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Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Rapporto di attività 2001 1 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Il contesto 1.1. Lo scenario socio economico Ripresa economica e precarizzazione, due facce di una medaglia, che conosciamo da anni. Maggiori profitti, piu’ occupati, ma anche peggiori condizioni di lavoro e instabilità. Le cose stanno cambiando, e in peggio. Nella seconda metà del 2001 si è aperta una crisi dagli esiti incerti, molti nodi sembrano essere venuti al pettine. Dopo i timidi indizi di difficoltà congiunturali minimizzate dagli economisti neo-liberisti, il nuovo millennio ci ha regalato una svolta drammatica, con l'accavallarsi di eventi sin troppo noti per essere ricordati. Le incertezze e la solitudine dell'uomo globale narrate da Baumann e Sennet si manifestano oggi come eventualità concrete anche in una società che credeva in un futuro di benessere, e che oggi vede materializzarsi l’eventualità ricorrente della disoccupazione, la sottoccupazione sempre piu’ diffusa (a fronte della stagnazione dell’impiego a tempo pieno cresce ancora dell’1,4% l’impiego parttime, ma rappresenta sempre piu’ spesso una condizione imposta dai datori di lavoro). Solchi profondi si scavano tra le diverse classi di reddito e lo spettro dell’impoverimento tocca vasti strati sociali. Tendenze in cifre PIL - verso una crescita dell'1,6% nel 2001, e dell'1,3% nel 2002 - occupati +1,7%, ma grandi incognite per il futuro Evoluzione del prodotto interno lordo 4.0 Dalla fine del 1999 la crescita del PIL è costantemente rallentata, mantenendosi positiva solamente grazie alla ripresa della domanda interna; subito si sono pero' avvertite le conseguenze dei drammatici avvenimenti della seconda metà del 200: è di nuovo crisi, ma una crisi diversa, diffusa, che non risparmia nessuno... 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 II/1999 III/1999 IV/1999 I/2000 II/2000 III/2000 IV/2000 I/2001 II/2001 Effetti della flessibilità, calo della disoccupazione e frenata dell’economia Il tasso di disoccupazione 12 Nel 2001 l'occupazione è salita grazie all'impiego degli stranieri (+4,6%), è cresciuta la domanda di lavoro nei servizi a bassa qualificazione, e in alcuni settori industriali di punta in piena ripresa. Si è cosi' ridotto, pur mantenendosi piu' alto di quello medio della popolazione locale, il tasso di disoccupazione degli immigrati. Alla fine del 2001, tuttavia, si sono manifestati i primi segnali di riacutizzazione della disoccupazione. A febbraio 2002 il tasso di senza lavoro è risalito al 2,6% e l'indice dei posti vacanti è in caduta libera… 10 CH 8 stranieri 6 4 2 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2 PARTE PRIMA – IL CONTESTO 3.5 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Lo scenario in cui ci muoviamo è dominato da segnali di crisi, drammaticamente amplificati ma non generati unicamente dall’attacco terroristico dell’11 settembre e dai susseguenti conflitti mondiali. In questo contesto la Svizzera sembra essere divenuta troppo piccola e priva di riparo. Dal grounding Swissair alla tragedia del San Gottardo un filo conduttore unisce le sventure: siamo alla saturazione dei margini di assorbimento dei contraccolpi della globalizzazione a disposizione di un sistema che riteneva di aver trovato la formula magica della "convivenza" tra chiusura orgogliosa nella sua autarchia politico-istituzionale e apertura aggressiva all'economia mondo. Il neo-liberismo ha i suoi prezzi. Incognite dagli sbocchi imprevedibili, per intanto, si affacciano nel nostro futuro prossimo: La disoccupazione - che cresce al ritmo di 17.000 nuove iscrizioni mensili - non è solo frutto del crollo evidente del settore del trasporto aereo: puo' ancora di piu' - in questi mesi di fine 2001 - lo stillicidio delle crisi aziendali, che stanno ad esempio annientando (grazie al valore crescente del Franco, tradizionale valuta rifugio) l'intero comparto della meccanica industriale, legato all'80% all'export. • tornerà la disoccupazione di massa, o - piu' probabilmente - si espanderà ancora la precarizzazione del lavoro e fino a quale punto (la diffusione del lavoro part-time ha toccato livelli del 30% degli impieghi, con punte superiori al 40% nel terziario commerciale, e parallelamente il numero dei working poors sale rapidamente verso il 10% del totale delle forze lavoro)? • dove ci condurrà la deterritorializzazione sempre piu' evidente delle strategie imprenditoriali, che ci rende tutti esposti a rischi e conseguenze di scelte dominate dal bisogno immediato di redditività degli investimenti? • e infine, quale ruolo saranno capaci di giocare le politiche, dominate dall'ossessione del contenimento dei fabbisogni fiscali? PARTE PRIMA – IL CONTESTO Punto di non ritorno? Politiche che saranno costrette a prendere atto del fallimento dell'utopia neo-liberista? Ci sembra piuttosto si stia aprendo un'era della non pianificabilità, un'epoca di ordinaria incertezza e instabilità. Ansia e disorientamento avranno conseguen-ze ancora incalcolabili per chi si occupa, come noi, di temi e problemi - come lo sviluppo della formazione continua e della capacità del sistema di praticare apertura e integrazione necessariamente legati ai tempi lunghi dell'investimento sociale e della programmazione. • quale sarà l'orizzonte economico-finanziario, quali gli effetti della dipendenza sempre maggiore dei sistemi di sicurezza sociale dall’andamento delle Borse e degli investimenti finanziari, quali potranno essere i giochi valutari indotti dall'introduzione dell'€uro? Vuoi saperne di piu'? Visita www.ecap.ch/usr, e consulta le nostre ricerche. Analisi congiunturali e dati interessanti li trovi anche in: www.admin.ch/bfs e www.admin.ch/seco 3 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE 1.2 Immigrazione: tendenze e politiche migratorie Il numero degli stranieri residenti in Svizzera è ancora cresciuto, sebbene a ritmo ridotto e mantenendosi all'interno della soglia del 20% della popolazione residente. Sono oggi 1.407.203 (agosto '01), piu' di 600.000 dei quali provenienti da paesi "extra-comunitari". 734.446 di essi lavorano (ma gli stranieri attivi, comprendendo stagionali e frontalieri, sono oltre 900.000), il che significa che un "residente" su due rientra nell'area dei non attivi La popolazione immigrata è ormai una realtà articolata e composita, in cui i giovani di seconda generazione e gli anziani hanno un peso sempre piu' rilevante. Ma nel 2001 va soprattutto segnalata la ripresa dei flussi di inserimento (e reinserimento) degli immigrati nel mercato del lavoro. L'occupazione degli stranieri è salita del 6,5%, portandosi a quota 1 milione 52mila persone. Tutte le categorie di stranieri sono state interessate dall'aumento, ad eccezione dei richiedenti l'asilo. L'immigrazione è insomma una realtà articolata, sia dal punto di vista dei settori professionali di inserimento degli stranieri, tra i quali i diversi ambiti di servizio alle imprese e alle persone occupano ormai una posizione analoga a quella del secondario, che dal punto di vista della composizione nazionale delle comunità. Germania 7% Altri Stati extra Europa 10% Altro Europa 7% Francia 4% L’immigrazione in Svizzera oggi Italia 24% Ex Yugoslavia 26% Spagna 6% Portogallo 10% Agricoltura 2% 1000 Stranieri attivi in Svizzera a fine agosto di ciascun anno per tipo di permesso Edilizia 10% PARTE PRIMA – IL CONTESTO Turchia 6% 900 Altri servizi 32% 800 700 600 Frontalieri Manifatture 32% 500 Stagionali Dimoranti Domiciliati 400 300 200 100 1999 1997 1995 1993 1991 1989 1987 1985 1983 1981 1979 1977 1975 1973 1971 1969 1967 1965 1963 1961 1959 1957 Commercio 13% 0 1955 Alberghiero 11% 4 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Ormai la Svizzera è a pieno titolo paese di immigrazione, società che, soprattutto nelle grandi aree urbane, è confrontata con le problematiche della multietinicità e dell'integrazione. Il decennio che si è appena aperto proporrà sfide nuove rispetto al passato, in uno scenario di declino demografico che fa dell'immigrazione una necessità socio-economica e nel contempo “fiscale”, ai fini della sopravvivenza del sistema di sicurezza sociale. Tuttavia se vi è consapevolezza diffusa, in Svizzera, dell'utilità della presenza straniera, quale sarà il clima nei prossimi anni, dopo che la "guerra delle civiltà" è stata da qualcuno dichiarata, dopo che la diffidenza e la paura nei confronti delle diversità si è fatta strada? Il barometro dell'opinione pubblica nei confronti degli stranieri (indagine Gfs Forschungsinstitut) pareva volgere al bello, con una "Ueberfrem-dungsängst" in calo tra 2000 e 2001 (al di là del perdurante pregiudizio nei confronti degli asilanti), ma cosa ne sarà adesso di questa accettazione? Intanto si è rivotato a Emmen sulle naturalizzazioni. Tutto come un paio di anni fa, ma adesso non fa più notizia. Diversi gli interrogativi aperti: z tra entrata in vigore dei "bilaterali" e pressioni socio-economiche, reggeranno ancora le frontiere controllate dal dosaggio delle politiche di apertura selettiva dei flussi e lenta integrazione dei residenti? z pensando agli immigrati c'è chi dice che in fondo ne servirebbero “altri”, ma che dobbiamo tenerci quelli che ci sono: il futuro porterà ad una stratificazione ancora più complessa della realtà migratoria? z intanto gli immigrati fanno figli (almeno loro) e rimangono da nonni: quale politica sapremo immaginare per gli stranieri non attivi? Nelle scuole la questione è già oggi aperta, presto lo sarà anche nei quartieri dove vivono i pensionati z il futuro sarà integrazione o segregazione? Visione d’assiem e: stranieri residenti / nuovi ingressi (per m odalità) dagli anni ‘50 ad oggi PARTE PRIMA – IL CONTESTO 1400 1200 1000 800 non attivi attivi 600 Stagionali 400 Annuali e domiciliati (comprese trasformazioni) 200 Frontalieri 2000 1998 1996 1994 1992 1990 1988 1986 1984 1982 1980 1978 1976 1974 1972 1970 1968 1966 1964 1962 1960 0 5 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Vincere la sfida dell'integrazione significherà affrontare la non facile questione della reciprocità dei processi di avvicinamento e confronto indispensabili in un percorso di integrazione e tematizzare, fuori dai tabu', la questione inevitabile della cittadinanza, pensando a percorsi di accesso piu' aperti e intelligenti degli attuali 2001 - politiche di integrazione, anno zero Dall’articolo 25 della Legge sugli stranieri alla politica d’integrazione ottobre 1999 ottobre 2000 2001 - 2003 Rapporto sull‘integrazione Ordinanza integrazione Programma PRINCIPIO DEL CONSENSO SUI VALORI FONDANTI LA SOCIETA筑 - separazione dei poteri - uguaglianza di fronte alla legge - uguaglianza dei sessi - diritto all‘autodeterminazione - libert・di credenza - rispetto dei costumi nazionali OBIETTIVI (art. 3) - favorire la comprensione reciproca - coesistenza su valori e comportamenti comuni - familiarizzare gli stranieri con l‘organizzaziondello Stato e della società CH - creare condizioni alle pari opportunite alla partecipazione degli stranieri alla vita sociale PUNTI FONDAMENTALI O AMBITI DI PRIORITA筑 PROCESSO BILATERALE - partecipazione - corresponsabilit烋 PARI OPPORTUNITA・COME CONDIZIONE DI PARTECIPAZIONE - mercato del lavoro - mercato dell‘alloggio - offerte di formazione - prestazioni sociali - servizi sanitari RUOLO DELLA COMMISSIONE - informazione - formazione - mediazione SUSSIDI - ambiti - priorit烋 Grandi attese, forte partecipazione, oltre 400 progetti presentati, poco piu' di 200 "micro-progetti" approvati. L'impatto delle prime azioni potrà ovviamente essere valutato a partire dal 2002. L'ECAP ha recitato un ruolo importante, promuovendo e vedendo approvati una decina di progetti di integrazione, tra azioni dirette e altre condotte in partenariato con altri Enti e istituzioni. L'ECAP si è impegnata principalmente sul versante della formazione linguistica e su quello della mediazione (figure chiave). In un quadro istituzionale articolato e complesso, in cui spesso è difficile per i migranti giocare la carta dell'integrazione e in cui raramente viene praticato un approccio "bilaterale" al processo di integrazione, la sfida raccolta dalla Fondazione va in direzione di sperimentare l'intreccio multidimensionale delle azioni necessarie ad integrare (costruire ad esempio competenze linguistiche agendo nel contempo sulla capacità di muoversi consapevolmente nel contesto locale e di pianificare la propria carriera lavorativa e sensibilizzando alla formazione) e di coinvolgere la società locale nella costruzione dei percorsi di integrazione (dotare le figure chiave nel contatto con gli stranieri di competenze trasversali di mediazione e comunicazione interculturale, rinunciando a rivolgersi ai soli stranieri come soggetti e "oggetti" della mediazione) Vuoi saperne di piu'? …visitaci (www.ecap.ch/usr), ma visita anche: il sito della Commissione Federale degli Stranieri (www.auslaender.ch) e l'interessante sito del Forum per gli Studi sulle Migrazioni di Neuchatel (www.unine.ch/fsm/). I risultati dell'indagine periodica sulla percezione degli stranieri nella società svizzera al sito del GfsForschungstinstitut: www.gfs.ch Buona navigazione! 6 PARTE PRIMA – IL CONTESTO Dopo un decennio di dibattiti e l'approvazione nel 1999 del cosiddetto "Integrationsartikel" siamo entrati finalmente nell’ anno zero delle politiche di integrazione, con il varo del primo programma di interventi finanziati dalla Confederazione. Tre le priorità: l'ampliamento delle offerte di formazione linguistica, la formazione di figure chiave nel campo della mediazione, lo sviluppo di progetti finalizzati alla partecipazione degli stranieri alla vita sociale. Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE In attesa delle ripercussioni della crisi appena apertasi, l'evoluzione dei sistemi di formazione continua è proseguita lungo le traiettorie degli anni recenti. Nemmeno si sono registrate variazioni importanti dei tassi di partecipazione: vi è tuttavia una diversificazione dei mezzi, segnano il passo i "corsi per adulti", ovvero le offerte formative piu' o meno tradizionali, mentre cresce l'importanza dell'auto-formazione nei suoi vari aspetti, con primi segnali di attenzione nei confronti dell'e-learning, coerenti con la grande e crescente diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione. Il problema irrisolto rimane l'accesso alla formazione continua degli adulti a debole qualificazione. Mancano politiche mirate e viene negata soprattutto la partecipazione a occasioni di recupero delle competenze di base. Il problema è pesante per gli stranieri, che vedono spesso le loro competenze misconosciute ed è appesantito oggi dalla precarizzazione dei rapporti di lavoro. Domani un nuovo rischio di discriminazione si manifesterà in seguito all'accesso squilibrato alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione: già oggi in Svizzera quasi il 70% delle persone con un grado di istruzione universitario utilizzano abitualmente Internet, ma la percentuale scende sotto il 20% considerando i minori livelli di scolarità. Intanto a livello di politiche confederali prosegue il dibattito sulla nuova legge quadro in materia di formazione professionale, ma si riduce la speranza di vedere una nuova stagione di grandi investimenti formativi (derubricata la campagna di riqualificazione informatica, si allontana la speranza di un'offensiva federale per la qualificazione dei pubblici deboli…). Il tema della formazione degli adulti, in omaggio alla perdurante limitazione del concetto all'area del perfezionamento professionale, appare sempre piu' marginale. La Confederazione tende a ritirarsi e si va' verso una "cantonalizzazione" delle responsabilità (vedi, ad esempio, la soppressione dell'art.41 della LFP, prevista nella revisione), cui non corrisponde peraltro un'adeguata tutela universale dei diritti che verrebbe dalla sanzione legislativa confederale. Tuttavia da piu' parti si leva anche la richiesta di dotare finalmente la Svizzera, sulla scorta di quanto avvenuto in alcuni Cantoni lungimiranti (Berna, Ticino, etc.) di una sua Legge quadro in materia di formazione continua ed educazione degli adulti. Le sperimentazioni innovative per ora proseguono, ma con grande lentezza e prudenza. La modularizzazione pare segnare una battuta d'arresto (con la conclusione dell'esperienza di Modula), mentre ci si concentra sul tema della qualità: il modello EduQua (www.eduqua.ch) muove i suoi primi passi, adottato da EDK e SECO, ma appare anche in questo campo lontana una scelta di coerenza delle politiche: ogni Cantone rimarrà per ora libero di decidere. Cresce, a livello istituzionale, la tentazione di rivoluzionare i meccanismi di finanziamento della formazione continua adottando il sistema di sostegno (bonus) della domanda di formazione, invece dei contributi alle offerte (operazione che aumenterebbe, se non accompagnata da azioni di animazione, l'isolamento dei pubblici deboli). Cresce invece tra le persone la domanda di certificazione: su questo piano si sviluppano prime significative esperienze di analisi e validazione delle competenze rivolte anche agli adulti a debole qualificazione. Dal progetto ginevrino Qualification '41 prende corpo l'esperienza associativa di Valida, centrale che si propone di promuovere la certificazione, cui l'ECAP intende aderire attivamente. Vuoi saperne di piu'? Consulta www.alice.ch. Il Rapporto sulla formazione continua in Svizzera puo' essere ordinato alla SVEB/FSEA ma è disponibile anche sul sito OCSE: www.oecd.org 7 PARTE PRIMA – IL CONTESTO 1.3. Formazione continua: tendenze, problemi aperti, speranze Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE La Svizzera e la formazione continua - il ritratto dell'OCSE Una fotografia interessante e aggiornata del panorama della formazione continua in Svizzera emerge dal Rapporto tematico sulla situazione dell'apprendimento degli adulti, edito dalla SVEB/FSEA e redatto sulla base dei risultati della visita degli esperti OCSE avvenuta nel dicembre 1999. Molte le conferme di quanto già emerso dal Rapporto Gonon - Schläffli di alcuni anni prima: una partecipazione mediamente elevata alla formazione continua, seconda solo a quella dei paesi scandinavi, ma polarizzata tra dimensione professionale in senso stretto, a connotazione maschile (formazioni in azienda, preponderanti) e corsi per il tempo libero, frequentati generalmente dalle donne, senza particolari forme di sostegno pubblico; una partecipazione selettiva, che premia le migliori posizioni professionali (dirigenti, quadri e tecnici, che in almeno un caso su due ogni anno frequentano formazioni), gli svizzeri rispetto agli immigrati, i piu' istruiti rispetto ai non qualificati (il cui tasso di partecipazione - attestatosi sul 20% rimane inferiore alla metà di quello medio); una partecipazione che - contrariamente a quanto si sarebbe potuto immaginare (considerato lo sviluppo delle misure attive a favore dei disoccupati negli anni '90) - è ancora prevalentemente legata alla condizione professionale attiva, e cala dal 45,7% degli occupati, al 32,3% dei senza lavoro, sino al 27,3% dei non attivi una partecipazione, infine, ostacolata esplicitamente dall'aumento dei ritmi e degli orari di lavoro, se è vero che oltre il 50% di coloro che in generale non si formano devono rinunciare a farlo per mancanza di tempo. 60 50 40 20 10 0 Tasso globale Partecipazione globale attivi Form. prof. Occupati Form.prof. In generale Il Rapporto pone l'accento su alcune proposte strategiche: allargare la partecipazione alla formazione continua, agendo sul rafforzamento della formazione di base, ma anche favorendo pari opportunità di accesso agli adulti - su questo piano molte sono anche le osservazioni mirate coerenti con le rivendicazioni che da anni l'ECAP promuove, come la raccomandazione di sviluppare forme di liberazione di tempo a favore della formazione e azioni destinate in modo specifico ad agevolare l'accesso dei migranti e delle persone a debole qualificazione integrare domanda e offerta di formazione, migliorando tra l'altro proprio i servizi di riconoscimento e validazione delle competenze esperienziali sviluppare l'azione sul fronte della qualità dei sistemi, agendo sul versante dell'offerta (pratiche di certificazione, formazione dei formatori, etc.) ma anche su quello della coerenza e dell'efficacia delle azioni governative. 8 PARTE PRIMA – IL CONTESTO Svizzeri Stranieri 30 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE La Fondazione ECAP nel 2001 Nel 2001 si è verificato un lieve calo dell'attività formativa, con l’assestamento poco sotto le 60.000 ore delle lezioni erogate (comprendendo tuttavia il Centro FormAZIONE di Berna le lezioni organizzate risulterebbero ancora sul livello dell’anno precedente). Tuttavia la qualità del lavoro svolto, le numerose iniziative innovative lanciate - meglio descritte nelle pagine dedicate ai Centri - e i riconoscimenti ricevuti portano a confermare la solidità complessiva della nostra organizzazione, che ospita annualmente nelle sue sedi 4/5.000 persone in formazione. In particolare l’ECAP è stata nel 2001 uno dei soggetti protagonisti in Svizzera, ovunque è presente, nel lancio delle politiche di integrazione: questo ruolo - che la Fondazione gioca cercando sempre di allargare le sue alleanze e reti di collaborazione - sembra poter essere ulteriormente valorizzato nel prossimo futuro ed è di estrema importanza per consolidare la nostra immagine. Nel 2001 la Fondazione ha allargato la sua presenza sul territorio, sostenendo lo sviluppo dell’Associazione FormAZIONE di Berna, che dal 2002 diverrà organicamente l’ottavo Centro formativo regionale dell’ECAP. Le tendenze in atto, per quanto concerne le attività, dimostrano come: si stia ulteriormente rafforzando la specializzazione, la qualità delle offerte e la capacità innovativa della Fondazione nella formazione linguistica rivolta alle persone alloglotte che giungono in Svizzera: ha ancora dimensioni importanti la formazione delle persone in cerca di lavoro, ma si differenziano e si allargano i pubblici di riferimento, sia ancora cresciuta l'articolazione delle offerte nel campo dell'integrazione sociale e professionale dei migranti e della lotta alla disoccupazione, si aprano spazi importanti per interventi tesi a favorire la trasmissione delle competenze e esperienze accumulate in decenni dalla Fondazione agli educatori e agli operatori sociali sempre piu’ confrontati con le problematiche interculturali (formazione dei formatori, dei consulenti del personale, etc.) Si stanno per contro manifestando difficoltà nello sviluppo della formazione professionale e della formazione nell'informatica, che derivano non da ultimo dal peggioramento delle condizioni lavorative e dalle crescenti incertezze del mercato del lavoro. Esse andranno affrontate innovando le proposte formative e stabilendo alleanze per facilitare l’accesso alla formazione dei nostri pubblici di riferimento. L’ECAP deve rimanere partner fondamentale per l’accesso alla formazione continua dei pubblici in cerca di qualificazione e integrazione. 9 PARTE SECONDA – LA FONDAZIONE ECAP NEL 2001 L’ECAP si conferma uno dei principali Enti di formazione continua operanti in Svizzera e di gran lunga l’Istituzione piu’ significativa al servizio dell’integrazione degli stranieri Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Il Centro ECAP di Aargau La nostra attività (ore di lezione erogate per settore) Tipologia di corsi Grundqualifikationen Bilancio Infotag Tedesco (libero mercato) Tedesco (edili) Tedesco (su mandato) Tedesco (prog.Familienfrauen) Bip Baden Bip Pepina Kultur Pflege Kultur Informatica Total Corsi 12 19 30 15 6 1 7 2 2 1 8 103 Ore di lezione 4'698 1'368 90 843 312 24 192 288 288 48 219 8'370 Partecipanti 142 173 296 90 47 8 78 26 25 18 41 944 z La parte dei corsi per disoccupati è calata passando dal 90% dell’intera attività formativa del centro nel 2000 al 73% (da 9.066 ore nel 2000 a 6.156 nel 2001). Dietro queste cifre si legge una stabilità dei corsi di bilancio brevi e una riduzione dei corsi di acquisizione di competenze di base, che nel 2001 rispetto agli anni precedenti, sono calati del 20%. z Molto soddisfacente è stato lo sviluppo dell’offerta di corsi e progetti di lingua tedesca per stranieri sugli altri mercati. Con 1467 lezioni svolte, il settore di “tedesco come seconda lingua” ha mostrato una crescita del 150%. I corsi di “tedesco per donne” svolti a Baden e promossi in collaborazione con la Commissione Federale degli Stranieri (CFS) hanno raggiunto un posto di primo piano nell’offerta formativa per migranti. Il passaggio da un corso all’organizzazione di 4 corsi paralleli, è testimone della necessità del corso e della sua qualità. Accanto a ciò, sono stati proposti 15 corsi di tedesco, 6 corsi per lavoratori edili così come 4 corsi per ditte e istituzioni. 10 IL CENTRO DI AARGAU Nel 2001 il centro di Argovia ha proseguito nel processo di diversificazione della sua attività. Complessivamente sono stati svolti corsi per un totale di 8370 ore (un migliaio in meno rispetto al 2000). Il calo di attività rispetto agli anni precedenti trova spiegazione nella sensibile diminuzione dei corsi per disoccupati che ha potuto essere compensata solo in parte con i nuovi progetti in ambito di integrazione per stranieri e attraverso attività promossa con la seconda ordinanza sui posti d’apprendistato. Parallelamente hanno avuto grande successo i corsi di tedesco: il numero di lezioni svolte è aumentato e i settori di attività si sono moltiplicati. Dal profilo organizzativo e amministrativo l’ECAP di Argovia ha dimostrato stabilità che le ha permesso di intensificare la collaborazione progettuale e il sostegno organizzativo al centro di Soletta. Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE z L’ECAP Argovia ha condotto con molto successo due programmi di integrazione professionale per giovani alla ricerca di un primo impiego nell’ambito del finanziamento dell’ordinanza sui posti di apprendistato. Entrambi i progetti coprono una carenza nel sistema formativo del canton Argovia. Il Bip Pepina, che si rivolge esclusivamente a giovani donne straniere, propone un programma di 9 mesi per il sostegno alla ricerca di un posto di apprendistato o di altre soluzioni professionali. Il BIP Baden, con obiettivi identici, si apre però ad un pubblico misto. I risultati parlano da sé: grazie alla collaborazione con aziende, associazioni, scuole, e comuni della regione, ad oggi sono stati aperti 37 posti di pratica per i giovani e le giovani partecipanti al programma. z Altro prodotto della diversificazione, il corso CulturaCuraCultura (KulturPflege-Kultur), organizzato in collaborazione con lo SBK. Si indirizza a personale di cura straniero, che ha svolto la formazione professionale totalmente o parzialmente all’estero e che vuole raggiungere due obiettivi: migliorare le competenze linguistiche e apprendere i contenuti e la cultura del sistema delle cure svizzero. z Nel settore dell’informatica sono stati svolti corsi di base in italiano e in albanese: un’offerta innovativa che per il momento ha raccolto reazioni positive dai partecipanti L’ECAP di Argovia continua nella sua specializzazione offrendo sempre nuovi corsi e progetti per donne e uomini immigrati. Nel 2002 si proseguirà in questa ottica inoltrando nuovi progetti alla CFS e proponendo nuovi corsi di integrazione per nuovi immigrati. IL CENTRO DI AARGAU In totale nel 2001 l’ECAP di Argovia nei 103 corsi proposti ha accolto 944 partecipanti, per un totale di 8370 lezioni svolte. 11 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Il Centro ECAP di Basilea La nostra attività (ore di lezione erogate e partecipanti per settore) Tipologia di corsi Corsi Alpha per disoccupati Corsi di tedesco per disoccupati Corsi di tedesco (libero mercato) Corsi Alpha (libero mercato) Corsi di tedesco per imprese Corsi d’integrazione (Progetto Corsi d’informatica Corsi di lingua e cultura (Licit) TOTALE Numero corsi 3 19 39 4 19 1 9 28 122 Ore di Partecipanti formazione 1'152 35 6'118 249 2'340 450 240 37 504 236 180 14 213 65 1'960 280 12'707 1'366 Diverso invece il discorso per l’attività di alfabetizzazione per disoccupati dove si è registrata una diminuzione dell’attività, dovuta ad un cambiamento strutturale delle esigenze e delle caratteristiche dei disoccupati che vengono preferibilmente attribuiti a corsi di più breve respiro. Un’evoluzione molto positiva l’hanno avuta i corsi di tedesco offerti sul libero mercato. I corsi di questo settore, che rappresentano un’attività caratterizzante la sede basilese, fanno la parte del leone per quanto concerne il numero di partecipanti: una persona su 3 che ha frequentato il centro ECAP di Basilea nel 2001 lo ha fatto partecipando ad un corso di tedesco. Questo dato è significativo ed è sicuramente il risultato del lavoro di coltivazione di rapporti di prossimità. Senza un buon radicamento nel quartiere, e un lavoro di sviluppo della rete di collaborazione allargata ad associazioni e autorità cittadine, sarebbe difficile raggiungere un tale successo. Non è da dimenticare il ruolo che hanno giocato la politica d’integrazione a livello federale e le nuove guide sull’integrazione del cantone Basilea-Città: due politiche che hanno sicuramente contribuito al miglioramento della sensibilità sulla problematica dell’integrazione e sugli strumenti per poterla affrontare. 12 IL CENTRO DI BASILEA Dopo la ristrutturazione degli scorsi anni, il 2001 è stato per il centro di Basilea un anno stabilizzazione organizzativa che ha permesso uno sviluppo dell’attività e un importante consolidamento di alcuni settori caratterizzanti l’attività del centro. In totale le ore svolte durante l’anno si attestano attorno alle 13 mila, oltre la metà delle quali svolte nel settore di tedesco per disoccupati che, nonostante le previsioni pessimistiche di inizio anno, è riuscito a consolidarsi e rafforzarsi dando prova dell’efficacia qualitativa della nuova proposta formativa lanciata nel corso del 2000. Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Per quanto concerne più da vicino l’attività di integrazione e il radicamento locale nel quartiere in cui l’ECAP risiede a Basilea, la sede ha svolto con grande successo un corso pilota “Integrationskurs im Quartier Kleinbasel” (corso di tedesco intensivo; orientamento professionale e informazioni sulla vita in Svizzera). Effetto secondario di queste attività: il potenziamento dell’asilo nido che accoglie i figli delle partecipanti ai corsi ora aperto durante 4 pomeriggi la settimana. Per quanto concerne l’informatica, nel 2001 c’è da registrare l’uscita di Basilea dal finanziamento del Ministero del Lavoro italiano. Tutti i corsi si sono svolti con il solo contributo dei partecipanti, senza nessun sostegno finaziario esterno. Evidentemente la massa corsuale si è ridotta rispetto agli anni in cui vi erano finanziamenti da parte dello stato italiano: ora vengono soprattutto svolti corsi in lingua tedesca (frequantati da un pubblico straniero) e moduli brevi. La novità del settore lanciata nel corso del 2001: il corso Web Design in lingua italiana. Da ultimo l’unico settore che nel 2001 è rimasto legato a finanziamenti da parte dello stato italiano: il settore dei corsi di lingua e cultura. Indirizzati a ragazzi italiani che frequentano le scuole svizzere, i corsi di lingua e cultura svolti dall’ECAP su diretto mandato dello Stato Italiano stanno registrando una certa stabilità negli anni: nonostante alcune incertezze che sembrano caratterizzare la pianificazione di questa attività, i partecipanti ai corsi nel 2001 sono stati ben 280, ossia un quinto di tutti i corsisti che hanno frequentato corsi presso l’ECAP di Basilea. I nostri corsisti IL CENTRO DI BASILEA 9% 19% 10% 1% 3% 2% 8% 8% 4% 14% Africa Altri Paesi Spagna 18% 4% Sudamerica Europa Svizzera Europa dell'est Italia Stati Uniti Ex-Jugoslavia Portogallo Turchia 13 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Il Centro ECAP di Solothurn La nostra attività (ore di lezione erogate e partecipanti per settore) Tipologia di corsi Numero di corsi Ore di formazione Tedesco di base 5 672 Erstabklärung 16 224 Bilancio e candidatura 4 192 Tedesco (libero mercato) 6 297 Informatica 1 24 CNC 2 200 Lig 2 48 Totali 36 1'657 Partecipanti 71 182 42 36 8 18 32 389 Il 2001 è stato per l’ECAP di Soletta l’anno dei grandi cambiamenti. La concentrazione dell’attività in un unico luogo e la razionalizzazione organizzativa e personale condotta parallelamente all’intensificazione della collaborazione con Argovia, hanno permesso di ridurre significativamente le perdite della sede. Operativamente, se l’offerta formativa ha potuto essere ampliata e ulteriormente diversificata, il numero di ore svolte rispetto all’anno precedente è diminuito. z La cooperazione con altre istituzioni è stata cercata in tutti i settori corsuali. Con il Soccorso Operaio Svizzero (SOS) è stato organizzato un corso di integrazione per donne immigrate nei propri comuni di residenza: durante 2 pomeriggi la settimana e per 8 settimane è data l’opportunità alle donne di seguire corsi di tedesco mentre i bambini vengono presi in carico. Per molte donne questo è stato il primo passo nella lingua tedesca, ed un importante progresso in termini di integrazione sociale nel proprio comune di residenza. Nel 2001 sono iniziati 4 corsi a Zuchwil e nella regione di Olten. E’ previsto nel 2002 uno sviluppo del progetto nell’intero cantone. z La collaborazione dell’ECAP di Soletta con FormAzione di Berna è stata lanciata nel 2001 nei progetti di CNC, una collaborazione che dovrebbe rafforzarsi ed ampliarsi sempre più. Settore storico della sede, i corsi di CNC vengono adattati ai bisogni di formazione dell’intera regione: nel 2001 si sono svolti corsi di tornitura, di fresatura e di programmazione. Con i corsi di informatica, il totale dell’attività della sede ha raggiunto per il 2001, 36 corsi per un totale di 1657 lezioni. 14 IL CENTRO DI SOLOTHURN z L’offerta di tedesco per disoccupati è stata rielaborata ed attualizzata. Le 1088 ore svolte nei settori di “Tedesco di base”, “Erstabklärung” e “StebeStabo” rappresentano il 60% dell’attività totale della sede. Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Il Centro ECAP SEI Ticino La nostra attività (ore di lezione erogate per settore) Settore Ore di Formazione % Formazione con disoccupati Informatica e Lignue con SPAI Biasca Informatica Lamone e Sementina Lingue Lamone Maturità Professionale con SPAI Biasca Leggere e Scrivere Muratori Vendita 1817 384 425 30 1450 128 1410 60 32 TOTALE 5704 100 7 7 1 25 2 25 1 Soltanto una lezione su 3 svolte dalla sede ticinese dell’ECAP nel 2001 è stata rivolta a partecipanti disoccupati. Questa evoluzione segna una tendenza in atto già da diversi anni in Ticino: la progressiva diminuzione di attività nel settore della disoccupazione, dove a fare la parte da leone sono stati ancora per quest’anno i corsi svolti nel settore terziario, dai bilanci delle competenze ai corsi di contabilità con l’applicativo Banana. Parallelamente si è registrato il rafforzamento relativo dell’attività svolta negli altri settori. Spiccano a questo proposito le collaborazioni con il sindacato SEI nella formazione dei muratori (25% delle circa 5700 ore totali di formazione svolte) e la collaborazione con la Scuola Professionale di Biasca con la quale viene riproposto annualmente il corso di Maturità Professionale Tecnica serale: un progetto unico nel suo ambito in Svizzera che ha ottenuto nel 2001 il un riconoscimento federale. Di particolare successo è stata l’attività del corso di Tecnico Hardware proposto nel laboratorio di Sementina da un anno: nel 2001 sono stati proposti 4 nuovi corsi, per un totale di 250 ore, frequentati da 42 corsisti. 8% 2% I nostri corsisti 25% 62% Svizzera Nord Africa Portogallo Russia Italia Medio Oriente Spagna Australia Balcani Sud-est asiatico Brasile 15 IL CENTRO DELL‘ECAP-SEI TICINO Sono state 5.704 per 1331 partecipanti, le ore svolte nel 2001 dall’ECAP-SEI Ticino. Come da tradizione, la sede si distingue per l’alto tasso di attività nei settori destinati a persone occupate (quasi il 70% dell’attività), e per la particolare composizione del pubblico (in maggioranza Svizzeri). Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Il Centro ECAP di Winterthur La nostra attività (ore di lezione erogate e partecipanti per settore) Tipologia di corsi Tedesco intensivo Tedesco altri Alfabetizzazione intern. Stabe/Bewerb.Werkst. Informatica Deutscheinschätzung TOTALE Numero corsi 7 7 10 3 6 Ore di formazione totali 1346 200 1080 208 380 154 3368 Partecipanti 90 78 80 23 60 352 683 Tra l’attività tradizionale, i corsi di alfabetizzazione si sono attestati come una delle principali competenze dell’ECAP di Winterthur che si è confermata il partner della città nella lotta all’analfabetismo. Parallelamente, i corsi di tedesco hanno dimostrato di sapersi adeguare ai tempi e alle esigenze proponendo una interessante diversificazione: z il progetto “Mein Kind lernt Deutsch, ich auch” è giunto al terzo semestre e le amministrazioni scolastiche locali, in collaborazione con le quali è organizzato il progetto, sono molto soddisfatte z a Istighofen, in collaborazione con il sindacato SEI, sono stati proposti e organizzati due corsi di tedesco “Deutsch am Arbeitsplatz” all’interno della ditta ZZWancor Dachziegelwerk; z in via sperimentale il centro ha avviato un nuovo progetto formativo che si rivolge ad un pubblico di disoccupati con buone conoscenze di tedesco per l’apprendimento e l’esercitazione di tecniche di candidatura. Da ultimo l’informatica, la cui richiesta è in aumento, grazie anche al finanziamento da parte del Ministero del Lavoro italiano. La grande novità di questi corsi è l’aumento della partecipazione del pubblico femminile, che si attesta al 40% dei partecipanti totali. Per il Centro si aprono nuove nicchie di attività e nuove sfide per le insegnanti che si rivelano uno dei cardini sui quali poggia la qualità formativa del centro.In prospettiva gli sforzi del centro saranno indirizzati ad un ulteriore consolidamento delle attività tradizionali, con particolare attenzione all’integrazione, non solo nel professionale ma soprattutto sociale. I nostri corsisti 25% Italia Turchia 20% Serbia e Croazia 20% 30% 5% Altri paesi Ex-Jugoslavia Altri paesi 16 IL CENTRO DI WINTERTHUR Il centro di Winterthur nel 2001 ha consolidato la sua offerta formativa tradizionale riuscendo contemporaneamente a sviluppare iniziative a carattere sperimentale. Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Il Centro ECAP Zentralschweiz Il 2001 per l’ECAP Zentralschweiz (con sede a Lucerna) è stato un anno di espansione e stabilizzazione. L’attività è passata dalle circa 8400 ore del 2000 a quasi 10 mila ore nel 2001 (vedi dettaglio nella tabella), con i corsi per disoccupati che rappresentano ancora il 60% dell’intera attività formativa della sede. Deutsch als Zweitsprache Deutschkurse in Firmen Privatunterricht Deutsch/andere Sprachen Erwerbslosenkurse: Deutsch und Beruf Einführungskurse in der Muttersprache Informatik Span./Alb. Modul „Erwachsenenbildung in interkulturellen Feldern TOTAL Kurse 64 4 Lektionen 3685 380 371 TN 621 40 20 19 17 5 4383 510 270 161 9760 180 170 60 10 1101 109 Tedesco come seconda lingua: settore trainante d’attività sul libero mercato, dall’alfabetizzazione alla preparazione al certificato, i corsi – svolti soprattutto in modalità intensiva - hanno suscitato anche quest’anno un grande interesse, diventando sempre più un punto di riferimento anche per l’utenza di diverse istituzioni sociali, come ad esempio gli uffici di inserimento sociale, la Caritas e il Soccorso Operaio Svizzero (SOS). Parallelamente quest’offerta diventa interessante offerta formativa per persone in disoccupazione parziale, spesso escluse da misure attive sul mercato del lavoro. L’offerta di lezioni private completa il pacchetto di questo settore: la domanda è in aumento, sia per preparazione all’esame, sia come completamento alla formazione. Gli sforzi nei contatti con ditte e organizzazioni sono stati paganti. Nel mese di settembre presso la Posta si sono tenuti tre corsi di “tedesco come seconda lingua”. In aggiunta a ciò, in cooperazione con il sindacato SEI e con il sostegno della Commissione federale degli stranieri (CFS), sono stati organizzati 4 corsi a livelli differenti per lavoratori del settore della ristorazione. Infine, nel 2001 si è stretta una collaborazione con la città di Lucerna nell’organizzazione di corsi di tedesco come seconda lingua per collaboratori della città. La domanda è stata enorme, e durante la prima fase circoscritta ai centri per anziani, oltre 90 persone si sono annunciate. Nove corsi sono poi partiti in seguito. 17 IL CENTRO DI LUCERNA (ZENTRALSCHWEIZ) La nostra attività (ore di lezione erogate e partecipanti per settore) Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE I corsi per disoccupati di “Deutsch und Beruf”, e di introduzione condotti in lingua madre, si sono tenuti regolarmente, confermando una stabilizzazione del settore. Verso la fine dell’anno, come causa diretta dell’aumento della disoccupazione, i corsi hanno registrato un incremento, soprattutto per quanto concerne la fase di introduzione, un’offerta che in questa forma è un’esclusività dell’ufficio del lavoro del cantone di Lucerna e che risponde ad un’esigenza molto sentita da parte dei disoccupati. Nel settore dell’informatica, in collaborazione con la Consejeria Laboral spagnola, sono stati condotti corsi di introduzione e approfondimento all’informatica in lingua spagnola: un’offerta che da alcuni anni caratterizza il centro di Lucerna e che riscuote un grande successo presso il pubblico, tant’è che i posti disponibili si sono esauriti in pochi giorni. Da ultimo, in collaborazione con l’associazione svizzera degli uffici del lavoro, è stato avviato in diverse regioni svizzere un interessante seminario di formazione continua per il personale degli uffici del lavoro sul tema “Gestire i rapporti con la molteplicità culturale”. IL CENTRO DI LUCERNA (ZENTRALSCHWEIZ) In prospettiva l’ECAP Zentralschweiz continuerà ad allargare e intensificare la sua rete di collaborazione con diverse organizzazioni e con gli organismi politici a livello cittadino e cantonale al fine di promuovere nuove esperienze sul tema di migrazioni e di integrazione. Temi sui quali l’ECAP Zentralschweiz può spendere una grande esperienza maturata in anni di attività con donne e uomi immigrati. I nostri corsi in percentuale 15% 5% 1% 58% 17% 4% Deutsch als Zweitsprache Deutsch in Firmen Deutsch und Beruf (Erwerbslosenkurse) Einführungskurse in der Muttersprache (Erwerbslosenkurse) Informatik Span / Alb Modul "Erwachsenenbildung in interkulturellen Feldern" 18 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Il Centro ECAP di Zurigo La nostra attività (ore di lezione erogate e partecipanti per settore) Tipologia di corsi Tedesco libero mercato tedesco pom/ser/sab tedesco pom.per donne tedesco in ditte ADEFA Informatica informatica per italiani internaz,/spagnoli Formazione professionale elettroimpiantisti AFC Art. 41 telefonia Corsi per disoccupati tedesco alfabetizzazione bilanci professionali Deutscheinsch./INFO TOTALE Numero corsi Ore di formazione Partecipanti 26 18 2 1 1394 1560 100 200 316 290 24 18 30 15 1568 697 388 174 1 1 1 107 274 108 11 10 10 32 12 5 5424 1880 344 2560 16216 386 94 40 7511 9272 144 Nel 2001, l’ufficio cantonale responsabile delle attività per i disoccupati ha sviluppato nuovi progetti che sono giunti nel frattempo alla loro introduzione definitiva, avvenuta all’inizio del 2002. Sia la fase di sperimentazione che quella di lancio hanno richiesto un intenso lavoro di accompagnamento da parte della coordinatrice del settore. Per far fronte a questa nuova offerta formativa, il centro dovrà ampliare gli spazi e le risorse umane impiegate. Nel settore della formazione professionale, alla temuta flessione dell’attività nel settore dell’informatica, dovuta soprattutto al ritardo dell’approvazione ufficiale dei progetti del Ministero del lavoro, si è riusciti a far fronte mantenendo l’attività a livelli buoni: 2265 ore di attività rispetto alle 2848 del 2000. Questo risultato è stato raggiunto anche grazie all’aumento dell’attività dei corsi di informatica in spagnolo, svolti in collaborazione con la Consejeria Laboral. Nel 2001 si è iniziato con i lavori di rinnovo dell’infrastruttura informatica, un investimento che verrà completato nel corso del 2002. Leggermente in declino è invece l’attività di formazione professionale storica del centro: un settore che dovrà essere rinnovato e rilanciato nei prossimi anni. 19 IL CENTRO DI ZüRICH L’attività del centro di Zurigo nel 2001 ha rispettato le previsioni stilate all’inizio dell’anno. Se da un lato si è verificata nella prima parte dell’anno la prospettata riduzione delle attività legate alla disoccupazione, che rimane però oltre il 60% dell’attività del centro, dall’altra si è registrato un incremento dei corsi di tedesco offerti sul libero mercato. Le ore di formazione svolte dal centro si attestano a buoni livelli, attorno alle 16 mila ore (vedi dettaglio nella tabella). Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Il centro di Zurigo si è qualificato nel 2001 come Test Center per gli esami ECDL (European Computer Driving Licence): con questa qualifica il centro si è distinto guadagnando prestigio nel campo dell’informatica. Per il futuro il settore dovrebbe aumentare e diversificare l’offerta aumentando la propria attrattività sul mercato. . Nel corso del 2002 insieme all’Enaip sono state condotte intense trattative con i responsabili del settore formazione formatori del cantone, per fondere il corso ADEFA con la formazione per insegnanti di tedesco come seconda lingua DaF del cantone e ottenere la qualifica SVEB 1. Le trattative hanno avuto successo, la domanda di qualifica verrà inoltrata alla SVEB e il primo corso secondo il nuovo modello partirà nell’autunno 2002. Nel frattempo si è svolto il corso ADEFA 2001/2, coordinato da due nuove responsabili ECAP e Enaip. Il corso, al quale hanno partecipato 18 docenti di tedesco come seconda lingua, provenienti da diverse istituzioni, si è concluso con successo nel febbraio 2002. Le prospettive per il 2002 prevedono un incremento delle attività nel campo della disoccupazione, almeno per la prima metà dell’anno. Sul libero mercato verranno proposti corsi intensivi di tedesco brevi - 60 ore in un mese – e di corsi di informatica in tedesco elementare: attività che ci permetteranno di raggiungere nuovi pubblici di donne uomini immigrati. Si prevede inoltre l’avvio del progetto “In(frau)net”, informatica per donne, cofinanziato dall’Ufficio federale per le pari opportunità. In generale il buon rapporto con le istituzioni locali ci conferma la qualità e la competenza nell’organizzazione di attività formative, attribuendo al centro un ruolo di primo piano fra le istituzioni della formazione nel campo della migrazione. italiani spagnoli america centrale e del sud I partecipanti ai nostri corsi di tedesco per disoccupati IL CENTRO DI ZüRICH I partecipanti ai nostri corsi di informatica italiani turchi balcani spazio europeo (spagna, portogallo, …) resto del monto 20 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Oltre la formazione Lo sviluppo delle reti di cooperazione • • • • Anche nel 2001 l’ECAP ha partecipato attivamente alla vita della Rete europea SMILE e in Svizzera alle iniziative della FSEA, di cui è membro importante Si è ulteriormente consolidato, anche attraverso il comune sostegno all’Associazione FormAZIONE e lo sviluppo di progetti in collaborazione, il rapporto con il sindacato, sia a livello svizzero (rilancio della convenzione con l’USS, oltre che con Movendo e con i principali sindacati GBI/SEI, SMUV/FLMO), sia su scala europea (sindacati italiani, spagnoli, portoghesi, ma ora anche realtà centro e nord-europee nell’ambito dei partenariati Leonardo e delle altre reti) Grazie alla partecipazione al programma UE Leonardo l’ECAP ha acquisito e consolidato nuove reti cooperative; è ora membro della rete europea Reforme (Enti attivi nella formazione dei lavoratori dell’edilizia) e di Euroreso Nell’ambito delle iniziative finanziate dal Ministero del Lavoro l’ECAP ha potuto sviluppare nel 2001 nuovi interessanti partenariati, primo fra tutti quello con l’Associazione Ass.For.Seo. Di Roma, con cui l’ECAP, insieme a FormAZIONE, promuoverà ulteriori iniziative formative anche nel 2002 A livello locale, la Fondazione ha consolidato i suoi rapporti con le Scuole professionali, con altri Enti di formazione e con le Università; in Ticino come a Lucerna opera in collaborazione con le locali Università, in Argovia, come a Basilea e in altre realtà della Svizzera tedesca, vanta una vasta rete di cooperazione con istituzioni del privato sociale e Enti attivi nel campo dell’integrazione La ricerca • • • L’attività di ricerca costituisce ormai un campo consolidato per la Fondazione. Tra le ricerche sviluppate nel 2001 si segnala lo studio sui giovani italiani di seconda generazione realizzato in collaborazione con la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera. Si sono per contro concluse le indagini Working Hours and Training e Cultura Alimentare mediterranea in Svizzera, condotte nell’ambito di progetti pilota Leonardo. Con il suo progetto Cap Competence, l’USR ECAP ha avuto assegnato il Premio Fdep 2001 per un’iniziativa formativa di eccellenza nel campo del lavoro con i pubblici debolmente qualificati E’ infine continuata la partecipazione dell'ECAP a progetti inseriti nel programma Leonardo. Nel 2001 sono giunti a conclusione i progetti pilota WHAT, Convotrain (formazione dei formatori), Entrain (formazione all’autoimpiego), Interim (formazione e lavoro interinale), CAM (Cultura Alimentare Mediterranea). Si è nel frattempo avviato il progetto Oilà, sulla formazione degli operatori dei servizi all’impiego impegnati con pubblici multiculturali). Altre due partecipazioni a progetti Leonardo prenderanno il via all’inizio del 2002. Vuoi saperne di piu’? Informazioni complete e Rapporti di ricerca in www.ecap.ch/usr! Visita il nostro sito! 21 LA FONDAZIONE OLTRE LA FORMAZIONE • Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Seminari, convegni, incontri • Il Convegno internazionale “Competenze per la creazione di lavoro e di impresa”, organizzato a Lugano - 9 marzo 2001 - presso la locale Università; ha visto riuniti oltre cento operatori ed esperti in materia di politiche del lavoro e dello sviluppo locale a discutere di approcci innovativi alla progettazione e alla formazione dei formatori, dei consulenti del personale, delle piccole imprese • Il Convegno “CH-CAM” - seminario di presentazione dei risultati del progetto Cultura Alimentare Mediterranea, organizzato a Berna da FormAZIONE e ECAP (Hotel Bern, 15 giugno 2001); oltre cento operatori della ristorazione e formatori attivi in questo campo, che hanno discusso dei bisogni di riqualificazione della ristorazione mediterranea in Svizzera e di offerte innovative in questo campo, degustando in conclusione un apprezzato menu mediterraneo • • • Tra le iniziative piu’ mirate promosse dalla Fondazione Il tradizionale Seminario internazionale estivo di formazione dei formatori e dirigenti ECAP, (Pianoro, luglio 2001) Il Workshop “Orari di lavoro e accesso alla formazione continua”, seminario transnazionale di discussione dei risultati del progetto WHAT (Zurigo, 7 settembre 2001) Il Workshop “Lavorare per l’integrazione degli stranieri”, organizzato nell’ambito del progetto Oilà - Zurigo, 30 novembre 2001 L’ECAP ha inoltre partecipato attivamente, con sue ricerche e comunicazioni, al Congresso internazionale della SGBF - Uebergänge (Aarau, 4-6 ottobre 2001) e alla Giornata nazionale Leonardo, organizzata dal BBW a Berna (23 novembre 2001) 22 LA FONDAZIONE OLTRE LA FORMAZIONE Nel 2001 l’attività convegnistica dell’ECAP è stata particolarmente intensa. Tra le iniziative organizzate segnaliamo: Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Un nuovo Comitato Scientifico Giovanna CAMPANI, docente, Università di Firenze Francesco CARCHEDI, ricercatore, presidente Associazione PARSEC, Roma Sandro CATTACIN, direttore FSM, Università di Neuchâtel Ferruccio D’AMBROGIO, formatore di adulti, docente SUPSI, Lugano Mario DONATI, Ufficio Studi e Ricerche del Cantone Ticino Rebekka EHRET, docente, Università di Basilea Franco FRIGO, Isfol, Roma Ruedi JORG, Docente e ricercatore, VPOD, Zurigo Ruedi KELLER, segretario regionale SMUV/FLMO, Berna Dario MORDASINI, segretario nazionale formazione SEI, Zurigo Pier Angelo NERI, pedagogista, Ufficio di Orientamento del Cantone di Ginevra Roberto PETTENELLO, segreteria federazione Formazione e Ricerca - CGIL, Roma Angelo ROSSI, economista, docente al Politecnico di Zurigo, direttore SUPSI Ilario ROSSI, antropologo, Università di Losanna Claudia SASSI, ricercatrice Ufficio Studi e Ricerche ECAP, Lugano Regula SCHRÄDER-NÄF, ricercatrice, Zurigo Hartmut SEIFERT, direzione Hans Böckler Stiftung, Frankfurt a/M Jonnhy STROUMZA, docente, Università di Ginevra, FDEP Markus TRUNIGER, Erziehungsdirektion des Kantons Zürich Giacomo VIVIANI, divisione FP, Canton Ticino, Lugano E’ motivo di grande soddisfazione e orgoglio l’accettazione da parte di studiosi e operatori di importanza internazionale della nostra proposta e in questa sede li vogliamo tutti ringraziare. Il Comitato si riunirà due volte all’anno, discutendo ordini del giorno tematici in forma seminariale, e sarà supportato dal lavoro di preparazione e segreteria assicurato dall’Ufficio Studi della Fondazione. Un grande amico ci ha lasciati Alla fine del marzo 2002, nel momento di varare questo Rapporto, pochi giorni prima della riunione di insediamento del nuovo Comitato Scientifico, che avrebbe presieduto con la sua solita intelligenza e carica umana, ci ha lasciati Ettore Gelpi. E’ stato un grande amico dell’ECAP, che ha seguito in tutta la sua storia. Ci rimangono i suoi libri e i suoi contributi. Vogliamo ricordarlo senza retorica, pensando ai suoi richiami continui a non perdere la bussola ideale e politica del nostro lavoro di militanti sociali, ancor prima che formatori, ricercatori, dirigenti di una Fondazione che da oltre 30 anni si batte per l’integrazione degli stranieri. Grazie Ettore. 23 LA FONDAZIONE OLTRE LA FORMAZIONE Dal 2002 la Fondazione ECAP avrà un nuovo Comitato Scientifico, destinato a riunire una serie di autorevoli personalità del mondo scientifico e accademico. Ne faranno parte: Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE • • • • • • • Come ogni altro anno il 2002 sarà per l’ECAP un anno di sfide, per migliorare le sue offerte formative e perseguire i suoi obiettivi statutari. Alcune tendenze presenti nello scenario socioeconomico e istituzionale lasciano intravedere potenti vincoli con i quali saremo confrontati, nello sforzo di proseguire nella stabilizzazione della nostra presenza: appare evidente, con il tramonto della speranza di veder varata a breve un'offensiva federale a favore dell’accesso alla formazione dei pubblici deboli, la rarefazione delle risorse di cui potremo disporre la ripresa della disoccupazione alimenterà rinnovati bisogni in questo campo ma in un contesto di incerta applicazione delle norme (restrizioni? Riattivazione delle offerte formative o di altre misure?) un ulteriore punto critico sarà la debolezza della rappresentanza dei bisogni di formazione dei pubblici di riferimento dell'ECAP, che pone la Fondazione nella necessità di innovazione continua delle sue offerte in un mercato del lavoro caratterizzato da forti incertezze, che l’entrata in vigore degli Accordi Bilaterali tra Svizzera e Unione Europea tenderà ad acuire Vi sono, tuttavia, anche opportunità da cogliere: si diffondono modalità diverse di auto-formazione, che andrebbero meglio studiate e considerate: la formazione lungo l'arco della vita avviene in una grande varietà di forme si moltiplica, in conseguenza di cio’, la domanda potenziale di riconoscimento e certificazione delle competenze cresce la necessità di politiche di integrazione degli stranieri, ambito nel quale la Fondazione vanta una competenza riconosciuta cresce l’attenzione verso le politiche di qualità della formazione Nel progettare il futuro dell’ECAP andranno tenute presenti alcune strategie emergenti nel mondo della formazione: • specializzazione settoriale delle istituzioni strutturate in forma di "scuola" e sviluppo di modelli di Agenzia formativa reticolari (con la tendenza delle istituzioni ad operare comunque in rete, attivando competenze complementari tra loro) • sviluppo di un mercato della formazione caratterizzato dall'alleanza tra Enti e stakeholders (per l’ECAP cio’ significa rafforzare le sue relazioni con il sindacato e le comunità degli stranieri) • crescita dello spazio delle ITC nella formazione • affermazione, a livello europeo, di forme di finanziamento della domanda di formazione (piuttosto che delle offerte) ma anche di modelli di pianificazione concertata delle risorse pubbliche (piani territoriali, aziendali, etc.) che stentano ancora a trovare spazio in Svizzera Per l'ECAP questo implica dare continuità a alcuni indirizzi strategici e punti di forza: • la posizione di prestigio acquisita come scuola di lingua tedesca per alloglotti • la capacità piu' generale di essere punto di riferimento per un pubblico eterogeneo di adulti stranieri in cerca di opportunità di formazione continua, sia ai fini di realizzare un miglior inserimento lavorativo, sia ai fini di conquistare l'integrazione nella società locale, • il collegamento con il sindacato, le imprese e con le istituzioni svizzere • l'abitudine, ove possibile, a operare in rete con altre scuole e istituzioni formative Uno sforzo di innovazione va fatto per riancorarsi al bisogno di formazione continua che emerge in forme piu' flessibili ed eterogenee, si deve ampliare la rete degli stakeholders della Fondazione individuando nel contempo i settori in prospettiva emergenti di attività, sui quali investire i benefici derivanti dalla solida posizione nel mercato della formazione linguistica: sostegno ai processi di integrazione multiculturale, emersione e validazione delle competenze, accesso diffuso e "democratico" alle ITC 24 PARTE TERZA – LE PROSPETTIVE PER L‘ECAP NEL 2002 Le sfide del 2002 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE 2000/2001 - I costi Risultato 2000 63000 Preventivo 2001 57171 Risultato 2001 57913 Personale fisso Oneri sociali Affitti Manutenzione Energia Ammortamenti Rimborsi spese 1'936'920.84 348'645.75 1'053'022.86 140'232.50 33'165.25 207'581.00 109'598.02 1'381'468.00 266'694.00 861'034.00 60'500.00 39'500.00 137'000.00 52'500.00 2'040'587.75 397'914.61 915'909.00 126'359.98 27'715.85 111'603.57 119'207.31 TOTALE COSTI FISSI DI STRUTTURA 3'829'166.22 2'798'696.00 3'739'298.07 Salari insegnanti Collaboratori Oneri sociali Rimborso insegnanti Scuole esterne Altre spese corsi Libri e materiale didattico Fotocopie/Fotocopiatrice Allestimento aule e laboratori Aggiornamento 4'339'405.32 264'475.78 577'894.50 23'680.63 198'024.50 104'226.28 167'106.44 125'830.80 50'072.84 78'706.25 4'104'886.00 260'970.00 654'428.00 24'000.00 165'000.00 37'500.00 133'000.00 127'000.00 41'000.00 45'000.00 3'750'502.98 242'625.69 445'654.06 12'837.65 142'644.71 74'117.60 197'301.28 115'929.00 53'324.06 79'620.65 TOTALE COSTI ATTIVITA CORSUALE 5'929'423.34 5'592'784.00 5'114'557.68 Telefono Ufficio Spese postali e spedizione Macchine e attrezzature di gestione Stampa e pubblicità Spese amministrative Macchina caffè, bibite Interessi passivi Comitato scientifico, Fondazio Seminari e convegni Costi diversi 93'205.60 62'650.65 53'037.95 5'888.59 179'325.35 5'974.67 60'128.05 12'849.21 7'117.50 54'808.75 98'714.68 78'000.00 65'500.00 59'000.00 97'686.71 106'000.83 56'981.60 139'000.00 198'960.52 29'000.00 10'000.00 36'000.00 91'500.00 38'011.20 48.95 6'891.45 66'150.59 74'071.42 TOTALE ALTRI COSTI 633'701.00 508'000.00 644'803.27 Sopravvenienze passive Rischi e partecipazioni Nazionale 82'084.93 370'000.00 Ore di formazione TOTALE COSTI 140'466.40 150'000.00 544'118.00 10'844'375.49 9'443'598.00 9'789'125.42 25 APPENDICE – IL RISULTATO D‘ESERCIZIO COSTI Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE 2000/2001 - I ricavi Ore di formazione Risultato 2000 63000 Preventivo 2001 57171 Risultato 2001 57913 623'591.85 227'022.65 3'294'645.45 804'161.40 209'126.35 297'479.15 2'573'272.50 839'878.70 433'802.10 4'782'089.25 161'527.85 162'404.08 382'000.00 330'000.00 3'588'515.00 1'009'380.00 45'000.00 271'400.00 3'180'650.00 399'692.00 91'500.00 991'735.40 4'096'677.45 184'150.00 130'545.25 10'489'244.63 9'298'137.00 9'322'864.80 RICAVI TOTALE CONTRIBUTI ALLA FONDAZIONE Sopravvenienze attive TOTALE RICAVI 364'132.08 468'403.89 10'853'376.71 9'298'137.00 9'791'268.69 9'001.22 -145'461.00 2'143.27 Risultato a pareggio Composizione delle entrate Ministero del Lavoro SECO RAV, CMA, Kiga, div. Cantoni Altri enti Progetti speciali Ministero Affari Esteri DFP, BBT, Form. Profess., + Cantoni Quote corsisti (ECAP Base) Entrate diverse 26 APPENDICE – IL RISULTATO D‘ESERCIZIO Ministero del Lavoro Ministero Affari Esteri SECO RAV, CMA, Kiga, div. Cantoni DFP, BBT, Form. Profess., + Cantoni Consejeria Laboral Altri enti Quote corsisti (ECAP Base) Progetti speciali Entrate diverse Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Le attività in sintesi Centri Argovia Basilea Soletta Ticino Winterthur Zentralschweiz Zurigo Totale Numero corsi Ore di formazione 103 8'370 122 12'707 36 1'657 99 5'835 33 3'368 109 9'760 144 16'216 646 57'913 Partecipanti 944 1'366 389 1'331 683 1'101 9'272 15'086 Argovia 14% Zurigo 28% Basilea 22% Zentralschweiz 17% Winterthur 6% Ticino 10% Soletta 3% 27 Fondazione ECAP PORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBERICHT 2001 - RAPPORTO DI ATTIVITÀ 2001 – JAHRESBE Venite a trovarci! ECAP Aargau - Rohrerstr. 102 - 5000 Aargau ECAP Basel - Clarastr. 2 - 4005 Basel ECAP Solothurn - Biberiststr. 24 - 4501 Solothurn ECAP SEI Ticino - Via Industria - 6814 Lamone ECAP Winterthur - Museumstr. 74 - 8401 Winterthur ECAP Zentralschweiz - Seidenhofstr. 10 - 6003 Luzern ECAP Zürich - Neugasse, 116 - 8031 Zürich FormAZIONE Bern - Freiburgstr. 139 - 3008 Bern Surf on www.ecap.ch Il Rapporto è stato curato da Claudia Sassi e Furio Bednarz - Ufficio Studi e Ricerche ECAP, con la collaborazione dei Coordinatori dei Centri, della Direzione ECAP e dell’Amministrazione nazionale 28