Settembre 2008 - Capoterra2000

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Settembre 2008 - Capoterra2000
2000
Capoterra
group
7
Tel. 335 423167
www.capoterra2000.it
mensile di
cronaca - attualità - politica - cultura - spettacolo - sport e tempo libero
Settembre 2008
Registrazione Tribunale di Cagliari n° 7/07 del 24/02/2007
Anno 2°
Editoriale
Incendi: roghi diminuiti nel 2008. Bilancio confortante che sembra non ripetere la tragica
emergenza dell'anno scorso, passando da 8.862 roghi a 2.781
di
Carmen
Salis
GIORGIO LECCA: <<NON CI SONO STATE
GRANDI EMERGENZE E GROSSI INTERVENTI>>
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Capoterra. Il Corpo Forestale delle Stato segnala un calo del sessanta per cento dei roghi in tutta Italia e quindi è anche in
netta diminuzione la superficie boscata distrutta dalle fiamme. Chiaramente questo non significa che si debba abbassare la
guardia, ma i dati confortanti ci aiutano comunque a sperare in bene. Dal 1° gennaio all’ 8 agosto si sono verificati
complessivamente 2781 incendi boschivi che hanno percorso 22.631 ettari tra superficie boscata e non: dati decisamente
dimezzati rispetto all'anno passato che ha visto arrivare i roghi a 8.862 e la superficie totale percorsa dalle fiamme a 135.217
ettari. La mappa dei roghi identifica la Calabria al primo posto, e vede la Sardegna al quarto. Per attivare la macchina
operativa antincendio la Regione ha quest'anno stanziato complessivamente 5 milioni di euro, a cui si aggiungono i due
milioni di euro con cui il Governo finanzia i mille volontari dei Vigili del Fuoco che in momenti critici (come l’estate) tornano in
servizio con turni di venti giorni. Il Corpo Forestale, poi, fa sapere che anche le attività d’intelligence è stata rinforzata rispetto
al passato. Prevenzione e pianificazione sono diventate le parole d’ordine, quindi, della Campagna 2008: prevenzione
perché, come ha più volte ripetuto l’Assessore Regionale all’Ambiente Cicito Morittu ricalcando lo slogan di quest’anno, <<Il
modo migliore per fermare gli incendi è non farli iniziare>>; pianificazione mediante l'intervento sinergico di Ente Foreste,
Province, Comuni, Enti gestori di strade, ferrovie e linee elettriche: ognuno, per quanto di propria competenza, ha contribuito
alla riduzione della massa combustibile anche attraverso le attività di pulizia del sottobosco e la realizzazione di fasce di
salvaguardia vicino a strade, infrastrutture, insediamenti turistici e residenziali. <<Non ci sono state grandi emergenze e
grossi interventi -dice Giorgio Lecca, Comandante dei Vigili Urbani di Capoterra- tenendo presente che i nostri incendi
sono quasi sempre legati al bracconaggio o, comunque, a piccole rivalse del mondo agro-pastorale e tutto sommato mai di
grave entità come succede da altre parti. Noi, per quanto ci compete, in collaborazione con le altre forze in ottemperanza
all'ordinanza regionale, cerchiamo di far sì che il territorio del comune venga tenuto pulito sin dall'inizio della stagione a
rischio. Bisogna anche sottolineare che il cittadino collabora assolutamente sia chiamando il 115 o il 1515 ma anche
“fisicamente”, quando è possibile, sostenendo le forze intervenute>>. E queste di seguito le poche e semplici regole per
prevenire un incendio e per evitare che secoli di boschi e vegetazione vadano in fumo:
• Non gettare dai finestrini delle auto mozziconi di sigaretta accesi;
• Non accendere fuochi in prossimità di aree boscate;
• Non accendere nei campi le stoppie quando c'è vento e la vegetazione è secca; rispettare le norme regionali in
materia;
• Non lasciare che un piccolo fuoco, lungo il ciglio della strada o dentro un bosco, ritrasformi in un incendio,
intervieni con le tue forze il più presto possibile;
• Se l’incendio è già di medie proporzioni avvisare subito i Forestali (tel. 1515) o i Vigili del Fuoco (tel. 115): essere
chiari, precisi ed attenersi ai suggerimenti che vengono dati.
di
Mariano
Marras
COSA NE PENSATE
DI UN CAPODANNO
CAPOTERRESE
IN PIAZZA?
FATECI SAPERE …
Dopo la pausa estiva si riprende, mentre la natura va in
letargo e noi dobbiamo ricominciare dopo aver ricaricato le
batterie. L' estate appena trascorsa non ha lasciato nessun
segno tangibile per la nostra
comunità. La noia l’ha fatta da padrona durante l'estate
capoterrese, con i soliti artisti strapagati e spettatori
assistiti: perchè non prendiamo esempio dai paesi vicini, che
con meno soldi organizzano tre mesi di manifestazioni?
Perché, dobbiamo pagare Piero Pelù 50.000 Euro? Perchè
dobbiamo pagare un cantante che, durante la sua esibizione,
ha attaccato in maniera esagerata la Saras? Queste sono
alcune domande a
cui qualcuno dovrebbe dare delle risposte, anche perchè i
soldi utilizzati sono di tutti e bisogna cercare di spendere -il
meno possibile- soldi pubblici e chiedere interventi concreti
ai privati. L'immenso territorio di Capoterra è da sempre una
buona officina di artisti e di associazioni che organizzano
eventi importanti fuori
dal loro territorio(escludendo per correttezza la nostra):
perchè non si affida loro l'organizzazione dell'estate
Capoterrese? Come fanno in altre località, dove prima di tutti
si valorizza il prodotto locale, gli usi, i costumi e le risorse.
Dobbiamo rivalorizzare le sagre del nostro paese; dobbiamo
far conoscere ai nostri figli la nostra cultura. Con questo, mi
auspico che nella prossima Estate questo percorso possa
avere seguito, altrimenti addio integrazione con i nostri
concittadini del mare... ANCHE LORO PAGANO LE
TASSE...
Ci vediamo in piazza per il prossimo Capodanno? Fateci
sapere cosa ne pensate di un Capodanno Capoterrese in
Piazza, magari dopo avere cenato nei nostri ristoranti e
agriturismo.
ERRATA CORRIGE
ARTICOLO NUMERO
DI GIUGNO
A causa di una errata interpretazione del testo sull’articolo
del Dott. Francesco Pili a pagina 5 del numero di Giugno
2008, si precisa che la Creatina è: UN INTEGRATORE
ALIMENTARE PER LA TERAPIA DI SUPPORTO DEL
MORBO DI PARKINSON E LA COREA DI
HUNTINGTON. Ci scusiamo con i lettori.
Foto di: Roberto Pili e Redazione
Silvano Corda
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Programmazione 2008
Gli interventi di Poggio dei Pini e Santa Rosa
DAL LUNEDI AL VENERDI:
06,00 10,00 SUCCESSI NO STOP
10,00 10,30 “RADIO WEB” CON MAURIZIO ROSSI
10,30 12,45 “IN COMPAGNIA” CON SILVANO CORDA
12,30 13,30 SUCCESSI NO STOP
14,00 17,00 SUCCESSI NO STOP
17,00 17,30 “RADIOWEB” (Replica)
17,30 18,30 SUCCESSINO STOP
PILLOLE CON DENNIS FALCONI
18,30 19,00 “TIME2MOVIE” GIUSEPPE VALDES
19,00 23,00 SUCCESSI NO STOP
01,00 06,00 NIGHT LIFE MUSICA NO STOP
SABATO:
06,00 11,00
11,00 12,00
12,00 14,30
13,30 15,30
15,30 16,00
16,00 18,00
18,00 20,00
20,00 22,00
22,00 01,00
SUCCESSI NO STOP
“SITI ALLA RADIO” CON ANGELO CATTANEO
SUCCESSI NO STOP
“HOUSE OF GROOVE” CON DJ FUNKY GROOVE
“TIME2MOVIE” GIUSEPPE VALDES
“RADIOWEB” (Replica della settimana) CON M.ROSSI
“M2 WEEKEND” CON GIUSEPPE VALDES
SUCCESSI NO STOP
“M2 NIGHT DANCE” CON DJ GIUSEPPE VALDES
Dal Lun. Al Ven. Alle 7,20-10,20-15,50-19,10 il
Sab. Alle 7,20 “M2 NEWS”
Tutti i giorni, in coda alle News delle 7,20 e 15,50
“MEREO”
Dal Lun. Al Sab. Alle 12,45 “SPORT”
Tutti i giorni alle 8.15 “OROSCOPO”
Tutti i giorni alle 14,45 “SPETTACOLI”
Tutti i giorni alle 9,15 “ZAPPING”
DOMENICA:
01,00 18,30 LE PIU’ BELLE HIT DEL MOMENTO
LUNEDI E MERCOLEDI:
MARTEDI E GIOVEDI:
18,30 22,00 ITALIA LATINA (Replica all’una di notte)
01,00-06,00 “GRANDI SUCCESSI ANNI 80” 01,00-06,00 “GRANDI SUCCESSI ANNI 90” 22,00 24,00 “M2 WEEKEND” CON GIUSEPPE VALDES
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7
SETTEMBRE 2008
D.M.
di Deligia Michele
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Capoterra 2000 Group, “Libera l’Iniziativa”. Grande successo per la manifestazione tenutasi in Piazza Liori,
vinta anche una Renault Twingo nella sottoscrizione a premi
di
Arianna
Accorte
CLAUDIA LAI È STATA
PROCLAMATA “MISS ESTATE”
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Foto: Redazione
Alcune immagini della manifestazione
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Capoterra. E così tra lodi e critiche, gloria e applausi si è conclusa la manifestazione denominata “Libera l’Iniziativa” che ha avuto luogo a
Capoterra in Piazza Liori organizzata dal circolo “L’Iniziativa” in collaborazione con Capoterra 2000 Group.
Lo scenario è stato ampio e variegato e ha visto esibirsi molti talenti, tra cui hanno spiccato quelli di casa nostra, su un palco che ha
regalato al pubblico un emozione differente ogni giorno. Ricordiamo che la manifestazione è stata correlata anche dall’esposizione nella
piazza di botteghe artigiane, nonché dalla creazione dal vivo di sculture ad opera di artisti regionali del settore. Inoltre a rendere più
piccante l’attesa e più curioso il pubblico è stata la sottoscrizione a premi indetta dal circolo L’iniziativa, la cui estrazione era per l’appunto
riservata all’ultimo giorno.
Rendiamo onore a tutti coloro che hanno reso ricco lo spettacolo, scorrendo un breve riepilogo di ciò che è accaduto nell’arco degli otto
giorni di intrattenimento.
L’inaugurazione dell’evento ha visto esibirsi gli Alma Mediterranea, gruppo etnico latino, ormai celebre a livello regionale, grazie anche ai
trascorsi televisivi, i ballerini Roberto Caria e Nicole Congiu per finire con l’incontenibile Bismolleggiato alias Antonio Correa, sosia di
Celentano, che ha avuto modo di esibirsi persino in Rai con il “vero Molleggiato”. Antonio Correa ha letteralmente coinvolto la piazza in
uno show degno del celeberrimo. Dall’inaugurazione in poi le serate sono scivolate come su una padella imburrata, fluide, allegre e ricche
del riscontro del pubblico. Si è passati dalla musica folk tradizionale, con la cantante Franca Pinna veterana del genere e gli applauditi
gruppo folk Femminile di Silanos e gruppo folk di Zeddiani Sa Granassa, ai ritmi serrati dei tamburi dei Guney Africa e alla simpatia dei
The Wheelers. Si è proseguito con l’intrattenimento di Giuliano Cernuto, la cantante Sara Vacca, e i ragazzi della palestra Body Center
Frutti d’Oro di Cristian Lubrano e Gianluca Tuveri che si sono esibiti in tecniche di kick-boxing. Ma non vogliamo dimenticare anche la
cantante Eleonora Marras, Diego & I Siesta Bailando, la ballerina Cinzia Cingolani. Ci sono stati anche dei momenti dedicati alla moda e
alla bellezza, con il concorso Miss Estate di cui citiamo la prima deliziosa classificata, Claudia Lai. La bella mora si è aggiudicata oltre
che al titolo, un viaggio per due persone in una località italiana, nonché insieme alla seconda classificata, alla terza e alla quarta, che
sono rispettivamente, Elsa Desogus, Denise Dugongo e Barbara Savi, la possibilità di partecipare alla sfilata di moda con le
professioniste, che si è svolta il giorno successivo. Il concorso di bellezza presentato da Elisa Todde, ex modella, è stato inframmezzato
dagli spettacolari numeri di campioni di casa nostra, i Cuba Libre Group di Capoterra, che quest’anno si sono aggiudicati, il primo, il
secondo e il terzo posto ai campionati Nazionali di Sincro-dance: scusate se è poco… Il giorno successivo al concorso, come citato
poc’anzi, è stato dedicato interamente alla moda e il defilé presentato dall’iper-professional Angelica Lai ha visto susseguirsi le collezioni
di: Orfevre di Maria Conte, Anna Mattarocci, Su Pibiri moda mare, Francesca Casula, Priama Pili, Emma Ibba, Incanti di Marinella Staico,
Atelier Marcello, Sorelle Podda, Marinella Serra, condite dagli interventi delle magiche odalische di Donatella Padiglione e le canzoni di
una Manuela Musio reduce dall’ennesima apparizione su rete tv nazionale. La manifestazione non poteva che finire festosamente con la
danza di Dance Image di Monica Porcu, Todo Latino di Claudia Farigu e Alma Latina di Francesco Andreatta e l’estrazione dei premi della
sottoscrizione indetta dal circolo L’Iniziativa. Tutti trepidanti attendevano di sapere chi si sarebbe aggiudicato il primo ambitissimo premio,
la Renault Twingo e chissà chi sarà stato il fortunato…ma molti altri bellissimi premi sono stati assegnati.
Speriamo di non aver dimenticato nessuno di coloro che hanno reso grande quest’Iniziativa, e ringraziamo anche tutti coloro che non si
vedono, perché magari stanno dietro le quinte, ma rappresentano le fondamenta su cui si erge una manifestazione tanto articolata.
L’organizzazione ringrazia anche tutti gli sponsor che hanno creduto in questo progetto e hanno sostenuto con il loro apporto l’evento. Ma
soprattutto ringrazia, dal profondo del cuore, il pubblico di Capoterra, che si è dimostrato così partecipe e così caldo e ha donato a tutti
coloro che hanno collaborato alla creazione dell’evento ciò che più ricercano, la soddisfazione di aver regalato un momento di allegria e
magari anche di leggerezza in momento in cui tutto pesa come un macigno. L’organizzazione spera di avere ancora questo prodigioso
apporto per tutte le successive manifestazioni e se si è commesso o si commetterà qualche errore, cosa dite, conviene fare e rischiar di
sbagliare o non fare niente? Fare, fare.
Pag. 2
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di
Don
Massimiliano
Pusceddu
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Riflessioni sulle Olimpiadi. <<Finita la rassegna sportiva ritornerà tutto come prima, forse anche peggio>>
<<IN CINA NESSUNO PUÒ PERMETTERSI
DI CRITICARE IL REGIME>>
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Sono solito leggere i quotidiani ogni giorno. Su qualche articolo mi ci soffermo di più, su altri meno, ma di solito presto attenzione ai diversi temi di
attualità e di cronaca quotidiana. Soprattutto ultimamente ho avuto modo di seguire l’andamento delle Olimpiadi di Pechino, ma in modo particolare i
“retroscena” di questa grande manifestazione sportiva. Mi riferisco al regime che tutt’ora impera in Cina.
Immediatamente prima dell’inizio delle Olimpiadi era scoppiata una polemica, riguardo ai monaci Buddisti perseguitati. Io non sono Buddista.
Ma se ci sono delle persone che vivono la cultura della pace, che non farebbero del male ad una mosca (e neanche ad una fastidiosissima
zanzara) questi sono proprio i monaci Buddisti.
Eppure sono perseguitati da un “regime”. Perseguitati perché? Perché hanno sete di libertà.
Forse in Italia non sentiamo tanto questa esigenza, perché grazie a Dio viviamo in democrazia, e i regimi li abbiamo superati da un pezzo. Ma lì
no. In Cina nessuno può permettersi di criticare il regime, di criticare Mao, di parlare di campi di concentramento dove tanti uomini subiscono
torture indicibili, solo perché hanno sete di libertà.
No! Io le Olimpiadi di Pechino le avrei boicottate. Qualcuno ha detto: “ma se boicottiamo le Olimpiadi in Cina non avranno la possibilità di aprirsi
al resto del mondo” E perché, ora si sono aperti? Finite le Olimpiadi ritornerà tutto come prima, forse anche peggio.
Il regime Maoista ha un’arte: salvare la facciata. Fare finta che è tutto a posto.
Bambini di tenera età, strappati alla famiglia per farne degli atleti. Sottoposti ad allenamenti terribili, ma soprattutto obbligati a crescere in fretta.
Alla faccia del “tutto a posto”!
Io rimango del parere che sarebbe stato meglio “dirottare” le Olimpiadi da un’altra parte. Sicuramente non avremmo risolto nulla. Ma almeno tutto il
mondo sportivo avrebbe dato solidarietà ad un popolo oppresso da un’ideologia utopistica e fallimentare, che è morta…..e anche sepolta da anni.
Le medaglie d’oro diamole a chi, oggi, in Cina sta lottando per i diritti umani, per la libertà e per la pace!
Gemellaggio tra cori a Capoterra. La parrocchia di Sant'Efisio ha accolto il coro friulano in oratorio per quattro giorni
di
Carmen
Salis
I “PUERI ET JUVENES CANTORES DEL ROJALE”
A CAPOTERRA
Audi Zentrum Cagliari
I “Pueri et Juvenes Cantores del Rojale”
Capoterra. Per quattro giorni è stato trasformato in dormitorio con tanto di brandine, materassi e cuscini- l'oratorio della
Parrocchia di Sant'Efisio a Capoterra. Il Comune e la Protezione
Civile hanno fornito le brandine, mentre le famiglie dei “Pueri
Cantores” di Capoterra hanno provveduto, a loro spese, alla
completa ospitalità. Il coro friulano ospitato (30 persone, tra coristi
e genitori) è stato portato in giro per conoscere le realtà locali e
ha avuto occasione di gustare e apprezzare la cucina tipica
sarda. I “Pueri et Juvenes Cantores del Rojale” -così come i
“Pueri Cantores” di Capoterra (diretti da Mariangela Marras)–
fanno parte della Federazione Italiana Pueri Cantores,
costituita nel 1950 da Monsignor Romita, con l'intento di
promuovere scambi e gemellaggi fra i cori italiani e stranieri. La
Federazione Italiana Pueri Cantores è un'associazione senza
scopo di lucro, che raccoglie tutte le associazioni italiane di cori di
bambini e ragazzi che hanno come scopo primario il Servizio
liturgico nelle celebrazioni della Chiesa Cattolica. L'accoglienza
del gruppo friulano a Capoterra rientrava nel progetto prefissosi
dall'Associazione nell'ultimo congresso tenutosi nel 2000 in
Sicilia. “Conoscere, Accogliere, Crescere”: questi, infatti, i tre
punti fondamentali da realizzare nell'arco di tempo di tre anni. E il
2008 è l'anno dell'accoglienza. Il coro dei Pueri Cantores del Rojale –diretto da Serena Vizzuti- è formato da circa 30 bambini e ragazzi di
età scolare compresa fra i sei e i vent'anni che provengono da varie frazioni del comune di Reana del Rojale (in provincia di Udine) e da
comuni limitrofi. Dal 1994 a oggi hanno partecipato a varie manifestazioni sia nazionali che internazionali come il congresso di Salisburgo
nel 1996, di Barcellona nel 1998 e di Mosca nel 2001. <<Un ringraziamento sentito va all'amministrazione comunale- dice il direttore dei
Pueri Cantores di Capoterra, Mariangela Marras- nonché alla Protezione Civile e ai Padri Giuseppini per la disponibilità e la presenza:
senza il loro sostegno non sarebbe stato possibile realizzare questo progetto>>. Da non dimenticare un grazie alla grande capacità di
offrirsi ed essere ospitali del popolo sardo, in questo caso quello capoterrese, che non perde mai l'occasione per crescere e migliorarsi a
tutto campo.
Foto: Redazione
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SETTEMBRE 2008
Musica. Nelle piazze e nei locali le note dei “Black Hawks” che hanno conquistato il pubblico e la critica
di
Carlo
Manca
RICCARDO “EL GORDO” MURA:
<<HO AVUTO SUBITO UN FEELING CON TUTTI
I COMPONENTI DEL GRUPPO>>
Riccardo Mura
Capoterra. La musica ti mette il buon umore, soprattutto se sparata a suon di
decibel. E il buonumore non manca (la musica nemmeno) a una giovane band
che attraverso le note musicali esprime una melodia piacevole. Stiamo parlando
dei “Black Hawks” , un gruppo che si è formato grazie all'incontro casuale di due
chitarristi: Max e Simone che, intenti nella scelta di Cd degli Iron in un centro
commerciale, si incontrano attraverso un annuncio su un giornale locale. Nel
gruppo musicale entra anche Silvia, la maideniana voce. Nel frattempo la
formazione cambiò vari elementi, tranne i chitarristi che poi risultano la vera
forza della band. Quindi, il grande evento: il 20 giugno dello scorso anno allo
Stadio Olimpico di Roma per il concerto degli “Iron Maiden”, con il tour "A Matter
of the Beast". Simone e Nicola (il bassista) si incontrarono per caso attraverso
internet e partirono insieme per gustarsi lo spettacolo. Dopo un bel periodo -e un
live riuscito ottimamente- il batterista abbandonò il gruppo a causa di un
malinteso. Ma, come si usa dire, “non tutti i mali vengono per nuocere” e, quasi
a sorpresa, giunse la collaborazione con lo stregone della batteria Ale che, però,
lasciò ben presto il gruppo. Ed ecco che poi la scelta ricadde su un giovane:
Riccardo Mura, che tutt’ora è il nuovo “McBrian” dei “Black Hawks”. Il
ventiduenne capoterrese (unico della zona) è entusiasta e felice di poterne far parte: <<La mia avventura con i “Black Hawks” ha avuto inizio
dopo la separazione dalla precedente band "Word Freedom" –dice El Gordo Mura-, a causa di incomprensioni e litigi vari. Il mio primo contatto
è stato col bassista il quale, dopo avermi notato in una esibizione live, mi ha subito proposto di suonare con i “Black Hawks”. Dopo un attenta
riflessione ho accettato di fare una prova in sala, e devo dire che ho avuto subito un feeling con tutti i componenti del gruppo: tutti molto bravi e
disponibili. E ho, cosi, iniziato il mio percorso con loro e da allora abbiamo fatto molte serate e concerti sia in locali che in piazze di tutto il
campidano, riscontrando grande consenso del pubblico e della critica. Sono sicuro –conclude il batterista dei “Black Hawks”- che questa
avventura per me non finirà mai e spero di continuare a divertirmi ma, soprattutto, a far divertire il pubblico con il nostro sound Maideniano>>.
Questi i componenti della band: Simone Sarigu (lead guitar), Massimiliano Melis (rith guita), Nicola Asara (bass), Riccardo "El Gordo” Mura
(drum) e Silvia Melis (vocal).
Capoterra (CA)
Esclusivo. Intervista al Dottor Claudio Lussu, da 23 anni medico penitenziario
“Eynnas (Francia), 1972- Rifiuta di uscire di prigione per giocare la finale carceraria di calcio”
di
Carlo
Cancellieri
<<BUONCAMMINO? DOVREBBE CHIUDERE, LA NUOVA
STRUTTURA DOVREBBE SORGERE NEL TERRITORIO DI UTA>>
[email protected]
Su Spantu. Un detenuto spagnolo, alla vigilia della libertà, ha inoltrato domanda ufficiale al direttore del carcere per restare altri quindici giorni, solo per
giocare la finale carceraria. Regolamento alla mano, il direttore non poteva accontentarlo, ma vista l’eccezionalità si poteva chiudere un occhio. Il
“Braccio 4”, l’altra finalista, ha minacciato rivolta in caso di favoritismi verso gli avversari. Morale: espulso per non aver commesso il fatto. Colpevole di
aver preferito essere “stopper” che libero.
Da “TUTTE PALLE” – Autore Massimo Veronese – Mondadori Maggio 2008, usiamo questa simpatica introduzione per parlare con il Dottor
Claudio Lussu, da 23 anni medico penitenziario .
- Dottor Lussu, quali differenze riscontra, nella sua esperienza medica, fra l’attività penitenziaria e quella del Servizio Sanitario
Nazionale?
<<Lo stato di salute del detenuto. Ad esempio: prevede di ottenere i benefici di Legge, come la sospensione temporanea della pena, o l’
esecuzione penale esterna, come per i tossicodipendenti e/o i pazienti psichiatrici presso le Comunità di recupero o nelle Strutture Sanitarie
protette e specializzate nel recupero della persona>>.
- In questi decenni ha riscontrato cambiamenti nella gestione delle problematiche Sanitarie negli Istituti di pena?
<<Decisamente si. L’insorgenza, nei primi anni ’80, dell’infezione da virus Hiv. Oggi, rispetto ad allora, i progressi della ricerca scientifica e, di pari
passo, i continui adattamenti Legislativi hanno permesso di poter gestire dentro il “diritto”, la salute del paziente detenuto. Con le nuove “Terapie
Farmacologiche Combinate”, si è riusciti drasticamente a garantire, rispetto al passato, una migliore prognosi con migliori prospettive di vita>>.
- Quali Servizi sono garantiti al paziente-detenuto che necessita di interventi sanitari e non?
<<Oltre l’area sanitaria, opera una struttura con psicologi, educatori e operatori di settore che si occupano della cura della persona per un
eventuale affiancamento in esterno. E, dal punto di vista medico, l’Amministrazione Penitenziaria, ancora per poco gestita in Sardegna dal
Ministero di Grazia e Giustizia, offre e garantisce internamente alla struttura la medicina di Base e il Servizio Infermieristico di 24 ore. Inoltre, la
Diagnostica per Immagini, Ginecologia, Chirurgia Generale e Ortopedica, Trattamento Psichiatrico– Riabilitativo, Oculistica, Endocrinologia,
Neurologia. Tutto, insomma>>.
- Cagliari è all’avanguardia …
<<Sicuramente. Viaggiamo con target molto elevati di efficienza, dove siamo ritenuti un punto di riferimento in ambito Nazionale, ricevendo
anche pazienti provenienti da altri Isituti di pena>>.
- Perché prima ha detto: “ancora per poco gestita in Sardegna”?
<<Con l’ultima Legge finanziaria del 12/2007, il Servizio Sanitario Penitenziario entrerà nelle competenze del Servizio Sanitario Nazionale e di
conseguenza del Ministero della Salute. La Sardegna, in quanto Regione a Statuto Speciale, deve seguire un passaggio politico nel rapporto
Stato-Regione con i Decreti attuativi previsti dallo Statuto Sardo Titolo VIII art. 56. Quindi, la Sardegna dovrà organizzare la gestione per questa
tipologia di assistenza con le proprie risorse, ma senza perdere di vista le linee di indirizzo Nazionale e tutto quello fatto in precedenza con il
Ministero di Grazia e Giustizia. E, quello che è stato fatto non è poco>>.
- Che effetto fa curare personaggi, anche noti ai media, tramite le cronache nazionali?
<<Il Codice Deontologico non fa distinzioni. Chi è colui che curi per me resta un paziente, restando nei limiti delle mie competenze>>.
- Il penitenziario di Buoncammino chiude?
<<Pare di si. La nuova struttura sorgerà in territorio di Uta, però è anche vero che a Roma e Milano -Rebibbia e Milano Opera- dovevano
sostituire, rispettivamente, Regina Coeli e San Vittore, mentre invece sono ancora attive. Di sicuro Buoncammino, che è del 1860, i suoi 150 anni
circa se li sente tutti addosso>>.
Capoterra (CA)
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Abbandono degli animali. La nuova campagna contro il randagismo: nello scorso anno segnalati circa 600 mila cani randagi
di
Carmen
Salis
FRANCESCA MARTINI: <<CI IMPEGNEREMO
PER CONTRASTARE IL DRAMMATICO FENOMENO
DELL'ABBANDONO DEGLI ANIMALI>>
[email protected]
Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha realizzato, per il 2008, una
campagna di sensibilizzazione anti-abbandono degli animali da affezione (soprattutto dei cani)
che, secondo i dati forniti dalle regioni, sta diventando un fenomeno sempre più preoccupante.
Nel 2007 sono stati segnalati circa 600.000 cani randagi e, di questi, meno di un terzo sono
ospitati dentro ai canili mentre tutti gli altri vagano alimentando la triste realtà del randagismo, che
oltre a farci assistere a spettacoli pietosi di cani denutriti, investiti e martoriati dalle auto in corsa,
presenta una serie di rischi connessi all'inselvatichimento dell'animale: aggressioni - purtroppo a
volte anche verso l'uomo oltre che verso gli altri animali – e aumento degli incidenti stradali. La
campagna del Ministero è rivolta, quindi, a contrastare il fenomeni dell'abbandono attraverso la
promozione della responsabilità dei proprietari degli animali, informando loro sulle sanzioni
previste (legge 189 del 2004, ndr) per chi commette questo atto incivile. La campagna, presente
dal mese di luglio, è stata realizzata con il contributo artistico del fotografo Oliviero Toscani. Il
jack russel di Toscani non dà scampo a chi si imbatte nel manifesto pubblicitario che dice: “Tu di
che razza sei? Umana o disumana?” Questo è il quesito sulla sensibilità che viene posto
direttamente all'osservatore che si ferma anche solo per un attimo con lo sguardo sul manifesto.
<<Il nostro è un paese che pone il benessere animale e la promozione della presenza degli
animali da affezione nelle nostre famiglie come pilastro di civiltà -ha dichiarato il sottosegretario
alla salute, Francesca Martini- per questo ci impegneremo per contrastare il drammatico
fenomeno dell'abbandono degli animali da affezione, in particolare dei cani, sia attraverso la
promozione di una cultura e un'educazione alla cura e alla relazione con gli animali sia attraverso
un inasprimento delle pene già previste contro chi si macchia di questo reato: chi medita, beato,
di andarsene in vacanza e di abbandonare il suo cane per strada dovrà pensarci due volte>>. E
noi vorremmo aggiungere che possedere un cane non è come possedere una “cosa”, un oggetto
che quando non risponde più alle nostre esigenze va buttato via (tra l'altro...rispettando la
raccolta differenziata...). Bisogna possedere un animale con responsabilità, bisogna avere la
consapevolezza che prendersi cura di un cane o di un gatto equivale ad osservare delle regole:
avere dei doveri, e rispettare dei diritti. Perché, appunto, un animale non è uno sfizio oppure un
passatempo, ma è un essere vivente che ama, che soffre e che ha diritto di vivere la sua vita al
meglio come tutti. Come si può dormire sereni avendo negli occhi l'immagine del proprio cane
lasciato da solo sulla strada? Come si può riuscire a guardarsi allo specchio dopo un'azione
simile? Bene, mettiamoli ovunque i manifesti che raffigurano il jack russel che ci chiede di che
razza siamo, chissà che non troviamo una risposta.
Iniziativa musicale. Un gruppo di mamme, e la passione di Annalisa Melis, hanno dato vita a un nuovo coro
IL DEBUTTO DEL CORO DE “LAS MAMMAS”
La Residenza Del Sole. Solo tre mesi fa un gruppo di mamme - che sono
state coinvolte per partecipare a un canto che avrebbero dovuto
rappresentare i bambini nella recita di fine anno scolastico - esprimeva il
desiderio di cantare. Questo veniva raccolto da Annalisa Melis, una donna
che, mossa da una grandissima passione per la musica, da esperienza e
non per ultima da tantissima volontà e pazienza, si è messa subito a
disposizione per far nascere un coro vero e proprio. Il debutto ufficiale è
avvenuto il 28 Settembre scorso nella chiesa di San Francesco, in via
Piemonte a Cagliari, nell'incontro dei cori polifonici che si tiene in occasione
della festa del Patrono d'Italia. Otto i cori che sono arrivati da varie parti
della regione che si sono esibiti: le “Las Mammas“ hanno chiuso la
rassegna con molta emozione, regalando il meglio di ciò che in soli due
mesi di lavoro paziente, e di impegno, Annalisa Melis è riuscita ad ottenere.
Queste le componenti del coro “Las Mammas”: Laura Figus, Alessandra
Sardo, Rita Lisci, Barbara Sanna, Adele Loddo, Francesca Frigeri, Carmen
Salis, Annapaola Boi, Annalisa Melis. (Ca.sa.)
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Scuola di Calcio a 5, Capoterra 2000. – Entusiasmo alle stelle nella società gialloblù per la nuova iniziativa calcistica giovanile:
è stata avviata la Scuola Calcio diretta da Tino Idini
di
Carlo
Manca
IDINI:
<<SONO FELICE DI QUESTA NUOVA ESPERIENZA>>
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Costantino Idini, ex giocatore del Cagliari nella stagione ‘70-‘71
Capoterra. Solitamente si dice: “il primo amore non si scorda mai”. Ma esistono anche le eccezioni. E Costantino (Tino per tutti) Idini l’ha fatta
proprio qualche settimana fa, “sposando” (non si spaventi la gentile consorte di “Furia”) il progetto del presidente del Capoterra 2000, Mariano
Marras: la costituzione della Scuola di Calcio a Cinque. Per l’ex terzino sinistro del Cagliari è stata una scelta sofferta (“Mariano mi stava
corteggiando da qualche anno”, ha confessato Idini) nel senso che ha dovuto lasciare il calcio a 11 che tanto gli ha regalato in 15 anni di
professionismo. L’album dei ricordi di “Furia” (così veniva chiamato quando indossava la maglia della Spal in serie B) si apre con la notizia del
passaggio dell’attaccante (allora giocava ala sinistra) di Portotorres –dove ha militato nelle giovanili e in Prima categoria- al Cagliari per farsi le
“ossa” nella formazione Primavera. Ma per Manlio Scopigno, allenatore della prima squadra e fresco di scudetto appena conquistato, lo volle con
se nella stagione ’70-’71. Nel club rossoblu ci rimase sino al campionato ’77-’78 (intermezzato dai due anni in prestito alla Torres in C1, a girone
unico) dove fu compagno dei vari Riva, Albertosi, Brugnera, Gori, Tomasini, e via discorrendo, collezionando poche presenze: “era praticamente
impossibile giocatore titolare con tutti quei campioni”, ha esclamato Tino ricordando i bei tempi. Ma la carriera di “Furia” proseguì senza intoppi.
Anzi. Fu chiamato da Azeglio Vicini nella Nazionale Juniores, e per due anni indossò la maglia azzurra con i vari Bini, Aldo Maldera, D’Amico, ecc..
Con il Cagliari esordì al Sant’Elia in Coppa Italia contro il Milan, dove, ci tiene a precisare Idini, “ho marcato Romeo Benetti”. L’esordio nel massimo
campionato avvenne il 17 maggio del 1976, in casa contro la Fiorentina. Quindi, il girovagare per l’Italia in B e in C con le maglie di Spal, Bologna,
Padova, Taranto e Trento per poi chiudere la carriera nella Nuorese nella stagione ’85-’86: “una stagione splendida quella di Nuoro. Tra l’altro ho
conosciuto, e cresimato, un certo Gianfranco Zola quando era agli inizi della carriera”. La carriera di allenatore di Idini registra una quindicina di
anni tra San Sperate (in Promozione), poi società con la Juniores e Terza Categoria dove ha vinto campionati con Sarrochese, Pulese e Villa San
Pietro. Ma adesso, a 53 anni, è prontissimo per la nuova avventura nel calcio a cinque con il Capoterra 2000: <<Sono entusiasta e felice di questa
nuova esperienza che mi ha prospettato il presidente. Per me è una nuova e affascinante avventura, sto già seguendo alcune cose e poi avrò il
pieno appoggio del mister della prima squadra Mario Mura. Sono molto incuriosito: il mio compito è quello di insegnare al bambino la tecnica di
base ma, soprattutto, quello di farlo socializzare con tutti i compagni di squadra. Noi riceviamo bambini dai 6 ai 13 anni, poi lavoriamo per inserirli
nell’Under 18. Faremo due allenamenti alla settimana al Centro Sportivo Liori –prosegue-, e devo dire che la società mi ha messo in condizioni di
lavorare in maniera serena e professionale. Ci tengo molto a fare bene anche nel calcio a cinque –conclude Idini- e solitamente, quando mi ci
metto, riesco a tirare fuori degli ottimi risultati>>. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi allo 070 721607 - cell. 392 0430324, dal lunedì al venerdì
dalle 9.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 21.00.
Calcio giovanile, comunicato stampa. La società di viale Albatros è affiliata all’As Roma Calcio
L’ADS POGGIO DEI PINI HA RIAPERTO I BATTENTI
Frutti d’Oro. Anche quest'anno la Scuola Calcio Poggio dei Pini ha riaperto i battenti per coinvolgere al gioco del calcio tutti i ragazzi nati dal
1992 al 2003. Per cause di forza maggiore, abbiamo dovuto lasciare la sede storica di Poggio dei Pini e ci siamo trasferiti a Frutti d'Oro ma
tutto lo Staff tecnico, quasi interamente formato da Istruttori con abilitazione F.I.G.C., è rimasto inalterato. Inoltre, siamo stati scelti da AS ROMA
CALCIO come scuola calcio affiliata, per cui saremo canale privilegiato nella politica giovanile di questa importante società professionistica.
Informiamo che, presso il Campo Sportivo Frutti d'Oro, località Frutti d'Oro – viale Albatros 11- sono aperte le iscrizioni per l'anno calcistico
2008/2009. Parteciperemo a tutti i tornei federali e, nei limiti del possibile, anche ai tornei internazionali fuori Sardegna o Italia. La segreteria è
aperta dal Lunedì al venerdì dalle ore 18.30 alle ore 19.30. Per ulteriori informazioni telefonare al 3389408006.
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VILLA S. PIETRO (CA)
TEL. 070.907309
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Spettacolo. Intervista ad Antonio Lai, alias “Tony Perquero”, autore e conduttore di “La rassegna stramba”
di
Carmen
Salis
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I punti di distribuzione
<<IL SUCCESSO DELLA RASSEGNA STRAMBA? FAR
PASSARE LA NOTIZIA DIVERTENDO>>
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Cagliari. Antonio Lai -in arte Tony Perquero- è l'autore e il conduttore, insieme a uno staff di tutto rispetto, del settimanale di Fantagiornalismo
(come ama definirlo) che va in onda ogni martedì e giovedì alle 22.30 su TCS. La trasmissione, nata circa tre anni fa, oggi si sta imponendo al
pubblico con successo proprio grazie alla semplicità e alla professionalità dei conduttori, che si impegnano nel far arrivare al telespettatore la
notizia attraverso il buonumore.
- Antonio lai, come è nata la tua passione per la televisione: era un obiettivo che intendevi raggiungere, oppure è nata per altri motivi?
<<Dunque, è stato del tutto casuale circa 15 anni fa. Facevo Notte mania su Videolina con Pio Meluzzi, ed altri che erano forti in quel periodo. Mi
occupavo del settore musicale. Quindi, in questo senso, è stato casuale perché da musicista mi ritrovavo a fare televisione. Successivamente
l'ho fatta perché dopo essere stato a Berlino per ben cinque meravigliosi anni -trascorsi a fare il musicista- ritornando a Cagliari ho dovuto
riprendere con la mia vecchia professione>>.
- Il tuo percorso, quindi, inizia con la musica e tu hai studiato pianoforte...
<<Sì, ho studiato pianoforte al conservatorio poi però sono splendidamente diventato - perché mi sono divertito tanto - cantautore, pianista di
piano bar. La disciplina che preferisco, infatti, è proprio il piano bar classico, intimista. Piano e voce, performance di lusso, d'albergo a 5 stelle.
Questo sarebbe il mio sogno, che altrove sono riuscito a realizzare, nel senso che a Berlino la richiesta era altissima e guadagnavo benissimo.
Qui nel Cagliaritano non c'è assolutamente la stessa offerta, mi devo accontentare di quello che passa il convento. Tanto è vero che non sto più
suonando...>>.
- Peccato: perché sei ritornato?
<<Sono ritornato a Cagliari perché qui ho casa, ho i genitori anziani e poi mi sono sposato>>.
- Come nasce la “Rassegna Stramba” e, perché lo definisci un “fantatelegiornale” e non vuoi assolutamente paragonarlo al
famosissimo programma “Striscia la notizia” di Antonio Ricci?
<<No, non è che non voglio, sono due cose completamente diverse. A parte il fatto che loro sono bravissimi, ricchissimi e vanno su Canale 5,
mentre noi andiamo in onda su di una televisione locale. Loro fanno denuncia con il classico inviato che segue l'indagine e racconta al pubblico i
fatti, noi non lo facciamo. Non perché non ne siamo all'altezza, ma perché facciamo il “fantagiornalismo”: cioè vogliamo che la politicizzazione e
l'ideologia si legga fra le righe non arrivi subito, diretta, altrimenti non divertirebbe più. Significa prendere una notizia vera ... e farla sembrare
falsa ... ma facendola comunque arrivare>>.
- Quindi, un “fantagiornalismo” che vuol far passare la notizia divertendo, ma che alle spalle vanta uno staff professionalmente
preparato, anche se fate di tutto per non farlo credere …
<<Certo, i miei collaboratori sono meravigliosi. Un fantagiornalismo che ho quasi inventato io, nel senso che sì, esisteva, ma usato con un
significato distruttivo. Il nostro invece è un termine vincente. Come nasce? Nasce con me e con Gianni Piras - in arte Romolino Postiglioni – un
giorno che decidemmo di entrare in uno studio con l'intenzione di portare sul video il nostro fotoromanzo comico, “Tony Perquero e l'indagatore
dell'impossibile”, e invece ci accorgemmo di fare un telegiornale vero e proprio divertendo la gente e facendo 20.000 ascolti con tanto di
complimenti dalla direzione. E così continuiamo, da quasi tre anni. Pian pianino, nel corso di questi anni, si sono aggiunti tutti gli altri validi
collaboratori come il Professor Angelo Pili, Marisol Lallai, Tamara, Mazza Nobile. Insomma, siamo una gabbia di matti e questo forse è quello che
piace: la nostra spontaneità ...siamo così come ci vedete>>.
- Insomma, c'è spazio per l'improvvisazione ...
<<Improvvisiamo sempre, noi non scriviamo un testo. Parto da un'idea, un brodo che sogno di notte, oppure alla mattina mentre addento un
gamberone (eh sì, faccio colazione così alla mattina) partiamo quindi da un brodo primordiale che poi in studio diventa tutta un'altra cosa>>.
- Antonio, due parole per definirti
<<Solo due?...un simpatico pasticcione>>.
Tony Perquero
autore e conduttore
della
“Rassegna Stramba”
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Editore: Mariano Marras
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Direttore: Carlo Manca
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Tel. 338 9170426
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Grafica: Marco Congiu
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