Notiziario - Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati Minori dell

Transcript

Notiziario - Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati Minori dell
Conferenza
dei Ministri
Generali del
1° Ordine
e del TOR
Sommario
Statuto per l’assistenza spirituale
e pastorale all’Ordine Francescno
secolare
I
Lettera Ministri
generali 2009
Carissimi fratelli Ministri Provinciali e Custodi, Il Signore vi dia pace!
Con la presente, la Conferenza dei Ministri generali del
Primo Ordine e del TOR ha voluto raggiungervi per esprimere a
tutti voi la nostra gratitudine per
il prezioso servizio della cura pastorale e spirituale, che voi offrite, nell’ambito delle vostre rispettive giurisdizioni, alle Fraternità
dell’Ordine Francescano Secolare (OFS) e della Gioventù francescana (GiFra) sparse in tutto il
mondo. Tale assistenza, che è il
più importante servizio affidatoci dalla Chiesa verso i Francescani secolari, è in atto ormai da otto
secoli e si manifesta come un vero segno della nostra straordinaria
familiarità, nel segno della comunione vitale reciproca. Questa comunione tra gli Ordini francescaFrati Minori dell’Emilia-Romagna
ni deve essere sempre più forte,
attraente e profetica nella nostra
comune missione nella Chiesa e
nella società.
In quest’anno nel quale
celebriamo l’VIII centenario della nascita del nostro carisma, con
i cuori pieni di gratitudine e dei
ricordi meravigliosi dell’ormai
storico Capitolo delle Stuoie, celebrato come Famiglia francescana ad Assisi nello scorso aprile,
vogliamo incoraggiarvi nel continuare ad accompagnare le Fraternità dell’OFS e della GiFra con un
nuovo slancio e con un nuovo impulso. A tale proposito ricordiamo
anche l’invito del Santo Padre Benedetto XVI a Castel Gandolfo,
nell’indimenticabile incontro alla
fine del suddetto Capitolo, che ci
ha incoraggiato con amore paterno ad andare, con fiducia e coraggio, ad annunciare a tutti il Vangelo di Cristo e la sua bellezza e,
come Francesco, a ripartire per riparare oggi la casa del Signore, la
Chiesa.
Consapevoli della nostra
Conf. Ministri gen.
I- Lettera Min. gen. ‘09
II- Lettera Min. gen. ‘02
III- Statuto Ass. OFS
Ministri Nord Italia
Vita della Provincia
I- Definitorio maggio
II- Progetto CPV
Note di Cronaca
I- Le Grazie di Rimini
II- Osservanza Bologna
III- Fraternità per pace..
Abbiamo vissuto
I Nostri Defunti
I- Cav. W. Lazzarini
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Fraternitas nr. 165
Notiziario
Provincia di “CRISTO RE”
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
(In copertina: “Madonna con Bambino”, terracotta, di
Cleto Tomba, 1973. Bologna, Curia provinciale.)
Anno XLI - n.s.
N. 161 - Maggio 2010
Sped. in Abbonamento postale
art. 2 comma 20/c legge 662/96
Filiale di Bologna - Stampato in proprio
Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98
Periodicità mensile
Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci
Redattore: Fr. Marco Zanotti
1
Notiziario - comune chiamata e missione, vogliamo quindi insieme rendere
presente il carisma del comune
Serafico Padre nella vita e nella
missione della Chiesa, in modi e
forme diverse, ma in comunione
vitale reciproca, che ci caratterizza fin dalle origini. Infatti già
dall’inizio del carisma esistevano
legami molto vivi e fraterni tra i
Frati Minori e i penitenti secolari
che volevano vivere una forma di
vita simile a quella di Francesco e
dei suoi frati. Dalla loro testimonianza e dalla predicazione itinerante nascevano intorno ai frati altre forme di vita francescana, sia
attive sia eremitiche e contemplative, che raccoglievano religiosi,
laici e chierici in un nuova famiglia spirituale, quella francescana.
Tra le diverse forme di
vita che ancora oggi esistono nella Famiglia francescana occupa
un posto tutto particolare quella
propria dei Francescani secolari, laici e chierici, che riconoscono in Francesco il loro fondatore
e ne vivono il carisma nella loro
dimensione secolare. Per loro, in
quanto parte integrante della Famiglia francescana e storicamente legati a noi religiosi francescani, la Chiesa ha dato il privilegio
di avere come primi responsabili
della loro cura spirituale e pastorale i Superiori maggiori del Primo
Ordine e del TOR. Noi siamo responsabili della più alta direzione
(l’altius moderamen, di cui al can.
303 del CIC), che mira a garantire la fedeltà dell’OFS al carisma
francescano, la comunione con la
Chiesa e l’unione con la Famiglia
Francescana, valori che rappresentano per i francescani secolari
un impegno di vita (cfr. CC.GG.,
art 85, 1-2).
Ecco da dove nascono il
2 - Notiziario
nostro compito e la nostra responsabilità in quanto, come Superiori
maggiori, siamo chiamati ad esercitare questo compito personalmente o tramite i nostri delegati,
gli Assistenti spirituali, per garantire ad ogni Fraternità la cura pastorale e spirituale.
Anche oggi, dopo 31 anni dall’approvazione dell’ultima
Regola da parte del Papa Paolo
VI, e con le Costituzioni generali approvate nell’ottobre del 2000
dalla Congregazione IVCSVA,
l’OFS e la GiFra hanno bisogno di
un’assistenza spirituale e pastorale che li aiuti nel loro camino di
fede e di santificazione, nella loro
missione specifica e nella solida
formazione cristiana e francescana.
Per questo motivo, e in
segno concreto di comunione e di
corresponsabilità, su richiesta dei
Consigli ai diversi livelli, noi Superiori maggiori siamo chiamati a nominare gli Assistenti spirituali, scegliendoli con attento discernimento perché siano idonei
per questo servizio. Oltre a ciò,
dobbiamo curarne la formazione specifica perché siano anche
preparati ad offrire un’assistenza
spirituale autentica e ben radicata nella spiritualità francescana e
possano validamente affiancare i
responsabili secolari e i rispettivi
Consigli nel campo della formazione iniziale e permanente dei
francescani secolari. Questo vale anche per tutte le altre persone,
che in mancanza dei Frati, possiamo nominare come Assistenti
spirituali secondo le Costituzioni
generali dell’OFS (art. 89). Una
volta nominati, gli Assistenti spirituali non possono esser lasciati
a se stessi, ma vanno seguiti e incoraggiati a lavorare con entusiasmo e amore verso i secolari, da
parte della loro Comunità e del
loro Superiore Maggiore, proprio
nello spirito di famiglia. Allo stesso modo bisogna assolutamente evitare che ci siano fraternità
prive di questa guida essenziale
e, nello stesso tempo, che l’indisponibilità di religiosi o religiose
francescani porti all’estinzione di
qualche fraternità secolare.
Un punto che consideriamo altrettanto importante è la
collegialità del servizio dell’assistenza spirituale alle Fraternità OFS-GiFra dei livelli superiori a quello della Fraternità locale.
Questa caratteristica offre anzitutto a noi frati una preziosa occasione di collaborare fra di noi
nel campo dell’assistenza e, nello stesso tempo, diventa un segno
concreto dell’affetto fraterno che
il Primo Ordine e il TOR nutrono
per l’OFS e la GiFra.
Sicuramente uno strumento chiave, che ci aiuta a capire
meglio e svolgere adeguatamente questo servizio, è lo Statuto per
l’assistenza spirituale e pastorale
all’OFS, approvato dalla nostra
Conferenza nel marzo del 2002.
Dopo sette anni dall’approvazione, la Conferenza degli Assistenti generali, ci ha informato che lo
Statuto è stato molto ben accolto
in tutte le parti del mondo e ha portato davvero tanti frutti nel servizio all’OFS e alla GiFra.
Comunque adesso, sulla
base della loro esperienza, gli Assistenti generali ci hanno presentato, chiedendone l’approvazione, alcuni ritocchi di articoli dello
Statuto, che secondo loro possono
essere meglio chiariti per il servizio dell’assistenza spirituale. Noi,
dopo un attento esame, li abbiamo
approvati e con questa lettera ve li
trasmettiamo in allegato.
Concludendo questa letFrati Minori dell’Emilia-Romagna
tera vogliamo di nuovo ringraziare voi e tutti gli Assistenti spirituali per il vostro servizio e incoraggiarvi ancora di più ad assistere,
promuovere e curare, con un interesse e affetto del tutto particolare, le Fraternità dell’OFS e della
GiFra nel mondo intero, mentre vi
ricordiamo le parole che Encarnación del Pozo, Ministra Generale
dell’OFS, ha rivolto ai frati presenti durante il Capitolo Internazionale delle Stuoie (Assisi, 16
aprile 2009):
“la cura pastorale e l’Assistenza spirituale all’OFS, più
che dalla norma giuridica, deve
scaturire dall’amore e dalla fedeltà alla propria vocazione e dal
desiderio di comunicarla, rispettando la natura della Fraternità secolare e dando priorità alla testimonianza di vita francescana e in
modo speciale all’accompagnamento fraterno”.
Rendiamo grazie al Signore per ogni nostro fratello e sorella dell’OFS e della GiFra che,
con amore e coraggio, seguono le
orme del nostro serafico padre S.
Francesco nelle gioie e nei dolori
di questo mondo, promuovendo la
spiritualità francescana negli ambienti della famiglia, del lavoro,
della cultura, della politica, dello
sport e in tanti altri luoghi della vita ecclesiale e sociale.
Rimaniamo sempre uniti
nel cammino e nella testimonianza, insieme con l’OFS e la GiFra,
nelle vie del Signore e nelle realtà dove vivono gli uomini e donne
del nostro tempo.
Che il Signore ci accompagni con il suo Spirito per essere
fedeli alla nostra chiamata e missione.
Roma, 4 ottobre 2009.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Fr. José Rodríguez Carballo, OFM
Ministro Generale
Fr. Mauro Jöhri, OFMCap.
Ministro Generale
Fr. Marco Tasca, OFMConv.
Ministro Generale
Fr. Michael Higgins, TOR
Ministro Generale
II
Lettera Ministri
generali 2002
Caro fr. Valentín,
con lettera del 13 febbraio scorso, a nome della Conferenza degli Assistenti generali
dell’Ordine Francescano Secolare, ci hai inviato lo Statuto per
l’Assistenza spirituale e pastorale all’Ordine Francescano Secolare, riveduto a seguito di uno
studio attento e approfondito fatto sulla base delle Costituzioni Generali dell’OFS approvate
definitivamente dalla CIVCSVA
l’8 dicembre 2000.
Vengo ora a comunicarti
che la nostra Conferenza di Ministri generali del Primo Ordine
e del TOR, riunitasi in data 25
marzo 2002, ha approvato il medesimo Statuto, il quale, in forza
della sua approvazione, entra immediatamente in vigore in sostituzione del precedente, approvato nel 1992.
I Ministri generali impegnano la CAS a portare a conoscenza di tutti i Fratelli del Primo
Ordine Francescano e del TOR il
nuovo Statuto promuovendone
la conoscenza e lo studio, affinché questo strumento possa servire come base per il nostro servizio fraterno all’OFS e possa
Il Volume “il
Vangelo nelle
opere di carità” raccoglie
gli Atti della
Conferenza
celebratasi ad
Assisi dal 12
al 15 ottobre
2009, organizzato dalle
Aree della Solidarietà e dei
Servizi Sociali
della CISM E
USMI.
3
Notiziario - guidare tutti nelle relazioni con il
medesimo Ordine in conformità
alla nostra vocazione e alla specifica indole dell’OFS.
Approfitto dell’occasione per ringraziare, anche a nome degli altri Ministri generali,
te e gli altri Assistenti generali
dell’OFS per il vostro generoso
e costante servizio.
A te e agli altri Assistenti
auguro una Santa Pasqua. Fraternamente.
Fr. Joachim Giermek
Ministro gen. OFMConv.
Presidente di turno
Roma, 28 marzo 2002
III
Statuto
Titolo I: Principi generali
Art. 1
1. La cura spirituale e pastorale dell’OFS è stata affidata
dalla Chiesa, in virtù dell’appartenenza alla medesima famiglia
spirituale, al Primo Ordine Francescano ed al Terzo Ordine Regolare (TOR) ai quali da secoli è collegata la Fraternità secolare1.
2. I Francescani religiosi
e secolari infatti, in modi e forme
diverse, ma in comunione vitale
reciproca, intendono rendere presente il carisma del comune Serafico Padre nella Chiesa e nella società2.
3. Perciò, in segno concreto di comunione e di corresponsabilità, i Superiori religiosi devono
assicurare l’assistenza spirituale a
tutte le Fraternità dell’OFS3.
4 - Notiziario
Art. 2
1. La cura spirituale e pastorale si realizza in un doppio
servizio:
a) l’ufficio fraterno dell’altius
moderamen da parte dei Superiori
maggiori4;
b) l’assistenza spirituale alle Fraternità ed ai loro Consigli.
2. L’altius moderamen mira a garantire la fedeltà
dell’OFS al carisma francescano, la comunione con la Chiesa e
l’unione con la Famiglia Francescana5.
3. L’assistenza spirituale
ha lo scopo di favorire la comunione con la Chiesa e con la Famiglia Francescana attraverso la testimonianza e condivisione della
spiritualità francescana, di cooperare alla formazione iniziale e permanente dei francescani secolari
e di manifestare l’affetto fraterno
dei frati verso l’OFS6.
Art. 3
1. Questo doppio servizio
integra ma non sostituisce quello
dei Consigli e dei Ministri secolari ai quali spetta la guida, il coordinamento e l’animazione delle
Fraternità ai vari livelli7.
2. Si esercita secondo il
presente Statuto comune ai quattro Ordini religiosi (OFM, OFMConv, OFMCap, TOR) e va svolto
collegialmente a tutti i livelli superiori a quello locale8.
Art. 4
1. Il presente Statuto ha
lo scopo di definire, in modo unitario e concreto, il servizio della
cura spirituale e pastorale all’OFS
tenendo conto dell’unità del medesimo Ordine.
2. Questo Statuto è approvato dalla Conferenza dei Ministri generali. Ad essa appartiene
il diritto di modifica e di interpre-
tazione autentica.
3. Le disposizioni che
non concordano con il presente
Statuto sono abrogate.
Titolo II: Il ruolo dei Superiori
maggiori
a. Principi generali
Art. 5
1. La cura spirituale e pastorale dell’OFS è dovere anzitutto dei Superiori maggiori del Primo Ordine e del TOR9.
2. Essi esercitano il loro
ufficio mediante:
a) l’erezione delle Fraternità locali;
b) la visita pastorale;
c) l’assistenza spirituale.
Possono esercitare questo compito personalmente o tramite un delegato10.
3. I Superiori maggiori francescani sono responsabili
per la qualità del servizio pastorale e dell’assistenza spirituale, anche nei casi in cui per la nomina
dell’Assistente è necessaria l’autorizzazione previa di un Superiore religioso o dell’Ordinario del
luogo11.
4. Devono inoltre curare
la formazione e l’interessamento
dei religiosi nei riguardi dell’OFS
ed assicurare una preparazione
specifica agli Assistenti perché
siano idonei e preparati12.
5. Infine devono approvare il Regolamento interno delle
Conferenze degli Assistenti spirituali a tutti i livelli.
Art. 6
1. L’erezione canonica di
nuove Fraternità locali sia fatta a
richiesta dei francescani secolari
interessati, previa consultazione e
con la collaborazione del ConsiFrati Minori dell’Emilia-Romagna
glio dell’OFS di livello superiore,
con il quale la nuova Fraternità sarà in relazione secondo lo Statuto
nazionale. È necessario il consenso scritto dell’Ordinario del luogo per l’erezione canonica di una
Fraternità, fuori dalle case o chiese dei religiosi francescani del Primo Ordine o del TOR13.
2. L’eventuale passaggio
di una Fraternità locale alla cura
pastorale di altro Ordine religioso francescano si effettua secondo
le modalità previste dallo Statuto
nazionale dell’OFS14.
3. La visita pastorale è
un momento privilegiato di comunione con il Primo Ordine e il
TOR. Essa è effettuata anche in
nome della Chiesa, e serve a garantire la fedeltà al carisma francescano ed a favorire la comunione con la Chiesa e la Famiglia
Francescana15.
Art. 7
1. I Superiori maggiori
del Primo Ordine e del TOR concordano il modo più adeguato di
assicurare l’assistenza spirituale
alle Fraternità locali che, per cause superiori, ne fossero rimaste
sprovviste16.
b. I Ministri generali
Art. 8
1. I Ministri generali esercitano collegialmente l’altius moderamen e l’assistenza pastorale
nei confronti dell’OFS nel suo insieme17.
2. Spetta in particolare alla Conferenza dei Ministri generali del Primo Ordine e del TOR:
a) curare i rapporti con la Santa
Sede per quanto concerne l’approvazione dei documenti legislativi o liturgici di competenza
della stessa;
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
b) visitare la Presidenza del
CIOFS18;
c) presiedere e confermare
l’elezione della Presidenza del
CIOFS19;
d) accettare, eventualmente, la
rinunzia del Ministro generale
dell’OFS20.
Art. 9
1. I Ministri generali esercitano le loro competenze verso
l’OFS a norma del diritto universale, delle proprie Costituzioni
e nel rispetto del diritto proprio
dell’OFS. Essi hanno la facoltà di
erigere, visitare ed incontrare le
Fraternità locali dell’OFS assistite dal proprio Ordine.
2. Nei confronti del proprio Ordine spetta a ciascun Ministro generale:
a) nominare l’Assistente generale
per l’OFS, che, sotto l’autorità del
Ministro generale, tratta gli affari
riguardanti il servizio all’OFS21;
b) in caso di necessità, confermare
o nominare gli Assistenti nazionali appartenenti al proprio Ordine.
c. I Ministri provinciali
Art. 10
1. I Ministri provinciali e
gli altri Superiori maggiori esercitano le loro competenze verso
l’OFS nel territorio della propria
giurisdizione.
2. Dove più Superiori
maggiori dello stesso Ordine hanno giurisdizione in uno stesso territorio, concordano il modo più
adeguato di svolgere collegialmente il loro ufficio alle Fraternità
regionali e nazionali dell’OFS22.
3. Devono altresì stabilire
collegialmente le modalità della
nomina degli Assistenti nazionali
e regionali, ed anche a quali Superiori i Consigli nazionali e regio-
nali dell’OFS si devono rivolgere
per chiedere l’Assistente23.
Art. 11
1. I Ministri provinciali e
gli altri Superiori maggiori assicurano l’assistenza spirituale alle
Fraternità locali affidate alla propria giurisdizione24.
2. Spetta in particolare ad
essi, in nome della propria giurisdizione:
a) erigere canonicamente
nuove Fraternità locali, assicurando ad esse l’assistenza spirituale;
b) nominare gli Assistenti spirituali25;
c) incontrare le Fraternità locali assistite dal proprio Ordine;
d) animare spiritualmente, visitare, tenersi informati
sull’assistenza spirituale prestata
all’OFS e alla Gi.Fra.26.
Titolo III: Il ruolo degli Assistenti spirituali
a. Principi generali
Art. 12
1. L’Assistente spirituale è la persona designata dal Superiore maggiore competente per
lo svolgimento di questo servizio
verso una Fraternità determinata
dell’OFS e della Gi.Fra.27.
2. Per essere testimone della spiritualità francescana,
dell’affetto fraterno dei religiosi
verso i francescani secolari, e vincolo di comunione tra il suo Ordine e l’OFS, l’Assistente spirituale sia preferibilmente un religioso
francescano, appartenente al Primo Ordine o al TOR28.
3. L’Assistente spirituale è membro di diritto, con voto,
del Consiglio e del Capitolo della
Fraternità a cui presta l’assistenza
5
Notiziario - e collabora con essa in tutte le attività. Non gode del diritto di voto nelle questioni economiche né
nelle elezioni ai vari livelli29.
Art. 13
1. Il compito precipuo
dell’Assistente è favorire l’approfondimento della spiritualità
francescana e cooperare alla formazione iniziale e permanente dei
francescani secolari30.
2. Nel Consiglio di Fraternità, nei Capitoli elettivi o ordinari, agisce nel rispetto delle
responsabilità e del ruolo dei secolari, dando loro la priorità per
quanto riguarda la guida, il coordinamento e l’animazione della
Fraternità.
3. Partecipa attivamente
e vota nelle deliberazioni e nelle
decisioni prese nel Consiglio o nel
Capitolo. In particolare è responsabile per l’animazione delle celebrazioni liturgiche e delle riflessioni spirituali durante le riunioni
del Consiglio o del Capitolo.
Art. 14
1. La visita pastorale è
un momento privilegiato di comunione del Primo Ordine e del
TOR con l’OFS. Essa è effettuata anche in nome della Chiesa, e
serve a ravvivare lo spirito evangelico francescano, assicurare la
fedeltà al carisma e alla Regola,
offrire aiuto alla vita di fraternità, rinsaldare il vincolo dell’unità
dell’OFS e promuovere il suo più
efficace inserimento nella Famiglia Francescana e nella Chiesa31.
2. Il Visitatore fortifica
la Fraternità nella sua presenza e
missione nella Chiesa e nella società; verifica il rapporto tra la
Fraternità secolare e quella religiosa; dedica particolare attenzione ai programmi, metodi ed espe-
6 - Notiziario
rienze formative; si interessa della
collaborazione e del senso di corresponsabilità tra i Responsabili
secolari e gli Assistenti spirituali;
accerta la qualità dell’assistenza
spirituale che si dà alla Fraternità
visitata; incoraggia gli Assistenti
spirituali nel loro servizio e promuove la loro permanente formazione spirituale e pastorale32.
3. Su richiesta del rispettivo Consiglio, un delegato della
Conferenza degli Assistenti effettua la visita pastorale, nel rispetto
della organizzazione e del diritto proprio dell’OFS33. Per cause
urgenti e gravi, ovvero in caso di
inadempimento del Ministro e del
Consiglio a farne richiesta, la visita pastorale può essere effettuata per iniziativa della Conferenza
degli Assistenti spirituali, sentito
il Consiglio dell’OFS di pari livello34.
4. È consigliato di fare la
visita pastorale congiuntamente
con quella fraterna, concordandone il programma. Il Visitatore o i
Visitatori comunicheranno tempestivamente al Consiglio interessato l’oggetto e il programma
della visita. Prenderanno visione
dei registri e degli atti, compresi
quelli relativi alle precedenti visite, all’elezione del Consiglio
e all’amministrazione dei beni.
Stenderanno una relazione della
visita effettuata, annotandola agli
atti nell’apposito registro della
Fraternità visitata, e la porteranno
a conoscenza del Consiglio del livello che ha effettuato la visita35.
5. Nella visita alla Fraternità locale, il Visitatore o i Visitatori s’incontreranno con l’intera
Fraternità e con i gruppi e sezioni
in cui essa si articola. Riserveranno particolare attenzione ai fratelli
in formazione e a quei fratelli che
dovessero richiedere un incontro
personale. Procederanno, ove occorra, alla correzione fraterna delle manchevolezze che dovessero
riscontrare36.
Art. 15
1. L’Assistente è nominato dal Superiore maggiore competente, sentito il Consiglio della
Fraternità interessata37.
2. Dove più di un Superiore maggiore dello stesso Ordine è coinvolto nella nomina di un
Assistente, si seguono le norme
stabilite collegialmente dai Superiori con giurisdizione nel territorio38.
3. La nomina dell’Assistente sia fatta per iscritto e per un
tempo limitato, complessivamente non superiore a dodici anni.
4. Quando non è possibile dare alla Fraternità un Assistente spirituale, membro del Primo
Ordine o del TOR, il Superiore
maggiore competente può affidare il servizio dell’assistenza spirituale a:
a) religiosi o religiose appartenenti ad altri Istituti francescani;
b) francescani secolari, chierici o
laici, specificamente preparati per
questo servizio;
c) altri chierici diocesani o religiosi non francescani39.
Art. 16
1. Il numero degli Assistenti, che fanno parte dei Consigli ai vari livelli, corrisponda al
numero degli Ordini che in effetti
danno l’assistenza alle Fraternità
locali nell’ambito della Fraternità internazionale, nazionale o regionale.
2. A livello internazionale, nazionale e regionale gli Assistenti, se sono più di uno, formano
una Conferenza e rendono il servizio collegialmente all’OFS e alFrati Minori dell’Emilia-Romagna
la Gi.Fra.40
3. Ogni Conferenza di
Assistenti funziona secondo un
proprio regolamento interno, approvato dai rispettivi Superiori
maggiori.
4. Gli Statuti nazionali e
regionali dell’OFS stabiliscono il
numero degli Assistenti che parteciperanno al Capitolo nazionale o
regionale, come si scelgono, e che
tipo di partecipazione avranno.
b. Gli Assistenti generali
Art. 17
1. Gli Assistenti generali
sono nominati dal rispettivo Ministro generale, sentita la Presidenza del CIOFS41.
2. Prestano il loro servizio alla Presidenza del CIOFS,
formano una Conferenza e curano
collegialmente l’assistenza spirituale all’OFS nel suo insieme42.
3. È compito della Conferenza degli Assistenti generali:
a) collaborare con il Consiglio internazionale e la sua Presidenza
nell’animazione spirituale e apostolica dell’OFS e in particolare
nella formazione dei responsabili
secolari;
b) coordinare, a livello internazionale, l’assistenza spirituale
all’OFS e alla Gi.Fra.;
c) promuovere l’interessamento
dei frati e dei superiori nei confronti dell’OFS e della Gi.Fra.;
d) provvedere alla visita pastorale
dei Consigli nazionali dell’OFS43
e alla presenza nei capitoli nazionali elettivi44.
Art. 18
1. L’Assistente generale
ha il compito di tenere informato
il Ministro generale e il suo Ordine sulla vita e le attività dell’OFS
e della Gi.Fra.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
2. Deve inoltre trattare le cose riguardanti il servizio
dell’assistenza prestata dal suo
Ordine all’OFS e alla Gi.Fra., incontrare le Fraternità locali assistite dal proprio Ordine e tenere
rapporti fraterni e costanti con gli
Assistenti del proprio Ordine.
c. Gli Assistenti nazionali
Art. 19
1. Gli Assistenti nazionali dell’OFS e della Gi.Fra. sono
nominati dal Superiore maggiore competente, sentito il rispettivo Consiglio nazionale45. Dove
più di un Superiore maggiore dello stesso Ordine è coinvolto nella
nomina, si seguono le norme stabilite collegialmente dai Superiori con giurisdizione nel territorio
nazionale46.
2. Prestano il loro servizio al Consiglio nazionale e curano l’assistenza spirituale alla
Fraternità nazionale. Se sono più
di uno, formano una Conferenza e
rendono il servizio collegialmente47.
3. È compito della Conferenza degli Assistenti nazionali, o dell’Assistente nazionale, se
è unico:
a) collaborare con il Consiglio nazionale per il lavoro di animazione spirituale e apostolica dei francescani secolari nella vita ecclesiale e sociale della nazione e, in
particolare, per la formazione dei
responsabili;
b) provvedere alla visita pastorale
dei Consigli regionali dell’OFS48
e alla presenza nei capitoli regionali elettivi49;
c) coordinare a livello nazionale il
servizio dell’assistenza spirituale, la formazione degli assistenti e
l’unione fraterna tra loro;
d) promuovere l’interessamento
dei frati per l’OFS e per la Gi.Fra.
Art. 20
1. L’Assistente nazionale
ha il compito di tenere informati i
Superiori maggiori e il suo Ordine
sulla vita e le attività dell’OFS e
della Gi.Fra. nella nazione.
2. Deve inoltre trattare le cose riguardanti il servizio
dell’assistenza prestato dal suo
Ordine all’OFS e alla Gi.Fra., incontrare le Fraternità locali assistite dal proprio Ordine nella nazione e tenere rapporti fraterni e
costanti con gli Assistenti regionali e locali del proprio Ordine.
d. Gli Assistenti regionali
Art. 21
1. Gli Assistenti regionali dell’OFS e della Gi.Fra. sono
nominati dal Superiore maggiore
competente, sentito il rispettivo
Consiglio regionale50. Dove più di
un Superiore maggiore dello stesso Ordine è coinvolto nella nomina, si seguono le norme stabilite
collegialmente dai Superiori con
giurisdizione nel territorio regionale51.
2. Prestano il loro servizio al Consiglio regionale e curano l’assistenza spirituale alla
Fraternità regionale. Se sono più
di uno, formano una Conferenza e
rendono il servizio collegialmente52.
3. È compito della Conferenza degli Assistenti regionali, o dell’Assistente regionale, se
è unico:
a) collaborare con il Consiglio regionale per il lavoro di
animazione spirituale e apostolica
dei francescani secolari nella vita
ecclesiale e sociale della regione
e, in particolare, per la formazione
dei responsabili;
7
Notiziario - b) provvedere alla visita pastorale dei Consigli locali
dell’OFS53 e alla presenza nei capitoli locali elettivi54;
c) coordinare a livello regionale il servizio dell’assistenza
spirituale e della formazione degli
Assistenti e l’unione fraterna tra
loro;
d) promuovere l’interessamento dei frati per l’OFS e per
la Gi.Fra.
Art. 22
1. L’Assistente regionale
ha il compito di tenere informati i
Superiori maggiori e il suo Ordine
sulla vita e le attività dell’OFS e
della Gi.Fra. nella regione.
2. Deve inoltre trattare le cose riguardanti il servizio
dell’assistenza prestato dal suo
Ordine all’OFS e alla Gi.Fra., incontrare le Fraternità locali assistite dal proprio Ordine nella regione e tenere rapporti fraterni e
costanti con gli Assistenti locali
del proprio Ordine.
e. Gli Assistenti locali
Art. 23
1. L’Assistente locale è
nominato dal Superiore maggiore, a norma del diritto proprio,
sentito il Consiglio della Fraternità interessata55.
2. L’Assistente locale
promuove la comunione all’interno della Fraternità e fra quella ed
il Primo Ordine o il TOR. D’intesa con il Guardiano o il Superiore
locale, procuri che si instauri una
vera comunione vitale reciproca
tra la Fraternità religiosa e quella
secolare. Promuove la presenza
attiva della Fraternità nella Chiesa e nella società.
8 - Notiziario
Art. 24
1. L’Assistente locale, insieme con il Consiglio della Fraternità, è responsabile della formazione dei candidati56 ed esprime la sua valutazione sui singoli
candidati prima della Professione57.
2. Insieme con il Ministro
instaura un dialogo con i fratelli
che si trovino in difficoltà, che intendono ritirarsi dalla Fraternità o
che si comportano in grave contrasto con la Regola58.
NOTE:
Cf. Cost OFS 85.1: “Dalla storia
francescana e dalle Costituzioni del
Primo Ordine Francescano e del TOR
appare in forma patente che questi Ordini si riconoscono impegnati in virtù
della comune origine e carisma e per
volontà della Chiesa all’assistenza
spirituale e pastorale dell’OFS. Cfr.
Costituzioni OFM, 60; Costituzioni
OFM Conv., 116; Costituzioni OFM
Cap., 95; Costituzioni TOR, 157; Regola del Terz’Ordine del Papa Leone
XIII, 3, 3; Regola approvata da Paolo
VI, 26”.
2
Cf. Regola OFS 1.
3
Cf. Cost OFS 89.1.
4
Cf. CIC 303.
5
Cost OFS 85.2.
6
Cf. Cost OFS 89.3; 90.1.
7
Cf. Cost OFS 86.2.
8
Cf. Cost OFS 87.1; 88.5; 90.3.
9
Cf. Regola OFS 26; Cost OFS 85.2.
10
Cf. Cost OFS 86.1.
11
Cf. Cost OFS 89.5.
1
Cf. Cost OFS 87.3; Regola OFS
26.
13
Cost OFS 46.1.
14
Cf. Cost OFS 47.2.
15
Cf. Cost OFS 95.1 e 3.
16
Cost OFS 88.4.
17
Cost OFS 87.1.
18
Cf. Cost OFS 92.2-3.
19
Cf. Cost OFS 76.2.
20
Cf. Cost OFS 83.1.
21
Cf. Cost OFS 91.2-3.
22
Cost OFS 88.5.
23
Cf. Cost OFS 91.2.
24
Cf. Cost OFS 88.1.
25
Cf. Cost OFS 89.2; 91.3.
26
cf Cost OFS 88.2.
27
Cf. Cost OFS 89.2; 96.6.
28
Cost OFS 89.3.
29
Cf. Cost OFS 90.2; 77.1-2.
30
Cf. Cost OFS 90.1.
31
Cf. CIC 305.1; Cost OFS 92.1;
95.1.
32
Cf. Cost OFS 95.
33
Cf. Cost OFS 92.2.
34
Cf. Cost OFS 92.3.
35
Cf. Cost OFS 93.2 e 4.
36
Cost OFS 93.3.
37
Cf. Cost OFS 91.3.
38
Cf. Cost OFS 91.2; Cf. sopra art.
10.
39
Cost OFS 89.4.
40
Cf. Cost OFS 90.3.
41
Cf. Cost OFS 91.3.
42
Cf. Cost OFS 90.3.
43
Cf. Cost OFS 92.2.
44
Cf. Cost OFS 76.2.
45
Cf. Cost OFS 91.2.
46
Cf. Cost OFS 91.2.
47
Cf. Cost OFS 90.3.
48
Cf. Cost OFS 93.1-2.
49
Cf. Cost OFS 76.2.
50
Cf. Cost OFS 91.2.
51
Cf. Cost OFS 91.2.
52
Cf. Cost OFS 90.3.
53
Cf. Cost OFS 93.1-2.
54
Cf. Cost OFS 76.2.
55
Cf. Cost OFS 91.3.
56
Cost OFS 37.2.
57
Cost OFS 41.1.
58
Cost. OFS 56.1-2; 58. 1-2.
12
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Incontro dei Ministri
Provinciali
del Nord Italia
Verbale del 30 marzo 2010 - Baccanello
Il giorno 30 marzo si sono radunati presso il Convento di
Baccanello, Casa interprovinciale di Noviziato, i Ministri provinciali del Nord Italia. L’incontro è
iniziato alle 10.10, quando anche
i Ministri bloccati dal traffico autostradale della Padania erano finalmente presenti. Al primo momento dell’incontro partecipano
anche il Guardiano della Casa, fr.
Maurizio Conti, e il Maestro di
Noviziato, fr. Enzo Maggioni.
Il presidente, fr. Bruno
Bartolini, saluta e dà il benvenuto a tutti e propone la preghiera
“Absorbeat” dagli Scritti del serafico Padre.
1. Incontro con Guardiano e
Maestro
La parola passa al Guardiano che presenta la vita della
Fraternità. Vi sono stati alcuni
cambiamenti nella composizione: fr. Giampietro è stato trasferito a Cividino; fr. Davide è di fatto
in Infermeria; dall’inizio dell’anno è presente fr. Giuseppe Branchi, già missionario in Tanzania e
sta studiando francese per andare
poi in Burundi.
Sarebbe opportuno inserire un frate anziano sia per il servizio in Convento sia per il ruolo
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
formativo che potrebbe avere.
La Fraternità prosegue
bene il suo cammino consueto.
Fr. Andrea, per quest’anno, ha
assunto l’insegnamento della religione presso la Scuola Media
paritaria “Maria Immacolata”
di Calusco. Si convalida come
scelta positiva quella di tenere
un’unica Messa nei giorni feriali.
Riguardo alla casa è stata completata la camera a piano
terra con bagno, prevista per fr.
Davide; si è fatta richiesta al Definitorio della Provincia di Lombardia per la sostituzione della
caldaia. I lavori inizieranno con
la fine del periodo freddo. Si
stanno raccogliendo i preventivi
per altri lavori previsti (ristrutturazione camere del 1° piano). Riguardo all’Eternit del sottotetto,
non è un lavoro richiesto almeno
finché non sarà un luogo abitato
stabilmente. Anche l’installazione dei pannelli solari, per ora, è
sospesa.
Il Guardiano informa
circa la richiesta di ospitalità di
novizi albanesi al prossimo anno
e la necessità di avviare subito le
pratiche per il permesso di soggiorno con sede a Bergamo.
I Ministri intervengono
confermando la necessità di ottemperare ad alcune condizioni
per accettare tale ospitalità: conoscenza della lingua italiana,
postulato di un anno come previsto dagli Statuti Generali.
Il Maestro interviene poi
per offrire informazioni sul gruppo dei Novizi: è un buon gruppo,
con cui si può lavorare; tra loro
c’è affiatamento, sono responsabili, senza dovere loro dire ogni
momento le cose. Hanno affrontato positivamente la missione
pur difficile di Trieste.
Il Presidente, a nome di
tutti i Ministri ringrazia il Maestro e il Guardiano per il loro servizio ed essi prendono congedo
dalla riunione.
2. Scambio con i Ministri di
Lombardia e Veneto circa i Capitoli delle loro Province
Il presidente fr. Bruno,
invita i Ministri della Lombardia
e del Veneto-Friuli Venezia Giulia a offrire qualche notizia sul
cammino capitolare delle loro
Province.
Fr. Roberto Ferrari della
Lombardia comunica le procedure messe in atto: relazioni principali messe a disposizione dei frati
fin da gennaio, discussione su di
9
Notiziario - esse nelle Fraternità e ritorno al
Definitorio. In una giornata precapitolare si è predisposto un primo segmento dell’Intrumentum
Laboris che sarà completato dalle indicazioni delle relazioni del
Visitatore generale e del Ministro provinciale. I temi principali
saranno l’Interprovincialità e le
Priorità. Al Capitolo interverrà il
Definitore generale, fr. Vincenzo
Brocanelli.
Fr. Bruno Miele della
Provincia veneta comunica che
le relazioni sono state date ai capitolari da due settimane e si sta
preparando l’Instrumentum Laboris. I temi principali saranno
l’Interprovincialità, il ridisegno
delle presenze nella Provincia,
l’Evangelizzazione, la Formazione e l’Economia. È prevista,
dopo la prima fase del Capitolo
una giornata in cui si incontrino
i due Capitoli del Veneto e della Lombardia. Potrebbe esser
legata all’incontro dei Ministri
provinciali già previsto per il 27
maggio.
Nella seconda fase interverranno il vescovo di Gorizia e
il definitore Generale fr. Vincenzo Brocanelli.
Circa l’invito dei Ministri in una giornata particolare si
precisa che essi verrebbero come
visita fraterna e non per presentare la propria Provincia.
Il presidente introduce
poi il tema dell’adeguamento degli Statuti particolari che si ripropone per ogni Capitolo reso necessario anche dalle variazioni
degli Statuti Generali approvate
dal Capitolo generale 2009.
A questo si collega la proposta di Statuti interprovinciali.
A tal proposito i Ministri fanno
notare: che non è un lavoro di pochi mesi e che devono seguire un
10 - Notiziario
percorso di condivisione; inoltre
bisogna decidere che linea seguire: sarebbe da elaborare il minimo indispensabile per adeguare
la norma alla realtà particolare,
per il resto rimandare ai testi già
vigenti se danno indicazioni sufficientemente chiare e adeguate
alla realtà interprovinciale.
Fr. Mario ricorda che
nell’incontro dei Ministri a Milano (luglio 2009) era stato incaricato di coordinare il gruppo degli
Economi del Nord Italia e chiede
se c’è ancora tempo utile prima di
luglio per un incontro degli Economi provinciali.
I Ministri richiamano
che c’è una decisione dell’Assemblea di Assisi (Documento finale 3.5) che istituisce questo gruppo e gli affida compiti
specifici. Bisognerebbe arrivare all’Assemblea di luglio con
almeno una sinossi tra le varie
prassi amministrative ed economiche delle Province. Poi si potrà
guardare avanti e lavorarci anche
con l’aiuto di esperti.
3. Questionario Assemblea
COMPI
Su richiesta, il Ministro
presidente COMPI, Fr. Francesco Patton, chiarisce che il Questionario cui ha richiesto ai Ministri provinciali di rispondere
serve a raccogliere informazioni
aggiornate e di prima mano per
poter avere un quadro chiaro e
realistico di ciò che accade nelle Province in vista dell’incontro
con il Definitorio generale in giugno.
Altri rilevano che sarebbe utile farla regolarmente questa
fotografia per tener aggiornate le
informazioni e la consapevolezza di ciò che si fa nelle Province.
4. Comunicazioni sulla Formazione Permanente
Fr. Gabriele informa che
nella riunione dei Moderatori
della FoPe del Nord Italia (sabato
27 marzo) i Moderatori non erano tutti presenti.
Comunica poi le iniziative già programmate:
* 6 maggio a Verona. Giornata
con Mons. Bregantini dalle 9.30
alle 16.30. Purtroppo si sovrappone all’iniziativa trentina dei 5
giorni piemontesi (Sindone-riflessione sull’evangelizzazione).
Bisognerebbe fare una programmazione annuale di tutti i settori.
* Ci sono anche le disponibilità
per l’organizzazione di esercizi
Spirituali. 1 corso il Piemonte; 2
la Lombardia; 1 l’Emilia Romagna; 1 il Trentino; 1 la Liguria; 3
il Veneto. Si chiede di far avere la
data entro il 30 giugno. Ci si accorda poi per una tariffa identica
per tutti di 250,00 euro a testa per
i partecipanti. Per le iscrizioni ci
si riferisca alle segreterie Provinciali.
* La Formazione dei Guardiani
si terrà a Castelletto di Brenzone
dall’ 8 all’11 novembre 2010.
* I Moderatori stanno studiando
un progetto complessivo di FoPe
che faciliti la conoscenza e la formazione dei frati all’interprovincialità in vista del 2013.
Alle ore12.15 si interrompe il lavoro per il pranzo con
la Fraternità.
5. Fraternità di composizione
interprovinciale
Alle 14.10 riprendono i
lavori. È presente il dott. Enrico
Delama di Diathesis. Fr. Federico, Coordinatore dei Segretari
per le Missioni e l’Evangelizzazione non ha potuto essere presente.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Il dott. Delama consegna
e illustra 3 Documenti:
* il primo “Documentazione delle Province” è il materiale presentato dalle Province;
* il secondo “Schede di presentazione provinciali” è il frutto
del lavoro del Coordinamento
dei Segretari per le Missioni e
l’Evangelizzazione;
* il terzo “Verso le candidature
delle Fraternità interprovinciali”
sono considerazioni di Diathesis
su questo materiale.
Una considerazione è
stata fatta riguardo ai Santuari:
il fuoco, lo specifico non è quali categorie di persone vengono,
ma che tipo di accoglienza vien
data alle persone? Su cosa punta
la proposta del santuario: Evangelizzazione? Sacramenti? Devozioni? La domanda che si deve
porre la Fraternità nell’elaborare
il PVF è: come possiamo svolgere un servizio di evangelizzazione ai vari gruppi che vengono?
I Ministri si esprimono
poi più in generale sul cammino interprovinciale. Si fa notare
che questo materiale è fin troppo
dettagliato, ma che bisogna dare
concretezza all’interprovincialità, qualcuno infatti ha lanciato lo
slogan: “si fa con chi ci sta”. Altri
evidenziano che si sta già facendo con chi ci sta e a quanto pare
ci stanno tutti nel progettare e realizzare molte cose insieme. Da
altri si fa notare che non dobbiamo farci prendere dall’impazienza del tutto e subito e che si sono realizzate varie cose a diversi
livelli: sulla sensibilizzazione a
far entrare nella nuova mentalità si sono realizzati vari incontri
per tutti e per categorie; a livello
di realizzazioni comuni si sono
identificate e fatte partire una serie di Fraternità interprovinciali e
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
altre si stanno per avviare; si è deciso l’allineamento dei capitoli al
2013; si collabora strettamente
in iniziative comuni (Missioni al
Popolo). Certo dobbiamo anche
dire con chiarezza che il triennio
successivo al 2013 sarà quello
decisivo per la nuova Entità.
Nel triennio fino al 2013
bisognerà mettere in campo iniziative di servizio e di conoscenza, far funzionare i Settori.
Si tratta anche di far sì
che i frati possano accedere alle Fraternità che si vanno strutturando e proponendo: favorire
nelle Fraternità interprovinciali i
progetti innovativi di evangelizzazione e vita fraterna, e di conseguenza ridisegnare le presenze
nella Provincia.
Al termine si prendono
alcune decisioni operative:
Viene costituito un gruppo di lavoro sulle Fraternità di
composizione interprovinciale:
fr. Bruno Bartolini, fr. Gabriele
Trivellin, fr. Federico Righetti,
dott. Enrico Delama.
Il dott. Delama invierà i
tre documenti con le correzioni
qui suggerite a fr. Bruno Bartolini che le spedirà alle Curie del-
le Province e al Coordinamento
dei Segretari per le Missioni e
l’Evangelizzazione e indicherà i
tempi per far pervenire osservazioni dei Definitòri e dei Segretari per le Missioni e l’Evangelizzazione.
Il 27 maggio a Verona si
prenderà visione di questo lavoro, ma l’incontro sarà dedicato a
stabilire la scaletta e le modalità
di lavoro dell’Assemblea dei Definitòri a luglio.
Il Presidente conclude la
riunione con le parole di saluto
fraterno e di ringraziamento per
il lavoro svolto insieme a fr. Bruno Miele e fr. Roberto Ferrari che
termineranno il loro servizio di
Ministri, e augura ogni bene alle
loro Province per il tempo solenne e forte del Capitolo provinciale. Prega i detti Ministri di portare
i saluti anche ai Visitatori generali e fare gli auguri ai neo letti.
Con lo scambio di auguri
per la Buona Pasqua si conclude
la riunione alle 16.35.
Fr. Giovanni Patton
verbalista
11
Notiziario - Vita della Provincia
I
Riunione del
Definitorio
Montepaolo
4 maggio 2010
gente e auspicano un tempo maggiore per condividere la propria
vita, esprimere pareri e proposte
sulle tematiche emergenti della
Provincia ed avere anche momenti di relax e di preghiera.
* I lavori del Definitorio iniziano alle ore 09.20 presso
l’Eremo di Montepaolo. I Definitori sono tutti presenti. I verbali del
Definitorio del 07 aprile 2010 sono approvati all’unanimità e subito
firmati.
* Il Ministro provinciale riferisce circa l’ordinazione
a Diacono di Fr. Juri Leoni, avvenuta sabato 24 aprile presso il
Duomo di Rimini.
* Il Ministro provinciale ricorda Fr. Damiano Chiocchi,
morto il 7 aprile scorso, mettendo
in evidenza alcuni tratti del suo carattare quali la prontezza, la giovialità e lo zelo nella predicazione.
* Il Ministro provinciale informa il Definitorio che domenica 2 maggio è morto il Cav.
William Lazzarini, affiliato al
nostro Ordine, uomo retto e generoso.
* Il Ministro provinciale
chiede al Definitortio quale risonanza ha avuto la recente Assemblea dei Guardiani. I Definitori
sottolineano il clima sereno, la
modalità di svolgimento coinvol-
12 - Notiziario
approva la proposta.
* Il Ministro provinciale
chiede a Fr. Marco Zanotti di
illustrare gli sviluppi circa una
nuova uscita di sicurezza all’Osservanza di Bologna. Fr. Marco
ha interpellato l’Arch. Palomba
sulla fattibilità e sulle modalità
di realizzazione: scala interna o
scala esterna?
* Il Ministro chiede
all’Economo provinciale, Fr.
Marco Zanotti, di presentare il
Bilancio consuntivo 2009 e preventivo 2010. Dopo un’analisi
accurata il Definitorio approva
all’unanimità il Bilancio consuntivo e preventivo.
* Il Ministro provinciale
chiede ai Definitori contributi circa le schede delle “Fraternità di
composizione interprovinciale”
da tempo inviate. Non emergono variazioni significative. Il
Ministro infomra il Definitorio
che, con ogni probabilità, non si
terrà la l’Assemblea dei Definitòri programmata per l’inizio di
luglio essendo il Ministro provinciale di Lombardia, Fr. Francesco
Bravi, impegnato nel Capitolo
custodiale di Terra Santa e dà
lettura di una lettera del Segretario provinciale della Lombardia
nella quale si chiede di verificare
il percorso verso la realizzazione
della nuova Entità.
* Il Ministro provinciale
propone che il Fondo “Mass Media” presso l’economato provinciale sia utilizzato dall’Antoniano per Radio Tau. Il Definitorio
* Il Ministro provinciale
presenta due nuovi testamenti,
uno a favore della Pia Opera
Fratini e Missione e l’altro a
favore dell’Antoniano. Il Defi-
* Il Ministro provinciale informa che Fr. Giuseppe Russo sarà ordinato Diacono sabato 5 giugno presso il Duomo di
Ravenna per le mani dell’Arcivescovo Mons. Giuseppe Verucchi.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
nitorio, all’unanimità, accetta
con il beneficio di inventario le
elargizioni.
* Il Ministro provinciale
presenta il programma della Festa della Provincia che si svolgerà
a Villa Verucchio venerdì 21
maggio.
* Il Ministro provinciale
presenta un breve aggiornamento
sul Festival francescano 2010
che si svolgerà a Reggio Emilia
dall’1 al 3 ottobre c.a. In questo
ultimo mese sono stati effettuati
numerosi contatti con autorità ed
artisti.
* Il Ministro provinciale
riferisce al Definitorio che ha
ricevuto dall’Animatore Vocazionale il “Progetto per l’Animazione Vocazionale 2009-2012/3”.
Tale progetto è pubblicato a pag.
14 di questo numero.
* Il Ministro provinciale
dà lettura della lettera del Guardiano di Monatepaolo in cui si
chiede di procedere alla ristrutturazione di due appartamenti
siti in Via Nicolini, 2 in Forlì per
le necessità della Fraternità. Il
Definitorio attende un progetto
dettagliato che possa avere i
permessi necessari dalle Autorità
competenti ed un preventivo di
massima.
* Il Ministro provinciale comunica al Definitorio che
riguardo alla causa Tortorella/
Antoniano il Giudice ha ritenuto
non contestati da controparte
i fatti ascritti dalla Provincia a
Cino Tortorella, circa la ricostruzione storica da noi presentata.
Il Giudice ha rinviato, ritenendo
matura la causa per la decisione,
senza necessità di istruttoria
orale o scritta, all’udienza del 15
dicembre 2011.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
* Il Definitorio si incontra con la Fraternità locale alle
ore 12.30. Il Ministro provinciale
chiede al Guardiano di presentare
la Fraternità. Ogni Frate esprime
il proprio stato d’animo ed illustra il lavoro che svolge. Ne esce
un quadro sereno e laborioso che
esprime una buona testimonianza presso il popolo di Dio. Infine
il Ministro provinciale chiede a
Fr. Raffaele Trotta di fare il punto sull’Accoglienza Vocazionale
dal quale emerge un notevole lavoro di contatti e discernimento
che fanno ben sperare.
vincia Veneta. La Presidente, Sr.
Paola Bentini, motiva il perché
della richiesta dell’incontro congiunto che nasce dalla necessità
di camminare insieme per esprimere più compiutamente il carisma comune. Lo scambio è stato inteso, profondo e vario. Non
si può prescindere dal confronto
con la Parola per cogliere pienamente il senso della nostra consacrazione. Il Ministro provinciale
illustra alle Sorelle le priorità che
la Provincia si è data nel presente
triennio. Infine, il Ministro provinciale, propone che vengano
scambiati i due verbali dell’incontro, quali espressioni di sensibilità ed attese complementari.
* Nel pomeriggio, alle
ore 15.00, il Definitorio si è incontrato con il Consiglio della Federazione “Santa Caterina da Bologna” dei Monasteri delle Clarisse
del Veneto e dell’Emilia-Romagna. Il Ministro provinciale dà il
benvenuto alle Sorelle Clarisse e
al nuovo Assistente della Federazione Fr. Tecle Vetrali, della Pro-
* I lavori del Definitorio
terminano alle ore 17.00. Il Ministro provinciale ringrazia ogni
membro del Definitorio per il
lavoro svolto e ricorda il prossimo
appuntamento presso il convento
di Cesena il 1° giugno p.v.
Fr. Giuseppe Russo
sarà ordinato diacono
da Mons. Giuseppe Verucchi
il
5 giugno 2010
ore 20.30
Duomo di Ravenna
13
Notiziario - II
Progetto per
l’Animazione
Vocazionale
2009-2012/3
Premessa
Questo progetto è la rielaborazione di quello presentato per
gli anni 2006-2009. I testi citati provengono dalle “Linee della Cura
Pastorale delle Vocazioni dei Frati
Minori d’Italia (d’ora in poi Linee)
e dal Documento Finale del Capitolo Provinciale 2006 (d’ora in poi
DF06).
Persone coinvolte
Oltre all’ equipe designata dal Provinciale pensiamo sia
opportuno continuare la collaborazione con: i cappellani di tutte le
parrocchie della nostra provincia
e i guardiani disponibili delle altre
fraternità (DF06 n. 39), il responsabile delle Missioni al popolo, il responsabile delle Missioni ad Gentes (DF06 n. 34) (Linee III, 7.1.), le
Clarisse (Linee II, 2.), l’OFS (Linee
II, 3), gli istituti francescani femminili (Linee II, 4.2.), la Gifra ed il
suo assistente (Linee II, 6.) (DF06
n. 35), il Centro regionale e quelli
diocesani per le vocazioni e le singole parrocchie diocesane (Linee I,
3.6.).
Si continuerà la collaborazione con gli altri animatori vocazionali del Nord Italia per iniziative
comuni.
Utenti del progetto
Pensiamo di distinguere le
attività vocazionali in tre aree:
* adolescenti (Linee IV, 1.3) dalla II
alla IV superiore;
* giovani (Linee IV, 1.4) dai 18 ai 30
anni circa;
* giovani adulti (Linee IV, 1.5) at-
14 - Notiziario
torno ai trent’anni.
Queste tre aree saranno
eventualmente soggette a modifica
nel caso non rispondessero alle esigenze reali.
Obbiettivo del progetto
Aiutare ogni giovane al
proprio discernimento vocazionale, con la proposta del “proprium
francescano”, tenendo presente gli
scopi specifici della FAV (DF06 n.
36). L’obiettivo ideale consiste nel
portare la persona ad un discernimento vocazionale più specificamente religioso o ad un inserimento
nella Gifra o nell’OFS.
Luoghi
Il principale luogo sarà il
Convento dell’Osservanza di Bologna (DF06 n. 37). In particolare
si intende ottimizzare l’accoglienza dei gruppi nella casa di preghiera
sia per i ritiri che per le settimane comunitarie e, vista l’affluenza molto
numerosa di giovani, come già avvenuto nel passato, si utilizzeranno altri locali del Convento, oltre
all’esterno. La prossima realizzazione del Centro Missionario sarà
un’ulteriore possibilità di iniziative
comuni col responsabile delle Missioni Ad gentes.
I conventi di Villa Verucchio e di Montepaolo saranno altri
luoghi privilegiati.
Altri luoghi saranno scelti
in base alle attività ( Assisi, La Verna, la Valle Reatina, i monasteri clariani o conventi degli istituti francescani femminili).
Per ora abbiamo sospeso
le iniziative riguardanti la chiesa
S. Croce in Bologna e pensiamo di
riprendere solo su richiesta specifica.
Modalità
Preso atto negli ultimi an-
ni che la richiesta di gruppi giovanili della diocesi o della regione che
chiedono di essere ospitati presso
la Casa di Preghiera Oreb e di condividere alcuni momenti formativi
o di preghiera con i frati è notevolmente aumentato, abbiamo deciso
di puntare molto su questo dato di
fatto e cercheremo, quindi, di fare in
modo che alcuni frati siano sempre
disponibili in convento per l’accoglienza, mentre altri potranno spostarsi se in contemporenea ci dovessero essere altre iniziative fuori
dal convento dell’Osservanza proposte e dirette dal CPV. Questa gestione sarà definita ordinariamente
da una coordinazione settimanale
degli impegni e conseguente divisione degli incarichi.
In questo primo anno saranno svolti due ritiri spirituali (sabato e domenica) per gli adolescenti, cinque ritiri mensili (sabato e domenica) per giovani più un pellegrinaggio, oltre agli eventi nazionali,
e tre ritiri spirituali a Montepaolo
(sabato e domenica) per i trentenni.
Al termine dell’anno si verificherà
se è il caso di modificare questa frequenza.
In occasione del triduo pasquale organizzeremo una route per
i giovani scouts presso il convento
dell’Osservanza.
Valorizzaremo il sito web
ad uso esclusivo del CPV con possibilità di forum per giovani (Linee
I. 2. o.s. 11) che continuerà ad essere
frequentemente aggiornato come
già avviene, informando su molti
appuntamenti del mondo francescano in regione e fuori regione.
Riteniamo utile continuare la visita o la celebrazione di capitoli nelle varie fraternità per conoscerle, conoscere le loro esigenze
circa la pastorale giovanile - vocazionale condividere con le stesse il
progetto (DF06 n. 33 e 39). Questo
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
potrà essere fatto anche attraverso
incontri zonali.
Continueremo la visita anche ai monasteri clariani e agli istituti femminili francescani.
Cercheremo di realizzare
le giornate vocazionali nelle parrocchie francescane e diocesane.
La Marcia Francescana
viene da noi ritenuta come attività
di passaggio dalle attività degli adolescenti a quelli dei giovani. Dato il
calo generale della partecipazione
si pensa di realizzarla in collaborazione con una o due province del
Nord Italia in base alla loro disponibilità; a rotazione si pensa di farla
anche nel nostro territorio provinciale.
Anche per eventuali pellegrinaggi a Santiago de Compostela
e in Terra Santa si pensa di collaborare con altre Province.
Si continuerà l’esperienza
presso un monastero clariano della
Provincia in preparazione della festa di santa Chiara. Questo a rotazione per i sei monasteri legati alla
nostra provincia.
Durante l’estate pensiamo
di collaborare a campi organizzati
dalle parrocchie.
Collaborazione con eventuali iniziative OFS, Gifra, Clarisse
e istituti femminili (DF06 n.35).
Valutaremo in accordo
con il responsabile delle missioni
ad Gentes un cammino di discernimento per una esperienza in luoghi
di missione per giovani interessati
(DF06 n. 34).
È in previsione una maggiore collaborazione con il responsabile dell’accoglienza vocazionale alle iniziative che proporrà ai giovani in discernimento.
Fr. Luigi Dima
Animatore Vocazionale
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Festa della Provincia
memoria del Beato Marco da Bologna
Convento Santa Croce
Villa Verucchio
venerdì 21 maggio 2010
Tema: “La figura di Padre Antonino Magnani”
Relatore: Fr. Guido Ravaglia, Animatore per
l’Evangelizzazione missionaria
La XXX Marcia Francescana si svolgerà dal 25 luglio al 4 agosto sul tema:
“Alle Sorgenti della Vita”. I frati minori dell’Emilia Romagna quest’anno
marceranno insieme ai Frati della provincia del Veneto e del Friuli. La proposta è rivolta ai giovani tra i 18 e i 35 anni circa. Per informazioni e iscrizioni
contattare Fr. Daniele Vallorani, Tel. 051 582024.
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Notiziario - Ricorrenze
Giubilari
2010
25mo
sacerdozio
(1985)
Calendario del Definitorio
1 giugno 2010; Cesena,
6 luglio 2010; Parma
7-10 luglio 2010; Incontro Definitòri
Nord Italia (Pergine Valsugana TN)
31 agosto - 2 settembre 2010; Piniè
Fr. Vittorio
Bosello
29 VI
50mo
sacerdozio
(1960)
Fr. Benvenuto
Busignani
e
Fr. Bellarmino
Casadei
25 VII
Eugenio Fr. Ruffini
Eugenio Fr. Teglia
Massimo Fr. Pazzini
Guido Fr. Artioli
Guido Fr. Ravaglia
Onofrio Fr. Gianaroli
Antonio Enrico Fr. Mocerino
Luigi Fr. Dima
Giambattista Fr. Montorsi
Giovanni Fr. Bianchi
Giovanni Fr. Di Maria
Paolo Fr. Benfenati
Paolo Fr. Bergamaschi
Paolo Fr. Pedrosi
Pier Paolo Fr. Basini
Pietro Fr. Rossi
2 giugno
2 giugno
10 giugno
12 giugno
12 giugno
12 giugno
13 giugno
21 giugno
24 giugno
24 giugno
24 giugno
29 giugno
29 giugno
29 giugno
29 giugno
29 giugno
Onomastici
Giugno
16 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Note di Cronaca
I
Santuario delle
Grazie di Rimini
dieci anni dopo
Da tempo pensavamo
alla necessità di un restauro, ma
solo del soffitto ligneo policromo del quattrocento; ci siamo
decisi quando ormai era imminente l’anno santo 2000.
Trattandosi di un antichissimo manufatto in legno,
abbiamo pensato che sarebbe
stato possibile chiedere di realizzare il restauro alle numerose industrie del legno che operano nella Valle del Marecchia,
ed essendo nostro vicino di casa il Signor Luigi Valentini, abbiamo chiesto a lui per primo;
abbiamo fatto bene, perché ha
subito detto che ci pensava lui
personalmente.
Dopo un po’ di tempo in
occasione di una sua visita per
rendersi conto di come in realtà stavano le cose, riconobbe la
necessità del restauro del soffitto ma considerò che, restaurato il soffitto, sarebbero apparsi
ancora più degradati gli affreschi dell’inizio del ‘600; decise di contribuire anche al loro
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
restauro.
L’esempio del Signor
Valentini fu imitato da tanti altri e questo permise di considerare la possibilità di fare altri restauri. Durante i lavori, per curiosità, si volle vedere se anche
la parete che fiancheggia l’arco
trionfale fosse stata affresca-
ta; con sorpresa di tutti si vide
che diversi strati di colore coprivano un vero tesoro, anche
se molto degradato; si decise di
recuperarlo. L’arco trionfale,
costruito nel 1632, era irriconoscibile e si è deciso di riportarlo
alla sua primitiva bellezza.
Terminati i restauri del-
Volto cinquecentesco di Maria.
17
Notiziario - la navata è venuta la voglia di
continuare e si è deciso di intervenire sugli affreschi del presbiterio, di porre nuove vetrate,
di restaurare l’altare maggiore,
le cappelle con relative ancone e cancellate, il coro, il monumento ad Alvarado, gli affreschi esterni, il portale del ‘300,
il porticato nel suo insieme, il
tetto, le varie lapidi e il pavimento. Anche l’impianto di illuminazione e quello di diffusione sono stati completamente
rifatti
Ci si può chiedere come
è stato possibile realizzare tutto ciò in appena due anni, anche perché per qualcuno quanto
è accaduto, sembra proprio un
vero miracolo. In realtà la stessa Soprintendenza di Ravenna che aveva dato il permesso
per il restauro del soffitto dopo
tanto tempo, ha sempre favorito con grande sollecitudine e in
maniera incredibile tutti gli altri
lavori. Tanti poi si sono presentati per offrire il proprio contributo e alla fine dei lavori tutto
era saldato. Sono stati spesi oltre 700 milioni di vecchie lire,
senza alcun contributo di denaro pubblico.
I restauri furono conclusi con una grande celebrazione il 19 novembre 1999, pochi giorni prima dell’inizio dei
pellegrinaggi che sarebbero venuti al santuario per l’acquisto
della indulgenza giubilare.
Concluso l’anno santo, si è sentita la necessità di restaurare anche il piazzale con la
messa in opera di una bella cancellata e con la illuminazione di
tutto l’esterno.
Mancava ancora il restauro della Via Crucis; nonostante tutte le difficoltà che è
18 - Notiziario
stato necessario superare, anche quest’opera è stata conclusa.
Giunto al termine del
ricordo di questa bella storia, a
distanza di dieci anni sentivamo ancora una volta il dovere di
ringraziare prima di tutto Dio e
la Madonna delle Grazie che in
tanti momenti hanno manifestato chiaramente la loro presenza;
non abbiamo timore di affermare che siamo stati testimoni di
un fatto veramente prodigioso.
Sentiamo anche il dovere di ringraziare quanti hanno
risposto generosamente agli inviti della Madre celeste ed hanno contribuito a conservare e a
riportare alla luce veri valori.
Per questo abbiamo
desiderato che la domenica 18
aprile fosse considerata la giornata del ringraziamento a Dio,
alla Madonna e a quanti hanno
collaborato. Alle ore 11,30 il
nostro Ministro provinciale, P.
Bruno Bartolini, ha celebrato
l’Eucaristia e alla conclusione
di tutte le messe, attraverso diapositive, tutti hanno potuto vedere come era il santuario.
Fr. Giambattista
Montorsi
La Via Crucis delle Grazie dopo i restauri.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
II
XII Settimana
della Cultura
all’Osservanza
di Bologna
Domenica, 25 aprile, a
conclusione della “Settimana
della Cultura”, promossa dal Ministero e le Attività Culturali, la
Direzione Regionale per i Beni
Culturali e le Soprintendenze per
i Beni Architettonici ed Artistici,
all’Osservanza sono stati presentati ad un numerosissimo pubblico le più recenti acquisizioni del
Museo: una elegante terracotta di
Angelo Gabriello Piò e una serie di quattro dipinti del secolo
XVII. La statuina che raffigura
San Francesco, in estasi, di Angelo Piò è stato commentata unitamente ad altra, già conservata
in Museo, una raffinata terracotta rappresentante San Domenico, dalla prof.ssa Donatella Biagi
Maino .
Le opere sono state sottoposte a restauro nel laboratorio
di Silvia Baroni. La Biagi Maino
ha sottolineato l’importanza di
queste acquisizioni per la storia
della plastica bolognese, storia
ancora da definire per la scarsa
attenzione data all’artista Angelo Gabriello Piò, rappresentante
di vaglia del rococò bolognese.
La professoressa ha sottolineato il significato della raccolta
dell’Osservanza che comprende anche un “unicum” del grande Gaetano Gandolfi, uno dei
maggiori artisti del secolo XVIII
italiano, un gruppo plastico con
Sant’Onofrio sorretto dagli angeli, testimonianza eccellente del talento dell’artista anche
nel campo, della scultura, per la
conoscenza dell’arte bologneFrati Minori dell’Emilia-Romagna
se. Unanime è stato il plauso per
l’impegno dell’Osservanza per
la salvaguardia delle opere d’arte sacre.
Successivamente il prof.
Daniele Micheli ha illustrato i
caratteri di una quarta scultura, il
San Luigi dei Francesi di Petronio Tadolini, opera firmata, di un
epigono dell’arte del Piò, meno
svolta e fiammante delle sculture
del Piò, ma di qualità eccellente
nella resa compatta del personaggio. Il prof. è passato poi ad illustrare gli episodi raffigurati nel
gruppo di quattro dipinti, quattro
scene della Gerusalemme liberata del Tasso. Lo stile rimanda alla
colta maniera di Paolo Mattei, artista napoletano, di carattere attivo, tra Sei e Settecento, cui si sono ispirati i quattro dipinti della
serie. La presentazione si è conclusa, nel gradimento generale,
per l’accresciuta importanza del
prezioso Museo dell’Osservanza
e per l’apporto che l’Osservanza
concede agli studi d’arte in Bologna . Concludeva l’appuntamento della “XII Settimana della Cultura” un applauditissimo concerto de “I Musici dell’Accademia
Filarmonica di Bologna” diretti
dal M.o Luigi Verdi.
Fr. Onofrio Gianaroli
All’Osservanza
di Bologna si
svolgerà la 29a
edizione delle
“Giornate
dell’Osservanza” dal tema:
“La Conversione fra l’antico e
il moderno” nei
giorni 22 e 23
maggio 2010.
19
Notiziario - III
Una fraternità
unita per la pace
Con il consenso del Ministro Provinciale e l’approvazione dei Definitori ho partecipato a Monte S. Anna in Polonia
dal 25 al 30 aprile, al Congresso
Europeo di Giustizia, Pace e Integrità del creato. Dalle cinque
conferenze UFME erano presenti 39 Frati; hanno guidato gli
incontri il Definitore Generale
Felipe Vicente, Joseph Rozansky dell’Ufficio GPIC della Curia generale e Francisco O’ Conaire della Commissione GPIC
dell’Unione dei Superiori e Superiore Generali. La posizione
del santuario sopra una amena
collina con verdi prati, ciliegi in
fiore e alberi sempre verdi era il
primo richiamo a lodare l’Altissimo, Onnipotente e Bon Signore, le 40 cappelle devozionali che
aprivano la strada verso la basilica, la bellezza delle immagini e
delle decorazioni sia all’interno
che all’esterno della chiesa sono
una sensibile e limpida testimonianza della fede di questo popolo. Con nostra grande sorpresa, il
santuario costruito nel settecento, nonostante la distanza dalla
città, è meta continua di numerosi pellegrini non solo dalla Polonia ma anche dalla Germania,
fatto che giustifica l’ampiezza
della casa del Pellegrino fatta costruire dai Frati: sono presenti 19
Frati, che celebrano con cura la
liturgia, accolgono i penitenti ed
animano incontri per moltissimi
gruppi. Abbiamo sperimentato la
bellezza della fraternità ed anche
la grandezza del nostro Ordine.
La cordiale accoglienza ci ha subito fatto sentire veri fratelli, per
20 - Notiziario
la comunicazione non costituiva un ostacolo la diversità delle
lingue. Le caratteristiche di ogni
frate e della Provincia di origine
ci fanno gustare la gioia di una vasta famiglia. Ci hanno commosso le testimonianze dei frati della
Croazia e della Ungheria. Le sofferenze lungo il periodo comunista ed ora i disagi per la miseria in
cui vivono non hanno attenuato
il loro entusiasmo di francescani,
così diventano ardenti testimoni ed annunziatori impavidi del
vangelo.
In contesti molto diversi
viene vissuta dai frati la passione per la pace con attività ispirate
al carisma francescano. Lo hanno dimostrato alcune esperienze raccontate nella riunione della assemblea. P. Fausto Yudego
Marin della Provincia spagnola
Donostia\S. Sebastian, ha indicato le trasformazioni della Provincia Basca: la cultura in cui vivono i Frati, un piccolo resto dai
400 degli anni ’60, è quella della
indifferenza o del rifiuto di Dio.
Di fronte alla società secolare
non si può vivere di nostalgia. Per
guardare al futuro dopo il 2003 si
è elaborato in collaborazione con
esperti del settore un progetto denominato Baketik termine che
fonde insieme Bachea che significa Pace e Ethic cioè Etica. Dal
2006 è diventata Ong, e nel 2009
è stato formato un comitato, una
équipe di lavoro per la programmazione. Si è costituito il Forum
di Associazioni dei diritti umani
per la pace. Per le varie attività si
è adattato il vecchio seminario e
il Santuario di Arantzazu rimane
luogo di riferimento tradizionale per i paesi Baschi. La bellezza
del paesaggio e la posizione, nel
territorio dei terroristi dell’Eta,
ha orientato alla creazione di un
centro culturale per la riconciliazione e la pacificazione al fine di
prevenire e risolvere ogni forma
di conflitto: nella vita quotidiana,
personale, familiare, sociale, politica, col metodo di ricerca, dialogo, mediazione, rispetto, pluralità, apertura a tutti credenti e
non credenti; si aiutano singoli,
famiglie, gruppi attraverso i mezzi di comunicazione, massmedia,
musica, teatro, biblioteca, videoteca, parco naturale, soggiorno
delle persone implicate nei conflitti e si presentano gli strumenti
per orientarsi e salire dalle nostre
verità particolari a quelle più elevate. Le proposte sono rivolte ad
ogni gruppo e categoria di persone e quest’anno in special modo
agli universitari. Vengono inoltre
pubblicati sussidi e risultati delle
ricerche. Si è inoltre affrontato il
tema: “Incontro con l’Africa” per
conoscere la violazione dei diritti
umani caratteristica di tanti stati
del sud e dare prova di solidarietà
con emarginati, carcerati, bambini dei centri di accoglienza. Il
progetto Damietta vuole favorire
la conoscenza e favorire legami
più forti con realtà francescane
del continente nero. Buona è stata la risposta.
Esperienza quanto mai
diversa quella di Neitzert Juergen della COTAF. Sin dal 1990
la Commissione di GIPIC di Fulda, prendendo esempio da S. Elisabetta d’Ungheria, patrona delle 4 Province Tedesche, per utilizzare in modo onesto il denaro
si è impegnata a cercare forme
di investimento etico. Per questo è stato chiesto il consiglio
di un professore di Economia
dell’università di Colonia e del
teologo Prof. Hofmann. Fatta conoscere l’iniziativa è stata fondata una Associazione detta CRIC.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Nel 2000 Hofmann ha pubblicato un manuale con la classifica
delle aziende dal punto di vista
etico, ecologico, della creatività e responsabilità in modo che
tutti potessero valutare gli istituti bancari e le aziende connesse.
Un Istituto bancario ha un ufficio
per investimenti etici, e sostiene
la Mission Zentral di Bonn. E si
è formata una agenzia di persone
interessate a questi investimenti. Il Capitolo Generale del 2009
propone a tutte le Entità di investire le risorse economiche nelle
banche etiche (Cfr. n.168). Molte diocesi, varie Congregazioni
Femminili, diversi professionisti
investono almeno parte del loro
patrimonio eticamente. Questa
forma dovrebbe diventare comune a tutti i religiosi per essere concretamente promotori di
GPIC. Anche in Italia, a Padova
è stata fondata la Banca Etica con
filiali in varie città.
A prova della centralità di GPIC nella esperienza del
frate minore hanno partecipato i
cinque Ministri Provinciali della
Polonia e giovedì pomeriggio il
nostro Ministro Generale ha tenuto una appassionata lezione,
che verrà presto pubblicata. Venerdì mattina poi il Padre Generale ha presieduto la concelebrazione eucaristica sostenendo che
per sentire nostro l’augurio di
Pace di Gesù Risorto dobbiamo
lasciarci trasformare dal carisma
francescano espresso in GPIC.
Essendo nelle vicinanze
il lager di Auschwitz, mercoledì
28 abbiamo visitato la testimonianza dell’orrore a cui può condurre la potenza umana se non
è illuminata da una sapiente coscienza. La vista di tanti Frati ha
suscitato meraviglia in tanti visitatori diventando un chiaro richiamo a sentirci tutti parte della
stessa famiglia umana.
Grande speranza hanno
suscitato i 5 giovani probandi per
il servizio gioioso e attento prestato al nostro Congresso.
Fr. Bruno Monfardini
Il Comune di Piacenza e Cineclub Piacenza con il patrocinio della Provincia di Piacenza e la collaborazione della
Fraternità di Santa Maria di Campagna in Piacenza hanno pubblicato un DVD che illustra le opere artistiche del Santuario di Santa Maria di Campagna. Per chi volesse acquistarne una copia può rivolgersi direttamente al Guardiano
di Santa Maria di Campagna, Fr. Secondo Ballati, telefonando al 0523 490728.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
21
Notiziario - Abbiamo vissuto
Aprile 2010
* Alle ore 10.00 di
venerdì 9 aprile il Ministro provinciale presiede le esequie di Fr.
Damiano Chiocchi nella Basilica
di S. Antonio in Bologna.
* Lunedì 12 il Ministro
provinciale alle ore 10.30 partecipa al Capitolo locale della Fraternità San Paolo in San Cesario
s. P.
* Nella mattinata di
giovedì 15, presso il Convento
di San Giuseppe in Bologna,
si svolge il primo incontro di
formazione interfamiliare (Frati
Minori, Frati Minori Conventuali e Frati Minori Capuccini).
Fr. Cesare Vaiani ha guidato
la riflessione su “S. Francesco
e il sacerdozio”. Numerosa la
presenza dei Frati delle tre Famiglie, insieme ad alcuni laici
dell’OFS.
* Domenica 18 alle ore
11.30 nel Santuario delle Grazie
il Ministro provinciale presiede
l’Eucarestia di ringraziamento
nel decennale dei restauri della
Chiesa.
* Nella mattinata di lunedì 19 iniziano a Montepaolo
22 - Notiziario
gli Esercizi spirituali guidati
da Fr. Flavio Medaglia. Hanno
partecipato 11 Frati della Provincia.
* Nella mattinata di
martedì 20 è ricoverato presso il
Policlinico S. Orsola-Malpighi
Fr. Celestino Baldi per accertamenti cardiolgici, rientrerà in
Fraternità martedì 27.
* Alle ore 09.30 di martedì 20 si riunisce presso la Curia
provinciale la Commissione
Economica.
mencia 2 maggio muore, presso
la struttura “Gruppioni”, il Cav.
William Lazzarini, affiliato al
nostro Ordine e benefattore della
Provincia.
* Nella mattinata di
lunedì 3 maggio presso il Convento di S. Antonio si ritrovano
le Abbadesse della Federazione
“S. Caterina da Bologna” dei
Monasteri dell’Emilia-Romagna
e del Veneto.
* Alle ore 16.00 dello
stesso giorno il Ministro provinciale partecipa al Capitolo locale
della Fraternità di S. Antonio.
* Nella giornata di venerdì 23 Fr. Vitale Terzi è ricoverato presso il Policlinico S.
Orsola-Malpighi per accertamenti.
* Alle ore 09.20 di martedì 4 si riunisce il Definitorio
presso l’Eremo di Montepaolo.
* Alle ore 17.00 di
sabato 24 Fr. Juri Leoni riceve
l’ordinazione a Diacono, per
le mani del Vescovo Francesco
Lambiasi, presso il Duomo di
Rimini.
* Nel pomeriggio dello
stesso giorno il Definitorio si
incontra con il Consiglio della
Federazione “S. Caterina da Bologna” dei Monasteri del Veneto
e dell’Emilia-Romagna.
* Alle ore 11.00 di lunedì
26 inizia all’Osservanza di Bologna l’Assemblea dei Guardiani
che si protrarrà fino al pranzo di
mercoledì 28.
* Alle ore 14.00 di mercoledì 5 si svolgono i funerali del
Cav. William Lazzarini presso la
Basilica di S. Antonio in Bologna.
* Nella mattinata di do-
* Alle ore 09.15 di gioFrati Minori dell’Emilia-Romagna
vedì si è svolta la Giornata di
studio promossa dallo Studio
Teologico S. Antonio in Bologna
dal tema: “La Parola e le Sacre
Scritture, lectio divina e studio
esegetico”.
* Nella mattinata dello
stesso giorno si è svolto l’incontro di Formazione Permenente
Interprovinciale a San Bernardino di Verona guidato da Mons.
Bregantini. Hanno partecipato
circa 180 Frati del Nord Italia.
NUOVI GOVERNI PROVINCIALI
DEI FRATI MINORI D’ITALIA
Provincia di “San Carlo Borromeo”
della Lombardia
Ministro provinciale: Fr. Francesco Bravi
Vicario provinciale: Fr. Almiro Modenesi
Definitori provinciali: Fr. Cesare Vaiani,
Fr. Renato Beretta, Fr. Giampolo Possenti,
Fr. Andrea BIzzozero, Fr. Luca Diegoli
Provincia di “S. Anotnio” Del Veneto
Ministro provinciale: Fr. Antonio Scabio
Vicario provinciale: Fr. Mario Favretto
Definitori provinciali: Fr. Claudio Battagion,
Fr. Fabio Piasentin, Fr. Lorenzo Raniero,
Fr. Maurizio Vanti, Fr. Aldo Zerbinati.
Provincia di “S. Bernardino da Siena”
Dell’Abruzzo
Ministro provinciale: Fr. Carlo Serri
Vicario provinciale: Fr. Damiano Di Stefano
Definitori provinciali: Fr. Camillo D’Orsogna,
Fr. Settimio D’Eugenio, Fr. Marco Federici,
Fr. Nando Simonetti.
Provincia dell’ “Immacolata Concezione”
Salernitano-Lucana
Ministro provinciale: Fr. Emanuele Bochicchio
Vicario provinciale: Fr. Giuseppe Iandiorio
Definitori provinciali: Fr. Antonio Michele Ridolfi,
Fr. Pietro Anastasio, Fr. Domenico Marcigliano,
Fr. Maurizio Buonocore, Fr. Giovanni Caruso.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
23
Notiziario - I nostri fratelli defunti
Cav. William Lazzarini
Ricordo a tutti l’impegno di pregare il Signore per il
Sig. William e di farlo anche secondo le indicazioni degli Statuti
Provinciali (Art. 161).
Fr. Marco Zanotti
Segretario provinciale
Bologna, Curia provinciale:
7 aprile 2010
A tutti i Fratelli e le
Sorelle della Provincia
Domenica 2 maggio è
deceduto presso la Residenza
Eugenio Gruppioni di San Lazzaro (BO) il Cav. William Lazzarini, affiliato al nostro Ordine.
Il Signor William, uomo
retto e generoso, aveva 92 anni di
età.
I funerali si svolgeranno
mercoledì 5 maggio alle ore 14
presso la Basilica di S. Antonio in
Bologna e la salma sarà tumulata
presso il cimitero di Castellarano
(RE), suo paese natale.
24 - Notiziario
Questo numero del Notiziario
è stato chiuso in Segreteria provinciale il
7 maggio 2010
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
FRATERNITAS
ita Vol. XLII. Nr. 165 - OFM Roma - Email: [email protected]
- 1. 5. 2010
La Fraternità OFM in cifre
I Frati Minori, al 31 dicembre 2009, sono 14525 (- 199 rispetto al 2008). Qualche dettaglio: Postulanti, 586 (non entrano nel computo); Novizi, 399; Professi temporanei, 1426; Professi solenni, 12700 (sac.: 9866; diac. perm.: 73; Frati con
opzione clericale: 1462; Frati laici: 2332; Frati senza opzione: 280). I nostri Fratelli Cardinali (6) e Arcivescovi/Vescovi
(107) sono 113. I Frati defunti nel corso dell’anno sono stati 321. I Frati Minori, presenti in 110 Paesi, sono così distribuiti:
Africa e Medio Oriente: 1109; America Latina: 3505; America settentrionale: 1510; Asia-Oceania: 1295; Europa occidentale: 4612; Europa orientale: 2494. La Fraternità universale è strutturata in 102 Province, 8 Custodie Autonome, 14 Custodie dipendenti, 1 Federazione, 20 Fondazioni, 14 Conferenze dei Ministri provinciali e 3 Unioni di Conferenze (Asia/Oceania: FCAO; America Latina: UCLAF; Europa: UFME). I numeri non sono tutto, ma possono rappresentare un’occasione
propizia «per fare una sosta nel cammino per discernere dove stiamo, verso dove andiamo, verso dove ci spinge lo Spirito
e verso dove vogliamo andare» (Ripartire dal Vangelo, p. 9).
7500 anniversario delle Costituzioni di Narbona (1260 – 2010)
Il 10 aprile 2010 si è svolta la giornata di studio a Narbona (Francia) sul 7500 anniversario delle Costituzioni di Narbona (1260 – 2010). Si è ricordato il 7500 anniversario della celebrazione del Capitolo generale di Narbona del 1260. Durante questo Capitolo, le norme preparate nel Capitolo generale del 1239 furono risistemate e completate sotto la sicura
direzione di San Bonaventura. Furono fissate in un corpo organico di leggi che hanno ricevuto il nome di Constitutiones
Narbonensi. Diverse volte aggiornate e arricchite di altri Statuti e Atti capitolari, le Costituzioni di Narbona hanno segnato
le diverse tappe che ha vissuto l’Ordine francescano, specialmente nei primi secoli della sua lunga storia. Sono intervenuti:
Fr. J. B. Auberger OFM; Fr. A. Menard OFM Cap; Fr. L. Bertazzo OFM Conv; Msgr. A. Planet vescovo di CarcassonneNarbonne e il cardinale prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica Franc
Rodé che ha sottolineato che le costituzioni sono un libro da tenere con sé, da leggere sempre, perché in esse non si trova una
storia già conosciuta, ma un progetto di vita, una chiamata divina, che s’inizia ogni mattina e la piena realizzazione esige un
cammino di fedeltà a Dio e agli uomini nel corso dell’intera giornata. Osservando le proprie costituzioni, infatti, i religiosi
perseverano nella comunione con la Chiesa e offrono al mondo una testimonianza di vita evangelica.
Miniere, minatori e missionari
Le miniere di carbone, in Belgio come in altri Paesi, rappresentarono una industria importante, resero prospere quelle
regioni e arricchirono alcune società e famiglie dei proprietari. Ma il prezzo pagato dai minatori fu molto alto. Il lavoro nei
pozzi e nelle gallerie di carbone richiedeva coraggio, abnegazione e solidarietà. La vita dei minatori spesso era sconvolta
da gravi incidenti e catastrofi e segnata da gravi malattie mortali. Tali minatori erano normalmente stranieri. Dopo la seconda guerra mondiale andarono in Belgio molti minatori italiani, che furono accompagnati da sacerdoti e religiosi come
missionari nei luoghi di lavoro e di sofferenza. Tra questi vi furono molti Frati Minori. Uno di questo, Fr. Nicola Jachini,
vive ancora tra le famiglie che restano ed ha organizzato una esposizione sulla vita dei minatori in Belgio, nella sala Emile
la Croix al Comune di Sambreville (27 aprile - 2 maggio 2010). Lo scopo è di fare memoria in riconoscenza del coraggio
di tutti i minatori, per simpatia di quelli che soffrono ancora oggi di malattie contratte in miniera e nel ricordo di quelli che
hanno perduto la vita negli incidenti. L’esposizione comprenderà del materiale e degli strumenti utilizzati dai minatori
(lampade, picconi, caschi ecc..) e 15 grandi cartelloni evocheranno le miniere, i pericoli di questo lavoro e gli strumenti.
Alcune fotografie di minatori personalizzeranno l’esposizione e l’evocazione della catastrofe di Marcinelle (nel 1956) ricorderà i rischi corsi dai lavoratori delle miniere e i drammi familiari provocati dalle catastrofi. L’esposizione è organizzata
dal C.A.I.B.S. (Centro d’Animazione Interculturale della Basse- Sambre), con il sostegno delle istituzioni civili locali e
promossa dalla missione cattolica italiana.
Unico NOVIZIATO per le Province dell’Italia Meridionale
Convocata dal Ministro Coordinatore, Fr. Pietro Carfagna, dal 25 al 27 marzo si è tenuta a Baronissi l’Assemblea dei
Definitorii Provinciali della Compi Sud su “il Noviziato interprovinciale delle sette Province del Sud Italia”. E’ stato un
momento di ascolto e di confronto non solo per il Noviziato, ma anche, in linea con la promozione dell’Interprovincialità
da parte del Governo dell’Ordine, su «la formazione permanente e iniziale, l’evangelizzazione, l’animazione vocazionale, l’ambito culturale» (n. 28 del Progetto Compi). In particolare per il Noviziato comune a Piedimonte Matese, previsto
l’avvio per il 2011, i Definitorii delle sette Province hanno approvato all’unanimità gli Statuti Peculiari, la Ratio Formationis e il Progetto Formativo. Si è discusso, inoltre, sui criteri di discernimento nell’animazione vocazionale e la prima
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
25
Notiziario - accoglienza, e sono state auspicate linee comuni tra le Province. Sarà definito un programma unico per il Postulato, che
dovrà prevedere tempi comuni tra i postulanti, auspicando sia la riduzione a due soli Postulati, sia la durata del postulato in
due anni. Nel mese di maggio 2011, su proposta del Coordinamento dei Segretariati dell’Evangelizzazione, sarà realizzata
un’Assemblea della Compi-Sud allargata ai vari Settori sull’evangelizzazione del Meridione. Ministro Coordinatore per
il prossimo triennio è stato eletto Fr. Francesco Lanzillotta, Ministro Provinciale della Calabria.
Associazione Internazionale Editori Francescani (EFRA)
Nata nel 1995, l’Associazione riunisce circa 10 Case editrici francescane, quasi tutte appartenenti all’OFM ed ha come
scopo: la conoscenza reciproca, la collaborazione, lo scambio di pubblicazioni e anche il sostegno finanziario per le Case
in difficoltà. Ogni due anni ci si riunisce per valutare i piani redazionali, editoriali e le pubblicazioni e per organizzare lavori
comuni, da pubblicare in diverse lingue. Accanto al lavoro tipico della Casa editrice a “stampo” francescano, da qualche
anno l’Associazione si è assunta il compito di sopperire alle lacune “culturali” presenti nell’Ordine. Sono nati così gruppi
di ricerca, sostenuti dalle Case editrici, e pubblicazioni altamente scientifiche nel campo degli studi francescani e non. Con
l’approvazione del nuovo Statuto, da parte del Governo dell’Ordine (13 marzo 2009), l’EFRA vuole sollecitare l’adesione
all’Associazione di tutte le Case editrici e/o Entità editoriali pertinenti al nostro Ordine, agli Ordini francescani, al Movimento Francescano. Invitiamo, anche tramite questo mezzo, a contattarci all’indirizzo elettronico ([email protected]), per
poter stabilire rapporti e cominciare una collaborazione editoriale.
Unione delle Famiglie Francescane d’Italia
Un anno dopo il Capitolo internazionale delle stuoie celebrato in Assisi (15-18 aprile 2009), le Conferenze dei Ministri
Provinciali OFM, OFM Conv e OFM Cap, si sono riunite ancora in Assisi per raccogliere “l’eredità del Centenario: con
Francesco per evangelizzare nella storia”. E’ stata la XXXIV Assemblea generale, in continuazione di una tradizione di
incontri interfrancescani annuali che caratterizzano il Francescanesimo italiano. I Ministri sono stati aiutati a riscoprire e
vivere l’eredità del Centenario da una riflessione di Fr. Giacomo Bini e dalla condivisione di tre esperienze di nuova evangelizzazione presenti in ognuna delle tre Famiglie francescane. L’Assemblea ha anche approvato alcune iniziative comuni: il calendario francescano italiano comune, la pubblicazione di una “Collectio Franciscana Missarum” e la preparazione
del Messale Francescano Italiano, la pubblicazione del IV volume dei Mistici francescani, l’incisione in tre CD della tradizione musicale francescana dal sec. XIII fino ad oggi dal titolo “Il canto serafico”. Poi ogni Conferenza dei Ministri provinciali ha discusso e riflettuto sui propri problemi interni. La Conferenza dei Ministri Provinciali dei Frati Minori d’Italia
(COMPI) ha approfondito gli impegni presi dall’Assemblea UFME di Bruxelles (febbraio 2010), ha approvato gli Statuti
per il settore Pastorale parrocchiale e per la Conferenza degli Assistenti OFS d’Italia, ha esaminato la situazione della Fondazione missionaria in Congo (Brazzaville) e ha preparato l’incontro con il Definitorio generale previsto per giugno.
Italia - La Palma della Pace alla memoria di Padre Allegra
Alcune Associazioni della città di Pozzallo (Sicilia), unitamente alla società civile e alla comunità ecclesiale, il 28 marzo, giorno delle Palme, hanno assegnato alla memoria del Venerabile Padre Gabriele Allegra l’onorificenza della “Palma
della Pace” nel nome di Giorgio La Pira, originario della cittadina siciliana e già Sindaco di Firenze. Nel Diploma si legge
che il premio è stato assegnato «al missionario francescano, “appassionato della parola di Dio”, per la sua instancabile
ed ispirata ricerca di tutto ciò che poteva unire, soprattutto nel contesto cinese in cui operò». Insieme al Padre Allegra, il
premio è stato assegnato ad altre tre personalità per la loro testimonianza nel campo della solidarietà e dei valori religiosi,
umani e culturali. Il premio è costituito da una Targa di riconoscimento, da un Diploma e da una statua argentea in miniatura della Madonna Addolorata che si venera a Pozzallo e a Portosalvo, madre della sofferenza e dei dolori del mondo. Il
premio a Padre Allegra è stato assegnato all’Ordine dei Frati Minori ed è stato ritirato da Fr. Vincenzo Brocanelli a nome
del Ministro generale e portato in Curia generalizia a Roma.
Segnalibro francescano
* Il p. Fedele da Fanna dei frati minori 1838-1881, Vittorino Meneghin O.F.M., Edizione Porziuncola, Assisi 2009, p.
271. Complessivamente il libro rivela un segmento della storia culturale dei Francescani, appunto quella dell’Ottocento,
che ancora oggi può insegnare molto. La figura di Fedele indica l’importanza dello studio, l’impegno di un grande rigore
e l’austera nobiltà della ricerca scientifica che non fa sconti, non cerca scorciatoie, né compromessi, valori spesso disattesi
oggi nel servire Dio e la società con il lavoro intellettuale come in quello manuale. La ricostruzione di come nell’Ottocento
si sia venuta configurando e attuando la grande edizione critica, indica come tra s. Francesco e l’oggi si debba recuperare
tutta una storia delle istituzioni, delle imprese dottrinali, di pra¬tiche di studio e metodologiche, che al pari di s. Francesco,
sono patrimonio costitutivo della storia dell’Ordine, e pertanto devono essere attentamente prese in considerazione.
* Naar het land van de levenden. Regel van Franciscus van Assisi voor de minderbroeders (Nella terra della vivente
Regola di Francesco d’Assisi per i Frati Minori), Sigismund Verheij, Valkhof Pers, Nijmegen 2009, p. 207. Il grande merito
26 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
di Sigismund Verheij è di aver liberato la Regola dall’essere vista e interpretata come una serie di testi di pietà nei quali non
è rimasto niente dell’originale carisma di Francesco, se non una generica dottrina di perfezione cristiana. Attraverso lo studio delle fonti ha scoperto l’originale stile evangelico di vita di Francesco e dei suoi compagni. Sigismund Verheij mostra
quale posto Francesco e i suoi fratelli abbiano scelto per se stessi nella Chiesa e nella società. Francesco, infatti, sviluppò
un nuovo sguardo sulla società quando lasciò il “posto” di suo padre e cominciò a cercare in Assisi il “posto” dei lebbrosi.
Quello fu il momento della conversione di Francesco. Le indicazioni concrete della Regola possono essere comprese solo sulla base di questa fondamentale scelta di Francesco per il lato vulnerabile e dipendente della vita. Francesco e i suoi
compagni non vogliono più appartenere ad una società nella quale le persone lottano per mantenere ed espandere il loro
potere, per spadroneggiare sugli altri e per proteggere i propri interessi. Essi rinunciarono al potere politico, economico,
ecclesiastico e militare e al suo conseguente sistema di valori. Essi relativizzarono tutte queste cose mostrando, attraverso
il loro stile di vita, che Dio solo è onnipotente.
Grandi/piccole notizie
* Roma – Nominata la nuova Commissione del “Servizio per il Dialogo”: Istituita dal Ministro e dal Definitorio generale, all’interno del Segretariato per le missioni e l’evangelizzazione, la Commissione è così composta: Fr. Roger Marchal (Presidente), Fr. Nestor I. Schwerz (Vice Presidente) Fr. Roberto Giraldo (Segretario), Fr. Alvaro Cepeda, Fr. Frederic Manns, Fr. Pascal Robert, Fr. Silvester Shim, Fr. Massimo Tedoldi, Fr. Philippe Yates e Fr. Ruben Tierrablanca. Nella
prima riunione, tenutasi a Roma dal 20 al 21 marzo scorso, è stato precisato lo scopo della Commissione, che è quello di
animare, ad intra e ad extra, il servizio per il dialogo nelle sue tre dimensioni: ecumenico, interreligioso e interculturale
(Capitolo Generale, Mandato 28). Sono state anche programmate varie iniziative di incontro e di dialogo con rappresentanti della varie confessioni cristiane e delle diverse religioni e culture. Inoltre, per promuovere il “Servizio per il Dialogo”
nelle Entità dell’Ordine ed aiutare i Frati nell’impegno per la pace, la convivenza, il rispetto reciproco e la salvaguardia del
creato, saranno promossi alcuni incontri nei diversi Continenti. La Commissione ha deciso, infine, di tradurre nelle varie
lingue i 4 sussidi sul Dialogo, preparati nel sessennio precedente, così da permettere una loro più diffusa conoscenza.
* Visita in Albania: Il Ministro generale, accompagnato dal Definitore generale per la Compi, nei giorni 20-25 marzo,
ha fatto visita ai Frati che sono in Albania e agli altri che sono al servizio degli Albanesi cattolici nella grande parrocchia
di Tuz, in Montenegro, e nella Parrocchia ugualmente importante di Gjakovë in Kosovo. Sono stati incontrati tutti Frati
nelle singole Fraternità e anche in un’assemblea generale della Provincia, cui sono seguiti diversi incontri individuali con
il Ministro generale. Di particolare emozione è stata la celebrazione eucaristica al Santuario di S. Antonio di Laç. Questo
Santuario, che si trova non lontano da Tirana, è situato su una montagna isolata ed è frequentatissimo dal popolo, non solo
cattolico, fino a diventare ormai il centro spirituale dell’Albania. Alla celebrazione con il Ministro generale hanno partecipato nella piazza antistante il Santuario circa duemila persone, arrivate da ogni luogo, spontaneamente, cattolici e anche
musulmani. Il Santuario ha ora anche un sito web: http://zanishenndou.org/ Durante la visita, il Ministro generale ha potuto incontrare anche le Sorelle Clarisse a Scutari, le Suore francescane di varie congregazioni presenti in Albania, ed ha
partecipato ad uno spettacolo teatrale e ad un concerto che sono stati offerti in suo onore a Scutari. L’ultimo giorno è stata
celebrata la festa della Provincia, la cui patrona è l’Annunciazione della B.V. Maria (25 marzo), con la partecipazione del
Nunzio Apostolico, di due Vescovi, di molta gente, di un nutrito gruppo di Suore francescane e di tutti i Frati della Provincia. Pur essendo piccola, la Provincia francescana in Albania costituisce la presenza religiosa più numerosa e più importante, per la sua storia ininterrotta di servizio al popolo e di numerosi martiri, e per consistenza attuale.
* Master in Formazione – una prospettiva francescana: L’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum, in risposta alle esigenze presenti nella famiglia francescana riguardanti il rinnovamento della formazione, propone un master in formazione francescana in lingua italiana e dal 2010 anche in lingua inglese. Lo scopo di questa
formazione per formatori è di offrire una conoscenza teorica e pratica dei principi e delle dinamiche del percorso formativo, con particolare riferimento all’antropologia francescana. Per ulteriori informazioni riguardanti i costi, gli orari e la
descrizione dei corsi consultare il sito web: http://www.antonianum.eu/
* L’VIII Convegno di Greccio (Italia): 7-8 maggio 2010 - Oasi Gesù Bambino Greccio (Rieti): Il tema dell’VIII
Convegno sarà: I Francescani e l’uso del denaro. In una sorta di ricognizione storica che prende il via dalle origini francescane, prende in esa¬me la domanda sull’uso appropriato dei beni terreni sulla scia dell’insegnamento evangelico. La
riflessione che ne scaturisce si pone alla base e come stimolo alle molte teorie di economia politica che hanno proliferato nella storia occidentale ponen¬dosi lo scopo di raggiungere il benessere collettivo. Il condizio¬namento crescente
dell’economia sulle decisioni personali e collettive, la sempre più avvertita necessità di regole etiche per un mercato che
non generi ingiustizie e disuguaglianze, l’uso del denaro tra degradante miseria e ricchezza senza precedenti, la legittimazione del profitto e il reinvestimento sociale, sono alcuni dei nodi problematici esaminati nelle relazioni propo¬ste. Per
informazioni: e-mail: [email protected]; www.centroculturalearacoeli.it/
* Washington: Il Governo degli Stati Uniti ha annunciato, il 12 aprile 2010, la nomina del medico francescano, Fr.
Daniel Sulmasy della Provincia del Santissimo Nome di Gesù negli USA, in qualità di membro della Presidential Commission for the Study of Bioethical Issues, il nuovo organismo per gli studi sulla bioetica voluto da Barack Obama, che ha
sostituito il precedente President’s Council on Bioethics creato dall’ex presidente George Bush nel 2001. Assieme al reliFrati Minori dell’Emilia-Romagna
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Notiziario - gioso sono stati nominati altri 9 membri. Fr. Sulmasy, 54 anni, è professore di medicina ed etica all’University of Chicago
ed è anche direttore associato presso il MacLean Center for Clinical Medical Ethics. Precedentemente aveva ricoperto
gli incarichi di direttore presso il Bioethics Institute del New York Medical College e il Center for Clinical Bioethics della
Georgetown University a Washington.
* Il premio del Franciscans International: Il 9 aprile 2010 Fr. Dionysius Mintoff, della Provincia di S. Paolo apostolo
in Malta, ha ricevuto il premio dal Franciscans International per il suo lavoro per la giustizia presso UN (United Nations).
Fr. Dionysius, di 82 anni di età, ora sta lavorando con i rifugiati nel centro Peace Laboratory, che è stato benedetto dal Papa
Giovanni XXIII, in Malta.
Nuovi Ministri provinciali
lia.
* Fr. Francesco Bravi, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Carlo Borromeo in Lombardia in Ita-
* Fr. Antonio Scabio, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia Veneta di S. Antonio in Italia.
* Fr. Stane Zore, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia della S. Croce in Slovenia.
* Fr. José Antonio Castiñeira Chouza, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Giacomo di Compostela in Spagna.
* Fr. José Antonio Jordá Tomás, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Giuseppe sposo della BVM
in Spagna.
* Fr. Reinald Van Laer, è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Giuseppe sposo della BVM in Belgio.
Nuovi Visitatori provinciali
* Fr. Dominic Vincent Monti, della Provincia del S. Nome di Gesù negli USA, è stato nominato Visitatore generale
della Provincia dell’Assunzione della BVM negli USA.
* Fr. Manuel Anaut Espinosa, della Provincia del S. Vangelo in Messico, è stato nominato Visitatore generale della
Provincia dei Tre compagni in Francia-Belgio.
Agenda del Ministro generale
* 02-07 maggio: Partecipazione al Congresso degli Educatori Francescani (Messico).
* 08 maggio: Festa di Santa Maria Mediatrice (Roma).
* 10-14 maggio: Tempo forte del Definitorio Generale.
* 15 maggio: Incontro del Ministro generale e del Definitorio con la Provincia di S. Bonaventura e la Famiglia Francescana a Torino.
* 17-21 maggio: Incontro con i Presidenti delle Conferenze dell’Ordine (Roma).
* 21-23 maggio: Visita alla Provincia di S. Stefano Re (Transilvania - Romania).
* 25 maggio: Incontro con le Sorelle Clarisse Italiane (Assisi).
Portatori del dono del Vangelo
La missione inter gentes trova la sua piena espressione e, in certo modo, il suo compimento nella missione ad gentes. In
molte occasioni il Capitolo ha espresso per lei il suo sincero apprezzamento e ha sottolineato l’importanza di questo tratto
essenziale di ogni evangelizzazione. La missione ad gentes, infatti, mette in singolare evidenza il momento iniziale della
fede, che nasce dall’annuncio del kerigma a quanti ancora non conoscono il Vangelo e che chiama alla conversione. Per
tale fede annunciata e condivisa lo Spirito genera legami di comunione da cui fa nascere la Chiesa. Questa dinamica missionaria appartiene essenzialmente alla fisionomia della Chiesa, obbediente al mandato di Gesù che dice: «Andate dunque
e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato».(n.18)
FRATERNITAS - OFM - Roma
Direttore responsabile: Gianpaolo Masotti - Redattore : Robert Bahcic
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