AVVENTURA II: LA SIVIGLIA VERDE Percorso I
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AVVENTURA II: LA SIVIGLIA VERDE Percorso I
AVVENTURA II: LA SIVIGLIA VERDE Benvenuti avventurieri! La famiglia Giráldez vi condurrà ora per l’itinerario più verde di tutta Siviglia. In questo percorso ci concentreremo sulla flora di questa meravigliosa città sulle sponde del Guadalquivir. Un buon avventuriero rispetta madre natura, e noi non saremo da meno. Conosceremo la Siviglia più verde che ci sia, insieme alla sua cultura, storia e tradizione. Quest’itinerario è lungo circa sette chilometri. Percorso I PLAZA DE AMÉRICA Cominciamo il nostro itinerario in uno dei migliori spazi di Siviglia, il Parco di María Luisa, e precisamente dalla Plaza de América, situata nell’estremo sud del parco. Fu costruita come parte del progetto realizzato dall’architetto sivigliano Aníbal González per l’Esposizione Iberoamericana che ebbe luogo nella nostra città nel 1929. Ad abbellire questa piazza troviamo tre edifici emblematici, anch’essi realizzati da quest’importante architetto: Sapete dirci il nome di due personaggi protagonisti di questa magnifica opera di Miguel de Cervantes? - Il Padiglione Reale, eretto per rappresentare la Casa Reale spagnola nell’Esposizione Iberoamericana del 1929. - Il Padiglione Mudéjar, attualmente sede del Museo di Arti e Costumi popolari, la cui caratteristica principale è la sua spettacolare facciata. - Il Padiglione di Belle Arti, che oggi ospita il Museo Archeologico. _____________________ y _____________________ Accanto a questi edifici vediamo delle piazzette come, per esempio La Glorieta de Cervantes, di forma ottagonale e con piastrelle nelle quali si possono apprezzare passaggi grafici del “Don Chisciotte”. Nel corso della nostra passeggiata nel parco possiamo trovare banchi e piccoli spazi con scaffali in cui si mettevano libri che i visitatori potevano utilizzare gratuitamente. Quest’attività non solo aveva l’obiettivo di incentivare la lettura, ma anche quello di offrire al lettore la possibilità di realizzarla in una piacevole cornice. Da buoni avventurieri, sapete già che tra le pagine di un libro possiamo vivere mille avventure. Qual è l’ultimo libro che avete letto? _________________________ Parliamo, quindi, di questa cornice. Benvenuti al Parco di María Luisa, avventurieri! Mappa generale percorso 2 Andiamo verso il Monte Gurugú, dietro il Padiglione Mudéjar. PARCO DI MARÍA LUISA Il nome fu stabilito in omaggio all’Infanta María Luisa Fernanda di Borbone poiché, nel 1893, donò alla città i giardini di quella che era la residenza dei Duchi di Montpensier, il Palazzo di San Telmo. Provvisto sin dalle sue origini di una grande varietà botanica, questa aumentò in occasione della celebrazione dell’Esposizione Iberoamericana del 1929, momento in cui il Parco si trasformò in parte della mostra e spazio pubblico. Arrivati a questo punto, sarete assorti nella grande quantità di flora che circonda il parco e avrete visto il famoso monte che qui si erge. Stiamo parlando, ovviamente, del monte Gurugú. Salite senza paura! MONTE GURUGÚ Com’è buona abitudine popolare, e come succede nella Fontana di Trevi a Roma, se lanciate una moneta dall’alto del monte esprimendo un desiderio, si realizzerà. Il Monte Gurugú, il cui nome proviene dal punto più alto del Capo delle Tre forche che domina la città di Melilla, è una piccola cima di circa 15-20 metri d’altezza dal cui belvedere si può osservare parte del Parco di María Luisa. A questo belvedere si accede attraverso una scalinata di pietra. Fa parte del monte un piccolo stagno sul quale cade l’acqua della cascata e che è circondato da una frondosa vegetazione. Una volta conquistata la cima del Gurugú, vi proponiamo una nuova sfida: Siete capaci di lanciare una moneta di spalle e riuscire a farla cadere nell’acqua? Sicuramente degli intrepidi avventurieri come voi non resisteranno davanti a questa prova di mira. Scendete per il sentiero opposto a quello usato per la salita. Durante la passeggiata verso l’Isoletta degli uccelli incontrerete pergolati, fontane, leoni, rane, anatre... Non dimenticate di fotografare le vostre scoperte! ISOLETTA DEGLI UCCELLI All’interno dello stesso parco, all’incirca al centro, si trova la famosa Isoletta degli uccelli. Qui è situato il Padiglione di Alfonso XII, un gazebo già esistente nel parco all’epoca in cui faceva parte dei giardini di San Telmo. Secondo la leggenda, in questo gazebo il re Alfonso XII dichiarò il suo amore a María de las Mercedes. L’isoletta degli uccelli accoglie diverse specie di alberi, fra i quali meritano di essere nominati la grande robinia, i ligustri, il fico, il podocarpus e un brachychiton acerifolius (albero fiamma). Accanto si innalzano un cipresso cal- LA PLAZA DE ESPAÑA Simbolo dell’architettura regionalista, la Plaza de España fu costruita da Aníbal González su commissione per l’Esposizione Iberoamericana del 1929. È composta da mattoni faccia a vista con applicazioni in ceramica, anche se una delle sue principali caratteris- vo e delle palme. Troviamo anche l’ailanto, di origine cinese, chiamato anche “albero del cielo” per la sua altezza, e i caratteristici bambù asiatici e americani. Fra i tanti uccelli che vivono qui, spiccano i pavoni. Perdersi nel parco è un vero piacere, ma non distraetevi... Avventurieri, spero che stiate imparando tante cose! Continuate verso Plaza de España e ammirate ogni suo angolo. tiche è la fila di panchine ricoperte di azulejos (piastrelle) che rappresentano tutte le province spagnole. Nello spazio destinato a ogni provincia si trova una mappa, un mosaico che mostra un avvenimento storico e lo scudo di ogni città. Perché non farti una foto davanti ad una di esse? Sarà un bel ricordo del vostro passaggio per questo luogo simbolico. La Plaza de España è circondata da un piccolo canale attraversato da quattro ponti, ognuno dei quali rappresenta un antico regno della Spagna. Avventurieri, vi suggeriamo di navigare per le acque del canale: remate, remate e scoprite questa piazza! E qui arriva la prima sfida! Sfida I: Quale illustre personaggio nato a Siviglia si trova fra le province di Madrid e Malaga? Una curiosità: questa piazza è stata scelta come scenario per diverse superproduzioni cinematografiche, come “L’attacco dei cloni” della saga di Star Wars, dove fu trasformata nel pianeta Naboo, o “Lawrence d’Arabia”, nel quale diventò il quartier generale dell’Esercito Britannico al Cairo. Speriamo che vi siate divertiti nella Plaza de España contemplando la sua grandiosità. Passate qui tutto il tempo che volete, ma non vi attardate, vi aspettano un’infinità di avventure e cose da scoprire in questa Siviglia al naturale. Forza! Andiamo verso la Glorieta di Bécquer, possiamo uscire dalla Plaza de España attraverso la “Torre del Norte”. Come trovarla? È facile orientarsi: è quella che si trova ai piedi dell’attracco delle barche. Coloriamo! Percorso II GLORIETA DE BÉCQUER Quando entriamo nel Parco ci imbattiamo in uno dei monumenti più speciali della città, la Glorieta di Bécquer. Uno spazio magico dedicato al poeta romantico Gustavo Adolfo Bécquer, presieduto da un magnifico cipresso calvo piantato a metà del XIX secolo che fa da asse della piazzetta. Circondante l’albero, una specie originaria del Mississippi, si trova un monumento formato da un busto del poeta e tre figure femminili sedute su una panchina, che illustrano la poesía “El amor que pasa” (L’amore che passa) e rappresentano l’amore sperato, l’amore posseduto e l’amore perduto. Vicino a loro troviamo, in bronzo, l’amore ferito, rappresentato da una figura distesa, e il giovane Cupido. In questo monumento possiamo respirare tutto il romanticismo che sprigionano i versi del poeta sivigliano. All’esterno del parco vediamo l’Avenida de María Luisa e la nostra prossima destinazione, il Costurero de la Reina. Godetevi la passeggiata per i corsi di Bécquer e del Conde de Colombí fino all’uscita del parco. IL COSTURERO DE LA REINA Situato fra i giardini del Palazzo di San Telmo e il Parco di María Luisa, questo edificio neomudéjar fu innalzato nel 1893 per ordine di Antonio d’Orleans, duca di Montpensier e marito dell’Infanta María Luisa Fernanda di Borbone. L’edificio è a pianta esagonale ed ha... lo sapete, no? Sicuramente sì, quanti lati ha un esagono?______. Esatto! Il suo progetto si basa sull’architettura dei paesi orientali, di moda in quel periodo. Il costurero si utilizzava come padiglione della sorveglianza dei giardini del Palazzo di San Telmo. Ma ci mancano tante cose da vedere! Andiamo! PADIGLIONE DEGLI STATI UNITI Anche se originariamente furono creati tre edifici, adesso rimane solo il principale, un padiglione in stile californiano. Al suo interno si poteva trovare un’importante biblioteca contenente titoli che coprivano tutta la storia degli Stati Uniti e in più una cosa speciale: una mappa dov’erano tracciati gli itinerari dei conquistatori spagnoli, avventurieri come noi. Si esponevano anche opere d’arte del Museo Nazionale di Belle Arti, dell’Istituto Smithsonian e dei Dipartimenti di Stato, della Finanza, ecc. Attualmente è la sede della fondazione “Valentín de Madariaga” con esposizioni temporanee e permanenti. Molto vicino al padiglione degli Stati Uniti vediamo la Casa della Scienza, nell’Avenida de Chile. CASA DELLA SCIENZA (Antico Padiglione del Perù) In questo incantevole edificio dalla grande ricchezza architettonica, che fu il Padiglione del Perù durante l’Esposizione Iberoamericana del 1929, si trova oggi la Casa della Scienza di Siviglia, un luogo dove scoprire la scienza in modo divertente e per tutta la famiglia. La Casa della Scienza possiede, inoltre, l’unico Planetario di tutta la provincia. Qui si tengono proiezioni astronomiche animate e si può anche ammirare direttamente il cielo di Siviglia. Quattro esposizioni sui Cetacei, gli Invertebrati, la Geologia e la Creatività completano l’offerta di questo accogliente Museo, senza dimenticare i numerosi laboratori e le attività del fine settimana. Ti piacerebbe essere archeologo per un giorno? Conoscere gli insetti? Controllare gli uccelli rapaci? O magari andartene sulla luna con un razzo? Tutto ciò è possibile ed è fatto con il certificato di garanzia e rigore dell’istituzione scientifica più importante del paese, il CSIC (Consejo Superior de Investigaciones Científicas – Consiglio superiore di ricerca scientifica). Riuscite a trovare il pinguino nascosto nell’edificio? Sapete che in Perù ci sono i pinguini? La corrente fredda del Sud fa sì che lì possa vivere la specie chiamata pinguini di Humbolt. E adesso, un’altra sfida. Sida II: Mettetevi nell’angolo tra Avenida de Chile e Avenida de Uruguay e vediamo se siete capaci di disegnare quello che manca nella foto. Dimostrate la vostra arte con questa sfida. Percorso III Da quando è stato ristrutturato, presenta ogni stagione più di 180 spettacoli e supera i 100.000 spettatori, ed è quindi diventato un punto di riferimento importante per le attività culturali della città. Consultate il programma, alcune rappresentazioni sono dedicate al pubblico familiare. Dopo aver ammirato il Casinò dell’Esposizione, andiamo dalla Reale Fabbrica di Tabacco. TEATRO LOPE DE VEGA Nell’Avenida del Perú, l’insieme architettonico composto dal Casinò e dal Teatro era conosciuto come Padiglione di Siviglia durante l’Esposizione del ‘29 e fu opera di Vicente Traver y Tomás, che dovette aspettare solo due anni per vedere realizzata la sua creazione. Con una capacità di 1.100 spettatori, il teatro diventò porta d’ingresso dell’esposizione e riferimento nella città. L’UNIVERSITÀ DI SIVIGLIA Costruita nel XVIII secolo come fabbrica di tabacco e considerata allora il più grande edificio industriale dell’epoca, attualmente vi possiamo trovare la sede del Rettorato dell’Università di Siviglia e di alcune delle sue Facoltà. È interessante notare come a quel tempo l’edificio si trovasse fuori dalle mura della città e oggi in una delle zone più centrali. Le sue dimensioni sono straor- dinarie, la sua pianta in Spagna è superata solo dal Monastero di San Lorenzo dell’Escorial, nella Comunità di Madrid. Uno dei suoi simboli è la fontana in stile barocco che possiamo trovare in uno dei suoi patii. Anche la cappella è molto importante, sede della Confraternita degli Studenti. La Reale Fabbrica di Tabacco era uno dei luoghi più chiassosi della città, poiché vi lavoravano circa mille persone tra uomini e donne, vi passavano circa duecento cavalli e vi si impiegavano circa centosettanta macine, i cui resti si possono osservare nei giardini. In mezzo a tutta questa vita sorse un personaggio che, grazie all’opera di Bizet, è famoso in tutto il mondo e rappresenta la donna spagnola per eccellenza: Carmen la sigaraia. Stando alla leggenda, Carmen era una sigaraia che s’innamorò di un sergente di Navarra chiamato José, che non solo perse la testa per lei, ma fu anche spogliato dalla sua carica e fuggì verso il monte per unirsi a dei briganti. Carmen invece incontrò di nuovo un torero con cui aveva avuto una storia d’amore. José lo scoprì e si tolse la vita. Dopo il vasto monumento rappresentato dalla Reale Fabbrica di Tabacco, ci imbattiamo in un edificio non meno emblematico: il grandioso Palazzo di San Telmo. PALAZZO DI SAN TELMO Questo magnifico palazzo presenta un impressionante portale formato da rilievi e sculture fra le quali possiamo vedere San Telmo, le virtù rappresentate da figure femminili e un gruppo di indiani d’America che alludono alla relazione fra la capitale andalusa e il nuovo continente. Fu originariamente concepito per ospitare l’Universidad de los Mareantes (Università della Marina). San Telmo è il patrono dei marinai, da lì il suo nome. In seguito fu venduto ai duchi di Montpensier e divenne la loro residenza. Attualmente è la sede della Presidenza della Giunta dell’Andalusia. In uno dei lati troviamo alcuni sivigliani illustri. Riuscite a completare le seguenti parole crociate scrivendo i loro nomi? HOTEL ALFONSO XIII Nei pressi del Palazzo di San Telmo possiamo vedere l’Hotel Alfonso XIII. Fu costruito per ospitare la famiglia reale e le personalità di spicco durante l’Esposizione del 1929, dato il bisogno della presenza di un grand hotel nella città che soddisfacesse le necessità del turismo di lusso a Siviglia. Visto che quello che stiamo facendo è senza dubbio il percorso più verde di Siviglia, lo continuiamo dall’Avenida de Roma verso i giardini di Cristina. GIARDINI DI CRISTINA Questi ricchi giardini ospitano una cinquantina di specie differenti di piante. Dalla bellissima Lagunaria Patersonii all’esotica Firmiana simplex (parasole cinese). Luogo di ritrovo della società sivigliana della prima metà del XIX secolo, dispone di uno stagno e di un bel pergolato. Ci stiamo avvicinando ai migliori panorami che si possono avere di questa città. Appaiono davanti ai nostri occhi il ponte di San Telmo e la bella Torre del Oro. Questo posto è ideale per fermarsi a riposare, approfittiamo dell’ombra per colorare questo bel disegno. Attraversiamo il ponte verso l’altra sponda di Siviglia! PONTE DI SAN TELMO Il nome proviene dalle vicinanze del Palazzo di San Telmo e fu costruito da José Eugenio Ribera fra il 1925 e il 1931 per unire le due sponde del fiume. Quest’unione permise lo sviluppo di quartieri come quello di Los Remedios. Sapete che questo è stato il primo ponte levatoio di Siviglia? _________________________________ TORRE DEL ORO Di pianta dodecagonale. Avete già dimostrato che sapete benissimo la geometria, ma sapete dirci quanti lati ha la torre? ____________________________. Questa torre d’avvistamento almohade faceva parte delle mura della città, alle quali era unita tramite un arco che sparì nel XIX secolo, assieme al resto delle mura. Fu costruita nel XIII secolo. Durante il Medioevo fu una prigione e attualmente ospita il Museo Navale della città. Ai suoi piedi troviamo il Paseo del Marqués de Contadero, un luogo che è stato oggetto di un importante rimodellamento affinché sivigliani e non possano godere di una bella passeggiata da ponte a ponte. Forza, ammirate i meravigliosi panorami mentre attraversate il ponte alla volta di un’altra Siviglia. Cominciate con il Museo delle Carrozze. PLAZA DE CUBA Nella Plaza de Cuba esiste una pietra su cui è incisa l’indicazione “Muelle de las Mulas”, celebre porto dove si realizzavano la maggior parte degli imbarchi per le Indie. Trovatela, avventurieri! Ci troviamo in un luogo che fu testimone di un avvenimento storico. Il 10 agosto del 1519, cinque barche salparono da qui per intraprendere il commercio di spezie nel Sud America, evitando i possedimenti portoghesi. Grazie a questa spedizione furono scoperte le Filippine e si fece il giro del mondo per la prima volta nella storia, confermando che la terra era rotonda. Che avventura, eh? La nave Victoria tornò a Siviglia tre anni dopo, comandata da Juan Sebastián Elcano. Il Capitano e l’equipaggio resero grazie alla Vergine de la Antigua per il ritorno e furono ricevuti dall’Imperatore Carlo I, che consegnò al navigatore uno scudo nobiliario nel quale si leggeva “Primus circumde disti me”, “Sei stato il primo a circumnavigarmi”. Ed ecco ancora un’altra sfida per voi. Sfida III : Nel monumento troverete una targa, siete capaci di completare la seguente frase in spagnolo? “Questo è il miglio 0 della ______. Da qui partì la spedizione __________-Elcano, che fu la prima a circumnavigare il nostro pianeta tra il____ e il 1522. llería, i celebri “enganches”. Accanto a Plaza de Cuba comincia uno dei quartieri più famosi di tutta Siviglia, il quartiere di Triana, e una delle sue strade più conosciute, la calle Betis. Persorso IV MUSEO DELLE CARROZZE È l’antico Convento de los Remedios, del quale resta solo la chiesa. Per di qui passarono personaggi storici importanti come San Juan de la Cruz e Santa Teresa de Jesús. Quest’edificio fu fondato dall’Ordine dei Carmelitani Scalzi nel 1573. Adesso, sotto la tutela del Real Club de Enganches de Andalucía (Reale Club delle Carrozze di Andalusia), dopo più di quattro secoli, possiamo trovare fra le sue mura 25 carrozze esposte, oltre a veicoli per il trasporto pubblico urbano, carri da lavoro, di campagna, da viaggio, sportivi, da passeggio e numerose opere d’arte dedicate alla città di Siviglia e al mondo delle carrozze. A Siviglia potete trovare carrozze in qualsiasi periodo dell’anno, anche se durante una settimana in particolare si vestono a festa: la Feria de Abril, il cui recinto si trova a pochi metri da qui, percorrendo la calle Asunción. Come preludio di questa festa, potete godere di una spettacolare esposizione di carrozze nella Real Maestranza de Caba- CALLE BETIS Dal XV secolo questa via vanta diversi nomi che alludono al famoso fiume di Siviglia. Da Calle del Río a Vera del Río, da Orilla del Río ad Acera del Río e, dal 1859 a oggi, calle Betis, nome romano del Guadalquivir. BARRIO DE TRIANA L’origine di questo quartiere è avvolta nella leggenda. Tra le tante versioni, una è presa dalla mitologia. Ercole inseguiva Astarte (dea della fecondità) che, fuggendo da lui, si rifugiò nella terra che oggi chiamiamo Triana. Ercole la cercò in lungo e in largo lungo il fiume, ma non riuscì Triana è un quartiere dalle numerose viuzze che formano un emozionante labirinto. Siete bravi a uscire dai labirinti? Dimostratecelo! Ogni anno si celebra una festa in onore di Santa Ana, la Velá. Come curiosità, vi raccontiamo cos’è la cuccagna: per questo concorso, si attracca una barca unita a un palo unto con maDUARTE a trovare la sua amata perché la cercava nella sponda sbagliata. La terra che percorse, però, gli piacque tanto che decise di fondarvi un’importante città, la città di Hispalis. Astarte a sua volta s’innamorò dell’altra sponda e lì fondò Triana. Se ti trovi nel quartiere di Triana non dimenticare di visitare la Chiesa di Santa Ana e la Casa delle Colonne. Addentratevi nel quartiere di Triana dalla calle Duarte e circondate la chiesa da sinistra. CHIESA DI SANTA ANA Si tratta della Chiesa più antica di Siviglia, eretta nel 1248 per ordine di Ferdinando III il Santo. Questa chiesa ha il titolo di Parrocchia Reale e per anni fu considerata come la Cattedrale di Triana. Subì varie modifiche, anche se la più importante fu quella provocata dal terremoto di Lisbona del 1755. Possiamo vedere una delle famose caratteristiche del quartiere di Triana nelle sue mura: l’azulejo, ovvero le piastrelle di ceramica. In uno degli azulejos di Santa Ana si può osservare la santa, sua figlia la Vergine Maria e il Bambino Gesù. teriali scivolosi che fanno diventare la raccolta della bandierina, legata all’estremità del palo, un’autentica avventura, che finisce sempre con una caduta nel fiume. Che coraggiosi gli abitanti di Triana! Il premio vale il tuffo, poiché chi riesce a prendere la bandierina vince un magnifico prosciutto crudo che servirà per rimettersi in forze dopo la prova. Mmh… CASA DE LAS COLUMNAS Come indica il suo nome, quest’antica Universidad de los Mareantes (Università della Marina), è sostenuta da un gran numero di colonne ed è diventata uno degli edifici più prestigiosi di Triana. Qui studiarono numerosi marinai che realizzarono viaggi nelle Indie. Questi potevano assistere alla messa senza scendere dalla nave, poiché esisteva un altare di fronte al fiume. E accanto alla chiesa di Santa Ana troviamo la calle Pureza con la famosissima Cappella dei Marinai. CAPPELLA DEI MARINAI Costruita nel XV secolo, è la sede della Confraternita de la Esperanza de Triana. È senza dubbio il luogo che meglio raccoglie la devozione degli abitanti di Triana e da qui parte ogni anno una processione nella mattina del Venerdì Santo. Dalla calle Arfián torniamo verso la calle Betis. E a questo punto troverete la prossima sfida. Sfida IV: Mettetevi all’altezza del numero 14 della calle Betis, vi sfidiamo a scoprire le differenze fra quest’immagine e quella reale. Alla fine della calle Betis vedrete il ponte più famoso di tutta Siviglia: il Ponte di Triana. Percorso V PONT E DI I SABEL II (Ponte di Triana) Il suo nome ufficiale è Ponte di Isabella II, poiché fu costruito sotto il suo regno, ma tutti lo conoscono come Ponte di Triana. Grazie a lui il quartiere della ceramica si unisce al centro storico della città. Questo ponte, dichiarato monumento storico nazionale, ha anche l’onore di essere stato il primo ponte stabile sul Guadalquivir nel tratto che passa per Siviglia, sostituendosi ad uno di legno conosciuto come “Ponte delle Barche”. Fu costruito fra il 1845 e il 1852 su un progetto dei due ingegneri francesi Steinacher e Bernadet. PLAZA DEL ALTOZANO All’estremità del ponte nel lato di Triana possiamo trovare la Cappella del Carmen, opera del regionalista Aníbal González, autore di opere molto importanti per la città come la Plaza de España. Qui possiamo trovare il monumento “Triana all’arte del flamenco”. Il legame fra questo quartiere e l’arte del cante, del baile e del toque risale all’arrivo di canti da Cadice che, una volta appresi dai cantanti di Triana, presero una forma particolare che ha trasformato questo quartiere nella culla ufficiosa del canto flamenco. Per questo molti importanti artisti provengono da questa terra. Triana ha anche vari stili di palos (canto flamenco) propri, come la soleá di Triana, e una forma peculiare di ballare che si poteva ammirare nei suoi cortili. CHÂTEAU DE SAN JORGE Questo ponte è molto speciale, poiché è composto da molti pezzi, sapete dirci quanti pezzi compongono il ponte? Ti diamo varie possibilità: a. 100 b. 2000 c. 1 000 000 d. 28 000 Questo castello di origine araba fu, dal 1485 al 1785, la sede della Santa Inquisizione. Secondo gli storiografi, il Re Ferdinando III lo cedette all’ordine di San Giorgio. Fra i resti archeologici di quell’epoca si trovano la Casa dell’Inquisitore, 26 celle e la cappella. Recentemente è stato riabilitato come “una cornice per la riflessione”. Si trova sotto la Plaza de Abastos (il mercato alimentare) di Triana ed è composto da cinque sale e spazi destinati all’esposizione, la cui finalità è quella di far conoscere il processo di giudizio che si realizzava in quella che era la sede del Tribunale della Santa Inquisizione fra il XV e il XVIII secolo. Se entrate, v’imbatterete Partagez votre photo sur facebook/familiagiraldez nella storia di Marcela. Avete il coraggio di conoscerla? Nella facciata dell’edificio, davanti al fiume, sono stati ricostruiti in modo virtuale i limiti di quella che era la torre principale del Castello di San Jorge. Alla fine del callejón de la Inquisición ci troveremo nel paseo di Nuestra Señora de la O. Sfida V : Fate una foto di famiglia come la nostra. PASEO NTRA. SRA. DE LA O Conosciuto dal 1859 con il nome di “Chapina”, anche se le sue origini e il significato sono sconosciuti, questa zona si estende dal fiume fino alla fine della famosa calle Pagés del Corro. . PASEO DEL ARTE Si tiene tutti i sabati e le domeniche mattina dalle 10 alle 14, da settembre a giugno. Pittori ed artigiani espongono i loro lavori nel cosiddetto Paseo del Arte, che si trova nel Paseo de la O a Triana. Si accede dalla calle Betis (sotto il ponte di Triana) e dal Callejón de la Inquisición. Dal Mercato si può godere di una vista completa del Ponte di Cristo de la Expiración e del Ponte di Triana. PUENTE DEL CRISTO DE LA EXPIRACIÑON Con la sua costruzione nel 1991, e avendo come direttore di progetto l’ingegnere sivigliano José Luis Manzanares Japón, Siviglia recuperò il corso del Guadalquivir. È più conosciuto come “Ponte del Cachorro”, poiché il Cristo de la Expiración è comunemente conosciuto con tal nome. Inoltre, ha una curiosa particolarità: fu costruito prima che il corso del fiume passasse da lì. In conclusione, speriamo che oggi vi siate divertiti e che adesso conosciate un po’ meglio Siviglia. Vi invitiamo a continuare a scoprirla in tutto il suo splendore. Forza! Un dato pratico: potete tornare al punto di partenza dell’itinerario con i trasporti pubblici. Prendete l’autobus della linea 6 di TUSSAM, proprio vicino al Ponte Cristo de la Expiración, e vi porterà nuovamente alla Plaza de América.