is expected to be rendered more difficult and the race field more fascinating by
the waited for guest of the competition, the mistral wind – excited moments, when concentration and precision
are going to be a must. This is why from the first instants skippers can rely on the countdown of the professional
regatta chronograph Rolex Oyster Perpetual YACHT MASTER II, certified Chronometer, which matches cuttingedge technology to its great tradition. It is a revolutionary model with a sporting but elegant design, realized
in 2007, which today is presented with new evolutions. The Rolex Swan Cup protagonists can count on the
efficiency of a high-performance time measurement instrument, designed by Rolex for sea professionals and
sailing lovers. Among the exclusive functions of Yacht Master II, is the programmable countdown from one to
ten minutes, provided with mechanical memory for reverting to the previous value, with quick synchronization
function allowing for immediate adjustment. Yacht Master II is also equipped with caliper 4161, a chronograph
mechanical movement entirely produced and patented by Rolex, certified Swiss chronometer, tested by Contrôle
Officiel Suisse des Chronomètres. www.nautorswan.com www.rolex.com www.group.ferragamo.com
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Loano Superyacht by Aurora Bianchi
Marine page 60
Between Borghetto Santo Spirito and Pietra Ligure, a few kilometers
from the Côte d’Azur, Marina di Loano inaugurates the new Superyacht
area. Thanks to the basin dedicated to large yachts, which has allowed
to realize seven new moors for vessels between fifty-five and seventyseven meters, the port structure owned by the Unipol group increases its
reception facilities in the segment of pleasure ships (vessels over twentyfive meters in length), reaching 32 boat moorings in addition to the eight
hundred already available for boats from six to twenty-five meters. Marina
di Loano, realized in 1989, boasts a total surface of three hundred fifty-six
thousand square meters, with a depth of three to five meters, capable of mooring both motor and sail boats. As
underlined also by the Marine’s director, Mr. Marco Cornacchia, e by its President, Mr. Gianluca Santi, the objective
driving the design of the Superyacht area was realizing a modern and functional basin, entirely dedicated to
pleasure ships, with moorings on floating wharfs, as resistant and efficient as a fixed wharf, with the flexibility
advantage of floating structures. Excellent reception standards and a linear and elegant design entertain and
bewitch shipowners of all nationalities. Comfort and lifestyle are also highlighted by the Yacht Club, which includes
nine suites, a main lobby of four hundred square meters, three meeting rooms, three lounge bars, a restaurant,
the solarium with swimming pool, the eastern Marina Beach, the Amico&Co shipyard, tennis and golf clubs, eight
hundred ninety-nine car park places and two hundred twenty garages. This important car park is ready to host the
cars of both participants in and public of the Italian 2014 Offshore Championship scheduled between July 9 and 13,
organized by the Marina Yacht Club with the collaboration of the Circolo Nautico Loano and the Marina di Loano,
and sponsored by the Italian Sailing Federation and the Unione Vela d’Altura (Offshore Sailing Association). Lying
on a land tongue of the Riviera delle Palme, at the mouth of the Nimbalto creek, entirely immersed in the lush
nature halfway between Portofino and Côte d’Azur, Loano is an emotion to be lived, where land and sea merge
into a perfect synthesis. www.marinadiloano.it
The gold of the Cup by Alessia ferri
Lifestyle 62
The fascination with vintage cars merges with Cortina’s breathtaking
landscape to create a unique event, which is a customary protagonist of
alpine summers: the Golden Cup of the Dolomites. This car race with an
olden taste was set up in 1947.
Mr. Ferruccio Gidoni, the President of Automobil Club Belluno, wanted it to
be a speed competition; now it has abandoned speed, becoming a regularity
race. On July 17 the foot will again press on the accelerator to start this
great event of the international ACI/CSAI and FIA calendar, as it occurred
between 1947 and 1956. The absolute protagonists will be the four wheels
produced between 1919 and 1961, divided into three classification periods:
C, built between 1919 and 1930; D: from 1931 to 1946 and lastly class E, built between 1947 and 1961. At the
starting line there will also be cars built between 1962 and 1965, which are of a special historical and technical
value, with a significant competition career, for which a special ranking is foreseen, like the one belonging to the
“sport-barchetta” category, a specially dedicated section. The route of the competition aims to match the thrill of
the race to the spectacularity of those places and worldwide unique landscapes. Cortina d’Ampezzo will be the
starting point – an exclusive location, identified as the “Queen of the Dolomites”. This event will be a combination
of tradition and lifestyle moments, which will also involve the Formula 1 pilot Jarno Trulli on board of a vintage car,
joined by the official godmother, the actress Isabelle Adriani, by the ACI (Italian Automobil Club) president Angelo
Sticchi Damiani, and other show, culture and entrepreneurial personalities. The event will officially start with the
Gala, scheduled for the night of July 17, in one of Cortina’s most exclusive locations.
The following morning the race will start, as usual, from Corso Italia, with the parade of historical cars, and will
finish in Merano in the late afternoon and there, at the Kurhaus, pilots, VIPs and the press will be the guests of
the second Gala dinner, preceded by the exhibition of the cars. On the following morning the cars will resume the
race, which will again finish in Corso Italia, Cortina. The curtain will be drawn on the event on Sunday July 20 with
the prize giving late in the morning, at the traditional “Conchiglia” in piazza Dibona.
www.coppadorodelledolomiti.it www.aci.it www.cortina.dolomiti.org www.isabelleadriani.com
Gourmet Restaurant Event by Alessia ferri
Lifestyle page 68
Relais & Châteaux, with its one hundred and twenty dwellings, charm
locations, starred restaurants, and more, and Silversea Cruises, a leader in
the luxury cruising segment, celebrate sixty and twenty years of success,
respectively, achieved by interpreting the pleasures of life in their most
elegant and exclusive meaning. Their common passion for gourmet
excellence and hospitality have always defined the mission of these two
luxury icons, which for this very reason are tied in a decade-long partnership.
Silversea is the only cruise company boasting a Relais & Châteaux restaurant
on board: “The Champagne”, offering gastronomical itineraries prepared
by Grand Chefs, of the homonymous association, authors of unforgettable
cooking courses and show cooking. On the occasion of the celebration of the anniversary, these qualities will
be expressed through three rendezvous with elegant gourmet dinners on board of the ships, surrounded by the
fascinating sceneries of European harbours, where a Grand Chef of Relais & Châteaux together with the Silversea
Grand Chef, Rudi Scholdis, meet to create this prestigious “Gourmet Restaurant” event. After the April debut at the
Monaco Bay, when refined palates have been delighted by the Relais & Châteaux Grand Chef, Gian Piero Vivalda,
of the Restaurant Antica Corona Reale at Cervere, in June the unmatchable port of Venice will be the stage, in full
excitement for the Biennale of Architecture, to let this experience of taste be lived with its rosy lights reflected
into the waters. As in the acts of a performance at the Fenice, the multi-starred Nino Di Costanzo, Terme Manzi Hotel
& Spa of Ischia, for whom cooking has always been a source of great emotions, will perform recipes in great harmony with
the Venetian mood. The last act, closing celebrations, is reserved to Michael Caines, the starred Chef at Gidley Park in Devon,
the representative of the English flag colours, who in August will propose his famous gourmet dishes to the guests within the
suggestive setting of London’s Tower Bridge. www.silversea.com www.relaischateaux.com
Handicap 10. Polo club Saint Tropez by Aurora Bianchi
Lifestyle page 72
Here they are again in the first line, brave and fast: the Criollo horses are
ready to enter the field for the usual summer rendezvous. We are talking of
the first rendezvous, one of the most important events of the Polo season:
the International Cup of Saint Tropez, followed between July 17 and 27
by the Polo Master Open Gassin, with handicap 12-15 and by two other
important events scheduled in August. From the 7 to the 17 the Costa
Azzurra Polo Cup is to follow, with handicap 8-12, and between August 21
and 31 the Open Soleil with handicap 8-12.
The International Cup of Saint Tropez, between July 3 and 13, celebrates
this noble and adventurous sport. The stage of honour – with its lawns, the stands for the public, the refined club
house with its olden woods and leathers, and the restaurant, which from this season is going to become even
more exclusive, and only open for events and gala dinners – will be the town of Saint Tropez, loved and wooed by
the international jet set. A historic rendezvous – its first edition was in 2003 – which expert professional players,
12-15 and 6-8 handicaps look forward to during a whole year. The rendezvous of the International Polo Cup Saint
Tropez, is going to be laden with strikes and ride offs, with the time beaten by the four and eight chukkers, with
the classical reversals on the field, agonistic moments, trappings. With glamour and refined lifestyle in the intervals
– Richard Miller is going to be always present with his prestigious collection of watches designed for brave wrists.
These synergies find their climax in the parade of 11 July along the streets of the port of Saint Tropez and in the
night of the gala Dinner Party. www.polo-st-tropez.com
Italian lifestyle by Alessia ferri
Forum page 77
A synonym of excellence, the “Made in Italy” is the standard for culture and
elegance worldwide. A wealth that can be construed in every field, from art
to literature, from fashion to design, from tourism to boating and food and
wine, and which today is the winning card for luxury products and training
of industrial workers. In short, these are the guidelines to spread the
innovative operational strategies promoted by the Principality of Monaco
at the International Forum of the Made in Italy, by the Italian Embassy in
Monaco, with the High Patronage of the President of the Republic and of H.S.H.
112
Prince Albert II, the patronage of the Ministries of Foreign Affairs, of Economic Development and of Agriculture,
Food and Forestry Policies and the support of the Government of the Principality of Monaco, The European House
– Ambrosetti, the ICE agency and the Association of Italian Entrepreneurs of the Principality of Monaco (AIIM).
This summit has enhanced Italy’s industry and product niches, portraying a country determined to relaunch its
economy and further strengthen its companies’ competitiveness on global markets, passing through innovation and
internationalization. “The Made in Italy represents the nation’s DNA, its distinguishing element that distinguishes it
and makes it attractive to the eyes of the world. This meeting intends to propose itself as a support to enterprises
and to respond to the dynamics and conjunctures of the international economy”, Antonio Morabito, the Italian
Ambassador, remarked. www.madeinitalyforum.com www.grimaldiforum.com
Blind date by Alessia ferri
Note page 80
The essential does not meet the eye – used to say Saint Exupery. This
conviction evokes infinite suggestions, and Cesare Picco seizes it in thirty
minutes of darkness. This versatile artist transforms notes into poetry by
the strokes of his fingers on the piano. “Blind date”, that is concert in the
dark, is the live performance of mere musical improvisation, which this
artist proposes to his public since 2009. Born in Vercelli, but a cosmopolite
by vocation, Cesare Picco discovered the piano when he was four years
old, and since 1986 he has been performing by proposing his art of sounds,
which he creates and performs breaking with the rules of traditional classical
music, to sweep among different genres and land on an indescribable but unmistakable language.
An endless fan of notes and phrasings, which finds its natural expression in the diverse art forms, translating
into ballet music, chamber ensemble, orchestra, children music, solos, theatre pieces, lyrical operas and special
projects, performed worldwide albeit favouring Asian destinations, especially the Rising Sun where he reached
the top rankings. Such apparently different forms of art allow him to assert himself on the musical stage thanks
to refined concerts in exclusive venues and auditoriums, and to participation in the most important international
festivals. His performed, listened to and tested music generates an ever-changing production, recently enriched
by the release of the new album, “Secret Forest” – eleven pieces in solo piano, the fruit of improvisations born out
of profound meditations before his Sensible piano. www.cesarepicco.com
A Glass’s Memory by Chiara Cantoni
Design page 84
The new Marchesi Antinori Headquarters are a monumental and complex,
extremely complex work, in their mimesis with nature. They have moved
from the noble palace in “strong stone” in piazza Antinori, bought in 1506
by Niccolò Antinori for “4000 fiorini larghi di grossi”, to the new-built Cellar
of Borgino, a maze of vaults and volumes which restore the ideal and
material size of the only, everlasting objective the family has been pursuing
for twenty-six generations: producing great wines.
“The building is centered on the deep connection with the land, a report so
exasperated and suffering to lead the architectural image to hide and blend
in with-it”, explains Marco Casamonti, one of the founders of Studio Archea
Associati, who signed the project, together with Studio Hydea”. A site dedicated to the circularity and transparency,
designed not only to taste prestigious labels such as Villa Antinori Marchese Antinori Chianti Classico Riserva, Vin
Santo del Chianti Classico and Chianti Classico Pèppoli, but to breathe the secrets of an ancient art observing,
from the terraces, cellar and technical intent to remove clusters and to transfer the must into vats and barrels for
these to end up in the bottle. The structure, almost forty-five thousand square meters for wine making functional
“gravity”, in the total absence of mechanical pumps, wins on two fronts in energy consumption, significantly
lower, and the quality of the product, significantly higher.
Inside the Cellar, the Museum represents the meeting point between past and present, between the two
complementary dimensions of human creativity, and the landscape element, where antiquity and modernity
follow each other in joint complicity in the dialogue promoted between site-specific interventions of contemporary
artists and the historical works of the Antinori collection.
A Auditorium ideal for meetings, workshops, conventions, a library, a workshop of flavors and a restaurant, where
you can sample food and wine from Tuscany, are the corollary worthy of a place where they ferment the grapes
and not only but also the ideas. A place created from territory to territory. www.antinori.it
113
The Spirit of Venice by Alessia ferri
Pleasure page 90
Facing Canal Grande, between Ca’ d’Oro and the Rialto Bridge, Ca’ Sagredo
is a jewel box of Venetian art and culture. Originally this palace, owned by
the Morosini family, at the beginning of the 18th century was bought by the
Sagredo aristocrats. Their passage has left behind tangible proofs like the
masterpieces of important Venetian masters of the 17th and 18th centuries,
such as Nicolò Bambini, Gianbattista Tiepolo, Sebastiano Ricci and Pietro
Longhi, lingering in the forty-two rooms. The façade of the Palace mirrors
in the history-rich waters of Canal Grande and witnesses the Byzantine
origin of the building. Ca’ Sagredo underwent a number of changes through
the centuries, such as the restructuring by the architect Andrea Tirali, who in order to replace the external stair
designed a grand covered staircase, whose walls were decorated by Pietro Longhi and Andrea Urbani, the latter
an author of majestic landscape paintings contained in sumptuous frames, dating back to 1770 and 17780.
The restyling of interiors embellished by splendid stuccos and of the main bedroom was the work of Abbondio
Strazio and Carpoforo Mazzetti Tecalla. Ca’ Sagredo also allows tasting delicious dishes and great labels, preferentially
Italian ones, at the ‘L’Alcova’ restaurant, which offers an unequalled panorama from its terrace over Canal Grande.
The chef Michele Potenza delights your palates with his creative cooking of earth and sea dishes, typical of the
local cooking traditions. www.casagredohotel.com
A Summer in Cortina by Aurora Bianchi
Pleasure page 94
Cortina d’Ampezzo, a UNESCO World Heritage site, is a heavenly, silent and
high-life oasis in the heart of the Dolomites, with the power to take your
breath away at every glance. Cristallo Hotel Spa & Golf, the only Luxury five
stars on the Dolomites, is the ideal place for spending a regenerating holiday
period. It offers tradition, luxury and high-altitude wellness, dedicated to
elite customers and varied vacation proposals in every season. For summer,
the first exclusive novelty is reserved to those who make an Advance
Booking by July 7, which allows enjoying special fees for stays. There are
saving advantages also for guests buying ‘One More Night’ packages for a
four- or seven-night stay, whom Cristallo rewards with one or two additional nights, respectively. This proposal is
enriched by a string of pluses: ‘Cristallo Daily Dinner’ to have dinner every evening at the ‘La Veranda’ restaurant;
‘Cristallo Ultimate Spa’ ‘s wellness and relax, the Swiss Beauty Centre, signed by Transvital. Further services are
the late check out (if available), a free external car park, and the exclusive Family Offer, to live the experience of a
stay with one’s family, with a bedroom for kids and including a cot for babies in the double room. www.cristallo.it
The art of Anish Kapoor by Alessia ferri
Pleasure page 99
The five-star Park Hyatt hotel in Milan is a prestigious point of reference,
where fascination and charm merge to delight guests with an unforgettable
stay. This true meeting point matches its name to the names of the greatest
contemporary artists, who in time have contributed to make the hotel’s
interior still more blazoned. In 2007 Lucio Fontana laid down his “Head of
Medusa” in the Cupola Lobby Lounge; now, ten years after its inauguration,
a new work of art stands out in the lounge, thanks also to a collaboration
with Galleria Massimo Minini: “Untitled 2013”, created by Anish Kapoor, a
contemporary winner of the Turner Prize, an Indian sculptor and architect.
During his extraordinary career he has wisely proportioned the use of
different materials in his realization of enigmatic and geometrical shapes, combining art and science in a unique
sensorial experience, rich of manifold reading levels. In its seventy-five inch diameter in mirror-polished inoxidisable
steel, Untitled 2013 ties up with the environment as a whole, as if it would gather it into a single space, but at the
same time it multiplies, fragments, repeats, divides it. The final vision appears to be decomposed , almost as if it
were a shattered mirror. An important, intended choice, in order to keep the hotel’s qualitative value always high,
and increase its natural vocation towards art and culture, as it is also expressed by the premises of this important historical
palace of 1870. www.milan.park.hyatt.com www.hyatt.com www.anishkapoor.com www.galleriaminini.it
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il tribunale di Milano anno 2008
Numero 21 giugno 2014.
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VILLA D’ESTE Via Regina, 40, Cernobbio Como
CIRCUITO HOTEL RELAIX & CHATEAUX
RESORT COLLINA D’ORO Lugano
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MARINA DI PORTO CERVO Porto Cervo
MARINA DI ISCHIA Via Porto, 10 Ischia NA
MARINA LA MADDALENA
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POLO CLUB SAINT TROPEZ
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ARGENTARIO POLO CLUB
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CORTINA POLO CLUB c/o Hotel de La Poste P.zza Roma FI
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YACHT CLUB REALE CANOTTIERI SAVOIA
YACHT CLUB RAPALLO Calata A. Doria 12, Rapallo
YACHT CLUB CHIAVARI P.to Turistico Box 20 Chiavari
YACHT CLUB ITALIANO Porticciolo Duca degli Abruzzi GE
YACHT CLUB SANREMO C.so N. Sauro 32 Sanremo
YACHT CLUB CORTINA Hotel Cristallo C. d’Ampezzo
YACHT CLUB CATTOLICA Darsena Grande Cattolica RN
YACHT CLUB VARAZZE Varazze
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YACHT CLUB CAPRI Marina Grande Capri NA
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VISUN ROYAL YACHT CLUB
YACHT CLUB MONACO MC Quai Antoine 1er Monaco
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