Rassegna Stampa Olimpias

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Rassegna Stampa Olimpias
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Settimana 46: 13-11-2015
Wabi comunicazione d’impresa
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SOMMARIO
Olimpias
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Inaugurato l’impianto di depurazione che ricicla tutta l’acqua di
processo
Competitor
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Settore
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ACIMIT promotes Italian textile machinery and innovation
Ethiopia Plans USD 2.3 Bln Revenue from Textile Export in GTP II
Unicredit: con sistema moda Italia 2mld in tre anni a filiera tessile
e abbigliamento
Burberry to invest over £50m in new trench coat manufacturing
and weaving facility in Yorkshire
Bangladesh knitwear makers go organic as demand rises
IAF Istanbul: cotton shortage unlikely
Morocco announces ambitious textile export target
Per i TessiliVari un aumento a regime di 107 euro
Tonello and Levi Strauss develop new green “stonewash” process
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Olimpias
Inaugurato l’impianto di depurazione che ricicla tutta
l’acqua di processo
Pubblicato da Aurora Magni il 11/11/2015
E’ stato inaugurato oggi, 11 novembre 2015 a Osijek il nuovo impianto di depurazione dello stabilimento
di Olimpias Group nell’ambito del progetto UE EcoInnovation Wasatex.
Alla presenza delle autorità croate, di rappresentanti di imprese tessili e brand e giornalisti arrivati da
molti Paesi, lo staff di Wasatex ha illustrato gli aspetti tecnici dell’impianto, i risultati attesi e quelli già
registrati.
La situazione pre progetto presentava già la presenza di un impainto di depurazione la cui funzione era
però limitata a eliminare inquinanti per facilitare lo scarico nelle acque nere fognarie.
L’acqua necessaria per i processi industriali veniva infatti completamente emunta dal pozzo, circa 1600
m3/giorno, pari al fabbisogno di 10.600 persone.
Il processo biologico adottato prima del rinnovamento del depuratore era in grado di rimuovere
efficacemente COD, BOD5, tensioattivi, oli e grassi, azoto, fosforo e solidi in sospensione con la relativa
presenza di colloidi ma era solo parzialmente efficace per i reflui di colorante. Non rimuoveva inoltre
componenti inorganici quali durezza, alcalinità, silice, cloruri, solfati e metalli pesanti. Questo rendeva
impossibile il riutilizzo delle acque post depurazione nella produzione.
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Per utilizzare l'acqua trattata biologicamente, è necessario eseguire alcune operazioni per rimuovere
solidi sospesi, colore, durezza e alcalinità e raggiungere delle caratteristiche chimiche–fisiche dell’acqua
idonee per i processi di lavaggio e risciacquo dei tessuti. La rimozione totale della salinità è invece
necessaria per rendere l’acqua finale idonea anche per i processi di tintura e finissaggio.
Si rendeva quindi necessario un sostanziale intervento di rinnovamento basato su conoscenze e
metodologie innovative.
Come hanno spiegato i responsabili di Europrogetti srl e Aspel, i partner incaricati di eseguire il
riammodernamento dell’impianto, si è provveduto a potenziare Il sistema biologico del depuratore
mediante:
1.
Bioreattore a membrana (MBR), in grado di separare totalmente i solidi sospesi, la
biomassa, i batteri ed i microbi presenti nel bacino di ossidazione. L’acqua in uscita è molto
limpida e contiene una bassissima concentrazione di materia organica, una frazione di colore e la
salinità iniziale,
2.
Filtro a resine decoloranti, per la rimozione del colore, COD e tensioattivi residui,
3.
Filtro addolcitore e torre decarbonatativa, per rimuovere la durezza di calcio e
magnesio e l'alcalinità,
4.
Osmosi Inversa (RO) per eliminare i sali solubili quali solfati, cloruri, oltre al residuo
COD, silice, alcalinità, colore, etc.,
5.
Nanofiltrazione (NF) per trattare le reiezioni del sistema RO e separare i sali
monovalenti, come il cloruro di sodio, da altri composti contenuti nell'acqua trattata, ottenendo
una salamoia (NaCl) che può essere riutilizzata sia come agente salino per i bagni di tintura dei
reattivi, sia per la rigenerazione delle resine di addolcimento,
6. Sistema OX per distruggere e rimuovere, tramite gruppi radicali OH –, le molecole complesse ad
alto peso molecolare, come COD e colore, concentrate nella reiezione del sistema NF.
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I sistemi inclusi nel progetto Wasatex funzionano tutti automaticamente e sono controllati da un PLC
(Programmable Logic Controller), anche da remoto, che consente di visualizzare immediatamente
l’eventuale allarme di protezione e ottimizzare i parametri di funzionamento
Così trattata l’acqua può tornare ora ai processi produttivi
Dopo aver subito i trattamenti biologici, filtrazione con MBR, rimozione del colore tramite RF e riduzione
della durezza per SF, l’acqua ha le caratteristiche necessarie per essere utilizzata in operazioni di lavaggio
dopo il trattamento di saponatura. Il ricircolo è di circa 300 m3/giorno.
L'acqua in uscita dall’osmosi inversa (RO) può essere riutilizzata per la preparazione dei bagni di
tintura, per l’esecuzione della sbianca e in tutti quei processi industriali dove sono richiesti
parametri con salinità e durezza molto basse. Questa caratteristica permette tecnicamente di
ottenere colori più stabili, superiore solidità alla luce, migliori rese del colorante, minor uso di
sequestranti e di agenti chimici nei bagni di tintura e finissaggio. Inoltre l’operazione di sbianca risulta
molto più efficiente e stabile nel tempo, dato che non si depositano sali alcalini sulla fibra, e si ottiene
anche una riduzione dell’utilizzo dello sbiancate ottico.
Il permeato prodotto dalle membrane RO, oltre ad essere eccellente dal punto di vista qualitativo,
garantisce anche la stabilità e ripetibilità delle sue caratteristiche nel tempo; ciò permette di
evitare problemi di riproducibilità dei colori e uniformità delle tinte durante l’arco annuale, che
normalmente vengono causati dalle variazioni stagionali dell’acqua (estate-inverno).
Il permeato dell’RO è caratterizzato da una salinità molto bassa e da una concentrazione silice e durezza
pari a zero, per cui può essere usato anche per alimentare la caldaia per la produzione di vapore,
riducendo il consumo degli agenti chimici.
La salamoia in uscita dalla NF (permeato), che tratta le reiezioni dell’RO, può essere utilizzata nella
rigenerazione dei filtri addolcitori o come agente salino per i bagni di tintura.
Inoltre nelle caldaie, l’acqua riciclata non sporca i tubi dello scambiatore di calore, riduce le
manutenzioni, mantiene elevata la resa di scambio acqua-vapore,ottimizzando i consumi energetici,
riduce gli spurghi della caldaia risparmiando energia.
I primi risultati di Wasatex in cifre
1.
Riutilizzo del 90% dell’acqua. L’obiettivo principale di Wasatex era quello di risparmiare acqua.
I consumi si sono immediatamente ridotti: lo stabilimento utilizzava 1.600 m3/giorno di acqua di cui
solo il 5-10% proveniente da trattamenti di recupero. Oggi la percentuale riutilizzata è salita a circa il
70%, pari a 1.000 m3/giorno. Il risparmio di acqua prelevata dal pozzo è di circa 1000 m3/giorno.
Potenzialmente l’impianto può arrivare a una percentuale di riutilizzo del 90%.
2. Meno energia. Il risparmio di acqua consente anche di risparmiare l’energia legata al suo
riscaldamento riducendo così le emissioni di CO2. L’acqua riciclata ha una temperatura media di
30°C, contro una temperatura di 15°C dell’acqua di pozzo; si otterrà un risparmio energetico poiché
la caldaia industriale dovrà riscaldare l’acqua fino alla temperatura di esercizio, partendo da una
temperatura di 30°C invece di 15°C.
3.
Meno CO2 eq. Considerando che le emissioni di CO2 del gas naturale combusto sono pari a
2.276 g/Nm3 e che è ora possibile ottenere una riduzione del consumo di gas naturale di 1.832
Nm3/giorno, le emissioni di CO2 sono ridotte di circa 4.170 kg di CO2/giorno, pari a 1.251 ton
CO2/anno.
4.
Meno spese di gestione, la sostenibilità paga. Grazie al nuovo impianto si raggiungono
risparmi relativi ai costi di gestione di quasi 400.000 €/anno.
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I passi futuri
Con l’inaugurazione del nuovo impianto di depurazione si apre una nuova fase di attività per il progetto
Wasatex: la valutazione oggettiva delle performances ambientali mediante una metodologia
comparativa “LCA oriented”.
In particolare sarà effettuata una contabilità emissiva comparativa sulla base dei consumi dell’impianto
di depurazione delle acque recentemente rinnovato rispetto alla situazione impiantistica pregressa, al fine
di quantificare il risparmio emissivo del nuovo impianto di depurazione acque.
Il valore della CO2eq risparmiata potrà essere codificata all’interno di una etichettaposta sul singolo
capo d’abbigliamento realizzato presso l’impianto produttivo di Osijek.
Per saperne di più e seguire il progetto nel suo sviluppo: www.wasatex.net
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Settore
KnittingIndustry
4th November 2015, Milan
ACIMIT promotes Italian textile machinery and
innovation
ACIMIT, the Association of Italian Textile Machinery
Manufacturers, has announced the release of a new video on innovation, created by Italian
Trade Agency and financed by the Italian Ministry for Economic Development.
The video on textile innovation created in partnership with ACIMIT highlights the strong culture
of innovation that distinguishes Italian textile industry.
The association is getting ready to promote its values at the upcoming ITMA 2015 textile
machinery exhibition that is scheduled to open its doors to international audience in Milan next
week.
Innovations and technology
The video focuses on a fabric, a fundamental ingredient for expressing style, originality, as well
as reliability, performance and comfort. In order to achieve these qualities, a textile sector
must be highly innovative, the association reports.
The video aims to promote Italy textile industry, where the indispensable synergy between
textile, chemical and mechanical sectors are all part of a longstanding tradition.
The video features interviews with Andrea Parodi, President of Texclubtec, and Alberto
Paccanelli, President of the technology platform for the Italian textile and clothing industry.
Both experts confirm that innovative textiles developed for technical applications are quickly
becoming a significant factor in the production chain in Italy.
Italian technical textiles
Italian technical textiles account for EUR 3.5 billion in annual revenue, employing 42,000
people in roughly 800 companies, totalling around 12% of Europe’s textile turnover.
Outside of Italy, technical textiles are also developing quickly, with nearly 30% of textile
materials produced designed for technical applications. Expected growth in this sector from
now till 2020 is exponential, especially concerning composites and nonwovens.
This growth in the industry’s technical segments is marked by the essential role played by the
technology adopted, the association reports. Over 120 Italian manufacturers produce
machinery designed for the production of technical products, with a turnover in Italy for the
sale of this specific type of machinery amounting to EUR 400 million, accounting for 15% of
total revenues for the Italian textile machinery sector.
www.acimit.it
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The Daily Monitor
Ethiopia Plans USD 2.3 Bln Revenue from Textile Export in GTP II
Written by Bethelhem Lemma
Published on 06 November 2015
The Ethiopian government announced plans to generate USD 2.3 billion revenue from
the export of textile products in GTP II period, according to the Daily Monitor.
The government plans to draw such amount of revenue by raising competitiveness of
textile companies through capacity utilization, encouraging local and foreign
investments and expanding industrial parks.
The textile sector has earned USD 455 million in the GTP I period, yet the plan was to
garner USD 1 million.
Ayka Addis Textile and Investment Group had made a 60 percent contribution. It had
registered USD 272.2 million export revenue in GTP I period.
Adama Spinning Factory, Bahir Dar Textile S.C., Bay Kebire Enterprise, Elsie Addis
Industrial Development PLC, Kombolcha Textile S.C., MNS Manufacturing PLC and
Selendawa Textile S.C. had contributed 20 percent share to the export in GTP I.
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NOTIZIE RADIOCOR - FINANZA
UNICREDIT: CON SISTEMA MODA ITALIA 2MLD IN TRE ANNI A
FILIERA TESSILE E ABBIGLIAMENTO
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 06 nov - E' stato firmato a Milano un accordo tra la
Federazione Tessile Moda-Sistema Moda Italia (Smi) e UniCredit Factoring per il
sostegno alle imprese italiane della filiera tessile e dell'abbigliamento, in particolare
attraverso la piattaforma di 'reverse factoring' messa a disposizione da Ucf alle
imprese affiliate a Smi. L'accordo, firmato da Claudio Marenzi, presidente di Smi e da
Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di Unicredit, e' stato presentato all'UniCredit
Pavillion alla presenza dell'amministratore delegato di UniCredit, Federico Ghizzoni, e
del vice-ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda. UniCredit Factoring ha
stanziato per questo accordo un plafond creditizio iniziale di 2 miliardi in tre anni con
decorrenza immediata e rinnovo tacito, di anno in anno, fino al 30 settembre 2018.
Grazie allo strumento del 'reverse factoring' viene proposto a un'azienda capofiliera un
servizio che consente di offrire ai propri fornitori lo smobilizzo per cessione del credito
delle fatture che vantano nei confronti dell'azienda stessa.
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Burberry to invest over £50m in new trench coat manufacturing and
weaving facility in Yorkshire
www.burberryplc.com
03.11.2015
British global luxury brand Burberry has announced plans to develop a new state-of-the-art
manufacturing and weaving facility in South Bank, Leeds. The proposal represents an initial
investment of over £50m in the heart of Yorkshire and is expected to provide permanent
employment for more than a thousand people. Work on the new site is due to begin in 2016
with a current completion date of 2019.
The proposed site will allow Burberry to continue to produce its most iconic product, the
heritage trench coat, in Yorkshire where the brand has been manufacturing for over half a
century. The proposal is divided into phases of development. The first one, announced today,
will see an area of the South Bank site redeveloped to create a new facility that will offer
increased capacity for trench coat production, more sustainable and efficient ways of
manufacturing, and the potential to develop and produce other products at the site.
Subsequent phases of development contain plans to restore and renew the Grade I listed
Temple Works building.
Announcing the landmark project, Burberry Chief Creative and Chief Executive
Officer Christopher Bailey said:
“I am delighted to announce that the next chapter of Burberry’s manufacturing story will be
right here in Yorkshire. Burberry is a proudly British brand and we are so excited that our plan
for a new site in South Bank, Leeds, means that we will continue to produce our most iconic
product – the trench coat – in this wonderful part of the country for many years to come.”
Councillor Judith Blake, Leader of Leeds City Council said:
“This is wonderful news for Leeds which has its own rich heritage of cloth making and weaving.
Burberry is a truly global British brand and it is an honour that the trench coat, an icon that is
sought after around the world, will be made in Leeds’ South Bank. We welcome this significant
investment in Leeds and are proud that Yorkshire will continue to be the manufacturing home
of this great British business, bringing jobs, training and regeneration to the area.”
The new facility will replace the two existing manufacturing and weaving centres in Castleford
and Cross Hills, Yorkshire. As part of the proposals, Burberry will be facilitating their
regeneration for the local communities. The plan is for all current teams from Castleford and
Cross Hills to relocate to the new site, bringing all employees together under one roof.
Working with local and national government, the proposed production facility will provide:
•
State-of-the art facilities to enable increased production of the iconic trench coat
•
Capacity to produce expanded outerwear categories
•
Improved efficiency and sustainability within the production process
•
A bespoke apprenticeship programme designed to preserve unique textile
manufacturing skills in Yorkshire
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Notes to editors
About production at Burberry
•
The Burberry trench coat is currently handmade in Castleford, Yorkshire, by expert
craftsmen and women.
•
The gabardine fabric is woven in the Burberry Mill at Cross Hills, also in Yorkshire.
•
More than 100 highly skilled processes are completed to make each individual trench
coat.
•
Further information on the history of the Heritage trench coat can be found here.
About Burberry
•
Established in 1856, Burberry is a British luxury brand with a heritage of innovation,
craftsmanship and design.
•
The Burberry business comprises five divisions: mens, womens, childrens, accessories
and beauty.
•
Burberry is headquartered in London and listed on the London Stock Exchange
(BRBY.L.)
•
Burberry is a constituent of the FTSE 100 index.
•
Visit www.burberryplc.com for further information.
About Temple Works
•
Designed by architects, the Bonomi Bros and built by Victorian industrialist John
Marshall in 1836-1840, the Temple Works was renowned for its innovative engineering
techniques and was used as a flax mill in the 19th Century.
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Morocco announces ambitious textile export target
November 10, 2015 (Morocco)
Morocco has an ambitious target to reach 6.5 billion dirham ($0.65 billion) of textile exports
by 2020, Minister of Industry, Trade, Investment and Digital Economy Moula Hafid Elamaly
has said, a Moroccan news agency reported.
The goal is part of the Industrial Acceleration Plan and responds to the professionalism of the
sector's operators, the minister asserted during the inauguration of the 13th “Maroc in Mode et
Maroc Sourcing” fair organised by the Association Maroccaine des Industries du Textile et de
l'Habillement (AMITH) in Marrakesh.
Morocco's textile sector employs 30 per cent of the country's labour force and it is of a
particular interest to the Ministry of Industry which supports it through the Industrial
Development Fund (FDI), Elalamy said.ù
The fair hosted 350 exhibitors representing different trends of the textile sector, according to
the minister.
Mohamed Tazi, Genreal, Director of AMITH, underlined that this fair is of a significant
importance for textile's operators.
Public authorities support the textile sector through a wide range of measures, which are likely
to make Morocco a top textile actor in Africa and the Mediterranean, Tazi said.
The sector represents 25 to 30 per cent of Morocco's exports and 15 per cent of the added
value in industry. (SH)
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