di pirano

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di pirano
SETTEMBRE
2009
FOGLIO DELLA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA
COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO
BOLLO PAGATO PRESSO
L’UFFICIO POSTALE 6330 PIRANO
S T A M P E
Informiamo i gentili lettori
che il nostro mensile
Il TRILLO
può venir letto in forma elettronica sul sito
della Comunità, all’indirizzo:
www.unione-italiana.org/pirano
POŠTNINA PLAČANA PRI
POŠTI 6330 PIRAN
T I S K O V I N A
Numero 9
-
ANNO XIX
TARTINI A PIRANO
a cura di Ondina Lusa
Giuseppe Tartini, celebre musicista, è nato a Pirano Morì a Padova nel 1770. È ricordato come Maestro
l’8 aprile del 1692, figlio di Caterina Zangrando, delle nazioni per aver insegnato la musica a giovani
piranese e Giovanni Antonio Tartini, fiorentino. di tutto il mondo. La sua sonata più celebre è il
“Trillo del diavolo”.
Il 2 agosto del 1896 a Pirano è stato inaugurato il
monumento a Giuseppe Tartini ed in quell’occasione
è stato scritto l’inno.
INNO A TARTINI
di Silvio Benco
composizione musicale
del M.o Antonio Smareglia
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Salve, o genio. D’un popolo in festa
Va per l’aria squillante tributo,
Spiega l’ali esultante il saluto
Di color ch’ebber fama da te.
Per l’alloro che
il fronte ti cinge
Per il canto che intorno ti suona
L’imo petto una voce sprigiona
Che di gente terrena non è.
Tu spiravi alle noti dell’Adria
Questa musica, ebbrezza infinita,
Noi ti siamo il gioir della vita
Onde tu ci svelavi il mister.
Gloria, gloria, o Tartini
Gloria, gloria, o prodigio,
Gloria, o note solenni e canore,
Che accogliesti dal tuo Cavalier.
Gloria, gloria!
Per onorare il celebre personaggio, la nostra cittadina
ha voluto intitolare a suo nome diversi luoghi ed
istituzioni. Così viene denominata la Piazza Tartini.
Nel 1910 il teatro prende il suo nome, come pure
l’adiacente Caffè. La nostra Comunità degli Italiani
già da più di sessant’anni è “CI Giuseppe Tartini”.
Con la ristrutturazione dell’albergo “Sidro” la sua
nuova denominazione diviene Hotel Giuseppe
Tartini. Ma se andate a prendervi una pizza in piasseta
San Roco potrete trovare la Pizzeria Tartini.
Ogni anno nell’anniversario della sua nascita,
la nostra Comunità organizza dei concerti, delle
manifestazioni per commemorare questo nostro
insigne cittadino. Anche quest’anno Tartini è stato
ricordato solennemente con svariati incontri tra i
quali quello con gli alunni della nostra scuola che
hanno presentato la loro pubblicazione, frutto della
loro ricerca sul personaggio.
Sarebbe auspicabile che il nostro coro mettesse nel
proprio repertorio l’Inno a Tartini per prepararsi
alla prossima ricorrenza dell’anniversario della
nascita del nostro celebre concittadino.
In occasione del terzo centenario della sua nascita
Le foto pubblicate sono state inviate dal
1692 - 1992 uscì il volume tutto dedicato a Tartini
signor Giovanni Tamaro che ringrazio e saluto
nell’ambito della serie del periodico Lasa Pur Dir.
cordialmente.
Nell’agosto del 1996 uscì un’altra edizione speciale
nel centenario dell’inaugurazione del monumento a
Giuseppe Tartini con il titolo… el Tartini in piassa.
AVVISO
Informiamo i nostri lettori che »Il Trillo« ospita testi, contributi e fotografie di tutti coloro che
sentono il desiderio di inviarci aneddoti, racconti di vita vissuta, vecchie storie, memorie e fotografie
della Pirano di un tempo. È un modo per raccogliere ancora testimonianze, prima che queste siano
cancellate dell’oblio del tempo: una maniera per documentare questa nostra presenza su questo lembo
di terra istriana. Ognuno di voi certamente avrà dei racconti, delle storie di vita vissuta, ambientate o
inerenti la nostra città,conservati o celati nella propria memoria: si tratta di estrapolarli e di inviarceli.
Grazie per la collaborazione
la redazione de “Il Trillo”
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DELEGAZIONE UNGHERESE ALLA SCUOLA
“VINCENZO E DIEGO DE CASTRO” DI PIRANO
di Massimo Medeot
Nella giornata di giovedì 10 settembre una folta
rappresentanza dei dirigenti scolastici della città
di Debrecen, secondo centro dell’Ungheria,
accompagnati dal vicesindaco, si sono recati alla
scuola elementare “Vincenzo e Diego de Castro” di
Pirano. Accolti dal preside Helena Maglica Susman,
hanno potuto assistere ad una presentazione sul
sistema scolastico nazionale, sulle scuole della
CNI in Slovenia e, naturalmente, sulla struttura,
storia ed attività della scuola. Gli ospiti, oltre una
quarantina, hanno successivamente potuto visitare la
sede centrale, assistere alle lezioni in alcune classi,
vedere laboratori, aule attrezzate e la biblioteca
scolastica. Nell’occasione era stata pure allestita una
esposizione campionaria dei testi in uso nelle scuole
della CNI, al fine di informare e confrontare la nostra
realtà con quella magiara. Notevole l’interesse e
la curiosità manifesta dei dirigenti e consulenti di
Debrecen, che amministrano un distretto scolastico
con oltre 36.000 allievi, rimasti favorevolmente
colpiti dall’organizzazione, funzionamento, e
last but non least, dalla location fronte-mare della
scuola elementare “Vincenzo e Diego de Castro”;
nei colloqui sono state poste le basi per una futura
auspicabile collaborazione in campo didattico ed
educativo.
EX TEMPORE A DREŽNICA
di Wilma Zacchigna
Sabato 22 agosto, partenza ore 7,
una decina i pittori del gruppo
della Comunità ed una della
Famea dei salineri. Un viaggio
tortuoso di circa tre ore, un paio
di soste per riprenderci dal mal
d’autobus. Paesaggi scoscesi, il
verdeggiare della vegetazione e
l’intravedersi della limpidezza
dell’Isonzo ci hanno accompagnati
fino all’arrivo a Drežnica. Ci
ha accolti un’aria frizzante e la
visione di massicce montagne. Gli
organizzatori hanno festeggiato
il nostro arrivo offrendoci Ci siamo recati sull’altura dov’è di vitrage rappresentanti la Via
bontà caserecce, distribuendo situata la bella chiesa, grande Crucis. C’erano molti altri pittori
magliette e tele da dipingere. per un paese così piccolo, ricca di altre località che dipingevano
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il paesaggio. Noi avevamo
portato appresso dei quadri già
dipinti temendo il brutto tempo.
Il sole invece splendeva sul cielo
limpidissimo e così abbiamo
potuto dipingere pure noi.
Dopo il pranzo, a base di polenta e
selvaggina nel capannone adibito
per l’occasione, i dipinti sono
stati esposti mentre il sindaco e
gli organizzatori presentavano
la manifestazione che avrebbe
trovato realizzazione nell’asta che
avverrà alla fine di settembre a
Stara Gora per scopi umanitari.
I paesani hanno presentato pure
delle scenette teatrali che hanno
divertito il pubblico.
Quando le nubi portate dal vento
hanno coperto le vette delle
montagne ci siamo affrettati a
partire e quella notte lassù c’è stato
il temporale.
FILM SU PIRANO MEDIEVALE
di Lara Sorgo, fotografie di Ubald Trnkoczy
con il Comune di Pirano, ha
effettuato le prime riprese di un
film documentario sulla vita
nella Pirano medievale, diretto
dalla regista Ana Nuša Dragan
e magistralmente ripreso dal
direttore della fotografia Ubald
Trnkoczy.
La città conserva ancora oggi la
sua architettura medievale, con
vie strette e case piccole, ed una
ricca eredità culturale, derivanti
dal lungo dominio della città di
Venezia, alla quale rimase legata
per oltre cinque secoli.
Ciak, si gira. Il Medioevo in scena Il progetto è un viaggio affascinante
a Pirano.
nella vita di ogni giorno, tra
Dal 7 all’ 11 settembre, la RTV pescatori, salineri, panettieri,
di Slovenia in collaborazione contadini, frati, ricchi mercanti
e nobili facoltosi. Molti nostri
soci e abitanti di Pirano hanno
abbandonato per una settimana
il tran tran quotidiano per
trasformarsi in attori e comparse.
Ora non ci resta dunque, che
attendere l’uscita del film, in
programma sulla prima rete
nazionale slovena nel gennaio del
prossimo anno.
La presentazione e la visione del
documentario avverrà a Pirano
prima della messa in onda.
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SIAMO IN PRIMA
Il primo settembre è iniziato l’anno scolastico
anche per i quattordici bambini che quest’anno
frequenteranno la prima classe della Scuola
elementare “Vincenzo e Diego de Castro” di Pirano.
I bambini ed i loro genitori sono stati accolti presso
la sezione di Lucia dagli alunni che quest’anno
frequenteranno la seconda e la terza classe, dalle
insegnanti e dagli altri lavoratori della scuola.
Dopo un breve discorso di saluto della preside
Helena Maglica Susman, gli alunni sono stati
presentati. Ecco i loro nomi: Rebecca, Klara, Enis,
Anna, Aurora, Mark, Jan, Yvonne, Taja, Ivan, Anna
Teodora, Laura, Christian Miroslav e Laureen.
La giornata non poteva che terminare con una torta
e con l’augurio a tutti i bambini ed ai loro genitori
di poter trascorrere in modo sereno e costruttivo gli
anni che li attendono a scuola.
Vorrei concludere con una massima che è
stata appesa alla parete in prima classe e che
speriamo sia di buon auspicio per tutti: »PER
RAGGIUNGERE QUALCOSA D’IMPORTANTE
COME ANDARE IN BICICLETTA SENZA
ROTELLE, IMPARARE A NUOTARE O
LEGGERE O SCRIVERE, OCCORRE UN PO’
D’IMPEGNO. PER CRESCERE OCCORRE UN
PO’ DI FATICA, MOLTA ALLEGRIA E UN
PIZZICO DI MAGIA«.
(Dal libro: “Lele e le letterine scomparse” di
Giovanna Fogliani)
Doriana Kozlovič Smotlak
SE POTESSI ESPRIMERE TRE DESIDERI…
di Lara Vanessa Voler
Tema premiato al 7o concorso letterario
MLHISTRIA 2009
In seguito hanno potuto assistere ad un simpatico
spettacolino con canti e balli preparato dai loro
compagni più grandi. Prima di entrare a vedere
la nuova classe, per sottolineare l’importanza di
questo giorno e di questo nuovo inizio, i bambini
hanno piantato un ulivo nel cortile della scuola. Ai
rami dell’ulivo sono stati appesi degli striscioni con
i nomi dei 14 nuovi alunni. Ancora emozionati i
neo-alunni sono stati poi accompagnati nella nuova
classe dove hanno ritrovato i loro nomi ad attenderli
sui banchi assieme a dei palloncini, delle caramelle,
dei fazzoletti gialli per essere più visibili in qualità
di pedoni ed altre piccole sorprese.
Quando ero piccola desideravo molte, o meglio, troppe
cose: giocattoli, un cane, un gatto, una videocassetta,
desideravo essere una principessa come Cenerentola,
mi immaginavo che la vita potesse essere perfetta,
piena di sogni, di desideri, di felicità, ma ben presto
ho dedotto che la mia visione del mondo non era
proprio corretta. Ho capito che la vita non scivola
liscia come la marmellata sul panino imburrato e,
che al contrario è piena di sorprese, equivoci, fatti
inaspettati. La vita nasconde misteri dietro semplici
apparenze. Ma a volte vorrei semplicemente fuggire,
ovvero incontrare il genio di Aladino con la sua
lanterna magica ed esprimere tre desideri.
Se solo potessi esprimere tre desideri! Non vorrei
i soliti giochini e altri materiali plastici che si
possono comprare in qualsiasi negozio, ma qualcosa
di autentico, perché senza virtù genuine siamo
completamente persi.
È proprio l’amicizia sincera, senza veli o finzioni, uno
dei miei desideri più profondi, un valore fondamentale
nella nostra vita, essenziale, di cui abbiamo bisogno
come dell’acqua nel deserto; un amico che mi stia
accanto nei momenti del bisogno (perché sono molti
i vortici nei quali io, alla mia età potrei precipitare),
mi accetti per quello che sono, non mi giudichi,
mi consoli. L’amico è colui che fa un favore senza
pretendere qualcosa in cambio, mi capisce, tiene al
sicuro i miei segreti, sogna e spera con me, viene con
me dovunque, anche contro il suo interesse. L’amico
fuga le mie paure: paura di cambiare, di sbagliare,
di deludere, di essere trasformata in una persona
trasparente che guarda tramite occhi altrui. Inoltre
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l’essere umano è molto possessivo
e si limita a rubare le stelle, le
speranze degli altri e continua a
prenderle giù una dopo l’altra.
Ma cosa farà quando il cielo sarà
vuoto, quando non avrà più alcun
legame con un’altra persona? E
proprio di questo mondo che ho
paura. Perchè dovrei camminare
per sentieri già tracciati? La vita
ci regala molte esperienze, belle e
brutte, ma dobbiamo scrivere un
nuovo capitolo, andare avanti, non
lasciarci distrarre da sciocchezze
banali; e sono proprio gli amici,
le persone che ci aiutano a
mantenerci in equilibrio sul filo
della nostra esistenza, sono proprio
loro i gioielli da custodire e che
non bisogna perdere mai. Non
aver confidato un problema ad un
amico è come non avergli dato
l’opportunità di amarci, perché è
l’amore quella condizione in cui
la felicità delle altre persone è
essenziale, se non abbiamo amore
siamo afflitti dalla peggior malattia
cardiaca che ci possa essere.
(L’amore non significa guardarsi
l’un l’altro negli occhi, ma fissare
nella stessa direzione, avere stessi
punti di vista). L’amico riesce
a capire cosa c’è dietro ai miei
silenzi, nelle profondità della
mia anima, dietro le sofferenze e
i bei ricordi. Inoltre lo splendore
dell’amicizia è una mano tesa,
un sorriso gentile, la gioia della
compagnia e profonda ispirazione
spirituale, quando scopriamo
che qualcono crede in noi. Per
capire il vero senso della felicità
e della fortuna dobbiamo avere
qualcuno con il quale possiamo
condividerla.
È proprio la fortuna il mio secondo
desiderio che vorrei adesso
esprimere.
L’amico sicuro lo si riconosce
nell’incerta fortuna. La fortuna
ci corregge di parecchi difetti,
di cui la ragione non saprebbe
correggerci. Vorrei avere molta
fortuna, ma la fortuna è come una
farfalla che viene e che va quando
nemmeno ce ne accorgiamo,
una farfalla che non possiamo
catturare, ma che, anche a nostra
insaputa può posarsi su ognuno di
noi.
Dicono che alla fortuna che già
brilla se ne aggiunge dell’altra.
Ma allora il soprannominato
valore sta pure nelle piccole cose,
nei ricordi ingialliti e felici che
conserviamo e continueremo a
conservare nei nostri cuori per
decenni. La fortuna sta in me e mi
accompagna in qualsiasi momento;
e siccome sta in me non dovrebbe
dipendere da quello che possiedo,
ma da quello che sono. La fortuna
è pace, è libertà, l’ingenua allegria
di un bambino. La fortuna è il
coraggio, è qualcosa che ti riesce
meglio delle aspettative ed è
pure una grandezza che non sta
nel mantenerci in piedi ma nel
rialzarci dopo essere caduti.
Alcune persone hanno il coraggio
di trascurare e sottovalutare questa
virtù, ma io penso che senza di lei
saremmo persi.
È sfortunato colui che non crede
nella fortuna, perché l’uomo è
fortunato se ha voglia di vivere,
voglia di aggrapparsi alle stelle
della speranza. È fortunato quando
ha un motivo per effondere un
sorriso modesto che lo abbellisce.
Il terzo desiderio che vorrei
esprimere è il desiderio di poter
continuare a sognare, desiderare
e sperare avanti in questa vita
sorprendente, fatta di grandi sogni
e speranze: la voglia di Voler
sfruttare ed impiegare bene la mia
vita in vista del raggiungimento
del traguardo, che per ora è
abbastanza lontano.
Dovrò prima vagare per terre
ignote prima di raggiungere lo
scalino più alto dei cento che
compongono la mia esistenza. Ma
che cosa sarebbe una vita senza
speranza? Una scintilla che sprizza
dal carbone e si spegne, è come
quando nella torbida stagione si
sente una gelida folata di vento,
che spira un istante e poi va via
morendo e così sarebbe anche
per noi che però non vogliamo
abbandonare la speranza.
Ogni giorno ci è data la possibilità
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di rinascere, di intraprendere un
nuovo cammino, nell’alba del
mattino, al sorgere del sole che
splenderà solamente per noi;
inoltre se cammini verso il sole è
impossibile che l’ombra penetri in
te. Dobbiamo renderci conto che
questo è il primo giorno del resto
della nostra vita e che tutti i sogni
si possono avverare, se abbiamo
abbastanza coraggio di seguirli.
E’ ovvio che la vita non è perfetta,
e mai lo sarà ed io desidero che
la speranza non mi abbandoni
mai. Vorrei che questa cosa così
soffice e leggera si posi sulla mia
anima e canti una melodia senza
parole, fatta di silenzio che non
cessi mai e continui a cantare
dolcemente durante le notti di
oscure tempeste.
La speranza è il pilastro che regge il
mondo, l’umanità tutta. Non vorrei
mai smettere di sperare, perché i
sogni non svaniscano, affinché le
persone non li abbandonino. Tutti
abbiano un paio di ali ma solo chi
sogna impara ad usarle e a volare:
volare libera in alto, senza aver
paura di cadere, riflettere in pace;
la solitudine è libertà, è come
un’ancora attaccata al vuoto.
Non sei legato a niente e questa
è libertà, libertà di viaggiare per
un oceano tutto tuo, colmo di
meraviglie, pensieri che sono
soltanto tuoi. A volte è doloroso
scoprire che l’oggetto dei nostri
pensieri è insignificante quando lo
si è raggiunti ed è meglio sperare
in qualcosa di irraggiungibile, che
perdere e lasciare il desiderio di
poter continuare a desiderare, a
sognare…
È vero che ci succede parecchie
volte di rimanere delusi quando
scopriamo che si è avverata solo
l’ombra dei nostri sogni, ma
dopotutto l’uomo non è ricco e
saggio se ha tutto…
I miei desideri vivono lontano,
in alto, nel cielo… Forse non si
avvereranno mai, forse in parte,
ma io li potrò sempre ammirare
in tutto il loro splendore e potrò
credere in loro, sempre.
DELEGAZIONE DI AQUILEIA IN COMUNITÀ
di Alberto Manzin
Domenica 13 settembre è arrivata a Pirano una numerosa
comitiva di Aquileia, città con la quale siamo gemellati
già da 32 anni. Oltre a visitare la nostra cittadina, una
loro delegazione guidata dal sindaco Alviano Scarel ha
fatto pure visita alla Comunità degli italiani. A riceverli
e fare gli onori di casa sono stati la nostra presidentessa
Fulvia Zudic ed Alberto Manzin, anche in qualità di
vice-sindaco.
La piacevole conversazione ha toccato molti temi della
vita sociale e della salvaguardia del patrimonio storico,
sottolineando l’importanza di una collaborazione sempre
più forte fra le nostre due comunità. Le possibilità di
collaborazione sono molteplici, sia nel campo culturale
che economico. Basti pensare ai bandi di concorso
europei, che favoriscono la collaborazione internazionale
ed il gemellaggio. Da auspicare, una collaborazione
fattiva tra le scuole, in modo da invogliare anche i più
giovani ad instaurare questi contatti.
Da sottolineare che i nostri ospiti sono arrivati a Pirano
con la motonave, alleggerendo così il traffico caotico che
durerà fino all’apertura dell’autosilo in zona Fornace. Per
molti di loro è stata una piacevole sorpresa vedere piazza
Tartini sgombra dalle automobili e poterla ammirare in
tutta la sua bellezza, cosa che molti residenti a Pirano
non sanno (ancora) apprezzare.
LA FAMEA DEI SALINERI
di Giulio Ruzzier
Domenica 13 settembre, per la seconda volta, abbiamo
preso parte alla sfilata dei costumi popolari che si
svolge ogni anno a Kamnik. Vi hanno partecipato
oltre 1700 persone che presentarono i vari costumi
popolari, provenienti in maggioranza dalla Slovenia,
ma anche dall`Italia e, per la prima volta anche dalla
Scozia e Bulgaria...Il tempo, nonostante le pessime
previsioni, è stato propizio, con caldo e sole.
La sfilata iniziò alle tre del pomeriggio con un corteo
lungo almeno un paio di chilometri attraversando
la via principale della città, fino nel centro storico.
Gli organizzatori e la televisione, hanno presentato,
tutti i gruppi partecipanti. Il numeroso pubblico ha
applaudito il nostro gruppo, anche se composto da
soltanto nove membri in semplici abiti da lavoro.
In testa del gruppo stavano i nostri due bravi
ragazzini con il cartello della Famea dei salineri,
seguiti da un salinaro con la carriola affiancato dalle
nostre due salinaie che disribuivano il sale e rametti
di alloro e rosmarino alla folla. Dietro a chiudere
il gruppo, quattro baldi salineri con gli attrezzi di
lavoro taperini a tracolla e gaveri, palotin e botasso
in spalla... L’originalità del nostro gruppo è stata
molto apprezzata dal pubblico.
GIORGINA CONTENTO, UNA PIRANESE D’OLTRE OCEANO
di Adrijana Cah
Il giorno 15 del corrente mese,
abbiamo ricevuto in Casa Tartini, la
gradita visita della signora Giorgina
Terrazzer accompagnata dalla
figlia Lucy. La signora Giorgina,
piranese di nascita, da nubile si
chiamava Contento, era partita
da Pirano, con la famiglia, subito
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dopo la fine della seconda guerra
mondiale, per raggiungere il padre,
che era emigrato negli Stati Uniti
d’America già nel 1928. Adesso
dopo tanti anni, ha voluto tornare a
vedere i luoghi della sua infanzia,
accompagnata dalla figlia Lucy
(che i familiari chiamano Lucia),
per fare un tuffo nel passato, e
magari far vedere alla figlia, nata
a New York, la Pirano che lei,
anche dopo tanti anni, non aveva
dimenticato. E così, dopo essere
scese in un albergo cittadino, le cui
camere offrono pure una bellissima
vista sul golfo, sono partite alla
scoperta della Pirano attuale,
girovagando per le vie e le piazze in
cerca dei luoghi e dei ricordi che la
signora Giorgina porta ancora così
vivi nella memoria: la casa in cui
era nata e aveva vissuto per anni, la
seconda dimora, in Carrara Grande,
dopo la chiesa, dove si era trasferita
dalla prima, e poi Casa Tartini, che
lei ricordava con molto piacere
perchè, proprio in quella stanza che
attualmente è la stanza ricordo, da
piccola, era ospite dell’amichetta
Nora ( Eleonora, il cui nonno era
il padrone della fabbrica di sapone
in Fornace ). Era la camera da letto
dove le due bambine passarono
molte ore spensierate Naturalmente
oggi, tutto l’edificio, come molti
altri a Pirano che sono stati
ristrutturati e restaurati, ha finito
per perdere un po’ dell’ atmosfera
originale e secolare. Però non si
puó negare che sia anche adesso
una parte integrante di questa città,
che continua ad affascinare e a far
sognare un po’ tutte le persone che
vi arrivano o vi ritornano, magari
per una piccola parentesi di tempo
e per respirare un po’ di quest’aria
unica che si respira passeggiando
verso la Punta. Un’appuntamento
futuro e prezioso con le nostre care
ospiti di oggi.
PIRANO, 24 OTTOBRE 1909 – 24 OTTOBRE 2009
Nel XIX secolo la cittadina di Pirano era un centro
commerciale e portuale importante dell’Austria
– Ungheria, che aveva bisogno di avere delle
connessioni efficaci con gli altri centri dell’Istria.
Quando nel 1885 la pista della futura ferrovia
Parenzana è stata tracciata, proprio per la sua difficile
accessibilità, la linea ferroviaria ha lasciato fuori il
centro di Pirano. Gli abitanti si preoccuparono subito
che del conseguente isolamento ne avrebbero sofferto
il mercato e lo sviluppo. Perciò iniziarono a cercare
diverse soluzioni. La notizia della costruzione della
prima pista della filovia, a Gmund, vicino a Vienna,
nel 1907, era arrivata anche a Pirano, accolta con
stupore ed entusiasmo dai suoi abitanti che hanno
iniziato a costruirne il tracciato anche nella loro
cittadina.
Il 24 ottobre 1909 è stata inaugurata la filovia a
Pirano. Il percorso andava da Piazza Tartini, lungo la
strada del mandracchio, per il lungomare attraverso
il cantiere navale di San Bernardino e avanti fino
a Portorose e Santa Lucia. Secondo i dati erano
in uso 5 carrozze che potevano portare fino a 25
passeggeri. Le targhe recavano tutte la sigla K che
stava per Kunstenland (Litorale), mentre l’energia
elettrica veniva fornita da una piccola termocentrale
vicino al cantiere navale.
Tuttavia la filovia non ademipiva alle aspettative
delle persone. Il viaggio per la strada sterrata e la
bora nei giorni invernali, resi ancor più difficili dal
fatto che le carrozze aveva le ruote di gomma senza
pneumatici, erano problemi da non sottovalutare,
così nel 1911 la linea venne stata soppressa. Tra i
motivi suddetti c’era soprattutto il fatto che il comune
di Pirano aveva ottenuto dalle autorità il permesso di
costruire un tracciato per il tram, inaugurato il 20
giugno 1912, rimasto in funzione fino al 1953.
La signora Maria Pagliaro Gilbert, nonna di Paolo
Venier, ricordava che a Pirano si cantava sulle note
de La strada ferrata: »adesso che gavemo el tram
senza sine mezz’ora in saline se vien e se va«.
Per ricordare il centesimo anniversario della filovia
a Pirano, siete gentilmente invitati in Piazza Tartini,
sabato 24 ottobre 2009, dalle ore 10 alle ore 12.
Per l’occasione, l’associazione filatelica di Pirano
presenterà il francobollo, l’annullo postale e una
cartolina ricordo, mentre la Comunità degli Italiani
in collaborazione con altre associazioni organizzerà
una rappresentazione in costume d’epoca.
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Fotografia per gentile concessione di Rino
Tagliapietra (particolare)
POMO
di Arcangelo Svettini
A distanza di cinquant’anni
mi sembra ancora di vederlo il
Sig. Giuricin, con le sue scarpe
scalcagnate, i pantaloni e giacca
sdruciti e un fazzoletto di indubbio
color rosso attorno al collo. Il suo
nome era Cosimo, ma tutti lo
conoscevamo come Pomo, forse a
causa del suo naso rosso. In testa
portava un berretto ( tipo marinaio)
con davanti una placchetta di
ottone numerata, segno questo
di essere l’onorato portabagagli
della nostra bella Rovigno. Pomo
sapeva esattamente quando sul
molo arrivava il vaporetto che
faceva linea da Trieste a Pola,
come pure l’arrivo del treno che
portava le donne dei paesi limitrofi
a vendere i prodotti di campagna
al mercato cittadino. Lui, con il
suo carrettino a quattro ruote era
sempre presente per trasportare
valigie, casse di frutta e verdura,
ecc. Poi con i soldini guadagnati
se ne andava diritto allo »spaccio«
a farsi un paio di bicchieri di
buona malvasia. Non riccordo
però di averlo mai visto ubriaco,
anche se a volte borbottava da
solo. Pomo era un tipo solitario
ma bonario e non ho mai saputo
se fosse stato sposato e se avesse
una famiglia. Correva sul suo
conto una storiella un po’ comica
che io, allora ragazzino, l’avevo
sentita raccontare dai grandi e
se la memoria non m’inganna
dovrebbe essere all’incirca così :
Al porto di Trieste era ferma
una nave mercantile che doveva
aspettare un paio di giorni per
essere scaricata e aveva un
equipaggio di varie nazionalità e
razze. Tra i quali anche dei negri
Africani che avevano imparato a
parlare un po’ del nostro dialetto
Istroveneto con i marinai Istriani
o Dalmati imbarcati pure loro
sulla stessa nave. Sta’ di fatto che
un paio di questi mori volevano
visitare Rovigno e un marinaio
Rovignese loro collega li istruì
così:
PROVERBI
a cura di Nella Nemec
Ridi di te stesso per togliere agli altri il piacere di farlo.

Risata sguaiata, gente maleducata.

Chi non crede vedrà, che una risata sempre giova.

Per i buoni bocconi, si fanno le questioni.

La miglior vitamina che ci sia, è quella che si estrae dall’allegria.

Ridere nel pericolo è perlomeno ridicolo.
IL TRILLO, Foglio della comunità Italiana di Pirano.
Redattore responsabile: Bruno Fonda.
A questo numero de “Il Trillo” hanno collaborato:
Fulvia Zudič, Marisa Zottich De Rosario, Alberto Manzin, Žiga Dolher,
Nadia Zigante, Ondina Lusa, Lara Sorgo.
Pirano, 25 settembre 2009
Pag. 9
» Ste tenti, quando el vaporeto
se fermerà sul molo de Rovigno,
vedarè un sior col careto che ve
porterà le valigie fina l’albergo
Adria e sto sior se ciama Pomo«
Puntuale come sempre, il giorno
seguente, Pomo con il suo bel
carretto aspetta l’arrivo del
vaporetto.
Immaginarsi la sua sorpresa
quando sul ponte del vaporetto
vede i due negri che lo chiamano
cosi :
» Oh Pomo, vien qua a ciorne le
valigie«
E lui : » I savivo che a Ruveigno
ma cugnusso douti, ma ca anche i
nigri Africani i ma cugnusso la ma
xi nuva« ( sapevo che a Rovigno
mi conoscono tutti, ma che pure i
negri Africani mi conoscono, mi
è nuova.)
L’ultima volta che lo vidi,
cinquant’anni fa, aveva le scarpe
nuove..... Ciao POMO !
STANZA RICORDO
“GIUSEPPE TARTINI”
ORARIO
Tutti i giorni
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
dalle ore 17.00 alle ore 18.00
lunedì chiuso
Prezzo del biglietto:
adulti - 1,50 euro
studenti – pensionati
1,00 euro
Tel. segreteria: +386 (5) 673 30 90
Fax:
+386 (5) 673 01 45
Contabilità: +386 (5) 673 30 91
Fulvia Zudič: +386 (5) 673 01 40
E-mail: [email protected]
Stampa e impaginazione:
PIGRAF s.r.l., Isola
numero copie: 1100
LETTERE IN REDAZIONE
Famiglia Giraldi / Mulinari
da destra a sinistra: capo famiglia Nicolo Giraldi,
Figlio Piero Giraldi, figlio del figlio Ugo Giraldi
Nicolo (Nicuci)
moglie di Nicolo - Marieta da Preto
Le fotografie sono datate estate 1943
Un augurio di serenità per le 80 Primavere
di Cesarina Smrekar
gli amici piranesi.
Agli auguri si associa la Comunità.
Per Cesarina: attivista, poetessa, cantante
stiamo preparando una festa in casa Tartini.
COMPLIMENTI a Elena Bulfon! Il suo lavoro
»Caro diario« verrà inserito nell’antologia che
verrà presentata sabato 24 ottobre 2009 alle
ore 16.45 presso la Villa Romano a Manzano
(UD) alla Cerimonia delle premiazioni dell’8ª
edizione del Premio letterario internazionale
Vilegnovella dal judri- Culturaglobale “Piccole
storie di aria”.
Famiglia Nicucci
La casa del nonno Nicolo sul fiume Giassi
Ringraziamo la signora Rita Lisjak per averci inviato
le fotografie consegnate dai Giraldi durante la festa
di San Bortolo.
Il 16 agosto 2009 Anita e Claudio Primani, in
compagnia di amici e parenti, hanno festeggiato il
50° anniversario di matrimonio ed hanno ripetuto
il rito del matrimonio presso la chiesa di Sicciole.
Anita e Claudio in tutti questi anni hanno dimostrato
che con la pazienza, la tolleranza e soprattutto con
tanto amore è possibile solidificare un’ unione che
neanche il dolore può sciogliere.
Carissimi Anita e Claudio
ancora tanti anni di vita in comune ed in armonia tra
l’amore di tutti i cari vi auguriamo con affetto
Lorella e Maurizio con le proprie famiglie
COMPLIMENTI a Bruno Bonin! Il lavoro
di Bruno è stato scelto alla IXª edizione
dell’incontro regionale delle attività artistiche
del litorale sul tema del collage. I lavori scelti
verranno esposti ad Ilirska Bistrica nella
Biblioteca M. Samsa (I° di ottobre 2009) e in
seguito verranno esposti a Postumia, Sežana,
Isola ed a Pirano nella Galleria Impresije
(nel mese di gennaio 2010).
Anita e Claudio con i nipoti
Erik ed Aleks
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CONOSCIAMO IL NOSTRO DIALETTO
di Donna Luisa
Carissimi amici lettori!
Settembre tempo di vendemmia. Anni addietro andavamo a vendemmiare dai miei zii al Gorgo. Eravamo
in tanti e con grande solerzia staccavamo i grappoli dalle viti, tiravamo via gli acini marci, ci si colmava
la bocca di uva dolcissima, ma poi si gareggiava a chi riempiva prima la brenta. Zia Checa alla fine del
lavoro ci portava una pignata de savor che si mangiava con grande appetito tociando drento ‘l pan de
casa. Zio Bepi alla fine del lavoro ci regalava un spiron de ua. Stanchi ma felici ritornavamo a casa, a
piedi fina Santa Lussia e co ’l tram fina Piran.
Questo mese i lemmi dialettali mi sono stati inviati dal signor Giulio Ruzzier di Parezzago che ringrazio.
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Arboro
Armenta
Babau
Bonorivo
Caligo
Cotole
De fuga
Geri
Grevi
Incicherado
Inpirado
Lichignesso
Morbin
Mostricio
Pierisela
Puta
Recini
Scantinando
Scorsa
Traverson
Usma
A. Orecchini
B. Malizioso
C. Grembiule
D. Allegria
E. Guscio
F. Fanciulla
G. Albero
H. Pietruzza
I. Spauracchio
L. Fiuto
M. Traballando
N. In fretta
O. Mucca
P. Pesanti
Q. Mattutino
R. Inebriato
S. Gonne
T. Ieri
U. Nebbia
V. Golosità
Z. Infilato
L’antica immagine è della collezione del signor Sobota di Pirano ed
illustra l’ Interno del nostro Duomo dedicato a San Giorgio
La soluzione dovrà pervenire entro il 14 ottobre 2009. Il partecipante, la cui risposta esatta verrà estratta,
riceverà una bottiglia di olio extravergine di oliva “piranverde” prodotto e offerto da Dario Glavina di
Sezza.
Soluzioni del concorso pubblicato sul n. 8
Bissoni-Riccioli, Brosa-Pustola, Canada-Attillata,
Caponera-Pollaio, Debando-In ozio, Flica-Moneta, ForcadaForcella, Ingruma-Raccogli, Pianer-Paniere, PignataPentola, Puina-Ricotta, Radise-Radici, Sbrisson-Scivolone,
Sbusado-Bucato, Scurtariola-Scorciatoia, Sina-Rotaia,
Sito-Zitto, posto, Sofegada-Soffocata, Soncâ-Troncare,
Spalancada-Spalancata, Suta-Asciutta.
Tra le risposte esatte è stato sorteggiato il signor Gianni
Ruzzier/Piastra di Rimini che riceverà il Secondo volume
La comunità nazionale italiana - Documenti (1944-2006)
di Ezio e Luciano Giuricin pubblicato dal Centro di ricerche
storiche di Rovigno.
Ringrazio tutti gli amici di questa rubrica che sempre
numerosi partecipate alla soluzione del gioco risolvendolo
egregiamente.
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Proverbi de casa nostra
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Polenta me stenta, capon me sa de bom.
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Chi pensa per sé, pensa per tre.
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Carta canta e vilan dormi.
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Pan caldo fa riscaldo.
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Chi magna solo, crepa solo.
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Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”
Comunità autogestita della nazionalità italiana PIRANO
APPUNTAMENTI DI OTTOBRE 2009
A PIRANO NEL PALAZZO BARTOLEFONDA organizzato dalla SE “Vincenzo e
Diego de Castro” di Pirano.
8 - 11 ottobre 2009 escursione di studio
IL PARCO DELLE CINQUE TERRE
Organizzata dall’Unione Italiana e
dall’Università Popolare di Trieste.
Venerdì 23 ottobre 2009
alle ore 19.00 nella sala S. Pellegrino del
centro pastorale cuturale “Georgios” di Pirano
in occasione della SETTIMANA DELLA
LINGUA ITALIANA NEL MONDO verrà
presentato il concerto “FABER E DINTORNI”
con Dario Marušič, Andrea del Favero e Giulio
D’Agnello.
La manifestazione viene organizzata in
collaborazione con il Dipartimento di
Italianistica della Facoltà di Studi Umanistici di
Capodistria Università del Litorale.
Venerdì 9 ottobre 2009
nel campo giochi dell’asilo di Lucia, la
scuola dell’infanzia »La Coccinella »
in collaborazione con l’asilo Morje di
Lucia organizzano la MATTINATA
SPORTIVA.
Martedì 13 ottobre 2009
dalle ore 10 alle ore 11, presso la spiaggia
di Portorose la scuola dell’infanzia »La
Coccinella« partecipa a CASTELLANDIA
– Il paese dei castelli, ospiti i bambini della
Scuola materna l’ Aquilone di Isola.
Sabato 24 ottobre 2009
dalle ore 10 alle ore 12 in piazza Tartini
a Pirano “100 ANNI DELLA FILOVIA
PIRANO- PORTOROSE” (in collaborazione
con l’Associazione filatelica di Portorose,
Slobodan Simič- Sime, la Biblioteca Civica di
Pirano.
Giovedì 15 ottobre 2009
dalle ore 10 alle ore 11 presso il parco
del Centro Commerciale di Lucia EX
TEMPORE organizzato dalla scuola
dell’infanzia “La Coccinella” di Lucia.
Giovedì 15 ottobre 2009
alle ore 19.00 in Casa Tartini a Pirano
presentazione del volume curato da Chiara
Vigini: “MANGIAR MEMORIA”
Cibi tradizionali e trasmissione della cultura
dentro e fuori “Voce Giuliana”
(Associazione delle Comunità Istriane, Trieste
2007)
Alla presentazione-conversazione partecipano:
Kristjan Knez, Denis Visintin, Marino Vocci e
Chiara Vigini. Al termine seguirà la degustazione di
piatti tipici della cucina istriana.
La serata viene organizzata dalla Società
di studi storici e geografici di Pirano con il
supporto finanziario dell’Unione Italiana e del
Comune di Pirano.
Giovedì 22 ottobre 2009
alle ore 18.00 al teatro Tartini di Pirano
spettacolo in occasione dei 50 ANNI
D’ ISTRUZIONE IN LINGUA ITALIANA
Il 26 e 27 ottobre 2009 a Capodistria è
previsto il Convegno sul tema IL LIBRO
E LA BIBLIOTECONOMIA DELLE
COMUNITA’ NAZIONALI ITALIANA
ED UNGHERESE IN SLOVENIA. Analisi,
studi e promozione. Con interventi sull’ attività
delle biblioteche pubblicche, le biblioteche
scolastiche e le biblioteche delle comunità.
Venerdì 30 ottobre 2009
alle ore 18.00 al teatro Tartini di Pirano
CERIMONIA DI CONFERIMENTO DEI
PREMI AI VINCITORI DELLA XLII
EDIZIONE DEL CONCORSO D’ARTE E
CULTURA ISTRIA NOBILISSIMA 2009.
La manifestazione viene organizzata
dall’Unione Italiana e dall’Università Popolare
di Trieste in collaborazione con la Comunità
degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano.
Pirano, 25 settembre 2009
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Fulvia Zudič