Lo zainetto scolastico - Relazione clinico

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Lo zainetto scolastico - Relazione clinico
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PREMESSA...................................................................................................................3
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LE PATOLOGIE DELLA COLONNA VERTEBRALE: RAZIONALE DI UNA
POSSIBILE INTERAZIONE CON IL CARICO DA ZAINETTO SCOLASTICO
.........................................................................................................................................4
2.1
2.2
3
DEFORMITÀ VERTEBRALI ..........................................................................................4
RACHIALGIE ..............................................................................................................4
LO ZAINETTO SCOLASTICO: LE CONOSCENZE SCIENTIFICHE OGGI...5
3.1
IL PESO DELLO ZAINETTO SCOLASTICO ......................................................................5
3.1.1 I fatti.....................................................................................................................5
3.1.2 Le considerazioni .................................................................................................5
3.2
ASPETTO SANITARIO .................................................................................................6
3.2.1 I fatti.....................................................................................................................6
3.2.2 Le considerazioni .................................................................................................6
3.3
ASPETTO BENESSERE.................................................................................................8
3.3.1 I fatti.....................................................................................................................8
3.3.2 Le considerazioni .................................................................................................8
3.4
ASPETTO SOCIALE .....................................................................................................8
3.4.1 I fatti.....................................................................................................................8
3.4.2 Le considerazioni .................................................................................................9
3.5
ASPETTO PREVENTIVO: DETERMINANTI DEL PESO E PROPOSTE DI SOLUZIONE ...........9
3.5.1 I fatti.....................................................................................................................9
3.5.2 Le considerazioni ...............................................................................................10
3.6
ASPETTO PREVENTIVO: UN INTERVENTO EDUCATIVO NON BASTA ...........................11
3.6.1 I fatti...................................................................................................................11
3.6.2 Le considerazioni ...............................................................................................11
4
CONCLUSIONE.........................................................................................................13
5
BIBLIOGRAFIA.........................................................................................................14
ALLEGATI .......................................................................................................................16
INTRODUZIONE
ALLEGATO A : COME USARE LO ZAINETTO SCOLASTICO.
DALL’ERGONOMIA ALL’EDUCAZIONE
ALLEGATO B: USO DELLO ZAINETTO SCOLASTICO. LA FAMIGLIA
ALLEGATO C: USO DELLO ZAINETTO SCOLASTICO: GLI INSEGNANTI
ALLEGATO D: USO DELLO ZAINETTO SCOLASTICO: SCHEDE DI LAVORO
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Il problema zainetto scolastico è particolarmente sentito dalla popolazione italiana, come
testimoniano le campagne stampa e le polemiche sollevate in coincidenza con l’avvio di tutti gli
anni scolastici. Due successivi pareri del Consiglio Superiore di Sanità (1994 e 1999) hanno fatto
rilevare la necessità di un’attenzione al problema e fissato dei limiti indicativi, pur senza esprimersi
in modo definitivo dal momento che continuavano a sussistere dubbi concreti sull’importanza dello
zainetto per la salute degli studenti. Va però sottolineato che i pareri del Consiglio Superiore di
Sanità:
• riflettevano l’assoluta scarsità di dati presenti in letteratura medica sino al 1999 e riportavano
quindi solo il parere degli esperti. In questi ultimi anni sono però notevolmente aumentati per
numero e qualità gli studi in letteratura medica;
• erano rivolti strettamente all’ambito sanitario; il problema zainetto scolastico deve invece essere
inquadrato sotto una serie multiforme di aspetti che, accanto a quello sanitario, includono anche
problematiche di benessere, preventive e sociali.
Obiettivo di questa relazione è rivedere sinteticamente ma in modo completo tutti questi
nuovi elementi, e presentare in appendice alcuni articoli e schede di approfondimenti di interesse
pratico.
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Scoliosi e dorso curvo sono considerate le più comuni patologie del rachide in età evolutiva
e si è sempre pensato che il mal di schiena fosse raro e, se presente, indice di una patologia grave.
Oggi i nuovi dati in letteratura stanno cambiando l’ottica degli studiosi e dei clinici.
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La scoliosi idiopatica è una deformità della colonna vertebrale che ne provoca una curvatura
anomala: questa si svolge nei tre piani dello spazio ed appare in radiografia come una flessione
laterale. Nei casi gravi, le sue conseguenze sono di tipo funzionale ed estetico. All’origine della
scoliosi idiopatica ci sono motivazioni genetiche, mentre nella sua evoluzione potrebbero giocare
un ruolo anche fattori biomeccanici. Questo implica che ipotetici fattori di rischio biomeccanici
(come il carico sulle spalle dovuto allo zainetto scolastico) non hanno sicuramente un ruolo causale,
mentre possono teoricamente averne uno nell’evoluzione della patologia. A tutt’oggi non ci sono
studi in merito ed il parere degli studiosi è unanimemente contrario.
L'
ipercifosi giovanile o dorso curvo è una deformità della colonna vertebrale che provoca un
aumento della curvatura a convessità anteriore che normalmente esiste a livello del torace quando lo
si guarda di profilo; a volte si associa ad una difficoltà di crescita delle ossa, che provoca dolori in
mezzo alle scapole. Nei casi gravi, le sue conseguenze sono di tipo funzionale ed estetico. Nella sua
origine vengono considerate componenti familiari, comportamentali e psicologiche. Ne consegue
che un fattore come lo zainetto scolastico potrebbe avere un ruolo di aggravante o, meno
probabilmente, addirittura causale. Il dolore dovrebbe però essere presente. A tutt’oggi non ci sono
studi in merito ed il parere degli studiosi è discorde.
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Sono dolori a livello lombare, dorsale o cervicale. Di norma hanno un'
origine multifattoriale,
anche se in età evolutiva possono essere il segnale di una patologia sottostante. Meritano attenzione
medica se recidivanti o di lunga durata, oppure se al dolore si associano manifestazioni cutanee,
problemi ad altre articolazioni, disturbi del cammino, febbre o perdita di peso. Il mal di schiena
comune ha in età evolutiva una incidenza durante l'
arco della vita fra il 30% e il 51%. Sono
identificabili una serie di fattori di rischio, tra cui l'
età, l'
anamnesi positiva per trauma vertebrale, la
familiarità, l'
asimmetria del tronco, l'
altezza, il fumo, il sesso femminile, gli sport agonistici e
comunque un elevato livello di attività fisica, la depressione ed altri fattori emozionali o di stress.
Questi fattori non sempre coincidono con quelli riportati per gli adulti. Lo zainetto scolastico
potrebbe teoricamente rientrare in questa fascia d’età tra fattori di rischio “lavorativo” di tipo
biomeccanico. Proprio in questo campo gli studi negli ultimi anni si sono moltiplicati.
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I dati riportati fanno principalmente riferimento alle ricerche effettuate in Italia e
parzialmente già pubblicate in letteratura internazionale o in fase di pubblicazione; ove appropriato
vengono anche citati i dati internazionali. I dati italiani più attendibili sono stati rilevati nell’ambito
di due ricerche diverse, finanziate dal Ministero della Salute:
• triennio 1996-99, Ricerca Finalizzata IRCCS della Fondazione Don Gnocchi di Milano in
collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Milano: sono stati studiati 668 ragazzi
dell’intero scolastico distretto di Bresso nell’area metropolitana;
• biennio 1999-2000, Ricerca Corrente IRCCS della Fondazione Don Gnocchi di Milano in
collaborazione con la ASL della provincia di Mantova: sono stati studiati 108 ragazzi, con i loro
insegnanti ed i loro genitori, in due distretti scolastici rurali in provincia di Mantova.
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Il carico portato giornalmente dagli scolari di I media supera di norma gli 8 kg. e nello
studio più importante pubblicato è risultato di 9.3 kg, con una media del carico massimo settimanale
di 11.5 kg; il corrispondente rapporto con il peso corporeo è rispettivamente del 22.0% e 27.5% (i
dati degli altri studi sono confrontabili). Il 34,8% dei ragazzi porta almeno una volta la settimana
uno zainetto che supera il 30% del peso corporeo. Va inoltre sottolineato che oltre il 90% del
materiale portato nello zainetto dai ragazzi delle scuole medie è necessario alle attività didattiche, o
per lo meno è ritenuto tale dai ragazzi intervistati. Nel caso gli alunni frequentino il tempo pieno
aumenta anche il carico dello zainetto. Il tempo di trasporto con lo zaino in spalla (sola andata casascuola) è stato calcolato a Milano in 7 minuti in media.
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I carichi quotidiani trasportati dai ragazzi corrispondono, per un uomo che pesa 80 kg e una
donna che pesa 60 kg, ad un carico medio di 17,6 e 13,2 kg rispettivamente ed un carico massimo
settimanale di 22,0 e 16,5 kg. Occorre riconoscere che questi risultati riguardano i carichi medi
nell’intera popolazione, ma si deve anche notare che nel 34,8% dei casi si supera il 30% del peso
corporeo almeno una volta la settimana (fino al 46,2%!). In Italia, le leggi del lavoro limitano a 30
kg (maschi) e 20 kg (femmine) il carico massimo che può essere sollevato durante attività
lavorative. Questo limite scende a rispettivamente 20 e 15 kg in caso di lavoratori di età compresa
tra 15 e 18 anni. Il corrispondente valore NIOSH statunitense per gli adulti è 23 kg, limite che si
ritiene protegga rispettivamente il 99% dei maschi e il 75-90% delle femmine. Per quanto riguarda
il trasporto di carichi, questi valori sono molto diversi, e non sono totalmente confrontabili alla
nostra situazione: non si considerano tempi di trasporto che durano quanto i 7 minuti medi della
nostra popolazione scolastica. Per quanto riguarda gli adulti, il carico massimo che può essere
trasportato per 8,5 metri ogni 8 ore ad un’altezza dal suolo di 111 cm per i maschi e di 105 cm per
le femmine è rispettivamente di 20 e 16 kg. Malgrado limiti come questi siano stati elaborati,
proposti e applicati in ambiente lavorativo adulto, non è stato sviluppato nessun limite per
l’applicazione nell’ambiente "lavorativo" dei bambini, vale a dire la scuola. In base alla letteratura,
gli unici limiti proposti (10-15% del peso corporeo) sono ampiamente superati nella vita quotidiana.
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Le attività correlate con lo zainetto causano mal di schiena nel 46,1% degli scolari; la fatica
a trasportare lo zainetto ed il tempo trascorso portando lo zainetto sulle spalle, sono parametri
associati al mal di schiena.
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In Italia tutti i bambini di 11 anni vanno a scuola e questo può essere considerato l’ambiente
lavorativo dell’intera popolazione di quest’età. Ovviamente, qualsiasi fattore di rischio correlato ad
attività scolastiche regolari è un fattore di rischio al quale è esposta tutta la popolazione. Il trasporto
dello zainetto è la condizione di carico quotidiano del rachide più tipica negli scolari ed è stato
dimostrato che costituisce un considerevole carico “occupazionale”. In base ai risultati in
letteratura, il numero di scolari che avverte disagio o persino mal di schiena trasportando lo zainetto
è elevato. Inoltre, i dati danno sostegno all’ipotesi dell’esistenza di una relazione tra mal di schiena
e trasporto dello zainetto. Tuttavia, questa associazione non è semplice e diretta e questo, insieme
alla sottovalutazione del problema nella letteratura, potrebbe spiegare il ridotto numero di studi
scientifici ed alcuni risultati contrari precedentemente proposti. In effetti, il mal di schiena è
associato in due diverse ricerche italiane con la fatica avvertita trasportando lo zainetto e con il
tempo trascorso portando lo zainetto sulle spalle. Invece, il mal di schiena non è associato con il
peso dello zainetto medio e massimo, di per sé o correlato a parametri antropometrici e con la
sensazione che lo zainetto sia troppo pesante.
Nonostante l’associazione tra mal di schiena e fatica trasportando lo zainetto sembri indicare
che le caratteristiche del carico possano essere importanti, solo il tempo trascorso portando lo
zainetto sulle spalle era associato al mal di schiena; inoltre, l’assenza di una relazione tra mal di
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schiena e peso dello zainetto medio e massimo, e tra la fatica durante il trasporto dello zainetto e sia
il tempo trascorso portando lo zainetto sulle spalle che il peso dello zainetto medio e massimo,
indica che è necessario considerare anche fattori personali: le reazioni fisiche del bambino a questi
carichi notevoli e possibili aspetti psicosociali. Il mal di schiena nei bambini è un argomento
talmente nuovo che pochi articoli se ne sono occupati. Negli adulti, negli ultimi anni è stata posta
l’attenzione sull’influenza dei fattori psicosociali, malgrado recentemente sia stata messa di nuovo
in luce anche l’importanza dei fattori occupazionali. Il parametro soggettivo chiaramente associato
al mal di schiena è la fatica durante il trasporto dello zainetto, che causa un chiaro aumento del
rischio relativo di dolore. Malgrado in futuro sarà necessario valutarla con maggior cura e con altri
metodi, sappiamo già che la percezione della fatica a livello della schiena è altamente correlata
all'
affaticamento muscolare paravertebrale. Inoltre, la sensazione che lo zainetto fosse pesante, che
potrebbe essere correlata più strettamente a elementi psicosociali rispetto alla fatica durante il
trasporto dello zainetto, non era associata al mal di schiena.
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65,7% dei casi. Il problema è percepito di più nel sesso femminile.
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La verifica dell'
impegno cardio-respiratorio durante la locomozione con zainetto ha
dimostrato che l’incremento del massimo consumo di ossigeno è minimo (25%), risultando di poco
superiore alla deambulazione senza zainetto. Fanno eccezione i soggetti di minore peso corporeo,
che presentano valori di massimo consumo di ossigeno e livelli di fitness nettamente inferiori alla
media: per loro è un carico gravoso.
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Anche se la relazione tra mal di schiena e trasporto dello zainetto rimane tuttora da
dimostrare con totale certezza, il disagio riportato dagli studenti è incontestabile. Uno degli obiettivi
fondamentali della medicina del lavoro è ottenere “condizioni occupazionali confortevoli quando
siamo sani e accoglienti quando siamo malati” non possiamo continuare a ignorare i nostri figli.
I dati sull’impegno cardio-respiratorio portano a caldeggiare fortemente l’ottenimento di una
buona condizione fisica tramite una costante attività motoria.
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Il “peso degli zainetti” viene percepito come un possibile problema più dai genitori che da
studenti e insegnanti. Infatti, la percentuale di quanti riferiscono di ritenere il peso degli zainetti un
problema molto o abbastanza rilevante si attesta al 60,3% fra gli studenti e sale al 73% fra i docenti,
mentre fra i genitori tocca addirittura il 95,1%.
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Questi risultati documentano come il problema sia percepito chiaramente da tutti gli attori
coinvolti. Appare peraltro chiaro che i genitori siano i più preoccupati per la situazione, mentre
colpisce come gli studenti, pur dichiarando fatica al trasporto del carico, si preoccupino
relativamente meno. L’interpretazione del dato può ricondurre alla possibile applicazione di scale di
valori diverse (preoccupazione per la salute da un lato, la preoccupazione didattica e per altri disagi
tipici del mondo della scuola dall’altro).
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E’ stata dimostrata una differenza fra i carichi portati in una settimana dalle singole classi, e
nei diversi giorni della settimana sia nelle diverse scuole che nelle singole classi. Esaminando gli
alunni singolarmente, abbiamo riscontrato che i carichi portati da ciascuno di loro variava nell’arco
della settimana nell’ambito delle classi. Per contro, non ci sono dati per fattori come i programmi
ministeriali e/o gli autori e gli editori dei testi.
I genitori tendono ad attribuire il problema all’impegno scolastico di per sé, mentre gli
insegnanti trovano anche altre possibili cause nei ragazzi, ritenuti responsabili di una incapacità
organizzativa e del trasporto di materiale non necessario (che peraltro secondo i dati già riportati
influisce solo per il 10% del totale). Le proposte di soluzione sono direttamente correlate a queste
opinioni.
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Il peso di ogni zainetto è dovuto certamente ad esigenze scolastiche, ma vi è una variabilità
dei pesi che è necessario capire. La differenza fra i carichi portati settimanalmente dalle singole
classi conferma il ruolo degli insegnanti e dei consigli di classe quando scelgono i libri di testo
all’inizio dell’anno. Il giorno della settimana si evidenzia come il fattore che determina
maggiormente il carico dello zainetto sia nelle diverse scuole che nelle singole classi: ciò è
probabilmente dovuto alle scelte compiute dagli insegnanti all’inizio dell’anno, ossia quando si
pianifica la settimana scolastica e si stabilisce quale materiale occorrerà in ciascun giorno. Peraltro,
anche le richieste quotidiane dei singoli insegnanti potrebbero influire. Esaminando gli alunni
singolarmente, abbiamo riscontrato che i carichi portati da ciascuno di loro variava nell’arco della
settimana nell’ambito delle classi. L’insieme dei risultati fornisce una dimostrazione della
mancanza di coerenza nel comportamento dei singoli scolari, sia su base sistematica (scelta degli
accessori scolastici) sia su base quotidiana (scelta delle cose da portare con sé in eccedenza rispetto
a quanto richiesto dagli insegnanti ed agli accessori consueti). Questa anarchia, tipica dell’infanzia,
implica anche, almeno in alcuni casi, una mancanza di controllo sistematico da parte degli adulti (in
questo caso, soprattutto dei genitori, ma anche degli insegnanti). Per contro, non siamo stati in
grado di trarre conclusioni definitive su fattori come i programmi ministeriali e/o gli autori e gli
editori dei testi.
Tutte le varie parti in causa sono coinvolte nel determinare il peso degli zainetti e potrebbero
contribuire alla sua riduzione:
• gli insegnanti, compatibilmente con le esigenze didattiche, potrebbero considerare questo
problema all’inizio dell’anno, quando scelgono i testi da adottare; potrebbero pianificare la
settimana scolastica considerando la “pesantezza” delle diverse materie anche secondo il carico
che determina nello zainetto; potrebbero continuare a rivolgere attenzione al problema per tutto
l’anno, aumentando la sensibilità fra scolari e genitori, ed assicurarsi che i ragazzi non portino a
scuola libri non necessari; potrebbero altresì organizzare la condivisione dei libri fra i compagni
di banco;
• i genitori dovrebbero essere prudenti nell’acquisto di zainetti e materiale scolastico per i loro
figli all’inizio dell’anno; potrebbero controllare che cosa i ragazzi portano a scuola giornalmente
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•
•
per assicurarsi che non portino oggetti non indispensabili per le attività del giorno; potrebbero
educare i loro figli su questo problema;
le scuole dovrebbero fornire agli alunni attrezzature per il deposito di materiali di uso non
quotidiano (armadietti).
gli editori potrebbero cercare di evitare l’uso di materiali pesanti;
gli autori potrebbero cercare di ridurre l’iconografia o la documentazione ridondanti o sforzarsi
di suddividere un testo in più volumi di minori dimensioni (un volume per anno scolastico o
quadrimestre, ad esempio).
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E’ stato condotto uno studio specifico per verificare l’efficacia di un intervento
multifattoriale sul problema dello zainetto scolastico ai fini di ridurne il peso e variare il mal di
schiena riferito dai ragazzi. L'
intervento si è concretizzato con un contatto diretto con gli insegnanti
tramite un incontro-conferenza con discussione e l'
invio di un foglio illustrativo, insieme ad un
contatto indiretto con tutti gli studenti ed i loro genitori tramite la distribuzione di un volantino. La
verifica di efficacia è stata effettuata con un apposito gruppo di controllo che non ha subito
l'
intervento.
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I risultati documentano come in realtà ci siano stati due tipi di intervento sulla popolazione:
l’intervento informativo, con colloqui con gli insegnanti e volantini per i genitori, rivolto
direttamente agli educatori ed indirettamente, tramite loro, ai ragazzi
la ricerca in se, con la pesatura effettuata ed il questionario distribuito per verificare l'
efficacia
dei risultati, che è divenuta un intervento aspecifico, finalizzato più direttamente ai ragazzi.
L'
intervento specifico ha determinato una riduzione significativa dei soli peso aggiuntivo e
superfluo ma, dal momento che questi contano per meno del 10% del totale, non ha influito
significativamente sul peso complessivo degli zainetti. L'
intervento aspecifico invece (ossia la
semplice di pesatura) è risultato efficace, venendo a determinare una diminuzione del peso in
entrambi i gruppi considerati, probabilmente proprio perché ha agito sui ragazzi sensibilizzandoli e
facendoli riflettere sul contenuto del loro zainetto. Questi risultati documentano in ogni caso
chiaramente che un semplice intervento sulla popolazione non è in grado di influire in maniera
significativa per ridurre il peso dello zainetto scolastico.
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I risultati recentemente pubblicati in letteratura consentono di rispondere ad alcune domande
che non avevano ancora risposta nel 1999, al momento dell’ultimo parere in materia del Consiglio
Superiore di Sanità:
• quanto pesano gli zainetti scolastici ? Tanto, e soprattutto percentualmente vanno al di là del
peso consentito per legge negli adulti; il peso è determinato quasi esclusivamente da materiale
scolastico necessario per la giornata;
• gli zainetti influiscono sulla salute degli scolari ? La fatica a portare lo zainetto ed il tempo di
trasporto sono associati al mal di schiena (non alla scoliosi), anche se i risultati non possono
ancora essere considerati definitivi;
• gli zainetti sono fonte di disagio per gli scolari ? Sicuramente sì, anche se è possibile ridurre il
disagio con una buona forma fisica;
• qual è la percezione del problema "peso degli zainetti scolastici" da parte di studenti,
insegnanti e genitori ? E’ un problema importante per tutti, anche se più per i genitori che per
gli altri;
• quali fattori contribuiscono a determinare il peso degli zainetti scolastici ? Sicuramente tutti gli
attori sulla scena scolastica giocano un loro ruolo: gli insegnanti in primis, ma anche i ragazzi
ed i genitori. Un intervento per essere efficace deve necessariamente essere multifattoriale;
• un intervento specifico per ridurre il peso degli zainetti, costituito da una formazione per gli
insegnanti ed una informazione per i genitori, non ha dimostrato una grande efficacia ad una
verifica con gruppo di controllo; incrementare le conoscenze sul problema tra i ragazzi si è
invece rivelato efficace.
Da questi risultati scaturisce che, al di là dell’aspetto sanitario relativo alle deformità
vertebrali ampiamente considerato dal Consiglio Superiore di Sanità, si devono prendere in
considerazione anche le problematiche sanitarie rispetto alle rachialgie, le problematiche relative al
benessere degli studenti e le problematiche sociali.
Sulla base di quanto è oggi noto, si dovrebbe ridurre il carico degli zainetti sia perché
superano proporzionalmente i limiti fissati per gli adulti e causano frequentemente disagio, sia
perché la fatica durante il trasporto dello zainetto e il tempo trascorso portando lo zainetto sulle
spalle sono parametri associati al mal di schiena. Il fatto che un intervento puramente educativo non
consenta di risolvere il problema sottolinea che è necessario ricorrere a strumenti diversi: una legge
in materia potrebbe costituire una soluzione utile. Nel corso della relazione sono stati elencati gli
elementi sui quali sarebbe utile intervenire.
Nel considerare una legge, non si dovrebbe però prescindere da altri aspetti
dell’“ergonomia” a scuola, analogamente a quanto è avvenuto sul mondo del lavoro con il D.L
626/1994. Si dovrebbero considerare, tra gli altri: i banchi scolastici, le condizioni ergonomiche
delle aule scolastiche, la ricreazione. Utile potrebbe essere istituire una “Giornata annuale per la
Salute nell’ambiente scolastico” dove si considerino tutti questi aspetti nella loro completezza
teorico-pratica. Altrettanto utile potrebbe essere identificare un Responsabile della Salute dei
Ragazzi a Scuola, analogamente al Responsabile della Sicurezza nelle aziende: potrebbe essere un
insegnante appositamente formato, che avrebbe il compito di verificare la situazione attuale della
propria scuola e della gestione dei ragazzi, proporre iniziative per migliorare le condizioni di vita a
scuola ed in relazione alla scuola (zainetto incluso), adottare iniziative educative e formative in
materia.
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URL: http://www.hopkins.med.jhu.edu/NewsMedia/press/1996/AUGUST/19966.HTM
=
Questa pubblicazione si conclude con alcuni contributi educativi per i genitori, i ragazzi e gli
insegnanti. Proponiamo del materiale da utilizzare in classe coinvolgendo quindi gli insegnanti. Si
tratta di testi elaborati nell’ambito di un progetto della Fondazione Don Gnocchi ONLUS, IRCCS
di Milano realizzato insieme al Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Regionale per la
Lombardia, in collaborazione con il Gruppo di Studio della Scoliosi e patologie vertebrali (GSS).
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Stefano Negrini, Guido Antonini, Roberta Carabalona, Paolo Sibilla, Michele Romano
(Fonte: Monografia GSS – Gruppo di Studio della Scoliosi e delle patologie vertebrali www.gss.it “Ergonomia e applicazioni pratiche”, 1999)
In questo articolo rivediamo un aspetto dell'ergonomia che spesso viene trascurato
completamente. Fino a tempi molto recenti non c'era coscienza che il mal di schiena potesse essere
un problema anche in età d'accrescimento. Il periodo della scuola dell'obbligo veniva visto solo da
alcuni tra i più illuminati come un momento educativo principe per evitare problemi in età adulta
(per il Gruppo di Studio della Scoliosi la prima Back School per questa fascia d'età risale ai primi
anni '80). Ora, la presenza del dolore e di alcuni oggettivi problemi (lo zainetto scolastico, il banco
scolastico) che vengono qui presi in esame in dettaglio, offrono una necessità in più di intervento.
Siamo però del parere che la necessità deve diventare una possibilità finalizzata di intervento
educativo basato sulle indicazioni dell’ergonomia in un'età principe, per insegnare che
l’ergonomia serve soprattutto a pensare a come gestire al meglio le proprie strutture rispettando le
esigenze del proprio lavoro quotidiano (in questo caso: la scuola).
Il mal di schiena appare come un problema sempre più rilevante nella popolazione
giovanile.
Studi epidemiologici presenti in letteratura a partire dagli anni '
80 sulla prevalenza di tale
patologia in giovane età, riportano dati variabili dal 20 al 50%. I diversi risultati ottenuti
rispecchiano la disomogeneità dei campioni utilizzati, in primo luogo l’età dei soggetti, che spazia
dai 10 ai 18 anni. Il dato significativo è comunque la diffusa presenza del mal di schiena nella
popolazione in età scolare.
Peraltro è anche questa l'
età in cui è più importante introdurre delle attività preventive che
potranno poi dare il loro risultato sul lungo periodo. In particolare:
• una cultura del movimento come momento fondamentale della prevenzione di tutte le patologie
muscolo-scheletriche in generale e di quelle vertebrali in particolare;
• una gestione posturale "ergonomica" del proprio corpo, principalmente rispetto alle esigenze del
lavoro di scolaro, rendendo però chiaro come la prevenzione parta proprio dalla gestione
quotidiana corretta e non da situazioni esterne estemporanee.
In questo Capitolo focalizzeremo la nostra attenzione su alcuni elementi tipici del "lavoro"
dello scolaro. In particolare, la vita in classe ripercorre quasi tutti gli stessi elementi del lavoro
sedentario dell'
adulto già presentati nel Capitolo 4, sia pure adattati alla vita dello scolaro, mentre
un elemento a sé e peculiare dello studente soprattutto delle scuole medie, è dato dallo zainetto
scolastico, cui dedicheremo il maggior spazio.
Una preoccupazione comune nei genitori degli alunni è il peso dello zainetto: può
comportare lo sviluppo di danni permanenti alla colonna (deformazioni quali scoliosi o dorso
curvo) e/o mal di schiena, specialmente nei ragazzi che già risentono di una malattia della colonna
vertebrale? Se da un lato, come più volte espresso anche da altri esperti del settore, non si ritiene
=
che lo zaino possa influire in maniera determinante sul sistema della postura e quindi sulle
deformità vertebrali come scoliosi ed ipercifosi, dall’altro appare utile focalizzare l’attenzione sul
fattore zainetto per il problema mal di schiena.
')
) !'
Uno studio trasversale che abbiamo presentato nel ’97, su una popolazione di 680 ragazzi di
età compresa tra gli 11 ed i 13 anni, ha documentato una prevalenza elevata di mal di schiena nella
popolazione italiana ("Hai mai avuto mal di schiena in vita tua?": 64,19% più di una volta; "Adesso
hai mal di schiena?": 12,19% sì). Il dato interessante emerso è che quanti soffrivano di mal di
schiena impiegavano più tempo a portare lo zainetto da casa a scuola e riferivano sia di far fatica,
sia di aver difficoltà nel trasportarlo più frequentemente rispetto ai ragazzi senza dolori.
Sulla scorta di questi dati e data la totale mancanza in letteratura di ricerche che andassero al
di là di una pura e semplice verifica del peso contenuto nelle cartelle e/o negli zaini, è nata la
necessità di approfondire la questione: è così iniziato il progetto “Italian Backpack Study”, con
l’intento di affrontare in modo pluridisciplinare il problema ed avere iniziali basi scientifiche per
ulteriori studi futuri.
Fino ad oggi le attività di trasporto carichi sono state studiate solo negli adulti; per questo
gruppo di età sono stati fissati per legge in diversi paesi anche dei limiti di carico massimo
trasportabile. Anche per i ragazzi in età scolare sono stati proposti alcuni limiti (di solito il 10-15%
del peso corporeo), nonostante ci siano al momento ben pochi studi che permettano di determinarli
in modo attendibile.
Dal nostro studio è emerso che il 34.8% degli studenti è sottoposto ad un carico maggiore al
30% del proprio peso corporeo per almeno un giorno a settimana, mentre il peso medio e massimo
trasportati rapportati al peso corporeo sono in media rispettivamente 22.0% (max 36.4%) e 27.5%
(max 46.2%).
Rapportando questi risultati ad un uomo di 80 Kg o ad una donna di 60 Kg si ha un peso
equivalente medio di 17.6 o 13.2 Kg e massimo di 22.0 o 16.5 Kg rispettivamente. In Italia i limiti
di legge lavorativi impongono un carico massimo di 30 Kg per gli uomini e 20 Kg per le donne.
Questi limiti scendono a 20 e 15 Kg rispettivamente, nel caso di lavoratori di 15-18 anni. Il valore
corrispondente statunitense stabilito dal "NIOSH" (National Institute for Occupatonal Safety and
Health) per l'
adulto è 23 Kg, un limite che protegge il 99% dei maschi ed il 75-90% delle femmine.
È quindi ben evidente come non solo siano di gran lunga superati i limiti proposti
corrispondenti al 10-15% del peso corporeo, ma anche come addirittura in alcuni soggetti si
raggiungano carichi proporzionalmente oltre i limiti esistenti per gli adulti.
'
-
Allo stato attuale delle ricerche, non siamo in grado di individuare quale fattore (lo zainetto
o il mal di schiena) venga per primo, cioè non siamo in grado di stabilire un rapporto causa/effetto
definitiva, rispondendo alla domanda "Il carico sulla colonna dovuto allo zainetto provoca il mal di
schiena oppure semplicemente accentua un dolore già esistente e dovuto ad altre cause ?".
Se si considera lo zainetto solo in quanto carico sulla schiena, esso non è correlato
direttamente al mal di schiena. Questo vale sia per il carico in assoluto che per quello correlato ai
parametri antropometrici (per esempio in termini di percentuale del peso corporeo). Quindi, lo
zainetto di chi fa fatica a portarlo o lo sente pesante non pesa di più rispetto a quello dei suoi
compagni e questo indica che non è il peso in assoluto dello zainetto ad essere determinante. Resta
però che ci sono degli aspetti che si sono dimostrati fattori di rischio per il mal di schiena negli
studenti, cioè la fatica a portare lo zainetto, il sentirlo pesante ed il portarlo più a lungo.
=
Abbiamo pure trovato che chi fa fatica a portare lo zaino o lo sente pesante è meno forte
degli altri.
Quindi, i parametri correlati allo zainetto (fatica a portarlo, sentirlo pesante, tempo in cui
viene portato) sono fattori di rischio per il mal di schiena, ma non sono pericolosi in sé (forse con la
sola eccezione del tempo di trasporto). Il pericolo deriva da una combinazione tra peso dello
zainetto e fisico più debole. Ne consegue che i ragazzi che si allenano, che fanno più sport a scuola
e fuori, sono in grado di meglio sopportare lo zainetto e quindi di avere anche meno mal di schiena.
G
'
*
Allo stato attuale delle conoscenze, se da una parte non ci sono elementi definitivi per
proporre specifici interventi legislativi, in quanto i limiti sono alquanto aleatori, dall’altro è
indubbio che sia consigliabile ridurre il peso dello zainetto.
Secondo i nostri dati, nella determinazione del peso quotidiano intervengono sia le richieste
del corpo docente di ogni singola classe, sia le scelte quotidiane di ogni ragazzo. Questi sono
presumibilmente due tra i livelli più importanti sui quali si debba intervenire se si vuole modificare
la situazione attuale. Ci rivolgiamo quindi agli insegnanti ed ai genitori degli studenti nell’esporre
ora alcune semplici regole, dettate dall'
esperienza maturata durante le ricerche, che dovrebbero
rientrare nell’educazione del ragazzo in età scolare. Le riportiamo qui di seguito, commentando le
voci più significative.
) ?.
Lo zainetto scolastico è "come un vestito": la taglia non deve essere troppo grande
Uno zaino troppo grande rispetto al fisico di chi lo deve portare non può essere indossato
correttamente; è così impossibile avere una distribuzione valida del carico sulla schiena.
Uno zainetto scolastico di grandi dimensioni sarà probabilmente uno zainetto di grande peso
I ragazzi hanno la tendenza a portare a scuola materiale inutile. Maggiore è la capienza dello
zaino, quindi, maggiore è la probabilità che sia più pesante perché non esiste quella sia pur minima
inibizione al carico inutile imposta da limiti fisici di spazio.
Uno zainetto scolastico con apertura a soffietto offre un maggior volume e dà un maggiore
sbilanciamento posteriore
L'
apertura a soffietto (tramite apposite cerniere) dello zaino è oggi presente in quasi tutti i
modelli in commercio (Figura 1). Il problema è che, una volta aperto il soffietto, aumenta la
distanza del carico dal baricentro corporeo (la leva si allunga); questo comporta un potenziale
sbilanciamento posteriore, con conseguente alterazione della postura (sbilanciamento anteriore) per
mantenere il baricentro (del proprio corpo + lo zainetto) entro la base d'
appoggio e non cadere
indietro. Ne consegue che, proprio quando il carico è maggiore, e quindi il ragazzo ha bisogno di
una leva meno lunga, la leva viene invece aumentata. Un altro problema collegato a questo è il fatto
che i ragazzi, una volta aperto il soffietto, non lo richiudono, anche quando non è più necessario: ne
consegue un aumento perenne del braccio di leva.
=
Figura 1. Zainetto scolastico con apertura a soffietto.
Uno zainetto scolastico senza schienale provoca un accumulo del peso verso il basso (effetto a
"sacco di patate")
Lo schienale permette di mantenere il contenuto dello zainetto contro il tronco, con uno
scarico del peso lungo tutta la colonna vertebrale. Viceversa, la sua assenza provoca un accumulo di
tutto il carico verso il basso, con un aumento del braccio di leva (Figura 2).
Figura 2. Zainetto scolastico senza schienale con effetto a "sacco di patate".
Lo zainetto scolastico vuoto ha un proprio peso che contribuisce al totale
Apparentemente questa regola ha scarso significato, eppure esistono zainetti esteticamente
molto elaborati, con parti metalliche che alla fine lo rendono magari più bello, ma sicuramente
anche più pesante.
Le bretelle devono essere ampie ed imbottite
Con delle bretelle adeguate è possibile distribuire meglio la pressione sulle spalle ed avere
un maggior comfort durante il trasporto.
E’ sempre meglio che ci sia una cintura addominale con fibbia
Tutti gli zaini di montagna di un certo livello sono dotati di questo accessorio indispensabile
che consente di scaricare parte del peso sul bacino (Figura 3).
=
Figura 3. Zainetto scolastico con cintura addominale.
E’ opportuno che ci sia una solida e confortevole maniglia
Questo accessorio consente da un lato un agevole sollevamento dello zaino, dall'
altro di
alternare le modalità di trasporto quando necessario (Figura 4).
Figura 4. Zainetto scolastico con maniglia, trasportato come una cartella.
) ?
Come riempire lo zainetto scolastico (Figura 5)
L'
obiettivo è quello di mantenere il baricentro dello zainetto vicino a quello corporeo, con
una riduzione del braccio di leva.
1. Partire dallo schienale.
=
2.
3.
4.
Figura 5. Riempimento corretto di uno zainetto scolastico.
Introdurre per primi i dizionari e/o i libri più grandi e pesanti e, se possibile, sovrapporli l'
uno
all'
altro in altezza mantenendoli aderenti allo schienale.
Introdurre quindi libri più leggeri ed a seguire i quaderni o altro di dimensioni, volume e peso
minore.
Nella tasca esterna mettere solo materiale molto leggero.
Come indossare lo zainetto scolastico (Figura 6)
L'
obiettivo è quello di evitare quei sovraccarichi bruschi istantanei che possono essere
all'
origine di dolori.
5. Metterlo su un ripiano (ad esempio un tavolo sufficientemente alto, o al limite il banco
scolastico).
Figura 6. Come indossare uno zainetto scolastico.
6. Flettere le ginocchia e le anche anziché la schiena.
• Indossarlo.
7. Sollevarlo mantenendolo contro la schiena.
Come portare lo zainetto scolastico
L'
obiettivo è quello di distribuire correttamente il carico, in modo simmetrico e con il minor
braccio di leva possibile, sulle spalle, scaricando anche parte del peso sul bacino. Inoltre si intende
cercare di alternare gli sforzi imposti al rachide.
8. Regolare la lunghezza delle bretelle in modo che la parte inferiore dello zainetto indossato non
oltrepassi la linea delle anche (Figura 7).
• Utilizzare entrambe le bretelle.
• Usare la cintura di fissaggio addominale.
• Mantenere lo schienale aderente alla schiena.
=
Figura 7. La parte inferiore dello zainetto scolastico non deve oltrepassare la linea delle anche.
• Saltuariamente si può usare lo zainetto scolastico, se il suo peso non è eccessivo, come cartella
utilizzando l’apposita maniglia.
I divieti dello zainetto
L'
obiettivo è quello di evitare quegli incidenti da carico alterato o da sovraccarico
(istantaneo o permanente) che possono creare danni al singolo studente od ai suoi compagni.
9. Non sovraccaricarlo con materiale inutile o complementare.
• Non sollevarlo rapidamente.
• Non correre.
• Non portarlo su una spalla sola.
• Non "tirare" un compagno per lo zainetto.
Anche all’analisi più superficiale appare chiaro il ruolo della sedentarietà nella vita dello
scolaro: basti pensare alle quotidiane 5-8 ore trascorse seduto al banco di scuola, senza considerare
poi quelle dedicate allo studio ed allo svago (televisione, videogiochi).
!
'
-
Da una nostra ricerca su un campione di 1519 studenti frequentanti le prime due classi della
scuola media superiore, è emerso un elevato valore di prevalenza di mal di schiena: 80,08% (in
particolare: 61.95% “alcune volte”, 9.86% “frequentemente”, 6.95% “una volta”, 1.32%
“continuamente”). Una sezione del questionario aveva lo scopo di verificare la correlazione tra
patologie lombari ed atteggiamento posturale in aula, soprattutto in relazione alla posizione seduta
al banco: l’analisi dei dati ha suggerito un diffuso stato di disagio nel mantenere a lungo tale
posizione. Si è voluto inoltre valutare l’aggravarsi del mal di schiena in funzione di alcune posture
assise quotidianamente assunte: il campione ha dichiarato di percepire un acuirsi del dolore lombare
restando seduto a studiare (39.52%), o seduto al banco (35.35%); nessuna correlazione è stata
invece rilevata dal 34.99% dei ragazzi intervistati.
G
'
!
Dal punto di vista ergonomico, il banco scolastico è come la scrivania di un'
impiegata. La
legge 626 impone alcune regole, ma solo per il posto di lavoro degli adulti; la legislazione
scolastica imporrebbe una serie di misure sia per le sedie che per il banco stesso, in modo da trovare
per il singolo soggetto il miglior rapporto seduta/piano d'
appoggio. La realtà quotidiana spesso non
consente queste finezze, o forse più che altro non lo consente la scarsa attenzione al corpo dei nostri
ragazzi, a favore di un'
illuministica predilezione per lo sviluppo delle capacità superiori,
dimenticando il classico precetto "mens sana in corpore sano". Questo comincia dalla difficoltà ad
avere le palestre (in questo senso per fortuna sono diminuiti gli alunni, perché le palestre sono
aumentate di molto poco…), continua con la scarsa importanza spesso data ai professori
d'
educazione fisica (insegnanti di serie B… - per fortuna che ora sono laureati: forse cambierà
qualcosa) e termina con il mal di schiena, che aumenta progressivamente negli alunni. Per quel che
riguarda gli aspetti più strettamente ergonomici, rinviamo al Capitolo 4 ed al Capitolo 8, mentre di
seguito ecco qualche considerazione altrettanto ergonomica, anche se in senso più ampio.
'
'
J
"Stai diritto con quella schiena !". "Ragazzi, dato il vostro comportamento, oggi
non potete fare l'intervallo e dovete stare seduti tutto il tempo".
=
Questi potrebbero essere alcuni richiami di una maestra severa. Ed ecco invece una maestra
molto più accomodante.
"Su ragazzi, state buoni, non muovetevi troppo …". "Non spingere le compagne
…". "Ritorna al posto, dai, che sto spiegando …".
Penso che ognuno di noi potrebbe avere le proprie preferenze educative. Ma chi vince, dal
punto di vista della schiena dei suoi scolari, il confronto tra la buona, vecchia e tradizionale maestra
che pretende una postura corretta, ma possibilmente senza muoversi dalla sedia ed, eventualmente,
condanna a saltare l'
intervallo per punizione, e la maestra modernista che lascia muoversi (sin
troppo) sia al banco che all'
intervallo? Al di là degli stereotipi che non esistono nella realtà,
sicuramente la schiena dei ragazzi cui è permesso essere più vivaci, che si muovono di più, starà
molto meglio di quella del ragazzo che non solo obblighiamo alla sedentarietà (contraria alla natura
stessa di un organismo in fase di accrescimento: provate a costringere a non muoversi un cucciolo
di qualunque animale!) ma a cui aggiungiamo anche l'
imposizione costrittiva del massimo della
pena: non fare l'
intervallo. Abbiamo inoltre già visto a più riprese come la postura, anche la più
corretta, ma mantenuta per un tempo prolungato, diviene in ogni caso dannosa, perché la colonna
soffre il mantenimento del carico oltre al carico elevato in assoluto. Questa è la situazione dei nostri
ragazzi, soprattutto alle scuole elementari e medie; paradossalmente alle superiori quando invece ce
ne sarebbe già meno bisogno, la tensione si allenta, perché il cambio di professore molto più
frequente consente quasi ogni ora di muoversi dal banco per quei pochi minuti di relax che sono la
salvezza per la schiena.
Diminuire il peso dello zainetto scolastico non risolverà il problema del mal di schiena in
questa fascia di età, ma potrà probabilmente contribuire in questo senso. D'
altra parte, come sempre
negli scolari, si deve pensare anche a sfruttare questo momento della vita scolastica, esattamente
come quello della seduta al banco, a fini educativi: abbiamo visto che i problemi ergonomici
principali negli adulti derivano dalla gestione del proprio corpo in confronto con lavori fisicamente
impegnativi (nel caso dello scolaro: il trasporto dello zainetto) o sedentari (nel caso dello scolaro:
seduti a studiare). Oltre a ridurre il peso, a non tenere a lungo fermi i ragazzi seduti, si possono
sfruttare questi momenti per insegnare come i compiti quotidiani che devono essere affrontati,
anche i più sgradevoli e/o pesanti, possono essere gestiti nella maniera migliore evitando, o
comunque riducendo la probabilità, di sviluppare dei danni che si faranno sentire nel tempo.
=
.
=
H
*
'
(Fonte: “Il peso degli zainetti scolastici. Un problema di salute pubblica?” – Fondazione Don
Carlo Gnocchi ONLUS, in collaborazione con il GSS Gruppo di Studio della Scoliosi e delle
patologie vertebrali)
A molti genitori capita, sollevando lo zainetto scolastico del figlio,
di allarmarsi per un peso eccessivo per le forze di un ragazzino. Anche
recentemente gli organi di stampa e di informazione hanno dato risalto a
questo problema. L’interrogativo che molti genitori si pongono sempre più
spesso è se zainetti così pesanti possono “far male”. Le ricerche
scientifiche hanno dimostrato che purtroppo è così, ma anche che il
problema non sta solo nel peso dello zainetto, bensì nel fisico non allenato
adeguatamente dei ragazzi.
Chiariamo meglio. In primo luogo, per usare bene uno zainetto è
necessario sapere come farlo. Si possono usare dei mezzi formativi, come questo volantino, o la
Videocassetta "Come usare lo zainetto scolastico" prodotta dalla Fondazione Don Gnocchi ONLUS,
IRCCS di Milano, ma non si può fare a meno degli educatori principali, che sono i genitori accanto
agli insegnanti. E'per questo che insieme alla Videocassetta vengono distribuiti due testi, uno per
genitori ed insegnanti, l'
altro costituito da "Schede di lavoro" da utilizzare in classe.
Uno zainetto scolastico non è in grado da solo di causare alterazioni
della colonna vertebrale, come ad esempio la scoliosi. Resta tuttavia il fatto
che se si deve portare sulle spalle uno zainetto pesante per lunghi tragitti, ciò
può condurre a soffrire di mal di schiena, soprattutto se il fisico non è
allenato, perché il ragazzo non fa dell'
attività fisica extra-scolastica con
regolarità.
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•
•
•
•
Lo zainetto è come un vestito e quindi non deve essere di taglia
troppo grande né troppo piccola
Lo zainetto non deve essere di grosse dimensioni: più uno zainetto
è grande, più verrà voglia di riempirlo
Uno zainetto con apertura a soffietto offre un maggior volume, ma
dà anche un maggiore sbilanciamento posteriore
Lo zainetto deve avere uno schienale rinforzato, cioè la parte a
diretto contatto con la schiena abbastanza rigida in modo da far
bene aderire lo zainetto al corpo. Ciò favorisce una corretta
distribuzione del peso lungo la colonna vertebrale
=
•
•
•
•
Lo zainetto vuoto ha un proprio peso che contribuisce al carico totale
Le bretelle (dette anche spallacci) devono essere ampie ed imbottite
E’ sempre meglio che ci sia una cintura con fibbia da allacciare
all’altezza della pancia, come negli zaini di montagna
E’ opportuno che ci sia una solida e confortevole maniglia per
sollevare lo zainetto e trasportarlo a mano quando occorre
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Evitate di portare a scuola materiale non necessario ed accertatevi bene
con gli insegnanti di quello che serve veramente ogni giorno
Riempite lo zainetto in altezza e non in larghezza
Riempite lo zainetto partendo dallo schienale, introducendo per primi i
dizionari e i libri più pesanti, quindi quelli più leggeri ed a seguire i
quaderni o altro di dimensioni, volume e peso minore
Chiudete sempre l'
apertura a soffietto quando non vi serve più
Chiudete bene lo zainetto, in modo che il materiale all'
interno risulti
ben compatto
Per indossare lo zainetto scolastico, mettetelo su un ripiano,
giratevi di schiena, flettete le ginocchia e le anche anziché la
schiena, indossatelo e sollevatelo mantenendolo contro la
schiena.
Regolate sempre le bretelle in modo che il peso non sia
maggiore su una spalla rispetto all’altra
Stringete sempre le bretelle in modo che lo schienale resti
aderente alla schiena
Regolate sempre la lunghezza delle bretelle in modo che la parte inferiore dello zainetto
indossato non oltrepassi la linea delle anche
Usate sempre entrambe le spalle per portare lo zainetto
Usate sempre la cintura di fissaggio addominale, se c'
è
Saltuariamente, usate lo zainetto scolastico some cartella,
se il suo peso non è eccessivo, utilizzando l’apposita
maniglia
Non sovraccaricate lo zainetto con
complementare
Non sollevate lo zainetto rapidamente
Non correte con lo zainetto in spalla
Non portate lo zainetto su una spalla sola
Non "tirate" un compagno per lo zainetto
materiale
inutile
o
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'
) !'
Avere o meno problemi dipende anche dalle condizioni fisiche di
chi trasporta lo zainetto e dalla sua abitudine a fare regolarmente
dell’attività motoria. Chi ha muscoli più allenati, infatti, farà meno fatica a
portare il peso e quindi avrà meno disturbi. Indipendentemente dallo
zainetto e dal suo peso, dunque, è fondamentale anzitutto che ogni ragazzo
faccia molto esercizio fisico: quello che più gli piace, purché sia svolto in
modo regolare e costante nel corso dell’anno.
Tanto più un fisico è allenato, tanto minore è il rischio che il peso dello zainetto scolastico
possa comportare affaticamento, posizioni sbagliate e dolori alla schiena.
H > +=
+= G
1. Prestare attenzione alle caratteristiche dello zainetto al momento dell’acquisto.
2. Controllare insieme, genitori e figli, il contenuto dello zainetto tutti i giorni.
3. Discutere insieme, figli, genitori ed insegnanti su come gestire correttamente lo zainetto
scolastico.
=
=
H
*
Gentile Insegnante,
Le ricerche prodotte in questi anni sul problema dello zainetto scolastico hanno permesso di
verificare che il ruolo degli insegnanti è assolutamente determinante ed insostituibile anche per
questo aspetto della vita scolastica. E' l'insegnante infatti che riveste un ruolo educativo primario
nell'aiutare i suoi studenti e le loro famiglie ad apprendere tutte quelle modalità di gestione del
peso quotidiano (inevitabile) dello zainetto scolastico; peraltro è l'insegnante che contribuisce a
determinare il peso dello zainetto sia al momento della scelta dei libri che in quello
dell'organizzazione del lavoro scolastico.
Di seguito elenchiamo una serie di problematiche emerse dalle ricerche effettuate. Non
elenchiamo soluzioni, perché ogni singolo insegnante e corpo docente può e deve proporre le scelte
più adatte alla didattica ed alla sua realtà locale. E’ comunque necessario trovare una soluzione.
Grazie per la collaborazione
La quantità ed il peso del materiale che gli alunni portano a scuola è determinato da diversi
elementi. Alcuni sono elencati di seguito, pur non essendo sempre veri in tutti i casi e non essendo
riportati in ordine d'
importanza:
• Sottovalutazione del problema da parte delle autorità politiche, sanitarie e scolastiche
• Mancanza di una legislazione in merito
• Mancanza di direttive da parte delle autorità scolastiche
• Sottovalutazione del problema da parte di presidi, insegnanti e genitori
• Mancanza di arredo scolastico che consenta di depositare i libri a scuola
• Scelta del libro di testo solo in base ai contenuti e non anche al peso
• Organizzazione della settimana scolastica solo in base alle materie e non anche al peso dei libri
necessari
• Mancanza di organizzazione di una condivisione dei testi più pesanti tra compagni di banco
(portarli a giorni alterni)
• Mancanza di comunicazione precisa dei testi necessari e di quelli superflui giorno per giorno
• Mancanza di controllo del contenuto degli zainetti da parte dei genitori
• Delega da parte di chi può intervenire (genitori, insegnanti) ad altre figure educative
• Elevato peso in termini assoluti dei testi scolastici
• Mancanza di suddivisione dei testi scolastici in più volumi corrispondenti ai diversi periodi
scolastici (anni o addirittura quadrimestri)
• Suddivisione di testi per argomento (libro per studiare ed eserciziario) e non per periodo di
studio: questo obbliga a portare due volumi tutto l'
anno
• Arricchimento progressivo di materiale scolastico complementare ma non indispensabile
• Presenza sul mercato di zainetti scolastici non congrui da un punto di vista biomeccanico
(apertura a soffietto, mancanza di sostegno posteriore)
=
$
=
H
* Stefano Negrini, Michele Romano
Questo testo è costituito da un insieme di schede di lavoro rivolte ai ragazzi ed agli
insegnanti per effettuare un lavoro di gruppo in classe. Il linguaggio scelto è volutamente semplice
ed indirizzato direttamente ai ragazzi; vengono utilizzate numerose figure appositamente
predisposte. Vengono proposti tutta una serie di esperimenti con lo scopo di far comprendere e
rendere immediatamente operative le schede di lavoro.
-
-
L'
obiettivo del testo è rendere più agevole l'
uso dello
zainetto scolastico che non è altro che uno strumento: come tutti
gli strumenti, anche questo è più o meno dannoso in base alle
capacità di uso corretto. In questo senso è come un motorino: se
guidate bene e usate il casco vi serve per andare da un posto
all'
altro, se non lo fate rischiate un incidente e la vita. Anche lo
zainetto, se usato bene vi permetterà di portare a scuola i libri che
vi servono senza correre rischi; se usato male invece le probabilità
di avere dei dolori alla schiena aumenteranno di molto.
Perché vale la pena parlare dello zainetto scolastico? Non
preoccupatevi, non rischiate malattie gravi, ma solo il mal di
schiena, una malattia molto comune: probabilmente avrete già
sentito lamentarsi i vostri genitori o i vostri nonni che ne soffrono.
Anche alcuni di voi hanno già avvertito qualche volta dei dolori: abbiamo scoperto che questi
possono essere collegati all'
uso dello zainetto. Allora, sapere come usarlo bene è un primo passo per
evitare i dolori. La stessa cosa vale per i vostri genitori: il mal di schiena nasce da quello che si fa
tutti i giorni e sapere come usare bene la propria schiena in tutto quello che si fa è essenziale per
evitare i dolori. Questa è l'
occasione per insegnarvi ad usare lo zainetto, in altre si potrà parlare di
posizione seduta o di altri aspetti: parlatene con il vostro
insegnante di educazione fisica o di scienze, che sapranno darvi
tutta una serie di consigli utili. In questo modo potete imparare già
adesso come evitarvi il mal di schiena anche per il futuro.
Il testo che segue è stato impostato con alcune
considerazioni di carattere generale ed una serie di esperimenti da
fare in classe. Se avrete la voglia e la pazienza, insieme ai vostri
insegnanti, di fare questi esperimenti, avrete modo di imparare
come usare meglio lo zaino.
=
H ) '
)
! *
Durante questa nostra chiacchierata parleremo spesso di un aspetto fondamentale, che
riguarda proprio il vostro uso quotidiano dello zainetto: è il concetto di leva. Alcuni di voi l'
avranno
già studiato a scuola, altri ancora no. Anche se non l'
avete ancora studiato, di sicuro l'
avete già usato
tutti, perché tutti avete giocato in passato nei parchi giochi per bambini. Questo gioco fatto proprio
a leva viene utilizzato spesso da un bambino con un adulto. Il papà o la mamma potevano giocare
con voi quando eravate più piccoli solo se non restavano seduti sul sedile, ma si sedevano sull'
asta
avvicinandosi al centro del gioco. In questo modo il peso del papà o della mamma diventava in un
certo senso simile al vostro ed era possibile giocare. Questo significa quindi che un peso minore (il
vostro) se si allontana dal centro del gioco diventa uguale a quello maggiore (quello dei vostri
genitori). Quindi, i libri nello zainetto scolastico più sono lontani dalla schiena più risultano pesanti
per la schiena ed al contrario, più sono vicini meno risultano pesanti.
-
%
'
Lo zainetto scolastico ha di solito una serie di regolazioni che
non sono state messe solo per motivi estetici, ma per rendere meno
pesante per voi il trasporto dei libri da casa a scuola e viceversa. Per
esempio, le bretelle. Devono essere regolate in modo che la parte
inferiore dello zainetto indossato non arrivi sino al livello dei glutei;
ovviamente devono essere di lunghezza uguale, in modo che il peso
non si scarichi su una sola spalla. Dal momento che ognuno di noi
può avere una spalla leggermente più alta dell’altra o una gamba più
lunga dell’altra, senza per questo avere una malattia, è più
importante la prova che fate sulle vostre spalle rispetto alla
lunghezza al centimetro delle bretelle. Se sentite una differenza del peso tra le due spalle, regolate le
bretelle in modo che non accada più.
=
L’esperimento
Regolate le bretelle dello zainetto in modo che siano della stessa lunghezza e lo zainetto
arrivi sino ai glutei. Indossate lo zainetto. Chiudete gli occhi e provate a sentire
esattamente le vostre spalle. Sentite che il peso è maggiore su una spalla rispetto
all’altra? Vi sentite sbilanciati da un lato più che dall’altro? Se è così,
provate ad accorciare le bretelle leggermente da un lato e ripetete la
prova. Continuate sino a quando sentirete il peso uguale sulle due
spalle.
Un altro aspetto da non trascurare è di mantenere lo zainetto il più
vicino possibile alla schiena. Il problema è sempre quello della leva: tutto lo
spazio che lasciate tra lo schienale dello zainetto e la vostra schiena si
trasforma in un peso maggiore da sopportare per i vostri muscoli. Utilizzate
bene le bretelle, usate la cintura se c’è, e piuttosto che inarcare la schiena
all'
indietro, piegatevi leggermente in avanti e tenete il peso il più possibile
contro la schiena.
L’esperimento
In classe, ognuno di voi regoli lo zainetto scolastico esattamente per le proprie misure.
Mettete sul banco per ogni zaino gli stessi libri scolastici, in modo da avere in ogni
zainetto un peso uguale. Quindi, riempite lo zainetto e provatelo. A questo punto,
scambiatelo con altri compagni più alti o più bassi, più grassi o più magri. Verificate le
differenze che incontrate ed annotatele. Discutete i risultati con l’insegnante.
=
'
')
Il peso che la vostra schiena sopporta dipende enormemente
da come riempite lo zainetto. Il trucco principale per fare meno
fatica è mettere tutti gli oggetti più pesanti il più vicino possibile alla
schiena. Il motivo è sempre lo stesso: più sono vicine a voi le cose
pesanti, meno farete fatica.
&/
Prendete i libri, i dizionari, l'astuccio, i quaderni; con una bilancia, verificate quali
sono effettivamente i più pesanti: così saprete meglio come comportarvi.
•
•
•
•
Come istruzioni generali, seguite questi consigli:
partite dallo schienale;
introducete per primi i dizionari e i libri più grandi e pesanti e,
se possibile, metteteli uno sull'
altro in altezza mantenendoli
aderenti allo schienale;
introducete quindi libri più leggeri e subito dopo i quaderni o
altro di dimensioni, volume e peso minore;
nella tasca esterna mettere solo materiale molto leggero.
&/
Provate a riempire lo zainetto nel modo che vi abbiamo consigliato noi e poi
indossatelo. Ora ripetete tutto ma con il contenuto dello zainetto esattamente al
contrario. Quali differenze avete notato? Con quale riempimento sentite lo zainetto più
pesante? Che sensazioni provate nei due modi? Con quale zainetto vi sentite trascinare
di più all’indietro?
Tutti gli zainetti hanno delle cerniere laterali che permettono di
allargarli. Questo se da un lato può risultare molto comodo, dall’altro
provoca alcuni problemi. Il primo è che, una volta che le avete aperte, è
probabile che il giorno successivo, quando non ne avete più bisogno, ve le
dimentichiate aperte. Questo non deve assolutamente accadere, perché
così si mantiene tutto il peso del contenuto dello zainetto lontano dalla
schiena.
=
&/
A scuola, oggi avreste dovuto portare tutti lo stesso materiale. Quindi, tutti avreste
dovuto avere le cerniere aperte o chiuse. Guardate quanti di voi le hanno aperte e
quanti chiuse. Ora, mettetevi lo zainetto in spalla e guardate e scrivete le differenze tra
quanti hanno le cerniere chiuse e quanti le hanno aperte.
Un altro problema relativo alle cerniere è proprio quello del loro
uso nelle occasioni in cui dovete portare più materiale. Tenete infatti
presente che ogni volta che aprite queste cerniere, aumentate anche la
leva. Questo fa sì che quando già siete costretti a portare più peso, vi
trovate anche ad aumentarne l'
importanza aprendo la cerniera: tutte le
volte che è possibile, cercate di non aprire la cerniera.
&/
Provate a riempire lo zainetto il più possibile mantenendo chiuse le cerniere.
Mettetevelo sulle spalle e cercate di sentirne il peso. Dopo, aprite le cerniere
mantenendo all'interno lo stesso materiale. Rimettetevelo sulle spalle. Scrivete le
differenze che trovate.
=
-
(
'
Abbiamo detto sinora che lo zainetto è pesante e che questo peso deve essere ridotto il più
possibile con l’aiuto dei vostri insegnanti. Eppure, anche voi potete e dovete fare moltissimo.
Esistono infatti una serie di cose (giochi, fumetti, libri, figurine,
merendine dimenticate dal giorno prima …) che a scuola non
dovrebbero essere portate e che a volte portate ugualmente. In
queste situazioni aumentate ulteriormente il peso sulla schiena e
correte il rischio di farvi venire il mal di schiena per una
sciocchezza. A volte poi capita di portare del materiale scolastico
che non serviva veramente, perchè non si era segnato bene sul
diario, o per distrazione, o per altri motivi ancora. Anche qui vale
lo stesso discorso.
&/
Se siete in classe con il vostro insegnante, uno per volta svuotate lo zainetto sul banco.
Dividete il materiale che avete portato in questo modo:
• materiale utile, cioè quello di cui avevate veramente bisogno;
• materiale facoltativo, cioè il materiale scolastico di cui non avevate bisogno ma che
avete portato per sbaglio;
• materiale inutile: cioè quello che non c’entra niente con la giornata scolastica.
C’è del materiale facoltativo o inutile?
Provate a pesare questi mucchietti di
materiale e magari con l’insegnante di
matematica provate a fare qualche conto.
Scrivete perchè avete portato questo
materiale facoltativo e perchè quello inutile.
Fatelo senza paura: non serve per avere un
giudizio dall’insegnante, ma per vedere
come risolvere questa situazione, riducendo
così il peso dello zainetto. Discutete con i
vostri insegnanti questi risultati e vedete come potete fare per ridurre il materiale
facoltativo ed eliminare quello inutile. Poi, portate a casa una scheda su cui avete
scritto i vostri risultati e discutetene con i vostri genitori, per vedere come fare con il
loro aiuto.
=
-
'
Avete mai visto un sollevatore di pesi all’Olimpiade?
Oppure, avete mai guardato un vostro fratellino più piccolo, che
ha da poco imparato a stare in piedi? Osservateli mentre
sollevano dei pesi: piegano le gambe e mantengono il peso il più
vicino possibile al corpo. Il sollevatore di pesi lo fa perchè sa
come evitare di farsi male, il bambino invece lo fa
spontaneamente. E’ solo più tardi che si impara a piegare la
schiena, pensando di fare meno fatica, mentre in realtà molto
lentamente ci si rovina la schiena e vengono i dolori. Piegare le
gambe mantenendo la schiena diritta fa sì che lo sforzo venga
fatto tutto con i muscoli delle gambe, che sono più forti: si riesce così a mantenere il peso attaccato
al corpo, riducendolo.
&/
Con il vostro insegnante di educazione fisica, provate a
sollevare un peso di 3-4 chili come vi viene spontaneo fare.
Dopo provate a sollevarlo mantenendolo vicino al corpo,
esattamente come farebbe un sollevatore di pesi. Discutete
con l'insegnante le differenze che avete provato a livello
della vostra schiena.
Lo zainetto non è un peso come tutti gli altri, è fatto in
modo particolare e deve essere indossato sulla schiena. Anche qui
esistono però dei trucchi, che sono obbligatori quando lo zaino è
molto pesante, cioè quasi sempre:
• sollevate lo zainetto in maniera corretta come un qualunque
altro peso e mettetelo su un ripiano (ad esempio un tavolo sufficientemente alto, o il banco
scolastico) con le bretelle rivolte verso di voi;
• giratevi con le spalle verso lo zainetto;
• piegate le gambe e indossatelo;
• sollevatevi mantenendo lo zainetto contro la schiena.
=
&/
Se siete in classe con il vostro insegnante, provate uno per volta a sollevare lo zainetto
come fate di solito e controllate in quanti modi diversi viene fatto. Provate a guardare
la schiena dei vostri compagni e discutete con l’insegnante che cosa può succedere in
queste posizioni; somigliano a quelle del sollevatore di pesi? Dopo, provate a sollevare
il peso come vi abbiamo consigliato e verificate su voi stessi la differenza per la vostra
schiena. Come fate più fatica? In quale modo sentite uno sforzo maggiore? C’è un
modo che sforza solo una parte della schiena ed un altro che la usa tutta? Qual è il
migliore secondo voi, i vostri compagni, il vostro insegnante?
-
0
' )
Se venite a scuola con i mezzi, vi capiterà la possibilità di
appoggiarvi con lo zainetto ad un muro, o se il tragitto è lungo vi
sarà anche possibile appoggiarlo per terra. La stessa cosa sarà
possibile venendo in macchina: potete appoggiare lo zainetto nel
bagagliaio ed indossarlo solo quando arrivate a scuola. A scuola,
poi, se arrivate molto tempo prima della campana, non tenetevelo
in spalla ma appoggiatelo a terra, in modo da ridurre il tempo con
lo zainetto in spalla.
=
&/
A scuola, indossate lo zainetto e provate a mettervi appoggiati contro un muro, dopo
sedetevi senza o con appoggio allo schienale della sedia. Verificate le differenze che
notate nel peso dello zainetto e nella condizione della vostra schiena tra tutte queste
posizioni. In che modo fate più fatica?
-
4
Il nostro obiettivo è quello di aiutarvi ad usare meglio il vostro
zainetto. Esistono però delle situazioni in cui lo zainetto può anche
diventare pericoloso. Conoscere queste situazioni può evitare incidenti
per voi e per i vostri amici. I vostri genitori vi hanno già insegnato che
scherzi che a voi sembrano innocenti, possono a volte trasformarsi in
guai per chi li subisce. Un esempio che forse avrete già provato è
quello di chi vi ha levato la sedia mentre vi stavate sedendo: in questo
modo ci si può rompere un osso del bacino o della schiena. Se
succede, si deve mettere un gesso per mesi, con l’impossibilità a volte
di camminare. Eccovi allora i nostri consigli.
)
=
Anche in questo caso il rischio di mal di schiena si alza moltissimo. E'come prima, in
quanto correndo lo zainetto rimbalza sulle spalle e ogni sobbalzo provoca un aumento del peso sulla
colonna vertebrale.
&/
Prendete uno zainetto e riempitelo con il solito numero di libri. Prendete una bilancia.
Appoggiate lo zainetto pieno sulla bilancia e guardate il peso che segna. Ora alzate lo
zainetto e lasciatelo cadere da 10 centimetri di altezza:
guardate il peso massimo che la bilancia arriva a segnare
quando subisce l'impatto dello zainetto. Ripetete facendo
cadere lo zainetto da altezze crescenti: 20 cm., poi 30 e così
via. Mettete tutto su un grafico e commentatelo con il vostro
insegnante.
))
) '
In questo caso il rischio di mal di schiena aumenta. Muovere
un peso in modo molto brusco sforza troppo e all'
improvviso i
muscoli, che se non ce la fanno si strappano. Ecco un modo quasi
sicuro per farsi venire il mal di schiena.
)
4%
)
Sicuramente la maggior parte delle volte il vostro zaino pesa
troppo per essere portato su una sola spalla. Se mettete però lo zaino
meno carico su una spalla sola, siete costretti a sbilanciarvi ed il peso
si scarica tutto su una sola parte della schiena. In questo modo il
rischio di mal di schiena ovviamente aumenta molto.
&/
In classe, guardate bene un vostro compagno di fronte e di profilo. Dopo prendete il
suo zainetto e svuotatelo un po' in modo che sia in grado di portarlo anche su una
spalla sola. A questo punto fateglielo indossare sulle due spalle ed osservatelo sia di
fronte che di fianco. Segnatevi le variazioni che vedete rispetto alla posizione in piedi
normale. Si è piegato in avanti? Si è piegato di lato? La testa
resta piegata? Dopo, fategli mettere lo zainetto su una spalla
sola. Di nuovo, guardatelo sia di fronte che di fianco e
segnate le nuove differenze. Le spalle sono alte uguali? La
colonna è diritta o si piega di lato? C'è una spalla più avanti
dell'altra?
=
')
)
In questo caso i pericoli sono molti. Oltre a rischiare di far venire
il mal di schiena in seguito allo sforzo esagerato istantaneo, uguale
quindi alle situazioni precedenti, rischiate di far cadere malamente il
vostro compagno e di provocare danni anche gravi, se non addirittura
farlo finire sotto una macchina di passaggio. Tenete presente che i vostri
zainetti pesanti vi sbilanciano. Inoltre le vostre spalle sono tirate indietro
dalle bretelle e questo provoca una maggior difficoltà di movimento con
le braccia. Tutto questo facilita enormemente la perdita dell'
equilibrio.
&/
In classe, mettetevi a coppie con lo zainetto in spalla. A turno, mettetevi dietro al vostro
compagno e, senza strattonare, tirate leggermente sulla maniglia dello zainetto
cercando di sbilanciarlo un po' da un lato o posteriormente. Il tutto senza farlo cadere.
Verificate la sensazione che provate ad essere sbilanciati.
-
3
'
Probabilmente questi consigli arrivano un po'tardi, perché
tutti avete già comprato lo zainetto. Però, altrettanto probabilmente
vi troverete tra qualche tempo a comprarne un altro. Ci sono tutta
una serie di consigli, trucchi e considerazioni sullo zainetto che vi
possono aiutare per il futuro.
))
Uno zainetto troppo grande è ovviamente una tentazione. E'meglio che facciate fatica a farci
entrare tutto il materiale da portare a scuola il giorno dopo, perché questo vi obbliga a pensare a
quello che vi serve veramente e ad evitare di portare materiale inutile. Quindi, uno zainetto più
piccolo è in realtà un aiuto per la vostra schiena, perché riduce il trasporto di materiale inutile.
&/
In classe, controllate chi ha lo zainetto più grande e chi l'ha più piccolo. A questo
punto, guardate il contenuto dello zainetto più grande e il contenuto di quello più
piccolo. Chi ha portato più materiale? Tra i due compagni, c'è qualcuno che ha portato
del materiale facoltativo o addirittura inutile?
=
+
'
)
E'inutile comprare uno zainetto enorme o troppo piccolo
per voi, perché difficilmente si potrà adattare al vostro fisico con
tutte le regolazioni che abbiamo visto. Questo aumenta il rischio di
provocarvi il mal di schiena, perché lo zainetto non potrà essere
indossato correttamente e porterete i vostri libri sbilanciandovi in
avanti o indietro.
&/
In classe, verificate qual è lo zainetto più grande e quello più piccolo. Prendete il
compagno di classe più grande e quello più piccolo. Chiedete a loro di indossare i due
zainetti e chiedete quali differenze hanno verificato.
Lo schienale è molto importante. Infatti, se non c'
è il peso
va tutto in basso con un effetto che abbiamo chiamato a "sacco di
patate". Lo schienale permette infatti di mantenere il contenuto
dello zainetto contro la schiena, con uno scarico del peso lungo
tutta la colonna e non soltanto in basso. Se il materiale scolastico si
ammucchia in basso per la mancanza di schienale, succede anche
che si allontana dalla schiena, aumentando la leva.
&/
In classe, verificate se qualcuno ha lo zainetto senza schienale. Se nessuno ha uno di
questi zainetti, procuratevene uno da qualche parente. Provatelo e provate uno zainetto
con lo schienale in cui avrete messo lo stesso numero di libri. Verificate le differenze
che provate ed osservate l'atteggiamento dei compagni che indossano i due zainetti.
-
3%
'
!
')
'!
'
Questi due accessori non servono tanto per ridurre il peso in
sé e quindi ad evitare il mal di schiena, ma soprattutto per rendere lo
zainetto più confortevole. Le bretelle adeguate infatti servono a
distribuire meglio la pressione sulle spalle. La maniglia consente
invece da un lato un facile sollevamento dello zaino, dall'
altro di
portarlo a mano.
=
Forse lo zainetto che vi piaceva di più era quello con tutta una
serie di parti metalliche e magari i vostri genitori vi hanno impedito di
acquistarlo. E'bene però ricordarsi che uno zainetto vuoto ha un peso
che si somma a quello dei libri e contribuisce a quello che tutte le
mattine portate sulle spalle.
&/
In classe, pesate tutti gli zainetti vuoti e verificate le differenze.
Tutti gli zaini di montagna hanno una cintura che si allaccia
sul davanti. Chi di voi ha mai fatto una camminata in montagna e
l'
ha usato, sa come possa essere utile per scaricare parte del peso da
trasportare. In realtà, pochissimi zainetti per la scuola hanno questo
accessorio. Chi ce l'
ha dovrebbe però usarlo tutte le volte.
&/
In classe, verificate se qualcuno ha lo zainetto con la cintura. Se nessuno ha uno di
questi zainetti, procuratevene uno da qualche parente. Provatelo e provate uno zainetto
senza la cintura in cui avrete messo lo stesso numero di libri. Verificate le differenze
che provate.
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Abbiamo parlato a lungo di zainetto per prevenire il mal di schiena. Dovete però anche
sapere che lo zainetto agisce sul vostro fisico, ed il risultato finale (cioè avere o meno dolore)
dipende moltissimo proprio anche dal vostro fisico. Se siete abituati a muovervi, se fate
l'
educazione fisica a scuola con passione e con impegno, se fate dello sport, allora le probabilità di
avere mal di schiena per colpa dello zainetto diminuiscono di molto. Avere un fisico allenato e dei
buoni muscoli infatti è indispensabile per star bene con la vostra schiena oggi e nel futuro. Di certo
questo ridurrà poi la fatica che fate tutti i giorni a portare lo zainetto. Quindi, state attenti a come lo
usate, ma anche e soprattutto muovetevi e giocate il più possibile.
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