I have a dream L`UTOPIA NECESSARIA - CTR

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I have a dream L`UTOPIA NECESSARIA - CTR
I have a dream
L’UTOPIA NECESSARIA
30/07 > 15/08/2015
bambinidafrica - Lorenzo dell’Uva
SimplicityWorks CarloMariotti.it
“
I have a dream
NECESSARIA
L’UTOPIA Penso
che un uomo senza utopia, senza sogno e senza ideali,
vale a dire senza passioni e senza slanci,
sarebbe un mostruoso animale
fatto semplicemente di istinto e di raziocinio:
una specie di cinghiale laureato in matematica pura
Fabrizio De André
“
30/07 > 15/08/2015
La XVII edizione del festival Dromos ha per titolo I HAVE A DREAM, l’utopia
necessaria: da un lato la fotografia di una condizione contemporanea di crisi,
dall’altro la prospettiva di cambiamenti profondi, verso orizzonti apparentemente utopici ma che, in realtà, proprio perché venati di utopie, ci spingono
ad avanzare e a cambiare. Emblematico, in tal senso, è il celebre discorso
da Martin Luther King il 28 agosto del 1963: esso esprimeva il sogno
I have a dream tenuto
che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei
L’UTOPIA NECESSARIA
bianchi ma, al contempo, che uno dei più angosciosi problemi della nostra
30/07 > 15/08/2015 umana esperienza è che pochi, se non nessuno di noi, nel corso della propria
I have a dream
vita riescono a veder realizzate le proprie più vive speranze. E, infatti, il suo
L’UTOPIA NECESSARIA
30/07 > 15/08/2015
sogno, pare essersi trasformato in un’utopia irraggiungibile e si infrange, oggi,
contro una realtà che l’America pensava di avere definitivamente archiviato
con l’elezione di Barack Obama. Lo stesso Obama, del resto, è stato costretSAN VERO MILIS
to ad ammettere che il dolore della discriminazione si avverte ancora in America. Sia in Obama sia in King vi è la consapevolezza dell’enorme quantità di
MOGORO
sacrifici che costellano il percorso individuale del singolo ma, in entrambi, lo
ORISTANO
sguardo è rivolto al futuro, nella ferma convinzione che un giorno tutto possa
cambiare perché, per dirla con le parole di Oscar Wilde, una carta del mondo
BAULADU
che non contiene il Paese dell’Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo.
BARATILI SAN PIETRO Il “sogno” della XVII edizione del Festival Dromos, ha anch’esso, per orizzonte quell’utopia, magari irraggiungibile, eppure necessaria. Un’utopia che ci
VILLA VERDE
induce ad andare avanti, in un intreccio di relazioni tra aree geografiche
MORGONGIORI
distanti, tra popolazioni e tradizioni culturali diverse che, nel festival, si incontrano e si confrontano, per percorrere, insieme, le strade del mondo, nella
NURECI
certezza che nei sogni cominciano le responsabilità (Delmore Schwartz).
Ivo Serafino Fenu
L’UTOPIA NEGATA
A cura di: Ivo Serafino Fenu
Collezione: Antonio Manca
In collaborazione: Pinacoteca Carlo Contini
30
MOSTRA
/luglio Start:19:30
PINACOTECA CARLO CONTINI
ORISTANO
Dal 30/07 al 13/09
lun > dom 10:00/13:00 – 17:00/20:45
L’utopia si trova all’orizzonte. Quando mi avvicino di due passi, arretra di due passi.
Se avanzi di dieci passi, rapida scivola dieci passi avanti. Per quanto innanzi io mi
spinga non potrò mai raggiungerla.
Che scopo ha dunque l’utopia? Quella di indurci ad avanzare. (Eduardo Galeano)
Eduardo Galeano aveva, dell’utopia, una visione sostanzialmente positiva seppure, a guardar
bene, ossimorica: utopia come prospettiva, utopia che anticipa e pone le basi del
cambiamento e, tuttavia, in quanto tale, irraggiungibile. Orizzonti venati da utopie che,
apparentemente irraggiungibili, ci spingono ad avanzare, seppure si tratti di un avanzare lento,
faticoso, con cadute e, talvolta, scoraggianti impasse. In lui e in quanti hanno rincorso e
percorso le strade polverose dell’utopia, vi era la consapevolezza dell’enorme quantità di
sacrifici che costellano tale percorso e, nonostante tutto, la certezza che un giorno, più o meno
lontano, tutto sarebbe potuto cambiare, perché, per dirla con le parole di Oscar Wilde, una
carta del mondo che non contiene il Paese dell’Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo:
una visione “utopica” dell’utopia e, pertanto, “necessaria”. Ma l’arte, nel suo farsi specchio di
una realtà cupa e asfittica, nella quale la stessa parola “prospettiva” appare quantomeno
velleitaria, pare muoversi in un’altra direzione e l’utopia, ancorché necessaria, viene svuotata di
tutte le sue potenzialità propulsive e di cambiamento: è l’utopia negata.
«In un’opera d’arte cerco il contesto in cui si esprime, il
legame con il sociale ma, anche, i richiami, i rimandi ai
miei canoni estetici. Posso dire con certezza che la mia
collezione non segue un gusto ma, forse, una
direzione. Sicuramente ha una propensione
multietnica, internazionale, dove convivono decine di
artisti di nazionalità diverse e che si esprimono con
linguaggi completamente differenti, il cui unico filo
conduttore è quello del contemporaneo, con una forte
interazione con il futuro.»
(Antonio Manca, Flash Art, aprile 2012)
Nobuyoshi Araki, Paolo Bianchi, ConiglioViola, Gregory
Crewdson, Alberto di Fabio, David LaChapelle, Tatsuo
Miyajima, Nino Mustica, Elena Nemkova, Panamarenko,
Flavio Piras, Sebastian Piras, Roberto Pugliese, Arash
Radpour, Mario Schifano, Ronald Ventura,
Entang Wiharso
Allora, il luogo dell’utopia, riletta coi codici
dell’estetica contemporanea, lascia dietro di sé
un’ombra, una sagoma meno luminosa in cui si
“ritrae” (nella duplice accezione di celarsi e di
palesarsi) quanto di inquietante e di enigmatico gli
appartiene e che, in fondo, appartiene alla stessa
realtà. Piuttosto un “non luogo”, dunque, per
desideri inevasi, per aspirazioni difficilmente
raggiungibili, per icone infrante: un non luogo abitato
da un angelo ferito al quale pesa il fardello delle
proprie ali, custode di un sogno destinato,
inevitabilmente, a trasformarsi in incubo.
SM
Foto: Egle Picozzi
A cura di: Ivo Serafino Fenu
In collaborazione: Pinacoteca C. Contini
30
MOSTRA
/luglio Start:19:30
PINACOTECA CARLO CONTINI
ORISTANO
Dal 30/07 al 13/09
lun > dom 10:00/13:00 – 17:00/20:45
SM è il nome del progetto artistico di Egle Picozzi. Un acronimo ambiguo che, tuttavia, una
volta sciolto, rivela la sua doppia natura, ironica e drammatica al contempo. Prende il nome,
infatti, dalla malattia che da circa un anno condiziona i suoi stati d’animo e le sue condizioni
fisiche: la Sclerosi Multipla. L’artista utilizza la fotografia come terapia, attraverso il medium
fotografico gioca con la malattia, impara a conoscerla, ad accoglierla, a studiarla e, in una
dimensione intrisa di utopia, cerca di guarirla. Egle Picozzi reinterpreta la figura cara a certa
avanguardia novecentesca, Joseph Beuys in primis, dell’artista-sciamano, nella fattispecie,
sciamano di e per se stessa. Allestisce ironici teatrini nei quali invita la malattia a giocare con
dolcezza, palesandone icasticamente le evoluzioni che coinvolgono tutte le funzioni del suo
sistema nervoso. Ne ripercorrono, in chiave tragicomica, le fasi di ricaduta che, nell’ultimo
anno, l’hanno costretta a combattere con una compagna di viaggio imprevedibile e bizzarra
che, di volta in volta, si manifesta in episodi di diplopia, di infiammazione ai nervi facciali, di
emiparesi e di iperacusia, di fasi di rigidità o improvvise scosse che, a momenti alterni,
attraversano il suo corpo dalla testa ai piedi. Più che un’utopia necessaria si tratta, dunque, di
un’ironia necessaria, e la fotografia è lo strumento indispensabile per istituire un dialogo
silenzioso con questa invadente compagna di viaggio: un esorcismo estetico mediante un rito
apotropaico tecnologico e contemporaneo, impertinentemente kitsch.
SORRIDERE ALL’UTOPIA
Foto: Lorenzo dell’Uva
A cura di: Ivo Serafino Fenu
In collaborazione: Pinacoteca C. Contini
30
MOSTRA
/luglio Start:19:30
PINACOTECA CARLO CONTINI
ORISTANO
Dal 30/07 al 13/09
lun > dom 10:00/13:00 – 17:00/20:45
Lorenzo dell’Uva è nato quarant’anni fa a Napoli e vive a Bologna. È un “narratore”: lo
fa con le parole, con i post e i tweet, scrivendo articoli per testate cartacee e web e,
quando viaggia, lo fa con la macchina fotografica e talvolta con lo smartphone. Volti,
panorami e scenari che incontra sulla sua strada divengono veri e propri racconti per
immagini, soprattutto in Asia e in Africa. Le sue fotografie sono state pubblicate da
EAST, Popoli e Missione, Famiglia Cristiana, Peace Reporter e Inviato Speciale.
Collabora con organizzazioni non governative come COOPI, Emergency, Terre des
Hommes e Apeiron. Una selezione di questi scatti compongono l’opera Sorridere
all’utopia: tredici scatti dominati da bambini che sorridono alla vita, da colori saturi, da
profumi e sensazioni di terre esotiche lontane eppure così vicine. E allora, l’obbiettivo
di Lorenzo dell’Uva, qui artista più che reporter, fa intuire, in queste immagini, nella
poesia di uno sberleffo, nella luminosa freschezza di un viso, nella smagliante tavolozza di quei mondi, che dietro ognuna e al di là dell’età bella della vita, si cela una verità
“altra”, evocata e non descritta, sicuramente meno gioiosa, e dalla quale traspare, in
modo più o meno consapevole, l’aspettativa di un futuro meno cupo. È l’utopia in un
sorriso o, meglio, il sorridere all’utopia, nonostante tutto.
MANCAI BARROSAS
A cura di: Ivo Serafino Fenu
Prodotta da: Cooperativa Allevatrici Sarde
Direzione artistica: Salvatore Corona
Foto: Gianluca Vassallo
Video: Aldo Tanchis
Interviste video: Antonello Carboni
05
MOSTRA
/luglio Start:19:30
CASA ZOCCHEDDU ERDAS
BAULADU (OR)
Dal 05/08 AL 12/08
Dalle ore 17:00 alle 20:00
Un’intuizione, un’idea, all’inizio una follia incomprensibile e impraticabile, con benevolenza, un’utopia, per un’isola che, già in tempi remoti, vedeva i suoi abitanti descritti
come pocos, locos y mal unidos. Ma quel giudizio afferiva a una storia declinata al
maschile, l’intuizione, l’idea, l’utopia della Cooperativa Allevatrice Sarde è stata,
invece, una storia tutta al femminile. Storia di donne che, a dispetto di una consuetudine paralizzata e paralizzante, si sono mosse in direzione “ostinata e contraria”,
caparbie e testarde, volitive e consapevoli. L’intuizione s’è fatta idea e l’idea da utopia
è divenuta parola, ripetuta una, due, tre, infinite volte, di bocca in bocca, in una coralità
trasformatasi, infine, in azione. Un’impossibilità evocata da Aldo Tanchis col ritmo
ossessivo e martellante del brano The flight of the bumble di Nikolaj Rimskij-Korsakov, per un volo che sfida le leggi della fisica e restituisce, come in un alveare, la
frenesia produttiva delle donne-operaie. E l’arte? Può l’arte raccontare questa epopea
al femminile? Sì, l’arte può e deve e così Gianluca Vassallo ha creato un puzzle di
identità che da singole sono diventate plurime, un monumento visivo e sonoro
irriverente e affettuoso verso coloro che non ci sono più e per le tante che, mancai
barrosas, proseguono, ancora oggi, sulla strada di quest’utopia fattasi realtà.
OY
Joy > lead vocal, machines
Lleluja-ha > batterie
Jan Stehl > lights, visuals
31
CONCERTO
/luglio Start: 22:00
GIARDINO DEL MUSEO
ARCHEOLOGICO
SAN VERO MILIS (OR)
INGRESSO
LIBERO
La vocalist svizzero-ghanese Joy Frempong è oramai una star internazionale. Affiancata dal produttore e batterista Lleluja-Ha, ha trasformato
OY da progetto solista a duo. Classe 1978, Frempong deve il suo
successo alle sue narrazioni creative realizzate con una scrittura al
contempo leggerissima, coinvolgente e densa. Elettronica e suoni
recuperati nella sua terra di origine si mescolano nella sua musica.
Ospitata dai più importanti festival internazionali (Sonar, Montreaux
Jazz, Transmusicales) e forte di una serie di collaborazioni (tra cui Lucio
Dalla), Frempong con OY promette un live che ha il ritmo della festa, dei
tamburi che segnano un tempo vorticoso e privo di peso.
CRIOLO
Criolo > voce
Daniel Ganjaman > tastiere
Marcelo Cabral > basso
Sergio Machado > batteria
Guilherme Held > chitarre
01
CONCERTO
/Agosto Start: 22:00
PIAZZA DEL CARMINE
MOGORO (OR)
5 € + d.p.
CONVOQUE SEU BUDA
Classe 1975, cresciuto a San Paolo, figlio della favela di Grajaú e amato
da personaggi come Chico Buarque, Spike Lee e Caetano Veloso (che
lo ha indicato come la figura più influente dell’attuale scena brasiliana),
Criolo è oramai una figura principe dell’hip ho p paulista. Salito alla
ribalta internazionale nel 2011 grazie al suo capolavoro Nó Na Orelha,
disco in cui mescola rap, funk, reggae e soul, a distanza di tre anni, a
gennaio 2015, ha pubblicato il nuovo Convoque Seu Buda, che
presenterà dal vivo al Dromos Festival, con la forza critica del rap,
rifuggendo tuttavia dai cliché incentrati sull’odio e dipingendo un ritratto
intriso di utopia, della realtà brasiliana.
ERIK TRUFFAZ & MAURO SIGURA QUARTET
Erik Truffaz > tromba
Mauro Sigura > oud
Gianfranco Fedele > piano, elettronica
Dall’unione tra la tromba eclettica e raffinata del jazzista francese Erik Truffaz e le
Alessandro Cau > batteria, sbirofono, elettronica
sonorità del Mauro Sigura Quartet nasce The Colour Identity, combinazione tra
Tancredi Emmi > contrabbasso, effetti THE COLOUR IDENTITY
02
CONCERTO
/Agosto Start: 22:00
PIAZZA CORRIAS
ORISTANO (OR)
INGRESSO
LIBERO
metlodie, ritmi della tradizione ottomano-mediterranea e atmosfere del jazz
contemporaneo europeo. Elementi che si fondono, in questo progetto,
generando un suono unico e suggestivo, in grado di evocare un viaggio oltre la
dimensione temporale, dalle sponde colorate del Senegal al Bosforo, dal
Mediterraneo fino agli spazi sospesi della fredda Europa, in un unico grande
respiro. Il Quartetto nasce nel 2013 da un'idea del musicista torinese Mauro
Sigura che unisce intorno a sé i musicisti oristanesi Gianfranco Fedele,
Alessandro Cau e Tancredi Emmi.
MONI OVADIA E VALERIO CORZANI
03
DIALOGO
/Agosto Start: 21:00
PIAZZA CORRIAS
ORISTANO (OR)
INGRESSO
LIBERO
LE BELLE UTOPIE
Prendendo spunto dal volume-spettacolo La bella utopia, dedicato alla nascita
del comunismo e alla rivoluzione bolscevica, un grande sogno poi degenerato in
persecuzioni, sangue, gulag, l’autore, Moni Ovadia e il giornalista, musicista e
conduttore radiofonico Valerio Corzani, dialogano sulle utopie della contemporaneità, con lo sguardo urticante e disincantato dell’umorismo ebraico il primo, con
quello lucido del critico musicale e musicista, amante e cultore del concetto di
meticciato, il secondo. Convinti che l’utopia non solo sia possibile ma necessaria, in un confronto tra passato e futuro, a ribadire che «sono certamente le vittime
a far progredire l’umanità» perché «Muoiono le ideologie ma non le utopie, le
idee» (Trockij).
VALERIO CORZANI & STEFANO SALETTI
Valerio Corzani > basso elettrico, voce
Stefano Saletti > bouzuki, chitarra, voce
Erica Scherl > violino, tastiere
Eugenio Saletti > chitarra elettrica, voce
03
CONCERTO
/Agosto Start: 22:30
PIAZZA CORRIAS
ORISTANO (OR)
INGRESSO
LIBERO
CARACAS
Caracas è il risultato di una fertile partnership tra Valerio Corzani e
Stefano Saletti. I due hanno composto, arrangiato, suonato e prodotto
l’album omonimo. Il filo rosso musicale dell’intero progetto è la
sottolineatura – negli arrangiamenti e negli incastri ritmici – del “levare”.
Una sorta di benefico galleggiante sonoro che ha permesso ai due di
intraprendere un mirabolante viaggio strumentale alla ricerca di una
sorta di cosmopolitismo degli strumenti e delle musiche. Tappa di
partenza il Mediterraneo e poi circumnavigazione del globo terracqueo
con la prua puntata sul meticciato sonoro e sulle alchimie ritmiche del
reggae e, dunque, della Giamaica.
LE FAVOLE INIZIANO A CABRAS
DI RAFFAELLO FUSARO
/presentazione
a cura di Raffaello Fusaro, Gianfranco Mura,
Lidia Murgia, Salvatore Garau,
Pinuccio Sciola, Gaetano Mura
04
CONCERTO
/Agosto Start: 21:00
GIARDINO DEL MUSEO
ARCHEOLOGICO
SAN VERO MILIS (OR)
INGRESSO
LIBERO
Le Favole iniziano a Cabras è il racconto della Sardegna attraverso le
parole dei suoi artisti e di personalità che dell’arte di vivere hanno fatto
professione e scopo della loro vita. Il mare di Gaetano Mura, navigatore
oceanico, le note di Paolo Fresu nel vento che scompiglia i pensieri, i
versi e la voce di Lidia Murgia, le pietre sonore di Sciola e le stoffe di
Marras, gli incredibili esperimenti vocali di Gavino Murgia. Sardegna
porto e approdo, sintesi di vari luoghi che, come un ulivo millenario, è
capace di radicarsi nella terra e stendere i rami verso cieli lontani: diario
di viaggio di Raffaello Fusaro, un non sardo in una terra che brucia di
passione e sentimento.
TERRA PERSA
DI MICHELE MELLARA E ALESSANDRO ROSSI
/Presentazione
a cura di Paola Gaidano ( O.S.V.I.C. )
/Dibattito
a cura di Graziano Bullegas ( Italia Nostra Sardegna )
Giovanni Sistu ( Università degli studi di Cagliari )
11
PROIEZIONE
/Agosto Start: 21:00
GIARDINO DEL MUSEO
ARCHEOLOGICO
SAN VERO MILIS (OR)
INGRESSO
LIBERO
STORIE DI LAND GRABBING IN SARDEGNA
Questo documentario racconta la corsa alla terra e l’abuso che questa subisce
in Sardegna. L’isola è colonizzata da operazioni speculative che sottraggono una
parte consistente del territorio all’agricoltura. Basi militari, wind farms, impianti
fotovoltaici e termodinamici realizzati senza alcun rispetto per il territorio e in
evidente antagonismo con le comunità locali. Il racconto dà spazio alle voci dei
comitati di protesta che combattono contro quest’aggressione spudorata. Le
persone coinvolte nelle proteste argomentano le proprie ragioni con cognizione
di causa, passione, amore. E la Sardegna, ferita, riesce a svelarci ancora angoli
naturalistici d’imparagonabile bellezza.
30
/luglio
Inaugurazione mostre
19:30
L’UTOPIA NEGATA
Collezione di Antonio Manca
SM
di Eglie Picozzi
SORRIDERE ALL’UTOPIA
di Lorenzo dell’Uva
Pinacoteca Carlo Contini Oristano
01
/Agosto
Piazza del Carmine
MOGORO
CRIOLO
“convoque seu buda”
5 € + d.p.
CONCERTO
03
/Agosto
05
/Agosto
PROIEZIONE
/Agosto
Piazza Corrias
ORISTANO
ERIK TRUFFAZ & MAURO SIGURA
QUARTET “the colour identity”
Ingresso libero
22:00
Piazza Corrias
ORISTANO
04
Giardini del museo
Archeologico
SAN VERO MILIS
22:30
Anfiteatro Parco
San Lorenzo
BAULADU
FABER IN SARDEGNA
di Gianfranco Cabiddu
02
CONCERTO
Ingresso libero
CONCERTO
BIGLIETTO UNICO CON IL
CONCERTO DI DANILO REA
5 € + d.p
21:00
/luglio
OY
/Agosto
LE FAVOLE INIZIANO A CABRAS
di Raffaello Fusaro
Ingresso libero
PROIEZIONE
05
/Agosto
21:00
Anfiteatro Parco
San Lorenzo
BAULADU
DANILO REA
“a tribute to Fabrizo De André”
BIGLIETTO UNICON CON LA
PROIEZIONE “FABER IN SARDEGNA”
CONCERTO
5 € + d.p
22:30
Giardino del museo
archeologico
SAN VERO MILIS
Ingresso libero
CONCERTO
22:00
VALERIO CORZANI &
STEFANO SALETTI “Caracas”
31
03
/Agosto
22:00
Piazza Corrias
ORISTANO
MONI OVADIA & VALERIO CORZANI
“le belle utopie”
Ingresso libero
DIALOGO
05
/Agosto
21:00
Casa Zoccheddu
Erdas BAULADU
MANCAI BARROSAS
della Cooperativa Allevatrici Sarde
INAUGURAZIONE MOSTRA
06
/Agosto
PERFIDIA
di Bonifacio Angius
PROIEZIONE
19:30
Anfiteatro Parco
San Lorenzo
BAULADU
Ingresso libero
21:00
07
/Agosto
Ingresso libero
UTOPIE
ALL’ORIZZONTE
BARATILI SAN PIETRO
07
/Agosto
CENTRO SOCIALE
15:30
LABORATORIO PER LA SCOPERTA DELLE PROPRIE CAPACITA’
a cura di Erika Degortes ( per bambini dai 6 ai 10 anni )
CANTINA MADAU
16:30
TAVOLA ROTONDA “AVANZARE IN FORZA DEI SOGNI”
CANTINA MADAU
18:00
LEZIONE DI GALTUNG SULLA SITUAZIONE MONDIALE CONTEMPORANEA
CANTINA MADAU
18:30
L’UTOPIA E L’ETHOS EUROPEO: LA CRISI E L’INIZIO
dialogo tra Johan Galtung e Vinicio Busacchi
Parco Comunale
BARATILI S.PIETRO
CHUCHO VALDES & IRAKERE 40
dopofestival: KIKE QUINTANA
“Son de Cuba”
10 € + d.p.
22:00
11
/Agosto
TERRA PERSA
/Agosto
09
Bosco di Mitza
Margiani
VILLA VERDE
BABA SISSOKO JAZZ
(R)EVOLUTION
Ingresso libero
CONCERTO
21:00
PROMOZIONE
ABBONAMENTO
MAMMA BLUES
20€
MORGONGIORI
Ingresso libero
CONCERTO
22:00
20:00
T
L GUES
SPECIA
SAN VERO MILIS
Ingresso libero
Centro Storico
/Agosto
KING NAAT VELIOV & THE ORIGINAL
KOČANI ORKESTAR
Giardini del museo
archeologico
di Michele Mellara e Alessandro Rossi
PROIEZIONE
08
ORE 20:00 INCONTRO CON L’ARTISTA
Corte Saba
ORE 00:00 DOPOFESTIVAL
I giardini del sottomonte
13
/Agosto
IAN SIEGAL
14
/Agosto
CONCERTO FARIS AMINE
“Faris: Mississipi to
Sahara”
/Agosto
BUD SPENCER
BLUES EXPLOSION
Arena mammablues NURECI
1314
10 € + d.p.
15
/Agosto
ORLANDO JULIUS &
THE HELIOCENTRICS
22:00
DANILO REA
Danilo Rea > piano
05
CONCERTO
/Agosto Start: 21:00
ANFITEATRO
BAULADU (OR)
5 € + d.p
Biglietto unico con la proiezione di
“ FABER IN SARDEGNA ”
A TRIBUTE TO FABRIZIO DE ANDRÉ
Uno dei migliori pianisti di oggi, Danilo Rea – capace di attirare
l’attenzione soprattutto grazie a una grande versatilità e a una musica
ricca di sorprendenti momenti di improvvisazione e di grande lirismo alla
Keith Jarrett - presenta il suo personale omaggio a Fabrizio De André.
Un’occasione unica per ascoltare originali interpretazioni pianistiche di
brani celebri come La canzone di Marinella, La canzone dell’amore
perduto, Via del Campo, Girotondo, Inverno, Carlo Martello ritorna dalla
battaglia di Poitiers, Il Pescatore e Bocca di rosa. Il tributo arricchisce la
struttura musicale delle canzoni con arrangiamenti inediti, spaziando dal
jazz alla classica, dal gospel alla ballad.
FABER IN SARDEGNA
DI GIANFRANCO CABIDDU
Faber in Sardegna, di Gianfranco Cabiddu, è un documentario musicale
prodotto da Clipper Media in collaborazione con Rai Cinema, in associazione
con Maganos & Ass., Time in Jazz e realizzato con il sostegno della
Fondazione Sardegna Film Commission, per raccontare il complesso
rapporto tra Fabrizio De André e un luogo speciale come l’Agnata e la
Sardegna, con i suoi suoni, le musiche, la sua lingua. Un film che alterna
passato e presente, con rare immagini d’archivio di un De André privato e
con la sua musica suonata dai tanti musicisti che ogni anno all’Agnata danno
vita a concerti che hanno il sapore di un ritrovarsi tra amici, per il piacere di
cantare insieme le sue canzoni.
05
PROIEZIONE
/Agosto Start: 21:00
ANFITEATRO
BAULADU (OR)
PERFIDIA
/Presentazione
a cura di Gianfranco Cabiddu
5 € + d.p
Biglietto unico con il concerto di
DANILO REA
DI BONIFACIO ANGIUS
«Tenerezza, rabbia, cinismo, fragilità, violenza a volte inconsapevole,
nascosta, velata. Sono queste le parole che mi vengono in mente quando
penso a Perfidia, un film nato da diverse suggestioni, alcune molto personali.
Mi interessava raccontare questo piccolo angolo di mondo, Sassari, unTa
cittadina di provincia come ce ne sono tante in Italia, attraverso il problema
della disoccupazione giovanile, il vuoto quotidiano che ne consegue e la
visione clientelare come sua (non) risoluzione. La provincia anche come
luogo fertile per sogni semplici e forse impossibili, ai quali però i personaggi si
aggrappano come fossero la vita reale. Una vita fatta di attese incessanti, di
invidia, di un desiderio di “normalità” che appare sempre più lontano»
Bonifacio Angius.
06
PROIEZIONE
/Agosto Start: 21:00
ANFITEATRO BAULADU (OR)
/Presentazione
a cura di Bonifacio Angius
Ingresso libero
UTOPIE ALL’ORIZZONTE
JOHAN GALTUNG, VINICIO BUSACCHI, ERIKA DEGORTES
Scrutare gli orizzonti in cui si stagliano le utopie della pace e dell’integrazione. Come in una ricerca scientifica, che da ipotesi iniziali
procede ad osservazioni, esperimenti, verifiche e discussioni, Baratili San Pietro diverrà un laboratorio di ricerca sulla pace, con
al centro la tematica dello straniero, quello che per Camus è l’estraneo, posto ai margini della società. Attraverso l’allestimento di
un osservatorio dei sogni, un laboratorio per la scoperta delle capacità per realizzarli, una tavola rotonda tra chi deve credere
nell’utopia dell’integrazione e un incontro con un vero ospite d’onore, specialista della pace, Johan Galtung. Mediatore di fama
internazionale e fondatore della disciplina accademica di Studi per la Pace, Ideatore di Trascend International, autore di
numerosissime pubblicazioni e mediatore in altrettanti conflitti. Conosciuto anche per il suo dialogo con Daisaku Ikeda, filosofo
buddista e presidente della Soka Gakkai, incontrerà un giovane filosofo in un dialogo aperto, Vinicio Busacchi, anch’egli buddista,
col quale perverrà alla definizione della crisi come non-distruzione, dove lo straniero non è problema, ma fulcro dell’ethos
europeo, caratterizzato da sempre come movimento di popoli. Dalla ricerca alla pratica, in un “ritorno al mondo” con la possibilità
di sostenere l’utopia, attraverso una raccolta fondi per il finanziamento di progetti d’integrazione nelle scuole elementari sarde e
l’incontro, per le vie del paese, con chi vive quotidianamente l’utopia dell’integrazione: centri di salute mentale ed ex detenuti
offriranno i loro prodotti. Raggiungere gli orizzonti dell’utopia attraverso la pratica del rispetto e del dialogo.
07
/Agosto Start: 15:30
BARATILI SAN PIETRO
Ingresso libero
PROGRAMMA
ore 15:30/16:30 Centro sociale - Realizzare i propri sogni
“LABORATORIO PER LA SCOPERTA DELLE PROPRIE CAPACITÀ”
a cura di Erika Degortes (per i bambini dai 6 ai 10 anni. Ingresso libero. Prenotare al 0783 310490)
Erika Degortes, direttrice di Transcend Peace University, co-fondattrice e co-direttore del Galtung-Institute for
Peace Theory and Peace Practice, condurrà Il laboratorio e offrirà alcuni strumenti per l'interazione sociale e
la trasformazione dei conflitti a scuola. Il fondamento del metodo è il rispetto per sé e per gli altri delle strategie
per superare creativamente il conflitto.
ore 16:30/24:00 Piazza delle Feste - Ampliare gli orizzonti
L’OSSERVATORIO DI SOGNI a cura del Centro per l’Autonomia di Oristano
Nella rappresentazione di un cielo stellato, sulle scie delle stelle cadenti, attraverso un telescopio su un
osservatorio sopraelevato, potranno essere conosciuti i sogni degli ospiti del Centro per l’Autonomia per
sofferenti mentali.
ore 16:30/18:00 Cantina Madau - Confrontare le esperienze
TAVOLA ROTONDA "AVANZARE IN FORZA DEI SOGNI" modera il giornalista Pietro Porcella
Ci sono luoghi in cui l’utopia, intesa come dimensione ideale, deve essere perseguita e nei quali si avanza in
forza dei sogni: carceri, centri di accoglienza, centri di salute mentale, famiglia e scuola. A discuterne col
pubblico operatori dei diversi ambiti sociali e culturali.
ore 18:00/18:30 Cantina Madau - Condividere i risultati
LEZIONE DI JOHAN GALTUNG SULLA SITUAZIONE MONDIALE CONTEMPORANEA
Oggi molti si chiedono quale sarà il nostro ordine Mondiale. Non ci sarà mai qualcosa del genere. “Nuovo”,
si; “Mondiale”, si; “Ordine”, no. Dovunque ci sia vita, c’è contradizzione, dialettica, forze e contro-forze.
ore 18:30/20:00 Cantina Madau - Confronto dei risultati
L’UTOPIA E L’ETHOS EUROPEO. LA CRISI E’ L‘INIZIO
DIALOGO TRA JOHAN GALTUNG E VINICIO BUSACCHI
A discuterne, col pubblico di Dromos Johan Galtung, sociologo e matematico norvegese, fondatore, nel
1959, dell'International Peace Research Institute (PRIO) e della rete Transcend per la risoluzione dei conflitti,
uno dei padri della Peace research, e Vinicio Busacchi, professore associato di Filosofia Teoretica presso
l’Università di Cagliari, dove insegna Ermeneutica Filosofica, rappresentante dell’Italia presso il Fonds Ricoeur
di Parigi e rappresentante nazionale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG).
CHUCHO VALDÉS & IRAKERE 40
Chucho Valdés > piano
Yaroldy Abreu Robles > percussion, vocals
Dreiser Durruthy Bombalé >batás, lead vocals
Rodney Barreto > drums, vocals
Gastón Joya > double bass, vocals
Manuel Machado > trumpet
Ariel Bringuez > tenor sax
Ariel Bringuez > tenor sax
Alexander Abreu > trumpet, vocal
Rafael Águila > alto sax
Reinaldo Melián > trumpet
Vincitore di cinque Grammy e tre Latin Grammy Awards, il pianista
cubano Chucho Valdés, classe 1941, compositore e arrangiatore, è la
figura più influente del jazz afro-cubano: un gigante del pianoforte non
solamente come interprete ma, soprattutto, come inventore di un
suono che è divenuto nel tempo la lingua franca del jazz latino ma che,
40 anni fa, dovette suonare rivoluzionario. Uno sperimentalismo
sonoro mai venuto meno, in una continua contaminazione tra elementi afro, afro-cubani e afro-latini col jazz afro-americano, presente
anche nel suo ultimo progetto di rivisitazione dei brani della sua
leggendaria band, gli Irakere.
07
CONCERTO
/Agosto Start: 22:00
PARCO COMUNALE
BARATILI SAN PIETRO(OR)
10 € + d.p.
PIAZZA CENTRALE BARATILI SAN PIETRO (OR)
Dopofestival: 23:30 - KIKE QUINTANA “Son
de Cuba”
BABA SISSOKO JAZZ (R)EVOLUTION
Baba Sissoko > tamani, n’goni, voce
Antonello Salis > piano, fisarmonica, tastiera
Famoudou Don Moye > batteria, percussioni
08
CONCERTO
/Agosto Start: 22:00
BOSCO MITZA MARGIANI
VILLA VERDE (OR)
INGRESSO
LIBERO
Famoudou Don Moye, nativo di Rochester, classe 1946, rievoca una
stagione tra le più intense e creative della musica jazz, avendo militato
dal 1970 nella leggendaria Art Ensemble of Chicago. A questa storica
formazione si è affiancato negli ultimi anni il maliano Baba Sissoko,
classe 1963, griot e polistrumentista, fautore della fusione fra musica
etnica e jazz. Moye e Sissoko dividono il progetto Jazz (R)evolution con
il pianista e fisarmonicista sardo Antonello Salis, classe 1950, uno dei
protagonisti storici del jazz italiano, improvvisatore vulcanico ed incontenibile, in un inedito ed esplosivo incontro fra tre “mostri sacri” della
scena jazz internazionale.
KING NAAT VELIOV & THE ORIGINAL KOČANI ORKESTAR
Naat Veliov > tromba Ramadanov Shenjabil > tamburo
Elsan Ismailov > sax Elam Rashidov > tuba basso
Orhan Veliov > tromba
Elvedin Abdulov > tuba baritono
Faik Abdulov > tuba baritono
09
CONCERTO
/Agosto Start: 20:00
CENTRO STORICO
MORGONGIORI (OR)
INGRESSO
LIBERO
La Kocani Orkestar è una spettacolare fanfara che ha
saputo tradurre in uno spettacolo pirotecnico le melodie
tradizionali dei Balcani. Il sound è quello tipico, portato al
successo da Goran Bregovic, con un pizzico d’istrionismo
in più e contaminazioni varie e che in Italia vanta collaborazioni prestigiose con Vinicio Capossela e Paolo Rossi. È la
versione originale della Kocani Orkestar, che ha nel
trombettista Naat Veliov un vero grande leader. Dopo un
breve periodo di smarrimento e ripensamento artistico,
Naat Veliov ha ripreso l’attività a pieno ritmo, calcando
nuovamente le scene internazionali, con rinnovato vigore e
crescente interesse da parte di pubblico e critica.
Dromos, il corridoio antico, scelto come simbolo dell’alchimia dell’incontro tra culture e influenze diverse. Corridoio che
conduce, nel rito dello spostamento di paese in paese, nell’incontro con gli officianti, per celebrare la terra, con la
musica, in location sempre diverse. Dromos che poi deve condurre. E conduce a Nureci per la festa finale. La festa che
inizia nelle corti, non appena cala il fresco della sera e il sole tramonta alle spalle degli artisti che si raccontano. La festa
che da sempre è scambio, tra vinili e strumenti musicali nel mercato della musica blues, con le radio che suonano
all’unisono la musica gracchiante di antichi dischi, con note che si diffondono in un centro storico fuori dal tempo, tra
strette vie che portano all’arena che celebra la mamma blues, con tre concerti da vivere seduti sul prato o ballando sotto
il palco. Andare poi al dopo festival, mai troppo stanchi, al dopofestival, per non finire mai troppo presto, festeggiare
ancora e fondere pubblico e artisti nelle jam session finali. Tornare l’indomani, per un crescendo di tre giorni, sino al gran
finale della festa di ferragosto.
FARI AMINE
Faris Amine > chitarre, weissenborn, voce
1314
CONCERTO
/Agosto Start: 22:00
ARENA MAMMA BLUES
NURECI (OR)
SPECIAL
GUEST
MISSISSIPI TO SAHARA
Faris Amine ha iniziato collaborando con i Tinariwen, i Tartit e i Terakaft.
Musicista e poeta, è considerato una tra le più influenti personalità
dell’attuale scena Tuareg e tra le sue voci più innovative. Ha realizzato,
a Maggio 2015, l’album Mississippi to Sahara: con questo disco ha
recuperato parte delle origini del blues attraverso la tradizione dei suoi
antenati nel Sahara, suonando oltre alle consuete chitarre acustice ed
elettriche anche una chitarra Weissenborn. Con il gruppo Imarhan
N’Tinezraf è stato presente in diversi festival in Europa e nell’area sahariana, nel celeberrimo Festival du Desert, ha debuttato come solista
accompagnato proprio dai Tinariwen.
IAN SIEGAL
Ian Siegal > lead guitar, vocals
Dusty Ciggaar > guitar, backing vocals
Danny Van’t Hoff > bass
Raphael Schwiddessen > drums
13
CONCERTO
/Agosto Start: 22:00
ARENA MAMMA BLUES
NURECI (OR)
10 € + d.p.
MISSISSIPI TO SAHARA
Ian Siegal, eccellente cantante, ottimo chitarrista e compositore originale, è oggi la punta di diamante della scena blues britannica. Nelle sue
trascinanti performance si percepiscono chiaramente le influenze dei
suoi grandi ispiratori: Howlin’ Wolf, Tom Waits e Muddy Waters. La sua
attitudine a essere il miglior blues singer inglese si è incarnata dopo
migliaia di show a fianco di tutte le band di spicco del nuovo british
blues. I suoi ultimi album The Skinny (2012) e Candy Store Kids (2013),
hanno ricevuto la nomination come “Best Contemporary Album” ai WC
Handy Blues Music Awards in Usa.
ORE 20:00/Incontro con l’artista - Corte Saba
ORE 22:00/Special guest - FARIS AMINE
ORE 00:00/Dopofestival - I giardini del sottomonte
BUD SPENCER
BLUES EXPLOSION
Adriano Viterbini > voce, chitarra
Cesare Petulicchio > batteria
Il duo BSBE, formato da Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio,
si è imposto come una delle novità più elettrizzanti del circuito
indipendente italiano dell’ultimo decennio. Prendendo le mosse
dal loro ultimo lavoro BSB3, tornano in tour rivisitando vecchi
brani sotto una nuova luce vicina alle sue sonorità aspre, quasi
garage. I due, del resto, hanno consolidato la propria fama
grazie a un'intensa attività live, riuscendo ad attualizzare certi
suoni seventies rock, abilmente miscelati con il blues delle
origini e un innato gusto melodico, confermandosi uno dei
pochi gruppi italiani ad avere un’attitudine rock che di italiano
non ha proprio niente.
14
CONCERTO
/Agosto Start: 22:00
ARENA MAMMA BLUES
NURECI (OR)
10 € + d.p.
ORE 20:00/Incontro con l’artista - Corte Saba
ORE 22:00/Special guest - FARIS AMINE
ORE 00:00/Dopofestival - I giardini del sottomonte
ORLANDO JULIUS &
THE HELIOCENTRICS
Orlando Julius > vocals, sax, keys
Latoya Ekemode > vocals, perc
Malcolm Catto > drums
Jack Yglesias > perc
Adrian Owusu > guitar
Jamie Lawrence > bass
Tom Dennis > trumpet
Michael Underwood > barritone sax
Orlando Julius, il sassofonista nigeriano antesignano dell’afrobeat,
approda al Dromos Festival insieme allo psychedelic-combo londinese
degli Heliocentrics, dopo aver partecipato a prestigiosi festival estivi
quali il Biografilm Festival di Bologna e Umbria jazz. Arriva rielaborando
e riarrangiando sue composizioni risalenti agli anni ’60 e ’70, insieme al
collettivo diretto da Malcom Catto, maestro del cosmic jazz e del funk
psichedelico. Come nelle precedenti collaborazioni con Mulatu Astatke
e Lloyd Miller, gli Heliocentrics spingono il suono di Julius verso nuove
e progressive direzioni, aggiungendo tocchi psichedelici e nuovi
imprevedibili arrangiamenti.
15
CONCERTO
/Agosto Start: 22:00
ARENA MAMMA BLUES
NURECI (OR)
10 € + d.p.
ORE 20:00/Incontro con l’artista - Corte Saba
ORE 00:00/Dopofestival - I giardini del sottomonte
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