AVVENTURA II: LA SIVIGLIA VERDE Percorso I

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AVVENTURA II: LA SIVIGLIA VERDE Percorso I
AVVENTURA II: LA SIVIGLIA VERDE
Benvenuti avventurieri! La famiglia Giráldez vi condurrà ora per l’itinerario più verde
di tutta Siviglia. In questo percorso ci concentreremo sulla flora di questa meravigliosa
città sulle sponde del Guadalquivir. Un buon avventuriero rispetta madre natura, e noi
non saremo da meno. Conosceremo la Siviglia più verde che ci sia, insieme alla sua cultura, storia e tradizione. Quest’itinerario è lungo circa sette chilometri.
Percorso I
PLAZA DE AMÉRICA
Cominciamo il nostro itinerario in
uno dei migliori spazi di Siviglia, il
Parco di María Luisa, e precisamente dalla Plaza de América, situata
nell’estremo sud del parco. Fu costruita come parte del progetto realizzato
dall’architetto sivigliano Aníbal González per l’Esposizione Iberoamericana che ebbe luogo nella nostra città
nel 1929.
Ad abbellire questa piazza troviamo
tre edifici emblematici, anch’essi realizzati da quest’importante architetto:
Sapete dirci il nome di due personaggi protagonisti di questa magnifica
opera di Miguel de Cervantes?
- Il Padiglione Reale, eretto per rappresentare la Casa Reale spagnola
nell’Esposizione Iberoamericana del
1929.
- Il Padiglione Mudéjar, attualmente
sede del Museo di Arti e Costumi popolari, la cui caratteristica principale è
la sua spettacolare facciata.
- Il Padiglione di Belle Arti, che oggi
ospita il Museo Archeologico.
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Accanto a questi edifici vediamo delle piazzette come, per esempio La
Glorieta de Cervantes, di forma ottagonale e con piastrelle nelle quali si
possono apprezzare passaggi grafici
del “Don Chisciotte”.
Nel corso della nostra passeggiata nel parco possiamo trovare
banchi e piccoli spazi con scaffali
in cui si mettevano libri che i visitatori potevano utilizzare gratuitamente. Quest’attività non solo
aveva l’obiettivo di incentivare la
lettura, ma anche quello di offrire
al lettore la possibilità di realizzarla in una piacevole cornice.
Da buoni avventurieri, sapete già
che tra le pagine di un libro possiamo vivere mille avventure. Qual
è l’ultimo libro che avete letto?
_________________________
Parliamo, quindi,
di questa cornice. Benvenuti al
Parco di María
Luisa, avventurieri!
Mappa generale percorso 2
Andiamo verso il
Monte Gurugú,
dietro il Padiglione Mudéjar.
PARCO
DI MARÍA LUISA
Il nome fu stabilito in omaggio
all’Infanta María Luisa Fernanda di
Borbone poiché, nel 1893, donò alla
città i giardini di quella che era la residenza dei Duchi di Montpensier, il Palazzo di San Telmo. Provvisto sin dalle
sue origini di una grande varietà botanica, questa aumentò in occasione
della celebrazione dell’Esposizione
Iberoamericana del 1929, momento
in cui il Parco si trasformò in parte della mostra e spazio pubblico.
Arrivati a questo punto, sarete assorti
nella grande quantità di flora che circonda il parco e avrete visto il famoso
monte che qui si erge. Stiamo parlando, ovviamente, del monte Gurugú.
Salite senza paura!
MONTE GURUGÚ
Com’è buona abitudine popolare, e
come succede nella Fontana di Trevi a Roma, se lanciate una moneta
dall’alto del monte esprimendo un
desiderio, si realizzerà.
Il Monte Gurugú, il cui nome proviene dal punto più alto del Capo delle
Tre forche che domina la città di Melilla, è una piccola cima di circa 15-20
metri d’altezza dal cui belvedere si
può osservare parte del Parco di María Luisa. A questo belvedere si accede attraverso una scalinata di pietra.
Fa parte del monte un piccolo stagno
sul quale cade l’acqua della cascata
e che è circondato da una frondosa
vegetazione.
Una volta conquistata la cima del Gurugú, vi proponiamo una nuova sfida:
Siete capaci di lanciare una moneta di spalle e riuscire a farla cadere
nell’acqua?
Sicuramente degli intrepidi avventurieri come voi non resisteranno davanti a questa prova di mira.
Scendete per il sentiero opposto a
quello usato per la salita.
Durante la passeggiata verso l’Isoletta
degli uccelli incontrerete pergolati,
fontane, leoni, rane, anatre...
Non dimenticate di fotografare le vostre scoperte!
ISOLETTA
DEGLI UCCELLI
All’interno dello stesso parco,
all’incirca al centro, si trova la famosa
Isoletta degli uccelli. Qui è situato il
Padiglione di Alfonso XII, un gazebo
già esistente nel parco all’epoca in cui
faceva parte dei giardini di San Telmo. Secondo la leggenda, in questo gazebo il re Alfonso XII dichiarò il
suo amore a María de las Mercedes.
L’isoletta degli uccelli accoglie diverse specie di alberi, fra i quali meritano
di essere nominati la grande robinia, i
ligustri, il fico, il podocarpus e un brachychiton acerifolius (albero fiamma).
Accanto si innalzano un cipresso cal-
LA PLAZA DE ESPAÑA
Simbolo dell’architettura regionalista, la Plaza de España fu costruita
da Aníbal González su commissione
per l’Esposizione Iberoamericana del
1929.
È composta da mattoni faccia a vista
con applicazioni in ceramica, anche
se una delle sue principali caratteris-
vo e delle palme.
Troviamo anche l’ailanto, di origine
cinese, chiamato anche “albero del
cielo” per la sua altezza, e i caratteristici bambù asiatici e americani.
Fra i tanti uccelli che vivono qui, spiccano i pavoni. Perdersi nel parco è un
vero piacere, ma non distraetevi...
Avventurieri, spero che stiate imparando tante cose! Continuate verso
Plaza de España e ammirate ogni suo
angolo.
tiche è la fila di panchine ricoperte di
azulejos (piastrelle) che rappresentano tutte le province spagnole.
Nello spazio destinato a ogni provincia si trova una mappa, un mosaico
che mostra un avvenimento storico e
lo scudo di ogni città. Perché non farti una foto davanti ad una di esse?
Sarà un bel ricordo del vostro passaggio per questo luogo simbolico.
La Plaza de España è circondata da un
piccolo canale attraversato da quattro
ponti, ognuno dei quali rappresenta
un antico regno della Spagna. Avventurieri, vi suggeriamo di navigare per
le acque del canale: remate, remate e
scoprite questa piazza!
E qui arriva la prima sfida!
Sfida I:
Quale illustre personaggio nato a Siviglia si trova fra le province di Madrid e Malaga?
Una curiosità: questa piazza è stata scelta come scenario per diverse
superproduzioni cinematografiche,
come “L’attacco dei cloni” della
saga di Star Wars, dove fu trasformata nel pianeta Naboo, o “Lawrence
d’Arabia”, nel quale diventò il quartier generale dell’Esercito Britannico
al Cairo.
Speriamo che vi siate divertiti nella
Plaza de España contemplando la sua
grandiosità. Passate qui tutto il tempo che volete, ma non vi attardate, vi
aspettano un’infinità di avventure e
cose da scoprire in questa Siviglia al
naturale. Forza!
Andiamo verso la Glorieta di Bécquer,
possiamo uscire dalla Plaza de España attraverso la “Torre del Norte”.
Come trovarla? È facile orientarsi: è quella che si trova ai piedi
dell’attracco delle barche.
Coloriamo!
Percorso II
GLORIETA DE
BÉCQUER
Quando entriamo nel Parco ci imbattiamo in uno dei monumenti più speciali della città, la Glorieta di Bécquer.
Uno spazio magico dedicato al poeta
romantico Gustavo Adolfo Bécquer,
presieduto da un magnifico cipresso
calvo piantato a metà del XIX secolo
che fa da asse della piazzetta.
Circondante l’albero, una specie originaria del Mississippi, si trova un
monumento formato da un busto del
poeta e tre figure femminili sedute su
una panchina, che illustrano la poesía
“El amor que pasa” (L’amore che passa) e rappresentano l’amore sperato,
l’amore posseduto e l’amore perduto.
Vicino a loro troviamo, in bronzo,
l’amore ferito, rappresentato da una
figura distesa, e il giovane Cupido. In
questo monumento possiamo respirare tutto il romanticismo che sprigionano i versi del poeta sivigliano.
All’esterno del parco vediamo
l’Avenida de María Luisa e la nostra
prossima destinazione, il Costurero
de la Reina. Godetevi la passeggiata
per i corsi di Bécquer e del Conde de
Colombí fino all’uscita del parco.
IL COSTURERO
DE LA REINA
Situato fra i giardini del Palazzo di
San Telmo e il Parco di María Luisa,
questo edificio neomudéjar fu innalzato nel 1893 per ordine di Antonio
d’Orleans, duca di Montpensier e
marito dell’Infanta María Luisa Fernanda di Borbone.
L’edificio è a pianta esagonale ed ha...
lo sapete, no? Sicuramente sì, quanti
lati ha un esagono?______. Esatto! Il
suo progetto si basa sull’architettura
dei paesi orientali, di moda in quel
periodo.
Il costurero si utilizzava come padiglione della sorveglianza dei giardini
del Palazzo di San Telmo.
Ma ci mancano tante cose da vedere!
Andiamo!
PADIGLIONE DEGLI
STATI UNITI
Anche se originariamente furono
creati tre edifici, adesso rimane solo
il principale, un padiglione in stile californiano.
Al suo interno si poteva trovare
un’importante biblioteca contenente
titoli che coprivano tutta la storia degli Stati Uniti e in più una cosa speciale: una mappa dov’erano tracciati
gli itinerari dei conquistatori spagnoli,
avventurieri come noi.
Si esponevano anche opere d’arte
del Museo Nazionale di Belle Arti,
dell’Istituto Smithsonian e dei Dipartimenti di Stato, della Finanza, ecc.
Attualmente è la sede della fondazione “Valentín de Madariaga” con esposizioni temporanee e permanenti.
Molto vicino al padiglione degli Stati
Uniti vediamo la Casa della Scienza,
nell’Avenida de Chile.
CASA DELLA SCIENZA
(Antico Padiglione del Perù)
In questo incantevole edificio dalla grande
ricchezza architettonica, che fu il Padiglione
del Perù durante l’Esposizione Iberoamericana del 1929, si trova oggi la Casa della
Scienza di Siviglia, un luogo dove scoprire la
scienza in modo divertente e per tutta la famiglia. La Casa della Scienza possiede, inoltre, l’unico Planetario di tutta la provincia.
Qui si tengono proiezioni astronomiche animate e si può anche ammirare direttamente
il cielo di Siviglia.
Quattro esposizioni sui Cetacei, gli Invertebrati, la Geologia e la Creatività completano
l’offerta di questo accogliente Museo, senza
dimenticare i numerosi laboratori e le attività del fine settimana. Ti piacerebbe essere
archeologo per un giorno? Conoscere gli insetti? Controllare gli uccelli rapaci? O magari
andartene sulla luna con un razzo? Tutto ciò
è possibile ed è fatto con il certificato di garanzia e rigore dell’istituzione scientifica più
importante del paese, il CSIC (Consejo Superior de Investigaciones Científicas – Consiglio superiore di ricerca scientifica).
Riuscite a trovare il pinguino nascosto
nell’edificio? Sapete che in Perù ci sono i
pinguini? La corrente fredda del Sud fa sì
che lì possa vivere la specie chiamata pinguini di Humbolt.
E adesso, un’altra sfida.
Sida II:
Mettetevi nell’angolo tra Avenida
de Chile e Avenida de Uruguay e
vediamo se siete capaci di disegnare quello che manca nella foto.
Dimostrate la vostra arte con
questa sfida.
Percorso III
Da quando è stato ristrutturato, presenta ogni stagione più di 180 spettacoli e supera i 100.000 spettatori, ed
è quindi diventato un punto di riferimento importante per le attività culturali della città.
Consultate il programma, alcune rappresentazioni sono dedicate al pubblico familiare.
Dopo aver ammirato il Casinò
dell’Esposizione, andiamo dalla Reale
Fabbrica di Tabacco.
TEATRO LOPE
DE VEGA
Nell’Avenida del Perú, l’insieme architettonico composto dal Casinò e dal
Teatro era conosciuto come Padiglione di Siviglia durante l’Esposizione
del ‘29 e fu opera di Vicente Traver
y Tomás, che dovette aspettare solo
due anni per vedere realizzata la sua
creazione. Con una capacità di 1.100
spettatori, il teatro diventò porta
d’ingresso dell’esposizione e riferimento nella città.
L’UNIVERSITÀ
DI SIVIGLIA
Costruita nel XVIII secolo come fabbrica di tabacco e considerata allora il più
grande edificio industriale dell’epoca,
attualmente vi possiamo trovare la sede
del Rettorato dell’Università di Siviglia e
di alcune delle sue Facoltà.
È interessante notare come a quel tempo l’edificio si trovasse fuori dalle mura
della città e oggi in una delle zone più
centrali. Le sue dimensioni sono straor-
dinarie, la sua pianta in Spagna è superata solo dal Monastero di San Lorenzo
dell’Escorial, nella Comunità di Madrid.
Uno dei suoi simboli è la fontana
in stile barocco che possiamo trovare in uno dei suoi patii. Anche
la cappella è molto importante,
sede della Confraternita degli
Studenti.
La Reale Fabbrica di Tabacco era
uno dei luoghi più chiassosi della
città, poiché vi lavoravano circa
mille persone tra uomini e donne, vi passavano circa duecento
cavalli e vi si impiegavano circa
centosettanta macine, i cui resti
si possono osservare nei giardini.
In mezzo a tutta questa vita sorse un personaggio che, grazie
all’opera di Bizet, è famoso in
tutto il mondo e rappresenta la
donna spagnola per eccellenza:
Carmen la sigaraia.
Stando alla leggenda, Carmen
era una sigaraia che s’innamorò
di un sergente di Navarra chiamato José, che non solo perse la
testa per lei, ma fu anche spogliato dalla sua carica e fuggì verso
il monte per unirsi a dei briganti.
Carmen invece incontrò di nuovo
un torero con cui aveva avuto una
storia d’amore. José lo scoprì e si
tolse la vita.
Dopo il vasto monumento rappresentato dalla Reale Fabbrica
di Tabacco, ci imbattiamo in un
edificio non meno emblematico:
il grandioso Palazzo di San Telmo.
PALAZZO DI
SAN TELMO
Questo magnifico palazzo presenta
un impressionante portale formato
da rilievi e sculture fra le quali possiamo vedere San Telmo, le virtù rappresentate da figure femminili e un gruppo di indiani d’America che alludono
alla relazione fra la capitale andalusa
e il nuovo continente.
Fu originariamente concepito per
ospitare l’Universidad de los Mareantes (Università della Marina). San
Telmo è il patrono dei marinai, da lì
il suo nome. In seguito fu venduto
ai duchi di Montpensier e divenne
la loro residenza. Attualmente è la
sede della Presidenza della Giunta
dell’Andalusia.
In uno dei lati troviamo alcuni sivigliani illustri. Riuscite a completare le
seguenti parole crociate scrivendo
i loro nomi?
HOTEL ALFONSO XIII
Nei pressi del Palazzo di San Telmo
possiamo vedere l’Hotel Alfonso XIII.
Fu costruito per ospitare la famiglia
reale e le personalità di spicco durante l’Esposizione del 1929, dato il
bisogno della presenza di un grand
hotel nella città che soddisfacesse
le necessità del turismo di lusso a
Siviglia. Visto che quello che stiamo
facendo è senza dubbio il percorso
più verde di Siviglia, lo continuiamo
dall’Avenida de Roma verso i giardini
di Cristina.
GIARDINI DI
CRISTINA
Questi ricchi giardini ospitano una cinquantina di specie differenti di piante.
Dalla bellissima Lagunaria Patersonii
all’esotica Firmiana simplex (parasole
cinese). Luogo di ritrovo della società sivigliana della prima metà del XIX
secolo, dispone di uno stagno e di un
bel pergolato.
Ci stiamo avvicinando ai migliori panorami che si possono avere di questa città. Appaiono davanti ai nostri
occhi il ponte di San Telmo e la bella
Torre del Oro. Questo posto è ideale
per fermarsi a riposare, approfittiamo
dell’ombra per colorare questo bel
disegno.
Attraversiamo il ponte verso l’altra
sponda di Siviglia!
PONTE DI
SAN TELMO
Il nome proviene dalle vicinanze del
Palazzo di San Telmo e fu costruito
da José Eugenio Ribera fra il 1925 e il
1931 per unire le due sponde del fiume. Quest’unione permise lo sviluppo di quartieri come quello di Los
Remedios.
Sapete che questo è stato il primo
ponte levatoio di Siviglia?
_________________________________
TORRE DEL ORO
Di pianta dodecagonale. Avete già dimostrato che sapete benissimo la geometria, ma sapete dirci quanti lati ha la
torre? ____________________________.
Questa torre d’avvistamento almohade
faceva parte delle mura della città, alle
quali era unita tramite un arco che sparì
nel XIX secolo, assieme al resto delle
mura.
Fu costruita nel XIII secolo. Durante il
Medioevo fu una prigione e attualmente ospita il Museo Navale della città. Ai
suoi piedi troviamo il Paseo del Marqués
de Contadero, un luogo che è stato
oggetto di un importante rimodellamento affinché sivigliani e non possano godere di una bella passeggiata da ponte
a ponte.
Forza, ammirate i meravigliosi panorami
mentre attraversate il ponte alla volta di
un’altra Siviglia. Cominciate con il Museo
delle Carrozze.
PLAZA DE CUBA
Nella Plaza de Cuba esiste una pietra
su cui è incisa l’indicazione “Muelle
de las Mulas”, celebre porto dove
si realizzavano la maggior parte degli imbarchi per le Indie. Trovatela,
avventurieri!
Ci troviamo in un luogo che fu testimone di un avvenimento storico. Il
10 agosto del 1519, cinque barche
salparono da qui per intraprendere
il commercio di spezie nel Sud America, evitando i possedimenti portoghesi. Grazie a questa spedizione
furono scoperte le Filippine e si fece
il giro del mondo per la prima volta
nella storia, confermando che la terra
era rotonda.
Che avventura, eh?
La nave Victoria tornò a Siviglia tre
anni dopo, comandata da Juan
Sebastián Elcano. Il Capitano e
l’equipaggio resero grazie alla Vergine de la Antigua per il ritorno e
furono ricevuti dall’Imperatore Carlo
I, che consegnò al navigatore uno
scudo nobiliario nel quale si leggeva
“Primus circumde disti me”, “Sei stato il primo a circumnavigarmi”.
Ed ecco ancora un’altra sfida per voi.
Sfida III :
Nel monumento troverete una targa, siete capaci di completare la seguente frase in spagnolo?
“Questo è il miglio 0 della ______. Da qui partì
la spedizione __________-Elcano, che fu la prima a circumnavigare il nostro pianeta tra il____
e il 1522.
llería, i celebri “enganches”.
Accanto a Plaza de Cuba comincia
uno dei quartieri più famosi di tutta
Siviglia, il quartiere di Triana, e una
delle sue strade più conosciute, la calle Betis.
Persorso IV
MUSEO DELLE
CARROZZE
È l’antico Convento de los Remedios,
del quale resta solo la chiesa. Per di qui
passarono personaggi storici importanti come San Juan de la Cruz e Santa
Teresa de Jesús. Quest’edificio fu fondato dall’Ordine dei Carmelitani Scalzi
nel 1573.
Adesso, sotto la tutela del Real Club de
Enganches de Andalucía (Reale Club
delle Carrozze di Andalusia), dopo più
di quattro secoli, possiamo trovare fra
le sue mura 25 carrozze esposte, oltre a
veicoli per il trasporto pubblico urbano,
carri da lavoro, di campagna, da viaggio, sportivi, da passeggio e numerose
opere d’arte dedicate alla città di Siviglia e al mondo delle carrozze.
A Siviglia potete trovare carrozze in
qualsiasi periodo dell’anno, anche se
durante una settimana in particolare si
vestono a festa: la Feria de Abril, il cui
recinto si trova a pochi metri da qui,
percorrendo la calle Asunción. Come
preludio di questa festa, potete godere
di una spettacolare esposizione di carrozze nella Real Maestranza de Caba-
CALLE BETIS
Dal XV secolo questa via vanta diversi
nomi che alludono al famoso fiume di
Siviglia. Da Calle del Río a Vera del
Río, da Orilla del Río ad Acera del Río
e, dal 1859 a oggi, calle Betis, nome
romano del Guadalquivir.
BARRIO DE
TRIANA
L’origine di questo quartiere è avvolta
nella leggenda. Tra le tante versioni,
una è presa dalla mitologia.
Ercole inseguiva Astarte (dea della
fecondità) che, fuggendo da lui, si
rifugiò nella terra che oggi chiamiamo Triana. Ercole la cercò in lungo e
in largo lungo il fiume, ma non riuscì
Triana è un quartiere dalle numerose
viuzze che formano un emozionante
labirinto. Siete bravi a uscire dai labirinti? Dimostratecelo!
Ogni anno si celebra una festa in onore di Santa Ana, la Velá. Come curiosità, vi raccontiamo cos’è la cuccagna:
per questo concorso, si attracca una
barca unita a un palo unto con maDUARTE
a trovare la sua amata perché la cercava nella sponda sbagliata. La terra
che percorse, però, gli piacque tanto
che decise di fondarvi un’importante
città, la città di Hispalis. Astarte a sua
volta s’innamorò dell’altra sponda e lì
fondò Triana.
Se ti trovi nel quartiere di Triana non
dimenticare di visitare la Chiesa di
Santa Ana e la Casa delle Colonne.
Addentratevi nel quartiere di Triana dalla calle Duarte e circondate la
chiesa da sinistra.
CHIESA DI
SANTA ANA
Si tratta della Chiesa più antica di Siviglia, eretta nel 1248 per ordine di Ferdinando III il Santo. Questa chiesa ha
il titolo di Parrocchia Reale e per anni
fu considerata come la Cattedrale di
Triana. Subì varie modifiche, anche se
la più importante fu quella provocata
dal terremoto di Lisbona del 1755.
Possiamo vedere una delle famose
caratteristiche del quartiere di Triana
nelle sue mura: l’azulejo, ovvero le
piastrelle di ceramica. In uno degli
azulejos di Santa Ana si può osservare
la santa, sua figlia la Vergine Maria e il
Bambino Gesù.
teriali scivolosi che fanno diventare
la raccolta della bandierina, legata
all’estremità del palo, un’autentica
avventura, che finisce sempre con
una caduta nel fiume. Che coraggiosi
gli abitanti di Triana!
Il premio vale il tuffo, poiché chi riesce a prendere la bandierina vince un
magnifico prosciutto crudo che servirà per rimettersi in forze dopo la
prova. Mmh…
CASA DE LAS
COLUMNAS
Come indica il suo nome, quest’antica
Universidad de los Mareantes (Università della Marina), è sostenuta da un
gran numero di colonne ed è diventata uno degli edifici più prestigiosi di
Triana.
Qui studiarono numerosi marinai che
realizzarono viaggi nelle Indie. Questi
potevano assistere alla messa senza
scendere dalla nave, poiché esisteva
un altare di fronte al fiume. E accanto
alla chiesa di Santa Ana troviamo la calle Pureza con la famosissima Cappella
dei Marinai.
CAPPELLA DEI
MARINAI
Costruita nel XV secolo, è la sede della Confraternita de la Esperanza de
Triana. È senza dubbio il luogo che
meglio raccoglie la devozione degli
abitanti di Triana e da qui parte ogni
anno una processione nella mattina
del Venerdì Santo.
Dalla calle Arfián torniamo verso la
calle Betis. E a questo punto troverete la prossima sfida.
Sfida IV:
Mettetevi all’altezza del numero 14 della calle Betis, vi sfidiamo a scoprire le
differenze fra quest’immagine e quella
reale.
Alla fine della calle Betis vedrete il
ponte più famoso di tutta Siviglia: il
Ponte di Triana.
Percorso V
PONT E DI I SABEL II
(Ponte di Triana)
Il suo nome ufficiale è Ponte di Isabella
II, poiché fu costruito sotto il suo regno, ma tutti lo conoscono come Ponte
di Triana. Grazie a lui il quartiere della
ceramica si unisce al centro storico della città.
Questo ponte, dichiarato monumento
storico nazionale, ha anche l’onore di
essere stato il primo ponte stabile sul
Guadalquivir nel tratto che passa per
Siviglia, sostituendosi ad uno di legno
conosciuto come “Ponte delle Barche”. Fu costruito fra il 1845 e il 1852
su un progetto dei due ingegneri francesi Steinacher e Bernadet.
PLAZA DEL ALTOZANO
All’estremità del ponte nel lato di Triana possiamo trovare la Cappella del
Carmen, opera del regionalista Aníbal
González, autore di opere molto importanti per la città come la Plaza de
España.
Qui possiamo trovare il monumento “Triana all’arte del flamenco”. Il
legame fra questo quartiere e l’arte
del cante, del baile e del toque risale
all’arrivo di canti da Cadice che, una
volta appresi dai cantanti di Triana,
presero una forma particolare che ha
trasformato questo quartiere nella culla ufficiosa del canto flamenco. Per
questo molti importanti artisti provengono da questa terra.
Triana ha anche vari stili di palos (canto flamenco) propri, come la soleá di
Triana, e una forma peculiare di ballare che si poteva ammirare nei suoi
cortili.
CHÂTEAU
DE SAN JORGE
Questo ponte è molto speciale, poiché è composto da molti pezzi, sapete dirci quanti pezzi compongono il
ponte? Ti diamo varie possibilità:
a. 100 b. 2000
c. 1 000 000
d. 28 000
Questo castello di origine araba fu,
dal 1485 al 1785, la sede della Santa
Inquisizione. Secondo gli storiografi, il
Re Ferdinando III lo cedette all’ordine
di San Giorgio.
Fra i resti archeologici di quell’epoca
si trovano la Casa dell’Inquisitore, 26
celle e la cappella. Recentemente è
stato riabilitato come “una cornice
per la riflessione”. Si trova sotto la Plaza de Abastos (il mercato alimentare)
di Triana ed è composto da cinque
sale e spazi destinati all’esposizione,
la cui finalità è quella di far conoscere
il processo di giudizio che si realizzava
in quella che era la sede del Tribunale
della Santa Inquisizione fra il XV e il
XVIII secolo. Se entrate, v’imbatterete
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nella storia di Marcela. Avete il coraggio di conoscerla?
Nella facciata dell’edificio, davanti al
fiume, sono stati ricostruiti in modo
virtuale i limiti di quella che era la
torre principale del Castello di San
Jorge. Alla fine del callejón de la Inquisición ci troveremo nel paseo di
Nuestra Señora de la O.
Sfida V :
Fate una foto di famiglia come la nostra.
PASEO NTRA. SRA.
DE LA O
Conosciuto dal 1859 con il nome di
“Chapina”, anche se le sue origini e
il significato sono sconosciuti, questa
zona si estende dal fiume fino alla fine
della famosa calle Pagés del Corro. .
PASEO DEL ARTE
Si tiene tutti i sabati e le domeniche
mattina dalle 10 alle 14, da settembre a giugno. Pittori ed artigiani espongono i loro lavori nel cosiddetto
Paseo del Arte, che si trova nel Paseo
de la O a Triana. Si accede dalla calle Betis (sotto il ponte di Triana) e dal
Callejón de la Inquisición. Dal Mercato si può godere di una vista completa del Ponte di Cristo de la Expiración
e del Ponte di Triana.
PUENTE DEL CRISTO
DE LA EXPIRACIÑON
Con la sua costruzione nel 1991, e
avendo come direttore di progetto
l’ingegnere sivigliano José Luis Manzanares Japón, Siviglia recuperò il
corso del Guadalquivir.
È più conosciuto come “Ponte del
Cachorro”, poiché il Cristo de la Expiración è comunemente conosciuto
con tal nome. Inoltre, ha una curiosa
particolarità: fu costruito prima che il
corso del fiume passasse da lì.
In conclusione, speriamo che oggi vi
siate divertiti e che adesso conosciate un po’ meglio Siviglia. Vi invitiamo
a continuare a scoprirla in tutto il suo
splendore.
Forza!
Un dato pratico: potete tornare
al punto di partenza dell’itinerario
con i trasporti pubblici. Prendete
l’autobus della linea 6 di TUSSAM, proprio vicino al Ponte
Cristo de la Expiración, e vi porterà
nuovamente alla Plaza de América.