scheda 3 - Diocesi di Forlì

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scheda 3 - Diocesi di Forlì
Diocesi di Forl ì -Bertinoro
Anno pastorale 2015-2016
B i e n ni o d e i G i o v a n i
“GIOVANI,
ABBIATE IL CORAGGIO
DI ESSERE FELICI!”
SCHEDA 3
Anno della misericordia
LA M I S E R IC O R D IA NE L L ’ A NT I CO T E S T AM E NT O
Salmo 136
1. PREGHIERA INIZIALE
Dio, nostro Padre, Gesù Cristo, Parola fatta carne, è venuto tra gli uomini, ma gli uomini non
l’hanno accolto: infondi in noi il tuo Spirito Santo affinché vinca le nostre resistenze alla tua
Parola, faccia di noi dei discepoli attenti nell’ascolto della Scrittura, l’Antico e Nuovo Testamento, che, nella loro sinfonia, annunciano Gesù il Messia volto della tua misericordia e
realizzatore delle tue promesse che vive e regna con te e lo Spirito santo nei secoli dei secoli.
Amen!
2. LETTURA E RIFLESSIONE SUI TESTI
Il Salmo 136 è una grande preghiera di lode che scaturisce dallo sguardo di insieme della
misericordia che Dio ha manifestato nelle sue opere sin dall’inizio. Nel salmo, come in un
rosario, si sgranano una ad una le opere di Dio che mostrano la sua misericordia per cui
vale la pena lodarlo.
Struttura del Salmo:
• Primi tre versetti: un triplice invito a lodare Dio;
• poi una serie di azioni cosmiche di Dio: creazione del cielo, terra, sole, luna, stelle;
• poi una serie di azioni storiche: liberazione dall’Egitto, passaggio del Mar Rosso,
conquista della Terra promessa;
• infine ultima serie che da storia passa a quotidianità: dalla liberazione dai nemici al
dono del cibo ad ogni vivente.
LETTURA Sal 136
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Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Dio degli dèi, perché il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Signore dei signori, perché il suo amore è per sempre.
Lui solo ha compiuto grandi meraviglie, perché il suo amore è per sempre.
Ha creato i cieli con sapienza, perché il suo amore è per sempre.
Ha disteso la terra sulle acque, perché il suo amore è per sempre.
Ha fatto le grandi luci, perché il suo amore è per sempre.
Il sole, per governare il giorno, perché il suo amore è per sempre.
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La luna e le stelle, per governare la notte, perché il suo amore è per sempre.
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Colpì l’Egitto nei suoi primogeniti, perché il suo amore è per sempre.
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Da quella terra fece uscire Israele, perché il suo amore è per sempre.
12
Con mano potente e braccio teso, perché il suo amore è per sempre.
13
Divise il Mar Rosso in due parti, perché il suo amore è per sempre.
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In mezzo fece passare Israele, perché il suo amore è per sempre.
15
Vi travolse il faraone e il suo esercito, perché il suo amore è per sempre.
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Guidò il suo popolo nel deserto, perché il suo amore è per sempre.
17
Colpì grandi sovrani, perché il suo amore è per sempre.
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Uccise sovrani potenti, perché il suo amore è per sempre.
19
Sicon, re degli Amorrei, perché il suo amore è per sempre.
20
Og, re di Basan, perché il suo amore è per sempre.
21
Diede in eredità la loro terra, perché il suo amore è per sempre.
22
In eredità a Israele suo servo, perché il suo amore è per sempre.
23
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi, perché il suo amore è per sempre.
24
Ci ha liberati dai nostri avversari, perché il suo amore è per sempre.
25
Egli dà il cibo a ogni vivente, perché il suo amore è per sempre.
26
Rendete grazie al Dio del cielo, perché il suo amore è per sempre.
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La misericordia di Dio comincia a manifestarsi prima ancora che l’uomo possa vederla; di lì
in poi tutti gli eventi testimoniano la misericordia di Dio nelle grandi azioni di salvezza per
il popolo come nella provvidenza quotidiana del cibo, provvidenza non solo verso Israele,
ma verso ogni vivente.
La misericordia di Dio attraversa tutto è perciò universale, duratura, perpetua.
Il Salmo inizia e ha una fine e nello stesso tempo si estende oltre: la misericordia di Dio è
eterna. La litania può essere ampliata oltre al testo. Possiamo continuare a lodare Dio per
averci dato Cristo, perché Cristo è morto per noi, perché sulla Croce ha brillato come non
mai la misericordia di un Dio che ha donato la vita per i peccatori.
Possiamo continuare a lodare Dio per tutti gli atti di misericordia presenti nelle vicende
ordinarie della nostra vita che continuano a raggiungerci.
3. ATTUALIZZAZIONE
(Nota di metodo: sarebbe bene che i tre ambiti di attualizzazione fossero tutti presi in considerazione,
lasciando all’animatore la libertà di soffermarsi nell’ambito che riscuote maggior attenzione da parte dei
membri del gruppo)
ambito GIOVANILE
Formazione e profilo delle figure educative
(…) In ogni parrocchia/oratorio si porrà poi la dovuta attenzione affinché la gestione
delle attività non diventi mai prevalente rispetto al fine educativo. Al di sopra del fare
e dell’organizzare dovrà essere sempre salvaguardata la relazione, la condivisione dei
programmi, la comunione d’intenti, considerando i ragazzi mai come ‘utenti’ ma sempre
come figli di Dio, protagonisti della loro crescita. Pertanto vanno garantiti, all’interno
della progettazione, momenti e spazi per la formazione della comunità educativa della
parrocchia/dell’oratorio: è necessario che periodicamente ci si ritrovi per la formazione,
per pregare, per verificare il lavoro svolto.
(dal documento “Laboratorio dei talenti” n. 23)
Chiediamoci:
Nel cammino di noi adulti, come educatori dei giovani, quanto spazio ha la preghiera,
la lode, la contemplazione della sua misericordia?
Quale collegamento esiste tra l’agire educativo e la preghiera nella mia personale
esperienza di educatore?
ambito familiare
Riconoscere lo splendore del disegno di Dio sulla sessualità
La grazia del sacramento matrimoniale, benché conferisca una speciale forza per lottare contro
il peccato delle origini, non può cancellarne le conseguenze, che rimangono iscritte in noi sotto
forma di concupiscenza (desiderio di possedere e usare l’altro).
Può permetterci, però, di ricalibrare il vissuto della nostra sessualità rispetto al progetto originario
di Dio, e ciò persino attraverso le ferite del nostro cuore. Riconoscere lo splendore del disegno di
Dio sulla sessualità umana, contemplarlo esercitandoci alla purezza dello sguardo e del cuore, è
una prima tappa che ci permette di vivere l’unione dei corpi come liturgia, come celebrazione del
divino, e dunque riconciliarci con la nostra sessualità, piuttosto che contrastarla. La sessualità è
fondamentalmente buona, anche se il nostro cuore ferito rende difficile coglierla e viverla nel suo
significato integrale. La sessualità è il marchio del divino in noi e continua a svelare la funzione
che aveva dal “principio”: svelare il cuore trinitario di Dio.
Non l’uomo singolarmente, né la donna singolarmente, sono immagine di Dio, bensì l’uomo e la
donna in comunione nell’unica carne. «L’uomo è divenuto “immagine e somiglianza di Dio” non
soltanto attraverso la sua umanità, ma attraverso la comunione delle persone, che l’uomo e la
donna formano sin dall’inizio» (G. P. II 14.11.79).
(“La spiritualità coniugale secondo Giovanni Paolo II” Y. Semen)
Chiediamoci:
Che idea abbiamo della sessualità? Essa è segnata dalla mascolinità e dalla femminilità. Come questa differenza, che si manifesta nel pensiero, nelle azioni, nell’affetto
… ci apre all’accoglienza e all’arricchimento reciproco e ci aiuta a capire che cosa
significa essere uomo e donna?
Come ci aiutiamo a vivere la sessualità nella pienezza del dono?
Il corpo degli sposi parla non solo attraverso gli atti propri del dono sessuale, ma
anche attraverso ogni gesto di tenerezza, di affetto, di compassione, di vicendevole
accoglienza. Quanto essi sono presenti nella nostra giornata?
ambito SOCIALE
VESTIRE I NUDI. La nudità, nella Bibbia è la coscienza del limite, della fragilità e vulnerabilità dell’uomo. Le tuniche di pelle che Dio confeziona per Adamo ed Eva rappresentano
l’atto primordiale di misericordia che Dio opera verso le creature. Il suo amore è eterno
perché nonostante l’infedeltà dell’uomo, Dio gli rende la sua dignità, gli riconosce ancora
di essere a sua immagine.
Chiediamoci:
So dar lode a Dio per il suo amore coprendo la nudità, venendo incontro alla fragilità,
al pudore dei fratelli? Riconosco la sacralità del corpo delle persone o ne faccio un
uso sacrilego rendendole schiave in qualsiasi modo? Cerco di lodare la misericordia
del Signore evitando la violenza, il furto, la menzogna, la calunnia? Mi impegno ad
accogliere la mia e altrui infermità, debolezza, fragilità, usandole compassione e misericordia?
AMMONIRE I PECCATORI. Ammonire significa evocare, richiamare, rendere presente il disegno misericordioso di Dio, il suo farsi prossimo alla creatura. Purtroppo, troppo spesso,
lo trasformiamo in condanna, diktat intransigente e duro che alza muri, chiude al dialogo,
suscita provocazione e minaccia.
Chiediamoci:
Sappiamo essere come singoli e comunità memoria viva, narrazione della misericordia di Dio verso tutti, invece che di giudizio e condanna? Sappiamo fare memoria del
nostro limite e infedeltà come base di partenza per l’accompagnamento e la prossimità nei confronti di chi sbaglia? Sappiamo valorizzare le diversità, come dono e non
come minaccia, e non cedere alla sacralizzazione della nostra verità mettendoci al
servizio della misericordia di Dio?
4. PREGHIERA FINALE
Preghiera di Papa Francesco per il Giubileo
Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste,
e ci hai detto che chi vede te vede Lui. Mostraci il tuo volto e saremo salvi.
Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro;
l’adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura;
fece piangere Pietro dopo il tradimento, e assicurò il Paradiso al ladrone pentito.
Fa’ che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé
la parola che dicesti alla samaritana: “Se tu conoscessi il dono di Dio!”
Tu sei il volto visibile del Padre invisibile, del Dio che manifesta la sua onnipotenza
soprattutto con il perdono e la misericordia:
fa’ che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella gloria.
Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch’essi rivestiti di debolezza
per sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore:
fa’ che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio.
Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione
perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore
e la tua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio
proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista.
Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia
a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.