L`Universita¡ e la ricerca insieme alle pmi
Transcript
L`Universita¡ e la ricerca insieme alle pmi
Bolognaeconomica PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA ANNO XLIV OTTOBRE 2003 www.bo.camcom.it POSTE ITALIANE ± SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE ± REGIME LIBERO 50% ± AUT. DRT/DCB/BO Contro i rischi dei localismi Camera di commercio di Bologna e UniversitaÁ degli Studi hanno organizzato il convegno dal titolo: «Quale Occidente, Occidente perche» P. 4 Marconi, arriva la ferrovia interrata Entro la fine dell'anno i convogli potranno correre sui nuovi binari. Dai primi del 2004 si potraÁ partire con i lavori per l'allungamento della pista P. 6 PromoBologna, Áe scoccata l'ora x Il 10 novembre scorso eÁ stata costituita formalmente promoBologna, l'Agenzia creata da Camera di commercio e Provincia di Bologna P. 7 I diversamente abili, una grande risorsa Le esperienze di riqualificazione e di inserimento al lavoro delle persone con disabilitaÁ acquisita. Se ne eÁ parlato in un convegno il 27 novembre prossimo P. 13 Il Sana vola oltre oceano Il Salone internazionale del naturale eÁ sbarcato per la prima volta negli USA. Presente a New York una delegazione della Camera di commercio di Bologna P. 14 EDITORIALE L'impegno della Camera a favore della comunitaÁ di Gian Carlo Sangalli Camera di commercio di Bologna e Alma Mater sono in procinto di avviare un progetto comune teso ad incrementare l'innovazione tecnologica all'interno delle aziende del territorio. L'iniziativa, a carattere sperimentale, Áe fortemente sostenuta dalle associazioni di categoria Ogni impresa, dalla piuÁ piccola alla piuÁ grande condivide i propri obiettivi di breve, medio e lungo termine con la propria comunitaÁ. Con essa scambia continuamente i contenuti del proprio lavoro ed i significati del suo ruolo sociale. L'impresa ha quindi una funzinoe sociale oltre che economica ed essa si esplica nel perseguimento del proprio scopo e nella creazione di valore per l'intera comunitaÁ. CioÁ Áe tanto piuÁ evidente per quelle attivitaÁ economiche il cui scopo Áe sostenere lo sviluppo economico del territorio come Áe il caso di quelle PAG. 5 SEGUE A PAGINA 3 L'UniversitaÁ e la ricerca insieme alle pmi PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA Bolognaeconomica PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA Direttore editoriale: GIAN CARLO SANGALLI Direttore responsabile: CLAUDIO MORI Caporedattore: FRANCESCO BACCILIERI Direzione, redazione, amministrazione e pubblicitaÁ: Piazza della Costituzione, 8 - Bologna Tel. 051 6093288 - Fax 051 6331294 Indirizzo Internet: http://www.bo.camcom.it E-mail: [email protected] [email protected] [email protected] Hanno collaborato a questo numero: Marina Amaduzzi; Liliana Fabbri; Mario Gallotta; Rossella Maini Marco Tavasani; Brunella Tripodi Progetto grafico: Struchel Communication Consulting Via C. Battisti 10 - 40123 Bologna Fotocomposizione e stampa: Galeati Industrie Grafiche srl Via Selice n. 187/189 - Imola (BO) Fotografie: New Photo Associato all'Uspi Unione Stampa Periodica Italiana Registrazione del Tribunale di Bologna n. 2820 del 23-12-1958 PubblicitaÁ inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale Art. 2, comma 20/b, Legge 662/96 OTTOBRE 2003 / EDITORIALE nate per mano pubblica nel settore delle infrastrutture economiche. A Bologna ad esempio BolognaFiere spa, Sab (la societaÁ che gestisce l'Aeroporto Marconi), Caab, Interporto, Bologna Finanziaria Metropolitana sono tutte societaÁ che hanno una platea di «portatori di interessi» che coinvolge tutti i cittadini e che, anzi, travalica qualsiasi nostro confine provinciale. A questo elenco di realtaÁ oggi possiamo aggiungere «PromoBologna» la neonata societaÁ consortile che la Camera di commercio ha costituito con la Provincia per la valorizzazione del territorio e l'attrazione di investimenti e intelligenze a Bologna. Tutte queste societaÁ hanno attualmente la maggioranza del capitale sociale in mano pubblica ed inoltre hanno in comune il fatto di coinvolgere direttamente o indirettamente tutta la cittaÁ. Se queste realtaÁ, o anche solo una di queste, fossero nate esclusivamente private o fossero nate con un solo azionista pubblico, la loro storia, e la storia di sviluppo di tutto il nostro sistema imprenditoriale, sarebbe stata completamente diversa. La Camera di commercio di Bologna, e quindi ogni singola impresa bolognese e ogni singola organizzazione imprenditoriale, Áe azionista di tutte queste societaÁ. I punti che voglio sottolineare sono dunque innanzitutto questi: ± Si tratta di realtaÁ che sono patrimonio di tutta la cittaÁ: riguardano tutti noi, ognuno con le sue responsabilitaÁ, i suoi compiti istituzionali, e, ovviamente, ognuno con le proprie idee di sviluppo di queste realtaÁ; ± I soci di queste realtaÁ devono necessariamente operare insieme con un progetto di sviluppo condiviso. Una volta d'accordo sull'obiettivo ognuno ± nel rigoroso rispetto del fatto di essere portatore di interessi collettivi ± deve fare la propria parte in funzione di quelle che sono le sue competenze e specializzazioni. Si tratta di obiettivi in se particolarmente chiari se coniugati con le grandi questioni che sono questi giorni in evidenza: ± risolvere i problemi finanziari per rilanciare Caab scpa affinche tutte le imprese che operano in questa grande struttura della cittaÁ possano concentrarsi esclusivamente sullo sviluppo della attivitaÁ mercatale (con particolare riferimento a tutti i progetti di controllo e tutela dell'intera filiera); ± garantire lo sviluppo infrastrutturale dell'aeroporto Marconi, ed il rafforzamento del suo posizionamento competitivo in Eruopa e nel Mediterraneo, anche in collaborazione con partner in grado di garantire lo sviluppo, con possibilitaÁ di ulteriori posizionamenti in seguito all'allungamento della pista; ± proseguire con il processo di privatizzazione di BolognaFiere spa., per poter consentire alla societaÁ di sviluppare sempre maggiori vantaggi competitivi grazie ad un nuovo rafforzamento patrimoniale ed a nuove sinergie e competenze in grado di rafforzare i capisaldi dell'attivitaÁ fieristica bolognese; ± proseguire nello sviluppo di un sistema logistico della cittaÁ di Bologna da cui realtaÁ come l'Interporto, Centergross e Imola Scalo, possano uscire rafforzate. Questi obiettivi si legano necessariamente in un quadro piuÁ ampio legato strettamente a standard di qualitaÁ sociale che devono essere tutelati e valorizzati. QualitaÁ sociale e qualitaÁ della vita significa anche proporre la nostra realtaÁ come un buon posto in cui vivere, attirare intelligenze, confronti e ricerca. Il quadro Áe dunque uno unico in cui confluiscono obiettivi nuovi per le infrastrutture, aggiornati e se possibile anticipatori di nuove esigenze, con l'obiettivo di realizzare un radicamento stretto di questi patrimoni alla cittaÁ per consentire lo sviluppo tutelando e SEGUE A PAGINA 4 SOMMARIO MERCATO LOCALE FIERE ED EVENTI Contro i rischi dei localismi ..................................... P. 4 L'innovazione tecnologica nel mirino ...................... P. 5 Il Sana vola oltre oceano ........................................ P. 14 L'appennino bolognese scende a valle e fa bella mostra di se in Piazza S. Stefano............. P. 14 INFRASTRUTTURE Marconi, arriva la ferrovia interrata ........................ P. 6 SUPPORTO ALLE IMPRESE Bologna Economica viene inviata in omaggio a tutte le imprese iscritte al Registro Imprese, organizzazioni di categoria, banche, autoritaÁ cittadine, amministazioni locali, Camere di Commercio, Ambasciate. Tiratura 87.000 copie ---------------------------------------------------------------------------------Delle opinioni manifestate negli scritti sono responsabili gli autori, dei quali la direzione intende rispettare la piena libertaÁ di giudizio. Bolognaeconomica / 3 PromoBologna, Áe scoccata l'ora x ............................ P. 7 Trenta aziende bolognesi in Costa Azzurra per presentare la propria attivitaÁ.............................. P. 7 FORMAZIONE E QUALITAÁ L'attivitaÁ corsuale del Ctc ......................................... P. 9 INDICI Il calcolo del valore della lira, settembre 2003..... P. 10 IMPRESE IN ROSA Á deboli ................. P. 16 Da sedici anni al fianco dei piu LAVORO Riforma Biagi, cosa cambia per i co.co.co ............ P. 17 TUTELA MERCATO E CONSUMATORE Oggetti preziosi, la garanzia del marchio .............. P. 19 SOLIDARIETAÁ COMMERCIO ESTERO I diversamente abili, una grande risorsa ............... P. 13 OpportunitaÁ commerciali ................................. PP. 20-22 4 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003 PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA GLOBALIZZAZIONE Contro i rischi dei localismi Camera di commercio di Bologna e UniversitaÁ degli Studi hanno organizzato il convegno dal titolo: «Quale Occidente, Occidente perche» di Liliana Fabbri Il titolo «Quale Occidente, Occidente perche», potrebbe far pensare ad una riflessione puramente accademica, riservata ad un gruppo di politologi impegnati ad analizzare i destini del mondo. Ma cosõÁ non Áe. «Dopo l'11 settembre ± spiega Tiziano Bonazzi, direttore del Dipartimento di politica, istituzioni, storia dell'UniversitaÁ di Bologna ± il tema di ``cosa vuol dire essere occidentali'' Áe diventato di ancor piu Á stringente attualitaÁ, ponendo tantissimi problemi di ripensamento culturale e politico, coi quali tutti dobbiamo fare i conti». Numerosi gli interrogativi aperti: dal rapporto con gli Stati Uniti a quello con le altre religioni, dai «confini» dell'Occidente (che comprende anche paesi geograficamente non occidentali, come il Giappone e l'Australia) alla specificitaÁ europea, dai problemi politici dei rapporti con la Russia alle conseguenze della globalizzazione. Argomenti che stanno alla base del convegno che il 27 e 28 novembre ha riunito a Bologna economisti, storici, specialisti di relazioni internazionali, impegnati ad analizzare le radici del cambiamento, le opportunitaÁ e le incognite di tale problematica. Il convegno Áe promosso dal Dipartimento di politica, istituzioni, storia dell'UniversitaÁ di Bologna ± che sul tema dell'Occidente ha avviato un progetto di ricerca poliennale, nel cui ambito si sono giaÁ svolti due convegni, mentre altri due sono previsti nella primavera 2004 ± e dalla Camera di commercio di Bologna, con il contributo di UnicreditBanca. L'idea di questo convegno ± sottolinea Giancarlo Sangalli, pres. della Camera di commercio di Bologna ± Áe nata dalla volontaÁ di offrire alla cittaÁ un momento di confronto di alto livello sui temi che ci accompagnano ogni giorno. Bologna, grazie alla sua UniversitaÁ ed alle sue attivitaÁ economiche, Áe storicamente un punto di confronto fra culture diverse e da questo ne ha sempre tratto grande arricchimento, soprattutto nel senso di apertura e capacitaÁ di innovazione nell'affrontare e confrontarsi con nuove realtaÁ. Approfondire, su diversi piani di confronto, come Áe possibile specchiarsi nel concetto di «Occidente», ci Áe sembrato importante, e da questa forte motivazione Áe poi scaturita la volontaÁ di confronto con alcuni fra i piu Á qualificati interlocutori italiani e stranieri. «Il convegno ± osserva Bonazzi ± Áe nato con l'intento di offrire un servizio alla cittaÁ ed alla sua economia, per dibattere a livello scientifico, e quindi al di fuori dalla politica, alcuni grandi temi contemporanei. Come UniversitaÁ non dobbiamo soltanto insegnare EDITORIALE SEGUE DA PAGINA 3 ai giovani, ma fare anche un'opera di servizio per l'intera societaÁ civile, fornendo alla cittadinanza degli strumenti per pensare il presente. Su questo campo, che non Áe strettamente economico, ma di commento della situazione politica e culturale contemporanea, Áe nata la collaborazione con la Camera di commercio». Alla «due giorni» hanno partecipato, come relatori: lo storico Franco Cardini («Europa e Occidente nella riflessione storica del Novecento»), il rettore dell'UniversitaÁ Cattolica di Milano, Lorenzo Ornaghi («Un'esperienza al bivio: la cultura politica dell'Occidente»), gli economisti Marcello De Cecco («L'ascesa dell'Occidente economico») e Alberto Quadrio Curzio («L'Occidente e il modello economico europeo»). Di grande rilievo anche i relatori provenienti dall'estero: Matthew Connelly della Columbia University («Quale storia puoÁ rivelarci qualcosa sul futuro delle relazioni transatlantiche»), Simon Serfaty del Center for strategic and international studies di Washington («La crisi dell'Occidente»), Robert Young dell'UniversitaÁ di Oxford («Il corso dell'impegno si dirige verso ovest: da Bandung a Bin Laden»), Nasr Abu Zayd dell'UniversitaÁ di Utrecht («L'immagine dell'Europa nella narrativa egiziana del XX secolo»). Quattro, in particolare, gli argomenti esplorati nel corso di lavori: «La costruzione dell'Occidente», «Occidente inevitabile?», «Occidente/Occidenti», «L'Occidente degli altri». «Riflettere sul ruolo e l'identitaÁ dell'Occidente ± sottolinea Bonazzi ± fa anche affrontare il tema di come relazionarsi in modo efficace e positivo con paesi e popolazioni dalle strutture sociali, culturali, economiche e politiche profondamente diverse. Oggi dobbiamo fare i conti con Paesi che hanno la nostra tecnologia e il nostro know how economico, ma una cultura autonoma, con migliaia di anni alle spalle, molto diversa da quella occidentale: gli altri non sono piu Á le vecchie popolazioni coloniali soggette, ma concorrenti economici, politici, anche militari». «Globalizzazione ± prosegue ± vuol dire spogliarci un po' di noi stessi per capire che non c'eÁ solo l'Occidente Á uno degli enormi procome valori. E o blemi del 21 secolo, che non riguarda solo l'Islam o i Paesi Arabi, ma anche la Cina, l'India, l'America Latina. Anche il mondo economico deve rendersi conto che ci sono moltissime variabili nuove che incidono sull'economia, pur non essendo direttamente ecnomiche. Deve insomma cominciare a pensare in termini di cultura e di politica, perche le conseguenze sull'economia ci sono». Il nostro obiettivo ± ha concluso Sangalli ± Áe quello di evidenziare come il fatto di parlare di «Occidente» puoÁ portare al rischio di banalizzare un'idea di Occidente contrapposta ad un'idea di Oriente, come due entitaÁ divise, distinte e contrapposte. Non Áe mai stato cosõÁ, non lo Áe tutt'ora. La nostra idea Áe tutt'altra: chiudersi dietro i fanatismi delle parole significa perdere le proprie energie nel costruirsi dei muri. Aprirsi ad altri punti di vista significa invece arricchirsi di nuove soluzioni. Ed Áe proprio questo di cui oggi abbiamo piuÁ bisogno: nuove soluzioni capaci di spingerci oltre i rischi dei localismi, e capaci di far emergere dietro ogni soluzione economica o politica, la vita delle diverse persone su cui quotidianamente tali decisioni incidono. corrispondendo ai diritti ed alle Á in base esigenze di ogni cittadino. E a queste considerazioni che la Camera di commercio ha in questi giorni rilanciato l'esigenza di un'intesa tra tutte le istituzioni per meglio definire l'impegno di ognuna di esse nel generare valore per la nostra comunitaÁ. Tali azioni prevedono una serie di scambi azionari ± condivisi con le altre istituzioni, a partire dal Comune di Bologna, ± finalizzati al riposizionamento di Caab, al potenziamento e privatizzazione di Sab, allo sviluppo di Interporto, alla connotazione di Bologna Finanziaria Metropolitana quale societaÁ di engineering per lo sviluppo dei progetti urbanistici di Bologna, alla dotazione a favore di BolognaFiere spa di tutte le competenze necessarie per garantire alla societaÁ la possibilitaÁ di posizionarsi nel mondo tenendo le radici ben salde nel nostro territorio. Si tratta di una serie di passi destinati alla ricerca di un equilibrio fra il datore queste strutture di tutti i meccanismi necessari ad agire nel mercato, e tutelare parallelamente lo sviluppo equilibrato della cittaÁ, che usufruisce e vive anche di queste realtaÁ. Quello che abbiamo proposto sono dunque delle strategie per dotare queste infrastrutture di strumenti concreti per lo sviluppo, attraverso un nuovo slancio di innovazione e di programmazione finalizzato a mantenere Bologna in una condizione di costante ed armonico sviluppo. C'eÁ chi vuol dare di queste azioni una lettura politica, quasi scontata in un Paese in perenne campagna elettorale. Ma sbaglia davvero chi vuol attribuire a questa Camera di commercio, che fa dell'autonomia un valore imprescindibile, intenzioni di sostegno a questo e a quello. Questa Camera fa il tifo per la coesione tra le diverse istituzioni in una logica positiva per il nostro territorio. In questo senso la Camera di commercio svolge il proprio ruolo di ente dagli interessi economici in dialogo indispensabile con le altre istituzioni ± con tutte per il bene di Bologna. Gian Carlo Sangalli PRESIDENTE DELLA C.C.I.A.A. DI BOLOGNA PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA MERCATO LOCALE OTTOBRE 2003 / Bolognaeconomica / 5 L'innovazione tecnologica nel mirino PartiraÁ a breve un progetto congiunto Camera di commercio-Alma Mater per avvicinare il mondo delle pmi a quello della ricerca e dell'UniversitaÁ di Marina Amaduzzi Avvicinare il mondo della ricerca e dell'UniversitaÁ a quello delle piccole e medie imprese del nostro territorio. Se questo Áe sempre stato sentito come uno dei principali problemi per le aziende bolognesi interessate all'innovazione tecnologica, questo Áe anche l'obiettivo del progetto ``Piccole Imprese e UniversitaÁ'' che la Camera di commercio e l'Alma Mater hanno messo a punto e che partiraÁ a breve. Un progetto fortemente sostenuto dalle associazioni imprenditoriali che piuÁ sono a contatto con le aziende e che ne recepiscono problemi ed esigenze. Tra queste c'eÁ la Cna, che ha appoggiato fin dal principio questo progetto. ``Abbiamo la fortuna di avere una UniversitaÁ tra le piu Á antiche del mondo che eccelle proprio per le capacitaÁ di innovazione'' spiega Loretta Ghelfi, che guida la Cna di Bologna e che fa parte del gruppo di lavoro formato per la messa a punto del progetto. ``Il nostro tessuto economico Áe fatto peroÁ di piccole e medie imprese che faticano a mettersi in contatto con l'UniversitaÁ. Ogni volta che si parla di trasferimento tecnologico si pensa che vi debba essere una trasfusione di sapere dall'UniversitaÁ alle imprese. La legge della Regione che attendiamo da tempo dovrebbe andare in questa direzione e favorire questo processo, ma finora Áe mancato uno strumento che consentisse di avvicinare questi due mondi a partire dalle esigenze delle imprese. Il progetto della Camera di Commercio e dell'UniversitaÁ prova a colmare questa lacuna. Le imprese che vogliono avviare progetti d'innovazione o brevettare nuovi prodotti possono trovare un aiuto ad attivare una consulenza da parte dell'UniversitaÁ. Allo stesso tempo si fornisce un aiuto all'inserimento in azienda di laureati, che Áe sempre una cosa importante''. Si tratta di un progetto sperimentale che avraÁ la durata di un anno. Se avraÁ il successo che ci si aspetta potrebbe aprire la strada alla nascita di una societaÁ di servizi mista UniversitaÁ/Ca- mera di commercio. Le imprese interessate a partecipare al progetto, che gode anche di contributi da parte dell'ente camerale, possono rivolgersi alla stessa Camera di Commercio, presentando il proprio progetto d'innovazione per il quale si sta cercando una partnership con l'UniversitaÁ. Il progetto verraÁ valutato, l'UniversitaÁ si faraÁ carico dell'individuazione della competenza piuÁ idonea. ``In una ricerca compiuta l'anno scorso'' prosegue Ghelfi, ``abbiamo visto che centinaia di imprese avviavano progetti di ricerca tecnologica e le difficoltaÁ principali, per loro, era appunto il mettersi in contatto con il mondo universitario. Questo progetto mira ad avvicinare i due mondi, a partire dalle esigenze delle imprese''. ``Quello che vogliamo realizzare Áe una struttura che si interponga tra l'UniversitaÁ e le imprese, organizzando l'intervento da parte dell'UniversitaÁ'' aggiunge Bruno RiccoÁ dell'UniversitaÁ, ``per questo renderemo disponibili consulenti, docenti, marketing di brevetti in base alle richieste di intervento''. Per dare corpo al progetto saranno varate diverse iniziative. SaraÁ istituito un gruppo di lavoro misto UniversitaÁ/Camera di Commercio. Verranno promossi i processi di innovazione delle Pmi attraverso l'inserimento di laureati, con il sostegno di apposite borse di studio. SaraÁ sostenuto lo sviluppo tecnologico ed organizzativo di singole imprese o gruppi di imprese con attivitaÁ di consulenza specifica su progetti, mediante l'individuazione delle competenze idonee e l'attivazione dei percorsi necessari allo sviluppo di attivitaÁ di ricerca. VerraÁ fornito un supporto tecnico per la valutazione di possibilitaÁ di brevettazione di prodotti e servizi innovativi adatte per sfruttamento aziendale e per la redazione della documentazione necessaria. Verranno inoltre promosse la formazione aziendale attraverso seminari e conferenze e sperimentate forme organizzative efficaci per realizzare il trasferimento dell'innovazione tecnologica tra UniversitaÁ e Pmi. 6 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003 INFRASTRUTTURE PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA Marconi, arriva la ferrovia interrata Entro la fine dell'anno i convogli potranno correre sui nuovi binari. Dai primi del 2004 si potraÁ partire con i lavori per l'allungamento della pista. di Marco Tavasani Ancora poche settimane di intensi lavori. Poi, quasi certamente entro la fine dell'anno, i primi convogli ferroviari potranno correre sui nuovi binari costruiti dalla Sab, con la consulenza di Italferr, che passano interrati ad alcuni metri di profonditaÁ perpendicolarmente alla pista del Marconi. Il grande cantiere, iniziato ai primi del 2001 dopo un complesso progetto e un bando di gara del valore di cento miliardi delle vecchie lire, ha ormai superato il 90 per cento dell'avanzamento complessivo. Si tratta di un traguardo di altissimo valore perche cioÁ significa che la complessa opera (che cambia parte della geografia dell'imponente reticolo ferroviario che avvolge Bologna) Áe ormai agli sgoccioli. E dai primi del 2004 saraÁ possibile intervenire con i primi lavori per allungare la pista ottenendo due vantaggi: un maggior spazio di frenata degli aerei (molto utile anche ai fini della sicurezza nel caso di vento in coda o di pista bagnata) e una lunghezza piuÁ che adeguata con 2.800 metri, 350 piu Á degli attuali, che consentiranno di effettuare collegamenti intercontinentali senza scalo su distanze di circa 5.500-6.000 miglia nautiche. Grazie ai 2.800 metri della nuova pista, che saraÁ pronta e certificata entro il 2004, saraÁ ad esempio possibile raggiungere la costa orientale degli Usa, i Caraibi, e una notevole area dell'Estremo oriente. Ma torniamo al complesso intervento sulla ferrovia necessario per allungare la pista. Infatti la presenza della massicciata su cui passano i bi- nari che portano i treni dal bivio di Lavino (la Bologna-Milano) allo scalo di San Donato Áe alta oltre sette metri rispetto al piano di campagna e dista circa seicento metri dalla fine della pista. Il rilevato, essendo a tutti gli effetti un ostacolo alla navigazione aerea, in particolare nella delicata fase dell'atterraggio, deve essere sorvolato dagli aerei rispettando una determinata distanza di sicurezza. CioÁ comporta che i jet non possono toccare le ruote poche decine di metri dopo l'inizio della pista, ma molto piuÁ avanti, con una Lda (Landing distance available) di Á chiaro che questa situa2.100 metri. E zione comporta situazioni di disagio come un maggior impiego dei freni alle ruote e il continuo ricorso alla rumorosa retrospinta dei motori. Ma vediamo da vicino la grande opera sulla ferrovia. L'appalto era stato vinto dalla Coop Costruttori di Argenta con un sensibile ribasso sulla base d'asta. I lavori, coordinati dall'ingegner Emilio Giovani della Sab sono apparsi subito molto impegnativi. Infatti, come si sapeva giaÁ in fase di progetto esecutivo approvato dai tecnici delle Ferrovie, i treni dove- vano continuare a transitare sui binari in corso d'opera. Quindi si Áe dovuto realizzare un tunnel nella parte piuÁ vicina alla pista lungo 996 metri, mentre le ruspe aggredivano le fiancate del rilevato togliendo terra e ghiaia e appoggiando grosse travi di ferro per sostenere la parte sopraelevata su cui transitano i pesantissimi convogli merci. La lunghezza dell'intero intervento Áe di 3.660 metri ed Áe visibile, alla sua estremitaÁ sud, lungo la Persicetana il cui ponte verraÁ demolito. In sostanza si tratta di deviare i binari dal tracciato originale, instradarli lungo un percorso in pendenza fino a raggiungere la massima profonditaÁ del tunnel, per poi proseguire «a raso» leggermente sotto il piano di campagna fino a ricongiungersi al tracciato. Oltre al tunnel, le opere particolarmente significative sono la demolizione di due manufatti (uno passa sopra la linea ferroviaria Bologna-Verona), la realizzazione di un nuovo sottopasso e, non appena i treni inizieranno a transitare sul nuovo tracciato, verraÁ demolito l'argine con la vecchia linea per una larghezza iniziale di trecento metri, proprio in corrispondenza dell'asse-pista. Successivamente l'intero argine Á verra demolito anche perche non dovraÁ rappresentare ostacolo al radiosegnale del «glide path»: uno dei componenti del sistema di atterraggio strumentale (Ils), che guida automaticamente gli aerei fino a toccare con uno scarto di pochi centimetri in condizioni di bassissima visibilitaÁ. Infatti, con l'allungamento della pista e il conseguente maggior spazio di frenata il sistema radioelettrico dovraÁ essere riposizionato. Per capire la sensibilitaÁ degli strumenti, basti pensare che nella primavera scorsa una grande collinetta di terra dove veniva accumulata quella degli scavi, provocava interferenze al sistema. A proposito, che fine faranno quei milioni di metri cubi di terra e ghiaia recuperata durante i lavori? Non andraÁ sprecato nulla: dopo un opportuno trattamento di riqualifica, gran parte della ghiaia e della terra verraÁ utilizzata per allungare la pista, per costruire quella di rullaggio e la bretella di «uscita rapida» mentre una parte sta lentamente colmando una cava dismessa nelle vicinanze della testata pista 30. I lavori per interrare la ferrovia (la prima, grande opera strategica del Marconi, a parte la costruzione del terminal passeggeri) hanno incontrato non pochi problemi perche la deviazione della ferrovia non Áe stata solo un'opera ingegneristica di edilizia, ma ha richiesto anche lo spostamento di un metanodotto, di condutture Enel e la deviazione di un oleodotto militare che rifornisce le basi aeree in tutta Italia. Senza dimenticare imponenti opere idrauliche per il trattamento delle acque. Il disco verde finale arriveraÁ con il sopralluogo della commissione delle Ferrovie, incaricata di omologare e certificare la complessa opera verificando che tutto sia stato eseguito secondo le prescrizioni. Intanto la posa dei nuovi binari e della linea area di alimentazione dei locomotori Áe praticamente ultimata. La buona stagione e la lunga siccitaÁ estiva hanno permesso di procedere ad un ritmo elevato accelerando i tempi. Tra qualche mese di quella ferrovia sopraelevata, croce e delizia dei piloti e della Sab, non rimarraÁ che un ricordo. PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA SUPPORTO ALLE IMPRESE OTTOBRE 2003 / Bolognaeconomica / 7 PromoBologna, Áe scoccata l'ora x Il 10 novembre scorso eÁ stata costituita formalmente l'Agenzia di marketing territoriale creata da Camera di commercio e Provincia di Bologna di Liliana Fabbri Scocca l'ora dell'Agenzia di marketing territoriale, costituita formalmente il 10 novembre. ``SaraÁ uno dei punti qualificanti del territorio bolognese ± sottolinea Luigi Litardi, segretario generale della Camera di commercio di Bologna ± non soltanto per la promozione del sistema Bologna, ma soprattutto per l'attrazione degli investimenti''. A dar vita a questo importante strumento di sviluppo per il nostro territorio, di cui si parlava da tempo, due soci fondatori: la Camera di commercio di Bologna e la Provincia di Á una societaÁ consortile, nella Bologna. E quale in seguito, accanto ai soci fondatori, potranno entrare come soci ordinari (art. 6): i Comuni del territorio, primo fra tutti quello del capoluogo; la Regione Emilia-Romagna, cui spetta il coordinamento delle diverse Agenzie del territorio; Enti pubblici, Agenzie a partecipazione pubblica; Fondazioni bancarie, Istituti di credito; Enti di ricerca, UniversitaÁ; Consorzi e altre forme associative di imprese del territorio. Il capitale sociale iniziale ± 50% Camera di commercio, 50% Provincia ± Áe pari a 50.000 euro; per statuto, la maggioranza dovraÁ comunque essere detenuta dai soci fondatori (art. 5). ``Abbiamo preferito questa forma societaria ± spiega Litardi ± perche Áe abbastanza snella e consente flessibilitaÁ nella predispozione del programma, come pure delle risorse finanziarie, orientate ai singoli progetti''. L'Agenzia (art. 4) Áe finalizzata alla promozione di iniziative che possano contribuire al rafforzamento e alla crescita del sistema socio economico del'area metropolitana bolognese, ed in particolare alla valorizzazione delle potenzialitaÁ di sviluppo economico del territorio; a tal fine studia e identifica modelli operativi di intervento in coerenza con le politiche di sviluppo promosse dalle istituzioni locali, elaborando strategie e strumenti di marketing territoriale. La parte organizzativa occuperaÁ le prossime settimane, dopo di che l'Agenzia di marketing territoriale potraÁ essere concretamente operativa. ``Siamo convinti ± osserva Litardi ± che il territorio bolognese abbia forti potenzialitaÁ di attraazione d'investimenti e l'Agenzia permetteraÁ di «mettere in rete» le tante competenze del nostro territorio. Fondamentale saraÁ anche la collaborazione con le Camere di commercio italiane all'estero, in particolare con quelle che coprono aree d'interesse strategico per la nostra economia''. Fra le varie attivitaÁ che vedranno impegnata l'Agenzia, per la realizzazione degli scopi istituzionali ± come si legge nello statuto (art. 4) ± vi sono: l'elaborazione di analisi, indirizzi e strategie di marketing territoriale; il coordinamento tecnico delle progettualitaÁ e delle iniziative per lo sviluppo operativo di strategie di attrazione di investimenti che favoriscono lo sviluppo del sistema socio economico locale; la programmazione e pianificazione di specifici progetti di marketing territoriale e attrazione di investimenti previa veri- fica tecnico/economica degli stessi e valutazione del loro impatto economico. Le attivitaÁ verranno realizzate mediante: studi, ricerche e analisi operative; elaborazione ed analisi di piani di fattibilitaÁ; consulenza e assistenza tecnica per azioni di marketing territoriale e di attrazione di investimenti; realizzazione diretta di azioni di marketing territoriale; servizi di informazione sui temi di competenze; partecipazione a fiere, workshop, manifestazioni in Italia e all'estero; promozione di accordi di collaborazione con enti pubblici e proivati sia in Italia che all'estero. L'Agenzia, inoltre, potraÁ realizzare la propria attivitaÁ in forma diretta, in collaborazione con le amministrazioni pubbliche e con societaÁ similari a carattere locale, nazionale e internazionale; potraÁ assumere partecipazioni in altre societaÁ, enti, organismi aventi oggetto affine, connesso o complemntare al proprio; potraÁ compiere tutte le operazioni industriali, commerciali, mobiliari e immobiliari ritenute utili. Trenta aziende bolognesi in Costa Azzurra per presentare la propria attivitaÁ ai prodotti da forno alle pellicce, dai gioielli ai vini, dalle cravatte agli oggetti in terracotta. Un piccolo campionario del ``made in Bologna'' Áe approdato all'Hotel Negresco di Nizza, per una iniziativa promozionale che ha coinvolto trenta imprese bolognesi di tre diversi settori: moda, agroalimentare, artigianato artistico. Per molte di esse Áe stata la prima presentazione all'estero della propria attivitaÁ. L'iniziativa, finanziata dalla Camera di commercio di Bologna con un contributo pari al 70%, ha coinvolto cinque Associazioni territoriali (Cna, Assindustria, Coldiretti, Api, Confartigianato Federimprese) e il Consorzio ``Moda in Italy''. Alla missione ha partecipato un numero importante di imprese bolognesi, cui si sono uinite anche 12 imprese della provincia di Modena. Ciascuna aveva un proprio spazio espositivo negli splendidi saloni dell'albergo e un proprio programma di incontri ``one to one'' con operatori francesi. La ``regia'' Áe stata curata da Cna servizi di Bologna, che si Áe occpata sia del reperimento delle aziende sul territorio che dei rapporti con la Camera di commercio italiana di Nizza, partner del progetto, che ha selezionato i potenziali buyer francesi. Nella fase preparatoria, le imprese hanno compilato delle schede col loro profilo aziendale e la ripologia produttiva, indicando altresõÁ il tipo di operatori che desidera- vano incontrare, sulla base di questi dati, la Camera di commercio italiana a Nizza ha avviato la ricerca dei contatti con gli opeatori francesi, invitati a partecipare al workshop del 14 ottobre. Á stato anche realizzato un catalogo E con foto e caratteristiche delle imprese italiane. ``C'era una forte aspettativa da parte delle nostre imprese ± osserva Barbara Gialloreto di Cna Servizi ± e i maggiori risultati, probabilmente, li hanno registrati quelle del settore alimentare. Ora stiamo raccogliendo le valutazioni delle nostre imprese, per capire il ritorno economico che hanno avuto da questa iniziativa''. Comunque sia andata, ci vorraÁ tempo per sapere se i contatti si trasformeranno in ordini e affari, in ogni caso, saraÁ stata l'occasione per testare i propri prodotti e cominciare a cimentarsi sui mercati esteri. Accanto agli incontri commerciali, l'iniziativa ha visto anche lo svolgimento di un'affollata conferenza stampa (alla quale hanno preso parte, assieme agli operatori italiani e francesi, le istituzioni locali), di una sfilata di moda e di una degustazione di prodotti tipici delle nostre zone. Alla sfilata hanno assistito circa 400 persone, e l'evento ha avuto risonanaza anche sulla stampa locale. Un bilancio positivo, dunque, per questa iniziativa, una delle numerose alle quali la Camera di commercio offre il proprio supporto. ``Nel corso degli anni ± sottolinea Marco Pancaldi, vice presi- dente della Cciaa di Bologna ± abbiamo sperimentato vari tipi di iniziative, oggi che il mondo delle fiere non Áe piuÁ in grande espansione, bisogna inventarsi cose diverse. Andare fisicamente sul posto o far venire qui i buyer interessati Áe un modello sul quale da anni stiamo lavorando. In alcune situazioni il multisettoriale non ha avuto buona riuscita, in altre ci ha dato soddisfazioni, non esiste un unico modello. Fare internazionalizzazione ± aggiunge ± vuol dire muoversi, essere dinamici. Le imprese devono percorrere nuove strade, ma accando a loro servono anche istituzioni, come la Camera, che mettono a disposizione risorse e voglia di fare. Stiamo parlando di piccole e medie imprese, che senza un aiuto o senza `fare gruppo' difficilmente riuscirebbero ad esplorare nuovi mercati. La nostra mission Áe sviluppare e promuovere il territorio, ma anche aiutare le imprese a consolidarsi''. L.F. 10 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003 PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA INDICI Il calcolo del valore della lira, settembre 2003 La necessitaÁ di trasformare lire di anni passati in moneta attuale ricorre di frequente nel campo giuridico ed in quello economico-amministrativo. L'esigenza di disporre di uno ``strumento'' adatto a tale scopo puoÁ essere soddisfatta tramite l'utilizzo dei coefficienti di rivalutazione della lira, che figurano nella tavola di seguito riportata. Le serie dei coefficienti ± elaborati sugli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (indici che fino al 1967 si chiamavano ``costo vita'') della provincia di Bologna e nazionali ± possono interessare magistrati, avvocati, periti estimatori e, piuÁ in generale, quanti si occupano di contratti e controversie giudiziarie in materia economica. Al momento della risoluzione o della stipulazione dei contratti, infatti, occorre aggiornare le somme in discussione. Per fare cioÁ basta moltiplicare le somme stesse per il coefficiente corrispondente al mese e all'anno che interessa. Dovendo, ad esempio rivalutare al settembre del 2003 una somma di L. 800.000 del maggio '90, si vede che, nella tavola di seguito riportata relativa al settembre 2003 in corrispondenza del gennaio '90, il coefficiente Áe 1,5926 (rif. a Bologna) o 1,5958 (rif. all'Italia); ne consegue, pertanto, che la somma di cui sopra, rivalutata al settembre 2003 varraÁ L. 1.274.045 (a) se si utilizza il primo coefficiente o L. 1.276.668 (a) se si utilizza il secondo, dato l'indice di settembre 2003 pari a 121,7 riferito a Bologna e 121,4 riferito all'Italia. ANNI 1992 1993 (a) Le somme cosõÁ rivalutate in Lire, con l'entrata in vigore della nuova moneta, dal mese di gennaio 2002 dovranno essere convertite in Euro: L. 1.274.045 (rif. a Bologna) diventeranno quindi euro 657,99 e L. 1.276.668 (rif. all'Italia) euro 659,34. 1994 ANNI 1986 1987 1988 MESI COEFFICIENTI BO ITALIA gennaio 1,9977 1,9687 febbraio 1,9881 marzo 1,9724 ANNI MESI COEFFICIENTI ANNI MESI COEFFICIENTI BO ITALIA 1998 gennaio 1,1363 1,1367 1,4089 febbraio 1,1289 1,1335 1,3940 1,4029 marzo 1,1289 1,1335 aprile 1,3882 1,3970 aprile 1,1279 1,1314 maggio 1,3812 1,3899 maggio 1,1258 1,1293 giugno 1,3778 1,3852 giugno 1,1217 1,1283 MESI COEFFICIENTI BO ITALIA gennaio 1,4046 1,4126 febbraio 1,4023 marzo luglio 1,3755 1,3829 luglio 1,1217 1,1283 agosto 1,3743 1,3817 agosto 1,1217 1,1272 settembre 1,3755 1,3771 settembre 1,1196 1,1262 ottobre 1,3687 1,3691 ottobre 1,1206 1,1241 novembre 1,3608 1,3612 novembre 1,1175 1,1230 dicembre 1,3608 1,3589 gennaio 1,3504 1,3540 1999 dicembre 1,1175 1,1230 gennaio 1,1165 1,1220 febbraio 1,3464 1,3488 febbraio 1,1124 1,1199 marzo 1,3425 1,3461 marzo 1,1104 1,1179 aprile 1,3386 1,3409 aprile 1,1074 1,1138 maggio 1,3321 1,3358 maggio 1,1054 1,1117 giugno 1,3270 1,3293 giugno 1,1044 1,1117 luglio 1,3219 1,3243 luglio 1,1034 1,1097 agosto 1,3194 1,3230 agosto 1,1034 1,1097 settembre 1,3169 1,3217 settembre 1,1004 1,1067 ottobre 1,3094 1,3130 ottobre 1,0964 1,1046 novembre 1,3069 1,3068 novembre 1,0954 1,1006 dicembre 1,3057 1,3068 gennaio 1,2983 1,2994 2000 dicembre 1,0944 1,0996 gennaio 1,0934 1,0986 febbraio 1,2946 1,2946 febbraio 1,0886 1,0937 marzo 1,2922 1,2921 marzo 1,0866 1,0907 aprile 1,2886 1,2885 aprile 1,0847 1,0898 maggio 1,2838 1,2838 maggio 1,0808 1,0868 giugno 1,2802 1,2814 giugno 1,0779 1,0830 BO ITALIA gennaio 1,7050 1,6977 1,9555 febbraio 1,6911 1,6837 luglio 1,2790 1,2778 luglio 1,0760 1,0810 1,9484 marzo 1,6829 1,6755 agosto 1,2779 1,2755 agosto 1,0760 1,0810 settembre 1,2743 1,2720 settembre 1,0741 1,0791 ottobre 1,2673 1,2650 ottobre 1,0713 1,0762 novembre 1,2650 1,2604 novembre 1,0666 1,0715 dicembre 1,2627 1,2558 gennaio 1,2592 1,2513 1989 aprile 1,9786 1,9425 aprile 1,6734 1,6646 maggio 1,9711 1,9352 maggio 1,6640 1,6578 giugno 1,9599 1,9279 giugno 1,6533 1,6498 luglio 1,9618 1,9279 luglio 1,6520 1,6459 agosto 1,9618 1,9243 agosto 1,6494 1,6432 settembre 1,9562 1,9189 settembre 1,6428 1,6353 ottobre 1,9471 1,9081 ottobre 1,6274 1,6198 novembre 1,9415 1,9011 novembre 1,6197 1,6134 dicembre 1,9343 1,8958 gennaio 1,9217 1,8836 febbraio 1,9129 marzo 1995 2001 dicembre 1,0657 1,0705 gennaio 1,0601 1,0658 febbraio 1,2377 1,2412 febbraio 1,0573 1,0621 marzo 1,2300 1,2313 marzo 1,0573 1,0612 aprile 1,2246 1,2247 aprile 1,0555 1,0575 maggio 1,2181 1,2172 maggio 1,0500 1,0547 giugno 1,2127 1,2108 giugno 1,0491 1,0529 dicembre 1,6072 1,6058 luglio 1,2127 1,2098 luglio 1,0500 1,0529 gennaio 1,5926 1,5958 agosto 1,2117 1,2055 agosto 1,0500 1,0529 1,8766 febbraio 1,5819 1,5851 settembre 1,2074 1,2024 settembre 1,0491 1,0520 1,9058 1,8698 marzo 1,5774 1,5790 ottobre 1,2022 1,1962 ottobre 1,0437 1,0493 aprile 1,9006 1,8647 aprile 1,5729 1,5730 novembre 1,1949 1,1890 novembre 1,0420 1,0475 dicembre 1,1928 1,1869 maggio 1,8885 1,8579 maggio 1,5684 1,5685 gennaio 1,1885 1,1855 giugno 1,8833 1,8512 giugno 1,5539 1,5626 luglio 1,8799 1,8462 luglio 1,5625 1,5566 agosto 1,8748 1,8412 agosto 1,5537 1,5464 settembre 1,8613 1,8281 settembre 1,5493 1,5378 ottobre 1,8333 1,8119 ottobre 1,5349 1,5250 luglio agosto settembre 1990 novembre 1,8285 1,8071 novembre 1,5250 1,5152 dicembre 1,8285 1,8039 dicembre 1,5194 1,5096 gennaio 1,8204 1,7944 gennaio 1,4974 1,4986 febbraio 1,8140 1,7897 febbraio 1,4800 1,4851 1991 1996 1997 2002 dicembre 1,0420 1,0466 gennaio 1,0366 1,0421 febbraio 1,1850 1,1821 febbraio 1,0305 1,0385 marzo 1,1816 1,1786 marzo 1,0314 1,0358 aprile 1,1736 1,1718 aprile 1,0279 1,0332 maggio 1,1691 1,1673 maggio 1,0244 1,0314 giugno 1,1691 1,1651 giugno 1,0253 1,0297 1,1702 1,1673 luglio 1,0244 1,0288 1,1702 1,1662 agosto 1,0235 1,0271 1,1590 1,1628 settembre 1,0227 1,0253 ottobre 1,1568 1,1617 ottobre 1,0193 1,0227 novembre 1,1546 1,1584 novembre 1,0184 1,0202 dicembre 1,1579 1,1573 gennaio 1,1546 1,1551 marzo 1,8061 1,7819 marzo 1,4774 1,4811 aprile 1,7998 1,7757 aprile 1,4721 1,4745 maggio 1,7905 1,7711 maggio 1,4682 1,4693 giugno 1,7813 1,7650 giugno 1,4630 1,4614 luglio 1,7813 1,7605 luglio 1,4604 1,4589 agosto 1,7721 1,7529 agosto 1,4553 1,4550 luglio settembre 1,7631 1,7440 settembre 1,4527 1,4486 agosto ottobre 1,7526 1,7307 ottobre 1,4401 1,4372 settembre novembre 1,7394 1,7162 novembre 1,4289 1,4273 dicembre 1,7220 1,7105 dicembre 1,4240 1,4236 2003 dicembre 1,0184 1,0193 gennaio 1,0142 1,0151 febbraio 1,1546 1,1540 febbraio 1,0133 1,0134 marzo 1,1546 1,1529 marzo 1,0116 1,0100 aprile 1,1514 1,1518 aprile 1,0083 1,0083 maggio 1,1492 1,1485 maggio 1,0075 1,0075 giugno 1,1492 1,1485 giugno 1,0050 1,0066 1,1492 1,1485 luglio 1,0041 1,0041 1,1492 1,1485 agosto 1,0033 1,0025 1,1481 1,1464 settembre 1,0000 1,0000 ottobre 1,1427 1,1431 novembre 1,1406 1,1399 dicembre 1,1406 1,1399 PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA SOLIDARIETAÁ OTTOBRE 2003 / Bolognaeconomica / 13 I diversamente abili, una grande risorsa Le esperienze di riqualificazione e di inserimento al lavoro delle persone con disabilitaÁ acquisita. Se ne eÁ parlato in un convegno il 27 novembre prossimo Il Palazzo dei Congressi ha ospitato il 27 novembre il convegno ``Ritorno al lavoro'', dedicato alle esperienze di riqualificazione personalizzata e all'inserimento mirato delle persone con disabilitaÁ acquisita. Il summit, organizzato dal centro Protesi dell'Inail di Vigorso e dall'Asphi (Onlus), ha avuto Innanzitutto gli organizzatori e le associazioni imprenditoriali presenti hanno inteso alzare il velo su un centro di assoluta eccellenza dell'Inail alle porte di Bologna (Vigorso di Budrio) unico nel suo genere in Italia, e ai primi posti in Europa. Il convegno, infatti, si Áe proposto di presentare, favorendo il confronto tra esperienze diverse, alle persone con disabilitaÁ e ``Tornare a casa'', la cui filosofia Áe quella di offrire alla persona disabile concrete opportunitaÁ per riprendere il proprio ruolo personale, familiare, lavorativo e sociale in un normale contesto di vita. Il progetto ``retraining'', che consiste nella riqualificazione personalizzata e nell'inserimento mirato degli assistiti Inail, si sta realizzando con Asphi Onlus, associazione che da oltre e potenzialitaÁ che possono esprimere compiutamente nel momento in cui vengono create le condizioni per poterle esprimere. Quindi il progetto che noi abbiamo avviato giaÁ dal 2002 (il progetto di riqualificazione professionale) consente appunto a queste persone di essere soggetti attivi e conseguentemente produttori di ricchezza nel sistema del mercato del lavoro, in il patrocinio del Comune e della Provincia di Bologna, e la collaborazione della Camera di commercio. ``Ritorno al lavoro'' si Áe svolto in quattro sessioni e ha visto il contributo attivo di aziende di grande spessore, di tutte le associazioni di categoria presenti sul territorio bolognese, dell'Ufficio inserimento lavoratori disabili e dei sindacati a livello provinciale. L'intervento conclusivo della quarta sessione nella quale si Áe articolato il convegno Áe stato dello stesso presidente di palazzo della Mercanzia, Gian Carlo Sangalli, mentre il dibattito finale ha visto come moderatori Annarita Pellicciari del Centro di Vigorso e di Luigi Rossi di Asphi, prima della chiusura dei lavori affidati ad Alfredo Violante (Direzione generale Inail) e a Carlo Gulminelli (vice presidente Asphi Onlus). Perche Áe stato organizzato questo convegno, su un tema di stretta attualitaÁ come la riqualificazione e l'inserimento (anzi, si potrebbe dire il reinserimento) di persone, spesso dotate di grandi qualitaÁ professionali e umane, nel mondo del lavoro? alle aziende i servizi promossi dall'Inail e dal Centro protesi in particolare a sostegno della riqualificazione professionale e del reinserimento lavorativo dei propri utenti. Ma c'eÁ stato anche un altro aspetto che Áe spiccato nel calendario della giornata: come inquadrare le nuove norme in materia di collocamento mirato delle persone disabili nel contesto piu Á ampio dei recenti indirizzi in materia di politiche del lavoro. Facile comprendere, quindi, l'assoluta attualitaÁ del convegno che ha interessato migliaia di persone in un momento in cui avvengono vorticosi cambiamenti nel ``mercato'' del lavoro, al quale tanto ha dato il professor Marco Biagi. Un intreccio tra reinserimento e inquadramento professionale che ha reso il convegno un ``unicum'' del suo genere in Italia. Si Áe aperto quindi un dialogo a piuÁ voci attraverso il quale utenti, operatori, assicurazioni, aziende pubbliche e private, e istituzioni, si sono confrontate sui temi dell'integrazione sociale e lavorativa. Uno stimolo forte allo sviluppo e all'innovazione dei servizi forniti dal Centro protesi Áe venuto dal progetto 20 anni si occupa di applicazioni informatiche per disabili, finalizzate anche all'inserimento lavorativo. Una ``mission'' molto importante, considerando quante risorse umane, anche di notevole spessore professionale, possono essere restituite al mondo del lavoro e alla vita sociale. Il Centro Inail valuta durante i corsi gli obiettivi professionali, individuando anche le strategie piu Á opportune per il loro raggiungimento. ``Il significato di questo importante convegno ± spiega il dottor Raimondo Lino, direttore del centro protesi Inail di Vigorso ± non Áe stato soltanto celebrativo in quanto il 2003 Áe l'anno europeo delle persone disabili, ma si Áe trattato soprattutto di attivare un confronto tra tutti i protagonisti del processo di integrazione e reinserimento delle persone che noi definiamo portatrici di abilitaÁ diverse''. Cosa si intende con questo termine? ``In base alla nostra esperienza quotidiana le persone disabili non devono essere viste con una connotazione limitativa, solo perche portatrici di un deficit fisico, ma persone che al pari delle altre hanno risorse, capacitaÁ quanto sono in grado di offrire opportunitaÁ, anche specialistiche, di alto livello, alle imprese disponibili ad accoglierle o a renitegrarle nella propria organizzazione''. Quindi l'opportunitaÁ del convegno ha assunto una speciale rilevanza, anche per le nuove leggi sul lavoro? ``In effetti questo Áe un momento di confronto tra i diversi attori che puoÁ consentire lo sviluppo di un lavoro di rete offrendo maggiori garanzie alle persone che vogliono rientrare nel ciclo produttivo, con pari dignitaÁ sociale. Naturalmente il convegno affronteraÁ questo aspetto del reinserimento che fa parte di un percorso piu Á complessivo che inizia con la presa in carico delle persona disabile e si sviluppa con la fornitura di protesi, presidi e di riabilitazione per l'addestramennto all'uso di questi dispositivi, senza dimenticare anche il supporto psico-sociale, e anche l'accompagnamento di queste persone, una volta dimesse, al reinserimento sociale e lavorativo. Tutto questo processo rientra nella mission dell'Inail che prevede, appunto, la tutela globale e integrata dei lavoratori infortunati''. di Marco Tavasani 14 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003 FIERE ED EVENTI PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA Il Sana vola oltre oceano Il Salone internazionale del naturale eÁ sbarcato per la prima volta negli USA. Presente a New York una delegazione della Cciaa di Bologna di Marina Amaduzzi Il Sana, il Salone internazionale del naturale che da quindici anni si tiene al quartiere fieristico di Bologna, Áe sbarcato per la prima volta negli Stati Uniti. Il 3 e 4 novembre l'hotel Marriott Marquise ha ospitato infatti il primo ``Sana Usa'', che rappresenta da un lato il riconoscimento dell'importanza assunta nel tempo da questo evento fieristico e dall'altro un formidabile trampolino di lancio per le imprese italiane che hanno investito nel biologico e nel naturale, che possono cosõÁ pensare di mettere un piede nell'imponente mercato americano. Gli organizzatori del Sana, la societaÁ Fiere Comunicazione, ha cosõÁ deciso di esportare oltre Oceano la formula di successo del Sana per far conoscere ai nuovo potenziali clienti i prodotti tipici biologici realizzati in Italia. La Camera di Commercio di Bologna non ha voluto mancare all'appuntamento americano. Ha portato sotto la Statua della LibertaÁ sei imprese bolognesi, cinque aziende viti-vinicole e una che produce funghi porcini e pomodori essiccati venduti in genere sotto forma di surgelati. Non solo: forte di una convenzione con la Camera di Commercio Italo-Americana di New York, ha po- tuto garantire alle aziende bolognesi una serie di servizi aggiuntivi, dall'interpretariato all'assistenza successiva Á molto imsul mercato americano. ``E portante sostenere l'ingresso delle imprese biologiche nel mercato statunitense'' spiega Giada Grandi, dirigente del settore Affari Generali dell'ente camerale bolognese. ``Adesso Áe un momento positivo, in cui c'eÁ una forte domanda di prodotti bio. Per questo abbiamo cercato di aiutare al meglio le nostre aziende ad arrivare su quel mercato che Áe pur sempre difficile per le nostre piccole e medie imprese che non hanno un nome conosciuto e popolare ma hanno grandi potenzialitaÁ''. Per sostenere «dal vivo» la produzione bio targata Bologna e per conoscere in tempo reale le varie problematiche poste dal mercato americano al ``Sana Usa'' ha partecipato una delegazione della Camera di Commercio, composta dal presidente Giancarlo Sangalli, dal segretario generale Luigi Litardi e dalla stessa Grandi. Nella giornata del 4 novembre le imprese hanno potuto esporre i loro prodotti davanti ai clienti potenziali. Le aziende sono state selezionate in base alle segnalazioni delle associazioni di categoria e in base alla disponibilitaÁ resa dalle stesse. Da un lato, infatti, il salone richiedeva che fossero presenti aziende ai massimi livelli della certificazione biologica. Il 3 novembre, poi, gli imprenditori hanno potuto partecipare a un importante seminario organizzato dalla Camera di Commercio italo-americana. Se da un lato sono state fornite tutte le informazioni che Áe necessario conoscere per avviare un'attivitaÁ di commercio negli Stati Uniti (per esempio Áe appena entrata in vigore una nuova normativa antiterrorismo della Food and Drug Administration in base alla quale devono essere registrati tutti i soggetti che producono in America o esportano laÁ i loro prodotti agro-alimentari), dall'altro sono stati organizzati degli incontri con soggetti interessati a distribuire i prodotti italiani sul mercato americano. I massimi rappresentanti della Camera di Commercio bolognese hanno potuto riscontrare in diretta le esigenze delle imprese e programmare anche l'attivitaÁ per il prossimo anno, affinche i semi gettati in questa prima edizione del ``Sana Usa'' possano dare al piuÁ presto i loro frutti. Tra le varie iniziative giaÁ in cantiere, segnaliamo un seminario che si Áe tenuto a Bologna verso la fine ottobre con i rappresentanti della Camera di commercio di New York ai quali sono state date alcune informazioni sui settori principali del nostro tessuto economico, come la meccanica, il tessile-abbigliamento e l'agroalimentare, che sono peraltro i settori piuÁ interessati a forme di collaborazione o a joint-venture con partner americani. A quel seminario hanno aderito una sessantina di imprenditori locali, la metaÁ dei quali ha chiesto un incontro individuale con i rappresentanti americani. Un segnale importante dell'interesse da parte delle nostre aziende per futuri sviluppi in terra americana. L'appennino bolognese scende a valle e fa bella mostra di se in Piazza S. Stefano Per il secondo anno l'Appennino Áe sceso nel cuore di Bologna per promuovere i propri prodotti tipici e per far conoscere a un pubblico sempre piu Á vasto le sue proposte agricole, industriali, enogastronomiche e turistiche. Dopo il successo dell'anno scorso in piazza Maggiore dove fu visitato da 60 mila persone, quest'anno Áe tornato Expo Bologna Appennino ma in una nuova ambientazione, quella suggestiva di piazza Santo Stefano e di Palazzo e Corte Isolani che per due giorni, il 18 e 19 ottobre, sono diventate le vetrine della cultura, degli odori e dei sapori delle nostre montagne. Anche quest'anno il pubblico ha apprezzato moltissimo questa manifestazione grazie alla quale ha potuto scoprire volti forse poco noti dell'Appennino emiliano e ha potuto assaggiare vini e specialitaÁ tipiche che nulla hanno da invidiare alle piuÁ rinomate montagne toscane. Quest'anno ad organizzare Expo Bologna Appennino Áe stato il Gruppo di Azione Locale (Gal) dell'Appennino bolognese, l'organismo a cui fanno capo la Provincia, la Camera di Commercio, le quattro comunitaÁ montane (Alto e Medio Reno, Cinque Valli Bolognesi, Valli del San- terno e Valli del Samoggia) e tutte le associazioni di categoria agricole, industriali, artigianali e commerciali, che nei mesi scorsi ha avviato una serie di progetti per la valorizzazione della nostra montagna. ``Le cose che hanno valore vengono esaltate dal tempo'' ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio Giancarlo Sangalli. ``Con l'Expo Bologna Appennino si vuole confermare quanto sia alto il valore della mostra «societaÁ montana», che ha contribuito a tutti quei processi che hanno modificato radicalmente l'economia e la cultura del nostro paese, passando da prevalentemente contadina ad una societaÁ rivolta soprattutto ai servizi e alle tecnologie piuÁ avanzate, mantenendo peroÁ ben radicata la propria identitaÁ e il legame con il territorio e le sue risorse''. ``La zona appenninica Áe una risorsa turistica che va promossa e incentivata non in concorrenza al turismo balneare della costa adriatica ma ad integrazione di esso'' ha aggiunto il segretario generale della Camera Luigi Á una carta da giocare, un'ofLitardi. ``E ferta da proporre anche al turista della costa che Áe alla ricerca di una giornata di relax e di riposo all'aria fresca''. Durante le due giornate della manifestazione il pubblico ha potuto visitare gli oltre quaranta stand dedicati all'esposizione e alla degustazione di prodotti agricoli ed enogastronomici tipici e ha potuto partecipare alla presentazione delle attivitaÁ culturali e turistiche di enti pubblici e privati, con mostre, dibattiti, presentazione di libri e proiezione di video. In particolare gli artigiani della Cna hanno portato tredici imprese dell'Appennino specializzate nella panificazione e quattro mini-laboratori sugli insaccati, la pasta fresca, i formaggi freschi e i prodotti da forno. L'Ascom ha invece sostenuto le proposte di due consorzi che in montagna riuniscono un centinaio di operatori turistici. Particolarmente ricco, e gradito dal pubblico, il calendario di iniziative dedicate alla ``QualitaÁ in tavola'', ovvero alla degustazione e agli assaggi di prodotti tipici in abbinamenti vari, guidati da famosi chef bolognesi. Da segnalare in particolare ``Conoscete Sua MaestaÁ il Nero?'' che ha proposto questo famoso formaggio, prodotto nelle vecchie malghe di Castel d'Aiano, ToleÁ e Cereglio e che raggiunge il massimo della qualitaÁ tra i 24 e i 30 mesi di invecchiamento, in abbinamento con miele, marmellate e vini passiti dei Colli Bolognesi. E poi ``Il porco a Palazzo'', una lezione dal vivo sui diversi tagli delle carni suine, con assaggi di torte, focacce, olio extravergine e vini dei Colli Bolognesi, ``A scuola di miele'', laboratorio di smielatura riservato ai bambini, ``Il Salmerino'', dedicato al pesce omonimo del presidio Slow Food di Lizzano in Belvedere, ``Vive la rive gauche!'', presentazione dei parmigianoreggiano della riva sinistra del Reno, accompagnati da marmellate e mieli dell'Appennino e ``L'arte del mattarello'' con le sfogline della montagna all'opera per preparare ricette tipiche (che sono poi state degustate dai presenti). Da non dimenticare infine le numerose degustazioni di vini dei nostri colli, sia da soli che in abbinamento a specialitaÁ gastronomiche, nonche le animazioni musicali e teatrali proposte da compagnie e gruppi provenienti per lo piu Á dalla montagna. Insomma, la formula di ``Expo Bologna Appennino'' ha dimostrato di essere valida e gradita. ``Vorremmo che questa manifestazione prendesse ancora piuÁ corpo'' conclude Litardi, ``magari in un'ottica extra-cittadina ed extra-provinciale. Vedremo di capire se saraÁ possibile e attraverso quali modalitaÁ''. M.A. 16 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003 IMPRESE IN ROSA PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA Da sedici anni al fianco dei piuÁ deboli Pubblichiamo il primo di una serie di ritratti di donne fortemente impegnate nell'attivitaÁ manageriale e imprenditoriale. di Marina Amaduzzi Rita Ghedini ha iniziato da giovanissima come volontaria nei servizi territoriali dedicati alla tossicodipendenza. Poi nell'87 Áe stata assunta nella cooperativa Cadiai come educatrice, sempre nel settore tossicodipendenze. Oggi, a 43 anni, di quella cooperativa ha scalato tutti i gradini, diventandone presidente. Sedici anni di intenso lavoro, culminati nel maggio '99 nella nomina a presidente. Una carriera attraverso la quale ha seguito passo a passo la crescita della cooperativa, il cui nome Áe un acronimo che sta per ``Cooperativa assistenza domiciliare infermi anziani infanzia'', che era l'oggetto di lavoro all'atto di nascita. Una realtaÁ piuÁ che consolidata nel territorio bolognese, un colosso della cooperazione sociale con un fatturato che sfiora i 20 milioni di euro e che occupa piuÁ di 700 persone. Qual Áe la storia della cooperativa e di cosa si occupa oggi? ``La Cadiai Áe nata nel 1974 come cooperativa femminile da un gruppo formato da 8 socie fondatrici, divenute poco dopo 29, che si occupavano di assistenza ai malati in ospedale, di anziani a domicilio e di baby sitting. Oggi sono diversi i settori di intervento. Ci occupiamo di infanzia «normale», gestendo quattro asili per i Comuni di Bologna, Castel Maggiore, San Lazzaro e Cento di Ferrara. Siamo inoltre capofila di una cordata che a Bologna ha presentato un project financing per la realizzazione di due asili nuovi per 120 posti. In convenzione con le Aziende Sanitarie facciamo interventi nella neu- ropsichiatria infantile a domicilio e nelle scuole, gestiamo strutture semiresidenziali per minori a carico delle neuropsichiatrie infantili e alcuni interventi all'interno di day hospital. Seguiamo disabili adulti, in particolare psichici, nelle varie tipologie di intervento, e con dipendenze patologiche, sia in struttura residenziali che sul territorio con interventi su strada, in centri di ascolto, ... Facciamo qualcosa in ambito psichiatrico, mentre per gli anziani lavoriamo sull'intera gamma di servizi della rete assistenziale, dall'assistenza domiciliare alle case protette e alle Rsa''. Quali sono i dati economici della cooperativa? ``Nel 2002 il fatturato complessivo Áe stato di circa 18 milioni di euro e saranno quasi 19 nel 2003, per il 70% con il pubblico e per il 30% con il privato. Occupiamo circa 700 persone, per metaÁ socie e per l'87% donne. Abbiamo visto negli anni un incremento costante sia del fatturato che degli occupati''. Lei Áe passata attraverso tutti i gradini della cooperativa. Dopo un periodo di volontariato Áe entrata nella Cadiai come educatrice, poi coordinatrice di servizi, quindi di area, poi di staff... fino a presidente. Qual Áe il bello e il brutto del suo lavoro? ``Il bello Áe che faccio un lavoro vario, non monotono, piuttosto articolato. Inoltre sono gratificata dal fatto che questo lavoro ha degli aspetti di collegialitaÁ molto ampi, imprescindibili, non si lavora da soli. Questi elementi, se e quando esasperati, diventano il brutto del mio lavoro: ci si occupa di tantissime cose, forse di troppe, ci si interfaccia con moltissime persone, forse troppe. E' una questione di misura. A volte si fa davvero fatica''. Ci sono dei momenti che ricorda con particolare piacere? ``Un momento reiterato di grande soddisfazione Áe legato al fatto che questa organizzazione Áe femminile. Ci saraÁ forse una venatura ideologica, ma il fatto di lavorare in una struttura in larga parte formata da donne Áe un elemento di grande agio, di condivisione di modi di fare e di pensare. Fa parte di una cultura dell'organizzazione che cerca di non essere neutra. E poi sono molto contenta tutte le volte che riusciamo ad aprire un servizio nuovo. Nei diversi ruoli passati in cooperativa, quando si fa qualcosa di nuovo, qualcosa che guarda avanti, insomma quando i processi creativi dalla carta diventano realtaÁ... beh, si prova una grandissima soddisfazione''. A proposito di progetti nuovi, ce n'eÁ qualcuno in cantiere? ``Intanto c'eÁ la necessitaÁ di lavorare in termini di innovazione rispetto al consolidato perche sia adeguato ai bisogni che cambiano. Gli investimenti degli ultimi anni sono stati diretti in particolare ai servizi per l'infanzia. Stiamo cercando di fare innovazione nell'ambito dei servizi per gli anziani e nei servizi riabilitativi per disabilitaÁ sia permanenti che transitorie. Inoltre stiamo sperimentando delle procedure nuove soprattutto nei rapporti con gli enti pubblici. In questo ultimo anno abbiamo sperimentato la finanza di progetto con il progetto dei due asili di cui dicevo prima, in cui siamo propositori/finanziatori di attivitaÁ che si affiancano a quelle del pubblico: Áe una modalitaÁ nuova che cercheremo di replicare in futuro. Per questo primo progetto siamo ancora in attesa di conoscere i risultati''. Insomma, una vita lavorativa davvero intensa. Come riesce a conciliarla con la vita privata, affettiva? ``Ho una famiglia, un marito, un figlio e una madre in carico, per cui riesco a conciliare i due ruoli. Se mi chiede con quali risultati... mi rifiuto di rispondere!! Conciliare la vita pubblica con quella privata Áe sempre un tema ostico. Potrei dire che ci riesco come posso, grazie anche al fatto che vivo a Bologna, in un contesto evoluto a livello di servizi. Ho tirato su un figlio mandandolo al nido, poi all'asilo, quindi a scuola a tempo pieno. Mi avvalgo inoltre di aiuti mercenari. Se non avessi avuto alcune brave baby sitter non so come avrei fatto. Mio marito fa un lavoro strano e poco programmato, ma in qualche occasione complementare al mio: io lavoro di giorno, lui di sera e nei giorni festivi. Non ci vediamo mai, ma possiamo occuparci in alternativa del nostro bambino. Insomma, tiriamo avanti, anche se con qualche fatica. C'eÁ chi dice che per conciliare lavoro e famiglia basta essere organizzati. Beh, secondo me bisogna essere fortunati, trovare il nido giusto, avere un figlio che non si ammala troppo, individuare la baby sitter giusta che dura almeno qualche anno. Conciliare i due ruoli Áe possibile, in parte grazie ai servizi che a Bologna funzionano, in parte grazie alla buona sorte''. PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA LAVORO OTTOBRE 2003 / Bolognaeconomica / 17 Riforma Biagi, cosa cambia per i co.co.co Dal 24 ottobre scorso eÁ operativo il D. Lgs 10 settembre 2003, n. 276, che contiene alcune novitaÁ in tema di collaborazioni coordinate e continuative di Mario Gallotta Il 9 ottobre scorso Áe stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 235 (Supplemento Ordinario n. 59), il D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276 («Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30»). Trascorsi i 15 giorni della vacatio legis il citato Decreto Legislativo Áe entrato in vigore. Dal 24 ottobre, dunque, le nuove norme sono pienamente operative, anche se per alcune di esse saranno necessari ulteriori passaggi. Ci siamo soffermati sulle date perche si tratta di un dato importante per alcuni rapporti di lavoro come la collaborazione coordinata e continuativa. Nelle prime tre settimane di ottobre, ad esempio, vi Áe stata una vera e propria «esplosione» di nuovi contratti. Come mai? La risposta Áe contenuta nell'articolo 86 del Decreto Legislativo 276/03 che, al primo comma, cosi recita: «Le collaborazioni coordinate e continuative.., che non possono essere ricondotte a un progetto o a una fase di esso, mantengono efficacia fino alla loro scadenza e, in ogni caso, non oltre un anno dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento. Termini diversi, anche superiori all'anno... potranno essere stabiliti nell'ambito di accordi sindacali di transizione al nuovo regime... stipulati in sede aziendale...». Ecco il motivo che ha spinto molti committenti a sottoscrivere contratti di «co.co.co.» alla vigilia dell'entrata in vigore della nuova normativa. Per un anno, infatti, potranno continuare ad applicare le vecchie regole. Possono dunque stare tranquilli tutti i collabora- tori che si sono interrogati circa la validitaÁ del proprio contratto, a condizione che non si vada oltre il 23 ottobre 2004. Pertanto chi ha firmato un contratto «vecchio tipo» che andraÁ a concludersi entro la data sopra indicata continueraÁ a regolarsi come prima. Se invece Áe prevista una scadenza successiva, si dovraÁ in ogni caso interrompere (o trasformare) il rapporto, che potraÁ proseguire solo se riconducibile «... ad uno o piuÁ progetti specifici o programmi di lavoro o fasi di esso determinati dal committcnte e gestiti autonomamente dal collaboratore in fimzione del risultato, nel rispetto del coordinamento con la organizzazione del committente e indipendentemente dal tempo impiegato per l'esecuzione dell'attivitaÁ lavorativa». CosõÁ recita, infatti, il D. Lgs. 276/03 (art. 61, 10 comma). Tutti i «co.co.co.» sono soggetti alle nuove norme? No. ECCEZIONI Come si Áe giaÁ detto, lo «sforamento» della data potrebbe essere contenuto in contratti collettivi stipulati in ambito aziendale. Vi sono peroÁ due categorie di collaboratori sottratte, per intero, alla nuova disciplina: si tratta dei co.co.co. che operano per le societaÁ sportive dilettantistiche e per quelli che hanno come committente un ente pubblico. Il Decreto Legislativo recentemente approvato (art. 61, 3o comma) esclude dal campo di applicazione delle nuove norme «... i rapporti e le attivitaÁ di collaborazione coordinata e continuativa comunque rese e utilizzate a fini istituzionali in favore delle associazioni e societaÁ sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I....». Inoltre l'art. 1 (2o comma) precisa che «il presente decreto non trova applicazione per le pubbliche amministrazioni e per il loro personale». Insomma, chi lavora come «co.co.co.» per un Comune (ad esempio) non Áe interessato alle nuove disposizioni. «Sono altresõÁ esclusi... i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle societaÁ e i partecipanti a collegi e commissioni, nonche coloro che percepiscono la pensione di vecchiaia» (art. 61, 3o comrna). Á DEL PROGETTO LA CENTRALITA Il Titolo VII del Decreto Legislativo parla di «tipologie contrattuali a progetto» d'ora in poi, infatti ± a parte le eccezioni sopra illustrate ± occorreraÁ individuare nei nuovi contratti «uno o piu Á progetti specifici o programmi di lavoro o fasi di esso». Anche il «programma di lavoro» dovraÁ in ogni caso essere gestito «in funzione del risultato» ed inserirsi, quindi, in un'area progettuale. Il progetto dovraÁ essere indicato nel contratto di lavoro ed il suo conseguimento determineraÁ la fine del rapporto. L'art. 67, infatti, cosõÁ prescrive «I contratti di lavoro di cui al presente capo si risolvono al momento della realizzazione del progetto o del programma o della fase di esso che ne costituisce l'oggetto». E se il progetto manca? In tal caso i rapporti di collaborazione «... sono considerati rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato sin dalla data di costituzione del rapporto». Esaminiamo ora alcuni ulteriori ed importanti aspetti della nuova disciplina. OBBLIGATORIA LA FORMA SCRITTA L'art. 62 del Decreto Legislativo in esame prevede che il contratto debba avere forma scritta e contenere i seguenti dati: a) indicazione della durata; b) corrispettivo e criteri della sua determinazione; c) disciplina dei rimborsi spese; d) modalitaÁ di coordinamento del collaboratore. DIRITTI DEL «LAVORATORE A PROGETTO» L'art. 66 prosegue specificando i diritti del collaboratore. In particolare si precisa che: 1) la malattia e l'infortunio non comportano l'estinzione del rapporto contrattuale, che rimane sospeso senza pagamento del compenso fino alla scadenza naturale (senza proroghe); 2) in caso di gravidanza il rapporto si sospende (come per la malattia e l'infortunio), ma scatta una proroga di 180 giorni; 3) si applicano ai «lavoratori a progetto» tutte le norme in materia di sicurezza. Da ultimo precisiamo che per i collaboratori coordinati e continuativi vecchi e nuovi («lavoratori a progetto»), vi sono novitaÁ anche sul fronte previdenziale. Il Decreto Legge n. 69 del 30 settembre 2003 ha infatti stabilito che, a far data dal 1o gennaio 2004, il contributo INPS si uniformeraÁ a quello previsto dagli esercenti attivitaÁ commerciali. CioÁ significa che per il 2004 il contributo saliraÁ al 17,39%, con la solita ripartizione un terzo a carico del collaboratore e due terzi a carico del committente. 18 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003 NOTIZIE IN BREVE Clausole vessatorie, le difese per i consumatori Questo il tema affrontato nel convegno organizzato il 17 novembre scorso dalla Camera di commercio di Bologna, per offrire ai consumatori ed agli operatori del settore informazioni sulla vessatorietaÁ delle clausole contrattuali. Sono vessatorie, afferma l'art. 1469 bis del C.C., quelle clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto. La Camera di commercio, nelle sue funzioni finalizzate ad assicurare un corretto funzionamento del mercato, ha attivato da tempo uno specifico servizio volto a tutelare i consumatori sull'utilizzo di questo tipo di clausole. Accanto all'azione di controllo, le Camere di commercio sono, anche, legittimate dal nuovo art. 1469 sexies del codice civile, a promuovere un'azione giudiziaria tendente ad inibire l'uso di condizioni generali di contratto vessatorie nei confronti dei consumatori. Nell'analisi di questi temi, moderati dal vicedirettore de «Il Resto del Carlino» Giuseppe Tassi si sono alternati il Segretario Generale della Camera di commercio di Bologna, dott. Luigi Litardi, il professor Franzoni, ordinario di diritto privato all'UniversitaÁ di Bologna, il professor Carbone, Presidente sezione Corte di Cassazione, l'avvocato Martinello, Presidente di Altroconsumo e l'avvocato Morresi, consulente di Unioncamere. Per ulteriori informazioni: Ufficio clausole vessatorie 051.6093853. Pronto, risponde il Call Center La Camera di commercio di Bologna offre agli operatori economici che contattano il Call Center al numero 051.6093.888 informazioni su tutta l'attivitaÁ del Registro delle imprese, dell'Albo delle imprese artigiane, del Ruolo agenti e rappresentanti e del R.E.C. Si tratta di un servizio che permette agli utenti di dialogare con una squadra di consulenti che, con professionalitaÁ e competenze specifiche, sono in grado di offrire risposte, soluzioni e chiarezza, ossia un'assistenza adeguata per i procedimenti riguardanti i principali servizi amministrativi della Camera di commercio. Negli orari di chiusura Áe attivo un risponditore automatico per informazioni semplici e di interesse generale 840.000.410. PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA Tempi di lavoro e di vita Le misure da adottare a sostegno della flessibilitaÁ per la conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di vita sono al centro del convegno organizzato l'11 dicembre 2003 dalla Camera di commercio di Bologna presso la Sala Marmi in Piazza Mercanzia, 4. L'incontro voluto dal Comitato per la promozione dell'imprenditorialitaÁ femminile della Camera di commercio di Bologna offre la possibilitaÁ di conoscere gli aspetti piuÁ innovativi della legge 53/2000. I relatori oltre a promuovere l'avvio di progetti nel territorio bolognese, daranno informazioni su come accedere ai fondi disponibili per le azioni positive previste dall'art. 9 della legge 53/2000 e sull'aspetto piuÁ innovativo della legge 53 ossia «la figura di sostituzione». Il convegno Áe gratuito, il programma, la scheda di adesione e ogni altra informazioni Áe disponibile sul sito internet www.bo.camcom.it. PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA TUTELA MERCATO E CONSUMATORI OTTOBRE 2003 / Bolognaeconomica / 19 Oggetti preziosi, la garanzia del marchio La disciplina italiana in materia ed il ruolo degli Uffici Metrici delle Camere di commercio di Brunella Tripodi Tutti sappiamo, entrando in una gioielleria, che comprando un oggetto in metallo prezioso troveremo una indicazione sul titolo del metallo ben impressa sull'oggetto. Argento 800, oro 750, sono frasi che l'acquirente ha imparato a conoscere perche il negoziante stesso indica fra le caratteristiche dell'oggetto il titolo del metallo prezioso. Ma cos'eÁ «il titolo», cioeÁ quell'800 o quel 750 che tante volte abbiamo visto su un vassoio d'argento o all'interno di una fede d'oro? Il titolo Áe la quantitaÁ del fino contenuto nella lega, e per legge deve essere espresso in millesimi. Quindi un oggetto d'oro a titolo 750 Áe costruito con una lega che contiene 750 milligrammi di oro fino per grammo. Un'altra unitaÁ di misura utilizzata per definire il titolo Áe il carato, per cui Áe frequente sentir parlare di oro 18 carati piuttosto che 750. La disciplina italiana in proposito non ammette il carato come unitaÁ di misura, quindi sia l'esposizione di cartelli al pubblico che, a maggior ragione, il marchio apposto su un oggetto, devono riportare l'indicazione del titolo in millesimi e non in carati. Sugli oggetti in metallo prezioso oltre al titolo deve essere presente anche un altro marchio, cioeÁ quello del produttore. Questo marchio Áe meno conosciuto, ed Áe invece fondamentale per la garanzia del titolo dell'oggetto. Il «marchio di identificazione», cosõÁ viene definito, Áe costituito da un numero seguito dalla sigla automobilistica in cui l'impresa ha sede legale. Per fare un esempio, il primo numero assegnato a Bologna Áe 1-BO, l'ultimo 358-BO. Il marchio di identificazione, accanto al titolo, costituisce la dichiarazione da parte del produttore che il titolo effettivo dell'oggetto in metallo prezioso corrisponde al titolo impresso. Chiunque si propone di fabbricare o importare oggetti in metallo prezioso deve quindi ottenere presso la Camera di commercio in cui ha sede la propria attivitaÁ la concessione del marchio di identificazione. Successivamente dovraÁ apporre tale marchio, che ha caratteristiche precise e viene ricavato da matrici in possesso dell'Ufficio Metrico della Camera di commercio, su ogni oggetto di sua fabbricazione, affiancato dall'impronta del titolo. Á da notare che i punzoni con i E quali i produttori apporranno il loro marchio di identificazione sugli oggetti vengono ricavati da matrici in possesso dell'Ufficio Metrico, e cioÁ rende difficile la contraffazione del marchio, giacche dalla matrice e dalla impronta del punzone depositata si puoÁ risalire all'autenticitaÁ del marchio apposto sull'oggetto. Un altro marchio che possiamo trovare apposto su oggetti in metallo prezioso Áe quello detto «marchio tradizionale di fabbrica». Se l'impresa giaÁ assegnataria del marchio di identificazione intende apporre, in aggiunta al marchio di identificazione e a quello del titolo, un ulteriore marchio che la rappresenti, puoÁ farlo depositando l'impronta di tale marchio presso l'Ufficio Metrico. L'ufficio esamineraÁ il marchio tradizionale presentato per controllare che non ingeneri confusioni con i marchi previsti per legge. Il marchio tradizionale puoÁ essere costituito da un disegno stilizzato, le iniziali dell'impresa, non c'eÁ alcuna restrizione se non quella che sia ben diverso dal marchio di identificazione e da quello del titolo. Finora abbiamo parlato dei marchi che Áe obbligatorio imprimere sugli oggetti per chi fabbrica oggetti in metallo prezioso in Italia, ma non dimentichiamo che hanno libera circolazione sul nostro territorio anche gli oggetti prodotti da paesi membri dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo. L'art. 5 del decreto legislativo 251/99, che costituisce una novitaÁ rispetto alla precedente normativa, regolamenta la maÁ consentito per gli teria in proposito. E oggetti in metallo prezioso legalmente prodotti e commercializzati nei paesi membri dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo, posti in commercio in Italia, non avere il marchio di identificazione a condizione che sull'oggetto ci sia l'indicazione del titolo in millesimi e il «marchio di responsabilitaÁ» previsto dal paese di provenienza, o una punzonatura avente un contenuto informativo equivalente a quello del marchio di identificazione, e che sia comprensibile per il consumatore finale. La domanda che ci si pone in questo caso Áe come essere sicuri che la punzonatura su questi oggetti sia quella prevista dalle norme. La risposta viene data dal comma 4 del succitato art. 5 che stabilisce, al fine di garantire una corretta informazione al consumatore, l'obbligo di esporre in maniera chiara da chiunque vende al dettaglio gli oggetti prodotti nei paesi membri dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo una tabella di comparazione che riporti i titoli e marchi differenti da quelli previsti per gli oggetti di produzione italiana. Quindi dal negoziante, come viene stabilito dal regolamento di applicazione del decreto legislativo 251/99, dobbiamo trovare una tabella di comparazione in cui sia chiaramente riportato: in corrispondenza della riproduzione del punzone dello stato membro il corrispondente titolo legale ammesso in Italia, e in corrispondenza della riproduzione del marchio di responsabilitaÁ previsto nel paese membro la specificazione del paese di provenienza e dell'organismo, ufficio o altro ente che ha apposto tale marchio. Quando acquistiamo un oggetto in metallo prezioso, al di laÁ di un cartello esposto o di un cartellino allegato che dichiarano il titolo e il produttore, controlliamo quindi che sull'oggetto stesso siano ben leggibili il marchio del titolo e il marchio di identificazione del produttore. SORVEGLIANZA NEL SETTORE Â? ORAFO, PERCHE Nel panorama internazionale, l'Italia Áe un paese leader per quel che riguarda la produzione di manufatti in metalli preziosi; le aziende presenti nel territorio nazionale sono circa 5.000 e coprono i due terzi del mercato europeo ed un terzo del mercato mondiale, con un grande volume di esportazioni negli Stati Uniti ma anche in SEGUE A PAGINA 20 20 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003 Oggetti preziosi, la garanzia del marchio SEGUE DA PAGINA 19 paesi europei come Gran Bretagna, Spagna, Francia. Nel settore orafo il sistema italiano daÁ la responsabilitaÁ del prodotto al produttore tramite la concessione del marchio di identificazione, marchio costituito da un numero seguito dalla sigla automobilistica della provincia in cui ha sede l'impresa e che identifica univocamente l'impresa. Il sistema italiano impone al produttore di apporre sull'oggetto in metallo prezioso il titolo e insieme il marchio di identificazione a garanzia che il titolo effettivo dell'oggetto in metallo prezioso corrisponde al titolo impresso. In gran parte dei paesi membri dell'Unione Europea Áe invece molto diffuso come sistema di garanzia del titolo il sistema hallmarking in cui un organismo ufficiale controlla la produzione di oggetti in metalli preziosi prima dell'immissione sul mercato, provvedendo anche alla punzonatura degli oggetti stessi se il titolo risulta conforme a quanto dichiarato. Tale sistema, basandosi su organismi terzi che effettuano il controllo, offre garanzie che il sistema italiano, basato invece sulla concessione del marchio al produttore, non puoÁ dare. A questo proposito bisogna evidenziare che, considerata la grande produzione di oggetti in metallo prezioso nel nostro territorio, risulterebbe tecnicamente molto difficile costituire in Italia un sistema hallmarking per uniformarsi al sistema di garanzia dei paesi membri. Il problema della disparitaÁ dei due sistemi di garanzia Áe stato sollevato dall'Unione Europea allo scopo raggiungere un'armonizzazione fra tutti i paesi membri e quindi poter applicare la direttiva europea che mira al libero scambio. La soluzione a questo problema, e cioeÁ mantenere il sistema italiano che non Áe un sistema indipendente di garanzia, Áe data dall'effettuazione da parte di un ente ufficiale di un certo numero di controlli presso i produttori, controlli che prevedano il prelievo di campioni rappresentativi della produzione dell'azienda da sottoporre ad analisi per la verifica del titolo del metallo dichiarato. Si comprende che in tale contesto i controlli tesi alla garanzia del consumatore rendono anche un contributo alle aziende del settore orafo, evitando ripercussioni negative sulle esportazioni italiane all'estero. Anche in questo quadro di armonizzazione Áe da leggere la nuova disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi, che ha raggiunto il suo completamento con l'emanazione del D.P.R. 150/2002, recante il regolamento sui principi in materia giaÁ sanciti dal decreto legisla- PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA COMMERCIO ESTERO tivo 251/99. Il completamento nel 2002 del quadro normativo per il settore orafo-argentiero, ha consentito alle Camere di commercio, individuate come gli enti preposti ai controlli, di partire nel 2003 con la sorveglianza presso le aziende assegnatarie di marchio di identificazione dei metalli preziosi. In un accordo fra Ministero delle AttivitaÁ Produttive, Unioncamere ed Assicor, Áe stato infatti fissato l'obiettivo di eseguire in tutta Italia 20.000 analisi del titolo su oggetti in metallo prezioso. Il numero di controlli che ogni singola Camera di commercio deve effettuare entro l'anno, sono stati definiti secondo criteri statistici partendo dal numero di assegnatari di marchio di identificazione presenti nella provincia. Tali criteri sono stati definiti su scala nazionale da Assicor, l'Associazione Intercamerale di Coordinamento per lo Sviluppo Produttivo dell'Oreficeria. La Camera di commercio di Bologna ha inteso innanzi tutto informare le principali associazioni di categoria del settore orafo e alcune delle aziende orafe organizzando un incontro tenutosi il 17 febbraio di quest'anno. L'incontro ha registrato una buona partecipazione e molto interesse per i contenuti che tendevano a spiegare le principali novitaÁ introdotte dalle norme e il sistema dei controlli presso le aziende assegnatarie di marchio di identificazione. Dal mese di maggio sono partiti i controlli su 60 aziende della provincia di Bologna assegnatarie del marchio di identificazione, terminati nel mese di luglio. I controlli, effettuati dagli ispettori dell'Ufficio Metrico, hanno dato luogo al prelievo di 240 campioni, cioeÁ 240 oggetti in metallo prezioso pronti per la vendita prelevati presso le aziende sottoposte a sorveglianza. Come previsto dal D.P.R. 150/ 2002, tali campioni sono quindi stati inviati al laboratorio SAGOR, Azienda Speciale della Camera di commercio di Arezzo, per l'esame del titolo dichiarato dai produttori. L'esito di questi esami ha evidenziato il 13% di oggetti sottotitolo, di cui una parte in attesa di revisione di analisi come previsto dall'art. 15 della legge 689/81, e una parte in attesa d'esame delle memorie difensive presentate. Anche se ancora non si hanno precise indicazioni, con buone probabilitaÁ i controlli continueranno anche nell'anno venturo, allargando la sorveglianza alle attivitaÁ commerciali o di rivendita all'ingrosso, attivitaÁ che pur non avendo la stessa responsabilitaÁ dei produttori devono comunque assicurare al consumatore le dovute garanzie nell'acquisto di oggetti in metallo prezioso. I file contenenti tutte le opportunitaÁ commerciali pubblicate in queste pagine ed altre ancora sono reperibili anche all'interno del sito Web: www.bo.camcom.it (all'interno di Promozione e Statistica - Iniziative per l'Internazionalizzazione ``Offerte e proposte commerciali dall'estero''). RICHIESTE DI MERCI E DI RAPPRESENTANZE AUSTRIA M.T.H. MARIO TRUTZENBERGER HANDEL - NoÈbauerstrasse 45 - 4060 Leonding Tel. 0043/732/6806500 - Fax 0043/732/ 6806504 - E-mail: [email protected] contattare Sig. Mario Trutzenberger Ricerca produttori italiani di T-shirts, magliette polo, maglioni, abbigliamento tempo libero, berretti, abbigliamento sportivo e tecnico, teli da bagno, orologi da personalizzare, penne a sfera, borse. (09/2003) m VIENNA VIOLIN & ACCESSOIRES Steinfeldergasse 28 - 2340 MoÈdling - Tel. 0043/ 2236/205285 - Fax 0043/2236/206602 - E-mail: [email protected] - contattare Frau Claudia Zankl - Internet: www.vienna-violin.at Ricerca produttori italiani di custodie per strumenti ad arco (violini, ecc.). (09/2003) m DECOR SERVICE GmbH - Theatergasse 1 8490 Bad Radkersburg - Tel. 0043/3476/2894 Fax 0043/3476/3323 ± E-mail: [email protected] - contattare Sig. Friedrich FortmuÈller ± Internet: www.decorservice.com Ricerca produttori/fornitori di marcatori per lavagne, confezionatrici di stuzzicadenti in bustina singola su cui stampare il logo. (09/2003) m WOHNTEXTIL HERZMAYER KG - Niederland 125 - 5090 Unken - Tel. 0043/6589/4248 - Fax 0043/6589/424820 - E-mail: [email protected] Ricerca produttori italiani di mobili imbottiti e materassi. (09/2003) m EGITTO ROYAL PACK - Piece 49, Industrial Zone no. 3 - 6th October City - Tel. 0020/8/882888 - Fax 0020/8/331911 - E-mail: [email protected] contattare Mrs.Wagnat Ragab Ricerca aziende italiane produttrici di conserve di frutta. (Rif. 68/egtr/03) m ALI ABD EL SHAFI CO. - 5, Moustafa Taksim El Messaha El Maadi - Cairo - Tel. e fax 0020/2/3598710 - contattare Mr. Ali A. El Shafi Ricerca aziende italiane produttrici di rivestimenti per interni. (Rif. 70/egtr/03) m MONDIAL FOR PLASTIC - Ismailia Desert Road Berti Baddar Station - Tel. 0020/2/ 2990200 - Fax 0020/2/2978315 - E-mail: [email protected] - contattare Mr. Tamer Amin Ricerca aziende italiane produttrici di componenti plastici per elementi refrigeranti. (Rif. 74/egtr/03) m ENGINEERING CO. FOR TRADING & AGENCIES - 15B El Safa St. off Wadi El Nil St. Kobri El Kobba - Cairo - Tel. 0020/2/4546741 Fax 0020/2/4546742 ± contattare Mr. Ahmed El Meligi Ricerca aziende aziende italiane produttrici di sedie. (Rif. 65/egtr/03) m METAL ENGINEERING - 171, Mohamed Farid St. Down Town - Cairo - Tel. 0020/2/ 3915443 - Fax 0020/2/3938463 - contattare Mr. A.B.Sarhan Ricerca aziende italiane produttrici di imballaggi per piastre metalliche. (Rif. 69/egtr/03) m m M.E.C.C.A. - 62, El Tahrir St. Dokki - Cairo - Comunicati: Forum degli investimenti italo-egiziani Si informa che nei giorni 15 e 16 dicembre 2003 si terraÁ al Cairo (Egitto) l'Investment Forum, organizzato di concerto da GAFI (General Authority for Investment and Free Zones) e UNIDO IIPU, che si svolgeraÁ durante le celebrazioni dell'``ITALY-EGYPT YEAR'', un momento per fare il punto sulle relazioni tra i due paesi. Il Forum rappresenta l'occasione per molte imprese italiane di conoscere direttamente i settori a maggior potenziale di crescita per gli investimenti e gli incentivi previsti da entrambi i Governi. Molte Camere di commercio e diverse Regioni italiane hanno giaÁ confermato la partecipazione all'evento con delegazioni di imprenditori. La Federazione delle Industrie Egiziane (FEI) e la controparte italiana, Confindustria parteciperanno con propri relatori all'evento che rappresenta un passo importante nello sviluppo delle relazioni tra le due Associazioni. La parte centrale del Forum saraÁ dedicata al match-making tra le aziende dei due paesi che condividono interessi e propositi e verranno inoltre presentati dalle rispettive associazioni di categoria i settori che offrono maggiori opportunitaÁ di investimento, in particolare: agroalimentare pelle e calzature tessile componentistica auto mobili ambiente In questi settori sono state selezionate una quarantina di proposte di collaborazione (uno schema riassuntivo di dette proposte suddivise per settore, puoÁ essere ottenuto contattando gli uffici della Promozione Estera della CCIAA di Bologna al no tel. 051/6093286) avanzate da aziende egiziane in cerca di una controparte italiana. Rappresentanti del Governo egiziano ed imprese locali illustreranno queste proposte nel corso del Forum e saranno disponibili a discuterne con aziende italiane. Per informazioni contattare: Sig. Paolo Beltrami, tel. 051/6343031 - fax 051/6341186 E-mail: [email protected] Sig. Enrico Sasdelli, Cairo - tel. 0020/2/3925277 - fax 0020/2/3957631 E-mail: [email protected] PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA Tel. 0020/2/7483987 - Fax 0020/2/7608651 - Email: [email protected] - contattare Eng. Sherif Weshhy Ricerca aziende italiane produttrici di materiali chimici argo. (Rif. 64/egtr/03) ARAB CONSULTING ENGINEERS Building 5 St. 77 Maadi - Cairo - Tel. 0020/2/ 7508724 - Fax 0020/2/3590891 - E-mail: [email protected] - contattare Mr. Osman Azzam Ricerca aziende italiane produttrici di strumentazione elettronica per misurazioni. (Rif. 72/egtr/03) m KEEM ELECTRIC - 78, Seket Hadid El Suez Kobry El Kobba - Cairo - Tel. 0020/2/4871290 Fax 0020/2/4856298 - E-mail: [email protected] - contattare Mr. Tahany Nazeef Ricerca aziende italiane produttrici di stabilizzatori di energia UPS. (Rif. 73/egtr/03) m JACON FOR TRADING INDUSTRY - 60, Guesr El Suez St. - Cairo - Tel. 0020/2/2967251 - Fax 0020/2/2981058 - E-mail: [email protected] contattare Mr. Josiph Kamal Riad Ricerca aziende italiane produttrici di strutture elettriche. (Rif. 67/egtr/03) m EAMIC CO. - 2, Hadaek El Obour Salah Salem St. - Nasr City, Cairo - Tel. e fax 0020/2/4013929 contattare Mr. Tarek Zahran Ricerca aziende italiane produttrici di fornaci per la lavorazione del vetro e cristallo. (Rif. 71/egtr/03) m EDUCATIONAL PROJECTS CO. - 27, Mohamed Tawfik Diab St. Makram Ebeid - Nasr City, Cairo - E-mail: [email protected] - Tel. 0020/2/2707692 - Fax 0020/2/2707571 contattare Mr. M. Sherif Ricerca aziende italiane esportatrici di macchinari usati per la lavorazione del legno. (Rif. 75/egtr/03) m BAHIA COTTON MADE MANUFACTURING CO. - 10th Ramadan City 3rd Industrial Zone Tel. 0020/15/413198 - Fax 0020/15/413199 - Email: [email protected] - contattare Mr. Ahmed Eissa Ricerca aziende esportatrici di macchinari nuovi e usati per tipografia. (Rif. 63/egtr/03) m BGI Business Group for Investment - 24/A Anwar El Mofty St. - Nasr City, Cairo - Tel. 0020/ 2/4048423 - Fax 0020/2/4046324 - E-mail: [email protected] - contattare Mr. Moheb M. Osman Ricerca aziende italiane produttrici di condutture per trasporto materiali petroliferi. (Rif. 66/egtr/03) m COMMERCIO ESTERO ATLAS CHEMICAL - 3, El Ghawass Abd El Aziz Shehata St. - Cairo - Tel. e fax 0020/2/ 4048630 - E-mail: [email protected] - contattare Mr. Mohsen Zahran Ricerca aziende italiane esportatrici di prodotti petroliferi e minerari. (Rif. 62/egtr/03) OTTOBRE 2003 / Bolognaeconomica / 21 m Comunicati: Apertura di un Consolato Generale dell'Ucraina a Milano GERMANIA Si porta a conoscenza degli operatori interessati che, dal gennaio u.s., Áe operativo a Milano il Consolato Generale dell'Ucraina, presso il quale funziona la sezione economico-commerciale (responsabile: console Vadim Sabluk) la cui attivitaÁ ha come scopo principale di sviluppare le nuove opportunitaÁ di collaborazione tra Ucraina e Italia in campo economico, commerciale, culturale e consolare per le regioni del Nord d'Italia (EmiliaRomagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta, Veneto). Gli estremi di contatto sono i seguenti: HILPRESS GmbH - Postfach 630762 - 22317 Hamburg - Tel. 0049/40/53809234 - Fax 0049/ 40/53809283 - E-mail: [email protected] contattare Mr. Jan Schwonbeck SocietaÁ di commercio all'ingrosso di cablaggi elettrici (con circa 3000 clienti) desiderando ampliare la propria gamma di prodotti, ricerca un produttore o fornitore italiano di manufatti per l'elettronica: carcasse e scatole per l'industria elettrotecnica, carcasse per l'industria elettronica, carter in materie plastiche. (10/2003) m Consolato Generale dell'Ucraina Via Privata Maria Teresa 8 - 20123 Milano Tel. 02/80509132 o 86998814 o 86995789 Fax 02/86984863 - E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] o [email protected] GRECIA VARDAKIS G. ATHANASIOS - 21hs Iouniou 243 - 61100 Kilkis - Tel. 0030/23410/29707 Fax 0030/23410/26464 - E-mail: [email protected] - contattare Vardakis Georgios Desidera contattare produttori italiani di mobili, tessuti per arredamento, articoli igienicosanitari e piastrelle. (10/2003) m KONOMIS LAZAROS - I. Drosopoulou 117A - 11256 Atene - Tel. 0030/2310/244596 - Fax 0030/2310/256971 - E-mail: [email protected] contattare Konomis Dimitrios Desidera contattare ditte italiane che producono e installano attrezzature per la lavorazione e la confezione del sale. (10/2003) m A. ATZEMIS - A. AGGELAKIS OE Eleftherias 80 - 56123 Ambelokipi Thessalonikis Tel. 0030/2310/724795 - Fax 0030/2310/ 727440 E-mail: [email protected] - contattare Atzemis Athanasios Desidera contattare produttori italiani di buste di carta per tutti gli usi. (10/2003) m TRENTZIDIS GEORGIOS & CO. OE - K. Karamanli 39 - 66031 Kalabaki Dramas - Tel. 0030/25210/51238 o 52557 - Fax 0030/25210/ 52737 - contattare Trentzidis Georgios Desidera contattare produttori italiani di mungitrici per pecore e mucche. (09/2003) m AFOI EM. MAVRAKOU OE - Karaoli & Dimitriou 7 - 56224 Thessaloniki - Tel. 0030/ 2310/769777 - Fax 0030/2310/769294 - E-mail: [email protected] - contattare Mavrakos Em. Desidera contattare produttori italiani di gruppi m Comunicati: Conferenza interaraba sugli investimenti in Algeria Dal 9 al 10 dicembre prossimi si terraÁ ad Algeri, con il patronato del Presidente della Repubblica algerina, la decima conferenza degli uomini d'affari e degli investitori arabi, che quest'anno Áe dedicata all'investimento nel settore dei servizi. La conferenza Áe un appuntamento biennale che riunisce qualificate rappresentanze di tutti i paesi arabi, sia delle amministrazioni che del mondo degli affari, fa il punto sulle principali novitaÁ emergenti nel mondo arabo e sui loro riflessi sulle opportunitaÁ d'investimento, consente di incontrare uomini d'affari e investitori dei ventidue paesi arabi. Sono previste sessioni di lavoro dedicate: sviluppo e investimenti in Algeria, potenziale e opportunitaÁ, l'investimento nei servizi nei paesi arabi e il suo ruolo nel creare collegamenti tra i settori di produzione, la liberalizzazione del Á prevista anche la presentazione di commercio e dei servizi tra i paesi arabi. E progetti di investimento specifici e di opportunitaÁ. Il costo di partecipazione Áe di 500 dollari. Il modulo di registrazione puoÁ essere richiesto alla Camera di commercio Italo-Araba, Roma (tel. 06/3226751 - fax 06/3226901 - E-mail: [email protected]). Maggiori informazioni sono reperibili sul sito della Camera di Commercio di Algeri: www.10congres-caci.org.dz . elettrogeni e motori elettrici e ditte che effettuano la riparazione e manutenzione di motori elettrici. (09/2003) AFOI KARASAVVIDI EPE - P.O. Box 283 57009 Thessaloniki - Tel. 0030/2310/755557 Fax 0030/2310/754344 - contattare Gotouhidou Nikoletta Desidera contattare produttori italiani di carni fresche e congelate, salumi, ecc. (09/2003) m AFOI MYTILINEOU OE - Pontou 9 - 54628 Thessaloniki - Tel. 0030/2310/753878 - Fax 0030/2310/753879 - E-mail: [email protected] contattare Mytilinaios Spiros Desidera contattare produttori italiani di parti e accessori per veicoli professionali e furgoni. (10/2003) m CHATZIDAKI G. & C. OE - K. Dil 20 - 54623 Thessaloniki - Tel. 0030/2310/229629 - Fax 0030/2310/273552 - E-mail: [email protected] contattare Valavanis Ioannis - Internet: www.fairhair.gr Desidera contattare produttori italiani di spazzole per capelli e prodotti chimici per la produzione di shampoo e lozioni per i capelli. (10/2003) m PAPAPANAGIOTOU GEORGIOS / SICUREZZA - Kromnis 32 - 54454 Thessaloniki Tel. 0030/2310/951220 - Fax 0030/2310/ 951220 - E-mail: [email protected] - contattare Papapanagiotou Georgios Desidera contattare produttori italiani di sistemi antifurto ed antirapina per vetture e moto. (10/ 2003) m PROMOBILITALIA - Passalidi 117 - 55133 Thessaloniki - Tel. 0030/2310/486726 - Fax 0030/2310/486522 - E-mail: [email protected] - contattare Panagiotopoulos Stathis Desidera contattare produttori italiani di mobili per cucine e camere da letto. (10/2003) m KOUVELIS ± PANTZIS IOANNIS - P. Athinagora 9 - 56430 Thessaloniki - Tel. 0030/ 2310/682150 - Fax 0030/2310/682501 Desidera contattare produttori italiani di lieviti per formaggi, utensili di acciaio inossidabile e strumenti di misura per l' industria casearia. (11/2003) m INDIA ANJANI AGENCY - 593 Oppanakara Street, First Floor - 641 001 Coimbatore - Tel. 0091/ 422/2396372 o 2397565 - Fax 0091/422/ 2392716 - E-mail: [email protected] Desidera contattare produttori italiani di macchinari di ogni tipo per la produzione di bottoni, di fermagli/fibbie e di chiusure lampo. (08/2003) m NIGERIA MUNIR GARMENT INDUSTRY (NIG.) LTD. - 71A Docemo Street, Idumota - Lagos - E-mail: [email protected] - contattare Mr. D.A. Bello Interessato all'importazione di abbigliamento in genere, giacche soprabiti, confezioni per bambino, abbigliamento sportivo e casual, biancheria intima e corsetteria, maglieria esterna e intima, indumenti da notte, pigiami, accessori d'abbigliamento, fazzoletti da naso, sciarpe, foulard, cravatte, berretti e copricapo, guanti, grembiuli e tute, asciugamani, lenzuola e coperte, tovaglie, pannolini per bambini, materiali e forniture varie per sartoria, nastri elastici, filati cucirini, chiusure lampo, pizzi e ricami, tessuti vari, macchine da cucire per uso domestico e industriale nuove e di seconda mano. (10/2003) m SPAGNA JUCLAMI - Madrid - Tel. e fax 0034/ 913280094 - E-mail: [email protected] Desidera contattare azienda italiana di gioielleria esclusiva, altamente professionale, con prodotti competitivi per rapporto qualitaÁ/prezzo e con disegni propri e personalizzati, che sia fortemente interessata al mercato spagnolo (Spagna peninsulare, Isole Baleari e Canarie, Principato d'Andorra, Gibilterra, Ceuta e Melilla, eventualmente anche Portogallo) e desideri introdurre e commercializzare i propri prodotti di gioielleria direttamente ``dal fabbricante al cliente gioielliere dettagliante'' attraverso una propria rete commerciale in loco costituita da un'eÂquipe coordinata di agenti-rappresentanti. Oltre ad un'ampia conoscenza ed esperienza nel settore della gioielleria medio-alta, con apporto di un interessante portafoglio di clienti consolidato negli anni, Áe in grado di offrire eventuale supporto nella gestione e studio di progetti di marketing per il lancio di nuove linee di prodotto, per azioni promozionali, per l'organizzazione, allestimento e pianificazione di presentazioni in fiere ed esposizioni professionali del settore, a livello nazionale e internazionale. m VENEZUELA CAMARA DE COMERCIO VENEZOLANOITALIANA - Av. San Juan Bosco, Centro Altamira, Mezzanina - Caracas 1062 - Tel. 008/ 212/2632427 o 2634862 - Fax 0058/212/ 2647213 - E-mail: [email protected] - contattare Rossella Mattioli, Area Servizi - Internet: www.cavenit.com Ricerca aziende che fabbricano o commercializzano un ristorante ambulante (esposto in fiera a Milano lo scorso anno). (07/2003) m 22 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003 OFFERTE DI MERCI E RAPPRESENTANZE AUSTRIA Per le offerte di seguito riportate contattare la SEZIONE COMMERCIALE DEL CONSOLATO GENERALE D'AUSTRIA (Sig.a Tiziana Balestra) - Piazza Duomo 20 - 20122 Milano Tel. 02/87909122 - Fax 02/877319 - E-mail: [email protected] - Internet: www.austriantrade.org/Italy (fare riferimento al codice riportato tra parentesi) (Rif. 105271/KL) Offre film per imballaggio di fieno e paglia: ricerca rappresentanti e/o importatori. (08/2003) m m (Rif. 105269/Kl) Offre sali essicanti: ricerca distributori o utilizzatori diretti. (08/2003) m (Rif. 105347/KL) Offre a diretti interessati un innovativo sistema per la costruzione di strade, autostrade e tunnel in alta montagna. (08/2003) m (Rif. 105385/KL) Offre trattamento per acqua delle piscine: ricerca partner commerciali. (08/2003) (Rif. 105398/Kl) Offre preparato farmaceutico per problemi digestivi: ricerca distributore. (08/2003) m (Rif. 105784/KL) Offre, ad utilizzatori diretti, tecnica di macinazione/granulazione di minerali impiegati come ``filler''. (08/2003) m (Rif. 10506/LM) Offre ``FANCY HEADS'', gadget/portabiti multiuso per arredamento, ufficio, pubblicitaÁ, ecc.: ricerca rappresentanti, arredatori di alberghi. (08/2003) m (Rif. 105749/LM) Offre prodotti solari ``ATEIA'': ricerca importatore generale. (08/2003) m (Rif. 105827/KL) Offre apparecchi acustici: ricerca distributori. (08/2003) m m (Rif. 105863/LM) Offre asciugabiancheria ecologico da collegarsi all'impianto di riscaldamento: ricerca importatori, rappresentanti, grossisti. (08/2003) (Rif. 106191/AR) Offre prodotti antincendio: ricerca importatori. (09/2003) m m (Rif. 106541/AR) Offre legno di latifoglie e conifere (tronchi e segati), pallets, pannelli, legna da ardere: ricerca rappresentante. (09/2003) m (Rif. 106686/KL) Offre sistemi di controllo radio per riempimento cisterne, autocisterne e depositi: ricerca utilizzatori diretti. (09/2003) (Rif. 106218/AF) Offre sistema di lettura biometrica: ricerca importatori e distributori. (09/2003) m (Rif. 106591/kl) Offre film estensibile per balle di rifiuti pressate. (09/2003) m (Rif. 106732/AR) Offre pannelli di plastica resistenti alle intemperie per campi gioco: ricerca importatori. (09/2003) m (Rif. 106581/AF) Offre argani a cremagliera: ricerca utilizzatori diretti. (09/2003) m (Rif. 107023/AR) Offre ad aziende trasformatrici segati di larice. (09/2003) m (Rif. 107413/KL) Offre stampa digitale: ricerca partner commerciale. (09/2003) m (Rif. 107402/AR) Offre segati d'abete, d'abete rosso e di larice: ricerca importatori. (09/2003) m m (Rif. 107229/LM) Offre giocattoli in legno ``TIBO'': ricerca grossisti, importatori. (09/2003) (Rif. 107577/Kl) Offre, ad utilizzatori diretti, software per il settore energetico (produzione e distribuzione) per controllare ed ottimizzare il funzionamento e la resa. (10/2003) m (Rif. 107601/AF) Offre profilattici: ricerca rappresentante in esclusiva. (10/2003) m GRECIA COPRAMAR LTDA. - Av. LeoÂn Bustos 1140 Linares, VII RegioÂn - Tel. 0056/73/211118 - Fax 0056/73/214351 - E-mail: [email protected] - contattare Paola NuÂnÄez - Internet: www.copramar.cl Azienda di lavorazione ed esportazione del settore agroalimentare, offre prodotti ortofrutticoli surgelati quali: fragole, lamponi, more, ciliegie, kiwi, funghi e in particolare asparagi. (08/2003) m EGITTO EL AHRAMERBS - 6 Saad Mohamed Al Haram - Cairo - Tel. e fax 0020/2/7422673 - Email: [email protected] - contattare Mr. Ahmed Fathi Abd El Halim Desidera contattare ditte italiane importatrici di erbe e spezie. (Rif. 61/egtr/03) (10/2003) m GIAPPONE EASTERN TRADE CO. LTD. - 1-3-12 Yasui, Kita-Ku - 462-0023 Nagoya City - Tel. e fax 0081/ 52/9914952 - E-mail: [email protected] SocietaÁ esportatrice offre autoveicoli usati di fabbricazione giapponese. (11/2003) m GRECIA N. DASTERIDIS AVEE - 1o Km. Alexandroupolis-Ferron - 68100 Alexandroupoli Tel. 0030/25510/25171 - Fax 0030/25510/ 21689 - E-mail: [email protected] Azienda produttrice di catarifrangenti per auto e segnaletica stradale Áe interessata ad esportare i suoi prodotti in Italia. (10/2003) m G. & D. MAKRIS & CO. OE / PLASTIMAK 63080 Ag. Pavlos - Chalkidiki - Tel. 0030/23990/ 22250 o 21436 - Fax 0030/23990/21736 - E-mail: [email protected] - contattare Papadopoulou Voula - Internet: www.plastimak.gr Desidera contattare importatori italiani di pelli artificiali. (11/2003) m HONG KONG WISDOM TRADING COMPANY - P.O.Box 80327 - Cheun Sha Wan - Kowloon - Tel. 00852/ 27499073 - Fax 00852/27495490 - E-mail: [email protected] - contattare Lam Hon Kon Offre prodotti di origine cinese: televisori a colori da 14'' e 21'', forni a microonde (da 17 litri), bollitori elettrici in acciaio inox (da 1,5 lt), miscelatori elettrici, macchine da caffeÁ elettriche, tostapane e articoli similari. (09/2003) m LITUANIA UAB VILKE - Silutes pl. 79 - 5799 Klaipeda Tel. 00370/46/390377 - Tel. cellulare 00370/ 652/84064 - E-mail: [email protected] - contattare sig.ra Olesia Kuz Primaria azienda produttrice di carne sia bovina che suina fresca, congelata e prodotti di carne: salsicce bollite, affumicati, salami, ecc., (in possesso di autorizzazione per le esportazioni verso l'UE) desidera proporre i propri prodotti e ricerca partner italiani interessati ad una collaborazione in merito. (11/2003) m NEPAL NEPALI EXPORTER (Group of Companies) G.P.O. Box 12027 - Kathmandu - Tel. 00977/1/ 4265852 - Fax 00977/1/4216452 ± Tel. portatile 00977/9810/51403 - E-mail: [email protected] - contattare Yogendra Ghimire - Internet: www.nepaliexporter.com Azienda produttrice ed esportatrice offre prodotti artigianali nepalesi: scialli, stole e sciarpe Pashmina, scialle e foulard in seta dipinti a mano, copri-cuscini, cascami di filatura della seta, maglioni in lana e cashmere, prodotti in canapa e cotone, carta e prodotti cartacei realizzati a mano, gioielli in argento sterling e m PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA COMMERCIO ESTERO confezionati con perline di vetro, coltelli Gurkha, statue in metallo, Thanka, incensi, bottoni in legno, argento e osso, giocattoli e artigianato in legno, borse in feltro, cotone, lana, seta e lavorate all'uncinetto, cappelli/ copricapo stravaganti, articoli religiosi tibetani, rosari, gioielli in stile tibetano. (10/2003) REPUBBLICA CECA  - HraÂdecka 1074 - 34201 MARIE NEMCOVA Susice - Tel. cellulare 00420/605177327 - Fax 00420/376594153 - contattare Petr Nemec Azienda a gestione familiare operante da una decina d`anni offre prodotti in granito (mattonelle, tegole, manufatti scanalati, ecc.); puoÁ effettuare anche il trasporto dei prodotti presso gli acquirenti. (10/2003) m STATI UNITI HELIO MEDICAL SUPPLIES INC. - 606 Charcot Ave. - San JoseÂ, CA 95131 - Tel. 001/ 408/4333355 o 001/800/6722726 - Fax 001/ 408/4335566 - Internet: www.heliomed.com Importante azienda produttrice offre aghi per agopuntura (provvisti di marcatura CE azienda certificata ISO 9002); ricerca distributore. (09/2003) m SVIZZERA M. SCHERRER AG - Herbergstr. 29 - 9524 Zuzwil / SG - Tel. 0041/71/9444242 - Fax 0041/ 71/9444262 - E-mail: [email protected] contattare M. Scherrer - Internet: www.mscherrerag.ch SocietaÁ commerciale specializzata nella vendita di macchine ed attrezzi per incisione/marcatura di superfici metalliche offre i propri apparecchi di punzonatura ``GRAVOSTAR'' per alluminio, acciaio in diverse leghe, metallo temprato e metalli colorati, applicabili a diversi tipi di macchine, fresatrici, centri di lavorazione, ecc. (08/2003) m UCRAINA ENTERPRISE CONTINENTAL R.Luxemburg Str. 72ë - 83114 Donetsk - Tel. 00380/622/553094 - Fax 00380/622/553485 - Email: [email protected] - contattare S. Mirgorod Offre i seguenti prodotti per il settore edile: fibra d'acciaio con ancoraggi (30/0,6 - 30/0,8 - 50/0,8 - 50/1,0 - 60/0,8 - 60/1,0), fibra ondulata (40/1,0 e 50/1,0), fibra diritta; filo d'acciaio per fibra d'acciaio (da 0,4 mm a 1,2 mm), filo d'acciaio zincato e non (da 0,3 mm a 4,0 mm). (10/2003) m OFFERTE DI SERVIZI AUSTRIA Per l'offerta di seguito riportata contattare la SEZIONE COMMERCIALE DEL CONSOLATO GENERALE D'AUSTRIA (Sig.a Tiziana Balestra) - Piazza Duomo 20 - 20122 Milano Tel. 02/87909122 - Fax 02/877319 - E-mail: [email protected] - Internet: www.austriantrade.org/Italy (fare riferimento al codice riportato tra parentesi) m (Rif. 106976/TB) Offresi in pieno centro a Linz (Alta Austria) possibilitaÁ di ``office sharing'', noleggio di uffici di rappresentanza completamente arredati ed attrezzati, unitamente a servizi di segretariato. (09/2003) ROMANIA FULG DE NEA SRL - Tel. 0040/744/147464 - Fax 0040/259/433791 - E-mail: [email protected] - contattare S. Tromboni Media azienda metalmeccanica rumena con 42 dipendenti situata vicino al confine ungherese (giaÁ operante per ditte emiliano-romagnole e venete) offre ad aziende italiane le seguenti lavorazioni: m fresatura, saldatura, rettifica, imballaggio, costruzione su disegno, ecc. (10/2003) PROPOSTE DI COLLABORAZIONE GRECIA A. KATSANIS - P. TSOLAKIS AVEE VIOSYP - Thermaikou 40 - 56429 Stavroupoli Thessalonikis - Tel. 0030/2310/426878 - E-mail: [email protected] - contattare Tsolaki Maria Si ricercano operatori interessati all'acquisto/ rilevazione di azienda produttrice di articoli in plastica e carta per il confezionamento di prodotti lattiero-caseari e gelati. (11/2003) m MONTENEGRO MONTENEGRO BONUS D.O.O. - Cetinje Tel. 00381/86/230270 - Fax 00381/86/230271 E-mail: [email protected] - Dott. Kascelan Branko, direttore esecutivo (per contatti in lingua italiana: Sig.Vuckovic - Tel. 00381/67/316244 E-mail: [email protected]) Impresa costituita nel luglio 2003 con decisione del Governo del Montenegro, allo scopo di governare e valorizzare le risorse del patrimonio statale sul territorio montenegrino e di assicurare l'afflusso di merci e di servizi sul territorio montenegrino e i mercati confinanti. Impresa integrata verticalmente, come prioritaÁ Áe orientata alla produzione e offerta di servizi nei settori alimentare, medicinale e materiale sanitario, derivati della nafta, ecc. Fanno parte del patrimonio della medesima: m Deposito cereali a NIKSIC: capacitaÁ di 10.000 tonn., situato verso il confine con la Bosnia; possibili forme di collaborazione sono: importazione del prodotto, servizio lavorazione frumento, produzione ed investimenti in comune. m m Deposito merci in genere a NIKSIC (Klicevo), di 4.194 m2 su di un'area di 9.041 m2, con uffici e garage, attrezzato con sistemi di allarme e antincendio, pavimentazioni in gomma, divisibile al bisogno in 5 depositi separati (valore di circa 880.000 Euro); utilizzato finora come deposito di farina, sale, zucchero, carta, alluminio e merci varie, si presta anche alla realizzazione di un'unitaÁ produttiva. Deposito di materiale sanitario a NIKSIC, di 1.850 m2 su di un'area di 1.820 m2 (valore di circa 500.000 Euro), ben attrezzato, suscettibile anche di cambio della destinazione d'uso. m m Deposito merci in genere situato nella Zona Franca del Porto di BAR, superficie totale di 12.796 m2 su tre piani (valore di circa 2.500.000 Euro), destinazione d'uso praticamente illimitata. m Deposito merci in genere a BIJELO POLJE, nel centro della regione nord del Montenegro, di 4.300 m2, piuÁ parte coperta di 1.040 m2, uffici e garage di 150 m2 (valore di circa 1.200.000 Euro), potrebbe rivelarsi interessante per installarvi unitaÁ di lavorazione delle frutta e verdure che si coltivano nel regione nord. Deposito di materiale sanitario a BIJELO POLJE, di 2.920 m2 (valore di circa 400.000 Euro), provvisto di celle di congelamento e raffreddamento, Áe suscettibile di cambio della destinazione d'uso. m m Depositi di derivati di nafta a BAR, LIPCI e BIJELO POLJE, capacitaÁ totale dei depositi di 52.500 m3 di cui: 17.200 m3 nel porto di Bar,10.200 m3 nel porto di Lipci e il resto in Bijelo Polje. Deposito di gas liquido a PODGORICA, di 1.000 m3, completamente attrezzato e destinato a fornire gas in bombole per uso domestico e industriale; si potrebbe eventualmente destinare anche alla fornitura di gas per auto, attraverso una collaborazione e investimenti in comune con un produttore di queste attrezzature. (10/2003) m