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Dynamic Luxury Magazine numero 21 CATHAY PACIFIC BUSINESS AWARD Energia CHEF STELLATI Eccellenze del gusto VENEZIA Biennale del design YCM Randez vous a Montecarlo ROLEX Swan Cup Editoriale 08 L’insostenibile leggerezza dell’essere Margherita Celia Bertolotti Portate d’autore intrecciate ad esclusivi rendez vous di glamour e cultura internazionale. Una raffinata armonia tra l’arte del gusto ed eventi superstar a bordo di yacht stellari, scenografiche location, terrazze dallo skyline metropolitano, navi extraluxury. Grands Chefs esibiscono “Una…Due…Tre… Stelle Michelin” per omaggiare illustri palati, attraverso una nuova forma di comunicazione che tutto cambia e trasforma. Il cibo, definito l’arte dell’anima, da ammirare e gustare, infonde esperienze uniche e divine, diventa linguaggio universale e apre i confini del mondo. Cover: Swan80 Chessie Dynamic Luxury Magazine numero 21 06 Editoriale L’insostenibile leggerezza dell’essere / 10 Sommario 12 Design Fundamentals / 18 Lifestyle Grand Prix F1 Sochi / 24 Marine YCM. Art de vivre la mer / 28 Yacht L’arte dell’anima / 34 Word Il galà della Motonautica. Un evento glamour nel cuore di Montecarlo / 38 Award L’Energia del successo / 44 Cars A come Aventador. L come Lamborghini 50 Lifestyle Un cerchio firmato Vertu / 56 Sails Rolex Swan Cup 60 Marine Loano Superyacht / 62 Lifestyle L’oro della Coppa 68 Lifestyle Gourmet Restaurant Event / 72 Polo Handicap 10. Polo Club Saint Tropez / 77 Forum Italian Lifestyle / 80 Note Blind date / 84 Design La memoria in un bicchiere / 90 L’esprit di Venezia / 94 Pleasure Pleasure Un’estate a Cortina / 99 Pleasure L’arte di Anish Kapoor / 102 Translation / 114 Address Design 12 Fundamentals Alessia Ferri TRA I RUMORS DELLA CITTÀ LAGUNARE, ARTE E DESIGN , LA MOSTRA È STATA INAUGURATA CON IL TITOLO ‘FUNDAMENTALS’, APERTA FINO A DOMENICA 23 NOVEMBRE. UNA BIENNALE DI RICERCA, COME AFFERMATO DAL PRESIDENTE PAOLO BARATTA, PIÙ LUNGA RISPETTO AL PASSATO E RIVISITATA NEL CONCEPT, GRAZIE AL POLIEDRICO CURATORE, L’ARCHITETTO OLANDESE REM KOOLHAAS, AL LAVORO DA TEMPO PER VALORIZZARNE AL Riscoprirne le origini, indagare sull’odierno e immaginare il futuro. Il fil rouge che lega gli elementi della quattordicesima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia si snoda attraverso la storia per recuperarne l’essenza più pura. MEGLIO LE SUE POTENZIALITÀ ATTRAVERSO LE TRE MANIFESTAZIONI COMPLEMENTARI: ABSORBING MODERNITY 1914-2014, ELEMENTS OF ARCHITECTURE E MONDITALIA. Design 14 Un’immersione totale in quella che è l’architettura di oggi, senza prescindere dalle evoluzioni e contaminazioni del passato, che l’hanno portata ad essere protagonista da circa un secolo. Un viaggio introspettivo che presenta la contemporaneità sempre più soggiogata da un mercato conformista e banalizzante, analizzata attraverso una nuova prospettiva che ne ridisegna gli elementi di riferimento. Teatro di “Absorbing Modernity 1914-2014”, sono i Giardini, sede tradizionale delle esposizioni d’arte della Biennale fin dal 1895. Negli spazi ricchi di storia, originariamente costruiti da Napoleone, confluiscono i padiglioni dei sessantasei paesi partecipanti, dieci dei quali si affacciano alla kermesse per la prima volta: Costa d’Avorio, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Kenya, Marocco, Mozambico, Nuova Zelanda e Turchia. Attraverso le loro esposizioni si svela il processo di annullamento delle caratteristiche architettoniche locali a favore della standardizzazione della materia. Un’omologazione propria anche degli elementi architettonici comuni degli edifici quali pavimenti, pareti, porte e finestre, tradotti con linguaggi tecnologicamente avanzati che tuttavia se sottoposti ad attente analisi appaiono come una combinazione instabile in cui confluiscono identità culturali ben precise che permangono pur assumendo talvolta conformazioni radicalmente distanti dalle origini. La Mostra “Elements of Architecture”, duemilaottocento metri quadrati di esposizione del Padiglione Centrale dei Giardini, offre una panoramica globale che estende la materia al di là dei parametri tradizionali e coinvolge il pubblico nel racconto di una dimensione familiare, perduta e visionaria dell’architettura. ALTRO IMPORTANTE POLO DELLA BIENNALE SONO LE CORDERIE, ALLUNGATE SUL LATO SUD DELL’ARSENALE, COSTRUITE NEL 1303 E POI RIFATTE TRA IL 1579 E IL 1585 SU PROGETTO DI ANTONIO DA PONTE, UN TEMPO ADIBITE ALLA COSTRUZIONE DI GOMENE, CAVI E CORDAME. Design 16 www.labiennale.org L’edificio, interamente coperto da capriate in legno, presenta una struttura ripartita in tre navate che sostengono due soppalchi laterali alti sette metri, su un‘area di seimilaquattrocento metri espositivi, e diventa location di ‘Monditalia’, il Padiglione Italia in Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e Ie Attivita Culturali con la PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, Ie belle arti, l’architettura e l’arte contemporanea, curato da Cino Zucchi, che attraverso quarantun progetti congiunti tra economia, cultura, tecnologia e architettura, punta la lente di ingrandimento sul nostro Paese, disegnandolo come fulcro di creatività e vigore artistico. Le Corderie, prendono così l’aspetto di un “work in progress” multidisciplinare, una realtà in costante evoluzione e continuativamente fruibile, con vari livelli di attività e diverse scale di produzione ospitate in sezioni distinte che compongono una mappa del V Secolo, di quando l’Italia era il cuore pulsante dell’Impero Romano e dell’odierna Europa, la vigorosa e potente Agorà di tutti i popoli. Nata nel 1980, la Mostra Internazionale di Architettura, per questa edizione, si avvale del sostegno di Rolex, Partner delIa manifestazione, Japan Tobacco International, Foscarini e Vela-Hello Venezia, arricchendosi di diversi progetti a scopo didattico. Tra questi “Biennale Sessions” favorisce la visita della mostra a gruppi di almeno cinquanta studenti e docenti di Università, Accademie di Belle Arti, istituzioni di ricerca e formazione nel settore dell’architettura, delle arti visive e dei campi affini. “Meetings on Architecture”, permette di organizzare incontri e seminari. Workshop, spettacoli e dibattiti concepiti come parte integrante della sezione Monditalia. Un ventaglio di opportunità e spunti riflessivi affiancati da momenti di incontro conferiscono un’allure ancora più sfavillante ai luoghi magici della Serenissima. Lifestyle 18 Grand Prix F1 Sochi Aurora Bianchi Si sono spenti da pochi mesi i riflettori sulle Olimpiadi invernali di Sochi, ma nel prossimo autunno, la città della costa meridionale della Russia, risplenderà ancora per il debutto del mondiale del Grand Premio di Formula 1. LA DATA PREVISTA PER LA GRANDE GARA AUTOMOBILISTICA RUSSA È QUELLA DEL 12 OTTOBRE 2014, DOPO ANNI DI ASSENZA DAL MONDO DELLE CORSE, DATO CHE NEI PRIMI DEL ‘900 VENNERO DISPUTATI ALCUNI GRAN PREMI NELLA CITTA DI SAN PIETROBURGO. Un’assenza durata circa un secolo, colmata quest’anno dalla volontà di Bernie Ecclestone e del presidente Krasnodarsky Krai, Development Technologies Sharing Centre e Mikhail Kapirulin, desiderosi di far rivivere i fasti di inizio secolo, interrotti dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale e dai successivi moti rivoluzionari che portarono alla nascita dell’ormai dimenticata Unione Sovietica. Lifestyle 20 www.formula1.com www.formula1.com/races/in_detail/russia_930 Un tentativo concreto di organizzare un nuovo Gran Premio e riprendere le attività, venne avanzato nei primi anni ‘80, quando il Patron della Formula 1, propose la nascita del Gran Premio dell’Unione Sovietica con l’intento di attirare visitatori e appassionati da tutto il mondo. Così come nel 2001 nonostante il presidente Vladimir Putin supportò la costruzione del circuito automobilistico di “Pulkovskoe Ring” vicino all’Aeroporto di Pulkovo, e nel 2003 con l’approvazione, poi rimossa, del consiglio municipale della costruzione nell’area di Molzhaninovsky, nel distretto settentrionale di Mosca e infine nel 2008 quando fu reso noto l’analogo progetto per l’inizio lavori nella città di Fedyukino, a circa settantasette chilometri da Mosca. Tentativi di un progetto, falliti e giunti fino ad oggi, con l’annuncio ufficiale del Gran Premio di Formula 1 di Sochi, che sarà il sedicesimo GP, su un totale di diciannove previsti in questa stagione e che, secondo accordi già stipulati con gli organizzatori si disputerà almeno fino al 2020. L’ambizione degli addetti ai lavori è tale da far diventare l’appuntamento automobilistico una costante del calendario di Formula 1 e un evento importante e prestigioso per l’intera Russia. FONDATA NEL TERRITORIO DI KRASNODAR NEL 1838, DOPO SANGUINOSE GUERRE CON I CIRCASSI, SOCHI E I SUOI ABITANTI POPOLANO UN’AREA CHE PRESENTAVA INSEDIAMENTI URBANI FIN DAI TEMPI DELLA GRECIA CLASSICA. LA SUA ESTESISSIMA MUNICIPALITÀ, CHE RICEVETTE STATUS DI CITTÀ SOLO NEL 1896 E IL CUI SVILUPPO VENNE FAVORITO ENORMEMENTE DURANTE GLI ANNI DELL’UNIONE SOVIETICA, CONTA OGGI NUMEROSI VILLAGGI E CITTADINE FRA LE QUALI ADLER, LOO, HOSTA E KRASNAJA, KRASNODAR, POLJANA. Sochi, continua ad avere un’espansione in termini demografici e di grande prestigio. Le sue temperature miti sia in estate sia in inverno, a differenza del clima estremamente rigido del resto della nazione, l’hanno resa nel giro di pochi anni un lussuoso centro balneare estivo e sciistico invernale. Un’attitudine, quest’ultima, amplificata con i Giochi Olimpici, che le hanno conferito la qualifica virtuale di “Capitale dello Sport Russo” anche se Sochi non è una meta ambita solo dagli amanti delle attività sportive, ma soprattutto del lifestyle. La località situata ai piedi del Caucaso, infatti, presenta anche diverse attrazioni legate alla cultura come il Teatro d’Inverno, il Teatro d’Estate, la Sala per organo e musica da camera, la Basilica di San Michele Arcangelo, Arboretum e Fioletovie Treugolniki. Importanti alberghi cinque stelle lusso, primo fra tutti Rodina Hotel. Una cittadina turistica ambita per lo shopping delle prestigiose griffe, e dagli armatori per l’ormeggio di yacht nella marina. I mesi che separano l’arrivo della Formula 1 non sono tanti, per questo la macchina organizzativa sta lavorando a pieno ritmo alla realizzazione del Sochi International Street Circuit. Simile al canadese Circuit Gilles Villeneuve e all’Homebush Street Circuit di Sydney, si inserirà nell’impianto recentemente utilizzato per le XXII Olimpiadi invernali, in particolar modo nell’area che ospitò il villaggio olimpico e lo stadio dove si sono svolte le cerimonie di apertura e chiusura. Con i suoi cinquemilaottocentocinquantatre chilometri, il circuito automobilistico in costruzione sul Mar Nero, sarà il terzo in ordine di lunghezza tra quelli in calendario, dopo quello di Spa-Francorchamps in Belgio e di Silverstone in Gran Bretagna. Le auto in pista inizieranno il tracciato sul bordo settentrionale di quello che è stato il Parco Olimpico, vicino alla stazione ferroviaria e scenderanno poi verso “Medals Plaza”. Dopo averla oltrepassata proseguiranno verso est alla volta di Bolshoy Ice Dome e affronteranno una serie di curve strette prima di sterzare a nord e costeggiare il bordo del Parco Olimpico, sopra il villaggio olimpico e la Adler Arena Skating Center. Supereranno poi il Sochi Olympic Skating Centre e l’Ice Cube Curling center, prima di passare dietro al paddock, verso la stazione ferroviaria, e completare il percorso con una curva a centottanta gradi. Circa millesettecento metri del circuito si snoderanno su strade pubbliche. Marine 22 YCM Art de vivre la mer Chiara Cantoni IN PRINCIPIO ERA LA SOCIÉTÉ DES RÉGATES DE MONACO. COME SEMPRE ACCADE PER LE IMPRESE CHE LASCIANO UN SEGNO, L’INIZIO HA IL VOLTO DELLA PASSIONE: QUELLA CONTAGIOSA DI UN GRUPPO DI VELISTI E CANOTTIERI CHE NEL 1888 DANNO VITA ALLA NUOVA REALTÀ, CAPACE DI ATTRARRE REGATANTI DA TUTTA LA REGIONE. Marine 24 Nel 1953, il Principe Ranieri III, un vero e proprio visionario dall’intuito lungimirante, decise che il porto e la Société avrebbero avuto bisogno di una casa, una struttura in cui la comunità nautica di tutto il mondo potesse riconoscersi e a cui essere fedele: «Il futuro del principato risiede nel mare», disse. E quest’affermazione ha il peso di un atto fondativo: da quel momento, lo Yacht Club de Monaco diventa, e lo sarà per sessant’anni, la vetrina internazionale, il cuore pulsante, il motore propulsivo dello sviluppo locale, facendo della città monegasca la capitale mondiale del diporto di lusso. suo sodalizio, ma anche per la capacità di visione sul ruolo centrale del diporto nelle politiche economiche dell’amministrazione locale. Situato di fronte all’attuale Yacht Club, all’estremo opposto del Port Hercule, appena sotto il Carré d’Or (il quartiere più elegante di Monaco), in pieno circuito di Formula1, l’avveniristica struttura è destinata a ridisegnare la fisionomia della baia e la sua capacità d’attrattiva quale hub per lo yachting internazionale, in linea con la visione strategica del “Conseil Stratégique pour l’Attractivité” del governo monegasco. Non solo un’esclusiva clubhouse per i milletrecento membri del sodalizio, dunque, ma un simbolo della Monte Carlo del terzo millennio e un segno tangibile della sua rinascita portuaria. OGGI, IL CERCHIO SI CHIUDE, SEGNANDO UNA NUOVA, IMPORTANTE TAPPA IN QUESTA STORIA DI MARE E DI “APPASSIONATI MARINAI”: IL 20 GIUGNO, A SEI ANNI DALL’AVVIO DEL CANTIERE NEL 2008, SARÀ FINALMENTE AFFUSOLATO COME LE NAVI DI LINEA CHE COLLEGAVANO L’INGHILTERRA ALL’AMERICA ALL’INIZIO DEL INAUGURATO IL NUOVO, ATTESISSIMO EDIFICIO DELLO YCM, VOLUTO DAL PRESIDENTE, IL PRINCIPE ALBERTO II, NOVECENTO, IL COMPLESSO DI DICIOTTOMILA METRI QUADRATI CONIUGA QUALITÀ ESTETICA, ALTA TECNOLOGIA E FIRMATO DALL’ARCHISTAR LORD NORMAN FOSTER, CON LA COLLABORAZIONE DELL’ARCHITETTO MONEGASCO E VOCAZIONE GREEN, INSERENDOSI NEL PROGRAMMA HAUTE QUALITÉ ENVIRONMENTAL HQE® (ALTA QUALITÀ ALEXANDRE GIRALDI E LA SUPERVISIONE DELLA DIREZIONE ALLE OPERE PUBBLICHE. AMBIENTALE) PER LA GESTIONE EFFICIENTE DELLE RISORSE SOTTO OGNI PUNTO DI VISTA, IDRICO, ENERGETICO E DEI RIFIUTI, GRAZIE A SOLUZIONI CHE VANNO DAI PANNELLI FOTOVOLTAICI AL SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO Un debutto che regala al Principato un ulteriore, convincente argomento nella proposizione della sua leadership nautica a livello globale. Tutt’altro che improvvisata, non solo per l’eredità e la tradizione del CON RICICLO DELL’ACQUA DAL PORTO. Marine 26 Il secondo piano della struttura, per cinquemila metri quadrati di spazi, sarà riservato ai soci dello YCM e alla mission ereditata con la sua vocazione primaria, quella di club privato, impegnato, secondo statuto, a fornire una piattaforma di dialogo e confronto per tutti i professionisti del settore nautico, a rappresentare un punto di riferimento per le attività del Port Hercule e a contribuire alla reputazione del Principato come meta internazionale di prestigio. Oltre alla clubhouse, il complesso di cinque piani, con centocinquanta parcheggi disposti su due livelli, si raccoglie attorno a un atrio centrale, dominato da una monumentale scalinata a chiocciola, progettata per collegare i locali dello Yacht Club con le nuove strutture adibite a una vasta gamma di servizi personalizzati e attività commerciali: piscina, ristoranti, boutique, terrazzi open air, aree per ricevimenti e celebrazioni, oltre che per l’accoglienza di ospiti vip. Nell’hub ci sarà spazio per una scuola di formazione interna e, ça va sans dire, per la nuova sede della Société Nautique (il club di canottaggio) e della sezione Vela Giovani e Adulti. Infine, proprio di fronte al nuovo edificio, sul Quai Louis II, lo YCM Marina, dotato di ventisei posti barca per superyacht fino a sessanta metri, un pontile per i tender e un terminal per il charter, offre agli armatori in visita un accesso privilegiato alla Clubhouse durante il loro soggiorno nel Principato. Un progetto faraonico, che scoprirà ufficialmente le carte (e numerose novità) durante il tradizionale cocktail di giugno, ma che fin d’ora promette stagioni sportive più lunghe, accompagnate da un calendario di manifestazioni esclusive all’insegna di quell’art de vivre la mer che è da sempre il vanto e la filosofia dello yacht club più blasonato al mondo. www.yacht-club-monaco.mc Yacht 28 L’arte dell’anima Si dice che l’arte sia il cibo dell’anima; talvolta è il cibo a farsi arte per l’anima e il palato. Più raramente il cibo fattosi arte nel piatto respira e rimanda all’arte che sta fuori dal piatto, quella che si guarda ma non si tocca, si ammira ma non si mangia, l’arte tradizionalmente intesa delle discipline plastiche e visive che per qualche misteriosa suggestione entra a sorpresa nel menù. E lo trasforma. Che sia un ristorante all’interno di un museo o una cooking competition a bordo di uno yacht poco importa: ciò che conta è la natura creativa del connubio e, ovviamente, la qualità degli ingredienti, vale a dire, dei suoi protagonisti. Chiara Cantoni NEL SODALIZIO FRA VSY, FUORI CLASSE DELLA NAUTICA DI LUSSO E CRISTIANO TOMEI, ENFANT PRODIGE DEI FORNELLI, I PRESUPPOSTI CI SONO TUTTI: IN ENTRAMBI I CASI LE MATERIE PRIME SONO ECCELLENTI. CITTADINI DEL MONDO PER VOCAZIONE, DEVOTI AL TERRITORIO DA CUI TRAGGONO ISPIRAZIONE, PERFEZIONISTI, CULTORI DEL BELLO E DEL BEN FATTO, TANTO IL CANTIERE QUANTO IL GIOVANE CHEF TRASFERISCONO ALLE RISPETTIVE “OPERE ARTIGIANE” DOSI MASSICCE DI CUORE E DI TOSCANA. FORSE PER QUESTO, IL COLPO DI FULMINE ERA DESTINO. Perché il volto noto delle rubriche del Masterchef Magazine, nonché patron dell’Imbuto, il celebre ristorante ricavato al piano terra del Lu.C.C.a (Lucca Center of Contemporary Art), nelle sale espositive secentesche di palazzo Boccella, ora è anche lo chef di Stella Maris, pluripremiato yacht da settantadue metri realizzato da VSY, e il regista di ogni evento gourmet che il cantiere regala alla community dei suoi armatori. Quarant’anni il prossimo 3 settembre, un diploma all’istituto nautico di Viareggio e una carriera camaleontica come la sua personalità, Cristiano Tomei trova nella semplicità la chiave dei suoi piatti: «In cucina non si inventa nulla, si lavora sui ricordi, sul vissuto che riaffiora», come un «piacere delizioso», che dal palato arriva al cuore e, senza preavviso, t’investe di una memoria viva e commovente: «Di colpo, mi aveva resi indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua brevità, allo stesso modo in cui agisce l’amore, colmandomi di un’essenza preziosa: o meglio, questa essenza non era in me, era me stesso», per citare un celebre passo di Proust. Divertente, spiazzante, emozionale, la proposta gastronomica di Tomei è soprattutto vera, nel rinnovarsi di un PH. LIDO VANNUCCHI Yacht 30 potente, inatteso “effetto madeleine” che evoca i sapori autentici della tradizione e li restituisce, con un pizzico di gioiosa follia, nella forma del nuovo. Nelle sue creazioni, taglienti, a volte sofisticate, ma sempre nette e rispettose nelle distinzioni dei sapori, c’è tutto: le suggestioni della cucina materna, la genuinità dei prodotti freschi, stagionali, raccolti nel campo insieme al nonno contadino, i profumi della battigia versiliese e le erbe spontanee scovate sulle colline lucchesi. «Io sono il mio territorio, sono questa terra». Una dichiarazione d’amore e di pieno commitment verso il patrimonio locale, che diventa, proprio come nelle lavorazioni artigiane di VSY, un paradigma identitario felicemente ingombrante, qualità imbevuta di memoria storica, restituita al mare o alla tavola con geniale creatività. Mai scontata nella semplicità, la cucina di Tomei è quella che non ti aspetti: un panino servito in un contenitore simil-fastfood, ripieno di ricciola battuta a coltello, maionese d’olio extravergine e sfoglia di pomodoro e carciofi fritti; spaghetto sushi di gamberi rossi in alga nori; straccetti di manzo su corteggia di pino marittimo, condito con grasso di bistecca e bucce di patate fritte. Un poeta della cucina pura, che sa estasiare con piatti della tradizione contadina come la pappa al pomodoro o la farinata di cavolo nero, e stupire con la scanzonata ironia di abbinamenti più audaci. Così strappa lacrime e sorrisi ai commensali dell’Imbuto, fondato nel 2002 all’interno di una vecchia falegnameria ristrutturata nel cuore di Viareggio e trasferitosi, due anni fa, nella fucina creativa del Lucca Center of Contemporary Art, non a corollario ma a integrazione dello spazio espositivo, fra dipinti, sculture e installazioni, dove la sua arte culinaria, opera permanente del centro, trova ispirazione quotidiana nel connubio con l’ambiente effervescente del museo. In mezzo, dieci anni di istrionica carriera, viaggi per il mondo, collaborazioni televisive, dalla Prova del Cuoco a Masterchef, e non: quella con Sanpellegrino International gli vale nell’autunno 2011, la vittoria come chef curatore del miglior evento estero organizzato dalla multinazionale in partnership con Bulgari a Praga. Ma soprattutto tanti, tanti progetti e un ruolo da protagonista nelle principali manifestazioni gourmet dello Stivale: Culinaria, a Roma, Le Grand Fooding e Taste, a Milano; ma anche in rassegne decisamente meno convenzionali come le Cene Galeotte all’interno del carcere di Volterra, Squisito a San Patrignano e persino uno spettacolo teatrale a tema culinario nel festival “11 Lune” a Peccioli. Fioccano i riconoscimenti nell’istrionico Yacht 32 PHOTO: BEPPE RASO UPPER SALOON DI STELLA MARIS IN UN MOMENTO DI GIOCO PER I BAMBINI LOCATION: PARCO MARINO DELLE CINQUE TERRE DOVE, GRAZIE AD UN PROGRAMMA DI RICERCA SCIENTIFICA, È STATA AUTORIZZATA LA NAVIGAZIONE. percorso di Tomei, socio JRE dal 2009: i più recenti, “La Tavola dell’Anno 2013” per la guida Golosario e nell’autunno 2013, l’invito a partecipare al Paris des Chefs, massima aspirazione per qualunque chef di livello internazionale. ACCADE COSÌ, CHE ANCHE VSY IN CERCA DI VOCI “FUORI DAL CORO”, COERENTI CON I VALORI DI ECCELLENZA, AUTENTICAMENTE RADICATI NEL TERRITORIO MA CAPACI DI UN RESPIRO UNIVERSALE, FINISCA NELL’IMBUTO DEL Osservato, annusato e ingaggiato a bordo di Stella Maris, grazie alla sensibilità e lungimiranza di Cristiana Longarini, Managing Director del cantiere toscano. Portando subito a casa, tanto per mettere in chiaro l’efficacia del sodalizio, il primo premio al Monaco Randez-vous Chef’s Competition 2013, prestigioso raduno di superyacht in arrivo da tutto il mondo, che ogni anno scatena il talento creativo degli chef di bordo in una divertente e mondanissima competizione in punta di forchetta. L’abilità di Tomei nel comporre gli ingredienti assegnati (uguali per tutti) e interpretare con accento originale lo spirito di Stella Maris, ha conquistato all’unanimità la giuria presieduta da Christian Garcia - Chef de Cuisine del Principe Alberto II. Se cucinare, così come l’andar per mare, sono frutto di un atto d’amore, in terra di Versilia è sbocciata la più intensa, gustosa e sincera delle storie. “PIÙ CREATIVO” CUOCO D’OLTRALPE, COME L’HA RECENTEMENTE DEFINITO ANDREA PETRINI SU LE NOUVELLE OBSERVATOUR. www.vsy.it www.limbuto.it World 34 Il Gala della Motonautica Un evento Glamour nel cuore di Monte Carlo Andrea Dini IL PRINCIPATO DI MONACO È UNA DELLE CAPITALI MONDIALI DI GLAMOUR E MONDANITÀ MA ANCHE UN POLO IMPORTANTE PER IL MONDO DEL BUSINESS A 360°. GRANDE ATTENZIONE VIENE DATA ANCHE ALLE ATTIVITÀ SPORTIVE, LE PRINCIPALI OVVIAMENTE IL GRAN PREMIO DI FORMULA 1 AUTOMOBILISTICO ED IL TORNEO DI TENNIS, E VI SONO ANCHE IMPORTANTI FEDERAZIONI SPORTIVE INTERNAZIONALI CHE HANNO LA LORO SEDE A MONTE CARLO. Tra queste una delle più blasonate è la Federazione Mondiale di Motonautica il cui quartier generale è proprio a Monte Carlo. Fondata nel 1922, è l’organo di governo mondiale di tutte le attività legate alla Motonautica riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale. Tra le principali attività le competizioni Offshore, Inshore, Pleasure Navigation, Barche Storiche, Radiocomandata e Jet Ski. Una attività globale che vede la UIM, Union Internationale Motonautique, operare in oltre sessanta nazioni in tutti i continenti. Ogni anno un grande numero di gare titolate per assegnare quasi cinquanta titoli tra mondiali e continentali. Dal 2007 il Presidente della UIM è Raffaele Chiulli e dal 2011 Andrea Dini ricopre il ruolo di Segretario Generale. World 36 UNO DEI PRINCIPALI EVENTI DI OGNI STAGIONE È CERTAMENTE LA PREMIAZIONE DEI CAMPIONI DEL MONDO. GIUNTO ALLA SUA QUINTA EDIZIONE, UIM AWARDS GIVING GALA CHE QUEST’ANNO È ANDATO IN SCENA ALLA SALLE DES ETOILES, SPORTING D’ETÈ DI MONTE CARLO, LOCATION DOVE SI SVOLGONO GLI EVENTI DI MAGGIOR PRESTIGIO del principato e che anche altre Federazioni Sportive Internazionali hanno scelto come proprio palcoscenico privilegiato. La Fia, Federazione Mondiale di Automobilismo, la FIM, Federazione di motociclismo, la IAAF, Federazione di Atletica Leggera, negli anni hanno premiato i propri campioni alla Salle des Etoiles. La UIM per questa quinta edizione ha fatto le cose alla grande ed è stato un onore presentare il mondo della Motonautica e delle attività correlate. SAS Il Principe Alberto II di Monaco ha onorato la Federazione Motonautica della sua presenza e si è lungamente intrattenuto con il Presidente Chiulli ed i suoi ospiti. Oltre ai campioni del mondo sono stati assegnati gli annuali Environmental Awards e Special Mentions, riconoscimenti green per le eccellenze nel mondo di nautica e motonautica. I principali players di questi settori hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento nelle edizioni passate. Quest’anno i protagonisti sono stati Columbus Yachts con il 40S Hibryd, vincitore assoluto, e, per le menzioni speciali, Azimut Benetti Group, VSY e VRIPACK, Yacht designer Olandese con il progetto delle V20 Solar Boats che, tra l’altro, andranno in scena a Monte Carlo il prossimo luglio per il primo Solar 1 Grand Prix. Il prestigioso Stefano Casiraghi Memorial Trophy, riconoscimento che premia colui che durante l’anno si e’ distinto per lo sviluppo della motonautica. Il trofeo, in memoria del pilota scomparso nel 1990, questo’anno è stato per HRH Principessa Anne, presidente della Royal Yachting Association, la federazione Inglese. Lo His Highness Sheikh Hamdan Bin Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Safey Award trophy, per il 2013 ha premiato i Bergamo Scuba Angels, equipe professionale di salvataggio in competizioni sportive nautiche. A CHIUDERE LA SERATA IL MASSIMO RICONOSCIMENTO, IL SAM GRIFFITH TROPHY, CHE DAL 1964 PREMIA IL VINCITORE DELLA CLASS 1 OFFHORE, QUESTO È STATO CONFERITO AI PILOTI DI DUBAI, ARIF AL ZAFFAIN E MOHAMMED AL MARRI, DI VICTORY TEAM. Oltre 500 gli ospiti che hanno partecipato al Gala, preceduto da una affollata Conferenza Stampa. Tra i VIP di maggior prestigio certamente Mr. Marius Vizer, presidente di SportAccord, quasi 100 le Federazioni sportive internazionali, molti presidenti di Federazioni Sportive Internazionali e poi tanti VIP e campioni di altri sport, tra i quali ha spiccato certamente il “Re Leone”, Mario Cipollini, Campione mondiale di ciclismo su strada e Marco Casiraghi, fratello dello scomparso campione mondiale Class 1 nel 1989 e marito di HRH Caroline, Principessa di Hannover e figlia si SAS Ranieri III. Gli sponsors principali della serata sono stati il governo di Dubai con i brands WPPA ed XCAT e come partners la compagnia aerea Cathay Pacific, SBM, Société des Bains de Mer, la società statale monegasca che gestisce i principali hotel come Hotel des Paris e Hermitage oltre al Casino, il Jimmy’z e ben 33 ristoranti, e poi Ferrero, azienda leader italiana nella produzioni di dolciumi tra cui la famosa Nutella od i Rocher… L’impressione generale è che la Motonautica sia uno sport Globale con tante differenti nazioni molto attive, tra cui Emirati Arabi Uniti, Qatar, Nuova Zelanda, Russia, Stati Uniti, Cina e grande parte delle nazioni europee. I campioni del mondo di oltre 25 nazioni si sono alternati per ritirare un trofeo originale appositamente creato per premiare i campioni che conquistano l’alloro iridato. Durante la serata sono stati presentati tanti video che fanno certamente capire quanto la motonautica sia sport spettacolare ma anche un grande business ed attrazione per chi ospita e organizza questi prestigiosi avvenimenti. Una gara di Motonautica è certamente un grande spettacolo per chi ama i motori e la velocità sull’acqua. www.uimpowerboating.com Award 38 L’Energia del successo Aurora Bianchi Un gala all’insegna del glamour in una notte di inizio estate. Anche quest’anno Milano ospita l’undicesima edizione del Cathay Pacific Business Award, durante il quale la Compagnia aerea a cinque stelle di Hong Kong conferirà gli ambiti premi per i successi ottenuti delle aziende italiane in Asia. UN’OCCASIONE DI INCONTRO NELLA MODERNA CORNICE DI PIAZZA LOMBARDIA, SEDE DEL NUOVO PALAZZO DELLA REGIONE CHE, SULLO SCACCHIERE DELLE RELAZIONI IN CAMPO CULTURALE, ECONOMICO ED IMPRENDITORIALE, COSTRUISCE UN VIRTUALE E STRATEGICO PONTE CHE UNISCE MILANO AL SUD EST ASIATICO, CONIUGANDO LO SPIRITO INNOVATIVO, ETICO E SOCIALE DELL’IMPRENDITORIA ITALIANA AL FERMENTO DEI MERCATI DI TUTTA L’ASIA. “Ogni anno sottolineiamo il valore delle imprese che operano in nome dell’Italia nei territori di Hong Kong e della Cina. Imprese che raccontano la passione, la dedizione e le eccellenze del Made in Italy, ma anche il talento e la visione di imprenditori e manager che, con il loro impegno e capacità, rendono unico ogni progetto”, dichiara Silvia Tagliaferri, Sales & Marketing Manager, Italia e Malta, Cathay Pacific Airways. Ambizione e innovazione, motore del mondo e del premio nato oltre dieci anni fa come China Trader Award, e arrivato all’edizione 2014 traendo la forza e l’ispirazione proprio dall’osservazione dell’incessante flusso di vitalità, vigore e spirito di iniziativa che unisce Oriente e Occidente. Un dinamismo e una concretezza in sintonia con la solidità visiva dei cromatismi di luce e acciaio scelti come visual per l’immediatezza concettuale della parola ‘Energia’, che sintetizza il tema e che sottende l’evento: premiare la scintilla da cui ha origine il pensiero imprenditoriale, quel moto unico dal quale scaturisce la forza espressiva per tradurre la visione strategica in pronta azione. QUATTRO LE AZIENDE CHE SALIRANNO SUL PODIO PER RICEVERE IN PREMIO LE INESTIMABILI SCULTURE DELL’ARTISTA LUCIANA MATALON, DESTINATE AI TEMI: CREATIVITÀ, DINAMISMO, INNOVAZIONE E KNOW-HOW, E TRE LE AZIENDE PER I PREMI SPECIALI: IMPRENDITORIA FEMMINILE, GIOVANI TALENTI, E PREMIO HONG KONG, SELEZIONATE DA UNA BLASONATA GIURIA RAPPRESENTANTE IL BUSINESS, LE ISTITUZIONI E L’ARTE. Sponsor e partner dell’evento nomi illustri dell’eccellenza italiana e internazionale: UBI Banca, ADP Italia, DHL Global Forwarding, Lamborghini Automobili, Donizetti, Museo Fondazione Luciana Matalon, Lavazza, Silversea Cruises, Huawei, P&P Project & People, Lauretana, Fabe, Colesel e Tucano, e ancora partnership e patrocini di: The Mandarin Oriental Hong Kong, Shangri La Hotel and Resort, Hong Kong Trade Development Council, Associazione Italia-Hong Kong, Circle Luxury Magazine, The Soong Ching Ling Foundation,Uim, Fondazione Italia Giappone, Camera Commercio Italo Orientale e Gruppo 24 ore. UN APPUNTAMENTO LIFESTYLE DECLINATO IN OGNI AMBITO, DA QUELLO ARTISTICO, CON LA PRESENZA DI DUE PRESTIGIOSE SICILIA ORMAI SVANITA. “LE PERSONE STANNO SVILUPPANDO UNA CULTURA DEL CIBO SEMPRE MAGGIORE, CONOSCONO LE SCULTURE DEL MUSEO FONDAZIONE LUCIANA MATALON, ALLE SUPERCAR FIRMATE LAMBORGHINI AUTOMOBILI CON I PIETANZE CHE HANNO FATTO GRANDE LA TRADIZIONE CULINARIA ITALIANA E SANNO CON ESATTEZZA COSA DESIDERANO NUOVI GIOIELLI HURACAN SEGUITA DALL’AVENTADOR, CHE GLI OSPITI POTRANNO AMMIRARE IN ANTEPRIMA E PRENOTARE GUSTARE” SPIEGA PINO CUTTAIA. CONIUGANDO LE MATERIE PRIME STAGIONALI DEL TERRITORIO CON I SAPORI SCOPERTI IN PER TEST DRIVE, A QUELLO DELL’ALTA CUCINA CHE PER DELIZIARE I PALATI DE SEICENTO OSPITI, DUE ATTORI DEL GUSTO GIRO PER IL MONDO, NEI SUOI PIATTI RIVIVONO IN CHIAVE MODERNA LE RICETTE DELLA TRADIZIONE, ELEVATE ALL’ECCELLENZA. ITALIANO SI ESIBIRANNO CON PORTATE D’AUTORE. DAVIDE COMASCHI, MAÎTRE CHOCOLATIER AMMALIERÀ I COMMENSALI CON LA “SUA” TORTA A SORPRESA A TEMA ENERGIA E PINO CUTTAIA, DUE STELLE MICHELIN, SICILIANO NEL CUORE E Sul palco si alterneranno insieme alle parole di benvenuto di Silvia Tagliaferri, gli speach energetici dell’astronauta Maurizio Micheli, Philippe de Gentile-Williams, e di altri ospiti. Energia, espressa in tutte le sue forme per dar vita e alimentare il futuro di nuove idee e progetti. NELL’ANIMA, PATRON DEL RINOMATO RISTORANTE LA MADIA DI LICATA, METTERÀ LA FIRMA AD UN MENÙ EVOCATIVO DEI PROFUMI DELLA SUA TERRA. UNA CUCINA DELLA MEMORIA LA SUA, CHE RIEVOCA IMMAGINI IN BIANCO E NERO DI UNA www.cathaypacific.com Cars 44 AVENTADOR LP 700-4 A come Aventador L come Lamborghini Come da tradizione, il nome è quello di un toro. Non uno qualunque, ma il più valoroso, il più temerario, l’impavido Aventador. Coraggioso come il progetto della Lamborghini che, nel 2011, ha stabilito un nuovo Everest nel mondo delle supersportive di lusso, conquistando un’inedita, emozionante dimensione d’avanguardia. Pulizia delle linee, tensione dinamica scolpita nella fibra di carbonio, eleganza funzionale in movimento, l’Aventador LP 700-4, nelle versioni Coupé e Roadster, è un autentico “ritorno al futuro”. Un occhio alla tradizione, all’approccio stilistico che permea da sempre il design purista ed essenziale del marchio, facendo di ogni Lamborghini una scultura tecnologica in corsa: niente ornamenti, solo velocità, dinamismo e performance. Tutto il resto è distrazione. E un occhio al futuro, per la funzionalità, la precisione e la sofisticazione ingegneristica d’ispirazione aeronautica, trasferite per la prima volta alla produzione in serie. «Un modello che rappresenta un salto di due generazioni in termini di design e tecnologia. Frutto di un progetto totalmente nuovo, che al tempo stesso dà continuità alla storia del marchio con coerenza lineare. E aveva ragione. Perché l’equilibrio formale, il ricorso sistematico alla costruzione leggera, i motori ad alte prestazioni, la superiorità della trazione integrale e la precisione chirurgica dei telai, che hanno consolidato nel tempo il mito della Casa del Toro, insieme alla qualità artigianale delle lavorazioni, trovano a bordo di questa vettura il trampolino di lancio verso nuove, sfidanti frontiere. Dal frontale appuntito alla silhouette molto bassa del tetto, fino all’impatto estetico del diffusore posteriore, ogni linea dell’Aventador risponde a una chiara funzionalità aerodinamica: 4,78 per 2,26 metri di eleganza graffiante, movimentata dalle due linee curve disegnate come muscoli tesi sulle fiancate, estese in altezza per soli 1.136 mm, con portiere ad apertura verticale rientrate rispetto alla sagoma esterna del veicolo. Forme scolpite nell’innovativa monoscocca integrale in fibra di carbonio che, riunendo in un guscio unico l’abitacolo, il pianale e il tetto, assicura un’altissima rigidità strutturale e la massima sicurezza. Dando prova, una volta di più, del primato Lamborghini nella lavorazione dei materiali compositi CFRP (carbon fiber reinforced plastics), unico costruttore automobilistico a gestire in proprio l’intero processo, dalla progettazione 3D alla simulazione computerizzata, dalla produzione al collaudo e controllo qualità, grazie a un modernissimo processo industriale e alle sofisticate tecnologie RTM, Prepreg e Braiding, messe a punto dal team di Ricerca e sviluppo nei due centri aziendali dedicati: l’Automobili Lamborghini Advanced Composite Structures Laboratory (ACSL) e l’Advanced Composites Research Center (ACRC). ALL’AVANGUARDIA NELLE SOLUZIONI TECNOLOGICHE, PURA NEL LINGUAGGIO STILISTICO, L’AVENTADOR LP 700-4 NON HA CONCORRENTI NEL MONDO DELLE SUPERSPORTIVE», ASSICURAVA IL PRESIDENTE E AD DI AUTOMOBILI LAMBORGHINI, STEPHAN WINKELMANN, AL DEBUTTO DELLA FUORICLASSE. Chiara Cantoni Cars 46 AVENTADOR LP 700-4 ROADSTER SOSTANZIALE NEI MATERIALI, LEGGERI E RESISTENTI, AVENTADOR LO È SOPRATTUTTO NEL DESIGN, CON UN UNICO, PRECISO OBIETTIVO: ASSICURARE LA MASSIMA PORTATA D’ARIA DI RAFFREDDAMENTO AL POTENTE V12 DA 700 CAVALLI (515 KW), CUORE DI QUESTA GRINTOSA SUPERCAR. PIONIERE, CON LE LEGGENDARIE COUNTACH, DIABLO E MURCIÉLAGO, NELLA COSTRUZIONE DI VETTURE A MOTORE CENTRALE, LAMBORGHINI HA PORTATO SU STRADA LA TECNOLOGIA DELLE CORSE. Oggi, con il propulsore high performace progettato per Aventador, scrive un nuovo capitolo nella storia dell’ingegneria motoristica. Ottimizzato nel peso e nella prontezza di risposta, il nuovo V12 spinge la supersportiva a 350 km/h di massima con un’accelerazione di 2,9 secondi da 0 a 100 km/h e doti di ripresa inattese a qualunque regime. Registrando, nonostante l’incremento di potenza (+8%), valori di consumo e di CO2 emessa inferiori del 20% rispetto alla sua diretta antenata, Murciélago, prima Laborghini “moderna”. Basse emissioni, performance da campione, l’improbabile diventa possibile nell’eccezionale paradosso di un’auto che non ha nulla di ordinario: non il cambio robotizzato ISR (Independent Shifting Rods), inedito su una supersportiva stradale, che riduce il tempo di cambio marcia del 140% rispetto a quello della Gallardo (uno dei più veloci al mondo); non il sistema di sospensioni pushrod, ispirato al mondo della Formula 1, che offre una precisione di guida pari alle auto da corsa; e tantomeno gli interni ergonomici, rifiniti in pelle pregiata, dominati da un quadro strumenti hi-tech d’ispirazione aeronautica: come in aereo, gli strumenti vengono visualizzati su un display TFT centrale interattivo, mentre un secondo schermo TFT a centro plancia riporta le funzionalità del sistema multimediale e di navigazione, con la più ampia dotazione elettronica di assistenza alla guida, infotainment e comunicazione. Grazie all’ampio programma di personalizzazione, ogni Lamborghini può essere creata a immagine e somiglianza del suo proprietario. Non fa eccezione la supersportiva di punta: con una vasta gamma di optional (fra gli altri, il cofano motore trasparente), svariate opzioni per la scelta di colori e finiture, e l’esclusiva formula Ad Personam, consente a ogni cliente una customizzazione tailor made. Nel 1998, l’azienda si ristruttura, si rinnovano gli impianti, nascono modelli moderni, cresce la rete dei rivenditori (ad oggi 129 in 46 Paesi dei cinque continenti) e si conquistano nuovi mercati (dal 2009 è presente in Sudamerica e Cina). I tempi della prima 350 GTV, lanciata da Ferruccio Lamborghini nel 1963, delle leggendarie Miura, Countach o Diablo, destinate a lasciare il segno nelle passioni della jet society, sembrano lontani. Ma solo anagraficamente. Perché le radici bolognesi, così come l’innata vocazione all’unicità, vengono perpetuate oggi da un team di creativi che traducono l’intramontabile spirito del marchio in forza innovativa. Se da un lato, il Centro Stile Lamborghini si colloca all’interno della migliore tradizione automobilistica italiana, dall’altro, guarda al futuro forte della modernità delle sue metodologie di lavoro. Cars 48 COME L’AVENTADOR, ANCHE LA PIÙ RECENTE HURACÁN LP 610-4, PRESENTATA QUEST’ANNO AL SALONE DI GINEVRA, È LA TESTIMONIANZA DI UNA PERFEZIONE CAPARBIAMENTE RICERCATA, NEL SOLCO DELL’ELEGANZA FUNZIONALE CHE È DA SEMPRE LA FIRMA DEL MARCHIO. Ancora una volta, segni grafici netti, linee precise e superfici pulite danno vita a un design essenziale e potentemente sensuale. Erede della Gallardo, best seller di punta con 14.022 esemplari prodotti, l’ultima nata combina performance elevate a un’indole consona all’utilizzo quotidiano, grazie all’integrazione delle innovative tecnologie di bordo. Irriducibile, come il toro da corrida di cui porta il nome, anche questo modello segna un ulteriore step nel percorso evolvutivo del design Lamborghini. Il colpo d’occhio è appagato da un profilo tagliente, che corre idealmente su un’unica linea dall’anteriore al retrotreno, allungandosi sopra l’abitacolo e incastonando come gemme i finestrini laterali esagonali. Eccetto le lampade dei vani bagagli e portaoggetti e di ingombro delle porte, tutte le luci sono realizzate di serie con tecnologia LED, una prima assoluta nel segmento delle super sportive. Le linee slanciate del cruscotto e del tunnel centrale assecondano, nel posto guida, il leit motiv della leggerezza, mentre l’innovativa plancia, con pannello strumenti su schermo TFT da 12,3 pollici, domina gli interni, personalizzabili nei materiali e mai così curati nei dettagli. Il telaio ibrido di nuova concezione è un concentrato hi-tech che unisce fibra di carbonio e componenti in alluminio: grazie alla scocca ultra leggera, il veicolo a secco pesa appena 1.422 chili. Il V10 che equipaggia la Huracán è frutto di una riprogettazione estesa e trae la forza propulsiva da una cilindrata di 5.2 litri. La nuova Iniezione Diretta Stratificata, che accresce i valori di potenza (449 kW / 610 Cv a 8.250 giri/min) e coppia rispetto alla Gallardo, scatena sull’asfalto la forza generata dai dieci cilindri, tramite il nuovo cambio a sette rapporti, HURACÁN LP 610-4 Lamborghini Doppia Frizione (LDF), e la trazione integrale, secondo tre modalità di guida differenti (Strada, Sport e Corsa), selezionabili grazie al sistema Anima (Adaptive Network Intelligent Management), che dialoga con il motore, il cambio, la trazione integrale, i controlli elettronici dell’ESC, lo sterzo attivo e le sospensioni adattative. Risultato: una super car che eccelle nelle performance, supera i 325 km/h di massima e raggiunge i 100 km/h in 3,2 secondi (i 200 km/h in 9,9), pur abbattendo i consumi, ridotti nel Ciclo europeo a 12,5 litri per 100 chilometri. In linea con la strategia per l’ambiente, sviluppata da Lamborghini sul fronte dell’innovazione sia di processo sia di prodotto, che punta a rendere i centomila metri quadrati dello stabilimento di Sant’Agata Bolognese neutrali sul fronte e emissioni CO2 entro il 2015. La certificazione internazionale EMAS è già una conquista nel curriculum green dell’azienda, insieme alla certificazione ISO 14001 e alla più recente ISO 50001, ottenuta per il miglioramento costante delle prestazioni energetiche in tutti gli ambiti di intervento. Un impegno coerente con l’articolata politica di CSR aziendale, che guarda all’ambiente ma anche alle persone, ai 1029 dipendenti che «sono il motore del nostro successo», dice Winkelmann. «Per questo abbiamo implementato una strategia di gestione delle risorse umane all’avanguardia, che mira al costante sviluppo delle competenze, al benessere, alla sicurezza e alla salute dei nostri collaboratori». La certificazione Top Employers Italia 2014, il “Nobel” delle politiche HR assegnato tutti gli anni dal Top Employers Institute alle imprese che rappresentano l’eccellenza nella gestione delle risorse umane, è più eloquente di qualunque discorso. «Questo riconoscimento conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione verso uno dei nostri obiettivi strategici: diventare un datore di lavoro sempre più attrattivo». La via della perfezione è lunga ma, ancora una volta, Automobili Lamborghini gioca d’anticipo, figurando oggi come l’azienda più ambita dai neolaureati italiani: la prima scelta dei giovani talenti, secondo l’Employer of Choice Survey 2013 della Fondazione Emblema, davanti a colossi come Vodafone e Ferrari. www.lamborghini.com Lifestyle 50 Un cerchio firmato Vertu Chiara Cantoni Lo tocchi e la pelle di vitello rifinita a mano traduce all’istante in suggestione tattile la nobiltà della fattura: non c’è dubbio, è artigianato artistico, della migliore qualità. Lo senti e il Dolby Digital Plus virtual surround dell’impianto audio, realizzato a quattro mani con Bang & Olufsen, scatena un piacere acustico intenso, mai sperimentato da mobile. Riformuli: è tecnologia artistica, della migliore qualità. Poi, finalmente, lo vedi e l’immagine ultra-nitida su display certificato Hasselblad è un nuovo, imprevedibile colore nella gamma emozionale racchiusa in 192 grammi di perfezione: puro godimento, pari soltanto al colpo d’occhio complessivo del design, più snello, virile, ma sempre inconfondibilmente Vertu. NELL’ULTIMO SMARTPHONE AD ALTE PRESTAZIONI SIGNATURE TOUCH, LA QUALITÀ DEL MARCHIO INGLESE È UN’ESPERIENZA SENSORIALE: SI TOCCA, SI ASCOLTA, SI VEDE. E SOPRATTUTTO SI VIVE, PERCHÉ IL PRODUTTORE DI CHURCH CROOKHAM, NELL’HAMPSHIRE, HA PENSATO BENE DI INGRANARE NEL MODELLO DI PUNTA, L’INTERA GAMMA DEI SUOI SERVIZI IN GUANTI BIANCHI: CONCIERGE DEDICATO, VERTU LIFE E VERTU CERTAINTY. Lifestyle 52 In dieci anni, l’azienda ha stupito il mondo con cellulari realizzati a mano, utilizzando materiali di altissimo pregio assemblati su ogni esemplare da un singolo artigiano, e combinando tecnologie innovative a privilegi da premium club. Oggi, forte dell’esperienza maturata e di un’identity brand universalmente riconosciuta nell’alto di gamma, Vertu spinge oltre la customer experiance, regalando un modello che capitalizza tutta la sapienza artigianale, il savoir faire nel design, il know how ingegneristico e l’eccellenza di servizio consolidati nel tempo. «Signature Touch è il nostro smartphone di punta, pensato per un intenditore globale che pretende prestazioni di altissimo livello. Abbiamo investito e indagato senza sosta sulle tendenze nel mondo del lusso per creare un telefono che vada ben oltre le aspettative», dice l’amministratore delegato, Massimiliano Pogliani. «Si è scelto di eccellere senza esitazione negli aspetti che la nostra clientela considera più rilevanti, ovvero l’audio e l’immagine, raggiungendo la conformità a standard molto severi come quelli di B&O, Dolby e Hasselblad». SIGNATURE TOUCH, CHE VERRÀ PRESENTATO IN ITALIA IL 26 GIUGNO, CON UN PARTY DEDICATO, PRESSO LA TERRAZZA DI CATHAY PACIFIC AIRWAYS A MILANO E MENU DEL PLURISTELLATO ANTONINO CANNAVACCIUOLO, DEL RELAIS CHATEAUX VILLA CRESPI , RIPROPONE GLI STILEMI CLASSICI DELL’ESTETICA VERTU, RIELABORATI IN UN DESIGN PIÙ SNELLO, ARMONIOSO E CONTEMPORANEO. L’inconfondibile auricolare in ceramica, simbolo di continuità stilistica rispetto alla tradizione del marchio, incontra nuovi elementi dinamici e un tratto piacevolmente grintoso. «Il linguaggio visivo si riconosce a colpo d’occhio», spiega il direttore creativo, Ignacio Germade: «Ma l’eleganza tipica dello stile Vertu assume qui un accento virile, fiero, molto moderno, evidenziato dal profilo sottile della scocca in titanio grado cinque, lucidata e spazzolata con la massima cura, e dalla lavorazione artigianale della pelle. La raffinatissima gamma cromatica comprende Claret, Seaspray, Damson, Navy e Jet Black, dando vita a un assortimento ancora più attraente». Per un totale di otto versioni disponibili, abbinate a una linea di custodie in tre differenti design, perfettamente abbinate in termini di colori e materiali. Lo schermo ad alta definizione da 4,7 pollici è protetto, come vuole tradizione, da una solida lastra in cristallo di zaffiro di quinta generazione da 5,1” a 118 carati, materiale che Vertu impiega sin dalla fine degli anni ’90, migliorandone costantemente la tecnologia, la realizzazione, il taglio, la lucidatura e il fissaggio. Impossibile da scalfire se non con un diamante, lo schermo in cristallo di zaffiro assicura al tempo stesso una resa ottica perfetta, anche grazie al trattamento multistrato antiriflesso. Ma le virtù dell’ultimo nato vanno ben oltre il consolidato e segnano un punto di non ritorno nello standard prestazionale della telefonia mobile. L’acustica, creata in collaborazione con B&O, si avvale della tecnologia virtual surround Dolby Digital Plus e di altoparlanti stereo per un audio di livello superiore, abbinato a un display full HD da 473 dpi, la più alta definizione possibile per un 4,7 pollici. La qualità delle chiamate in entrata e in uscita è assicurata da un filtro che elimina il rumore, mentre il processore quadcore Qualcomm® Snapdragon™ 2.3GHz assicura una velocità elevatissima. Grazie alla collaborazione con Hasselblad, il produttore di macchine fotografiche professionali più rinomato al mondo, Signature Touch calibra alla perfezione le immagini prodotte dalla fotocamera integrata. Il tutto senza tradire e, se possibile, implementando lo standard globale di copertura ed efficienza che da sempre Vertu garantisce, secondo il mantra «un telefono per tutto il mondo». Vale a dire, un telefono perfettamente configurato per funzionare in qualunque paese, a qualunque latitudine. «La maggior parte dei cellulari sono idonei al funzionamento solo per il mercato nazionale di riferimento: appena varcano le frontiere, corrono il rischio di un’efficienza ridotta», spiega il direttore Ricerca e Sviluppo, Neil Hooper. «La nostra clientela è davvero globale e vogliamo garantire a tutti gli utenti l’alta qualità delle chiamate, ovunque essi si trovino. Perciò offriamo la copertura su una gamma di bande, compresa la nuova 4G, più vasta di qualsiasi altro dispositivo sul mercato». Con accesso Wi-fi fornito dalla società iPass, che ha scelto Vertu per il suo unico partenariato globale nella fascia consumer. Lifestyle 54 UN CELLULARE PERFORMANTE, MA NON SOLO. UN COMPENDIO DI QUALITÀ ARTIGIANALE, MA NON SOLO. UN CONCENTRATO DI DESIGN HI-TECH, MA NON SOLO. NELL’IMMERSIVITÀ DELLA PROPOSTA VERTU, SIGNATURE TOUCH È SOPRATTUTTO L’ESPERIENZA DEL PRIVILEGIO A PORTATA DI TASCA, CHE L’AZIENDA RINNOVA NELLA GAMMA DI PLUS ASSOCIATI AL NUOVO MODELLO. A partire dal servizio Concierge Dedicato, un sofisticato sistema di personal concierge in grado di apprendere e adattarsi con l’uso alle preferenze dei singoli clienti, fornendo assistenza custom 24 ore su 24, in qualunque campo sia necessaria. Quel che si dice, una tecnologia su misura. In salsa rigorosamente glam, perché la carrelata delle facilities prosegue con i privilegi personalizzati della formula Vertu Life: ingressi gratuiti nei Club Privati più esclusivi del mondo, accesso illimitato a eventi d’élite e solo su invito, esperienze di shopping a porte chiuse, consultabili direttamente dal dipositivo. Vertu Certainty, infine, garantisce ai clienti la massima sicurezza in fatto di privacy e tutela dei dati, proteggendo il cellulare con tecnologie all’avanguardia e il supporto delle migliori aziende partner: Kaspersky per i software antifurto e antivirus e Silent Circle per criptare le proprie comunicazioni, incluse le chiamate vocali, i testi e i video. Alle innumerevoli qualifiche, si aggiunga quella di cassaforte mobile. E il cerchio si chiude. www.vertu.com/it Sails 56 Rolex Swan Cup Aurora Bianchi Un appuntamento di grande prestigio che coniuga le suggestioni della navigazione con la poesia del paesaggio elegante e ricercato di una località marina senza eguali. PORTO CERVO SI PREPARA AD ACCOGLIERE COME OGNI ANNO LA ROLEX SWAN CUP, EVENTO NAUTICO NATO NELL’80 NEL CUORE DELLA COSTA SMERALDA, IN CALENDARIO CON CADENZA BIENNALE. LA REGATA, ORGANIZZATA DA NAUTOR’S SWAN, IL BLASONATO CANTIERE PER GLI AMANTI DELLA VELA, CELEBRERÀ IL TRENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA COLLABORAZIONE CON ROLEX, CON MATCH RACE ALTAMENTE PERFORMANTI VISSUTI TRA PANORAMI MOZZAFIATO ED ESCLUSIVI RANDEZ VOUS. Sails 58 Regate in grado di incantare con le proprie atmosfere gli armatori degli yacht, equipaggi, e ospiti, poichè, come sottolineato dal Presidente Leonardo Ferragamo, “la regata è realizzata in un luogo speciale per noi, dove ci sentiamo a casa”. Oltre un centinaio gli armatori attesi dall’ 08 al 14 settembre, provenienti da più di venti nazioni a bordo di filanti imbarcazioni, hanno contribuito a rendere grande la storia del Cantiere, testimoniando così il valore della sua evoluzione. Le flotte in gara, nelle acque profonde e color smeraldo al largo delle coste della Gallura, raggiungeranno l’arcipelago de La Maddalena, suddivise in diverse categorie in base alle dimensioni e alla data di costruzione: Swan Maxi (18,29 metri e oltre), Swan Grand Prix (fino a 18,28 metri), Club Swan 42 One Design e Swan 45 One Design, quest’ultimo in lizza per il titolo mondiale. Ad aumentarne la difficoltà di navigazione e la spettacolarità della regata, il vento di maestrale, atteso ospite della sfida. Momenti concitati, dove la concentrazione e la precisione saranno imprescindibili. PER QUESTO GLI SKIPPER POTRANNO FARE AFFIDAMENTO FIN DAI PRIMI MOMENTI SUL COUNT DOWN DEL CRONOGRAFO DA REGATA PROFESSIONALE ROLEX OYSTER PERPETUAL YACHT-MASTER II, CERTIFICATO CRONOMETRO, CHE CONIUGA TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA E GRANDE TRADIZIONE. UN CLASSICO DALLE LINEE SPORTIVE MA ALLO STESSO TEMPO ELEGANTI, REALIZZATO NEL ‘07, E PRESENTATO OGGI, PER NUOVE PERFORMANCES. I protagonisti del match race, conteranno sull’efficienza di uno strumento di misurazione del tempo ad alte prestazioni, progettato da Rolex per i professionisti del mare e per gli appassionati dello sport velico. Tra le funzioni esclusive di Yacht Master II, il conto alla rovescia programmabile da uno a dieci minuti, dotato di memoria meccanica per tornare al valore iniziale, con funzione di sincronizzazione rapida che permette la regolazione immediata. Massima affidabilità anche in termini di resistenza con la cassa Oyster di quarantaquattro millimetri, che garantisce un’impermeabilità fino a cento metri. Il design, elegante e sportivo, presenta proporzioni sapientemente bilanciate in vetro zaffiro antiscalfiture, carrure ricavata da un blocco di acciaio 904L resistente alla corrosione e fondello scanalato, della corona di carica dotata del sistema brevettato di tripla impermeabilizzazione trilock e dalla cassa completamente impermeabile. Lo Yacht Master II, è dotato, inoltre, del calibro 4161, il movimento cronografo meccanico interamente prodotto e brevettato da Rolex, certificato cronometro svizzero e testato Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres. L’organo regolatore, autentico cuore dell’orologio, con la spirale parachrom blu, è stato studiato per essere insensibile ai campi magnetici e stabile agli sbalzi di temperatura e all’ urto. Un orologio di classe e personalità, presente al polso di chi vive l’avventura del mare come stile di vita. www.nautorswan.com www.rolex.com www.group.ferragamo.com Marine 60 Loano Superyacht Aurora Bianchi Tra Borghetto Santo Spirito e Pietra Ligure, a pochi chilometri dalla Costa Azzurra, Marina di Loano si arricchisce di una moderna e prestigiosa area, inaugurando la nuova zona Superyacht. GRAZIE ALLA DARSENA DEDICATA AI GRANDI YACHT CHE HA CONSENTITO LA REALIZZAZIONE DI SETTE NUOVI ORMEGGI PER IMBARCAZIONI DA CINQUANTACINQUE A SETTANTASETTE METRI, LA STRUTTURA PORTUALE DI PROPRIETÀ DEL GRUPPO UNIPOL, INCREMENTA LA PROPRIA RICETTIVITÀ NEL SEGMENTO NAVI DA DIPORTO, (IMBARCAZIONI OLTRE I VENTICINQUE METRI DI LUNGHEZZA), ARRIVANDO A TRENTADUE POSTI BARCA CHE VANNO AD AGGIUNGERSI AGLI OLTRE OTTOCENTO GIÀ DISPONIBILI PER LE IMBARCAZIONI DA SEI A VENTICINQUE METRI. Realizzata nel 1989, secondo i massimi criteri di affidabilità, e nell’assoluto rispetto per l’ambiente, Marina di Loano è stata costruita in una posizione centrale del Ponente Ligure, con una superficie totale di trecentocinquantaseimila metriquadrati, con fondali tra i tre e i cinque metri, in grado di ormeggiare barche sia a motore sia a vela. L’obiettivo che ha guidato la progettazione della Superyacht area, sottolineato anche dal direttore della Marina, Marco Cornacchia e dal Presidente Gian Luca Santi, è stato quello della realizzazione di una darsena moderna e funzionale, interamente dedicata alle barche da diporto, con ormeggi su pontili galleggianti, resistenti ed efficienti come una banchina fissa, avvantaggiata dalla flessibilità d’impiego degli impianti galleggianti. Un progetto ambizioso eseguito con elevati parametri di sicurezza garantiti dal lavoro di due aziende leader nella progettazione e nella costruzione di porti: l’italiana Interprogetti e la statunitense Bellingham Marine. Eccellenti standard di accoglienza e un design lineare ed elegante, intrattengono e incantano gli armatori di ogni nazionalità. COMFORT E LIFESTYLE SOTTOLINEATO ANCHE DALLO YACHT CLUB, CHE COMPRENDE NOVE SUITE, UNA MAIN LOBBY DI QUATTROCENTO METRI QUADRATI, TRE SALE RIUNIONI, TRE LOUNGE BAR, UN RISTORANTE, IL SOLARIUM CON PISCINA, LA SPIAGGIA DI LEVANTE MARINA BEACH, IL CANTIERE NAVALE AMICO & CO E STRUTTURE SUL TERRITORIO COME DIVING, TENNIS E GOLF CLUB CHE RAPPRESENTANO ULTERIORI OPPORTUNITÀ PER I DIPORTISTI CHE SCELGONO LA MARINA COME PROPRIA “HOME PORT”. PER AGEVOLARE L’ARRIVO DEGLI OSPITI VIA TERRA, INOLTRE, SONO A DISPOSIZIONE OTTOCENTONOVANTANOVE POSTI AUTO E DUECENTOVENTI BOX. Un parco macchine importante, pronto ad ospitare le vetture di partecipanti e pubblico del Campionato Italiano d’Altura 2014 organizzato dallo Yacht Club Marina con la collaborazione del Circolo Nautico Loano e della Marina di Loano e il patrocinio della Federazione Italiana Vela e dell’Unione Vela d’Altura Italiana. Un calendario serrato che dal 9 al 13 luglio comprende anche alcuni momenti lifestyle tra i quali il crew party in programma la sera prima del gran finale. Per l’occasione oltre cinquanta imbarcazioni si affronteranno nello spettacolare specchio di mare per contendersi l’ambito titolo di Campione Italiano Assoluto d’Altura e riposarsi tra una regata e l’altra nella struttura portuale del Ponente Ligure. Adagiata su una lingua di terreno della Riviera delle Palme, www.marinadiloano.it alla foce del torrente Nimbalto, completamente immersa nella natura rigogliosa a metà strada tra Portofino e la Costa Azzurra, Loano è un’emozione tutta da vivere dove terra e mare si fondono in una sintesi perfetta. Qui il sole si inabissa tra le antiche abitazioni del centro storico, i tradizionali carruggi in pietra, e i resti di un antico castello, per poi splendere sulle spiagge e riflettersi a specchio sul mare, dove l’aria si fa più tersa. Protetta da un arco di montagne, diventa il punto di partenza perfetto per una vacanza ricca di attività o semplicemente per una gita nel silenzio, senza una meta precisa, grazie anche ai percorsi pedonali che collegano facilmente le mura cittadine al porto, regalando spettacolari viste panoramiche. Lifestyle 62 L’oro della Coppa Alessia Ferri Il fascino delle vetture d’antan si fonde a quello del paesaggio mozzafiato di Cortina per dar vita ad un evento unico, consueto protagonista dell’estate alpina: Coppa d’oro delle Dolomiti. La gara automobilistica dal sapore retrò vide gli albori nel 1947, sotto il nome di Internazionale delle Dolomiti per poi mutuare nella denominazione attuale solo nel 1951. Voluta dall’allora Presidente dell’Automobile Club Belluno Ferruccio Gidoni, come gara di velocità da svolgersi in un solo giorno, lungo un percorso di 303,800 chilometri snodato su strade ancora impervie, attualmente ha abbandonato la velocità, diventando una gara di regolarità. Una trasformazione che, tuttavia, ne ha mantenuto inalterato il fascino, reso tale dalla presenza di vetture classiche avvolte da un’allure ipnotica che quest’anno si presentano all’appuntamento più blasonato della stagione giocando d’anticipo sul calendario. IL PIEDE PREMUTO SULL’ACCELERATORE, IL 17 LUGLIO, COME AVVENIVA NEGLI ANNI TRA IL ‘47 E IL ‘56, SCATTERÀ ANCORA PER DARE IL VIA ALLA COPPA D’ORO DELLE DOLOMITI, IL GRANDE EVENTO DEL CALENDARIO INTERNAZIONALE ACI/CSAI E FIA. Lifestyle 64 Protagoniste assolute saranno le quattro ruote prodotte negli anni dal ‘19 al ‘61, e suddivise in tre periodi di classificazione: C, costruite dal ‘19 al ‘30; D: tra il ‘31 e ‘46 ed infine la categoria E, risalente al periodo compreso tra il ‘47 e il ‘61. Al taglio del nastro anche le auto delle annate comprese tra il ‘62 e il ‘65, di particolare valore storico e tecnico, di significativa carriera agonistica per le quali è prevista una classifica speciale, come per le appartenenti alla categoria ‘Sport-barchetta’, una sezione appositamente dedicata. Il percorso, che muta ad ogni edizione, punta a coniugare il brivido della gara alla spettacolarità di luoghi e panorami unici al mondo. Punto di partenza e arrivo sarà Cortina d’Ampezzo, località esclusiva, identificata come la ‘Regina delle Dolomiti’. Patrimonio dell’Unesco, è da sempre in grado di attirare appassionati di sport e personaggi del jet set rapiti dalle imponenti ed eleganti vette. Il percorso si snoderà nell’alta Valle del Boite tra il Cadore, la Val Pusteria, la Val d’Ansiei e l’Alto Agordino, palcoscenico ideale nel quale sfileranno auto esclusive e uniche. La manifestazione sarà un connubio di tradizione e momenti di lifestyle, dove la storia e l’allure della competizione animeranno la kermesse dedicata ad appassionati e pubblico, sempre più internazionale ed esclusivo. Il sound di motori d’altri tempi coinvolgerà nella competizione anche il pilota di Formula 1 Jarno Trulli a bordo di un’auto d’epoca, affiancato dalla madrina ufficiale, l’attrice Isabelle Adriani, dal presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani, e da personalità dello spettacolo, della cultura e imprenditoria, accomunati dalla grande passione dell’auto e della sfida. A DARE UFFICIALMENTE IL VIA ALLA MANIFESTAZIONE, IL GALA, IN PROGRAMMA LA SERA DEL 17 LUGLIO, IN UNA DELLE LOCATION PIÙ ESCLUSIVE DELLA CITTÀ DI CORTINA. LA MATTINA SEGUENTE LA GARA AVRÀ INIZIO DAL CONSUETO CORSO ITALIA, CON LA SFILATA DELLE AUTO STORICHE, CON ARRIVO PREVISTO A MERANO NEL TARDO POMERIGGIO, DOVE, PRESSO LA KURHAUS, PILOTI, VIP E STAMPA SARANNO OSPITI DELLA SECONDA CENA DI GALA, PRECEDUTA DALL’ESPOSIZIONE DELLE AUTO. IL MATTINO SUCCESSIVO LE VETTURE RIPRENDERANNO IL PERCORSO, CHE SI CONCLUDERÀ SEMPRE NEL CORSO ITALIA A CORTINA. Lifestyle 66 IL sipario della manifestazione si chiuderà domenica 20 luglio con la premiazione, in tarda mattinata, nella tradizionale “Conchiglia” della piazza Dibona. Saranno numerosi i momenti esclusivi riservati al pubblico, destinati ad accrescere l’appeal dell’evento, come la ‘Coppa d’Oro Tribute – Trofeo Monomarca’, una gara parallela che vedrà la partecipazione di circa una cinquantina di vetture prodotte da un’unica casa automobilistica dal ‘48 ad oggi, che si fronteggeranno sullo stesso percorso della gara ufficiale, sempre come gara di regolarità. Una quattro giorni all’insegna del sound seducente di motori, testimoni di una storia lunga cent’anni. www.coppadorodelledolomiti.it www.aci.it www.cortina.dolomiti.org www.isabelleadriani.com Lifestyle 68 Gourmet Restaurant Event Alessia Ferri RELAIS & CHÂTEAUX CON LE SUE CINQUECENTOVENTI DIMORE, LOCATION DI CHARME, RISTORANTI STELLATI E OLTRE, E SILVERSEA CRUISES, LEADER DEL SEGMENTO DELLE CROCIERE DI LUSSO, CELEBRANO RISPETTIVAMENTE SESSANTA E VENTI ANNI DI SUCCESSI, OTTENUTI INTERPRETANDO I PIACERI DELLA VITA NELLA LORO ACCEZIONE PIÙ ELEGANTE ED ESCLUSIVA. I due ambasciatori dell’Art de Vivre condividono la medesima filosofia che comprende un universo di valori autentici, dove l’ospitalità si sposa ad atmosfere ricercate e cosmopolite. La passione comune per l’eccellenza gourmet e l’accoglienza definiscono da sempre la mission delle due lussuose icone, che proprio per questo sono legate da una partnership decennale. Silversea, infatti, è l’unica compagnia di crociera a vantare un ristorante Relais & Châteaux a bordo: “Le Champagne”, che offre itinerari culinari preparati da Grands Chefs, dell’omonima associazione, autori di corsi di cucina e show coocking indimenticabili. Una qualità che, in Lifestyle 70 occasione delle celebrazioni dell’anniversario della fondazione, si esprime attraverso tre cene gourmet a bordo delle navi, contornate dagli affascinanti scenari dei porti europei dove un Grand Chef di Relais & Châteaux insieme al Grand Chef, Silversea, Rudi Scholdis, si incontrano per dare vita a questo prestigioso evento del “Gourmet Restaurant”. Dopo l’esordio in aprile nella Baia di Monaco, quando a deliziare i ricercati palati, è stato il Grand Chef Relais & Châteaux, Gian Piero Vivalda, del Ristorante Antica Corona Reale di Cervere, IN GIUGNO, ANDRÀ IN SCENA L’INCOMPARABILE PORTO DI VENEZIA, IN PIENO FERMENTO PER LA BIENNALE DI ARCHITETTURA, PER FAR VIVERE, CON LE SUE LUCI ROSATE RIFLESSE NELL’ACQUA, QUESTA ESPERIENZA DEL GUSTO. COME NEGLI ATTI DI UNO SPETTACOLO DELLA FENICE, IL PLURISTELLATO NINO DI COSTANZO, TERME MANZI HOTEL & SPA DI ISCHIA, PER IL QUALE LA CUCINA È SEMPRE STATA FONTE DI GRANDI EMOZIONI, ESEGUIRÀ RICETTE IN GRANDE ARMONIA CON IL MOOD VENEZIANO. L’ultimo atto, a chiusura delle celebrazioni, è destinato a Michael Caines, Chef stellato del Gidleigh Park di Devon, rappresentante dei colori della bandiera inglese, che in agosto proporrà le sue celebri pietanze gourmet per gli ospiti nella suggestiva cornice della Tower Bridge di Londra. Momenti ricercati ed esclusivi, volti a sottolineare l’esprit di Relais & Chateaux e Silversea, protagonisti indiscussi di glamour e pleasure nel mondo. Nata in Francia nel ’54, con il solo obiettivo di divulgare l’art de vivre, selezionando strutture d’eccezione, Relais & Châteaux ha raggiunto oggi livelli qualitativi di altissimo profilo, connubio e vocazione anche di Silversea, riconosciuta, attraverso le proprie navi, fin dal primo varo, innovatrice della filosofia del viaggio. Fondata nel ‘90 da Antonio Lefebvre D’Ovidio e presieduta oggi dal figlio Manfredi, Silversea detiene otto navi destinate ad una clientela ricercata che chiede privacy, itinerari di viaggio unici e inesplorati, standard d’eccellenza e di lifestyle. “Fin dal momento della fondazione, Silversea Cruises, ha sempre mantenuto fede a quello che era il concept iniziale: diventare pioniera del settore delle luxury cruises, attraverso la proposta di elevati livelli qualitativi a bordo e itinerari all’insegna dell’avventura, della scoperta e della ricerca”, afferma Alessandra Cabella, Sales Manager Italy, Russia & New Markets Silversea. Silver Cloud, Silver Wind, Silver Shadow, Silver Whisper, Silver Spirit, Silver Explorer, www.silversea.com www.relaischateaux.com Silver Galapagos, rappresentano i gioielli del Cantiere, progettati all’insegna di stile, classe e avventura, per soddisfare la sete della conoscenza. A questi si è aggiunta Silver Discoverer, la terza nave da spedizione Silversea, grazie alla quale sarà possibile esplorare alcune delle regioni più isolate e ricche di fascino del mondo ricalcando il mood expedition tipico del Gruppo. Presentata recentemente nel corso di una cerimonia nella prestigiosa location del Marina Bay Cruise Center di Singapore, il suo varo rappresenta l’evento cardine del calendario di celebrazioni del ventennale. Una nave maestosa ed elegante come quelle che fino ad oggi hanno contribuito alla crescita di Silversea e al raggiungimento di un prestigio senza eguali. Un Dna d’alta classe come quello di Relais & Chateaux. Lifestyle 72 Handicap10 Polo Club Saint Tropez Aurora Bianchi Eccoli nuovamente in prima fila, coraggiosi e veloci, i cavalli criolli sono pronti per scendere in campo per i consueti appuntamenti dell’estate. Si parla del primo appuntamento, uno degli eventi più importanti della stagione del Polo: INTERNATIONAL CUP DI SAINT TROPEZ, SEGUITO DAL POLO MASTER OPEN GASSIN, HANDICAP 12-15, DAL 17 AL 27 LUGLIO, E DA ALTRI DUE IMPORTANTI EVENTI IN CALENDARIO, AGOSTO 7 E 17, CON IL COSTA AZZURRA POLO CUP, HANDICAP 8-12, E DAL 21 AL 31, OPEN DI SOLEIL, HANDICAP 8-12. INTERNATIONAL CUP DI SAINT TROPEZ, DAL 3 AL 13 LUGLIO, CELEBRA IL NOBILE E AVVENTUROSO SPORT, NATURALE EVOLUZIONE DELLE ESERCITAZIONI DELLA CAVALLERIA INGLESE DURANTE L’ADDESTRAMENTO DEL COMBATTIMENTO A CAVALLO. Lifestyle 74 A fare da palcoscenico d’onore, con i suoi prati, le tribune dedicate al pubblico, la raffinata club house dai legni e cuoi vissuti, e il ristorante, che da questa stagione diventa ancora più esclusivo, aperto solo per eventi e gala dinner, è sempre la cittadina di Saint Tropez, amata e corteggiata dal jet set internazionale. L’appuntamento storico ha visto la sua prima edizione nel 2003. Atteso tutto l’anno dagli esperti giocatori professionisti, 12-15 e 6-8 handicap, che giungono agguerriti per aggiudicarsi il prestigioso trofeo. Rendez vous senza eguali, si posiziona tra gli eventi top della lunga tradizione del Polo Saint Tropez, promotore di altri importanti tornei, voluti originariamente dai fratelli Gracida, i più titolati giocatori dell’ultimo trentennio, ed ora promosso dalla passione e tenacia di Corinne Schuler, Presidente del Polo Club Saint Tropez e capitano dell’omonima squadra. Il team si avvale ad ogni torneo della presenza di campioni internazionali possessori di un handicap 10, ovvero della perfezione, come Mc Donough, Aguerre e Trotz. L’International Polo Cup Saint Tropez, si profila carico di steccate e ride off, scandite dai quattro e otto tempi di chukker, con le classiche inversioni di campo. Momenti agonistici, stoppate, intervallati da glamour e ricercato lifestyle, sempre presente Richard Miller con la sua prestigiosa collezione di orologi pensati per impavidi polsi. Sinergie che trovano il proprio culmine nella parata dell’11 luglio lungo le vie del porto di Saint Tropez. Qui i giocatori in candidi pantaloni, in sella a scattanti argentini prossimi alle partite, indossano fieri ed eleganti le maglie dei loro team, sfilando acclamati tra la folla dei fans. Un momento dove il glamour del match si amplifica e diventa festa. Così, come la serata del gala Dinner Party, una vera e propria esperienza gourmet, con ricercate pietanze ed etichette prestigiose per coronare il lussuoso evento. A concludere la manifestazione la cerimonia di premiazione, la domenica, quando la squadra campione stringerà tra le mani la coppa per la classica foto di gruppo. www.polo-st-tropez.com Forum 77 Italian lifestyle Alessia Ferri SINONIMO DI ECCELLENZA IL ‘MADE IN ITALY’ È LA PUNTA DI DIAMANTE E LA BANDIERA CHE RAPPRESENTA CULTURA ED ELEGANZA IN TUTTO IL MONDO. UNA RICCHEZZA DALLE RADICI MILLENARIE, DECLINABILE IN OGNI AMBITO, DALL’ARTE ALLA LETTERATURA, DALLA MODA, AL DESIGN, DAL TURISMO ALLA NAUTICA, AL FOOD E AL WINE, E CHE OGGI RAPPRESENTA IL BIGLIETTO VINCENTE PER LE PRODUZIONI DEL LUSSO, E LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI DELL’INDUSTRIA. STEFANO RICCI, PRESIDENTE DEL CENTRO DI FIRENZE PER LA MODA ITALIANA, PREMIATO DA S.E. AMBASCIATORE ANTONIO MORABITO QUESTE IN SINTESI LE LINEE GUIDA PER DIFFONDERE LE INNOVATIVE STRATEGIE OPERATIVE PROMOSSE DAL PRINCIPATO DI MONACO NEL FORUM INTERNAZIONALE DEL MADE IN ITALY, DALL’ DALL’AMBASCIATA D’ITALIA A MONACO, CON L’ALTO PATRONATO DEL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E DI S.A.S. IL PRINCIPE ALBERTO II, IL PATROCINIO DEI MINISTERI DEGLI AFFARI ESTERI, DELLO SVILUPPO ECONOMICO E DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI E IL SOSTEGNO DEL GOVERNO DEL PRINCIPATO DI MONACO, IN COLLABORAZIONE CON THE EUROPEAN HOUSE – AMBROSETTI, L’AGENZIA ICE E L’ASSOCIAZIONE DEGLI IMPRENDITORI ITALIANI DEL PRINCIPATO DI MONACO (AIIM). Un vertice che ha saputo valorizzare l’Italia dell’industria e delle nicchie, determinata a rilanciare la propria economia e a rafforzare ulteriormente la competitività delle aziende sui mercati globali, passando attraverso innovazione e internazionalizzazione. “Il Made in Italy rappresenta il DNA, l’elemento che contraddistingue la nazione e che la rende attrattiva agli occhi del mondo. Questo incontro vuole proporsi come sostegno alle imprese e rispondere alle dinamiche e congiunture dell’economia internazionale”, HA SOTTOLINEATO S.E. AMBASCIATORE ANTONIO MORABITO. AMPIO IL VENTAGLIO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI, TRA I QUALI L’AGROALIMENTARE SOFT POWER, IL SETTORE DELLA MODA E DEL LUSSO, VERO E PROPRIO FIORE ALL’OCCHIELLO NAZIONALE, L’EDILIZIA ECOSOSTENIBILE, RICERCA E INNOVAZIONE PER UNA MAGGIORE COMPETITIVITÀ, L’ATTUALE STATO E LE PROSPETTIVE DEL SISTEMA FINANZIARIO AL SERVIZIO DELL’IMPRESA, E LA PROMOZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE E TURISTICO COME “MATERIA PRIMA PER IL RILANCIO NAZIONALE”. Palcoscenico dell’evento, il Grimaldi Forum. La moderna struttura mostra il proprio lato innovativo e avveniristico a partire dall’inconsueta forma, una piramide che si fa spazio, alta e maestosa, tra le meraviglie della località della Costa Azzurra. Con i suoi trentacinquemila metri quadrati di superficie calpestabile è intitolata alla famiglia reale monegasca, un gioiello dal design lineare ed elegante, come la Salle des Princes che, con una capienza pari a milleottocentocinquanta persone, ha ospitato i momenti www.madeinitalyforum.com www.grimaldiforum.com più rilevanti del convegno, affiancata dalla Salle Prince Pierre e dalla Camille Blanc e ventidue sale dalle dimensioni più ridotte. Un complesso versatile e senza eguali per un evento internazionale che ha suggellato ancora una volta lo splendido rapporto di stima e amicizia che intercorre tra Italia e Monaco, da sempre molto vicine per storia e cultura, attivo fin dal ‘50 quando il Principe Ranieri III, appena salito al trono, fece visita al Presidente della Repubblica Italiana Luigi Einaudi. Note 80 Blind date Alessia Ferri L’essenziale è invisibile agli occhi, sosteneva Saint Exupery. Una convinzione che evoca infinite suggestioni, e che Cesare Picco fa propria in trenta minuti di oscurità. Note che, l’artista poliedrico trasforma in poesia, grazie allo sfiorare delle dita sul pianoforte. Note che prendono forma e diventano melodia in una sala senza luce, traghettando lo spettatore verso nuove cognizioni uditive. “BLIND DATE” ,OVVERO ,CONCERTO AL BUIO, IL LIVE DI PURA IMPROVVISAZIONE MUSICALE CHE DAL 2009 L’ARTISTA PROPONE AL SUO PUBBLICO. Note 82 Un gioco di penombra che arriva poco a poco, in punta di piedi, a compimento di un crepuscolo artificiale. Una modalità di esecuzione che unisce artista e pubblico, in un’assenza di luce senza scampo, un unico indefinito che esalta la sua natura di improvvisatore, perfetta sintesi di tradizione e sperimentazione. Vercellese di nascita, ma cosmopolita per vocazione, Cesare Picco scopre il pianoforte all’età di quattro anni, e dal 1986 si esibisce proponendo la propria arte sonora, che crea ed esegue discostandosi dalle regole della musica classica tradizionale, per spaziare tra diversi generi e approdare ad un indescrivibile ma inconfondibile linguaggio, risultato dell’elaborazione di una sua personale idea di composizione, lontana da limitazioni di stile o ispirazioni precise. UN VENTAGLIO DI NOTE E FRASEGGI INFINITO CHE TROVA NELLE DIVERSE FORME ARTISTICHE LA SUA ESPRESSIONE NATURALE, TRADUCENDOSI IN MUSICA PER BALLETTI, ESEMBLE DA CAMERA, PER ORCHESTRA, PER BAMBINI, IN ASSOLI, PIECE TEATRALI, OPERE LIRICHE E PROGETTI SPECIALI, ESEGUITI IN TUTTO IL MONDO , PRIVILEGIANDO TUTTAVIA LE DESTINAZIONI ASIATICHE, E SOPRATTUTTO IL PAESE DEL SOLLEVANTE, DOVE HA RAGGIUNTO I PRIMI POSTI NELLE CLASSIFICHE. Forme d’arte apparentemente diverse nelle quali l’artista si immerge ciecamente, come in una notte senza stelle, interpretando per i propri ascoltatori la freschezza, l’intensità e la potenza di un pianismo forte, un approccio spirituale profondo contaminato dalla leggerezza di sound accattivanti che gli consentono di imporsi sulla scena musicale grazie a concerti ricercati, in location e auditorium esclusive e alla partecipazione ai più importanti festival internazionali. Palchi che gli spalancano le porte per impossessarsi anche solo per un momento della sua essenza senza tempo. Originalità, purezza d’esecuzione e classe che negli anni gli sono valse la conquista di estimatori a tutte le latitudini, esibizioni e pubblicazione in diversi Paesi, collaborazioni con artisti illustri e contaminazioni con la letteratura: per la stesura del romanzo per Pianoforte e Orchestra “Tale of Genji”, ispirato all’opera Genji Monogatari di Murasaki Shikibu e a quella di “Hope at Sunrise”, brano per pianoforte e violoncello dedicato alle vittime dello tsunami giapponese. MUSICA ESEGUITA, SENTITA E PROVATA CHE GENERA UNA PRODUZIONE IN CONTINUO DIVENIRE, ARRICCHITASI RECENTEMENTE DALL’USCITA DEL NUOVO ALBUM, “SECRET FOREST”, UNDICI BRANI IN PIANO SOLO, FRUTTO D’IMPROVVISAZIONI NATE DA PROFONDE MEDITAZIONI DAVANTI AL PIANOFORTE PER SENSIBLE. Un concept album , che conduce l’ascoltatore attraverso un percorso evocativo, dove il respiro del suono e il ritmo della melodia diventano man mano natura e paesaggio, emozione e pensiero, profondità e leggerezza e dove il pianoforte è lo strumento naturale scelto. Un viaggio musicale che si snoda attraverso pezzi in grado di scoprire ogni volta orizzonti differenti, particolari nascosti, ombre e luci che prendono titoli che rimandano all’idea di un www.cesarepicco.com percorso, fisico e mentale: “Dawn”, “Rami”, “The Door”, “Labyrinth”, “Lost Spirit”, “Frame of You”, “Tul Morna Aram”, “Secret Forest”, “Mulai Nadi”. Un progetto ,che nasce contemporaneamente da un ideale laboratorio di musica naturale, chiamato dall’autore “La Serra Musicale”, come primo capitolo di una trilogia in uscita entro il 2014. Un luogo dove la musica agisce per innesti, ricercando nuovi orizzonti sonori. Design 84 La memoria in un bicchiere Chiara Cantoni È un’incisione sottile e profonda, che emoziona come i Tagli di Lucio Fontana. E come nelle sue opere, anche qui, sulle colline di Bargino che costeggiano la superstrada verso Siena, si apre una dimensione inattesa. Dentro la terra. Dove il nuovo quartier generale Marchesi Antinori, la Cantina nel Chianti Classico, a San Casciano Val di Pesa, si nasconde tra gli ulivi, i vigneti, i boschi di querce e lecci. Un antro segreto, scavato nel paesaggio, che si affaccia al mondo in omaggio alla campagna toscana e al suo vino, cuore del progetto. È UN’OPERA MONUMENTALE E COMPLESSA, ANZI COMPLESSISSIMA NELLA MIMESI COMPIUTA CON LA NATURA, LA NUOVA SEDE DELL’AZIENDA, TRASFERITASI DAL NOBILE PALAZZO IN “PIETRA FORTE” DI PIAZZA ANTINORI, ACQUISTATO NEL 1506 DA NICCOLÒ ANTINORI PER «4000 FIORINI LARGHI DI GROSSI», ALLA NEONATA CANTINA DI BARGINO, UN LABIRINTO DI VOLTE E VOLUMI CHE RESTITUISCONO LA DIMENSIONE IDEALE E MATERIALE DELL’UNICO, INTRAMONTABILE OBIETTIVO PERSEGUITO DALLA FAMIGLIA PER VENTISEI GENERAZIONI: PRODURRE GRANDI VINI. Che, parafrasando le parole di Pietro Antinori, portano nel bicchiere la bellezza, la storia, la personalità dei paesaggi in cui nascono. Interrato e quasi invisibile all’esterno, l’accesso si nasconde ai piedi di un manto verde, a poche centinaia di metri dall’antica via Cassia, sulla direttrice Firenze-Siena, mostrandosi come una bocca scolpita sulla collina che, poco alla volta, schiude un avvincente percorso del vino, attraverso la cantina di fermentazione, la barricaia, la bottaia, il museo, una libreria, una bottega di sapori, il ristorante e l’auditorium. «La costruzione è incentrata sul legame profondo con la terra, una relazione tanto esasperata e sofferta da indurre l’immagine architettonica a nascondersi e con-fondersi in essa», spiega Marco Casamonti, tra i soci fondatori dello Studio Archea Associati, che ha firmato il progetto insieme allo Studio Hydea. «L’opera assimila il costruito al contesto ambientale, dissimulando il complesso con l’invenzione di un nuovo piano di campagna a copertura, coltivato a vigneto e disegnato, lungo le curve di livello, da due tagli orizzontali che permettono l’ingresso della luce e l’inquadratura del paesaggio attraverso un diorama che lo rappresenta. La “facciata” è quindi distesa orizzontalmente sul pendio naturale, scandito dai filari delle viti che ne costituiscono il “rivestimento”. Le aperture-fenditure svelano l’interno ipogeo: lungo quella più bassa sono distribuiti gli uffici e le aree espositive, strutturati come un belvedere al di sopra della barriccaia e delle zone di vinificazione, mentre su quella superiore si aprono le zone di imbottigliamento e immagazzinamento». Design 86 Un luogo all’insegna della circolarità e della trasparenza, pensato non solo per degustare pregiate etichette, come Villa Antinori, Marchese Antinori Chianti Classico Riserva, Vinsanto del Chianti Classico e Pèppoli Chianti Classico, ma per respirare i segreti di un’arte antica osservando, dalle terrazze trasparenti, cantinieri e tecnici intenti a diraspare grappoli, a trasferire il mosto nei tini d’acciaio inossidabile e da questi alle botti e alle barrique per finire in bottiglia. Un salotto intimo, accogliente, immersivo, dove giovani e cultori possono apprezzare ogni fase di lavorazione, dalla vigna alla degustazione, secondo i tempi del vino: la pigiatura, la fermentazione, la maturazione, l’invecchiamento. «La lettura della sezione architettonica evidenzia un’articolazione altimetrica che asseconda il percorso produttivo discendente delle uve – dall’arrivo, ai tini di fermentazione fino alla barriccaia interrata – inverso a quello conoscitivo del visitatore, di risalita dai parcheggi verso la cantina e i vigneti, attraverso zone produttive ed espositive che vanno dal frantoio, alla vinsanteria, al ristorante, fino al piano che ospita l’auditorium, il museo, la biblioteca, le sale di degustazione e la possibilità di vendita diretta», prosegue Casamonti. La struttura così concepita, quasi quarantacimila metri quadri funzionali alla vinificazione “per gravità”, in totale assenza di pompe meccaniche, vince sul duplice fronte dei consumi energetici, sensibilmente più bassi, e della qualità di prodotto, sensibilmente più alta. Grazie alla vinificazione a caduta, infatti, dall’arrivo dei grappoli al piano più alto, dove mani esperte procedono alla selezione degli acini migliori, alla pigiatura e via via scendendo per le successive fasi, la lavorazione delle uve risulta meno traumatica: il vino è più equilibrato, elegante e con tannini più morbidi. Il bicchiere ringrazia. E l’ambiente pure. Perché persino le temperature ideali all’affinamento e alla conservazione in barriques sfruttano le condizioni termoigrometriche della barricaia interrata, facendo a meno di energivori impianti di refrigerazione. «Ricorre il tema della naturalità, ricercata tanto nell’uso della terracotta quanto nell’opportunità di utilizzare l’energia naturalmente prodotta dalla terra per raffrescare e coibentare la cantina, realizzando le condizioni climatiche necessarie alla produzione del vino», conclude Casamonti. Un’opera monumentale, quindi, al servizio di un antico sovoir faire, che oggi si rinnova nel pieno rispetto dell’opera ancor più monumentale che è l’affresco disegnato da madre natura sulle colline del Chianti. ALL’INTERNO DELLA CANTINA, IL MUSEO RAPPRESENTA IL LUOGO DI INCONTRO FRA PASSATO E PRESENTE, FRA LE DUE DIMENSIONI COMPLEMENTARI DELLA CREATIVITÀ UMANA E DEL DATO PAESAGGISTICO, DOVE ANTICO E MODERNO SI SUSSEGUONO IN CONCORSO SOLIDALE NEL DIALOGO PROMOSSO FRA GLI INTERVENTI SITE SPECIFIC DI ARTISTI CONTEMPORANEI E LE OPERE STORICHE DELLA COLLEZIONE ANTINORI. Design 88 Un modo nuovo di ripercorre la memoria, che rilancia il patrimonio di famiglia nella traccia secolare del mecenatismo fiorentino, ridisegnando la fisionomia del territorio. Lo straordinario progetto della scuola di Leonardo da Vinci per il torchio, la selezione di documenti e ritratti, lo stemma di famiglia di Giovanni della Robbia, insieme alla serie di paesaggi del Novecento, sono altrettanti spunti di riflessione per gli artisti invitati a trasformare la cantina in un’idea ontologica di paesaggio, abitato da dispositivi multipli, che mettono alla prova la percezione del visitatore e ne attivano la memoria. Il museo è il Chianti, e i luoghi del Chianti sono gli elementi del museo concepito dagli artisti, un museo en plein air, a cura di Chiara Parisi, rivisitato dalle nuove opere in situ: alla monumentale Iconostasi di Yona Friedman, che allude alla metamorfosi continua dell’architettura e al suo forte potenziale di esperienza, si collega il film di Jean-Baptiste Decavèle, che propone una narrazione pittorica attraverso le immagini e gli oggetti conservati nelle stanze di Palazzo Antinori a Firenze. Approdando infine all’intervento di Rosa Barba, che trasforma il cortile in una camera ottica per restituirla in una sorta di orologio mistico. Un Auditorium interamente rivestito in legno di rovere, ideale per incontri, workshop, convention, una libreria, una Bottega dei sapori e un ristorante, in cui degustare vino e cibi toscani, sono il degno corollario di un luogo dove fermentano non solo le uve e ma anche le idee. Un luogo nato dal territorio per il territorio, dalla terracotta di Impruneta, dalla pietra, dal ferro Corten, materiali naturali e locali, senza componenti prodotte in serie ma tutte appositamente realizzate per lo specifico progetto di Bargino. Anche grazie all’approccio interdisciplinare del general contractor Inso , che ha gestito più di trenta imprese subappaltratrici. «Per un lungo periodo il cantiere si è presentato come una ferita del paesaggio, una buca profonda oltre quindici metri sorretta da imponenti opere di consolidamento», racconta l’ingegner Paolo Giustiniani di Hydea, che ha diretto i lavori, avviati nel 2006 dopo un iter urbanistico ed edilizio durato quattro anni. «A poco a poco la costruzione cresceva rimarginando l’effetto ferita. Quasi quarantamila metri cubi di calcestruzzo, tre milioni e mezzo di chili di ferro d’armatura, due milioni di chili di carpenteria metallica, trentacinquemila metri quadrati di solaio, il varo della pensilina e il suo ambizioso aggetto di ventun metri metri e, infine, l’ardita rampa elicoidale da cento tonnellate all’ingresso: con l’avanzamento dei lavori le strutture rimodellavano il paesaggio, la cantina prendeva la forma voluta, sempre più leggera e discreta. La costruzione degli interni proseguiva nascosta, dando forma all’intervento forse più spettacolare: le volte in cotto che custodiscono in sequenza la tinaia, le barriccaie e la bottaia. Il sogno di rendere la costruzione quasi invisibile, nonostante le dimensioni, si era avverato». Aperta al pubblico dalla primavera 2013, la nuova cantina Marchesi Antinori nel Chianti Classico, è anche la sede aziendale e degli uffici (la sede legale rimane a Firenze). Ma è soprattutto «un segno del tempo di oggi che affonda le sue radici nella storia, seguendo i valori del rispetto del territorio, dell’amore per il vino, del rispetto per le persone che lavorano uniti alla possibilità di far conoscere alla gente il nostro lavoro. È il segno indelebile dell’amore della nostra famiglia per il vino». Dopo cinque secoli Piero, Albiera, Allegra e Alessia Antinori scrivono, nel cuore del Chianti Classico, un nuovo capitolo della famiglia. www.antinori.it Pleasure 90 L’esprit di Venezia Alessia Ferri AFFACCIATO SUL CANAL GRANDE, TRA LA CA’ D’ORO E IL PONTE DI RIALTO, CA SAGREDO , È UNO SCRIGNO DI ARTE E CULTURA VENEZIANA. PERFETTO ESEMPIO DI ELEGANZA ED ECCELLENZA ARCHITETTONICA, ADATTO AD UNA CLIENTELA ELITARIA, APPASSIONATA DI STORIA ED ESTIMATRICE DELLA PITTURA DI GRANDE PREGIO. L’albergo era un ‘antica dimora nobiliare del XV secolo, oggi riconosciuta Monumento Nazionale, conserva intatta la sua bellezza originaria, resa ancora più affascinante dalle numerose testimonianze di un passato glorioso, e vissuto da personalità politiche e artistiche che ancora oggi sono in grado di suscitare antiche emozioni. Originariamente di proprietà della famiglia Morosini il palazzo venne acquisito agli inizi del XVIII secolo dai nobili Sagredo che, da secoli vivevano nel quartiere veneziano di Santa Sofia, e il cui cognome deriva dalla parola “segreto”, ad indicare la convinzione dell’epoca che li voleva segretamente consiglieri del Sovrano. Un passaggio il loro, che ha lasciato dietro di sé prove tangibili, come i capolavori di importanti maestri veneziani del XVII e XVIII secolo quali Nicolò Bambini, Giambattista Tiepolo, Sebastiano Ricci e Pietro Longhi, presenti nelle quarantadue camere a disposizione degli ospiti, dotate di ogni confort. Pleasure 92 Ogni camera o suite, presenta un dipinto diverso, completamente restaurato, in grado di avvolgere il visitatore in quell’ atmosfera regale che rese grande la città. La facciata del Palazzo si specchia nelle acque ricche di storia del Canal Grande, e testimonia l’origine bizantina dell’edificio, attraversato da numerosi mutamenti nel corso dei secoli, come la ristrutturazione ad opera dell’architetto Andrea Tirali che per sostituire la scala esterna pensò ad una grandiosa scalinata coperta, le cui pareti furono decorate da Pietro Longhi e Andrea Urbani, autore quest’ultimo di maestosi dipinti paesaggistici contenuti in sontuose cornici, risalenti al ‘770 e al ‘780. Si deve ad Abbondio Strazio e CARPOFORO MAZZETTI TECALLA, IL RESTILING DEGLI INTERNI IMPREZIOSITI DA LUSSUOSI STUCCHI, ANCORA OGGI PARTI INTEGRANTI DEL PALAZZO E DELLA CAMERA DA LETTO PRINCIPALE, PERFETTO ESEMPIO DI STILE ROCOCÒ, ATTUALMENTE CONSERVATA AL METROPOLITAN MUSEUM DI NEW YORK. L’originale piano terra, le cui porte principali sono rivolte verso il Canale, e il primo piano, con le sue alte finestre che sormontano sottili pilastri, sono stati completati nel XV secolo con fregi intorno alla splendida quadrifora del Portego, il salone centrale. L’esprit di Venezia intesa nella sua forma più pura si traduce in Ca ‘Sagredo attraverso il fascino degli antichi commerci con l’oriente e del lusso della nobiltà veneziana del ‘700. Metà museo e metà albergo, la dimora contiene sculture e marmi, arricchiti da dettagli di rara preziosità ed eleganza. Oltre al piacere di soggiornare in ambienti ricercati, Ca ‘Sagredo, permette di assaporare pietanze prelibate e grandi etichette, di preferenza italiane, nel ristorante ‘L’Alcova’ che, con la sua splendida terrazza panoramica sul Canal Grande offre un panorama senza eguali. A deliziare i palati, con la preparazione creativa di piatti di terra e mare, tipici della tradizioni culinarie locali, lo chef Michele Potenza, ripercorre, con la sua personale visione, uno stile caratterizzato da un forte connubio rivolto alla “Natura”, con proposte gastronomiche dai sapori classici sapientemente declinati nella contemporaneità. I suoi menù prediligono le primizie del vicino Mercato di Rialto ,selezionate personalmente e con cura. Una “Filosofia del Gusto’” che dà nuova freschezza e colore alla cucina veneziana. Prima e dopo la cena, è d’obbligo una sosta al bar “ L’Incontro”, luogo ideale per i tradizionali Spritz o Bellini, accompagnati dai “cicheti”, stuzzichini che anticipano il pranzo o la cena. www.casagredohotel.com Pleasure 94 Un’estate a Cortina Aurora Bianchi CORTINA D’AMPEZZO, UN’OASI DI PARADISO, SILENZIOSA E MONDANA, NEL CUORE DELLE DOLOMITI, IN GRADO DI LEVARE IL FIATO AD OGNI OCCHIATA È PATRIMONIO DELL’UNESCO. IL CRISTALLO HOTEL SPA & GOLF, UNICO CINQUE STELLE LUSSO DELLE DOLOMITI, È IL LUOGO IDEALE DOVE TRASCORRERE UN PERIODO DI VACANZA RIGENERANTE. Un sogno ad occhi aperti progettato da Gustavo Ghiretti ed ispirato all’art nouveau, che fonde modernità e classicismo, inaugurato nei primi del ‘900 da Emilia e Giuseppe Menardi quando Cortina era solo un piccolo borgo di montagna sotto la bandiera dell’impero austro-ungarico. Fin dagli inizi ha rappresentato un perfetto connubio di luxury, comfort e qualità che gli è valso prestigiosi riconoscimenti internazionali e l’appartenenza al The Leading Hotel of the Word, il gotha mondiale degli alberghi. Un’eleganza declinata in ogni ambito, a partire dall’antico palazzo che lo ospita, oggi completamente restaurato, dove un suggestivo gioco di prospettive interne dalle tenui tinte pastello riprende il tratto neoclassico nordico di Gustavo III di Svezia. Uno stile unico, che prosegue nelle settantaquattro camere di cui ventidue suite dove l’unicità e l’esclusività dei servizi si sposa con la maestosità degli arredi e l’eleganza delle finiture, per rievocare l’atmosfera fiabesca del XVIII secolo, che coinvolge tutti e cinque i sensi. Tradizione, lusso e benessere ad alta quota dedicata ad una clientela d’élite e che in ogni stagione offre variegate proposte di soggiorno. PER L’ESTATE, LA PRIMA ESCLUSIVA NOVITÀ È RISERVATA A CHI PRENOTA UN SOGGIORNO ENTRO IL 7 LUGLIO, ‘IN ADVANCE BOOKING’ CHE CONSENTE DI USUFRUIRE DI TARIFFE SPECIALI SUI SOGGIORNI. VANTAGGI ECONOMICI ANCHE PER CHI ACQUISTA I PACCHETTI ‘ONE MORE NIGHT’ PER UN SOGGIORNO DI QUATTRO O SETTE NOTTI E CHE IL CRISTALLO PREMIERÀ RISPETTIVAMENTE CON UNA O DUE NOTTI AGGIUNTIVE. LA PROPOSTA SI ARRICCHISCE DI UNA SERIE DI PLUS: ‘CRISTALLO DAILY DINNER’ PER CENARE TUTTE LE SERE NEL RISTORANTE “LA VERANDA”; IL BENESSERE E IL RELAX DELLA “CRISTALLO ULTIMATE SPA”, LA SWISS BEAUTY CENTER FIRMATO TRANSVITAL. A completare i servizi, late check out (su disponibilità), il parcheggio esterno gratuito per la propria auto e l’esclusiva Family Offer, per vivere l’esperienza di un soggiorno con la famiglia, con una camera per i ragazzi e il lettino incluso, per i più piccini, nella camera matrimoniale. Un’estate all’insegna della natura, del relax, dove sarà piacevole avventurarsi alla scoperta di paesaggi incantati tra percorsi natura, passeggiate e trekking. Pensare al proprio benessere all’interno del Fitwell Club con le attrezzature Technogym e nella piscina panoramica affacciata sulle Tofane, del Solarium en plein air e del Thermarium con sauna e zona relax. Per i più piccoli Kid’s Spa e Kid’s Beauty per Bimbe & Bimbi. Un hotel dallo charme raffinato con proposte enogastronomiche senza eguali, a partire dal ricercato ristorante “La Veranda “dove i tradizionali sapori delle diverse regioni d’Italia si fondono ed esaltano vicendevolmente un’esperienza imperdibile o “Gazebo” dove a rendere unica la cena, oltre ad una esperienza gourmet è l’emozionante panorama dolomitico che si può godere dalle ampie vetrate, vero e proprio spettacolo dei sensi. Suggestioni che si acutizzano al Cantuccio, Chef’s Private Table, location speciale per momenti riservati, che presenta quattro menù degustazione accompagnati da calici di vino accuratamente selezionati dal sommelier dell’Hotel. La Terrazza, affacciata sulle Tofane in estate dedica pranzi e cene all’aria aperta come Ferragustando, il tradizionale appuntamento del pranzo di Ferragosto. Infine, il Cocktail Bar del Cristallo, premiato con “Bar of the Year 2005”, offre la possibilità di sorseggiare emblematici cocktail dell’estro creativo di barman professionisti. www.cristallo.it Pleasure 99 L’arte di Anish Kapoor Alessia Feri Un luogo di lusso ed eleganza nel cuore della metropoli. L’hotel cinque stelle Park Hyatt di Milano, è un punto di riferimento di prestigio, nel quale fascino e charme si fondono per deliziare gli ospiti con un soggiorno indimenticabile. Vero punto di incontro, a due passi dal Duomo e dal Teatro Alla Scala, da sempre affianca il proprio nome a quello dei più grandi artisti contemporanei, che hanno voluto, negli anni, contribuire a rendere ancora più blasonato l’interno dell’hotel. DOPO LUCIO FONTANA CHE, NEL 2007 POSÒ LA SUA ‘TESTA DI MEDUSA’ NELLA CUPOLA LOBBY LOUNGE ,COME FONTE DI ISPIRAZIONE AI FREQUENTATORI DELL’HOTEL, OGGI, A DIECI ANNI DALL’INAUGURAZIONE, UNA NUOVA OPERA D’ARTE CAMPEGGIA NELLA LOUNGE. “UNTITLED” 2013, CREATA DA ANISH KAPOOR, ARTISTA CONTEMPORANEO, VINCITORE DEL TURNER PRIZE, SCULTORE E ARCHITETTO, DI NAZIONALITÀ INDIANA, CHE NEL CORSO DELLA SUA STRAORDINARIA CARRIERA HA SAPUTO DOSARE SAPIENTEMENTE L’USO DI MATERIALI DIVERSI NELLA REALIZZAZIONE DI FORME ENIGMATICHE E GEOMETRICHE, COMBINANDO ARTE E SCIENZA IN UN’UNICA ESPERIENZA SENSORIALE RICCA DI MOLTEPLICI LIVELLI DI LETTURA. Pleasure 100 Le opere più conosciute si trovano al Rockefeller Centre di New York, al Millennium Park di Chicago e al Guggenheim di Bilbao. Ora, grazie alla collaborazione con la Galleria Massimo Minini, che ha ospitato le mostre di molti fra i più importanti artisti degli ultimi decenni, italiani e internazionali, la Cupola del Park Hyatt si riflette in Untitled 2013. Un gioco di luci e specchi che regala suggestioni oniriche attraverso le quali l’artista invita a scoprire un’infinita gamma di sensazioni ed esperienze, in una relazione attiva e costante, mai uguale a se stessa. Nei suoi centonovanta centimetri di diametro di acciaio inox lucidato a specchio, Untitled 2013, in mostra permanente, entra in relazione con l’interezza dell’ambiente, quasi a volerlo raccogliere in un unico spazio, ma al tempo stesso lo moltiplica, lo frammenta, lo ripete, lo divide. L’opera ricorda, nella sua ineffabile capacità di riflettere, una visione frammentata dello spazio, in un processo non statico, ma un divenire che sembra animarsi al minimo movimento. La visione finale risulta scomposta, quasi si trattasse di uno specchio in frantumi. UNA SCELTA IMPORTANTE, VOLUTA PER MANTENERE SEMPRE ALTO IL VALORE QUALITATIVO DELL’ALBERGO, E INCREMENTARE LA SUA NATURALE VOCAZIONE VERSO L’ARTE E LA CULTURA, ESPRESSE ANCHE DALLA SEDE DELL’ IMPORTANTE PALAZZO STORICO DEL 1870 CHE DEVE GLI INTERNI DAL DESIGN INCONFONDIBILE, ALL’IMPORTANTE ARCHITETTO AMERICANO ED TUTTLE. Forme rigorose accostate a un design pulito e sobrio con originali combinazioni di materiali pregiati infondono una sensazione di pace, tranquillità e lusso che rendono l’albergo un luogo originale ed inconfondibile, dall’anima cosmopolita perfettamente integrata con la città. Inaugurato nel 2003, rappresenta un indirizzo di stile grazie ai numerosi servizi d’eccellenza, a partire dalle camere, realizzate secondo una visione che coniuga lusso contemporaneo a sobria eleganza. Anche la Spa, un’oasi per il corpo e la mente con ambienti decorati con stucco veneziano dalle finiture pastello. Un livello qualitativo senza eguali anche nella ristorazione che trova in “Vun,” il ristorante che si è fregiato della Stella Michelin, il suo fiore all’occhiello e nella Cupola Lobby Lounge, luogo ideale nel quale vivere momenti di relazione per incontri d’affari o tra amici, spettatori che attraverso la cupola di vetro, alta nove metri, possono ammirare il cielo. www.milan.park.hyatt.com www.hyatt.com www.anishkapoor.com www.galleriaminini.it Dynamic Luxury Magazine The unbearable lightness of Being Margherita Celia Bertolotti number21 CATHAY PACIFIC BUSINESS AWARD Energy MICHELIN-STARRED CHEFS Excellence of taste VENICE Design Biennale YCM Monte Carlo Randez Vous ROLEX Swan Cup Bring copyright, intertwined with exclusive randez vous of glamor and international culture. A fine balance between the art of taste and superstar events aboardstellar yacht, spectacular location, with terraces metropolitan skyline and extraluxury ships. Grand chef exhibit «One ... two ... three ... Michelin Stars,» to honor distinguished palates through a new form of communication that everything changes and transforms. The food, called the art of the soul, to admire and enjoy, infuses unique and divine experience, and becomes universal language, and opens the borders of the world. Cover: Swan80 Chessie 104 Fundamentals by Alessia ferri Design page 12 The fil rouge connecting the elements of the fourteenth International Architecture Exhibition of Venice, recently inaugurated and open until Novembre 23, winds through history to recover its purest essence. A Biennale for research, as stated by its chairman Paolo Baratta, thanks to its versatile editor, the Dutch architect Rem Koolhaas, who has been working for a long time better to enhance its potential through three complementary events: Absorbing Modernity 1914-2014, Elements of Architecture and Monditalia. A full immersion in today’s architecture, without overlooking evolutions and contaminations of the past. The stage for “Absorbing Modernity 19142014” are the Gardens, the traditional venue for art exhibitions of the Biennale since 1895, where the pavilions of sixty-six participating countries meet, ten of which are at their debut: Ivory Coast, Costa Rica, Dominican Republic, United Arab Emirates, Indonesia, Kenya, Morocco, Mozambique, New Zealand and Turkey. Their exhibitions unveil the process of fading away of local architectural characteristics in favour of the standardization of materials, which also involves common architectural elements of buildings such as floors, walls, doors and windows. The exhibition “Elements of Architecture” offers a global overview of this process. Another important pole of the Biennale is the Corderie, the location of “Monditalia”, Italy’s Pavilion in the Arsenal, organized by the Ministry for Cultural Activities with the PaBAAC – General Direction for landscape, fine arts, architecture and contemporary art, which focuses its magnifying lens on Italy. The International Architecture Exhibition for this edition is supported by Rolex, the Partner of the event, Japan Tobacco International, Foscarini and Vela-Hello Venice, enriching itself with different projects with a teaching purpose such as “Biennale Sessions” and “Meetings on Architecture”. www.labiennale.org Grand Prix F1. Sochi by Aurora Bianchi Lifestyle page 18 The highlights on the winter Olympics in Sochi have been switched off few months ago, but next autumn this city of the southern Russian coast will shine again for the debut of the Formula One Grand Prix. The planned date for this great Russian race is October 12, 2014, after many years of absence from the racing world – in the early 1900’s some Grand Prix were contested in the city of Saint Petersburg. Sochi was founded in 1838 after bloody wars against Circassians, in a territory where urban settlements had been established since the times of classical Greece. Its sprawling municipality received the legal status of city only in 1896 and its development was hugely fostered during the Soviet years. It now includes a number of villages and towns among which Adler, Adler, Loo, Hosta and Krasnaja, Krasnodar Poljana. With its 5,853 kilometers, the auto racing track in construction by the Black Sea will be the third longest, among the planned ones, after the tracks of Spa-Francorchamps in Belgium and Silverstone in Great Britain. www.formula1.com www.formula1.com/races/in_detail/russia_930 YCM. Art de vivre la mer by Chiara Cantoni Marine page 22 In the beginning there was the Société des Régates de Monaco. As it always happens with companies that leave their marks, the beginning has the face of passion: the contagious passion of a group of sailors and rowers who in 1888 gave birth to this new association, which proved capable of attracting regatta competitors from all over that region. In 1953 Prince Ranieri III, a true visionary with a far-sighted intuition, decided that the harbor and the Société needed a house, a structure in which the worldwide boating community might recognize herself and to which she might be faithful: “The future of the Principality lies on the sea”, he says. And this statement has the weight of a founding act: starting from that moment the Yacht Club de Monaco becomes – and it will be for sixty years – the international window, the beating heart and propelling engine of the local development, making the Monegasque city become the world capital of luxury pleasure boating. Now the circle closes, marking a new, important leg in this history of sea and “impassioned sailors”: on June 20, six years after the start of the works in 2008, the new, longed-for building of the YCM will be inaugurated. Its construction was wanted by the YCM President, Prince Albert II, and it is signed by the archistar Lord Norman 105 Foster with the collaboration of the Monegasque architect Alexandre Giraldi and the supervision of the Public Works Department. The new YCM building is located in front of the present Yacht Club. The second floor, with an area of five thousand square meters, will be reserved the YCM members and to the mission of a private club, inherited with its primary vocation. This five-storey building, with one hundred and fifty parking spaces on two levels, gathers around a central hall, towered by a monumental winding staircase, designed to link the Yacht Club rooms to the new structures assigned to a wide range of customised services and commercial activities: swimming pool, restaurants, boutiques, open air terraces, areas for receptions and celebrations, as well as for welcoming VIP guests. In the hub there will be place for an internal training school and, ça va sans dire, for the new office of the Société Nautique (the rowing club) and of the Sailing Youth and Adults section. www.yacht-club-monaco.mc The art of soul by Chiara Cantoni Yacht page 28 They say that art is the food of the soul; sometimes it is food that becomes art for the soul and the palate. Whether it is a restaurant inside a museum or a cooking competition on board of a yacht, it doesn’t matter. What matters is the creative nature of the match and, of course, the quality of ingredients, that is, of its protagonists. In the association between VSY, a star of luxury boating, and Cristiano Tomei, a star of the cookers, the requisites are there: in both cases the raw materials are excellent. Hailing from Viareggio, citizens of the world by vocation, devoted to the territory from which they draw inspiration, perfectionists, lovers of the beautiful and the well done, both the shipyard and the young chef transfer massive doses of heart and Tuscany to their respective “handicraft works”. Maybe this is the reason why love at first sight was a destiny. Because the well-known face of Masterchef Magazine’s surveys – owner of the famous Imbuto restaurant obtained at the ground floor of the Lucca Center of Contemporary Art, in the seventeenth-century exhibition halls of Palazzo Boccella – now is also the chef of Stella Maris, the multiprized seventy-two meter realized to VSY. Observed, sniffed and hired aboard Stella Maris, thanks to the vision of Cristiana Longarini, Managing Director of tuscan ships. Just to show the effectiveness of their partnership, he has immediately won the first prize at the Monaco Rendezvous Chef’s Competition 2013, the prestigious gathering of super-yachts from all over the world, which every year unleashes the creative talent of on-board chefs in an amusing and worldly competition with fork and knife. Tomei’s ability to compose the assigned ingredients (the same for all) and interpret the spirit of Stella Maris with an original accent, has conquered unanimous approval of the jury chaired by Christian Garcia – Chef de Cuisine of Prince Albert II. www.vsy.it www.limbuto.it The Powerboating Gala – A Glamour event in the heart of Monte Carlo by Andrea Dini World page 34 The Principality of Monaco is one of the world capitals for Glamour and High-Life, but also an important pole for the world of 360-degree business, and the location of important International Sport Federations. One of the most blazoned among the latter is the Union Internationale Motonautique (World Powerboating Federation), which is the worldwide governing body for all powerboating activities. Among its main activities are the Offshore, Inshore, Pleasure Navigation, Historical Boats, Radio-controlled and Jet Ski competitions. In its global activity UIM is operating in over 60 countries of all continents. One of the main events in every season is certainly the World Champions prize giving. The UIM Awards Giving Gala, at its fifth edition this year, took place at the Salle des Etoiles, Sporting d’Etè, in Monte Carlo. Prince Albert II of Monaco honoured the Powerboating Federation with his presence. Besides the world champion prizes, the annual Environmental Awards and Special Mentions were assigned, green awards for excellence in the boating and power boating world. This year the absolute winner was Columbus Yachts with its 40S Hibryd, while Azimut Benetti Group, VSY and VRIPACK, a Dutch yacht designer, with its V20 Solar Boats project, won the special mentions. The prestigious Stefano Casiraghi Memorial Trophy for persons who during the year have distinguished themselves for fostering the development of power boating, this year was awarded to HRH Princess Anne, president of the Royal Yachting Association, the English federation. The gala was closed with the highest award, the Sam Griffith Trophy, which since 1964 awards the winner of Class 1 offshore, given to the pilots of Dubai’s Victory Team, Arif Al Zaffain and Mohammed Al Marri. The main sponsors of the soirée were the Dubai government with the WPPA and ACAT brands, while the partners were Cathay Pacific airline company, SBM - Société des Bains de Mer – the Monaco state company that manages the main hotels like Hotel de Paris and Hermitage, as well as the Casino, the Jimmi’z and 33 restaurants, together with Ferrero. www.uimpowerboating.com 107 Cathay Pacific Business Award 2014 by Aurora Bianchi Award page 38 Also this year Milan hosts the Cathay Pacific Business Award 2014, during which the Hong Kong’s five-star airline company will give its coveted prizes for the successes of Italian companies in Asia. “Every year we discover and grant a place of honour to companies and organisations that enhance Italy’s name abroad. Incredible stories tell the passion, commitment and the unequalled quality of the Made in Italy, but also the talent and vision of entrepreneurs and managers who, with their commitment and skills, make every project unique” - states Silvia Tagliaferri, Sales & Marketing Manager of Cathay Pacific Airways. Four companies that have distinguished themselves for creativity, dynamism, innovation and know-how with projects concerning the theme “Energy” will be awarded in a night rich of important collaborations. Will be UBI Banca while ADP Italia, DHL Global Forwarding, Lamborghini, Donizetti, Museo Fondazione Luciana Matalon and Lavazza. Silversea, Huawei, P&P, Lauretana, Fabe, Colesel and Tucano the others partners. This event prides itself on the participation of prestigious partners like The Mandarin Oriental, Hong Kong, ShangriLa Hotel and Resort, Hong Kong Trade Development Council, the Italy-Hong Kong Association and Circle-Luxury Magazine, besides the Patronage of The Soong Ching Ling Foundation. At this rendezvous the art of lifestyle will be construed in every sphere, in sport with Lamborghini automotive with Huracan and Aventador model present for the drive test to the guests, in art in as in cooking. The fellow-guests will be delighted by the chef of the restaurant Madia of Licata, Pino Cuttaia. A Sicilian in heart and soul, he was awarded with the Michelin star in 2006 and 2009. A kitchen of memory, which evokes images in black and white of Sicily now vanished. “People are developing a culture of food increasing, know the foods that have made the Italian culinary tradition and they know exactly what they want”, says Pino Cuttaia. Davide Comaschi, maitre chocolatier among the most renowned in Italy and World Chocolate Masters Champion in 2013, will delight the guest with a cake dedicated to the energy theme. www.cathaypacific.com A as Aventador. L as Lamborghini by Chiara Cantoni Cars page 44 Car by tradition, it’s name is the name of the most brave and reckless bull, Aventador. Aventador LP 700-4 in the Coupé and Roadster versions is an authentic “return to the future” for Lamborghini. “This model represents a two-generation leap in terms of design and technology. It is the fruit of a wholly new project, which at the same time gives continuity to the history of the brand, along a linear consistency. Extreme in its performances and design, without compromise in terms of technology, unmistakeably Italian in style and finishing perfection, Aventador LP 700-4 has no competitors in the world of super-sport cars” Mr. Stephan Winklemann, Chairman and CEO of Automobili Lamborghini has assured. Every line is the answer to a clear aerodynamic functionality: 4.78 times 2.26 meters of scathing elegance, enlivened by the two curved lines, extended in height for only 1,136 mm, with vertically opening doors, receding from the vehicle’s external outline. Aventador is substantial in its materials, and most of all in its design, with a single, definite objective: assuring the maximum cooling air flow to the powerful V12 700 HP (515 kW) engine, which drives the super-sport car to a maximum speed of 350 km/h with an acceleration from 0 to 100 km/h in 2.9 seconds. Like Aventador, also the more recent Huracán LP 610-4 is the witness of a stubbornly sought for perfection, in the line of elegance. The soaring lines of the dashboard and of the central tunnel follow, on the driver’s place, the leit motif of lightness, while the innovative instrument panel on a TFT 12.3 inch display dominates the interior. The hybrid frame of a new concept is a hi-tech concentrate combining carbon fibre and aluminium components. The V10 is the result of an extensive redesigning and draws its propulsive power from a displacement of 5.2 litres. The new Stratified Direct Injection, which increases the power (449 kW / 610 HPs at 8,250 rpm) and torque values compared to the Gallardo, unleashes the power generated by ten cylinders on the tarmac. Result: a super-car excelling in performances, exceeding 325 km/h as maximum speed and reaching 100 km/h in 3.2 seconds (200 km/h in 9.9 seconds) even while reducing fuel consumption to 12.5 litres per 100 kilometres in the European cycle. www.lamborghini.com 109 A circle signed Vertu by Chiara Cantoni Lifestyle page 50 In the latest high-performance Signature Touch smartphone, the quality of the English brand Vertu is a sensory experience: you touch it, you listen to it, you see it. And most of all, you live it, because the Church Crookham, Hampshire producer has conceived of integrating into the top model the whole range of its white-glove services: Concierge Dedicato, Vertu Life and Vertu Certainty. Today Vertu, strong of its accrued experience and a universally recognized identity as top-range brand, drives its customer experience further, presenting a model that capitalizes all the artisan’s learning, the savoir faire in design, the engineering know how and servicing excellence consolidated in time. “Signature Touch is our cuttingedge smartphone, designed for a global entrepreneur who requires top-level performances”, says the managing director Massimiliano Pogliani. Signature Touch will be presented in Italy on June 26, at an exclusive gala on the Terrace of Cathay Pacific Airways in Milan, with a menu of the multi-starred Antonino Cannavacciuolo. The unmistakable ceramic earphone meets new dynamic elements and a pleasantly spirited trait. “The visual language can be recognized at a glance”, explains the creative director, Ignacio Germade. The high-definition 4.7 inch display is protected, as by tradition, by a solid sheet in fifth-generation 5.1”, 118 carats sapphire crystal. It is impossible to be scratched except with diamond and at the same time it assures a perfect optical view, also thanks to an anti-glare multilayer treatment. Its acoustics, created in collaboration with B&O, makes use of the virtual surround Dolby Digital Plus technology and of stereo loudspeakers for a superior audio, matched to a full HD, 473 dpi display, the highest possible definition for a 4.7 inch. The quality of incoming and outgoing calls is assured by a filter that eliminates noise, while the 2.3 GHz quadcore Qualcomm® Snapdragon™ processor assures a very high speed. Thanks to the collaboration of Hassenblad, the most renowned producer of professional cameras worldwide, Signature Touch perfectly gauges images produced by the integrated camera. Wi-fi is supplied by iPass, which has chosen Vertu for its sole global partnership in the consumer segment. In Vertu’s proposal, Signature Touch is first of all the experience of privilege within your pocket’s reach, which the company renews in the range of pluses associated to the new model – starting with the Concierge Dedicato service, a sophisticated system of personal concierge capable to learn and adapt through use to the single customers’ preferences, providing assistance 24/7, in whichever field it is needed. What they call tailor-made technology. In rigorously glam sauce. www.vertu.com/it Rolex Swan Cup by Aurora Bianchi Sails page 56 It is a prestigious event, matching navigation’s suggestions with the poetry of the elegant and refined landscape of an unmatched marine location. Porto Cervo readies to host, as every year the Rolex Swan Cup, an event organized by Nautor’s Swan. This blazoned shipyard for sail lovers, which celebrates the thirtieth anniversary of its collaboration with Rolex in highly performing regattas among breathtaking panoramas and exclusive rendezvous, capable of bewitching yacht owners, crews and guests with their atmospheres because – as remarked by President Leonardo Ferragamo – “this regatta is realised in a place special to us, where we feel at home”. Over one hundred shipowners are expected between September 8 and 14. The competing teams will be divided into different categories according to size and date of construction of boats: Swan Maxi (18.29 meters and over), Swan Grand Prix (up to 18,28 meters), Club Swan 42 One Design e Swan 45 One Design, the latter competing for the world title. Navigation is expected to be rendered more difficult and the race field more fascinating by the waited for guest of the competition, the mistral wind – excited moments, when concentration and precision are going to be a must. This is why from the first instants skippers can rely on the countdown of the professional regatta chronograph Rolex Oyster Perpetual YACHT MASTER II, certified Chronometer, which matches cuttingedge technology to its great tradition. It is a revolutionary model with a sporting but elegant design, realized in 2007, which today is presented with new evolutions. The Rolex Swan Cup protagonists can count on the efficiency of a high-performance time measurement instrument, designed by Rolex for sea professionals and sailing lovers. Among the exclusive functions of Yacht Master II, is the programmable countdown from one to ten minutes, provided with mechanical memory for reverting to the previous value, with quick synchronization function allowing for immediate adjustment. Yacht Master II is also equipped with caliper 4161, a chronograph mechanical movement entirely produced and patented by Rolex, certified Swiss chronometer, tested by Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres. www.nautorswan.com www.rolex.com www.group.ferragamo.com 110 Loano Superyacht by Aurora Bianchi Marine page 60 Between Borghetto Santo Spirito and Pietra Ligure, a few kilometers from the Côte d’Azur, Marina di Loano inaugurates the new Superyacht area. Thanks to the basin dedicated to large yachts, which has allowed to realize seven new moors for vessels between fifty-five and seventyseven meters, the port structure owned by the Unipol group increases its reception facilities in the segment of pleasure ships (vessels over twentyfive meters in length), reaching 32 boat moorings in addition to the eight hundred already available for boats from six to twenty-five meters. Marina di Loano, realized in 1989, boasts a total surface of three hundred fifty-six thousand square meters, with a depth of three to five meters, capable of mooring both motor and sail boats. As underlined also by the Marine’s director, Mr. Marco Cornacchia, e by its President, Mr. Gianluca Santi, the objective driving the design of the Superyacht area was realizing a modern and functional basin, entirely dedicated to pleasure ships, with moorings on floating wharfs, as resistant and efficient as a fixed wharf, with the flexibility advantage of floating structures. Excellent reception standards and a linear and elegant design entertain and bewitch shipowners of all nationalities. Comfort and lifestyle are also highlighted by the Yacht Club, which includes nine suites, a main lobby of four hundred square meters, three meeting rooms, three lounge bars, a restaurant, the solarium with swimming pool, the eastern Marina Beach, the Amico&Co shipyard, tennis and golf clubs, eight hundred ninety-nine car park places and two hundred twenty garages. This important car park is ready to host the cars of both participants in and public of the Italian 2014 Offshore Championship scheduled between July 9 and 13, organized by the Marina Yacht Club with the collaboration of the Circolo Nautico Loano and the Marina di Loano, and sponsored by the Italian Sailing Federation and the Unione Vela d’Altura (Offshore Sailing Association). Lying on a land tongue of the Riviera delle Palme, at the mouth of the Nimbalto creek, entirely immersed in the lush nature halfway between Portofino and Côte d’Azur, Loano is an emotion to be lived, where land and sea merge into a perfect synthesis. www.marinadiloano.it The gold of the Cup by Alessia ferri Lifestyle 62 The fascination with vintage cars merges with Cortina’s breathtaking landscape to create a unique event, which is a customary protagonist of alpine summers: the Golden Cup of the Dolomites. This car race with an olden taste was set up in 1947. Mr. Ferruccio Gidoni, the President of Automobil Club Belluno, wanted it to be a speed competition; now it has abandoned speed, becoming a regularity race. On July 17 the foot will again press on the accelerator to start this great event of the international ACI/CSAI and FIA calendar, as it occurred between 1947 and 1956. The absolute protagonists will be the four wheels produced between 1919 and 1961, divided into three classification periods: C, built between 1919 and 1930; D: from 1931 to 1946 and lastly class E, built between 1947 and 1961. At the starting line there will also be cars built between 1962 and 1965, which are of a special historical and technical value, with a significant competition career, for which a special ranking is foreseen, like the one belonging to the “sport-barchetta” category, a specially dedicated section. The route of the competition aims to match the thrill of the race to the spectacularity of those places and worldwide unique landscapes. Cortina d’Ampezzo will be the starting point – an exclusive location, identified as the “Queen of the Dolomites”. This event will be a combination of tradition and lifestyle moments, which will also involve the Formula 1 pilot Jarno Trulli on board of a vintage car, joined by the official godmother, the actress Isabelle Adriani, by the ACI (Italian Automobil Club) president Angelo Sticchi Damiani, and other show, culture and entrepreneurial personalities. The event will officially start with the Gala, scheduled for the night of July 17, in one of Cortina’s most exclusive locations. The following morning the race will start, as usual, from Corso Italia, with the parade of historical cars, and will finish in Merano in the late afternoon and there, at the Kurhaus, pilots, VIPs and the press will be the guests of the second Gala dinner, preceded by the exhibition of the cars. On the following morning the cars will resume the race, which will again finish in Corso Italia, Cortina. The curtain will be drawn on the event on Sunday July 20 with the prize giving late in the morning, at the traditional “Conchiglia” in piazza Dibona. www.coppadorodelledolomiti.it www.aci.it www.cortina.dolomiti.org www.isabelleadriani.com Gourmet Restaurant Event by Alessia ferri Lifestyle page 68 Relais & Châteaux, with its one hundred and twenty dwellings, charm locations, starred restaurants, and more, and Silversea Cruises, a leader in the luxury cruising segment, celebrate sixty and twenty years of success, respectively, achieved by interpreting the pleasures of life in their most elegant and exclusive meaning. Their common passion for gourmet excellence and hospitality have always defined the mission of these two luxury icons, which for this very reason are tied in a decade-long partnership. Silversea is the only cruise company boasting a Relais & Châteaux restaurant on board: “The Champagne”, offering gastronomical itineraries prepared by Grand Chefs, of the homonymous association, authors of unforgettable cooking courses and show cooking. On the occasion of the celebration of the anniversary, these qualities will be expressed through three rendezvous with elegant gourmet dinners on board of the ships, surrounded by the fascinating sceneries of European harbours, where a Grand Chef of Relais & Châteaux together with the Silversea Grand Chef, Rudi Scholdis, meet to create this prestigious “Gourmet Restaurant” event. After the April debut at the Monaco Bay, when refined palates have been delighted by the Relais & Châteaux Grand Chef, Gian Piero Vivalda, of the Restaurant Antica Corona Reale at Cervere, in June the unmatchable port of Venice will be the stage, in full excitement for the Biennale of Architecture, to let this experience of taste be lived with its rosy lights reflected into the waters. As in the acts of a performance at the Fenice, the multi-starred Nino Di Costanzo, Terme Manzi Hotel & Spa of Ischia, for whom cooking has always been a source of great emotions, will perform recipes in great harmony with the Venetian mood. The last act, closing celebrations, is reserved to Michael Caines, the starred Chef at Gidley Park in Devon, the representative of the English flag colours, who in August will propose his famous gourmet dishes to the guests within the suggestive setting of London’s Tower Bridge. www.silversea.com www.relaischateaux.com Handicap 10. Polo club Saint Tropez by Aurora Bianchi Lifestyle page 72 Here they are again in the first line, brave and fast: the Criollo horses are ready to enter the field for the usual summer rendezvous. We are talking of the first rendezvous, one of the most important events of the Polo season: the International Cup of Saint Tropez, followed between July 17 and 27 by the Polo Master Open Gassin, with handicap 12-15 and by two other important events scheduled in August. From the 7 to the 17 the Costa Azzurra Polo Cup is to follow, with handicap 8-12, and between August 21 and 31 the Open Soleil with handicap 8-12. The International Cup of Saint Tropez, between July 3 and 13, celebrates this noble and adventurous sport. The stage of honour – with its lawns, the stands for the public, the refined club house with its olden woods and leathers, and the restaurant, which from this season is going to become even more exclusive, and only open for events and gala dinners – will be the town of Saint Tropez, loved and wooed by the international jet set. A historic rendezvous – its first edition was in 2003 – which expert professional players, 12-15 and 6-8 handicaps look forward to during a whole year. The rendezvous of the International Polo Cup Saint Tropez, is going to be laden with strikes and ride offs, with the time beaten by the four and eight chukkers, with the classical reversals on the field, agonistic moments, trappings. With glamour and refined lifestyle in the intervals – Richard Miller is going to be always present with his prestigious collection of watches designed for brave wrists. These synergies find their climax in the parade of 11 July along the streets of the port of Saint Tropez and in the night of the gala Dinner Party. www.polo-st-tropez.com Italian lifestyle by Alessia ferri Forum page 77 A synonym of excellence, the “Made in Italy” is the standard for culture and elegance worldwide. A wealth that can be construed in every field, from art to literature, from fashion to design, from tourism to boating and food and wine, and which today is the winning card for luxury products and training of industrial workers. In short, these are the guidelines to spread the innovative operational strategies promoted by the Principality of Monaco at the International Forum of the Made in Italy, by the Italian Embassy in Monaco, with the High Patronage of the President of the Republic and of H.S.H. 112 Prince Albert II, the patronage of the Ministries of Foreign Affairs, of Economic Development and of Agriculture, Food and Forestry Policies and the support of the Government of the Principality of Monaco, The European House – Ambrosetti, the ICE agency and the Association of Italian Entrepreneurs of the Principality of Monaco (AIIM). This summit has enhanced Italy’s industry and product niches, portraying a country determined to relaunch its economy and further strengthen its companies’ competitiveness on global markets, passing through innovation and internationalization. “The Made in Italy represents the nation’s DNA, its distinguishing element that distinguishes it and makes it attractive to the eyes of the world. This meeting intends to propose itself as a support to enterprises and to respond to the dynamics and conjunctures of the international economy”, Antonio Morabito, the Italian Ambassador, remarked. www.madeinitalyforum.com www.grimaldiforum.com Blind date by Alessia ferri Note page 80 The essential does not meet the eye – used to say Saint Exupery. This conviction evokes infinite suggestions, and Cesare Picco seizes it in thirty minutes of darkness. This versatile artist transforms notes into poetry by the strokes of his fingers on the piano. “Blind date”, that is concert in the dark, is the live performance of mere musical improvisation, which this artist proposes to his public since 2009. Born in Vercelli, but a cosmopolite by vocation, Cesare Picco discovered the piano when he was four years old, and since 1986 he has been performing by proposing his art of sounds, which he creates and performs breaking with the rules of traditional classical music, to sweep among different genres and land on an indescribable but unmistakable language. An endless fan of notes and phrasings, which finds its natural expression in the diverse art forms, translating into ballet music, chamber ensemble, orchestra, children music, solos, theatre pieces, lyrical operas and special projects, performed worldwide albeit favouring Asian destinations, especially the Rising Sun where he reached the top rankings. Such apparently different forms of art allow him to assert himself on the musical stage thanks to refined concerts in exclusive venues and auditoriums, and to participation in the most important international festivals. His performed, listened to and tested music generates an ever-changing production, recently enriched by the release of the new album, “Secret Forest” – eleven pieces in solo piano, the fruit of improvisations born out of profound meditations before his Sensible piano. www.cesarepicco.com A Glass’s Memory by Chiara Cantoni Design page 84 The new Marchesi Antinori Headquarters are a monumental and complex, extremely complex work, in their mimesis with nature. They have moved from the noble palace in “strong stone” in piazza Antinori, bought in 1506 by Niccolò Antinori for “4000 fiorini larghi di grossi”, to the new-built Cellar of Borgino, a maze of vaults and volumes which restore the ideal and material size of the only, everlasting objective the family has been pursuing for twenty-six generations: producing great wines. “The building is centered on the deep connection with the land, a report so exasperated and suffering to lead the architectural image to hide and blend in with-it”, explains Marco Casamonti, one of the founders of Studio Archea Associati, who signed the project, together with Studio Hydea”. A site dedicated to the circularity and transparency, designed not only to taste prestigious labels such as Villa Antinori Marchese Antinori Chianti Classico Riserva, Vin Santo del Chianti Classico and Chianti Classico Pèppoli, but to breathe the secrets of an ancient art observing, from the terraces, cellar and technical intent to remove clusters and to transfer the must into vats and barrels for these to end up in the bottle. The structure, almost forty-five thousand square meters for wine making functional “gravity”, in the total absence of mechanical pumps, wins on two fronts in energy consumption, significantly lower, and the quality of the product, significantly higher. Inside the Cellar, the Museum represents the meeting point between past and present, between the two complementary dimensions of human creativity, and the landscape element, where antiquity and modernity follow each other in joint complicity in the dialogue promoted between site-specific interventions of contemporary artists and the historical works of the Antinori collection. A Auditorium ideal for meetings, workshops, conventions, a library, a workshop of flavors and a restaurant, where you can sample food and wine from Tuscany, are the corollary worthy of a place where they ferment the grapes and not only but also the ideas. A place created from territory to territory. www.antinori.it 113 The Spirit of Venice by Alessia ferri Pleasure page 90 Facing Canal Grande, between Ca’ d’Oro and the Rialto Bridge, Ca’ Sagredo is a jewel box of Venetian art and culture. Originally this palace, owned by the Morosini family, at the beginning of the 18th century was bought by the Sagredo aristocrats. Their passage has left behind tangible proofs like the masterpieces of important Venetian masters of the 17th and 18th centuries, such as Nicolò Bambini, Gianbattista Tiepolo, Sebastiano Ricci and Pietro Longhi, lingering in the forty-two rooms. The façade of the Palace mirrors in the history-rich waters of Canal Grande and witnesses the Byzantine origin of the building. Ca’ Sagredo underwent a number of changes through the centuries, such as the restructuring by the architect Andrea Tirali, who in order to replace the external stair designed a grand covered staircase, whose walls were decorated by Pietro Longhi and Andrea Urbani, the latter an author of majestic landscape paintings contained in sumptuous frames, dating back to 1770 and 17780. The restyling of interiors embellished by splendid stuccos and of the main bedroom was the work of Abbondio Strazio and Carpoforo Mazzetti Tecalla. Ca’ Sagredo also allows tasting delicious dishes and great labels, preferentially Italian ones, at the ‘L’Alcova’ restaurant, which offers an unequalled panorama from its terrace over Canal Grande. The chef Michele Potenza delights your palates with his creative cooking of earth and sea dishes, typical of the local cooking traditions. www.casagredohotel.com A Summer in Cortina by Aurora Bianchi Pleasure page 94 Cortina d’Ampezzo, a UNESCO World Heritage site, is a heavenly, silent and high-life oasis in the heart of the Dolomites, with the power to take your breath away at every glance. Cristallo Hotel Spa & Golf, the only Luxury five stars on the Dolomites, is the ideal place for spending a regenerating holiday period. It offers tradition, luxury and high-altitude wellness, dedicated to elite customers and varied vacation proposals in every season. For summer, the first exclusive novelty is reserved to those who make an Advance Booking by July 7, which allows enjoying special fees for stays. There are saving advantages also for guests buying ‘One More Night’ packages for a four- or seven-night stay, whom Cristallo rewards with one or two additional nights, respectively. This proposal is enriched by a string of pluses: ‘Cristallo Daily Dinner’ to have dinner every evening at the ‘La Veranda’ restaurant; ‘Cristallo Ultimate Spa’ ‘s wellness and relax, the Swiss Beauty Centre, signed by Transvital. Further services are the late check out (if available), a free external car park, and the exclusive Family Offer, to live the experience of a stay with one’s family, with a bedroom for kids and including a cot for babies in the double room. www.cristallo.it The art of Anish Kapoor by Alessia ferri Pleasure page 99 The five-star Park Hyatt hotel in Milan is a prestigious point of reference, where fascination and charm merge to delight guests with an unforgettable stay. This true meeting point matches its name to the names of the greatest contemporary artists, who in time have contributed to make the hotel’s interior still more blazoned. In 2007 Lucio Fontana laid down his “Head of Medusa” in the Cupola Lobby Lounge; now, ten years after its inauguration, a new work of art stands out in the lounge, thanks also to a collaboration with Galleria Massimo Minini: “Untitled 2013”, created by Anish Kapoor, a contemporary winner of the Turner Prize, an Indian sculptor and architect. During his extraordinary career he has wisely proportioned the use of different materials in his realization of enigmatic and geometrical shapes, combining art and science in a unique sensorial experience, rich of manifold reading levels. In its seventy-five inch diameter in mirror-polished inoxidisable steel, Untitled 2013 ties up with the environment as a whole, as if it would gather it into a single space, but at the same time it multiplies, fragments, repeats, divides it. The final vision appears to be decomposed , almost as if it were a shattered mirror. An important, intended choice, in order to keep the hotel’s qualitative value always high, and increase its natural vocation towards art and culture, as it is also expressed by the premises of this important historical palace of 1870. www.milan.park.hyatt.com www.hyatt.com www.anishkapoor.com www.galleriaminini.it Dynamic Luxury Magazine Direttore Resonsabile Margherita Celia Bertolotti Direzione artistica e impaginazione Chiara Romano Stampa Tipografia Galli &C Hanno collaborato Chiara Cantoni, Alessia Ferri, Andrea Dini, Aurora Bianchi Segreteria di redazione [email protected] Pubblicazione registrata presso il tribunale di Milano anno 2008 Numero 21 giugno 2014. Editrice Leader Interservice srl Redazione e amministrazione Via Cuzzi, 10 – 20158 Milano tel. +39 02 463334-463462 fax +39 02 4980526 [email protected] Rivista trimestrale Circle luxury magazine, distribuzione mirata presso alberghi lusso, golf club, yacht club, polo club, marine, cantieri e circoli nautici, spazi design, gallerie d’arte, fiere nautiche, spazi design, lounge aeroporti, circuiiti aoutomotive, operatori del lusso, moda ed eventi. Tutti i diritti di proprietà letteraria ed artistica riservati. Manoscritti e foto inviati alla redazione anche se non pubblicati non saranno restituiti. www.circleluxurymag.com ADRESS LOCATION GOLF ROYAL PARK GOLF I ROVERI Rotta Cerbiatta, 24 10070 Fiano TO LA PINETINA GOLF CLUB A.S.D. Via Ordenada Appiano Gentile CO GOLF CLUB VARESE Via Vittorio Veneto, 32 Luvinate VA A.S.D. GARDAGOLF COUNTRY CLUB Via Angelo Omodeo, 2 Soiano del Lago BS CIRCOLO FLORENCE GOLF CLUB UGOLINO Via Chiantigiana, 3 50015 Impruneta FI A.S.D. GOLF CLUB FEUDO DI AST Strada Mombarone 160 Asti SAN DOMENICO GOLF C. da Fasciola, Savelletri di Fasano BR CASTELLO DI TOLCINASCO GOLF&COUNTRY CLUB Località Tolcinasco, Pieve Emanuele MI GOLF CLUB BOLOGNA Via Sabattini, 69 Monte San Pietro BO GOLF CLUB VILLA PARADISO Via Villa Paradiso 1 Cornate d’Adda MI GOLF CLUB MONTICELLO Via Volta, 63 Cassina Rizzardi CO GOLF CLUB POGGIO DEI MEDICI Via San Gavino, 27 Scarperia FI GOLF CLUB PERUGIA Loc. S. Sabina Ellera Umbra PG ASOLO GOLF CLUB Via Dei Borghi, Cavaso del Tomba TV RIVIERA GOLF RESORT A.S.D. Via C. Nuova, 1236 S. Giovanni in Marignano RN PARCO DI ROMA GOLF CLUB Via Due Ponti, 110 Roma GOLF CLUB ROMA “ACQUASANTA” Via Appia Nuova 716 /A Roma GOLF CLUB COLLINE DEL GAVI Strada Provinciale 2 Tassarolo AL GOLF & COUNTRY CLUB MOLINETTO S. Padana Superiore 11 C. Sul Naviglio MI GOLF CLUB FRANCIACORTA Via Provinciale 34 B Corte Franca BS GOLF CLUB PUNTALDIA Loc. Punta Sabatino San Teodoro NU PEVERO GOLF CLUB Loc. Cala Di Volpe 20 Porto Cervo SS LE MADONIE GOLF CLUB Contrada Bartuccelli Collesano PA GOLF CLUB MILANO V.le Mulini S. Giorgio 7 Parco R. Monza MB GOLF CLUB AMBROSIANO Cascina Bertacca, Bubbiano GOLF CLUB DI VENEZIA Lido di Venezia, Alberoni GOLF CLUB MALAMOCCO Lido Venezia GOLF CLUB DONNA FUGATA C.da Piombo 97 Ragusa GOLF LE ROVEDINE Noverasco di Opera MI GOLF BRIANZA COUNTRY CLUB Usmate Velate MB CIRCOLO GOLF TORINO LA MANDRIA Fiano Torinese LE ROBINIE GOLF & RESORT Solbiate Olona GOLF CLUB VILLA D’ESTE Montorfano IS MOLAS GOLF CLUB Santa Margherita di Pula CA HOTEL CERVO HOTEL COSTA SMERALDA RESORT P.to Cervo HOTEL PITRIZZA Costa Smeralda P.to Cervo CRISTALLO HOTEL SPA & GOLF Via Rinaldo Menardi 42 Cortina d’Ampezzo HOTEL DE LA POSTE Cortina d’Ampezzo INTERCONTINENTAL CARLTON Cannes 58, Bd. 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