Notiziario - Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati Minori dell
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Notiziario - Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati Minori dell
Conferenza dei Ministri Generali del 1° Ordine e del TOR Sommario Statuto per l’assistenza spirituale e pastorale all’Ordine Francescno secolare I Lettera Ministri generali 2009 Carissimi fratelli Ministri Provinciali e Custodi, Il Signore vi dia pace! Con la presente, la Conferenza dei Ministri generali del Primo Ordine e del TOR ha voluto raggiungervi per esprimere a tutti voi la nostra gratitudine per il prezioso servizio della cura pastorale e spirituale, che voi offrite, nell’ambito delle vostre rispettive giurisdizioni, alle Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare (OFS) e della Gioventù francescana (GiFra) sparse in tutto il mondo. Tale assistenza, che è il più importante servizio affidatoci dalla Chiesa verso i Francescani secolari, è in atto ormai da otto secoli e si manifesta come un vero segno della nostra straordinaria familiarità, nel segno della comunione vitale reciproca. Questa comunione tra gli Ordini francescaFrati Minori dell’Emilia-Romagna ni deve essere sempre più forte, attraente e profetica nella nostra comune missione nella Chiesa e nella società. In quest’anno nel quale celebriamo l’VIII centenario della nascita del nostro carisma, con i cuori pieni di gratitudine e dei ricordi meravigliosi dell’ormai storico Capitolo delle Stuoie, celebrato come Famiglia francescana ad Assisi nello scorso aprile, vogliamo incoraggiarvi nel continuare ad accompagnare le Fraternità dell’OFS e della GiFra con un nuovo slancio e con un nuovo impulso. A tale proposito ricordiamo anche l’invito del Santo Padre Benedetto XVI a Castel Gandolfo, nell’indimenticabile incontro alla fine del suddetto Capitolo, che ci ha incoraggiato con amore paterno ad andare, con fiducia e coraggio, ad annunciare a tutti il Vangelo di Cristo e la sua bellezza e, come Francesco, a ripartire per riparare oggi la casa del Signore, la Chiesa. Consapevoli della nostra Conf. Ministri gen. I- Lettera Min. gen. ‘09 II- Lettera Min. gen. ‘02 III- Statuto Ass. OFS Ministri Nord Italia Vita della Provincia I- Definitorio maggio II- Progetto CPV Note di Cronaca I- Le Grazie di Rimini II- Osservanza Bologna III- Fraternità per pace.. Abbiamo vissuto I Nostri Defunti I- Cav. W. Lazzarini 1 1 3 4 9 12 12 14 17 17 19 20 22 24 24 Fraternitas nr. 165 Notiziario Provincia di “CRISTO RE” Frati Minori dell’Emilia-Romagna (In copertina: “Madonna con Bambino”, terracotta, di Cleto Tomba, 1973. Bologna, Curia provinciale.) Anno XLI - n.s. N. 161 - Maggio 2010 Sped. in Abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Bologna - Stampato in proprio Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98 Periodicità mensile Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci Redattore: Fr. Marco Zanotti 1 Notiziario - comune chiamata e missione, vogliamo quindi insieme rendere presente il carisma del comune Serafico Padre nella vita e nella missione della Chiesa, in modi e forme diverse, ma in comunione vitale reciproca, che ci caratterizza fin dalle origini. Infatti già dall’inizio del carisma esistevano legami molto vivi e fraterni tra i Frati Minori e i penitenti secolari che volevano vivere una forma di vita simile a quella di Francesco e dei suoi frati. Dalla loro testimonianza e dalla predicazione itinerante nascevano intorno ai frati altre forme di vita francescana, sia attive sia eremitiche e contemplative, che raccoglievano religiosi, laici e chierici in un nuova famiglia spirituale, quella francescana. Tra le diverse forme di vita che ancora oggi esistono nella Famiglia francescana occupa un posto tutto particolare quella propria dei Francescani secolari, laici e chierici, che riconoscono in Francesco il loro fondatore e ne vivono il carisma nella loro dimensione secolare. Per loro, in quanto parte integrante della Famiglia francescana e storicamente legati a noi religiosi francescani, la Chiesa ha dato il privilegio di avere come primi responsabili della loro cura spirituale e pastorale i Superiori maggiori del Primo Ordine e del TOR. Noi siamo responsabili della più alta direzione (l’altius moderamen, di cui al can. 303 del CIC), che mira a garantire la fedeltà dell’OFS al carisma francescano, la comunione con la Chiesa e l’unione con la Famiglia Francescana, valori che rappresentano per i francescani secolari un impegno di vita (cfr. CC.GG., art 85, 1-2). Ecco da dove nascono il 2 - Notiziario nostro compito e la nostra responsabilità in quanto, come Superiori maggiori, siamo chiamati ad esercitare questo compito personalmente o tramite i nostri delegati, gli Assistenti spirituali, per garantire ad ogni Fraternità la cura pastorale e spirituale. Anche oggi, dopo 31 anni dall’approvazione dell’ultima Regola da parte del Papa Paolo VI, e con le Costituzioni generali approvate nell’ottobre del 2000 dalla Congregazione IVCSVA, l’OFS e la GiFra hanno bisogno di un’assistenza spirituale e pastorale che li aiuti nel loro camino di fede e di santificazione, nella loro missione specifica e nella solida formazione cristiana e francescana. Per questo motivo, e in segno concreto di comunione e di corresponsabilità, su richiesta dei Consigli ai diversi livelli, noi Superiori maggiori siamo chiamati a nominare gli Assistenti spirituali, scegliendoli con attento discernimento perché siano idonei per questo servizio. Oltre a ciò, dobbiamo curarne la formazione specifica perché siano anche preparati ad offrire un’assistenza spirituale autentica e ben radicata nella spiritualità francescana e possano validamente affiancare i responsabili secolari e i rispettivi Consigli nel campo della formazione iniziale e permanente dei francescani secolari. Questo vale anche per tutte le altre persone, che in mancanza dei Frati, possiamo nominare come Assistenti spirituali secondo le Costituzioni generali dell’OFS (art. 89). Una volta nominati, gli Assistenti spirituali non possono esser lasciati a se stessi, ma vanno seguiti e incoraggiati a lavorare con entusiasmo e amore verso i secolari, da parte della loro Comunità e del loro Superiore Maggiore, proprio nello spirito di famiglia. Allo stesso modo bisogna assolutamente evitare che ci siano fraternità prive di questa guida essenziale e, nello stesso tempo, che l’indisponibilità di religiosi o religiose francescani porti all’estinzione di qualche fraternità secolare. Un punto che consideriamo altrettanto importante è la collegialità del servizio dell’assistenza spirituale alle Fraternità OFS-GiFra dei livelli superiori a quello della Fraternità locale. Questa caratteristica offre anzitutto a noi frati una preziosa occasione di collaborare fra di noi nel campo dell’assistenza e, nello stesso tempo, diventa un segno concreto dell’affetto fraterno che il Primo Ordine e il TOR nutrono per l’OFS e la GiFra. Sicuramente uno strumento chiave, che ci aiuta a capire meglio e svolgere adeguatamente questo servizio, è lo Statuto per l’assistenza spirituale e pastorale all’OFS, approvato dalla nostra Conferenza nel marzo del 2002. Dopo sette anni dall’approvazione, la Conferenza degli Assistenti generali, ci ha informato che lo Statuto è stato molto ben accolto in tutte le parti del mondo e ha portato davvero tanti frutti nel servizio all’OFS e alla GiFra. Comunque adesso, sulla base della loro esperienza, gli Assistenti generali ci hanno presentato, chiedendone l’approvazione, alcuni ritocchi di articoli dello Statuto, che secondo loro possono essere meglio chiariti per il servizio dell’assistenza spirituale. Noi, dopo un attento esame, li abbiamo approvati e con questa lettera ve li trasmettiamo in allegato. Concludendo questa letFrati Minori dell’Emilia-Romagna tera vogliamo di nuovo ringraziare voi e tutti gli Assistenti spirituali per il vostro servizio e incoraggiarvi ancora di più ad assistere, promuovere e curare, con un interesse e affetto del tutto particolare, le Fraternità dell’OFS e della GiFra nel mondo intero, mentre vi ricordiamo le parole che Encarnación del Pozo, Ministra Generale dell’OFS, ha rivolto ai frati presenti durante il Capitolo Internazionale delle Stuoie (Assisi, 16 aprile 2009): “la cura pastorale e l’Assistenza spirituale all’OFS, più che dalla norma giuridica, deve scaturire dall’amore e dalla fedeltà alla propria vocazione e dal desiderio di comunicarla, rispettando la natura della Fraternità secolare e dando priorità alla testimonianza di vita francescana e in modo speciale all’accompagnamento fraterno”. Rendiamo grazie al Signore per ogni nostro fratello e sorella dell’OFS e della GiFra che, con amore e coraggio, seguono le orme del nostro serafico padre S. Francesco nelle gioie e nei dolori di questo mondo, promuovendo la spiritualità francescana negli ambienti della famiglia, del lavoro, della cultura, della politica, dello sport e in tanti altri luoghi della vita ecclesiale e sociale. Rimaniamo sempre uniti nel cammino e nella testimonianza, insieme con l’OFS e la GiFra, nelle vie del Signore e nelle realtà dove vivono gli uomini e donne del nostro tempo. Che il Signore ci accompagni con il suo Spirito per essere fedeli alla nostra chiamata e missione. Roma, 4 ottobre 2009. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Fr. José Rodríguez Carballo, OFM Ministro Generale Fr. Mauro Jöhri, OFMCap. Ministro Generale Fr. Marco Tasca, OFMConv. Ministro Generale Fr. Michael Higgins, TOR Ministro Generale II Lettera Ministri generali 2002 Caro fr. Valentín, con lettera del 13 febbraio scorso, a nome della Conferenza degli Assistenti generali dell’Ordine Francescano Secolare, ci hai inviato lo Statuto per l’Assistenza spirituale e pastorale all’Ordine Francescano Secolare, riveduto a seguito di uno studio attento e approfondito fatto sulla base delle Costituzioni Generali dell’OFS approvate definitivamente dalla CIVCSVA l’8 dicembre 2000. Vengo ora a comunicarti che la nostra Conferenza di Ministri generali del Primo Ordine e del TOR, riunitasi in data 25 marzo 2002, ha approvato il medesimo Statuto, il quale, in forza della sua approvazione, entra immediatamente in vigore in sostituzione del precedente, approvato nel 1992. I Ministri generali impegnano la CAS a portare a conoscenza di tutti i Fratelli del Primo Ordine Francescano e del TOR il nuovo Statuto promuovendone la conoscenza e lo studio, affinché questo strumento possa servire come base per il nostro servizio fraterno all’OFS e possa Il Volume “il Vangelo nelle opere di carità” raccoglie gli Atti della Conferenza celebratasi ad Assisi dal 12 al 15 ottobre 2009, organizzato dalle Aree della Solidarietà e dei Servizi Sociali della CISM E USMI. 3 Notiziario - guidare tutti nelle relazioni con il medesimo Ordine in conformità alla nostra vocazione e alla specifica indole dell’OFS. Approfitto dell’occasione per ringraziare, anche a nome degli altri Ministri generali, te e gli altri Assistenti generali dell’OFS per il vostro generoso e costante servizio. A te e agli altri Assistenti auguro una Santa Pasqua. Fraternamente. Fr. Joachim Giermek Ministro gen. OFMConv. Presidente di turno Roma, 28 marzo 2002 III Statuto Titolo I: Principi generali Art. 1 1. La cura spirituale e pastorale dell’OFS è stata affidata dalla Chiesa, in virtù dell’appartenenza alla medesima famiglia spirituale, al Primo Ordine Francescano ed al Terzo Ordine Regolare (TOR) ai quali da secoli è collegata la Fraternità secolare1. 2. I Francescani religiosi e secolari infatti, in modi e forme diverse, ma in comunione vitale reciproca, intendono rendere presente il carisma del comune Serafico Padre nella Chiesa e nella società2. 3. Perciò, in segno concreto di comunione e di corresponsabilità, i Superiori religiosi devono assicurare l’assistenza spirituale a tutte le Fraternità dell’OFS3. 4 - Notiziario Art. 2 1. La cura spirituale e pastorale si realizza in un doppio servizio: a) l’ufficio fraterno dell’altius moderamen da parte dei Superiori maggiori4; b) l’assistenza spirituale alle Fraternità ed ai loro Consigli. 2. L’altius moderamen mira a garantire la fedeltà dell’OFS al carisma francescano, la comunione con la Chiesa e l’unione con la Famiglia Francescana5. 3. L’assistenza spirituale ha lo scopo di favorire la comunione con la Chiesa e con la Famiglia Francescana attraverso la testimonianza e condivisione della spiritualità francescana, di cooperare alla formazione iniziale e permanente dei francescani secolari e di manifestare l’affetto fraterno dei frati verso l’OFS6. Art. 3 1. Questo doppio servizio integra ma non sostituisce quello dei Consigli e dei Ministri secolari ai quali spetta la guida, il coordinamento e l’animazione delle Fraternità ai vari livelli7. 2. Si esercita secondo il presente Statuto comune ai quattro Ordini religiosi (OFM, OFMConv, OFMCap, TOR) e va svolto collegialmente a tutti i livelli superiori a quello locale8. Art. 4 1. Il presente Statuto ha lo scopo di definire, in modo unitario e concreto, il servizio della cura spirituale e pastorale all’OFS tenendo conto dell’unità del medesimo Ordine. 2. Questo Statuto è approvato dalla Conferenza dei Ministri generali. Ad essa appartiene il diritto di modifica e di interpre- tazione autentica. 3. Le disposizioni che non concordano con il presente Statuto sono abrogate. Titolo II: Il ruolo dei Superiori maggiori a. Principi generali Art. 5 1. La cura spirituale e pastorale dell’OFS è dovere anzitutto dei Superiori maggiori del Primo Ordine e del TOR9. 2. Essi esercitano il loro ufficio mediante: a) l’erezione delle Fraternità locali; b) la visita pastorale; c) l’assistenza spirituale. Possono esercitare questo compito personalmente o tramite un delegato10. 3. I Superiori maggiori francescani sono responsabili per la qualità del servizio pastorale e dell’assistenza spirituale, anche nei casi in cui per la nomina dell’Assistente è necessaria l’autorizzazione previa di un Superiore religioso o dell’Ordinario del luogo11. 4. Devono inoltre curare la formazione e l’interessamento dei religiosi nei riguardi dell’OFS ed assicurare una preparazione specifica agli Assistenti perché siano idonei e preparati12. 5. Infine devono approvare il Regolamento interno delle Conferenze degli Assistenti spirituali a tutti i livelli. Art. 6 1. L’erezione canonica di nuove Fraternità locali sia fatta a richiesta dei francescani secolari interessati, previa consultazione e con la collaborazione del ConsiFrati Minori dell’Emilia-Romagna glio dell’OFS di livello superiore, con il quale la nuova Fraternità sarà in relazione secondo lo Statuto nazionale. È necessario il consenso scritto dell’Ordinario del luogo per l’erezione canonica di una Fraternità, fuori dalle case o chiese dei religiosi francescani del Primo Ordine o del TOR13. 2. L’eventuale passaggio di una Fraternità locale alla cura pastorale di altro Ordine religioso francescano si effettua secondo le modalità previste dallo Statuto nazionale dell’OFS14. 3. La visita pastorale è un momento privilegiato di comunione con il Primo Ordine e il TOR. Essa è effettuata anche in nome della Chiesa, e serve a garantire la fedeltà al carisma francescano ed a favorire la comunione con la Chiesa e la Famiglia Francescana15. Art. 7 1. I Superiori maggiori del Primo Ordine e del TOR concordano il modo più adeguato di assicurare l’assistenza spirituale alle Fraternità locali che, per cause superiori, ne fossero rimaste sprovviste16. b. I Ministri generali Art. 8 1. I Ministri generali esercitano collegialmente l’altius moderamen e l’assistenza pastorale nei confronti dell’OFS nel suo insieme17. 2. Spetta in particolare alla Conferenza dei Ministri generali del Primo Ordine e del TOR: a) curare i rapporti con la Santa Sede per quanto concerne l’approvazione dei documenti legislativi o liturgici di competenza della stessa; Frati Minori dell’Emilia-Romagna b) visitare la Presidenza del CIOFS18; c) presiedere e confermare l’elezione della Presidenza del CIOFS19; d) accettare, eventualmente, la rinunzia del Ministro generale dell’OFS20. Art. 9 1. I Ministri generali esercitano le loro competenze verso l’OFS a norma del diritto universale, delle proprie Costituzioni e nel rispetto del diritto proprio dell’OFS. Essi hanno la facoltà di erigere, visitare ed incontrare le Fraternità locali dell’OFS assistite dal proprio Ordine. 2. Nei confronti del proprio Ordine spetta a ciascun Ministro generale: a) nominare l’Assistente generale per l’OFS, che, sotto l’autorità del Ministro generale, tratta gli affari riguardanti il servizio all’OFS21; b) in caso di necessità, confermare o nominare gli Assistenti nazionali appartenenti al proprio Ordine. c. I Ministri provinciali Art. 10 1. I Ministri provinciali e gli altri Superiori maggiori esercitano le loro competenze verso l’OFS nel territorio della propria giurisdizione. 2. Dove più Superiori maggiori dello stesso Ordine hanno giurisdizione in uno stesso territorio, concordano il modo più adeguato di svolgere collegialmente il loro ufficio alle Fraternità regionali e nazionali dell’OFS22. 3. Devono altresì stabilire collegialmente le modalità della nomina degli Assistenti nazionali e regionali, ed anche a quali Superiori i Consigli nazionali e regio- nali dell’OFS si devono rivolgere per chiedere l’Assistente23. Art. 11 1. I Ministri provinciali e gli altri Superiori maggiori assicurano l’assistenza spirituale alle Fraternità locali affidate alla propria giurisdizione24. 2. Spetta in particolare ad essi, in nome della propria giurisdizione: a) erigere canonicamente nuove Fraternità locali, assicurando ad esse l’assistenza spirituale; b) nominare gli Assistenti spirituali25; c) incontrare le Fraternità locali assistite dal proprio Ordine; d) animare spiritualmente, visitare, tenersi informati sull’assistenza spirituale prestata all’OFS e alla Gi.Fra.26. Titolo III: Il ruolo degli Assistenti spirituali a. Principi generali Art. 12 1. L’Assistente spirituale è la persona designata dal Superiore maggiore competente per lo svolgimento di questo servizio verso una Fraternità determinata dell’OFS e della Gi.Fra.27. 2. Per essere testimone della spiritualità francescana, dell’affetto fraterno dei religiosi verso i francescani secolari, e vincolo di comunione tra il suo Ordine e l’OFS, l’Assistente spirituale sia preferibilmente un religioso francescano, appartenente al Primo Ordine o al TOR28. 3. L’Assistente spirituale è membro di diritto, con voto, del Consiglio e del Capitolo della Fraternità a cui presta l’assistenza 5 Notiziario - e collabora con essa in tutte le attività. Non gode del diritto di voto nelle questioni economiche né nelle elezioni ai vari livelli29. Art. 13 1. Il compito precipuo dell’Assistente è favorire l’approfondimento della spiritualità francescana e cooperare alla formazione iniziale e permanente dei francescani secolari30. 2. Nel Consiglio di Fraternità, nei Capitoli elettivi o ordinari, agisce nel rispetto delle responsabilità e del ruolo dei secolari, dando loro la priorità per quanto riguarda la guida, il coordinamento e l’animazione della Fraternità. 3. Partecipa attivamente e vota nelle deliberazioni e nelle decisioni prese nel Consiglio o nel Capitolo. In particolare è responsabile per l’animazione delle celebrazioni liturgiche e delle riflessioni spirituali durante le riunioni del Consiglio o del Capitolo. Art. 14 1. La visita pastorale è un momento privilegiato di comunione del Primo Ordine e del TOR con l’OFS. Essa è effettuata anche in nome della Chiesa, e serve a ravvivare lo spirito evangelico francescano, assicurare la fedeltà al carisma e alla Regola, offrire aiuto alla vita di fraternità, rinsaldare il vincolo dell’unità dell’OFS e promuovere il suo più efficace inserimento nella Famiglia Francescana e nella Chiesa31. 2. Il Visitatore fortifica la Fraternità nella sua presenza e missione nella Chiesa e nella società; verifica il rapporto tra la Fraternità secolare e quella religiosa; dedica particolare attenzione ai programmi, metodi ed espe- 6 - Notiziario rienze formative; si interessa della collaborazione e del senso di corresponsabilità tra i Responsabili secolari e gli Assistenti spirituali; accerta la qualità dell’assistenza spirituale che si dà alla Fraternità visitata; incoraggia gli Assistenti spirituali nel loro servizio e promuove la loro permanente formazione spirituale e pastorale32. 3. Su richiesta del rispettivo Consiglio, un delegato della Conferenza degli Assistenti effettua la visita pastorale, nel rispetto della organizzazione e del diritto proprio dell’OFS33. Per cause urgenti e gravi, ovvero in caso di inadempimento del Ministro e del Consiglio a farne richiesta, la visita pastorale può essere effettuata per iniziativa della Conferenza degli Assistenti spirituali, sentito il Consiglio dell’OFS di pari livello34. 4. È consigliato di fare la visita pastorale congiuntamente con quella fraterna, concordandone il programma. Il Visitatore o i Visitatori comunicheranno tempestivamente al Consiglio interessato l’oggetto e il programma della visita. Prenderanno visione dei registri e degli atti, compresi quelli relativi alle precedenti visite, all’elezione del Consiglio e all’amministrazione dei beni. Stenderanno una relazione della visita effettuata, annotandola agli atti nell’apposito registro della Fraternità visitata, e la porteranno a conoscenza del Consiglio del livello che ha effettuato la visita35. 5. Nella visita alla Fraternità locale, il Visitatore o i Visitatori s’incontreranno con l’intera Fraternità e con i gruppi e sezioni in cui essa si articola. Riserveranno particolare attenzione ai fratelli in formazione e a quei fratelli che dovessero richiedere un incontro personale. Procederanno, ove occorra, alla correzione fraterna delle manchevolezze che dovessero riscontrare36. Art. 15 1. L’Assistente è nominato dal Superiore maggiore competente, sentito il Consiglio della Fraternità interessata37. 2. Dove più di un Superiore maggiore dello stesso Ordine è coinvolto nella nomina di un Assistente, si seguono le norme stabilite collegialmente dai Superiori con giurisdizione nel territorio38. 3. La nomina dell’Assistente sia fatta per iscritto e per un tempo limitato, complessivamente non superiore a dodici anni. 4. Quando non è possibile dare alla Fraternità un Assistente spirituale, membro del Primo Ordine o del TOR, il Superiore maggiore competente può affidare il servizio dell’assistenza spirituale a: a) religiosi o religiose appartenenti ad altri Istituti francescani; b) francescani secolari, chierici o laici, specificamente preparati per questo servizio; c) altri chierici diocesani o religiosi non francescani39. Art. 16 1. Il numero degli Assistenti, che fanno parte dei Consigli ai vari livelli, corrisponda al numero degli Ordini che in effetti danno l’assistenza alle Fraternità locali nell’ambito della Fraternità internazionale, nazionale o regionale. 2. A livello internazionale, nazionale e regionale gli Assistenti, se sono più di uno, formano una Conferenza e rendono il servizio collegialmente all’OFS e alFrati Minori dell’Emilia-Romagna la Gi.Fra.40 3. Ogni Conferenza di Assistenti funziona secondo un proprio regolamento interno, approvato dai rispettivi Superiori maggiori. 4. Gli Statuti nazionali e regionali dell’OFS stabiliscono il numero degli Assistenti che parteciperanno al Capitolo nazionale o regionale, come si scelgono, e che tipo di partecipazione avranno. b. Gli Assistenti generali Art. 17 1. Gli Assistenti generali sono nominati dal rispettivo Ministro generale, sentita la Presidenza del CIOFS41. 2. Prestano il loro servizio alla Presidenza del CIOFS, formano una Conferenza e curano collegialmente l’assistenza spirituale all’OFS nel suo insieme42. 3. È compito della Conferenza degli Assistenti generali: a) collaborare con il Consiglio internazionale e la sua Presidenza nell’animazione spirituale e apostolica dell’OFS e in particolare nella formazione dei responsabili secolari; b) coordinare, a livello internazionale, l’assistenza spirituale all’OFS e alla Gi.Fra.; c) promuovere l’interessamento dei frati e dei superiori nei confronti dell’OFS e della Gi.Fra.; d) provvedere alla visita pastorale dei Consigli nazionali dell’OFS43 e alla presenza nei capitoli nazionali elettivi44. Art. 18 1. L’Assistente generale ha il compito di tenere informato il Ministro generale e il suo Ordine sulla vita e le attività dell’OFS e della Gi.Fra. Frati Minori dell’Emilia-Romagna 2. Deve inoltre trattare le cose riguardanti il servizio dell’assistenza prestata dal suo Ordine all’OFS e alla Gi.Fra., incontrare le Fraternità locali assistite dal proprio Ordine e tenere rapporti fraterni e costanti con gli Assistenti del proprio Ordine. c. Gli Assistenti nazionali Art. 19 1. Gli Assistenti nazionali dell’OFS e della Gi.Fra. sono nominati dal Superiore maggiore competente, sentito il rispettivo Consiglio nazionale45. Dove più di un Superiore maggiore dello stesso Ordine è coinvolto nella nomina, si seguono le norme stabilite collegialmente dai Superiori con giurisdizione nel territorio nazionale46. 2. Prestano il loro servizio al Consiglio nazionale e curano l’assistenza spirituale alla Fraternità nazionale. Se sono più di uno, formano una Conferenza e rendono il servizio collegialmente47. 3. È compito della Conferenza degli Assistenti nazionali, o dell’Assistente nazionale, se è unico: a) collaborare con il Consiglio nazionale per il lavoro di animazione spirituale e apostolica dei francescani secolari nella vita ecclesiale e sociale della nazione e, in particolare, per la formazione dei responsabili; b) provvedere alla visita pastorale dei Consigli regionali dell’OFS48 e alla presenza nei capitoli regionali elettivi49; c) coordinare a livello nazionale il servizio dell’assistenza spirituale, la formazione degli assistenti e l’unione fraterna tra loro; d) promuovere l’interessamento dei frati per l’OFS e per la Gi.Fra. Art. 20 1. L’Assistente nazionale ha il compito di tenere informati i Superiori maggiori e il suo Ordine sulla vita e le attività dell’OFS e della Gi.Fra. nella nazione. 2. Deve inoltre trattare le cose riguardanti il servizio dell’assistenza prestato dal suo Ordine all’OFS e alla Gi.Fra., incontrare le Fraternità locali assistite dal proprio Ordine nella nazione e tenere rapporti fraterni e costanti con gli Assistenti regionali e locali del proprio Ordine. d. Gli Assistenti regionali Art. 21 1. Gli Assistenti regionali dell’OFS e della Gi.Fra. sono nominati dal Superiore maggiore competente, sentito il rispettivo Consiglio regionale50. Dove più di un Superiore maggiore dello stesso Ordine è coinvolto nella nomina, si seguono le norme stabilite collegialmente dai Superiori con giurisdizione nel territorio regionale51. 2. Prestano il loro servizio al Consiglio regionale e curano l’assistenza spirituale alla Fraternità regionale. Se sono più di uno, formano una Conferenza e rendono il servizio collegialmente52. 3. È compito della Conferenza degli Assistenti regionali, o dell’Assistente regionale, se è unico: a) collaborare con il Consiglio regionale per il lavoro di animazione spirituale e apostolica dei francescani secolari nella vita ecclesiale e sociale della regione e, in particolare, per la formazione dei responsabili; 7 Notiziario - b) provvedere alla visita pastorale dei Consigli locali dell’OFS53 e alla presenza nei capitoli locali elettivi54; c) coordinare a livello regionale il servizio dell’assistenza spirituale e della formazione degli Assistenti e l’unione fraterna tra loro; d) promuovere l’interessamento dei frati per l’OFS e per la Gi.Fra. Art. 22 1. L’Assistente regionale ha il compito di tenere informati i Superiori maggiori e il suo Ordine sulla vita e le attività dell’OFS e della Gi.Fra. nella regione. 2. Deve inoltre trattare le cose riguardanti il servizio dell’assistenza prestato dal suo Ordine all’OFS e alla Gi.Fra., incontrare le Fraternità locali assistite dal proprio Ordine nella regione e tenere rapporti fraterni e costanti con gli Assistenti locali del proprio Ordine. e. Gli Assistenti locali Art. 23 1. L’Assistente locale è nominato dal Superiore maggiore, a norma del diritto proprio, sentito il Consiglio della Fraternità interessata55. 2. L’Assistente locale promuove la comunione all’interno della Fraternità e fra quella ed il Primo Ordine o il TOR. D’intesa con il Guardiano o il Superiore locale, procuri che si instauri una vera comunione vitale reciproca tra la Fraternità religiosa e quella secolare. Promuove la presenza attiva della Fraternità nella Chiesa e nella società. 8 - Notiziario Art. 24 1. L’Assistente locale, insieme con il Consiglio della Fraternità, è responsabile della formazione dei candidati56 ed esprime la sua valutazione sui singoli candidati prima della Professione57. 2. Insieme con il Ministro instaura un dialogo con i fratelli che si trovino in difficoltà, che intendono ritirarsi dalla Fraternità o che si comportano in grave contrasto con la Regola58. NOTE: Cf. Cost OFS 85.1: “Dalla storia francescana e dalle Costituzioni del Primo Ordine Francescano e del TOR appare in forma patente che questi Ordini si riconoscono impegnati in virtù della comune origine e carisma e per volontà della Chiesa all’assistenza spirituale e pastorale dell’OFS. Cfr. Costituzioni OFM, 60; Costituzioni OFM Conv., 116; Costituzioni OFM Cap., 95; Costituzioni TOR, 157; Regola del Terz’Ordine del Papa Leone XIII, 3, 3; Regola approvata da Paolo VI, 26”. 2 Cf. Regola OFS 1. 3 Cf. Cost OFS 89.1. 4 Cf. CIC 303. 5 Cost OFS 85.2. 6 Cf. Cost OFS 89.3; 90.1. 7 Cf. Cost OFS 86.2. 8 Cf. Cost OFS 87.1; 88.5; 90.3. 9 Cf. Regola OFS 26; Cost OFS 85.2. 10 Cf. Cost OFS 86.1. 11 Cf. Cost OFS 89.5. 1 Cf. Cost OFS 87.3; Regola OFS 26. 13 Cost OFS 46.1. 14 Cf. Cost OFS 47.2. 15 Cf. Cost OFS 95.1 e 3. 16 Cost OFS 88.4. 17 Cost OFS 87.1. 18 Cf. Cost OFS 92.2-3. 19 Cf. Cost OFS 76.2. 20 Cf. Cost OFS 83.1. 21 Cf. Cost OFS 91.2-3. 22 Cost OFS 88.5. 23 Cf. Cost OFS 91.2. 24 Cf. Cost OFS 88.1. 25 Cf. Cost OFS 89.2; 91.3. 26 cf Cost OFS 88.2. 27 Cf. Cost OFS 89.2; 96.6. 28 Cost OFS 89.3. 29 Cf. Cost OFS 90.2; 77.1-2. 30 Cf. Cost OFS 90.1. 31 Cf. CIC 305.1; Cost OFS 92.1; 95.1. 32 Cf. Cost OFS 95. 33 Cf. Cost OFS 92.2. 34 Cf. Cost OFS 92.3. 35 Cf. Cost OFS 93.2 e 4. 36 Cost OFS 93.3. 37 Cf. Cost OFS 91.3. 38 Cf. Cost OFS 91.2; Cf. sopra art. 10. 39 Cost OFS 89.4. 40 Cf. Cost OFS 90.3. 41 Cf. Cost OFS 91.3. 42 Cf. Cost OFS 90.3. 43 Cf. Cost OFS 92.2. 44 Cf. Cost OFS 76.2. 45 Cf. Cost OFS 91.2. 46 Cf. Cost OFS 91.2. 47 Cf. Cost OFS 90.3. 48 Cf. Cost OFS 93.1-2. 49 Cf. Cost OFS 76.2. 50 Cf. Cost OFS 91.2. 51 Cf. Cost OFS 91.2. 52 Cf. Cost OFS 90.3. 53 Cf. Cost OFS 93.1-2. 54 Cf. Cost OFS 76.2. 55 Cf. Cost OFS 91.3. 56 Cost OFS 37.2. 57 Cost OFS 41.1. 58 Cost. OFS 56.1-2; 58. 1-2. 12 Frati Minori dell’Emilia-Romagna Incontro dei Ministri Provinciali del Nord Italia Verbale del 30 marzo 2010 - Baccanello Il giorno 30 marzo si sono radunati presso il Convento di Baccanello, Casa interprovinciale di Noviziato, i Ministri provinciali del Nord Italia. L’incontro è iniziato alle 10.10, quando anche i Ministri bloccati dal traffico autostradale della Padania erano finalmente presenti. Al primo momento dell’incontro partecipano anche il Guardiano della Casa, fr. Maurizio Conti, e il Maestro di Noviziato, fr. Enzo Maggioni. Il presidente, fr. Bruno Bartolini, saluta e dà il benvenuto a tutti e propone la preghiera “Absorbeat” dagli Scritti del serafico Padre. 1. Incontro con Guardiano e Maestro La parola passa al Guardiano che presenta la vita della Fraternità. Vi sono stati alcuni cambiamenti nella composizione: fr. Giampietro è stato trasferito a Cividino; fr. Davide è di fatto in Infermeria; dall’inizio dell’anno è presente fr. Giuseppe Branchi, già missionario in Tanzania e sta studiando francese per andare poi in Burundi. Sarebbe opportuno inserire un frate anziano sia per il servizio in Convento sia per il ruolo Frati Minori dell’Emilia-Romagna formativo che potrebbe avere. La Fraternità prosegue bene il suo cammino consueto. Fr. Andrea, per quest’anno, ha assunto l’insegnamento della religione presso la Scuola Media paritaria “Maria Immacolata” di Calusco. Si convalida come scelta positiva quella di tenere un’unica Messa nei giorni feriali. Riguardo alla casa è stata completata la camera a piano terra con bagno, prevista per fr. Davide; si è fatta richiesta al Definitorio della Provincia di Lombardia per la sostituzione della caldaia. I lavori inizieranno con la fine del periodo freddo. Si stanno raccogliendo i preventivi per altri lavori previsti (ristrutturazione camere del 1° piano). Riguardo all’Eternit del sottotetto, non è un lavoro richiesto almeno finché non sarà un luogo abitato stabilmente. Anche l’installazione dei pannelli solari, per ora, è sospesa. Il Guardiano informa circa la richiesta di ospitalità di novizi albanesi al prossimo anno e la necessità di avviare subito le pratiche per il permesso di soggiorno con sede a Bergamo. I Ministri intervengono confermando la necessità di ottemperare ad alcune condizioni per accettare tale ospitalità: conoscenza della lingua italiana, postulato di un anno come previsto dagli Statuti Generali. Il Maestro interviene poi per offrire informazioni sul gruppo dei Novizi: è un buon gruppo, con cui si può lavorare; tra loro c’è affiatamento, sono responsabili, senza dovere loro dire ogni momento le cose. Hanno affrontato positivamente la missione pur difficile di Trieste. Il Presidente, a nome di tutti i Ministri ringrazia il Maestro e il Guardiano per il loro servizio ed essi prendono congedo dalla riunione. 2. Scambio con i Ministri di Lombardia e Veneto circa i Capitoli delle loro Province Il presidente fr. Bruno, invita i Ministri della Lombardia e del Veneto-Friuli Venezia Giulia a offrire qualche notizia sul cammino capitolare delle loro Province. Fr. Roberto Ferrari della Lombardia comunica le procedure messe in atto: relazioni principali messe a disposizione dei frati fin da gennaio, discussione su di 9 Notiziario - esse nelle Fraternità e ritorno al Definitorio. In una giornata precapitolare si è predisposto un primo segmento dell’Intrumentum Laboris che sarà completato dalle indicazioni delle relazioni del Visitatore generale e del Ministro provinciale. I temi principali saranno l’Interprovincialità e le Priorità. Al Capitolo interverrà il Definitore generale, fr. Vincenzo Brocanelli. Fr. Bruno Miele della Provincia veneta comunica che le relazioni sono state date ai capitolari da due settimane e si sta preparando l’Instrumentum Laboris. I temi principali saranno l’Interprovincialità, il ridisegno delle presenze nella Provincia, l’Evangelizzazione, la Formazione e l’Economia. È prevista, dopo la prima fase del Capitolo una giornata in cui si incontrino i due Capitoli del Veneto e della Lombardia. Potrebbe esser legata all’incontro dei Ministri provinciali già previsto per il 27 maggio. Nella seconda fase interverranno il vescovo di Gorizia e il definitore Generale fr. Vincenzo Brocanelli. Circa l’invito dei Ministri in una giornata particolare si precisa che essi verrebbero come visita fraterna e non per presentare la propria Provincia. Il presidente introduce poi il tema dell’adeguamento degli Statuti particolari che si ripropone per ogni Capitolo reso necessario anche dalle variazioni degli Statuti Generali approvate dal Capitolo generale 2009. A questo si collega la proposta di Statuti interprovinciali. A tal proposito i Ministri fanno notare: che non è un lavoro di pochi mesi e che devono seguire un 10 - Notiziario percorso di condivisione; inoltre bisogna decidere che linea seguire: sarebbe da elaborare il minimo indispensabile per adeguare la norma alla realtà particolare, per il resto rimandare ai testi già vigenti se danno indicazioni sufficientemente chiare e adeguate alla realtà interprovinciale. Fr. Mario ricorda che nell’incontro dei Ministri a Milano (luglio 2009) era stato incaricato di coordinare il gruppo degli Economi del Nord Italia e chiede se c’è ancora tempo utile prima di luglio per un incontro degli Economi provinciali. I Ministri richiamano che c’è una decisione dell’Assemblea di Assisi (Documento finale 3.5) che istituisce questo gruppo e gli affida compiti specifici. Bisognerebbe arrivare all’Assemblea di luglio con almeno una sinossi tra le varie prassi amministrative ed economiche delle Province. Poi si potrà guardare avanti e lavorarci anche con l’aiuto di esperti. 3. Questionario Assemblea COMPI Su richiesta, il Ministro presidente COMPI, Fr. Francesco Patton, chiarisce che il Questionario cui ha richiesto ai Ministri provinciali di rispondere serve a raccogliere informazioni aggiornate e di prima mano per poter avere un quadro chiaro e realistico di ciò che accade nelle Province in vista dell’incontro con il Definitorio generale in giugno. Altri rilevano che sarebbe utile farla regolarmente questa fotografia per tener aggiornate le informazioni e la consapevolezza di ciò che si fa nelle Province. 4. Comunicazioni sulla Formazione Permanente Fr. Gabriele informa che nella riunione dei Moderatori della FoPe del Nord Italia (sabato 27 marzo) i Moderatori non erano tutti presenti. Comunica poi le iniziative già programmate: * 6 maggio a Verona. Giornata con Mons. Bregantini dalle 9.30 alle 16.30. Purtroppo si sovrappone all’iniziativa trentina dei 5 giorni piemontesi (Sindone-riflessione sull’evangelizzazione). Bisognerebbe fare una programmazione annuale di tutti i settori. * Ci sono anche le disponibilità per l’organizzazione di esercizi Spirituali. 1 corso il Piemonte; 2 la Lombardia; 1 l’Emilia Romagna; 1 il Trentino; 1 la Liguria; 3 il Veneto. Si chiede di far avere la data entro il 30 giugno. Ci si accorda poi per una tariffa identica per tutti di 250,00 euro a testa per i partecipanti. Per le iscrizioni ci si riferisca alle segreterie Provinciali. * La Formazione dei Guardiani si terrà a Castelletto di Brenzone dall’ 8 all’11 novembre 2010. * I Moderatori stanno studiando un progetto complessivo di FoPe che faciliti la conoscenza e la formazione dei frati all’interprovincialità in vista del 2013. Alle ore12.15 si interrompe il lavoro per il pranzo con la Fraternità. 5. Fraternità di composizione interprovinciale Alle 14.10 riprendono i lavori. È presente il dott. Enrico Delama di Diathesis. Fr. Federico, Coordinatore dei Segretari per le Missioni e l’Evangelizzazione non ha potuto essere presente. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Il dott. Delama consegna e illustra 3 Documenti: * il primo “Documentazione delle Province” è il materiale presentato dalle Province; * il secondo “Schede di presentazione provinciali” è il frutto del lavoro del Coordinamento dei Segretari per le Missioni e l’Evangelizzazione; * il terzo “Verso le candidature delle Fraternità interprovinciali” sono considerazioni di Diathesis su questo materiale. Una considerazione è stata fatta riguardo ai Santuari: il fuoco, lo specifico non è quali categorie di persone vengono, ma che tipo di accoglienza vien data alle persone? Su cosa punta la proposta del santuario: Evangelizzazione? Sacramenti? Devozioni? La domanda che si deve porre la Fraternità nell’elaborare il PVF è: come possiamo svolgere un servizio di evangelizzazione ai vari gruppi che vengono? I Ministri si esprimono poi più in generale sul cammino interprovinciale. Si fa notare che questo materiale è fin troppo dettagliato, ma che bisogna dare concretezza all’interprovincialità, qualcuno infatti ha lanciato lo slogan: “si fa con chi ci sta”. Altri evidenziano che si sta già facendo con chi ci sta e a quanto pare ci stanno tutti nel progettare e realizzare molte cose insieme. Da altri si fa notare che non dobbiamo farci prendere dall’impazienza del tutto e subito e che si sono realizzate varie cose a diversi livelli: sulla sensibilizzazione a far entrare nella nuova mentalità si sono realizzati vari incontri per tutti e per categorie; a livello di realizzazioni comuni si sono identificate e fatte partire una serie di Fraternità interprovinciali e Frati Minori dell’Emilia-Romagna altre si stanno per avviare; si è deciso l’allineamento dei capitoli al 2013; si collabora strettamente in iniziative comuni (Missioni al Popolo). Certo dobbiamo anche dire con chiarezza che il triennio successivo al 2013 sarà quello decisivo per la nuova Entità. Nel triennio fino al 2013 bisognerà mettere in campo iniziative di servizio e di conoscenza, far funzionare i Settori. Si tratta anche di far sì che i frati possano accedere alle Fraternità che si vanno strutturando e proponendo: favorire nelle Fraternità interprovinciali i progetti innovativi di evangelizzazione e vita fraterna, e di conseguenza ridisegnare le presenze nella Provincia. Al termine si prendono alcune decisioni operative: Viene costituito un gruppo di lavoro sulle Fraternità di composizione interprovinciale: fr. Bruno Bartolini, fr. Gabriele Trivellin, fr. Federico Righetti, dott. Enrico Delama. Il dott. Delama invierà i tre documenti con le correzioni qui suggerite a fr. Bruno Bartolini che le spedirà alle Curie del- le Province e al Coordinamento dei Segretari per le Missioni e l’Evangelizzazione e indicherà i tempi per far pervenire osservazioni dei Definitòri e dei Segretari per le Missioni e l’Evangelizzazione. Il 27 maggio a Verona si prenderà visione di questo lavoro, ma l’incontro sarà dedicato a stabilire la scaletta e le modalità di lavoro dell’Assemblea dei Definitòri a luglio. Il Presidente conclude la riunione con le parole di saluto fraterno e di ringraziamento per il lavoro svolto insieme a fr. Bruno Miele e fr. Roberto Ferrari che termineranno il loro servizio di Ministri, e augura ogni bene alle loro Province per il tempo solenne e forte del Capitolo provinciale. Prega i detti Ministri di portare i saluti anche ai Visitatori generali e fare gli auguri ai neo letti. Con lo scambio di auguri per la Buona Pasqua si conclude la riunione alle 16.35. Fr. Giovanni Patton verbalista 11 Notiziario - Vita della Provincia I Riunione del Definitorio Montepaolo 4 maggio 2010 gente e auspicano un tempo maggiore per condividere la propria vita, esprimere pareri e proposte sulle tematiche emergenti della Provincia ed avere anche momenti di relax e di preghiera. * I lavori del Definitorio iniziano alle ore 09.20 presso l’Eremo di Montepaolo. I Definitori sono tutti presenti. I verbali del Definitorio del 07 aprile 2010 sono approvati all’unanimità e subito firmati. * Il Ministro provinciale riferisce circa l’ordinazione a Diacono di Fr. Juri Leoni, avvenuta sabato 24 aprile presso il Duomo di Rimini. * Il Ministro provinciale ricorda Fr. Damiano Chiocchi, morto il 7 aprile scorso, mettendo in evidenza alcuni tratti del suo carattare quali la prontezza, la giovialità e lo zelo nella predicazione. * Il Ministro provinciale informa il Definitorio che domenica 2 maggio è morto il Cav. William Lazzarini, affiliato al nostro Ordine, uomo retto e generoso. * Il Ministro provinciale chiede al Definitortio quale risonanza ha avuto la recente Assemblea dei Guardiani. I Definitori sottolineano il clima sereno, la modalità di svolgimento coinvol- 12 - Notiziario approva la proposta. * Il Ministro provinciale chiede a Fr. Marco Zanotti di illustrare gli sviluppi circa una nuova uscita di sicurezza all’Osservanza di Bologna. Fr. Marco ha interpellato l’Arch. Palomba sulla fattibilità e sulle modalità di realizzazione: scala interna o scala esterna? * Il Ministro chiede all’Economo provinciale, Fr. Marco Zanotti, di presentare il Bilancio consuntivo 2009 e preventivo 2010. Dopo un’analisi accurata il Definitorio approva all’unanimità il Bilancio consuntivo e preventivo. * Il Ministro provinciale chiede ai Definitori contributi circa le schede delle “Fraternità di composizione interprovinciale” da tempo inviate. Non emergono variazioni significative. Il Ministro infomra il Definitorio che, con ogni probabilità, non si terrà la l’Assemblea dei Definitòri programmata per l’inizio di luglio essendo il Ministro provinciale di Lombardia, Fr. Francesco Bravi, impegnato nel Capitolo custodiale di Terra Santa e dà lettura di una lettera del Segretario provinciale della Lombardia nella quale si chiede di verificare il percorso verso la realizzazione della nuova Entità. * Il Ministro provinciale propone che il Fondo “Mass Media” presso l’economato provinciale sia utilizzato dall’Antoniano per Radio Tau. Il Definitorio * Il Ministro provinciale presenta due nuovi testamenti, uno a favore della Pia Opera Fratini e Missione e l’altro a favore dell’Antoniano. Il Defi- * Il Ministro provinciale informa che Fr. Giuseppe Russo sarà ordinato Diacono sabato 5 giugno presso il Duomo di Ravenna per le mani dell’Arcivescovo Mons. Giuseppe Verucchi. Frati Minori dell’Emilia-Romagna nitorio, all’unanimità, accetta con il beneficio di inventario le elargizioni. * Il Ministro provinciale presenta il programma della Festa della Provincia che si svolgerà a Villa Verucchio venerdì 21 maggio. * Il Ministro provinciale presenta un breve aggiornamento sul Festival francescano 2010 che si svolgerà a Reggio Emilia dall’1 al 3 ottobre c.a. In questo ultimo mese sono stati effettuati numerosi contatti con autorità ed artisti. * Il Ministro provinciale riferisce al Definitorio che ha ricevuto dall’Animatore Vocazionale il “Progetto per l’Animazione Vocazionale 2009-2012/3”. Tale progetto è pubblicato a pag. 14 di questo numero. * Il Ministro provinciale dà lettura della lettera del Guardiano di Monatepaolo in cui si chiede di procedere alla ristrutturazione di due appartamenti siti in Via Nicolini, 2 in Forlì per le necessità della Fraternità. Il Definitorio attende un progetto dettagliato che possa avere i permessi necessari dalle Autorità competenti ed un preventivo di massima. * Il Ministro provinciale comunica al Definitorio che riguardo alla causa Tortorella/ Antoniano il Giudice ha ritenuto non contestati da controparte i fatti ascritti dalla Provincia a Cino Tortorella, circa la ricostruzione storica da noi presentata. Il Giudice ha rinviato, ritenendo matura la causa per la decisione, senza necessità di istruttoria orale o scritta, all’udienza del 15 dicembre 2011. Frati Minori dell’Emilia-Romagna * Il Definitorio si incontra con la Fraternità locale alle ore 12.30. Il Ministro provinciale chiede al Guardiano di presentare la Fraternità. Ogni Frate esprime il proprio stato d’animo ed illustra il lavoro che svolge. Ne esce un quadro sereno e laborioso che esprime una buona testimonianza presso il popolo di Dio. Infine il Ministro provinciale chiede a Fr. Raffaele Trotta di fare il punto sull’Accoglienza Vocazionale dal quale emerge un notevole lavoro di contatti e discernimento che fanno ben sperare. vincia Veneta. La Presidente, Sr. Paola Bentini, motiva il perché della richiesta dell’incontro congiunto che nasce dalla necessità di camminare insieme per esprimere più compiutamente il carisma comune. Lo scambio è stato inteso, profondo e vario. Non si può prescindere dal confronto con la Parola per cogliere pienamente il senso della nostra consacrazione. Il Ministro provinciale illustra alle Sorelle le priorità che la Provincia si è data nel presente triennio. Infine, il Ministro provinciale, propone che vengano scambiati i due verbali dell’incontro, quali espressioni di sensibilità ed attese complementari. * Nel pomeriggio, alle ore 15.00, il Definitorio si è incontrato con il Consiglio della Federazione “Santa Caterina da Bologna” dei Monasteri delle Clarisse del Veneto e dell’Emilia-Romagna. Il Ministro provinciale dà il benvenuto alle Sorelle Clarisse e al nuovo Assistente della Federazione Fr. Tecle Vetrali, della Pro- * I lavori del Definitorio terminano alle ore 17.00. Il Ministro provinciale ringrazia ogni membro del Definitorio per il lavoro svolto e ricorda il prossimo appuntamento presso il convento di Cesena il 1° giugno p.v. Fr. Giuseppe Russo sarà ordinato diacono da Mons. Giuseppe Verucchi il 5 giugno 2010 ore 20.30 Duomo di Ravenna 13 Notiziario - II Progetto per l’Animazione Vocazionale 2009-2012/3 Premessa Questo progetto è la rielaborazione di quello presentato per gli anni 2006-2009. I testi citati provengono dalle “Linee della Cura Pastorale delle Vocazioni dei Frati Minori d’Italia (d’ora in poi Linee) e dal Documento Finale del Capitolo Provinciale 2006 (d’ora in poi DF06). Persone coinvolte Oltre all’ equipe designata dal Provinciale pensiamo sia opportuno continuare la collaborazione con: i cappellani di tutte le parrocchie della nostra provincia e i guardiani disponibili delle altre fraternità (DF06 n. 39), il responsabile delle Missioni al popolo, il responsabile delle Missioni ad Gentes (DF06 n. 34) (Linee III, 7.1.), le Clarisse (Linee II, 2.), l’OFS (Linee II, 3), gli istituti francescani femminili (Linee II, 4.2.), la Gifra ed il suo assistente (Linee II, 6.) (DF06 n. 35), il Centro regionale e quelli diocesani per le vocazioni e le singole parrocchie diocesane (Linee I, 3.6.). Si continuerà la collaborazione con gli altri animatori vocazionali del Nord Italia per iniziative comuni. Utenti del progetto Pensiamo di distinguere le attività vocazionali in tre aree: * adolescenti (Linee IV, 1.3) dalla II alla IV superiore; * giovani (Linee IV, 1.4) dai 18 ai 30 anni circa; * giovani adulti (Linee IV, 1.5) at- 14 - Notiziario torno ai trent’anni. Queste tre aree saranno eventualmente soggette a modifica nel caso non rispondessero alle esigenze reali. Obbiettivo del progetto Aiutare ogni giovane al proprio discernimento vocazionale, con la proposta del “proprium francescano”, tenendo presente gli scopi specifici della FAV (DF06 n. 36). L’obiettivo ideale consiste nel portare la persona ad un discernimento vocazionale più specificamente religioso o ad un inserimento nella Gifra o nell’OFS. Luoghi Il principale luogo sarà il Convento dell’Osservanza di Bologna (DF06 n. 37). In particolare si intende ottimizzare l’accoglienza dei gruppi nella casa di preghiera sia per i ritiri che per le settimane comunitarie e, vista l’affluenza molto numerosa di giovani, come già avvenuto nel passato, si utilizzeranno altri locali del Convento, oltre all’esterno. La prossima realizzazione del Centro Missionario sarà un’ulteriore possibilità di iniziative comuni col responsabile delle Missioni Ad gentes. I conventi di Villa Verucchio e di Montepaolo saranno altri luoghi privilegiati. Altri luoghi saranno scelti in base alle attività ( Assisi, La Verna, la Valle Reatina, i monasteri clariani o conventi degli istituti francescani femminili). Per ora abbiamo sospeso le iniziative riguardanti la chiesa S. Croce in Bologna e pensiamo di riprendere solo su richiesta specifica. Modalità Preso atto negli ultimi an- ni che la richiesta di gruppi giovanili della diocesi o della regione che chiedono di essere ospitati presso la Casa di Preghiera Oreb e di condividere alcuni momenti formativi o di preghiera con i frati è notevolmente aumentato, abbiamo deciso di puntare molto su questo dato di fatto e cercheremo, quindi, di fare in modo che alcuni frati siano sempre disponibili in convento per l’accoglienza, mentre altri potranno spostarsi se in contemporenea ci dovessero essere altre iniziative fuori dal convento dell’Osservanza proposte e dirette dal CPV. Questa gestione sarà definita ordinariamente da una coordinazione settimanale degli impegni e conseguente divisione degli incarichi. In questo primo anno saranno svolti due ritiri spirituali (sabato e domenica) per gli adolescenti, cinque ritiri mensili (sabato e domenica) per giovani più un pellegrinaggio, oltre agli eventi nazionali, e tre ritiri spirituali a Montepaolo (sabato e domenica) per i trentenni. Al termine dell’anno si verificherà se è il caso di modificare questa frequenza. In occasione del triduo pasquale organizzeremo una route per i giovani scouts presso il convento dell’Osservanza. Valorizzaremo il sito web ad uso esclusivo del CPV con possibilità di forum per giovani (Linee I. 2. o.s. 11) che continuerà ad essere frequentemente aggiornato come già avviene, informando su molti appuntamenti del mondo francescano in regione e fuori regione. Riteniamo utile continuare la visita o la celebrazione di capitoli nelle varie fraternità per conoscerle, conoscere le loro esigenze circa la pastorale giovanile - vocazionale condividere con le stesse il progetto (DF06 n. 33 e 39). Questo Frati Minori dell’Emilia-Romagna potrà essere fatto anche attraverso incontri zonali. Continueremo la visita anche ai monasteri clariani e agli istituti femminili francescani. Cercheremo di realizzare le giornate vocazionali nelle parrocchie francescane e diocesane. La Marcia Francescana viene da noi ritenuta come attività di passaggio dalle attività degli adolescenti a quelli dei giovani. Dato il calo generale della partecipazione si pensa di realizzarla in collaborazione con una o due province del Nord Italia in base alla loro disponibilità; a rotazione si pensa di farla anche nel nostro territorio provinciale. Anche per eventuali pellegrinaggi a Santiago de Compostela e in Terra Santa si pensa di collaborare con altre Province. Si continuerà l’esperienza presso un monastero clariano della Provincia in preparazione della festa di santa Chiara. Questo a rotazione per i sei monasteri legati alla nostra provincia. Durante l’estate pensiamo di collaborare a campi organizzati dalle parrocchie. Collaborazione con eventuali iniziative OFS, Gifra, Clarisse e istituti femminili (DF06 n.35). Valutaremo in accordo con il responsabile delle missioni ad Gentes un cammino di discernimento per una esperienza in luoghi di missione per giovani interessati (DF06 n. 34). È in previsione una maggiore collaborazione con il responsabile dell’accoglienza vocazionale alle iniziative che proporrà ai giovani in discernimento. Fr. Luigi Dima Animatore Vocazionale Frati Minori dell’Emilia-Romagna Festa della Provincia memoria del Beato Marco da Bologna Convento Santa Croce Villa Verucchio venerdì 21 maggio 2010 Tema: “La figura di Padre Antonino Magnani” Relatore: Fr. Guido Ravaglia, Animatore per l’Evangelizzazione missionaria La XXX Marcia Francescana si svolgerà dal 25 luglio al 4 agosto sul tema: “Alle Sorgenti della Vita”. I frati minori dell’Emilia Romagna quest’anno marceranno insieme ai Frati della provincia del Veneto e del Friuli. La proposta è rivolta ai giovani tra i 18 e i 35 anni circa. Per informazioni e iscrizioni contattare Fr. Daniele Vallorani, Tel. 051 582024. 15 Notiziario - Ricorrenze Giubilari 2010 25mo sacerdozio (1985) Calendario del Definitorio 1 giugno 2010; Cesena, 6 luglio 2010; Parma 7-10 luglio 2010; Incontro Definitòri Nord Italia (Pergine Valsugana TN) 31 agosto - 2 settembre 2010; Piniè Fr. Vittorio Bosello 29 VI 50mo sacerdozio (1960) Fr. Benvenuto Busignani e Fr. Bellarmino Casadei 25 VII Eugenio Fr. Ruffini Eugenio Fr. Teglia Massimo Fr. Pazzini Guido Fr. Artioli Guido Fr. Ravaglia Onofrio Fr. Gianaroli Antonio Enrico Fr. Mocerino Luigi Fr. Dima Giambattista Fr. Montorsi Giovanni Fr. Bianchi Giovanni Fr. Di Maria Paolo Fr. Benfenati Paolo Fr. Bergamaschi Paolo Fr. Pedrosi Pier Paolo Fr. Basini Pietro Fr. Rossi 2 giugno 2 giugno 10 giugno 12 giugno 12 giugno 12 giugno 13 giugno 21 giugno 24 giugno 24 giugno 24 giugno 29 giugno 29 giugno 29 giugno 29 giugno 29 giugno Onomastici Giugno 16 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Note di Cronaca I Santuario delle Grazie di Rimini dieci anni dopo Da tempo pensavamo alla necessità di un restauro, ma solo del soffitto ligneo policromo del quattrocento; ci siamo decisi quando ormai era imminente l’anno santo 2000. Trattandosi di un antichissimo manufatto in legno, abbiamo pensato che sarebbe stato possibile chiedere di realizzare il restauro alle numerose industrie del legno che operano nella Valle del Marecchia, ed essendo nostro vicino di casa il Signor Luigi Valentini, abbiamo chiesto a lui per primo; abbiamo fatto bene, perché ha subito detto che ci pensava lui personalmente. Dopo un po’ di tempo in occasione di una sua visita per rendersi conto di come in realtà stavano le cose, riconobbe la necessità del restauro del soffitto ma considerò che, restaurato il soffitto, sarebbero apparsi ancora più degradati gli affreschi dell’inizio del ‘600; decise di contribuire anche al loro Frati Minori dell’Emilia-Romagna restauro. L’esempio del Signor Valentini fu imitato da tanti altri e questo permise di considerare la possibilità di fare altri restauri. Durante i lavori, per curiosità, si volle vedere se anche la parete che fiancheggia l’arco trionfale fosse stata affresca- ta; con sorpresa di tutti si vide che diversi strati di colore coprivano un vero tesoro, anche se molto degradato; si decise di recuperarlo. L’arco trionfale, costruito nel 1632, era irriconoscibile e si è deciso di riportarlo alla sua primitiva bellezza. Terminati i restauri del- Volto cinquecentesco di Maria. 17 Notiziario - la navata è venuta la voglia di continuare e si è deciso di intervenire sugli affreschi del presbiterio, di porre nuove vetrate, di restaurare l’altare maggiore, le cappelle con relative ancone e cancellate, il coro, il monumento ad Alvarado, gli affreschi esterni, il portale del ‘300, il porticato nel suo insieme, il tetto, le varie lapidi e il pavimento. Anche l’impianto di illuminazione e quello di diffusione sono stati completamente rifatti Ci si può chiedere come è stato possibile realizzare tutto ciò in appena due anni, anche perché per qualcuno quanto è accaduto, sembra proprio un vero miracolo. In realtà la stessa Soprintendenza di Ravenna che aveva dato il permesso per il restauro del soffitto dopo tanto tempo, ha sempre favorito con grande sollecitudine e in maniera incredibile tutti gli altri lavori. Tanti poi si sono presentati per offrire il proprio contributo e alla fine dei lavori tutto era saldato. Sono stati spesi oltre 700 milioni di vecchie lire, senza alcun contributo di denaro pubblico. I restauri furono conclusi con una grande celebrazione il 19 novembre 1999, pochi giorni prima dell’inizio dei pellegrinaggi che sarebbero venuti al santuario per l’acquisto della indulgenza giubilare. Concluso l’anno santo, si è sentita la necessità di restaurare anche il piazzale con la messa in opera di una bella cancellata e con la illuminazione di tutto l’esterno. Mancava ancora il restauro della Via Crucis; nonostante tutte le difficoltà che è 18 - Notiziario stato necessario superare, anche quest’opera è stata conclusa. Giunto al termine del ricordo di questa bella storia, a distanza di dieci anni sentivamo ancora una volta il dovere di ringraziare prima di tutto Dio e la Madonna delle Grazie che in tanti momenti hanno manifestato chiaramente la loro presenza; non abbiamo timore di affermare che siamo stati testimoni di un fatto veramente prodigioso. Sentiamo anche il dovere di ringraziare quanti hanno risposto generosamente agli inviti della Madre celeste ed hanno contribuito a conservare e a riportare alla luce veri valori. Per questo abbiamo desiderato che la domenica 18 aprile fosse considerata la giornata del ringraziamento a Dio, alla Madonna e a quanti hanno collaborato. Alle ore 11,30 il nostro Ministro provinciale, P. Bruno Bartolini, ha celebrato l’Eucaristia e alla conclusione di tutte le messe, attraverso diapositive, tutti hanno potuto vedere come era il santuario. Fr. Giambattista Montorsi La Via Crucis delle Grazie dopo i restauri. Frati Minori dell’Emilia-Romagna II XII Settimana della Cultura all’Osservanza di Bologna Domenica, 25 aprile, a conclusione della “Settimana della Cultura”, promossa dal Ministero e le Attività Culturali, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e le Soprintendenze per i Beni Architettonici ed Artistici, all’Osservanza sono stati presentati ad un numerosissimo pubblico le più recenti acquisizioni del Museo: una elegante terracotta di Angelo Gabriello Piò e una serie di quattro dipinti del secolo XVII. La statuina che raffigura San Francesco, in estasi, di Angelo Piò è stato commentata unitamente ad altra, già conservata in Museo, una raffinata terracotta rappresentante San Domenico, dalla prof.ssa Donatella Biagi Maino . Le opere sono state sottoposte a restauro nel laboratorio di Silvia Baroni. La Biagi Maino ha sottolineato l’importanza di queste acquisizioni per la storia della plastica bolognese, storia ancora da definire per la scarsa attenzione data all’artista Angelo Gabriello Piò, rappresentante di vaglia del rococò bolognese. La professoressa ha sottolineato il significato della raccolta dell’Osservanza che comprende anche un “unicum” del grande Gaetano Gandolfi, uno dei maggiori artisti del secolo XVIII italiano, un gruppo plastico con Sant’Onofrio sorretto dagli angeli, testimonianza eccellente del talento dell’artista anche nel campo, della scultura, per la conoscenza dell’arte bologneFrati Minori dell’Emilia-Romagna se. Unanime è stato il plauso per l’impegno dell’Osservanza per la salvaguardia delle opere d’arte sacre. Successivamente il prof. Daniele Micheli ha illustrato i caratteri di una quarta scultura, il San Luigi dei Francesi di Petronio Tadolini, opera firmata, di un epigono dell’arte del Piò, meno svolta e fiammante delle sculture del Piò, ma di qualità eccellente nella resa compatta del personaggio. Il prof. è passato poi ad illustrare gli episodi raffigurati nel gruppo di quattro dipinti, quattro scene della Gerusalemme liberata del Tasso. Lo stile rimanda alla colta maniera di Paolo Mattei, artista napoletano, di carattere attivo, tra Sei e Settecento, cui si sono ispirati i quattro dipinti della serie. La presentazione si è conclusa, nel gradimento generale, per l’accresciuta importanza del prezioso Museo dell’Osservanza e per l’apporto che l’Osservanza concede agli studi d’arte in Bologna . Concludeva l’appuntamento della “XII Settimana della Cultura” un applauditissimo concerto de “I Musici dell’Accademia Filarmonica di Bologna” diretti dal M.o Luigi Verdi. Fr. Onofrio Gianaroli All’Osservanza di Bologna si svolgerà la 29a edizione delle “Giornate dell’Osservanza” dal tema: “La Conversione fra l’antico e il moderno” nei giorni 22 e 23 maggio 2010. 19 Notiziario - III Una fraternità unita per la pace Con il consenso del Ministro Provinciale e l’approvazione dei Definitori ho partecipato a Monte S. Anna in Polonia dal 25 al 30 aprile, al Congresso Europeo di Giustizia, Pace e Integrità del creato. Dalle cinque conferenze UFME erano presenti 39 Frati; hanno guidato gli incontri il Definitore Generale Felipe Vicente, Joseph Rozansky dell’Ufficio GPIC della Curia generale e Francisco O’ Conaire della Commissione GPIC dell’Unione dei Superiori e Superiore Generali. La posizione del santuario sopra una amena collina con verdi prati, ciliegi in fiore e alberi sempre verdi era il primo richiamo a lodare l’Altissimo, Onnipotente e Bon Signore, le 40 cappelle devozionali che aprivano la strada verso la basilica, la bellezza delle immagini e delle decorazioni sia all’interno che all’esterno della chiesa sono una sensibile e limpida testimonianza della fede di questo popolo. Con nostra grande sorpresa, il santuario costruito nel settecento, nonostante la distanza dalla città, è meta continua di numerosi pellegrini non solo dalla Polonia ma anche dalla Germania, fatto che giustifica l’ampiezza della casa del Pellegrino fatta costruire dai Frati: sono presenti 19 Frati, che celebrano con cura la liturgia, accolgono i penitenti ed animano incontri per moltissimi gruppi. Abbiamo sperimentato la bellezza della fraternità ed anche la grandezza del nostro Ordine. La cordiale accoglienza ci ha subito fatto sentire veri fratelli, per 20 - Notiziario la comunicazione non costituiva un ostacolo la diversità delle lingue. Le caratteristiche di ogni frate e della Provincia di origine ci fanno gustare la gioia di una vasta famiglia. Ci hanno commosso le testimonianze dei frati della Croazia e della Ungheria. Le sofferenze lungo il periodo comunista ed ora i disagi per la miseria in cui vivono non hanno attenuato il loro entusiasmo di francescani, così diventano ardenti testimoni ed annunziatori impavidi del vangelo. In contesti molto diversi viene vissuta dai frati la passione per la pace con attività ispirate al carisma francescano. Lo hanno dimostrato alcune esperienze raccontate nella riunione della assemblea. P. Fausto Yudego Marin della Provincia spagnola Donostia\S. Sebastian, ha indicato le trasformazioni della Provincia Basca: la cultura in cui vivono i Frati, un piccolo resto dai 400 degli anni ’60, è quella della indifferenza o del rifiuto di Dio. Di fronte alla società secolare non si può vivere di nostalgia. Per guardare al futuro dopo il 2003 si è elaborato in collaborazione con esperti del settore un progetto denominato Baketik termine che fonde insieme Bachea che significa Pace e Ethic cioè Etica. Dal 2006 è diventata Ong, e nel 2009 è stato formato un comitato, una équipe di lavoro per la programmazione. Si è costituito il Forum di Associazioni dei diritti umani per la pace. Per le varie attività si è adattato il vecchio seminario e il Santuario di Arantzazu rimane luogo di riferimento tradizionale per i paesi Baschi. La bellezza del paesaggio e la posizione, nel territorio dei terroristi dell’Eta, ha orientato alla creazione di un centro culturale per la riconciliazione e la pacificazione al fine di prevenire e risolvere ogni forma di conflitto: nella vita quotidiana, personale, familiare, sociale, politica, col metodo di ricerca, dialogo, mediazione, rispetto, pluralità, apertura a tutti credenti e non credenti; si aiutano singoli, famiglie, gruppi attraverso i mezzi di comunicazione, massmedia, musica, teatro, biblioteca, videoteca, parco naturale, soggiorno delle persone implicate nei conflitti e si presentano gli strumenti per orientarsi e salire dalle nostre verità particolari a quelle più elevate. Le proposte sono rivolte ad ogni gruppo e categoria di persone e quest’anno in special modo agli universitari. Vengono inoltre pubblicati sussidi e risultati delle ricerche. Si è inoltre affrontato il tema: “Incontro con l’Africa” per conoscere la violazione dei diritti umani caratteristica di tanti stati del sud e dare prova di solidarietà con emarginati, carcerati, bambini dei centri di accoglienza. Il progetto Damietta vuole favorire la conoscenza e favorire legami più forti con realtà francescane del continente nero. Buona è stata la risposta. Esperienza quanto mai diversa quella di Neitzert Juergen della COTAF. Sin dal 1990 la Commissione di GIPIC di Fulda, prendendo esempio da S. Elisabetta d’Ungheria, patrona delle 4 Province Tedesche, per utilizzare in modo onesto il denaro si è impegnata a cercare forme di investimento etico. Per questo è stato chiesto il consiglio di un professore di Economia dell’università di Colonia e del teologo Prof. Hofmann. Fatta conoscere l’iniziativa è stata fondata una Associazione detta CRIC. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Nel 2000 Hofmann ha pubblicato un manuale con la classifica delle aziende dal punto di vista etico, ecologico, della creatività e responsabilità in modo che tutti potessero valutare gli istituti bancari e le aziende connesse. Un Istituto bancario ha un ufficio per investimenti etici, e sostiene la Mission Zentral di Bonn. E si è formata una agenzia di persone interessate a questi investimenti. Il Capitolo Generale del 2009 propone a tutte le Entità di investire le risorse economiche nelle banche etiche (Cfr. n.168). Molte diocesi, varie Congregazioni Femminili, diversi professionisti investono almeno parte del loro patrimonio eticamente. Questa forma dovrebbe diventare comune a tutti i religiosi per essere concretamente promotori di GPIC. Anche in Italia, a Padova è stata fondata la Banca Etica con filiali in varie città. A prova della centralità di GPIC nella esperienza del frate minore hanno partecipato i cinque Ministri Provinciali della Polonia e giovedì pomeriggio il nostro Ministro Generale ha tenuto una appassionata lezione, che verrà presto pubblicata. Venerdì mattina poi il Padre Generale ha presieduto la concelebrazione eucaristica sostenendo che per sentire nostro l’augurio di Pace di Gesù Risorto dobbiamo lasciarci trasformare dal carisma francescano espresso in GPIC. Essendo nelle vicinanze il lager di Auschwitz, mercoledì 28 abbiamo visitato la testimonianza dell’orrore a cui può condurre la potenza umana se non è illuminata da una sapiente coscienza. La vista di tanti Frati ha suscitato meraviglia in tanti visitatori diventando un chiaro richiamo a sentirci tutti parte della stessa famiglia umana. Grande speranza hanno suscitato i 5 giovani probandi per il servizio gioioso e attento prestato al nostro Congresso. Fr. Bruno Monfardini Il Comune di Piacenza e Cineclub Piacenza con il patrocinio della Provincia di Piacenza e la collaborazione della Fraternità di Santa Maria di Campagna in Piacenza hanno pubblicato un DVD che illustra le opere artistiche del Santuario di Santa Maria di Campagna. Per chi volesse acquistarne una copia può rivolgersi direttamente al Guardiano di Santa Maria di Campagna, Fr. Secondo Ballati, telefonando al 0523 490728. Frati Minori dell’Emilia-Romagna 21 Notiziario - Abbiamo vissuto Aprile 2010 * Alle ore 10.00 di venerdì 9 aprile il Ministro provinciale presiede le esequie di Fr. Damiano Chiocchi nella Basilica di S. Antonio in Bologna. * Lunedì 12 il Ministro provinciale alle ore 10.30 partecipa al Capitolo locale della Fraternità San Paolo in San Cesario s. P. * Nella mattinata di giovedì 15, presso il Convento di San Giuseppe in Bologna, si svolge il primo incontro di formazione interfamiliare (Frati Minori, Frati Minori Conventuali e Frati Minori Capuccini). Fr. Cesare Vaiani ha guidato la riflessione su “S. Francesco e il sacerdozio”. Numerosa la presenza dei Frati delle tre Famiglie, insieme ad alcuni laici dell’OFS. * Domenica 18 alle ore 11.30 nel Santuario delle Grazie il Ministro provinciale presiede l’Eucarestia di ringraziamento nel decennale dei restauri della Chiesa. * Nella mattinata di lunedì 19 iniziano a Montepaolo 22 - Notiziario gli Esercizi spirituali guidati da Fr. Flavio Medaglia. Hanno partecipato 11 Frati della Provincia. * Nella mattinata di martedì 20 è ricoverato presso il Policlinico S. Orsola-Malpighi Fr. Celestino Baldi per accertamenti cardiolgici, rientrerà in Fraternità martedì 27. * Alle ore 09.30 di martedì 20 si riunisce presso la Curia provinciale la Commissione Economica. mencia 2 maggio muore, presso la struttura “Gruppioni”, il Cav. William Lazzarini, affiliato al nostro Ordine e benefattore della Provincia. * Nella mattinata di lunedì 3 maggio presso il Convento di S. Antonio si ritrovano le Abbadesse della Federazione “S. Caterina da Bologna” dei Monasteri dell’Emilia-Romagna e del Veneto. * Alle ore 16.00 dello stesso giorno il Ministro provinciale partecipa al Capitolo locale della Fraternità di S. Antonio. * Nella giornata di venerdì 23 Fr. Vitale Terzi è ricoverato presso il Policlinico S. Orsola-Malpighi per accertamenti. * Alle ore 09.20 di martedì 4 si riunisce il Definitorio presso l’Eremo di Montepaolo. * Alle ore 17.00 di sabato 24 Fr. Juri Leoni riceve l’ordinazione a Diacono, per le mani del Vescovo Francesco Lambiasi, presso il Duomo di Rimini. * Nel pomeriggio dello stesso giorno il Definitorio si incontra con il Consiglio della Federazione “S. Caterina da Bologna” dei Monasteri del Veneto e dell’Emilia-Romagna. * Alle ore 11.00 di lunedì 26 inizia all’Osservanza di Bologna l’Assemblea dei Guardiani che si protrarrà fino al pranzo di mercoledì 28. * Alle ore 14.00 di mercoledì 5 si svolgono i funerali del Cav. William Lazzarini presso la Basilica di S. Antonio in Bologna. * Nella mattinata di do- * Alle ore 09.15 di gioFrati Minori dell’Emilia-Romagna vedì si è svolta la Giornata di studio promossa dallo Studio Teologico S. Antonio in Bologna dal tema: “La Parola e le Sacre Scritture, lectio divina e studio esegetico”. * Nella mattinata dello stesso giorno si è svolto l’incontro di Formazione Permenente Interprovinciale a San Bernardino di Verona guidato da Mons. Bregantini. Hanno partecipato circa 180 Frati del Nord Italia. NUOVI GOVERNI PROVINCIALI DEI FRATI MINORI D’ITALIA Provincia di “San Carlo Borromeo” della Lombardia Ministro provinciale: Fr. Francesco Bravi Vicario provinciale: Fr. Almiro Modenesi Definitori provinciali: Fr. Cesare Vaiani, Fr. Renato Beretta, Fr. Giampolo Possenti, Fr. Andrea BIzzozero, Fr. Luca Diegoli Provincia di “S. Anotnio” Del Veneto Ministro provinciale: Fr. Antonio Scabio Vicario provinciale: Fr. Mario Favretto Definitori provinciali: Fr. Claudio Battagion, Fr. Fabio Piasentin, Fr. Lorenzo Raniero, Fr. Maurizio Vanti, Fr. Aldo Zerbinati. Provincia di “S. Bernardino da Siena” Dell’Abruzzo Ministro provinciale: Fr. Carlo Serri Vicario provinciale: Fr. Damiano Di Stefano Definitori provinciali: Fr. Camillo D’Orsogna, Fr. Settimio D’Eugenio, Fr. Marco Federici, Fr. Nando Simonetti. Provincia dell’ “Immacolata Concezione” Salernitano-Lucana Ministro provinciale: Fr. Emanuele Bochicchio Vicario provinciale: Fr. Giuseppe Iandiorio Definitori provinciali: Fr. Antonio Michele Ridolfi, Fr. Pietro Anastasio, Fr. Domenico Marcigliano, Fr. Maurizio Buonocore, Fr. Giovanni Caruso. Frati Minori dell’Emilia-Romagna 23 Notiziario - I nostri fratelli defunti Cav. William Lazzarini Ricordo a tutti l’impegno di pregare il Signore per il Sig. William e di farlo anche secondo le indicazioni degli Statuti Provinciali (Art. 161). Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Bologna, Curia provinciale: 7 aprile 2010 A tutti i Fratelli e le Sorelle della Provincia Domenica 2 maggio è deceduto presso la Residenza Eugenio Gruppioni di San Lazzaro (BO) il Cav. William Lazzarini, affiliato al nostro Ordine. Il Signor William, uomo retto e generoso, aveva 92 anni di età. I funerali si svolgeranno mercoledì 5 maggio alle ore 14 presso la Basilica di S. Antonio in Bologna e la salma sarà tumulata presso il cimitero di Castellarano (RE), suo paese natale. 24 - Notiziario Questo numero del Notiziario è stato chiuso in Segreteria provinciale il 7 maggio 2010 Frati Minori dell’Emilia-Romagna FRATERNITAS ita Vol. XLII. Nr. 165 - OFM Roma - Email: [email protected] - 1. 5. 2010 La Fraternità OFM in cifre I Frati Minori, al 31 dicembre 2009, sono 14525 (- 199 rispetto al 2008). Qualche dettaglio: Postulanti, 586 (non entrano nel computo); Novizi, 399; Professi temporanei, 1426; Professi solenni, 12700 (sac.: 9866; diac. perm.: 73; Frati con opzione clericale: 1462; Frati laici: 2332; Frati senza opzione: 280). I nostri Fratelli Cardinali (6) e Arcivescovi/Vescovi (107) sono 113. I Frati defunti nel corso dell’anno sono stati 321. I Frati Minori, presenti in 110 Paesi, sono così distribuiti: Africa e Medio Oriente: 1109; America Latina: 3505; America settentrionale: 1510; Asia-Oceania: 1295; Europa occidentale: 4612; Europa orientale: 2494. La Fraternità universale è strutturata in 102 Province, 8 Custodie Autonome, 14 Custodie dipendenti, 1 Federazione, 20 Fondazioni, 14 Conferenze dei Ministri provinciali e 3 Unioni di Conferenze (Asia/Oceania: FCAO; America Latina: UCLAF; Europa: UFME). I numeri non sono tutto, ma possono rappresentare un’occasione propizia «per fare una sosta nel cammino per discernere dove stiamo, verso dove andiamo, verso dove ci spinge lo Spirito e verso dove vogliamo andare» (Ripartire dal Vangelo, p. 9). 7500 anniversario delle Costituzioni di Narbona (1260 – 2010) Il 10 aprile 2010 si è svolta la giornata di studio a Narbona (Francia) sul 7500 anniversario delle Costituzioni di Narbona (1260 – 2010). Si è ricordato il 7500 anniversario della celebrazione del Capitolo generale di Narbona del 1260. Durante questo Capitolo, le norme preparate nel Capitolo generale del 1239 furono risistemate e completate sotto la sicura direzione di San Bonaventura. Furono fissate in un corpo organico di leggi che hanno ricevuto il nome di Constitutiones Narbonensi. Diverse volte aggiornate e arricchite di altri Statuti e Atti capitolari, le Costituzioni di Narbona hanno segnato le diverse tappe che ha vissuto l’Ordine francescano, specialmente nei primi secoli della sua lunga storia. Sono intervenuti: Fr. J. B. Auberger OFM; Fr. A. Menard OFM Cap; Fr. L. Bertazzo OFM Conv; Msgr. A. Planet vescovo di CarcassonneNarbonne e il cardinale prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica Franc Rodé che ha sottolineato che le costituzioni sono un libro da tenere con sé, da leggere sempre, perché in esse non si trova una storia già conosciuta, ma un progetto di vita, una chiamata divina, che s’inizia ogni mattina e la piena realizzazione esige un cammino di fedeltà a Dio e agli uomini nel corso dell’intera giornata. Osservando le proprie costituzioni, infatti, i religiosi perseverano nella comunione con la Chiesa e offrono al mondo una testimonianza di vita evangelica. Miniere, minatori e missionari Le miniere di carbone, in Belgio come in altri Paesi, rappresentarono una industria importante, resero prospere quelle regioni e arricchirono alcune società e famiglie dei proprietari. Ma il prezzo pagato dai minatori fu molto alto. Il lavoro nei pozzi e nelle gallerie di carbone richiedeva coraggio, abnegazione e solidarietà. La vita dei minatori spesso era sconvolta da gravi incidenti e catastrofi e segnata da gravi malattie mortali. Tali minatori erano normalmente stranieri. Dopo la seconda guerra mondiale andarono in Belgio molti minatori italiani, che furono accompagnati da sacerdoti e religiosi come missionari nei luoghi di lavoro e di sofferenza. Tra questi vi furono molti Frati Minori. Uno di questo, Fr. Nicola Jachini, vive ancora tra le famiglie che restano ed ha organizzato una esposizione sulla vita dei minatori in Belgio, nella sala Emile la Croix al Comune di Sambreville (27 aprile - 2 maggio 2010). Lo scopo è di fare memoria in riconoscenza del coraggio di tutti i minatori, per simpatia di quelli che soffrono ancora oggi di malattie contratte in miniera e nel ricordo di quelli che hanno perduto la vita negli incidenti. L’esposizione comprenderà del materiale e degli strumenti utilizzati dai minatori (lampade, picconi, caschi ecc..) e 15 grandi cartelloni evocheranno le miniere, i pericoli di questo lavoro e gli strumenti. Alcune fotografie di minatori personalizzeranno l’esposizione e l’evocazione della catastrofe di Marcinelle (nel 1956) ricorderà i rischi corsi dai lavoratori delle miniere e i drammi familiari provocati dalle catastrofi. L’esposizione è organizzata dal C.A.I.B.S. (Centro d’Animazione Interculturale della Basse- Sambre), con il sostegno delle istituzioni civili locali e promossa dalla missione cattolica italiana. Unico NOVIZIATO per le Province dell’Italia Meridionale Convocata dal Ministro Coordinatore, Fr. Pietro Carfagna, dal 25 al 27 marzo si è tenuta a Baronissi l’Assemblea dei Definitorii Provinciali della Compi Sud su “il Noviziato interprovinciale delle sette Province del Sud Italia”. E’ stato un momento di ascolto e di confronto non solo per il Noviziato, ma anche, in linea con la promozione dell’Interprovincialità da parte del Governo dell’Ordine, su «la formazione permanente e iniziale, l’evangelizzazione, l’animazione vocazionale, l’ambito culturale» (n. 28 del Progetto Compi). In particolare per il Noviziato comune a Piedimonte Matese, previsto l’avvio per il 2011, i Definitorii delle sette Province hanno approvato all’unanimità gli Statuti Peculiari, la Ratio Formationis e il Progetto Formativo. Si è discusso, inoltre, sui criteri di discernimento nell’animazione vocazionale e la prima Frati Minori dell’Emilia-Romagna 25 Notiziario - accoglienza, e sono state auspicate linee comuni tra le Province. Sarà definito un programma unico per il Postulato, che dovrà prevedere tempi comuni tra i postulanti, auspicando sia la riduzione a due soli Postulati, sia la durata del postulato in due anni. Nel mese di maggio 2011, su proposta del Coordinamento dei Segretariati dell’Evangelizzazione, sarà realizzata un’Assemblea della Compi-Sud allargata ai vari Settori sull’evangelizzazione del Meridione. Ministro Coordinatore per il prossimo triennio è stato eletto Fr. Francesco Lanzillotta, Ministro Provinciale della Calabria. Associazione Internazionale Editori Francescani (EFRA) Nata nel 1995, l’Associazione riunisce circa 10 Case editrici francescane, quasi tutte appartenenti all’OFM ed ha come scopo: la conoscenza reciproca, la collaborazione, lo scambio di pubblicazioni e anche il sostegno finanziario per le Case in difficoltà. Ogni due anni ci si riunisce per valutare i piani redazionali, editoriali e le pubblicazioni e per organizzare lavori comuni, da pubblicare in diverse lingue. Accanto al lavoro tipico della Casa editrice a “stampo” francescano, da qualche anno l’Associazione si è assunta il compito di sopperire alle lacune “culturali” presenti nell’Ordine. Sono nati così gruppi di ricerca, sostenuti dalle Case editrici, e pubblicazioni altamente scientifiche nel campo degli studi francescani e non. Con l’approvazione del nuovo Statuto, da parte del Governo dell’Ordine (13 marzo 2009), l’EFRA vuole sollecitare l’adesione all’Associazione di tutte le Case editrici e/o Entità editoriali pertinenti al nostro Ordine, agli Ordini francescani, al Movimento Francescano. Invitiamo, anche tramite questo mezzo, a contattarci all’indirizzo elettronico ([email protected]), per poter stabilire rapporti e cominciare una collaborazione editoriale. Unione delle Famiglie Francescane d’Italia Un anno dopo il Capitolo internazionale delle stuoie celebrato in Assisi (15-18 aprile 2009), le Conferenze dei Ministri Provinciali OFM, OFM Conv e OFM Cap, si sono riunite ancora in Assisi per raccogliere “l’eredità del Centenario: con Francesco per evangelizzare nella storia”. E’ stata la XXXIV Assemblea generale, in continuazione di una tradizione di incontri interfrancescani annuali che caratterizzano il Francescanesimo italiano. I Ministri sono stati aiutati a riscoprire e vivere l’eredità del Centenario da una riflessione di Fr. Giacomo Bini e dalla condivisione di tre esperienze di nuova evangelizzazione presenti in ognuna delle tre Famiglie francescane. L’Assemblea ha anche approvato alcune iniziative comuni: il calendario francescano italiano comune, la pubblicazione di una “Collectio Franciscana Missarum” e la preparazione del Messale Francescano Italiano, la pubblicazione del IV volume dei Mistici francescani, l’incisione in tre CD della tradizione musicale francescana dal sec. XIII fino ad oggi dal titolo “Il canto serafico”. Poi ogni Conferenza dei Ministri provinciali ha discusso e riflettuto sui propri problemi interni. La Conferenza dei Ministri Provinciali dei Frati Minori d’Italia (COMPI) ha approfondito gli impegni presi dall’Assemblea UFME di Bruxelles (febbraio 2010), ha approvato gli Statuti per il settore Pastorale parrocchiale e per la Conferenza degli Assistenti OFS d’Italia, ha esaminato la situazione della Fondazione missionaria in Congo (Brazzaville) e ha preparato l’incontro con il Definitorio generale previsto per giugno. Italia - La Palma della Pace alla memoria di Padre Allegra Alcune Associazioni della città di Pozzallo (Sicilia), unitamente alla società civile e alla comunità ecclesiale, il 28 marzo, giorno delle Palme, hanno assegnato alla memoria del Venerabile Padre Gabriele Allegra l’onorificenza della “Palma della Pace” nel nome di Giorgio La Pira, originario della cittadina siciliana e già Sindaco di Firenze. Nel Diploma si legge che il premio è stato assegnato «al missionario francescano, “appassionato della parola di Dio”, per la sua instancabile ed ispirata ricerca di tutto ciò che poteva unire, soprattutto nel contesto cinese in cui operò». Insieme al Padre Allegra, il premio è stato assegnato ad altre tre personalità per la loro testimonianza nel campo della solidarietà e dei valori religiosi, umani e culturali. Il premio è costituito da una Targa di riconoscimento, da un Diploma e da una statua argentea in miniatura della Madonna Addolorata che si venera a Pozzallo e a Portosalvo, madre della sofferenza e dei dolori del mondo. Il premio a Padre Allegra è stato assegnato all’Ordine dei Frati Minori ed è stato ritirato da Fr. Vincenzo Brocanelli a nome del Ministro generale e portato in Curia generalizia a Roma. Segnalibro francescano * Il p. Fedele da Fanna dei frati minori 1838-1881, Vittorino Meneghin O.F.M., Edizione Porziuncola, Assisi 2009, p. 271. Complessivamente il libro rivela un segmento della storia culturale dei Francescani, appunto quella dell’Ottocento, che ancora oggi può insegnare molto. La figura di Fedele indica l’importanza dello studio, l’impegno di un grande rigore e l’austera nobiltà della ricerca scientifica che non fa sconti, non cerca scorciatoie, né compromessi, valori spesso disattesi oggi nel servire Dio e la società con il lavoro intellettuale come in quello manuale. La ricostruzione di come nell’Ottocento si sia venuta configurando e attuando la grande edizione critica, indica come tra s. Francesco e l’oggi si debba recuperare tutta una storia delle istituzioni, delle imprese dottrinali, di pra¬tiche di studio e metodologiche, che al pari di s. Francesco, sono patrimonio costitutivo della storia dell’Ordine, e pertanto devono essere attentamente prese in considerazione. * Naar het land van de levenden. Regel van Franciscus van Assisi voor de minderbroeders (Nella terra della vivente Regola di Francesco d’Assisi per i Frati Minori), Sigismund Verheij, Valkhof Pers, Nijmegen 2009, p. 207. Il grande merito 26 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna di Sigismund Verheij è di aver liberato la Regola dall’essere vista e interpretata come una serie di testi di pietà nei quali non è rimasto niente dell’originale carisma di Francesco, se non una generica dottrina di perfezione cristiana. Attraverso lo studio delle fonti ha scoperto l’originale stile evangelico di vita di Francesco e dei suoi compagni. Sigismund Verheij mostra quale posto Francesco e i suoi fratelli abbiano scelto per se stessi nella Chiesa e nella società. Francesco, infatti, sviluppò un nuovo sguardo sulla società quando lasciò il “posto” di suo padre e cominciò a cercare in Assisi il “posto” dei lebbrosi. Quello fu il momento della conversione di Francesco. Le indicazioni concrete della Regola possono essere comprese solo sulla base di questa fondamentale scelta di Francesco per il lato vulnerabile e dipendente della vita. Francesco e i suoi compagni non vogliono più appartenere ad una società nella quale le persone lottano per mantenere ed espandere il loro potere, per spadroneggiare sugli altri e per proteggere i propri interessi. Essi rinunciarono al potere politico, economico, ecclesiastico e militare e al suo conseguente sistema di valori. Essi relativizzarono tutte queste cose mostrando, attraverso il loro stile di vita, che Dio solo è onnipotente. Grandi/piccole notizie * Roma – Nominata la nuova Commissione del “Servizio per il Dialogo”: Istituita dal Ministro e dal Definitorio generale, all’interno del Segretariato per le missioni e l’evangelizzazione, la Commissione è così composta: Fr. Roger Marchal (Presidente), Fr. Nestor I. Schwerz (Vice Presidente) Fr. Roberto Giraldo (Segretario), Fr. Alvaro Cepeda, Fr. Frederic Manns, Fr. Pascal Robert, Fr. Silvester Shim, Fr. Massimo Tedoldi, Fr. Philippe Yates e Fr. Ruben Tierrablanca. Nella prima riunione, tenutasi a Roma dal 20 al 21 marzo scorso, è stato precisato lo scopo della Commissione, che è quello di animare, ad intra e ad extra, il servizio per il dialogo nelle sue tre dimensioni: ecumenico, interreligioso e interculturale (Capitolo Generale, Mandato 28). Sono state anche programmate varie iniziative di incontro e di dialogo con rappresentanti della varie confessioni cristiane e delle diverse religioni e culture. Inoltre, per promuovere il “Servizio per il Dialogo” nelle Entità dell’Ordine ed aiutare i Frati nell’impegno per la pace, la convivenza, il rispetto reciproco e la salvaguardia del creato, saranno promossi alcuni incontri nei diversi Continenti. La Commissione ha deciso, infine, di tradurre nelle varie lingue i 4 sussidi sul Dialogo, preparati nel sessennio precedente, così da permettere una loro più diffusa conoscenza. * Visita in Albania: Il Ministro generale, accompagnato dal Definitore generale per la Compi, nei giorni 20-25 marzo, ha fatto visita ai Frati che sono in Albania e agli altri che sono al servizio degli Albanesi cattolici nella grande parrocchia di Tuz, in Montenegro, e nella Parrocchia ugualmente importante di Gjakovë in Kosovo. Sono stati incontrati tutti Frati nelle singole Fraternità e anche in un’assemblea generale della Provincia, cui sono seguiti diversi incontri individuali con il Ministro generale. Di particolare emozione è stata la celebrazione eucaristica al Santuario di S. Antonio di Laç. Questo Santuario, che si trova non lontano da Tirana, è situato su una montagna isolata ed è frequentatissimo dal popolo, non solo cattolico, fino a diventare ormai il centro spirituale dell’Albania. Alla celebrazione con il Ministro generale hanno partecipato nella piazza antistante il Santuario circa duemila persone, arrivate da ogni luogo, spontaneamente, cattolici e anche musulmani. Il Santuario ha ora anche un sito web: http://zanishenndou.org/ Durante la visita, il Ministro generale ha potuto incontrare anche le Sorelle Clarisse a Scutari, le Suore francescane di varie congregazioni presenti in Albania, ed ha partecipato ad uno spettacolo teatrale e ad un concerto che sono stati offerti in suo onore a Scutari. L’ultimo giorno è stata celebrata la festa della Provincia, la cui patrona è l’Annunciazione della B.V. Maria (25 marzo), con la partecipazione del Nunzio Apostolico, di due Vescovi, di molta gente, di un nutrito gruppo di Suore francescane e di tutti i Frati della Provincia. Pur essendo piccola, la Provincia francescana in Albania costituisce la presenza religiosa più numerosa e più importante, per la sua storia ininterrotta di servizio al popolo e di numerosi martiri, e per consistenza attuale. * Master in Formazione – una prospettiva francescana: L’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum, in risposta alle esigenze presenti nella famiglia francescana riguardanti il rinnovamento della formazione, propone un master in formazione francescana in lingua italiana e dal 2010 anche in lingua inglese. Lo scopo di questa formazione per formatori è di offrire una conoscenza teorica e pratica dei principi e delle dinamiche del percorso formativo, con particolare riferimento all’antropologia francescana. Per ulteriori informazioni riguardanti i costi, gli orari e la descrizione dei corsi consultare il sito web: http://www.antonianum.eu/ * L’VIII Convegno di Greccio (Italia): 7-8 maggio 2010 - Oasi Gesù Bambino Greccio (Rieti): Il tema dell’VIII Convegno sarà: I Francescani e l’uso del denaro. In una sorta di ricognizione storica che prende il via dalle origini francescane, prende in esa¬me la domanda sull’uso appropriato dei beni terreni sulla scia dell’insegnamento evangelico. La riflessione che ne scaturisce si pone alla base e come stimolo alle molte teorie di economia politica che hanno proliferato nella storia occidentale ponen¬dosi lo scopo di raggiungere il benessere collettivo. Il condizio¬namento crescente dell’economia sulle decisioni personali e collettive, la sempre più avvertita necessità di regole etiche per un mercato che non generi ingiustizie e disuguaglianze, l’uso del denaro tra degradante miseria e ricchezza senza precedenti, la legittimazione del profitto e il reinvestimento sociale, sono alcuni dei nodi problematici esaminati nelle relazioni propo¬ste. Per informazioni: e-mail: [email protected]; www.centroculturalearacoeli.it/ * Washington: Il Governo degli Stati Uniti ha annunciato, il 12 aprile 2010, la nomina del medico francescano, Fr. Daniel Sulmasy della Provincia del Santissimo Nome di Gesù negli USA, in qualità di membro della Presidential Commission for the Study of Bioethical Issues, il nuovo organismo per gli studi sulla bioetica voluto da Barack Obama, che ha sostituito il precedente President’s Council on Bioethics creato dall’ex presidente George Bush nel 2001. Assieme al reliFrati Minori dell’Emilia-Romagna 27 Notiziario - gioso sono stati nominati altri 9 membri. Fr. Sulmasy, 54 anni, è professore di medicina ed etica all’University of Chicago ed è anche direttore associato presso il MacLean Center for Clinical Medical Ethics. Precedentemente aveva ricoperto gli incarichi di direttore presso il Bioethics Institute del New York Medical College e il Center for Clinical Bioethics della Georgetown University a Washington. * Il premio del Franciscans International: Il 9 aprile 2010 Fr. Dionysius Mintoff, della Provincia di S. Paolo apostolo in Malta, ha ricevuto il premio dal Franciscans International per il suo lavoro per la giustizia presso UN (United Nations). Fr. Dionysius, di 82 anni di età, ora sta lavorando con i rifugiati nel centro Peace Laboratory, che è stato benedetto dal Papa Giovanni XXIII, in Malta. Nuovi Ministri provinciali lia. * Fr. Francesco Bravi, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Carlo Borromeo in Lombardia in Ita- * Fr. Antonio Scabio, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia Veneta di S. Antonio in Italia. * Fr. Stane Zore, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia della S. Croce in Slovenia. * Fr. José Antonio Castiñeira Chouza, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Giacomo di Compostela in Spagna. * Fr. José Antonio Jordá Tomás, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Giuseppe sposo della BVM in Spagna. * Fr. Reinald Van Laer, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Giuseppe sposo della BVM in Belgio. Nuovi Visitatori provinciali * Fr. Dominic Vincent Monti, della Provincia del S. Nome di Gesù negli USA, è stato nominato Visitatore generale della Provincia dell’Assunzione della BVM negli USA. * Fr. Manuel Anaut Espinosa, della Provincia del S. Vangelo in Messico, è stato nominato Visitatore generale della Provincia dei Tre compagni in Francia-Belgio. Agenda del Ministro generale * 02-07 maggio: Partecipazione al Congresso degli Educatori Francescani (Messico). * 08 maggio: Festa di Santa Maria Mediatrice (Roma). * 10-14 maggio: Tempo forte del Definitorio Generale. * 15 maggio: Incontro del Ministro generale e del Definitorio con la Provincia di S. Bonaventura e la Famiglia Francescana a Torino. * 17-21 maggio: Incontro con i Presidenti delle Conferenze dell’Ordine (Roma). * 21-23 maggio: Visita alla Provincia di S. Stefano Re (Transilvania - Romania). * 25 maggio: Incontro con le Sorelle Clarisse Italiane (Assisi). Portatori del dono del Vangelo La missione inter gentes trova la sua piena espressione e, in certo modo, il suo compimento nella missione ad gentes. In molte occasioni il Capitolo ha espresso per lei il suo sincero apprezzamento e ha sottolineato l’importanza di questo tratto essenziale di ogni evangelizzazione. La missione ad gentes, infatti, mette in singolare evidenza il momento iniziale della fede, che nasce dall’annuncio del kerigma a quanti ancora non conoscono il Vangelo e che chiama alla conversione. Per tale fede annunciata e condivisa lo Spirito genera legami di comunione da cui fa nascere la Chiesa. Questa dinamica missionaria appartiene essenzialmente alla fisionomia della Chiesa, obbediente al mandato di Gesù che dice: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato».(n.18) FRATERNITAS - OFM - Roma Direttore responsabile: Gianpaolo Masotti - Redattore : Robert Bahcic Internet: http://www.ofm.org/fraternitas. Email: [email protected] 28 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna