Malta in 72 ore - Offerte per vacanze a Malta

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Malta in 72 ore - Offerte per vacanze a Malta
MALTA
72h
IN
L a nostra esperta di viaggi
Antonell a Andriuolo ha visitato
con il naso all’insù l a bellissima isol a di Malta
cercando di coglierne in poche ore
il suo carat tere e il suo fascino
fotolia (5)
giorno
1
La città rosa
L’
atterraggio all’aeroporto di
Luqa è stato morbido e veloce, il
resto della comitiva mi raggiungerà via mare. Questa volta, non
sono riuscita ad aspettare. Volevo arrivare a Malta prima degli altri, scoprire,
con qualche ora di anticipo, quella babele di
suoni e voci di cui scrive Oliver Friggieri nel
suo “Storie per una sera”. Rumori che “non
cessavano mai nella nostra vecchia strada che
risaliva ai tempi dei Cavalieri. Era sempre
popolata dalle urla e dal vociare di chi viveva
facendo il proprio comodo”.
Voglio fare anche io il mio comodo, vivere
quest’isola ed esserne parte: punto subito
verso La Valletta, la roccaforte che si erge
sulle aspre rocce di Mount Sceberras. Qui
una cipria rosata di polvere sottilissima sembra essersi posata sugli edifici. Ancora oggi
risplende, fulgida, la magnificenza barocca
dell’Ordine di San Giovanni che fortificò
la città e da cui prende nome la
cattedrale. Di fronte a me si scagliano,
erompendo dalla tela azzurra delle
acque che circondano la costa, le sagome del
Palazzo del Grande Maestro, sede del parlamento maltese, e il forte di Sant’Elmo. Sono
arrivata a Malta solo da poche ore eppure,
perdendomi tra vicoli stretti e tortuosi in cui
il tempo è sospeso, come se si aggrappasse ai
panni stesi al sole, sui fili, tra una finestra e
l’altra, ad ogni angolo non posso che voltare
lo sguardo. Si resta col naso all’insù, quasi la
punta volesse tracciare una linea immaginaria da sinistra a destra e viceversa, allo scorgere di nicchie misteriose, stemmi araldici
inaspettati, nascoste fontane. Inizia a calare
la sera, le luci del porto si accendono.
Domani da lì scenderanno gli amici. Nell’attesa, facilmente ci si vizia al Guze Bistro,
assaporando una cena a base di pesce nel
romanticissimo centro storico.
Dopo 150 anni
da colonia
inglese, Malta
ha raggiunto
l’indipendenza
nel 1964,
diventando
una
repubblica
nel 1974 e parte
dell’Unione
Europea nel
2004. Anche
se non sono
più legati
ufficialmente
al Regno
Unito, i Maltesi
mantengono
la tradizione
inglese di
guidare a
sinistra.
Gozo
Kemmuna
MALTA
Luqa
Malta è uno
dei paesi più
piccoli al
mondo, non è
un’isola ma un
arcipelago
giorno
2
UNA BAIA
SEGRETA
fotolia
L
a scelta è caduta su
di un semplice B & B,
Casa Cornelia; dai bianchi tendaggi leggeri,
in lino, i raggi del sole
filtrano bene e si è pronti per
un nuovo giorno: sarà la nostra
base da cui far partire l’esplorazione. Nella seconda giornata
maltese, insieme agli amici,
noleggiamo una macchina di
quelle che si usano da queste
parti, con volante e cruscotto a
destra. Le distanze sono facili e
si ritrova una dimensione perduta, dai ritmi slow. Così come
nelle vicine Comino e Gozo, a
Malta, in fatto di spiagge, c’è
solo l’imbarazzo della scelta.
Per il primo tuffo ne scegliamo
una poco turistica, quella di
Imgiebah, nella zona orientale,
appartata e difficile da raggiungere. Sul posto, la vista ripaga
del viaggio e una natura intatta
accoglie in un abbraccio caldo.
Ci rilassiamo come lucertole al
sole e, quando il calore prende
il sopravvento, ci lasciamo
rinfrescare dalle onde. Vibrano
come ali di gabbiani alla ricerca
di brezze, le vele spiegate delle
barche all’orizzonte. Al rientro
incrociamo una comitiva di
ragazzi venuta sull’isola a fare
windsurf, uno dei tanti sport
acquatici che si possono praticare in queste zone. Confessano di essere sempre presenti
anche a ottobre, quando Malta
si svuota degli studenti che
soggiornano per perfezionare
l’inglese, in occasione della
regata Middle Sea.
L’aria della costa mette un certo appetito
Per uno spuntino tradizionale ci dividiamo in due squadre: quella dello hobz biz-zej (una fetta di pane intinto in
olio di oliva, strofinato con pomodori e riempito con un
mix di tonno, cipolla, aglio, pomodori e capperi) e quella
del pastizzi (una pasta sfoglia riempita con ricotta o purè
di piselli). Abbiamo ancora forza e ci concediamo un po’
di vita notturna. Si parte alla volta di Paceville, lungo la
costa di St. Julians; un drink al Bamboo Bar conclude la
serata in perfetto stile tropicale.
giorno
3
N
on paghi delle bellezze della giornata
precedente, anche in
quest’ultima ci dedichiamo a un percorso
naturale. Dopo un’abbondante colazione di croccanti cannoli ripieni di
ricotta e frutta candita, siamo pronti
per visitare la parte sud dell’isola. Ci
dirigiamo alle scogliere di Dingli. Da
questa postazione si può godere di un
panorama mozzafiato, che ha dato vita
a un compromesso vincente fra uomo
e natura: laddove la terra degrada prima di piombare nuovamente nel mare,
i contadini sono riusciti a coltivare per
secoli strette fasce di terra. La graziosa
cappella di Santa Maria Maddalena ne
è prova ulteriore e domina infatti la
cima più elevata delle isole maltesi.
Non vogliamo lasciare Malta senza,
però, aver provato una delle attrazioni più rinomate: la St. Peter’s Pool,
una piscina naturale costituita da
particolari formazioni rocciose. Approfittiamo della vicinanza per “dare
un’occhiata” al villaggio di pescatori di
Marsaxlokk.In questo piccolo centro
anche le barche (i luzzi) hanno gli
occhi, dipinti sullo scafo anteriore
secondo un’usanza, forse addirittura
egiziana, che proteggerebbe dalla
sventura: una cartolina autentica dei
profumi e dei colori del Mediterraneo.
Lentamente, ci dirigiamo verso la base
per un rapido giro di shopping lungo
le vie del centro. Vogliamo catturare la
golden hour dai riflessi cangianti sul
porto. 72h volano e domani lo vedremo rimpicciolirsi in lontananza, alla
faccia di chi dice che un’isola si capisce
davvero solo guardandola dal mare.
Per l’ultima parentesi dell’avventura
ci aspetta la terrazza del ristorante
Giannini, con la sua cucina rinomata
per la qualità degli ingredienti freschi.
Infine, un brindisi al nostro viaggio
che termina lì dove è iniziato: nella
“città umilissima” che sa ancora profondamente emozionare.
Anche
le barche
hanno
gli occhi
Un giro al mercato del pesce di Marsaxlokk la domenica mattina vi mostrerà
quanto sia variegata la cattura di pesci in acque maltesi. Nonostante le lingue
ufficiali siano il maltese (lingua di origine semitica, scritta
in caratteri latini) e
l’ìnglese, l’italiano è
molto diffuso.
Dal 1 Gennaio
2008 Malta ha
adottato l’euro
come moneta
ufficiale.
La vicinanza all’Italia fa sì che questo arcipelago sia facilmente raggiungibile con poche ore di volo. Per intenderci da Roma ci si impiega circa un’ora e mezza e da Milano
all’incirca due. Diverse compagnie aeree servono questa destinazione. Il Malta International Airport, tra i villaggi di Luqa e Gudja, dista pochi chilometri da La Valletta ed
è l’unico aeroporto internazionale dell’arcipelago. Nonostante l’aereo sia il mezzo più
facile e veloce, potete sempre scegliere di raggiungere l’arcipelago via mare usufruendo di un servizio traghetti che lo collega ad alcune località siciliane oppure attraverso
una romantica crociera. Il porto di Malta, infatti, anche grazie al suo meraviglioso
panorama sulle fortificazioni di Valletta, è diventato uno dei principali hub di scalo per
le compagnie di crociera in navigazione nel Mediterraneo.
Perché a Malta?
Il clima a Malta è tipicamente mediterraneo. In primavera e in autunno il vento caldissimo dell’Africa, lo Scirocco
o Xlokk in maltese, porta talvolta ad
un gradevole aumento delle temperature. Gli inverni sono generalmente
miti, mentre l’estate è calda e soleggiata. Inoltre la bassa piovosità media
annua, rende Malta una meta accattivante in ogni periodo dell’anno.
Città, siti
archeologici, edifici
storici, baie e spiagge,
musei, gallerie e
tanto divertimento.
A Malta è tutto a
portata di mano.