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SETTEMBRE 2009 FOGLIO DELLA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO BOLLO PAGATO PRESSO L’UFFICIO POSTALE 6330 PIRANO S T A M P E Informiamo i gentili lettori che il nostro mensile Il TRILLO può venir letto in forma elettronica sul sito della Comunità, all’indirizzo: www.unione-italiana.org/pirano POŠTNINA PLAČANA PRI POŠTI 6330 PIRAN T I S K O V I N A Numero 9 - ANNO XIX TARTINI A PIRANO a cura di Ondina Lusa Giuseppe Tartini, celebre musicista, è nato a Pirano Morì a Padova nel 1770. È ricordato come Maestro l’8 aprile del 1692, figlio di Caterina Zangrando, delle nazioni per aver insegnato la musica a giovani piranese e Giovanni Antonio Tartini, fiorentino. di tutto il mondo. La sua sonata più celebre è il “Trillo del diavolo”. Il 2 agosto del 1896 a Pirano è stato inaugurato il monumento a Giuseppe Tartini ed in quell’occasione è stato scritto l’inno. INNO A TARTINI di Silvio Benco composizione musicale del M.o Antonio Smareglia Pag. 1 Salve, o genio. D’un popolo in festa Va per l’aria squillante tributo, Spiega l’ali esultante il saluto Di color ch’ebber fama da te. Per l’alloro che il fronte ti cinge Per il canto che intorno ti suona L’imo petto una voce sprigiona Che di gente terrena non è. Tu spiravi alle noti dell’Adria Questa musica, ebbrezza infinita, Noi ti siamo il gioir della vita Onde tu ci svelavi il mister. Gloria, gloria, o Tartini Gloria, gloria, o prodigio, Gloria, o note solenni e canore, Che accogliesti dal tuo Cavalier. Gloria, gloria! Per onorare il celebre personaggio, la nostra cittadina ha voluto intitolare a suo nome diversi luoghi ed istituzioni. Così viene denominata la Piazza Tartini. Nel 1910 il teatro prende il suo nome, come pure l’adiacente Caffè. La nostra Comunità degli Italiani già da più di sessant’anni è “CI Giuseppe Tartini”. Con la ristrutturazione dell’albergo “Sidro” la sua nuova denominazione diviene Hotel Giuseppe Tartini. Ma se andate a prendervi una pizza in piasseta San Roco potrete trovare la Pizzeria Tartini. Ogni anno nell’anniversario della sua nascita, la nostra Comunità organizza dei concerti, delle manifestazioni per commemorare questo nostro insigne cittadino. Anche quest’anno Tartini è stato ricordato solennemente con svariati incontri tra i quali quello con gli alunni della nostra scuola che hanno presentato la loro pubblicazione, frutto della loro ricerca sul personaggio. Sarebbe auspicabile che il nostro coro mettesse nel proprio repertorio l’Inno a Tartini per prepararsi alla prossima ricorrenza dell’anniversario della nascita del nostro celebre concittadino. In occasione del terzo centenario della sua nascita Le foto pubblicate sono state inviate dal 1692 - 1992 uscì il volume tutto dedicato a Tartini signor Giovanni Tamaro che ringrazio e saluto nell’ambito della serie del periodico Lasa Pur Dir. cordialmente. Nell’agosto del 1996 uscì un’altra edizione speciale nel centenario dell’inaugurazione del monumento a Giuseppe Tartini con il titolo… el Tartini in piassa. AVVISO Informiamo i nostri lettori che »Il Trillo« ospita testi, contributi e fotografie di tutti coloro che sentono il desiderio di inviarci aneddoti, racconti di vita vissuta, vecchie storie, memorie e fotografie della Pirano di un tempo. È un modo per raccogliere ancora testimonianze, prima che queste siano cancellate dell’oblio del tempo: una maniera per documentare questa nostra presenza su questo lembo di terra istriana. Ognuno di voi certamente avrà dei racconti, delle storie di vita vissuta, ambientate o inerenti la nostra città,conservati o celati nella propria memoria: si tratta di estrapolarli e di inviarceli. Grazie per la collaborazione la redazione de “Il Trillo” Pag. 2 DELEGAZIONE UNGHERESE ALLA SCUOLA “VINCENZO E DIEGO DE CASTRO” DI PIRANO di Massimo Medeot Nella giornata di giovedì 10 settembre una folta rappresentanza dei dirigenti scolastici della città di Debrecen, secondo centro dell’Ungheria, accompagnati dal vicesindaco, si sono recati alla scuola elementare “Vincenzo e Diego de Castro” di Pirano. Accolti dal preside Helena Maglica Susman, hanno potuto assistere ad una presentazione sul sistema scolastico nazionale, sulle scuole della CNI in Slovenia e, naturalmente, sulla struttura, storia ed attività della scuola. Gli ospiti, oltre una quarantina, hanno successivamente potuto visitare la sede centrale, assistere alle lezioni in alcune classi, vedere laboratori, aule attrezzate e la biblioteca scolastica. Nell’occasione era stata pure allestita una esposizione campionaria dei testi in uso nelle scuole della CNI, al fine di informare e confrontare la nostra realtà con quella magiara. Notevole l’interesse e la curiosità manifesta dei dirigenti e consulenti di Debrecen, che amministrano un distretto scolastico con oltre 36.000 allievi, rimasti favorevolmente colpiti dall’organizzazione, funzionamento, e last but non least, dalla location fronte-mare della scuola elementare “Vincenzo e Diego de Castro”; nei colloqui sono state poste le basi per una futura auspicabile collaborazione in campo didattico ed educativo. EX TEMPORE A DREŽNICA di Wilma Zacchigna Sabato 22 agosto, partenza ore 7, una decina i pittori del gruppo della Comunità ed una della Famea dei salineri. Un viaggio tortuoso di circa tre ore, un paio di soste per riprenderci dal mal d’autobus. Paesaggi scoscesi, il verdeggiare della vegetazione e l’intravedersi della limpidezza dell’Isonzo ci hanno accompagnati fino all’arrivo a Drežnica. Ci ha accolti un’aria frizzante e la visione di massicce montagne. Gli organizzatori hanno festeggiato il nostro arrivo offrendoci Ci siamo recati sull’altura dov’è di vitrage rappresentanti la Via bontà caserecce, distribuendo situata la bella chiesa, grande Crucis. C’erano molti altri pittori magliette e tele da dipingere. per un paese così piccolo, ricca di altre località che dipingevano Pag. 3 il paesaggio. Noi avevamo portato appresso dei quadri già dipinti temendo il brutto tempo. Il sole invece splendeva sul cielo limpidissimo e così abbiamo potuto dipingere pure noi. Dopo il pranzo, a base di polenta e selvaggina nel capannone adibito per l’occasione, i dipinti sono stati esposti mentre il sindaco e gli organizzatori presentavano la manifestazione che avrebbe trovato realizzazione nell’asta che avverrà alla fine di settembre a Stara Gora per scopi umanitari. I paesani hanno presentato pure delle scenette teatrali che hanno divertito il pubblico. Quando le nubi portate dal vento hanno coperto le vette delle montagne ci siamo affrettati a partire e quella notte lassù c’è stato il temporale. FILM SU PIRANO MEDIEVALE di Lara Sorgo, fotografie di Ubald Trnkoczy con il Comune di Pirano, ha effettuato le prime riprese di un film documentario sulla vita nella Pirano medievale, diretto dalla regista Ana Nuša Dragan e magistralmente ripreso dal direttore della fotografia Ubald Trnkoczy. La città conserva ancora oggi la sua architettura medievale, con vie strette e case piccole, ed una ricca eredità culturale, derivanti dal lungo dominio della città di Venezia, alla quale rimase legata per oltre cinque secoli. Ciak, si gira. Il Medioevo in scena Il progetto è un viaggio affascinante a Pirano. nella vita di ogni giorno, tra Dal 7 all’ 11 settembre, la RTV pescatori, salineri, panettieri, di Slovenia in collaborazione contadini, frati, ricchi mercanti e nobili facoltosi. Molti nostri soci e abitanti di Pirano hanno abbandonato per una settimana il tran tran quotidiano per trasformarsi in attori e comparse. Ora non ci resta dunque, che attendere l’uscita del film, in programma sulla prima rete nazionale slovena nel gennaio del prossimo anno. La presentazione e la visione del documentario avverrà a Pirano prima della messa in onda. Pag. 4 SIAMO IN PRIMA Il primo settembre è iniziato l’anno scolastico anche per i quattordici bambini che quest’anno frequenteranno la prima classe della Scuola elementare “Vincenzo e Diego de Castro” di Pirano. I bambini ed i loro genitori sono stati accolti presso la sezione di Lucia dagli alunni che quest’anno frequenteranno la seconda e la terza classe, dalle insegnanti e dagli altri lavoratori della scuola. Dopo un breve discorso di saluto della preside Helena Maglica Susman, gli alunni sono stati presentati. Ecco i loro nomi: Rebecca, Klara, Enis, Anna, Aurora, Mark, Jan, Yvonne, Taja, Ivan, Anna Teodora, Laura, Christian Miroslav e Laureen. La giornata non poteva che terminare con una torta e con l’augurio a tutti i bambini ed ai loro genitori di poter trascorrere in modo sereno e costruttivo gli anni che li attendono a scuola. Vorrei concludere con una massima che è stata appesa alla parete in prima classe e che speriamo sia di buon auspicio per tutti: »PER RAGGIUNGERE QUALCOSA D’IMPORTANTE COME ANDARE IN BICICLETTA SENZA ROTELLE, IMPARARE A NUOTARE O LEGGERE O SCRIVERE, OCCORRE UN PO’ D’IMPEGNO. PER CRESCERE OCCORRE UN PO’ DI FATICA, MOLTA ALLEGRIA E UN PIZZICO DI MAGIA«. (Dal libro: “Lele e le letterine scomparse” di Giovanna Fogliani) Doriana Kozlovič Smotlak SE POTESSI ESPRIMERE TRE DESIDERI… di Lara Vanessa Voler Tema premiato al 7o concorso letterario MLHISTRIA 2009 In seguito hanno potuto assistere ad un simpatico spettacolino con canti e balli preparato dai loro compagni più grandi. Prima di entrare a vedere la nuova classe, per sottolineare l’importanza di questo giorno e di questo nuovo inizio, i bambini hanno piantato un ulivo nel cortile della scuola. Ai rami dell’ulivo sono stati appesi degli striscioni con i nomi dei 14 nuovi alunni. Ancora emozionati i neo-alunni sono stati poi accompagnati nella nuova classe dove hanno ritrovato i loro nomi ad attenderli sui banchi assieme a dei palloncini, delle caramelle, dei fazzoletti gialli per essere più visibili in qualità di pedoni ed altre piccole sorprese. Quando ero piccola desideravo molte, o meglio, troppe cose: giocattoli, un cane, un gatto, una videocassetta, desideravo essere una principessa come Cenerentola, mi immaginavo che la vita potesse essere perfetta, piena di sogni, di desideri, di felicità, ma ben presto ho dedotto che la mia visione del mondo non era proprio corretta. Ho capito che la vita non scivola liscia come la marmellata sul panino imburrato e, che al contrario è piena di sorprese, equivoci, fatti inaspettati. La vita nasconde misteri dietro semplici apparenze. Ma a volte vorrei semplicemente fuggire, ovvero incontrare il genio di Aladino con la sua lanterna magica ed esprimere tre desideri. Se solo potessi esprimere tre desideri! Non vorrei i soliti giochini e altri materiali plastici che si possono comprare in qualsiasi negozio, ma qualcosa di autentico, perché senza virtù genuine siamo completamente persi. È proprio l’amicizia sincera, senza veli o finzioni, uno dei miei desideri più profondi, un valore fondamentale nella nostra vita, essenziale, di cui abbiamo bisogno come dell’acqua nel deserto; un amico che mi stia accanto nei momenti del bisogno (perché sono molti i vortici nei quali io, alla mia età potrei precipitare), mi accetti per quello che sono, non mi giudichi, mi consoli. L’amico è colui che fa un favore senza pretendere qualcosa in cambio, mi capisce, tiene al sicuro i miei segreti, sogna e spera con me, viene con me dovunque, anche contro il suo interesse. L’amico fuga le mie paure: paura di cambiare, di sbagliare, di deludere, di essere trasformata in una persona trasparente che guarda tramite occhi altrui. Inoltre Pag. 5 l’essere umano è molto possessivo e si limita a rubare le stelle, le speranze degli altri e continua a prenderle giù una dopo l’altra. Ma cosa farà quando il cielo sarà vuoto, quando non avrà più alcun legame con un’altra persona? E proprio di questo mondo che ho paura. Perchè dovrei camminare per sentieri già tracciati? La vita ci regala molte esperienze, belle e brutte, ma dobbiamo scrivere un nuovo capitolo, andare avanti, non lasciarci distrarre da sciocchezze banali; e sono proprio gli amici, le persone che ci aiutano a mantenerci in equilibrio sul filo della nostra esistenza, sono proprio loro i gioielli da custodire e che non bisogna perdere mai. Non aver confidato un problema ad un amico è come non avergli dato l’opportunità di amarci, perché è l’amore quella condizione in cui la felicità delle altre persone è essenziale, se non abbiamo amore siamo afflitti dalla peggior malattia cardiaca che ci possa essere. (L’amore non significa guardarsi l’un l’altro negli occhi, ma fissare nella stessa direzione, avere stessi punti di vista). L’amico riesce a capire cosa c’è dietro ai miei silenzi, nelle profondità della mia anima, dietro le sofferenze e i bei ricordi. Inoltre lo splendore dell’amicizia è una mano tesa, un sorriso gentile, la gioia della compagnia e profonda ispirazione spirituale, quando scopriamo che qualcono crede in noi. Per capire il vero senso della felicità e della fortuna dobbiamo avere qualcuno con il quale possiamo condividerla. È proprio la fortuna il mio secondo desiderio che vorrei adesso esprimere. L’amico sicuro lo si riconosce nell’incerta fortuna. La fortuna ci corregge di parecchi difetti, di cui la ragione non saprebbe correggerci. Vorrei avere molta fortuna, ma la fortuna è come una farfalla che viene e che va quando nemmeno ce ne accorgiamo, una farfalla che non possiamo catturare, ma che, anche a nostra insaputa può posarsi su ognuno di noi. Dicono che alla fortuna che già brilla se ne aggiunge dell’altra. Ma allora il soprannominato valore sta pure nelle piccole cose, nei ricordi ingialliti e felici che conserviamo e continueremo a conservare nei nostri cuori per decenni. La fortuna sta in me e mi accompagna in qualsiasi momento; e siccome sta in me non dovrebbe dipendere da quello che possiedo, ma da quello che sono. La fortuna è pace, è libertà, l’ingenua allegria di un bambino. La fortuna è il coraggio, è qualcosa che ti riesce meglio delle aspettative ed è pure una grandezza che non sta nel mantenerci in piedi ma nel rialzarci dopo essere caduti. Alcune persone hanno il coraggio di trascurare e sottovalutare questa virtù, ma io penso che senza di lei saremmo persi. È sfortunato colui che non crede nella fortuna, perché l’uomo è fortunato se ha voglia di vivere, voglia di aggrapparsi alle stelle della speranza. È fortunato quando ha un motivo per effondere un sorriso modesto che lo abbellisce. Il terzo desiderio che vorrei esprimere è il desiderio di poter continuare a sognare, desiderare e sperare avanti in questa vita sorprendente, fatta di grandi sogni e speranze: la voglia di Voler sfruttare ed impiegare bene la mia vita in vista del raggiungimento del traguardo, che per ora è abbastanza lontano. Dovrò prima vagare per terre ignote prima di raggiungere lo scalino più alto dei cento che compongono la mia esistenza. Ma che cosa sarebbe una vita senza speranza? Una scintilla che sprizza dal carbone e si spegne, è come quando nella torbida stagione si sente una gelida folata di vento, che spira un istante e poi va via morendo e così sarebbe anche per noi che però non vogliamo abbandonare la speranza. Ogni giorno ci è data la possibilità Pag. 6 di rinascere, di intraprendere un nuovo cammino, nell’alba del mattino, al sorgere del sole che splenderà solamente per noi; inoltre se cammini verso il sole è impossibile che l’ombra penetri in te. Dobbiamo renderci conto che questo è il primo giorno del resto della nostra vita e che tutti i sogni si possono avverare, se abbiamo abbastanza coraggio di seguirli. E’ ovvio che la vita non è perfetta, e mai lo sarà ed io desidero che la speranza non mi abbandoni mai. Vorrei che questa cosa così soffice e leggera si posi sulla mia anima e canti una melodia senza parole, fatta di silenzio che non cessi mai e continui a cantare dolcemente durante le notti di oscure tempeste. La speranza è il pilastro che regge il mondo, l’umanità tutta. Non vorrei mai smettere di sperare, perché i sogni non svaniscano, affinché le persone non li abbandonino. Tutti abbiano un paio di ali ma solo chi sogna impara ad usarle e a volare: volare libera in alto, senza aver paura di cadere, riflettere in pace; la solitudine è libertà, è come un’ancora attaccata al vuoto. Non sei legato a niente e questa è libertà, libertà di viaggiare per un oceano tutto tuo, colmo di meraviglie, pensieri che sono soltanto tuoi. A volte è doloroso scoprire che l’oggetto dei nostri pensieri è insignificante quando lo si è raggiunti ed è meglio sperare in qualcosa di irraggiungibile, che perdere e lasciare il desiderio di poter continuare a desiderare, a sognare… È vero che ci succede parecchie volte di rimanere delusi quando scopriamo che si è avverata solo l’ombra dei nostri sogni, ma dopotutto l’uomo non è ricco e saggio se ha tutto… I miei desideri vivono lontano, in alto, nel cielo… Forse non si avvereranno mai, forse in parte, ma io li potrò sempre ammirare in tutto il loro splendore e potrò credere in loro, sempre. DELEGAZIONE DI AQUILEIA IN COMUNITÀ di Alberto Manzin Domenica 13 settembre è arrivata a Pirano una numerosa comitiva di Aquileia, città con la quale siamo gemellati già da 32 anni. Oltre a visitare la nostra cittadina, una loro delegazione guidata dal sindaco Alviano Scarel ha fatto pure visita alla Comunità degli italiani. A riceverli e fare gli onori di casa sono stati la nostra presidentessa Fulvia Zudic ed Alberto Manzin, anche in qualità di vice-sindaco. La piacevole conversazione ha toccato molti temi della vita sociale e della salvaguardia del patrimonio storico, sottolineando l’importanza di una collaborazione sempre più forte fra le nostre due comunità. Le possibilità di collaborazione sono molteplici, sia nel campo culturale che economico. Basti pensare ai bandi di concorso europei, che favoriscono la collaborazione internazionale ed il gemellaggio. Da auspicare, una collaborazione fattiva tra le scuole, in modo da invogliare anche i più giovani ad instaurare questi contatti. Da sottolineare che i nostri ospiti sono arrivati a Pirano con la motonave, alleggerendo così il traffico caotico che durerà fino all’apertura dell’autosilo in zona Fornace. Per molti di loro è stata una piacevole sorpresa vedere piazza Tartini sgombra dalle automobili e poterla ammirare in tutta la sua bellezza, cosa che molti residenti a Pirano non sanno (ancora) apprezzare. LA FAMEA DEI SALINERI di Giulio Ruzzier Domenica 13 settembre, per la seconda volta, abbiamo preso parte alla sfilata dei costumi popolari che si svolge ogni anno a Kamnik. Vi hanno partecipato oltre 1700 persone che presentarono i vari costumi popolari, provenienti in maggioranza dalla Slovenia, ma anche dall`Italia e, per la prima volta anche dalla Scozia e Bulgaria...Il tempo, nonostante le pessime previsioni, è stato propizio, con caldo e sole. La sfilata iniziò alle tre del pomeriggio con un corteo lungo almeno un paio di chilometri attraversando la via principale della città, fino nel centro storico. Gli organizzatori e la televisione, hanno presentato, tutti i gruppi partecipanti. Il numeroso pubblico ha applaudito il nostro gruppo, anche se composto da soltanto nove membri in semplici abiti da lavoro. In testa del gruppo stavano i nostri due bravi ragazzini con il cartello della Famea dei salineri, seguiti da un salinaro con la carriola affiancato dalle nostre due salinaie che disribuivano il sale e rametti di alloro e rosmarino alla folla. Dietro a chiudere il gruppo, quattro baldi salineri con gli attrezzi di lavoro taperini a tracolla e gaveri, palotin e botasso in spalla... L’originalità del nostro gruppo è stata molto apprezzata dal pubblico. GIORGINA CONTENTO, UNA PIRANESE D’OLTRE OCEANO di Adrijana Cah Il giorno 15 del corrente mese, abbiamo ricevuto in Casa Tartini, la gradita visita della signora Giorgina Terrazzer accompagnata dalla figlia Lucy. La signora Giorgina, piranese di nascita, da nubile si chiamava Contento, era partita da Pirano, con la famiglia, subito Pag. 7 dopo la fine della seconda guerra mondiale, per raggiungere il padre, che era emigrato negli Stati Uniti d’America già nel 1928. Adesso dopo tanti anni, ha voluto tornare a vedere i luoghi della sua infanzia, accompagnata dalla figlia Lucy (che i familiari chiamano Lucia), per fare un tuffo nel passato, e magari far vedere alla figlia, nata a New York, la Pirano che lei, anche dopo tanti anni, non aveva dimenticato. E così, dopo essere scese in un albergo cittadino, le cui camere offrono pure una bellissima vista sul golfo, sono partite alla scoperta della Pirano attuale, girovagando per le vie e le piazze in cerca dei luoghi e dei ricordi che la signora Giorgina porta ancora così vivi nella memoria: la casa in cui era nata e aveva vissuto per anni, la seconda dimora, in Carrara Grande, dopo la chiesa, dove si era trasferita dalla prima, e poi Casa Tartini, che lei ricordava con molto piacere perchè, proprio in quella stanza che attualmente è la stanza ricordo, da piccola, era ospite dell’amichetta Nora ( Eleonora, il cui nonno era il padrone della fabbrica di sapone in Fornace ). Era la camera da letto dove le due bambine passarono molte ore spensierate Naturalmente oggi, tutto l’edificio, come molti altri a Pirano che sono stati ristrutturati e restaurati, ha finito per perdere un po’ dell’ atmosfera originale e secolare. Però non si puó negare che sia anche adesso una parte integrante di questa città, che continua ad affascinare e a far sognare un po’ tutte le persone che vi arrivano o vi ritornano, magari per una piccola parentesi di tempo e per respirare un po’ di quest’aria unica che si respira passeggiando verso la Punta. Un’appuntamento futuro e prezioso con le nostre care ospiti di oggi. PIRANO, 24 OTTOBRE 1909 – 24 OTTOBRE 2009 Nel XIX secolo la cittadina di Pirano era un centro commerciale e portuale importante dell’Austria – Ungheria, che aveva bisogno di avere delle connessioni efficaci con gli altri centri dell’Istria. Quando nel 1885 la pista della futura ferrovia Parenzana è stata tracciata, proprio per la sua difficile accessibilità, la linea ferroviaria ha lasciato fuori il centro di Pirano. Gli abitanti si preoccuparono subito che del conseguente isolamento ne avrebbero sofferto il mercato e lo sviluppo. Perciò iniziarono a cercare diverse soluzioni. La notizia della costruzione della prima pista della filovia, a Gmund, vicino a Vienna, nel 1907, era arrivata anche a Pirano, accolta con stupore ed entusiasmo dai suoi abitanti che hanno iniziato a costruirne il tracciato anche nella loro cittadina. Il 24 ottobre 1909 è stata inaugurata la filovia a Pirano. Il percorso andava da Piazza Tartini, lungo la strada del mandracchio, per il lungomare attraverso il cantiere navale di San Bernardino e avanti fino a Portorose e Santa Lucia. Secondo i dati erano in uso 5 carrozze che potevano portare fino a 25 passeggeri. Le targhe recavano tutte la sigla K che stava per Kunstenland (Litorale), mentre l’energia elettrica veniva fornita da una piccola termocentrale vicino al cantiere navale. Tuttavia la filovia non ademipiva alle aspettative delle persone. Il viaggio per la strada sterrata e la bora nei giorni invernali, resi ancor più difficili dal fatto che le carrozze aveva le ruote di gomma senza pneumatici, erano problemi da non sottovalutare, così nel 1911 la linea venne stata soppressa. Tra i motivi suddetti c’era soprattutto il fatto che il comune di Pirano aveva ottenuto dalle autorità il permesso di costruire un tracciato per il tram, inaugurato il 20 giugno 1912, rimasto in funzione fino al 1953. La signora Maria Pagliaro Gilbert, nonna di Paolo Venier, ricordava che a Pirano si cantava sulle note de La strada ferrata: »adesso che gavemo el tram senza sine mezz’ora in saline se vien e se va«. Per ricordare il centesimo anniversario della filovia a Pirano, siete gentilmente invitati in Piazza Tartini, sabato 24 ottobre 2009, dalle ore 10 alle ore 12. Per l’occasione, l’associazione filatelica di Pirano presenterà il francobollo, l’annullo postale e una cartolina ricordo, mentre la Comunità degli Italiani in collaborazione con altre associazioni organizzerà una rappresentazione in costume d’epoca. Pag. 8 Fotografia per gentile concessione di Rino Tagliapietra (particolare) POMO di Arcangelo Svettini A distanza di cinquant’anni mi sembra ancora di vederlo il Sig. Giuricin, con le sue scarpe scalcagnate, i pantaloni e giacca sdruciti e un fazzoletto di indubbio color rosso attorno al collo. Il suo nome era Cosimo, ma tutti lo conoscevamo come Pomo, forse a causa del suo naso rosso. In testa portava un berretto ( tipo marinaio) con davanti una placchetta di ottone numerata, segno questo di essere l’onorato portabagagli della nostra bella Rovigno. Pomo sapeva esattamente quando sul molo arrivava il vaporetto che faceva linea da Trieste a Pola, come pure l’arrivo del treno che portava le donne dei paesi limitrofi a vendere i prodotti di campagna al mercato cittadino. Lui, con il suo carrettino a quattro ruote era sempre presente per trasportare valigie, casse di frutta e verdura, ecc. Poi con i soldini guadagnati se ne andava diritto allo »spaccio« a farsi un paio di bicchieri di buona malvasia. Non riccordo però di averlo mai visto ubriaco, anche se a volte borbottava da solo. Pomo era un tipo solitario ma bonario e non ho mai saputo se fosse stato sposato e se avesse una famiglia. Correva sul suo conto una storiella un po’ comica che io, allora ragazzino, l’avevo sentita raccontare dai grandi e se la memoria non m’inganna dovrebbe essere all’incirca così : Al porto di Trieste era ferma una nave mercantile che doveva aspettare un paio di giorni per essere scaricata e aveva un equipaggio di varie nazionalità e razze. Tra i quali anche dei negri Africani che avevano imparato a parlare un po’ del nostro dialetto Istroveneto con i marinai Istriani o Dalmati imbarcati pure loro sulla stessa nave. Sta’ di fatto che un paio di questi mori volevano visitare Rovigno e un marinaio Rovignese loro collega li istruì così: PROVERBI a cura di Nella Nemec Ridi di te stesso per togliere agli altri il piacere di farlo. Risata sguaiata, gente maleducata. Chi non crede vedrà, che una risata sempre giova. Per i buoni bocconi, si fanno le questioni. La miglior vitamina che ci sia, è quella che si estrae dall’allegria. Ridere nel pericolo è perlomeno ridicolo. IL TRILLO, Foglio della comunità Italiana di Pirano. Redattore responsabile: Bruno Fonda. A questo numero de “Il Trillo” hanno collaborato: Fulvia Zudič, Marisa Zottich De Rosario, Alberto Manzin, Žiga Dolher, Nadia Zigante, Ondina Lusa, Lara Sorgo. Pirano, 25 settembre 2009 Pag. 9 » Ste tenti, quando el vaporeto se fermerà sul molo de Rovigno, vedarè un sior col careto che ve porterà le valigie fina l’albergo Adria e sto sior se ciama Pomo« Puntuale come sempre, il giorno seguente, Pomo con il suo bel carretto aspetta l’arrivo del vaporetto. Immaginarsi la sua sorpresa quando sul ponte del vaporetto vede i due negri che lo chiamano cosi : » Oh Pomo, vien qua a ciorne le valigie« E lui : » I savivo che a Ruveigno ma cugnusso douti, ma ca anche i nigri Africani i ma cugnusso la ma xi nuva« ( sapevo che a Rovigno mi conoscono tutti, ma che pure i negri Africani mi conoscono, mi è nuova.) L’ultima volta che lo vidi, cinquant’anni fa, aveva le scarpe nuove..... Ciao POMO ! STANZA RICORDO “GIUSEPPE TARTINI” ORARIO Tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 12.00 dalle ore 17.00 alle ore 18.00 lunedì chiuso Prezzo del biglietto: adulti - 1,50 euro studenti – pensionati 1,00 euro Tel. segreteria: +386 (5) 673 30 90 Fax: +386 (5) 673 01 45 Contabilità: +386 (5) 673 30 91 Fulvia Zudič: +386 (5) 673 01 40 E-mail: [email protected] Stampa e impaginazione: PIGRAF s.r.l., Isola numero copie: 1100 LETTERE IN REDAZIONE Famiglia Giraldi / Mulinari da destra a sinistra: capo famiglia Nicolo Giraldi, Figlio Piero Giraldi, figlio del figlio Ugo Giraldi Nicolo (Nicuci) moglie di Nicolo - Marieta da Preto Le fotografie sono datate estate 1943 Un augurio di serenità per le 80 Primavere di Cesarina Smrekar gli amici piranesi. Agli auguri si associa la Comunità. Per Cesarina: attivista, poetessa, cantante stiamo preparando una festa in casa Tartini. COMPLIMENTI a Elena Bulfon! Il suo lavoro »Caro diario« verrà inserito nell’antologia che verrà presentata sabato 24 ottobre 2009 alle ore 16.45 presso la Villa Romano a Manzano (UD) alla Cerimonia delle premiazioni dell’8ª edizione del Premio letterario internazionale Vilegnovella dal judri- Culturaglobale “Piccole storie di aria”. Famiglia Nicucci La casa del nonno Nicolo sul fiume Giassi Ringraziamo la signora Rita Lisjak per averci inviato le fotografie consegnate dai Giraldi durante la festa di San Bortolo. Il 16 agosto 2009 Anita e Claudio Primani, in compagnia di amici e parenti, hanno festeggiato il 50° anniversario di matrimonio ed hanno ripetuto il rito del matrimonio presso la chiesa di Sicciole. Anita e Claudio in tutti questi anni hanno dimostrato che con la pazienza, la tolleranza e soprattutto con tanto amore è possibile solidificare un’ unione che neanche il dolore può sciogliere. Carissimi Anita e Claudio ancora tanti anni di vita in comune ed in armonia tra l’amore di tutti i cari vi auguriamo con affetto Lorella e Maurizio con le proprie famiglie COMPLIMENTI a Bruno Bonin! Il lavoro di Bruno è stato scelto alla IXª edizione dell’incontro regionale delle attività artistiche del litorale sul tema del collage. I lavori scelti verranno esposti ad Ilirska Bistrica nella Biblioteca M. Samsa (I° di ottobre 2009) e in seguito verranno esposti a Postumia, Sežana, Isola ed a Pirano nella Galleria Impresije (nel mese di gennaio 2010). Anita e Claudio con i nipoti Erik ed Aleks Pag.10 CONOSCIAMO IL NOSTRO DIALETTO di Donna Luisa Carissimi amici lettori! Settembre tempo di vendemmia. Anni addietro andavamo a vendemmiare dai miei zii al Gorgo. Eravamo in tanti e con grande solerzia staccavamo i grappoli dalle viti, tiravamo via gli acini marci, ci si colmava la bocca di uva dolcissima, ma poi si gareggiava a chi riempiva prima la brenta. Zia Checa alla fine del lavoro ci portava una pignata de savor che si mangiava con grande appetito tociando drento ‘l pan de casa. Zio Bepi alla fine del lavoro ci regalava un spiron de ua. Stanchi ma felici ritornavamo a casa, a piedi fina Santa Lussia e co ’l tram fina Piran. Questo mese i lemmi dialettali mi sono stati inviati dal signor Giulio Ruzzier di Parezzago che ringrazio. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. Arboro Armenta Babau Bonorivo Caligo Cotole De fuga Geri Grevi Incicherado Inpirado Lichignesso Morbin Mostricio Pierisela Puta Recini Scantinando Scorsa Traverson Usma A. Orecchini B. Malizioso C. Grembiule D. Allegria E. Guscio F. Fanciulla G. Albero H. Pietruzza I. Spauracchio L. Fiuto M. Traballando N. In fretta O. Mucca P. Pesanti Q. Mattutino R. Inebriato S. Gonne T. Ieri U. Nebbia V. Golosità Z. Infilato L’antica immagine è della collezione del signor Sobota di Pirano ed illustra l’ Interno del nostro Duomo dedicato a San Giorgio La soluzione dovrà pervenire entro il 14 ottobre 2009. Il partecipante, la cui risposta esatta verrà estratta, riceverà una bottiglia di olio extravergine di oliva “piranverde” prodotto e offerto da Dario Glavina di Sezza. Soluzioni del concorso pubblicato sul n. 8 Bissoni-Riccioli, Brosa-Pustola, Canada-Attillata, Caponera-Pollaio, Debando-In ozio, Flica-Moneta, ForcadaForcella, Ingruma-Raccogli, Pianer-Paniere, PignataPentola, Puina-Ricotta, Radise-Radici, Sbrisson-Scivolone, Sbusado-Bucato, Scurtariola-Scorciatoia, Sina-Rotaia, Sito-Zitto, posto, Sofegada-Soffocata, Soncâ-Troncare, Spalancada-Spalancata, Suta-Asciutta. Tra le risposte esatte è stato sorteggiato il signor Gianni Ruzzier/Piastra di Rimini che riceverà il Secondo volume La comunità nazionale italiana - Documenti (1944-2006) di Ezio e Luciano Giuricin pubblicato dal Centro di ricerche storiche di Rovigno. Ringrazio tutti gli amici di questa rubrica che sempre numerosi partecipate alla soluzione del gioco risolvendolo egregiamente. Pag.11 Proverbi de casa nostra * Polenta me stenta, capon me sa de bom. * Chi pensa per sé, pensa per tre. * Carta canta e vilan dormi. * Pan caldo fa riscaldo. * Chi magna solo, crepa solo. * Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” Comunità autogestita della nazionalità italiana PIRANO APPUNTAMENTI DI OTTOBRE 2009 A PIRANO NEL PALAZZO BARTOLEFONDA organizzato dalla SE “Vincenzo e Diego de Castro” di Pirano. 8 - 11 ottobre 2009 escursione di studio IL PARCO DELLE CINQUE TERRE Organizzata dall’Unione Italiana e dall’Università Popolare di Trieste. Venerdì 23 ottobre 2009 alle ore 19.00 nella sala S. Pellegrino del centro pastorale cuturale “Georgios” di Pirano in occasione della SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO verrà presentato il concerto “FABER E DINTORNI” con Dario Marušič, Andrea del Favero e Giulio D’Agnello. La manifestazione viene organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Studi Umanistici di Capodistria Università del Litorale. Venerdì 9 ottobre 2009 nel campo giochi dell’asilo di Lucia, la scuola dell’infanzia »La Coccinella » in collaborazione con l’asilo Morje di Lucia organizzano la MATTINATA SPORTIVA. Martedì 13 ottobre 2009 dalle ore 10 alle ore 11, presso la spiaggia di Portorose la scuola dell’infanzia »La Coccinella« partecipa a CASTELLANDIA – Il paese dei castelli, ospiti i bambini della Scuola materna l’ Aquilone di Isola. Sabato 24 ottobre 2009 dalle ore 10 alle ore 12 in piazza Tartini a Pirano “100 ANNI DELLA FILOVIA PIRANO- PORTOROSE” (in collaborazione con l’Associazione filatelica di Portorose, Slobodan Simič- Sime, la Biblioteca Civica di Pirano. Giovedì 15 ottobre 2009 dalle ore 10 alle ore 11 presso il parco del Centro Commerciale di Lucia EX TEMPORE organizzato dalla scuola dell’infanzia “La Coccinella” di Lucia. Giovedì 15 ottobre 2009 alle ore 19.00 in Casa Tartini a Pirano presentazione del volume curato da Chiara Vigini: “MANGIAR MEMORIA” Cibi tradizionali e trasmissione della cultura dentro e fuori “Voce Giuliana” (Associazione delle Comunità Istriane, Trieste 2007) Alla presentazione-conversazione partecipano: Kristjan Knez, Denis Visintin, Marino Vocci e Chiara Vigini. Al termine seguirà la degustazione di piatti tipici della cucina istriana. La serata viene organizzata dalla Società di studi storici e geografici di Pirano con il supporto finanziario dell’Unione Italiana e del Comune di Pirano. Giovedì 22 ottobre 2009 alle ore 18.00 al teatro Tartini di Pirano spettacolo in occasione dei 50 ANNI D’ ISTRUZIONE IN LINGUA ITALIANA Il 26 e 27 ottobre 2009 a Capodistria è previsto il Convegno sul tema IL LIBRO E LA BIBLIOTECONOMIA DELLE COMUNITA’ NAZIONALI ITALIANA ED UNGHERESE IN SLOVENIA. Analisi, studi e promozione. Con interventi sull’ attività delle biblioteche pubblicche, le biblioteche scolastiche e le biblioteche delle comunità. Venerdì 30 ottobre 2009 alle ore 18.00 al teatro Tartini di Pirano CERIMONIA DI CONFERIMENTO DEI PREMI AI VINCITORI DELLA XLII EDIZIONE DEL CONCORSO D’ARTE E CULTURA ISTRIA NOBILISSIMA 2009. La manifestazione viene organizzata dall’Unione Italiana e dall’Università Popolare di Trieste in collaborazione con la Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano. Pirano, 25 settembre 2009 Pag.12 Fulvia Zudič