Il Comitato europeo delle regioni è l`assemblea dei rappresentanti

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Il Comitato europeo delle regioni è l`assemblea dei rappresentanti
IT
Paesi Bassi
12 province
415 comuni
Lussemburgo
3 distretti
12 cantoni
106 comuni
Germania
16 Stati federati (Länder)
Circa 12 900 enti locali (295 distretti
rurali; città-Stato, città e comuni)
Belgio
Danimarca
5 regioni
2 regioni a statuto speciale: Isole Faroe
e Groenlandia
98 comuni
Svezia
20 consigli di contea (tra cui 4 regioni)
290 comuni
3 regioni
3 comunità
10 province
589 comuni
Finlandia
18 consigli regionali
1 provincia autonoma (Åland, con
16 comuni)
336 comuni
Lettonia
5 regioni
9 città
110 comuni
Canarias
Regno Unito
4 nazioni (Inghilterra, Irlanda del Nord,
Scozia, Galles)
Inghilterra - 9 regioni (tra cui
l’Autorità della Grande Londra)
27 contee, 55 consigli unitari, 270
consigli distrettuali (201 distretti non
metropolitani, 36 metropolitani, 32
circoscrizioni (borough) londinesi e la
City of London).
Irlanda del Nord - 26 consigli unitari,
Scozia - 32 consigli unitari
Galles - 22 consigli unitari
Guyane
Mayotte
Açores
Guadeloupe
Martinique
Réunion
Madeira
Romania
8 regioni di sviluppo
42 distretti, tra cui la capitale Bucarest
103 agglomerati urbani, 217 città
2 853 comuni rurali
Portogallo
2 regioni autonome (Azzorre e
Madera)
18 distretti
308 comuni
4 261 circondari
2 aree metropolitane (Lisbona e Porto)
Testo a cura della direzione Comunicazione, stampa ed eventi
Febbraio 2015
Bulgaria
6 regioni di pianificazione
28 distretti
264 comuni
3 850 borghi e circoscrizioni
Spagna
17 regioni autonome
2 città autonome (Ceuta e Melilla)
50 province
8 116 comuni
UNIONE EUROPEA
Ungheria
19 contee
3 152 comuni (3 128 centri
medio-piccoli, 23 contee urbane e la
capitale, Budapest, composta da 23
circoscrizioni)
Comitato delle Regioni
Rue Belliard/Belliardstraat 101 _ 1040 Bruxelles/Brussel _ BELGIQUE/BELGÏE
Tel. +32 25468202 _ Fax +32 22822085
www.cor.europa.eu
cdr_2545_02/2015_IT
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@EU_CoR
Italia
20 regioni (15 a statuto ordinario e 5 a
statuto speciale)
2 province autonome (Bolzano e
Trento)
107 province
15 città metropolitane
8 091 comuni
Aggiornato al 20 luglio 2012.
Polonia
16 regioni
379 contee o distretti
2 479 comuni (urbani e rurali)
65 comuni con statuto speciale di
distretto
Città di Varsavia (a statuto speciale)
Slovacchia
8 regioni autonome
79 distretti amministrativi
2 922 comuni
Francia
27 regioni (22 metropolitane e 5
d’oltremare)
102 dipartimenti
36 699 comuni
Dal 1994 la sua missione è quella di rappresentare e promuovere gli interessi degli enti regionali e locali nel
processo decisionale europeo.
Dalla sua sede a Bruxelles, il Comitato europeo delle regioni contribuisce a creare tra i popoli e i territori
d’Europa un’unione sempre più stretta, garantendo che le decisioni vengano adottate al livello più prossimo possibile al cittadino applicando il principio di sussidiarietà.
Lituania
60 comuni
Repubblica ceca
14 regioni
6 251 comuni
Irlanda
2 assemblee regionali
8 enti regionali
29 contee
5 comuni urbani
80 comuni
Il Comitato europeo delle regioni è l’assemblea dei
rappresentanti regionali e locali dell’Unione europea.
Estonia
15 province
226 comuni
(33 urbani, 193 rurali)
Austria
9 Stati federati (Bundesländer)
99 distretti (di cui 15 urbani)
2 357 comuni
Slovenia
58 unità amministrative statali
periferiche
212 comuni (di cui 11 urbani)
Malta
5 regioni amministrative che
raggruppano i consigli locali
16 comunità amministrative
68 consigli locali
Croazia
21 regioni (tra cui la capitale Zagabria)
127 città
429 comuni rurali
Grecia
7 amministrazioni decentrate
13 regioni
325 comuni
Cipro
6 distretti
39 comuni
478 consigli di comunità
Struttura del Comitato europeo delle regioni
Presidente
Il Presidente dirige i lavori del CdR, ne presiede le sessioni plenarie e lo rappresenta ufficialmente. Il suo mandato dura due anni e mezzo.
Nel febbraio 2015 è stato eletto Presidente del CdR il finlandese ­Markku
Markkula, membro del consiglio comunale della città di Espoo, di cui
fa parte dal 1980.
L’attività del Comitato europeo delle regioni
Piattaforme e reti
Attualmente all’interno del CdR operano sei reti, che consentono alle regioni e alle città di contribuire al dibattito UE e di condividere esperienze e buone pratiche in merito a specifiche politiche dell’UE. Tali reti, concepite
per affrontare questioni che rivestono grande importanza per le regioni e le città, comprendono la Piattaforma
di monitoraggio della strategia Europa 2020, la Rete di controllo della sussidiarietà, la Piattaforma dei Gruppi
europei di cooperazione territoriale (GETC), il Portale della cooperazione decentrata, l’Assemblea regionale e locale euromediterranea (ARLEM) e la Conferenza degli enti regionali e locali del Partenariato orientale (Corleap).
Il CdR aderisce inoltre al Patto dei sindaci.
Primo vicepresidente
Gruppi politici
Il primo vicepresidente è eletto dall’Assemblea plenaria con un ­mandato
della stessa durata di quello del Presidente e ha il compito di rappresentare
quest’ultimo in caso di assenza.
Nel CdR sono presenti cinque gruppi politici: il Partito socialista europeo (PSE), il Partito popolare europeo
(PPE), l’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa (ALDE), l’Alleanza europea (AE) e il Gruppo dei
conservatori e riformisti europei (ECR). Si contano anche diversi membri del CdR non iscritti ad alcun gruppo.
Karl-Heinz Lambertz, Presidente del Parlamento della Comunità di lingua tedesca
del Belgio dal maggio 2014, è stato eletto Primo vicepresidente del CdR
nel febbraio 2015.
pes
Committee of the Regions
Ufficio di presidenza
Delegazioni nazionali
L’Ufficio di presidenza è l’organo decisionale del CdR. Ne fanno parte 63 membri.
Il CdR comprende inoltre 28 delegazioni nazionali. Prima di ogni sessione plenaria e delle riunioni dei gruppi politici, i
membri del CdR partecipano a riunioni delle loro delegazioni nazionali per discutere posizioni comuni.
Presidente
primo
vicepresidente
28 vicepresidenti - uno per Stato membro
Ripartizione dei seggi per delegazione nazionale
Stato membro
Germania, Francia, Italia, Regno Unito
5 presidenti dei cinque gruppi politici
28 altri 28 membri
Spagna, Polonia
Romania
Assemblea plenaria
Austria, Belgio, Bulgaria, Grecia, Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica ceca, Svezia
Cinque o sei volte l’anno, i 350 membri del CdR si riuniscono a Bruxelles in sessione plenaria per discutere e
adottare pareri, relazioni e risoluzioni. Alle sessioni plenarie sono invitati membri del Parlamento europeo,
del Consiglio e della Commissione e rappresentanti della presidenza dell’UE per discutere questioni di particolare interesse per gli enti locali e regionali.
Numero
di membri
24
21
15
12
Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lituania, Croazia, Slovacchia
9
Lettonia, Slovenia
7
Estonia
Malta, Cipro, Lussemburgo
6
5
Segretario generale
Il Segretario generale, nominato dall’Ufficio di presidenza per cinque anni, è a capo dell’amministrazione
del CdR. Ha il compito di garantire l’attuazione delle decisioni adottate dall’Ufficio di presidenza e il corretto
funzionamento dell’amministrazione.
Jiří Buriánek è stato ufficialmente nominato Segretario generale dall’Ufficio di presidenza del Comitato
ed ha assunto la carica il 1° settembre 2014.
Commissioni
Il CdR organizza i propri lavori per mezzo di sei commissioni specializzate nelle seguenti materie: cittadinanza,
governance, affari istituzionali ed esterni (CIVEX); politica di coesione territoriale e bilancio dell’UE (COTER);
politica economica (ECON); politica sociale, istruzione, occupazione, ricerca e cultura (SEDEC); ambiente, cambiamenti climatici ed energia (ENVE); risorse naturali (NAT). Le commissioni preparano i progetti di parere e
organizzano convegni e seminari sulle materie di loro competenza. Ogni commissione si compone di circa 100
membri ed è coadiuvata da una segreteria. Una settima commissione (CAFA) consiglia l’Ufficio di presidenza
sulle questioni amministrative e finanziarie.
Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea consultano il Comitato europeo delle regioni
nel corso del processo di elaborazione di testi legislativi (direttive, regolamenti, ecc.) su materie che hanno
un impatto sugli enti regionali e locali. Il CdR può inoltre elaborare pareri anche di propria iniziativa. Una
volta adottato dalla commissione competente del CdR, quest’ultimo passa all’esame in sessione plenaria.
Dopo la sua adozione in sessione plenaria viene inviato a tutte le istituzioni europee e pubblicato nella
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Risoluzioni
Le risoluzioni permettono al CdR di esprimere il suo punto di vista in merito a temi importanti questioni di
attualità. Anche i gruppi politici del Comitato possono presentare risoluzioni.
Pareri di prospettiva e relazioni d’impatto
Committee of the Regions
PES GROUP
Pareri
Segretariato generale
Il segretariato generale del CdR ha il compito di garantire il corretto svolgimento delle sessioni plenarie, delle
riunioni delle commissioni e delle altre attività politiche dei membri del CdR. È inoltre incaricato di promuovere
l’immagine del Comitato europeo delle regioni e di sostenere le attività di comunicazione dei membri. Esso si
articola in 7 direzioni: Amministrazione e finanze; Assistenza ai membri e Segreteria dell’Ufficio di presidenza e
dell’Assemblea; Lavori consultivi; Comunicazione, stampa ed eventi; Politiche orizzontali e reti, Logistica, Traduzione (queste due ultime direzioni sono condivise con il Comitato economico e sociale europeo). Il segretariato
generale comprende inoltre le segreterie dei gruppi politici e un servizio di audit interno.
Il CdR ha il compito non solo di reagire alle proposte legislative, ma anche di contribuire, grazie all’esperienza dei suoi membri, alla definizione delle future politiche europee. Attraverso l’elaborazione di pareri
di prospettiva il CdR può partecipare alla definizione della politica europea già nella fase iniziale e questo
gli consente di esercitare un maggiore impatto. Analogamente, la Commissione, può chiedere al CdR di
redigere relazioni d’impatto, che come indica il nome, sono documenti destinati a valutare l’impatto delle
politiche a livello locale o regionale.
Salvaguardia del principio di sussidiarietà
Il Trattato di Lisbona riconosce al CdR il diritto di adire la Corte di giustizia dell’Unione europea a tutela del
principio di sussidiarietà e delle proprie prerogative. Questa nuova attribuzione rafforza il ruolo politico del
CdR permettendogli di agire più efficacemente a favore degli enti locali e regionali sulla scena europea.
Eventi
In quanto luogo di incontro per le regioni e le città, il CdR organizza convegni, seminari e mostre in collaborazione con partner regionali e locali e con altre istituzioni dell’UE. Una volta l’anno, inoltre, in occasione
degli Open Days – Settimana europea delle regioni e delle città, il CdR, ormai da dieci anni, accoglie nella
sua sede migliaia di ospiti che partecipano a dibattiti animati o cercano dei partner per realizzare progetti
comuni.
Studi e altre pubblicazioni
Il CdR elabora degli studi su vari aspetti della dimensione regionale e locale dell’UE (istruzione, trasporti,
affari sociali, allargamento, ecc.), con l’ausilio di esperti esterni. Produce inoltre delle pubblicazioni, sia per
il grande pubblico sia per gli enti locali e regionali, in cui presenta le sue attività e illustra l’attualità politica
europea che riveste un interesse per i territori.
Settori di competenza del Comitato delle regioni
Il CdR può esprimersi su tutte le grandi questioni d’interesse regionale e locale. Il Parlamento europeo, il
Consiglio dell’UE e la Commissione europea hanno l’obbligo di consultarlo in materia di coesione economica, sociale e territoriale; occupazione; affari sociali; istruzione e gioventù; cultura; formazione professionale;
sanità pubblica; trasporti; reti transeuropee; sport; ambiente; energia; cambiamenti climatici.
Questi settori sono destinatari dei due terzi della produzione legislativa dell’Unione europea.