L`Universita¡ e la ricerca insieme alle pmi

Transcript

L`Universita¡ e la ricerca insieme alle pmi
Bolognaeconomica
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
ANNO XLIV
OTTOBRE 2003
www.bo.camcom.it
POSTE ITALIANE ± SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE ± REGIME LIBERO 50% ± AUT. DRT/DCB/BO
Contro i rischi
dei localismi
Camera di commercio di Bologna
e UniversitaÁ degli Studi hanno
organizzato il convegno dal titolo:
«Quale Occidente, Occidente perche»
P. 4
Marconi, arriva
la ferrovia interrata
Entro la fine dell'anno i convogli
potranno correre sui nuovi binari.
Dai primi del 2004 si potraÁ partire con
i lavori per l'allungamento della pista
P. 6
PromoBologna,
Áe scoccata l'ora x
Il 10 novembre scorso eÁ stata
costituita formalmente promoBologna,
l'Agenzia creata da Camera di commercio
e Provincia di Bologna
P. 7
I diversamente abili,
una grande risorsa
Le esperienze di riqualificazione
e di inserimento al lavoro delle persone
con disabilitaÁ acquisita. Se ne eÁ parlato
in un convegno il 27 novembre prossimo
P. 13
Il Sana vola
oltre oceano
Il Salone internazionale del naturale
eÁ sbarcato per la prima volta negli USA.
Presente a New York una delegazione
della Camera di commercio di Bologna
P. 14
EDITORIALE
L'impegno della Camera
a favore della comunitaÁ
di Gian Carlo Sangalli
Camera di commercio di Bologna e Alma Mater sono in procinto di avviare un progetto
comune teso ad incrementare l'innovazione tecnologica all'interno delle aziende del territorio.
L'iniziativa, a carattere sperimentale, Áe fortemente sostenuta dalle associazioni di categoria
Ogni impresa, dalla piuÁ piccola alla
piuÁ grande condivide i propri obiettivi di breve, medio e lungo termine
con la propria comunitaÁ. Con essa
scambia continuamente i contenuti
del proprio lavoro ed i significati del
suo ruolo sociale.
L'impresa ha quindi una funzinoe
sociale oltre che economica ed essa
si esplica nel perseguimento del
proprio scopo e nella creazione di
valore per l'intera comunitaÁ.
CioÁ Áe tanto piuÁ evidente per quelle
attivitaÁ economiche il cui scopo Áe
sostenere lo sviluppo economico del
territorio come Áe il caso di quelle
PAG. 5
SEGUE A PAGINA 3
L'UniversitaÁ e la ricerca
insieme alle pmi
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Bolognaeconomica
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Direttore editoriale:
GIAN CARLO SANGALLI
Direttore responsabile:
CLAUDIO MORI
Caporedattore:
FRANCESCO BACCILIERI
Direzione, redazione, amministrazione e pubblicitaÁ:
Piazza della Costituzione, 8 - Bologna
Tel. 051 6093288 - Fax 051 6331294
Indirizzo Internet:
http://www.bo.camcom.it
E-mail:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Hanno collaborato a questo numero:
Marina Amaduzzi; Liliana Fabbri;
Mario Gallotta; Rossella Maini
Marco Tavasani; Brunella Tripodi
Progetto grafico:
Struchel Communication Consulting
Via C. Battisti 10 - 40123 Bologna
Fotocomposizione e stampa:
Galeati Industrie Grafiche srl
Via Selice n. 187/189 - Imola (BO)
Fotografie:
New Photo
Associato all'Uspi
Unione Stampa
Periodica Italiana
Registrazione del Tribunale
di Bologna n. 2820 del 23-12-1958
PubblicitaÁ inferiore al 45%
Spedizione in abbonamento postale
Art. 2, comma 20/b, Legge 662/96
OTTOBRE 2003 /
EDITORIALE
nate per mano pubblica nel settore delle infrastrutture economiche.
A Bologna ad esempio BolognaFiere spa, Sab (la societaÁ che gestisce l'Aeroporto Marconi), Caab,
Interporto, Bologna Finanziaria Metropolitana sono tutte societaÁ che hanno una platea di
«portatori di interessi» che coinvolge tutti i cittadini e che, anzi, travalica qualsiasi nostro confine
provinciale.
A questo elenco di realtaÁ oggi possiamo aggiungere «PromoBologna» la neonata societaÁ consortile
che la Camera di commercio ha costituito con la Provincia per la valorizzazione del territorio e
l'attrazione di investimenti e intelligenze a Bologna.
Tutte queste societaÁ hanno attualmente la maggioranza del capitale sociale in mano pubblica ed
inoltre hanno in comune il fatto di coinvolgere direttamente o indirettamente tutta la cittaÁ.
Se queste realtaÁ, o anche solo una di queste, fossero nate esclusivamente private o fossero nate
con un solo azionista pubblico, la loro storia, e la storia di sviluppo di tutto il nostro sistema
imprenditoriale, sarebbe stata completamente diversa.
La Camera di commercio di Bologna, e quindi ogni singola impresa bolognese e ogni singola
organizzazione imprenditoriale, Áe azionista di tutte queste societaÁ.
I punti che voglio sottolineare sono dunque innanzitutto questi:
± Si tratta di realtaÁ che sono patrimonio di tutta la cittaÁ: riguardano tutti noi, ognuno con le sue
responsabilitaÁ, i suoi compiti istituzionali, e, ovviamente, ognuno con le proprie idee di sviluppo
di queste realtaÁ;
± I soci di queste realtaÁ devono necessariamente operare insieme con un progetto di sviluppo
condiviso. Una volta d'accordo sull'obiettivo ognuno ± nel rigoroso rispetto del fatto di essere
portatore di interessi collettivi ± deve fare la propria parte in funzione di quelle che sono le sue
competenze e specializzazioni.
Si tratta di obiettivi in se particolarmente chiari se coniugati con le grandi questioni che sono
questi giorni in evidenza:
± risolvere i problemi finanziari per rilanciare Caab scpa affinche tutte le imprese che operano in
questa grande struttura della cittaÁ possano concentrarsi esclusivamente sullo sviluppo della
attivitaÁ mercatale (con particolare riferimento a tutti i progetti di controllo e tutela dell'intera
filiera);
± garantire lo sviluppo infrastrutturale dell'aeroporto Marconi, ed il rafforzamento del suo
posizionamento competitivo in Eruopa e nel Mediterraneo, anche in collaborazione con partner in
grado di garantire lo sviluppo, con possibilitaÁ di ulteriori posizionamenti in seguito all'allungamento della pista;
± proseguire con il processo di privatizzazione di BolognaFiere spa., per poter consentire alla
societaÁ di sviluppare sempre maggiori vantaggi competitivi grazie ad un nuovo rafforzamento
patrimoniale ed a nuove sinergie e competenze in grado di rafforzare i capisaldi dell'attivitaÁ
fieristica bolognese;
± proseguire nello sviluppo di un sistema logistico della cittaÁ di Bologna da cui realtaÁ come
l'Interporto, Centergross e Imola Scalo, possano uscire rafforzate.
Questi obiettivi si legano necessariamente in un quadro piuÁ ampio legato strettamente a standard
di qualitaÁ sociale che devono essere tutelati e valorizzati. QualitaÁ sociale e qualitaÁ della vita
significa anche proporre la nostra realtaÁ come un buon posto in cui vivere, attirare intelligenze,
confronti e ricerca. Il quadro Áe dunque uno unico in cui confluiscono obiettivi nuovi per le
infrastrutture, aggiornati e se possibile anticipatori di nuove esigenze, con l'obiettivo di realizzare
un radicamento stretto di questi patrimoni alla cittaÁ per consentire lo sviluppo tutelando e
SEGUE A PAGINA 4
SOMMARIO
MERCATO LOCALE
FIERE ED EVENTI
Contro i rischi dei localismi ..................................... P. 4
L'innovazione tecnologica nel mirino ...................... P. 5
Il Sana vola oltre oceano ........................................ P. 14
L'appennino bolognese scende a valle e
fa bella mostra di se in Piazza S. Stefano............. P. 14
INFRASTRUTTURE
Marconi, arriva la ferrovia interrata ........................ P. 6
SUPPORTO ALLE IMPRESE
Bologna Economica viene inviata in omaggio
a tutte le imprese iscritte al Registro Imprese,
organizzazioni di categoria, banche, autoritaÁ cittadine,
amministazioni locali, Camere di Commercio, Ambasciate.
Tiratura 87.000 copie
---------------------------------------------------------------------------------Delle opinioni manifestate negli scritti sono responsabili gli
autori, dei quali la direzione intende rispettare la piena
libertaÁ di giudizio.
Bolognaeconomica / 3
PromoBologna, Áe scoccata l'ora x ............................ P. 7
Trenta aziende bolognesi in Costa Azzurra
per presentare la propria attivitaÁ.............................. P. 7
FORMAZIONE E QUALITAÁ
L'attivitaÁ corsuale del Ctc ......................................... P. 9
INDICI
Il calcolo del valore della lira, settembre 2003..... P. 10
IMPRESE IN ROSA
Á deboli ................. P. 16
Da sedici anni al fianco dei piu
LAVORO
Riforma Biagi, cosa cambia per i co.co.co ............ P. 17
TUTELA MERCATO E CONSUMATORE
Oggetti preziosi, la garanzia del marchio .............. P. 19
SOLIDARIETAÁ
COMMERCIO ESTERO
I diversamente abili, una grande risorsa ............... P. 13
OpportunitaÁ commerciali ................................. PP. 20-22
4 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
GLOBALIZZAZIONE
Contro i rischi dei localismi
Camera di commercio di Bologna e UniversitaÁ degli Studi hanno organizzato il convegno dal titolo:
«Quale Occidente, Occidente perche»
di Liliana Fabbri
Il titolo «Quale Occidente, Occidente
perche», potrebbe far pensare ad una
riflessione puramente accademica, riservata ad un gruppo di politologi impegnati ad analizzare i destini del mondo.
Ma cosõÁ non Áe. «Dopo l'11 settembre ±
spiega Tiziano Bonazzi, direttore del
Dipartimento di politica, istituzioni,
storia dell'UniversitaÁ di Bologna ± il
tema di ``cosa vuol dire essere occidentali'' Áe diventato di ancor piu
Á stringente
attualitaÁ, ponendo tantissimi problemi di
ripensamento culturale e politico, coi
quali tutti dobbiamo fare i conti».
Numerosi gli interrogativi aperti:
dal rapporto con gli Stati Uniti a quello
con le altre religioni, dai «confini» dell'Occidente (che comprende anche paesi
geograficamente non occidentali, come
il Giappone e l'Australia) alla specificitaÁ
europea, dai problemi politici dei rapporti con la Russia alle conseguenze
della globalizzazione. Argomenti che
stanno alla base del convegno che il
27 e 28 novembre ha riunito a Bologna
economisti, storici, specialisti di relazioni internazionali, impegnati ad analizzare le radici del cambiamento, le
opportunitaÁ e le incognite di tale problematica. Il convegno Áe promosso dal
Dipartimento di politica, istituzioni,
storia dell'UniversitaÁ di Bologna ± che
sul tema dell'Occidente ha avviato un
progetto di ricerca poliennale, nel cui
ambito si sono giaÁ svolti due convegni,
mentre altri due sono previsti nella
primavera 2004 ± e dalla Camera di
commercio di Bologna, con il contributo di UnicreditBanca.
L'idea di questo convegno ± sottolinea Giancarlo Sangalli, pres. della Camera di commercio di Bologna ± Áe nata
dalla volontaÁ di offrire alla cittaÁ un
momento di confronto di alto livello
sui temi che ci accompagnano ogni
giorno. Bologna, grazie alla sua UniversitaÁ ed alle sue attivitaÁ economiche, Áe
storicamente un punto di confronto fra
culture diverse e da questo ne ha sempre
tratto grande arricchimento, soprattutto
nel senso di apertura e capacitaÁ di
innovazione nell'affrontare e confrontarsi con nuove realtaÁ. Approfondire, su
diversi piani di confronto, come Áe possibile specchiarsi nel concetto di «Occidente», ci Áe sembrato importante, e da
questa forte motivazione Áe poi scaturita
la volontaÁ di confronto con alcuni fra i
piu
Á qualificati interlocutori italiani e
stranieri. «Il convegno ± osserva Bonazzi
± Áe nato con l'intento di offrire un
servizio alla cittaÁ ed alla sua economia,
per dibattere a livello scientifico, e
quindi al di fuori dalla politica, alcuni
grandi temi contemporanei. Come UniversitaÁ non dobbiamo soltanto insegnare
EDITORIALE
SEGUE DA PAGINA 3
ai giovani, ma fare anche un'opera di
servizio per l'intera societaÁ civile, fornendo alla cittadinanza degli strumenti
per pensare il presente. Su questo
campo, che non Áe strettamente economico, ma di commento della situazione
politica e culturale contemporanea, Áe
nata la collaborazione con la Camera di
commercio».
Alla «due giorni» hanno partecipato,
come relatori: lo storico Franco Cardini
(«Europa e Occidente nella riflessione
storica del Novecento»), il rettore dell'UniversitaÁ Cattolica di Milano, Lorenzo
Ornaghi («Un'esperienza al bivio: la cultura politica dell'Occidente»), gli economisti Marcello De Cecco («L'ascesa dell'Occidente economico») e Alberto Quadrio Curzio («L'Occidente e il modello
economico europeo»). Di grande rilievo
anche i relatori provenienti dall'estero:
Matthew Connelly della Columbia University («Quale storia puoÁ rivelarci qualcosa sul futuro delle relazioni transatlantiche»), Simon Serfaty del Center for
strategic and international studies di
Washington («La crisi dell'Occidente»),
Robert Young dell'UniversitaÁ di Oxford
(«Il corso dell'impegno si dirige verso
ovest: da Bandung a Bin Laden»), Nasr
Abu Zayd dell'UniversitaÁ di Utrecht
(«L'immagine dell'Europa nella narrativa
egiziana del XX secolo»). Quattro, in
particolare, gli argomenti esplorati nel
corso di lavori: «La costruzione dell'Occidente», «Occidente inevitabile?», «Occidente/Occidenti», «L'Occidente degli
altri». «Riflettere sul ruolo e l'identitaÁ
dell'Occidente ± sottolinea Bonazzi ± fa
anche affrontare il tema di come relazionarsi in modo efficace e positivo con
paesi e popolazioni dalle strutture sociali, culturali, economiche e politiche
profondamente diverse. Oggi dobbiamo
fare i conti con Paesi che hanno la
nostra tecnologia e il nostro know how
economico, ma una cultura autonoma,
con migliaia di anni alle spalle, molto
diversa da quella occidentale: gli altri
non sono piu
Á le vecchie popolazioni
coloniali soggette, ma concorrenti economici, politici, anche militari».
«Globalizzazione ± prosegue ± vuol
dire spogliarci un po' di noi stessi per
capire che non c'eÁ solo l'Occidente
Á uno degli enormi procome valori. E
o
blemi del 21 secolo, che non riguarda
solo l'Islam o i Paesi Arabi, ma anche la
Cina, l'India, l'America Latina. Anche il
mondo economico deve rendersi conto
che ci sono moltissime variabili nuove
che incidono sull'economia, pur non
essendo direttamente ecnomiche. Deve
insomma cominciare a pensare in termini di cultura e di politica, perche le
conseguenze sull'economia ci sono».
Il nostro obiettivo ± ha concluso
Sangalli ± Áe quello di evidenziare come
il fatto di parlare di «Occidente» puoÁ
portare al rischio di banalizzare un'idea
di Occidente contrapposta ad un'idea di
Oriente, come due entitaÁ divise, distinte
e contrapposte. Non Áe mai stato cosõÁ,
non lo Áe tutt'ora. La nostra idea Áe
tutt'altra: chiudersi dietro i fanatismi
delle parole significa perdere le proprie
energie nel costruirsi dei muri. Aprirsi
ad altri punti di vista significa invece
arricchirsi di nuove soluzioni. Ed Áe
proprio questo di cui oggi abbiamo
piuÁ bisogno: nuove soluzioni capaci di
spingerci oltre i rischi dei localismi, e
capaci di far emergere dietro ogni soluzione economica o politica, la vita delle
diverse persone su cui quotidianamente
tali decisioni incidono.
corrispondendo ai diritti ed alle
Á in base
esigenze di ogni cittadino. E
a queste considerazioni che la Camera di commercio ha in questi
giorni rilanciato l'esigenza di un'intesa tra tutte le istituzioni per meglio
definire l'impegno di ognuna di esse
nel generare valore per la nostra
comunitaÁ. Tali azioni prevedono
una serie di scambi azionari ± condivisi con le altre istituzioni, a partire dal Comune di Bologna, ±
finalizzati al riposizionamento di
Caab, al potenziamento e privatizzazione di Sab, allo sviluppo di
Interporto, alla connotazione di Bologna Finanziaria Metropolitana
quale societaÁ di engineering per lo
sviluppo dei progetti urbanistici di
Bologna, alla dotazione a favore di
BolognaFiere spa di tutte le competenze necessarie per garantire alla
societaÁ la possibilitaÁ di posizionarsi
nel mondo tenendo le radici ben
salde nel nostro territorio. Si tratta
di una serie di passi destinati alla
ricerca di un equilibrio fra il datore
queste strutture di tutti i meccanismi
necessari ad agire nel mercato, e
tutelare parallelamente lo sviluppo
equilibrato della cittaÁ, che usufruisce e vive anche di queste realtaÁ.
Quello che abbiamo proposto sono
dunque delle strategie per dotare
queste infrastrutture di strumenti
concreti per lo sviluppo, attraverso
un nuovo slancio di innovazione e
di programmazione finalizzato a
mantenere Bologna in una condizione di costante ed armonico sviluppo. C'eÁ chi vuol dare di queste
azioni una lettura politica, quasi
scontata in un Paese in perenne
campagna elettorale. Ma sbaglia
davvero chi vuol attribuire a questa
Camera di commercio, che fa dell'autonomia un valore imprescindibile, intenzioni di sostegno a questo
e a quello.
Questa Camera fa il tifo per la
coesione tra le diverse istituzioni in
una logica positiva per il nostro
territorio.
In questo senso la Camera di commercio svolge il proprio ruolo di
ente dagli interessi economici in
dialogo indispensabile con le altre
istituzioni ± con tutte per il bene di
Bologna.
Gian Carlo Sangalli
PRESIDENTE DELLA C.C.I.A.A. DI BOLOGNA
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
MERCATO LOCALE
OTTOBRE 2003 /
Bolognaeconomica / 5
L'innovazione tecnologica nel mirino
PartiraÁ a breve un progetto congiunto Camera di commercio-Alma Mater
per avvicinare il mondo delle pmi a quello della ricerca e dell'UniversitaÁ
di Marina Amaduzzi
Avvicinare il mondo della ricerca e
dell'UniversitaÁ a quello delle piccole e
medie imprese del nostro territorio. Se
questo Áe sempre stato sentito come
uno dei principali problemi per le
aziende bolognesi interessate all'innovazione tecnologica, questo Áe anche
l'obiettivo del progetto ``Piccole Imprese e UniversitaÁ'' che la Camera di
commercio e l'Alma Mater hanno
messo a punto e che partiraÁ a breve.
Un progetto fortemente sostenuto
dalle associazioni imprenditoriali che
piuÁ sono a contatto con le aziende e
che ne recepiscono problemi ed esigenze. Tra queste c'eÁ la Cna, che ha
appoggiato fin dal principio questo
progetto. ``Abbiamo la fortuna di avere
una UniversitaÁ tra le piu
Á antiche del
mondo che eccelle proprio per le capacitaÁ di innovazione'' spiega Loretta
Ghelfi, che guida la Cna di Bologna e
che fa parte del gruppo di lavoro
formato per la messa a punto del
progetto. ``Il nostro tessuto economico
Áe fatto peroÁ di piccole e medie imprese
che faticano a mettersi in contatto con
l'UniversitaÁ. Ogni volta che si parla di
trasferimento tecnologico si pensa che
vi debba essere una trasfusione di
sapere dall'UniversitaÁ alle imprese.
La legge della Regione che attendiamo
da tempo dovrebbe andare in questa
direzione e favorire questo processo,
ma finora Áe mancato uno strumento
che consentisse di avvicinare questi
due mondi a partire dalle esigenze
delle imprese. Il progetto della Camera
di Commercio e dell'UniversitaÁ prova a
colmare questa lacuna. Le imprese che
vogliono avviare progetti d'innovazione o brevettare nuovi prodotti possono trovare un aiuto ad attivare una
consulenza da parte dell'UniversitaÁ.
Allo stesso tempo si fornisce un aiuto
all'inserimento in azienda di laureati,
che Áe sempre una cosa importante''.
Si tratta di un progetto sperimentale
che avraÁ la durata di un anno. Se avraÁ
il successo che ci si aspetta potrebbe
aprire la strada alla nascita di una
societaÁ di servizi mista UniversitaÁ/Ca-
mera di commercio. Le imprese interessate a partecipare al progetto, che
gode anche di contributi da parte
dell'ente camerale, possono rivolgersi
alla stessa Camera di Commercio, presentando il proprio progetto d'innovazione per il quale si sta cercando una
partnership con l'UniversitaÁ. Il progetto verraÁ valutato, l'UniversitaÁ si faraÁ
carico dell'individuazione della competenza piuÁ idonea. ``In una ricerca
compiuta l'anno scorso'' prosegue
Ghelfi, ``abbiamo visto che centinaia
di imprese avviavano progetti di ricerca tecnologica e le difficoltaÁ principali, per loro, era appunto il mettersi
in contatto con il mondo universitario.
Questo progetto mira ad avvicinare i
due mondi, a partire dalle esigenze
delle imprese''. ``Quello che vogliamo
realizzare Áe una struttura che si interponga tra l'UniversitaÁ e le imprese,
organizzando l'intervento da parte dell'UniversitaÁ'' aggiunge Bruno RiccoÁ
dell'UniversitaÁ, ``per questo renderemo disponibili consulenti, docenti,
marketing di brevetti in base alle richieste di intervento''. Per dare corpo
al progetto saranno varate diverse iniziative. SaraÁ istituito un gruppo di
lavoro misto UniversitaÁ/Camera di
Commercio. Verranno promossi i processi di innovazione delle Pmi attraverso l'inserimento di laureati, con il
sostegno di apposite borse di studio.
SaraÁ sostenuto lo sviluppo tecnologico
ed organizzativo di singole imprese o
gruppi di imprese con attivitaÁ di consulenza specifica su progetti, mediante
l'individuazione delle competenze
idonee e l'attivazione dei percorsi necessari allo sviluppo di attivitaÁ di ricerca. VerraÁ fornito un supporto tecnico per la valutazione di possibilitaÁ di
brevettazione di prodotti e servizi innovativi adatte per sfruttamento aziendale e per la redazione della documentazione necessaria. Verranno inoltre
promosse la formazione aziendale attraverso seminari e conferenze e sperimentate forme organizzative efficaci
per realizzare il trasferimento dell'innovazione tecnologica tra UniversitaÁ e
Pmi.
6 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003
INFRASTRUTTURE
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Marconi, arriva la ferrovia interrata
Entro la fine dell'anno i convogli potranno correre sui nuovi binari.
Dai primi del 2004 si potraÁ partire con i lavori per l'allungamento della pista.
di Marco Tavasani
Ancora poche settimane di intensi
lavori. Poi, quasi certamente entro la
fine dell'anno, i primi convogli ferroviari potranno correre sui nuovi binari
costruiti dalla Sab, con la consulenza
di Italferr, che passano interrati ad
alcuni metri di profonditaÁ perpendicolarmente alla pista del Marconi.
Il grande cantiere, iniziato ai primi
del 2001 dopo un complesso progetto e
un bando di gara del valore di cento
miliardi delle vecchie lire, ha ormai
superato il 90 per cento dell'avanzamento complessivo. Si tratta di un
traguardo di altissimo valore percheÂ
cioÁ significa che la complessa opera
(che cambia parte della geografia dell'imponente reticolo ferroviario che avvolge Bologna) Áe ormai agli sgoccioli. E
dai primi del 2004 saraÁ possibile intervenire con i primi lavori per allungare
la pista ottenendo due vantaggi: un
maggior spazio di frenata degli aerei
(molto utile anche ai fini della sicurezza
nel caso di vento in coda o di pista
bagnata) e una lunghezza piuÁ che adeguata con 2.800 metri, 350 piu
Á degli
attuali, che consentiranno di effettuare
collegamenti intercontinentali senza
scalo su distanze di circa 5.500-6.000
miglia nautiche.
Grazie ai 2.800 metri della nuova
pista, che saraÁ pronta e certificata
entro il 2004, saraÁ ad esempio possibile raggiungere la costa orientale degli
Usa, i Caraibi, e una notevole area
dell'Estremo oriente.
Ma torniamo al complesso intervento sulla ferrovia necessario per allungare la pista. Infatti la presenza
della massicciata su cui passano i bi-
nari che portano i treni dal bivio di
Lavino (la Bologna-Milano) allo scalo di
San Donato Áe alta oltre sette metri
rispetto al piano di campagna e dista
circa seicento metri dalla fine della
pista. Il rilevato, essendo a tutti gli
effetti un ostacolo alla navigazione
aerea, in particolare nella delicata fase
dell'atterraggio, deve essere sorvolato
dagli aerei rispettando una determinata
distanza di sicurezza. CioÁ comporta
che i jet non possono toccare le ruote
poche decine di metri dopo l'inizio
della pista, ma molto piuÁ avanti, con
una Lda (Landing distance available) di
Á chiaro che questa situa2.100 metri. E
zione comporta situazioni di disagio
come un maggior impiego dei freni
alle ruote e il continuo ricorso alla
rumorosa retrospinta dei motori.
Ma vediamo da vicino la grande
opera sulla ferrovia.
L'appalto era stato vinto dalla Coop
Costruttori di Argenta con un sensibile
ribasso sulla base d'asta. I lavori, coordinati dall'ingegner Emilio Giovani
della Sab sono apparsi subito molto
impegnativi. Infatti, come si sapeva giaÁ
in fase di progetto esecutivo approvato
dai tecnici delle Ferrovie, i treni dove-
vano continuare a transitare sui binari
in corso d'opera. Quindi si Áe dovuto
realizzare un tunnel nella parte piuÁ
vicina alla pista lungo 996 metri,
mentre le ruspe aggredivano le fiancate
del rilevato togliendo terra e ghiaia e
appoggiando grosse travi di ferro per
sostenere la parte sopraelevata su cui
transitano i pesantissimi convogli merci.
La lunghezza dell'intero intervento
Áe di 3.660 metri ed Áe visibile, alla sua
estremitaÁ sud, lungo la Persicetana il
cui ponte verraÁ demolito. In sostanza si
tratta di deviare i binari dal tracciato
originale, instradarli lungo un percorso
in pendenza fino a raggiungere la massima profonditaÁ del tunnel, per poi
proseguire «a raso» leggermente sotto
il piano di campagna fino a ricongiungersi al tracciato. Oltre al tunnel, le
opere particolarmente significative
sono la demolizione di due manufatti
(uno passa sopra la linea ferroviaria
Bologna-Verona), la realizzazione di
un nuovo sottopasso e, non appena i
treni inizieranno a transitare sul nuovo
tracciato, verraÁ demolito l'argine con la
vecchia linea per una larghezza iniziale
di trecento metri, proprio in corrispondenza dell'asse-pista.
Successivamente l'intero argine
Á
verra demolito anche perche non dovraÁ
rappresentare ostacolo al radiosegnale
del «glide path»: uno dei componenti
del sistema di atterraggio strumentale
(Ils), che guida automaticamente gli
aerei fino a toccare con uno scarto di
pochi centimetri in condizioni di bassissima visibilitaÁ. Infatti, con l'allungamento della pista e il conseguente maggior spazio di frenata il sistema radioelettrico dovraÁ essere riposizionato. Per
capire la sensibilitaÁ degli strumenti,
basti pensare che nella primavera
scorsa una grande collinetta di terra
dove veniva accumulata quella degli
scavi, provocava interferenze al sistema.
A proposito, che fine faranno quei
milioni di metri cubi di terra e ghiaia
recuperata durante i lavori? Non andraÁ
sprecato nulla: dopo un opportuno trattamento di riqualifica, gran parte della
ghiaia e della terra verraÁ utilizzata per
allungare la pista, per costruire quella di
rullaggio e la bretella di «uscita rapida»
mentre una parte sta lentamente colmando una cava dismessa nelle vicinanze della testata pista 30.
I lavori per interrare la ferrovia (la
prima, grande opera strategica del Marconi, a parte la costruzione del terminal
passeggeri) hanno incontrato non pochi
problemi perche la deviazione della ferrovia non Áe stata solo un'opera ingegneristica di edilizia, ma ha richiesto anche
lo spostamento di un metanodotto, di
condutture Enel e la deviazione di un
oleodotto militare che rifornisce le basi
aeree in tutta Italia. Senza dimenticare
imponenti opere idrauliche per il trattamento delle acque.
Il disco verde finale arriveraÁ con il
sopralluogo della commissione delle
Ferrovie, incaricata di omologare e
certificare la complessa opera verificando che tutto sia stato eseguito secondo le prescrizioni. Intanto la posa
dei nuovi binari e della linea area di
alimentazione dei locomotori Áe praticamente ultimata. La buona stagione e la
lunga siccitaÁ estiva hanno permesso di
procedere ad un ritmo elevato accelerando i tempi. Tra qualche mese di
quella ferrovia sopraelevata, croce e
delizia dei piloti e della Sab, non
rimarraÁ che un ricordo.
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
SUPPORTO ALLE IMPRESE
OTTOBRE 2003 /
Bolognaeconomica / 7
PromoBologna, Áe scoccata l'ora x
Il 10 novembre scorso eÁ stata costituita formalmente l'Agenzia di marketing territoriale
creata da Camera di commercio e Provincia di Bologna
di Liliana Fabbri
Scocca l'ora dell'Agenzia di marketing territoriale, costituita formalmente
il 10 novembre. ``SaraÁ uno dei punti
qualificanti del territorio bolognese ±
sottolinea Luigi Litardi, segretario generale della Camera di commercio di
Bologna ± non soltanto per la promozione del sistema Bologna, ma soprattutto per l'attrazione degli investimenti''. A dar vita a questo importante
strumento di sviluppo per il nostro
territorio, di cui si parlava da tempo,
due soci fondatori: la Camera di commercio di Bologna e la Provincia di
Á una societaÁ consortile, nella
Bologna. E
quale in seguito, accanto ai soci fondatori, potranno entrare come soci ordinari (art. 6): i Comuni del territorio,
primo fra tutti quello del capoluogo; la
Regione Emilia-Romagna, cui spetta il
coordinamento delle diverse Agenzie
del territorio; Enti pubblici, Agenzie a
partecipazione pubblica; Fondazioni
bancarie, Istituti di credito; Enti di
ricerca, UniversitaÁ; Consorzi e altre
forme associative di imprese del territorio. Il capitale sociale iniziale ± 50%
Camera di commercio, 50% Provincia ±
Áe pari a 50.000 euro; per statuto, la
maggioranza dovraÁ comunque essere
detenuta dai soci fondatori (art. 5).
``Abbiamo preferito questa forma societaria ± spiega Litardi ± perche Áe abbastanza snella e consente flessibilitaÁ nella
predispozione del programma, come
pure delle risorse finanziarie, orientate
ai singoli progetti''. L'Agenzia (art. 4) Áe
finalizzata alla promozione di iniziative
che possano contribuire al rafforzamento e alla crescita del sistema socio
economico del'area metropolitana bolognese, ed in particolare alla valorizzazione delle potenzialitaÁ di sviluppo economico del territorio; a tal fine studia e
identifica modelli operativi di intervento in coerenza con le politiche di
sviluppo promosse dalle istituzioni locali, elaborando strategie e strumenti di
marketing territoriale. La parte organizzativa occuperaÁ le prossime settimane,
dopo di che l'Agenzia di marketing
territoriale potraÁ essere concretamente
operativa. ``Siamo convinti ± osserva
Litardi ± che il territorio bolognese
abbia forti potenzialitaÁ di attraazione
d'investimenti e l'Agenzia permetteraÁ
di «mettere in rete» le tante competenze
del nostro territorio. Fondamentale saraÁ
anche la collaborazione con le Camere
di commercio italiane all'estero, in particolare con quelle che coprono aree
d'interesse strategico per la nostra economia''. Fra le varie attivitaÁ che vedranno impegnata l'Agenzia, per la realizzazione degli scopi istituzionali ±
come si legge nello statuto (art. 4) ± vi
sono: l'elaborazione di analisi, indirizzi
e strategie di marketing territoriale; il
coordinamento tecnico delle progettualitaÁ e delle iniziative per lo sviluppo
operativo di strategie di attrazione di
investimenti che favoriscono lo sviluppo
del sistema socio economico locale; la
programmazione e pianificazione di specifici progetti di marketing territoriale e
attrazione di investimenti previa veri-
fica tecnico/economica degli stessi e
valutazione del loro impatto economico.
Le attivitaÁ verranno realizzate mediante: studi, ricerche e analisi operative; elaborazione ed analisi di piani di
fattibilitaÁ; consulenza e assistenza tecnica per azioni di marketing territoriale
e di attrazione di investimenti; realizzazione diretta di azioni di marketing
territoriale; servizi di informazione sui
temi di competenze; partecipazione a
fiere, workshop, manifestazioni in Italia
e all'estero; promozione di accordi di
collaborazione con enti pubblici e proivati sia in Italia che all'estero. L'Agenzia, inoltre, potraÁ realizzare la propria attivitaÁ in forma diretta, in collaborazione con le amministrazioni pubbliche e con societaÁ similari a carattere
locale, nazionale e internazionale; potraÁ
assumere partecipazioni in altre societaÁ,
enti, organismi aventi oggetto affine,
connesso o complemntare al proprio;
potraÁ compiere tutte le operazioni industriali, commerciali, mobiliari e immobiliari ritenute utili.
Trenta aziende bolognesi in Costa Azzurra per presentare la propria attivitaÁ
ai prodotti da forno alle pellicce,
dai gioielli ai vini, dalle cravatte agli
oggetti in terracotta. Un piccolo campionario del ``made in Bologna'' Áe
approdato all'Hotel Negresco di
Nizza, per una iniziativa promozionale che ha coinvolto trenta imprese
bolognesi di tre diversi settori: moda,
agroalimentare, artigianato artistico.
Per molte di esse Áe stata la prima
presentazione all'estero della propria
attivitaÁ. L'iniziativa, finanziata dalla
Camera di commercio di Bologna con
un contributo pari al 70%, ha coinvolto cinque Associazioni territoriali
(Cna, Assindustria, Coldiretti, Api,
Confartigianato Federimprese) e il
Consorzio ``Moda in Italy''.
Alla missione ha partecipato un
numero importante di imprese bolognesi, cui si sono uinite anche 12
imprese della provincia di Modena.
Ciascuna aveva un proprio spazio espositivo negli splendidi saloni dell'albergo
e un proprio programma di incontri
``one to one'' con operatori francesi. La
``regia'' Áe stata curata da Cna servizi di
Bologna, che si Áe occpata sia del
reperimento delle aziende sul territorio
che dei rapporti con la Camera di
commercio italiana di Nizza, partner
del progetto, che ha selezionato i potenziali buyer francesi. Nella fase preparatoria, le imprese hanno compilato
delle schede col loro profilo aziendale e
la ripologia produttiva, indicando altresõÁ il tipo di operatori che desidera-
vano incontrare, sulla base di questi
dati, la Camera di commercio italiana a
Nizza ha avviato la ricerca dei contatti
con gli opeatori francesi, invitati a
partecipare al workshop del 14 ottobre.
Á stato anche realizzato un catalogo
E
con foto e caratteristiche delle imprese
italiane. ``C'era una forte aspettativa da
parte delle nostre imprese ± osserva
Barbara Gialloreto di Cna Servizi ± e i
maggiori risultati, probabilmente, li
hanno registrati quelle del settore alimentare. Ora stiamo raccogliendo le
valutazioni delle nostre imprese, per
capire il ritorno economico che hanno
avuto da questa iniziativa''. Comunque
sia andata, ci vorraÁ tempo per sapere
se i contatti si trasformeranno in ordini
e affari, in ogni caso, saraÁ stata l'occasione per testare i propri prodotti e
cominciare a cimentarsi sui mercati
esteri. Accanto agli incontri commerciali, l'iniziativa ha visto anche lo
svolgimento di un'affollata conferenza
stampa (alla quale hanno preso parte,
assieme agli operatori italiani e francesi, le istituzioni locali), di una sfilata
di moda e di una degustazione di
prodotti tipici delle nostre zone. Alla
sfilata hanno assistito circa 400 persone, e l'evento ha avuto risonanaza
anche sulla stampa locale. Un bilancio
positivo, dunque, per questa iniziativa,
una delle numerose alle quali la Camera di commercio offre il proprio
supporto. ``Nel corso degli anni ±
sottolinea Marco Pancaldi, vice presi-
dente della Cciaa di Bologna ± abbiamo sperimentato vari tipi di iniziative, oggi che il mondo delle fiere non
Áe piuÁ in grande espansione, bisogna
inventarsi cose diverse. Andare fisicamente sul posto o far venire qui i
buyer interessati Áe un modello sul
quale da anni stiamo lavorando. In
alcune situazioni il multisettoriale
non ha avuto buona riuscita, in altre
ci ha dato soddisfazioni, non esiste un
unico modello. Fare internazionalizzazione ± aggiunge ± vuol dire muoversi,
essere dinamici. Le imprese devono
percorrere nuove strade, ma accando
a loro servono anche istituzioni, come
la Camera, che mettono a disposizione
risorse e voglia di fare. Stiamo parlando di piccole e medie imprese, che
senza un aiuto o senza `fare gruppo'
difficilmente riuscirebbero ad esplorare
nuovi mercati. La nostra mission Áe
sviluppare e promuovere il territorio,
ma anche aiutare le imprese a consolidarsi''.
L.F.
10 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
INDICI
Il calcolo del valore della lira, settembre 2003
La necessitaÁ di trasformare lire di anni passati in moneta attuale ricorre di
frequente nel campo giuridico ed in quello economico-amministrativo. L'esigenza
di disporre di uno ``strumento'' adatto a tale scopo puoÁ essere soddisfatta tramite
l'utilizzo dei coefficienti di rivalutazione della lira, che figurano nella tavola di
seguito riportata. Le serie dei coefficienti ± elaborati sugli indici dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai ed impiegati (indici che fino al 1967 si
chiamavano ``costo vita'') della provincia di Bologna e nazionali ± possono
interessare magistrati, avvocati, periti estimatori e, piuÁ in generale, quanti si
occupano di contratti e controversie giudiziarie in materia economica.
Al momento della risoluzione o della stipulazione dei contratti, infatti, occorre
aggiornare le somme in discussione. Per fare cioÁ basta moltiplicare le somme
stesse per il coefficiente corrispondente al mese e all'anno che interessa.
Dovendo, ad esempio rivalutare al settembre del 2003 una somma di
L. 800.000 del maggio '90, si vede che, nella tavola di seguito riportata relativa
al settembre 2003 in corrispondenza del gennaio '90, il coefficiente Áe 1,5926 (rif.
a Bologna) o 1,5958 (rif. all'Italia); ne consegue, pertanto, che la somma di cui
sopra, rivalutata al settembre 2003 varraÁ L. 1.274.045 (a) se si utilizza il primo
coefficiente o L. 1.276.668 (a) se si utilizza il secondo, dato l'indice di settembre
2003 pari a 121,7 riferito a Bologna e 121,4 riferito all'Italia.
ANNI
1992
1993
(a) Le somme cosõÁ rivalutate in Lire, con l'entrata in vigore della nuova moneta, dal mese di
gennaio 2002 dovranno essere convertite in Euro: L. 1.274.045 (rif. a Bologna) diventeranno quindi
euro 657,99 e L. 1.276.668 (rif. all'Italia) euro 659,34.
1994
ANNI
1986
1987
1988
MESI
COEFFICIENTI
BO
ITALIA
gennaio
1,9977
1,9687
febbraio
1,9881
marzo
1,9724
ANNI
MESI
COEFFICIENTI
ANNI
MESI
COEFFICIENTI
BO
ITALIA
1998
gennaio
1,1363
1,1367
1,4089
febbraio
1,1289
1,1335
1,3940
1,4029
marzo
1,1289
1,1335
aprile
1,3882
1,3970
aprile
1,1279
1,1314
maggio
1,3812
1,3899
maggio
1,1258
1,1293
giugno
1,3778
1,3852
giugno
1,1217
1,1283
MESI
COEFFICIENTI
BO
ITALIA
gennaio
1,4046
1,4126
febbraio
1,4023
marzo
luglio
1,3755
1,3829
luglio
1,1217
1,1283
agosto
1,3743
1,3817
agosto
1,1217
1,1272
settembre
1,3755
1,3771
settembre
1,1196
1,1262
ottobre
1,3687
1,3691
ottobre
1,1206
1,1241
novembre
1,3608
1,3612
novembre
1,1175
1,1230
dicembre
1,3608
1,3589
gennaio
1,3504
1,3540
1999
dicembre
1,1175
1,1230
gennaio
1,1165
1,1220
febbraio
1,3464
1,3488
febbraio
1,1124
1,1199
marzo
1,3425
1,3461
marzo
1,1104
1,1179
aprile
1,3386
1,3409
aprile
1,1074
1,1138
maggio
1,3321
1,3358
maggio
1,1054
1,1117
giugno
1,3270
1,3293
giugno
1,1044
1,1117
luglio
1,3219
1,3243
luglio
1,1034
1,1097
agosto
1,3194
1,3230
agosto
1,1034
1,1097
settembre
1,3169
1,3217
settembre
1,1004
1,1067
ottobre
1,3094
1,3130
ottobre
1,0964
1,1046
novembre
1,3069
1,3068
novembre
1,0954
1,1006
dicembre
1,3057
1,3068
gennaio
1,2983
1,2994
2000
dicembre
1,0944
1,0996
gennaio
1,0934
1,0986
febbraio
1,2946
1,2946
febbraio
1,0886
1,0937
marzo
1,2922
1,2921
marzo
1,0866
1,0907
aprile
1,2886
1,2885
aprile
1,0847
1,0898
maggio
1,2838
1,2838
maggio
1,0808
1,0868
giugno
1,2802
1,2814
giugno
1,0779
1,0830
BO
ITALIA
gennaio
1,7050
1,6977
1,9555
febbraio
1,6911
1,6837
luglio
1,2790
1,2778
luglio
1,0760
1,0810
1,9484
marzo
1,6829
1,6755
agosto
1,2779
1,2755
agosto
1,0760
1,0810
settembre
1,2743
1,2720
settembre
1,0741
1,0791
ottobre
1,2673
1,2650
ottobre
1,0713
1,0762
novembre
1,2650
1,2604
novembre
1,0666
1,0715
dicembre
1,2627
1,2558
gennaio
1,2592
1,2513
1989
aprile
1,9786
1,9425
aprile
1,6734
1,6646
maggio
1,9711
1,9352
maggio
1,6640
1,6578
giugno
1,9599
1,9279
giugno
1,6533
1,6498
luglio
1,9618
1,9279
luglio
1,6520
1,6459
agosto
1,9618
1,9243
agosto
1,6494
1,6432
settembre
1,9562
1,9189
settembre
1,6428
1,6353
ottobre
1,9471
1,9081
ottobre
1,6274
1,6198
novembre
1,9415
1,9011
novembre
1,6197
1,6134
dicembre
1,9343
1,8958
gennaio
1,9217
1,8836
febbraio
1,9129
marzo
1995
2001
dicembre
1,0657
1,0705
gennaio
1,0601
1,0658
febbraio
1,2377
1,2412
febbraio
1,0573
1,0621
marzo
1,2300
1,2313
marzo
1,0573
1,0612
aprile
1,2246
1,2247
aprile
1,0555
1,0575
maggio
1,2181
1,2172
maggio
1,0500
1,0547
giugno
1,2127
1,2108
giugno
1,0491
1,0529
dicembre
1,6072
1,6058
luglio
1,2127
1,2098
luglio
1,0500
1,0529
gennaio
1,5926
1,5958
agosto
1,2117
1,2055
agosto
1,0500
1,0529
1,8766
febbraio
1,5819
1,5851
settembre
1,2074
1,2024
settembre
1,0491
1,0520
1,9058
1,8698
marzo
1,5774
1,5790
ottobre
1,2022
1,1962
ottobre
1,0437
1,0493
aprile
1,9006
1,8647
aprile
1,5729
1,5730
novembre
1,1949
1,1890
novembre
1,0420
1,0475
dicembre
1,1928
1,1869
maggio
1,8885
1,8579
maggio
1,5684
1,5685
gennaio
1,1885
1,1855
giugno
1,8833
1,8512
giugno
1,5539
1,5626
luglio
1,8799
1,8462
luglio
1,5625
1,5566
agosto
1,8748
1,8412
agosto
1,5537
1,5464
settembre
1,8613
1,8281
settembre
1,5493
1,5378
ottobre
1,8333
1,8119
ottobre
1,5349
1,5250
luglio
agosto
settembre
1990
novembre
1,8285
1,8071
novembre
1,5250
1,5152
dicembre
1,8285
1,8039
dicembre
1,5194
1,5096
gennaio
1,8204
1,7944
gennaio
1,4974
1,4986
febbraio
1,8140
1,7897
febbraio
1,4800
1,4851
1991
1996
1997
2002
dicembre
1,0420
1,0466
gennaio
1,0366
1,0421
febbraio
1,1850
1,1821
febbraio
1,0305
1,0385
marzo
1,1816
1,1786
marzo
1,0314
1,0358
aprile
1,1736
1,1718
aprile
1,0279
1,0332
maggio
1,1691
1,1673
maggio
1,0244
1,0314
giugno
1,1691
1,1651
giugno
1,0253
1,0297
1,1702
1,1673
luglio
1,0244
1,0288
1,1702
1,1662
agosto
1,0235
1,0271
1,1590
1,1628
settembre
1,0227
1,0253
ottobre
1,1568
1,1617
ottobre
1,0193
1,0227
novembre
1,1546
1,1584
novembre
1,0184
1,0202
dicembre
1,1579
1,1573
gennaio
1,1546
1,1551
marzo
1,8061
1,7819
marzo
1,4774
1,4811
aprile
1,7998
1,7757
aprile
1,4721
1,4745
maggio
1,7905
1,7711
maggio
1,4682
1,4693
giugno
1,7813
1,7650
giugno
1,4630
1,4614
luglio
1,7813
1,7605
luglio
1,4604
1,4589
agosto
1,7721
1,7529
agosto
1,4553
1,4550
luglio
settembre
1,7631
1,7440
settembre
1,4527
1,4486
agosto
ottobre
1,7526
1,7307
ottobre
1,4401
1,4372
settembre
novembre
1,7394
1,7162
novembre
1,4289
1,4273
dicembre
1,7220
1,7105
dicembre
1,4240
1,4236
2003
dicembre
1,0184
1,0193
gennaio
1,0142
1,0151
febbraio
1,1546
1,1540
febbraio
1,0133
1,0134
marzo
1,1546
1,1529
marzo
1,0116
1,0100
aprile
1,1514
1,1518
aprile
1,0083
1,0083
maggio
1,1492
1,1485
maggio
1,0075
1,0075
giugno
1,1492
1,1485
giugno
1,0050
1,0066
1,1492
1,1485
luglio
1,0041
1,0041
1,1492
1,1485
agosto
1,0033
1,0025
1,1481
1,1464
settembre
1,0000
1,0000
ottobre
1,1427
1,1431
novembre
1,1406
1,1399
dicembre
1,1406
1,1399
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
SOLIDARIETAÁ
OTTOBRE 2003 /
Bolognaeconomica / 13
I diversamente abili, una grande risorsa
Le esperienze di riqualificazione e di inserimento al lavoro delle persone con disabilitaÁ acquisita.
Se ne eÁ parlato in un convegno il 27 novembre prossimo
Il Palazzo dei Congressi ha ospitato
il 27 novembre il convegno ``Ritorno
al lavoro'', dedicato alle esperienze di
riqualificazione personalizzata e all'inserimento mirato delle persone con
disabilitaÁ acquisita. Il summit, organizzato dal centro Protesi dell'Inail di
Vigorso e dall'Asphi (Onlus), ha avuto
Innanzitutto gli organizzatori e le
associazioni imprenditoriali presenti
hanno inteso alzare il velo su un centro
di assoluta eccellenza dell'Inail alle
porte di Bologna (Vigorso di Budrio)
unico nel suo genere in Italia, e ai
primi posti in Europa. Il convegno,
infatti, si Áe proposto di presentare,
favorendo il confronto tra esperienze
diverse, alle persone con disabilitaÁ e
``Tornare a casa'', la cui filosofia Áe
quella di offrire alla persona disabile
concrete opportunitaÁ per riprendere il
proprio ruolo personale, familiare, lavorativo e sociale in un normale contesto
di vita. Il progetto ``retraining'', che
consiste nella riqualificazione personalizzata e nell'inserimento mirato degli
assistiti Inail, si sta realizzando con
Asphi Onlus, associazione che da oltre
e potenzialitaÁ che possono esprimere
compiutamente nel momento in cui
vengono create le condizioni per poterle esprimere. Quindi il progetto che
noi abbiamo avviato giaÁ dal 2002 (il
progetto di riqualificazione professionale) consente appunto a queste persone di essere soggetti attivi e conseguentemente produttori di ricchezza
nel sistema del mercato del lavoro, in
il patrocinio del Comune e della Provincia di Bologna, e la collaborazione
della Camera di commercio.
``Ritorno al lavoro'' si Áe svolto in
quattro sessioni e ha visto il contributo
attivo di aziende di grande spessore, di
tutte le associazioni di categoria presenti sul territorio bolognese, dell'Ufficio inserimento lavoratori disabili e
dei sindacati a livello provinciale. L'intervento conclusivo della quarta sessione nella quale si Áe articolato il
convegno Áe stato dello stesso presidente
di palazzo della Mercanzia, Gian Carlo
Sangalli, mentre il dibattito finale ha
visto come moderatori Annarita Pellicciari del Centro di Vigorso e di Luigi
Rossi di Asphi, prima della chiusura
dei lavori affidati ad Alfredo Violante
(Direzione generale Inail) e a Carlo
Gulminelli (vice presidente Asphi
Onlus).
Perche Áe stato organizzato questo
convegno, su un tema di stretta attualitaÁ come la riqualificazione e l'inserimento (anzi, si potrebbe dire il reinserimento) di persone, spesso dotate di
grandi qualitaÁ professionali e umane,
nel mondo del lavoro?
alle aziende i servizi promossi dall'Inail
e dal Centro protesi in particolare a
sostegno della riqualificazione professionale e del reinserimento lavorativo
dei propri utenti. Ma c'eÁ stato anche un
altro aspetto che Áe spiccato nel calendario della giornata: come inquadrare
le nuove norme in materia di collocamento mirato delle persone disabili nel
contesto piu
Á ampio dei recenti indirizzi
in materia di politiche del lavoro.
Facile comprendere, quindi, l'assoluta attualitaÁ del convegno che ha interessato migliaia di persone in un momento in cui avvengono vorticosi cambiamenti nel ``mercato'' del lavoro, al
quale tanto ha dato il professor Marco
Biagi. Un intreccio tra reinserimento e
inquadramento professionale che ha
reso il convegno un ``unicum'' del suo
genere in Italia. Si Áe aperto quindi un
dialogo a piuÁ voci attraverso il quale
utenti, operatori, assicurazioni, aziende
pubbliche e private, e istituzioni, si
sono confrontate sui temi dell'integrazione sociale e lavorativa.
Uno stimolo forte allo sviluppo e
all'innovazione dei servizi forniti dal
Centro protesi Áe venuto dal progetto
20 anni si occupa di applicazioni informatiche per disabili, finalizzate anche
all'inserimento lavorativo. Una ``mission'' molto importante, considerando
quante risorse umane, anche di notevole spessore professionale, possono essere restituite al mondo del lavoro e alla
vita sociale. Il Centro Inail valuta durante i corsi gli obiettivi professionali,
individuando anche le strategie piu
Á
opportune per il loro raggiungimento.
``Il significato di questo importante
convegno ± spiega il dottor Raimondo
Lino, direttore del centro protesi Inail
di Vigorso ± non Áe stato soltanto celebrativo in quanto il 2003 Áe l'anno
europeo delle persone disabili, ma si Áe
trattato soprattutto di attivare un confronto tra tutti i protagonisti del processo di integrazione e reinserimento
delle persone che noi definiamo portatrici di abilitaÁ diverse''.
Cosa si intende con questo termine?
``In base alla nostra esperienza
quotidiana le persone disabili non devono essere viste con una connotazione limitativa, solo perche portatrici
di un deficit fisico, ma persone che al
pari delle altre hanno risorse, capacitaÁ
quanto sono in grado di offrire opportunitaÁ, anche specialistiche, di alto
livello, alle imprese disponibili ad accoglierle o a renitegrarle nella propria
organizzazione''.
Quindi l'opportunitaÁ del convegno
ha assunto una speciale rilevanza,
anche per le nuove leggi sul lavoro?
``In effetti questo Áe un momento di
confronto tra i diversi attori che puoÁ
consentire lo sviluppo di un lavoro di
rete offrendo maggiori garanzie alle
persone che vogliono rientrare nel ciclo
produttivo, con pari dignitaÁ sociale.
Naturalmente il convegno affronteraÁ
questo aspetto del reinserimento che
fa parte di un percorso piu
Á complessivo
che inizia con la presa in carico delle
persona disabile e si sviluppa con la
fornitura di protesi, presidi e di riabilitazione per l'addestramennto all'uso di
questi dispositivi, senza dimenticare
anche il supporto psico-sociale, e anche
l'accompagnamento di queste persone,
una volta dimesse, al reinserimento
sociale e lavorativo. Tutto questo processo rientra nella mission dell'Inail che
prevede, appunto, la tutela globale e
integrata dei lavoratori infortunati''.
di Marco Tavasani
14 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003
FIERE ED EVENTI
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Il Sana vola oltre oceano
Il Salone internazionale del naturale eÁ sbarcato per la prima volta negli USA.
Presente a New York una delegazione della Cciaa di Bologna
di Marina Amaduzzi
Il Sana, il Salone internazionale
del naturale che da quindici anni si
tiene al quartiere fieristico di Bologna,
Áe sbarcato per la prima volta negli Stati
Uniti. Il 3 e 4 novembre l'hotel Marriott Marquise ha ospitato infatti il
primo ``Sana Usa'', che rappresenta
da un lato il riconoscimento dell'importanza assunta nel tempo da questo
evento fieristico e dall'altro un formidabile trampolino di lancio per le imprese italiane che hanno investito nel
biologico e nel naturale, che possono
cosõÁ pensare di mettere un piede nell'imponente mercato americano. Gli
organizzatori del Sana, la societaÁ Fiere
Comunicazione, ha cosõÁ deciso di
esportare oltre Oceano la formula di
successo del Sana per far conoscere ai
nuovo potenziali clienti i prodotti tipici
biologici realizzati in Italia. La Camera
di Commercio di Bologna non ha voluto mancare all'appuntamento americano. Ha portato sotto la Statua della
LibertaÁ sei imprese bolognesi, cinque
aziende viti-vinicole e una che produce
funghi porcini e pomodori essiccati
venduti in genere sotto forma di surgelati. Non solo: forte di una convenzione con la Camera di Commercio
Italo-Americana di New York, ha po-
tuto garantire alle aziende bolognesi
una serie di servizi aggiuntivi, dall'interpretariato all'assistenza successiva
Á molto imsul mercato americano. ``E
portante sostenere l'ingresso delle imprese biologiche nel mercato statunitense'' spiega Giada Grandi, dirigente
del settore Affari Generali dell'ente
camerale bolognese. ``Adesso Áe un momento positivo, in cui c'eÁ una forte
domanda di prodotti bio. Per questo
abbiamo cercato di aiutare al meglio le
nostre aziende ad arrivare su quel
mercato che Áe pur sempre difficile
per le nostre piccole e medie imprese
che non hanno un nome conosciuto e
popolare ma hanno grandi potenzialitaÁ''. Per sostenere «dal vivo» la produzione bio targata Bologna e per
conoscere in tempo reale le varie problematiche poste dal mercato americano al ``Sana Usa'' ha partecipato
una delegazione della Camera di Commercio, composta dal presidente Giancarlo Sangalli, dal segretario generale
Luigi Litardi e dalla stessa Grandi.
Nella giornata del 4 novembre le
imprese hanno potuto esporre i loro
prodotti davanti ai clienti potenziali.
Le aziende sono state selezionate in
base alle segnalazioni delle associazioni
di categoria e in base alla disponibilitaÁ
resa dalle stesse. Da un lato, infatti, il
salone richiedeva che fossero presenti
aziende ai massimi livelli della certificazione biologica. Il 3 novembre, poi,
gli imprenditori hanno potuto partecipare a un importante seminario organizzato dalla Camera di Commercio
italo-americana. Se da un lato sono
state fornite tutte le informazioni che
Áe necessario conoscere per avviare
un'attivitaÁ di commercio negli Stati
Uniti (per esempio Áe appena entrata
in vigore una nuova normativa antiterrorismo della Food and Drug Administration in base alla quale devono
essere registrati tutti i soggetti che
producono in America o esportano laÁ
i loro prodotti agro-alimentari), dall'altro sono stati organizzati degli incontri con soggetti interessati a distribuire i prodotti italiani sul mercato
americano. I massimi rappresentanti
della Camera di Commercio bolognese
hanno potuto riscontrare in diretta le
esigenze delle imprese e programmare
anche l'attivitaÁ per il prossimo anno,
affinche i semi gettati in questa prima
edizione del ``Sana Usa'' possano dare
al piuÁ presto i loro frutti. Tra le varie
iniziative giaÁ in cantiere, segnaliamo
un seminario che si Áe tenuto a Bologna
verso la fine ottobre con i rappresentanti della Camera di commercio di
New York ai quali sono state date
alcune informazioni sui settori principali del nostro tessuto economico,
come la meccanica, il tessile-abbigliamento e l'agroalimentare, che sono
peraltro i settori piuÁ interessati a forme
di collaborazione o a joint-venture con
partner americani. A quel seminario
hanno aderito una sessantina di imprenditori locali, la metaÁ dei quali ha
chiesto un incontro individuale con i
rappresentanti americani. Un segnale
importante dell'interesse da parte delle
nostre aziende per futuri sviluppi in
terra americana.
L'appennino bolognese scende a valle e fa bella mostra di se in Piazza S. Stefano
Per il secondo anno l'Appennino Áe
sceso nel cuore di Bologna per promuovere i propri prodotti tipici e per far
conoscere a un pubblico sempre piu
Á
vasto le sue proposte agricole, industriali, enogastronomiche e turistiche.
Dopo il successo dell'anno scorso in
piazza Maggiore dove fu visitato da 60
mila persone, quest'anno Áe tornato Expo
Bologna Appennino ma in una nuova
ambientazione, quella suggestiva di
piazza Santo Stefano e di Palazzo e
Corte Isolani che per due giorni, il 18
e 19 ottobre, sono diventate le vetrine
della cultura, degli odori e dei sapori
delle nostre montagne. Anche quest'anno il pubblico ha apprezzato moltissimo questa manifestazione grazie alla
quale ha potuto scoprire volti forse poco
noti dell'Appennino emiliano e ha potuto assaggiare vini e specialitaÁ tipiche
che nulla hanno da invidiare alle piuÁ
rinomate montagne toscane. Quest'anno
ad organizzare Expo Bologna Appennino Áe stato il Gruppo di Azione Locale
(Gal) dell'Appennino bolognese, l'organismo a cui fanno capo la Provincia, la
Camera di Commercio, le quattro comunitaÁ montane (Alto e Medio Reno,
Cinque Valli Bolognesi, Valli del San-
terno e Valli del Samoggia) e tutte le
associazioni di categoria agricole, industriali, artigianali e commerciali, che nei
mesi scorsi ha avviato una serie di
progetti per la valorizzazione della nostra montagna. ``Le cose che hanno
valore vengono esaltate dal tempo'' ha
sottolineato il presidente della Camera
di Commercio Giancarlo Sangalli. ``Con
l'Expo Bologna Appennino si vuole confermare quanto sia alto il valore della
mostra «societaÁ montana», che ha contribuito a tutti quei processi che hanno
modificato radicalmente l'economia e la
cultura del nostro paese, passando da
prevalentemente contadina ad una societaÁ rivolta soprattutto ai servizi e alle
tecnologie piuÁ avanzate, mantenendo
peroÁ ben radicata la propria identitaÁ e
il legame con il territorio e le sue
risorse''. ``La zona appenninica Áe una
risorsa turistica che va promossa e
incentivata non in concorrenza al turismo balneare della costa adriatica ma
ad integrazione di esso'' ha aggiunto il
segretario generale della Camera Luigi
Á una carta da giocare, un'ofLitardi. ``E
ferta da proporre anche al turista della
costa che Áe alla ricerca di una giornata
di relax e di riposo all'aria fresca''.
Durante le due giornate della manifestazione il pubblico ha potuto visitare gli
oltre quaranta stand dedicati all'esposizione e alla degustazione di prodotti agricoli ed enogastronomici tipici e ha potuto
partecipare alla presentazione delle attivitaÁ
culturali e turistiche di enti pubblici e
privati, con mostre, dibattiti, presentazione
di libri e proiezione di video. In particolare
gli artigiani della Cna hanno portato tredici imprese dell'Appennino specializzate
nella panificazione e quattro mini-laboratori sugli insaccati, la pasta fresca, i formaggi freschi e i prodotti da forno. L'Ascom ha invece sostenuto le proposte di
due consorzi che in montagna riuniscono
un centinaio di operatori turistici.
Particolarmente ricco, e gradito dal
pubblico, il calendario di iniziative dedicate alla ``QualitaÁ in tavola'', ovvero alla
degustazione e agli assaggi di prodotti
tipici in abbinamenti vari, guidati da
famosi chef bolognesi. Da segnalare in
particolare ``Conoscete Sua MaestaÁ il
Nero?'' che ha proposto questo famoso
formaggio, prodotto nelle vecchie malghe
di Castel d'Aiano, ToleÁ e Cereglio e che
raggiunge il massimo della qualitaÁ tra i
24 e i 30 mesi di invecchiamento, in
abbinamento con miele, marmellate e
vini passiti dei Colli Bolognesi. E poi
``Il porco a Palazzo'', una lezione dal vivo
sui diversi tagli delle carni suine, con
assaggi di torte, focacce, olio extravergine
e vini dei Colli Bolognesi, ``A scuola di
miele'', laboratorio di smielatura riservato ai bambini, ``Il Salmerino'', dedicato
al pesce omonimo del presidio Slow Food
di Lizzano in Belvedere, ``Vive la rive
gauche!'', presentazione dei parmigianoreggiano della riva sinistra del Reno,
accompagnati da marmellate e mieli dell'Appennino e ``L'arte del mattarello''
con le sfogline della montagna all'opera
per preparare ricette tipiche (che sono
poi state degustate dai presenti). Da non
dimenticare infine le numerose degustazioni di vini dei nostri colli, sia da soli
che in abbinamento a specialitaÁ gastronomiche, nonche le animazioni musicali
e teatrali proposte da compagnie e gruppi
provenienti per lo piu
Á dalla montagna.
Insomma, la formula di ``Expo Bologna Appennino'' ha dimostrato di
essere valida e gradita. ``Vorremmo che
questa manifestazione prendesse ancora
piuÁ corpo'' conclude Litardi, ``magari in
un'ottica extra-cittadina ed extra-provinciale. Vedremo di capire se saraÁ possibile e attraverso quali modalitaÁ''. M.A.
16 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003
IMPRESE IN ROSA
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Da sedici anni al fianco dei piuÁ deboli
Pubblichiamo il primo di una serie di ritratti di donne fortemente impegnate
nell'attivitaÁ manageriale e imprenditoriale.
di Marina Amaduzzi
Rita Ghedini ha iniziato da giovanissima come volontaria nei servizi
territoriali dedicati alla tossicodipendenza. Poi nell'87 Áe stata assunta nella
cooperativa Cadiai come educatrice,
sempre nel settore tossicodipendenze.
Oggi, a 43 anni, di quella cooperativa
ha scalato tutti i gradini, diventandone
presidente. Sedici anni di intenso lavoro, culminati nel maggio '99 nella
nomina a presidente. Una carriera attraverso la quale ha seguito passo a
passo la crescita della cooperativa, il
cui nome Áe un acronimo che sta per
``Cooperativa assistenza domiciliare infermi anziani infanzia'', che era l'oggetto di lavoro all'atto di nascita. Una
realtaÁ piuÁ che consolidata nel territorio
bolognese, un colosso della cooperazione sociale con un fatturato che
sfiora i 20 milioni di euro e che occupa
piuÁ di 700 persone.
Qual Áe la storia della cooperativa e
di cosa si occupa oggi?
``La Cadiai Áe nata nel 1974 come
cooperativa femminile da un gruppo
formato da 8 socie fondatrici, divenute
poco dopo 29, che si occupavano di
assistenza ai malati in ospedale, di
anziani a domicilio e di baby sitting.
Oggi sono diversi i settori di intervento.
Ci occupiamo di infanzia «normale»,
gestendo quattro asili per i Comuni di
Bologna, Castel Maggiore, San Lazzaro
e Cento di Ferrara. Siamo inoltre capofila di una cordata che a Bologna ha
presentato un project financing per la
realizzazione di due asili nuovi per 120
posti. In convenzione con le Aziende
Sanitarie facciamo interventi nella neu-
ropsichiatria infantile a domicilio e
nelle scuole, gestiamo strutture semiresidenziali per minori a carico delle
neuropsichiatrie infantili e alcuni interventi all'interno di day hospital. Seguiamo disabili adulti, in particolare
psichici, nelle varie tipologie di intervento, e con dipendenze patologiche,
sia in struttura residenziali che sul
territorio con interventi su strada, in
centri di ascolto, ... Facciamo qualcosa
in ambito psichiatrico, mentre per gli
anziani lavoriamo sull'intera gamma di
servizi della rete assistenziale, dall'assistenza domiciliare alle case protette e
alle Rsa''.
Quali sono i dati economici della
cooperativa?
``Nel 2002 il fatturato complessivo
Áe stato di circa 18 milioni di euro e
saranno quasi 19 nel 2003, per il 70%
con il pubblico e per il 30% con il
privato. Occupiamo circa 700 persone,
per metaÁ socie e per l'87% donne.
Abbiamo visto negli anni un incremento costante sia del fatturato che
degli occupati''.
Lei Áe passata attraverso tutti i gradini della cooperativa. Dopo un periodo
di volontariato Áe entrata nella Cadiai
come educatrice, poi coordinatrice di
servizi, quindi di area, poi di staff...
fino a presidente. Qual Áe il bello e il
brutto del suo lavoro?
``Il bello Áe che faccio un lavoro
vario, non monotono, piuttosto articolato. Inoltre sono gratificata dal fatto
che questo lavoro ha degli aspetti di
collegialitaÁ molto ampi, imprescindibili,
non si lavora da soli. Questi elementi,
se e quando esasperati, diventano il
brutto del mio lavoro: ci si occupa di
tantissime cose, forse di troppe, ci si
interfaccia con moltissime persone,
forse troppe. E' una questione di misura. A volte si fa davvero fatica''.
Ci sono dei momenti che ricorda
con particolare piacere?
``Un momento reiterato di grande
soddisfazione Áe legato al fatto che
questa organizzazione Áe femminile. Ci
saraÁ forse una venatura ideologica, ma
il fatto di lavorare in una struttura in
larga parte formata da donne Áe un
elemento di grande agio, di condivisione di modi di fare e di pensare. Fa
parte di una cultura dell'organizzazione
che cerca di non essere neutra. E poi
sono molto contenta tutte le volte che
riusciamo ad aprire un servizio nuovo.
Nei diversi ruoli passati in cooperativa,
quando si fa qualcosa di nuovo, qualcosa che guarda avanti, insomma
quando i processi creativi dalla carta
diventano realtaÁ... beh, si prova una
grandissima soddisfazione''.
A proposito di progetti nuovi, ce
n'eÁ qualcuno in cantiere?
``Intanto c'eÁ la necessitaÁ di lavorare
in termini di innovazione rispetto al
consolidato perche sia adeguato ai bisogni che cambiano. Gli investimenti
degli ultimi anni sono stati diretti in
particolare ai servizi per l'infanzia.
Stiamo cercando di fare innovazione
nell'ambito dei servizi per gli anziani
e nei servizi riabilitativi per disabilitaÁ
sia permanenti che transitorie. Inoltre
stiamo sperimentando delle procedure
nuove soprattutto nei rapporti con gli
enti pubblici. In questo ultimo anno
abbiamo sperimentato la finanza di
progetto con il progetto dei due asili
di cui dicevo prima, in cui siamo
propositori/finanziatori di attivitaÁ che
si affiancano a quelle del pubblico: Áe
una modalitaÁ nuova che cercheremo di
replicare in futuro. Per questo primo
progetto siamo ancora in attesa di
conoscere i risultati''.
Insomma, una vita lavorativa davvero intensa. Come riesce a conciliarla
con la vita privata, affettiva?
``Ho una famiglia, un marito, un
figlio e una madre in carico, per cui
riesco a conciliare i due ruoli. Se mi
chiede con quali risultati... mi rifiuto di
rispondere!! Conciliare la vita pubblica
con quella privata Áe sempre un tema
ostico. Potrei dire che ci riesco come
posso, grazie anche al fatto che vivo a
Bologna, in un contesto evoluto a
livello di servizi. Ho tirato su un figlio
mandandolo al nido, poi all'asilo,
quindi a scuola a tempo pieno. Mi
avvalgo inoltre di aiuti mercenari. Se
non avessi avuto alcune brave baby
sitter non so come avrei fatto. Mio
marito fa un lavoro strano e poco
programmato, ma in qualche occasione
complementare al mio: io lavoro di
giorno, lui di sera e nei giorni festivi.
Non ci vediamo mai, ma possiamo
occuparci in alternativa del nostro bambino. Insomma, tiriamo avanti, anche
se con qualche fatica. C'eÁ chi dice che
per conciliare lavoro e famiglia basta
essere organizzati. Beh, secondo me
bisogna essere fortunati, trovare il nido
giusto, avere un figlio che non si ammala troppo, individuare la baby sitter
giusta che dura almeno qualche anno.
Conciliare i due ruoli Áe possibile, in
parte grazie ai servizi che a Bologna
funzionano, in parte grazie alla buona
sorte''.
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
LAVORO
OTTOBRE 2003 /
Bolognaeconomica / 17
Riforma Biagi, cosa cambia per i co.co.co
Dal 24 ottobre scorso eÁ operativo il D. Lgs 10 settembre 2003, n. 276, che contiene alcune novitaÁ
in tema di collaborazioni coordinate e continuative
di Mario Gallotta
Il 9 ottobre scorso Áe stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 235
(Supplemento Ordinario n. 59), il D.
Lgs. 10 settembre 2003, n. 276 («Attuazione delle deleghe in materia di
occupazione e mercato del lavoro, di
cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30»).
Trascorsi i 15 giorni della vacatio
legis il citato Decreto Legislativo Áe entrato in vigore. Dal 24 ottobre, dunque,
le nuove norme sono pienamente operative, anche se per alcune di esse
saranno necessari ulteriori passaggi.
Ci siamo soffermati sulle date
perche si tratta di un dato importante
per alcuni rapporti di lavoro come la
collaborazione coordinata e continuativa.
Nelle prime tre settimane di ottobre,
ad esempio, vi Áe stata una vera e propria
«esplosione» di nuovi contratti. Come
mai? La risposta Áe contenuta nell'articolo 86 del Decreto Legislativo 276/03
che, al primo comma, cosi recita:
«Le collaborazioni coordinate e continuative.., che non possono essere ricondotte a un progetto o a una fase di
esso, mantengono efficacia fino alla
loro scadenza e, in ogni caso, non oltre
un anno dalla data di entrata in vigore
del presente provvedimento. Termini
diversi, anche superiori all'anno... potranno essere stabiliti nell'ambito di
accordi sindacali di transizione al nuovo
regime... stipulati in sede aziendale...».
Ecco il motivo che ha spinto molti
committenti a sottoscrivere contratti di
«co.co.co.» alla vigilia dell'entrata in
vigore della nuova normativa. Per un
anno, infatti, potranno continuare ad
applicare le vecchie regole. Possono
dunque stare tranquilli tutti i collabora-
tori che si sono interrogati circa la
validitaÁ del proprio contratto, a condizione che non si vada oltre il 23 ottobre
2004. Pertanto chi ha firmato un contratto «vecchio tipo» che andraÁ a concludersi entro la data sopra indicata
continueraÁ a regolarsi come prima. Se
invece Áe prevista una scadenza successiva, si dovraÁ in ogni caso interrompere
(o trasformare) il rapporto, che potraÁ
proseguire solo se riconducibile «... ad
uno o piuÁ progetti specifici o programmi di lavoro o fasi di esso determinati dal committcnte e gestiti autonomamente dal collaboratore in fimzione
del risultato, nel rispetto del coordinamento con la organizzazione del committente e indipendentemente dal
tempo impiegato per l'esecuzione dell'attivitaÁ lavorativa». CosõÁ recita, infatti,
il D. Lgs. 276/03 (art. 61, 10 comma).
Tutti i «co.co.co.» sono soggetti alle
nuove norme? No.
ECCEZIONI
Come si Áe giaÁ detto, lo «sforamento» della data potrebbe essere contenuto in contratti collettivi stipulati in
ambito aziendale. Vi sono peroÁ due
categorie di collaboratori sottratte,
per intero, alla nuova disciplina: si
tratta dei co.co.co. che operano per le
societaÁ sportive dilettantistiche e per
quelli che hanno come committente un
ente pubblico. Il Decreto Legislativo
recentemente approvato (art. 61, 3o
comma) esclude dal campo di applicazione delle nuove norme «... i rapporti
e le attivitaÁ di collaborazione coordinata e continuativa comunque rese e
utilizzate a fini istituzionali in favore
delle associazioni e societaÁ sportive
dilettantistiche affiliate alle federazioni
sportive nazionali, alle discipline sportive associate e agli enti di promozione
sportiva riconosciuti dal C.O.N.I....».
Inoltre l'art. 1 (2o comma) precisa
che «il presente decreto non trova
applicazione per le pubbliche amministrazioni e per il loro personale». Insomma, chi lavora come «co.co.co.»
per un Comune (ad esempio) non Áe
interessato alle nuove disposizioni.
«Sono altresõÁ esclusi... i componenti degli organi di amministrazione
e controllo delle societaÁ e i partecipanti
a collegi e commissioni, nonche coloro
che percepiscono la pensione di vecchiaia» (art. 61, 3o comrna).
Á DEL PROGETTO
LA CENTRALITA
Il Titolo VII del Decreto Legislativo
parla di «tipologie contrattuali a progetto»
d'ora in poi, infatti ± a parte le eccezioni
sopra illustrate ± occorreraÁ individuare
nei nuovi contratti «uno o piu
Á progetti
specifici o programmi di lavoro o fasi di
esso». Anche il «programma di lavoro»
dovraÁ in ogni caso essere gestito «in
funzione del risultato» ed inserirsi,
quindi, in un'area progettuale. Il progetto
dovraÁ essere indicato nel contratto di
lavoro ed il suo conseguimento determineraÁ la fine del rapporto. L'art. 67,
infatti, cosõÁ prescrive «I contratti di lavoro di cui al presente capo si risolvono
al momento della realizzazione del progetto o del programma o della fase di
esso che ne costituisce l'oggetto».
E se il progetto manca? In tal caso
i rapporti di collaborazione «... sono
considerati rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato sin dalla
data di costituzione del rapporto».
Esaminiamo ora alcuni ulteriori ed
importanti aspetti della nuova disciplina.
OBBLIGATORIA
LA FORMA SCRITTA
L'art. 62 del Decreto Legislativo in
esame prevede che il contratto debba
avere forma scritta e contenere i seguenti dati:
a) indicazione della durata;
b) corrispettivo e criteri della sua determinazione;
c) disciplina dei rimborsi spese;
d) modalitaÁ di coordinamento del collaboratore.
DIRITTI DEL «LAVORATORE
A PROGETTO»
L'art. 66 prosegue specificando i
diritti del collaboratore. In particolare
si precisa che:
1) la malattia e l'infortunio non comportano l'estinzione del rapporto contrattuale, che rimane sospeso senza
pagamento del compenso fino alla
scadenza naturale (senza proroghe);
2) in caso di gravidanza il rapporto si
sospende (come per la malattia e
l'infortunio), ma scatta una proroga
di 180 giorni;
3) si applicano ai «lavoratori a progetto»
tutte le norme in materia di sicurezza.
Da ultimo precisiamo che per i
collaboratori coordinati e continuativi
vecchi e nuovi («lavoratori a progetto»),
vi sono novitaÁ anche sul fronte previdenziale. Il Decreto Legge n. 69 del 30
settembre 2003 ha infatti stabilito che, a
far data dal 1o gennaio 2004, il contributo INPS si uniformeraÁ a quello previsto dagli esercenti attivitaÁ commerciali.
CioÁ significa che per il 2004 il
contributo saliraÁ al 17,39%, con la
solita ripartizione un terzo a carico
del collaboratore e due terzi a carico
del committente.
18 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003
NOTIZIE IN BREVE
Clausole vessatorie,
le difese per i consumatori
Questo il tema affrontato nel convegno organizzato il 17 novembre
scorso dalla Camera di commercio di Bologna, per offrire ai consumatori ed
agli operatori del settore informazioni sulla vessatorietaÁ delle clausole
contrattuali.
Sono vessatorie, afferma l'art. 1469 bis del C.C., quelle clausole che,
malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.
La Camera di commercio, nelle sue funzioni finalizzate ad assicurare
un corretto funzionamento del mercato, ha attivato da tempo uno specifico
servizio volto a tutelare i consumatori sull'utilizzo di questo tipo di
clausole.
Accanto all'azione di controllo, le Camere di commercio sono, anche,
legittimate dal nuovo art. 1469 sexies del codice civile, a promuovere
un'azione giudiziaria tendente ad inibire l'uso di condizioni generali di
contratto vessatorie nei confronti dei consumatori.
Nell'analisi di questi temi, moderati dal vicedirettore de «Il Resto del
Carlino» Giuseppe Tassi si sono alternati il Segretario Generale della
Camera di commercio di Bologna, dott. Luigi Litardi, il professor Franzoni, ordinario di diritto privato all'UniversitaÁ di Bologna, il professor
Carbone, Presidente sezione Corte di Cassazione, l'avvocato Martinello,
Presidente di Altroconsumo e l'avvocato Morresi, consulente di Unioncamere.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio clausole vessatorie 051.6093853.
Pronto,
risponde il Call Center
La Camera di commercio di Bologna offre agli operatori economici che
contattano il Call Center al numero 051.6093.888 informazioni su tutta
l'attivitaÁ del Registro delle imprese, dell'Albo delle imprese artigiane, del
Ruolo agenti e rappresentanti e del R.E.C.
Si tratta di un servizio che permette agli utenti di dialogare con una
squadra di consulenti che, con professionalitaÁ e competenze specifiche, sono
in grado di offrire risposte, soluzioni e chiarezza, ossia un'assistenza
adeguata per i procedimenti riguardanti i principali servizi amministrativi
della Camera di commercio.
Negli orari di chiusura Áe attivo un risponditore automatico per informazioni semplici e di interesse generale 840.000.410.
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Tempi di lavoro e di vita
Le misure da adottare a sostegno della flessibilitaÁ per la conciliazione dei
tempi di lavoro e dei tempi di vita sono al centro del convegno organizzato
l'11 dicembre 2003 dalla Camera di commercio di Bologna presso la Sala
Marmi in Piazza Mercanzia, 4.
L'incontro voluto dal Comitato per la promozione dell'imprenditorialitaÁ
femminile della Camera di commercio di Bologna offre la possibilitaÁ di
conoscere gli aspetti piuÁ innovativi della legge 53/2000. I relatori oltre a
promuovere l'avvio di progetti nel territorio bolognese, daranno informazioni su come accedere ai fondi disponibili per le azioni positive previste
dall'art. 9 della legge 53/2000 e sull'aspetto piuÁ innovativo della legge 53
ossia «la figura di sostituzione». Il convegno Áe gratuito, il programma, la
scheda di adesione e ogni altra informazioni Áe disponibile sul sito internet
www.bo.camcom.it.
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
TUTELA MERCATO E CONSUMATORI
OTTOBRE 2003 /
Bolognaeconomica / 19
Oggetti preziosi, la garanzia del marchio
La disciplina italiana in materia ed il ruolo degli Uffici Metrici
delle Camere di commercio
di Brunella Tripodi
Tutti sappiamo, entrando in una
gioielleria, che comprando un oggetto
in metallo prezioso troveremo una indicazione sul titolo del metallo ben
impressa sull'oggetto. Argento 800,
oro 750, sono frasi che l'acquirente
ha imparato a conoscere perche il
negoziante stesso indica fra le caratteristiche dell'oggetto il titolo del metallo
prezioso. Ma cos'eÁ «il titolo», cioeÁ
quell'800 o quel 750 che tante volte
abbiamo visto su un vassoio d'argento
o all'interno di una fede d'oro? Il titolo
Áe la quantitaÁ del fino contenuto nella
lega, e per legge deve essere espresso
in millesimi. Quindi un oggetto d'oro a
titolo 750 Áe costruito con una lega che
contiene 750 milligrammi di oro fino
per grammo. Un'altra unitaÁ di misura
utilizzata per definire il titolo Áe il
carato, per cui Áe frequente sentir parlare di oro 18 carati piuttosto che 750.
La disciplina italiana in proposito
non ammette il carato come unitaÁ di
misura, quindi sia l'esposizione di
cartelli al pubblico che, a maggior
ragione, il marchio apposto su un
oggetto, devono riportare l'indicazione del titolo in millesimi e non in
carati. Sugli oggetti in metallo prezioso oltre al titolo deve essere presente anche un altro marchio, cioeÁ
quello del produttore.
Questo marchio Áe meno conosciuto, ed Áe invece fondamentale per
la garanzia del titolo dell'oggetto. Il
«marchio di identificazione», cosõÁ
viene definito, Áe costituito da un numero seguito dalla sigla automobilistica in cui l'impresa ha sede legale.
Per fare un esempio, il primo numero
assegnato a Bologna Áe 1-BO, l'ultimo
358-BO. Il marchio di identificazione,
accanto al titolo, costituisce la dichiarazione da parte del produttore che il
titolo effettivo dell'oggetto in metallo
prezioso corrisponde al titolo impresso. Chiunque si propone di fabbricare o importare oggetti in metallo
prezioso deve quindi ottenere presso
la Camera di commercio in cui ha
sede la propria attivitaÁ la concessione
del marchio di identificazione. Successivamente dovraÁ apporre tale marchio,
che ha caratteristiche precise e viene
ricavato da matrici in possesso dell'Ufficio Metrico della Camera di commercio, su ogni oggetto di sua fabbricazione, affiancato dall'impronta del
titolo.
Á da notare che i punzoni con i
E
quali i produttori apporranno il loro
marchio di identificazione sugli oggetti vengono ricavati da matrici in
possesso dell'Ufficio Metrico, e cioÁ
rende difficile la contraffazione del
marchio, giacche dalla matrice e dalla
impronta del punzone depositata si
puoÁ risalire all'autenticitaÁ del marchio
apposto sull'oggetto.
Un altro marchio che possiamo
trovare apposto su oggetti in metallo
prezioso Áe quello detto «marchio tradizionale di fabbrica». Se l'impresa giaÁ
assegnataria del marchio di identificazione intende apporre, in aggiunta al
marchio di identificazione e a quello
del titolo, un ulteriore marchio che la
rappresenti, puoÁ farlo depositando
l'impronta di tale marchio presso l'Ufficio Metrico. L'ufficio esamineraÁ il
marchio tradizionale presentato per
controllare che non ingeneri confusioni con i marchi previsti per legge.
Il marchio tradizionale puoÁ essere
costituito da un disegno stilizzato, le
iniziali dell'impresa, non c'eÁ alcuna
restrizione se non quella che sia ben
diverso dal marchio di identificazione
e da quello del titolo.
Finora abbiamo parlato dei
marchi che Áe obbligatorio imprimere
sugli oggetti per chi fabbrica oggetti in
metallo prezioso in Italia, ma non
dimentichiamo che hanno libera circolazione sul nostro territorio anche
gli oggetti prodotti da paesi membri
dell'Unione europea o dello Spazio
economico europeo. L'art. 5 del decreto legislativo 251/99, che costituisce una novitaÁ rispetto alla precedente normativa, regolamenta la maÁ consentito per gli
teria in proposito. E
oggetti in metallo prezioso legalmente
prodotti e commercializzati nei paesi
membri dell'Unione europea o dello
Spazio economico europeo, posti in
commercio in Italia, non avere il marchio di identificazione a condizione
che sull'oggetto ci sia l'indicazione
del titolo in millesimi e il «marchio
di responsabilitaÁ» previsto dal paese di
provenienza, o una punzonatura
avente un contenuto informativo equivalente a quello del marchio di identificazione, e che sia comprensibile per
il consumatore finale.
La domanda che ci si pone in
questo caso Áe come essere sicuri che
la punzonatura su questi oggetti sia
quella prevista dalle norme. La risposta viene data dal comma 4 del
succitato art. 5 che stabilisce, al fine
di garantire una corretta informazione
al consumatore, l'obbligo di esporre in
maniera chiara da chiunque vende al
dettaglio gli oggetti prodotti nei paesi
membri dell'Unione europea o dello
Spazio economico europeo una tabella
di comparazione che riporti i titoli e
marchi differenti da quelli previsti per
gli oggetti di produzione italiana.
Quindi dal negoziante, come viene
stabilito dal regolamento di applicazione del decreto legislativo 251/99,
dobbiamo trovare una tabella di comparazione in cui sia chiaramente riportato: in corrispondenza della riproduzione del punzone dello stato
membro il corrispondente titolo legale
ammesso in Italia, e in corrispondenza
della riproduzione del marchio di responsabilitaÁ previsto nel paese
membro la specificazione del paese
di provenienza e dell'organismo, ufficio o altro ente che ha apposto tale
marchio.
Quando acquistiamo un oggetto in
metallo prezioso, al di laÁ di un cartello
esposto o di un cartellino allegato che
dichiarano il titolo e il produttore,
controlliamo quindi che sull'oggetto
stesso siano ben leggibili il marchio
del titolo e il marchio di identificazione del produttore.
SORVEGLIANZA NEL SETTORE
Â?
ORAFO, PERCHE
Nel panorama internazionale, l'Italia Áe un paese leader per quel che
riguarda la produzione di manufatti in
metalli preziosi; le aziende presenti nel
territorio nazionale sono circa 5.000 e
coprono i due terzi del mercato europeo ed un terzo del mercato mondiale, con un grande volume di esportazioni negli Stati Uniti ma anche in
SEGUE A PAGINA 20
20 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003
Oggetti preziosi, la garanzia del marchio
SEGUE DA PAGINA 19
paesi europei come Gran Bretagna,
Spagna, Francia. Nel settore orafo il
sistema italiano daÁ la responsabilitaÁ del
prodotto al produttore tramite la concessione del marchio di identificazione, marchio costituito da un numero seguito dalla sigla automobilistica
della provincia in cui ha sede l'impresa
e che identifica univocamente l'impresa. Il sistema italiano impone al
produttore di apporre sull'oggetto in
metallo prezioso il titolo e insieme il
marchio di identificazione a garanzia
che il titolo effettivo dell'oggetto in
metallo prezioso corrisponde al titolo
impresso.
In gran parte dei paesi membri
dell'Unione Europea Áe invece molto
diffuso come sistema di garanzia del
titolo il sistema hallmarking in cui un
organismo ufficiale controlla la produzione di oggetti in metalli preziosi
prima dell'immissione sul mercato,
provvedendo anche alla punzonatura
degli oggetti stessi se il titolo risulta
conforme a quanto dichiarato.
Tale sistema, basandosi su organismi terzi che effettuano il controllo,
offre garanzie che il sistema italiano,
basato invece sulla concessione del
marchio al produttore, non puoÁ dare.
A questo proposito bisogna evidenziare
che, considerata la grande produzione
di oggetti in metallo prezioso nel nostro territorio, risulterebbe tecnicamente molto difficile costituire in Italia
un sistema hallmarking per uniformarsi al sistema di garanzia dei paesi
membri.
Il problema della disparitaÁ dei due
sistemi di garanzia Áe stato sollevato
dall'Unione Europea allo scopo raggiungere un'armonizzazione fra tutti i
paesi membri e quindi poter applicare
la direttiva europea che mira al libero
scambio.
La soluzione a questo problema, e
cioeÁ mantenere il sistema italiano che
non Áe un sistema indipendente di
garanzia, Áe data dall'effettuazione da
parte di un ente ufficiale di un certo
numero di controlli presso i produttori,
controlli che prevedano il prelievo di
campioni rappresentativi della produzione dell'azienda da sottoporre ad
analisi per la verifica del titolo del
metallo dichiarato. Si comprende che
in tale contesto i controlli tesi alla
garanzia del consumatore rendono
anche un contributo alle aziende del
settore orafo, evitando ripercussioni
negative sulle esportazioni italiane all'estero.
Anche in questo quadro di armonizzazione Áe da leggere la nuova disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi, che ha
raggiunto il suo completamento con
l'emanazione del D.P.R. 150/2002,
recante il regolamento sui principi in
materia giaÁ sanciti dal decreto legisla-
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
COMMERCIO ESTERO
tivo 251/99. Il completamento nel
2002 del quadro normativo per il settore orafo-argentiero, ha consentito
alle Camere di commercio, individuate
come gli enti preposti ai controlli, di
partire nel 2003 con la sorveglianza
presso le aziende assegnatarie di marchio di identificazione dei metalli preziosi. In un accordo fra Ministero delle
AttivitaÁ Produttive, Unioncamere ed
Assicor, Áe stato infatti fissato l'obiettivo
di eseguire in tutta Italia 20.000 analisi del titolo su oggetti in metallo
prezioso.
Il numero di controlli che ogni
singola Camera di commercio deve
effettuare entro l'anno, sono stati definiti secondo criteri statistici partendo
dal numero di assegnatari di marchio
di identificazione presenti nella provincia. Tali criteri sono stati definiti
su scala nazionale da Assicor, l'Associazione Intercamerale di Coordinamento per lo Sviluppo Produttivo dell'Oreficeria.
La Camera di commercio di Bologna ha inteso innanzi tutto informare
le principali associazioni di categoria
del settore orafo e alcune delle aziende
orafe organizzando un incontro tenutosi il 17 febbraio di quest'anno. L'incontro ha registrato una buona partecipazione e molto interesse per i contenuti che tendevano a spiegare le
principali novitaÁ introdotte dalle
norme e il sistema dei controlli presso
le aziende assegnatarie di marchio di
identificazione. Dal mese di maggio
sono partiti i controlli su 60 aziende
della provincia di Bologna assegnatarie
del marchio di identificazione, terminati nel mese di luglio. I controlli,
effettuati dagli ispettori dell'Ufficio
Metrico, hanno dato luogo al prelievo
di 240 campioni, cioeÁ 240 oggetti in
metallo prezioso pronti per la vendita
prelevati presso le aziende sottoposte a
sorveglianza.
Come previsto dal D.P.R. 150/
2002, tali campioni sono quindi stati
inviati al laboratorio SAGOR, Azienda
Speciale della Camera di commercio di
Arezzo, per l'esame del titolo dichiarato dai produttori. L'esito di questi
esami ha evidenziato il 13% di oggetti
sottotitolo, di cui una parte in attesa di
revisione di analisi come previsto dall'art. 15 della legge 689/81, e una
parte in attesa d'esame delle memorie
difensive presentate.
Anche se ancora non si hanno
precise indicazioni, con buone probabilitaÁ i controlli continueranno anche
nell'anno venturo, allargando la sorveglianza alle attivitaÁ commerciali o di
rivendita all'ingrosso, attivitaÁ che pur
non avendo la stessa responsabilitaÁ dei
produttori devono comunque assicurare al consumatore le dovute garanzie
nell'acquisto di oggetti in metallo prezioso.
I file contenenti tutte le opportunitaÁ commerciali pubblicate in queste pagine ed altre
ancora sono reperibili
anche all'interno del sito Web: www.bo.camcom.it
(all'interno di Promozione e Statistica - Iniziative per l'Internazionalizzazione ``Offerte e proposte commerciali dall'estero'').
RICHIESTE DI MERCI
E DI RAPPRESENTANZE
AUSTRIA
M.T.H. MARIO TRUTZENBERGER
HANDEL - NoÈbauerstrasse 45 - 4060 Leonding Tel. 0043/732/6806500 - Fax 0043/732/
6806504 - E-mail: [email protected] contattare Sig. Mario Trutzenberger
Ricerca produttori italiani di T-shirts, magliette
polo, maglioni, abbigliamento tempo libero,
berretti, abbigliamento sportivo e tecnico, teli
da bagno, orologi da personalizzare, penne a
sfera, borse. (09/2003)
m
VIENNA VIOLIN & ACCESSOIRES Steinfeldergasse 28 - 2340 MoÈdling - Tel. 0043/
2236/205285 - Fax 0043/2236/206602 - E-mail:
[email protected] - contattare Frau Claudia
Zankl - Internet: www.vienna-violin.at
Ricerca produttori italiani di custodie per
strumenti ad arco (violini, ecc.). (09/2003)
m
DECOR SERVICE GmbH - Theatergasse 1 8490 Bad Radkersburg - Tel. 0043/3476/2894 Fax 0043/3476/3323 ± E-mail:
[email protected] - contattare Sig. Friedrich
FortmuÈller ± Internet: www.decorservice.com
Ricerca produttori/fornitori di marcatori per
lavagne, confezionatrici di stuzzicadenti in
bustina singola su cui stampare il logo. (09/2003)
m
WOHNTEXTIL HERZMAYER KG - Niederland
125 - 5090 Unken - Tel. 0043/6589/4248 - Fax
0043/6589/424820 - E-mail: [email protected]
Ricerca produttori italiani di mobili imbottiti e
materassi. (09/2003)
m
EGITTO
ROYAL PACK - Piece 49, Industrial Zone no.
3 - 6th October City - Tel. 0020/8/882888 - Fax
0020/8/331911 - E-mail: [email protected] contattare Mrs.Wagnat Ragab
Ricerca aziende italiane produttrici di conserve
di frutta. (Rif. 68/egtr/03)
m
ALI ABD EL SHAFI CO. - 5, Moustafa
Taksim El Messaha El Maadi - Cairo - Tel. e fax
0020/2/3598710 - contattare Mr. Ali A. El Shafi
Ricerca aziende italiane produttrici di
rivestimenti per interni. (Rif. 70/egtr/03)
m
MONDIAL FOR PLASTIC - Ismailia Desert
Road Berti Baddar Station - Tel. 0020/2/
2990200 - Fax 0020/2/2978315 - E-mail:
[email protected] - contattare Mr. Tamer Amin
Ricerca aziende italiane produttrici di
componenti plastici per elementi refrigeranti.
(Rif. 74/egtr/03)
m
ENGINEERING CO. FOR TRADING &
AGENCIES - 15B El Safa St. off Wadi El Nil St.
Kobri El Kobba - Cairo - Tel. 0020/2/4546741 Fax 0020/2/4546742 ± contattare Mr. Ahmed El
Meligi
Ricerca aziende aziende italiane produttrici di
sedie. (Rif. 65/egtr/03)
m
METAL ENGINEERING - 171, Mohamed
Farid St. Down Town - Cairo - Tel. 0020/2/
3915443 - Fax 0020/2/3938463 - contattare Mr.
A.B.Sarhan
Ricerca aziende italiane produttrici di imballaggi
per piastre metalliche. (Rif. 69/egtr/03)
m
m
M.E.C.C.A. - 62, El Tahrir St. Dokki - Cairo -
Comunicati:
Forum degli investimenti italo-egiziani
Si informa che nei giorni 15 e 16 dicembre 2003 si terraÁ al Cairo (Egitto)
l'Investment Forum, organizzato di concerto da GAFI (General Authority for
Investment and Free Zones) e UNIDO IIPU, che si svolgeraÁ durante le
celebrazioni dell'``ITALY-EGYPT YEAR'', un momento per fare il punto
sulle relazioni tra i due paesi. Il Forum rappresenta l'occasione per molte
imprese italiane di conoscere direttamente i settori a maggior potenziale di
crescita per gli investimenti e gli incentivi previsti da entrambi i Governi.
Molte Camere di commercio e diverse Regioni italiane hanno giaÁ
confermato la partecipazione all'evento con delegazioni di imprenditori. La
Federazione delle Industrie Egiziane (FEI) e la controparte italiana, Confindustria parteciperanno con propri relatori all'evento che rappresenta un passo
importante nello sviluppo delle relazioni tra le due Associazioni.
La parte centrale del Forum saraÁ dedicata al match-making tra le aziende
dei due paesi che condividono interessi e propositi e verranno inoltre
presentati dalle rispettive associazioni di categoria i settori che offrono
maggiori opportunitaÁ di investimento, in particolare:
agroalimentare
pelle e calzature
tessile
componentistica auto
mobili
ambiente
In questi settori sono state selezionate una quarantina di proposte di
collaborazione (uno schema riassuntivo di dette proposte suddivise per
settore, puoÁ essere ottenuto contattando gli uffici della Promozione Estera
della CCIAA di Bologna al no tel. 051/6093286) avanzate da aziende egiziane
in cerca di una controparte italiana. Rappresentanti del Governo egiziano ed
imprese locali illustreranno queste proposte nel corso del Forum e saranno
disponibili a discuterne con aziende italiane.
Per informazioni contattare:
Sig. Paolo Beltrami, tel. 051/6343031 - fax 051/6341186 E-mail: [email protected]
Sig. Enrico Sasdelli, Cairo - tel. 0020/2/3925277 - fax 0020/2/3957631
E-mail: [email protected]
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Tel. 0020/2/7483987 - Fax 0020/2/7608651 - Email: [email protected] - contattare
Eng. Sherif Weshhy
Ricerca aziende italiane produttrici di materiali
chimici argo. (Rif. 64/egtr/03)
ARAB CONSULTING ENGINEERS Building 5 St. 77 Maadi - Cairo - Tel. 0020/2/
7508724 - Fax 0020/2/3590891 - E-mail:
[email protected] - contattare Mr.
Osman Azzam
Ricerca aziende italiane produttrici di
strumentazione elettronica per misurazioni.
(Rif. 72/egtr/03)
m
KEEM ELECTRIC - 78, Seket Hadid El Suez
Kobry El Kobba - Cairo - Tel. 0020/2/4871290 Fax 0020/2/4856298 - E-mail:
[email protected] - contattare Mr. Tahany
Nazeef
Ricerca aziende italiane produttrici di
stabilizzatori di energia UPS. (Rif. 73/egtr/03)
m
JACON FOR TRADING INDUSTRY - 60, Guesr
El Suez St. - Cairo - Tel. 0020/2/2967251 - Fax
0020/2/2981058 - E-mail: [email protected] contattare Mr. Josiph Kamal Riad
Ricerca aziende italiane produttrici di strutture
elettriche. (Rif. 67/egtr/03)
m
EAMIC CO. - 2, Hadaek El Obour Salah Salem
St. - Nasr City, Cairo - Tel. e fax 0020/2/4013929 contattare Mr. Tarek Zahran
Ricerca aziende italiane produttrici di fornaci per la
lavorazione del vetro e cristallo. (Rif. 71/egtr/03)
m
EDUCATIONAL PROJECTS CO. - 27,
Mohamed Tawfik Diab St. Makram Ebeid - Nasr
City, Cairo - E-mail: [email protected] - Tel.
0020/2/2707692 - Fax 0020/2/2707571 contattare Mr. M. Sherif
Ricerca aziende italiane esportatrici di
macchinari usati per la lavorazione del legno.
(Rif. 75/egtr/03)
m
BAHIA COTTON MADE MANUFACTURING
CO. - 10th Ramadan City 3rd Industrial Zone Tel. 0020/15/413198 - Fax 0020/15/413199 - Email: [email protected] - contattare Mr. Ahmed
Eissa
Ricerca aziende esportatrici di macchinari nuovi
e usati per tipografia. (Rif. 63/egtr/03)
m
BGI Business Group for Investment - 24/A
Anwar El Mofty St. - Nasr City, Cairo - Tel. 0020/
2/4048423 - Fax 0020/2/4046324 - E-mail:
[email protected] - contattare Mr. Moheb M. Osman
Ricerca aziende italiane produttrici di
condutture per trasporto materiali petroliferi.
(Rif. 66/egtr/03)
m
COMMERCIO ESTERO
ATLAS CHEMICAL - 3, El Ghawass Abd El
Aziz Shehata St. - Cairo - Tel. e fax 0020/2/
4048630 - E-mail: [email protected] - contattare
Mr. Mohsen Zahran
Ricerca aziende italiane esportatrici di prodotti
petroliferi e minerari. (Rif. 62/egtr/03)
OTTOBRE 2003 /
Bolognaeconomica / 21
m
Comunicati:
Apertura di un Consolato Generale
dell'Ucraina a Milano
GERMANIA
Si porta a conoscenza degli operatori interessati che, dal gennaio u.s., Áe
operativo a Milano il Consolato Generale dell'Ucraina, presso il quale
funziona la sezione economico-commerciale (responsabile: console Vadim
Sabluk) la cui attivitaÁ ha come scopo principale di sviluppare le nuove
opportunitaÁ di collaborazione tra Ucraina e Italia in campo economico,
commerciale, culturale e consolare per le regioni del Nord d'Italia (EmiliaRomagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto
Adige, Valle d'Aosta, Veneto). Gli estremi di contatto sono i seguenti:
HILPRESS GmbH - Postfach 630762 - 22317
Hamburg - Tel. 0049/40/53809234 - Fax 0049/
40/53809283 - E-mail: [email protected] contattare Mr. Jan Schwonbeck
SocietaÁ di commercio all'ingrosso di cablaggi
elettrici (con circa 3000 clienti) desiderando
ampliare la propria gamma di prodotti, ricerca
un produttore o fornitore italiano di manufatti
per l'elettronica: carcasse e scatole per
l'industria elettrotecnica, carcasse per
l'industria elettronica, carter in materie
plastiche. (10/2003)
m
Consolato Generale dell'Ucraina
Via Privata Maria Teresa 8 - 20123 Milano
Tel. 02/80509132 o 86998814 o 86995789
Fax 02/86984863 - E-mail: [email protected]
E-mail: [email protected] o [email protected]
GRECIA
VARDAKIS G. ATHANASIOS - 21hs Iouniou
243 - 61100 Kilkis - Tel. 0030/23410/29707 Fax 0030/23410/26464 - E-mail:
[email protected] - contattare Vardakis Georgios
Desidera contattare produttori italiani di mobili,
tessuti per arredamento, articoli igienicosanitari e piastrelle. (10/2003)
m
KONOMIS LAZAROS - I. Drosopoulou 117A
- 11256 Atene - Tel. 0030/2310/244596 - Fax
0030/2310/256971 - E-mail: [email protected] contattare Konomis Dimitrios
Desidera contattare ditte italiane che producono
e installano attrezzature per la lavorazione e la
confezione del sale. (10/2003)
m
A. ATZEMIS - A. AGGELAKIS OE Eleftherias 80 - 56123 Ambelokipi Thessalonikis Tel. 0030/2310/724795 - Fax 0030/2310/
727440 E-mail: [email protected] - contattare
Atzemis Athanasios
Desidera contattare produttori italiani di buste di
carta per tutti gli usi. (10/2003)
m
TRENTZIDIS GEORGIOS & CO. OE - K.
Karamanli 39 - 66031 Kalabaki Dramas - Tel.
0030/25210/51238 o 52557 - Fax 0030/25210/
52737 - contattare Trentzidis Georgios
Desidera contattare produttori italiani di
mungitrici per pecore e mucche. (09/2003)
m
AFOI EM. MAVRAKOU OE - Karaoli &
Dimitriou 7 - 56224 Thessaloniki - Tel. 0030/
2310/769777 - Fax 0030/2310/769294 - E-mail:
[email protected] - contattare Mavrakos Em.
Desidera contattare produttori italiani di gruppi
m
Comunicati:
Conferenza interaraba sugli investimenti
in Algeria
Dal 9 al 10 dicembre prossimi si terraÁ ad Algeri, con il patronato del
Presidente della Repubblica algerina, la decima conferenza degli uomini
d'affari e degli investitori arabi, che quest'anno Áe dedicata all'investimento
nel settore dei servizi. La conferenza Áe un appuntamento biennale che
riunisce qualificate rappresentanze di tutti i paesi arabi, sia delle amministrazioni che del mondo degli affari, fa il punto sulle principali novitaÁ
emergenti nel mondo arabo e sui loro riflessi sulle opportunitaÁ d'investimento,
consente di incontrare uomini d'affari e investitori dei ventidue paesi arabi.
Sono previste sessioni di lavoro dedicate: sviluppo e investimenti in Algeria,
potenziale e opportunitaÁ, l'investimento nei servizi nei paesi arabi e il suo
ruolo nel creare collegamenti tra i settori di produzione, la liberalizzazione del
Á prevista anche la presentazione di
commercio e dei servizi tra i paesi arabi. E
progetti di investimento specifici e di opportunitaÁ. Il costo di partecipazione Áe
di 500 dollari. Il modulo di registrazione puoÁ essere richiesto alla Camera di
commercio Italo-Araba, Roma (tel. 06/3226751 - fax 06/3226901 - E-mail:
[email protected]). Maggiori informazioni sono reperibili sul sito
della Camera di Commercio di Algeri: www.10congres-caci.org.dz .
elettrogeni e motori elettrici e ditte che
effettuano la riparazione e manutenzione di
motori elettrici. (09/2003)
AFOI KARASAVVIDI EPE - P.O. Box 283 57009 Thessaloniki - Tel. 0030/2310/755557 Fax 0030/2310/754344 - contattare Gotouhidou
Nikoletta
Desidera contattare produttori italiani di carni
fresche e congelate, salumi, ecc. (09/2003)
m
AFOI MYTILINEOU OE - Pontou 9 - 54628
Thessaloniki - Tel. 0030/2310/753878 - Fax
0030/2310/753879 - E-mail: [email protected] contattare Mytilinaios Spiros
Desidera contattare produttori italiani di parti e
accessori per veicoli professionali e furgoni.
(10/2003)
m
CHATZIDAKI G. & C. OE - K. Dil 20 - 54623
Thessaloniki - Tel. 0030/2310/229629 - Fax
0030/2310/273552 - E-mail: [email protected] contattare Valavanis Ioannis - Internet:
www.fairhair.gr
Desidera contattare produttori italiani di
spazzole per capelli e prodotti chimici per la
produzione di shampoo e lozioni per i capelli.
(10/2003)
m
PAPAPANAGIOTOU GEORGIOS /
SICUREZZA - Kromnis 32 - 54454 Thessaloniki Tel. 0030/2310/951220 - Fax 0030/2310/
951220 - E-mail: [email protected] - contattare
Papapanagiotou Georgios
Desidera contattare produttori italiani di sistemi
antifurto ed antirapina per vetture e moto. (10/
2003)
m
PROMOBILITALIA - Passalidi 117 - 55133
Thessaloniki - Tel. 0030/2310/486726 - Fax
0030/2310/486522 - E-mail:
[email protected] - contattare
Panagiotopoulos Stathis
Desidera contattare produttori italiani di mobili
per cucine e camere da letto. (10/2003)
m
KOUVELIS ± PANTZIS IOANNIS - P.
Athinagora 9 - 56430 Thessaloniki - Tel. 0030/
2310/682150 - Fax 0030/2310/682501
Desidera contattare produttori italiani di lieviti
per formaggi, utensili di acciaio inossidabile e
strumenti di misura per l' industria casearia.
(11/2003)
m
INDIA
ANJANI AGENCY - 593 Oppanakara Street,
First Floor - 641 001 Coimbatore - Tel. 0091/
422/2396372 o 2397565 - Fax 0091/422/
2392716 - E-mail: [email protected]
Desidera contattare produttori italiani di
macchinari di ogni tipo per la produzione di
bottoni, di fermagli/fibbie e di chiusure lampo.
(08/2003)
m
NIGERIA
MUNIR GARMENT INDUSTRY (NIG.) LTD.
- 71A Docemo Street, Idumota - Lagos - E-mail:
[email protected] - contattare Mr. D.A.
Bello
Interessato all'importazione di abbigliamento in
genere, giacche soprabiti, confezioni per
bambino, abbigliamento sportivo e casual,
biancheria intima e corsetteria, maglieria
esterna e intima, indumenti da notte, pigiami,
accessori d'abbigliamento, fazzoletti da naso,
sciarpe, foulard, cravatte, berretti e copricapo,
guanti, grembiuli e tute, asciugamani, lenzuola
e coperte, tovaglie, pannolini per bambini,
materiali e forniture varie per sartoria, nastri
elastici, filati cucirini, chiusure lampo, pizzi e
ricami, tessuti vari, macchine da cucire per uso
domestico e industriale nuove e di seconda
mano. (10/2003)
m
SPAGNA
JUCLAMI - Madrid - Tel. e fax 0034/
913280094 - E-mail: [email protected]
Desidera contattare azienda italiana di gioielleria
esclusiva, altamente professionale, con prodotti
competitivi per rapporto qualitaÁ/prezzo e con
disegni propri e personalizzati, che sia fortemente
interessata al mercato spagnolo (Spagna
peninsulare, Isole Baleari e Canarie, Principato
d'Andorra, Gibilterra, Ceuta e Melilla,
eventualmente anche Portogallo) e desideri
introdurre e commercializzare i propri prodotti
di gioielleria direttamente ``dal fabbricante al
cliente gioielliere dettagliante'' attraverso una
propria rete commerciale in loco costituita da
un'eÂquipe coordinata di agenti-rappresentanti.
Oltre ad un'ampia conoscenza ed esperienza nel
settore della gioielleria medio-alta, con apporto di
un interessante portafoglio di clienti consolidato
negli anni, Áe in grado di offrire eventuale
supporto nella gestione e studio di progetti di
marketing per il lancio di nuove linee di prodotto,
per azioni promozionali, per l'organizzazione,
allestimento e pianificazione di presentazioni in
fiere ed esposizioni professionali del settore, a
livello nazionale e internazionale.
m
VENEZUELA
CAMARA DE COMERCIO VENEZOLANOITALIANA - Av. San Juan Bosco, Centro
Altamira, Mezzanina - Caracas 1062 - Tel. 008/
212/2632427 o 2634862 - Fax 0058/212/
2647213 - E-mail: [email protected] - contattare
Rossella Mattioli, Area Servizi - Internet:
www.cavenit.com
Ricerca aziende che fabbricano o commercializzano
un ristorante ambulante (esposto in fiera a Milano
lo scorso anno). (07/2003)
m
22 / Bolognaeconomica / OTTOBRE 2003
OFFERTE DI MERCI
E RAPPRESENTANZE
AUSTRIA
Per le offerte di seguito riportate contattare
la SEZIONE COMMERCIALE DEL CONSOLATO
GENERALE D'AUSTRIA (Sig.a Tiziana Balestra)
- Piazza Duomo 20 - 20122 Milano Tel. 02/87909122 - Fax 02/877319 - E-mail:
[email protected] - Internet: www.austriantrade.org/Italy (fare riferimento al codice riportato
tra parentesi)
(Rif. 105271/KL) Offre film per imballaggio
di fieno e paglia: ricerca rappresentanti e/o
importatori. (08/2003)
m
m (Rif. 105269/Kl) Offre sali essicanti: ricerca
distributori o utilizzatori diretti. (08/2003)
m (Rif. 105347/KL) Offre a diretti interessati
un innovativo sistema per la costruzione di
strade, autostrade e tunnel in alta montagna.
(08/2003)
m (Rif. 105385/KL) Offre trattamento per
acqua delle piscine: ricerca partner commerciali.
(08/2003)
(Rif. 105398/Kl) Offre preparato
farmaceutico per problemi digestivi: ricerca
distributore. (08/2003)
m
(Rif. 105784/KL) Offre, ad utilizzatori diretti,
tecnica di macinazione/granulazione di
minerali impiegati come ``filler''. (08/2003)
m
(Rif. 10506/LM) Offre ``FANCY HEADS'',
gadget/portabiti multiuso per arredamento,
ufficio, pubblicitaÁ, ecc.: ricerca rappresentanti,
arredatori di alberghi. (08/2003)
m
(Rif. 105749/LM) Offre prodotti solari
``ATEIA'': ricerca importatore generale. (08/2003)
m
(Rif. 105827/KL) Offre apparecchi acustici:
ricerca distributori. (08/2003)
m
m (Rif. 105863/LM) Offre asciugabiancheria
ecologico da collegarsi all'impianto di
riscaldamento: ricerca importatori,
rappresentanti, grossisti. (08/2003)
(Rif. 106191/AR) Offre prodotti
antincendio: ricerca importatori. (09/2003)
m
m (Rif. 106541/AR) Offre legno di latifoglie e
conifere (tronchi e segati), pallets, pannelli,
legna da ardere: ricerca rappresentante. (09/2003)
m (Rif. 106686/KL) Offre sistemi di controllo
radio per riempimento cisterne, autocisterne e
depositi: ricerca utilizzatori diretti. (09/2003)
(Rif. 106218/AF) Offre sistema di lettura
biometrica: ricerca importatori e distributori.
(09/2003)
m
(Rif. 106591/kl) Offre film estensibile per
balle di rifiuti pressate. (09/2003)
m
(Rif. 106732/AR) Offre pannelli di plastica
resistenti alle intemperie per campi gioco:
ricerca importatori. (09/2003)
m
(Rif. 106581/AF) Offre argani a
cremagliera: ricerca utilizzatori diretti. (09/2003)
m
(Rif. 107023/AR) Offre ad aziende
trasformatrici segati di larice. (09/2003)
m
(Rif. 107413/KL) Offre stampa digitale:
ricerca partner commerciale. (09/2003)
m
(Rif. 107402/AR) Offre segati d'abete, d'abete
rosso e di larice: ricerca importatori. (09/2003)
m
m (Rif. 107229/LM) Offre giocattoli in legno
``TIBO'': ricerca grossisti, importatori. (09/2003)
(Rif. 107577/Kl) Offre, ad utilizzatori diretti,
software per il settore energetico (produzione e
distribuzione) per controllare ed ottimizzare il
funzionamento e la resa. (10/2003)
m
(Rif. 107601/AF) Offre profilattici: ricerca
rappresentante in esclusiva. (10/2003)
m
GRECIA
COPRAMAR LTDA. - Av. LeoÂn Bustos 1140 Linares, VII RegioÂn - Tel. 0056/73/211118 - Fax
0056/73/214351 - E-mail:
[email protected] - contattare Paola
NuÂnÄez - Internet: www.copramar.cl
Azienda di lavorazione ed esportazione del settore
agroalimentare, offre prodotti ortofrutticoli
surgelati quali: fragole, lamponi, more, ciliegie,
kiwi, funghi e in particolare asparagi. (08/2003)
m
EGITTO
EL AHRAMERBS - 6 Saad Mohamed Al
Haram - Cairo - Tel. e fax 0020/2/7422673 - Email: [email protected] - contattare Mr.
Ahmed Fathi Abd El Halim
Desidera contattare ditte italiane importatrici di
erbe e spezie. (Rif. 61/egtr/03) (10/2003)
m
GIAPPONE
EASTERN TRADE CO. LTD. - 1-3-12 Yasui,
Kita-Ku - 462-0023 Nagoya City - Tel. e fax 0081/
52/9914952 - E-mail: [email protected]
SocietaÁ esportatrice offre autoveicoli usati di
fabbricazione giapponese. (11/2003)
m
GRECIA
N. DASTERIDIS AVEE - 1o Km.
Alexandroupolis-Ferron - 68100 Alexandroupoli Tel. 0030/25510/25171 - Fax 0030/25510/
21689 - E-mail: [email protected]
Azienda produttrice di catarifrangenti per auto e
segnaletica stradale Áe interessata ad esportare i
suoi prodotti in Italia. (10/2003)
m
G. & D. MAKRIS & CO. OE / PLASTIMAK 63080 Ag. Pavlos - Chalkidiki - Tel. 0030/23990/
22250 o 21436 - Fax 0030/23990/21736 - E-mail:
[email protected] - contattare Papadopoulou
Voula - Internet: www.plastimak.gr
Desidera contattare importatori italiani di pelli
artificiali. (11/2003)
m
HONG KONG
WISDOM TRADING COMPANY - P.O.Box
80327 - Cheun Sha Wan - Kowloon - Tel. 00852/
27499073 - Fax 00852/27495490 - E-mail:
[email protected] - contattare Lam Hon Kon
Offre prodotti di origine cinese: televisori a
colori da 14'' e 21'', forni a microonde (da 17
litri), bollitori elettrici in acciaio inox (da 1,5 lt),
miscelatori elettrici, macchine da caffeÁ
elettriche, tostapane e articoli similari. (09/2003)
m
LITUANIA
UAB VILKE - Silutes pl. 79 - 5799 Klaipeda Tel. 00370/46/390377 - Tel. cellulare 00370/
652/84064 - E-mail: [email protected] - contattare
sig.ra Olesia Kuz
Primaria azienda produttrice di carne sia bovina
che suina fresca, congelata e prodotti di carne:
salsicce bollite, affumicati, salami, ecc., (in
possesso di autorizzazione per le esportazioni
verso l'UE) desidera proporre i propri prodotti e
ricerca partner italiani interessati ad una
collaborazione in merito. (11/2003)
m
NEPAL
NEPALI EXPORTER (Group of Companies) G.P.O. Box 12027 - Kathmandu - Tel. 00977/1/
4265852 - Fax 00977/1/4216452 ± Tel. portatile
00977/9810/51403 - E-mail:
[email protected] - contattare Yogendra
Ghimire - Internet: www.nepaliexporter.com
Azienda produttrice ed esportatrice offre prodotti
artigianali nepalesi: scialli, stole e sciarpe
Pashmina, scialle e foulard in seta dipinti a
mano, copri-cuscini, cascami di filatura della
seta, maglioni in lana e cashmere, prodotti in
canapa e cotone, carta e prodotti cartacei
realizzati a mano, gioielli in argento sterling e
m
PERIODICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
COMMERCIO ESTERO
confezionati con perline di vetro, coltelli
Gurkha, statue in metallo, Thanka, incensi,
bottoni in legno, argento e osso, giocattoli e
artigianato in legno, borse in feltro, cotone,
lana, seta e lavorate all'uncinetto, cappelli/
copricapo stravaganti, articoli religiosi tibetani,
rosari, gioielli in stile tibetano. (10/2003)
REPUBBLICA CECA
 - HraÂdecka 1074 - 34201
MARIE NEMCOVA
Susice - Tel. cellulare 00420/605177327 - Fax
00420/376594153 - contattare Petr Nemec
Azienda a gestione familiare operante da una
decina d`anni offre prodotti in granito
(mattonelle, tegole, manufatti scanalati, ecc.); puoÁ
effettuare anche il trasporto dei prodotti presso gli
acquirenti. (10/2003)
m
STATI UNITI
HELIO MEDICAL SUPPLIES INC. - 606
Charcot Ave. - San JoseÂ, CA 95131 - Tel. 001/
408/4333355 o 001/800/6722726 - Fax 001/
408/4335566 - Internet: www.heliomed.com
Importante azienda produttrice offre aghi per
agopuntura (provvisti di marcatura CE azienda
certificata ISO 9002); ricerca distributore. (09/2003)
m
SVIZZERA
M. SCHERRER AG - Herbergstr. 29 - 9524
Zuzwil / SG - Tel. 0041/71/9444242 - Fax 0041/
71/9444262 - E-mail: [email protected] contattare M. Scherrer - Internet: www.mscherrerag.ch
SocietaÁ commerciale specializzata nella vendita di
macchine ed attrezzi per incisione/marcatura di
superfici metalliche offre i propri apparecchi di
punzonatura ``GRAVOSTAR'' per alluminio,
acciaio in diverse leghe, metallo temprato e
metalli colorati, applicabili a diversi tipi di
macchine, fresatrici, centri di lavorazione, ecc.
(08/2003)
m
UCRAINA
ENTERPRISE CONTINENTAL R.Luxemburg Str. 72ë - 83114 Donetsk - Tel.
00380/622/553094 - Fax 00380/622/553485 - Email: [email protected] - contattare S.
Mirgorod
Offre i seguenti prodotti per il settore edile: fibra
d'acciaio con ancoraggi (30/0,6 - 30/0,8 - 50/0,8
- 50/1,0 - 60/0,8 - 60/1,0), fibra ondulata (40/1,0
e 50/1,0), fibra diritta; filo d'acciaio per fibra
d'acciaio (da 0,4 mm a 1,2 mm), filo d'acciaio
zincato e non (da 0,3 mm a 4,0 mm). (10/2003)
m
OFFERTE DI SERVIZI
AUSTRIA
Per l'offerta di seguito riportata contattare
la SEZIONE COMMERCIALE DEL CONSOLATO
GENERALE D'AUSTRIA (Sig.a Tiziana Balestra)
- Piazza Duomo 20 - 20122 Milano Tel. 02/87909122 - Fax 02/877319 - E-mail:
[email protected] - Internet: www.austriantrade.org/Italy (fare riferimento al codice riportato
tra parentesi)
m (Rif. 106976/TB) Offresi in pieno centro a
Linz (Alta Austria) possibilitaÁ di ``office sharing'',
noleggio di uffici di rappresentanza
completamente arredati ed attrezzati,
unitamente a servizi di segretariato. (09/2003)
ROMANIA
FULG DE NEA SRL - Tel. 0040/744/147464
- Fax 0040/259/433791 - E-mail:
[email protected] - contattare S. Tromboni
Media azienda metalmeccanica rumena con 42
dipendenti situata vicino al confine ungherese (giaÁ
operante per ditte emiliano-romagnole e venete)
offre ad aziende italiane le seguenti lavorazioni:
m
fresatura, saldatura, rettifica, imballaggio,
costruzione su disegno, ecc. (10/2003)
PROPOSTE DI
COLLABORAZIONE
GRECIA
A. KATSANIS - P. TSOLAKIS AVEE VIOSYP - Thermaikou 40 - 56429 Stavroupoli
Thessalonikis - Tel. 0030/2310/426878 - E-mail:
[email protected] - contattare Tsolaki Maria
Si ricercano operatori interessati all'acquisto/
rilevazione di azienda produttrice di articoli in
plastica e carta per il confezionamento di
prodotti lattiero-caseari e gelati. (11/2003)
m
MONTENEGRO
MONTENEGRO BONUS D.O.O. - Cetinje Tel. 00381/86/230270 - Fax 00381/86/230271 E-mail: [email protected] - Dott. Kascelan
Branko, direttore esecutivo (per contatti in lingua
italiana: Sig.Vuckovic - Tel. 00381/67/316244 E-mail: [email protected])
Impresa costituita nel luglio 2003 con decisione del
Governo del Montenegro, allo scopo di governare e
valorizzare le risorse del patrimonio statale sul
territorio montenegrino e di assicurare l'afflusso di
merci e di servizi sul territorio montenegrino e i
mercati confinanti. Impresa integrata verticalmente,
come prioritaÁ Áe orientata alla produzione e offerta
di servizi nei settori alimentare, medicinale e
materiale sanitario, derivati della nafta, ecc. Fanno
parte del patrimonio della medesima:
m
Deposito cereali a NIKSIC: capacitaÁ di
10.000 tonn., situato verso il confine con la
Bosnia; possibili forme di collaborazione sono:
importazione del prodotto, servizio lavorazione
frumento, produzione ed investimenti in comune.
m
m Deposito merci in genere a NIKSIC
(Klicevo), di 4.194 m2 su di un'area di 9.041 m2,
con uffici e garage, attrezzato con sistemi di
allarme e antincendio, pavimentazioni in gomma,
divisibile al bisogno in 5 depositi separati (valore
di circa 880.000 Euro); utilizzato finora come
deposito di farina, sale, zucchero, carta, alluminio
e merci varie, si presta anche alla realizzazione di
un'unitaÁ produttiva.
Deposito di materiale sanitario a NIKSIC,
di 1.850 m2 su di un'area di 1.820 m2 (valore di
circa 500.000 Euro), ben attrezzato, suscettibile
anche di cambio della destinazione d'uso.
m
m Deposito merci in genere situato nella Zona
Franca del Porto di BAR, superficie totale di
12.796 m2 su tre piani (valore di circa 2.500.000
Euro), destinazione d'uso praticamente illimitata.
m Deposito merci in genere a BIJELO POLJE,
nel centro della regione nord del Montenegro, di
4.300 m2, piuÁ parte coperta di 1.040 m2, uffici e
garage di 150 m2 (valore di circa 1.200.000 Euro),
potrebbe rivelarsi interessante per installarvi unitaÁ
di lavorazione delle frutta e verdure che si
coltivano nel regione nord.
Deposito di materiale sanitario a BIJELO
POLJE, di 2.920 m2 (valore di circa 400.000
Euro), provvisto di celle di congelamento e
raffreddamento, Áe suscettibile di cambio della
destinazione d'uso.
m
m Depositi di derivati di nafta a BAR, LIPCI e
BIJELO POLJE, capacitaÁ totale dei depositi di
52.500 m3 di cui: 17.200 m3 nel porto di
Bar,10.200 m3 nel porto di Lipci e il resto in
Bijelo Polje.
Deposito di gas liquido a PODGORICA, di
1.000 m3, completamente attrezzato e destinato a
fornire gas in bombole per uso domestico e
industriale; si potrebbe eventualmente destinare
anche alla fornitura di gas per auto, attraverso
una collaborazione e investimenti in comune con
un produttore di queste attrezzature. (10/2003)
m